Allegato B
Seduta n. 87 del 14/12/2006

TESTO AGGIORNATO AL 19 DICEMBRE 2006

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TRASPORTI

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
sulla linea Bolzano-Verona l'incidente mortale verificatosi il 13 dicembre 2006 nella zona di Avio, per il tamponamento fra due treni merci, è avvenuto dopo l'interruzione della corsa dei due convogli a causa di un guasto sulla linea;
un incidente analogo, sulla stessa linea, è accaduto per gli stessi motivi alcuni anni fa (Colle d'Isarco);
i frequenti guasti alla linea, denunciati dalle organizzazioni sindacali e dalle rappresentanze sindacali dell'Azienda, segnalano un progressivo scadimento delle opere di manutenzione;
una commissione di indagine accerterà in modo scientifico la dinamica dell'incidente, forse determinato dal non rispetto rigoroso della «marcia a vista» avviata dopo la «battuta d'arresto»; è però possibile che l'«assuefazione» al guasto continuo della linea possa avere causato un eccessivo automatismo nei comportamenti dei due macchinisti;
sembra che uno dei due macchinisti, entrambi molto qualificati professionalmente, si trovasse nella condizione di «supero di ore»;
inoltre, uno dei due macchinisti si trova nello status di «super bonus» per raggiunti limiti di anzianità di servizio;
queste due condizioni sono molto spesso fonte di logoramento e di stress lavorativi, che influenzano negativamente puntualità e professionalità degli operatori nell'espletamento di mansioni molto delicate ai fini della sicurezza nel servizio di trasporto -:
se e in che modo il Governo intenda muovere un'azione efficace per determinare una più attenta politica, per mezzi finanziari e per severo rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, mirata a sviluppare una oculata, assidua e adeguata manutenzione delle linee ferroviarie;
se non ritenga necessaria una diversa distribuzione delle disponibilità finanziarie dell'Azienda, tesa a privilegiare la sicurezza del trasporto per l'incolumità degli utenti e dei lavoratori e delle lavoratrici.
(2-00286) «Mario Ricci, Olivieri, Locatelli, Migliore».

Interrogazione a risposta in Commissione:

SOFFRITTI e DE ANGELIS. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la mobilità nell'ambito dell'area cilentana è fortemente penalizzata sia da una viabilità carente che da un insufficiente servizio di trasporto su gomma;
ad oggi, il traffico aereo per il turismo è altresì penalizzato in quanto l'aeroporto di Pontecagnano non costituisce infrastruttura ancora effettivamente utilizzabile per soddisfare, in modo idoneo, i bisogni del territorio;
pure l'accessibilità via mare al Cilento risulta precaria e per il deficit infrastrutturale della portualità e per la limitata funzionalità delle cosiddette «Vie del Mare»;
nella stagione 2005 è stato soppresso, senza soluzioni alternative, il treno «Palinuro Express», molto utilizzato dalla domanda turistica interessata al Cilento (40.000 presenze turistiche in bassa stagione), a cui è stato precluso totalmente l'arrivo nel comprensorio;
il treno costituisce, di fatto, l'unico mezzo di trasporto pubblico idoneo a movimentare il turismo nella zona del Cilento;
sono giunte notizie riguardanti di soppressione di treni e/o di fermate nelle stazioni del Cilento, con l'entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia, a partire dal 10 dicembre 2006.
risulta impossibile per un sistema turistico competitivo proporsi ai mercati globali se il prodotto-territorio offerto non è accessibiie;
la ricchezza economica del Cilento deriva, fondamentalmente, dal turismo (sono attive non meno di 500 aziende operanti nel campo della ricettività e dei servizi) che sviluppa occupazione diretta per circa 3.800 unità e un indotto occupazionale di circa 6.700 unità, con un fatturato generato diretto di circa 190.000 euro;
diviene improrogabile avere certezze circa l'esistenza dei collegamenti ferroviari necessari al trasporto dei turisti, soprattutto perché, in mancanza di tali collegamenti, sono a rischio centinaia di contratti già stipulati per il 2007 tra operatori turistici del Cilento e organizzazioni della domanda interessati alle tratte ubicate sull'asse Centro-Nord Italia;
il depotenziamento dell'unico mezzo di trasporto pubblico idoneo a servire l'area (ovvero il treno) mette seriamente a repentaglio la vitalità del sistema turistico cilentano, costituito dall'offerta integrata di beni culturali e ambientali, attrazioni turistiche e servizi;
di conseguenza, risulterebbe fortemente compromessa l'economia complessiva del Cilento con il rischio di una irreparabile contrazione di occupazione di forza lavoro impegnata nel comparto turistico cilentano -:
se le notizie riguardanti la soppressione di treni e/o di fermate nelle stazioni del Cilento, con l'entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia, a partire dal 10 dicembre 2006 siano veritiere o meno;
se le notizie abbiano concreto fondamento, quale specifica strategia operativa si intenda adottare affinché si possa evitare un inestimabile danno per l'economia del territorio cilentano provvedendo ad evitare tale soppressione ed anzi potenziando la funzionalità del servizio ferroviario, così da non svilire e mortificare le esigenze di una buona qualità di vita dei residenti stabili e provvisori (turisti) del Cilento.
(5-00514)

