Allegato B
Seduta n. 37 del 19/9/2006

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AFFARI ESTERI

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro della giustizia, il Ministro per i rapporti con il parlamento, per sapere - premesso che:
in seguito alla nota vicenda della bambina bielorussa Maria, data in affidamento a una coppia di Genova, risulterebbe che la Bierlorussia avrebbe deciso di sospendere le partenze dei bambini che, ogni anno, vengono ospitati in Italia dall'epoca della catastrofe nucleare di Chernobyl;
tale decisione della Bielorussia, secondo l'interpellante guidata da un regime autoritario, dà luogo a un vero e proprio incidente diplomatico che minaccia di pregiudicare il buon esito delle adozioni internazionali da parte della Bielorussia e, a cascata, da parte delle Repubbliche baltiche e dell'ex blocco sovietico più in generale, compromettendo altresì tutti gli interventi socio-assistenziali e sanitari che ogni singola adozione porta con sè-:
quali misure gli interpellati e il Governo intendano porre in essere per tutelare il buon andamento delle adozioni internazionali nei confronti della Bielorussia e dei Paesi dell'ex blocco sovietico, messe a repentaglio dalla situazione creatasi.
(2-00131) «Tondo».

Interrogazione a risposta in Commissione:

VENIER, PETTINARI, ALLAM, MANTOVANI, KHALIL, SINISCALCHI, DE ZULUETA, SPINI e LEOLUCA ORLANDO. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il 23 giugno scorso un gruppo di nove giovani palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza, componenti del gruppo artistico popolare palestinese Sanabel (Spighe) è arrivato in Italia su invito del Gruppo consiliare della Provincia di Milano per partecipare a iniziative di educazione alla pace e di scambio culturale;
il 24 giugno scorso l'esercito israeliano ha chiuso la frontiera di Rafah con

l'Egitto, unico varco di accesso a Gaza impedendo a decine di migliaia di palestinesi il rientro alle loro case;
il 24 luglio scorso, il giorno in cui era prevista la partenza del gruppo di ragazzi palestinesi dall'Italia verso l'Egitto la compagnia aerea Egipt Air ha negato loro l'imbarco a causa del blocco del valico di Rafah da parte israeliana;
da quel momento il gruppo Sanabel è bloccato in Italia;
come si evince dalle notizie riportate in questi giorni dalla stampa, il Gruppo Sanabel trovandosi nell'impossibilità di rientrare nel proprio paese si è trovato sprovvisto di qualsiasi mezzo per far fronte anche ai bisogni più elementari per poter sopravvivere;
attualmente i giovani hanno deciso di vivere in un accampamento di tende di fronte al Ministero degli Affari esteri per ottenere visibilità e raccogliere la solidarietà della popolazione;
ai ragazzi è ormai scaduto il visto e, non per loro responsabilità, si trovano in una condizione di irregolarità;
il gruppo Sanabel chiede di rientrare al più presto presso le proprie famiglie a Gaza e ché esso è composto in gran parte da studenti universitari che rischiano di perdere l'anno accademico ed il lavoro;
il valico di Rafah dovrebbe essere presidiato e garantito dalla missione dell'Unione europea di assistenza alle frontiere EUBAM (European Union Border Aid Monitor);
questa missione è sotto comando italiano dal novembre 2005 ed è predisposta per l'aiuto e il controllo della frontiera insieme all'autorità palestinese e all'autorità egiziana, secondo gli accordi tra tutte le autorità compresa quella israeliana;
la presenza internazionale non ha sino ad ora potuto o voluto garantire l'apertura della frontiera per il passaggio dei tantissimi palestinesi rimasti bloccati nella striscia di terra fra Egitto e Gaza;
ad oggi sono ammassati in quel lembo di terra circa 10.000 palestinesi; molti di essi sono morti per il caldo, per la stanchezza e la mancanza di cure; il governo egiziano nega l'ingresso nel paese ad altri palestinesi che andrebbero ad ingrossare questa massa, determinando così in molti paesi europei la presenza di gruppi di «doppiamente profughi» come i ragazzi di Sanabel -:
quali iniziative intendano adottare gli onorevoli Ministri affinchè:
il Governo israeliano attui rapidamente l'immediata riapertura del valico di Rafah;
sia riconosciuto ai nove giovani palestinesi del gruppo Sanabel il diritto di ritornare alle loro case;
sia, inoltre, garantito un sostegno materiale ed economico dignitoso ai suddetti giovani del gruppo Sanabel per tutto il periodo della loro involontaria permanenza nel nostro Paese;
sia loro riconosciuto lo status speciale in cui si trovano emettendo un decreto di «non espellibilità» dal nostro paese;
sia valutata l'ipotesi di un accompagnamento consolare al confine di Rafah.
(5-00179)

