Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Controllo Parlamentare |
Titolo: | L'attività di controllo parlamentare n. 13/XV ottobre 2007 |
Serie: | L'attività di controllo parlamentare Numero: 9 Progressivo: 2007 |
Data: | 31/10/2007 |
Numero13/XV – ottobre 2007
L’attività di controllo
parlamentare
MONITORAGGIO DI:
ATTI DI INDIRIZZO
E DI CONTROLLO
NOMINE GOVERNATIVE
RELAZIONI AL PARLAMENTO
PIANI DI RIPARTO
E ALTRI ADEMPIMENTI
a cura del Servizio per il Controllo parlamentare
INDICE
A) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO
B) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI CONTROLLO
A) Monitoraggio degli atti di indirizzo
B) Monitoraggio degli atti di controllo
Comunicazioni pervenute nel mese di ottobre a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo
Ministero delle infrastrutture
NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI
a)Principali cariche scadute nel periodo 1/10/2007 - 30/11/2007
b) Proposte di nomina presentate per il parere e monitoraggio delle successive nomine governative
c) Comunicazioni di nomine effettuate
RELAZIONI AL PARLAMENTO ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO DA OBBLIGO DI LEGGE
a) Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento
2) Relazioni previste ad ottobre 2007 e non pervenute
3) Relazioni pervenute ad ottobre 2007
5) Nuove relazioni previste da fonti normative
b) Piani e atti di riparto di risorse economiche
1) Atti all’esame delle Commissioni parlamentari
2) Atti pubblicati nella Gazzetta ufficiale
N.B.: I DATI CONTENUTI NEL PRESENTE NOTIZIARIO SONO RELATIVI AL MESE DI OTTOBRE 2007
Questa pubblicazione trae origine dal lavoro svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sul monitoraggio di vari tipi di adempimenti governativi nei confronti del Parlamento, per offrire notizie, dati statistici ed altre informazioni utili per l’attività parlamentare.
A tal fine il notiziario è stato suddiviso in tre sezioni in modo da considerare analiticamente gli adempimenti governativi a fronte di obblighi derivanti da leggi ovvero da deliberazioni e iniziative non legislative della Camera dei deputati, nonché dalla trasmissione degli atti per i quali è prevista l’espressione di un parere parlamentare.
La sezione I consta di due parti.
Nella parte A) viene presa in esame l’attuazione data dai diversi Ministeri agli impegni contenuti in atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni in Assemblea e in Commissione, ordini del giorno accolti, accolti come raccomandazione dal Governo e/o approvati dall’Assemblea o dalle Commissioni). Delle note di attuazione trasmesse dalle amministrazioni di volta in volta competenti si dà conto tramite schede che ne riassumono i contenuti ponendoli a raffronto con gli impegni assunti dal Governo con gli atti di indirizzo cui le note si riferiscono, precedentemente sollecitate dal Servizio per il controllo parlamentare.
L’andamento delle attuazioni viene illustrato anche attraverso un prospetto statistico che fornisce, con cadenza periodica, il rapporto percentuale tra atti segnalati e attuazioni pervenute dalle amministrazioni, nonché tramite grafici che “fotografano” in che misura i diversi Ministeri hanno fornito risposta, fino alla data considerata, agli impegni di rispettiva competenza.
Nella parte B) si analizzano le comunicazioni trasmesse, sempre nel periodo considerato, dai dicasteri a seguito delle segnalazioni operate dal Servizio per il controllo parlamentare, attraverso un’attenta lettura degli atti parlamentari, di ulteriori iniziative prospettate dai rappresentanti del Governo in sede di risposta ad atti di sindacato ispettivo (interrogazioni e interpellanze). Sempre in questa parte della pubblicazione si dà conto delle nuove segnalazioni operate nel periodo considerato, riportando la citazione testuale del resoconto parlamentare utilizzata per individuare ulteriori adempimenti che potranno formare oggetto di successive comunicazioni dei Ministeri competenti.
La sezione II dà conto delle proposte di nomina trasmesse per l’espressione del parere parlamentare ovvero delle comunicazioni fornite dal Governo circa le avvenute nomine presso enti, effettuate nei casi previsti dalla legge 24 gennaio 1978, n. 14, nonché delle cariche scadute nel periodo in esame e di quelle in scadenza nel periodo successivo. Inoltre viene monitorato l’esito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari di entrambe le Camere in sede di nomina da parte del Governo.
La sezione cerca quindi di fornire un quadro della situazione delle nomine governative in molti enti pubblici o privatizzati tramite l’utilizzo di una banca dati istituita negli ultimi mesi del 2002 dal Servizio per il controllo parlamentare per colmare una lacuna sentita non solo a livello parlamentare. Tale banca dati viene implementata dal Servizio stesso tramite la ricerca e l’esame di documenti di varia provenienza (prevalentemente parlamentare e governativa) nonché il contatto diretto con i Ministeri competenti per le nomine e con gli enti stessi. Lo scopo è appunto quello di fornire dati di non facile reperibilità, ordinati in modo cronologicamente e logicamente coerente per far sì che l’utente possa meglio orientarsi in un campo vario e complesso. In tal modo è possibile disporre, mese per mese, di uno scadenzario delle principali nomine che dovranno poi essere rinnovate ed avere notizia dell’esito dei pareri espressi dalle competenti Commissioni. Vengono poi fornite informazioni essenziali sulle procedure di nomina, sui riferimenti normativi e sulle principali caratteristiche degli enti stessi.
La sezione III consta di due parti.
Nella prima parte si illustrano gli esiti del monitoraggio svolto sulle relazioni al Parlamento, distinte tra “governative” e “non governative”, delle quali viene redatto un prospetto statistico che fornisce il rapporto tra il numero di quelle in carico e di quelle trasmesse dal Governo nei tempi previsti.
Segue quindi l’elencazione:
delle relazioni “in ritardo”, ossia quelle la cui trasmissione era prevista nel periodo preso in considerazione dalla pubblicazione, ma non inviate dai Ministeri o, nel caso delle relazioni non governative, dalle autorità competenti, considerando cheper relazione “in ritardo” si intende:
- nel caso in cui la legge istitutiva preveda la trasmissione della relazione in termini precisi e definiti (ad esempio “entro il 31 dicembre di ogni anno”), la relazione è considerata in ritardo a partire dal giorno successivo;
- nel caso in cui la legge stabilisca scadenze temporali senza fare riferimenti specifici (ad esempio “ogni anno”), la relazione è considerata in ritardo se non è trasmessa entro la fine del periodo successivo di riferimento. Ad esempio, in caso di frequenza annuale, la relazione per l’anno 2006 deve essere trasmessa entro la fine del 2007. Nel caso di relazione semestrale, entro la fine del semestre successivo a quello a cui deve riferirsi la relazione: ad esempio, la relazione riferita al primo semestre del 2007 deve pervenire entro la fine del secondo semestre dello stesso anno. Per le relazioni ultrannuali si applica comunque il termine dell’anno successivo;
delle relazioni pervenute nei termini;
delle relazioni di nuova istituzione, ossia previste da disposizioni entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal Bollettino.
Va infine puntualizzato che, ai fini della compilazione della statistica complessiva, non si tiene conto delle relazioni a frequenza irregolare nonché di quelle eventuali (ad esempio previste solo a seguito di eventi particolari).
La seconda parte della Sezione III analizza piani e atti di riparto di risorse economiche sui quali è previsto il parere delle Commissioni parlamentari competenti. Di tali piani viene illustrato il contenuto nonché i pareri eventualmente espressi nel periodo considerato sia dalla Camera che dal Senato. Si dà inoltre conto dell’atto emanato dal Governo, evidenziando, se del caso, eventuali difformità rispetto agli orientamenti manifestati dalle Commissioni parlamentari
Da tale analisi possono ricavarsi utili indicazioni sulle effettive modalità di utilizzo delle risorse finanziarie utilizzabili dai Ministeri.
Le informazioni riportate sono tratte dalle banche dati gestite dal Servizio per il controllo parlamentare, alimentate sulla base dei dati contenuti nelle Gazzette Ufficiali, degli atti parlamentari, nonché delle informazioni acquisite direttamente dai Ministeri.
A) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO
B) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI CONTROLLO
La presente Sezione consta di due parti. Nella parte A) si dà conto delle note trasmesse dai diversi Ministeri in attuazione di atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno). Nella parte B) vengono monitorate sia le note pervenute nel periodo considerato a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo, sia le segnalazioni al Governo conseguenti a risposte rese ad atti di sindacato ispettivo
In evidenza ad ottobre
Le attuazioni governative:
Nel mese di ottobre sono pervenute al Servizio per il controllo parlamentare 9 note governative di attuazione di atti di indirizzo, 5 relative ad ordini del giorno e 4 a risoluzioni in Commissione. Si registra quindi una flessione del numero delle note pervenute, se si considera che a maggio ne sono state trasmesse 31, a giugno 35, a luglio di nuovo 31 ed a settembre addirittura 58. Pertanto il dato di ottobre non appare coerente con l’andamento dei mesi precedenti.
Le note ricevute dal Servizio per il controllo parlamentare sono state inviate dai Ministeri degli affari esteri, della difesa, dell’interno e dei trasporti.
Nel novero dei Ministeri attuanti spicca per il maggior numero di adempimenti (4) l’amministrazione della difesa.
Sotto il profilo dei contenuti, si evidenzia, in primo luogo, l’interesse offerto dalla nota con la quale il Ministero degli affari esteri dà seguito alla risoluzione Ranieri n. 7/00253, volta ad impegnare il Governo a verificare l’evoluzione dei diritti umani e dell’osservanza dei principi dello Stato di diritto in Messico. Con tale nota il Dicastero riferisce in merito agli incontri politici programmati a breve che costituiranno occasioni di approfondimento bilaterale sui temi fondamentali del rispetto dei diritti umani. Nella nota, tra l’altro, si fa riferimento al supporto offerto dall’Italia in termini di collaborazione per l'accrescimento del livello di protezione e di sicurezza dei cittadini messicani, in proposito evidenziando che nel giugno scorso, durante la visita in Italia del Presidente Calderón, la delegazione messicana ha avuto un lungo ed approfondito incontro presso il Ministero della giustizia, con la partecipazione anche dei procuratori antimafia, finalizzato ad apprendere dall'esperienza italiana in materia di lotta al crimine organizzato.
Sempre dal Ministero degli affari esteri è pervenuta la nota con cui si illustrano le azioni poste in essere dall’amministrazione a fronte dell’impegno (adottato con l’ordine del giorno Forlani n. 9/1287/75) ad operare una razionalizzazione complessiva di tutte le strutture che svolgono attività istituzionali all’estero a sostegno dell’attività economica degli operatori italiani. Al riguardo l’amministrazione interessata precisa che si è partiti dalla constatazione di una preesistente frammentarietà dei soggetti per delineare nuove modalità organizzative volte a coordinare le strutture e le risorse esistenti nella programmazione e nell'attuazione degli interventi, sia in Italia che all'estero. Ciò con l'obiettivo generale di coniugare la visione d'insieme delle questioni politiche, economiche, culturali e scientifico-tecnologiche propria della diplomazia con le conoscenze tecniche e commerciali degli altri soggetti operanti per l'internazionalizzazione e con il fine specifico della promozione e dell'assistenza del sistema produttivo italiano nel processo di penetrazione e radicamento sui mercati esteri, in una graduale transizione dal "Made in Italy" al "Made by Italy”.
Il Ministero della difesa ha trasmesso l’unica nota pervenuta al Servizio per il controllo parlamentare nel periodo considerato dalla presente pubblicazione in adempimento di un ordine del giorno riferito alla legge finanziaria 2007, con cui si impegnava l’esecutivo ad adottare misure a sostegno dell’industria della difesa. Nella nota il Dicastero interessato evidenzia, tra l’altro, di avere promosso e portato a termine uno studio di fattibilità relativo alla ricerca di tipologie innovative di collaborazione con l'industria, nell'ottica della costituzione di una "Società mista Difesa-Industria" (NewCo), con il fine di aumentare l'efficienza nella conduzione tecnico-operativa di enti e strutture militari, in un particolare momento in cui le risorse economiche del Ministero subiscono consistenti riduzioni.
L’attuazione dell’ordine del giorno Fini n. 9/1608/10, con il quale, espresso apprezzamento nei confronti delle Forze Armate per lo spirito umanitario e di pace e per le modalità di comportamento nelle missioni internazionali, si impegnava l’esecutivo a sostenerne l'operato, ha fornito occasione al Ministero per evidenziare nella nota che, per quanto attiene ai profili di propria competenza, l'impegno assunto trova costante riscontro nell'azione svolta ad ogni livello dal Governo nei confronti delle Forze armate.
Delle altre due note pervenute sempre dal Dicastero della difesa, una fornisce elementi integrativi rispetto a quanto rappresentato con una prima nota del 31 agosto 2007 in merito all’attuazione di ogni possibile iniziativa che semplifichi la destinazione di immobili del demanio militare al soddisfacimento di esigenze abitative, favorendo i processi di recupero e riqualificazione dei medesimi immobili. La restante nota illustra, per quanto riguarda gli specifici profili di competenza dell’amministrazione della difesa, le iniziative promosse per incentivare la definitiva messa al bando di armi convenzionali che possono essere considerate dannose per la popolazione, fra cui la conferenza di Oslo del febbraio 2007, in cui l'Italia e molti altri Paesi hanno sottoscritto una dichiarazione nella quale si impegnano a redigere entro il 2008 uno strumento internazionale giuridicamente vincolante che preveda il divieto dell'uso, della produzione, del trasferimento e dello stoccaggio delle munizioni cluster che causano danni inaccettabili ai civili.
Le 2 note trasmesse dal Ministero dell’interno riguardano la tematica, sempre di scottante attualità, della prevenzione e repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche ed hanno ad oggetto l’attuazione di due ordini del giorno relativi all’A.C. 2340, divenuto legge n. 41 del 2007. Una di tali note fornisce precisazioni circa la facoltà per le amministrazioni comunali, proprietarie di impianti sportivi, e per le società dilettantistiche di ridurne la capienza al di sotto dei 7.500 posti, laddove esistono strutture omologate con capienze superiori. L’altra nota, che si riconnette allo specifico argomento oggetto di quella testé richiamata, illustra le modalità della gestione della sicurezza all’interno degli impianti sportivi, con particolare riferimento alle società che si avvalgono di strutture con capienza superiore ai 7.500 posti.
Infine, dal Ministero dei trasporti è stata trasmessa una nota con la quale si dà seguito alla risoluzione Uggè n. 7/00072, recante impegni per l’esecutivo in tema di liberalizzazione dell’attività di autotrasporto, in cui si illustra, in particolare, quanto realizzato in merito all’impegno ad emanare prontamente tutti i decreti ministeriali o dirigenziali attuativi previsti dalle diverse disposizioni normative delegate con la legge n. 32 del 2005 e contenute nei decreti legislativi nn. 284 e 286 del 2005.
Sempre nel periodo considerato dalla presente pubblicazione, sono state due le comunicazioni pervenute a seguito del monitoraggio svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sulle risposte ad atti di sindacato ispettivo, trasmesse dai Ministeri della difesa e delle infrastrutture.
Di più immediata rilevanza appare quella con cui il Dicastero della difesa espone quanto realizzato per proseguire l’opera di ristrutturazione organizzativa, tecnico-logistica, infrastrutturale e di rinnovamento tecnologico degli arsenali militari, con particolare riguardo all’arsenale Marinarsen di Taranto.
L’altra comunicazione trasmessa al Servizio per il controllo parlamentare dà conto dello stato del confronto tra la società Ferrovie dello Stato e l’amministrazione comunale di Aulla (Massa Carrara) in merito alla concessione di alcuni tratti ferroviari dismessi. Ciò stante l’assicurazione, fornita dal rappresentante del Governo nel rispondere all’interrogazione Barani n. 3/00845, che l’esecutivo si sarebbe adoperato per favorire tale confronto ed il raggiungimento di un’auspicabile intesa tra le parti interessate, al fine di ottenere la “donazione” al comune di Aulla del tratto ferroviario abbandonato per i lavori di ammodernamento necessari allo sviluppo del territorio lunigianese.
I nostri solleciti:
Nel periodo considerato (*) il Servizio per il controllo parlamentare ha sollecitato ai Ministeri competenti l’attuazione di 146 ordini del giorno, dei quali:
8 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 120 del 2007, recante "Disposizioni in materia di attività libero-professionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria" (A.C. 2937). 8 ordini del giorno sono stati inviati al Ministero della salute e 4 al Ministero dell’università e della ricerca.
1 ordine del giorno è riferito alla legge n. 121 del 2007, recante "Ratifica ed esecuzione dello scambio di lettere firmato a Roma il 27 novembre 2003, costituente un Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica francese sull'aggiornamento della lista delle istituzioni culturali e scolastiche che godono di agevolazioni fiscali, con scambio di note integrativo, effettuato a Roma in data 28 luglio 2005 e 23 settembre 2005" (A.C. 2376). L’ordine del giorno è stato inviato al Ministero degli affari esteri e al Ministero della pubblica istruzione.
1 ordine del giorno è riferito alla legge n. 122 del 2007, recante "Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dello Yemen sulla promozione e protezione degli investimenti, fatto a Roma il 25 novembre 2004 " (A.C. 2069). L’ordine del giorno è stato inviato al Ministero degli affari esteri.
