Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
| |
---|---|
Autore: | Servizio Rapporti Internazionali |
Titolo: | Riunione dei Segretari Generali dei Parlamenti dell'Unione europea - Lisbona, 3-4 aprile 2008 |
Serie: | Documentazione per l'attività internazionale Numero: 50 |
Data: | 02/04/2008 |
![]() |
Camera dei deputati
XV LEGISLATURA
SERVIZIO RAPPORTI INTERNAZIONALI
Documentazione per l’attività internazionale
RIUNIONE DEI SEGRETARI GENERALI DEI PARLAMENTI DELL’UNIONE EUROPEA
Lisbona, 3-4 aprile 2008
n° 50
2 aprile 2008
Consigliere Capo Servizio |
Mirella Cassarino (Tel. 9330) |
Consigliere parlamentare |
Cristina De Cesare (Tel. 4410) |
Documentarista |
Alessandra Baldari (Tel. 4591) |
Segretario |
Daniela Vachez (Tel. 3948) |
I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l’atività degli organi parlamentari e dei parlamentari.
La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.
I N D I C E
A) PORTOGALLO
Scheda Paese 1
Rapporti Bilaterali (a cura del Ministero degli Affari esteri)
B) SCHEDE
Ingresso del Parlamento Italiano nell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea parlamentare Euromediterranea (APEM)(2008-2012) 27
I programmi di assistenza tecnica e di cooperazione amministrativa della Camera dei deputati con i Parlamenti esteri
C)RELAZIONI PARLAMENTARI CON GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE EUROPEA:
FRANCIA 57
Protocollo di collaborazione siglato tra la Camera dei deputati della Repubblica italiana e l’Assemblea della Repubblica Portoghese
Curriculum Vitae di Jaime José Matos de Gama, Presidente dell’Assemblea della Repubblica del Portogallo(a cura del Ministero degli Affari esteri)
Curriculum Vitae di Maria Adelina De Sa Carvalho, Segretario generale dell'Assemblea della Repubblica Portoghese (a cura del Ministero degli Affari esteri) 119
![]() |
DATI GENERALI |
|
Abitanti |
10.642.836 (stima luglio 2007) |
Superficie |
92.391 kmq (quasi 1/3 del territorio italiano) |
Capitale |
LISBONA |
Tasso crescita popolazione |
0,334% |
Aspettative di vita |
77,87 |
Lingua ufficiale |
Portoghese |
Tasso di alfabetizzazione |
93,3% |
Confessioni religiose |
Romano cattolica (84.5%), altri cristiani (2.2%), altri (0,3%), |
Tasso di crescita della popolazione |
0,33% |
PRINCIPALI CARICHE DELLO STATO
|
|
Presidente della Repubblica |
Anibal CAVACO SILVA, dal 9 marzo 2006 |
Presidente dell'Assemblea della Repubblica |
Jaime José Mato da GAMA |
Primo Ministro |
José SOCRATES, dal 12 marzo 2005 |
Ministro di Stato e degli Affari esteri |
Luis AMADO, da 30 giugno 2006 |
Ministro di Stato e delle Finanze |
Fernando TEIXEIRA DOS SANTOS, dal 21 luglio 2005 |
Ministro di Stato e dell’Amministrazione interna |
Rui PEREIRA, dal 17 maggio 2007 |
Ministro della Difesa |
Nuno SEVERIANO TEIXEIRA, dal 30 giugno 2006 |
Ministro della Giustizia |
Alberto COSTA |
Presidente della Repubblica: Gennaio 2011
Assemblea della Repubblica: Febbraio 2009
QUADRO ISTITUZIONALE
|
Il Portogallo è una Repubblica parlamentare. La Costituzione è entrata in vigore nell'aprile 1976 ed è stata emendata più volte.
Presidente della Repubblica |
Il Capo dello Stato è il Presidente della Repubblica, eletto a suffragio universale diretto per un mandato di cinque anni. Non può essere rieletto per più di due mandati consecutivi. Rappresenta la Repubblica portoghese, garantisce l’indipendenza nazionale, l’unità dello Stato e il regolare funzionamento delle istituzioni democratiche. È comandante supremo delle forze armate.
Il Presidente della Repubblica nomina il Primo Ministro sulla base dei risultati elettorali, ma può, d’altra parte, anche costringere alle dimissioni il Governo qualora lo ritenga indispensabile per garantire il funzionamento democratico delle istituzioni (art. 195 della Costituzione). Ugualmente, il Presidente della Repubblica può procedere allo scioglimento dell’Assemblea Nazionale e, conseguentemente, alle dimissioni del Governo. Può inoltre decretare, sentito il Governo e su autorizzazione del Parlamento, lo stato di emergenza. Può esercitare il potere di veto, anche se tale facoltà incontra delle limitazioni. Il Presidente può consultare il Consiglio di Stato in ordine alle decisioni più importanti. Fanno parte del Consiglio le più alte autorità dello Stato, compreso il Presidente dell’Assemblea della Repubblica.
Parlamento |
Il Parlamento è a struttura monocamerale.L'Assemblea della Repubblica è eletta per quattro anni con sistema proporzionale; può essere formata da un minimo di 180 a un massimo di 230 deputati, come nella composizione attuale che include 4 deputati in rappresentanza dei portoghesi all’estero.
Le ultime elezioni si sono svolte il 20 febbraio 2005 a seguito dello scioglimento anticipato nel dicembre 2004. Le precedenti elezioni generali si erano tenute nel marzo 2002.
In base alle ultime consultazioni elettorali, il Parlamento risulta così composto:
PARTITO |
% |
SEGGI |
Partito socialista (PS) |
45.03% |
121 |
Coalizione Democratica Unita (CDU - Coalizione Verdi - Comunisti) |
7,54% |
14 |
Blocco di sinistra (BE) |
6,35% |
8 |
Partito socialdemocratico (PSD) |
28,76% |
75 |
Partito Social Democratico - Partido Popular (CDS - PP) |
7,25% |
12 |
TOTALE |
|
230 |
Le donne presenti nell’Assemblea della Repubblica sono 49, pari al 21,30%.
I progetti di legge sono approvati a maggioranza dall'Assemblea; la Costituzione prevede la presenza di particolari leggi "rinforzate", definite leggi organiche, la cui approvazione definitiva deve avvenire a maggioranza assoluta dei membri. Le modifiche costituzionali sono approvate a maggioranza dei due terzi degli aventi diritto al voto. Le leggi sono promulgate dal Presidente della Repubblica che può opporre il proprio veto; se l'Assemblea approva nuovamente il testo a maggioranza assoluta (di due terzi nel caso di leggi organiche), la legge deve essere obbligatoriamente promulgata. Non è previsto il veto presidenziale per i disegni di legge di revisione costituzionale.
Governo |
Il Governo è formato dal Primo Ministro, dai Ministri e dai Segretari. Il Presidente della Repubblica nomina, e può revocare il Primo Ministro; i Ministri sono nominati dal Presidente della Repubblica su indicazione del Primo Ministro. Il Presidente della Repubblica può presiedere il Consiglio dei Ministri solo se ne è richiesto dal Primo Ministro. Il Governo deve avere la fiducia del Parlamento, che si considera presunta fino ad un eventuale voto di sfiducia, approvato a maggioranza assoluta dei membri dell'Assemblea.
Amministrazioni locali |
All'Amministrazione locale portoghese sono preposti gli organi di governo locale: i Municipi e le "Freguesias". Si tratta di enti autonomi, di lunga tradizione storica, che perseguono gli interessi collettivi propri della popolazione residente in una determinata area circoscrizionale del territorio nazionale, tramite organi rappresentativi democraticamente eletti a suffragio universale diretto e a scrutinio segreto dai cittadini residenti. Gli arcipelaghi di Madeira e delle Azzorre sono organizzati in forma di Regioni Autonome. Sono organi di Governo propri di ciascuna regione l'Assemblea Regionale e il Governo Regionale. L'Assemblea Regionale è eletta a suffragio universale diretto e a scrutinio segreto, con sistema proporzionale. La sovranità della Repubblica, nelle regioni autonome, è rappresentata da un Ministro della Repubblica, la cui nomina compete al Presidente della Repubblica su proposta del Governo. Il Presidente del Governo Regionale è nominato dal Ministro della Repubblica, sulla base dei risultati delle elezioni per l'Assemblea Regionale.
QUADRO POLITICO (in collaborazione con il MAE)
|
Governo in carica
Le elezioni legislative del 20 febbraio 2005 hanno visto la netta affermazione del Partito Socialista – guidato da José Socrates – che, primo caso nella storia parlamentare portoghese dal 1974, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi (120 su 230) e il 45% dei voti. Secca la sconfitta dei Socialdemocratici (dal 40,2% al 28,7%, 75 seggi), in calo anche i Popolari (7,3% dall’8,8%, 12 deputati). I partiti della sinistra radicale hanno invece aumentato i consensi: i comunisti (CDU), con il 7,5% e 14 deputati, il Blocco di sinistra da 3 a 8 seggi.
Sin dal suo discorso programmatico, Socrates aveva illustrato una linea di sostanziale continuità in politica estera (tradizione atlantica ed europea), indicando come obiettivo anche la realizzazione del referendum sulla Costituzione Europea (poi rinviato piu’ volte a seguito degli esiti referendari francese ed olandese); sul piano interno, presentava un ambizioso programma di riforme, a partire dal settore della pubblica amministrazione e per la creazione di una “via rapida per l’investimento”.
Alle elezioni presidenziali del gennaio 2006, Anibal Cavaco Silva, espressione del centro-destra otteneva la vittoria con una maggioranza del 50,59%. Manuel Alegre, socialista, otteneva il secondo posto (20,72), contro il 14,34 di Mario Soares, candidato della sinistra e già due volte Presidente (tra il 1986 ed il 1996).
Peraltro l’alto tasso di astensione, pari al 37,39%, dimostrava il basso profilo di una campagna elettorale che poco aveva mobilitato la società civile. La vittoria di Cavaco Silva era da attribuire soprattutto al suo carattere di “politico apolitico”; la maggioranza minima che lo ha designato rappresenta una sorta di investitura moderata, adatta ad una “coabitazione pacifica” tra Presidente e Governo. L’appartenenza ideologica sia del Presidente che del Primo Ministro al “riformismo trasversale” rassicurava sulla possibilità di cooperazione istituzionale al fine di far fronte alle difficili sfide che attendono il Paese travagliato negli anni precedenti da una lunga crisi economica e sociale.
Il bilancio e' sin qui nel complesso positivo per il Primo Ministro Socrates, che continua a godere di una solida popolarità ed e’ fortemente appoggiato dal partito (che al Congresso di novembre 2006 lo ha rieletto Segretario Generale con il 97% dei voti).
Va peraltro segnalato che la scorsa primavera il Primo Ministro e’ stato al centro di una dura campagna della stampa di opposizione che denunciava la presunta falsificazione del suo titolo di laurea: la vicenda si è conclusa senza conseguenze rilevanti per il Capo del Governo, la cui statura morale è uscita tuttavia ridimensionata dalla vicenda.
Il 29 gennaio 2008 il premier socialista portoghese Jose' Socrates ha annunciato un mini-rimpasto del governo monocolore che guida da tre anni, con la sostituzione dei ministri della sanita' e della cultura. Alla cultura e' prevista la sostituzione dell'uscente Isabel Pires de Lima, contestata in una recente petizione di diverse centinaia di artisti e intellettuali, con il giurista Jose' Antonio Pinto Ribeiro. Alla sanita' il titolare Antonio Correia de Campos, ispiratore di una molto discussa riforma dei servizi del pronto soccorso, è stato sostituito dalla ex-direttrice dei servizi sanitari di Lisbona Ana Jorge.
ATTUALITA’ DI POLITICA ESTERA(in collaborazione con il MAE)
|
Il Portogallo è ben consapevole che il suo futuro si gioca in Europa; perciò aveva partecipato attivamente e con un approccio “bi-partisan” all’elaborazione, in seno alla Convenzione e nei fori istituzionali, dei nuovi scenari sul futuro dell’Europa. Ha dato inoltre pieno sostegno all’allargamento, ma è attento a contenere i pericoli di una marginalizzazione geopolitica, le spinte verso ipotetici Direttori, la diminuzione del flusso dei fondi strutturali e degli aiuti della PAC. Difende fortemente il principio della pari dignità degli Stati membri.
Il Governo portoghese aveva espresso soddisfazione per gli esiti del negoziato sulla Costituzione europea, promuovendo una modifica costituzionale per rendere possibile un referendum popolare: fissato dapprima ad ottobre 2005, e’ stato poi piu’ volte rinviato a seguito della “pausa di riflessione” decisa dopo i referendum francese ed olandese.
Nei due anni di “riflessione” Lisbona ha mantenuto a lungo una posizione piuttosto ambigua ed interlocutoria, salvo avvicinarsi ad inizio 2007 al Gruppo degli “Amici del Trattato”; la principale preoccupazione riguardava il rischio di ereditare dalla Presidenza tedesca un mandato poco chiaro sul rilancio del processo europeo. Percio’ Lisbona ha accolto con grande soddisfazione i risultati del Consiglio Europeo di giugno, che hanno fornito un chiaro mandato alla Conferenza Intergovernativa che si è aperta il 23 luglio del 2007, sotto la Presidenza portoghese ed ha portato alla sottoscrizione del nuovo Trattato di Lisbona il 13 dicembre 2007.
Nel Il semestre del 2007, la Presidenza portoghese del Consiglio Europeo ha costituito una grande opportunità per il Paese, che ha potuto valorizzare la sua posizione internazionale, difendere i propri interessi economici e culturali e rafforzare la sua immagine nel mondo. All’indomani del Vertice UE-Africa del 7-8 dicembre 2007, infatti, organizzato in modo impeccabile, si sono riscontrati effetti positivi sulla politica interna e in particolare sull’immagine del leader socialista.
Durante il semestre di presidenza UE, il Portogallo ha posto l’accento su:
- il rilancio delle relazioni transatlantiche;
- la stabilizzazione della frontiera orientale, ciò che implica una gestione attenta del rapporto con la Serbia e anche ridefinire la strategia di cooperazione con la Russia;
- una strategia di contenimento nei confronti del radicalismo islamico; in quest’ottica il processo di adesione della Turchia alla UE e il coinvolgimento nel processo di pace in Medio Oriente costituiscono elementi determinanti;
- la leadership del processo di regolamentazione necessario in seguito ai disequilibri imposti dalla globalizzazione.
Giova altresì ricordare che portoghese è anche il Presidente in carica della Commissione europea, José Manuel Durão Barroso (dal 22 novembre 2004, con 449 voti a favore, 149 contro e 82 astenuti del Parlamento europeo). Appena insediato a tale carica il Presidente Barroso ha dichiarato: “Ho organizzato questa forte squadra in modo da assicurare che possiamo lavorare in modo efficiente e conseguire gli obiettivi che ci proponiamo. Attribuisco la massima importanza al gioco di squadra di persone che si fanno guidare dall’interesse generale europeo. I Commissari lavoreranno insieme per apportare benefici reali ai cittadini dell’UE”.
Il riferimento principale di Lisbona in Europa è naturalmente la Spagna, primo partner economico: la solidità dei rapporti tra i due Paesi (non esenti peraltro da diffidenze anche per retaggi storici e rivalità coloniali) è stata riaffermata nel XXIII Vertice bilaterale, svoltosi nel gennaio 2008 a Braga. Accomunati da una leadership socialista e dalla sintonia personale tra i rispettivi Primi Ministri, i due Paesi hanno confermato il momento molto favorevole dei rapporti bilaterali. Un altro importante risultato è stata la creazione del Consiglio Luso-Spagnolo di Sicurezza e Difesa, che, oltre a reiterare l’impegno comune dei due Paesi nella lotta al terrorismo ed all’immigrazione illegale, dovrebbe facilitare i negoziati bilaterali sui materiali di armamento.
A livello regionale è da sottolineare l’interesse per i Paesi del bacino del Mediterraneo (con il Marocco ad esempio, in occasione del IX Vertice svoltosi nel marzo 2007, è stata sottoscritta una Dichiarazione bilaterale di carattere politico). La cooperazione tra le due rive del Mediterraneo costituisce infatti una priorita’ della politica estera portoghese come, del resto, dimostrato da ultimo dalla perseveranza con cui Lisbona ha perseguito il rilancio del Dialogo 5+5 e la disponibilita’ ad appoggiare, anche se in chiave comunitaria, vale a dire con la partecipazione di tutti gli Stati membri cosi’ come suggerito da parte tedesca (e non solo di quelli della sponda Sud), il varo della nuova “Unione per il Mediterraneo” proposta dal Presidente Sarkozy confermando la propria presenza al prossimo Vertice di Parigi (fissato per il 12-13 luglio 2008) che ne dovrebbe segnare il varo.
Lisbona mantiene peraltro una marcata visibilità nel contesto delle operazioni internazionali di pace: pur avendo ritirato il proprio contingente dall’Iraq, e’ infatti presente in Kossovo, Bosnia e Afghanistan (paese dal quale il Governo Socrates è in procinto di richiamare 150 uomini).
L’Africa e il Brasile occupano - anche per ragioni storiche - un posto di primo piano, dato l’interesse specifico per i Paesi ex colonie. Uno degli assi strategici dell’azione politico-diplomatica portoghese è infatti il rafforzamento della relazione privilegiata con i paesi lusofoni. Il Vertice UE-Africa svoltosi a Lisbona il 7-8 dicembre 2007, ha costituito, secondo il Primo Ministro Socrates, una svolta nelle relazioni tra UE e Africa, soprattutto per l’approccio globale che lo ha caratterizzato, dalla sicurezza alla democrazia e al buon governo, passando per i cambiamenti climatici, lo sviluppo e le migrazioni.
Lisbona si muove inoltre con dinamicità sul fronte latino-americano, anche a seguito della sua piena partecipazione ai Vertici ibero-americani, ed aspira, insieme alla Spagna, ad un ruolo di interprete delle istanze latino-americane in seno all’UE.
Il Portogallo ha profondi legami storici ed interessi comuni con il Brasile, col quale spesso condivide strategie convergenti sulla scena internazionale (rapporti con l’Unione Europea e con i paesi di lingua portoghese). Da questo punto di vista, il Ministro Amado sottolinea come il socialismo di Lula rappresenti un esempio di riformismo moderato alla europea, da sostenersi quale fattore di normalizzazione delle relazioni politiche del continente. Ogni biennio si svolge un Vertice tra i due Paesi.
In Asia rimane una costante l’interesse verso l’ex colonia di Timor Est: Lisbona ha definito l’indipendenza di Timor Est il 20 maggio 2002 uno dei più grandi successi delle Nazioni Unite. Finita la fase dell’assistenza umanitaria d’emergenza, l’impegno e’ ora rivolto a ricostruzione e sviluppo. A seguito degli incidenti interni scoppiati nel maggio 2006, Lisbona aveva inviato sull’isola un contingente di 120 soldati nel quadro della forza ONU.
Il Portogallo ha compiuto anche aperture verso la Cina, aiutato in questo da un rapporto politico-culturale la cui testimonianza più recente è stata costituita dal ristabilimento delle relazioni diplomatiche oltre 26 anni fa, nonché dal trasferimento nel ’97 dell’amministrazione di Macao alla Cina. La visita del Primo Ministro cinese nel dicembre 2005 - durante la quale è stata firmata una dichiarazione congiunta in cui viene formalizzato un accordo di partnership strategica globale tra i due Paesi - ha costituito una nuova importante tappa nel rafforzamento delle relazioni politico diplomatiche tra i due Paesi.
Principali indicatori economici* |
|||
|
2007 |
2008 |
2009 |
Crescita PIL (%) |
1,8 |
2 |
2,1 |
Inflazione (%) |
2,4 |
2,4 |
2,3 |
Saldo bilancio P.A./PIL (%) |
-2,3 |
-2,1 |
-2,1 |
Debito/PIL (%) |
64,4 |
64,7 |
64,5 |
Tasso di disoccupazione (%) |
8 |
7 |
7,7 |
PIL (a parità di potere d’acquisto, dato 2005)** |
2,32 miliardi di dollari USA |
||
PIL pro capite (a parità di potere d’acquisto, in dollari USA, dato 2005)** |
21,800 dollari USA
|
||
Composizione PIL per settore ** |
7,9% agricoltura; 25,9 % industria; 66,2% servizi |
||
Debito estero ** |
4,155 miliardi di dollari USA |
||
* Fonti: Commissione europea. Previsioni economiche. Autunno 2007** Fonti: The Cia Worldfactbook 2008 |
FOCUS: SETTORE DELL’ENERGIA(a cura del MAE)
|
Il settore è ancora controllato dallo Stato, anche se è stato avviato un processo di apertura al mercato ed alla gestione privata.
Nel campo dell’elettricità la liberalizzazione si sta realizzando nell’ambito del progetto MIBEL, “Mercato Iberico dell’Elettricità”, nato nel 2001 con la firma di un Protocollo tra la REN (Rede Eléctrica Nacional) e la Rede Electrica spagnola - e trasformato dai Governi portoghese e spagnolo in fiore all’occhiello della cooperazione bilaterale con l’accordo durante il Vertice di Santiago di Compostela nell’ottobre 2004 (vedi oltre).
A partire dal settembre 2006 è scattata la liberalizzazione dei prezzi dell’energia elettrica per la fornitura a tre milioni di clienti in bassa tensione normale (consumo domestico e piccole imprese). Al di fuori dell’EDP, sostenuta dallo Stato portoghese, le altre imprese interessate (le spagnole Iberdrola, Sodesa, Union Fenosa e la italo-spagnola Enel-Viesgo) non hanno potuto proporre al mercato tariffe più basse e quindi competitive.
Il mercato del gas naturale é ancora in attesa di una parziale liberalizzazione. Secondo quanto deciso dal Governo, potranno scegliere il loro fornitore soltanto i produttori di elettricità in regime ordinario. Restano invece obbligati ad acquistare gas alla Galp Energia, fino al 2010, i produttori che utilizzano la cogenerazione (centrali a ciclo combinato di elettricità e energia termica) e rappresentano il 13% del consumo nazionale di elettricità. Si tratta di grandi progetti industriali che hanno scelto questo sistema alternativo per ridurre i costi di produzione. I maggiori benefici andranno quindi all’EDP che gestisce le due uniche centrali elettriche a gas naturale, realizzando il 60% del consumo nazionale di gas.
Il settore delle energie alternative è in grande sviluppo, in particolare l’energia eolica e l’uso delle biomasse. Il Governo, per ridurre la dipendenza energetica dall'estero, prevede investimenti nell’ordine di 8 miliardi entro il 2012 (con una partecipazione di privati per il 90%) e punta su progetti che favoriscano anche la creazione di impiego. Nel luglio 2006 è stato annunciato il progetto di costruzione del parco eolico Minho I, il maggiore d’Europa (240MW totali).
Del resto già nel 2004 le fonti alternative avevano pesato per il 35% sul consumo dell'energia elettrica, mettendo il Portogallo al terzo posto tra i Paesi dell'UE. Alla fine di settembre 2005 la potenza installata di origine rinnovabile era di 6114MW (entro il 2010 dovrà raggiungere i 9680MW per rientrare nei parametri stabiliti del Protocollo di Kyoto, passando dal 16% al 32% di produzione elettrica da fonti rinnovabili).
Il Primo Ministro Josè Socrates ha presentato gli obiettivi in materia di protezione dell’ambiente e superamento della dipendenza energetica che il Paese si prefigge di raggiungere. In base ai piani del Governo, nel 2010 il 45 % dell’elettricità utilizzata in Portogallo sarà prodotta da fonti rinnovabili, con un netto miglioramento rispetto all’obiettivo del 39 % anteriormente fissato ed anticipando così di dieci ani quanto richiesto dall’Unione Europea.
