Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento giustizia
Titolo: Fondo per gli investimenti in materia di edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile - Relazione n. 151 (art.46, co. 5, L. 448/2001)
Riferimenti:
SCH.DEC 151/XV     
Serie: Atti del Governo    Numero: 129
Data: 25/09/2007
Organi della Camera: II-Giustizia
Altri riferimenti:
L n. 448 del 28-DIC-01     


Camera dei deputati

XV LEGISLATURA

 

SERVIZIO STUDI

 

Atti del Governo

Fondo per gli investimenti in materia di edilizia giudiziaria, penitenziaria
e minorile

Relazione n. 151

(art.46, co. 5, L. 448/2001)

 

 

 

 

 

n. 129

 

 

25 settembre 2007

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dipartimento giustizia

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File: GI0212.doc

 

 


INDICE

Schede di lettura

§      Fondamento normativo  3

§      Il contenuto della relazione  4

Relazione n. 151

Fondo per l’edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile  11

Normativa di riferimento

§      L. 11 febbraio 1994, n. 109. Legge quadro in materia di lavori pubblici  (art. 19)37

§      L. 28 dicembre 2001, n. 448. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002). (art. 46)42

§      D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163. Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (art. 128)44

§      L. 27 dicembre 2006 n. 296. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) (art. 1, co. 507, allegato 2, Tabella D)47

 

 


Schede di lettura

 


Fondamento normativo

L’articolo 46 della legge finanziaria 2002 (legge n. 448/2001) ha disposto l’istituzione, nello stato di previsione della spesa di ciascun Ministero, di Fondi unici per gli investimenti per ogni comparto omogeneo di spesa.

 

Nei fondi confluiscono le risorse relative ad autorizzazioni di spesa per nuovi investimenti, nonché gli stanziamenti disposti in bilancio relativamente ad investimenti già autorizzati. Le autorizzazioni di spesa e gli stanziamenti che confluiscono in ciascuno dei fondi sono analiticamente indicati in apposito allegato al disegno di legge finanziaria. I Ministri competenti presentano annualmente al Parlamento, per l'acquisizione del parere da parte delle Commissioni competenti, una relazione nella quale viene individuata la destinazione delle disponibilità di ciascun fondo.

 

Per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero della giustizia per il 2007, il Fondo unico, istituito nel centro di responsabilità “Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro”, U.P.B. 1.2.3.3, capitolo 7020 (denominato Fondo da ripartire per l’edilizia penitenziaria e giudiziaria) reca una disponibilità di 190.108.931 euro in termini di competenza e di cassa.

 

Questo importo deriva (vedi allegato 2 e Tabella D, legge 296/2006, Finanziaria 2007):

 

-                 per 70.108.931 euro, dal trasferimento nella U.P.B. 1.2.3.3 degli stanziamenti per l’edilizia di servizio previsti dal R.D. 18 giugno 1931, n. 787 (Regolamento per gli istituti di prevenzione e di pena);.

 

-                 per 20.000.000 euro, dal rifinanziamento del Fondo unico disposto dalla legge finanziaria 2007;

 

-                 per 100.000.000 euro dal rifinanziamento del citato RD 787/1931.

 

Per effetto degli accantonamenti previsti dalla stessa legge finanziaria 2007 (art. 1, comma 507), nel bilancio di previsione 2007 lo stanziamento disponibile sul cap. 7020 per il citato Fondo si è ridotto a 178.781.662,35 euro in termini di competenza e di cassa, essendo stato reso indisponibile un accantonamento di 11.327.269 euro.

 

La legge finanziaria per il 2007 ha stabilito, all’articolo 1, comma 507, che sia accantonata e resa indisponibile, in maniera lineare (cioè proporzionale), una quota pari a 4,6 miliardi di euro per il 2007, a 5 miliardi di euro per il 2008 e a 4,9 miliardi di euro per il 2009, delle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato, anche con riferimento ad autorizzazioni di spesa predeterminate legislativamente, relative a determinate categorie economiche.

Gli accantonamenti costituiscono nella sostanza riduzioni degli stanziamenti di bilancio, in quanto le somme accantonate e rese indisponibili sono destinate alla fine dell’anno ad andare in economia.

