Allegato B
Seduta n. 87 del 14/12/2006

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COMUNICAZIONI

Interrogazione a risposta in Commissione:

VELO, MARIANI, FILIPPESCHI, LOVELLI, FRANCI e CORDONI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
la decisione di Poste Italiane spa in merito alla soppressione di due Uffici Postali situati nel comune di Portoferraio (Livorno) e il loro accorpamento in un unico ufficio in zona distante dal centro, trova forte contrarietà negli abitanti di Portoferraio e nella stessa amministrazione comunale che si è fatta portatrice del grave disagio che si verrebbe a creare agli abitanti e al territorio;
le ragioni di tale contrarietà sono molteplici e fondate: il Comune di Portoferraio oltre ad essere un paese turistico (12.000 cittadini, ma nel periodo estivo si registra una presenza di persone 4-5 volte superiore) è anche sede di un importante porto commerciale;
nel centro storico è concentrata la popolazione anziana con difficoltà a spostarsi da una parte all'altra della città;
la permanenza dunque dell'ufficio postale nel centro storico (via Carducci) risponde alle esigenze di tale fascia di cittadini oltre ad avere positive ricadute sul tessuto commerciale;
l'ufficio postale situato in località Carpani, alla periferia della città ove sono concentrate le attività alberghiere risponde invece ai flussi turistici e serve ad evitare la concentrazione e sovraffollamento nel centro storico;
il Consiglio Comunale di Portoferraio con deliberazione n. 46 del 6 giugno 2005 si è unitamente espresso contro le soppressioni dei suddetti uffici postali esponendo le ragioni e il grave disagio che si recherebbe ai cittadini e dal punto di vista economico -:
quali urgenti interventi intenda adottare il Governo per sostenere le esigenze dei cittadini di avere accesso al servizio postale pubblico;
quali siano le valutazioni del Governo su tali problemi, se non ritenga che le logiche di mercato debbano, a volte, passare in secondo piano rispetto alle esigenze

del territorio, sia in termini di servizi offerti al cittadino, sia in termini di sviluppo economico, e se le esigenze di razionalizzazione da parte di Poste Italiane possano essere riviste quando le stesse configgono con l'interesse pubblico e la volontà di un'intera città.
(5-00515)

Interrogazione a risposta scritta:

TAGLIALATELA. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
attualmente l'agglomerato A.S.I. di Acerra conta 2.568.000 mq di estensione, destinata esclusivamente a nuovi insediamenti industriali;
tutte le aree disponibili sono state assegnate secondo piani preliminari di acquisizione a partire dagli anni 2001-2002;
i piani per l'area in questione promettevano infrastrutture di elevato livello e logistica adeguata alle esigenze di aziende moderne;
si stanno riscontrando numerose difficoltà operative e burocratiche nel dare seguito alle attività di realizzazione, tra le quali emergono la mancanza dell'energia elettrica, dell'allacciamento della fornitura d'acqua e l'impossibilità dichiarata dell'unico operatore telefonico della zona, la Telecom, di realizzare allacciamenti di rete fissa per assenza di linee e apparati liberi;
quanto sopra detto è accaduto nonostante molte delle aziende interessate avessero richiesto per tempo la fornitura e sottoscritto regolari contratti per i servizi telefonici e telematici;
tutto ciò appare molto grave in quanto il nuovo insediamento si trova al centro di un'area di sviluppo industriale di una delle prime realtà industriali del mondo; ma soprattutto l'ente demandato alla gestione delle ASI assorbe ingenti fondi pubblici con lo scopo di creare le condizioni atte a favorire nuovi insediamenti; sarebbe stato, quindi, suo precipuo compito coordinare con un gestore di telefonia la creazione di adeguate strutture tecniche e reti di distribuzione;
appare evidente che senza internet e senza telefono fisso nessuna azienda può operare in modo competitivo;
oltre alla citata inadeguatezza delle infrastrutture presenti nella zona, si lamentano forti e croniche carenze in altri servizi di non minore importanza quali la mancanza di illuminazione pubblica, di un servizio di sorveglianza, l'assenza di servizi di manutenzione e pulizia stradale, di qualsiasi trasporto urbano che renda raggiungibile la zona e inoltre non vi è nessuna attività di servizi nella zona (uffici postali, filiali di banche) che possano supportare l'attività delle aziende -:
quali iniziative - relativamente alle infrastrutture di competenza statale - intenda intraprendere per verificare le cause della situazione denunciata e per porre rimedio alla situazione al fine di non danneggiare ulteriormente le aziende della zona.
(4-01996)