XV LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 86 di mercoledì 13 dicembre 2006

[indice alfabetico]
[indice cronologico]
[vai al resoconto stenografico]
[allegato A]
[allegato B]

[riferimenti normativi]
Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI

La seduta comincia alle 9,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono ottanta.

Sull'ordine dei lavori.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Chiede che il Governo riferisca alla Camera sul tragico incidente ferroviario verificatosi questa mattina in provincia di Trento.

PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza verificherà la disponibilità del Governo a riferire sul grave fatto richiamato dal deputato Fugatti.

Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Introduzione dell'articolo 613-bis del codice penale in materia di tortura (A.C. 915 ed abbinate).

PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo unico del testo unificato e degli emendamenti ad esso riferiti, avvertendo che le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato FEDERICO PALOMBA (IdV).

PINO PISICCHIO (IdV), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Cirielli 1.34, purché riformulato, ed invita al ritiro dell'emendamento Pecorella 1.30; esprime quindi parere contrario sui restanti emendamenti.

LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

Preavviso di votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.
Sospende pertanto la seduta.

La seduta, sospesa alle 9,50, è ripresa alle 10,15.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato l'emendamento 1.100, in relazione al quale i gruppi parlamentari hanno rinunziato alla fissazione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.

EDMONDO CIRIELLI (AN). Accetta la riformulazione del suo emendamento 1.34 proposta dal relatore.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Cirielli 1.34, nel testo riformulato.

Pag. VI

GAETANO PECORELLA (FI). Ritira i suoi emendamenti 1.21 e 1.30.

LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Accetta l'emendamento 1.100 della Commissione.

MARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 1.100 della Commissione.

PINO PISICCHIO (IdV), Relatore. Prospetta una correzione di forma al testo dell'emendamento 1.100 della Commissione, del quale raccomanda l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.100 della Commissione, nel testo corretto.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Ritira il suo emendamento 1.35, giudicato ultroneo a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.100 della Commissione, nel testo corretto.

GAETANO PECORELLA (FI). Ritira il suo emendamento 1.31.

EDMONDO CIRIELLI (AN). Rileva che le disposizioni recate dagli identici emendamenti Pecorella 1.31 e Lussana 1.35, testé ritirati, sarebbero risultate pleonastiche.

DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Si associa alle considerazioni svolte dai deputati Lussana e Cirielli.

GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.32 e ne raccomanda l'approvazione.

PINO PISICCHIO (IdV), Relatore. Richiama le ragioni per le quali non ritiene opportuno un intervento normativo in deroga alle norme di diritto internazionale concernenti l'istituto dell'immunità diplomatica.

DANIELE FARINA (RC-SE). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 1.32, giudicando apprezzabile la filosofia che lo ispira.

MARCO BOATO (Verdi). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 1.32.

EDMONDO CIRIELLI (AN). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Pecorella 1.32.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Pur giudicando condivisibili le finalità dell'emendamento Pecorella 1.32, dichiara che il suo gruppo esprimerà un voto contrario; invita quindi il Governo ad assumere l'impegno ad individuare una soluzione idonea alla questione evocata nell'emendamento in esame anche attraverso l'accoglimento di un apposito ordine del giorno.

ENRICO COSTA (FI). Rileva l'opportunità di discutere l'interpretazione tecnica della Convenzione di New York.

PINO PISICCHIO (IdV), Relatore. Sottolinea che la soluzione recata dall'emendamento Pecorella 1.32 determinerebbe una violazione di obblighi internazionali. Preannunzia, quindi, la disponibilità ad accogliere un ordine del giorno di analogo contenuto.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Pecorella 1.32.

GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 1.33.

EDMONDO CIRIELLI (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Pecorella 1.33.

ROSA SUPPA (Ulivo). Ribadisce che il suo gruppo condivideva nel merito il contenuto degli emendamenti Pecorella 1.32 e 1.33, avendo preannunziato un orientamento di voto contrario solo in forza della necessità di garantire il rispetto degli obblighi Pag. VIIinternazionali. Si rimette quindi all'Assemblea sull'emendamento in esame.

SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Precisa che il suo gruppo ha espresso erroneamente voto contrario sull'emendamento Pecorella 1.32, sul quale intendeva astenersi.

