Allegato B
Seduta n. 37 del 19/9/2006

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TRASPORTI

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
è in corso una riorganizzazione del gruppo Ferrovie dello Stato che prevede tra l'altro di dividere dina delle due principali società operative, Trenitalia, in tre distinte società (una per il settore cargo,

una per il settore della media e lunga percorrenza e una per il settore del trasporto regionale);
queste società dipenderebbero direttamente dalla holding Ferrovie dello Stato, cui resterebbe anche la proprietà della società RFI (rete ferroviaria italiana), gestore della infrastruttura ferroviaria;
tale indirizzo secondi gli interpellanti contravviene alla normativa comunitaria che prevede un distacco formale e sostanziale della infrastruttura ferroviaria RFI dall'operatore di trasporto Trenitalia per garantire l'imparzialità della struttura nel momento in cui anche il trasporto passeggeri sarà aperto alla concorrenza di altri operatori;
questo orientamento, lungi dal collocare Trenitalia nella logica di competere alla pari con i nuovi operatori, riporterebbe la società di trasporto delle Ferrovie dello Stato all'interno di una logica dirigistica, al contrario di quanto delineato sia dalla normativa comunitaria, sia dai conseguenti provvedimenti legislativi nazionali, che delineano, invece, per Trenitalia uno scenario di effettiva e compiuta privatizzazione, al fine di avere caratteristiche il più possibile simili a quelle dei propri concorrenti futuri -:
se tale indirizzo non renda, pertanto, impossibile la liberalizzazione del mercato ferroviario, in quanto l'operatore Trenitalia apparterebbe al proprietario dell'infrastruttura, con evidente dissimmetria competitiva.
(2-00132) «Volontè, Vietti, Tassone, Dionisi, Oppi».

Interrogazione a risposta orale:

DELLA VEDOVA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
sulle pagine dei quotidiani è apparso un avviso a pagamento della Meridiana Spa, con il quale la compagnia aerea denuncia la mancata autorizzazione delle autorità italiane a che essa continui ad utilizzare, come fatto sin dal 2003, uno dei due «slot» - ossia la banda oraria in cui si è autorizzati ad atterrare e a decollare in un dato aeroporto - necessari per operare i voli tra Milano Linate e Roma Fiumicino;
a partire dal prossimo inverno, pertanto, Meridiana Spa non sarà presente sulla tratta, sulla quale - si legge nell'avviso della compagnia - da oggi in poi gli utenti potranno scegliere solo tra altre due compagnie aree;
di fatto, non autorizzare Meridiana - od altre compagnie - all'utilizzo dello slot, vuol dire istituire un duopolio sulla rotta più trafficata d'Italia e tra le più importanti d'Europa, compromettendo pesantemente la concorrenza e riducendo le possibilità di scelta dei consumatori;
nell'avviso pubblicato da Meridiana Spa si legge che nel caso di Milano Linate, a differenza da quanto accade nella gran parte degli scali europei, non è stata ancora attuata la liberalizzazione del settore del trasporto aereo, così come non esiste alcuna previsione di svolgimento di una gara pubblica per l'affidamento al miglior offerente dei collegamenti nella tratta in oggetto -:
se sia a conoscenza del caso specifico e, più in generale, delle procedure di assegnazione degli slot dell'aeroporto di Milano Linate e degli altri aeroporti italiani;
se, in caso affermativo abbia o meno intrapreso provvedimenti che permettano una completa applicazione delle normative in materia di liberalizzazione e concorrenza nel settore del trasporto aereo.
(3-00206)

Interrogazioni a risposta scritta:

FABRIS. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nel mese dell'agosto 2006 si sono verificati numerosi disservizi nei principali

scali aeroportuali italiani relativi soprattutto allo smarrimento e alla perdita di bagagli;
tale insostenibile situazione ha prodotto notevole tensione tra i passeggeri negli aeroporti, ad esempio (tra gli altri) quello di Roma, Cagliari, Palermo e Milano, tale, in alcuni casi, da aver reso necessario addirittura l'intervento della Polizia per ripristinare una situazione di calma tra i passeggeri;
a Roma si sono verificate attese di oltre tre ore per il ritiro dei bagagli, mentre a Palermo le denunce relative allo smarrimento delle valige sono salite alla cifra record di 617 in una sola settimana. Analoga situazione per disagio e disservizi ai passeggeri di Air One con destinazione nazionale giunti privi di bagaglio regolarmente imbarcato a Roma, dove l'handling è gestita dall'Eas, società controllata da Air One;
i ripetuti disagi delle ultime settimane non sono solo attribuibili alle misure di sicurezza internazionali scattate dopo l'allarme attentati a Londra ma in modo quasi esclusivo alle gestioni di terra di alcuni scali italiani, in particolare nell'aeroporto «Leonardo da Vinci» di Roma o quando gestiti da Eas service;
in seguito alle agitazioni che hanno coinvolto i predetti aeroporti, l'Ente nazionale per l'aviazione civile ha annunciato verifiche straordinarie relative alle società che hanno la gestione dei servizi di assistenza dei passeggeri a terra, prendendo in considerazione anche la possibilità di sospendere l'autorizzazione a gestire tali servizi oltre ad una serie di sanzioni economiche -:
quali provvedimenti urgenti intenda assumere l'onorevole Ministro interrogato alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione, tenuto in considerazione l'allarmante aumento dei disservizi che sono costretti a subire gli utenti delle compagnie aeree negli scali aeroportuali del nostro Paese, con particolare riferimento alle gestioni operanti nell'aeroporto di Roma e Milano, dove anche quei servizi a terra sono gestiti dall'Eas service;
se il Governo sia a conoscenza dei risultati emersi dalla inchiesta a suo tempo avviata dall'Enac nei confronti delle compagnie aeree e delle società concessionarie dei servizi di assistenza a terra (servizi di handling) e, nel caso, se alla luce di quanto emerso dalla predetta inchiesta, sia stata eventualmente valutata la possibilità di revocare la concessione alle società operanti nel settore dei servizi di handling, come ad esempio Eas service.
(4-00910)

CARLUCCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il 26 luglio 2006 i viaggiatori del treno partito alle ore 15.16 da Taranto e diretto a Roma hanno vissuto una vera e propria odissea;
il treno, già partito con quaranta minuti di ritardo per cause imprecisate, dopo aver sostato un'ora nella stazione di Metaponto (Potenza), ha proseguito il viaggio ad un'andatura molto lenta a causa di un guasto alla motrice, fermandosi poi definitivamente a Battipaglia (Salerno). Qui il personale di Trenitalia ha informato i passeggeri, già provati dal caldo e dalla stanchezza, che il viaggio sarebbe proseguito fino a Roma su un autobus messo a disposizione da Trenitalia;
l'arrivo a Roma, distante circa cinquecento chilometri da Taranto, è avvenuto dopo ben dieci ore e mezzo di viaggio estenuante, alle ore 01,40 di notte, causando quindi enormi disagi ai viaggiatori;
l'episodio citato rispecchia la situazione - a giudizio dell'interrogante - di degrado gravissimo delle Ferrovie in Puglia e, in particolar modo, nella zona di Taranto -:
quali iniziative si intendano adottare per prevenire gravi disagi agli utenti, del tipo di quelli illustrati in premessa;

se intenda attivarsi perché sia verificata la qualità e l'affidabilità del servizio di trasporto offerto da Trenitalia che nonostante le continue rassicurazioni, presenta numerose lacune a livello soprattutto organizzativo e di manutenzione;
se non ritenga indispensabile intervenire presso Trenitalia affinché siano garantiti puntualità dei servizi, condizioni accettabili dei mezzi e affinché i cittadini che regolarmente pagano tariffe ben superiori alla qualità del servizio offerto, possano esercitare il loro diritto essenziale alla mobilità attraverso un trasporto ferroviario dignitoso ed efficiente, sia in Puglia sia in tutto il territorio nazionale.
(4-00913)

MARCHI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'8 agosto 2006, nella giornata del cinquantesimo anniversario della tragedia di Marcinelle, l'Italia ha ricordato le vittime, fra cui 136 italiani, con interventi del Presidente della Repubblica, del Presidente della Camera dei deputati e del Presidente del Consiglio dei ministri;
il ricordo di Marcinelle è molto vivo negli italiani, come dimostrano le iniziative commemorative che si sono svolte in tutto il paese;
ancora oggi molti italiani emigrati in Belgio hanno un costante rapporto con il nostro paese ma, purtroppo, non possono usufruire di collegamenti efficienti con l'Italia, in particolar modo sul piano ferroviario;
fino alla fine del 2002 erano in funzione, gestiti dalle Ferrovie dello Stato, diversi treni di collegamento diretto Milano-Bruxelles, tutti i giorni e precisamente:
a) da Milano a Bruxelles, con partenza alle ore 21,35 e arrivo alle ore 9,35 del giorno successivo;
b) da Bruxelles a Milano, con partenza alle ore 7,27 e alle ore 19,00 e arrivo rispettivamente alle ore 19,15 e alle ore 7,00 del giorno successivo;
le Ferrovie dello Stato hanno sospeso questo collegamento producendo gravi disagi all'utenza interessata che è oggi obbligata a servirsi di una linea con un cambio a Basilea, senza poter contare su coincidenze che evitino permanenze di ore alla stazione intermedia -:
se il Ministro non ritenga opportuno sollecitare Trenitalia affinché venga ripristinato il servizio richiamato, se non quotidianamente almeno in alcuni giorni della settimana.
(4-00947)

EVANGELISTI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
nel gennaio 2006 è stata costituita l'associazione sportiva dilettantistica Skydive Cinquale presso la città di Massa che vanta moltissimi iscritti anche nelle province limitrofe;
l'aeroporto del Cinquale (Massa) risulta essere da molti punti di vista sicuramente una delle migliori zone di lancio italiane per una fortunata serie di coincidenze di tipo estetico (lo spettacolo che si gode dall'alto è mozzafiato), climatico (sicuramente il più fortunato rispetto alle altre zone di lancio italiane ed europee), collocazione geografica (situato a poche ore di automobile dal nord Italia, zona in cui si concentra la maggior parte di appassionati) e turistico (si tratta di una zona di forte richiamo);
a quanto risulta all'interrogante, tale scalo aeroportuale è abilitato all'attività di paracadutismo e non risultano ordinanze comunali o prefettizie contrarie, ciò nonostante l'ente nazionale aviazione civile di Pisa vieta l'attività sportiva adducendo come motivazione la seguente motivazione: «La ripresa dei lanci sull'aeroporto di Massa, consentita a titolo sperimentale durante le festività di Natale e Fine Anno 2005, ha fatto riaccendere sgradevoli polemiche sull'utilizzo dello scalo e sulle problematiche di inquinamento acustico» -:

per quali effettive ragioni si vietino i lanci nell'area, soprattutto alla luce del fatto che l'aeroporto del Cinquale (Massa) comunque è funzionante e si finisce con il penalizzare una attività sportiva che non accentuerebbe più di tanto i disagi per turisti e residenti.
(4-00966)