Il contributo principale verrà fornito dall'energia eolica con l'entrata in funzione di sei nuovi parchi ed il rafforzamento di due già esistenti.
Il primo parco eolico risale al 1988, nelle Azzorre. Attualmente il Portogallo ha circa 1.188 turbine eoliche, con una capacita' di produzione elettrica pari a 1.974MW.
Secondo l'Istituto di Ingegneria Meccanica e Gestione Industriale (INEGI) gli australiani sono al primo posto nell'energia eolica in Portogallo attraverso la Societa' Enersis di cui detengono il 25%.
Il Consorzio Eolico Portoghese si è aggiudicato l’asta per l’installazione di nuovi impianti eolici e la fornitura di 1000 MWdi energia elettrica (fase A del concorso). Il progetto, che include la creazione di un cluster industriale e di un fondo per l’innovazione, prevede la costruzione di sette nuove fabbriche di autogeneratori a Viana do Castelo, l’installazione di 48 parchi eolici in tutto il paese entro il 2009. Il 45% del capitale utilizzato è di origine straniera. La tedesca Enercon continuerà a finanziare il progetto fino al 2011, per poi cedere gradualmente la sua partecipazione azionaria interamente al Consorzio. Dopo questa data, si calcola che il 70% dell’energia prodotta, eccedendo il fabbisogno portoghese, potrà essere destinata all’esportazione.
I consorzi concorrenti, Ventinveste (guidato dall’ENI-Galp), Ventonorte (integrato dall’ENEL) e NEI ( guidato da Iberdrola con Gamesa), rimasti tagliati fuori da questa prima fase della gara, hanno voluto comunque partecipare alla fase B che aggiudicherà ulteriori 500MW di energia e prevede sempre la creazione di clusters industriali collegati. L’Enel, insieme alla spagnola Unión Fenosa rappresenta il 63,7% del gruppo Ventonorte. Il consorzio include tra l’altro anche l’azienda indiana di aerogeneratori in grande ascesa Suzlon (5%), WDP (27,3%) e Enervento (4%).
Sono previsti poi ulteriori minori concorsi per 50-100MW di potenza che potrebbero interessare piccole e medie imprese.
In materia di energia bicombustibile (biomasse), il Ministero dell'Economia ha bandito, il 18 gennaio scorso, una gara per l'attribuzione di 100 megawatts di potenza in biomassa, che permetterà la costruzione di almeno 10 centrali per la produzione di elettricità utilizzando i residui forestali - per la cui raccolta sono previsti aiuti del Governo (Ministero dell'Agricoltura). La consegna dei progetti dovrebbe avvenire entro settembre. L’Enel è intenzionata a partecipare.
L'obiettivo del Portogallo è produrre entro il 2010 150 megawatts di energia elettrica biocombustibile. Attualmente soltanto due centrali termoelettriche liquide utilizzano biomassa forestale come principale combustibile; vi sono inoltre nove centrali di cogenerazione, installate nelle industrie del settore forestale, che utilizzano la biomassa per la produzione di calore.
Interessati alla gara sono: EDP, Gruppo Caima, Portucel e Soporcel oltre a Fomentinvest e Finerge del gruppo Endesa.
“Mercato Iberico dell’Elettricità – MIBEL”
Il settore dell’elettricità in Portogallo è ancora controllato dallo Stato, anche se è stato avviato un processo di apertura al mercato ed alla gestione privata che si sta realizzando nell’ambito del progetto MIBEL.
Il MIBEL prevede, attraverso l’integrazione dei sistemi elettrici portoghesi e spagnolo, la creazione di un mercato unico, concorrenziale e integrato al fine di migliorare l’efficienza economica delle imprese del settore a beneficio anche dei consumatori. Dovrebbe raggiungere circa 53 milioni di consumatori, costituendo il quarto maggiore produttore di elettricità europeo e permettere al Portogallo di prepararsi alle sfide di un mercato globalizzato. In particolare prevede la convergenza tariffaria tra i due paesi in materia di accesso alle reti elettriche, garanzia di potenza, meccanismi di gestione dell'interruzione di energie e l'adozione di procedure comuni per l'acquisto di energia da parte degli operatori del settore.
I Governi dei due Paesi si sono impegnati ad emanare leggi necessarie a liberalizzare il mercato, a ridurre la concentrazione della produzione e a migliorare i collegamenti oltre che fra di loro anche con l’Europa centrale per creare un mercato libero e concorrenziale.
A marzo 2007 è stato firmato l’accordo bilaterale tra il Ministro dell’economia portoghese, Manuel Pinho ed il Ministro spagnolo dell’Industria Joan Clos, per l’attuazione del “Mercato Iberico dell’Elettricità” (MIBEL), nato sulla carta nel 2001 con la firma di un Protocollo tra la REN (Rede Eléctrica Nacional) e la Rede Electrica spagnola - e trasformato dai Governi portoghese e spagnolo in fiore all’occhiello della cooperazione bilaterale tra i due Paesi con l’accordo raggiunto durante il vertice di Santiago di Compostela nell’ottobre 2004.
E’ prevista la creazione dell'operatore Unico del Mercato Iberico (OMI), che nascerà dalla fusione del polo portoghese OMIP (responsabile per la gestione dei mercati a termine) e dello spagnolo OMEL (responsabile per la gestione del mercato ordinario e straordinario). La presidenza sarà alternata ed inizierà dal Portogallo. L'operatore indipendente sarà costituito da due società, una portoghese e una spagnola, che avranno una compartecipazione azionaria del 10% e si occuperà della commercializzazione. Dovrà garantire al consumatore la possibilità di cambiare gestore senza difficoltà.
E’ previsto uno scambio di partecipazioni tra gli operatori di rete portoghesi (REN-Redes Energeticas Nacionais) e spagnoli (REE-Rede Eléctrica de España).
La spagnola REE otterrà il 5% della REN mentre, secondo quanto affermato dal Ministro dell'Economia la portoghese, REN acquisirà il 3% della REE.
Questo scambio simbolico di partecipazioni è considerato strategico, in quanto entrambi gli operatori sono in prima linea nel rinforzare la capacità di connessione tra i due paesi, che è attualmente di 1500 megawatts. Secondo il Ministro spagnolo, tale capacità dovrebbe essere raddoppiata nei prossimi anni.
I due paesi hanno inoltre previsto la realizzazione di aste pubbliche per facilitare l'ingresso di altri operatori nella commercializzazione dell'energia, in modo da rendere più dinamico il mercato. Le aste saranno realizzate da un'entità indipendente e avranno come oggetto l'elettricità prodotta da parte dei produttori più importanti dei due paesi. Secondo il direttore generale dell'Energia, Miguel Barreto, inizialmente sono previste due aste, la prima a Giugno per un ammontare di 500 megawatts, la seconda a Ottobre di 690 megawatts (80% forniti dalle spagnole Iberdrola e Enedesa, 20% dalla REN)
Secondo il Ministro portoghese dell'Economia Pinho nei prossimi quattro anni si dovrebbe giungere ad una convergenza delle tariffe elettriche che riguarderà l'accesso alle reti da parte dei consumatori, il cui valore verrà misurato secondo criteri standard in modo da impedire che i differenti operatori paghino prezzi differenti per il trasporto dell'elettricità.
Portogallo e Spagna hanno siglato anche un accordo sulle riserve petrolifere strategiche che permette agli operatori dei due paesi di costituire delle riserve in entrambi i paesi. E’ prevista inoltre la possibilità di ricorrere, in caso di necessità, all'altro Paese, che dovrà mettere a disposizione le proprie riserve.
Con la firma degli accordi si prevede di superare le difficoltà oggettive che ostacolano la creazione del Mercato Iberico quali le asimmetrie regolamentari e tariffarie esistenti tra Portogallo e Spagna, la debolezza intrinseca del mercato portoghese (sottodimensionato, chiuso e periferico) e l’inadeguatezza delle reti di trasporto e di distribuzione.
Suscita perplessità l’avvio del nuovo mercato iberico: la struttura del mercato portoghese è ancora lontana da una vera logica concorrenziale e le sue dimensioni sono nettamente inferiori a quelle del mercato spagnolo. Le reti di trasporto e distribuzione portoghesi dell’elettricità dovranno essere rafforzate per garantire la consegna dell’energia oggetto di transazioni. La diversa regolamentazione del settore tra Spagna e Portogallo crea d’altra parte notevoli difficoltà. Infine, l’EDP, primo produttore di elettricità in Portogallo non ha le condizioni per collocare sul mercato consistenti ordini di vendita di energia - avendo già vincolato il 90% della produzione alle regole fissate nei Contratti di Acquisizione (CAE). Soltanto il superamento di questi vincoli renderà più flessibile l’azione dell’EDP creando maggiore liquidità nel mercato.
A partire dal 4 settembre 2006 è scattata la liberalizzazione dei prezzi dell’energia elettrica per la fornitura a quasi tre milioni di clienti in bassa tensione normale (consumo domestico e piccole imprese, pari al 43% del consumo energetico del Paese). Al di fuori dell’EDP, sostenuta dallo Stato portoghese, le altre imprese interessate (le spagnole Iberdrola, Sodesa, Union Fenosa e la italo-spagnola Enel-Viesgo) non hanno potuto proporre al mercato tariffe più basse e quindi competitive.
Cooperazione a livello politico
Negli ultimi anni sono stati compiuti significativi passi verso più intensi e sostanziali ambiti di collaborazione tra il nostro Paese ed il Portogallo, anche se restano ampi margini per meglio articolare e consolidare i rapporti bilaterali.
Lisbona considera l’Italia un paese amico ed un solido punto di riferimento, al quale rivolgersi senza gli “arrière pensées” che talvolta caratterizzano le pur amichevoli relazioni con altri partner dell’UE.
L’eccellente stato del rapporto bilaterale trova eco in numerosi settori ed è contrassegnato da una frequente comunanza di orientamenti sia nelle tematiche europee, sia in altre aree di comune interesse quali il Mediterraneo, il Medio Oriente, la lotta al terrorismo internazionale. In campo europeo i punti di convergenza con il nostro Paese sono tanto più apprezzati in quanto Lisbona ama essere rassicurata sul fatto che la spinta verso Oriente dell’Unione Europea non si tradurrà in una sua marginalizzazione geopolitica.
Nel novembre 2004 si era svolta la visita di Stato del Presidente Sampaio a Roma; i Presidenti Ciampi e Sampaio erano poi tornati ad incontrarsi in occasione del Seminario annuale organizzato dalla Fondazione COTEC a Roma nel maggio 2005 e nuovamente per la stessa occasione a Madrid nel febbraio 2006. Il 17 luglio 2007 ha avuto luogo a Lisbona il III Seminario congiunto, con la partecipazione del Presidente Napolitano. Negli incontri avuti con il Pres.Cavaco Silva e con il Primo Ministro Soares temi dominanti sono stati il futuro dell’Europa alla luce delle decisioni del Consiglio Europeo ed il programma della Presidenza portoghese.
A livello governativo, i due Primi Ministri Prodi e Socrates si erano incontrati nel dicembre 2006 ad Oporto, a margine della riunione dell’Internazionale socialista; quindi, il 2 maggio 2007 il Presidente Prodi aveva quindi compiuto una visita ufficiale a Lisbona; al centro dei colloqui, i temi della Presidenza portoghese UE (rilancio del progetto europeo, Vertice UE-Africa, iniziative in America Latina). Nell’incontro con il Presidente della Repubblica Cavaco Silva veniva ribadito il tradizionale sostegno all’allargamento dell’Unione europea, sottolineando l’esigenza politica e geostrategica dell’adesione turca all’Europa.
Il 12 marzo 2007 si era inoltre svolta la visita a Lisbona del Ministro D’Alema, occasione importante per la conferma delle ampie convergenze in politica internazionale esistenti tra i due Paesi di solida e tradizionale amicizia, che uniscono alle affinità culturali condivisi interessi geostrategici.
Estrema cordialità e grande amicizia hanno caratterizzato anche la successiva visita, in maggio, del Ministro della Difesa Parisi.
Da segnalare che il 2 febbraio 2007 si era costituito il gruppo Parlamentare d’Amicizia tra Italia e Portogallo, con a capo il deputato Miguel Coelho, che si pone come obiettivo l’approfondimento della relazione bilaterale tra i due Paesi.
Il Portogallo ha sempre guardato con favore alle candidature italiane negli organismi internazionali, inclusa quella al Consiglio di Sicurezza per il biennio 2007–08. Non vi e’ viceversa sintonia sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, laddove Lisbona sostiene l’aspirazione del Brasile (e della Germania) ad un seggio permanente ed aveva co-sponsorizzato il progetto di Risoluzione del G4 presentato nell’estate 2005.
Si può osservare che il Portogallo, tradizionalmente oscillante tra Regno Unito e Spagna, cerca nuove alleanze in Europa ed un dialogo privilegiato con i paesi mediterranei. Si avverte dunque una reale esigenza di maggiore coordinamento tra Roma e Lisbona, auspicando che possa dare frutti più duraturi nella prospettiva di una cooperazione politico istituzionale maggiormente strutturata e un aumento degli scambi economici e culturali.
Cooperazione economica
Nel 1º semestre 2007 secondo i dati del Ministero dell’Economia (su base dell'Istituto di Statistica portoghese INE), la bilancia commerciale tra Italia e Portogallo aveva registrato un interscambio pari a 2.346 milioni di Euro (uguale a quello del periodo omologo del 2006) ed un saldo positivo a favore dell'Italia pari a 756 mln di Euro (880mln di Euro nel 1º semestre 2006). Le esportazioni portoghesi verso l’Italia erano aumentate dell’8,5% (795 milioni di Euro) mentre le importazioni dall’Italia diminuite del 3,8% (1,55 miliardi di Euro).
Interscambio commerciale Italia - Portogallo (in milioni di Euro) |
||||||
|
2005 |
2006 |
Variaz. (%) |
1º Sem. 2006 |
1º Sem. 2007 |
Var. (%) |
Esportazioni italiane verso il Portogallo |
2.686 |
3.066 |
14,1 |
1.613 |
1.551 |
-3,8 |
Importazioni italiane dal Portogallo |
1.345 |
1.415 |
5,2 |
733 |
795 |
8,5 |
Saldo per l’Italia |
1.341 |
1.651 |
23,2 |
880 |
756 |
-14,1 |
Interscambio commerciale |
4.031 |
4.481 |
11,16 |
2.346 |
2.346 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
(Fonte: Min.Economia su base INE, elaborazione dati ICE Lisbona) |
L'Italia si mantiene a livello mondiale al quarto posto come paese venditore, dopo Spagna, Germania e Francia, ed al sesto come acquirente, preceduto da Spagna, Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
L’Italia continua quindi ad essere un partner di rilievo per il Portogallo. I principali prodotti, raggruppati per nomenclatura combinata, che il Portogallo importa dall’Italia sono: macchine ed apparecchi, metalli comuni, veicoli e mezzi di trasporto, chimici, materiali tessili, pelle e cuoio, abbigliamento, plastica e gomma.
Nel 1º semestre 2007 le importazioni portoghesi dall’Italia hanno registrato un segno negativo in quasi tutti i prodotti, con eccezione di pelle e cuoio, calzature, ottica di precisione, macchine e apparecchi e plastica e gomma, rispetto allo stesso periodo del 2006.
I principali prodotti che il Portogallo esporta verso l’Italia, sempre raggruppati per nomenclatura combinata, sono: prodotti agricoli, macchine e apparecchi, veicoli e mezzi di trasporto, abbigliamento, legno, corteccia, pasta cellulosa e carta, plastica e gomma, alimentari.
Va ricordato che sull’interscambio incide anche la mancata registrazione nelle statistiche di importazioni da aziende italiane che hanno il centro di affari in Spagna.
Dal punto di vista merceologico l’interscambio è rimasto pressoché canalizzato sempre sugli stessi settori (le importazioni italiane ad esempio sono concentrate su prodotti tradizionali come frutta, pesce, conserve, marmo, sughero e cellulosa).
Nel 2006 sono stati 170.000 circa i portoghesi che hanno visitato l’Italia. La tipologia prevalente è data, almeno per il 75%, dal turismo culturale seguito dal turismo, comprendendo in tale ambito anche il turismo religioso, che da sempre costituisce una componente importante nella scelta delle mete dei portoghesi.
Investimenti Diretti Esteri bilaterali
Nel 2006 si è registrato un calo degli investimenti italiani in Portogallo, ovvero una contrazione del 15,22%, pari a 56 milioni di Euro, mentre gli IDE portoghesi in Italia hanno avuto un incremento del 9% passando da 57 a 63 milioni di euro. I settori in cui si sono concentrati gli investimenti italiani sono: industria manifatturiera, commercio all’ingrosso, attività finanziarie e immobiliari.
Nel primo semestre del 2007 c’è stata una ripresa degli investimenti italiani, in aumento del 10,8% relativamente al periodo omologo, con un valore di 162,6 milioni di Euro. Gli IDE portoghesi in Italia hanno avuto invece un calo del 41,3% rispetto allo stesso periodo del 2006 passando da un valore di 40,4 milioni di Euro a 23,7 milioni.
Presenza italiana in Portogallo
Sono presenti in Portogallo circa 200 imprese italiane, di cui 150 nel settore commerciale, gran parte delle quali sono di piccole e medie dimensioni che operano direttamente o attraverso concessionari.
La nostra iniziativa più consistente continua a riguardare il settore energetico (petrolio e gas) con l’ENI.
Il gruppo ENI aveva acquisito nel 2000 il 33,34% della holding portoghese Galp-Energia (petrolio e gas), con l’intenzione di divenirne partner strategico. Dopo un difficile negoziato, a fine dicembre 2005 è stato firmato un nuovo accordo tra ENI e GALP: l’intesa stabilisce che da parte italiana, pur mantenendo il 33,34%, si desiste dal perseguire il controllo della GALP, mentre lo Stato portoghese limita all’1% la sua partecipazione nell’impresa, sebbene con “poteri speciali”. Il gruppo portoghese Amorim acquista inoltre altre quote.
Il Governo ha privatizzato il 26,32% del capitale, ma ha limitato al 5% il capitale che può essere acquistato singolarmente o collettivamente nel corso dell’operazione di vendita in borsa, per garantire la massima dispersione del capitale dell’impresa.
Dopo la Offerta Pubblica iniziale, la nuova struttura azionaria è di 33,34% sia per l’ENI che per la AMORIM ENERGIA, con una posizione residuale per lo Stato del 7%. Il resto è stato disperso in borsa. Sul mercato è stato posto in vendita anche il 4% posseduto dalla Iberdrola.
Sempre nel settore energia, l’ENEL ha perso l’opportunità di entrare nel programma di sviluppo dell’energia eolica. Tagliata fuori nella prima fase delle gare, è stata eliminata anche alla seconda fase.
Nel settore edile la Fassa Bortolo, produttrice di materiali da costruzioni, ha realizzato nel 2004 un investimento industriale a Batalha (Coimbra) pari a 25 milioni di euro per la produzione di calce e derivati, colori e rivestimenti, colla.
In ambito di autoveicoli si registra una nuova strategia imprenditoriale portoghese per il settore (utilizzazione delle fabbriche di componentistica già presenti nel Paese al fine creare un nuovo polo dell’industria dell’auto in Europa) e la creazione del CEIIA, Centro di Eccellenza e Innovazione dell’Industria Automobilistica, che ha ricevuto un finanziamento importante dall’Unione Europea (inaugurato nell’aprile 2006 alla presenza dell’Ing. Paolo Pininfarina).
Il CEIIA ha l’obiettivo di concepire, promuovere ed eseguire attività di ingegneria e sviluppo nell’ambito dell’industria automobilistica e aeronautica portoghese, incentivando le attività di ricerca, sviluppo, il trasferimento di tecnologia nonché la valorizzazione delle risorse umane.
Quanto al gruppo FIAT dopo le difficoltà degli ultimi anni, è ritornata ad ottenere risultati positivi nelle vendite: ha raggiunto il 9º posto tra le 20 marche più vendute e realizza tra queste la miglior performance.
Sul fronte delle collaborazioni industriali, si consolida la presenza di aziende come la SFIR/DAI, la Boschi, la Parmalat e la Cirio.
La Indesit Company (Merloni), dopo anni di presenza, ha invece cessato la propria attività in Portogallo, dislocando la produzione nei Paesi dell’Est.
Nel settore bancario, Banca Intesa ha lasciato il Portogallo, vendendo la quota detenuta nel Banco Comercial Português. Parallelamente il BCP, che possedeva il 2,1% di Banca Intesa, ha venduto la sua partecipazione trasferendola al proprio Fondo Pensioni. Con l’uscita di Banca Intesa dal BCP non vi sono più presenze italiane nel settore bancario portoghese.
In campo assicurativo, sono presenti le Assicurazioni Generali e l’ Europe Assistance.
In campo turistico il Gruppo italiano Frabboni ha acquistato tre immobili nel centro di Lisbona per trasformarli in un albergo a quattro stelle (30 milioni €).
Nel settore degli appalti, dopo l’impegno dell’Impregilo nella costruzione della Metropolitana di Porto, la Geodata sta lavorando nella progettazione e supervisione dei due tunnel principali.
Nell’ambito dell’audiovisivo, la MTV italiana (proprietà italiana per il 51%, detenuto dalla Telecom e per il restante 49% dall’inglese Viacom) ha avuto l’incarico dalla MTV international di sviluppare il canale in Portogallo, con l’insediamento nel 2005 di un direttore italiano.
Nel settore farmaceutico il Gruppo Recordati ha acquisito (agosto 2006) il gruppo Jaba come punto di lancio di una strategia di esportazione del gruppo già presente in nove mercati europei e negli USA.
Nel settore delle ceramiche Panariagroup, a seguito dell’acquisto delle società Maronagês (2002) e Novagres (2005), è diventato il maggiore operatore del settore ceramico portoghese.
Si sono inoltre registrati negli ultimi anni una serie di nuovi investimenti in PMI, nei settori più diversi: dalle ceramiche, alle porte di sicurezza, dagli imballaggi in plastica alle valvole di sicurezza, dalle calzature agli elettrodomestici, dai pannelli isolanti per rivestimento alla carta per imballaggi, ai tessuti. Le aziende sono di proprietà di imprenditori italiani o di origine italiana o gestite da direttori italiani.
E’ da notare che la Benetton ha aperto un nuovo centro commerciale a Porto, dopo quello di Lisbona, e si sta interessando al settore degli autogrill nella rete autostradale. Di particolare successo è il caso di Calzedonia che ha saputo individuare e sfruttare al meglio una nicchia di mercato finora trascurata; nel 2006 l’azienda ha festeggiato l’apertura del negozio numero 100, portando il fatturato del gruppo a circa 23 milioni di euro.
Sono presenti inoltre altre importanti aziende nei settori dell’abbigliamento, della profumeria e cosmesi, alimentare e dolciario. Tra queste si segnalano: Luxottica, Stefanel, Armani, Paul&Schark, Dibi Center, Fenner, Geox, Divella, Barilla, Ferrero, Diesel, Sisley, Zegna, Trussardi, Hugo Boss, Pomellato, Divani&Divani di Natuzzi, Furla, Gruppo la Perla, Lavazza, Negrini, Pepper Industries, Zanetti, Artsana. Recentissimo l’investimento effettuato dalla Thermoplay che ha creato una società unipersonale per l’importazione e commercializzazione di attrezzature per stampi di propria produzione.
Nel settore delle forniture militari, l’Italia ha acquisito l’importante commessa di 12 elicotteri EH 101 Augusta Westland. E’ inoltre in corso la promozione dell’addestratore Aermacchi MB 346. La WASS (Alenia) si è aggiudicata la gara per la fornitura di 24 siluri pesanti “Black Shark”.
