Allegato B
Seduta n. 105 del 7/2/2007

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GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta orale:

TASSONE. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
alla conclusione delle indagini preliminari gli atti sono trasmessi al competente ufficio copie per la scannerizzazione degli atti del fascicolo che saranno poi visionati dagli avvocati tramite appositi computers;
una volta visionati gli atti, sempre tramite computer, se ne ordinano delle copie a pagamento al personale che ha l'incarico di fotocopiare dal fascicolo gli atti selezionati;
tutta questa procedura si potrebbe snellire chiedendo direttamente il CD masterizzato, consentendo, al Ministero di Grazia e Giustizia, non solo un risparmio di tempo ma anche dei costi della carta per le fotocopie, dei toner delle stampanti ed impiegando il personale addetto in altri uffici;
purtroppo, nessun avvocato chiede il CD perché costa troppo, ben 258,00 euro a prescindere dalle pagine che si richiedono;
inoltre, è da rilevare che questa fase di masterizzazione ed informatizzazione si rivela inutile perché è limitata alle sole indagini preliminari, nella fase successiva, quella dibattimentale non viene masterizzato nulla;
una soluzione potrebbe essere quella di prevedere la richiesta del CD masterizzato ad un costo accessibile creando un vero risparmio per la Pubblica Amministrazione -:
quali interventi intenda intraprendere a riguardo soprattutto in un momento in cui il problema di una giustizia più celere è di grande attualità.
(3-00609)

Interrogazione a risposta in Commissione:

VITALI e CERONI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 1, comma 519 della legge finanziaria per il 2007 prevede la stabilizzazione a domanda del personale non dirigenziale in servizio a tempo determinato da almeno tre anni anche non continuativi o che consegua tale requisito in virtù dei contratti stipulati anteriormente alla data del 29 settembre 2006 o che sia stato in servizio per almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio anteriore alla data di entrata in vigore della legge medesima, che ne faccia istanza, purché sia stato assunto mediante procedure selettive o previste da norme di legge;
è da segnalare che il tribunale di Fermo manca di personale idoneo ad espletare il normale svolgimento del lavoro e tutto ciò si ripercuote sull'efficienza dell'attività degli uffici giudiziari;
l'articolo 1, comma 519, della finanziaria per il 2007, determina una ingiusta discriminazione, ai sensi dell'articolo 3 della Costituzione, nei confronti di cittadini che hanno svolto un'attività professionale nel settore della giustizia ed hanno acquisito notevoli conoscenze tanto da essere stimati dai colleghi e dal personale dirigente oltre che dai magistrati;
è necessario che il Ministro della giustizia risolva il problema del personale

«precario» degli uffici giudiziari ed assuma definitivamente persone che hanno acquisito competenza e professionalità a tutto vantaggio dell'efficienza degli uffici giudiziari;
da ultimo, è necessario sottolineare che la finanziaria del 2007, all'articolo 1, comma 519, stabilizzerà pochissimo personale, perché il numero delle persone che si trovano nelle condizioni previste dallo stesso articolo è limitato; ciò, quindi, produrrà disfunzioni nell'espletamento del normale lavoro presso gli uffici giudiziari;
si potrebbe, quindi, ricorrere alla stabilizzazione del personale precario che ha lavorato con contratto a tempo determinato per lungo tempo, anche non continuativamente, per permettere agli uffici giudiziari di migliorare sensibilmente la loro produttività in funzione dell'esigenze della «macchina giudiziaria» che come rilevato dallo stesso Ministro presenta problemi di criticità relativi all'endemico prolungarsi dei processi -:
quali siano le intenzioni del Ministro nei confronti del personale precario che ha svolto il proprio lavoro con grande professionalità ed ha acquisito conoscenza della materia tanto da meritarsi, per l'impegno profuso, lodi da parte della stessa amministrazione;
se non sia necessario, visto che con la finanziaria per il 2007 si stabilizzerà pochissimo personale, procedere alla stabilizzazione di personale precario che con le conoscenze acquisite e la professionalità maturata da molti anni al servizio degli uffici giudiziari produrrà, senza ombra di dubbio, un notevole miglioramento del lavoro degli uffici giudiziari a tutto vantaggio dei cittadini.
(5-00685)

Interrogazione a risposta scritta:

ANDREA RICCI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
i lavoratori del Palazzo di Giustizia di Ancona (sede della Corte d'Appello, tribunale, procura generale e procura presso il tribunale) chiedono da tempo tramite l'organizzazione sindacale Rdb Statali, il rispetto della normativa a tutela della salute degli operatori e degli utenti;
con nota dell'8 marzo 2000, in risposta ad una interrogazione consiliare, il sindaco di Ancona trasmetteva la relazione tecnica del dirigente dell'amministrazione comunale dottor ingegnere Carlo Galeazzi dalla quale risultava che nel Palazzo di Giustizia occorreva: a) il ripristino della centrale di telecontrollo che gestisce in automatico tutti gli impianti del fabbricato; b) l'adeguamento alle norme di legge della percentuale di umidità relativa in tutti gli ambienti; c) l'adeguamento del fabbricato alle norme di prevenzione incendi; d) l'adeguamento dell'edificio a quanto previsto dal piano di emergenza e di evacuazione; e) il potenziamento dell'impianto di condizionamento estivo che risulta inadeguato; f) la modifica dei corpi illuminanti per eliminare i gravi problemi di abbagliamento lamentati da tutti i lavoratori;
in una successiva nota dell'assessore ai lavori pubblici del comune di Ancona professor Turchetti, in risposta ad una interrogazione consiliare del 14 settembre 2005, si affermava che nel corso dei precedenti cinque anni i lavori più consistenti hanno riguardato soltanto il sistema di autocontrollo;
i lavoratori sono molto preoccupati delle condizioni di lavoro e temono che non siano rispettate le prescrizioni a tutela della salute tra cui quelle contenute nel decreto legislativo n. 626 del 1994 -:
se sia a conoscenza delle condizioni di lavoro all'interno del Palazzo di Giustizia di Ancona;
quali interventi siano stati effettivamente intrapresi e completati fino ad oggi per risolvere i problemi sopra elencati;
quali iniziative intenda intraprendere nell'immediato futuro affinché sia rispettata

la normativa sulla tutela della salute dei lavoratori del Palazzo di Giustizia di Ancona.
(4-02496)