Al fine di assicurare un’adeguata flessibilità gestionale è stata prevista una procedura che consente di rimodulare, con decreto ministeriale, gli accantonamenti all’interno degli stati di previsione dei singoli Ministeri, in attuazione della quale è stato emanato il DM 10luglio 2007 che, per quanto riguarda il cap. 7020, ha confermato l’accantonamento iniziale di 11.327.269 euro.

 

Il contenuto della relazione

La ripartizione del Fondo per gli investimenti 2007, pari - come detto- a 178.781.662 euro, è effettuata dal Governo con la relazione n. 151, sulla qualela Commissione giustizia deve esprimere il proprio parere (ex art. 46, comma 5, della citata legge finanziaria 2002) entro il 30 settembre 2007.

Va preliminarmente segnalato che la relazione ministeriale in esame contiene, in allegato, come gli altri anni, il prospetto analitico degli interventi e dei finanziamenti programmati. Ad esso, si fa rinvio per una eventuale analisi più dettagliata.

La quota parte delle risorse del Fondo attribuita all’Amministrazione giudiziaria per interventi programmati concernenti sia le strutture edilizie che l’impiantistica è di 62.650.000 euro.

 

Nella programmazione degli interventi si è tenuto conto, in primo luogo delle urgenze segnalate dai capi degli uffici giudiziari mirando, quindi, delle situazioni più a rischio sia per la vetustà delle strutture che per il mancato rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza (L. 626/1994).

Priorità è stata riservata in particolare alla messa a norma degli impianti degli edifici per assicurare la fruibilità degli ambienti di lavoro in regime di funzionalità e sicurezza. Sono previsti interventi sugli edifici giudiziari di Bari, Bologna, Bolzano, Caltanissetta, Cassino, Catania, Messina, Latina, Napoli, Palermo, Pisa, Rieti, Roma, Rovereto, Sassari, Siracusa e Trieste.

La quota del Fondo attribuita all’amministrazione giudiziaria (62.650.000 euro) è così ripartita nell’ambito della UPB 3.2.3.1 (Edilizia di servizio):

-                 per 21.451.653,06 euro in termini sia di competenza che di cassaal cap. 7200 – PG1 “Spese per l’acquisto e l’installazione di opere prefabbricate, nonché per l’acquisto, l’ampliamento, la ristrutturazione, il restauro e la manutenzione straordinaria di immobili”;

-                 per 41.198.346,94 euro in termini sia di competenza che di cassa al cap. 7200 – PG2 “Spese per acquisti, installazioni, ampliamento, adeguamenti tecnici e manutenzione straordinaria di strutture, impianti e interventi connessi per gli uffici dell’Amministrazione centrale e per quelli giudiziari”.

 

 

Per quanto concerne, invece, l’Amministrazione penitenziaria, la relazione rileva, anzitutto, come non sia stato possibile, con i fondi disponibili per il 2006, effettuare l’intero programma di interventi, anche per la necessità di fronteggiare esigenze prioritarie verificatesi durante l’esercizio.

Le risorse complessivamente assegnate al settore ammontano a 99.131.662 euro e sono, per la gran parte, finalizzate a ridare funzionalità agli impianti, in gran parte obsoleti e non a norma.

Si prevede, in particolare, la ristrutturazione di sezioni di istituti carcerari con il recupero di circa 1.460 posti detentivi; il risanamento di alloggi ed uffici riservati al personale civile del DAP nonché interventi sulle caserme agenti per una quota del finanziamento che, secondo l’Accordo Nazionale Quadro del 24 marzo 2004 (art. 15, comma 4) deve essere non inferiore al 10%; la realizzazione di 4 nuovi padiglioni detentivi di 200 posti ognuno nelle carceri di Agrigento, Carinola, Cremona e Terni; la ristrutturazione ed adeguamento alle norme del regolamento penitenziario di settori delle Case circondariali di Campobasso e Livorno; il potenziamento degli impianti di sicurezza (in particolare, videosorveglianza).

In generale, nel ripartire la parte delle risorse totali destinata ai descritti interventi (79.231.500 euro) la relazione afferma che l’amministrazione ha privilegiato le strutture penitenziarie del centro-sud apparse più obsolete e degradate.

