Allegato B
Seduta n. 37 del 19/9/2006

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SALUTE

Interrogazioni a risposta scritta:

PORETTI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
dopo la Gran Bretagna e la Francia, anche gli Usa hanno deciso, con una disposizione della Fda (Food and drugs administration) di consentire la vendita in farmacia senza la presentazione della ricetta medica della pillola del giorno dopo, contraccettivo d'urgenza. Mentre in Gran Bretagna, oltre ad essere distribuita dal Sistema sanitario nazionale gratuitamente, può essere acquistata in farmacia da chiunque, in Francia la gratuità c'è anche in farmacia ma solo per le minorenni. Negli Usa questa pillola potrà essere acquistata senza ricetta dalle maggiorenni solo in farmacia e nei centri autorizzati, mentre per le minorenni sarà necessaria la prescrizione medica;
in Italia, la pillola del giorno dopo può essere acquistata solo in farmacia dietro presentazione di ricetta medica;
si tratta di un metodo di contraccezione d'urgenza che potrebbe dare risultati che ognuno si auspica: la diminuzione degli aborti. Soprattutto in quelle due categorie per le quali, a differenza del trend generale di diminuzione del ricorso all'interruzione di gravidanza, il fenomeno è in aumento: minorenni e immigrate;
come più volte denunciato da inchieste giornalistiche, si verifica, in particolare nel fine settimana, la difficoltà di farsi fare la ricetta medica anche negli ospedali pubblici che dovrebbero garantire questo servizio. Una difficoltà che con il trascorrere delle ore può tradursi nell'impossibilità di fatto di assumere la pillola ed evitare così una gravidanza non desiderata;
così come più volte rilevato dall'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) - che in materia sono anni che sta portando avanti una campagna liberalizzatoria - si tratterebbe di un provvedimento, almeno all'origine, senza spese, abolendo i maggiori ostacoli all'uso di questa contraccezione: il timore di far sapere che si è avuto un rapporto a rischio; timore che sussiste nonostante la diffusione di una informazione che arriva ovunque nella nostra vita, ma che evidentemente non scalfisce il pudore/timore culturale e sociale di far conoscere

la propria condizione di «pericolo gravidanza» -:
se intenda consentirne l'acquisto in farmacia senza ricetta medica, seguendo il metodo francese, cioè per chiunque in forma anonima e gratuitamente per le minorenni;
di conseguenza, se intende programmare distribuzioni e promozioni nelle scuole, nelle università e nei centri per le immigrate.
(4-00895)

PORETTI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
l'assistenza farmaceutica a carico del Servizio sanitario nazionale e dei pazienti, erogata tramite farmacie aperte al pubblico, escludendo gli acquisti diretti da parte delle aziende sanitarie, ha registrato uno sfondamento lordo di spesa di 380 milioni di euro nel 2005;
l'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) ha più volte riportato la notizia di un esperimento effettuato in Galizia (Spagna) con la somministrazione di dosi individuali e antibiotici, con il medico che prescrive e il farmacista che consegna la dose idonea al paziente e non la confezione intera, che ha portato a risparmiare il 35 per cento della spesa per questo tipo di medicinali. In Italia tale modalità di somministrazione dei soli antibiotici consentirebbe di risparmiare circa 400 milioni di euro, superiore allo sfondamento di spesa registrato nel 2005 -:
se intenda avviare una analoga sperimentazione nel nostro Paese, al fine di ridurre i costi e al contempo fornire la medesima assistenza farmaceutica.
(4-00898)

CIOCCHETTI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri avrebbero subito, negli ultimi anni, un notevole turnover di Commissari straordinari e di conseguenza di Direttori sanitari e amministrativi, e questo ha particolarmente penalizzato il rilancio dell'Istituto Dermatologico Santa Maria e San Gallicano, unico IRCCS dermatologico di diritto pubblico che quindi possiede assolute peculiarità che dovrebbero essere salvaguardate;
tale Istituto sarebbe stato probabilmente penalizzato dall'avere un'amministrazione unica con l'Istituto dei Tumori Regina Elena, che avrebbe ricevuto maggior attenzione da parte degli amministratori;
la Giunta Storace, nel riconfermare la valenza del carattere scientifico di tale Istituto, avrebbe avanzato già in passato la proposta di una sua «autonomia gestionale» dagli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di cui fa parte -:
quali siano i criteri che sono stati utilizzati per selezionare i possibili candidati e se siano stati esaminati i curricula per valutare i profili più idonei;
se sia stata tenuta in considerazione anche l'età dei candidati, per selezionare una personalità di elevato profilo scientifico che possa eventualmente essere riconfermata per un nuovo mandato, in modo da permettere un piano di sviluppo dell'Istituto ad ampio respiro;
quali siano state le motivazioni che hanno portato alla scelta del nuovo Direttore scientifico di detto Istituto, considerando che questa persona aveva già partecipato altre due volte alle selezioni per questo stesso incarico e dopo un'attenta valutazione dei titoli e dei progetti di sviluppo dell'Istituto, presentati da tutti i candidati, in entrambe le occasioni era stato scelto un altro candidato;
se, pertanto, prima di procedere alla sua nomina, sia stata verificata un'effettiva e significativa maturazione, nel corso degli ultimi anni, del curriculum dell'attuale Direttore scientifico e quale sia stato, eventualmente, il contributo della Direzione scientifica precedente nel progresso delle sue attività;