Interrogazioni a risposta scritta:

FABRIS. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
nel cimitero militare tedesco di Costermano in provincia di Verona, sono sepolti 22.000 soldati della Wehrmacht (esercito della Germania nazista) e militi delle SS;
sono sepolti i corpi di 43 capi delle SS, circa 500 sottufficiali e militi appartenenti alla formazione considerata organizzazione criminale dai giudici di Norimberga, almeno 12 membri della Aktion Reinhard («soluzione finale della questione ebraica»);

è certo che non tutti i caduti condivisero le criminali pratiche del nazismo. Molti giovanissimi soldati (nemmeno ventenni), divenuti strumento di una guerra di aggressione, furono mandati a morire per il Reich hitleriano contro le loro convinzioni, altri fucilati dai loro stessi commilitoni perché disertori o passati con la Resistenza;
fino all'estate del 2004 tutti i caduti venivano presentati indistintamente come «vittime della guerra» e menzionati in «albi d'onore». In seguito, grazie all'appello dell'iniziativa italo-tedesca «Per i caduti di Costermano» volto alla rimozione degli albi perché non rappresentativi delle diverse responsabilità dei caduti, i suddetti albi sono stati sostituiti dai «libri dei nomi»;
la «Lega per la cura dei cimiteri tedeschi» (VDK) in occasione della «Giornata del lutto nazionale» ha intenzione di inserire una lapide con una iscrizione in cui tutti i caduti, ancora una volta indistintamente, sono ricordati come «vittime della guerra»;
né il «libro dei nomi» né la dicitura della lapide contribuiscono in alcun modo a differenziare le vittime dai carnefici -:
se e come il Ministro, secondo le proprie prerogative, intenda operare al fine di garantire che le succitate iscrizioni all'interno del cimitero di Costermano siano stabilite di comune accordo tra la Repubblica Italiana e la Repubblica federale tedesca.
(4-00921)

MARINELLO. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il sequestro del peschereccio «Mediterraneo Primo» della marineria di Mazara del Vallo, avvenuto martedì scorso in acque internazionali da parte di una motovedetta libica, che poi lo ha costretto a fermarsi nel porto di Darnah, ripropone un annoso problema tra il nostro Paese e la Libia in materia di pesca nelle acque internazionali;
i tentativi di chiarimento da parte del comandante della motopesca mazarese secondo cui il fermo e il sequestro è avvenuto a 20 miglia a largo della costa libica e quindi in acque internazionali, sono risultati inutili in quanto gli otto componenti dell'equipaggio sono tutt'ora trattenuti nell'area portuale di Darnah, e il motopesca resta confiscato;
il sequestro è avvenuto in una zona di mare rivendicata dalle autorità libiche come area di sua esclusiva giurisdizione senza che ci sia stato avvenuto alcun riconoscimento internazionale in proposito -:
quali urgenti iniziative intenda intraprendere, affinché siano immediatamente rilasciati il comandante e tutti i componenti dell'equipaggio del «Mediterraneo Primo», e dissequestrato il peschereccio con il suo carico di pescato;
se non ritenga assolutamente indispensabile ed urgente avviare una energica azione diplomatica nei confronti del Governo libico, per la definizione, una volta per tutte, dei confini delle acque internazionali nel Mediterraneo centrale, affinché vicende inaccettabili come questa non si verifichino più nel futuro.
(4-00931)

JANNONE. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
in data 12 luglio 2006 il concittadino italiano Francesco Ferrari ha causato un incidente sulla tangenziale di Londra, ribaltando il suo mezzo ed uscendo di strada. Rimasto illeso il Ferrari è accusato di aver occultato il disco del cronotachigrafo al fine di evitare la rilevazione di un'ora di guida in più delle nove giornaliere consentite;
il camionista 22enne di Castione della Presolana è detenuto da oltre un mese nel carcere di Elmley sull'Isola di Sheerness, a Sud-Est di Londra, con l'accusa di «guida distratta e pericolosa e di intralcio a operazioni di polizia»;

il giudice inglese avrebbe dichiarato agli organi di stampa di aver applicato «una pena esemplare per i camionisti italiani»;
secondo l'interrogante risulta essere davvero grave la presunta volontà dell'organo giudicante di costruire una sentenza basata sui pregiudizi attinenti al Paese di provenienza del giudicato -:
quali iniziative intenda adottare al fine di tutelare tempestivamente il nostro concittadino e i suoi diritti fondamentali.
(4-00945)