ENRICO COSTA (FI). Dichiara di condividere il contenuto dell'emendamento Pecorella 1.33, del quale richiama le finalità.

MARCO BOATO (Verdi). Giudicate condivisibili le finalità dell'emendamento Pecorella 1.33, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Pecorella 1.33.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Pecorella 1.33.

PRESIDENTE. Avverte che, constando il testo unificato di un articolo unico, si procederà direttamente alla votazione finale.
Passa pertanto alle dichiarazioni di voto finale.

GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Sottolineata l'opportunità di introdurre nel codice penale italiano il reato di tortura, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.

EDMONDO CIRIELLI (AN). Manifestata soddisfazione per il fatto che le forze politiche di maggioranza hanno superato le posizioni pregiudiziali in materia di tortura assunte nella precedente legislatura, sottolinea l'importanza del testo unificato in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Giudicata doverosa l'introduzione nel codice penale italiano della fattispecie del reato di tortura, esprime tuttavia perplessità per le disposizioni recate dagli emendamenti Pecorella 1.32 e 1.33, precedentemente approvati; dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.

SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, sottolineando in particolare, la necessità di perseguire gli obiettivi della sicurezza pubblica e della lotta al terrorismo nel rispetto delle libertà fondamentali della persona, evitando qualunque forma di pratica assimilabile alla tortura.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Esprime forti perplessità sul contenuto del testo unificato in esame, sul quale dichiara l'astensione, che rischia di rendere più farraginoso il sistema penale italiano.

ENRICO COSTA (FI). Nell'esprimere soddisfazione per le modifiche apportate al testo predisposto dalla Commissione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, volto a colmare una lacuna dell'ordinamento, condividendo in particolare la configurazione della tortura come reato comune. Manifestate perplessità sull'esclusione dal disposto normativo dei comportamenti omissivi, sottolinea infine l'importanza giuridica e politica di un provvedimento che rappresenta un positivo segnale di civiltà.

DANIELE FARINA (RC-SE). Nel dichiarare voto favorevole sul testo unificato in esame, che giudica necessario, anche se tardivo, esprime soddisfazione per le modifiche apportate al provvedimento in materia di immunità diplomatica.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, che giudica particolarmente equilibrato, esprimendo apprezzamento per l'introduzione nel codice penale dello specifico reato di tortura.

Pag. VIII

MARCO BOATO (Verdi). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore e dai componenti la II Commissione, che hanno opportunamente evidenziato il contesto storico nel quale si colloca il reato di tortura.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame che, introducendo la figura delittuosa della tortura, qualifica in termini di maggiore civiltà l'ordinamento giuridico italiano.

ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, sottolineando la necessità di sancire l'assoluto divieto di tenere comportamenti lesivi della dignità della persona umana o assimilabili a forma di tortura.

PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Giudica di portata storica il testo unificato in esame, che non si limita a recepire il contenuto della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI

PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Manifesta inoltre particolare apprezzamento per l'ampia convergenza registratasi sul provvedimento, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Nel dichiarare con convinzione voto favorevole sul testo unificato in esame, esprime ferma condanna per i fatti verificatisi a Guantanamo, che auspica non abbiano a ripetersi.

PINO PISICCHIO (IdV), Relatore. Ringrazia i deputati di maggioranza e di opposizione per l'atteggiamento costruttivo assunto nel corso dell'esame di un provvedimento che colma un vuoto di civiltà introducendo nell'ordinamento penale il reato di tortura, in ottemperanza ad un accordo internazionale, e costituisce altresì un esempio alto e positivo di dialettica parlamentare. Auspica infine la sollecita approvazione delle norme di attuazione della Corte penale internazionale, nella cui giurisdizione ricadrebbe il reato di tortura che si intende introdurre.

LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara voto favorevole sul testo unificato in esame, ritenendo, tuttavia, che il Parlamento avrebbe potuto compiere scelte più coraggiose rispetto alla necessità di specificare i comportamenti assimilabili al reato di tortura.

