Allegato B
Seduta n. 93 del 17/1/2007

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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI

Interrogazioni a risposta scritta:

DI GIOIA. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
nella provincia di Foggia, com'è noto, il settore agroalimentare rappresenta un elemento determinante nell'economia locale, con una produzione importante e innovativa in molti settori;
nella sola provincia di Foggia si produce il 20 per cento del grano europeo, il 40 per cento del pomodoro nazionale e il 7 per cento dell'ortofrutta, a dimostrazione, non solo di una vocazione naturale, ma delle capacità degli imprenditori e degli operatori del settore di sapere bene operare nel determinare sviluppo e occupazione;
non a caso, di conseguenza, è stata presa in considerazione la candidatura di Foggia come sede qualificata per l'Authority agroalimentare;
se tale scelta fosse confermata sarebbe, indubbiamente, un'occasione importante, per l'intera Puglia e per il Mezzogiorno, per rilanciare e valorizzare la produzione agricola;
tutto ciò, fermo restando il valore delle altre città prese in considerazione come sede per l'Authority agroalimentare, rafforza, se non vi saranno valutazioni di merito politico ma oggettive, la candidatura della città di Foggia -:
quali saranno i criteri che determineranno la decisione sulla sede dell'Authority agroalimentare e quali siano i tempi previsti per tale scelta.
(4-02168)

STRAMACCIONI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
in relazione alla produzione, controllo e commercializzazione dei vini sono stati emessi i decreti ministeriali del 29 maggio 2001, relativo al controllo sulla produzione dei vini di qualità, quello del 4 agosto 2006, relativo alla vigilanza sul controllo della produzione dei vini di qualità e la circolare 30 agosto 2006, relativa a nuove disposizioni per l'utilizzo delle fascette identificative da apporre sui recipienti dei vini D.O.C.;
riveste fondamentale importanza per i Consorzi che in via sperimentale utilizzano un contrassegno approvato dal Ministero oppure che hanno presentato richieste per utilizzare un contrassegno per le rispettive Denominazioni di Origine Controllate e Tutelate che dal 1o gennaio 2007 possa essere utilizzata esclusivamente una fascetta uguale per tutte le D.O.C. sottoposte a controllo, predisposta dal Ministero e stampata dall'Istituto Poligrafico dello Stato, con una procedura analoga a quanto avviene per le fascette delle produzioni D.O.C.G.;
in particolare, la fascetta «D.O.C.» sarà munita degli stessi requisiti di sicurezza presenti nelle fascette D.O.C.G.; sarà di colore giallo chiaro nella tonalità riferita al codice «PANTONE 607»; dal punto di vista grafico conterrà il logo dello Stato, la dicitura «DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA», il nome della relativa denominazione (ivi comprese eventuali sottozone o tipologie), la serie ed il numero e la capacità del recipiente;
il ritardo accumulatosi nella predisposizione delle fascette e la relativa stampa da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Poligrafico non ha consentito il rispetto della data del 1o gennaio 2007 e ciò rischia di compromettere la produzione dell'annata 2006/2007 per quanto riguarda la

garanzia del prodotto che verrà immesso sul mercato -:
se non intenda predisporre al più presto le fascette per garantire i produttori e i consumatori italiani ed esteri;
se non ritenga di dover esercitare i dovuti controlli relativi all'attuazione delle normative emanate a garanzia dei produttori vitivinicoli e dei consumatori.
(4-02179)

BURTONE e SAMPERI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
una gravissima crisi sta investendo il comparto agrumicolo siciliano: larga parte della produzione rimane, ancora oggi, invenduta;
tra le cause del blocco commerciale vengono indicati dagli operatori del settore:
a) la sproporzionata divaricazione del prezzo, in forte rialzo, nella vendita al dettaglio, soprattutto nella grande distribuzione, a quello corrisposto, molto basso, all'origine, al produttore;
b) la possibile presenza del prodotto, proveniente dai paesi terzi, immesso nel mercato senza opportuni controlli fitosanitari e commercializzato come autoctono;
inoltre le precipitazioni atmosferiche degli ultimi giorni hanno determinato gravi danni alle coltivazioni;
vi è molta preoccupazione per il futuro di centinaia di imprese agricole e per gli stessi braccianti che, trovandosi nell'impossibilità di poter lavorare, si ritrovino a non avere lavoro, né copertura previdenziale, né ammortizzatori sociali -:
quali iniziative il Governo intenda adottare, per affrontare questa situazione di emergenza che sta penalizzando il settore agrumicolo siciliano;
se non ritenga opportuno intervenire per bloccare le attività speculative sui prezzi, a difesa del produttore e del consumatore, definendo delle norme di trasparenza nel processo di formazione degli stessi, dalla produzione al consumo finale;
se non ritenga di dovere chiedere un intervento straordinario della Guardia di Finanza e dei NAS, per un rigoroso controllo del prodotto nei mercati e nella grande distribuzione, per verificare se gli agrumi in vendita al dettaglio sono realmente coltivati in Sicilia o se sono importati da paesi terzi e rivenduti con contraffazione, senza alcuna garanzia di controllo organolettico e fitosanitario;
se non intenda sollecitare le istituzioni della Regione siciliana, affinché vengano presentati gli atti, fondamentali per il Governo nazionale, per la proclamazione dello stato di calamità naturale.
(4-02181)