La ripartizione geografica delle citate risorse è la seguente:

 

-NORD           euro 21.950.000

-CENTRO       euro 25.931.500

-SUD               euro 31.350.000

 

Per quanto riguarda i rimanenti importi disponibili, pari a 19.900.162 euro, le finalizzazioni hanno riguardato, in particolare:

-                 per 12.550.000 euro, il finanziamento di perizie suppletive sugli interventi in corso, il finanziamento di incarichi a professionisti per la redazione di progetti o per consulenze esterne (quando risultino insufficienti le risorse di personale dell’amministrazione), interventi urgenti;

-                 per 7.400.162 euro, somme da destinare ai Provveditorati regionali.

 

La quota parte delle risorse del Fondo attribuita all’Amministrazione penitenziaria viene assegnata in termini di competenza e di cassa, nell’ambito della UPB 4.2.3.1 (Edilizia di servizio), al cap. 7300 – PG 5 “Spese per l’acquisto e l’installazione di opere prefabbricate, nonché per l’acquisto, l’ampliamento, la ristrutturazione, il restauro e la manutenzione straordinaria di immobili”  ed al cap. 7300 – PG1 e PG 2 “Spese per l’acquisto e l’installazione di strutture, impianti ed interventi connessi per l’Amministrazione penitenziaria”.

 

 

Infine, le risorse del Fondo destinate alla Giustizia minorile interesseranno diversi complessi immobiliari bisognosi di ristrutturazione e ammodernamento. In fatti, va ricordato come il patrimonio immobiliare destinato alla giustizia minorile è in gran parte risalente a immobili storici e istituti di rieducazione di fine ‘800 (Bologna, Firenze, Palermo, Torino, Lecce); nel contempo, anche gli edifici più moderni (comunque degli anni ’60) risultano estremamente dispendiosi in termini di gestione e manutenzione (Milano, Roma, L’Aquila, Napoli, Catanzaro, Quartucciu).

 

La quota del Fondo destinata all’amministrazione della Giustizia minorile risulta pari a 17.000.000 euro.

Si tratta, in ogni caso, della prosecuzione di un piano strutturato su più anni, in relazione alle disponibilità finanziarie, i cui interventi riguarderanno oltre alla manutenzione e ristrutturazione degli edifici, l’adeguamento alle norme sulla sicurezza di cui alla legge 626, il potenziamento delle misure di sicurezza passiva degli edifici, l’adeguamento alla normativa sull’accessibilità dei luoghi di lavoro per i portatori di handicap. Gli adeguamenti mirano anche ad una razionalizzazione e riduzione dei posti di servizio della polizia penitenziaria, anche in relazione alla carenze di organico del corpo.

Per quel che concerne, in particolare, le ristrutturazioni, la relazione cita come prioritari gli interventi da realizzare sui complessi detentivi minorili di Milano, Firenze, R. Calabria, Roma, Torino, L’Aquila, Nisida, Treviso, Cagliari, Lecce ed Airola.

La ripartizione degli interventi finanziari per aree geografiche, anche in questo caso, privilegia il centro-sud rispetto al settentrione.

 

-NORD           euro 4.800.000

-CENTRO       euro 5.500.000

-SUD               euro 5.500.000

 

I 17 milioni di euro assegnati alla Giustizia minorile devono essere assegnati in termini di competenza e cassa, nell’ambito della UPB 5.2.3.1 (Edilizia di servizio), al cap. 7400 – PG1 “Spese per l’acquisto e l’installazione di opere prefabbricate, nonché per l’acquisto, l’ampliamento, la ristrutturazione, il restauro e la manutenzione straordinaria di immobili” ed al cap. 7400 – PG2 “Spese per l’acquisto, l’installazione e l’adeguamento di strutture, impianti ed interventi connessi al funzionamento della Giustizia minorile”.