TEODORO BUONTEMPO (AN). Nel condividere l'opportunità di prevedere pene severe nei confronti di chi si renda colpevole del reato di tortura, esprime tuttavia perplessità sull'applicabilità della normativa in esame, che richiederebbe, a suo avviso, una più puntuale definizione al fine di evitare effetti paradossali, ovvero la inapplicabilità in alcuni casi della disciplina prevista.

WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA (RC-SE). Dichiara il suo convinto voto favorevole sul testo unificato in esame, che rappresenta un passo importante anche nella direzione del superamento di gravi forme di discriminazione.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato delle proposte di legge n. 915 ed abbinate.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri il presidente della I Commissione ha prospettato l'esigenza, largamente condivisa, di rinviare il seguito dell'esame del testo unificato delle proposte di legge costituzionale n. 648 ed abbinate.
Avverte che, se non vi sono obiezioni, può rimanere così stabilito.

(Così rimane stabilito).

Pag. IX

Avverte, altresì, che la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata alle 13.

Seguito della discussione della mozione Realacci n. 1-00006: Istituzione della giornata internazionale del volontariato europeo nel giorno dell'anniversario dell'alluvione di Firenze.

PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta dell'11 dicembre scorso si è svolta la discussione sulle linee generali della mozione ed è intervenuto il rappresentante del Governo.

PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Conferma il parere favorevole sulla mozione Realacci n. 1-00006.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la mozione Realacci n. 1-00006.

Sull'ordine dei lavori.

FABIO GARAGNANI (FI). Giudica particolarmente grave l'avvio di indagini nei confronti di cittadini che nei giorni scorsi a Bologna hanno legittimamente e pacificamente manifestato il proprio dissenso nei confronti del Presidente del Consiglio.

PRESIDENTE. Ne prende atto.
Sospende la seduta fino alle 15.

La seduta, sospesa alle 12,30, è ripresa alle 15,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

RICCARDO PEDRIZZI (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-00474, sulle iniziative volte ad includere la città di Latina tra le sedi delle scuole superiori della magistratura.

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA, (vedi resoconto stenografico pag. 31) - Replica il deputato RICCARDO PEDRIZZI (AN), il quale ritiene che le scelte operate dal Governo siano dovute a ragioni meramente clientelari, osservando che è del tutto infondata la motivazione dell'assenza di immobili adeguati e di infrastrutture viarie per giustificare l'esclusione della città di Latina tra quelle indicate come possibili sedi della scuola superiore della magistratura.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra l'interrogazione Maroni n. 3-00475, sulle iniziative per contrastare l'aumento della criminalità.

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA, (vedi resoconto stenografico pag. 32) - Replica il deputato CAROLINA LUSSANA (LNP), che stigmatizza l'approvazione del provvedimento relativo alla concessione dell'indulto, che ha già determinato deleterie conseguenze per la sicurezza dei cittadini.

MARCO BOATO (Verdi). Illustra la sua interrogazione n. 3-00476 sulle iniziative volte a far sì che i progetti di cooperazione commerciale tra Italia e Cina siano legati a garanzie di tutela dei diritti umani.

Risponde il ministro del commercio internazionale e per le politiche europee, EMMA BONINO (vedi resoconto stenografico pag. 35) - Replica il deputato MARCO BOATO (Verdi), che, nel ringraziare il ministro per la dettagliata risposta, auspica l'inserimento della clausola sociale ed ambientale nell'ambito dei rapporti commerciali con la Cina.

GIANFRANCO CONTE (FI). Illustra l'interrogazione Leone n. 3-00477, sulle misure per contrastare la contraffazione delle merci e per difendere il made in Italy.

Pag. X

Risponde il ministro del commercio internazionale e per le politiche europee, EMMA BONINO (vedi resoconto stenografico pag. 37) - Replica il deputato GIANFRANCO CONTE (FI), che, pur riconoscendo le difficoltà che incontra la lotta alla contraffazione delle merci, auspica che la manovra di bilancio per il 2007 preveda adeguati stanziamenti volti a favorire la commercializzazione dei prodotti italiani sul mercato internazionale.

DONATELLA PORETTI (RosanelPugno). Illustra la sua interrogazione n. 3-00478, sulle osservazioni pubblicate da L'Osservatore Romano e dall'agenzia SIR sull'annunciato disegno di legge del Governo in tema di unioni di fatto.