69 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 123 del 2007, recante "Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia" (A.C. 2849). 1 ordine del giorno è stato inviato al Ministero della pubblica istruzione, 1 al Ministero dell’interno, 1 al Ministero della solidarietà sociale, 1 al Ministero affari regionali e autonomie locali, 1 al Ministero della giustizia, 1 al Ministero della difesa, 1 al Ministero dello sviluppo economico, 8 al Ministero dell’economia e delle finanze, 42 al Ministero del lavoro e della previdenza sociale e 35 al Ministero della salute.
3 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 124 del 2007, recante "Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto "(A.C. 445 e 445-B). Gli ordini del giorno sono stati inviati al Ministero dell’interno.
12 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 125 del 2007, recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 giugno 2007, n. 73, recante misure urgenti per l'attuazione di disposizioni comunitarie in materia di liberalizzazione dei mercati dell'energia" (A.C. 2910). 1 ordine del giorno è stato inviato al Ministero affari regionali e autonomie locali, 2 al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, 1 al Ministero dell’economia e delle finanze e 12 al Ministero dello sviluppo economico.
1 ordine del giorno è riferito alla legge n. 126 del 2007, recante “Istituzione della Giornata Nazionale del Braille” (A.C. 2345). L’ordine del giorno è stato inviato al Ministero dell’interno.
49 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 127 del 2007, recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria" (A.C. 2852). 1 ordine del giorno è stato inviato al Ministero degli affari esteri, 1 al Ministero politiche giovanili e attività sportive, 1 al Ministero della solidarietà sociale, 1 al Ministero dei trasporti, 1 al Ministero della salute, 2 al Ministero del lavoro e della previdenza sociale, 2 al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, 2 al Ministero dello sviluppo economico, 3 al Ministero dell’interno, 3 alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 3 al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, 4 al Ministero dell’università e della ricerca, 4 al Ministero delle infrastrutture e 27 al Ministero dell’economia e delle finanze.
2 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 135 del 2007, recante "Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica popolare di Cina per la cooperazione scientifica e tecnologica, con allegato, fatto a Pechino il 9 giugno 1998 " (A.C. 2266). Gli ordini del giorno sono stati inviati al Ministero degli affari esteri e al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
(*) Gli ordini del giorno vengono sollecitati ai Ministeri competenti quando la legge cui si riferiscono viene pubblicata sulla Gazzetta ufficiale.
Inoltre, sono state segnalate:
- al Ministero della difesa la risoluzione conclusiva in Commissione Papini ed altri n. 8/00084;
- al Ministero dell’economia e delle finanze la risoluzione in Commissione Duilio ed altri n. 7/00279 e le risoluzioni conclusive in Commissione Papini ed altri n. 8/00084 e Ceccuzzi n. 8/00085;
- al Ministero del lavoro e della previdenza sociale la risoluzione conclusiva in Commissione Baldelli ed altri n. 8/00083;
- al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali la risoluzione conclusiva in Commissione Misuraca ed altri n. 8/00088;
- al Ministero della pubblica istruzione la risoluzione conclusiva in Commissione Aprea ed altri n. 8/00086;
- al Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione la risoluzione conclusiva in Commissione Misuraca ed altri n. 8/00088;
- al Ministero della salute la risoluzione conclusiva in Commissione Poretti ed altri n. 8/00087.
N.B. La somma degli ordini del giorno inviati ai diversi Ministeri può non coincidere con il totale indicato in quanto il medesimo atto può investire la competenza di più amministrazioni e quindi essere segnalato ai fini dell’attuazione a più di un dicastero. Lo stesso principio vale per gli altri atti di indirizzo (mozioni e risoluzioni).
Sezione I
A) Monitoraggio degli atti di indirizzo
Note pervenute nel mese di ottobre in attuazione di atti di indirizzo
- Situazione dei diritti umani in Messico;
- Razionalizzazione complessiva delle strutture che svolgono attività istituzionali all’esteroa sostegno dello sviluppo dell’attività economica degli operatori italiani.;
- Misure a sostegno dell’industria della difesa;
- Sostegno all’operato delle Forze armate nelle missioni internazionali;
- Attuazione di una politica organica per la casa;
- Applicazione alle cluster bombs della disciplina in materia di mine antipersona;
- Iniziative normative sulla sicurezza negli stadi;
- Attuazione della normativa concernente la liberalizzazione dell’attività di autotrasporto e gli organismi pubblici operanti nel settore.
Ministero degli affari esteri
Situazione al 31 ottobre 2007
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Atti di indirizzo inviati |
89 |
Note di attuazione trasmesse |
57 |
rapporto percentuale |
64% |
Note di attuazione pervenute
Situazione dei diritti umani in Messico
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Risoluzione |
7/00253 |
Ranieri |
Commissione |
10/10/2007 |
III |
La risoluzione in titolo, approvata dalla III Commissione (Affari esteri) il 25 luglio 2007, impegnava il Governo a verificare, in seno al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nonché nell'ambito delle scadenze istituzionali del partenariato tra l'Unione europea e il Messico, l'evoluzione della situazione dei diritti umani e del rispetto dei principi dello Stato di diritto in Messico. Ciò anche al fine di fornire a quel Paese ogni necessario supporto in termini di cooperazione bilaterale per l'accrescimento del livello di protezione e di sicurezza dei cittadini e del consolidamento delle articolazioni democratiche dello Stato e della società civile.
Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri riferisce preliminarmente che l'Italia, in stretto raccordo con i partner UE, continua a seguire con grande attenzione, anche tramite l'ambasciata a Città del Messico, la situazione interna messicana, con particolare riguardo al tema del rispetto dei diritti umani. Tale tema viene inoltre costantemente sollevato da parte italiana in occasione degli incontri con le Autorità messicane (da ultimo, in occasione della visita in Italia del Presidente Calderón nel giugno 2007).
Si fa quindi presente che nel prossimo futuro sono previsti vari incontri a livello politico: la visita del ministro degli esteri messicano a Roma in occasione della III Conferenza Italia - America Latina e Caraibi (16 e 17 ottobre 2007) e la visita in Messico del Presidente del Consiglio il 26 e 27 febbraio 2008. Questi incontri costituiranno ulteriori occasioni di approfondimento bilaterale sui temi fondamentali del rispetto dei diritti umani e per ricordare agli interlocutori messicani la grande sensibilità con cui l'opinione pubblica e parlamentare italiana segue gli sviluppi della situazione in tale campo in Messico.
In relazione al supporto in termini di collaborazione bilaterale per l'accrescimento del livello di protezione e di sicurezza dei cittadini messicani, si ricorda che in occasione della già citata visita in Italia del Presidente Calderón del giugno sorso, la delegazione messicana ha avuto un lungo ed approfondito incontro presso il Ministero della giustizia, con la partecipazione anche dei procuratori antimafia, finalizzato proprio ad apprendere dall'esperienza italiana in materia di lotta al crimine organizzato. Inoltre, sono in corso di negoziazione due accordi - uno in materia di cooperazione giudiziaria penale e l'altro di estradizione - da parte dello stesso Ministero della giustizia attraverso la Direzione generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli affari esteri.
Razionalizzazione complessiva delle strutture che svolgono attività istituzionali all’esteroa sostegno dello sviluppo dell’attività economica degli operatori italiani.
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Ordine del giorno |
9/1287/75 |
Forlani |
Assemblea |
25/10/2007 |
III |
L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte ad operare una razionalizzazione complessiva di tutte le strutture che svolgono attività istituzionali all’estero a sostegno dello sviluppo dell’attività economica degli operatori italiani.
Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri osserva che il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese italiane rappresenta una delle priorità dell'azione di politica estera del Governo e che la Farnesina, in stretto raccordo con il Ministero del commercio internazionale e gli altri Dicasteri tecnici (MiSE, MEF, MIPAF; MATT, MIBAC), è impegnata a potenziare la vocazione della diplomazia italiana alla tutela e promozione degli interessi economici e commerciali italiani nel mondo.
Si ricorda quindi che la principale risorsa del Ministero degli affari esteri per il sostegno alle imprese è rappresentata dalla rete diplomatico-consolare. Nel corso degli ultimi anni, l'azione condotta ha puntato a rafforzare gli strumenti di raccordo tra la Farnesina e gli altri soggetti operanti per l'internazionalizzazione in un'ottica di sistema-Paese. Si è partiti dalla constatazione di una preesistente frammentarietà dei soggetti per delineare nuove modalità organizzative volte a coordinare le strutture e le risorse esistenti nella programmazione e nell'attuazione degli interventi, sia in Italia che all'estero. Ciò con l'obiettivo generale di coniugare la visione d'insieme delle questioni politiche, economiche, culturali e scientifico-tecnologiche propria della diplomazia con le conoscenze tecniche e commerciali degli altri soggetti operanti per l'internazionalizzazione. Il fine specifico è quello della promozione e dell'assistenza del sistema produttivo italiano nel processo di penetrazione e radicamento sui mercati esteri, nella graduale transizione dal "Made in Italy" al "Made by Italy".
Al riguardo si fa presente che le imprese italiane stanno rilocalizzando diverse fasi della produzione all'estero per fare fronte alla concorrenza internazionale, crescere sui mercati esteri e mantenere in Italia le parti del ciclo produttivo a maggiore valore aggiunto. Per fare ciò, le imprese devono ricostituire all'estero reti fiduciarie, in analogia alle relazioni con fornitori, clienti e maestranze che intrattengono sul territorio nazionale. Le istituzioni presenti all'estero, quali la Farnesina, possono agevolare le imprese nella costruzione di tali rapporti fiduciari.
Nella nota si evidenzia che la Farnesina si è fatta promotrice di una serie di intese e programmi di lavoro operativi volti a creare meccanismi di raccordo tra il Ministero degli affari esteri, il Ministero del commercio internazionale (già MAP), l'ICE, l'ENIT e gli altri soggetti per l'internazionalizzazione. Tale reticolo di accordi e di programmi ha permesso di porre le basi di un effettivo Sistema Italia. Nella nota si illustrano quindi le principali iniziative realizzate, tra cui l’integrazione della rete ICE all'estero nelle Ambasciate e nei Consolati per la promozione e l'assistenza alle imprese.
Per quanto attiene al coordinamento MAE-ICE-Confindustria ABI per l'organizzazione di missioni imprenditoriali all'estero, si rileva che è stato sviluppato un modulo organizzativo condiviso tra Farnesina, ICE, Confindustria ed ABI volto ad organizzare missioni imprenditoriali all'estero in corrispondenza di missioni di carattere istituzionale in Paesi di rilievo economico-commerciale quali Cina, India, Turchia, Brasile, Paesi del Golfo, Sudafrica, Messico.
Circa l’integrazione delle attività della rete ENIT con l'attività delle Ambasciate per la promozione dei flussi turistici verso l'Italia, si riferisce che il nuovo statuto ENIT incorpora il Protocollo d'intesa MAE-MAP-ENIT per il rilancio del turismo verso l'Italia. Grazie a tale Protocollo, ENIT ed Ambasciate collaborano a predisporre "Proposte Paese" congiunte per la programmazione della promozione turistica all'estero, mirando a promuovere "eventi di sistema" che possano convogliare le iniziative delle regioni. Tali proposte, che riguardano oltre 70 Paesi (laddove le delegazioni ENIT sono in soli 25 Paesi), sono anch'essi pubblicati online a beneficio degli operatori turistici.
Inoltre, il decreto attuativo della legge n. 80 del 14 maggio 2006 per la trasformazione dell'ENIT in Agenzia nazionale per il turismo attribuisce al Ministero degli affari esteri un ruolo diretto nell'amministrazione dell'Agenzia, prevedendo la nomina di un rappresentante dello stesso Ministero nel consiglio di amministrazione (articolo 5).
Quanto alla collaborazione con il sistema universitario ed il sistema camerale per l'attrazione dei cervelli, si ricorda che la Farnesina si è fatta promotrice della collaborazione tra istituzioni, università, camere di commercio ed imprese per l'attrazione dei giovani talenti verso il sistema produttivo italiano. E' attualmente in fase avanzata il progetto "Invest Your Talent in Italy" che prevede la partecipazione di studenti indiani ai master organizzati dai principali Atenei italiani (Politecnici Torino e Milano, Università di Trento, Sant'Anna di Pisa, LUISS, Università Tor Vergata) nei settori delle tecnologie dell'informazione, del management e del design, con successivo tirocinio formativo presso le aziende italiane.
Situazione al 31 ottobre 2007
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Atti di indirizzo inviati |
37 |
Note di attuazione trasmesse |
25 |
rapporto percentuale |
68% |
Note di attuazione pervenute
Misure a sostegno dell’industria della difesa
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Ordine del giorno |
0/1746-bis/IV/1 |
Bosi |
Commissione |
25/10/2007 |
IV |
L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta della IV Commissione (Difesa) del 17 ottobre 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare misure per definire strategiche talune aree territoriali ove sono presenti industrie e centri di ricerca, da salvaguardare e sostenere in quanto componenti essenziali del sistema di sicurezza e di difesa nazionale; ad includere nelle misure suddette l'adeguamento strutturale dei distretti tecnologici; ad identificare una politica capace di sostenere le filiere produttive per la difesa e per la sicurezza, da considerare incluse nei distretti tecnologici, assistiti da una governance tale da consentire la piena partecipazione delle forze produttive, scientifiche e sociali nella gestione del distretto; a studiare l'apporto di attori significativi dei sistemi finanziario a livello regionale, con iniziative riguardanti fondazioni bancarie, fondazioni private, strutture di ventural capital, e Università.
Nella nota di attuazione il Ministero della difesa sottolinea che il Dicastero partecipa, con proprio personale, al Consiglio scientifico del Consorzio nazionale interuniversitario per i trasporti e la logistica (NITEL), che ha il fine di contribuire e promuovere, con la proposizione di idee innovative, i progetti di attività preventivati per il periodo 2008/2010, nei settori di cui si tratta.
Inoltre, nell'ambito delle iniziative volte a conseguire l'apporto di nuovi attori significativi dei sistemi finanziari, ha promosso e portato a termine uno studio di fattibilità relativo alla ricerca di tipologie innovative di collaborazione con l'industria, nell'ottica della costituzione di una "Società mista Difesa-Industria" (NewCo), con il fine di aumentare l'efficienza nella conduzione tecnico-operativa di enti e strutture militari, in un particolare momento in cui le risorse economiche del Ministero subiscono consistenti riduzioni.
Sostegno all’operato delle Forze armate nelle missioni internazionali
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Ordine del giorno |
9/1608/10 |
Gianfranco Fini |
Assemblea |
25/10/2007 |
IV |
L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 26 settembre 2006, nell’esprimere apprezzamento nei confronti delle Forze Armate per lo spirito umanitario e di pace e per le modalità di comportamento nelle missioni internazionali, sempre in linea con i valori espressi dall'articolo 11 della Costituzione, impegnava l’esecutivo a sostenerne l'operato.
Nella nota di attuazione il Ministero della difesa osserva che, per quanto attiene ai profili di propria competenza, l'impegno di cui all'ordine del giorno trova attuazione nell'azione svolta ad ogni livello dal Governo nei confronti delle Forze armate.
L'apprezzamento per lo spirito umanitario e di pace e per il comportamento evidenziati dal personale impegnato nelle missioni internazionali è stato espresso in ogni circostanza, sia direttamente dal Ministro della difesa - in atti e interventi ufficiali e nel corso delle visite all'estero - sia dai vertici delle Forze armate, in occasioni ufficiali (audizioni, pubbliche celebrazioni, cerimonie) così come nel corso dell'ordinaria attività svolta dal personale stesso.
In questo quadro, non è stata trascurata nessuna iniziativa - in sede legislativa, amministrativa, diplomatica e mediatica - utile a sostenere l'opera del personale in questione, compreso ogni possibile sforzo di carattere finanziario.
Attuazione di una politica organica per la casa
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Risoluzione conclusiva |
8/00056 |
Realacci |
Commissione |
25/10/2007 |
IV e VIII |
La risoluzione conclusiva in titolo, approvata nella seduta dell’VIII Commissione (Ambiente) del 29 maggio 2007, impegnava il Governo: ad adottare, in piena sintonia con le regioni e le autonomie locali e nel rispetto delle rispettive competenze, tutta una serie di interventi programmatici e attuativi in materia di politica della casa, anche sulla base degli elementi emersi a seguito dei lavori del tavolo di concertazione previsto dalla legge n. 9 del 2007, assicurando una costante informazione del Parlamento, valutando, in questo quadro, ogni possibile iniziativa che semplifichi la destinazione di immobili del demanio militare al soddisfacimento di esigenze abitative, favorendo i processi di recupero e riqualificazione dei medesimi immobili, anche mediante specifici accordi con il Ministero della difesa.
Nella nota di attuazione, che integra quanto riferito con una precedente nota trasmessa il 31 agosto 2007, il Ministero della difesa, per quanto attiene ai profili di propria competenza, fa presente che ai sensi dell'articolo 1, comma 263, lettera b), della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007), la Difesa ha individuato, alla scadenza prevista dalla norma per il 2007, beni immobili dal richiesto valore complessivo di 2.000 milioni di euro, da consegnare all'Agenzia del demanio per l'inserimento in programmi di dismissione e valorizzazione dei beni stessi.
Un primo "pacchetto" di immobili, per un valore complessivo di 1000 milioni di euro, stimato dall'Agenzia nella situazione di fatto in cui si trovano, è stato consegnato alla stessa Agenzia.
