Allegato B
Seduta n. 105 del 7/2/2007

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INFRASTRUTTURE

Interrogazioni a risposta in Commissione:

ALESSANDRI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il 5 dicembre 2006, durante un incontro tenutosi a Roma tra l'ANAS e le autorità locali, l'ANAS ha annunciato il completamento, entro gennaio 2007 del tratto stradale Brescello-Gualtieri della Cispadana, lungo circa 11,5 Km;
entro gennaio 2007 dovevano essere terminate tutte le opere accessorie, illuminazione, guard rail, segnaletica verticale e orizzontale, e inoltre doveva essere effettuato il collaudo dell'opera e aperto al traffico il tratto stradale;
tali promesse non sono state mantenute dall'ANAS;
si è di fronte all'ennesimo rinvio di questa opera che da tanti anni è attesa dalla popolazione locale, in quanto è in grado di alleggerire in maniera considerevole il traffico nei centri abitati;
i ritardi sembrano dovuti a lungaggini amministrative connesse alle procedure di collaudo -:
quali siano i tempi certi per l'apertura al traffico del tratto stradale Brescello-Gualtieri della Cispadana.
(5-00687)

MOTTA. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
rispetto al progetto di metropolitana presentato dal comune di Parma e poi trasferito a Metroparma, il CIPE ha approvato il progetto definitivo con numerose prescrizioni presentate dallo stesso Ministero alle infrastrutture che dalla Regione Emilia-Romagna. Pure in presenza di evidenti contraddizioni fra le stesse prescrizioni, il CIPE le ha approvate tutte, con il chiaro intento di rinviare la sintesi al soggetto proponente (il comune di Parma attraverso Metroparma). Fra queste meritano particolare attenzione quelle riferite alle opere civili (larghezza delle gallerie, numero e dimensione delle stazioni, accessibilità delle stazioni, tratte in superficie) e quelle riferite sia alle stime di traffico che ai piani economico-finanziari;
dopo l'approvazione del CIPE non risultano atti formali né dei Ministeri competenti, né della Regione Emilia-Romagna, che si esprimono sul rispetto delle prescrizioni e di come il proponente le abbia recepite;
in data 30 gennaio 2007 il Consiglio comunale ha approvato il progetto e il piano finanziario; la Giunta ha annunciato che a questo punto è possibile avviare le procedure di gara per la realizzazione. Per la parte finanziaria appare singolare e da chiarire come il comune partecipi al cofinanziamento di circa 90 milioni di euro, visto che dagli atti a disposizione, pare che tali risorse si ricaveranno dalla futura gestione, da fondi regionali non nella disponibilità comunale, da incassi da parcheggi solo stimati. Una tale costruzione finanziaria lascia presumere che s'intenda procedere in modo disgiunto per la costruzione prima e per la gestione in un secondo tempo; con tutti i rischi che questo comporta dal momento che, in ogni caso, qualsiasi gestione avrà bisogno di contribuzione pubblica;
in data 1o febbraio 2007 la stampa locale ha dato ampio risalto alla notizia di un ricorso depositato al Tar contro il progetto della metropolitana di Parma da parte di una azienda agricola produttrice di Parmigiano-Reggiano che rischia di perdere 60 mila metri quadrati di terreno, al centro della proprietà, indispensabili per continuare l'attività;
il ricorso è stato presentato contro il CIPE, Metroparma, la Presidenza del Consiglio

dei Ministri, il Ministero delle infrastrutture, la Regione Emilia Romagna, il comune di Parma e si prospetta essere il primo di una lunga serie, generatore di un possibile diffuso contenzioso legale -:
se il Governo sia a conoscenza della situazione sopradescritta;
se i Ministri competenti non ritengano indispensabile acquisire il progetto modificato e verificarne la rispondenza alle prescrizioni approvate dal CIPE;
se i Ministri competenti non ritengano indispensabile una ulteriore approvazione del CIPE, nella quale acquisire anche ulteriori dettagli sulle modalità di cofinanziamento da parte del comune;
se i Ministri competenti non ritengano indispensabile vincolare le procedure concorsuali ad unica gara per costruzione e gestione, in modo da sapere in anticipo se esistono soggetti disponibili a gestire l'infrastruttura così come progettata e con le risorse realmente disponibili.
(5-00704)