Presenza portoghese in Italia
Il maggior investimento portoghese in Italia si registra nel settore dei centri commerciali integrati (negozi, servizi e attività ricreative) e fa capo al Fondo Sierra di proprietà per il 50,1% della portoghese Sonae Sierral - che gestisce nel nostro Paese cinque centri commerciali. Il Fondo ha acquisito da ultimo la proprietà di due centri in Veneto. La Sonae ha inoltre in corso tre progetti per centri commerciali in Italia che saranno realizzati entro il 2008 e sta lanciando un nuovo progetto a La Spezia (130 milioni di euro) per un centro di 38.300mq. L’investimento globale del Fondo nel nostro Paese è pari a 564 milioni di euro e ricalca la strategia già collaudata in Brasile e Spagna.
Dal 2004 è presente nel nostro Paese l’azienda di produzione di imballaggi plastici Logoplaste, con una unità di produzione in Lombardia.
Nel settore bancario il “Banco Espirito Santo” ha partecipato alla costituzione della Banca delle Tre Venezie con sede a Padova, sottoscrivendo il 20% del capitale.
La RISCO-Projectistas e Consultores de Design, è arrivata prima al Concorso Internazionale “Farecentro a Romanina” organizzato dall’Istituto Nazionale di Architettura ed appoggiato dal Municipio di Roma.
La Nutrinveste, gruppo di Jorge de Mello, che opera nel settore dell’olio di oliva e degli altri oli alimentari (soia etc.) - dopo aver consolidato la propria posizione sul mercato spagnolo con l’acquisto della Exoliva, che ha interessi anche nei mercati russo ed ucraino - guarda con attenzione al mercato italiano dell’olio d’oliva, anche se considerato particolarmente competitivo.
Cooperazione culturale
L’Accordo di collaborazione culturale e scientifica e’ stato sottoscritto a Lisbona nel 1977; il relativo Protocollo Esecutivo e’ scaduto nel 2004. Vi si prevede che le Parti incoraggino la collaborazione tra il Consiglio dei Rettori delle Università Portoghesi e la Conferenza Permanente dei Rettori delle Università Italiane; si dispone lo scambio annuale di 6 docenti e/o ricercatori universitari per visite ad istituzioni universitarie.
Collaborazione interuniversitaria
Dal Protocollo Esecutivo risultano le seguenti collaborazioni interuniversitarie: Politecnico di Milano - Università di Porto; Università di Salerno - Università di Minho; Università di Bologna - Istituto Superiore Tecnico di Lisbona; Roma III con Università Nova di Lisbona e con Università di Evora; Istituto Universitario Orientale di Napoli con Università di Porto e con Nova di Lisbona.
Diffusione della lingua italiana
Non sono presenti in Portogallo istituzioni scolastiche italiane.
L'insegnamento dell'italiano è impartito presso cinque Università di Lisbona (Università Nova, Università Classica, Università Cattolica, Università Autonoma ed Università Lusofona) nonché presso le Università di Oporto, di Coimbra, di Evora, di Braga e di Faro.
Quattro lettori di ruolo, inviati dal MAE, prestano servizio presso le Università Nova e Classica di Lisbona, l'Università di Evora e l'Università di Faro.
Presidenza del Parlamento |
|
Assemblea della Repubblica |
JaimeJosé Matos daGama |
Rappresentanze diplomatiche |
|
Ambasciatore d’Italia |
S.E. Luca Del Balzo di Presenzano |
Ambasciatore del Portogallo |
S.E. Vasco Taveira Da Cunha Valente |
incontri bilaterali |
Il Presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti, si è recato in visita in Portogallo il 16 e 17 luglio 2006 ed il 19 ottobre 2007. In tali occasioni ha incontrato, in particolare, il Presidente dell’Assemblea della Repubblica, Jaime Gama, con il quale sono state discusse le principali questioni di attualità europea ed internazionale ed evidenziata l’importanza di una crescente valorizzazione dei rapporti parlamentari tra le due Assemblee legislative.
Il Vice Presidente della Camera, on. Carlo Leoni, ha incontrato il Vice Presidente del Parlamento del Portogallo, da Silva, a margine della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee parlamentari dei Paesi aderenti al Consiglio d’Europa, che si è svolta a Tallin il 30 e 31 maggio 2006.
Nel corso dell’incontro sono stati ricordati, in particolare, gli intensi rapporti tra l’Italia ed il Portogallo, caratterizzati da molti elementi in comune, anche per quanto riguarda la politica verso il Mediterraneo. E’ stata quindi da entrambi sottolineata l’esigenza di dare concreta attuazione al Protocollo di collaborazione firmato nel 2002.
Protocollo |
Il 5 dicembre 2002 è stato siglato tra la Camera dei deputati italiana e l’Assemblea della Repubblica portoghese un Protocollo di collaborazione. L’accordo prevede, oltre all’istituzione di un Gruppo di collaborazione parlamentare, la promozione di studi e di ricerche su temi di comune interesse e la promozione di iniziative congiunte volte a favorire la cooperazione con le istituzioni parlamentari dei Paesi dell’area mediterranea ed africana.
incontri delle commissioni |
L’11 ottobre 2006 è stato audito, presso la Commissione Cultura, il Presidente della Commissione Affari esteri dell'Assemblea della Repubblica portoghese, Josè Luis Arnaut, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle vicende relative al calcio professionistico.
Cooperazione multilaterale |
Il Portogallo prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea e del Partenariato Euromediterraneo. Invia, inoltre, delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell'UEO, della NATO, dell'OSCE e partecipa al Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.
Va segnalato che è stata attribuita al Portogallo, dal marzo 2008, per un biennio, la presidenza della Commissione Cultura dell’Assemblea parlamentare Euromediterranea (APEM), subentrando così al Parlamento italiano che è divenuto membro dell’Ufficio di Presidenza dell’APEM.
Nel 2007 il Portogallo ha ospitato, a Madeira, dal 25 al 28 maggio, la Sessione primaverile dell’Assemblea parlamentare della NATO. Si segnala che il Presidente dell’Assemblea parlamentare della NATO è, dal febbraio 2007, il parlamentare portoghese José Lello (socialista). Nell’ambito dell’Assemblea OSCE, il socialista Joas Soares detiene la carica di Vice Presidente dell’Assemblea.
Il Portogallo partecipa al Dialogo 5 + 5 (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Malta e Algeria, Tunisia, Marocco, Libia e Mauritania), la cui terza e ultima riunione, dedicata al tema Le sfide del Mediterraneo, si è tenuta a Rabat, il 23 e 24 novembre 2006. Alla riunione, a cui ha partecipato il Vice Presidente della Camera, Pierluigi Castagnetti (PD-Ulivo), era presente per il Portogallo il Presidente dell’Assemblea Nazionale, Jaime Gama. La prossima riunione dovrebbe essere ospitata dal Parlamento italiano nel 2008.
UIP |
Il 2 febbraio 2007 si è costituito il gruppo Parlamentare d’Amicizia tra Italia e Portogallo, con a capo, per la parte portoghese, il deputato Miguel Coelho.
Il 27 e 28 marzo 2008 si è tenuta ad Atene la IV sessione dell’Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea (APEM), nell’ambito della quale sono state stabilite le composizioni degli Uffici di Presidenza dell’Assemblea e delle quattro commissioni permanenti in cui essa è strutturata. Il Parlamento italiano, che nel precedente quadriennio ha avuto la responsabilità della Presidenza della Commissione Cultura, è entrato a far parte dell’Ufficio di Presidenza (Bureau) dell’Assemblea per il periodo marzo 2008 – marzo 2012 insieme al Parlamento europeo, alla Giordania e al Marocco. Secondo quanto previsto dal Regolamento, ciascuno dei quattro membri del Bureau ricoprirà la carica di Presidente di turno per il periodo di un anno.
Il Parlamento italiano eserciterà il suo turno di Presidenza da marzo 2010 a marzo 2011.
Nel primo quadrimestre di vita dell’Assemblea (2004-2008), il Parlamento italiano ha assicurato la Presidenza della Commissione cultura, ricoperta nella XIV legislatura dal senatore Mario Greco (FI) e nella XV legislatura dall’on. Tana de Zulueta (Verdi). Nella riunione di Atene la Presidenza è stata affidata al Portogallo che, secondo quanto previsto dal Regolamento, la eserciterà per il biennio 2008-2010[1].
Secondo quanto stabilito dalla Plenaria, l’Ufficio di Presidenza risulta così articolato:
PERIODO |
PRESIDENZA |
VICEPRES. |
VICEPRES. |
VICEPRES. |
2008-2009 |
P.E. |
GIORDANIA |
ITALIA |
MAROCCO |
2009-2010 |
GIORDANIA |
ITALIA |
MAROCCO |
P.E. |
2010-2011 |
ITALIA |
MAROCCO |
P.E. |
GIORDANIA |
2011-2012 |
MAROCCO |
P.E. |
GIORDANIA |
ITALIA |
Si segnala che è stato consentito al Presidente del Parlamento europeo, Hans Pöttering di anticipare il periodo di Presidenza (gli sarebbe invece spettato nel 2009-2010) per la concomitanza con le elezioni del PE.
Finora la Presidenza di turno dell’APEM, anche quando riguardava un Paese a struttura bicamerale, è stata sempre esercitata da un unico Presidente (il Presidente della Camera bassa). La Presidenza italiana sarà invece esercitata congiuntamente dai Presidenti della Camera e del Senato, i quali concorderanno le modalità della loro partecipazione alternata alle riunioni del Bureau.
L’Ufficio di Presidenza delle Commissioni, per il biennio 2008-2010, risulta così composto:
COMMISSIONE |
PRESIDENZA |
VICEPRES. |
VICEPRES. |
VICEPRES. |
POLITICA |
P.E. |
FRANCIA |
PALESTINA |
ISRAELE |
ECONOMICA |
EGITTO |
LUSSEMBURGO |
TURCHIA |
P.E. |
CULTURA |
PORTOGALLO |
LIBANO |
ALGERIA |
P.E. |
DIRITTI DELLE DONNE[2] |
TUNISIA |
LUSSEMBURGO |
ALGERIA |
P.E. |
L’Assemblea inoltre, sulla base delle proposte del Gruppo di lavoro per la revisione del regolamento e finanziamento dell’APEM, presieduto dall’on. Edward McMILLAN SCOTT, ha proceduto ad una parziale modifica del Regolamento ed ha rimandato la decisione relativa al finanziamento dell’APEM e all’eventuale creazione di un Segretariato ad una fase successiva, dopo una ulteriore istruttoria del Gruppo di lavoro (che dovrà tenere conto degli esiti della riunione del prossimo 13 luglio per il varo dell’iniziativa promossa dalla Francia: Processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo).
Ai lavori dell’Assemblea sono intervenuti il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, il Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Luis María de Puig, il Commissario europeo per l’Energia Andris Piebalgs e il Commissario europeo per l’ambiente, Stavros Dimas.
La Plenaria ha approvato le quattro raccomandazioni presentate da ciascuna commissione permanente e una Dichiarazione finale; è stata inoltre presentata una Dichiarazione dell’Ufficio di Presidenza. Il dibattito ha avuto dei momenti di particolare asprezza, in particolare relativamente alla situazione nella striscia di Gaza e al film prodotto nei Paesi bassi il cui contenuto è stato considerato un'offesa al mondo musulmano.
La Vice Presidente del Parlamento greco, on. Elsa Papadimitriou, ha auspicato nel futuro migliori relazioni e coordinamento di lavoro tra l’Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea (APEM) e l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (PAM)[3].
Prossimi impegni in ambito APEM che riguardano il parlamento italiano
A partire dalla XIII Legislatura, la Camera dei deputati ha sviluppato con crescente intensità un quadro di relazioni con altri Parlamenti, secondo il modello della cosiddetta “diplomazia parlamentare”: essa costituisce lo strumento più idoneo per consentire alle Istituzioni rappresentative di accogliere le sfide della globalizzazione della società contemporanea, i cui nodi problematici assumono sempre più spesso una natura che travalica i confini nazionali.
Attraverso la diplomazia parlamentare si crea infatti una rete di rapporti tra i parlamentari intesa a migliorare la conoscenza reciproca, a condividere esperienze e competenze accumulate in campo politico e legislativo a favore di un progresso comune, a concertare iniziative comuni a livello internazionale, a carattere sia politico sia culturale.
Come è stato sottolineato nelle ultime Relazioni sullo stato dell’amministrazione - principale documento sui princìpi organizzativi, i modelli gestionali e le iniziative poste in essere dall’Amministrazione della Camera - l’azione internazionale degli organi parlamentari è divenuta in questi anni un “profilo ordinario” della loro attività ed è venuta assumendo “forme e contenuti caratterizzati da una complessità simile a quella delle altre funzioni parlamentari”[4].
Uno degli assi prioritari della diplomazia parlamentare della Camera dei deputati, al quale funge da supporto il Servizio Rapporti internazionali, è rappresentato dalla gamma di iniziative di assistenza tecnica alle Assemblee parlamentari di quei Paesi - dell’area africana, dell’Europa sud-orientale, del Caucaso meridionale e dell’America latina – coinvolte in processi di riforma costituzionale e di riassetto degli apparati tecnico-amministrativi di supporto alle Istituzioni rappresentative. Un ulteriore concretizzazione di tale indirizzo è altresì rappresentata dal Centro globale per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei Parlamenti[5], alla cui istituzione la Camera ha attivamente concorso.
L’assistenza tecnica ai Parlamenti africani
La cooperazione parlamentare della Camera dei deputati ha cercato di indirizzarsi all’intero Continente, concretizzandosi in una serie di iniziative finalizzate, in particolare, ai Paesi dell’Africa sub-sahariana, alcuni dei quali sono impegnati in processi di democratizzazione dei propri sistemi politico-istituzionali e di risanamento economico-finanziario nel quadro di due ambiziosi progetti d’integrazione regionale, quali quelli dell’Unione africana e del Nuovo Partenariato per lo Sviluppo africano (NEPAD).
Dopo la Giornata parlamentare Italia-Africa del 23 maggio 2002, nel corso della quale si era profilata l’esigenza di promuovere iniziative di cooperazione volte al potenziamento dei servizi amministrativi a supporto delle Assemblee parlamentari africane, la Presidenza della Camera ha dato impulso alla definizione di un programma di assistenza rivolto ai Parlamenti africani, facendo della questione africana - intesa come questione globale e non più meramente continentale - una nuova priorità della cooperazione parlamentare.
L’opzione a favore di un quadro programmatico unitario entro il quale coordinare le iniziative di cooperazione con questi Parlamenti si è ulteriormente precisata con l’adesione della Camera ad una proposta di partecipazione, avanzata nel settembre 2002 dalla Direzione generale della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri, ad un progetto promosso al Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite (UNDESA), denominato “Rafforzamento dei sistemi informativi parlamentari in Africa”, rivolto ad otto Paesi africani (Angola, Camerun, Ghana, Kenia, Mozambico, Uganda, Ruanda e Tanzania), sostenuto da un contributo finanziario di quella Direzione generale .
Il progetto, che coinvolge attualmente anche le strutture amministrative del neo-istituito Parlamento panafricano, si è ora sviluppato in un programma più ampio, l’i-Parliaments Action Plan volto a garantire l’interconnessione dei sistemi informatici dei Parlamenti africani attraverso l’impiego di più evoluti sistemi di trattamento delle informazioni. Nel quadro del programma UNDESA è stata promossa una visita di studio di delegazioni del Parlamento kenyota (15-19 settembre 2003), ed una missione congiunta di funzionario dell’Assemblea nazionale nigeriana e dell’Assemblea nazionale sudafricana (12-13 giugno 2006).
E’ da segnalare, a tale riguardo, che la Camera dei deputati ha approvato, nell’agosto 2006, l’erogazione di un contributo a favore del Parlamento panafricano finalizzato all’acquisto di un impianto per videoconferenze.
L’iniziativa a favore del Parlamento transitorio somalo
Un particolare rilievo assume l’iniziativa di cooperazione tra la Camera dei deputati ed il Parlamento federale transitorio della Repubblica somala (che ha sede, provvisoriamente, a Nairobi) e gravato da pesanti esigenze di tipo logistico ed amministrativo.
Nell’ottobre 2004 ha avuto luogo una prima missione di un funzionario della Camera volta ad acquisire informazioni sull’esistenza dei presupposti per un eventuale specifico programma di assistenza tecnica. Nel dicembre 2004 il Presidente della Camera ed il Collegio dei Questori hanno approvato un progetto mirato di assistenza al Parlamento transitorio somalo che prevede, tra l’altro, la realizzazione, presso la Camera,di stages di formazione e di orientamento per i parlamentari, la prestazione di consulenza tecnica per la redazione del Regolamento dell’Assemblea e per la creazione di un sito Internet
In tale quadro si è svolto, dal 14 al 18 febbraio 2005, un seminario parlamentare italo-somalo cui ha partecipato una delegazione di 21 parlamentari somali, guidati dal Presidente dell’Assemblea, on. Sharif Hassan Sheikh Aden. Il seminario si è incentrato sui principali profili del sistema parlamentare italiano, in vista dell’adozione di un testo regolamentare definitivo da parte del Parlamento somalo.
La Partecipazione della Camera ai programmi di ricostruzione del Parlamento afgano e del Parlamento irakeno
La Camera dei deputati è stata partner del programma biennale “Sostegno alla ricostruzione del Parlamento afgano” (SEAL), dal febbraio 2005 al febbraio 2007, promosso dal Governo di Kabul, dall’Unione interparlamentare, dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUD) e dal Fondo delle Nazioni Unite per le donne (UNIFEM), con il supporto di alcuni Paesi donatori. L’Amministrazione della Camera ha fornito la propria assistenza in alcune delle componenti del progetto (documentazione ed informatizzazione; training del personale amministrativa, in partnership con l’Assemblea nazionale francese; definizione del nuovo quadro legislativo, attraverso la predisposizione di un nuovo regolamento parlamentare). Le linee di fondo del contributo di questa Amministrazione si sono venute precisando nel corso di una missione di valutazione a Kabul, compiuta da un funzionario della Camera nell’aprile-maggio 2005, successivamente assegnato presso l’ufficio distaccato del Ministero della Giustizia nella capitale afgana.
In tale contesto si è svolto, dal 18 al 29 luglio 2005, un seminario diformazione, riservato ad una delegazione di dodici funzionari parlamentari afgani che hanno effettuato, oltre ad alcuni incontri a carattere generale sull’organizzazione e sul funzionamento del Parlamento italiano, dei percorsi individuali di affiancamento al personale della Camera operante nei servizi dell’area legislativa, amministrativa e della documentazione. Analoghe iniziative di formazione, per altri gruppi di funzionari dell’Assemblea afgana, sono state programmate dal Parlamento olandese, dal Bundestag tedesco e dalla Camera dei comuni britannica.
La Camera dei deputati si è altresì attivata nell’offrire assistenza al nuovo Parlamento irakeno e nel sostenere, più in generale, i processi di costruzione delle Istituzioni rappresentative a livello locale e regionale. Questo impegno si è concretizzato nella promozione di un incontro di formazione per una delegazione, formata da amministratori locali, dirigenti pubblici, giuristi e da un parlamentare iracheno, in visita alla Camera il 16 ottobre 2006 nel quadro di un progetto di formazione, promosso dal Ministero degli Affari esteri e dalla società di comunicazione politica Running, della durata di due settimane, articolato in una serie di incontri con rappresentanti delle Istituzione europee ed italiane.
L’iniziativa di formazione, giunta alla sua terza edizione, è espressamente finalizzata a diffondere la conoscenza dei principi e delle istituzioni degli ordinamenti democratici occidentali nei quadri dirigenti del nuovo Irak democratico, attraverso un approccio diretto alle Istituzioni politiche più rappresentative dell’Unione europea e del nostro Paese.
Il 26 ottobre 2007, nell’ambito di un master di alta formazione in studi politici e relazioni internazionali, organizzato dalla società SIOI, 19 giovani diplomatici iracheni hanno visitato la Camera, assistendo alla lezione di un funzionario della Camera sui principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale italiano e sulle principali caratteristiche dell’ordinamento giuridico ed amministrativo italiano.
Inoltre, il 7 febbraio 2008, si è svolto, presso la Camera dei deputati, un seminario organizzato dall’Istituto per l’America latina ed il Medio oriente (IPALMO) e destinato ai parlamentari di Libano, Giordania ed Iraq,dedicato al tema “Il Parlamento e il processo di riforma: le esperienze dei paesi del Mashreq e dell’Italia”.
L’assistenza tecnica alle Assemblee parlamentari dei Paesi dell’Europa sud-orientale e del Caucaso
Nella XV legislatura sono proseguite le attività di iniziative di assistenza tecnica, avviate nella precedente legislatura, rivolte ai Parlamenti di alcuni Paesi di “giovane democrazia” [6] dell’Europa sud-orientale e dell’area del Caucaso meridionale, accomunate dall’esigenza di dare vita a strutture tecnico-amministrative a supporto delle funzioni parlamentari.
Viene in rilievo, a tale riguardo, il significativo consolidamento dei rapporti di cooperazione amministrativa con il Parlamento albanese: ad una prima missione, svolta da un funzionario della Camera nell’ottobre 2002, finalizzata alla descrizione dei principî dell’ordinamento parlamentare del nostro Paese, hanno fatto seguito altri contatti, tra i quali la visita di una delegazione parlamentare albanese, guidata dall’on. Fatos Beja, Vice Presidente della Commissione affari costituzionali, presso la Camera per approfondire la conoscenza del sistema parlamentare italiano e la sua organizzazione interna (8-9 marzo 2004).
Un ulteriore versante della collaborazione tra le due Assemblee è rappresentato dal Centro per la formazione dei parlamentari dell’Europa sud-orientale, cui aderiscono, in qualità di soggetti promotori, oltre alle due Assemblee, anche l’ateneo italo-albanese, “Nostra Signora del Buon Consiglio”di Tirana. Il Centro è finalizzato al perfezionamento dei parlamentari e del personale amministrativo delle strutture di supporto albanesi e degli altri Paesi dell’Area nelle discipline giuridico-istituzionali e nelle tecniche legislative. La firma della convenzione istitutiva del Centro da parte del Presidente Casini, del Rettore dell’Università, Cesare Romiti, e della Presidente del Parlamento albanese si è svolta alla Camera dei deputati nel corso della visita ufficiale di quest’ultima a Roma, il 29 novembre 2005.
Il 5 maggio 2007, il Presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei deputati italiana, on. Umberto Ranieri ha inaugurato i corsi del Centro per la formazione dei parlamentari dell’Europa sud-orientale, con una lectio magistralis sul ruolo dei Parlamenti nella politica estera. Il primo modulo dei corsi, che ha visto la partecipazione di numerosi autorevoli deputati e funzionari parlamentari albanesi, si è svolto a Tirana dal 7 all’11 maggio 2007 e si è incentrato in una serie di seminari tematici tenuti da dirigenti dell’Amministrazione della Camera: un secondo modulo è previsto per il mese di aprile prossimo, nell’ambito del programma “Azione Balcani occidentali”, promosso dall’IPALMO, che si avvale del concorso della Camera (cfr. ultra).
Con il Parlamento della Repubblica serba si è instaurata una cooperazione a livello amministrativo che si è concretizzata in una missione di studio presso la Camera, dal 19 al 21 luglio 2004, del Capo di Gabinetto del Presidente di quella Assemblea e di un funzionario del medesimo ufficio: la missione è stata incentrata sul tema: “Ruolo del Presidente della Camera ed autonomia dell’Istituzione parlamentare”. Tale cooperazione è proseguita, dal 12 al 16 dicembre 2005, con una ulteriore missione di studio rivolta ad un gruppo di funzionari parlamentari serbi, guidati dal Segretario generale dell’Assemblea nazionale.