Il secondo "pacchetto" del valore di 1.095 milioni di euro (di cui 95 destinati alla riallocazione di funzioni ancora presenti nelle caserme da consegnare all'Agenzia del demanio), stimato con la stessa modalità, è stato individuato entro la scadenza prevista (31 luglio 2007) e sarà consegnato entro il 31 dicembre 2007.
Inoltre, nell'intento di sopperire alla pressante richiesta di alloggi di servizio, soprattutto dopo l'introduzione del nuovo modello di difesa, con la sospensione del servizio obbligatorio di leva, il Ministero sostiene le iniziative legislative, già avviate alla discussione parlamentare, che prevedono la realizzazione di programmi pluriennali per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio nell'ottica di semplificazione dei procedimenti, nonché di razionalizzazione e contenimento della spesa.
Applicazione alle cluster bombs della disciplina in materia di mine antipersona
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Risoluzione conclusiva |
8/00027 |
Pinotti |
Commissione |
25/10/2007 |
IV |
La risoluzione conclusiva in titolo, approvata nella seduta della IV Commissione (Difesa) del 16 gennaio 2007, impegnava il Governo ad inibire alle Forze armate l'uso delle cluster bombs nelle missioni internazionali, nelle more dell'approvazione e della successiva entrata in vigore della proposta di legge A.C. 1824 Leoni ed altri; ad assumere le necessarie iniziative per procedere alla ratifica del protocollo V annesso alla Convenzione sulla proibizione o la limitazione dell'uso di alcune armi convenzionali che possono essere considerate dannose o aventi effetti indiscriminati fatta a Ginevra il 10 ottobre 1980 (CCW), nonché per promuovere una decisa azione diplomatica per la creazione di un protocollo VI da annettere alla predetta Convenzione che vieti senza ambiguità la produzione, lo stoccaggio, il trasferimento e l'uso delle munizioni a grappolo.
Nella nota di attuazione il Ministero della difesa, per quanti attiene agli aspetti di propria competenza, chiarisce preliminarmente che le Forze armate italiane non hanno mai fatto uso di cluster bombs nelle missioni internazionali.
In ordine alla proposta di legge dei deputati Leoni ed altri (A.C. 1824) si evidenzia che nella seduta del 1° agosto 2007 la IV Commissione Difesa della Camera, a seguito dell'intervento del sottosegretario di Stato per la difesa, ha espresso parere favorevole con le condizioni che: sia sostituito l'articolo 1, comma 1, con una disposizione che applichi "alle submunizioni esplosive di munizioni a grappolo congegnate per esplodere al momento, immediatamente prima oppure dopo l'impatto con l'obiettivo" le disposizioni previste per le mine antipersona dalla legge n. 374 del 1997; sia previsto per le citate submunizioni il medesimo vincolo di distruzione delle scorte di cui all'articolo 5, comma 1, della legge n. 374 del 1997 - predisponendo, in tal caso, le necessarie risorse finanziarie - ovvero un vincolo di distruzione modulato in funzione delle effettive disponibilità di bilancio.
Nella nota si evidenzia, inoltre, che l'Italia è da tempo impegnata in campo internazionale per incentivare la definitiva messa al bando di armi convenzionali che possono essere considerate dannose per la popolazione, facendosi promotrice, al riguardo, di varie iniziative, fra cui la terza Conferenza del riesame della Convenzione CCW, svoltasi a Ginevra nel novembre 2006, e la conferenza di Oslo del febbraio 2007, in cui l'Italia e altri 47 Paesi hanno sottoscritto una dichiarazione nella quale si impegnano a redigere entro il 2008 uno strumento internazionale giuridicamente vincolante che preveda il divieto dell'uso, della produzione, del trasferimento e dello stoccaggio delle munizioni cluster che causano danni inaccettabili ai civili.
Situazione al 31 ottobre 2007
|
|
Atti di indirizzo inviati |
93 |
Note di attuazione trasmesse |
35 |
rapporto percentuale |
38% |
Note di attuazione pervenute
Concessione alle amministrazioni comunali ed alle società dilettantistiche della facoltà di ridurre la capienza degli impianti sportivi
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Ordine del giorno |
9/2340/1 |
Rusconi |
Assemblea |
15/10/2007 |
I |
L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 27 marzo 2007, impegnava l’esecutivo a verificare la possibilità di concedere, in ambito dilettantistico, la facoltà alle amministrazioni comunali, proprietarie degli impianti, e alle società dilettantistiche di ridurne la capienza al di sotto dei 7.500 posti, laddove esistono impianti omologati con capienze superiori.
Nella nota di attuazione del Ministero dell’interno si rappresenta che l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, in data 14 giugno 2007, ha adottato la determinazione n. 31 del 2007, nella quale sono stati, tra l'altro, indicati i requisiti per l'iscrizione ai campionati di calcio delle Leghe nazionali professionisti per la stagione sportiva 2007/2008, che non detta invece alcun obbligo per la serie dilettantistica. Quest’ultima, pertanto, potrà stabilire, per i propri impianti sportivi, capienze anche inferiori ai 7.500 spettatori.
Iniziative normative sulla sicurezza negli stadi
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Ordine del giorno |
9/2340/14 |
Lussana |
Assemblea |
15/10/2007 |
I |
L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 27 marzo 2007, impegnava l’esecutivo: a valutare l'opportunità di effettuare un monitoraggio sull'attuazione delle disposizioni della legge n. 41 del 2007 e di predisporre iniziative normative volte a specificare che la gestione della sicurezza all'interno dell'impianto sportivo è assicurata dalle società sportive sulla base del regolamento e di un protocollo d'intervento definito con gli organi di polizia, lasciando alle forze dell'ordine, in condizioni normali, il presidio dell'area esterna al luogo ove si svolge la manifestazione; in tale contesto, a valutare altresì l'opportunità che le società sportive ospitanti si dotino di un numero di incaricati dei servizi di controllo (steward), opportunamente addestrati ed abilitati, proporzionale ai posti disponibili.
Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno riferisce che l'affidamento dei servizi di sicurezza sussidiaria alle società organizzatrici degli eventi sportivi, a mezzo di personale addetto al controllo dei titoli di accesso, all'instradamento degli spettatori e alla verifica del rispetto del regolamento d'uso degli impianti stessi, è stato disciplinato, in attuazione dell'articolo 2-ter del decreto-legge 8 febbraio 2007 n. 8, convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2007, n. 41, con il decreto del Ministro dell'interno dell'8 agosto 2007, recante "organizzazione e servizio degli steward negli impianti sportivi".
Con il provvedimento in parola, le cui disposizioni si applicano a decorrere dalla corrente stagione calcistica 2007-2008 per le società sportive che si avvalgono di impianti con capienza superiore ai 7.500 posti, sono stati stabiliti i requisiti, le modalità di selezione, la formazione del personale incaricato, nonché le modalità di collaborazione con le Forze dell'ordine.
In particolare, sono previste modalità di selezione e formazione del personale impiegato nelle attività di steward da parte delle stesse società sportive responsabili dei servizi, finalizzate all'acquisizione delle capacità professionali. Sono, altresì, previste nell'ambito delle disposizioni generali sul servizio degli steward, precise modalità di svolgimento del servizio all'interno degli impianti sportivi prima dell'apertura al pubblico e durante tutta la durata di permanenza del pubblico all'interno dell'impianto stesso.
Dopo una prima fase di applicazione e comunque entro due anni dall'applicazione delle disposizioni in argomento, l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive formulerà osservazioni e proposte per l'eventuale revisione delle disposizioni del citato decreto ministeriale.
Situazione al 31 ottobre 2007
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|
Atti di indirizzo inviati |
58 |
Note di attuazione trasmesse |
3 |
rapporto percentuale |
5% |
Attuazione della normativa concernente la liberalizzazione dell’attività di autotrasporto e gli organismi pubblici operanti nel settore
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Risoluzione |
7/00072 |
Uggè |
Commissione |
30/10/2007 |
IX |
La risoluzione in titolo, accolta dal Governo ed approvata dalla IX Commissione (Trasporti) nella seduta del 23 gennaio 2007, impegnava l’esecutivo ad emanare prontamente tutti i decreti ministeriali o dirigenziali attuativi previsti dalle diverse disposizioni normative delegate con la legge n. 32 del 2005 e contenute nei decreti legislativi nn. 284 e 286 del 2005; ad adottare tutte le circolari esplicative per aumentare i controlli su strada ai veicoli industriali, anche al fine di consentire il pieno accertamento del sistema delle responsabilità condivise tra i diversi soggetti della filiera del trasporto (vettore, committente, caricatore e proprietario della merce) e chiarire le modalità per l'applicazione della confisca delle merci in caso di accertato trasporto abusivo, al fine di portare a definitivo completamento la riforma dell'autotrasporto di merci su strada.
Nella nota di attuazione il Ministero dei trasporti, in ordine agli schemi di regolamento di attuazione degli articoli 7 e 12 del decreto legislativo n. 284 del 2005, relativi, rispettivamente alla dotazione di personale necessaria per il funzionamento della Consulta generale per l’autotrasporto e le connesse disposizioni organizzative per gli organi centrali della stessa e per le sue sezioni regionali, nonché alla dotazione di personale per il funzionamento del Comitato centrale, informa che si è in attesa di conoscere l'avviso del Ministero dell'economia e delle finanze e del Dipartimento per la funzione pubblica, necessari per il vaglio del Consiglio dei Ministri e la successiva istanza al Consiglio di Stato.
Per quanto riguarda il regolamento previsto dall'articolo 8 del decreto legislativo n. 284 del 2005, relativo alla gestione autonoma da parte della Consulta delle spese occorrenti per il proprio funzionamento, il Ministero dei trasporti sta predisponendo le necessarie integrazioni a seguito di rilievo da parte della Corte dei Conti.
In ordine all'entrata in vigore delle disposizioni di cui al Capo II del decreto legislativo n. 286 del 2005, relative alla qualificazione iniziale e periodica dei conducenti professionali, dopo il necessario confronto con le categorie interessate, sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 5 aprile 2007: un decreto ministeriale che disciplina i programmi dei corsi di formazione e fissa le procedure d'esame per il conseguimento della carta di qualificazione del conducente, e stabilisce anche i requisiti che le autoscuole e gli enti devono possedere per svolgere i corsi in questione; un decreto del Capo del dipartimento dei trasporti terrestri che disciplina il rilascio della carta di qualificazione ai conducenti che già svolgono la professione - e che, quindi, sono esonerati dal frequentare il corso e sostenere gli esami - e ai futuri conducenti che dovranno conseguire la carta secondo la disciplina prevista dal decreto legislativo n. 286 del 2005. (inoltre, in data 10 agosto 2007, è stata emanata una nuova circolare della Direzione competente relativa all'obbligo di possesso e rilascio della carta di qualificazione); un decreto del Capo del dipartimento dei trasporti terrestri per applicare la disciplina dell'articolo 126-bis del codice della strada (patente a punti) anche alla carta di qualificazione del conducente.
Per quanto attiene, invece, al Capo I del decreto legislativo n. 286 del 2005, nel ricordare che tutti i provvedimenti ministeriali o dirigenziali previsti sono stati da tempo adottati e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, si fa presente che è in fase conclusiva lo studio, nell'ambito della Consulta generale per l'autotrasporto, di una convenzione da stipulare con il Ministero dell'interno al fine, tra l'altro, di ottimizzare quanto più possibile l'operatività delle sanzioni accessorie da applicare per il mancato rispetto delle disposizioni dettate dal medesimo decreto legislativo.
B) Monitoraggio degli atti di controllo
In questa sottosezione vengono prese in considerazione le comunicazioni trasmesse dai Ministeri a seguito delle segnalazioni che il Servizio per il controllo parlamentare invia alle amministrazioni sulla base della lettura quotidiana dei resoconti parlamentari dei lavori dell’Assemblea e delle Commissioni permanenti. Tale monitoraggio consente di trarre dai testi richiamati sia espressioni di particolare sensibilità sia, in taluni casi, addirittura impegni ulteriori, assunti da parte dei rappresentanti del Governo nel fornire risposte ad atti di sindacato ispettivo. L’individuazione così operata e la conseguente segnalazione ai Ministeri di volta in volta interessati degli orientamenti manifestati da esponenti dell’esecutivo in relazione alle tematiche oggetto degli atti di sindacato ispettivo, consente di offrire un’ulteriore visuale sull’attenzione prestata dal Governo alle questioni sollevate con l’atto ispettivo. Per altro verso, la comunicazione con cui si illustra l’operato dell’amministrazione interessata, ricevuta dal Servizio per il controllo parlamentare e di cui questa pubblicazione dà conto, consente all’amministrazione stessa di fornire ulteriori indicazioni in merito alle più recenti iniziative assunte anche a seguito del dibattito parlamentare. Delle comunicazioni trasmesse dai Ministeri si dà conto nella sottosezione tramite schede in cui si richiamano in sintesi anche il contenuto dell’atto ispettivo e gli elementi già forniti nella risposta con cui il Governo esaurisce l’obbligo specificatamente connesso all’atto ispettivo.
Sempre nella sottosezione B) sono indicate le nuove segnalazioni effettuate ai Ministeri nel periodo considerato, riportando la citazione testuale tratta dal resoconto parlamentare da cui si evince l’intento del rappresentante del Governo di dare un ulteriore seguito alle questioni sollevate con l’atto ispettivo cui si fornisce risposta.
Comunicazioni pervenute nel mese di ottobre a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo
-Situazione dell’arsenale Marinarsen di Taranto;
- Iniziative per la concessione di un tratto ferroviario all’amministrazione comunale di Aulla (Massa Carrara).
Situazione dell’arsenale Marinarsen di Taranto
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Interrogazione |
5/01046 |
Papini |
Commissione |
25/10/2007 |
IV |
Con l’interrogazione in titolo si chiedeva al ministro della difesa quali iniziative intendesse assumere e quali risorse mettere a disposizione dell'ArsenaleMarinarsen di Taranto per porre rimedio alla grave situazione di degrado che affligge la gran parte delle strutture dell'Arsenale medesimo.
Nella seduta della IV Commissione (Difesa) del 17 maggio 2007 il sottosegretario Emidio Casula, nel rispondere all’interrogazione assicurava l’attenzione della Difesa e del Governo alla richiamata situazione dell'Arsenale di Taranto, alla luce dell'importanza strategica che tale Ente riveste per le attività operative della Marina Militare e della storica sinergia con la realtà territoriale locale. Riferiva inoltre che, nell'ambito delle iniziative governative a sostegno della città di Taranto, è stato costituito, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 gennaio 2007, un Tavolo istituzionale al fine di aprire un confronto per gli specifici aspetti d'interesse riguardanti l'Arsenale, nonché un Gruppo di Lavoro "ad hoc" per creare i presupposti per un esame compiuto della problematica, così da poter delineare una proposta di progetto di riordino unitario ed organico. Ciò, nella prospettiva di rivitalizzare l'attività e la gestione di tutti gli Arsenali e stabilimenti a carattere tecnico-industriale della Difesa.
A conclusione della risposta il sottosegretario ribadiva il fermo intendimento di proseguire l'impegno finalizzato alla ristrutturazione organizzativa, tecnico-logistica, infrastrutturale e di rinnovamento tecnologico degli Arsenali, così da salvaguardare l'efficienza dello strumento navale, consentendo allo stesso di essere ancora in grado di rispondere alle prioritarie esigenze di difesa dello Stato, di tutela degli interessi nazionali e di rispetto degli impegni derivanti dalla partecipazione alle organizzazioni internazionali, quali l'ONU, l'Unione Europea e l'Alleanza Atlantica.
Nella comunicazione trasmessa nel mese di ottobre, il Ministero della difesa fa presente che, nell’ottica di prosecuzione del lavoro volto alla ristrutturazione organizzativa, tecnico-logistica, infrastrutturale e di rinnovamento tecnologico degli Arsenali, sono stati individuati piani di ammodernamento e adeguamento delle infrastrutture e dei macchinari. In particolare, sono stati portati a termine importanti imprese e interventi quali l'ammodernamento di 21 impianti termici, il controllo della rispondenza a norma di tutte le macchine utensili con l'adeguamento completo di 64 di queste, una prima parte di ammodernamento della rete di distribuzione elettrica.
Infine, nella comunicazione si fa presente che nel disegno di legge finanziaria per il 2008 (A.S. 1817) è previsto che il fondo di cui all'articolo 1, comma 899, della legge n. 296 del 2006 (finanziaria 2007), venga rifinanziato per un importo pari a 20 milioni di euro, di cui 8 sono destinati all'Arsenale di Taranto. Ciò consentirà di realizzare una parte delle imprese di ammodernamento degli impianti e delle attrezzature pianificate, tra le quali, solo come esempio, si menziona l'adeguamento degli impianti elettrici di media tensione.
Ministero delle infrastrutture
Iniziative per la concessione di un tratto ferroviario all’amministrazione comunale di Aulla (Massa Carrara)
Tipo atto |
Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Interrogazione |
3/00845 |
Barani |
Assemblea |
15/10/2007 |
IX |
Con l’interrogazione in titolo si ricordava che già dal 2005 è stato completato il raddoppio ferroviario «Pontremolese» nel tratto Santo Stefano Magra-Chiesaccia di Villafranca in Lunigiana, con la realizzazione della nuova stazione di Aulla fuori dal centro urbano e che l'amministrazione comunale di Aulla necessita della disponibilità del vecchio tracciato per migliorare la viabilità stradale, così come previsto dal nodo viario di Aulla e dallo strumento urbanistico (già concordati con la provincia di Massa Carrara e con l'Anas), con la realizzazione di opere di vitale necessità per il commercio, le attività produttive e la mobilità quotidiana dei mezzi privati.
