Allegato B
Seduta n. 37 del 19/9/2006

TESTO AGGIORNATO AL 28 MARZO 2007

INFRASTRUTTURE

Interrogazioni a risposta orale:

FALOMI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
in data 27 ottobre 2003 sono stati consegnati i lavori della darsena di Catanzaro Lido all'A.T.I. che se li era aggiudicati;
la A.T.I. è formata da: «Costruzioni Generali» con sede in Roma, dalla «C.G.M.» con sede in Catanzaro e dalla «Mazzei Armando» con sede in Lamezia Terme;
i lavori dovevano essere conclusi, come da contratto, entro il 25 aprile 2005;
il costo dell'opera al netto del ribasso d'asta è di 6.282.694,79 euro oltre ad 154.937,07 euro per oneri di sicurezza non soggetti al ribasso;
nell'ottobre 2005, dopo numerosi intoppi e ritardi, i lavori venivano bloccati definitivamente;
il progetto è stato redatto a cura dell'Ufficio del Genio Civile per le opere marittime di Reggio Calabria;
le suddette opere, come si legge nel tabellone posto all'inizio del cantiere, sono a carico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti -:
se sia a conoscenza della situazione sopra descritta;
se non ritenga necessario fornire informazioni sui motivi per i quali i lavori sono stati bloccati;
quali provvedimenti intenda adottare per la ripresa e per la conclusione dei suddetti lavori.
(3-00197)

TASSONE. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il commissario UE ai Trasporti Jacques Barrot, in occasione della presentazione della prima relazione sull'attività per la valutazione dello stato di avanzamento di progetti prioritari di reti transeuropee ha ritenuto «incoraggiante» il lavoro svolto, ma ha definito «cruciale» l'adozione rapida del regolamento che consentirà la programmazione dei finanziamenti (8 miliardi dall'UE) per il periodo 2007-2013;
secondo l'UE l'opposizione di parte della popolazione della Val di Susa alla TAV potrebbe avere ripercussioni sia sul calendario per la realizzazione della tratta e sul suo finanziamento, sia sull'intero corridoio pan-europeo che collegherà Lione a Budapest;
la procedura scelta, vale a dire la Conferenza di Servizi, al posto della legge Grandi Opere va a rilento e non si conosce quali saranno le sue proposte;
in un intervento a Radio Radicale il sottosegretario all'Economia, Paolo Cento, ha affermato che «la TAV non si fa e se dovesse saltare, sarebbe un fatto positivo, una svolta importante»;
per Bruxelles è un problema che le autorità interessate devono risolvere tempestivamente, dal momento che Loyola De Palacio (coordinatrice per la rete transeuropea Lione - Budapest) aveva proposto un finanziamento Ue del 20 per cento del costo della sezione trans-frontaliera tra Francia e Italia pari per il periodo 2007-2013 ammontante a circa un miliardo di euro;
la Commissione europea è in una posizione di attesa perché dal governo italiano non sono stati comunicati cambiamenti;
se il governo non decide, in tempi brevi l'Unione Europea non potrà iscrivere le somme relative nel bilancio 2007/2013 e senza finanziamento europeo l'opera non si fa -:
cosa intenda fare il governo per far fronte agli impegni presi, dal momento che

si è più volte affermato che questa opera è il perno del futuro sistema logistico italiano.
(3-00220)

Interrogazione a risposta in Commissione:

MINARDO, STRADELLA e MISURACA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il raddoppio della strada statale Ragusa-Catania deve essere considerato una priorità da realizzare assolutamente a favore di un vasto territorio che comprende le province di Ragusa, Siracusa e Catania e il deficit infrastrutturale in Sicilia è nettamente superiore rispetto al centro nord sia qualitativamente che quantitativamente;
si tratta di un'opera importantissima e indispensabile per la provincia di Ragusa il cui progetto è già stato approvato dal Cipe nel marzo 2006 e oggi potremmo trovarci in una fase che in pochi mesi avrebbe dovuto portare a stabilire le procedure d'appalto;
a giudizio dell'interrogante, il nuovo Governo anziché procedere con l'iter relativo al progetto esecutivo sta facendo di tutto per evitare la realizzazione dell'importante opera e sta ignorando in modo assoluto la Sicilia e la provincia di Ragusa, in particolare;
si tratta di un'arteria pericolosa, teatro di gravi e mortali incidenti stradali, e per lunghi tratti impraticabile;
il Ministro non conosce il nostro territorio e non è forse in grado di comprendere l'importanza del raddoppio dell'arteria che è l'unica via di collegamento con le province di Catania e Siracusa -:
se risponda al vero che il Governo non intende provvedere ad inserire il progetto di raddoppio a quattro corsie con spartitraffico della strada statale Ragusa-Catania tra le «grandi opere», considerandolo come opera di serie B;
se intenda valutare attentamente tutto l'iter fin qui svolto e soprattutto le esigenze di un territorio che necessita di un'opera del genere la cui storia è oramai diventata troppo lunga e tormentata, rispondendo così ad una necessità che i cittadini attendono da troppo tempo e che nel contempo promuove lo sviluppo dei trasporti interni della regione.
(5-00177)