Dal 19 al 24 giugno 2005, si è svolto uno stage di formazione riservato ad un gruppo di cinque funzionari della Camera dei rappresentanti della Repubblica di Bosnia-Erzegovina, guidato dal Segretario generale di quella Assemblea: lo stage si è focalizzato in particolare, così come richiesto dagli interlocutori bosniaci, sul sistema delle Commissioni parlamentari e sul ruolo dei gruppi parlamenti nell’organizzazione e nel funzionamento della Camera dei deputati. A questa iniziativa seguiranno ulteriori missioni tecniche specificamente finalizzate al potenziamento del sistema informatico e dell’apparato di documentazione dell’Assemblea bosniaca.
Per quanto attiene alle iniziative di assistenza rivolte alle giovani democrazie del Caucaso meridionale, nel febbraio 2006, la Camera ha copromosso a Baku, assieme alla Missione dell’OSCE in Azerbaijian un seminario parlamentare sui sistemi elettorali e sul finanziamento dei partiti politici. All’iniziativa ha preso parte l’on. Giovanni Kessler ed il segretario della Delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare dell’OSCE.
Dal 13 al 17 febbraio 2006 si è svolta, alla Camera, una missione di studio di una delegazione di funzionari dell’Assemblea nazionale armena sull’organizzazione ed il funzionamento dell’Assemblea e delle Commissioni parlamentari, sul modello amministrativo della Camera e sul suo sistema di relazioni internazionali nonché sull’esperienza dell’Osservatorio legislativo e parlamentare.
E’ infine attualmente in corso di svolgimento il menzionato progetto “Azione Balcani occidentali”, promosso dall’IPALMO, in collaborazione con il Master in Istituzioni parlamentari e storia costituzionale della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma “La Sapienza”, con il concorso della Camera dei deputati, finalizzato alla formazione della rappresentanza parlamentare e della dirigenza amministrativa delle Assemblee di Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro e Serbia.
L’Amministrazione della Camera ha partecipato alla fase preliminare di valutazione delle esigenze e di presa di contatto con le Istituzioni parlamentari aderenti, concretizzatasi in una serie di missioni in loco¸ e prenderà parte alle fasi successive del progetto che prevede cinque seminari di formazione presso le Assemblee, con il coinvolgimento di funzionari della Camera, giuristi e politologi italiani e dei Paesi partecipanti. Il progetto si concluderà nel giugno prossimo con una sessione formativa per un gruppo selezionato di partecipanti ai singoli seminari in loco, presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma e presso la Camera dei deputati, ed un workshop conclusivo cui prenderanno parte i Presidenti delle Assemblee parlamentari degli Stati dell’Area.
Ulteriori iniziative di assistenza tecnica (Paesi asiatici e latino-americani)
In relazione ai Parlamenti dei Paesi asiatici, nel dicembre 2003 è stato definito, d’intesa tra i Segretari generali della Camera e del Parlamento mongolo, un progetto finalizzato in particolare al sostegno per l’istituzione di un efficiente servizio di documentazione parlamentare. La prima parte del programma si è concretizzata nella missione di un funzionario di questa Amministrazione ad Ulaan Bataar, dal 29 marzo al 3 aprile 2004, finalizzata all’acquisizione di elementi conoscitivi sull’ordinamento costituzionale e parlamentare mongolo ed all’illustrazione dell’esperienza maturata, nel settore della documentazione parlamentare, dalla Camera dei deputati. A questa prima fase è seguito uno stage di formazione presso la Camera, dal 3 maggio al 25 giugno 2004, cui hanno preso parte due funzionari del Dipartimento Relazioni internazionali e del Dipartimento giuridico del Parlamento mongolo, che sono stati posti a contatto con le metodologie e le tecniche di lavoro in uso all’interno di diversi servizi ed uffici della Camera.
Si è fortemente intensificata in questi anni l’organizzazione di visite e seminari di studio rivolti al personale amministrativo di Istituzioni parlamentari ed amministrative di alcuni grandi Paesi extra-europei, come la Cina (visite di delegazioni di funzionari parlamentari e governativi nell’ottobre 2002 e nel giugno 2004), Israele (visita di funzionari, dell’ottobre 2002), la Corea del Sud (ottobre 2002); Giappone (agosto 2003, gennaio, febbraio e marzo 2004, dicembre 2005), Thailandia (novembre 2004 e, nel marzo e nel settembre 2006, missione di studio di una rappresentanza dell’Istituto di formazione dirigenziale “Re Prajadipok”). Il 7 dicembre 2007, una delegazione dell’Assemblea nazionale del Vietnam, composta da parlamentari e funzionari, ha svolto una giornata di formazione sui processi di informatizzazione e di modernizzazione dell’attività parlamentare presso la Camera dei deputati.
Quanto ai Paesi latino-americani, si segnala che la Camera dei deputati ha aderito al “Proyecto de Apoyo al Parlamento del Uruguay”, un programma cofinanziato dalla Commissione europea, finalizzato al rafforzamento istituzionale del Parlamento uruguayano ed al miglioramento del suo assetto amministrativo. Nell’ambito di questa iniziativa si è svolta una missione di studio presso la Camera di una delegazione di funzionari di quella Assemblea, nel settembre 2004 e nel luglio 2005 si sono svolte a Montevideo, presso il Parlamento dell’Uruguay, le Prime Giornate Parlamentari Euroamericane, alle quali hanno partecipato un deputato e un funzionario della Camera. Peraltro, una funzionaria del Parlamento uruguyano ha effettuato una missione di studio alla Camera nel marzo 2007.
Nel marzo 2005 si è inoltre svolto un ciclo di incontri con una delegazione dell’Unità di coordinamento dell’Assemblea costituente della Bolivia dedicato alla metodologia delle riforme costituzionali. Dal 26 al 28 ottobre si è poi tenuto, sempre presso la Camera dei deputati, un seminario di studio, cui ha preso parte una delegazione di parlamentari boliviani, sui rapporti tra Stato ed Autonomie in Italia ed in Bolivia. All’iniziativa sono intervenuti numerosi parlamentari italiani e docenti universitari delle discipline economiche e pubblicistiche.
Nel quadro del Protocollo di collaborazione parlamentare tra la Camera dei deputati italiana e cilena volto a rafforzare il dialogo, ad approfondire le questioni di interesse comune, ed a stimolare la formazione di posizioni convergenti in sede internazionale, si è svolta a Roma, dal 23 aprile al 30 maggio 2006, una missione di studio di un alto funzionario della Camera cilena.
Si segnala inoltre che, nell’ambito dell’analogo Protocollo di collaborazione parlamentare con la Camera dei deputati brasiliana, si è svolta presso la Camera dei deputati la missione di studio di un alto funzionario del Servizio Bilancio di quella Assemblea, dall’aprile al giugno 2007.
Il Centro globale per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei Parlamenti
L’iniziativa di un Centro globale per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni nei Parlamenti, lanciata ufficialmente durante il Vertice mondiale sulla società dell’informazione (Tunisi, 16-18 novembre 2005), nasce a seguito di una fase di consultazioni ad alto livello fra i Presidenti dei Parlamenti di tutto il mondo, condotte – su richiesta del Dipartimento per gli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite - dal Presidente della Camera e dal Presidente della Assemblea del Popolo egiziana, Ahmed Fathy Sorour.
Il lavoro preparatorio svolto dall’UNDESA, con l’attiva partecipazione delle strutture tecniche della Camera dei deputati, ha messo in evidenza l’opportunità di dar vita ad un centro globale di cooperazione fra i Parlamenti – nazionali e regionali - sull’uso delle nuove tecnologie dell’informazione, aperta a partnerships con università, centri di eccellenza, organizzazioni internazionali, imprese e altri soggetti della società civile.
Lo scopo del Centro, che ha sede a Roma, è quello di assicurare i collegamenti e lo scambio delle informazioni tra le iniziative già in atto, moltiplicandone gli effetti e aumentandone la visibilità e di promuovere nuove iniziative – bilaterali e multilaterali - che accrescano le conoscenze in un settore di importanza cruciale per il rafforzamento dei Parlamenti e lo sviluppo della democrazia.
Gli obiettivi ed i programmi del Centro globale sono stati illustrati in una Conferenza parlamentare internazionale, che si è svolta presso la Camera dei deputati il 3 e 4 marzo 2007. L’incontro dedicato al tema. “Il ruolo dei Parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della Società dell’Informazione”, copromosso dalle Nazioni Unite e dall’Unione interparlamentare, ha analizzato gli strumenti e le metodologie con le quali le Istituzioni politiche e, segnatamente, i Parlamenti possono concorrere alla crescita ed alla modernizzazione dei rispettivi Paesi, ponendo le nuove tecnologie al centro di un insieme di riforme amministrative, scolastiche ed economiche.
La cooperazione a carattere amministrativo con i Parlamenti dei Paesi dell’area comunitaria, con la Duma di Stato russa e con la Grande Assemblea nazionale turca
Per completezza d’informazione, occorre segnalare che la Camera ha proseguito ed intensificato in questi anni alcune significative esperienze di collaborazione con le Amministrazioni parlamentari di alcuni Paesi dell’area comunitaria, attuata soprattutto con scambi di funzionari e visite di studio, che non possono essere inquadrate nei moduli di assistenza parlamentare che costituiscono l’oggetto di questo elaborato, perché si rivolgono a realtà amministrative fortemente consolidate, di collaborazione con Parlamenti operanti in democrazie avanzate (Bundestag tedesco, Riksdag svedese, Parlamento finlandese, Assemblea nazionale francese, etc.).
In tale quadro si segnalano le seguenti iniziative:
· il consolidato programma di scambi di visite con la dirigenza amministrativa del Bundestag tedesco, avviato nell’ottobre 2001 e proseguito successivamente, con visite di studio annuali, alternativamente nei due paesi. A tali visite si sono affiancati gli incontri a livello di Segretari generali delle due Assemblee che hanno co-promosso, nell’aprile 2005, a Roma, un seminario di studio sul tema “Potere legislativo e giustizia costituzionale in Italia e Germania con riferimento al rapporto Stato-Regioni”, nonché la creazione di un’Associazione di amicizia tra i funzionari parlamentari della Camera e del Bundestag che ha organizzato, nel giugno 2006, un seminario italo-tedesco su “Stato nazionale ed Unione europea nella prospettiva italiana e tedesca”. Nel 2007, il Segretario generale ed un Vicesegretario generale della Camera hanno incontrato a Berlino il Segretario generale del Bundestag; si è svolta inoltre la missione di studio e formazione di una delegazione composta da tre funzionari della Camera presso il Bundestag;
· lo stage di una delegazione di funzionari del Riksdag svedese, incentrato sullo scambio di esperienze in tema di metodologia ed organizzazione del lavoro parlamentare (febbraio 2004), cui ha fatto seguito una visita del Segretario generale di quel Parlamento (settembre 2004);
· secondo quanto previsto da accordi tra le Amministrazioni della Camera e dell’Assemblea nazionale francese, ogni anno, alternativamente, un gruppo di funzionari compie una missione di studio, svolgendo incontri con i Servizi e gli Uffici di maggiore interesse. Dal 4 al 7 giugno 2007, si è svolta la missione di studio di quattro funzionari dell’Assemblea nazionale francese presso la Camera;
· la visita alla Camera di una delegazione di funzionari del Folketing danese, dal 23 al 25 settembre 2007;
· le visite di delegazioni di funzionari del Parlamento finlandese, incentrate sull’assetto e sulle iniziative della “diplomazia parlamentare” (gennaio e maggio 2006).
E’ parimenti opportuno ricordare le iniziative di cooperazione amministrativa poste in essere con alcuni Parlamenti dei Paesi impegnati in questi anni nel processo di adesione all’Unione europea (Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Ungheria), per la cui realizzazione sono state sperimentati nuovi moduli di collaborazione con enti internazionalistici - come la Società italiana per l’organizzazione internazionale (SIOI) ed il Centro di formazione internazionale dell’Organizzazione internazionale del lavoro, di Torino - e con altre amministrazioni parlamentari, come quella dell’Assemblea nazionale francese, che hanno acquisito, al pari della Camera, significative esperienze in questo settore.
Parallelamente allo sviluppo delle relazioni parlamentari tra la Camera e la Grande Assemblea nazionale turca, che ha la sua istanza istituzionale nel Seminario parlamentare italo-turco, si è concretizzata un’intensa collaborazione tra i rispettivi apparati amministrativi, che si è tradotta, da ultimo, nella partecipazione della Camera ad un programma di gemellaggio amministrativo con quella Assemblea, in partnership con il Parlamento magiaro, promosso e finanziato dalla Commissione europea (novembre 2007-ottobre 2008), denominato “Strenghtening the Capacity of the Turkish Grand National Assembly”, con un’intensa partecipazione di funzionari dell’Amministrazione ed un forte impegno in termini logistici ed amministrativi.
RELAZIONI PARLAMENTARI CON L’AUSTRIA
|
Presidente del Consiglio nazionale |
Barbara Prammer |
Presidente del Bundesrat |
Helmut Kritzinger |
Ambasciatore in Austria Massimo Spinetti |
Ambasciatore in Italia Christian Berlakovitz |
Incontri bilaterali
Il 25 ottobre 2007 il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha incontrato il Cancelliere federale austriaco, Alfred Gusenbauer.
Incontri delle Commissioni
Dal 25 al 27 maggio 2007 la Commissione affari esteri della Camera ha preso parte, in Austria, all’European Forum Wachau.
Cooperazione multilaterale
L'Austria prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione europea e del Partenariato Euromediterraneo. Invia, inoltre, delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell'UEO (in qualità di osservatore), della NATO (come membro associato), dell'OSCE, dell'INCE (il cui Direttore Generale è l’ambasciatore austriaco Harald Kreid, che sarà sostituito dal 1° gennaio 2008 dall’Ambasciatore italiano Ago) e partecipa al Patto di Stabilità per l'Europa Sudorientale.
UIP
Nell’ambito dell’Unione Interparlamentare, opera la sezione di amicizia Italia-Austria, presieduta dal senatore Oskar Peterlini (Autonomie) e di cui è membro l’on. Antonio Razzi (Italia dei Valori).
Presidente della Camera Federale: |
Herman Van Rompuy |
Presidente del Senato |
Armand De Decker |
Ambasciatore in Belgio Sandro Maria SIGGIA |
Ambasciatore in Italia Jan De Boch |
Incontri bilaterali
Il 24 ottobre 2006 la Presidente della Commissione Politiche dell'Unione europea, on. Franca Bimbi, ha incontrato a Roma il Segretario di Stato per gli Affari europei del Belgio, Didier Donfut.
Al centro del colloquio le questioni europee legate, in particolare, al rilancio del processo costituente e alle modalità di recepimento della normativa comunitaria. La Presidente Bimbi ha sottolineato che Italia e Belgio hanno avuto un atteggiamento comune rispetto all’Europa e che ora occorre rinnovare gli sforzi per dare nuovo impulso alla costruzione costituzionale europea. Il Segretario di Stato Donfut ha affermato che il Governo belga confida nello spirito europeista del nuovo Governo italiano e nel ruolo che giocherà per la ripresa del dibattito sulla costruzione europea. Sono state poi esaminate le modalità di recepimento della normativa comunitaria ed entrambe le Parti hanno concordato sull’opportunità di una maggiore azione dei parlamenti nazionali nella cosiddetta “fase ascendente” del procedimento legislativo comunitario.
Cooperazione multilaterale
Il Belgio prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea e del Partenariato euromediterraneo; su iniziativa dell’on. Patrick Moriau, svolge funzioni di raccordo dei delegati dei Parlamenti nazionali dei Paesi membri dell’Unione europea.
Il Belgio, inoltre, invia delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, della UEO, della NATO e dell'OSCE e partecipa al Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Global Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento belga è stato rappresentato dall’onorevole Walter Muls, della Camera dei Rappresentanti.
UIP
La sezione bilaterale di amicizia Italia–Belgio non è stata ricostituita nella XV legislatura.
Presidenza del Parlamento |
|
Assemblea nazionale |
Georgi Pirinski |
Rappresentanze diplomatiche |
|
Ambasciatore d’Italia |
Giovan Battista Campagnola |
Ambasciatore di Bulgaria |
Atanas Ignatov Mladenov (11.09.2007) |
Incontri delle Commissioni
Il 21 novembre 2007 il Presidente della Commissione Affari esteri, on.le Umberto Ranieri, ha incontrato l’ambasciatore di Bulgaria Ananas Ignatov Mladenov. Nel corso dell’incontro, oltre ad aver sottolineato le ottime relazioni tra i due paesi, confermati dalla recente visita del Premier italiano Romano Prodi, è stata affrontata la questione del Kosovo, sulla quale l’ambasciatore Mladenov ha sottolineato l’esigenza di una posizione unitaria dell’Unione europea. Al riguardo, il Presidente Ranieri ha auspicato una decisione comune in sede ONU. E’ stata altresì sottolineata l’importanza di rafforzare i rapporti parlamentari.
Il 7 novembre 2007, il Presidente della Commissione Affari costituzionali, on. Luciano Violante, ha incontrato una delegazione della Commissione per la Sicurezza interna e l'ordine pubblico dell'Assemblea Nazionale della Repubblica di Bulgaria, guidata dal suo Presidente, Nikolay Svinarov
Il Presidente Violante ha ricordato la recente legge sui servizi di sicurezza, che distingue tra sicurezza interna ed esterna, conferisce la responsabilità politica al Presidente del Consiglio e prevede garanzie per gli operatori della sicurezza. Sull’immigrazione ha affermato che gli italiani conoscono bene il problema: 55 milioni di connazionali vivono all’estero, e certo non sono tutti onesti. Vi è poi la forte domanda di manodopera. Ha ricordato la politica del governo precedente, di maggiore chiusura, che però non ha retto all’ondata di arrivi. Adesso si tenta di avere un maggiore controllo su chi entra. Il problema è comunque di scala europea, deve essere tentata una politica di cooperazione con i paesi di provenienza, in particolare africani.
Il Presidente Svinarov ha affermato che in Bulgaria è stata approvata in prima lettura una legge sulla sicurezza nazionale, sul modello italiano. Ha inoltre sostenuto che i controlli alle frontiere Schengen non sono al momento sufficienti.
Il 7 novembre 2007, il Comitato per i servizi di informazione e sicurezza, guidato dal Presidente, on Claudio Scajola, ha incontrato una delegazione della Commissione per la Sicurezza interna e l'ordine pubblico dell'Assemblea Nazionale della Repubblica di Bulgaria, guidata dal suo Presidente, Nikolay Svinarov
Il 6 novembre 2007, il Presidente del Comitato Schengen, on. Sandro Gozi, ha incontrato una delegazione della Commissione per la Sicurezza interna e l'ordine pubblico dell'Assemblea Nazionale della Repubblica di Bulgaria, guidata dal suo Presidente, Nikolay Svinarov.
Durante l’incontro il Presidente Gozi ha affermato che negli ultimi tempi si registra un’opinione più restrittiva verso l’Europa a 27, in particolare sul tema della libera circolazione delle persone: potranno essere quindi più difficili allargamenti dell’area Schengen. Il Presidente Svinarov, in relazione ai progressi della Bulgaria per l’ingresso nello spazio Schengen, ha affermato che allo stato attuale sussistono problemi, non sotto il profilo legislativo ma sotto quello amministrativo e tecnico.
Il 6 dicembre 2006 il Presidente della Commissione Affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato il Presidente della Commissione politica estera del Parlamento bulgaro, on. Solomon Passi, e l'Ambasciatore Nikola Kaloudov.
Cooperazione multilaterale
La Bulgaria invia delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell’UEO (come partner associato), della NATO (si ricorda che la Bulgaria è paese membro dell’Alleanza Atlantica dal 29 marzo 2004), dell’OSCE. In particolare, nel 2007 la Bulgaria detiene la presidenza di turno dell’INCE: la sessione annuale dell’Assemblea parlamentare INCE si è svolta a Sofia dal 20 al 21 novembre 2007.
La Bulgaria partecipa inoltre alla dimensione parlamentare dell’Iniziativa Quadrilaterale "Bassa” (Albania, Bulgaria, Italia e Macedonia) ed al Patto di Stabilità per l’Europa Sudorientale.
Il Parlamento bulgaro prende inoltre parte alla cooperazione euromediterranea e, quindi, all’Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea (APEM).
La Conferenza su “Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione”
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Gobal Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento bulgaro è stato rappresentato dagli onn. Zahari Georgiev, Mincho Spasov e Mario Tagarinsky.
La Conferenza parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza
Il 19 e 20 giugno 2006 il Parlamento bulgaro ha ospitato la II Conferenza mondiale delle donne parlamentari sull'infanzia. La delegazione parlamentare italiana che ha partecipato alla Conferenza era composta, per la Camera dei deputati, dall’on. Luana Zanella (Verdi) e per il Senato della Repubblica, dalla sen. Maria Burani Procaccini (FI).
La Conferenza si è incentrata sul tema della protezione dei bambini e degli adolescenti, con particolare riferimento alla salute, all’educazione e al loro benessere fisico e psicologico.
La Seconda Conferenza mondiale fa seguito ad un’iniziativa promossa dal Parlamento italiano che ha organizzato a Roma, nell’ottobre 2004, la Prima Conferenza mondiale delle donne parlamentari per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.
UIP
Nell'ambito della UIP opera la sezione bilaterale di amicizia Italia - Polonia e Bulgaria, presieduta dall’on. Gino Capotosti (UDEUR) e di cui fanno parte gli onn. : Antonio Razzi (Italia dei Valori), Giampiero Bocci (Ulivo), Osvaldo Napoli (Forza Italia) e Silvio Crapolicchio (Comunisti Italiani).
Presidente della Camera dei Rappresentanti: |
Marios Garoyan |
Ambasciatore in Cipro Luigi Napolitano
|
Ambasciatore in Italia Sig.ra Athena K. Mavronicola
|
Incontri bilaterali |
Il Vice Presidente della Camera, on. Carlo Leoni, ha incontrato a Roma, il 27 marzo 2007, il Ministro degli Esteri di Cipro, Yiorgos Lillikas, accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia a Cipro, Luigi Napolitano.
Nel corso dell'incontro è stato esaminato lo stato delle relazioni bilaterali e le prospettive di soluzione della divisione dell’isola. Il Vice Presidente Leoni ha sottolineato che l’Unione europea e l'Italia possono svolgere un ruolo di primo piano per raggiungere gli obiettivi di una coesistenza stabile tra le due comunità che vivono nell'isola di Cipro, nella prospettiva di una completa riunificazione, anche grazie al fatto che il nostro Paese e' amico di Cipro e intrattiene, al tempo stesso, buoni rapporti con la Turchia.
Incontri delle Commissioni |
L’ 8 gennaio 2008 l’on. Ranieri ha incontrato l’Ambasciatrice di Cipro a Roma, Athena Mavronicola. L’incontro ha riguardato l’apertura di un ufficio di rappresentanza della Repubblica di Cipro del Nord – non riconosciuta a livello internazionale – nella Capitale.
Il 24 ottobre 2007l’on. Ranieri ha incontrato l’Ambasciatrice di Cipro a Roma, Athena Mavronicola.
Il 23 luglio 2007, l’on. Ranieri ha incontrato l’Ambasciatrice di Cipro a Roma, Athena Mavronicola.
Il 9 maggio 2007l’on. Ranieri ha incontrato l’Ambasciatrice di Cipro a Roma, Athena Mavronicola. Al centro del colloquio tra i due interlocutori la questione cipriota. In particolare l’Ambasciatrice ha ricordato che, malgrado i passi avanti fatti, rimangono molti ostacoli. La base dei futuri accordi, ha sostenuto quest’ultima, è costituita dalla risoluzione delle Nazioni Unite accettata da Cipro da tempo, dall’High Level Agreement del 1969 e dall’Accordo del 2000. Secondo il parere della Mavricola dovrebbe essere costituito un organismo con esperti delle due parti per discutere delle questioni sostanziali.