Nell’interrogazione si faceva altresì presente che l'amministrazione comunale di Aulla ha cercato di promuovere incontri operativi sul tema, già a partire dal mese di febbraio 2006, con la regione Toscana e con Rete ferroviaria italiana, senza ottenere risultati o risposte soddisfacenti e si chiedeva al ministro delle infrastrutture se intendesse offrire la propria disponibilità a promuovere un incontro con le parti interessate, al fine di ottenere la “donazione” del tratto ferroviario abbandonato allo stesso comune di Aulla per i lavori di ammodernamento necessari allo sviluppo del territorio lunigianese.
Nella seduta dell’Assemblea del 2 maggio 2007 il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, nel rispondere all’interrogazione in titolo rilevava, tra l’altro, che gli immobili citati nell'interrogazione sono compresi nel programma di riorganizzazione del settore immobiliare delle Ferrovie dello Stato, che prevede l'attribuzione dei beni non più strumentali ad un'altra società del gruppo, con l'obiettivo della loro valorizzazione e della loro vendita. Il ministro faceva pertanto presente che, in questo quadro, occorre considerare che la società Ferrovie dello Stato ha dichiarato la propria disponibilità ad esaminare la possibile cessione, sottolineando però che i beni in questione sono iscritti nel bilancio della società Rete Ferroviaria Italiana e che, pertanto, l'eventuale donazione produrrebbe una minusvalenza nel bilancio della società proprietaria. Il ministro esprimeva quindi l’auspicio che attraverso il confronto fra le ferrovie e gli enti locali, possano essere individuate le soluzioni che consentono alle parti la soddisfazione delle rispettive esigenze ed assicurava che il Governo si sarebbe adoperato per favorire tale confronto e per contribuire ad un'auspicabile intesa.
Nella comunicazione trasmessa nel mese di ottobre il Ministero delle infrastrutture riferisce che stante il particolare interesse manifestato dalle amministrazioni locali di Aula e Villafranca ad un riutilizzo delle aree ferroviarie da dismettere, la Rete ferroviaria italiana ha inteso avviare approfondimenti interni e confronti con le richiamate amministrazioni locali.
Nel corso dell'incontro tenutosi nel mese di luglio 2007, è stato possibile avviare un primo confronto sul progetto presentato dal sindaco di Aulla, finalizzato alla riqualificazione urbana dell'area di stazione di Aulla città, unitamente alla richiesta dì utilizzo di alcuni tratti della linea dismessa nel quadro di un progetto di nuova viabilità comunale.
Nel corso dell'incontro, da parte di Rete ferroviaria italiana, si è sostenuta l'esigenza di trattare congiuntamente la cessione delle aree di stazione ed il tratto di linea che potrebbe essere utilizzato, in analogia con quanto avvenuto per altre tratte, come pista ciclabile per collegare le località comprese tra S. Stefano M. e Chiesaccia.
Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione relative al mese di ottobre 2007 |
Primo firmatario |
Tipo di Atto |
Numero |
Pag. |
|
On. |
Bosi |
Ordine del giorno |
0/1746-bis/IV/1 |
16 |
On. |
Fini |
Ordine del giorno |
9/1608/10 |
17 |
On. |
Forlani |
Ordine del giorno |
9/1287/75 |
13 |
On. |
Lussana |
Ordine del giorno |
9/2340/14 |
21 |
On. |
Pinotti |
Risoluzione conclusiva |
8/00027 |
18 |
On. |
Ranieri |
Risoluzione |
7/00253 |
12 |
On. |
Realacci |
Risoluzione conclusiva |
8/00056 |
17 |
On. |
Rusconi |
Ordine del giorno |
9/2340/1 |
21 |
On. |
Uggè |
Risoluzione |
7/00072 |
24 |
NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI
La sezione è ripartita in sottosezioni che danno conto delle nomine scadute nel periodo considerato e in quello immediatamente successivo, delle proposte di nomina presentate alle Camere per i pareri, delle nomine comunicate o meno dal Governo e infine di come i pareri espressi dalle Commissioni siano stati seguiti dal Governo in sede di nomina.
In evidenza a ottobre
Nel mese di ottobre 2007, le Commissioni agricoltura delle Camere hanno avuto all’esame la proposta di nomina di Goffredo Sottile a presidente dell’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine UNIRE, la cui procedura era stata avviata dal Consiglio dei Ministri il 3 agosto 2007, su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
L’UNIRE ha vissuto per molto tempo una situazione di instabilità e difficoltà. Basti ricordare che negli ultimi anni al vertice dell’ente si sono susseguiti il presidente Gennaro Terracciano, sostituito nel gennaio 2003 dal commissario straordinario Francesco Saverio Abate, a cui ha fatto seguito il presidente Roberto Baldassarri, nominato l’8 luglio 2003, a seguito del decesso del quale, il 3 maggio 2004, è stato nominato il commissario straordinario Francesco Morelli, a cui è seguito il presidente Antonio Matarrese, nominato il 27 settembre 2004, ma poi dimessosi e sostituito nuovamente dal commissario straordinario Francesco Saverio Abate, nominato il 12 maggio 2005. Infine anche il mandato del successivo presidente, Alessandro Falez, nominato l’11 novembre 2005, è stato interrotto dalla nomina di un nuovo commissario, Guido Melzi d'Eril, effettuata il 29 settembre 2006 e più volte prorogata. Il fatto che risultasse ad alcuni componenti della Commissione agricoltura che fosse pendente un ricorso del precedente presidente Falez contro la nomina del commissario Melzi d’Eril, aveva suggerito a diversi componenti della stessa, nella seduta del 10 ottobre scorso, di proporre un rinvio dell’espressione del parere sul nuovo candidato presidente Sottile, in attesa che la situazione venisse definita e che il Governo ne informasse più dettagliatamente la Commissione, cosa che è avvenuta con l’intervento del sottosegretario Boco nella seduta del 23 ottobre 2007. In essa il sottosegretario ha chiarito tra l’altro come nessun ricorso risultasse presentato dal precedente presidente dell'UNIRE nei confronti del commissario straordinario, ma che vi era solo un ricorso della SNAI per presunte ragioni di incompatibilità relative al commissario Melzi, essendo comunque la nomina degli organi ordinari, prima tra tutte quella del presidente, destinata a risolvere ogni questione, riavviando la gestione normale dell'ente. Nella seduta della Commissione del 25 ottobre 2007, è stato infine espresso parere favorevole sulla relativa proposta di nomina, seguito poi dal relativo D.P.R. di nomina alla fine del successivo mese di novembre 2007.
Sulla proposta di nomina di uno dei tre vicepresidenti dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia UNUCI, quello di competenza della Marina, Ernesto Antonio Muliere, la Commissione difesa della Camera non si è pronunciata, mentre si è espressa favorevolmente la corrispondente Commissione del Senato, non senza che diversi commissari avessero fatto rilevare che l’ente in questione è tra quelli di cui il disegno di legge finanziaria per il 2008, prevede la soppressione. La maggioranza della Commissione ha comunque deciso di procedere all’espressione del parere sulla proposta di nomina di Muliere, basandosi sulla norma attualmente vigente, non pregiudicando con ciò la sua possibile modifica da parte del Parlamento in sede di approvazione del disegno di legge finanziaria. Il vicepresidente è poi stato effettivamente nominato con D.M. del Ministro della difesa del 2 novembre 2007.
Non ci sono invece stati particolari profili di problematicità riguardo all’espressione dei pareri favorevoli da parte delle Commissioni cultura e istruzione di Camera e Senato, seguiti poi dal relativo D.P.C.M. di nomina del 12 ottobre 2007, sul candidato alla presidenza della Stazione zoologica “Anton Dhorn”, Roberto Di Lauro.
Tra ottobre e novembre 2007 le Commissioni affari sociali della Camera e igiene e sanità del Senato, si sono espresse favorevolmente sulla proposta di rinnovo dell’incarico di Enrico Garaci a presidente dell’Istituto superiore di sanità, carica che ricopre dal 3 aprile del 2001 e più volte rinnovata (l’ultima volta, a seguito dei suddetti pareri, alla fine di novembre 2007).
IN QUESTO NUMERO
Nel mese di ottobre 2007:
- sono scaduti i mandati dei presidenti delle Autorità portuali di Marina di Carrara e di Augusta, dei componenti del comitato amministrativo dell’Istituto di studi e analisi economica ISAE, dei componenti dei consigli di indirizzo e vigilanza dell’Istituto nazionale della previdenza sociale INPS e dell’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica INPDAP;
- nel successivo mese di novembre sono inoltre scaduti i mandati del presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, di una componente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP, del commissario straordinario dell’Istituto postelegrafonici IPOST e dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Istituto superiore di sanità ISS;
- nel periodo in esame sono state esaminate dalle competenti Commissioni parlamentari le proposte di nomina relative ai candidati presidenti della Stazione zoologica "Anton Dohrn, dell’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine UNIRE, dell’Istituto superiore di sanità ISS e ad un vicepresidente dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia UNUCI;
- il governo ha comunicato una nuova proroga dell’incarico del commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Vesuvio.
Sezione II
NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI
a) Principali cariche scadute nel periodo
In questa sottosezione si dà conto delle cariche scadute nel mese considerato nella presente pubblicazione e in quello immediatamente successivo.
Si specifica anche se per il rinnovo delle suddette cariche è prevista la richiesta di parere parlamentare (ex art. 1 della L. n. 14 del 24/1/1978, recante “norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici”, riguardante “istituti e (...) enti pubblici anche economici”, riassunto nella nota della sottosezione “b”, che riguarda generalmente i presidenti o comunque gli organi di vertice degli enti), o la mera comunicazione al Parlamento (ex art. 9 della suddetta L. n. 14/1978, riassunto nella nota della sottosezione “c”, che riguarda generalmente i componenti dei consigli degli enti o i commissari straordinari), o se nei precedenti rinnovi è invalsa la prassi di non attivare queste procedure.
Quando mancano precise disposizioni di legge sulla procedura relativa al controllo parlamentare sulle nomine nei singoli enti, viene riportata la procedura seguita per prassi in occasione del precedente rinnovo della stessa carica, ex articoli 1 e 9 della L. 14/78.
Quando infine è lo statuto o la stessa legge istitutiva del singolo ente (o categoria di enti) a specificare norme relative al controllo parlamentare, allora se ne dà conto nella colonna relativa alla procedura di nomina.
Si ricorda per inciso, riguardo alla scadenza degli organi degli enti in questione, che il D.L. 16/5/1994, n. 293, (convertito con L. 15/7/1994, n. 444), sulla “disciplina della proroga degli organi amministrativi”, stabilisce tra l’altro che: “(…) gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti. Gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all'articolo precedente sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo. Nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili (…). Entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti. (…) I provvedimenti di nomina dei componenti di organi scaduti adottati nel periodo di proroga sono immediatamente esecutivi. (…) Decorso il termine massimo di proroga senza che si sia provveduto alla loro ricostituzione, gli organi amministrativi decadono. Tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.”
Ente |
Carica di riferimento |
Titolari della carica |
Data scadenza |
Procedure di nomina |
Autorità portuale di Marina di Carrara |
Presidente
(richiesta di parere parlamentare ex art. 1 della L. n. 14/1978) |
Luigi Guccinelli |
6/10/2007 |
D.M. del Ministro dei trasporti, con il concerto del Ministro delle infrastrutture, d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio |
Autorità portuale di Augusta |
Presidente
(richiesta di parere parlamentare ex art. 1 della L. n. 14/1978) |
Giuseppe Spanò |
9/10/2007 |
|
Autorità portuale di Ravenna |
Presidente
(richiesta di parere parlamentare ex art. 1 della L. n. 14/1978) |
Giuseppe Parrello |
27/11/2007 |
Il 6 e il 9 ottobre 2007 sono scaduti i quattro anni dei mandati dei presidenti delle Autorità portuali di Marina di Carrara e Augusta. Il 27 novembre 2007 è scaduto anche il mandato del presidente dell’Autorità portuale di Ravenna.
Si anticipa che con lettere del 12 e 19 novembre 2007, annunciate alle Camere il 29 novembre 2007, il Ministro dei trasporti ha trasmesso le richieste di parere parlamentare relative a Dario Lo Bosco (il cui nominativo è stato scelto dal Ministro dei trasporti, con l’assenso del Ministro delle infrastrutture, in una terna proposta dalla Regione siciliana, ai sensi dell’art. 8, co. 1-bis della L. n. 84/1994, a seguito del mancato gradimento del Ministro dei trasporti sui nominativi proposti dagli enti locali e camerali interessati), come presidente dell’Autorità portuale di Messina (affidata al commissario straordinario Silvio Di Virgilio il 17 settembre 2007) e a Luigi Guccinelli (presidente dal 6 ottobre 2003 e attualmente in prorogatio) per un secondo mandato da presidente (sul cui rinnovo si sono espresse favorevolmente il comune di Carrara, la provincia e la Camera di commercio di Massa-Carrara, e hanno dato il loro assenso la regione Toscana e il Ministro delle infrastrutture), dell’Autorità portuale di Marina di Carrara.
Si ricorda che la legge 28 gennaio 1994, n. 84, sul riordino della legislazione in materia portuale, disciplina l'ordinamento e le attività delle autorità portuali per adeguarle agli obiettivi del piano generale dei trasporti. Con la suddetta legge nei principali porti italiani è stata istituita l'autorità portuale, che ha compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti. L’autorità portuale ha inoltre poteri di regolamentazione e di ordinanza, anche in riferimento alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi alle suddette attività ed alle condizioni di igiene del lavoro, sovrintende alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell'ambito portuale, compresa quella per il mantenimento dei fondali, previa convenzione con il Ministero delle infrastrutture, ed ha competenza nell’affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale. L'autorità portuale ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia amministrativa, di bilancio e finanziaria. L’art. 8 della suddetta legge n. 84/1994 stabiliva che i presidenti di questi enti fossero nominati dall’allora Ministro dei trasporti e della navigazione (poi Ministro delle infrastrutture e trasporti, le cui competenze sono ora state ripartite dalla L. n. 233 del 17 luglio 2006 di conversione, con modificazioni, del D.L. 18 maggio 2006, n. 181, di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri, tra il Ministero dei trasporti e quello delle infrastrutture), d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio.
A proposito di autorità portuali, si segnala che con D.P.R. del 5 ottobre 2007, adottato su proposta del Ministro dei trasporti, è stato disposto lo scioglimento dell’Autorità portuale di Trapani e che con D.M. del suddetto Ministro del 15 ottobre 2007 è stato nominato un commissario liquidatore dell’ente, Ferdinando Lavaggi. Su questa vicenda nella seduta dell’11 ottobre 2007 è stata discussa in aula l’interpellanza urgente n. 2-00748 dell’on. Lucchese ed altri, a cui ha risposto il sottosegretario per le infrastrutture Casillo, e nella seduta del 24 ottobre 2007, l’interrogazione n. 3-01364, sempre dell’on. Lucchese ed altri, a cui ha risposto il Ministro dei trasporti Bianchi (si veda anche la 1-00152 presentata il 23 ottobre 2007 al Senato dai senatori D’Alì ed altri). Si rinvia alla lettura degli interventi e delle relative risposte per maggiori dettagli sulla questione.
Ente |
Carica di riferimento |
Titolari della carica |
Data scadenza |
Procedure di nomina |
Istituto nazionale della previdenza sociale INPS |
Componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza
(comunica-zione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978) |
Francesco Lotito (presidente), Sergio Ammannati, Gaetano Bartoli, Giuseppe Capanna, Rocco Carannante, Nicola Maria Cavallaro, Rita Cavaterra, Claudio D’Antonangelo, Rinaldo D’Harmant Francois, Carlo Falco, Paolo Francesco Franco, Giuseppe Galli, Moreno Gori, Guido Lazzarelli, Maria Magri, Romano Magrini, Cosimo Nesci, Vincenzo Palamara, Francesco Rampi, Paolo Ravagli, Elio Schettino, Francesco Taddei, Luigi Taranto e Giuseppe Turudda
|
24/10/2007 |
D.P.C.M. su proposta del Ministro del Lavoro e della previdenza sociale (12 su designazione delle organizzazioni dei lavoratori e 12 su designazione dei datori di lavoro) |
Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell' amministrazione pubblica INPDAP |
Guido Abbadessa (presidente), Alberto Ferrari, Mario Assogna,
Forte Clo,
|
Il 24 ottobre 2007 sono scaduti i quattro anni dei mandati dei componenti dei consigli di indirizzo e vigilanza di due importanti enti previdenziali, l’Istituto nazionale della previdenza sociale INPS e l’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica INPDAP, che erano stati nominati con D.P.C.M. del 24 ottobre 2004.
