Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Bilancio dello Stato | ||
Altri Autori: | Servizio Commissioni | ||
Titolo: | Doc. 217: Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive e integrative del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione ai beni culturali | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Scheda di analisi Numero: 83 | ||
Data: | 05/03/2008 | ||
Organi della Camera: | VII-Cultura, scienza e istruzione |
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Camera dei deputati
XV LEGISLATURA
SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO |
SERVIZIO COMMISSIONI |
Analisi degli effetti finanziari |
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Disposizioni correttive e integrative del codice dei beni culturali e del paesaggio
(Schema di decreto legislativo n, 217) |
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N. 83 – 5 marzo 2008 |
La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato. La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione). L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.
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Tel. 2174 – 9455
SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione
Tel 3545 – 3685
DOC:
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217 |
Natura dell’atto:
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Schema di decreto legislativo |
Titolo breve:
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Disposizioni correttive ed integrative del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004.
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Riferimento normativo:
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articolo 10, della legge n. 137 del 2002 |
Relatore per la Commissione di merito:
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Folena |
Gruppo: |
RC-SE
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Relazione tecnica: |
Non presente
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Alla VII Commissione |
ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2
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(termine per l’esame: 16 marzo 2008)
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INDICE
PREMESSA
Lo schema di decreto in esame dispone modifiche ed integrazioni al decreto legislativo n. 42/2004, recante il codice dei beni culturali e del paesaggio.
Tali modifiche sono adottate in attuazione della disposizione contenuta nel comma 4 dell’art. 10 della legge n. 137/2002[1]che prevede l’adozione di disposizioni correttive ed integrative ai decreti emanati per il riassetto e la codificazione delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali.
In ottemperanza alla suddetta disposizione sono già stati emanati i seguenti decreti integrativi e correttivi: il d.lgs. 156/2006, con riguardo ai beni culturali ed il d.lgs. 157/2006, con riferimento al paesaggio.
Lo schema di decreto legislativo in esame apporta, in particolare, modifiche alle norme del codice relative all’osservanza degli accordi internazionali in materia di circolazione dei beni o cose di interesse storico ed artistico, alla disciplina di tutela dei beni archivistici ed alla disciplina di salvaguardia del patrimonio culturale di proprietà sia di enti pubblici, sia di soggetti giuridici privati non perseguenti scopo di lucro, sia di enti ecclesiastici.
La relazione illustrativa precisa che il provvedimento non comporta oneri a carico della finanza pubblica e che pertanto non è corredato di relazione tecnica.
Le modifiche che si intende introdurre al citato decreto legislativo n. 42/2004 assumono prevalentemente carattere ordinamentale.
Si segnalano di seguito le disposizioni suscettibili di determinare effetti finanziari
ANALISI DEGLI EFFETTI FINANZIARI
La norma, aggiungendo un comma all’art. 43, prevede la facoltà per il Ministero dei beni culturali di disporre il deposito coattivo, negli archivi di Stato competenti, delle sezioni separate di archivi privati ovvero di quella parte degli archivi degli enti pubblici che avrebbe dovuto costituirne sezione separata. In alternativa, il Ministero può stabilire l’istituzione della sezione separata presso l’ente inadempiente. Dispone, infine, che gli oneri derivanti dall’attuazione dei suddetti provvedimenti sono a carico dell’ente pubblico cui l’archivio perviene.
Al riguardo, pur apparendo la disposizione una esplicitazione di modalità di realizzazione degli interventi di organizzazione degli archivi insita nella vigente normativa, appare opportuno che il Governo confermi che la stessa non determini oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.
La norma, modifica l’art. 44, comma 5 , che prevede che i direttori degli archivi e degli istituti possano ricevere in deposito, previo assenso del competente organo ministeriale, beni culturali appartenenti ad enti pubblici. Le spese di conservazione e custodia sono a carico degli enti depositanti. La modifica che si vuole introdurre prevede la possibilità che le parti convengano che tali spese, in ragione del particolare valore dei beni e del rispetto degli obblighi di conservazione da parte del depositante, siano in tutto o in parte a carico del Ministero.
Al riguardo, rilevato che tale disposizione appare suscettibile di determinare uno spostamento degli oneri relativi alla conservazione e custodia dei beni dagli enti pubblici depositanti al Ministero dei beni culturali, appare opportuno che il Governo confermi che ad essi si possa far fronte con gli ordinari stanziamenti già iscritti in bilancio.
ARTICOLO 4, comma 2
Abrogazioni e interpretazione autentica
La norma dispone che l’articolo 166 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, si interpreta nel senso che dall’abrogazione dell’articolo 5, della legge 8 ottobre 1997, n. 352 è eccettuato il comma 5, del medesimo articolo.
Al riguardo, si ricorda che il comma 5, dell’articolo 5, della legge n. 352 del 1997 autorizzava, a valere delle entrate di cui alla legge n. 332 del 1985, la spesa di 5 miliardi di lire a decorrere dall’anno 1997 per interventi di restauro. conservazione e manutenzione del patrimonio culturale. Sempre per le suddette finalità, la norma autorizzava, inoltre, mediante utilizzo del fondo speciale di conto capitale, un limite di impegno trentennale 20 miliardi di lire a decorrere dall’anno 2008.
Con riferimento alle suddette autorizzazioni di spesa, si rammenta che nel bilancio per l’anno 2008 è ancora previsto, nello stato di previsione del ministero per i beni e le attività culturali, un capitolo (n. 4650) recante contributi in conto interessi per interventi di restauro, conservazione e manutenzione del patrimonio culturale immobiliare con una dotazione di competenza pari a 12.911.423 euro, l’equivalente dei 25 miliardi di lire previsti, complessivamente, dall’articolo 5, comma 5, della legge n. 352 del 1997.
Con riferimento, quindi, alle autorizzazioni di spesa in esame, sembra che si sia, comunque, proceduto all’iscrizione in bilancio del relativo stanziamento nonostante l’abrogazione prevista dall’articolo 166 del decreto legislativo n. 490 del 1999. Al riguardo, appare opportuno acquisire una conferma da parte del Governo.
[1] “Delega per la riforma dell'organizzazione del Governo e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché di enti pubblici”.