Allegato B
Seduta n. 97 del 24/1/2007

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INTERNO

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
la Scuola Allievi Agenti di Foggia, ospitata nella caserma Miale, nel centro di Foggia, rappresenta un importante «presidio» di legalità in una città con gravi problemi sul fronte della grande e piccola criminalità;
notizie di stampa danno per certa l'imminente chiusura della Scuola Allievi Agenti di Foggia nel contesto del piano del ministero dell'interno che prevede la chiusura e/o la riconversione di 7 delle 13 scuole di polizia presenti sul territorio italiano per la riorganizzazione del sistema delle scuole allievi agenti;
il Segretario provinciale del SAP (sindacato autonomo di polizia) Giuseppe Vigilante ha espresso, in una lettera in data 31 luglio 2005 e indirizzata, tra gli altri, al ministero dell'interno, perplessità riguardo alla convenienza della soppressione della Scuola Allievi Agenti di Foggia, in ragione dei recenti ed onerosi lavori di ristrutturazione, dell'eventuale dispersione delle specializzazioni e professionalità acquisite nel tempo e dei costi dei trasferimenti d'ufficio;
nella scuola Allievi Agenti di Foggia lavorano attualmente 85 poliziotti e 12 civili ed è in svolgimento il 63o corso di formazione dei poliziotti e che il personale sarebbe trasferito, in seguito alla chiusura dell'Istituto, alla Polizia stradale e alla Questura, con consequenziale dispersione delle potenzialità e riconosciute professionalità impegnate nella struttura -:
se il piano di riconversione per le 7 scuole di polizia comprenda o meno la struttura foggiana, in considerazione anche delle dichiarazioni del Ministro dell'interno e del Ministro delle infrastrutture che hanno escluso, rispettivamente, la Scuola Allievi Agenti di Piacenza e quella di Campobasso dal piano di conversione;
quali provvedimenti urgenti intenda adottare il ministero dell'interno, di concerto con le Autorità competenti, per bloccare la chiusura della Scuola Allievi Agenti di Foggia.
(2-00326)«Di Gioia, Turci».

Interrogazioni a risposta orale:

SANTELLI, CESARO, PAOLO RUSSO e ASCIERTO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la legge finanziaria 2007 ha tagliato drasticamente i fondi per il settore sicurezza,

senza peraltro prevedere risorse dedicate a situazioni critiche quale quella di Napoli;
a Napoli continuano a verificarsi gravi fatti criminosi e reati di ogni tipo;
la violenza nel capoluogo campano ha raggiunto livelli emergenziali, soprattutto perché i fatti criminosi si verificano tra gli adolescenti;
la Forze di Polizia, che quotidianamente cercano di garantire la sicurezza sulle strade, non hanno i fondi per svolgere adeguatamente il loro compito istituzionale;
la carenza di risorse e la scarsa attenzione dimostrata verso le esigenze degli operatori di polizia frustrano la loro professionalità;
l'annunciato piano per la sicurezza per Napoli, secondo quanto denunciato dal sindacato di Polizia CoIsp, non ha ancora messo in campo alcuna attività -:
quale sia il reale stato di operatività del Piano sicurezza per Napoli;
quali iniziative intenda intraprendere per garantire le risorse necessarie all'operatività delle forze di polizia;
quali iniziative intenda intraprendere per la diffusione della legalità tra i giovani.
(3-00555)

FORMISANO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
la gravità del problema del turismo sessuale che coinvolge l'infanzia si sostanzia nella sua crescente diffusione nei Paesi del Terzo Mondo e nel crescente aumento della domanda dai Paesi cosiddetti del Primo Mondo: dagli studi emerge che circa metà dei clienti che abusano dei bambini sono uomini europei, e in riferimento a determinate mete turistiche il triste primato va proprio agli italiani;
in una recente indagine condotta in Kenia l'UNICEF denuncia che: circa 15.000 bambine vengono indotte alla prostituzione, di queste oltre il 10 per cento prima dei 12 anni, tra i clienti di questo mercato del sesso il 18 per cento è rappresentato dagli Italiani, seguono poi i Tedeschi e gli Svizzeri, generalmente i rapporti sessuali subiti dalle bambine sono estremamente violenti e spesso di particolare perversione;
queste aberrazioni sono incrementate da un'industria turistica consenziente rappresentata da agenzie di viaggio, organizzatori di charter e strutture alberghiere che offrono pacchetti turistici tutto compreso o che comunque favoriscono nei vari luoghi il contatto con i minori;
in base all'articolo 34 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia «Gli Stati si impegnano a proteggere il fanciullo contro ogni forma di sfruttamento sessuale e di violenza sessuale»;
in Italia la legge 3 agosto 1998, n. 269 successivamente integrata dalla legge n. 38 del 2006 punisce con la reclusione i reati concernenti la prostituzione minorile anche se commessi all'estero, indipendentemente dall'iter giudiziario del Paese in cui è scattata la denuncia;
il paradosso di un'ottima legge, che fa eccezione al principio di territorialità, consiste nella difficoltà della prova della commissione del reato, anche perché le autorità di quei Paesi o chi per loro che dovrebbero denunciare questi fatti hanno tendenzialmente un atteggiamento omertoso dovuto all'interesse economico e agli introiti che un tale tipo di turismo rappresenta per il bilancio dello Stato;
nel nostro Paese d'altra parte vi è la difficoltà oggettiva di svelare ciò che c'è dietro la facciata legale di certe agenzie di viaggi o organizzazioni del genere -:
in che modo, l'attuale governo intenda dare maggiore efficacia all'applicazione della legge esistente o se non intenda adottare ulteriori iniziative, anche normative,