Il consiglio di indirizzo e vigilanza di questi enti, secondo l’articolo 3, comma 4 del D.Lgs. n. 479 del 30 giugno 1994, “definisce i programmi e individua le linee di indirizzo degli enti, elegge tra i rappresentanti dei lavoratori dipendenti il proprio presidente, nell'ambito della programmazione generale, determina gli obiettivi strategici pluriennali, definisce, in sede di autoregolamentazione, la propria organizzazione interna, nonché le modalità e le strutture con cui esercitare le proprie funzioni, compresa quella di vigilanza (…); emana le direttive di carattere generale relative all'attività dell'ente; approva in via definitiva il bilancio preventivo e il conto consuntivo, nonché i piani pluriennali e i criteri generali dei piani di investimento e disinvestimento, entro sessanta giorni dalla deliberazione del consiglio di amministrazione (…). Il consiglio dell'INPS e dell'INPDAP è composto da ventiquattro membri, dei quali la metà in rappresentanza delle confederazioni sindacali dei lavoratori dipendenti maggiormente rappresentative sul piano nazionale e la restante metà ripartita tra le organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e, relativamente all'INPS, dei lavoratori autonomi, secondo criteri che tengano conto delle esigenze di rappresentatività e degli interessi cui le funzioni istituzionali di ciascun ente corrispondono”.
L’INPS è stato riordinato da ultimo con il D.P.R. 24 settembre 1997, n. 366 ed è, nell’ambito degli enti previdenziali, come specificato dal suddetto D.Lgs. n. 479 del 30 giugno 1994 sul riordino degli enti pubblici previdenziali, quello che si occupa della previdenza dei lavoratori dipendenti del settore privato e dei lavoratori autonomi, sotto la vigilanza del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e del Ministero dell’economia e delle finanze.
L’INPDAP, istituito ai sensi dell'art. 4 del citato D.Lgs. n. 479 del 1994, gestisce la previdenza dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche ed è un ente di diritto pubblico, soggetto anch’esso alla vigilanza del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e del Ministero dell’economia e delle finanze. L'INPDAP svolge i compiti che precedentemente competevano all'Ente nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti statali (ENPAS), all'Istituto nazionale per l'assistenza ai dipendenti degli enti locali (INADEL), all'Ente nazionale di previdenza per i dipendenti da enti di diritto pubblico (ENPDEDP), alla Cassa per le pensioni per i dipendenti degli enti locali, alla Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate, alla Cassa per le pensioni ai sanitari e alla Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari e ai coadiutori, amministrate dalla Direzione generale degli istituti di previdenza del Ministero del tesoro. A partire dal 18 febbraio 1993, l'INPDAP è subentrato ai suddetti enti soppressi nel compito di provvedere all'erogazione del trattamento pensionistico per i dipendenti pubblici.
Ente |
Carica di riferimento |
Titolari della carica |
Data scadenza |
Procedure di nomina |
Istituto di studi e analisi economica ISAE |
Componenti del comitato amministrativo
(in occasione di queste nomine non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978) |
Fabrizio Barca, Giuseppe Ghessi, Edoardo Grisolia, Marco Magnani, Stefano Parisi, Gianni Pasquarelli, Gianfranco Polillo, Arrigo Sadun |
23/10/2007 |
D.P.C.M. su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze |
Il 23 ottobre 2007 è scaduto il mandato quadriennale del comitato amministrativo dell’Istituto di studi e analisi economica ISAE, che era stato nominato con D.P.C.M. del 23 ottobre 2003 (senza comunicazione al Parlamento).
Si ricorda che con D.P.C.M. adottato previa deliberazione del Consiglio dei ministri del 5 giugno 2007, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti, Alberto Majocchi era stato nominato, per un secondo mandato di quattro anni, presidente dell’istituto.
L'ISAE, istituito con D.P.R. n. 374 del 28 settembre 1998, è un ente pubblico dotato di autonomia che effettua studi, indagini statistiche, previsioni macro e microeconomiche in ambito italiano e internazionale, utili per le decisioni di politica economica e sociale del Governo, del Parlamento e delle pubbliche amministrazioni.
Ente |
Carica di riferimento |
Titolari della carica |
Data scadenza |
Procedure di nomina |
Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP |
Commissario
(comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978) |
Federica Seganti |
10/11/2007
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D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze |
La COVIP, istituita col D.Lgs. n. 124 del 21 aprile 1993 e operativa come persona giuridica di diritto pubblico dal 1996, è l’organismo di vigilanza sui fondi pensione, opera a tutela del risparmio previdenziale e controlla la trasparenza e il corretto funzionamento del sistema dei fondi pensione, trasmettendo anche annualmente al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, una relazione sull’attività svolta, sulle questioni in corso e sugli indirizzi e le linee programmatiche che intende seguire e diffonde informazioni sull’andamento del settore della previdenza complementare. La relazione viene poi trasmessa dal Ministro al Parlamento. La Commissione è un organo collegiale composto dal presidente (attualmente Luigi Scimia) e da quattro commissari (Eligio Boni, Bruno Mangiatordi, Fabio Ortolani e, appunto, Federica Seganti) scelti tra persone dotate di riconosciuta esperienza e specifica professionalità nelle materie di competenza, nominati ai sensi della legge 24 gennaio 1978, n. 14, con la procedura di cui all'articolo 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400, con D.P.C.M., su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze e rimangono in carica quattro anni potendo essere confermati una sola volta.
Ente |
Carica di riferimento |
Titolari della carica |
Data scadenza |
Procedure di nomina |
Istituto postelegrafonici IPOST |
Commissario straordinario
(nomina non comunicata al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978) |
Giovanni Ialongo |
17/11/2007
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D.M. del Ministro delle comunicazioni |
Il 17 novembre 2007 scadeva l’ultima proroga di Giovanni Ialongo come commissario straordinario dell’Istituto postelegrafonici IPOST, incarico che gli era stato conferito con il D.M. del 17 novembre 2006, con cui il Ministro delle comunicazioni commissariava l’istituto, (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 6 febbraio 2007), poi modificato dal D.M. del 27 dicembre 2007 (pubblicato a sua volta sulla G.U. n. 35 del 12 febbraio 2007), nelle more del processo di riorganizzazione dell’istituto. Ialongo era stato precedentemente presidente dell’IPOST (nominato per la prima volta con D.P.R. 27 giugno 1997 e riconfermato con D.P.R. 9 ottobre 2002). Il commissario straordinario svolge le funzioni del presidente e del consiglio di amministrazione, restando in carica invece il consiglio di indirizzo e vigilanza, il direttore generale e il collegio dei revisori dei conti.
Ente |
Carica di riferimento |
Titolari della carica |
Data scadenza |
Procedure di nomina |
Istituto superiore di sanità ISS |
Componenti del consiglio di amministrazione
(in occasione di queste nomine non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978) |
Teresa Maglione, Antonella Cinque, Giuseppe Della Porta, Giovanni Bonanni, Sergio Pecorelli e Guido Rasi |
20/11/2007
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D.M. del Ministro della salute che ne designa 3, altri 3 sono designati dalla Conferenza Stato-regioni, 1 dall'Associazione comuni italiani, 1 dal Ministro dell’università e della ricerca |
Nella sottosezione “b” si dà conto della richiesta di parere parlamentare relativa al rinnovo dell’incarico del presidente dell’ISS, Enrico Geraci e si riportano notizie sull’istituto.
b) Proposte di nomina presentate per il parere e monitoraggio delle successive nomine governative
In questa sottosezione sono riportati i pareri parlamentari su nomine espressi dalle Commissioni competenti, o ancora pendenti, nel periodo in esame, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, e si monitora il seguito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari da parte del Governo in sede di nomina.
La L. 14/1978 recante “norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici”, stabilisce, tra l’altro, dall’art. 1 all’art. 8, che “il Presidente del Consiglio dei ministri, il Consiglio dei ministri ed i singoli ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare (…). Il parere parlamentare è espresso dalle Commissioni permanenti competenti per materia delle due Camere ed è motivato anche in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione da perseguire. (…) L'organo cui compete la nomina, la proposta o la designazione può provvedere, trascorsi i termini stabiliti dai regolamenti delle due Camere, anche se non sia stato reso il parere delle Commissioni. (…) La richiesta di parere da parte del Governo deve contenere la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intendono perseguire nell'istituto o ente pubblico. (…) Qualora, a seguito del parere espresso da una o entrambe le Commissioni, il Governo ritenga di procedere a nomine, proposte o designazioni diverse da quelle indicate nella richiesta di parere, si applica la procedura prevista negli articoli precedenti. La stessa procedura si applica altresì per la conferma di persona in carica, anche nel caso in cui nei confronti della stessa sia già stato espresso il parere del Parlamento. La conferma non può essere effettuata per più di due volte.”
Le richieste di parere parlamentare su proposte di nomina trasmesse dal Governo, sono poi assegnate alle Commissioni competenti per l’esame ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento della Camera, che stabilisce che: “nei casi in cui il Governo sia tenuto per legge a richiedere un parere parlamentare su atti che rientrano nella sua competenza, il Presidente della Camera assegna alla Commissione competente per materia la relativa richiesta, e ne dà notizia all'Assemblea nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa. In periodo di aggiornamento dei lavori della Camera, il Presidente della Camera può differire l'assegnazione della richiesta di parere, tenuto conto del termine previsto dalla legge per l'adozione dell'atto da parte del Governo. (…) In ordine ad atti di nomina, proposta o designazione, la Commissione delibera il parere nel termine di venti giorni dall’assegnazione, prorogabile una sola volta, per non più di dieci giorni, dal Presidente della Camera. (…) Il parere è comunicato al Presidente della Camera, che lo trasmette al Governo.”
Il Consiglio dei ministri del 12 ottobre 2007, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, ha deliberato la nomina di Roberto Di Lauro a presidente della Stazione zoologica "Anton Dohrn" di Napoli.
Il secondo mandato del precedente presidente, Giorgio Bernardi, (confermato con D.P.C.M. del 23 maggio 2003), era scaduto il 23 maggio 2007.
La Stazione zoologica di Napoli, eretta in ente morale con R.D. 21 ottobre 1923 e riordinata con L. 20 novembre 1982, n. 886, è un istituto scientifico speciale dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’università e della ricerca. La Stazione zoologica ha per fine la ricerca scientifica nel campo della biologia marina, conduce ricerche attinenti ai problemi del territorio d'intesa con enti locali e nazionali preposti alla salvaguardia dell'ambiente e partecipa ad iniziative nazionali ed internazionali volte alla soluzione dei problemi connessi alla salvaguardia del territorio e dell'ambiente marino.
Secondo il D.Lgs n. 204 del 5 giugno 1998, “la nomina dei presidenti degli enti di ricerca, (...) è disposta con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente, sentite le commissioni parlamentari competenti, fatte salve le procedure di designazione previste dalla normativa vigente per specifici enti e istituzioni. I presidenti (...) possono restare in carica per non più di due mandati.”
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Carica di riferimento |
Titolari designati |
Data annuncio Camera |
Parere espresso dalle Commissioni parlamentari |
Esito parere (data nomina) |
Procedura di nomina |
Unione nazionale per l’incremento delle razze equine UNIRE |
Presidente |
Goffredo Sottile |
10/9/2007 |
XIII Agricoltura (Camera): favorevole, espresso il 25/10/2007
9° Agricoltura (Senato): non espresso |
Si anticipa che la nomina è stata deliberata dal C.d.m. il 29/11/2007 |
D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali |
Si anticipa che il consiglio dei ministri del 29 novembre 2007 ha deliberato, su proposta del Ministro dell’agricoltura, la nomina a presidente dell’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine UNIRE, di Goffredo Sottile.
La procedura per la nomina di Sottile era stata avviata dal Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2007, sempre su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e su di essa, il Ministro per i rapporti con il Parlamento, aveva trasmesso la relativa richiesta di parere parlamentare con lettera del 7 settembre 2007.
Nella seduta della XIII Commissione della Camera del 10 ottobre 2007, si è svolto un importante dibattito sulla proposta di nomina in questione. Il relatore, on. Brandolini, ha ricordato come la proposta sia intervenuta dopo un periodo di difficoltà nella vita dell’ente, che è in fase di commissariamento e di risanamento finanziario, sottolineando inoltre, come emerso da audizioni svolte in passato dalla Commissione, il rilievo economico che il settore delle scommesse assume per il mondo dell'ippica ed esprimendo anche preoccupazione per il fenomeno delle scommesse clandestine e del dopaggio, legato alla criminalità. Il relatore, insieme al sottosegretario Boco, ha giudicato quindi positivamente la scelta del candidato, raccomandando l’espressione di un parere favorevole da parte della Commissione.L’on. Marinello, dal canto suo, faceva rilevare che il precedente presidente dell'ente (Alessandro Falez, nominato con D.P.R. dell’11 novembre 2005), avrebbe proposto ricorso contro la nomina del commissario straordinario Guido Melzi d'Eril (effettuata con D.P.C.M. del 29 settembre 2006, su proposta del Ministro delle politiche agricole e forestali), e che se tale ricorso fosse stato accolto e il Governo al contempo avesse perfezionato la nomina di un nuovo presidente, ci si sarebbe potuto trovare nella difficile situazione della presenza di due presidenti per il medesimo ente. Per questo motivo l’on. Marinello considerava improprio che la Commissione avesse concluso l'esame della proposta di nomina, oltre a contestare che il crollo delle scommesse legali fosse dovuto, come adombrato dal relatore, dalle attività criminali collegate alle scommesse clandestine, mentre, a suo dire, le difficoltà finanziarie dell'ente derivavano essenzialmente dalle misure introdotte dal cosiddetto “decreto Bersani/Visco”, che ha ridotto i punti vendita e dalla gestione dell’ente, da lui definita irrazionale e clientelare, chiedendo al Governo assicurazioni sul fatto che l’insediamento di un nuovo consiglio di amministrazione e del nuovo presidente fosse il segnale di una volontà di voltare pagina nella gestione dell'UNIRE. L’on. Dozzo avanzava riserve sul curriculum del candidato, chiedendo anch’esso un rinvio nell’espressione del parere, supportato in questa opinione dall’on. Delfino. L’on. Franci, pur associandosi alla richiesta di maggiori chiarimenti da parte del Governo in merito al contenzioso in atto in sede giurisdizionale e sui suoi possibili effetti, sottolineava che in ogni caso la nomina di Sottile fosse indice della volontà di voltare pagina, con l'insediamento di un normale consiglio di amministrazione e di un presidente, considerando anche che l’ippica non soffre tanto per mali legati alla criminalità, quanto per difficoltà riconducibili a motivi politici
Il dibattito sulla nomina in questione è ripreso nella seduta della Commissione del 23 ottobre 2007 in cui il sottosegretario Boco ha precisato che nessun ricorso risultava presentato dal precedente presidente nei confronti del commissario straordinario, ma solo un ricorso della SNAI per presunte ragioni di incompatibilità del commissario Melzi D’Eril che, a suo dire, sarebbero comunque state superate con la nomina del nuovo presidente e del nuovo consiglio. Nella seduta del 25 ottobre 2007 infine, la XIII Commissione esprimeva parere favorevole sulla proposta di nomina di Sottile con 10 voti a favore e 8 astensioni.
L'Unione nazionale per l’incremento delle razze equine, istituita dal regio decreto 24 maggio 1932, n. 642, è un ente di diritto pubblico, con sede in Roma, dotato di autonomia finanziaria, amministrativa e contabile, posto sotto la vigilanza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Lo statuto dell'UNIRE è stato approvato, ai sensi dell'art. 6, comma 1, del D.Lgs. n. 449 del 29 ottobre 1999, con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 2 luglio 2004.
L’istituto promuove l'incremento ed il miglioramento delle razze equine, favorisce il sorgere di nuovi allevamenti ed il miglioramento di quelli già esistenti, provvede alla programmazione dello sviluppo del settore dell’ippicoltura, concorre alla tutela dell'incolumità ed al mantenimento dei cavalli sottoposti a trattamenti dopanti, provvede alla valutazione delle strutture degli ippodromi e degli impianti di allevamento, di allenamento e di addestramento, definisce la programmazione tecnica ed economica delle corse e delle altre forme di competizione predisponendo il calendario delle manifestazioni ippiche e determinando gli stanziamenti relativi ai premi ed alle provvidenze, è concessionario esclusivo del segnale televisivo per la trasmissione delle corse assicurando la diffusione su due canali nazionali delle riprese televisive delle stesse, promuove iniziative previdenziali e assistenziali in favore dei fantini, dei guidatori, degli allenatori e degli artieri e promuove e mantiene rapporti con le organizzazioni nazionali ed internazionali di categoria.
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Carica di riferimento |
Titolari designati |
Data annuncio Camera |
Parere espresso dalle Commissioni parlamentari |
Esito parere (data nomina) |
Procedura di nomina |
Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia UNUCI |
Vice presidente |
Ernesto Antonio Muliere |
24/9/2007 |
IV Difesa (Camera): non espresso
4° Difesa: (Senato): favorevole, espresso il 17/10/2007 |
Si anticipa che la nomina è stata effettuata con D.M. del 2/11/2007 |
D. M. del Ministro della difesa su designazione del presidente dell'ente in rappresentan-za di ognuna delle Forze armate |
Si anticipa che con D.M. del Ministro della difesa del 2 novembre 2007, è stato nominato uno dei tre vicepresidenti dell’Unione nazionale ufficiali in congedo UNUCI, Ernesto Antonio Muliere. La relativa richiesta di parere parlamentare era stata trasmessa, dal suddetto Ministro, con lettera del 15 settembre 2007.