Il 28 luglio 2006, il Presidente della Commissione Esteri, on. Umberto Ranieri, ha ricevuto la visita del precedente Ambasciatore di Cipro, Stavros Epaminondas.
Cooperazione multilaterale
Cipro partecipa al Partenariato euromediterraneo. Una delegazione parlamentare ha, da ultimo, preso parte alla riunione della Commissione Cultura dell’Assemblea parlamentare euro-mediterranea (APEM), presieduta dall’on. Tana de Zulueta (Verdi), che ha avuto luogo nell’ambito della Sessione di Tunisi il 16 marzo 2007. Al termine della riunione la Commissione Cultura ha approvato una raccomandazione sui temi delle migrazioni, dell’ambiente, del ruolo della cultura.
Si ricorda inoltre che durante i lavori della I Riunione plenaria dell’Assemblea parlamentare euro-mediterranea (APEM), svoltasi al Cairo dal 12 al 15 marzo 2005, l’Assemblea ha adottato una risoluzione in cui si esorta la Commissione politica a monitorare la situazione a Cipro.
Cipro invia proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d’Europa e dell’OSCE. Nell'ambito dell'Assemblea OSCE, in particolare, la delegazione cipriota è impegnata, al fianco di quella italiana, per la valorizzazione della dimensione mediterranea.
UIP
La Presidenza è stata affidata all’On. Guido CROSETTO (FI), e ne fanno parte gli onn. Maurizio SALA (AN), Cosimo SGOBIO (Comunisti Italiani), Osvaldo NAPOLI (FI) e Sesa AMICI (Ulivo).
RELAZIONI PARLAMENTARI CON LA DANIMARCA
|
Presidente del Folketinget |
Thor Perdersen |
Ambasciatore in Danimarca Andrea Giuseppe Mochi Onory |
Ambasciatore in Italia Gunnar Ortman |
Incontri delle Commissioni
Il 30 luglio 2007, il Presidente della Commissione Affari esteri, Umberto Ranieri, ha ricevuto l’Ambasciatore italiano Andrea Giuseppe Mochi Onory di Saluzzo di Monterosso e Valgrana, in partenza per la nuova sede di Copenaghen. Il colloquio è stato incentrato sulla situazione interna della Danimarca, con particolare riguardo alla compagine governativa ed alle politiche dell’immigrazione.
Il 24 ottobre 2006 il Presidente Ranieri ha incontrato l’Ambasciatore di Danimarca, Gunnar Ortmann.
Cooperazione multilaterale
La Danimarca ha ospitato, dal 29 giugno al 2 luglio 2006 a Copenaghen, la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea a cui ha preso parte, per la Camera dei deputati, il Vice Presidente, on. Carlo Leoni.
La Danimarca prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea e del Partenariato euromediterraneo. Invia, inoltre, delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell'UEO (in veste di Paese osservatore), della NATO, dell'OSCE e partecipa al Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.
Si ricorda che la Danimarca ha ospitato la 51ma sessione annuale dell’Assemblea NATO dall’11 al 15 novembre 2005.
Cooperazione amministrativa
Una delegazione di funzionari del Parlamento danese ha effettuato una visita di studio presso la Camera dei deputati il 24 e 25 settembre 2007.
UIP
Nell'ambito dell'Unione Interparlamentare opera la sezione bilaterale di amicizia Italia – Paesi scandinavi (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia), di cui fanno parte, nella XV legislatura, gli onn. Giuseppe Fioroni (l’Ulivo) e Osvaldo Napoli (Forza Italia).
RELAZIONI PARLAMENTARI CON L’ESTONIA
|
Presidente del Parlamento |
Ene Ergma |
Ambasciatore in Estonia
Fabrizio Piaggesi |
Ambasciatore in Italia Andres Tomasberg |
Incontri delle Commissioni
Il 17 ottobre 2006 il Presidente della Commissione Affari costituzionali, on. Luciano Violante (Ulivo), ha incontrato il Cancelliere di giustizia della Repubblica di Estonia, Allar Jocks.
Il 25 settembre 2006 l’on. Umberto Ranieri (Ulivo), ha incontrato gli Ambasciatori della Repubblica di Lettonia, Astra Kurme, della Repubblica di Lituania, Sarunas Adomavicius, e della Repubblica di Estonia, Andres Tomasberg.
Cooperazione multilaterale
L’Estonia prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione europea. Invia proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell’UEO (come partner “assimilato”), della Nato (l’Estonia dal 29 marzo 2004 è membro della NATO), dell’OSCE.
L’Estonia ha ospitato, a Tallin, il 30 e 31 maggio 2006, la riunione della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi membri del CdE, dedicata al tema “La diplomazia parlamentare – trait d’union tra i Paesi”.
Si segnala inoltre che il Parlamento estone partecipa alla Conferenza Parlamentare del Mar Baltico (BSPC).
L’Estonia prende inoltre parte alla cooperazione euromediterranea e, quindi, all’Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea (APEM).
UIP
Nell’ambito dell’Unione interparlamentare, opera la sezione di amicizia Italia – Paesi Baltici (Lettonia- Estonia-Lituania), presieduta dall’on. Riccardo Migliori (AN) e di cui sono membri gli onn., Daniele Galli (FI), Maurizio Fistarol (PD – L’Ulivo), Antonio Razzi (Italia dei Valori), Raffaello de Brasi (PD – L’Ulivo) e i senatori Roberto Manzione (Gruppo Misto) Mauro Libe’ (UDC).
Presidente del Parlamento |
Sauli Niinistö |
Ambasciatore in Finlandia Elisabetta Kelescian |
Ambasciatore in Italia Pauli Makela |
Incontri bilaterali
L’8 maggio 2006 si è recata in visita alla Camera una delegazione composta da deputati e funzionari del Parlamento finlandese, facenti parte del gruppo di lavoro "Visitor”, istituito in tale ambito per seguire le questioni connesse alle visite dei cittadini nelle sedi parlamentari ed i relativi profili della sicurezza.
La delegazione, guidata dall’On. Matti Ahde, Presidente del gruppo di lavoro, ha svolto incontri con il questore della Camera, on. Gabriele Albonetti (Ulivo), e con funzionari del Servizio per la sicurezza.
Il 1° giugno 2006, si sono aperte ad Helsinki, le celebrazioni indette dal Parlamento finlandese (Eduskunta) per ricordare il 100° anniversario delle riforme parlamentari del 1906.
Le celebrazioni, dal titolo “Il diritto al voto, fiducia nella legge. Cento anni di democrazia finlandese”, sono state inaugurate da una sessione speciale del Parlamento e termineranno nel 2007 con una cerimonia ufficiale per ricordare il 100° anniversario della prima sessione plenaria del Parlamento unicamerale. Alla cerimonia d’apertura ha partecipato il Vice Presidente della Camera, on. Carlo Leoni (Ulivo).
Il 27 giugno 2006 una delegazione del Consiglio della Regione di Versinais (Finlandia sud-occidentale), guidata dal Vice Presidente del Parlamento finlandese, Ilkka Kanerva, ha incontrato il Vice Presidente della Camera, on. Pierluigi Castagnetti. Il colloquio si è incentrato sull’assetto dei programmi comunitari INTERREG, soprattutto per quanto attiene ai Paesi mediterranei. I Programmi INTERREG ed alla loro capacità di avvicinare i cittadini e le economie, valorizzando i collegamenti, le reti di trasporto, gli interscambi. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi dell’attualità politica italiana ed internazionale e le questioni connesse alla Presidenza finlandese dell’Unione europea della seconda metà del 2006.
Il 7 settembre 2006 il Vice Presidente della Camera, On. Carlo Leoni, ha ricevuto la visita del Presidente del Parlamento della Finlandia, Paavo Lipponen.
Incontri delle Commissioni
La Commissione Cultura ha effettuato una visita in Finlandia il 18 e 19 giugno 2007.
Il 27 giugno 2006, la delegazione del Consiglio della Regione di Versinais, ha avuto anche un incontro con la Commissione Trasporti.
Sedi multilaterali
La Finlandia prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea e del Partenariato euromediterraneo. Invia, inoltre, delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, della UEO (in veste di Paese osservatore), della NATO (come membro associato), dell'OSCE e partecipa al Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Global Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento finlandese è stato rappresentato dagli onn. Reino Ojala e Timo Seppälä.
UIP
Nell’ambito dell’Unione Interparlamentare, opera la sezione di amicizia Italia-Paesi nordici ((Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia), di cui fanno parte gli onn. Siegfried Brugger (Misto) e Giuseppe Fioroni (PD – L’Ulivo).
Presidente dell’Assemblea nazionale |
Bernard Accoyer |
Presidente del Senato |
Christian Poncelet |
Ambasciatore in Francia Ludovico Ortona |
Ambasciatore in Italia Jean-Marc Rochereu De la Sablier |
Incontri bilaterali |
Il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha ricevuto l’Ambasciatore della Francia a Roma, Jean-Marc de La Sablière, il 17 ottobre 2007.
Il Presidente della Camera, on. Fausto Bertinotti, ha incontrato il 31 maggio 2006 l’Ambasciatore di Francia in Italia, Yves Aubin.
Il Vice Presidente della Camera, on. Carlo Leoni, ha incontrato l’allora Vice Presidente dell’Assemblea Nazionale, Yves Bur, a margine della Conferenza europea dei Parlamenti (Tallin, 30-31 maggio 2006).
Nel corso dell’incontro, il Vice Presidente Leoni, ha proposto di intensificare i rapporti bilaterali, soprattutto a livello di Commissioni parlamentari, cercando di farli coincidere con i vertici governativi. Il Vice Presidente Bur, accogliendo la proposta di Leoni, ha a sua volta proposto di discutere insieme le possibili riforme per modernizzare gli assetti costituzionali degli Stati.
Il Vice Presidente della Camera, on. Pierluigi Castagnetti, ha incontrato il 22 giugno 2006 l’Ambasciatore Michel Fouché, incaricato dal Ministero degli esteri francese e dall’Istituto europeo Schumann di effettuare una diagnosi dello “stato dell’Unione”, svolgendo visite e incontri presso i Paesi fondatori e ad alcuni altri Paesi europei.
Incontri delle Commissioni |
Il 20 settembre 2007, la Presidente della Commissione politiche per l'Unione europea, on. Franca Bimbi, ha ricevuto l'on. Regis Juanico, componente della Commissione per l'Unione europea dell'Assemblea nazionale francese. Durante il colloquio sono state esaminate questioni relative al Trattato costituzionale europeo, alla strategia di Lisbona e all’allargamento dell’UE.
Il 28 novembre 2006 una rappresentanza della Delegazione per l’Unione europeadell’Assemblea nazionale francese ha avuto un incontro con la Commissione Politiche dell’Unione europea.
Il nodo dell’allargamento dell’Unione europea è stato al centro del colloquio, cui hanno partecipato, da parte francese, il Presidente, on. Pierre Lequiller ed altri sei componenti della Delegazione e, da parte italiana, la Presidente della XIV Commissione, on. Franca Bimbi, e gli onn. Airaghi, Cassola, Falomi, Gozi, Pili e Razzi. In particolare, sono state affrontate le principali ipotesi di soluzione della crisi apertasi nel processo d’integrazione comunitaria a seguito dei referendum in Francia ed Olanda, anche alla luce dei prossimi semestri di Presidenza dell’Unione, affidati alla Germania e, nella seconda metà del 2008, alla Francia. Si è inoltre evidenziato il ruolo peculiare che i due Paesi, fondatori della Comunità economica nel 1957, possono svolgere per superare l’impasse in cui si trova attualmente il progetto europeo, paralizzato dalla dicotomia “allargamento-approfondimento”.
Il 26 settembre 2006 la Commissione XIV, Politiche dell’Unione europea, ha ricevuto la visita della delegazione della Commissione Leggi del Senato francese, guidata dal senatore Patrice Gélard, nell’ambito di un viaggio di studio realizzato in vari Paesi dell’Unione europea al fine di approfondire le questioni connesse al funzionamento dei Parlamenti ed in particolare:
1. miglioramento del procedimento legislativo;
2. attività del Governo;
3. ruolo dell’opposizione;
4. ruolo dei Parlamenti nell’architettura europea.
Il senatore Gélard ha chiesto che gli venisse illustrata l’attività della XIV Commissione e il suo raccordo con le altre commissioni permanenti. La Presidente Bimbi, dopo aver risposto alle domande del suo interlocutore, ha sottolineato che è ancora poco diffusa la considerazione del Parlamento europeo quale “terza Camera” e ha ricordato le procedure d’informazione attualmente ivi incluso l’istituto della “riserva parlamentare”, introdotto dalla legge 11/2005.
Il senatore Gélard, alla fine dell’incontro, ha fatto presente che sarà sua cura inviare al Parlamento italiano la relazione finale che verrà elaborata dalla Commissione Leggi, al termine della missione di studio.
Nella stessa giornata, la Commissione Leggi è stata ricevuta dalla Commissione Affari costituzionali, guidata dal suo Presidente, on. Luciano Violante. Nel corso dell’incontro sono state approfondite ed illustrate, in particolare, le questioni relative ai diritti dell’opposizione e agli strumenti “antiostruzionismo”, come definiti e previsti dai Regolamenti parlamentari.
Cooperazione multilaterale |
I rapporti di collaborazione parlamentare tra Italia e Francia si sono significativamente sviluppati anche in ambito multilaterale e nel quadro del Partenariato euromediterraneo.
Da ultimo, il 28 giugno 2006, il Senato francese ha ospitato, nell’ambito della cooperazione parlamentare euro-mediterranea, la terza riunione del Gruppo di lavoro[7] sulla revisione del regolamento e finanziamento dell’APEM (Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea), su iniziativa del Vice Presidente del Gruppo, senatore Robert Del Picchia. Alla riunione ha partecipato l’on. Tana de Zulueta (Verdi), Presidente della Commissione Cultura dell’APEM e delegata della Camera presso tale Assemblea.
La Francia, inoltre, partecipa con proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, della UEO, della NATO (la cui Assemblea parlamentare è stata presieduta, dal marzo 2004 al novembre 2006, dal francese Pierre Lellouche, gaullista)e dell'OSCE e partecipa alla dimensione parlamentare del G8.
La Francia partecipa al Dialogo 5 + 5 (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Malta e Algeria, Tunisia, Marocco, Libia e Mauritania), la cui terza e ultima riunione, dedicata al tema Le sfide del Mediterraneo, si è tenuta a Rabat, il 23 e 24 novembre 2006. Alla riunione, a cui ha partecipato il Vice Presidente della Camera, Pierluigi Castagnetti (Ulivo), era presente per la Francia il Presidente dell’Assemblea Nazionale, Jean Louis Debre e il vice Presidente del Senato, Philipe Richert. Si ricorda che il Parlamento francese aveva ospitato, il 7 e 8 dicembre 2004, la seconda riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi del Mediterraneo Occidentale. La prossima riunione sarà ospitata dal Parlamento italiano nella primavera del 2008.
La Francia e l’Italia partecipano inoltre alla dimensione parlamentare del G8. Alla VI riunione dei Presidenti delle Camere Basse G8, che si e’ tenuta a Berlino dal 7 al 9 settembre 2007, ha partecipato il Vice Presidente della Camera, on. Pierluigi Castagnetti. Alla riunione ha preso parte anche il nuovo Presidente dell’Assemblea nazionale francese, Bernard Accoyer.
Collaborazione amministrativa |
Dal 4 all’8 giugno 2007 quattro funzionari dell’Assemblea francese hanno svolto una missione di studio presso la Camera dei deputati.
UIP |
La sezione di amicizia Italia-Francia è presieduta dal senatore Armando Cossutta e ne fanno parte gli onn. Ugo Lisi (AN), Patrizia Paoletti Tangheroni (FI), Alba Sasso (Sinistra democratica per il socialismo europeo).
Presidente del Bundestag |
Norbert Lammert (CDU, dall'ottobre 2005) |
Presidente del Bundesrat |
Ole von Beust (CDU, dal 1° novembre 2007) |
Ambasciatore italiano Antonio Puri Purini (dall’aprile 2005) |
Ambasciatore in Italia Michael Steiner (dal settembre 2007) |
Incontri bilaterali
Il 10 ottobre 2007, il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha incontrato il nuovo Ambasciatore della Germania in Italia (dal settembre 2007), Michael Steiner.
Il 12 marzo 2007, il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha ricevuto il Vice Presidente del Bundestag, Wolfgang Thierse.
Il colloquio è stato incentrato in modo particolare sul processo costituzionale europeo e sulla necessità di un rilancio politico dell’Europa. Il Presidente Bertinotti ha affermato che, per uscire dalla crisi che sta attraversando la costruzione europea, occorre che i Parlamenti assumano un ruolo più attivo ed ha attribuito le difficoltà attuali all’eccessiva preponderanza della dimensione intergovernativa e all’acuirsi dei problemi sociali che hanno determinato un certo distacco dei popoli dal progetto europeo.
Il 30 maggio 2006 il Presidente Bertinotti, ha incontrato a Roma l’Ambasciatore di Germania in Italia, S.E. Michael H. Gerdts.
Il 7 giugno 2006 il Presidente della Camera, on. Fausto Bertinotti, ha incontrato a Roma il Presidente del Bundestag, Norbert Lambert.
Nel corso dell’incontro il Presidente Bertinotti ed il Presidente Lammert hanno auspicato l’adozione di iniziative congiunte per rilanciare la prospettiva europea. E’ stato quindi ricordato come il 25 marzo 2007 ricorrerà – proprio nel corso del semestre di Presidenza tedesca dell’UE - il Cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati. stata altresì richiamata l’intensa e proficua collaborazione che caratterizza i rapporti tra le Amministrazioni delle due Camere e sono state auspicate iniziative comuni per l’assistenza alle Assemblee parlamentari di recente democrazia.
Incontri delle commissioni
Il 4 luglio 2007 il Presidente della II Commissione Giustizia, Pino Pisicchio, ed il Vice Presidente della I Commissione Affari costituzionali, Zeller, hanno incontrato il portavoce per gli affari interni del gruppo della SPD al Bundesatg, Dieter Wiefelspütz.
Al centro degli incontri le tematiche di maggiore attualità all’esame del Parlamento italiano, a partire dalla riforma costituzionale e dalle nuove disposizioni legislative che disciplinano l’utilizzo delle intercettazioni da parte della magistratura.
Il 2 maggio 2007 la Commissione III, Affari esteri e comunitari, e la Commissione XIV, Politiche dell'Unione europea hanno ricevuto la visita del Presidente della Commissione esteri del Bundestag, Ruprecht Polenz (CDU/CSU). ’incontro si è incentrato sui temi della politica internazionale e sul ruolo dell’Unione europea. Il Presidente Polenz si è soffermato, tra l’altro, sulla politica di vicinato dell’UE e sulle relazioni con la Russia e i Paesi dell’area.
Il 29 marzo 2007, il Presidente della Commissione Cultura, on. Pietro Folena, ha incontrato a Roma una delegazione del Bundestag, guidata dal Presidente della Commissione Educazione, on. Ulla Burchardt (SPD). Tra i temi dell’incontro, in particolare, il ruolo prioritario che la cultura deve avere nelle priorità dell’agenda europea e nell’ambito della programmazione finanziaria. I Presidenti si sono dati quindi appuntamento alla riunione dei Presidenti delle Commissioni dei Paesi dell’UE competenti in materia di educazione, che la Presidenza tedesca sta organizzando a Berlino per l’11 giugno 2007.
Il 19 e 20 marzo 2007 si è svolta una missione della Commissione lavoro a Berlino.
Il 12 marzo 2007, il Vice Presidente del Bundestag, Wolfgang Thierse, è stato ricevuto dal Presidente della I Commissione Affari Costituzionali, on. Luciano Violante (Ulivo). Durante l’incontro sono state esaminate tematiche relative alle riforme costituzionali ed elettorali, alla questione della cittadinanza e dell’immigrazione.
Il 5 marzo 2007 si è svolto a Berlino, presso il Bundestag,un incontro tra il Presidente della I Commissione Affari Costituzionali, on. Luciano Violante ed il Presidente della Commissione per il Diritto del Bundestag, Andreas Schmidt, cui hanno altresì partecipato alcuni componenti delle due Commissioni, per approfondire i temi connessi, in particolare, alla riforma del federalismo approvata di recente in Germania, al ruolo del Bundesrat e del Tribunale costituzionale federale.
A tale incontro è seguita, il 21 maggio 2007, presso la Camera dei deputati italiana, una riunione tra la Commissione Affari costituzionale e la Commissione giuridica del Bundestag, dedicata in particolare ad un confronto tra le norme costituzionali dei paesi dell’Unione europea che affrontano il tema del rapporto tra Stato nazionale e UE.
Il 5 dicembre 2006 il Presidente della Commissione Giustizia, on. Pino Pisicchio (IdV) ha incontrato una delegazione di deputati del Gruppo parlamentare della CDU/CSU del Bundestag, che sono stati poi ricevuti anche dal Presidente della Commissione Affari costituzionali, on Luciano Violante (Ulivo).
Il 13 novembre 2006 il Presidente della Commissione Lavoro, on. Gianni Pagliarini (Com. It), ha incontrato il Vice Presidente del Gruppo SPD e responsabile per la politica economica e del mercato del lavoro del Bundestag, Ludwig Stiegler. Al centro dell’incontro è stato il tema del mercato del lavoro e delle politiche per una crescita economica, mettendo a confronto le esperienze dei due Paesi e tenendo conto degli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona.
L’11 ottobre 2006 la Commissione Affari costituzionali ha incontrato una delegazione della Commissione Affari interni del Bundestag tedesco. In tale ambito sono stati illustrati, in particolare, i principali provvedimenti all’esame delle Commissioni sul tema della gestione del fenomeno migratorio, soffermandosi sulla questione delle quote e sulle previsioni adottate in sede comunitaria sulla materia, attualmente oggetto di attuazione presso gli Stati membri.
Il 29 settembre 2006 il Presidente della I Commissione Affari Costituzionali, on. Luciano Violante (Ulivo), ha incontrato a Berlino il Presidente della Commissione per il Diritto del Bundestag, Andreas Schmidt, ed alcuni componenti della stessa.
Nel corso dell’incontro sono state discusse e approfondite – anche attraverso un esame comparativo delle due esperienze - le tematiche connesse, da una parte, alle riforme costituzionali e, dall’altra, alla ripresa, a partire dai Parlamenti nazionali, del processo per una Costituzione europea.
Il 29 settembre 2006 si è svolto un incontro della Presidente della XIV Commissione dell’Unione europea, on. Franca Bimbi (Ulivo), con la Vice Presidente del Gruppo parlamentare socialdemocratico, incaricato degli affari europei, on. Angelica Schwall Düren.
La ripresa del processo d’integrazione europeo è stato il tema centrale dell’incontro: l’on Schall Düren ha auspicato che con il nuovo Governo italiano si possa instaurare una migliore collaborazione sugli affari europei, ed ha sottolineato come il semestre di Presidenza tedesca dell’UE, che inizierà a gennaio 2007 e coinciderà con le celebrazioni del cinquantenario dei Trattati di Roma, rappresenti un’importante opportunità per dare un nuovo impulso al processo costituzionale europeo. La Presidente Bimbi ha confermato il forte impegno del Governo Prodi verso la costruzione europea, richiamando però l’attenzione sulla necessità di dare segnali positivi sul lavoro e sull’economia ai cittadini europei, tra i quali sta crescendo un preoccupante euroscetticismo. E’ emerso poi un comune orientamento sulla necessità di inserire nella Costituzione europea la salvaguardia dei valori comuni e la difesa delle specificità nazionali.
