Allegato B
Seduta n. 87 del 14/12/2006

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INFRASTRUTTURE

Interrogazione a risposta in Commissione:

MARIANI, CODURELLI e RUSCONI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la viabilità ordinaria nella provincia di Lecco è tornata ad essere una vera propria emergenza che determina notevoli difficoltà alle popolazioni residenti e alle molteplici attività economiche presenti;
un insieme di episodi, recenti e meno recenti, delineano una situazione che richiede urgenti misure di ripristino della percorribilità delle arterie insistenti;
a seguito delle piogge (neppure eccezionali) registratesi nei primi giorni del mese di dicembre si è dovuto chiudere per alcune decine di ore la nuova strada di collegamento Lecco-Ballabio, inaugurata - con grande enfasi, ma dopo una lunghi

anni di attesa - solo nove mesi fa. Ciò ha costretto allo spostamento del traffico verso il vecchio e insidioso tracciato che attraversa le località di Pomedo e Laorca e, come facilmente prevedibile, si è puntualmente registrato un incidente che ha visto coinvolto un mezzo pesante interrompendo per alcune ore anche questa arteria;
la strada statale 36, che costituisce l'asse portante del sistema viabilistico lungo la direttrice Milano-Sondrio, presenta notevoli problemi per carenza nella programmazione della manutenzione ordinaria, tanto da renderne precario e insicuro l'utilizzo per ampi tratti;
ad oggi non risulta ancora attuato il previsto intervento di riparazione del ponte a scavalco della menzionata SS 36 in località Annone Brianza, danneggiato fin dal maggio scorso. Il ponte da allora non è transitabile e ciò determina un notevole disagio per l'accesso ai paesi limitrofi (Suello e Cesana Brianza), per i lavoratori e per le attività economiche;
a giudizio degli interroganti, la menzionata situazione è anche la conseguenza di una prolungata sottostima delle risorse destinate, negli scorsi anni, all'attività di gestione e manutenzione della viabilità da parte dell'Anas -:
quali siano gli elementi a conoscenza del Ministro sullo stato della viabilità di un'area, quale quella della provincia di Lecco, caratterizzata dalla diffusa presenza di centri abitati, dalla presenza di importanti attività produttive, e da un delicato sistema idrogeologico;
quali interventi risultino programmati per garantire il ripristino dell'ordinaria utilizzazione delle menzionate arterie, con quale tempistica, e quali iniziative intenda assumere per assicurare nel futuro l'effettuazione delle attività di manutenzione da parte degli Enti Gestori.
(5-00513)

Interrogazione a risposta scritta:

BONELLI e ZANELLA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
molte esperienze di interventi di ingegneria idraulica finalizzati alla messa in sicurezza di bacini o di tratti costieri, in particolare marini, hanno dato luogo a modifiche nella morfodinamica costiera o dei fondali, tanto da apportare danneggiamenti più gravi dei rischi che si volevano evitare;
proprio per questo, ogni intervento deve essere preceduto dalla sperimentazione su modelli in scala e dalla messa a punto di adeguati modelli di evoluzione, capaci di prevedere - almeno entro i limiti di validità del modello - l'evoluzione della morfodinamica;
non risulta all'interrogante che la Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici incaricata di validare il progetto MOSE, abbia mai proceduto all'insieme di tali verifiche, in particolare per quanto attiene al modello di evoluzione;
il Consiglio dei ministri del 16 marzo 2001 (Governo Amato) deliberò che prima di passare alla progettazione esecutiva dell'opera dovesse essere compiuto un «approfondimento progettuale», in particolare per quanto riguarda gli effetti sulla morfodinamica dei fondali -:
se tale approfondimento sia stato effettuato, da quale autorità scientifica indipendente e con quali risultati di previsione a medio e lungo termine;
se tali risultati garantiscano l'assenza dei rischi sopra illustrati;
se non ritenga il Ministro, in assenza di inequivocabili garanzie per la salvaguardia di Venezia, tanto da configurare la realizzazione del MOSE addirittura controproducente, di riconsiderare il progetto;

se non ritenga il Ministro, nel caso in cui tali studi non siano ancora stati effettuati da autorità scientifica competente ed indipendente, che la realizzazione del progetto debba essere preceduta da tali importanti verifiche.
(4-01988)