Risponde il ministro per le politiche per la famiglia, ROSY BINDI (vedi resoconto stenografico pag. 39) - Replica il deputato DONATELLA PORETTI (RosanelPugno), che, nel dichiararsi soddisfatta della risposta, auspica che le scelte politiche di uno Stato democratico e non confessionale, quale è l'Italia, non siano condizionate da uno Stato estero e teocratico quale il Vaticano.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Illustra la sua interrogazione Volonté n. 3-00479, sull'ordine di priorità tra il tema delle coppie di fatto ed i problemi delle famiglie italiane.

Risponde il ministro per le politiche per la famiglia, ROSY BINDI (vedi resoconto stenografico pag. 40) - Replica il deputato LUCA VOLONTÈ (UDC), che sottolinea la necessità di evitare discussioni ultronee quali quelle sui diritti individuali già riconosciuti dall'ordinamento italiano, ribadendo la difesa dei valori cristiani, tra i quali ha piena cittadinanza la famiglia.

KATIA BELLILLO (Com.It). Illustra la sua interrogazione n. 3-00480, sulle iniziative normative volte ad equiparare il convivente more uxorio al coniuge superstite beneficiario della Croce d'onore alla memoria del congiunto caduto.

Risponde il ministro per le politiche per la famiglia, ROSY BINDI (vedi resoconto stenografico pag. 42) - Replica il deputato KATIA BELLILLO (Com.It), che ringrazia il ministro per la sensibilità dimostrata sul tema evocato dal suo atto ispettivo, rilevando che la sua parte politica è impegnata nella battaglia di civiltà per la libertà di scelta individuale dei cittadini.

TITTI DE SIMONE (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-00481, sulle iniziative volte a garantire un riconoscimento di carattere pubblicistico delle coppie di fatto.

Risponde il ministro per le politiche per la famiglia, ROSY BINDI (vedi resoconto stenografico pag. 44) - Replica il deputato TITTI DE SIMONE (RC-SE), che, nell'esprimere apprezzamento per l'impegno profuso dal Governo nella materia in esame, giudica necessario il riconoscimento di carattere pubblicistico delle coppie di fatto, nel rispetto dei diritti garantiti dagli articoli 2 e 3 della Costituzione.

MAURO DEL BUE (DC-PS). Illustra la sua interrogazione n. 3-00482, sui contenuti di un'intervista del cardinale Trujillo, presidente del Consiglio vaticano per la famiglia.

Risponde il ministro per le politiche per la famiglia, ROSY BINDI (vedi resoconto stenografico pag. 45) - Replica il deputato MAURO DEL BUE (DC-PS), che prende atto con soddisfazione della risposta, manifestando la disponibilità della sua parte politica a sostenere provvedimenti legislativi di ispirazione laica.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Illustra la sua interrogazione n. 3-00483, concernente le iniziative normative sull'utilizzo degli impianti per il rifornimento domestico di metano per autotrazione nonché in materia di stazioni di rifornimento per il gas naturale.

Risponde il ministro dello sviluppo economico, PIER LUIGI BERSANI (vedi resoconto stenografico pag. 47) - Pag. XIReplica il deputato SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.), che si dichiara particolarmente soddisfatto della risposta, giudicata rassicurante sotto il profilo degli incentivi all'utilizzo del gas metano per autotrazione.

LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00484, concernente la vigilanza sulle società cooperative.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI

Risponde il ministro dello sviluppo economico, PIER LUIGI BERSANI (vedi resoconto stenografico pag. 48) - Replica il deputato LUCIANO D'ULIZIA (IdV), che si dichiara parzialmente soddisfatto, invitando il Governo ad assumere con sollecitudine le iniziative richiamate nel suo atto ispettivo.

FEDERICO TESTA (Ulivo). Illustra la sua interrogazione n. 3-00485, sulle iniziative volte a garantire il miglioramento della qualità e la riduzione dei costi dei servizi pubblici nonché l'accesso agli stessi delle categorie più disagiate.

