XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 104 di martedì 6 febbraio 2007
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
PIERLUIGI CASTAGNETTI
La seduta comincia alle 9,30.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 1o febbraio 2007.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono settantacinque.
Informativa urgente del Governo sui tragici fatti di Catania e sulle misure per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Rende all'Assemblea l'informativa all'ordine del giorno (vedi resoconto stenografico pag. 1).
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (Ulivo). Nell'esprimere sentimenti di sincero cordoglio ai familiari dell'ispettore capo Filippo Raciti, rileva l'inefficacia delle misure di prevenzione e contrasto della violenza negli stadi adottate nella scorsa legislatura; manifestata inoltre condivisione per i provvedimenti preannunziati dal ministro dell'interno, ritiene che al fine di contrastare il sempre più diffuso fenomeno del disagio giovanile sia essenziale la funzione educativa svolta dalla famiglia. Sottolinea infine la necessità di promuovere interventi volti a superare il profondo malessere che contraddistingue le aree più degradate delle città siciliane ed, in particolare, di Catania.
MARIO PESCANTE (FI). Manifesta apprezzamento per la ferma e determinata posizione assunta dal ministro dell'interno al fine di contrastare il grave fenomeno della violenza negli stadi, giudicando condivisibili le misure che il Governo si appresta ad adottare. Rilevato tuttavia che gli incidenti più gravi avvengono al di fuori degli stadi e che le azioni più violente sono imputabili a vere e proprie bande criminali, che compiono aggressioni sistematiche e premeditate alle forze di polizia, sottolinea l'assoluta necessità di varare disposizioni specifiche che sanzionino i reati di violenza in occasione di manifestazioni sportive e rendano certa la pena; preannunzia a tal fine la presentazione di una apposita proposta di legge.
BASILIO CATANOSO (AN). Nel sottolineare la necessità di comminare pene certe a chi commette atti di violenza negli stadi, stigmatizza le reiterate deroghe all'applicazione della cosiddetta legge Pisanu. Auspica inoltre una chiara individuazione delle responsabilità nella gestione degli eventi calcistici, in particolare delle competenze da attribuire alle società sportive.
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Nell'esprimere sentimenti di sincero e profondo cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti, giudica assolutamente non condivisibili le dichiarazioni rese dal presidente della Lega calcio; giudica peraltro opportuno colpire duramente i gruppi diPag. VIpotere organizzati che condizionano e controllano le tifoserie, nelle quali si riflettono semplicemente le inquietudini, i disagi e le contraddizioni della società; auspica pertanto che nell'azione di contrasto del fenomeno della violenza negli stadi si coinvolgano non solo le società, ma anche i responsabili delle tifoserie.
LUCIANO CIOCCHETTI (UDC). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, sentimenti di cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti e di solidarietà alle forze dell'ordine, sollecita un'applicazione rigorosa delle leggi vigenti, al fine di interrompere l'inaccettabile legame tra le società sportive e le frange più estreme delle tifoserie, prevedendo soprattutto pene certe per chi si renda responsabile di atti di violenza negli stadi.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Nel ritenere che la normativa vigente sia insufficiente a garantire la sicurezza degli stadi, lamenta, tra l'altro, il fatto che la possibilità di introdurre oggetti pericolosi espone le forze dell'ordine a gravi rischi. Invita, quindi, il Governo a seguire l'esempio di altri paesi europei intervenendo sul versante della prevenzione e non solo della repressione.
