Allegato B
Seduta n. 105 del 7/2/2007

TRASPORTI

Interrogazione a risposta scritta:

PEDRINI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il Consorzio TREVI (Treno Veloce Italiano) si è costituito nel 1986 allo scopo di rispondere all'esigenza delle Ferrovie dello Stato italiano di iniziare la sperimentazione di un servizio di treni denominati ETR 500 ad alta velocità;
il Consorzio riunisce Aziende nazionali ed internazionali leader nel campo dei trasporti pubblici su rotaia con stabilimenti in Italia che sono Ansaldobreda (Pistoia, Napoli, Reggio Calabria e Palermo) Alstom Ferroviaria (Savigliano, Colleferro e Bologna) Bombardier Transportation Italy (Vado Ligure) e Firema Trasporti (Caserta), che occupano circa 12.000 addetti tra diretti ed indotto dal settore più 10.000 addetti delle Aziende fornitrici;
il Consorzio TREVI (Treno Veloce Italiano) è il gruppo che costruisce il treno ad alta velocità delle Ferrovie dello Stato denominato ETR 500, unico treno in grado di operare in servizio commerciale a 300 Km/h sulla tratta a 25 kV attrezzata con il nuovo sistema di segnalamento europeo ERTMS, nonché di viaggiare sulla linea tradizionale 3kV;
nel 2005 ha raggiunto la velocità record di 350 Km/h sulle linee Alta Velocità ed unico treno non francese che ha ottenuto il certificato di omologazione a viaggiare sulle linee SNCF (ferrovie francesi);
sono stati ordinati dalle FS con diversi contratti a partire dal 1992 fino al 1996 solo 60 treni a fronte di un contratto iniziale di 100 treni;
nell'attuale situazione economica di Trenitalia sono ancora più importanti in vestimenti mirati col minimo costo di sviluppo e tempi certi di disponibilità all'esercizio;
se si considera che:
a) per soddisfare le esigenze previste da contratto le Ferrovie dello Stato possono esercitare il diritto di opzione (fino ad oggi mai esercitato) per ulteriori 40 treni;
b) nel caso in cui FS non esercitasse tale opzione sarebbe costretta ad un esborso a fondo perduto, a favore del Consorzio TREVI, di una penale, prevista da contratto, di 60 milioni di euro per costi fissi sostenuti dal Consorzio che FS dovrà giustificare da eventuali controlli degli organi di vigilanza, oltre a causare una notevole perdita dei livelli occupazionali e conseguente chiusura del Consorzio TREVI;
c) il programma RFI-FS di apertura delle linee AV (alta velocità) prevede un forte aumento, dai 254 Km del 2005 agli oltre 1.100 Km nel 2012. In parallelo è previsto un forte aumento del numero di treni giornalieri, variabile per le diverse tratte da un +53 per cento della Roma/Napoli ad un +108 per cento sulla Bologna/Firenze;
la flotta ETR 500 deve aumentare dagli attuali 60 treni agli oltre 100 treni, ipotizzando di mantenere lo stesso indice di treni/Km del 2006 si arriva ad un fabbisogno di 99 treni nel 2009 e di 127 treni nel 2012, che può essere soddisfatto solo con l'ETR 500 per consentire di ottimizzare esigenze di: esercizio, manutenzione, riduzione costi d'investimento e riduzione rischi di messa a punto;
l'ETR 500 ha raggiunto un buon livello di affidabilità richiesta da Trenitalia e da questa assunta come flotta ammiraglia

rappresentando il 70 per cento del proprio business -:
per quale motivo Trenitalia e l'attuale vertice delle Ferrovie dello Stato tengano una posizione negativa nei confronti del Consorzio Italiano che nel settore ferroviario, col suo treno ETR 500, tiene alto e difende il buon nome dell'industria ferroviaria nazionale;
quali interventi Ferrovie dello Stato intenda effettuare nel campo del materiale rotabile Alta Velocità quando nello stesso settore in Francia (647 TGV) e Germania (300 ICE) sono stati notevoli gli investimenti effettuati sull'AV senza procedere a nessuna gara europea;
quali iniziative intendano assumere i Ministri delle infrastrutture, dei trasporti e dell'economia e delle finanze nei confronti delle Ferrovie dello Stato che più volte hanno manifestato la volontà di non voler esercitare l'opzione di ulteriori treni ETR 500 con la conseguenza della chiusura del Consorzio TREVI e la perdita di livelli occupazionali tra diretti ed indotto di circa 20.000 addetti;
quali iniziative si intenda adottare nei confronti delle Ferrovie dello Stato, il cui nuovo vertice a 5 mesi dal suo insediamento, non ha presentato nessun piano di crescita reale del gruppo in termini industriali ed economici, bensì prospetta un taglio occupazionale di 10.000 lavoratori;
quali siano gli orientamenti del Governo sulla separazione fra liberalizzazione e reti che devono essere infrastrutture in controllo pubblico.
(4-02494)