Allegato A
Seduta n. 43 del 27/9/2006

(Sezione 4 - Effetti dell'applicazione della recente legge in tema di indulto)

MARONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, COTA, DOZZO, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIBELLI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI, POTTINO e STUCCHI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 241 del 2006 in tema di indulto, che ha prodotto già la scarcerazione di oltre 20.000 detenuti, al ritmo di 1.000 al giorno, è stato il risultato di una precisa volontà politica della maggioranza di Governo, determinata dalla volontà di applicare il beneficio ad un ampio ventaglio di persone, più esteso rispetto al passato;
questa legge, che opera per tutti i reati compresi nell'indulto commessi fino al 2 maggio 2006, ha prodotto lo svuotamento delle carceri ed è destinata a produrre effetti sui processi penali in corso, dato che molti di questi, che riguardano reati coperti da indulto, si concluderanno con una sanzione penale poi coperta dall'indulto medesimo;
fin dai primi giorni di applicazione della legge le cronache dei giornali hanno segnalato un alto tasso di reiterazione del reato da parte di coloro che hanno usufruito del provvedimento di clemenza -:
quale sia il numero esatto di coloro che, avendo usufruito del beneficio dell'indulto, hanno nuovamente commesso un reato e se risponda a verità che vi sono moltissimi processi in corso per i reati coperti da indulto, che si concluderanno con una sanzione penale poi coperta dall'indulto medesimo, per cui si vorrebbe evitare di celebrare tali processi e, attraverso un provvedimento di amnistia, azzerare anche questa pletora di procedimenti penali in corso, ripartendo da zero. (3-00252)
(26 settembre 2006)