Interrogazioni a risposta scritta:

CARLUCCI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il 29 luglio 2006 nel tratto della S.S. 100, all'altezza del Comune di Sammichele di Bari, si è verificato un incidente stradale con esiti mortali;
lo stesso tratto stradale, di competenza dell'Anas, è stato più volte, negli anni passati, teatro di gravi incidenti;
il tratto di strada in cui si è verificato il sinistro è molto pericoloso, presenta condizioni precarie del manto stradale, è privo di guard rail, per cui rappresenta un rischio per chi lo percorre;
i livelli di sicurezza di quel tratto stradale sono inefficienti e causa primaria dei suddetti incidenti;
ci sono stati numerosi solleciti, da parte degli Amministratori locali, all'Anas per rimuovere nel più breve tempo possibile le insidie presenti sul suddetto tratto di strada;
lo scorso anno è stato approvato in tutta fretta il progetto che doveva andare in gara d'appalto, gara d'appalto che non è stata ancora effettuata -:
se sia a conoscenza di tale situazione e quali provvedimenti urgenti intenda adottare al fine di sensibilizzare l'ANAS per migliorare, in tempi brevi, la viabilità sulla S.S. 100 all'altezza del Comune di Sammichele di Bari, con interventi di sistemazione e di rifacimento del manto stradale, di sistemazione del guard rail e di tutto ciò che sia necessario realizzare per migliorare la sicurezza del tratto stradale citato.
(4-00912)

REALACCI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la strada statale Aurelia nel tratto tra Grosseto e Civitavecchia ha circa 20 chilometri ancora a due corsie che presentano una media di incidenti doppia rispetto alla media nazionale;
l'Anas nel 2001 ha elaborato un progetto di adeguamento a tipologia autostradale del tratto tra Rosignano e Civitavecchia da realizzarsi quasi interamente in sede;
nella scorsa legislatura il completamento del corridoio autostradale tirrenico è stato inserito tra le opere prioritarie della Legge Obiettivo e nel 2005 è stato presentato dalla Concessionaria SAT (società autostrada tirrenica) il progetto preliminare di autostrada a pedaggio tra Rosignano e Civitavecchia che prevede un percorso interamente fuori sede tra Grosseto e Civitavecchia, non ancora approvato ma che ha superato la procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale) -:
se intenda verificare per quanto di sua competenza la fattibilità economica dei progetti in questione e chiedere all'Anas una valutazione delle due soluzioni in ordine alle priorità di intervento e alle risorse a disposizione, considerati i limiti di bilancio per le infrastrutture evidenziati nel DPEF (Documento di programmazione economica-finanziaria).
(4-00926)

PORETTI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
nel primo fine settimana di agosto 2006 si sono verificati i soliti disagi per gli automobilisti anche a causa dell'assenza di un'informazione che consentisse di valutare la densità del traffico e le eventuali alternative;
tale informazione sulla rete autostradale viene gestita dal canale radiofonico Isoradio della RAI in compartecipazione con la società Autostrade per l'Italia;
a detta di alcuni giornalisti di Isoradio la responsabilità è da attribuirsi ad Autostrade per l'Italia, che «spesso le notizie delle code le dà volutamente in ritardo», paventando l'ipotesi di un interesse della società autostradale a far confluire comunque gli automobilisti ai caselli, incassando il pedaggio e ignorando il disservizio;
il responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha rilevato che le informazioni radiofoniche sono ancora parziali;
l'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) è stata tempestata dalle telefonate di protesta degli automobilisti -:
se intendano verificare le accuse dei giornalisti di Isoradio e quali provvedimenti intendano predisporre e attuare per consentire una efficace e puntuale informazione agli automobilisti.
(4-00936)