 

 

 

 


Relazione n. 151


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

FONDO PER L'EDILIZIA
GIUDIZIARIA, PENITENZIARIA E MINORILE

Nello stato di previsione della spesa del Ministero della Giustizia è istituito un fondo per gli investimenti in materia di edilizia penitenziaria, giudiziaria e minorile, allogato nell'ambito del C. d. r. "Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro" — U.P.B. n.1.2.3.3. — capitolo 7020 avente la seguente denominazione "Fondo da ripartire per l'edilizia penitenziaria e giudiziaria", con uno stanziamento pari a 190.108.931,00 euro in termini di competenza e di cassa.

Nell'apposito allegato alla legge finanziaria 2007 (Allegato 2) e nella Tabella D sono indicati gli stanziamenti e le autorizzazioni di spesa che confluiscono nel fondo sopra citato. In particolare sono previsti:

a)      uno stanziamento di 70.108.931,00 euro (R.D. 18/6/1931, n. 787);

b)      il rifinanziamento disposto dalla legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006) di Euro 20.000.000,00 per l'anno 2007;

c)      il rifinanziamento del Regio Decreto 18/6/1931, n. 787 di Euro 100.000.000,00 a valere sul Fondo per l'edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile.

Nel bilancio di previsione per l'anno 2007, per effetto degli accantonamenti previsti dall'articolo 1 comma 507 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), risulta uno stanziamento disponibile sul capitolo 7020 di Euro 178.781.662,35 in termini di competenza e di cassa.

Per quanto concerne la destinazione della disponibilità del fondo, pari, come detto, a 178.781.662,00 euro, si formula, ai sensi dell'art. 46 comma 5, della legge finanziaria 2002, la seguente relazione per l'acquisizione del prescritto parere da parte delle competenti Commissioni.


RELAZIONE

A — AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA

 

Gli interventi programmati per l'anno 2007 in materia di edilizia giudiziaria concernono sia le strutture edilizie in senso stretto sia l'impiantistica.

I quadri esigenziali hanno tenuto conto, in primo luogo, dell'urgenza delle opere da realizzare in base alle segnalazioni pervenute dai Capi degli Uffici giudiziari e dai competenti Provveditorati Interregionali del Ministero delle Infrastrutture, su tutto il territorio nazionale.

In particolare, si evidenzia che, in alcuni casi, è già stato necessario avviare opere volte ad eliminare situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità e, come tali, designate dagli organi tecnici quali interventi di "somma urgenza".

La vetustà di alcuni edifici giudiziari nonché l'inadeguatezza degli impianti rispetto alle vigenti normative in materia di sicurezza, inducono gli organi tecnici ad intervenire nelle situazioni più a rischio in regime di somma urgenza.

Pertanto, si è ritenuto opportuno prevedere, anche per il 2007 e sulla scorta delle esperienze degli scorsi anni, importi ritenuti congrui per tali emergenze sul Cap. 7200 Piano di gestione 1 (edilizia giudiziaria) e Piano di gestione 2 (impiantistica).

L' importo di un milione di Euro, previsto per gli interventi urgenti sia sugli impianti che sugli edifici, trova giustificazione nella circostanza che sempre più di frequente occorre intervenire per eliminare situazioni di pericolo dovute ad impianti vecchi e non adeguati.

Prioritarie sono state ritenute anche le richieste di lavori intesi ad assicurare la fruibilità degli ambienti di lavoro in regime di funzionalità e sicurezza, secondo i dettami del D. L.vo 626/94.

In tale ottica sono stati inseriti gli interventi per gli edifici giudiziari di Bari, Bologna, Bolzano, Caltanissetta, Cassino, Catania, Messina, Latina, Napoli, Palermo, Pisa, Rieti, Roma, Rovereto, Sassari, Siracusa e Trieste; particolare riguardo è stato rivolto alla sede ministeriale di via Arenula, con un programma che comprende il proseguimento del rifacimento degli impianti e la realizzazione del nuovo sistema antincendio, nonché al Palazzo della Cassazione in P.za Cavour, ove continuano le opere di ammodernamento degli impianti e quelle di un migliore sfruttamento degli spazi.

E' auspicabile che l'opera di risanamento degli edifici dell'Amministrazione possa continuare senza soluzione di continuità anche nei prossimi esercizi, consentendo, da una parte, l'entità degli stanziamenti e, dall'altra, una velocizzazione delle procedure da parte di


alcuni Provveditorati, permettendo di far pervenire in tempo utile i progetti ed i risultati dei relativi affidamenti delle opere.