se, infine, sia stato valutato il curriculum del precedente Direttore scientifico e i progressi che, sotto la sua guida, l'Istituto San Gallicano ha ottenuto in questi anni.
(4-00917)

ZANOTTI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 40/2004 all'articolo 2, comma 1, prevede la promozione di campagne di informazione e prevenzione dei fenomeni della sterilità e della infertilità, le cui spese annualmente sono pari a euro 1.000.000;
con D.M. 1o dicembre 2004, è stato approvato il programma per la realizzazione, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Medicina Sociale (IIMS), di una campagna di comunicazione e prevenzione dei fenomeni della sterilità e dell'infertilità, e in data 20 giugno 2005 è stato stipulato l'accordo di collaborazione tra il Ministero della salute e l'Istituto Italiano di Medicina Sociale per la realizzazione e la gestione della citata campagna, così descritta nei fini:
«Il progetto approvato ha lo scopo di intervenire sul fenomeno della sterilità e infertilità che in Italia colpisce tra il 15 per cento e il 20 per cento delle coppie in età fertile, allo scopo di diffondere conoscenze su comportamenti e stili di vita da adottare per la prevenzione, nonché sulle prestazioni e servizi disponibili sul territorio nazionale per facilitare l'accesso alle strutture diagnostiche e terapeutiche, con particolare riguardo a quelle che praticano la fecondazione assistita»;
dalla relazione sulla legge 40/04, presentata al Parlamento dall'onorevole Ministro destinatario della presente, si apprende che:
attualmente, dopo 2 anni l'Istituto Italiano di Medicina Sociale ha posto in essere solo attività organizzative propedeutiche alla realizzazione del suddetto progetto sulla comunicazione e prevenzione;
con D.M. 21 dicembre 2005 è stato approvato il programma relativo all'anno finanziario 2005;
D.D. del 27 dicembre 2005 è stata impegnata la prevista somma;
è in fase di predisposizione la nuova convenzione da stipulare con l'Istituto Italiano di Medicina Sociale;
nessuna campagna di informazione è stata attuata concretamente -:
quali iniziative si intendano adottare affinché sia garantito l'adempimento dell'articolo 2 della legge 40/04, che ad oggi dopo due anni, nel concreto non risulta attuato, in danno così sia alle coppie sterili che alla popolazione che avrebbe potuto prevenire tale patologia.
(4-00919)

PELLEGRINO, FUNDARÒ, LION, CAMILLO PIAZZA. - Al Ministro della salute e al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che si siano verificati recentemente, in varie parti d'Europa, numerosi casi di anemia infettiva equina;
in Italia risulterebbero già presenti 13 focolai in varie Regioni ed hanno portato alla morte di alcuni puledri;
in Toscana opera una società autorizzata dal Ministero della salute alla produzione di sangue e derivati per la produzione di plasma destinato all'uso esclusivamente in vitro;
in questi giorni si associa l'esplosione della malattia, che spesso è mortale per il cavallo in varie parti di Europa, all'incrocio evidentemente del tutto illegale di un traffico di plasma derivante da salassi, di cavalli destinati al macello, provenienti dalla Romania (paese in cui l'anemia infettiva equina è considerata endemica) e che pare sia la fonte principale da tale spregevole traffico;

risulta altresì che il Ministero della salute abbia già attivato i competenti assessorati regionali alla sanità e che sono in corso numerose verifiche, rilevando che se questi dati fossero confermati saremmo di fronte ad una situazione di grave pericolo per tutto ciò che riguarda il mondo del cavallo, sia in ambito agonistico, sia in ambito amatoriale;
in Italia ormai da 10 anni è stato sospeso il test di Coggins unico strumento per valutare la positività di eventuali animali infetti -:
se non ritenga indispensabile adottare un provvedimento urgente di controllo sanitario, se del caso una specifica direttiva, volto a limitare l'accesso in Italia ai soli animali dotati di libretto di riconoscimento e dei risultati del test di Coggins;
se non intenda riattivare i test di Coggins così come effettuato fino al 1994, su tutti gli allevamenti di cavalli, associazioni di razza, circoli ippici, ippodromi, maneggi e agriturismi,
se non sia necessario ed inderogabile attivare immediatamente l'anagrafe equina.
(4-00933)