TONDO. - Al Ministro degli affari esteri, al Ministro delle politiche europee, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
esiste una fonderia denominata Livarna localizzata nel comune di Nova Gorica in territorio sloveno ma in prossimità del confine italiano;
il ciclo produttivo della suddetta fonderia causa la produzione di residui di lavorazione altissimamente inquinanti (formaldeide e metalli pesanti, in particolare nickel, piombo, zinco, cadmio);
detti residui di lavorazione sono emessi in atmosfera provocando - anche a causa del gioco di correnti che caratterizza l'area - un permanente stato di disagio alla cittadinanza dovuto ai nauseabondi odori che caratterizzano la formaldeide, né l'annuncio dell'applicazione di alcuni filtri da parte della direzione della fabbrica ha ridotto il problema;
oltre ad essere nauseabonde, dette emissioni sono anche acclaratamente dannose per la salute: la formaldeide è stata infatti classificata come cancerogena certa per l'uomo dallo IARC (International agency for research on cancer) in data 15 giugno 2004; nickel e cadmio, pure presenti tra gli elementi inquinanti, sono stati dichiarati agenti cancerogeni umani genotossici nella direttiva 2004/107/CE; da ultimo lo zinco è stato indicato da recenti studi come corresponsabile di malattie neurodegenerative;
analisi effettuate su ortaggi hanno rivelato che il piombo (di cui pure è ben nota la pericolosità) supera i limiti previsti dal regolamento CE n. 466/2001. Le analisi del terreno hanno dimostrano che nickel, zinco e piombo superano abbondantemente il limite normativo del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale (stessi limiti del precedente decreto ministeriale n. 471 del 1999) concernente aree adibite ad uso residenziale e verde pubblico; in alcuni siti il nickel supera paradossalmente il tetto massimo tollerato per le zone altamente industrializzate, laddove il territorio in questione è pressoché totalmente agroresidenziale;
a causa del manifestarsi di malesseri fisici reiterati, numerosi residenti della zona hanno chiesto alle autorità sanitarie di essere sottoposti ad esami diagnostici che hanno dato esiti preoccupanti, soprattutto in ordine alla abnorme presenza di zinco ematico;
la situazione è ben nota alle autorità locali, che però non hanno mai ritenuto di esercitare le giuste e doverose rimostranze e pressioni presso le autorità slovene a causa di miopi calcoli elettoralistici (il voto della minoranza linguistica slovena è stato infatti determinante nelle ultime elezioni amministrative per far ottenere all'amministrazione in carica una risicata maggioranza) ed in spregio della salute della cittadinanza;
ciò nondimeno la Slovenia, in seguito alla sua recente adesione alla UE è chiamata ad ottemperare a tutti gli obblighi europei in materia di tutela ambientale e della salute (Direttiva 96/61/EC), né vale il trincerarsi dietro la scadenza del 2011 concessa alla Slovenia nel trattato di adesione per adeguare agli standard alcuni siti industriali, poiché la fonderia Livarna non è tra gli insediamenti ricompresi nel dettagliato elenco di cui sopra e non può quindi operare in regime di deroga, e per

la quale si devono ritenere pienamente vincolanti le disposizioni comunitarie in ambito ambientale (cfr. risposta del Ministero degli affari esteri a interrogazioni sullo stesso tema nel corso della precedente legislatura) -:
se gli interrogati intendano intervenire senza indugio ulteriore onde promuovere, dati anche gli eccellenti rapporti politici ed economici intercorrenti tra la Slovenia e l'Italia, l'adozione di politiche comuni immediatamente efficaci a tutela dell'ambiente e della salute della cittadinanza goriziana, contro l'inquinamento atmosferico, soprattutto attraverso una decisa iniziativa politico-diplomatica in seno alle istituzioni comunitarie che possa rimuovere da subito lo stato di sofferenza della popolazione e che interrompa il deteriorarsi dell'ambiente isontino;
se intendano istituire un fondo di solidarietà per i danni accertati alla salute della cittadinanza a causa di quanto sopra esposto.
(4-00950)

