Allegato A
Seduta n. 43 del 27/9/2006

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(Sezione 3 - Misure a tutela della privacy dei cittadini)

BALDUCCI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la società Telecom gestisce e fornisce il cosiddetto servizio universale, i suoi responsabili sono soggetti incaricati di un pubblico servizio; tale particolarità distingue Telecom da tutti gli altri operatori di telefonia presenti sul mercato nazionale;
in un'intervista rilasciata al settimanale l'Espresso nell'agosto 2006, il signor Tavaroli ha dichiarato che il suo settore di competenza in Telecom, ovvero il settore security, è composto da circa 500 collaboratori;
appare sempre più indifferibile intervenire sulla materia delle intercettazioni disciplinata dal codice di procedura penale, ove si registrano dei punti estremamente critici, quali, ad esempio, l'articolo 268, comma 3-bis, del codice di procedura penale che prevede la possibilità di conferire a privati l'incarico di eseguire intercettazioni, norma introdotta in via «eccezionale», ma che è diventata la regola da troppi anni, con tutte le conseguenze che ne sono derivate e che il ministero della giustizia conosce, soprattutto per gli eccessivi costi sostenuti;
in questa esplosiva materia è intervenuto da ultimo il decreto-legge n. 259 del 2006, che prevede la distruzione di materiale relativo al traffico telefonico e telematico illegalmente formato o acquisito;
l'interrogante si chiede quali garanzie possano avere i clienti, i dipendenti e tutti i cittadini se nel settore della security Telecom ci sono ancora persone che hanno avuto fino a pochi giorni fa rapporti diretti ed organici con soggetti attualmente sottoposti ad indagini -:
alla luce di quanto accaduto, se il Ministro interrogato ritenga che, al di là degli accertamenti di competenza della magistratura ordinaria, esista ancora un rischio per la collettività di subire intercettazioni ed ascolti illegali di conversazioni (ovvero conferenza a tre persone all'insaputa dei colloquianti) mirati esclusivamente a scopi informativi, quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato a tutela non solo dei clienti Telecom, ma di tutti i cittadini italiani, e se sia intenzione del Ministro interrogato predisporre un tavolo tecnico con il Garante per la protezione dei dati personali, al fine di coordinare tutte le eventuali e necessarie iniziative da adottare in tema di affidabilità e sicurezza dei sofisticati sistemi informatici di Telecom. (3-00251)
(26 settembre 2006)