Risponde il ministro dello sviluppo economico, PIER LUIGI BERSANI (vedi resoconto stenografico pag. 50) - Replica il deputato MARIA PAOLA MERLONI (Ulivo), che, nel ringraziare il ministro per la risposta, sottolinea la necessità di proseguire, con determinazione e con il coinvolgimento delle categorie sociali interessate, nel processo di liberalizzazione dei servizi pubblici già avviato con il cosiddetto decreto Bersani.

GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Illustra la sua interrogazione n. 3-00486, sulle misure in materia di privatizzazione delle società partecipate dallo Stato.

Risponde il ministro dello sviluppo economico, PIER LUIGI BERSANI (vedi resoconto stenografico pag. 51) - Replica il deputato GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur), che, a nome del suo gruppo, invita il Governo a proseguire nella condivisibile azione di liberalizzazione e privatizzazione già avviata.

PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 16,30, è ripresa alle 16,55.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantasette.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, con particolare riferimento alla prevista articolazione dei lavori dell'Assemblea nelle sedute del 14 e del 19 dicembre 2006 (vedi resoconto stenografico pag. 52).

Annunzio di petizioni.

SILVANA MURA (IdV), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 52).

Discussione del disegno di legge: Interventi per la riduzione del disagio abitativo per particolari categorie sociali (A.C. 1955).

PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIUSEPPINA FASCIANI (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, che non si limita ad Pag. XIIun ulteriore intervento di proroga degli sfratti, ma reca disposizioni finalizzate ad individuare soluzioni di ampio respiro al problema del disagio abitativo, anche attraverso la predisposizione di un piano straordinario pluriennale da parte dei comuni e l'avvio di un tavolo di concertazione per definire un piano nazionale di edilizia residenziale pubblica. Nel dare atto, quindi, dei pareri espressi dalle competenti Commissioni in sede consultiva, auspica la sollecita approvazione del provvedimento, riservandosi di procedere ad un ulteriore approfondimento di alcune questioni emerse in Commissione nel corso dell'esame in sede referente, al fine di proporre eventuali modifiche del testo.

FRANCA DONAGGIO, Sottosegretario di Stato per la solidarietà sociale. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

TOMMASO FOTI (AN). Osserva che il disegno di legge in discussione, nonostante le opportune modifiche apportate al testo originario, appare inidoneo a superare una logica meramente emergenziale in tema di disagio abitativo, nonché a recepire le esigenze dei locatari di immobili.

MARIA CRISTINA PERUGIA (RC-SE). Sottolineata la necessità di un'inversione di rotta nell'ambito delle politiche abitative, al fine di superare un'emergenza sociale che rischia di accentuare quegli elementi di insicurezza e precarietà che hanno determinato un innalzamento della soglia di povertà del Paese, auspica la sollecita approvazione del disegno di legge in discussione, che giudica condivisibile.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Rileva che il disegno di legge in discussione, volto alla riduzione del disagio abitativo per determinate categorie sociali, prevede la sospensione temporanea di alcuni tipi di sfratti, perseguendo contemporaneamente l'obiettivo di pervenire nel tempo alla soluzione del problema. Evidenzia quindi i positivi elementi di novità contenuti nel provvedimento, come l'adozione da parte dei comuni di un piano straordinario pluriennale per l'edilizia sovvenzionata e agevolata e la previsione di un tavolo di concertazione per definire gli obiettivi di programmazione regionale in tema di edilizia residenziale pubblica.

FRANCO STRADELLA (FI). Evidenzia la necessità di porre a carico della collettività e non dei privati la soluzione del delicato problema del disagio abitativo di particolari categorie sociali, tutelando sia i diritti del conduttore sia quelli del locatore. Nell'esprimere quindi un giudizio sostanzialmente positivo sull'ampio dibattito svolto in Commissione, ma parzialmente negativo nel merito del provvedimento, che giudica confuso e privo di chiari obiettivi, preannunzia su di esso l'astensione del suo gruppo.

DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Sottolinea l'estrema rilevanza del disegno di legge in esame, volto a contenere il disagio abitativo di talune categorie sociali particolarmente svantaggiate, richiamandone gli aspetti maggiormente condivisibili: ne auspica pertanto la sollecita approvazione, manifestando il convinto sostegno del suo gruppo al superamento di una emergenza che rischia di diventare strutturale.

