XV LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 25 di giovedì 13 luglio 2006

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[riferimenti normativi]
Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI

La seduta comincia alle 10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono quarantadue.

Preavviso di votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 379, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 181 del 2006: Riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri (approvato dal Senato) (A.C. 1287).

PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.
Passa quindi alle dichiarazioni di voto.

GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Dichiara che la sua componente politica non concederà la fiducia al Governo, atteso che l'Esecutivo si è dimostrato indifferente agli interessi ed alle aspettative delle popolazioni del Mezzogiorno.

GIAMPIERO CATONE (DC-PS). Osservato che il provvedimento d'urgenza in esame, sul quale preannunzia che il suo gruppo esprimerà un orientamento contrario, non migliora la funzionalità della pubblica amministrazione e, di conseguenza, non favorisce la ripresa economica del Paese, paventa i deleteri effetti derivanti dal prospettato «spacchettamento» di Ministeri.

SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Nel dichiarare che il suo gruppo concederà con convinzione la fiducia al Governo, osserva che il provvedimento d'urgenza in esame consentirà di realizzare un positivo riordino delle competenze dei Ministeri, ispirato a criteri di maggiore funzionalità e razionalità, senza peraltro determinare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.

LUANA ZANELLA (Verdi). Nel ritenere che l'atteggiamento strumentale assunto dall'opposizione abbia impedito un aperto e costruttivo confronto sugli strumenti per migliorare la funzionalità e l'efficienza dell'apparato governativo e, più in generale, della pubblica amministrazione, dichiara che il suo gruppo confermerà con convinzione la fiducia all'Esecutivo.

ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Dichiara che i deputati del suo gruppo confermeranno la fiducia al Governo; richiamati quindi gli aspetti più apprezzabili del nuovo assetto organizzativo dell'Esecutivo definito dal provvedimentoPag. VId'urgenza in esame, stigmatizza il falso moralismo dell'opposizione, ricordando la logica clientelare che ha caratterizzato l'azione del precedente Governo.

LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, resasi necessaria a seguito dell'ostruzionismo praticato dalle forze politiche di opposizione, emblematico della debolezza e della mancanza di strategia che le connota.

MASSIMO DONADI (IdV). Constatata con rammarico l'indisponibilità dell'opposizione a confrontarsi con spirito costruttivo sul merito del provvedimento d'urgenza in esame, sul quale pure esprime taluni rilievi critici, evidenzia gli aspetti più innovativi e condivisibili del nuovo assetto organizzativo del Governo, che a suo avviso consentirà di rispondere più efficacemente alle esigenze del Paese, senza perdere di vista l'obiettivo prioritario del contenimento della spesa pubblica; dichiara pertanto che i deputati del suo gruppo rinnoveranno la fiducia al Governo.

ROBERTO COTA (LNP). Lamentato che il ricorso alla questione di fiducia da parte dell'Esecutivo deriva dalla sua incapacità di affrontare il dibattito parlamentare a causa delle divisioni interne alla maggioranza, giudica impresentabile il provvedimento d'urgenza in esame, in quanto esclusivamente ispirato ad una logica meramente spartitoria che determinerà un incremento della spesa pubblica. Dichiara quindi che il suo gruppo non voterà la fiducia al Governo.

LUIGI D'AGRÒ (UDC). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in esame suscita perplessità anche all'interno della maggioranza, ne evidenzia gli aspetti che meno rispondono all'esigenza di rendere più funzionale l'organizzazione di Governo e che determineranno peraltro un inevitabile incremento della spesa pubblica; dichiara quindi che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, pur preannunziando un'opposizione costruttiva e funzionale alle esigenze del Paese.

GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Dopo aver espresso rammarico e preoccupazione per la nuova escalation militare in Libano e nella striscia di Gaza, ritiene che il nuovo assetto organizzativo del Governo recato dal provvedimento d'urgenza in esame sia funzionale alla realizzazione del programma dell'Esecutivo, espressione della diversa impostazione culturale e sociale di cui sono portatrici le forze politiche della maggioranza. Dichiara quindi che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nell'invitare la maggioranza ad ammettere che il provvedimento d'urgenza in esame si è reso necessario per soddisfare le esigenze dei partiti che sostengono il Governo, stigmatizza il fatto che l'azione dell'Esecutivo appaia in assoluto contrasto con il programma elettorale dell'Ulivo: dichiara pertanto che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

