Allegato B
Seduta n. 97 del 24/1/2007

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SALUTE

Interrogazione a risposta orale:

SANTELLI, CALIGIURI e D'IPPOLITO VITALE. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 19 gennaio 2007 in Calabria si sono verificati gli ennesimi episodi di malasanità: è morta una bambina di pochi mesi ed una ragazza di 16 anni è in coma;
in Calabria esistono ben 42 ospedali ma è la regione con il più alto tasso di emigrazione sanitaria perché le strutture non riescono a garantire adeguati livelli di assistenza;

le ispezioni dei Nas, compiute di recente, hanno confermato gravi deficit strutturali;
è stato chiuso l'Ospedale di Rogliano senza che ce ne fosse necessità, mentre i fatti di cronaca evidenziano che le inefficienze sono tante e risiedono altrove;
la giunta regionale ha rischiato lo scioglimento proprio a causa di divisioni relative alla nomina dei manager delle aziende sanitarie ed ospedaliere senza che a questo sia corrisposta una reale proposta di rilancio della sanità calabrese;
nonostante i numerosi scandali che hanno visto coinvolto il sistema sanitario calabrese, si pensi ai 400mila falsi assistiti, alla polemica sul Polo Oncologico oltre che all'arresto del direttore generale dell'azienda ospedaliera di Catanzaro, la giunta regionale non ha ancora messo a punto il nuovo piano sanitario -:
quali iniziative intenda intraprendere per accertare le reali inefficienze e responsabilità;
quali siano i compiti ed i poteri dell'annunciata task force sulla sanità calabrese;
se il Ministero intenda sollecitare il governo regionale per una rapida definizione di un piano sanitario che rilanci la sanità calabrese nell'esclusivo interesse della salute del cittadino.
(3-00557)

Interrogazioni a risposta scritta:

PICANO e SCHIETROMA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
oggi una bimba di 3 anni di Monte S. Giovanni Campano, provincia di Frosinone, è morta dopo che era stata portata al pronto soccorso di Sora per farla visitare ed è stata dimessa con la diagnosi di una semplice influenza;
i genitori, continuando a vedere la bambina star male, avrebbero contattato il medico di famiglia, che ha chiamato i sanitari del 118;
trasportata in ambulanza all'ospedale S. Camillo di Roma, dopo poche ore la bambina è deceduta;
la procura della Capitale indagherà per accertare le cause del decesso;
non sono pochi i casi di mala sanità che hanno procurato decessi in provincia di Frosinone -:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno predisporre una indagine amministrativa per accertare le responsabilità e per tranquillizzare l'opinione pubblica che tali episodi non avranno più a verificarsi.
(4-02265)

MARINELLO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
il Tribunale amministrativo regionale della regione Sicilia, con la sentenza n. 2327 del 19 ottobre 2006 ha accolto il ricorso presentato dai difensori del dottor Giacomo Campo, contro il Ministro della salute, onorevole Livia Turco, per l'annullamento del provvedimento di revoca della sua designazione, a rappresentante del ministero della salute nel Collegio Sindacale della azienda ospedaliera «Ospedali civili riuniti» di Sciacca, la cui nomina fu effettuata dall'onorevole Silvio Berlusconi il 5 aprile 2006, quale Ministro della salute ad interim del precedente Governo;
con la predetta sentenza il giudice amministrativo ha condiviso le censure mosse dal ricorrente dottor Giacomo Campo, per quanto concerne i profili della mancata comunicazione di avvio del procedimento amministrativo e del difetto del provvedimento impugnato in sede giurisdizionale;
in particolare il TAR ha rilevato anche il difetto di congrua motivazione del provvedimento impugnato dal ricorrente, poiché fondato esclusivamente sulla circostanza

della mancata costituzione dell'organo collegiale, senza che al riguardo venisse indicato alcun presupposto di fatto o ragione di diritto circa l'adozione del provvedimento di revoca;
la predetta sentenza rappresenta una nuova «bocciatura» dell'operato del Ministro della salute, onorevole Livia Turco che fa seguito a quella sancita dal Consiglio di Stato con riguardo alla revoca del professor Francesco Cognetti oncologo di fama internazionale, dal vertice dell'Istituto «Regina Elena»;
a seguito della predetta pronuncia il TAR della Sicilia, ha inoltre condannato il ministero della salute, al pagamento delle spese di giudizio quantificate in euro 1.500 specificando laddove la sentenza passerà in giudicato, che essa potrà configurarsi in un'ipotesi di danno all'erario per dette spese di cui potrebbe essere chiamato a rispondere personalmente il Ministro -:
quali siano stati i motivi per i quali il Ministro in indirizzo abbia ritenuto di procedere alla revoca della nomina a rappresentante del ministero della salute nel Collegio sindacale della azienda ospedaliera «Ospedali Civili Riuniti» di Sciacca del dottor Giacomo Campo in considerazione della sentenza del TAR che ha definito sostanzialmente immotivato il provvedimento di revoca;
se non ritenga che il provvedimento di revoca effettuato in danno del predetto soggetto abbia creato un danno sia istituzionale, sia sotto il profilo pecuniario dovuto all'esborso cui l'amministrazione dello Stato si trova condannata per il pagamento delle spese di giudizio, a causa di una sostituzione immotivata ed ingiusta.
(4-02270)

BELLILLO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 1 della legge 29 dicembre 2000, n. 401, Norme sull'organizzazione e sul personale del settore sanitario, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 5 dell'8 gennaio 2001, recita: In sede di prima applicazione ed entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il personale appartenente alla dirigenza medica del Servizio sanitario nazionale che alla stessa data, con formale atto di data certa emanato dal legale rappresentante dell'ente, risulti in servizio da almeno due anni, in un posto di area o disciplina diversa da quella per la quale è stato assunto, è inquadrato, a domanda, senza ulteriori aggravi di spesa, con la medesima posizione funzionale nell'area o nella disciplina nella quale ha esercitato le funzioni;
pertanto l'articolo 1 della predetta legge è intervenuto con una deroga di 6 mesi a modificare la normativa vigente, consentendo al personale medico dirigente attivo presso il Servizio sanitario nazionale, di poter svolgere la propria attività presso un'area o disciplina diversa da quella per la quale è stato assunto;
dopo 6 anni dall'applicazione della legge n. 401 del 2000, tale opportunità non è stata reiterata con altri provvedimenti simili -:
se il Ministro intenda adottare iniziative normative volte ad attivare ulteriori deroghe in merito;
entro quanto tempo e con quali modalità operative saranno attuate le eventuali nuove deroghe.
(4-02274)