Interrogazioni a risposta scritta:

DE LAURENTIIS. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
nel mese di giugno le Ferrovie dello Stato Spa hanno avviato un'importante servizio di informazione all'utenza denominato

Infomobilita, che dà informazioni sul rispetto degli orari dei treni a media e lunga percorrenza attraverso le frequenze del canale di pubblica utilità Rai Isoradio e di un gruppo di emittenti a caratterizzazione provinciale e regionale;
detto servizio si configura come un'innovazione assoluta nel panorama dell'informazione sulla qualità e quantità del servizio ferroviario;
dalle informazioni sommarie pervenute, il servizio ha costi irrisori, considerando le spazio concesso dall'emittente pubblica e dalle emittenti private è totalmente gratuito;
le Ferrovie dello Stato hanno il dovere di informare tempestivamente i viaggiatori sulle anomalie del servizio -:
perché il servizio di Infomobilita non venga ampliato e esteso capillarmente su tutte le Regioni italiane per dare tempestiva informazione ai pendolari su ritardi, soppressioni e modifiche degli orari;
perché il ministero delle comunicazioni non abbia ancora redatto un progetto complessivo per il potenziamento delle informazioni di pubblica utilità sulla mobilità stradale, autostradale e ferroviaria, comprendente lo studio di una piattaforma unica e univoca nella quale far convergere tutte le informazioni, ivi comprese quelle della protezione Civile.
(4-01980)

EVANGELISTI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
è oggettivamente accertato il ruolo determinante che la linea ferroviaria Pistoia-Firenze riveste nella dinamica degli spostamenti nell'ambito dell'area metropolitana come metrotranvia di superficie a tutti gli effetti;
i vantaggi, oltre che sull'esigenza per tutti i pendolari che prevalentemente per lavoro o per studio debbono raggiungere quotidianamente il capoluogo, hanno ricadute anche sulla vivibilità per lo sfoltimento del traffico veicolare privato e sul minore inquinamento che esso comporta;
a Prato proprio per venire incontro in quest'ottica a tutti quei cittadini residenti nella zona ovest (San Paolo-Narnali-Chiesa Nuova) è stata costruita la stazione di «Borgonuovo»;
questa stazione tuttavia svolge il suo ruolo in modo molto limitato e di fatto non soddisfa le esigenze dei viaggiatori che abitano in questa zona della città;
infatti su circa 55 treni che, quotidianamente, da Pistoia raggiungono Firenze e che quasi tutti fermano anche alla stazione precedente di «Montale-Agliana» ed alla successiva di «Porta al Serraglio», solo 18 fermano in questa stazione;
inoltre, su 45 convogli che effettuano il percorso inverso fermando quasi tutti alle stazioni precedente e successiva, solo 17 si fermano a Borgonuovo;
il numero irrisorio di fermate penalizza notevolmente i residenti della parte Ovest che sono costretti a fare uso della propria auto per raggiungere Firenze o Pistoia o anche la stazione successiva di «Porta al Serraglio» incrementando traffico, ingorghi ed inquinamento;
secondo l'interrogante, stante così le cose non si comprende perché la pubblica amministrazione si sia sobbarcata i costi di costruzione di tale struttura se poi deve svolgere il suo ruolo in maniera così insufficiente -:
se il Governo sia a conoscenza di questa situazione e se non ritenga opportuno intervenire su Trenitalia S.p.A. affinché incrementi il numero dei treni che effettuano la fermata di Borgonuovo, in modo che tutte le zone della città possano usufruire in maniera omogenea del servizio e facendo così decollare il ruolo di questa linea come effettiva metropolitana di superficie.
(4-01982)

SANZA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
sono sempre più numerosi gli incidenti che si verificano sulla nostra rete ferroviaria mettendo a grave rischio l'incolumità dei passeggeri e degli addetti al servizio;
la rete italiana, in particolare quella del Nord, viene indicata dalla società RFI molto informatizzata e assolutamente sicura con gli standard europei -:
quali siano le cause vere che hanno procurato l'incidente in Trentino e che pongono molti interrogativi sulla «sicurezza» del sistema ferroviario italiano.
(4-01985)

NESPOLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il tamponamento tra i due treni merci verificatosi all'alba del 13 dicembre 2006 a Borghetto di Avio, lungo la linea del Brennero, ove sono deceduti due macchinisti rappresenta il ripetersi di nuovo e sempre più grave incidente sulla rete ferroviaria del nostro Paese;
come anche nelle precedenti circostanze, è del tutto e drammaticamente evidente che non basta più il semplice adeguamento delle normative vigenti sulla circolazione ferroviaria da parte di RFI;
è, da tempo, in atto una liberalizzazione anche del settore del trasporto ferroviario;
il precedente Governo aveva istituito presso il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture un «Osservatorio sulla Sicurezza» -:
se non sia finalmente giunto il momento di adottare iniziative normative per istituire una Autority chiamata a sovrintendere al processo di liberalizzazione del settore del trasporto ferroviario;
quali iniziative si intendano urgentemente adottare perché venga finalmente ratificato e posto nelle condizioni di poter immediatamente operare l'Osservatorio sulla Sicurezza già istituito, mesi orsono, presso il Ministero dei trasporti.
(4-01992)