Cooperazione multilaterale
La Germania prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea e del Partenariato Euromediterraneo. Una delegazione del Bundestag ha partecipato alla terza riunione plenaria dell’APEM che si è svolta a Tunisi il 17 marzo 2007; la delegazione ha partecipato, in tale ambito, anche ai lavori della Commissione per la promozione della qualità della vita, gli scambi nell’ambito della società civile e la cultura, presieduta dall’on. Tana De Zulueta (Verdi).
La Germania invia, inoltre, delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell'UEO, della NATO, dell'OSCE e partecipa al Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.
Si ricorda, inoltre, che la Germania partecipa alla dimensione parlamentare del G8, che annualmente prevede una riunione tra i Presidenti della Camere basse. In tale ambito, ha ospitato a Berlino, dal 7 al 9 settembre 2007, la VI riunione dei Presidenti delle Camere Basse G8, sui ha partecipato, per la Camera dei deputati, il Vice Presidente, on. Pierluigi Castagnetti.
Cooperazione amministrativa
Il 12 febbraio 2007 il Segretario generale della Camera dei deputati, Ugo Zampetti, insieme al Vice Segretario generale, Alessandro Palanza, hanno incontrato a Berlino il Segretario generale del Bundestag.
Sempre nell’ambito della cooperazione amministrativa, dal 10 al 16 giugno 2007 si è svolto, presso il Bundestag, una missione di studio di una delegazione composta da tre Capi Servizio della Camera dei deputati, relativa, in particolare, ai temi della gestione amministrativa e delle tecnologie informatiche ad essa applicate.
In precedenza, una delegazione di funzionari del Bundestag ha effettuato dal 12 al 17 giugno 2006 uno stage di formazione presso la Camera dei deputati.
In tale occasione, l’Associazione di amicizia dei funzionari della Camera dei deputati e del Bundestag ha promosso un incontro sul tema “Stato nazionale ed Unione europea”.
Si ricorda infatti che, nel corso della XIV Legislatura, il 13 aprile 2005, è stata costituita l’Associazione di amicizia dei funzionari della Camera dei deputati e del Bundestag, sezione italiana che ha l’obiettivo di approfondire i rapporti professionali, culturali ed umani tra i funzionari delle due Camere e di migliorare la conoscenza reciproca tra i popoli italiano e tedesco.
Sempre nell’ambito dell’Associazione di amicizia, una delegazione di funzionari della Camera dei deputati si è recata presso il Bundestag dal 15 al 17 settembre 2006. In tale ambito, ha avuto luogo un Seminario sul tema “Ruolo dei Parlamenti nazionali nell’Unione europea”.
UIP
Nell'ambito dell'Unione Interparlamentare opera la sezione bilaterale di amicizia Italia-Germania, presieduta per la parte italiana dal senatore Giuseppe Vegas (FI).
RELAZIONI PARLAMENTARI CON LA GRECIA
|
Presidente del Parlamento |
Dimitrios SIOUFAS |
Ambasciatore in Grecia Gianpaolo Scarante |
Ambasciatore in Italia Charalambos Rocanas |
Incontri del Presidente
Il 19 marzo 2007 il Presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti, ha incontrato, a Roma, il Ministro degli affari esteri, sig.ra Dora Bakoyannis. L’incontro, focalizzato sui temi del Trattato costituzionale europeo, ha fatto emergere una sostanziale sintonia sulla necessità di far ripartire il processo costituzionale europeo.
Si ricorda inoltre che il 7 novembre 2007 l’Ambasciatore di Grecia in Italia, Charalambos Rocanas, ha inoltrato al Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, una lettera del Presidente del Parlamento ellenico, Dimitrios G. Sioufas, che condanna gli avvenimenti nel Myanmar e la perdurante detenzione della sig.ra Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace.
Il Presidente Sioufas ha altresì trasmesso il testo di una Dichiarazione sottoscritta, su iniziativa del Ministro degli Affari esteri della Grecia, Dora Bakoyannis, dalle rappresentanti greche del Parlamento ellenico e del Parlamento europeo, in cui si chiede un intervento prioritario della comunità internazionale alla luce di quanto sta avvenendo nel Myanmar.
Nella lettera inviata il Presidente Sioufas auspica infine che possa essere valorizzata la cooperazione parlamentare tra Italia e Grecia promuovendo iniziative di comune interesse.
Il Presidente della Camera ha quindi trasmesso la comunicazione dell’Ambasciatore ed i relativi documenti al Presidente della Commissione Affari esteri informandone l’Ambasciatore.
Si segnala, infine, che sulle questioni segnalate dal Presidente Sioufas sono stati presentati alla Camera alcuni atti di sindacato ispettivo.
Incontri delle Commissioni
Il Presidente della Commissione Esteri, on. Umberto Ranieri (PD – L’Ulivo), ha incontrato il nuovo Ambasciatore di Grecia in Italia, Charalambos Rocanas, il 19 ottobre 2007. Il 22 giugno 2006 aveva avuto un colloquio con il precedente Ambasciatore, Anastassis Mitzialis.
Protocollo di collaborazione
La Camera dei deputati e il Parlamento ellenico hanno siglato, nel novembre 1999, un Protocollo che prevede, oltre ad una più stretta collaborazione parlamentare, la realizzazione di eventi culturali ed artistici.
Tale protocollo si propone di stimolare l'attività di collaborazione con la previsione di incontri regolari tra Commissioni, Gruppi di Amicizia nell'ambito dell'Unione Interparlamentare, Gruppi di giovani parlamentari, visite di lavoro di funzionari, iniziative di studio e scambi di visite per studenti e la realizzazione di specifiche giornate parlamentari, legate alla disanima di tematiche inerenti all'ambito euromediterraneo.
La collaborazione per la realizzazione di attività culturali ed artistiche si è finora concretizzata nello svolgimento di un concerto per valorizzare le espressioni musicali dei due Paesi, tenutosi nel luglio 2000 nell'ambito del Festival di Simi.
Cooperazione multilaterale
La Grecia prende parte alla cooperazione parlamentare nell’ambito dell’Unione europea e del Partenariato euromediterraneo. La Presidenza greca esercita attualmente il turno di Presidenza dell’Assemblea parlamentare euro-mediterranea (APEM) per il periodo 20 marzo 2007- 20 marzo 2008. L’Assemblea Plenaria si è svolta ad Atene nel mese di marzo 2008.
Delegazioni del Parlamento greco hanno preso parte alle riunioni della Commissione Cultura dell’APEM che hanno avuto luogo alla Camera dei deputati, con la Presidenza dell’on. Tana de Zulueta, nelle giornate del 6 novembre 2006 e del 26 febbraio 2007.
La Grecia invia delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d’Europa, dell’UEO (di cui è stata presidente di turno per il primo semestre del 2003), della NATO, dell’OSCE (il II Forum mediterraneo dell’Assemblea dell’OSCE si è svolto a Rodi all’inizio del mese di ottobre 2004) e partecipa al Patto di stabilità per l’Europa Sud-orientale.
La Grecia fa parte inoltre dell’Iniziativa Adriatico-Ionica. Nella capitale ellenica si è tenuta, il 20 maggio 2002, la II Conferenza dei Presidenti delle Assemblee parlamentari che aderiscono all’iniziativa. Al lavori della Conferenza, incentrati sul tema della cooperazione parlamentare regionale e del futuro dell’Europa, hanno partecipato l’allora Vice Presidente della Camera, on. Alfredo Biondi e l’on. Umberto Ranieri, in qualità di Vice Presidente della Commissione Affari esteri.
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Global Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento greco è stato rappresentato dagli onn. Ioannis Bougas e Michalis Aftias.
Dialogo parlamentare sulle antiche civiltà mediterranee |
A seguito della sigla di una Dichiarazione congiunta dei Presidenti delle Assemblee parlamentari di Egitto, Iran, Italia e di Grecia a Roma nel novembre 1999 sono state avviate iniziative parlamentari nell’ambito del Dialogo parlamentare sulle antiche civiltà mediterranee (egizia, greca, persiana e romana). Si sono svolte in particolare tre manifestazioni: un convegno a Napoli sul Mediterraneo (maggio 2000), uno a Teheran sui rapporti tra Est ed Ovest (novembre 2000), nonché la riunione delle rispettive Commissioni Cultura al Cairo (gennaio 2001).
In occasione dell'ultimo incontro tra i Presidenti ad Atene (18 febbraio 2002; per l'Italia era presente il Vice Presidente Biondi e per l'Iran il Vice Presidente Khatami, fratello del Presidente della Repubblica), è stata stabilita la periodicità annuale della riunione delle Commissioni Cultura ed il prosieguo del Dialogo. L’iniziativa non ha finora avuto seguito.
UIP
La sezione bilaterale di amicizia Italia-Grecia è presieduta, per la parte italiana, dal sen. Massimo Livi Bacci (PD-Ulivo) e ne fa parte anche l’on. Massimo Romagnoli (FI), deputato italiano residente in Grecia.
RELAZIONI PARLAMENTARI CON L’IRLANDA
|
Presidente della House of representatives |
John O'Donoghue |
Presidente del Senato |
Rory Kiely |
Ambasciatore in Irlanda Alberto Lucio Savoia |
Ambasciatore in Italia Sean O’ Huiginn |
Non si registrano incontri nel corso della XV legislatura.
UIP
La sezione bilaterale di amicizia Italia - Gran Bretagna e Irlanda dell'Unione Interparlamentare è presieduta, per la parte italiana, dall'on. Valdo Spini (Sinistra democratica per il Socialismo europeo) e ne fanno parte gli onn. Giorgio Conte (AN), Marco Boato (Verdi), Guglielmo Picchi (FI) e Katia Bellillo (Com. it.) e il sen. Giorgio Tonini (Autonomie).
RELAZIONI PARLAMENTARI CON LA LETTONIA
|
Presidente del Parlamento |
Gundars Daudze |
Ambasciatore in Lettonia Francesco Puccio |
Ambasciatore in Italia Astra Kurme |
Incontri delle Commissioni
Il 29 maggio 2007, il Presidente della Commissione affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato l’Ambasciatrice lettone a Roma, Sig.ra Astra Kurme.
Il 25 settembre 2006 il Presidente Ranieri, ha incontrato gli Ambasciatori di Lettonia, Astra Kurme, di Estonia, Andrei Tomasberg e di Lituania, Sarunas Adomavicius. Gli Ambasciatori hanno chiesto il sostegno dell’Italia a favore della candidatura del Presidente della Repubblica di Lettonia, Sig.ra Vaira Vike-Freiberga alla carica di Segretario Generale delle Nazioni Unite. L’on. Ranieri ha espresso il suo favore e si è impegnato a mettersi in contatto con il Ministero affari esteri per trovare un’intesa su una proposta europea.
Cooperazione multilaterale
Il Parlamento lettone invia delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell’UEO (in quanto partner “assimilato”), della NATO (la Lituania è paese membro dell’Alleanza Atlantica dal 29 marzo 2004) e dell’OSCE.
Il Parlamento lettone prende inoltre parte all’Assemblea Parlamentare Euromediterranea (APEM) di cui la Camera ha ospitato, nel febbraio 2007, la riunione della Commissione cultura: alla riunione ha partecipato l’on. Gilis Valdis.
La Conferenza su “Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione”
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Gobal Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento lettone non ha inviato alcuna delegazione.
UIP
Nell'ambito della UIP è stata di recente ricostituita la Sezione bilaterale di amicizia Italia – Paesi baltici (Estonia, Lettonia, Lituania), presieduta anche per la XV legislatura dall’on. Riccardo Migliori (A.N.).
Monitoraggio elettorale
L’on. Teresio Delfino (UDC) ha partecipato alla missione di osservazione delle elezioni parlamentari del 7 ottobre 2006 in rappresentanza dell’Assemblea OSCE.
RELAZIONI PARLAMENTARI CON LA LITUANIA
|
Presidente del Parlamento |
Viktoras Muntianas |
Ambasciatore in Lituania Giulio Prigioni |
Ambasciatore in Italia Sarumas Adomavicius |
Incontri bilaterali
Il 25 maggio 2007, il Vice Presidente della Camera Carlo Leoni, a margine della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea ospitata dal Parlamento slovacco a Bratislava, ha incontrato il Presidente del Parlamento lituano Muntianas.
Commissioni parlamentari
Il 25 settembre 2006 il Presidente della Commissione affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato gli Ambasciatori di Lituania, Sarunas Adomavicius, di Lettonia, Astra Knrme, e di Estonia, Andrei Tomasberg. Gli Ambasciatori hanno chiesto il sostegno dell’Italia a favore della candidatura del Presidente della Repubblica di Lettonia, Sig.ra Vaira Vike-Freiberga alla carica di Segretario Generale delle Nazioni Unite. L’on. Ranieri ha espresso il suo favore e si è impegnato a mettersi in contatto con il Ministero affari esteri per trovare un’intesa su una proposta europea.
Il 14 luglio 2006, il Presidente della Commissione Esteri, Umberto Ranieri, ha ricevuto la visita dell’Ambasciatore di Lituania, Sarunas Adomavicius.
Protocollo di collaborazione
Il 3 novembre 1999 è stato siglato tra la Camera dei deputati e il Parlamento lituano (Seimas) un Protocollo di collaborazione parlamentare. Il Protocollo prevede, oltre all’organizzazione di incontri regolari tra le Commissioni permanenti e all’intensificazione dei contatti con l’area dei Paesi baltici in seno all’UIP (dove esiste un gruppo di amicizia relativo ad Estonia, Lettonia e Lituania), la preparazione di giornate parlamentari a cadenza biennale dedicate al tema dei rapporti tra Paesi del Mediterraneo e Paesi del Baltico.
In tale quadro una delegazione del dipartimento giuridico del Parlamento lituano (Seimas) ha effettuato uno stage presso la Camera dei deputati dal 3 al 5 luglio 2006 allo scopo di approfondire la conoscenza sulle procedure legislative del Parlamento italiano, sul ruolo del Parlamento italiano nelle procedure legislative in ambito UE; e sullo status dei parlamentari italiani.
Cooperazione multilaterale
Invia inoltre proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell’UEO (in quanto partner associato), della NATO (di cui è membro dal 29 marzo 2004, in precedenza era membro associato) e dell’OSCE. La Lituania prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione europea, tra cui l’Assemblea parlamentare euromediterranea (APEM).
La Conferenza su “Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione”
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Gobal Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento lituano è stato rappresentato dall’on. Irena Siauliene.
UIP
Nell’ambito dell’Unione interparlamentare, opera la sezione di amicizia Italia – Paesi Baltici (Lettonia- Estonia-Lituania), presieduta dall’on. Riccardo Migliori (AN) e di cui sono membri gli onn., Daniele Galli (FI), Maurizio Fistarol (PD – L’Ulivo), Antonio Razzi (Italia dei Valori), Raffaello de Brasi (PD – L’Ulivo) e i senatori Roberto Manzione (Gruppo Misto), Mauro Libe’ (UDC).
RELAZIONI PARLAMENTARI CON IL LUSSEMBURGO
|
Presidente della Camera dei Deputati |
Lucine Weiler |
Ambasciatore in Lussemburgo Bettarini Roberto |
Ambasciatore in Italia Jean Luis Wolzfed |
Incontri delle Commissioni
Il 4 luglio 2006, il Presidente della Commissione Affari Esteri, on. Umberto Ranieri (PD-Ulivo) ha ricevuto una delegazione guidata dal Ministro Delegato Affari esteri ed immigrazione del Lussemburgo, Nicolas Schmit.
Cooperazione multilaterale
Il Lussemburgo prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea e del Partenariato euromediterraneo. Invia, inoltre, delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, della UEO, della NATO, dell'OSCE e partecipa al Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.
UIP
Nell’ambito dell’Unione Interparlamentare, opera la sezione di amicizia Italia – Lussemburgo – Paesi Bassi di cui è Presidente il senatore Franco Bruno (PD – L’Ulivo) e di cui è membro l’on. Erminia Mazzoni (UDC).
Presidente del Parlamento |
Anton Tabone |
Ambasciatore in Italia Walter BALZAN
|
Ambasciatore a Malta Paolo Andrea TRABALZA
|
Incontri delle Commissioni
Una delegazione parlamentare maltese, appartenente alla Commissione parlamentare per gli Affari Esteri e Ue, ha effettuato una visita a Roma del 21 al 24 gennaio 2007. La delegazione, guidata dall’on. Jason Azzopardi, ha incontrato alla Camera i membri della Commissione Affari Esteri e delle Politiche Comunitarie.
Il Presidente della Commissione Esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato a Roma il 4 agosto 2006, l’Ambasciatore d’Italia a La Valletta, Paolo Andrea Trabalza.
Cooperazione multilaterale
Malta partecipa alla cooperazione parlamentare nell’ambito del Partenariato euromediterraneo prendendo parte a tute le sedi ove si svolge tale cooperazione. Nell’ambito dell’Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea (APEM) l’On. Galea, deputato della Camera dei Rappresentanti di Malta, riveste fino al 2008 la carica di Vicepresidente della Commissione Cultura dell’Assemblea stessa, la cui Presidenza spetta – fino a tale data – alla Camera dei deputati italiana e, in particolare, all’On. Tana de Zulueta (Verdi).
Malta partecipa al Dialogo 5 + 5 (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Malta e Algeria, Tunisia, Marocco, Libia e Mauritania), la cui terza riunione dei Presidenti dei Parlamenti, dedicata al tema Le sfide del Mediterraneo, si è tenuta a Rabat, il 23 e 24 novembre 2006. Alla riunione, a cui ha partecipato il Vice Presidente della Camera, Pierluigi Castagnetti, era presente per Malta il Presidente dell’Assemblea, Tabone. La prossima riunione dei Presidenti dei Parlamenti del Dialogo 5+5 sarà ospitata dall’Italia nell’autunno del 2007.
La prossima riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi del Dialogo 5 + 5 è prevista a Roma nel corso del 2008.
Malta invia, inoltre, proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d’Europa e dell’OSCE.
Si sono tenute, dal 17 al 20 novembre 2006 a La Valletta, la riunione autunnale della Commissione permanente dell’Assemblea parlamentare OSCE e, sempre in tale ambito, il Forum annuale sul Mediterraneo che ha riguardato il tema dell’immigrazione.
UIP
Il gruppo di amicizia Italia-Malta è presieduto dal senatore Roberto Manzione (Misto) e ne fanno parte il senatore Mario Delogu (AN) e l’onorevole Johan Georg Widmann (Misto).
Presidente della Camera bassa |
Gerdi A. Verbeet |
Presidente del Senato |
Yvonne E.M.A. Timmerman-Buck |
Ambasciatore nei Paesi Bassi Gaetano Cortese |
Ambasciatore in Italia Egbert Frederik JACOBS |
XV Legislatura
Non si registrano incontri nel corso della XV legislatura.
Cooperazione multilaterale
I Paesi Bassi prendono parte al dialogo eurasiatico (ASEF-ASEP) e alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea e del Partenariato euromediterraneo. Inviano, inoltre, delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, della UEO, della NATO, dell'OSCE e partecipano al Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.
UIP
Nell’ambito dell’Unione Interparlamentare, opera la sezione di amicizia Italia – Lussemburgo – Paesi Bassi di cui è Presidente il senatore Franco Bruno (PD – L’Ulivo) e di cui è membro l’on. Erminia Mazzoni (UDC).
Presidente del Sejm |
Bronislaw Komorowski |
Presidente del Senato |
Bogdan Borusewicz |
Ambasciatore in Polonia Anna Blefari Melazzi |
Ambasciatore in Italia Jerzy CHMIELEWSKI |
Incontri delle Commissioni
Il 22 ottobre 2007 il Presidente della Commissione Affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha ricevuto l'Ambasciatore di Polonia, Woijciech Ponikiewski.
Dal 24 al 26 giugno 2007 una delegazione della Commissione Affari esteri, guidata dal Presidente, on. Umberto Ranieri ha compiuto una visita ufficiale a Varsavia.
La delegazione, è stata ricevuta dal Presidente del Sejm, Ludwik Dorn, dalla Commissione affari esteri del Sejm, dal viceministro degli Esteri, SzczerskiIl e dall’ex Presidente della Repubblica polacca, Kwasnieswski. Al centro dei colloqui gli esiti del recente Consiglio europeo, la politica europea di vicinato e la necessità di rafforzare il coordinamento nel settore delle politiche esterne. E’ emersa una significativa convergenza sull'esigenza di rafforzare il profilo politico dell'Unione Europea affinché possa finalmente esprimersi con una sola voce nel mondo globale.
Il 16 gennaio 2007 la Commissione Affari esteri della Camera dei deputati ha incontrato una delegazione della Commissione Esteri del Sejm polacco.
Il 15 novembre 2006 il Presidente della Commissione Affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha ricevuto l'Ambasciatore di Polonia, Michal Radlicki.
Il colloquio è stato incentrato sul ruolo futuro dell’Unione europea e sul rapporto UE e Polonia.
In particolare, l’on. Ranieri ha evidenziato l’importanza di un’Europa forte e pronta ad impegnarsi nei vari scenari internazionali affiancando così, in posizione di parità, gli USA. Ha quindi rilevato la necessità dell’UE di risolvere i problemi di assetto politico ed istituzionale. L’Ambasciatore Radlicki, nell’auspicare un maggiore protagonismo italiano negli affari europei, ha sottolineato come il 70% della popolazione polacca sia a favore dell’UE, seppure il restante 30% sia fortemente antieuropeista. Secondo l’Ambasciatore, l’Unione europea avrebbe dovuto impegnarsi maggiormente nel dare contenuto simbolico all’adesione, tenuto conto della forte ideologizzazione di alcuni paesi nuovi membri, tra cui la Polonia. Al termine dell’incontro è stato auspicato il rafforzamento della cooperazione parlamentare e prospettata l’eventualità di un incontro tra le Commissioni esteri dei due Parlamenti.
Cooperazione multilaterale
La Polonia invia proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell’UEO (in quanto membro associato), della NATO (di cui è membro effettivo dal marzo 1999), dell’OSCE, dell’INCE (di cui ha esercitato, nel 2003, la presidenza) e al Patto di Stabilità per l’Europa Sudorientale.
La Polonia partecipa alla cooperazione parlamentare nell’ambito dell’Assemblea parlamentare euro-mediterranea (APEM) e detiene la Presidenza della Commissione ad hoc sui diritti delle donne nel Mediterraneo.
La Conferenza su “Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione”
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Gobal Centre for ICT in Parliaments, hanno partecipato, in rappresentanza del Parlamento polacco, l’onorevole Katazyna Piekarska per il Sejm, ed i senatori Edmund Wittbrodt e Jerzy Szymura per il Senato.
Va ricordato che la Polonia fa parte, insieme ad Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia, dei Paesi che rientrano nel Gruppo di Visegrad. Il Gruppo di Visegrád, costituito a seguito di un vertice dei capi di stato e di governo di Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia tenutosi nella città ungherese di Visegrád il 15 febbraio 1991, è teso a stabilire e a rafforzare la cooperazione fra questi stati (divenuti quattro il 1 gennaio del 1993 con la divisione consensuale della Cecoslovacchia), allo scopo di promuovere l'integrazione unitaria del gruppo nell'Unione Europea.
UIP
Il Gruppo di amicizia Italia-Polonia-Bulgaria è presieduto dall’on.le Gino Capotosti (Udeur) ed è composta dagli on.li Antonio Razzi (Italia dei Valori), Gianpiero Bocci (PD-Ulivo), Osvaldo Napoli (FI) e Silvio Crapolicchio (Comunisti italiani).