Interrogazione a risposta scritta:

LUCIANO ROSSI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali. - Per sapere - premesso che:
il 19 settembre 2006 il consiglio provinciale di Perugia ha approvato un ordine del giorno avente per oggetto la ricostruzione relativa al terremoto avvenuto nel 1979 in Valnerina, in cui impegnava la Giunta ad interessare il Governo a verificare una serie di problematiche attinenti al completamento dell'opera di ricostruzione;
in particolare, l'ordine del giorno della seduta riportava i seguenti provvedimenti legislativi di rifinanziamento che interessavano gli abitanti e le zone interessate dal sisma:
a) rifinanziamento della legge n. 115 del 1980 o in alternativa consentire, ai cittadini che hanno fatto domanda per le concessioni contributive sulla legge regionale n. 50 del 1980, la possibilità di trasferire ad oggi la propria domanda per le concessioni contributive nella legge regionale n. 30 del 1998 per usufruire dei benefici relativi al nuovo sisma;
b) rifinanziamento delle vecchie leggi del sisma del 1979, o di un fondo speciale nella legge Finanziaria, o in alternativa la costituzione di un fondo specifico nella legge regionale n. 30 del 1998 al fine di concedere il contributo ai cittadini che hanno ricostruito, a proprie spese, in tutto o in parte la propria abitazione ai sensi dell'articolo 18 della legge regionale n. 26 del 1982;
c) rifinanziamento della legge n. 497 del 1984 al fine di proseguire l'opera di ricostruzione delle zone interessate dal sisma del 1984;
d) rifinanziamento delle leggi comprendenti provvidenze per il risanamento del patrimonio storico, artistico e religioso danneggiato dal sisma del 1979 e del 1997, al fine di salvaguardare dal progressivo degrado i numerosi beni culturali della Valnerina e dell'Umbria, tuttora da ristrutturare, concedendo priorità alle opere strutturali e al completamento di quelle già iniziate;
la citata legge del 3 aprile 1980 «Ulteriori interventi dello Stato in favore delle popolazioni dell'Umbria, Marche e Lazio colpite dagli eventi sismici del 1979 e successivi» (con richiamo anche agli articoli 15-bis e 15-ter del decreto-legge 29 dicembre 1995, n. 560, e all'articolo 57 della legge 23 dicembre 1998, n. 448), recava provvidenze alle necessità di rinascita e di ripristino nelle zone delle regioni predette danneggiate dagli eventi sismici del 19 settembre 1979 e successivi, con contributo speciale da iscrivere nello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per gli anni finanziari 1980-1982 demandando contestualmente alle regioni

di provvedere, anche a mezzo delega, agli interventi di propria competenza con le anzidette somme;
la citata legge n. 115/1980 demandava alle regioni, altresì, di definire con proprie leggi, per conseguire le finalità della legge stessa, direttive, indicazioni e norme - articolo 1, 2o comma, lettere a)-g) - modalità d'intervento e iniziative nonché, anche in deroga alle norme vigenti, ad esclusione di quelle sulla contabilità generale dello Stato, le procedure relative, fermo il rispetto dei princìpi dell'ordinamento giuridico, il tutto per la completa attuazione degli interventi programmatici -:
quale sia lo stato delle opere di ricostruzione post-terremoto del 1979 in Valnerina visto che sono trascorsi ventotto anni dal drammatico evento che sconvolse l'Umbria;
se non ritengano necessario intervenire rifinanziando le medesime leggi citate in premessa o, in alternativa, prevedere ulteriori misure di sostegno finanziario al fine di rendere possibile il celere completamento delle opere di ricostruzione in Valnerina;
in esito a quanto sopra, quali siano le iniziative da intraprendere per dare compiuta attuazione alla citata legge n. 115 del 1980 ed anche alle deleghe in essa conferite.
(4-02490)