FELICE BELISARIO (IdV). Espresso il cordoglio del suo gruppo ai familiari dell'ispettore capo Raciti, sollecita il Governo a valutare con attenzione le attività e le responsabilità del CONI ed a garantire la rigorosa applicazione delle leggi vigenti in tema di sicurezza negli stadi.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Nell'esprimere sentimenti di cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti, sottolinea la necessità che il Governo operi con rigore per accertare la verità, senza tuttavia ricorrere all'adozione di misure speciali. Nel ritenere, infatti, che il fenomeno della violenza negli stadi sia legato a forme di strumentalizzazione politica, nonché alla criminalità organizzata, sottolinea che solo lo scrupoloso rispetto delle leggi vigenti consenta di contrastarlo in tutte le sue implicazioni. Prospettata, infine, l'opportunità di svolgere un'indagine conoscitiva sul predetto fenomeno, ritiene inaccettabili le ragioni per le quali l'incontro di calcio Catania-Palermo si è svolto in orario serale anziché diurno.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Nel manifestare, a nome della sua parte politica, cordoglio ai familiari dell'ispettore capo Raciti e solidarietà alle forze dell'ordine, sottolinea la necessità di adottare misure punitive nei confronti di tifoserie violente e società colluse; richiama inoltre le responsabilità imputabili alle autorità locali dimostratesi inadeguate a garantire l'ordine pubblico in occasione dell'incontro di calcio Catania-Palermo, ove è emersa peraltro una preoccupante contiguità tra gruppi ultras e criminalità organizzata.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Nel manifestare ferma condanna per i tragici fatti di Catania e sentimenti di cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti, sottolinea la necessità di recuperare il valore educativo e sociale dello sport; ritiene, infatti, che la cultura della legalità debba innanzitutto partire dalla scuola e dalle istituzioni che governano il mondo del calcio. Rileva, altresì, l'opportunità che l'Esecutivo adotti misure idonee a rompere gli inaccettabili legami tra le frange più estreme delle tifoserie e le società calcistiche, che contribuiscono ad alimentare un clima di violenza negli stadi.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Nell'esprimere sentimenti di cordoglio per la morte dell'ispettore capo Raciti, rileva che, anche a causa del ripetersi di episodi di intolleranza e litigiosità, si sta verificando una progressiva riduzione della presenza degli spettatori negli stadi, ove deve essere garantito il pieno rispetto della normativa vigente, che potrà eventualmente essere resa ancor più rigorosa; nell'auspicare pertanto la conclusione di un autentico patto istituzionale tra tutti i soggetti interessati, esprime, a nome del suo gruppo, condivisione per le misurePag. VIIpreannunziate dal ministro dell'interno e gratitudine alle forze dell'ordine per l'impegno e la professionalità mostrata.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Nel giudicare opportune le misure che il Governo intende adottare per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi, sottolinea la necessità di garantire una rigorosa applicazione della vigente normativa, segnatamente allo scopo di fare emergere le dinamiche omertose e le conseguenti forme di copertura delle azioni violente poste in essere dalle frange più estreme delle tifoserie.
GIACOMO BEZZI (Misto-Min.ling.). Sottolinea le forti incongruenze che connotano il mondo del calcio, che ritiene eccessivamente politicizzato e nel quale prevalgono gli interessi di carattere economico su quelli prettamente sportivi.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Nell'esprimere sentimenti di profondo cordoglio per i tragici fatti di Catania e per la morte dell'ispettore capo Raciti ritiene che il Governo debba prioritariamente occuparsi della messa in sicurezza degli impianti sportivi e contestualmente avviare efficaci politiche educative, al fine di contrastare le numerose forme di violenza che investono, in particolare, le generazioni più giovani.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 12,05, è ripresa alle 15,05.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantacinque.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 297 del 2006: Disposizioni urgenti per il recepimento delle direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE e per l'adeguamento a decisioni in ambito comunitario (A.C. 2112-A).
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e degli emendamenti riferiti agli articoli del decreto-legge ed all'articolo unico.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 15,10, è ripresa alle 15,30.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Passa ai voti.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Fugatti 5.13 e 5.14.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Osserva che il suo emendamento 5.20 è volto a rafforzare le competenze di carattere sociale dell'Agenzia nazionale per i giovani, attribuendole, tra l'altro, il compito di verificare lo stato di attuazione delle legge per il sostegno ed il recupero dei minori a rischio di devianza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Gioacchino Alfano 5.16 e Germontani 5.20.
Pag. VIIIMARIA IDA GERMONTANI (AN). Riterrebbe opportuno trasferire all'Agenzia nazionale per i giovani le dotazioni finanziarie, strumentali e di personale dell'Osservatorio per il disagio giovanile legato alle tossicodipendenze.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara di voler sottoscrivere gli identici emendamenti in esame, volti a favorire il superamento del disagio giovanile legato alle tossicodipendenze.
