Allegato A
Seduta n. 98 del 25/1/2007

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(Sezione 5 - Iniziative a sostegno della città di Foggia quale sede dell'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare)

E)

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali e della salute, per sapere - premesso che:
Foggia, candidata a diventare la sede dell'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare, è il capoluogo di una provincia, la capitanata, terza per estensione in Italia e come tale sede naturale di un organismo fondamentale per un amplissimo settore del vivere, come quella che ruota attorno alla produzione agroalimentare,

ai controlli e alla qualità e, naturalmente, alla sicurezza in tema di alimentazione;
tale candidatura è supportata da una serie di requisiti necessari (in un sistema che vanta importanti punti fermi), quali la vocazione e la rilevanza della produzione agroalimentare rispetto a quella nazionale, la disponibilità di centri di formazione e di ricerca di eccellenza, nonché l'esistenza di strutture con alte funzioni di monitoraggio e controllo delle produzioni alimentari;
Foggia e la sua provincia godono, tra l'altro, di una posizione geografica strategica al centro dei principali assi di collegamento stradale e ferroviario del Paese, la qual cosa fa sì che sia la sede più adeguata a livello logistico ad accogliere la sede dell'agenzia;
a livello produttivo la capitanata è la seconda in Italia quanto a valore della produzione lorda vendibile agricola, valore che ammonta a circa 1 miliardo di euro (la tradizionale produzione cerealicola si affianca all'elevatissima produzione orticola e di frutta), mentre il comparto zootecnico - insieme a quello avicolo - rappresenta una voce importante nell'ambito dell'economia del territorio;
la produzione e la trasformazione agroalimentare sono supportati, nel territorio foggiano, da una forte concentrazione di competenze altamente qualificate relativa a controllo, qualità e sicurezza alimentare, concentrazione difficilmente rinvenibile in altre parti d'Italia;
in particolare, grazie all'istituzione e al funzionamento della facoltà di agraria dell'Università degli studi di Foggia, il mondo dell'imprenditoria e quello della politica vanno attuando politiche di coesione e tutela ambientale in linea con i criteri del documento di Lisbona; in questo quadro, le problematiche connesse alla sicurezza alimentare, alla tracciabilità e tutela del consumatore hanno sviluppato una serie di azioni comuni concretizzatesi in un centro di eccellenza, quale l'Università degli studi di Foggia;
la creazione del biopolo Dauno, di cui l'università è partner, ha poi prodotto una forte accentuazione delle relazioni tra il mondo della ricerca e delle imprese, con conseguente sviluppo di alta formazione, creazione d'impresa e supporto all'innovazione, specie del mondo delle biotecnologie;
il centro di ricerca interdisciplinare, Bioagromed, sviluppa, infine, diverse linee di ricerca: nutraceutica, qualità e tracciabilità dei prodotti agroalimentari, applicazione delle biotecnologie ai prodotti agroalimentari e biomedici, tecniche di confezionamento dei prodotti agroalimentari;
fondamentale è anche la presenza di innumerevoli altre strutture di eccellenza, in prima linea a livello nazionale e internazionale nel campo della ricerca scientifica e dello sviluppo economico, quali l'Istituto sperimentale per la cerealicoltura, l'Istituto per le colture foraggere, l'Istituto sperimentale per la zootecnia, l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata, il Lachimer (laboratorio chimico merceologico della camera di commercio), l'Istituto per lo studio degli ecosistemi costieri del Cnr di Lesina, il servizio igiene e prevenzione dell'azienda sanitaria locale Foggia 3 -:
se i Ministri interpellati siano a conoscenza delle ragioni che sono alla base di un così grave ritardo nella costituzione di un'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare in Italia in grado di coordinare l'attività investigativa (nas, aziende sanitarie locali e tutti gli altri organismi deputati) e di ricerca, come stabilito dalla direttiva dell'Unione europea, dopo l'istituzione a Parma dell'Agenzia europea (l'Efsa);
se la candidatura della città di Foggia possa essere ragionevolmente presa in seria considerazione, tenuto conto del fatto che, come enunciato in premessa, possiede tutte le specifiche caratteristiche necessarie a diventare sede garante del settore agroalimentare.
(2-00321)«Villetti, Di Gioia».