GUIDO DUSSIN (LNP). Ritiene che una seria politica abitativa, oltre a risolvere il disagio di categorie socialmente svantaggiate, dovrebbe favorire la costruzione di nuovi alloggi per garantire il diritto alla casa a tutti i cittadini, in particolare alle giovani coppie, salvaguardando la proprietà privata, che non deve essere penalizzata sotto il profilo fiscale.

GIANPIERO BOCCI (Ulivo). Esprime apprezzamento per la scelta del Governo di presentare un disegno di legge che, oltre a contenere il disagio abitativo per particolari categorie di cittadini, riuscendo a dare risposta alle obiezioni sollevate dalla Corte costituzionale nei confronti dei provvedimenti di proroga degli sfratti, potrà consentire l'avvio di una politica abitativa che favorisca gli interventi di Pag. XIIIedilizia residenziale e recuperi il ruolo di indirizzo della pubblica amministrazione.

LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Ricordato che il fenomeno cooperativo ha consentito l'acquisto dell'abitazione ad un elevato numero di cittadini, riterrebbe opportuno modificare il disegno di legge in discussone nel senso di dare pieno riconoscimento alle cooperative edilizie.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

GIUSEPPINA FASCIANI (Ulivo), Relatore. Preannunziando la disponibilità a valutare attentamente in sede di Comitato dei nove talune questioni poste dai deputati intervenuti nel dibattito, ribadisce l'efficacia delle disposizioni contenute nel disegno di legge in discussione.

FRANCA DONAGGIO, Sottosegretario di Stato per la solidarietà sociale. Auspica la sollecita approvazione del disegno di legge in esame.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge S. 960: Disposizioni in materia di esami di Stato e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le università (approvato dal Senato) (A.C. 1961 ed abbinate).

PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta di ieri.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ANTONIO RUSCONI (Ulivo), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, volto a modificare la disciplina degli esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione superiore, novellando alcuni articoli della legge n. 425 del 1997.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI

ANTONIO RUSCONI (Ulivo), Relatore. Osserva, quindi, che il provvedimento in discussione tende a garantire maggiore rigore nelle prove d'esame e denota l'intendimento del Governo, pur nel contesto di una difficile situazione dei conti pubblici, di reperire risorse finanziarie aggiuntive da destinare al settore della scuola, nella convinzione che una diversa dignità degli esami di Stato sia un'esigenza avvertita dalla maggior parte degli studenti.

MARIANGELA BASTICO, Viceministro della pubblica istruzione. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

PAOLA GOISIS (LNP). Ricordato che il disegno di legge in discussione apporta modifiche alla normativa vigente in materia di esami di Stato, giudica inefficace ed eccessivamente onerosa la previsione di commissioni esaminatrici esterne. Ritiene inoltre che il provvedimento configuri un sistema incentrato sulla scuola statale, discriminatorio nei confronti degli istituti paritari oltre che penalizzante per gli studenti meritevoli. Si riserva comunque di esprimere l'orientamento del suo gruppo sul provvedimento in esame alla luce dell'esito del dibattito sulle proposte emendative presentate.

DOMENICO VOLPINI (Ulivo). Sottolinea che il disegno di legge in discussione riafferma l'importanza del valore legale dei titoli di studio, nonché dell'esame di Stato, che garantisce il raggiungimento da parte degli studenti di un adeguato ed omogeneo livello di istruzione in tutto il territorio nazionale. Ritiene inoltre che la partecipazione di membri esterni alle commissioni esaminatrici possa consentire di superare alcuni fenomeni distorsivi verificatisi anche con riferimento agli studenti esterni.

PAOLA FRASSINETTI (AN). Pur condividendo la reintroduzione delle commissioni Pag. XIVmiste per gli esami di Stato, giudica le misure previste dal disegno di legge in discussione insufficienti a garantire l'oggettività delle prove e discriminatorie nei confronti delle scuole paritarie. Nel ritenere che il provvedimento in esame affronti in maniera parziale e provvisoria i problemi della scuola secondaria superiore in attesa di una riforma organica del settore, auspica che nel corso del dibattito in Assemblea siano apportate al testo modifiche migliorative.