CARLA CASTELLANI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Germontani 5.21, sulle cui finalità richiama l'attenzione dell'Assemblea.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Gioacchino Alfano 5.17, che invita l'Assemblea ad approvare.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Gioacchino Alfano 5.17 e Germontani 5.21, nonché l'emendamento Giacchino Alfano 6.1; approva quindi gli emendamenti 6.300 e Dis. 1.1 (Nuova formulazione) della Commissione.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
MASSIMO TONONI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Mellano n. 1, Garavaglia n. 3, Filippi n. 4, Grimoldi n. 8, Fava n. 9, Alessandri n. 10, Stucchi n. 11, Mungo n. 18, Leddi Maiola n. 19, Baldelli n. 20 e Borghesi n. 21, nonché gli ordini del giorno Bricolo n. 16 e Germontani n. 17, purché riformulati; accoglie altresì come raccomandazione gli ordini del giorno Fluvi n. 2, Fugatti n. 5, Pini n. 7, Gibelli n. 13, Dussin n. 14 e Montani n. 15, nonché l'ordine del giorno Buontempo n. 22 (Nuova formulazione), purché riformulato; non accetta infine i restanti documenti di indirizzo.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori accettano la riformulazione degli ordini del giorno Bricolo n. 16, Germontani n. 17 e Buontempo n. 22 (Nuova formulazione).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Cota n. 6, Dozzo n. 12, Dussin n. 14 e Montani n. 15.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Richiamate le modificazioni migliorative apportate al testo del provvedimento d'urgenza nel corso dell'iter parlamentare, osserva peraltro che esso presenta tuttora elementi di incertezza; dichiara pertanto voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che consente di recepire direttive comunitarie e di adeguare l'ordinamento a decisioni assunte in ambito comunitario.
GIOACCHINO ALFANO (FI). Dichiara voto contrario sul provvedimento d'urgenza in esame, lamentando che la declaratoria di inammissibilità delle proposte emendative presentate non ha consentito di affrontare temi particolarmente rilevanti quali quelli attinenti, in particolare, al costo dei servizi bancari.
DONATELLA MUNGO (RC-SE). Nel manifestare apprezzamento per il proficuo lavoro svolto nella VI Commissione e in Assemblea, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
GAETANO FASOLINO (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, lamentando che durante l'iter in Commissione, non è stato possibile l'approfondimento diPag. IXtalune proposte emendative presentate dalla sua parte politica e vertenti su temi di particolare rilevanza, quali il costo dei servizi bancari, l'Agenzia nazionale per i giovani e la disciplina antitrust.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Nel sottolineare che con il provvedimento d'urgenza in esame il Governo ha perso un'occasione per varare una disciplina organica, lamenta il carattere eterogeneo delle disposizioni da esso recate, che non si limitano al mero recepimento di direttive europee. Dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.
MASSIMO ROMAGNOLI (FI). Dichiara voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame, lamentando che l'atteggiamento del Governo non ha consentito alle forze politiche di opposizione di fornire un positivo contributo al miglioramento del testo.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, stigmatizza l'intendimento del Governo di inserire, in maniera surrettizia, disposizioni finalizzate a modificate significativamente la legge Bossi-Fini. Lamenta, altresì, l'incapacità del Governo di regolamentare in maniera equilibrata e trasparente la materia bancaria e creditizia.
SIMONE BALDELLI (FI). Lamentata la scarsa proficuità del lavoro svolto in Commissione a causa della declaratoria presidenziale di inammissibilità di numerosi emendamenti, stigmatizza la scarsa disponibilità del Governo e della maggioranza verso le proposte emendative dei deputati di opposizione, segnatamente con riferimento alle disposizioni concernenti l'Agenzia nazionale per i giovani. Dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolineando la necessità che il Parlamento ed il Governo avviino una riflessione più approfondita su taluni aspetti richiamati nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza, segnatamente sulla tutela del risparmio e sul funzionamento dell'Agenzia nazionale per i giovani.
GIANFRANCO CONTE (FI). Nel dichiarare voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame, ringrazia il relatore per la disponibilità mostrata nei confronti dell'opposizione, che tuttavia non ha consentito di recepire significative proposte emendative riguardanti, in particolare, l'Agenzia nazionale per i giovani.
ALBERTO FLUVI (Ulivo). Nel sottolineare la coerenza dell'atteggiamento assunto dal Governo nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame, che recepisce opportunamente direttive comunitarie e rappresenta per taluni settori un primo passo in direzione della definizione di una disciplina organica, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.
LUCIO BARANI (DC-PS). Osservato che, a livello europeo, il sistema bancario italiano è il più penalizzante nei confronti dei consumatori, pur condividendo appieno i contenuti dell'Accordo di Basilea, dichiara l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Evidenzia l'estrema rilevanza che riveste l'articolo 4 del provvedimento d'urgenza in esame, con il quale si sospende l'applicazione della legge della regione Liguria in tema di prelievo venatorio, che viola palesemente la normativa comunitaria in materia; dichiara pertanto con convinzione voto favorevole sul disegno di legge di conversione.
MASSIMO SAVERIO ENNIO FUNDARÒ (Verdi). Osservato che il provvedimento d'urgenza in esame, ancorché di contenuto eterogeneo, è volto a dare attuazione a numerose ed importanti direttivePag. Xeuropee, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Giudica inopportuno il ricorso alla decretazione d'urgenza per il recepimento di direttive comunitarie che avrebbero potuto essere oggetto di provvedimenti ad hoc.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 2112-A.