Presidente dell’House of commons |
Michael J.Martin |
Presidente dell’House of Lords |
Baroness Hayman |
Ambasciatore in Gran Bretagna Giancarlo Aragona |
Ambasciatore in Italia Edward Chaplin |
Incontri bilaterali
Il 14 novembre 2006, il Presidente della Camera, On. Fausto Bertinotti, ha incontrato l’Ambasciatore del Regno Unito in Italia, Edward Chapiln.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate le tematiche del futuro dell’Europa e del ruolo dei Parlamenti, delle missioni internazionali di pace e delle priorità del Governo italiano nei principali settori dell’economia anche alla luce delle osservazioni dl Fondo monetario internazionale.
Incontri delle Commissioni
Il 10 marzo 2008 il Presidente della Commissione Affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato il Vice Ambasciatore della Gran Bretagna in Italia, Min. Alastair Mc-Phail, che aveva precedentemente incontrato anche il 25 ottobre 2007.
Il 21 dicembre 2007, il Presidente della Commissione Affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato l’Ambasciatore del Regno Unito in Italia, Edward Chapiln.
Il 25 ottobre 2007, il Presidente della Commissione Affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato il Vice Capo Missione dell’Ambasciata britannica in Italia, Min. Alastair Mc Phail.
Il Vice Capo Missione dell’Ambasciata britannica in Italia, Min. Alastair Mc Phail, ha espresso l’auspicio di poter incrementare le occasioni di incontro tra i due Parlamenti soprattutto a livello di Commissioni parlamentari. E’ stato quindi affrontato il problema della situazione nei Balcani e nel Kosovo, che rappresenta una questione di grande importanza sulla quale è stato espresso l’auspicio di poter giungere ad una soluzione condivisa. Infine, si è parlato dell’ingresso della Turchia nell’Unione europea e delle difficoltà di far comprendere agli inglesi l’importanza del Trattato europeo, soprattutto in considerazione della tradizionale Costituzione “non scritta” del Regno Unito.
Il 28 febbraio 2007, la Commissione Difesa ha ricevuto la visita di una delegazione del Comitato Difesa della Camera dei comuni della Gran Bretagna.
Al centro dell’incontro le questioni relative al ruolo ed al futuro della NATO, tema su cui il Comitato Difesa inglese è particolarmente impegnato, essendo stato incaricato di svolgere un’indagine conoscitiva specifica.
Il Presidente della Commissione Affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato a Londra, il 10 novembre 2006, il Presidente della Commissione Affari esteri della House of Commons, Michael Gapes.
Cooperazione multilaterale
Il Regno Unito prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea e del Partenariato Euromediterraneo. Invia, inoltre, delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell'UEO, della NATO (il cui Segretario Generale è David Hobes, inglese, dal 1° gennaio 2008), dell'OSCE e partecipa al Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.
Partecipa alla dimensione parlamentare del G8 ed ha ospitato la IV riunione dei Presidenti delle Camere dei paesi membri del G8, svoltasi a Glasgow dal 16 al 18 settembre 2005.
I parlamentari inglesi, italiani e statunitensi si riuniscono inoltre con cadenza periodica in occasione delle riunioni del “Portofino Dialogues”, organizzate da Roger Casale, ex Presidente del Gruppo parlamentare di amicizia italo-britannica. L’ultima riunione si è svolta a Londra ai primi di novembre 2007.
Il Vice Presidente della Camera, on. Pierluigi Castagnetti, ha partecipato alla VI riunione dei Presidenti delle Camere Basse G8 che si e’ tenuto a Berlino dal 7 al 9 settembre 2007. Alla riunione ha preso parte anche lo Speaker della Camera dei Comuni inglese, Michael Martin.
Le onn. Joyce Anelay e Jill Pitkeathley (Camera dei Lords) hanno partecipato ai lavori della “Conferenza mondiale delle donne parlamentari per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza” (Roma, 17-18 ottobre 2004).
UIP
La sezione bilaterale di amicizia Italia-Gran Bretagna e Irlanda è presieduta, per la parte italiana, dall'on. Valdo Spini (Sinistra democratica per il Socialismo europeo) e ne fanno parte gli onn. Giorgio Conte (AN), Marco Boato (Verdi), Guglielmo Picchi (FI) e Katia Bellillo (Com. it.) e il sen. Giorgio Tonini (Autonomie).
Presidente della Camera dei Deputati |
Miroslav VLCECK
|
Presidente del Senato: |
Přemysl SOBOTKA
|
Ambasciatore italiano
Fabio PIGLIAPOCO
|
Ambasciatore ceco Vladimír ZAVAZAL
|
Incontri delle Commissioni
L’8 novembre 2007, la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ha incontrato una delegazione della Commissione permanente per i mezzi di comunicazione della Camera dei deputati della Repubblica ceca.
L’11 ottobre 2007 la Commissione per la sicurezza della Camera dei Deputati della Repubblica ceca ha incontrato il Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’Accordo di Schengen.
Durante l’incontro, il Presidente del Comitato Schengen ha posto l’accento sulla principale attività svolta dal Comitato, relativa al settore dell’immigrazione, mentre il Presidente della Commissione ceca ha evidenziato i compiti di polizia e di informazione della Commissione. E’ stato ricordato l’imminente ingresso della Repubblica ceca nell’area di Schengen, evento di fronte al quale occorre potenziare l’attività di controllo in materia di immigrazione. Si è affrontato anche il tema dell’asilo politico.
Sempre nello stesso giorno la stessa Commissione ha incontrato il Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza. Il Presidente del Comitato SIS ha sottolineato la recente riforma dei servizi segreti, da poco entrata in vigore. Il rappresentante ceco, dopo aver illustrato il funzionamento dei servizi segreti nella Repubblica ceca, ha sottolineato la mancanza di una legislazione omogenea in materia.
Dal 27 al 29 giugno 2007 il Presidente della Commissione Affari Esteri, on. Umberto Ranieri, ha effettuato una missione a Praga.
Il 17 maggio 2007 una delegazione della Repubblica ceca ha incontrato gli onn. Capezzone e Airaghi nell’ambito del Comitato VAST.
Il 6 marzo 2007, la Commissione Politiche dell'Unione Europea ha incontrato una delegazione della Commissione per gli Affari Europei della Camera dei Deputati della Repubblica Ceca. La delegazione era composta dagli onn. Ondrej Liska, Gabriela Kalabrova, Petr Krill e Soňa Markova.
Temi dell’incontro sono stati, in particolare, la riforma costituzionale dell’Unione europea e l’esperienza italiana maturata nel corso della presidenza UE del 2003 in vista della futura presidenza della Repubblica ceca (gennaio-giugno 2009).
Cooperazione multilaterale
La Repubblica Ceca prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione europea. Invia proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, della NATO (di cui è membro dal marzo 1999), dell’OSCE, dell’UEO (in quanto membro associato), dell’INCE e partecipa alla Conferenza parlamentare del Patto di Stabilità per l’Europa Sudorientale.
Il Parlamento ceco prende inoltre parte alla cooperazione parlamentare euromediterranea e quindi alle riunioni dell’Assemblea Parlamentare Euromediterranea (APEM) e delle sue Commissioni. Si segnala in proposito che il 26 febbraio 2007 la Camera ha ospitato la riunione della Commissione cultura dell’APEM (il Parlamento ceco ha inviato un proprio funzionario).
Va ricordato che la Repubblica ceca fa parte, insieme ad Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia, dei Paesi che rientrano nel Gruppo di Visegrad. Il Gruppo di Visegrád, costituito a seguito di un vertice dei capi di stato e di governo di Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia tenutosi nella città ungherese di Visegrád il 15 febbraio 1991, è teso a stabilire e a rafforzare la cooperazione fra questi stati (divenuti quattro il 1 gennaio del 1993 con la divisione consensuale della Cecoslovacchia), allo scopo di promuovere l'integrazione unitaria del gruppo nell'Unione Europea.
La Conferenza su “Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione”
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Gobal Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento ceco non ha inviato alcuna delegazione.
L’8 e 9 ottobre 2007, una delegazione parlamentare della Repubblica ceca ha partecipato alla IX Conferenza dell’EISC (European Interparliamentary Space Conference), la cui Presidenza per l’anno 2007 è stata assunto dal Comitato VAST della Camera dei deputati. Tema della Conferenza è quello del rapporto tra la politica spaziale europea e le ricadute concrete per i cittadini, il mondo delle imprese e delle pubbliche amministrazioni.
Va ricordato che la Repubblica ceca fa parte, insieme ad Ungheria, Polonia e Slovacchia, dei Paesi che rientrano nel Gruppo di Visegrad. Il Gruppo di Visegrád, costituito a seguito di un vertice dei capi di stato e di governo di Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia tenutosi nella città ungherese di Visegrád il 15 febbraio 1991, è teso a stabilire e a rafforzare la cooperazione fra questi stati (divenuti quattro il 1 gennaio del 1993 con la divisione consensuale della Cecoslovacchia), allo scopo di promuovere l'integrazione unitaria del gruppo nell'Unione Europea.
Cooperazione amministrativa
Il 22 novembre 2007 il Dott. Ugo Zampetti, Segretario Generale della Camera, ha incontrato la Commissione per la gestione della Camera dei deputati del Parlamento della Repubblica ceca. Sempre nello stesso giorno la medesima Commissione ha incontrato i deputati Questori della Camera dei Deputati.
UIP
La sezione bilaterale di amicizia Italia – Repubblica ceca è composta dagli on.li Osvaldo Napoli (FI) e dai senatori Learco Saporito (AN), Piergiorgio Stiffoni (Lega Nord Padania) e Massimo Villone (PD-l’Ulivo).
Relazioni parlamentari con la Romania |
Presidente del Senato (Senatul) |
Nicolae Văcăroiu |
Presidente della Camera |
Bogdan Olteanu |
Ambasciatore d’Italia |
Daniele Mancini |
Ambasciatore di Romania |
Razvan-Victor
Rusu (26 novembre 2007) |
Incontri delle Commissioni
Il 14 novembre 2007 le Commissioni Esteri e Politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati hanno incontrato una delegazione del gruppo di amicizia Italia-Romania, il cui Presidente è il senatore Corneliu Vadim Tudor.
Nel corso dell’incontro, cui era presente il Presidente della XIV Commissione, on.le Bimbi, sono stati affrontati diversi temi, tra cui: il recente decreto-legge in materia di sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri, la situazione dei rom in Italia, il progetto della costruzione di un’autostrada in Transilvania, eventualmente da affidare ad imprese italiane.
Sempre nello stesso giorno la delegazione ha incontrato il Presidente della Commissione Giustizia, onorevole Pisicchio.
Tra i temi affrontati, il ruolo della cooperazione economica con la Romania, l’attività delle imprese italiane sul territorio rumeno e la situazione dei rom, soprattutto per quel che concerne il testo del decreto-legge approvato di recente .
Il 16 novembre 2006 una delegazione di senatori del Parlamento rumeno[8] è stata ricevuta dalla Presidente della Commissione politiche dell’Unione europea, on. Franca Bimbi. La delegazione era composta dai sen. Peter Eckstein Kovacs, Presidente della Commissione giuridica, Aron Ioan Popa, Presidente della Commissione lavoro, Dan Sabau, Presidente della Commissione sanità, Ion Toma, Presidente della Commissione contro la corruzione, Stefan Viorel, Vice Presidente della Commissione bilancio e finanze, Nicolae Iorga, Vice Presidente della Commissione pari opportunità, Stefan Mihail Antonie e Otilian Neagoe.
I senatori rumeni erano interessati a conoscere il funzionamento della Commissione politiche dell’Unione europea della Camera vis-à-vis dell’omologa Commissione del Senato e la sua attività rispetto agli atti normativi dell’Unione europea, in vista dell’introduzione di due distinte Commissioni dedicate all’UE, secondo il modello italiano, che il Parlamento rumeno si appresterebbe a varare.
Il 20 giugno 2006 il Presidente della Commissione esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato il Ministro degli Affari esteri romeno, Ungureanu Mihai.
Cooperazione multilaterale
La Romania invia proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell’UEO (in quanto “partner associato”), della NATO (di cui è membro dal 29 marzo 2004), dell’OSCE e dell’INCE.
La Romania, fa anche parte del Patto di stabilità per l’Europa Sudorientale.
Assemblea Parlamentare Euromediterranea (APEM)
Si segnala, inoltre, che il Parlamento romeno prende parte alla cooperazione parlamentare euromediterranea e quindi alle riunioni dell’Assemblea Parlamentare Euromediterranea (APEM) e delle sue Commissioni. Si segnala in proposito che il 26 febbraio 2007 la Camera ha ospitato la riunione della Commissione cultura dell’APEM (il Parlamento rumeno è stato rappresentato dagli onn. Daniela Popa e Alecsandru Stiuca).
Conferenza su “Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione”
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Gobal Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento rumeno è stato rappresentato dai sen. Ilie Sarbu e Angel Tilvar e dall’on. Valeriu Alexandru Ungureanu.
Protocollo di collaborazione
Il 3 novembre 1998 è stato siglato a Bucarest un Protocollo di cooperazione tra la Camera dei deputati italiana e quella rumena. Il Protocollo prevede una volta all’anno l’organizzazione di una giornata parlamentare.
Il 12 giugno 2003 è stata adottata una Dichiarazione congiunta che, al fine di intensificare le iniziative di collaborazione tra i due Parlamenti, prevede l’organizzazione di incontri regolari tra delegazioni (almeno una volta l’anno, alternativamente in Romania e Italia), scambi di visite tra Commissioni e Delegazioni presso le Assemblee parlamentari, stages per funzionari parlamentari.
UIP
Il Gruppo di amicizia italo-romeno è presieduto dall’on.le Giuseppe Palumbo (FI) e ne fanno parte gli onn. Antonio Razzi (IdV), Gino Capotosti (Udeur) e Bartolo Fazio (Autonomie).
Presidente del Consiglio nazionale |
Pavol Paska |
|
|
Ambasciatore d’Italia |
Antonino Provenzano |
Ambasciatore di Slovacchia |
Stanislav Vallo |
Incontri del Presidente
Il 13 novembre 2007, il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha incontrato l’Ambasciatore della Slovacchia in Italia, Stanislav Vallo. In tale occasione l’Ambasciatore slovacco ha invitato il Presidente della Camera a intensificare gli scambi e le relazioni interparlamentari, in particolare mediante una visita della Commissione Sanità in Slovacchia e della Commissione Affari esteri della Repubblica slovacca a Roma. L’Ambasciatore Vallo, inoltre, ha suggerito l’ipotesi di organizzare un evento in occasione del 40° anniversario della “Primavera di Praga”. Il Presidente Bertinotti si è detto d’accordo con tali iniziative e nel ricordare che presso la Camera dei deputati esiste un Fondo Jiří Pelikán, ha annunciato l’intenzione di promuovere un’iniziativa per celebrare tale anniversario.
Il 28 settembre 2007 il Vice Presidente della Camera, on. Carlo Leoni, ha incontrato il Vice Presidente del Parlamento della Repubblica slovacca, Miroslav Ciz.
Il 26 giugno 2007, il Vice Presidente della Camera dei deputati, on. Carlo Leoni ha ricevuto la visita dell'Ambasciatore della Slovacchia, Stanislav Vallo.
Durante l’incontro è stato ricordata la recente Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE, svoltasi a Bratislava e è stato sottolineato l’ottimo andamento delle relazioni bilaterali. L’Ambasciatore slovacco ha preannunciato visite, a livello parlamentare, nel prossimo mese di settembre. Si è poi accennato alla questione della momentanea sospensione del Partito dello SMER dal Gruppo Socialista europeo, su tale questione il Vice Presidente Leoni ha affermato che la posizione dei DS è quella di superare la sospensione.
Il 27 febbraio 2007 il Presidente della Camera ha incontrato il Presidente della Repubblica di Slovacchia, Ivan Gasparovic.
Il 3 ottobre 2006 il Presidente della Camera Bertinotti ha incontrato il Primo Ministro della Slovacchia Robert Fico, accompagnato dal Ministro degli esteri Jan Kubis.
Nel corso dell’incontro è stata auspicata, da entrambe le parti, l’intensificazione dei contatti tra i due paesi ed, in particolare, il rafforzamento della cooperazione parlamentare.
Il Premier slovacco ha, nella fattispecie, espresso apprezzamento all’Italia per avere cancellato il periodo transitorio circa la libera circolazione dei lavoratori ed ha quindi sollecitato una maggiore presenza di investitori italiani nel suo paese. Il Presidente Bertinotti dopo aver rinnovato l’interesse a promuovere la collaborazione parlamentare bilaterale, ha sottolineato la necessità di rafforzare il ruolo politico dell’Europa sullo scacchiere internazionale al fine di affermarsi come potenza di pace. Ha quindi condiviso l’importanza della solidarietà anche all’interno dell’Unione europea come valore da promuovere e sostenere.
Il 26 settembre 2006 l’Ambasciatore di Slovacchia, Stanislav Vallo, è stato ricevuto dal Presidente della Camera Bertinotti. Nel corso dell’incontro l’Ambasciatore, dopo aver auspicato l’ulteriore sviluppo delle relazioni parlamentari tra i due paesi, ha fatto riferimento alla situazione politica interna della Slovacchia evidenziando la dura reazione della minoranza ungherese al governo di Fico (l’esecutivo di Fico comprende anche il Partito ultranazionalista di Jan Slota noto per l'ostilità contro la minoranza ungherese e i rom) e la volontà ungherese di internazionalizzare il problema.
Incontri delle Commissioni
Il 18 dicembre 2007 il Comitato parlamentare per i servizi diinformazione e sicurezza e per il segreto di Stato ha incontrato una delegazione della Commissione per il controllo delle decisioni dell’Ufficio nazionale di sicurezza del Parlamento slovacco.
Il 20 novembre 2007 la Commissione Affari esteri della Camera ha incontrato una delegazione della Commissione per gli affari esteri del Parlamento della Repubblica slovacca, al quale erano presenti, oltre al Presidente Umberto Ranieri, i deputati Narducci, De Zulueta, Mattarella, Farina, Orlando, Zacchera e Forlani.
Nel corso dell’incontro si è discusso, tra l’altro, delle questioni relative alla minoranza magiara e all’andamento del processo costituzionale dell’Unione europea. La delegazione slovacca ha chiesto all’Italia di farsi “madrina” dei piccoli Stati all’interno della realtà europea. E’ stata inoltre sottolineata l’intensità dei rapporti commerciali tra Italia e Slovacchia ed è stato auspicato un aiuto da parte italiana per l’elaborazione in Slovacchia di un sistema di piccole e medie imprese, sul modello italiano.
L’8 novembre 2007 il Presidente della Commissione Affari sociali della Camera, on. Mimmo Lucà, accompagnato da alcuni membri della stessa Commissione, ha incontrato una delegazione della Commissione sanità della Repubblica slovacca.
Nel corso dell’incontro, dopo aver evidenziato l’esistenza, nell’ambito dei paesi dell’Unione europea, di due modelli di sistemi sanitari, il Presidente della Commissione sanità del Parlamento slovacco, Novotny, ha messo in luce le problematiche sull’argomento esistenti nel suo Paese. Al termine dell’incontro la Commissione affari sociali della Camera è stata invitata a recarsi a Bratislava.
Il 2 ottobre 2007,la Presidente della Commissione Difesa, on. Roberta Pinotti, ha incontrato il Sottosegretario del Ministero degli Affari esteri della Repubblica Slovacca, sig.ra Diana Strofova.
Il colloquio ha confermato l’ottimo andamento delle relazioni bilaterali e la profonda collaborazione tra Italia e Slovacchia anche nell’ambito del Consiglio di Sicurezza ONU. La Presidente Pinotti ha sottolineato che il funzionamento delle Nazioni Unite non è adeguato al ruolo e alle sfide odierne e che occorre individuare strategie condivise al fine di rispondere alle sfide odierne poste alla sicurezza. Sulla lotta al terrorismo, ha ricordato che la Slovacchia è il primo Paese ad avere ratificato 13 accordi in materia di lotta al terrorismo. Infine le Parti si sono soffermate sul processo di allargamento in ambito NATO.
Il 22 novembre 2006, l’on. Magdaléna Vášáriová, Vice Presidente della Commissione Cultura del Parlamento slovacco è stata ricevuta dalla Presidente della Commissione Politiche dell’Unione europea, on. Franca Bimbi e dal Presidente della Commissione Cultura, on. Pietro Folena.
Nel corso del colloquio con la Presidente Bimbi sono state affrontate, tra l’altro, le questioni dell’approvvigionamento energetico e della stabilità politica di alcuni paesi dell’Asia centrale (Bielorussia e Ucraina). Da parte sua, l’on. Vasariova ha ricordato che il suo paese ha approvato il Trattato costituzionale europeo.
Nell’incontro con il Presidente Folena, l’on. Vasariova ha auspicato il rafforzamento della cooperazione parlamentare e quindi un rapporto più stretto tra le Commissioni cultura dei due Parlamenti anche al fine di patrocinare in comune l’esposizione di opere di arte. E’ stato quindi espressa da entrambi la convinzione della necessità di una maggiore promozione della cultura in ambito europeo anche per valorizzare l’unità e l’identità culturale dell’Europa.
Il 2 ottobre 2006, il Presidente della Commissione Esteri, Umberto Ranieri, ha incontrato l’Ambasciatore slovacco, Stanislav Vallo. Il Rappresentante slovacco ha trasmesso al Presidente Ranieri l’invito a recarsi in visita a Bratislava nell’aprile prossimo, indirizzatogli dal suo omologo slovacco, on. Boris Zala.
Il 26 settembre 2006 la Presidente della XIV Commissione, on. Franca Bimbi, ha incontrato l’Ambasciatore slovacco, Vallo. Quest’ultimo ha sollecitato maggiori contatti tra i parlamenti dei due paesi proponendo due binari di cooperazione: rapporti diretti tra le Commissioni e creazione di Gruppi di amicizia, oltre alla ricostituzione del gruppo di amicizia UIP.
Il 21 luglio 2006, il Presidente della Commissione Esteri, Umberto Ranieri, ha ricevuto la visita dell’Ambasciatore slovacco, Vallo. Nel corso dell’incontro, l’Ambasciatore ha riassunto al Presidente Ranieri il risultato delle ultime elezioni legislative in Slovacchia (17 giugno 2006) ed ha auspicato l’avvio di relazioni parlamentari più strette, soprattutto tra le Commissioni esteri.
Cooperazione multilaterale
Il 25 e il 26 maggio 2007 la Slovacchia ha ospitato a Bratislava la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea, alla quale ha partecipato il Vice Presidente della Camera dei Deputati, on.le Carlo Leoni.
La Slovacchia invia proprie delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell’UEO (in quanto partner “assimilato”), della NATO (di cui è membro dal 29 marzo 2004), dell’OSCE, dell’INCE e del Patto di Stabilità per l’Europa Sudorientale.
La Slovacchia prende inoltre parte alla cooperazione euromediterranea e, quindi, all’Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea (APEM). Si segnala, in questo ambito, che l’on. Pavol Freso, ha partecipato ai lavori della Commissione Cultura dell’APEM che si sono tenuti alla Camera il 26 febbraio 2007 e nel novembre 2006.
Unione Interparlamentare
Per la XV legislatura è stato chiamato a presiedere la parte italiana del Gruppo Italia-Slovacchia, l’on. Mirko Tremaglia (AN).