GIULIO TREMONTI (FI). Osserva che il provvedimento d'urgenza in esame contraddice la lettera e lo spirito della riforma Bassanini, dando luogo ad una caotica redistribuzione delle deleghe ministeriali, riflesso della confusione culturale della maggioranza. Rileva in particolare che la moltiplicazione degli incarichi di Governo comporta un aumento della burocrazia e dei costi della pubblica amministrazione. Sottolinea inoltre che il ricorso alla questione di fiducia è la conseguenza della situazione di stallo che esiste al Senato e che induce il Governo ad evitare il confronto parlamentare alla Camera. Dichiara quindi che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

GIANCLAUDIO BRESSA (Ulivo). Rilevato che il riordino dell'apparato ministeriale prospettato con il decreto-legge in esame è coerente con gli impegni assuntiPag. VIIdall'Unione con il corpo elettorale, sottolinea che il ricorso allo strumento fiduciario è dovuto all'ostruzionismo praticato dall'opposizione; giudica altresì paradossali le critiche formulate circa un presunto incremento dei costi della politica, indotto dalle scelte finora compiute dal Governo.

GIORGIO LA MALFA (Misto). Dichiara che i deputati Repubblicani negheranno la fiducia al Governo, atteso che il provvedimento d'urgenza in esame, contraddicendo lo spirito e la lettera della cosiddetta legge Bassanini, reca una riorganizzazione della pubblica amministrazione dettata esclusivamente da motivazioni politiche.

PRESIDENTE. Sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 11,55, è ripresa alle 12,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

Comunica il risultato della votazione:

Presenti e votanti 585
Maggioranza 293

Hanno risposto 334
Hanno risposto no 251

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.
Sospende la seduta fino alle 14,15.

La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 14,18.

PRESIDENTE. Avverte che, essendo stata convocata per le 15 la Conferenza dei presidenti di gruppo, il seguito del dibattito è rinviato al prosieguo della seduta, che sospende fino alle 15.

La seduta, sospesa alle 14,20, è ripresa alle 15.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

VITO LI CAUSI (Pop-Udeur). Illustra la sua interrogazione n. 3-00106, sulla circolazione, tramite Internet, degli argomenti che hanno formato oggetto delle prove di maturità del liceo classico.

Risponde il ministro dell'istruzione, GIUSEPPE FIORONI (vedi resoconto stenografico pag. 32) - Replica il deputato VITO LI CAUSI (Pop-Udeur), che si dichiara soddisfatto della risposta.

ANTONIO RUSCONI (Ulivo). Illustra l'interrogazione Martella n. 3-00107, sulle iniziative volte ad incrementare il numero delle immissioni in ruolo dei docenti.

Risponde il ministro dell'istruzione, GIUSEPPE FIORONI (vedi resoconto stenografico pag. 34) - Replica il deputato ALBA SASSO (Ulivo) che, nel dichiararsi soddisfatta della risposta, esprime preoccupazione per il persistente fenomeno del precariato nella scuola.

ARNOLD CASSOLA (Verdi). Illustra la sua interrogazione n. 3-00108, sulle iniziative volte all'inserimento dell'educazione ambientale nei programmi ministeriali della scuola dell'obbligo.

Pag. VIII

Risponde il ministro dell'istruzione, GIUSEPPE FIORONI (vedi resoconto stenografico pag. 36) - Replica il deputato ARNOLD CASSOLA (Verdi), che si dichiara soddisfatto della risposta, auspicando il sollecito inserimento dell'educazione ambientale nei programmi della scuola dell'obbligo.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Illustra la sua interrogazione n. 3-00111, sull'inserimento della costruzione del tunnel di base del Brennero tra le priorità assolute dell'Unione europea.

Risponde il ministro delle infrastrutture, ANTONIO DI PIETRO (vedi resoconto stenografico pag. 37) - Replica il deputato SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.), che giudica sostanzialmente soddisfacente la risposta ed invita il Governo a seguire con la massima attenzione la realizzazione del progetto relativo al tunnel di base del Brennero.

ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Illustra la sua interrogazione n. 3-00112, sulle iniziative volte all'assunzione degli ufficiali giudiziari e dei cancellieri dichiarati vincitori e idonei al concorso bandito nel 2002.

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA (vedi resoconto stenografico pag. 39) - Replica il deputato ENRICO BUEMI (RosanelPugno), che si dichiara soddisfatto della risposta, auspicando altresì che si proceda alle assunzioni di personale necessarie per garantire maggiore tempestività all'azione della giustizia.

ROBERTO COTA (LNP). Illustra l'interrogazione Maroni n. 3-00113, concernente le dichiarazioni del ministro della giustizia sulle conseguenze dello scandalo del calcio.

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA (vedi resoconto stenografico pag. 40) - Replica il deputato ROBERTO COTA (LNP), che, nel dichiarare di non potersi ritenere affatto soddisfatto della risposta, ricorda che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge per l'istituzione di una Commissione di inchiesta sul calcio.

