Allegato B
Seduta n. 25 del 13/7/2006

GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta orale:

LAMORTE. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
le vicende giudiziarie sorte da iniziative della Procura della Repubblica di Potenza si sono caratterizzate, secondo l'interrogante, ancora una volta, per una serie di violazioni di legge. In particolare le norme sulla competenza territoriale sono state - come ormai consolidata abitudine di quell'ufficio - violate, talché il Tribunale della libertà del capoluogo lucano ha più volte rilevato tale illegittimità e trasmesso gli atti al giudice competente;
ma vi è di più! Nell'ambito della recente inchiesta giudiziaria ove è coinvolto, fra gli altri, il figlio dell'ultimo Re d'Italia, il GIP che ha emesso i provvedimenti custodiali ha reso reiterate dichiarazioni alla stampa, sottolineando la gravità, almeno a suo dire, dei fatti oggetto del processo. Ciò prima ancora di effettuare gli interrogatori di garanzia dei soggetti sottoposti a custodia cautelare;
ma gravissima, tanto da apparire addirittura inverosimile, si rivela la circostanza riferita dal Ministro degli interni a proposito dei rapporti esistenti fra la magistratura potentina ed il mondo dell'informazione. Alcuni giornalisti, infatti, avrebbero avuto possibilità di accesso diretto ai computers degli uffici giudiziari e conoscere, così, atti di indagine ancora secretati (intercettazioni, interrogatori, eccetera). Ciò spiega, in particolare, secondo l'interrogante, come l'interrogatorio di Sottile Salvatore, la cui copia nemmeno i difensori avevano richiesto, sia apparsa sulla stampa il giorno dopo la sua effettuazione con grave danno di immagine per l'indagato ed evidente pregiudizio per le sue iniziative difensive;
peraltro, impone attenzione ed adeguate riflessioni un dato rivelato dalla stampa a proposito dei «tempi» che avrebbero caratterizzato la fase di trasmissione degli atti al GIP per la valutazione della richiesta di emissione dei provvedimenti custodiali: una richiesta di oltre duemila pagine ed un carteggio processuale forse di centinaia di migliaia di pagine, a quanto pare, sarebbe stato esaminato e convalidato in pochi giorni dal GIP;
tutto ciò rivela, secondo l'interrogante, inquietanti realtà caratterizzate da approssimazione, illegittimità, disinteresse dei diritti degli indagati per cui appaiono indispensabili interventi adeguati -:
se alla luce dei fatti suesposti il Ministro in indirizzo non intenda avviare l'azione disciplinare nei confronti dei responsabili di fatti, secondo l'interrogante, oggettivamente gravi, violatori di norme deontologiche e procedurali che necessitano di iniziative rigorose proporzionate alla gravità dei fatti sopra ricordati.
(3-00124)

Interrogazione a risposta scritta:

OLIVIERI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
a quanto risulta all'interrogante nella struttura penitenziaria di Genova Pontedecimo sono fermi, ormai da anni, i lavori di ristrutturazione finanziati direttamente da questo Ministero e finalizzati alla realizzazione di un moderno e polifunzionale centro clinico modello, attrezzato anche per il ricovero di pazienti detenuti/e portatori/trici di handicap motori;
tali lavori, infatti, iniziati nel 2002 per un importo ammontante a circa 3 miliardi di lire sono stati poco dopo sospesi per il fallimento della ditta appaltatrice;
le conseguenze della sospensione dei lavori sono molto pesanti poiché i locali nei quali si svolgono le attività mediche ed infermieristiche sono completamente inagibili a causa dei lavori iniziati e non finiti, tutte le attività sanitarie sono svolte in anguste stanze/magazzino del tutto inadeguate a tale utilizzo;
questa situazione è ulteriormente aggravata dalla cronica mancanza di fondi che impedisce un corretto utilizzo

delle risorse mediche umane a disposizione dell'istituto e compromette il corretto svolgimento delle terapie con l'impossibilità dell'acquisto della totalità dei farmaci richiesti -:
quali iniziative si intenda assumere per far cessare questa assurda situazione.
(4-00550)