Allegato A
Seduta n. 86 del 13/12/2006

...

(Sezione 8 - Iniziative volte a garantire un riconoscimento di carattere pubblicistico delle coppie di fatto)

DE SIMONE. - Al Ministro delle politiche per la famiglia. - Per sapere - premesso che:
nel nostro Paese, secondo dati ISTAT più di 500 mila cittadini (omo ed eterosessuali) sono conviventi, sono cioè coppie di fatto non riconosciute. A questi si aggiungono un altro milione di persone che non ha denunciato questa condizione;
in Europa, l'Italia è l'unico paese, insieme alla Grecia, che non ha ancora legiferato in materia di unioni civili;
vi è l'urgenza di colmare questo vuoto legislativo, per non condannare alla clandestinità centinaia dì migliaia di persone in tutta Italia, nel pieno rispetto degli articoli 2 e 3 della Costituzione;
bisogna riconoscere pari dignità e diritti a tutti coloro che scelgono di costruirsi una vita insieme al di fuori del vincolo matrimoniale. Su questo punto il programma dell'Unione impegna il Governo ad approvare una legge che riconosca i diritti delle persone che compongono una «unione di fatto» senza discriminazione di orientamento sessuale;
in particolare, secondo l'interrogante, devono essere attribuiti alle parti i diritti e i doveri reciproci di assistenza morale e materiale; le parti devono poter regolare il loro regime patrimoniale; estendere la pensione di reversibilità dell'altro; estendere al contraente extracomunitario il permesso di soggiorno; garantire l'assistenza sanitaria, eccetera;
il Governo in questi giorni si è impegnato con un ordine del giorno a presentare entro gennaio un progetto di legge sulle unioni civili, che tenga conto di quanto richiamato dalle ultime sentenze della Corte costituzionale e previsto da Trattati e Atti del Parlamento europeo -:
come intenda regolamentare questa materia, per un riconoscimento di carattere pubblicistico, delle coppie di fatto, garantendo loro piena cittadinanza.
(3-00481)
(12 dicembre 2006)