LUIGI CANCRINI (Com.It). Illustra la sua interrogazione n. 3-00114 sui requisiti per l'accesso all'albo delle comunità terapeutiche presso il Ministero della giustizia.

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA (vedi resoconto stenografico pag. 42) - Replica il deputato LUIGI CANCRINI (Com.It), che si dichiara soddisfatto della risposta, in attesa di acquisire gli esiti dell'approfondimento preannunziato dal ministro della giustizia.

FRANCESCO DE LUCA (DC-PS). Illustra l'interrogazione Catone n. 3-00115, sulle iniziative volte ad una concertazione con i rappresentanti della categoria forense in relazione all'abolizione dei minimi tariffari.

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA (vedi resoconto stenografico pag. 44) - Replica il deputato FRANCESCO DE LUCA (DC-PS), che si dichiara soddisfatto della risposta, esprimendo l'auspicio che il Governo non mortifichi l'elevata etica del ceto forense.

MANLIO CONTENTO (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-00116, sulle presunte anomalie nell'inchiesta sul rapimento di Abu Omar.

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA (vedi resoconto stenografico pag. 45) - Replica il deputato MANLIO CONTENTO (AN), che si dichiara profondamente insoddisfatto della risposta, rilevando che la vicenda segnalata nell'atto ispettivo appare di particolare gravità in quanto mette in gioco la sicurezza dei cittadini.

CARLO GIOVANARDI (UDC). Illustra l'interrogazione Volontè n. 3-00117, sulla fuga di notizie concernenti l'inchiesta sul rapimento di Abu Omar.

Pag. IX

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA (vedi resoconto stenografico pag. 46) - Replica il deputato LUCA VOLONTÈ (UDC) che, nel ritenere corretta la risposta in punto di diritto, esprime l'auspicio di un'ulteriore riflessione a fronte di un mal costume che investe il mondo del giornalismo e la magistratura.

PRESIDENTE. Passa all'interrogazione Tremonti n. 3-00122, concernente le dichiarazioni del viceministro Visco sull'intento del Governo di modificare aspetti della normativa sul settore immobiliare.

ELIO VITO (FI). Lamenta che la risposta all'atto ispettivo non sarà fornita dal ministro competente per materia o, in subordine, dal ministro per i rapporti con il Parlamento.

PRESIDENTE. Fa presente che nella riunione di ieri della Conferenza dei presidenti di gruppo è stata manifestata dal gruppo di Forza Italia l'esigenza di ottenere comunque una risposta da parte del Governo alle interrogazioni a risposta immediata, anche nel caso in cui il ministro competente non fosse disponibile. Pertanto gli Uffici della Camera hanno tempestivamente comunicato al gruppo di Forza Italia che la risposta all'interrogazione in oggetto avrebbe potuto essere resa da un rappresentante del Governo diverso da quello competente per materia. Precisa quindi che la Presidenza non può che limitarsi a prendere atto della presenza di un rappresentante dell'Esecutivo.

GIULIO TREMONTI (FI). Fa presente di non avere interesse allo svolgimento della sua interrogazione n. 3-00122, considerata l'assenza del ministro competente per materia o quanto meno del ministro per i rapporti con il Parlamento. (I deputati del gruppo di Forza Italia escono dall'aula).

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA (vedi resoconto stenografico pag. 50).

PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori rinunziano alla replica.

STEFANO PEDICA (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00109, sulle iniziative volte a garantire un equilibrio socialmente sostenibile nel mercato immobiliare.

Risponde il ministro della solidarietà sociale, PAOLO FERRERO (vedi resoconto stenografico pag. 51) - Replica il deputato STEFANO PEDICA (IdV), che ringrazia il ministro per l'esauriente risposta fornita.

GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-00110 sui tempi di adozione dell'annunciato decreto di programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari e le iniziative per la modifica della legge Bossi-Fini.

Risponde il ministro della solidarietà sociale, PAOLO FERRERO (vedi resoconto stenografico pag. 52) - Replica il deputato GRAZIELLA MASCIA (RC-SE), che si dichiara soddisfatta per una risposta dalla quale si evince l'impegno del Governo a favorire un approccio al fenomeno dell'immigrazione in termini di accoglienza.

PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 16,20, è ripresa alle 16,40.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono quarantasei.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1287.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, con particolare riferimento al prosieguoPag. Xdell'iter del disegno di legge di conversione n. 1287 ed alla prevista articolazione dei lavori dell'Assemblea nelle giornate del 17 e 18 luglio 2006 (vedi resoconto stenografico pag. 54).

