Allegato B
Seduta n. 19 del 5/7/2006

TESTO AGGIORNATO AL 6 LUGLIO 2006

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GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta immediata:

RONCONI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
oltre un mese fa, nell'ambito di un'inchiesta su false fatturazioni e riciclaggio di denaro, su richiesta del pubblico ministero Claudio Cicchella è stato sottoposto a misure cautelari presso il carcere di Perugia l'imprenditore Leonardo Giombini;
l'intera vicenda è stata ed è tuttora oggetto di attenzione da parte dei quotidiani nazionali e locali, anche perché la guardia di finanza, nel corso delle indagini, avrebbe rinvenuto del materiale in cui si farebbe riferimento anche ad importanti esponenti politici locali;
sembrerebbe che, nelle scorse settimane, il presidente della giunta regionale ed il sindaco di Perugia abbiano effettuato una visita nel carcere -:
se corrisponda al vero la notizia che il direttore del carcere di Perugia, ove sono ancora reclusi l'imprenditore Giombini e gli altri coimputati, abbia vincoli di parentela di primo grado con uno dei legali dello stesso Giombini e se tale coincidenza non avrebbe consigliato lo spostamento dell'imputato in altra struttura penitenziaria.
(3-00096)

MARONI, LUSSANA e COTA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il cosiddetto «decreto-legge Bersani» sulla competitività firmato il 4 luglio 2006 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha messo a punto una serie di liberalizzazioni riguardanti molti settori professionali;
numerose si sono levate le voci di protesta, tra le quali preme segnalare quella messa in atto dai tassisti, che hanno proclamato un'astensione dal lavoro ad

oltranza, con conseguente paralisi totale dell'attività dei taxi in molte città italiane, fino all'astensione collettiva già indetta per l'11 luglio 2006;
le disposizioni del suddetto decreto prevedono, fra l'altro, la liberalizzazione tariffaria degli ordini professionali e le linee guida in merito al riordino delle professioni e degli ordini, che sono di competenza del Ministro interrogato;
le norme contestate del decreto-legge non solo sembrerebbero violare le recenti prese di posizione espresse dal Parlamento europeo a favore delle professioni, ma sono state adottate senza coinvolgere in alcun modo i soggetti interessati, con l'intento magari di punire categorie professionali considerate non vicine all'attuale maggioranza di governo;
cosa ancor più grave, Lei stesso, Ministro competente, ha lamentato non solo di non essere stato consultato, ma addirittura espropriato della materia, al punto di aver minacciato l'appoggio esterno al Governo di cui fa parte -:
come siano da interpretare le Sue dichiarazioni programmatiche alle Camere, ove si rinvengono posizioni e rassicurazioni che drasticamente contrastano con i contenuti del suddetto decreto-legge, e quale sia a questo punto la posizione che il Ministro interrogato ha in merito ad un provvedimento del quale dice di essere stato tenuto all'oscuro e che, secondo gli interroganti, dietro lo schermo della tutela del cittadino consumatore stravolge il settore delle professioni in nome di un malinteso liberalismo.
(3-00097)

Interrogazione a risposta scritta:

STUCCHI. - Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
la Farchemia è un'industria chimica-farmaceutica sita nel comune di Treviglio (Bergamo) che rientra nell'inventario nazionale del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, tra gli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti (codice stabilimento ND 175). Nell'elenco dei siti contaminati inseriti nel Piano regionale di Bonifica delle aree contaminate della regione Lombardia rientra la discarica di fanghi industriali dell'azienda (classe A);
nel 2004 la Farchemia fu oggetto di accertamenti poiché il dimetridazolo componente di un farmaco, è prodotto nella zona unicamente da questa azienda. La Raccomandazione 70/524/CEE così come modificata dal regolamento CE n. 2205 del 2001 proibisce l'utilizzo della sostanza «dimetridazolo». Ai sensi del Regolamento CE 2377 del 1990 il ricordato componente è ritenuto tossico e non può essere stabilito un LMR (limite massimo di residuo). Nella Gazzetta Ufficiale del 21 febbraio 1996, n. 43, è comparsa la revoca dell'autorizzazione all'immissione in commercio [omissis] a medicinali veterinari prefabbricati contenenti dimetridazolo;
nel luglio 2005 una nube di anidride solforosa fuoriuscì dall'impianto della succitata azienda a seguito del surriscaldamento di un macchinario essicatore nel settore finissaggio;
secondo i rapporti dei vigili del fuoco di Bergamo il pericolo è rimasto circoscritto all'interno della struttura, e non oltre i venti metri di distanza dalla fabbrica;
l'anidride solforosa causa danni ambientali e sanitari: dalle cosiddette piogge acide, che danneggiano la vegetazione e corrodono i marmi e le pietre, all'irritazione del tratto respiratorio superiore e dei bronchi;
già nella passata legislatura l'interrogante aveva segnalato, senza ricevere risposta,

la situazione di cui sopra con atto n. 4-15962 -:
se l'azienda, ad oggi, abbia adottato tutte le misure di sicurezza previste dalla legislazione nazionale ed europea per prevenire ulteriori pericolose fughe di gas tossici e quali interventi di controllo e di verifica siano stati adottati a salvaguardia della salute delle popolazioni limitrofe.
(4-00448)