volte a rafforzarla per combattere il triste fenomeno, sintomo di un degrado morale della nostra civiltà e della presenza di uno stato patologico che si nasconde dietro un'apparente normalità di nostri cittadini;
se non intenda opportuno effettuare un monitoraggio sul territorio nazionale, nelle zone più a rischio povertà, ove più facilmente possono emergere fenomeni di criminalità e di sfruttamento dell'infanzia, per tentare di prevenire l'esistenza anche nel nostro Paese di tale realtà;
in che modo l'attuale Governo intenda muoversi a livello di cooperazione giudiziaria e di rafforzamento della presenza in quei Paesi di associazioni o organizzazioni religiose e non, che possano operare sul luogo per aiutare e combattere tale fenomeno;
quali iniziative l'attuale Governo intenda promuovere nei confronti di una sempre più emergente necessità di educazione sessuale e di accompagnamento alla cosciente maturazione di questa sfera dell'individuo nel mondo della scuola ove, la cronaca dolorosamente lo denuncia quotidianamente, rischiano di crescere i futuri fruitori di tale tipo di turismo.
(3-00558)

Interrogazioni a risposta scritta:

CARUSO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 27 ottobre 2006, il giornale Cronache di Napoli pubblicava una lettera di Antonio Palma, detenuto nel padiglione Avellino del carcere di Poggioreale;
nella lettera, intitolata «Non ho ucciso l'edicolante, i killer sono liberi» il detenuto afferma di aver subito violenze negli uffici della Questura di Napoli, dichiarando testualmente «Quando siamo stati arrestati io e i miei fratelli siamo stati picchiati. Io specialmente sono stato picchiato e sono svenuto. Ho le prove. Il mio corpo era pieno di lividi ed ho un giubbino pieno di sangue» -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra esposti.
(4-02292)

AMORUSO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 10 gennaio 2007 la partita di calcio Salernitana-Cavese (serie C/1, girone B) è stata accompagnata da violenti scontri tra le due tifoserie;
nel corso degli scontri un poliziotto è stato gravemente ferito - tanto da rendersi necessario un intervento chirurgico - e altri nove agenti sono rimasti contusi;
il poliziotto operato, colpito da una bomba artigianale rinforzata da chiodi e bulloni, ha dichiarato: «Ho un buco largo tre centimetri sulla tibia che mi brucia da morire. Fortuna che l'ordigno è esploso in basso: se mi avesse preso ad altezza della testa, sarei morto» (cfr. La Gazzetta dello Sport, 12 gennaio 2007);
il segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia (SAP) di Bari, in un comunicato stampa, ha descritto il rientro dei 30 poliziotti del IX Reparto Mobile di Bari che erano stati inviati alla partita: «È sembrato il rientro da una zona di guerra (...), un terzo della squadra, dieci uomini, erano gravemente feriti». Dello stesso tenore le considerazioni da parte della UIL-PS;
a quanto risulta all'interrogante, l'11 gennaio il Sindacato italiano lavoratori di polizia (SILP-CGIL) ha inviato una lettera al Questore di Salerno e al Dirigente del IX Reparto Mobile di Bari denunciando la criticabile pianificazione dell'ordine pubblico avuto dalla dirigenza salernitana e la poca solidarietà avuta dalla dirigenza del IX Reparto Mobile di Bari;
il poliziotto ferito, sempre nella stessa intervista, ha aggiunto che, a fronte del pericoloso compito da assolvere negli stadi, «da giugno non ci danno gli straordinari per mancanza di fondi (...) l'indennità per le trasferte è di circa 12 euro netti, anch'essi pagati in ritardo»;

anche gli straordinari dell'intero 2005 in favore degli agenti di polizia impiegati nell'ordine pubblico negli stadi non furono pagati a suo tempo e solo adesso l'amministrazione vi sta provvedendo, ma limitandosi ad appena il 30 per cento delle somme dovute e, per ora, solo a favore di pochi Reparti -:
quale sia stata la dinamica dei fatti di Salerno e quali le eventuali pecche nell'organizzazione dell'ordine pubblico;
quale sia la posizione del Ministro interrogato sulle denunce da parte del SIULP, della UIL-PS e del SILP-CGIL richiamate in premessa a proposito di una presunta scarsa attenzione da parte delle autorità preposta alla sicurezza degli agenti di polizia mandati negli stadi di calcio;
quali urgenti iniziative intenda assumere in tema di ordine pubblico in occasione degli eventi calcistici più delicati e di tutela della vita degli agenti di polizia;
quali urgenti iniziative intenda intraprendere perché gli straordinari e le indennità di trasferta per gli agenti impegnati negli stadi siano pagate con puntualità e regolarmente.
(4-02296)