Allegato A
Seduta n. 86 del 13/12/2006

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(Sezione 2 - Iniziative per contrastare l'aumento della criminalità)

MARONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, COTA, DOZZO, DUSSIN. FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIBELLI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI, POTTINO e STUCCHI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la stampa odierna riporta notizia di un episodio di cronaca dalla violenza inaudita avvenuto ad Erba nella giornata di ieri, con protagonista un giovane marocchino di nome Marzouk che ha sgozzato la giovane compagna italiana, il figlioletto di soli due anni avuto dalla coppia «mista», la suocera accorsa in soccorso della figlia ed una vicina di casa;
sembra che il marocchino, che aveva già numerosi precedenti penali sulle spalle legati a rapine e spaccio di droga, sia stato recentemente scarcerato per effetto dell'applicazione dell'indulto;
l'episodio, inoltre, rappresenta, secondo gli interroganti, l'ennesima conferma di quanto sia difficoltosa la integrazione delle persone provenienti da Paesi con culture profondamente diverse dalla nostra e di quanto siano sottovalutate le conseguenze che possono derivare dalla unione tra simili persone;
il fatto di cronaca nera si aggiunge ad una lunga lista di episodi dì violenza ed omicidi, dove protagonisti sono coloro che hanno usufruito del provvedimento di clemenza adottato la scorsa estate e che hanno dimostrato come sia ineliminabile la loro tendenza a delinquere, ricordiamo ad esempio il tentato omicidio della moglie da parte del marito compiuto in provincia di Udine il primo giorno di applicazione dell'indulto, l'uccisione di un edicolante avvenuto il 17 settembre a Napoli da parte di un gruppo di malviventi tra i quali due erano appena usciti dal carcere grazie all'indulto, e ancora l'uccisione sempre a Napoli di un giovane da parte di un ladro d'auto uscito con l'indulto, la violenza subita a Roma il 20 ottobre da una giovane americana da parte di un pregiudicato liberato solo due mesi prima sempre grazie all'indulto;
mentre si arroventano le discussioni intorno a quanto sia stato fallimentare

adottare un provvedimento di clemenza che rappresenta, secondo gli interroganti, un'iniziativa dannosa per la sicurezza dei cittadini e simili episodi rilanciano prepotentemente il problema della incertezza della pena, legato al fatto che chi dovrebbe stare in carcere finisce per non esserci e si trova libero di tornare a delinquere, la maggioranza sembra ancora una volta non intenzionata ad adottare gli opportuni rimedi per tutelare i cittadini onesti e minimizza gli episodi di cronaca citati;
rimane ancora senza risposta l'interrogativo recente in merito allo svolgimento di processi che proseguono ma che si concluderanno con una condanna che sarà cancellata, dato che gli anni di reclusione sono assorbiti dall'indulto;
risulta ormai evidente che il recente provvedimento di indulto sia completamente inadeguato visto che ha determinato solo un massiccio svuotamento delle carceri, senza la contemporanea adozione di adeguate misure rieducative e di reinserimento sociale dei detenuti beneficiati -:
quali interventi legislativi il Governo intenda adottare al fine di contrastare un aumento cosa evidente di criminalità visto e considerato che, secondo gli interroganti, le scarcerazioni hanno ampiamente dimostrato l'inefficacia del provvedimento di clemenza a tutto danno dei cittadini onesti privati della tutela dello Stato. (3-00475)
(12 dicembre 2006)