RAMPELLI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
dal 13 al 18 settembre il Governo italiano è stato in missione in Cina per partecipare alla Fiera Internazionale di Canton;
dell'elefantiaca delegazione - composta da oltre 1000 persone - non ha fatto parte il ministro per le attività sportive;
la Cina è il paese organizzatore delle prossime Olimpiadi che si svolgeranno a Pechino nel 2008;
notizie di stampa del 28 agosto scorso riferiscono che un inviato della Gazzetta dello Sport è stato fermato dalla polizia cinese mentre conduceva un'inchiesta sull'uso del doping nelle scuole sportive;
il giornalista italiano si era recato in una scuola di atletica di Anshan, nella provincia del Liaoning (Cina del nordest), dove era stato scoperto un caso di uso di sostanze proibite;
nel campo di allenamento, infatti, a seguito di un'ispezione effettuata a sorpresa, alcuni collaboratori erano stati colti mentre iniettavano sostanze proibite a giovani sportivi, uno di questi dell'età di soli 15 anni; inoltre, era stata disposta la confisca di 450 dosi di eritropoietina (EPO) e di testosterone;
l'inviato della Gazzetta dello Sport, rilasciato dopo tre ore di interrogatorio, è stato poi costretto a cancellare le foto che aveva scattato, tutto ciò in spregio a ogni principio di trasparenza e a ogni indispensabile verifica preventiva sull'uso di sostanze dopanti, su cui la Cina non gode oltretutto di ottima fama;
in data 6 settembre, infine, quattro nuovi casi di positività all'antidoping sono stati denunciati ai campionati che si sono svolti nella provincia cinesi di Heran, e precisamente nelle discipline della lotta e del sollevamento pesi -:
se non ritenga opportuno ottenere nelle sedi competenti garanzia di pubblicità assoluta per la preparazione degli atleti cinesi, con possibilità di libera presenza di giornalisti occidentali e tutela del diritto di inchiesta.
(4-00964)

RAMPELLI. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
dal 13 al 18 settembre il Governo italiano è stato in missione in Cina per partecipare alla Fiera Internazionale di Canton;
dell'elefantiaca delegazione - composta da oltre 1000 persone - non ha fatto parte il ministro delle comunicazioni;
la Cina è il paese organizzatore delle prossime Olimpiadi che si svolgeranno a Pechino nel 2008;
notizie di stampa del 28 agosto 2006, riferiscono che un inviato della Gazzetta

dello Sport è stato fermato dalla polizia cinese mentre conduceva un'inchiesta sull'uso del doping nelle scuole sportive;
il giornalista italiano si era recato in una scuola di atletica di Anshan, nella provincia del Liaoning (Cina del nordest), dove era stato scoperto un caso di uso di sostanze proibite;
nel campo di allenamento, infatti, a seguito di un'ispezione effettuata a sorpresa, alcuni collaboratori erano stati colti mentre iniettavano sostanze proibite a giovani sportivi, uno di questi dell'età di soli 15 anni; inoltre, era stata disposta la confisca di 450 dosi di eritropoietina (EPO) e di testosterone;
l'inviato della Gazzetta, rilasciato dopo tre ore di interrogatorio, è stato poi costretto a cancellare le foto che aveva scattato, tutto ciò in spregio a ogni principio di trasparenza e a ogni indispensabile verifica preventiva sull'uso di sostanze dopanti, su cui la Cina non gode oltretutto di ottima fama;
il Club dei Corrispondenti Esteri in Cina (Fccc), sulla base di un'inchiesta resa nota all'inizio di agosto, ha denunciato che a partire dal 2004 ad oggi si sono verificati oltre 70 casi nei quali le forze di sicurezza hanno impedito, talvolta anche con la forza, ai giornalisti stranieri di svolgere il proprio lavoro -:
quali iniziative intenda intraprendere, a livello internazionale, per ottenere garanzia di pubblicità assoluta per la preparazione degli atleti cinesi in prospettiva delle Olimpiadi del 2008;
se il Governo non abbia ritenuto opportuno prendere iniziative idonee per pretendere dalle autorità cinesi un maggior rispetto del lavoro svolto in Cina dai giornalisti italiani regolarmente accreditati, ciò anche al fine di salvaguardare la loro incolumità.
(4-00965)