Per richiami al regolamento e sull'ordine dei lavori.

TEODORO BUONTEMPO (AN). Lamentato che, in violazione del comma 1 dell'articolo 135-bis del regolamento, nel corso dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata la risposta ad un atto ispettivo presentato è stata fornita da un ministro non avente competenza in materia, prospetta l'opportunità di riconsiderare la disciplina del predetto istituto parlamentare; ritiene inoltre che il Presidente della Camera dovrebbe presiedere con maggiore assiduità le sedute dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Richiamati i chiarimenti forniti durante lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, assicura che riferirà al Presidente della Camera le considerazioni svolte dal deputato Buontempo.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Ricorda che nella scorsa legislatura alle interrogazioni a risposta immediata ha dato prevalentemente risposta il ministro per i rapporti con il Parlamento e che il Presidente del Consiglio non è mai intervenuto.

TOMMASO FOTI (AN). Nel sottolineare la necessità che i rappresentanti del Governo non tengano comportamenti irrispettosi del ruolo e delle prerogative della Presidenza, esprime, anche a nome del suo gruppo, solidarietà al Presidente di turno per quanto è accaduto nel corso dello svolgimento del question time.

ANTONIO LEONE (FI). Lamenta la violazione dei diritti dei parlamentari posta in essere dal Governo in occasione dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

ANDREA RONCHI (AN). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Leone, giudicando scandaloso il comportamento tenuto dal Governo.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le considerazioni svolte dai deputati Leone e Ronchi.

ANDREA GIBELLI (LNP). Lamentato il ritardo con il quale sono ripresi i lavori dell'Assemblea, censura il comportamento del ministro dell'economia e delle finanze che, sebbene presente nella sede della Camera, si è rifiutato di rispondere ad un'interrogazione a risposta immediata a lui rivolta; invita, quindi, il Presidente della Camera a garantire il puntuale rispetto del disposto regolamentare.

ANTONIO LEONE (FI). Chiede la sconvocazione della V Commissione, riunita in concomitanza con i lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza ha già impartito disposizioni in tal senso.

ANTONIO SATTA (Pop-Udeur). Lamenta il carattere strumentale delle questioni incidentali precedentemente sollevate.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati LUCIO BARANI (DC-PS), EUGENIO MINASSO (AN), LUCA BELLOTTI (AN), MARCO ZACCHERA (AN), Pag. XIALBERTO GIORGETTI (AN), MAURIZIO LEO (AN), TEODORO BUONTEMPO (AN), SILVANO MOFFA (AN) e MARIO LANDOLFI (AN).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI

Intervengono altresì per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN), ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI) e GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI

Intervengono inoltre per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MICHAELA BIANCOFIORE (FI), ENRICO COSTA (FI) e ALBERTO FILIPPI (LNP).

GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Accetta gli ordini del giorno Boato n. 1, Cesini n. 2, Boscetto n. 3, Lion n. 5, Gibelli n. 6, Dussin n. 7, Caparini n. 10, Grimoldi n. 11, Fava n. 12, Garavaglia n. 13, purché riformulato, Dozzo n. 16, Goisis n. 18, limitatamente al dispositivo, Giancarlo Giorgetti n. 22, limitatamente al dispositivo, Brigandì n. 26, Pottino n. 27, Fugatti n. 28, Armosino n. 29, La Loggia n. 30, limitatamente al dispositivo, Leone n. 31, Elio Vito n. 32, Caligiuri n. 38, Baldelli n. 40, Stagno d'Alcontres n. 45, Nan n. 46, Santelli n. 47, Ravetto n. 48, Bertolini n. 49, Costa n. 50, Mistrello Destro n. 51, Uggé n. 52, Palmieri n. 53, Giudice n. 54, Germanà n. 55, Misuraca n. 56, Jannone n. 57, Paolo Russo n. 59, Biancofiore n. 61, Paoletti Tangheroni n. 62, Mondello n. 63, D'Alia n. 65, Capitanio Santolini n. 71, purché riformulato, Peretti n. 73, Forlani n. 75, Dionisi n. 76, Ciocchetti n. 77, Zinzi n. 79, Tassone n. 80, Tucci n. 82, limitatamente al dispositivo, D'Agrò n. 85, Barani n. 86, purché riformulato, Pisicchio n. 87, Angelino Alfano n. 93, Azzolini n. 96, Fedele n. 97, Boniver n. 100, Bernardo n. 101, Giuseppe Fini n. 102, Aprea n. 103, Buontempo n. 104, Mazzocchi n. 106, Leo n. 110, La Russa n. 112, limitatamente al dispositivo, Bono n. 115, purché riformulato, Landolfi n. 120, limitatamente al dispositivo, Briguglio n. 121, Lisi n. 124 e Duilio n. 129; accoglie inoltre come raccomandazione gli ordini del giorno Zacchera n. 4, limitatamente al dispositivo, Allasia n. 17, limitatamente al dispositivo, Alessandri n. 20, Zanetta n. 33, Rosso n. 34, Campa n. 35, Garagnani n. 36, Grimaldi n. 42, Licastro Scardino n. 43, Marinello n. 44, Osvaldo Napoli n. 64, Volontè n. 69, Giovanardi n. 70, Moffa n. 116, Gamba n. 122, Consolo n. 123 e Bellotti n. 125; invita altresì al ritiro dell'ordine del giorno Bricolo n. 14, che altrimenti non accetta. Non accetta infine i restanti documenti di indirizzo.