TITTI DE SIMONE (RC-SE). Espressa preliminarmente soddisfazione per il fatto che il disegno di legge finanziaria per il 2007, attualmente all'esame del Senato, prevede norme a favore dei lavoratori precari nel comparto della scuola, manifesta un orientamento favorevole al provvedimento in discussione, che, sebbene perfettibile, restituisce valore all\`esame di Stato e riafferma il valore legale del titolo di studio: ne auspica pertanto la sollecita approvazione.

FABIO GARAGNANI (FI). Lamentata l'indisponibilità della maggioranza a confrontarsi con l'opposizione per migliorare il disegno di legge in discussione, sul quale manifesta un orientamento contrario, richiama le finalità di talune proposte emendative che saranno presentate dal suo gruppo, riferite alle disposizioni concernenti, in particolare, le scuole paritarie ed i membri esterni delle commissioni d'esame; ritiene altresì che l'esame di Stato dovrebbe consentire di valutare la conoscenza, da parte degli studenti, dei valori fondamentali della cultura e dell'identità del Paese.

VITO LI CAUSI (Pop-Udeur). Evidenzia gli aspetti qualificanti del provvedimento in discussione, rappresentati dalla sottolineatura della natura pubblica dell'esame di Stato, dal riconoscimento del valore legale dei titoli di studio e dal raccordo con il mondo dell'università. Ritiene quindi che il disegno di legge in esame costituisca il primo passo verso una complessiva riforma del sistema scolastico nel senso di accentuarne la serietà e l'equilibrio.

ROSALBA BENZONI (Ulivo). Ritiene che il disegno di legge in discussione risponda all'esigenza, generalmente avvertita, di conferire maggiore serietà e rigore agli esami di Stato e rappresenti il primo passo di una più generale riforma del sistema scolastico. Evidenzia quindi la valenza positiva delle norme contenute nel provvedimento, che affermano il carattere pubblico dell'esame di Stato, prevedono un utile raccordo con il mondo dell'università e del lavoro e tendono alla valorizzazione dei risultati di eccellenza.

VALENTINA APREA (FI). Giudica le disposizioni recate dal provvedimento in discussione non sufficientemente incisive al fine di garantire maggiore rigore agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore; reputa invece necessaria un'adeguata certificazione delle competenze conseguite attraverso modalità oggettive e comparabili. Nel ritenere inoltre inefficace ed eccessivamente oneroso il ricorso alle commissioni miste, esprime l'orientamento complessivamente contrario del suo gruppo al disegno di legge in esame, auspicando un dibattito più ampio su una generale riforma del sistema scolastico.

ALBA SASSO (Ulivo). Esprime preliminarmente soddisfazione per il modo in cui, nell'ambito della manovra economico-finanziaria per il 2007, il Governo ha affrontato e risolto il problema dei lavoratori precari nel comparto della scuola; giudica quindi utile e saggio il disegno di legge in discussione, con il quale si prevede che le commissioni esaminatrici siano formate da docenti interni ed esterni all'istituto, restituendo in tal modo il giusto valore agli esami di Stato.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ANTONIO RUSCONI (Ulivo), Relatore. Rileva che dalla discussione è emersa Pag. XVl'esigenza condivisa di conferire maggiore serietà al sistema dell'istruzione.

MARIANGELA BASTICO, Viceministro della pubblica istruzione. Ricordato che in Commissione si è svolto un dibattito approfondito sul disegno di legge in discussione, il cui testo è stato migliorato nel corso dell'iter al Senato anche grazie all'apporto dell'opposizione, richiama l'importanza di restituire autorevolezza e credibilità agli esami di Stato, anche prevedendo la composizione mista delle commissioni esaminatrici; sottolinea inoltre la necessità di valorizzare il titolo di studio ai fini dell'accesso ai diversi percorsi universitari ed al mondo del lavoro. Precisato infine che le prove d'esame, che rimangono invariate, saranno oggetto di riflessione nell'ambito di una più ampia riforma della scuola secondaria superiore, auspica che la nuova disciplina degli esami di Stato possa essere applicata già all'anno scolastico in corso.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 14 dicembre 2006, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 102).

La seduta termina alle 21,25.