Sull'ordine dei lavori.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo), Presidente della I Commissione. Chiede di rinviare alla seduta di giovedì prossimo il seguito dell'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 445 ed abbinate, ritenendo che l'Assemblea possa conseguentemente procedere alla trattazione del punto 4 dell'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, può rimanere così stabilito, precisando che il testo unificato delle proposte di legge n. 445 ed abbinate sarà iscritto quale primo punto dell'ordine del giorno della seduta di giovedì prossimo.
(Così rimane stabilito).
Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la tutela dei diritti umani e del Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale (A.C. 626 ed abbinate - A/R).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il seguito del dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Ricorda altresì che nella seduta del 12 dicembre 2006 l'Assemblea ha deliberato il rinvio in Commissione del testo unificato e che è stata mantenuta dai presentatori la questione pregiudiziale Maroni n. 1 (nella parte compatibile con il testo all'esame dell'Assemblea), mentre non sarà oggetto di esame la questione sospensiva Maroni n. 1, in quanto recante un termine già scaduto.
ROBERTO COTA (LNP). Illustra la questione pregiudiziale Maroni n. 1, sottolineando che il testo unificato lancia un messaggio sbagliato nei confronti delle vittime dei reati e che non appare giustificata l'istituzione di una Commissione per la tutela dei diritti umani nel territorio nazionale. Rileva altresì che le competenze del Garante per i diritti dei detenuti si sovrappongono a quelle della magistratura di sorveglianza.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Maroni n. 1, che giudica fondata e condivisibile, rilevando che il testo unificato in esame rischia di sminuire, in modo strumentale ed inaccettabile, il ruolo, l'operatività e le prerogative della magistratura di sorveglianza.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara, a nome di tutti i gruppi parlamentari dell'Unione, voto contrario sulla questione pregiudiziale Maroni n. 1.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
MARCO BOATO (Verdi). Osservato, infatti, che un organismo analogo all'istituenda Commissione per i diritti umani è già operante presso molte regioni italiane, talune delle quali amministrate da maggioranze di centrodestra, ritiene che il testo unificato in esame superi le obiezioni sollevate in merito alla copertura degliPag. XIoneri finanziari ed alla paventata sovrapposizione di competenze a quelle già attribuite ai magistrati di sorveglianza.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Ritiene che il testo unificato in esame, dopo le modifiche apportate dalla Commissione, fughi le preoccupazioni sollevate con la questione pregiudiziale Maroni n. 1, sulla quale dichiara il voto contrario del suo gruppo, ove non fosse ritirata.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Maroni n. 1, giudica non condivisibili le argomentazioni in essa adottate, che non tengono conto delle modifiche introdotte al testo unificato in Commissione, peraltro perfettibile.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Osserva che la questione pregiudiziale Maroni n. 1 - sulla quale dichiara l'astensione del suo gruppo - appare infondata alla luce delle modifiche apportate al testo unificato, nel corso dell'ulteriore esame in Commissione, auspicando tuttavia un ulteriore miglioramento del testo nel corso dell'esame da parte dell'Assemblea.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale Maroni n. 1, nella parte compatibile con il testo all'esame dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Passa all'esame degli articoli del testo unificato e delle proposte emendative presentate, avvertendo che la V Commissione ha espresso il prescritto parere.
Informa l'Assemblea che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Lega Nord Padania è stato invitato a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Comunica altresì che la Presidenza ritiene parzialmente inammissibile l'articolo aggiuntivo Mellano 11.060 (vedi resoconto stenografico pag. 62).
Passa quindi all'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato GIANPIERO D'ALIA (UDC).
ROBERTO COTA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, riterrebbe opportuno il rinvio in Commissione del testo unificato in esame.
Intervengono, inoltre, sul complesso degli emendamenti presentati i deputati JOLE SANTELLI (FI), BRUNO MELLANO (RosanelPugno), MARIA IDA GERMONTANI (AN), FELICE BELISARIO (IdV), GABRIELE BOSCETTO (FI), LUCIO BARANI (DC-PS), GIORGIO LA MALFA (Misto), ROBERTO ZACCARIA (Ulivo) e MATTEO BRIGANDÌ (LNP).
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 1.500, 1.501 e 1.502 della Commissione ed invita al ritiro dei restanti emendamenti, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI MANCONI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse tra i gruppi parlamentari, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 7 febbraio 2007, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 76).
La seduta termina alle 19,15.