MASSIMO NARDI (DC-PS). Prospetta un'ulteriore riformulazione dell'ordine del giorno Barani n. 86.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Accetta l'ordine del giorno Barani n. 86, nel testo ulteriormente riformulato.
Intervengono per dichiarazione di voto sugli ordini del giorno presentati i deputati LINO DUILIO (Ulivo), EMERENZIO BARBIERI (UDC), NICOLA BONO (AN) e GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI).
PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Bono accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 115.
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli ordini del giorno Boscetto n. 3, Gibelli n. 6 e Dussin n. 7; respinge gli ordini del giorno Cota n. 8 e Stucchi n. 9; approva quindi gli ordini del giorno Caparini n. 10, Grimoldi n. 11 e Fava n. 12.
Pag. XII

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Garavaglia non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 13.
ELIO VITO (FI). Invita l'Assemblea ad approvare l'ordine del giorno Garavaglia n. 13.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Garavaglia n. 13, Bricolo n. 14 e Filippi n. 15; approva l'ordine del giorno Dozzo n. 16; respinge gli ordini del giorno Allasia n. 17, Goisis n. 18, Pini n. 19, Alessandri n. 20, Lussana n. 21, Giancarlo Giorgetti n. 22, Bodega n. 23, Maroni n. 24 e Montani n. 25; approva gli ordini del giorno Brigandì n. 26, Pottino n. 27 e Fugatti n. 28; respinge gli ordini del giorno La Loggia n. 30, Zanetta n. 33, Bruno n. 37, Fabbri n. 39, Giacomoni n. 41, Licastro Scardino n. 43, Marinello n. 44, Gianfranco Conte n. 58, Carfagna n. 60, De Laurentiis n. 66, Ronconi n. 67, Drago n. 68 e Volontè n. 69.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 71.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Capitanio Santolini n. 71, Riccardo Conti n. 72 e Mereu n. 74.
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Chiede di acquisire le motivazioni del parere espresso dal Governo sul suo ordine del giorno n. 78.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Precisa di aver già chiarito le ragioni che lo hanno indotto a non accettare l'ordine del giorno Barbieri n. 78.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Barbieri n. 78, Ciro Alfano n. 81, Lucchese n. 83, Delfino n. 84, Lainati n. 88, Simeoni n. 89, Verro n. 90, Marras n. 91, Aracun. 92, Lazzari n. 94, Verdini n. 95, Gelmini n. 98, Franzoso n. 99, Lo Presti n. 105, Migliori n. 107, Minasso n. 108, Alberto Giorgetti n. 109, Garnero Santanché n. 111, Contento n. 113, Cirielli n. 114, Benedetti Valentini n. 117, Armani n. 118, Pedrizzi n. 119, Bellotti n. 125, Bocchino n. 126, Giorgio Conte n. 127 e Nespoli n. 128.
PRESIDENTE. In conformità alle intese intercorse nella Conferenza dei presidenti di gruppo, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

FRANCO STRADELLA (FI). Fa presente che il Documento di programmazione economico-finanziaria è incompleto non essendo stato allegato il programma delle opere infrastrutturali strategiche e che pertanto la VIII Commissione non è in grado di esprimere il prescritto parere.

PRESIDENTE. Nel ricordare che esistono precedenti analoghi, fa presente che l'allegato in questione sarà trasmesso alle Camere entro la giornata di lunedì, in tempo utile perché la VIII Commissione possa esaminarlo.

EMERENZIO BARBIERI (UDC). Denunzia un episodio increscioso verificatosi nei pressi dei locali che ospitano il gruppo Italia dei Valori.

PRESIDENTE. Assicura che i deputati questori stanno svolgendo gli opportuni accertamenti.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 17 luglio 2006, alle 16,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 91).

La seduta termina alle 18,50.