Nella seduta del 17 ottobre 2007 della 4° commissione difesa del Senato, il presidente relatore De Gregorio, ha sottolineato come la Commissione fosse chiamata ad esprimere un parere sulla proposta di nomina di Muliere, a prescindere dai meriti del candidato, considerati di indubbio rilievo, a vicepresidente di un ente che, in base all’articolo 82, comma 3, del disegno di legge finanziaria 2008, rientra tra le strutture soppresse entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della suddetta legge, unitamente ad altri enti, quali ad esempio la Lega navale italiana. A questo proposito il sen. Divina osservava come la circostanza segnalata dimostrasse l’assenza di una cabina di regia da parte del Governo e facesse temere che il proposito di uno sfoltimento degli enti inutili, da cui sembrerebbe muovere la suddetta disposizione del disegno di legge finanziaria, fosse destinato ad essere nella pratica vanificato. I vari senatori intervenuti in seguito, Pegorer, Marini, Biondi, Berselli, Nieddu ed altri, oltre al sottosegretario Casula, hanno sostanzialmente invitato a scindere i due aspetti considerando che il Governo sottopone al Parlamento la proposta di nomina sulla base di una norma vigente, fermo restando che spetterà allo stesso Parlamento decidere se dar corso o meno alla già citata disposizione del disegno di legge finanziaria che prevede la soppressione dell’ente medesimo. Alla fine il parere favorevole alla nomina è stato approvato con nove voti favorevoli, sette astensioni e una scheda nulla.
La IV Commissione della Camera non si è invece espressa sulla proposta di nomina in questione dopo aver esaminato, nella seduta del 10 ottobre 2007, il curriculum del candidato e le caratteristiche dell’ente.
Il 10 ottobre 2007, presso la Commissione difesa del Senato, il Ministro della difesa Parisi, intervenendo sulle misure di contenimento della spesa contenute nella disegno di legge finanziaria per il 2008, aveva rilevato come: “l'articolo 82 prevede il riordino o la trasformazione, pena la soppressione, di alcuni enti pubblici tra i quali quattro vigilati dalla Difesa; mi riferisco alla Lega Navale, all'UNUCI, all'Unione Italiana Tiro a Segno, all'Opera Nazionale Figli degli Aviatori. Al riguardo ho disposto approfondimenti tesi a verificare l'impatto anche al fine di richiedere, se necessario, modifiche alla norma stessa. Tengo sin d'ora a precisare che si tratta di enti che hanno un costo limitato per lo Stato, riferito al solo contributo annuale concesso, per alcuni di essi pressoché irrilevante. L'eventuale loro soppressione, peraltro, comporterebbe un significativo aggravio di costi per la finanza pubblica derivante dall'assunzione del personale e delle funzioni di rilevanza pubblica da essi svolte”.
Si ricorda che con D.P.R. del 13 febbraio 2007 (a seguito della deliberazione dal Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2007) e conformemente al parere favorevole della Commissione difesa della Camera (la corrispondente Commissione del Senato non si era invece espressa) era stato nominato il nuovo presidente dell’UNUCI, Giuseppe Richiero.
Lo statuto dell’ente, approvato con D.P.R. dell’11 luglio 1981 n. 735, stabilisce che L’UNUCI, con sede centrale in Roma, è l'associazione degli ufficiali che hanno appartenuto, con qualsiasi grado, alle Forze armate e ai corpi armati dello Stato italiano ed ha lo scopo di tutelare il prestigio degli ufficiali in congedo, aggiornarne la preparazione professionale, culturale e fisica, mantenerne solidi i vincoli con le Forze armate di appartenenza e concorrere a richieste di collaborazione in materia di rappresentanza militare degli ufficiali delle categorie in congedo nel quadro della legge 11 luglio 1978, n. 382.
Il presidente nazionale dell’UNUCI è scelto fra gli ufficiali in congedo dell'Esercito della Marina e dell'Aeronautica iscritti e dura in carica cinque anni rinnovabili, come i tre vicepresidenti (uno per ognuna delle suddette Armi), nominati con decreto del Ministro della difesa previa espressione del parere da parte delle Commissioni difesa delle Camere.
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Carica di riferimento |
Titolari designati |
Data annuncio Camera |
Parere espresso dalle Commissioni parlamentari |
Esito parere (data nomina) |
Procedura di nomina |
Istituto superiore di sanità ISS |
Presidente |
Enrico Garaci |
17/10/2007 |
XII Affari sociali (Camera): favorevole, espresso il 24/10/2007
Si anticipa che la 12° Commissione igiene e sanità del Senato, ha espresso parere favorevole il 6/11/2007
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Si anticipa che è stato nominato con D.P.R. del 21/11/2007 |
D.P.R. previa deliberazio-ne del Consiglio dei Ministri su proposta dal Ministero della salute |
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera del 16 ottobre 2007, trasmetteva la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Enrico Garaci a presidente dell’Istituto superiore di sanità ISS.
Si anticipa che il Consiglio dei ministri ha approvato, il 16 novembre 2007, su proposta del Ministro della salute, la conferma per un triennio di Garaci a presidente dell’istituto, nomina perfezionata poi con D.P.R. del 21 novembre 2007.
L'Istituto superiore di sanità, secondo il dettato del D.P.R. 20 gennaio 2001, n. 70, è un ente di diritto pubblico, dotato di autonomia scientifica, organizzativa, amministrativa e contabile ed è organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale del quale il Ministero della salute, le regioni e tramite queste le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere, si avvalgono nell'esercizio delle loro attribuzioni. L'ISS è sottoposto alla vigilanza del Ministro della salute ed esercita, nelle materie di competenza dell'area sanitaria del suddetto Ministero, funzioni e compiti tecnici e di ricerca, sperimentazione, controllo e formazione per quanto concerne la salute pubblica. Il presidente, sempre secondo il D.P.R. n. 70 del 2001, viene scelto tra personalità appartenenti alla comunità scientifica, dotate di alta professionalità in materia di ricerca e sperimentazione nei settori di attività dell'istituto, è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute e dura in carica cinque anni e può essere confermato una sola volta. Il consiglio di amministrazione (che, come riportato nella sottosezione “a”, è attualmente scaduto) è nominato dal Ministro della salute ed è composto dal presidente e da otto componenti, di cui: tre esperti designati dal Ministro della sanità, tre designati dalla Conferenza unificata Stato-regioni, uno designato dall'Associazione nazionale dei comuni italiani e uno designato dal Ministro dell’università e della ricerca scientifica. Questi esperti devono essere scelti tra persone competenti nelle materie tecnico-scientifiche e giuridiche che rientrano nell'ambito dei compiti svolti dall'istituto, e durano in carica cinque anni.
Si anticipa che con lettera del 28 novembre 2007, annunciata alle Camere il 29 novembre 2007, il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina, deliberata dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali il 23 novembre 2007, di Marcello Cerasola a presidente dell’Ente nazionale delle sementi elette ENSE, ente vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, commissariato dal dicembre 2006. Il commissario straordinario in carica è l’ex presidente (lo era stato dal febbraio 2001) Astolfo Zoina. Nel febbraio 2007 era stata trasmessa alle Camere la richiesta di parere parlamentare su Norberto Pogna, sulla cui candidatura, poi caduta, non si erano espresse le competenti Commissioni parlamentari.
Si anticipa inoltre che ancora con lettera del 28 novembre 2007, annunciata alle Camere il 29 novembre 2007, il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare, deliberata dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’università e della ricerca il 23 novembre 2007, sulla proposta di nomina di Tommaso Maccacaro a presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, ente commissariato con D.P.C.M. del 20 aprile 2007 e da allora affidato (con proroga di altri tre mesi effettuata con D.P.C.M. del 3 agosto 2007) al commissario straordinario Sergio De Jiulio.
Si anticipa infine che il 19 novembre 2007 il Ministro per i beni e le attività culturali ha trasmesso la proposta di nomina di Paolo Baratta a presidente della Fondazione La Biennale di Venezia, su cui la VII Commissione cultura della Camera ha espresso parere favorevole il 5 dicembre 2007.
c) Comunicazioni di nomine effettuate
(per le quali non viene richiesta l’espressione del parere)
In questa sottosezione sono riportate le nomine che il governo comunica al Parlamento sempre ai sensi della legge 24 gennaio 1978, n. 14 che, all’art. 9, stabilisce che “le nomine, le proposte o designazioni degli altri amministratori degli istituti ed enti di cui al precedente articolo 1 effettuate dal Consiglio dei ministri o dai ministri, devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni devono contenere l’esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominate o designate con l’indicazione degli altri incarichi che eventualmente abbiano ricoperto o ricoprano”.
Ente |
Carica di riferimento |
Titolari della carica |
Data annuncio Camera |
Data nomina |
Procedure di nomina |
Ente parco nazionale del Vesuvio |
Commissario straordinario |
Amilcare Troiano |
26/10/2007 |
5/10/2007
(decorrenza 8/10/2007) |
D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare |
Con lettera del 23 ottobre 2007, annunciata alla Camera il 26 ottobre 2007, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha comunicato una nuova proroga bimestrale dell’incarico di Amilcare Troiano a commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Vesuvio, effettuata con D.M. del 5 ottobre 2007, con decorrenza 8 ottobre 2007, fino al 7 dicembre 2007 e comunque non oltre la nomina del nuovo presidente. Troiano è commissario straordinario dal 15 dicembre 2006 e precedentemente era stato presidente dell’ente parco dal 24 ottobre 2001.
Si anticipa che con lettera del 20 novembre 2007, annunciata alle Camere il 29 novembre 2007, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Ugo Leone a presidente dell’ente parco in questione.
Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha nominato per novanta giorni, con D.M. del 24 ottobre 2007, Aldo Cosentino, direttore generale per la protezione della natura del ministero, commissario straordinario (con l’ex direttore dimissionario dell’istituto, Silvano Toso come subcommissario) dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica INFS. Contestualmente è stato sciolto il consiglio di amministrazione, di cui un membro, Viviana Beccalossi, si era dimesso, mentre altri due, Doriano Riparbelli e Sergio Berlato, erano decaduti dall’incarico a seguito di una pronuncia del Tar del Lazio (che aveva però successivamente reintegrato Berlato). Si anticipa che la nomina di Cosentino è stata comunicata alla Camera con lettera del 7 novembre 2007, annunciata il 9 novembre 2007.
Si anticipa che con lettere del 30 ottobre 2007, annunciate alla Camera il 6 novembre 2007 (e al Senato il 27 novembre 2007), il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha comunicato al Parlamento nuove proroghe degli incarichi commissariali di Stefano Allavena presso l’Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (con D.M. del 22 ottobre 2007, per il periodo tra il 2 novembre 2007 al 1° gennaio 2008), di Pietro Pinna presso il Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna (con D.M. del 23 ottobre 2007, per 3 mesi dal 3 novembre 2007 al 2 febbraio 2008) e di Giuseppe Tarallo presso l’Ente parco nazionale del Cilanto e Vallo di Diano (con D.M. del 23 ottobre 2007, per il periodo dal 1° novembre al 31 dicembre 2007).
A proposito di quest’ultimo ente parco, si anticipa che con lettera del 20 novembre 2007, annunciata alle Camere il 29 novembre 2007, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Domenico De Masi a presidente dell’Ente parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, retto dal21 giugno 2006 dal sunnominato commissario straordinario (ed ex presidente) Giuseppe Tarallo.
Si ricorda che il 17 settembre 2007 il Ministro dei trasporti, nelle more della procedura di nomina del nuovo presidente, aveva nominato il capo dipartimento per la navigazione e il trasporto marittimo presso il Ministero dei trasporti, Silvio Di Virgilio, commissario straordinario dell’Autorità portuale di Messina. La Regione siciliana, la Provincia di Messina, la Camera di Commercio e il comune di Milazzo, ma non il comune di Messina, avevano indicato per il rinnovo il presidente uscente Garofalo, il cui mandato era scaduto lo scorso 30 luglio 2007. Di tale nomina non è ancora giunta comunicazione al Parlamento.
Si anticipa invece che il 29 novembre 2007 è stata annunciata alle Camere, la proposta di nomina di Dario Lo Bosco a nuovo presidente dell’Autorità portuale di Messina.
ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO
La sezione è divisa in due parti.
Nella prima parte (“Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento”) l’esame ha luogo sulla trasmissione al Parlamento da parte del Governo e di altri soggetti (regioni, autorità amministrative ecc.) delle relazioni previste dalle norme vigenti che sono pervenute nel periodo in esame. Al suddetto elenco viene premessa una tabella statistica di riepilogo generale. Conclude la sezione l’elenco delle nuove relazioni che sono previste da norme entrate in vigore nel periodo esaminato.
La seconda monitora i piani e gli atti di riparto di risorse economiche trasmessi per il parere parlamentare e gli atti dello stesso tipo pubblicati nella Gazzetta ufficiale, sempre nel periodo in esame.
Le relazioni al Parlamento:
Nel mese di ottobre sono pervenute 40 relazioni, di cui 32 governative e 8 non governative. Sono state trasmesse nei termini 31 relazioni, di cui 29 governative e 2 non governative. Sono pervenute in questo mese 3 relazioni in ritardo attese nei mesi precedenti e 6 eventuali o una tantum.
La Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso 3 relazioni.
La relazione sullo stato della pubblica amministrazione per l’anno 2006 affronta il tema dello stato della pubblica amministrazione sotto il profilo, legislativo, organizzativo, delle relazioni con i cittadini e le imprese, della gestione delle risorse umane, fino ad esaminare l’attività di cooperazione internazionale del Dipartimento della funzione pubblica.
La Relazione sull’attività svolta dall’Unità tecnica finanza di progetto evidenzia il buon successo ottenuto dalla formula del project financing dal 2000 ad oggi, per quanto riguarda le opere di media e piccola dimensione.
Ai sensi della legge n. 70 del 1975 L’ENIT (Agenzia nazionale del turismo) è ente sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio che trasmette annualmente al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici . Il documento illustra l’organizzazione ed il modello di governance adottati nell’anno 2006 che ha visto la conclusione dell’iter di trasformazione dell’ENIT in Agenzia nazionale del turismo.
Il Ministero degli affari esteri ha trasmesso la relazione sulla partecipazione dell’Italia ad iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale che descrive le attività svolte nel corso del 2006 in tale ambito, focalizzando l’attenzione sullo sviluppo e la conclusione di tali iniziative ed allegando a tal fine un rendiconto finanziario.
Il Ministero dell’economia e delle finanze ha trasmesso due documenti.
La Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2008, partendo dall’analisi della situazione economica internazionale, disegna uno scenario macroeconomico che peggiora moderatamente il quadro di sviluppo già delineato nel DPEF di giugno.
IL documento concernente i risultati derivanti dalla lotta all’evasione fiscale quantifica l’ammontare dell'evasione fiscale in Italia in oltre 100 miliardi, un valore pari a circa 7 punti percentuali del prodotto interno lordo. La strategia di lotta all'evasione, insieme ad un miglioramento dell'adesione tributaria dei cittadini, ha permesso il recupero di circa 23 miliardi di euro.
L’Ente teatrale italiano (ETI), è compreso tra gli enti culturali e di promozione artistica di cui alla legge n. 70 del 1975 ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali, al quale sono devolute le competenze in materia di spettacolo ai sensi del decreto legislativo n. 368 del 1998..
La relazione sull’attività dell’ente per il 2006 è comprensiva del bilancio consuntivo per l’esercizio 2005, delle piante organiche del personale riferite al 2006 e del bilancio preventivo per il 2006. In tale ambito, il documento ministeriale affronta gli articolati aspetti dell’attività dell’ETI di promozione e valorizzazione svolta nel corso del 2006, sia a livello nazionale e territoriale che nel contesto dei rapporti e degli scambi culturali internazionali.
Il Ministero delle infrastrutture ha inviato 3 relazioni.
La relazione sullo stato di operatività del Fondo centrale di garanzia si caratterizza per l’articolata ricognizione dell’assetto normativo di riferimento e della corrispondente evoluzione funzionale ed operativa del Fondo nel corso degli anni, a partire dall’istituzione del Fondo con la legge n. 382 del 1968.
Il rapporto sullo stato di attuazione degli interventi di interesse nazionale relativi a percorsi giubilari e pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio si riferisce ai primi nove mesi dell’anno in corso e ha per oggetto il riepilogo degli obiettivi e dello stato di attuazione della legge n. 270 del 1997.
La relazione sullo stato di attuazione degli interventi nelle zone della Sicilia colpite dal sisma del 1968 concernente gli interventi di ricostruzione nella Valle del Belice per il secondo semestre del 2006 ha per oggetto l’attività svolta dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche di Sicilia e Calabria, settore infrastrutture, sede di Palermo. Il documento elenca i provvedimenti emessi e la convenzione stipulata.
Il Ministero dell’interno ha trasmesso le relazioni sulle speciali misure di protezione, sulla loro efficacia e sulle modalità di generali di applicazione per il II semestre 2005 e per il primo semestre 2006. che quantificano i flussi di ingresso nel sistema tutorio, attraverso la puntualizzazione delle proposte di piano provvisorio e di programma definitivo formulate dall’Autorità giudiziaria in favore dei testimoni e dei collaboratori di giustizia e il successivo computo delle deliberazioni di ammissione adottate dalla Commissione centrale.
Il Ministero della salute ha trasmesso, per la parte di propria competenza, la relazione concernente lo stato di attuazione della legge n. 194 del 1978, recante “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”. Nel documento vengono riportati in primo luogo i dati preliminari per l’anno 2006 e quelli definitivi per il 2005, dai quali emerge un decremento del tasso di abortività delle donne feconde, evidenziando che il numero di cittadine straniere che ricorrono all’interruzione volontaria della gravidanza è negli ultimi anni più che raddoppiato.