ANGELA NAPOLI e GASPARRI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
con delibera n. 2585/97 il CIPE ha erogato, per il tramite della Regione Calabria, un finanziamento di lire 9 miliardi, per la costruzione di un porto turistico nella città di Paola;
il costo totale dell'opera è stato valutato in lire 54 miliardi;
il progetto presentato dal comune di Paola, sottoposto dal Genio Civile per le Opere marittime al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ha ottenuto tutte le autorizzazioni amministrative;
il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con delibera n. 342/98 aveva deciso di approfondire l'esame del progetto e successivamente ha indicato, come procedura da seguire per la realizzazione dell'opera, la costituzione di una società mista pubblico-privata;
in data 13 maggio 2001, a seguito di un bando ad evidenza europea, il comune

di Paola ha costituito una società mista pubblico-privata a maggioranza privata;
la società mista, con capitale sociale di lire 1 miliardo, è denominata «Porto dei Normanni Spa» e ne fanno parte il comune di Paola con 300 azioni, la società Sider Almagià, sede legale a Bologna, con 680 azioni, la Sider Almagià - Gestione Porti srl con 20 azioni;
dalla data di costituzione della società Porto dei Normanni i lavori per la realizzazione dell'opera non sono mai iniziati;
nell'aprile 2006 la giunta comunale, con propria deliberazione, ha espresso gradimento per la cessione delle quote del socio privato ad altra società denominata Costrucciones Spa, iscritta alla camera di commercio spagnola;
la deliberazione sopraccitata è stata però annullata dal Consiglio comunale il quale, nel rilevare l'impossibilità della giunta di poter procedere all'approvazione del gradimento per la cessione delle quote in quanto non è decorso il termine previsto ex decreto del Presidente della Repubblica 533/96 inserito anche nello statuto della società, ha deciso di attendere il decorso del termine per poter esprimersi in merito al gradimento della cessione delle quote (1o gennaio 2007);
il consiglio comunale di Paola non è stato neppure messo in condizione, ad oggi, di conoscere lo stato patrimoniale, economico, finanziario, della società Costrucciones, posto che la giunta comunale non ha fornito nessun documento relativo alla «vita» della Società che ne certificasse la solidità economica e la competenza a realizzare l'opera;
in data 31 agosto 2006 la Giunta comunale, presieduta dal sindaco che il 28 agosto aveva protocollato le proprie dimissioni dalla carica, ha approvato una delibera affidando incarico a professionisti per esprimere parere legale circa la procedura da adottare per la cessione delle quote ed, in tale delibera, è contenuta un informazione falsa in quanto viene riferito che il consiglio comunale ha espresso parere favorevole alla cessione delle quote e, tale errore, se pur rilevato da alcuni consiglieri comunali, ad oggi non è stato corretto;
secondo alcune dichiarazioni apparse su un quotidiano regionale (Calabria Ora 8 settembre 2006) sembrerebbe che su una visura camerale spagnola datata 6 giugno 2006 «era annotato il mancato pagamento negli ultimi 30 mesi di titoli per oltre 350 mila euro» ed inoltre, sempre da come riportato sul quotidiano sopraccitato, «alla base del gradimento alla cessione delle quote» vi sarebbe «la costruzione di un mega complesso edilizio residenziale e commerciale»;
sempre da quanto scritto sui quotidiani Calabria Ora e La Provincia Cosentina dell'8 settembre 2006, «la vicenda è già all'attenzione della Procura della Repubblica di Paola»;
tutti i fatti sopraccitati, in particolare le delibere di giunta sulla cessione delle quote, l'assoluta assenza di notizie in merito alla società subentrante in «Porto dei Normanni spa», e la speculazione edilizia alla base della cessione delle quote, creano fondato motivo di preoccupazione circa l'utilizzo dei fondi pubblici erogati e l'effettiva realizzazione dell'opera, nonché evidenziano come «confusa» e «superficiale» l'attività dell'amministrazione comunale in carica, certamente non in grado, da sola, di garantire un procedimento lineare a salvaguardia degli interessi della parte pubblica sia in merito al finanziamento CIPE e sia per quanto riguarda la realizzazione dell'opera stessa -:
se non ritenga necessario ed urgente avviare un'adeguata indagine amministrativa per verificare quanti fondi del finanziamento CIPE sopraccitato sono stati realmente spesi fin ora;
se non ritenga altresì necessario ed urgente far svolgere adeguate indagini amministrative sulla Società «Porto dei Normanni» e sull'esecuzione dei lavori relativi al Porto di Paola;

se non ritenga necessario ed urgente nominare un'Authority che funga da controllo sia sul corretto utilizzo dei fondi stanziati sia su diverse decisioni relative agli assetti societari del «Porto dei Normanni».
(4-00976)