RELAZIONI PARLAMENTARI CON LA SLOVENIA
|
Presidente dell’Assemblea nazionale |
France Cukjati |
Presidente del Consiglio nazionale |
Blaz Kavcic |
Ambasciatore in Slovenia Daniele Verga |
Ambasciatore in Italia Andrei Capuder |
Incontri delle Commissioni
Il 20 marzo 2007 una delegazione della Commissione per i rapporti con gli sloveni nel mondo dell’Assemblea Nazionale slovena guidata dal Presidente on. Janez Kramberger, è stata ricevuta dalla Commissione Affari esteri della Camera e dal suo Presidente, on. Umberto Ranieri. Nel corso del colloquio sono state messe in evidenza tre questioni di rilievo: l’attuazione della legge sulla tutela della minoranza slovena in Italia (vi sono infatti alcuni ostacoli di carattere amministrativo per una sua piena applicazione); la possibilità di modificare le norme elettorali per l’Assemblea legislativa regionale del Friuli- Venezia Giulia al fine di consentire l’elezione di almeno un candidato appartenente alla minoranza slovena; l’adeguamento dei finanziamenti per la minoranza slovena almeno al tasso di inflazione.
Nella stessa giornata la delegazione slovena ha incontrato la Commissione affari costituzionali ed il suo Presidente, on Luciano Violante. Nel corso dell’incontro sono stati riproposti e discussi i medesimi temi ed è stato altresì ricordato dal Presidente Violante, tra l’altro, che per quanto concerne il Comitato Paritetico previsto dalla legge sulla tutela della minoranza linguistica slovena si attende il parere del Consiglio di Stato.
Il Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, on. Umberto Ranieri, ha incontrato il 20 giugno 2006 il Ministro degli Esteri sloveno, Dimitrij Rupel, unitamente all'Ambasciatore di Slovenia in Italia, Andrei Capuder. Nel corso dell’incontro, il Ministro Rupel ha accennato ai temi in discussione con il suo omologo italiano, on. Massimo D’Alema. In particolare, ha ricordato i progetti in sede comunitaria, la costruzione di un rigassificatore nella zona di Trieste e le questioni relative alla minoranza slovena in Italia.
Il Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, on. Umberto Ranieri, ha nuovamente incontrato il 21 luglio 2006 l'Ambasciatore di Slovenia in Italia, Andrei Capuder. Nel corso dell’incontro, l'Ambasciatore Capuder ha sottolineato l’importanza di evitare, per ragioni ambientali, che la costruzione dell’oleodotto proveniente dal Mar Nero attraversi una zona carsica.
Il 31 luglio 2006 il Presidente della Commissione Affari esteri, on. Umberto Ranieri, ha incontrato l'Ambasciatore d'Italia in Slovenia, Daniele Verga.
Cooperazione multilaterale
La Slovenia prende parte alla cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea.
Invia inoltre delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell’UEO (in quanto partner “assimilato”), della NATO[9], dell’OSCE e dell’INCE.
La Slovenia prende inoltre parte alla cooperazione euromediterranea e, quindi, all’Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea (APEM). Si segnala, in questo ambito, che il deputato slovenoAurelio Juri (appartenente alla minoranza italiana), ha partecipato ai lavori della Commissione Cultura dell’APEM che si sono tenuti alla Camera il 26 febbraio 2007 e nel novembre 2006.
Il Parlamento sloveno partecipa, infine, alle Conferenze parlamentari del Patto di Stabilità per l’Europa Sudorientale nonché alla dimensione parlamentare dell’Iniziativa Quadrilaterale e dell’Iniziativa Adriatico Ionica.
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Gobal Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento sloveno non ha inviato alcuna delegazione.
UIP
Il gruppo di amicizia italo-sloveno-croato è presieduto dall’on.le Franco Stradella (FI) e composto dagli onorevoli Gianluigi Scaltritti (FI), Giuseppe Drago(UDC) e Antonio Razzi (Italia dei valori).
Presidente del Congreso de los deputados |
Josè Bono (partito socialista, dal 1° aprile 2008) |
Presidente del Senato |
Francisco Javier Rojo García (partito socialista, riconfermato Presidente dal 1° aprile 2008) |
Ambasciatore in Spagna Pasquale Terracciano |
Ambasciatore in Italia Luis Calvo Merino |
Incontri bilaterali
Il 21 giugno 2006, il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha ricevuto l'Ambasciatore di Spagna, José Luis Di Centa.
Il Presidente della Camera dei deputati, on. FaustoBertinotti, è intervenuto, il 12 maggio 2006, all’inaugurazione, presso i Musei Capitolini, della mostra Carteles de la guerra – Spagna 1936-1939, arte e propaganda per la libertà, promossa dall'Istituto Cervantes, dalla Fundación Pablo Iglesias, dall'Ambasciata di Spagna, dal Comune di Roma, dall’Assessorato alle politiche culturali e dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali.
Incontri delle Commissioni
Il 4 dicembre 2007 i componenti spagnoli del Gruppo parlamentare di collaborazione con l’Italia hanno incontrato una delegazione della III Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati.
Dall’8 al 10 maggio 2007 la Commissione Lavoro della Camera dei deputati ha svolto una missione di studio a Madrid per approfondire, anche attraverso una valutazione comparata, i temi connessi al mercato del lavoro.
Una delegazione della VII Commissione Cultura, composta dal Presidente Pietro Folena e dai deputati Vito Li Causi e Paola Goisis, ha svolto una missione a Madrid il 24 e il 25 luglio 2007 per approfondire alcune tematiche relative al tema dell'arte contemporanea.
Nel corso della missione la delegazione ha incontrato il Presidente della Commissione cultura del Congresso dei deputati spagnolo, Clementina Diez de Baldeon, il Sottosegretario alla cultura, Maria Dolores Carrion, l'Assessore alla cultura e al turismo della Regione autonoma di Madrid, Santiago Fisas, nonchè alti esponenti del mondo della cultura a Madrid.
Protocollo di Collaborazione parlamentare
La Camera dei deputati ed il Congreso de los Diputados hanno siglato il 2 ottobre 1997 a Roma un Protocollo di collaborazione. Il Protocollo prevede, oltre alla creazione di uno specifico Gruppo parlamentare di collaborazione, incontri periodici tra i due Presidenti in merito al dibattito sulla semplificazione legislativa.
Dal momento della sua costituzione, il Gruppo si è riunito con regolarità, salvo i periodi elettorali. Si sono svolte, in particolare, quattro riunioni a Madrid (nel maggio 1998, nel marzo 1999, nell’ottobre 2000, nel maggio 2002 e nel giugno 2003) e sei a Roma (nell’ottobre 1998, nell’ottobre 1999, nel dicembre 2001, nel dicembre 2002, nel dicembre 2003 , il 5-7 maggio 2005 e da ultimo il 3-4 dicembre 2007 a Roma).
La XIII riunione, a Roma, il 3 e 4 dicembre, ha avuto all’ordine del giorno i seguenti temi :
La parte italiana del Gruppo di cooperazione è presieduta dal Vice Presidente della Camera, on. Caro Leoni (Ulivo), e composta dai deputati: Alberto Burgio (RC-SE), Andrea Gibelli (LNP), Marco Lion (Verdi), Antonio Mereu (UDC), Massimo Romagnoli (FI), Federica Rossi Gasparrini (IdV), Lanfranco Turci (Rosanel pugno), Enzo Raisi (AN).
Cooperazione multilaterale
La Spagna partecipa alla cooperazione parlamentare nell’ambito del Partenariato Euromediterraneo ed è rappresentata nel Gruppo di Collegamento della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Euromediterraneo e nel gruppo di coordinamento del Forum euromediterraneo delle donne parlamentari. Nel contesto di tale cooperazione, il 25 e 26 novembre 2005 il Parlamento spagnolo ha ospitato, a Barcellona, la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti euro-mediterranei e il Forum euromediterraneo delle donne parlamentari, a Madrid, nel 2002.
Il 13 marzo 2007 il Presidente del Senato spagnolo, Manuel Marìn Gonzàles, ha inviato una lettera al Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, così come ad altri Presidenti di Assemblea di Paesi aderenti al Partenariato euromed, chiedendo che, nell’ambito della Sessione plenaria dell’APEM del marzo 2007, si valutassero possibili candidature per ospitare la prossima Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Euromediterraneo. Nella Sessione di Tunisi, cui era presente, per la Camera dei deputati, l’on. Tana de Zulueta (Verdi), l’argomento non è stato tuttavia trattato. Il Presidente Bertinotti, nella lettera di risposta, ha concordato sull’importanza di assicurare continuità ai lavori di tale organismo, ricordando al contempo come la programmazione delle riunioni dei Presidenti dei Parlamenti dell’Euromediterraneo spetti in primo luogo al Gruppo di Collegamento istituito in tale ambito, di cui l’Italia fa parte insieme alla Spagna, all’Egitto, alla Tunisia, al PE ed all’Unione interparlamentare araba.
La Spagna invia, inoltre, delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell'UEO, della NATO, dell'OSCE, e partecipa al Patto di stabilità per l'Europa sud-orientale.
UIP
Nell'ambito dell'Unione Interparlamentare opera la sezione bilaterale di amicizia Italia-Spagna, che è stata presieduta, nella XIV Legislatura, dal senatore Paolo Giarretta (Margherita).
RELAZIONI PARLAMENTARI CON LA SVEZIA
|
Presidente del Riksdagen |
Per Westerberg |
Ambasciatore in Svezia Anna Di Dojola Della Croce |
Ambasciatore in Italia Anders Bjurner |
Non si registrano incontri nel corso della XV legislatura.
UIP
Nell’ambito dell’Unione Interparlamentare, opera la sezione di amicizia Italia-Paesi nordici ((Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia), di cui fanno parte gli onn. Siegfried Brugger (Misto) e Giuseppe Fioroni (PD – L’Ulivo).
RELAZIONI PARLAMENTARI CON L’UNGHERIA
|
Presidente dell’Assemblea nazionale |
Katalin Szili |
Ambasciatore in Ungheria Paolo Guido Spinelli |
Ambasciatore in Italia Miklos Merenyi |
Incontri bilaterali
L’11 ottobre 2006 il Presidente della Camera, on. Fausto Bertinotti, ha partecipato a Budapest alla "giornata commemorativa" del 50.mo anniversario della rivoluzione ungherese del 1956.
Il 4 ottobre 2006 il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha ricevuto l’ambasciatore ungherese a Roma, Istvan Kovacs. Il Presidente della Camera ha evidenziato la peculiare rilevanza che assume la ricorrenza del cinquantenario della Rivoluzione del 1956 per tutte le forze politiche europee legate alla tradizione socialista: la loro convinta adesione a queste celebrazioni testimonia, infatti, il prevalere di una visione condivisa della storia recente del continente europeo. Il colloquio si è successivamente incentrato sull’attuale quadro politico magiaro e sulle prospettive della collaborazione parlamentare tra i due Paesi.
Il Vice Presidente della Camera, on. Carlo Leoni, ha incontrato il Vicepresidente del Parlamento ungherese, Gabor Vilagosi, a margine della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee parlamentari dei Paesi aderenti al Consiglio d’Europa, che si è svolta a Tallin il 30 e 31 maggio 2006.
Nel corso del colloquio è stato auspicato, da entrambe le parti, il rafforzamento della cooperazione bilaterale. E’ stata altresì sottolineata la necessità di promuovere un maggiore europeismo e di avere un’Europa forte e unita in grado di affrontare le sfide comuni quali l’immigrazione, in particolare islamica. L’on. Leoni ha quindi sostenuto la necessità di favorire un islam europeo per favorire l’integrazione ed evitare scontri di civiltà.
Incontri delle commissioni
Il 3 ottobre 2007 il Presidente della Commissione Difesa della Camera, on.le Roberta Pinotti, ha incontrato il Ministro della Difesa della Repubblica di Ungheria, Imre Szekeres.
Cooperazione multilaterale
Il Parlamento ungherese invia delegazioni alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa, dell’UEO (in quanto membro “assimilato”), della Nato (di cui è membro dal marzo 1999), dell’OSCE e dell’INCE. Partecipa inoltre alla dimensione parlamentare dell’Iniziativa Quadrilaterale “Alta” (Croazia, Italia, Slovenia, Ungheria) e al Patto di Stabilità per l’Europa Sudorientale.
L’Ungheria prende inoltre parte alla cooperazione euromediterranea e, quindi, all’Assemblea Parlamentare Euro-Mediterranea (APEM). Si segnala, in questo ambito, che l’on. Richard Horcsik, ha partecipato ai lavori della Commissione Cultura dell’APEM che si sono tenuti alla Camera il 26 febbraio 2007.
Alla Conferenza su Il ruolo dei parlamenti nella promozione di politiche per lo sviluppo della società dell’informazione, ospitata dalla Camera dei deputati, il 3 e il 4 marzo 2007, organizzata congiuntamente all’Unione Interparlamentare e all’UNDESA, in quanto inserita nel quadro dell’iniziativa Gobal Centre for ICT in Parliaments, il Parlamento ungherese è stato rappresentato dall’on. Etele Bara'th.
Va ricordato che l’Ungheria fa parte, insieme a Repubblica ceca, Polonia e Slovacchia, dei Paesi che rientrano nel Gruppo di Visegrad. Il Gruppo di Visegrád, costituito a seguito di un vertice dei capi di stato e di governo di Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia tenutosi nella città ungherese di Visegrád il 15 febbraio 1991, è teso a stabilire e a rafforzare la cooperazione fra questi stati (divenuti quattro il 1 gennaio del 1993 con la divisione consensuale della Cecoslovacchia), allo scopo di promuovere l'integrazione unitaria del gruppo nell'Unione Europea.
Cooperazione amministrativa
La Camera dei deputati italiana,insieme all’Assemblea nazionale ungherese, ha ottenuto la titolarità del progetto TWINNING (di gemellaggio), bandito dalla Commissione europea, in favore della Turchia; il progetto consiste in un programma di circa 15 mesi di affiancamento, corsi, seminari e visite rivolto a parlamentari e funzionari della Grande Assemblea Nazionale turca (GNAT).
UIP
Non è ancora stato individuato, per la XV legislatura, il Presidente della Parte italiana della sezione bilaterale di amicizia Italia – Ungheria; nella scorsa legislatura la parte italiana del Gruppo è stata presieduta dall’on. Piergiorgio Martinelli (Misto).
Il Presidente della Camera dei deputati della Repubblica italiana, on. Pier Ferdinando Casini, e il Presidente dell’Assemblea della Repubblica portoghese, on. João Bosco Mota Amaral,
sottolineando la centralità dell’istituzione parlamentare quale sede della sovranità popolare ed espressione autentica del pluralismo politico;
manifestando la convinzione che la diplomazia parlamentare possa contribuire a rinsaldare l'amicizia ed a favorire una migliore conoscenza reciproca tra i rispettivi popoli;
convinti che la comune fede nei valori di libertà e democrazia, l’appartenenza di entrambi gli Stati all'Unione europea nonché i vincoli storici e culturali che uniscono i due Paesi rendano opportuna l’istituzionalizzazione dei contatti tra le due Assemblee;
CONCORDANO
1. la creazione di un Gruppo parlamentare di collaborazione tra le due Camere, copresieduto da rappresentanti designati dai Presidenti di ciascuna Camera, che ne sono comunque i Presidenti d’onore. Del Gruppo faranno parte otto rappresentanti di ognuna delle due Camere. Il Gruppo si riunirà una volta l’anno, alternativamente nei due Paesi, con i seguenti compiti:
a. lo scambio di esperienze ed il rafforzamento del dialogo attraverso lo sviluppo della cooperazione tra gli organi delle due Camere e in particolare tra le Commissioni parlamentari;
b. l’impulso alla formazione di posizioni convergenti, nei vari “fori” parlamentari internazionali su questioni di particolare rilevanza, quali lo sviluppo dell’Unione Europea o l’adeguamento delle strutture di sicurezza europee e atlantiche;
c. la promozione di studi e ricerche su temi di comune interesse, inerenti alle attività parlamentari.
2. La promozione di iniziative volte a favorire la cooperazione parlamentare euromediterranea, anche nella prospettiva dell’istituzione dell’Assemblea parlamentare euromediterranea.
3. Lo sviluppo di forme di cooperazione e di integrazione nell’ambito dei rispettivi programmi di assistenza ai Parlamenti, in particolare a quelli dei Paesi africani e sud-americani.
4. La definizione di iniziative comuni di studio e di ricerca in materia di qualità della legislazione e di trasparenza della vita pubblica.
5. Lo scambio periodico di funzionari in settori di interesse comune, al fine di promuovere una maggiore conoscenza e un miglior funzionamento delle rispettive Amministrazioni parlamentari.
Il presente Protocollo entra in vigore alla data della sua firma. Fatto a Roma, il 5 dicembre 2002, in duplice copia, ciascuna in lingua italiana e portoghese, entrambi i testi facenti ugualmente fede.
Il Presidente della Camera dei deputati della Repubblica italiana |
Il Presidente dell’Assemblea |
(Pier Ferdinando Casini) |
(João Bosco Mota Amaral) |
Jaime José Matos de Gama è nato l’8 giugno 1947 a Fajã de Baixo, Azzorre.
Si è laureato in Filosofia presso l’Università di Lisbona; è professore universitario e giornalista. E’ autore dell’opera “La politica estera portoghese (1983-1985, 1995-1999, 1999-2002)”.
Membro fondatore del Partito socialista portoghese, è stato eletto per la prima volta deputato nel 1975 per la circoscrizione delle Azzorre e dal 1983 per la città di Lisbona. Sin dalla prima gioventù ha fatto parte dell’opposizione al regime fascista; all’età di 18 anni a seguito della pubblicazione sulla stampa locale di un articolo fu arrestato.
Durante la sua carriera politica ha ricoperto importanti incarichi di Governo:
· Ministro degli Interni, (1978);
· Ministro degli Affari esteri, (1983-1985 e 1995-2002);
· Ministro della Difesa (1999);
· Ministro di Stato[10] (1999-2002).
E’ stato inoltre Presidente della Commissione degli Affari delle Regioni autonome dell’Assemblea costituente (1975-1976); Presidente della Commissione Commercio estero della I legislatura (1976-1978); Presidente della Commissione difesa nazionale nella IV e nella V legislatura (1985-1991); Presidente della Commissione di Affari europei e politica estera della IX legislatura (2002-2005). E’ stato membro di varie delegazioni parlamentari internazionali (Consiglio d’Europa, NATO e OSCE).
Nella X legislatura (2005) è stato eletto Presidente dell’Assemblea della Repubblica.
GIUDICE CONSIGLIERE MARIA ADELINA DE SÁ CARVALHOSEGRETARIO GENERALE DELL’ASSEMBLEADELLA REPUBBLICA PORTOGHESE |
|
Nata in Mozambico il 17 maggio 1942. Coniugata, quattro figli.
Laureata in Giurisprudenza presso la Facoltà di Diritto dell’Università di Lisbona.
Master in Diritto del Lavoro presso l’Università del Lussemburgo
1971-1974: Capo Dipartimento del Ministero del Lavoro
Luglio 1974: Direttore di Servizi del Ministero del Lavoro
1975-1981: Direttore Generale della Funzione Pubblica
1981-1982: Direttore Generale delle Risorse Umane dell’Amministrazione Pubblica e Direttore Generale del Gabinetto Tecnico-Giuridico del Ministero per la Riforma Amministrativa
1982-1983: Vice Presidente del Consiglio Superiore per la Riforma Amministrativa
1983-1986: Segretaria Aggiunta per l’Amministrazione e Giustizia del Governo di Macao
1987: Assessore del Ministro dell’Educazione
1988-1989: Coordinatore del Gruppo Ministeriale per il negoziato degli Statuti del Personale Docente
1988-1990: Segretario Generale del Ministero dell’Educazione
Dal Dicembre 1990: Giudice Consigliere della Corte dei Conti
1996-2002: Segretario Generale dell’Assemblea della Repubblica
Nell’ottobre 2000 Presidente dell’Associazione dei Segretari Generali dei Parlamenti dell’Unione Interparlamentare (UIP), nel cui Comitato Esecutivo entra nell’aprile 2002
Dal 2005: Segretario Generale dell’Assemblea della Repubblica
Nato a Innsbruck il 25.08.1951
Coniugato con la Dott.ssa Helga Posch-Lindpaintner
Figli: Leonhart e Johanna
Studi
1971-1975 Facoltà Giurisprudenza
Laurea in Legge presso l’Università di Innsbruck
1975-1976 Studi universitari presso l’Istitut Eropeén des Hautes
Études Internationales -Università di Nizza
1976 Tirocinio presso il Tribunale Regionale di Innsbruck
1978 Soggiorno di studio a Cambridge
Esperienze professionali
1976-1979 Assistente universitario presso l’Istituto per il Diritto Pubblico ed
Amministrativo, Università di Vienna;
Professore incaricato di Diritto Costituzionale ed Amministrativo
Università di Vienna;
1979-1981 Sezione Affari Costituzionali presso la Cancelleria Federale di Vienna
1983-1985 Responsabile del Servizio Giuridico (Ministero Federale degli Affari Esteri)
1985-1987 Gabinetto del Ministero Federale degli Affari Esteri
1987-1991 Ministro Consigliere presso l’Ambasciata d’Austria a Roma
1991 Capo dell’Ufficio del Presidente del Nationalrat (Consiglio Nazionale)del Parlamento austriaco
dal 1998 Direttore del Parlamento
Lingue straniere
Inglese, francese ed italiano
Pubblicazioni
Saggi scientifici nel campo del Diritto costituzionale e del Diritto Internazionale; commenti politici
[1] Nello scorso quadriennio, l’Ufficio di Presidenza decise di prorogare le Presidenze delle Commissioni per ulteriori due anni.
[2] La Plenaria, accogliendo la proposta del Gruppo di lavoro sulla modifica del Regolamento e del finanziamento dell’APEM ha trasformato la Commissione per i diritti delle donne nel Mediterraneo in Commissione permanente ed ha creato una Commissione sull’energia e l’ambiente, a carattere temporaneo, allo scopo di approfondire le tematiche legate all’inquinamento del Mediterraneo e alla possibilità di sviluppare energie alternative. La Presidenza di tale Commissione dovrebbe essere affidata all’Austria.
[3] Creata nel febbraio 2005, a Nafplion (Grecia), nell’ambito dell’Unione Interparlamentare (UIP), la PAM ha tenuto la sua riunione istitutiva ad Amman il 10 e 11 settembre 2006. A tale istituzione possono partecipare, su richiesta, i Paesi rivieraschi del Mediterraneo nonché Andorra, Giordania, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Portogallo e San Marino. E’ stato istituito un Segretariato con sede a Malta, diretto da un Segretario generale che attualmente è il dott. Sergio Piazzi (Italia), ex funzionario delle Nazioni Unite a Ginevra.
[4] Cfr. segnatamente la Relazione sullo stato dell’Amministrazione per l’anno 2005, predisposta dal Segretario generale della Camera dei deputati, p. 9.
[5] Sui cui obiettivi v. ultra.
[6] Tale locuzione si è diffusa in ambito comunitario dopo che è stata utilizzata dal gruppo di lavoro ad hoc promosso dalla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea ed è stata impiegata nelle Conclusioni della Presidenza adottate al termine della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea (Copenhagen, 1 luglio 2006).
[7] Il Gruppo è presieduto dal parlamentare europeo Edward McMILLAN SCOTT (Gruppo del Partito popolare europeo, Democratici-cristiani, e dei Democratici europei).
[8] Si ricorda che la delegazione rumena è stata invitata dal Senato italiano; infatti, tra il Senato della Repubblica e il Senato romeno è stata siglata una Convenzione di gemellaggio, finanziata dal programma comunitario PHARE, che si propone di migliorare la capacità amministrativa del Senato romeno.
[9] La Slovenia è entrata nella NATO il 29 marzo 2004. La delegazione slovena presso l’Assemblea parlamentare della NATO si compone di tre membri.
[10] Ministro con funzioni di direzione e controllo degli enti locali.