Lo stesso Ministero ha inviato il documento riguardante lo stato del progetto oncotecnologico dell’ISS per lo sviluppo di terapie oncologiche innovative su base molecolare. Tale progetto mira a sviluppare nuove ed efficaci terapie anti-tumorali, sulla base delle più recenti acquisizioni della tecnologia biomedica.
Il Ministero dello sviluppo economico ha trasmesso tre relazioni.
Il documento sullo Stato di avanzamento del progetto di collaborazione Alenia aeronautica- Boeing nel primo semestre del 2007 contiene inoltre i dati relativi alle consegne di Alenia aeronautica alla Boeing.
La relazione che illustra l’attività svolta nel 2005 e nel 2006 dal Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici si divide in due parti. La prima è dedicata alle linee di intervento e ai risultati conseguiti e la seconda relativa all’attività svolta dall’Unità di valutazione degli investimenti pubblici (UVAL).
La relazione sullo stato di attuazione del programma di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica ripercorre le caratteristiche generali del programma, originariamente articolato in un programma speciale IRI e in un programma di promozione industriale della SPI.
Il Ministero dei trasporti ha inviato il rapporto relativo all’esito delle verifiche degli effetti sul piano occupazionale degli interventi attuati a carico del Fondo a gestione bilaterale per la riorganizzazione ed il risanamento della Società ferrovie della Stato SpA la quale fornisce delucidazioni sulle iniziative adottate nel corso del 2006 per realizzare la gestione ed il contenimento delle eccedenze di personale conseguenti al processo di riorganizzazione e di risanamento attivati in seno alle ex Ferrovie dello Stato SpA..
Il Ministero dell'università e della ricerca, ha trasmesso la relazione sull'attività svolta dal Consiglio nazionale delle ricerche, dalla Stazione zoologica «A. Dohrn» dall'Istituto elettrotecnico nazionale «G. Ferraris» (a seguito del decreto legislativo 21 gennaio 2004, n. 38, tramutato in Istituto nazionale di ricerca metrologica), dall'Istituto nazionale di alta matematica «F. Severi», dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, dall'Istituto nazionale di fisica nucleare, dall'Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (OGS) negli anni dal 2004 al 2006, comprensive dei relativi bilanci preventivi 2005 e 2006 e del conto consuntivo 2004.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inviato segnalazioni in merito alle agevolazioni tariffarie postali per le spedizioni dei prodotti editoriali, in merito al decreto-legge 1o ottobre 2007, n. 159, recante interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale. in merito all'articolo 13 del disegno di legge recante «Misure per il cittadino consumatore per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale», in merito alle disposizioni di cui all'articolo 189, commi 3 e 4 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recanti norme concernenti le attività di raccolta e di trasporto dei rifiuti, nonché le operazioni finalizzate al loro recupero e al loro smaltimento.
L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ha trasmesso una segnalazione in ordine all'istituto dell'arbitrato nell'ambito dei contratti pubblici.
I piani di riparto:
Nel mese di ottobre 2007 le Commissioni giustizia di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole, rispettivamente con condizioni e con osservazioni, sulla relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti in materia di edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile per l’anno 2007 (atto Governo n. 151). Al riguardo, si evidenzia che nel corso dell’esame presso la II Commissione della Camera dei Deputati si eccepiva la sussistenza di un significativo squilibrio sul territorio (a favore del centro sud) quanto alla distribuzione per aree geografiche delle risorse, tanto che con il parere accolto si chiede all’esecutivo di procedere ad una ripartizione omogenea di tali risorse, individuando criteri oggettivi in base ai quali definire gli interventi più urgenti da finanziare. Altre osservazioni critiche venivano formulate in merito all’assenza per gli interventi per l'edilizia penitenziaria di una coerente programmazione, nonché alla mancanza di precise informazioni circa il tasso di realizzazione degli interventi inseriti nelle precedenti relazioni e le “esigenze prioritarie verificatesi nel corso dell'esercizio”. Con il parere approvato dalla 2ª Commissione del Senato si raccomanda, invece, all’esecutivo particolare attenzione, nell’ambito delle risorse destinate al Sud, alla situazione della Calabria, in quanto regione in cui appare particolarmente grave l’inadeguatezza delle strutture destinate all’amministrazione giudiziaria, penitenziaria e della giustizia minorile.
Sempre le Commissioni giustizia di Camera e Senato si sono pronunciate favorevolmente senza rilievi sulla proposta concernente la ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero della giustizia per l’anno 2007 relativo a contributi in favore di enti, istituti associazioni ed altri organismi (atto Governo n. 165), con il quale l’esecutivo propone di destinare l’intero ammontare delle risorse disponibili al Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale di Milano.
La VIII Commissione (Ambiente) ha concluso l’esame, ai sensi dell’articolo 3, commi 108 e 109, della legge n. 350 del 2003, della proposta di destinazione della disponibilità del Fondo per l’edilizia a canone speciale, istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (ora delle infrastrutture) istituito per la copertura degli incentivi fiscali per le imprese di costruzione che immettono sul mercato degli affitti immobili a prezzi calmierati, rivolti a soggetti appartenenti ad una fascia di reddito medio-bassa. Nella seduta del 3 ottobre veniva infatti approvato il parere favorevole con osservazioni, predisposto dal relatore. Con tali osservazioni si sottopone alla valutazione del Governo l'opportunità di attivare, per il futuro, un meccanismo di monitoraggio dell'utilizzo del Fondo, che sia in grado, per un verso, di fornire al Ministero e alle Camere uno strumento di valutazione della capacità e dell'efficacia della spesa da parte delle istituzioni competenti e, per altro verso, di verificare possibili modifiche alla disciplina legislativa del Fondo medesimo, che mirino ad introdurre - accanto agli «automatismi» di carattere proporzionale nel riparto delle risorse - anche eventuali meccanismi premiali, diretti a privilegiare, nell'erogazione degli stanziamenti, gli enti territoriali che abbiano effettivamente approvato o definito specifici progetti di edilizia a canone speciale, e che diano priorità al recupero degli immobili rispetto alle nuove costruzioni.
Parere favorevole è stato senz’altro espresso dalle Commissioni X (Attività produttive) della Camera e 10ª (Industria, commercio, turismo) del Senato sulla proposta di ripartizione delle risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico relativa a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni ed altri organismi (atto Governo n. 171), ai sensi dell’articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002).
Ben più articolato rispetto a quello relativo al precedente atto è stato il confronto svoltosi sullo schema di decreto predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri concernente la ripartizione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2007 (atto Governo 175), su cui la Commissione bilancio della Camera ha espresso, in data 30 ottobre 2007, parere favorevole subordinatamente all’accoglimento di osservazioni, previa richiesta di proroga del termine, a norma del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento. Le questioni emerse nel corso del dibattito (che hanno in parte trovato riscontro nell’articolato parere accolto) hanno riguardato, tra l’altro, l’opportunità o meno che di parte della quota statale si avvalessero anche enti religiosi (piuttosto che, ad esempio, gli enti locali di piccole dimensioni), considerato che la Chiesa è già direttamente destinataria di gran parte delle risorse derivanti dall’otto per mille. Obiezioni sono state avanzate anche in merito al numero degli interventi per la conservazione dei beni culturali destinatari di risorse gestiti direttamente dall’omonimo Ministero, stante il fatto che lo stesso dicastero è incaricato di svolgere l’istruttoria relativa appunto al riparto dei fondi disponibili. Di natura più generale sono state le valutazioni concernenti, da un lato, la definizione dei criteri per l’individuazione dei progetti ammissibili al finanziamento e, dall’altro, l’esigenza di ripristinare integralmente le risorse destinate dai contribuenti all’otto per mille, considerato che la legge finanziaria per il 2007 lo ha fatto solo in misura parziale rispetto alle decurtazioni introdotte con la legge finanziaria 2004.
Nel mese di ottobre la 5ª Commissione (Bilancio) del Senato non ha espresso il proprio parere sull’atto del Governo n. 175.
Sempre nel medesimo periodo, la 7ª Commissione (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato ha iniziato e concluso l’esame dello schema di decreto concernente la ripartizione del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, iscritto sul capitolo 7236 dello stato di previsione del Ministero dell'università e ricerca(atto Governo n. 176), approvando un parere favorevole con un’osservazione volta a segnalare al Governo l’opportunità della presentazione della proposta di riparto entro il primo trimestre dell’anno di riferimento. La VII Commissione (Cultura) della Camera, invece, ha iniziato l’esame dell’atto Governo n. 176 nella seduta del 25 ottobre con la sua illustrazione da parte del relatore, onorevole Porfidia, senza peraltro pervenire nel periodo considerato dalla presente pubblicazione all’espressione del parere.
Nel mese di ottobre, infine, è stata assegnata alle Commissioni VII della Camera e 7ª del Senato perché esprimano il parere di competenza, ai sensi dell’articolo 46, comma 5, della legge finanziaria 2002 (legge n. 448 del 2001), la nuova relazione concernente la ripartizione delle ulteriori risorse finanziarie resesi disponibili per il Fondo unico per gli investimenti, iscritto nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, per l'anno 2007 (atto Governo n. 186), a seguito dell'emanazione del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2007, n. 127. Le predette Commissioni, tuttavia, non ne hanno iniziato l’esame.
IN QUESTO NUMERO
Nel periodo considerato il Governo ha trasmesso, fra le altre, le seguenti relazioni:
- Relazione previsionale e programmatica per il 2008
- Esito delle verifiche degli effetti sul piano occupazionale degli interventi attuati a carico del Fondo a gestione bilaterale per la riorganizzazione ed il risanamento della Società ferrovie della Stato SpA (dati aggiornati al 30 giugno 2007)
- Stato di realizzazione del progetto oncotecnologico da parte dell'Istituto superiore di sanità finalizzato a sviluppare terapie oncologiche innovative su base molecolare
- Attuazione delle norme per la tutela della maternità e interruzione volontaria della gravidanza
- Attività svolta dal Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici
- Partecipazione dell'Italia alle iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale
Sono stati esaminati dalle competenti Commissioni parlamentari ai fini dell’espressione del parere i seguenti piani e atti di riparto di risorse economiche:
Nel periodo considerato sono stati esaminati dalle competenti Commissioni parlamentari ai fini dell’espressione del parere i seguenti atti:
- una relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti in materia di edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile del Ministero della giustizia per l’anno 2007 (151);
- uno schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione del Fondo per l’edilizia a canone speciale per l’anno 2007 (159);
- uno schema di decreto concernente ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero della giustizia per l’anno 2007, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni ed altri organismi (165);
- una relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per l’editoria libraria per l’anno 2007 (170);
- uno schema di decreto concernente ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per l’anno 2007, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni ed altri organismi (171);
- uno schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente ripartizione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2007 (175);
- uno schema di decreto del Ministero dell’università e ricerca concernente il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2007 (176);
- una nuova relazione concernente la ripartizione del Fondo unico per gli investimenti iscritto nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno 2007 (186).
Sezione III
RELAZIONI AL PARLAMENTO
ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO
DA OBBLIGO DI LEGGE
a) Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento
(*) Il grafico illustra lo sviluppo, nel corso dell’ultimo anno, della percentuale mensile di trasmissione al Parlamento di tutte le relazioni - governative e non - entro i termini previsti dalle loro disposizioni istitutive secondo i criteri indicati nell’avvertenza. Il dato percentuale finale è quello evidenziato in ogni numero del notiziario alla tabella che nel presente numero è riportata qui di sotto.
Riepilogo statistico complessivo relativo alla trasmissione delle relazioni governative (aggiornato ad ottobre 2007) |
|||||
Relazioni in vigenza (1) |
Relazioni non ancora scadute (2) |
Relazioni eventuali o senza data di scadenza predefinita (3) |
Relazioni trasmesse nei termini previsti |
Relazioni per la cui trasmissione è scaduto il termine previsto dalla legge istitutiva |
Rapporto percentuale (4) |
303 |
21 |
16 |
143 |
123 |
53,76% |
Riepilogo statistico complessivo relativo alla trasmissione delle relazioni non governative (aggiornato ad ottobre 2007) |
|||||
Relazioni in vigenza (1) |
Relazioni non ancora scadute (2) |
Relazioni eventuali o senza data di scadenza predefinita (3) |
Relazioni trasmesse nei termini previsti |
Relazioni per la cui trasmissione è scaduto il termine previsto dalla legge istitutiva |
Rapporto percentuale (4) |
109 |
7 |
10 |
69 |
23 |
75,.00% |
1) Il dato tiene conto di tutte le relazioni la cui trasmissione al Parlamento è prevista da disposizioni normative in vigore.
2) Si tratta di quelle relazioni il cui termine di prima trasmissione non è ancora scaduto e che pertanto non concorrono a determinare la percentuale di quelle trasmesse nei termini.
3) Si intendono per relazioni eventuali quelle trasmesse al verificarsi di determinate circostanze previste dalla legge.
