Allegato A
Seduta n. 43 del 27/9/2006

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(Sezione 11 - Iniziative politico-diplomatiche presso il Governo cinese per collegare le relazioni tra Italia e Cina alla salvaguardia delle libertà fondamentali)

LA RUSSA, URSO, SAGLIA, RAISI, AIRAGHI, ALEMANNO, AMORUSO, ANGELI, ARMANI, ASCIERTO, BELLOTTI, BENEDETTI VALENTINI, BOCCHINO, BONGIORNO, BONO, BRIGUGLIO, BUONFIGLIO, BUONTEMPO, CASTELLANI, CASTIELLO, CATANOSO, CICCIOLI, CIRIELLI, CONSOLO, GIORGIO CONTE, CONTENTO, GIULIO CONTI, COSENZA, DE CORATO, FILIPPONIO TATARELLA, GIANFRANCO FINI, FOTI, FRASSINETTI, GAMBA, GASPARRI, GERMONTANI, ALBERTO GIORGETTI, HOLZMANN, LAMORTE, LANDOLFI, LEO, LISI, LO PRESTI, MANCUSO, MARTINELLI, MAZZOCCHI, MELONI, MENIA, MIGLIORI, MINASSO, MOFFA, MURGIA, ANGELA NAPOLI, NESPOLI, PATARINO, PEDRIZZI, ANTONIO PEPE, PERINA, PEZZELLA, PORCU, PROIETTI COSIMI, RAMPELLI, RONCHI, ROSITANI, SALERNO, GARNERO SANTANCHÈ, SCALIA, SILIQUINI, TAGLIALATELA, TREMAGLIA, ULIVI e ZACCHERA. - Al Ministro del commercio internazionale. - Per sapere - premesso che:
per tutta la durata della missione in Cina, il Governo non ha mai sollevato con forza, nelle sedi competenti, la questione del rispetto dei diritti umani, ritenendo di non dover compromettere le finalità di natura unicamente affaristica perseguite dalla missione;
secondo notizie di stampa, non si evince quanti contratti di natura economico-commerciale siano stati assicurati, soprattutto a favore delle piccole e medie imprese italiane, a seguito della suddetta missione;
mentre sulla repressione dei diritti umani, civili, religiosi, politici e sociali in Cina si è registrato, anche da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, un'assordante silenzio, così, invece, non è stato a proposito della revoca dell'embargo dell'Unione europea sulla vendita di tecnologie militari proposta a Pechino dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri e su cui, come è noto, gli Stati Uniti d'America hanno manifestato, in più occasioni, la loro contrarietà;
la missione in Cina si è, altresì, distinta per l'elevato e, dunque, secondo gli interroganti, eccessivo numero di persone al seguito del Governo, che hanno partecipato, a vario titolo, a tutti gli incontri con le autorità e gli imprenditori cinesi, come dimostra il caso eclatante della regione Lazio, rappresentata da circa cinquanta delegati -:
quali siano gli esatti costi sostenuti dal Governo italiano in ordine alla missione

istituzionale compiuta in Cina, quali siano stati i contratti stipulati e le intese economico-commerciali sottoscritte a favore delle piccole e medie imprese italiane e, infine, quali azioni politico-diplomatiche siano state assunte presso il Governo di Pechino per collegare le buone relazioni tra l'Italia e la Cina ad iniziative per la salvaguardia delle libertà fondamentali. (3-00259)
(26 settembre 2006)