Gli interventi sono analiticamente specificati nell'allegato prospetto.

La quota attribuita all'Amministrazione giudiziaria è pari ad euro 62.650.000,00.

Tali fondi dovranno essere assegnati per euro € 21.451.653,06 in termini di competenza e cassa al capitolo 7200 - PG 1 - "Spese per l'acquisto e l'installazione di opere prefabbricate, nonché per l'acquisto, l'ampliamento, la ristrutturazione, il restauro e la manutenzione straordinaria di immobili" e, per euro € 41.198.346,94 in termini di competenza e cassa al capitolo 7200 – PG 2 - "Spese per acquisti, installazioni, ampliamento, adeguamenti tecnici e manutenzione straordinaria di strutture, impianti e interventi connessi per gli uffici dell'Amministrazione centrale e per quelli giudiziari.

 

B – AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

 

Si premette che con i fondi assegnati nel 2006 non è stato possibile attuare l'intero programma approvato, per le necessità di soddisfare esigenze prioritarie verificatesi nel corso dell'esercizio.

Gli interventi proposti, in parte sono finalizzati alla ristrutturazione di sezioni attualmente inutilizzate con il recupero di circa 1.460 posti detentivi.

Altri interventi sono finalizzati al risanamento e rifunzionalizzazione di edifici riservati al personale civile (alloggi e uffici) nonché interventi relativi a caserme agenti per una quota del finanziamento non inferiore al 10% in base all'Accordo Nazionale Quadro, Art. 15, comma 4 del 24 marzo 2004.

Tutti gli interventi proposti, per un importo complessivo di euro 99.131.662,00 sono in massima parte finalizzati a ridare funzionalità agli impianti, in quanto obsoleti, fuori norma e non funzionanti.

Si propone, in particolare, la realizzazioni di n. 4 nuovi padiglioni di 200 posti ciascuno presso gli istituiti di Agrigento, Carinola, Cremona e Terni per complessivi 800 posti detentivi; nonché la ristrutturazione e l'adeguamento al D.P.R. 230/2000 di una sezione detentiva di n. 70 posti presso la Casa Circondariale di Campobasso e la sopraelevazione e adeguamento al D.P.R. 230/2000 del padiglione D della Casa Circondariale di Livorno.

Inoltre, si propone il rifacimento ed il potenziamento degli impianti di sicurezza, all'interno degli istituti e in corrispondenza dei muri di cinta e portineria con l'impiego di


tecnologie avanzate anche di video-controllo, con la finalità di aumentare il grado di sicurezza delle strutture ed il contenimento del personale di sorveglianza.

Nel ripartire l'importo disponibile per gli interventi, in prima istanza è stata data priorità a quegli interventi irrinunciabili; nell'inserimento dei rimanenti si è cercato di bilanciare l'incidenza per aree geografiche, privilegiando il Sud e il Centro ove si manifesta maggiore degrado.

 

Tale ripartizione risulta la seguente:

Nord

Euro

21.950.000,00

Centro

Euro

25.931.500,00

Sud e Isole

Euro

31.350.000,00

 

Il rimanente importo di euro 19.900.162,00, fino alla concorrenza di euro 99.131.662,00 è finalizzato come segue:

Parte dell'accantonamento di euro 12.500.000,00 si è reso necessario per soddisfare nel corso dell'anno la necessità di finanziare eventuali perizie suppletive sugli interventi in corso di realizzazione. Infatti, la maggior parte degli interventi è relativa a lavori di ristrutturazione di edifici complessi, per i quali in fase di elaborazione dei progetti, risulta difficile individuare con esattezza l'entità di tutte le lavorazioni.

Infine, si dovrà assicurare il finanziamento di incarichi da conferire a professionisti esterni per la redazione di progetti o per supporti esterni, quando non è possibile farvi fronte per carenza di personale dell'Amministrazione, nonché interventi urgenti allo stato in fase di definizione.

La somma di euro 7.400.162,00 sarà ripartita tra i Provveditorati regionali ed assegnata in gestione diretta agli stessi per far fronte alla manutenzione e conduzione degli impianti tecnologici dell'istituto e degli alloggiamenti agenti.

