Allegato B
Seduta n. 93 del 17/1/2007

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INFRASTRUTTURE

Interrogazione a risposta orale:

DI GIOIA. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'approvazione della nuova normativa sulla «patente a punti» ha riportato alla luce la drammaticità della situazione viaria e ferroviaria dell'intera regione Puglia;
al di là del giudizio di merito sull'innalzamento in alcune tratte autostradali della velocità massima a 150 chilometri l'ora, quello che è certo è che nella regione Puglia ciò non potrà avvenire da nessuna parte visto che non esistono autostrade a tre corsie;
autostrade incompiute come la Bari-Taranto che termina a Massafra, strade incomplete come la Brindisi-Grottaglie, tratti di strade statali come la strada statale 16 nel tratto Foggia-Cerignola (la statale della morte) che attendono invano il raddoppio delle corsie, caselli autostradali costruiti col contagocce, tratte ferroviarie al limite del collasso e sempre in attesa di lavori di ristrutturazione o di raddoppio delle linee sono solo alcune delle situazioni che rendono la viabilità nell'intera regione una impresa ed un rischio, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili;
per non parlare del cosiddetto «corridoio otto», la via che dall'Europa dovrebbe arrivare ai Balcani attraverso la Puglia e che sembra, se mai sarà realizzato, rinviato a data sconosciuta;
tutto ciò non solo crea oggettivi disagi agli abitanti dell'intera regione, ma rappresenta uno degli ostacoli maggiori allo sviluppo economico e turistico dell'intera area e come questo elemento, di oggettivo sottosviluppo, sia legato all'estendersi della

criminalità è una considerazione sulla quale non vi è bisogno di soffermarsi troppo -:
quali iniziative intenda adottare per affrontare la drammatica situazione delle ferrovie, delle strade e delle infrastrutture nell'intera regione Puglia;
se non si ritenga necessario, al di là della promesse elettorali non mantenute, programmare, fin da subito, i tempi e le opere che si intendano realizzare in un confronto aperto con le istituzioni locali, provinciali e regionali affinché anche la regione Puglia possa cominciare a fare parte, a pieno titolo, del Paese Italia.
(3-00531)

Interrogazioni a risposta scritta:

ZACCHERA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
molte stazioni ferroviarie minori sono state private di personale nel corso degli ultimi anni e conseguentemente il loro livello di manutenzione e cura è andato scemando, come già sottolineato in altre interrogazioni parlamentari avanzate dall'interrogante;
in particolare appaiono abbandonate alcune stazioni delle linee Milano-Domodossola e Novara-Domodossola nella provincia del Verbano Cusio Ossola;
tra queste le due vicine stazioni di Cuzzago nel comune di Premosello Chiovenda, già oggetto di interesse da parte di quella Amministrazione comunale al fine di destinarle a sede della protezione civile, così come evidenziato da una lunga lettera inviata a questo Ministero da parte del Sindaco di Premosello nei giorni scorsi -:
se non si ritenga di dover intervenire - in via generale - sulle diverse società che fanno capo alle Ferrovie dello Stato perché venga predisposto un piano per la dismissione delle stazioni ferroviarie inutilizzate e non presidiate, anche mediante concessioni in comodato ad enti pubblici o privati che ne facciano richiesta, con convenzioni per la loro manutenzione;
quali siano gli intendimenti del Ministero in merito, nello specifico, al futuro delle due stazioni ferroviarie di Cuzzago (Verbania).
(4-02151)

CONTENTO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la così detta «rotonda di Maniago» è un'infrastruttura molto nota per la propria pericolosità nella zona di Maniago, Montereale Valcellina e Vajont (Pordenone) che permette di raggiungere i tre succitati comuni;
la situazione di insidiosità si richiama soprattutto alla conformazione dello svincolo (dimensioni troppo ampie delle curve) e alla totale assenza di illuminazione notturna;
nel corso del tempo questo tratto di strada, inserito nella variante della Strada Statale n. 251 «della Valcellina - Val di Zoldo», ha fatto registrare numerosi sinistri;
nella maggior parte dei casi, gli incidenti si sono rivelati uscite autonome di carreggiata, avvenute durante le ore più buie;
la questione dell'insidiosità della rotonda, innestata nella più ampia Via Marco Polo, è stata portata anche all'attenzione del Consiglio Comunale di Maniago con documenti ispettivi e richieste di intervento rivolte all'Anas;
il miglior deterrente ai continui sinistri pare rappresentato proprio dall'installazione di un adeguato impianto di illuminazione notturna, tale da segnalare agli automobilisti in transito la reale conformazione della strada e evitare pericolosi effetti ottici -:
se intenda o meno disporre un intervento atto a dotare la così detta «rotonda di Maniago» di qualche lampione per scongiurare il ripetersi di incidenti stradali e, in caso di risposta affermativa, con quale tempistica l'opera potrà ritenersi cantierizzabile.
(4-02178)