Allegato A
Seduta n. 97 del 24/1/2007

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(Sezione 8 - Scelte in materia di basi militari straniere ed organizzazione della Conferenza nazionale sulle servitù militari)

VENIER, DILIBERTO e SGOBIO. - Al Ministro per l'attuazione del programma di Governo. - Per sapere - premesso che:
in tema di politica estera e difesa il programma che l'attuale coalizione di Governo ha presentato ai suoi elettori, al capitolo «Esteri: Noi e gli altri», testualmente recita: «In questo quadro reputiamo necessario arrivare ad una ridefinizione delle servitù militari che gravano sui nostri territori, con particolare riferimento

alle basi nucleari. Quando saremo al Governo daremo impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari, coinvolgendo l'amministrazione centrale della difesa, le forze armate, le regioni e gli enti locali, al fine di arrivare ad una soluzione condivisa che salvaguardi al contempo gli interessi della difesa nazionale e quelli altrettanto legittimi delle popolazioni locali»;
il consiglio comunale di Caldogno, contiguo a Vicenza ed al Dal Molin, si è espresso quasi all'unanimità contro la realizzazione della nuova base militare. Anche il sindaco di Dueville si è dichiarato contrario;
inoltre, l'ufficio tecnico del comune di Vicenza aveva dato parere negativo perché il progetto era in contrasto con il piano regolatore generale di Vicenza;
tutte le indagini statistiche e le manifestazioni indicano che la popolazione di Vicenza nella sua assoluta maggioranza è contraria alla base, come del resto lo è anche l'opinione pubblica nazionale;
la nuova base non è una base Nato, ma una base militare Usa, che servirà allo stazionamento della 173a brigata aerotrasportata statunitense, cioè alla logistica delle operazioni belliche Usa di lungo raggio, in particolare nell'area mediorientale e dell'Asia centrale. Si tratta di una base funzionale ad una strategia unilaterale e bellicista, che è in contrasto con la nostra Costituzione e con il programma elettorale dell'Unione. Un governo democratico ha il dovere di garantire ai cittadini interessati al problema, nella fattispecie ai vicentini, il diritto di poter manifestare la loro opinione, anche attraverso l'indizione di un referendum, pur in assenza di iniziativa da parte del comune interessato, nominando un commissario ad acta al fine di organizzare in forma ufficiale la consultazione popolare;
a parere degli interroganti, sarebbe opportuno da parte del Governo, visto l'emergere di gravi irregolarità sul piano urbanistico, come segnalato dall'ufficio tecnico comunale, di importanti problemi di impatto ambientale e paesaggistico, come denunciato dall'Unesco e dall'Unione europea, valutare l'ipotesi di procedere ad un approfondimento tecnico del progetto;
nei giorni scorsi, da parte di alte cariche istituzionali, si è fatto più volte riferimento all'esistenza di accordi sottoscritti dal precedente Governo e dall'amministrazione americana a proposito dell'allargamento della base militare di Vicenza, accordi che, sempre a parere degli interroganti, andrebbero resi noti al fine di consentire a tutti di valutare quali conseguenze avrebbe sugli interessi di difesa nazionale la nuova base militare;
non si capisce per quali ragioni di natura politica e di diritto tali accordi non potrebbero essere riesaminati dall'attuale Esecutivo -:
quando si intenda organizzare 1a conferenza nazionale sulle servitù militari prevista dal programma elettorale dell'attuale maggioranza.
(3-00549)
(23 gennaio 2007)