La quota complessiva attribuita all'Amministrazione penitenziaria è pari a 99.131.662,00 di euro.

Tali fondi dovranno essere assegnati, in termini di competenza e di cassa, al capitolo 7300 PG 5 - "Spese per l'acquisto e l'installazione di opere prefabbricate nonché per l'acquisto, l'ampliamento, la ristrutturazione, il restauro e la manutenzione straordinaria di immobili", e al capitolo 7300 – PG 1 e PG 2 - "Spese per l'acquisto e l'installazione di strutture, impianti ed interventi connessi per l'Amministrazione penitenziaria".

 

 

C - GIUSTIZIA MINORILE

Ai sensi dell'art. 128 del D.L.vo 12.04.06 n. 163 l'Amministrazione predispone la programmazione triennale degli interventi edilizi sulle strutture, di singolo importo superiore

ad € 100.000,00, relativi soprattutto alla manutenzione ordinaria, straordinaria ed alla ristrutturazione dei fabbricati e dei relativi impianti.

Le strutture nelle quali sono ubicate gli istituti, i servizi e gli uffici giudiziari minorili sono costituite da immobili storici (vecchi conventi) e case di rieducazione fine '800 (Bologna, Firenze, Palermo, Torino, Lecce).

Le strutture più moderne risalgono agli inizi degli anni '60, con complessi organizzati in padiglioni separati, estremamente dispendiosi in termini di costi di gestione e di manutenzione [Milano, Roma, L'Aquila, Napoli, Catanzaro, Quartucciu (CA)].

La recente normativa sulla sicurezza degli edifici, sull'igiene dei luoghi di lavoro e sull'accessibilità per i portatori di handicap, hanno richiesto una serie di interventi la cui realizzazione è stata ripartita, per la compatibilità finanziaria, su più anni.

L'obiettivo principale è quello di mantenere gli edifici e i locali di lavoro e di permanenza per i minori ad un livello dignitoso e nel pieno rispetto della normativa vigente.

Infine, prosegue l'attività rivolta alle misure di sicurezza passiva negli istituti penali affinché questi possano assolvere la loro funzione garantendo ai minori e agli operatori la necessaria tranquillità e sicurezza.

Tali adeguamenti sono volti anche ad ottimizzare l'impiego delle scarse unità di personale di Polizia Penitenziaria, per ottenere una razionalizzazione e riduzione dei posti di servizio.

Tutti gli interventi sono realizzati con l'imprescindibile contributo tecnico operativo dei Provveditorati Regionali alle Opere pubbliche del competente Ministero delle Infrastrutture, con i quali sono state stipulate apposite e singole convenzioni (art.19, comma 3, L. 109/94).

In particolare nell'anno in corso si intende proseguire ed avviare la ristrutturazione di diversi complessi immobiliari che versano in precario stato di conservazione e necessitano di opere di adeguamento e ammodernamento, tra i quali i complessi detentivi di Milano, Firenze, Reggio Calabria, Roma, Torino, L'Aquila, Nisida, Treviso, Lecce, Cagliari e Airola.

Nel ripartire l'importo disponibile per gli interventi, in prima istanza è stata data priorità a quegli interventi irrinunciabili; nell'inserimento dei rimanenti si è cercato di bilanciare l'incidenza per aree geografiche.

Tale ripartizione risulta la seguente:

Nord

Euro

4.800.000,00

Centro

Euro

5.500.000,00

Sud e Isole

Euro

5.200.000,00

 

 


La quota attribuita all'Amministrazione minorile è pari a Euro 17.000.000,00.

Tali fondi dovranno essere assegnati, in termini di competenza e cassa al capitolo7400 PG 1 - "Spese per l'acquisto e l'installazione di opere prefabbricate, nonché per l'acquisto, l'ampliamento, la ristrutturazione, il restauro e la manutenzione straordinaria di immobili" e al capitolo 7400 – PG 2 - "Spese per l'acquisto, l'installazione e l'adeguamento di strutture, impianti ed interventi connessi al funzionamento della Giustizia minorile".

Gli interventi sono analiticamente specificati nel prospetto allegato.

 

IL MINISTRO