4) Il dato è il risultato del rapporto tra le relazioni trasmesse nei termini previsti ed il totale delle relazioni vigenti (da cui sono detratte quelle non ancora scadute)
2) Relazioni previste ad ottobre 2007 e non pervenute
- Relazioni governative:
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Fonte istitutiva |
Ministero Competente |
Argomento |
Scadenza prevista |
L. 157/1992, art. 33, co. 2 |
Politiche agricole, alimentari e forestali |
Rapporti informativi delle regioni, in merito a vigilanza e repressione degli illeciti in materia venatoria |
30 ottobre 2007 |
- Relazioni non governative
nessuna
3) Relazioni pervenute ad ottobre 2007
- Relazioni governative:
|
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Fonte istitutiva |
Ministero competente |
Argomento |
Scadenza prevista |
Data annuncio |
|
L. 958/1986, art. 45, co. 3 |
Difesa |
Stato di attuazione del programma di potenziamento ed ammodernamento delle infrastrutture delle Forze armate (allegato allo stato di previsione del Ministero) (stato di previsione per il 2008 e per il triennio 2008-2010) |
30 settembre 2007 |
1° ottobre 2007 (Senato) |
|
L. 770/1986, art. 12, co. 1 |
Difesa |
Stato di attuazione della legge, relativa ai programmi di ricerca e all'acquisizione e manutenzione di prodotti ad alta tecnologia (allegato allo stato di previsione del Ministero della difesa) (stato di previsione per il 2008 e per il triennio 2008-2010) |
30 settembre 2007 |
1° ottobre 2007 (Senato) |
|
L. 436/1988, art. 1, co. 4 |
Difesa |
Programmi di manutenzione straordinaria di sistemi d'arma, opere, mezzi e beni direttamente destinati alla difesa nazionale (stato di previsione per il 2008 e per il triennio 2008-2010) |
30 settembre 2007 |
1° ottobre 2007 (Senato) |
|
L. 436/1988, art. 1, co. 5 lett.a)
|
Difesa |
Spesa complessiva prevista per il personale militare (allegato allo stato di previsione del Ministero) (stato di previsione per il 2008 e per il triennio 2008-2010) |
30 settembre 2007 |
1° ottobre 2007 (Senato) |
|
L. 436/1988, art. 1, co. 5 , lett. b)
|
Difesa |
Attuazione dei programmi di spesa su vari capitoli (stato di previsione per il 2008 e per il triennio 2008-2010) |
30 settembre 2007 |
1° ottobre 2007 (Senato) |
|
L. 270/1997, art. 2, co. 14 |
Infrastrutture |
Stato di attuazione degli interventi relativi a percorsi giubilari e a pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio (dati aggiornati al secondo trimestre 2007) Doc. CIX-ter n. 2 |
30 settembre 2007 |
1° ottobre 2007 |
|
L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
Presidenza del Consiglio |
Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Ente nazionale italiano per il turismo (dati relativi al 2006, con allegati bilancio di previsione e conti consuntivi) |
31 luglio 2007 |
1° ottobre 2007 |
|
L. 178/1976, art. 12, co. 3 |
Infrastrutture |
Stato della ricostruzione della valle del Belice colpita dal sisma del gennaio 1968 (dati relativi al I semestre 2007) Doc. CXLV n. 3 |
31 dicembre 2007 |
1° ottobre 2007 |
|
L. 468/1978, art. 15 |
Economia e finanze |
Relazione previsionale e programmatica per il 2008 Doc. XIII n.2 |
30 settembre 2007 |
1° ottobre 2007 |
|
L. 449/1997, art. 59, co. 6 |
Trasporti |
Esito delle verifiche degli effetti sul piano occupazionale degli interventi attuati a carico del Fondo a gestione bilaterale per la riorganizzazione ed il risanamento della Società ferrovie della Stato SpA (dati relativi al 2006) Doc. CLXXXI n. 2 |
31 dicembre 2007 |
2 ottobre 2007 |
|
L. 184/1975 art. 5 |
Sviluppo economico |
Stato di avanzamento del progetto di collaborazione Alenia Finmeccanica/Boeing (dati aggiornati al 30 giugno 2007) Doc. XXXIX n. 3 |
31 dicembre 2007 |
4 ottobre 2007 |
|
L. 141/2003, art. 2, co. 1 |
Salute |
Stato di realizzazione del progetto oncotecnologico da parte dell'Istituto superiore di sanità finalizzato a sviluppare terapie oncologiche innovative su base molecolare (dati relativi al 2005-2006) Doc. CCXIV n. 1 |
31 dicembre 2007 |
5 ottobre 2007 |
|
L. 194/1978, art. 16 |
Salute |
Attuazione delle norme per la tutela della maternità e interruzione volontaria della gravidanza (dati preliminari per il 2006 e dati definitivi per il 2005) Doc. XXXVII, n. 2 |
28 febbraio 2007 |
5 ottobre 2007 |
|
D.Lgs. 430/1997, art. 3, co. 5 |
Sviluppo economico |
Attività svolta dal Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (dati relativi al 2005 e al 2006) Doc. IX n. 1 |
31 dicembre 2007 |
9 ottobre 2007 |
|
L. 180/1982, art. 1, co. 3 |
Affari esteri |
Partecipazione dell'Italia alle iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale (dati relativi al 2006) Doc. LXXXI n. 2 |
31 dicembre 2007 |
9 ottobre 2007 |
|
L. 36/2001, art. 6, co. 5 |
Ambiente e tutela del territorio e del mare |
Stato di attuazione della legge sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (dati relativi al 2005 e al 2006) Doc. CCXIX n. 1 |
31 dicembre 2007 |
10 ottobre 2007 |
|
L. 526/1985, art. 1 |
Infrastrutture |
Operatività del fondo centrale di garanzia per le autostrade e le ferrovie metropolitane sulle le politiche tariffarie e sugli investimenti autostradali (dati relativi al 2006) Doc. CCXVIII n. 2 |
31 dicembre 2007 |
10 ottobre 2007 |
|
L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
Università e ricerca |
CNR: attività svolta, bilancio di previsione (dati relativi all’attività 2003-2006, conto consuntivo 2004 e bilanci preventivi dal 2004 al 2006 |
31 luglio 2004 31 luglio 2005 31 luglio 2006 31 luglio 2007 |
17 ottobre 2007 |
|
L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
Università e ricerca |
Stazione zoologica "Anton Dohrn": attività svolta, bilancio di previsione (dati relativi all’attività 2004-2006, relativi conti consuntivi e bilanci preventivi) |
31 luglio 2004 31 luglio 2005 31 luglio 2006 31 luglio 2007 |
17 ottobre 2007 |
|
L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
Università e ricerca |
Istituto elettrotecnico nazionale “G: Ferraris”, tramutato in Istituto nazionale di ricerca metrologica: attività svolta, bilancio di previsione (dati relativi all’attività 2004-2006,relativi bilanci preventivi e conto consuntivo 2004) |
31 luglio 2004 31 luglio 2005 31 luglio 2006 31 luglio 2007 |
17 ottobre 2007 |
|
L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
Università e ricerca |
Istituto nazionale di alta matematica "F. Severi": attività svolta, bilancio di previsione (dati relativi al 2004-2006, relativi conti consuntivi e bilanci preventivi 2004-2005) |
31 luglio 2004 31 luglio 2005 31 luglio 2006 31 luglio 2007 |
17 ottobre 2007 |
|
L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
Università e ricerca |
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: attività svolta, bilancio di previsione (dati relativi al 2004-2006, relativi bilanci preventivi e conti consuntivi 2004-2005) |
31 luglio 2004 31 luglio 2005 31 luglio 2006 31 luglio 2007 |
17 ottobre 2007 |
|
L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
Università e ricerca |
Istituto nazionale di fisica nucleare INFN: attività svolta, bilancio di previsione (dati relativi al 2004-2006, relativi conti consuntivi e bilanci preventivi) |
31 luglio 2004 31 luglio 2005 31 luglio 2006 31 luglio 2007 |
17 ottobre 2007 |
|
L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
Università e ricerca |
Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale: attività svolta, bilancio di previsione (dati relativi al 2004-2006, bilanci preventivi 2005-2006 e conto consuntivo 2004) |
31 luglio 2004 31 luglio 2005 31 luglio 2006 31 luglio 2007 |
17 ottobre 2007 |
|
L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
Beni e attività culturali |
Ente teatrale italiano (ETI): attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza (dati relativi al 2006, conto consuntivo e bilancio preventivo 2007) |
31 luglio 2007 |
19 ottobre 2007 |
|
L. 296/2006, art. 1, co. 5 |
Economia e finanze |
Risultati derivanti dalla lotta all'evasione fiscale (dati aggiornati al 30 settembre 2007) Doc. CCXXXVII n. 1 |
30 settembre 2008 |
23 ottobre 2007 |
|
L. 775/1970, art. 30 |
Riforme e innovazioni nella pubblica amministrazione |
Stato della pubblica amministrazione (dati relativi al 2006) Doc. XIII n. 2-ter |
30 settembre 2007 |
15 ottobre 2007 |
|
L. 45/2001, art. 11 |
Interno |
Programmi di protezione dei collaboratori della giustizia, loro efficacia ed applicazione e modalità generali di applicazione (dati relativi al II semestre 2005) Doc. XCI n. 3 |
30 giugno 2006 |
23 ottobre 2007 |
|
L. 45/2001, art. 11 |
Interno |
Programmi di protezione dei collaboratori della giustizia, loro efficacia ed applicazione e modalità generali di applicazione (dati relativi I semestre 2006) Doc. XCI n. 4 |
31 dicembre 2006 |
23 ottobre 2007 |
|
L. 410/1991 |
Interno |
Attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia DIA (dati relativi al I semestre 2007) Doc. LXXIV n. 3 |
31 dicembre 2007 |
23 ottobre 2007 |
|
L. 120/1989 art. 8, co. 11 conv. in L. 181/1989 |
Sviluppo economico |
Stato di attuazione del programma di promozione industriale (dati aggiornati al 31 dicembre 2006) Doc. XLIX n. 3 |
30 giugno 2007 |
29 ottobre 2007 |
|
- Relazioni non governative:
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Fonte istitutiva |
Soggetto competente |
Argomento |
Scadenza prevista |
Data annuncio |
L. 146/1990, art. 13, co. 1 |
Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali |
Trasmissione di vari documenti |
Eventuale |
1°, 2, 4, 5, 9, 10, 11, 22, 30 ottobre 2007 |
L. 144/1999, art. 7, co. 11 |
CIPE |
Attività svolta e risultati conseguiti dalla Unità tecnica Finanza di progetto (dati relativi al 2006) Doc. CLXXV n. 2 |
31 dicembre 2007 |
4 ottobre 2007 |
D.Lgs. 101/2005, art. 5, co. 2 |
ISMEA |
Adempimento delle normative in materia di redazione dei conti annuali da parte dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare attraverso una propria società di capitali (dati relativi al 2006) Doc. CCXXXII n. 2 |
31 dicembre 2007 |
9 ottobre 2007 |
L. 287/1990, art. 21 e 22 |
Autorità garante della concorrenza e del mercato |
Segnalazione di situazioni distorsive concernenti le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti |
Eventuale |
17 ottobre 2007 |
L. 287/1990, art. 21 e 22 |
Autorità garante della concorrenza e del mercato |
Segnalazione di situazioni distorsive concernenti le agevolazioni tariffarie postali per le spedizioni dei prodotti editoriali |
Eventuale |
22 ottobre 2007 |
L. 287/1990, art. 21 e 22 |
Autorità garante della concorrenza e del mercato |
Segnalazione di situazioni distorsive recanti interventi urgenti in materia economico-finanziaria per lo sviluppo e l’equità sociale |
Eventuale |
30 ottobre 2007 |
L. 287/1990, art. 21 e 22 |
Autorità garante della concorrenza e del mercato |
Segnalazione di situazioni distorsive recanti misure per il cittadino consumatore per agevolare le attività produttive e commerciali |
Eventuale |
30 ottobre 2007 |
D.Lgs. 163/2006, art. 6, co. 7 |
Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture |
Segnalazione in ordine all’istituto dell’arbitrato nell’ambito dei contratti pubblici |
Eventuale |
30 ottobre 2007 |
Presidenza del Consiglio dei ministri
Stato della pubblica amministrazione
Riferimento normativo: L. 775/1970, art. 30 |
|
Data di trasmissione: 09/09/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2006 |
Data prevista di trasmissione:30/07/07 |
Commissioni: I (Aff.Cost.),V (Bil.) e XI (Lav.) |
Numero documento: XIII, n. 2 ter |
Data di annuncio in Assemblea: 15/10/07 |
Fonti normative:
Il Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione trasmette entro il 30 luglio di ogni anno, ai sensi dell'articolo 30 della legge 28 ottobre 1970, n. 775, la "Relazione sullo stato della Pubblica Amministrazione per l'anno 2005", con allegate, ai sensi dell'articolo 50, commi 3 e 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le rilevazioni dei distacchi e dei permessi sindacali non retribuiti, delle aspettative e dei permessi per funzioni pubbliche Il documento è allegato alla Relazione previsionale e programmatica ai sensi dell’articolo 16 della legge 29 marzo 1983, n. 93.
Precedenti:
La relazione è stata presentata in ritardo.
Contenuto:
La relazione sullo stato della pubblica amministrazione per l’anno 2006 si sviluppa attraverso alcuni grandi capitoli che affrontano il tema dello stato della pubblica amministrazione sotto i diversi profili, quali quello legislativo, organizzativo, delle relazioni con i cittadini e le imprese, della gestione delle risorse umane, fino ad esaminare l’attività di cooperazione internazionale del Dipartimento della funzione pubblica.
In allegato alla relazione è sviluppata la rilevazione dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali, ai sensi dell’art. 50, commi 3 e 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001.
CIPE
Relazione sull’attività svolta dall’Unità tecnica finanza di progetto
Riferimento normativo: L. 144/1999 art. 7, co. 11 |
|
Data di trasmissione: 02/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/07 |
Commissione: V (Bilancio) |
Numero documento: CLXXV, n. 2 |
Data di annuncio in Assemblea: 04/10/07 |
Fonti normative:
L’Unità tecnica - Finanza di progetto è stata istituita dall’articolo 7 della legge n. 144 del 1999, con il compito di promuovere, all'interno delle pubbliche amministrazioni, l'utilizzo di tecniche di finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitali privati anche nell'ambito dell'attività di verifica prevista all'articolo 14, comma 11, della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, e di fornire supporto alle commissioni costituite nell'ambito del CIPE su materie inerenti al finanziamento delle infrastrutture nel quadro degli interventi individuati dalla programmazione triennale dei lavori pubblici. Sull'attività svolta dall'unità il CIPE presenta al Parlamento una relazione annuale.
Precedenti:
La relazione Luglio 2000 - Dicembre 2001 è stata trasmessa il 16 aprile 2002; la relazione relativa all’anno 2002 è trasmessa il 5 maggio 2003.
La precedente relazione, attesa per il 31 dicembre 2005 e datata giugno 2006, concerne il periodo giugno 2004 – dicembre 2005.
La presente relazione è stata trasmessa nei termini.
Contenuto:
Nell’introduzione si evidenzia il buon successo ottenuto dalla formula del project financing dal 2000 ad oggi, per quanto riguarda le opere di media e piccola dimensione, mentre per le grandi opere è risultato preminente il ricorso ad altre modalità di finanziamento che comportano oneri maggiori. Per quanto riguarda le politiche economiche, si sottolinea l’importanza del progetto del controllo per cassa della spesa pubblica, della definizione di un quadro complessivo delle grandi opere e di finalizzare struttura ed evoluzione delle tariffe agli investimenti nelle grandi opere, istituendo una authority per le reti di mobilità delle persone e delle merci. La relazione passa poi all’illustrazione dei compiti e dell’assetto organizzativo dell’Unità tecnica finanza di progetto e prosegue con le attività svolte a sostegno delle pubbliche amministrazioni, nella promozione del project financing, i rapporti con enti, associazioni e altri soggetti.
Attività svolta dall’ENIT - Agenzia nazionale del turismo
Riferimento normativo: L. 70/1975, art.30, co. 5 |
|
Data di trasmissione: 24/09/07 |
Periodo di riferimento della relazione:2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/07/07 |
Commissione: X (Attività produttive) |
Numero documento: non numerato |
Data di annuncio in Assemblea: 01/10/07 |
Fonti normative:
La legge n. 70 del 1975 prevede che ogni anno entro il 31 del mese di luglio ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti sottoposti alla sua vigilanza con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente. Nel 2005 l’ENIT, ai sensi della legge n. 80 del 2005, si è trasformato in Agenzia nazionale del turismo.
Precedenti:
Le relazione è stata trasmessa con alcuni mesi di ritardo.
Contenuto:
L’anno 2006 ha visto la conclusione dell’iter di trasformazione dell’ENIT in Agenzia nazionale del turismo, con l’emanazione del DPR n. 207. Il documento illustra l’organizzazione ed il modello di governance adottati sulla base del decreto.
Nel periodo esaminato, è stato portato a termine il Programma promozionale straordinario e sono state avviate, sulla base dell’analisi dei flussi, azioni concrete per promuovere il nostro turismo nei paesi emergenti.
Sono riportati in allegato i documenti contabili.
Ministero degli affari esteri
Partecipazione dell’Italia ad iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale
Riferimento normativo: L. 180/1992,art. 1, co. 3 |
|
Data di trasmissione: 08/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2006 |
Data prevista di trasmissione:31/12/07 |
Commissione: III(Affari esteri) |
Numero documento: LXXXI, n. 2 |
Data di annuncio in Assemblea: 09/10/07 |
Fonti normative:
Il Ministro degli affari esteri invia annualmente al Parlamento una relazione circa le iniziative avviate in attuazione della presente legge, il loro sviluppo e la loro conclusione, allegando a tal fine un rendiconto, come previsto dall’articolo 1, comma 3, della legge n. 180 del 1992, relativa alla partecipazione dell'Italia alle iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale.
Precedenti:
La relazione è stata trasmessa nei termini. Negli ultimi anni la relazione è stata presentata con alcuni mesi di ritardo.
Contenuto:
La relazione descrive le attività svolte nel corso del 2006 nell’ambito della partecipazione dell’Italia alle iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale, focalizzando l’attenzione sullo sviluppo e la conclusione di tali iniziative ed allegando a tal fine un rendiconto finanziario con riferimento ai singoli capitoli di bilancio e alla direzioni generali competenti (Direzione generale per i Paesi dell’Europa, direzione generale per i Paesi delle Americhe, direzione generale per i Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente, direzione generale per i Paesi dell’Africa sub-sahariana, direzione generale per i Paesi dell’Asia, Oceania, del Pacifico e l’Antartide).
Ministero dell’economia e delle finanze
Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2008
Riferimento normativo: L. 468/1978, art. 15 e succ. modif. |
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Date di trasmissione: 30/09/07 |
Periodo di riferimento della relazione :2008 |
Data prevista di trasmissione: 30/09/07 |
Commissione: V ( Bilancio) |
Numero documento:XIII, n. 2 |
Data di annuncio in Assemblea: 01/10/07 |
Fonti normative:
Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 30 settembre 2007, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15 della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni, la Relazione previsionale e programmatica per l'anno 2008
Contenuto:
Partendo dall’analisi della situazione economica internazionale, la Relazione previsionale e programmatica per il 2008 disegna uno scenario macroeconomico caratterizzato da un aumento del PIL pari a +1,5% e da un deficit pubblico pari al 2,2%, che peggiora moderatamente il quadro di sviluppo già delineato nel DPEF di giugno, mentre per i conti pubblici il buon andamento delle entrate fiscali dovrebbe avere un impatto positivo sui risultati del prossimo anno. Debito e avanzo primario si collocheranno, rispettivamente, al 103,5% e al 2,6% del Pil nel 2008, a fronte del 105,0% e del 2,5% stimati per questo anno. Anche per queste voci si registra un lieve ritocco peggiorativo nei confronti del DPEF.
Risultati derivanti dalla lotta all’evasione fiscale
Riferimento normativo: L. 296/2006, art. 1, co. 5 |
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Date di trasmissione: 23/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione :2007 |
Data prevista di trasmissione: 30/09/07 |
Commissione: V ( Bilancio) |
Numero documento:CCXXXVII, n. 1 |
Data di annuncio in Assemblea: 23/10/07 |
Fonti normative:
Ai sensi dell’articolo 1, comma 5 della legge n. 296 del 2006, entro il 30 settembre di ogni anno, il Ministro dell'economia e delle finanze presenta al Parlamento una relazione che definisce i risultati derivanti dalla lotta all'evasione, quantificando le maggiori entrate permanenti da destinare a riduzioni della pressione fiscale.
Precedenti:
La relazione viene presentata per la prima volta.
Contenuto:
Il documento presentato dal ministro per l’interno quantifica l’ammontare dell'evasione fiscale in Italia in oltre 100 miliardi, un valore pari a circa 7 punti percentuali del prodotto interno lordo. La strategia di lotta all'evasione, attraverso l’abbandono dei condoni, il potenziamento dei controlli e la semplificazione degli adempimenti tributari ha comportato, insieme ad un miglioramento dell'adesione tributaria dei cittadini, il recupero di circa 23 miliardi di euro. Allo stesso tempo le entrate da ruoli e riscossioni coattive sono aumentate di oltre il 20 per cento.
L'evasione in Italia è un fenomeno diffuso che coinvolge, a diversi livelli, tutti i settori dell'economia e l'intero territorio nazionale, sebbene con diversa intensità.
Se si considera l'evasione IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive), in agricoltura l’evasione ammonta a circa il 39 per cento del valore aggiunto, nel settore terziario e dei servizi ammonta a circa il 29 per cento del valore aggiunto e nell'industria l'evasione si attesta intorno al 9 per cento, con valori più elevati nel settore delle costruzioni e dei servizi immobiliari nei quali si stima che l'evasione superi il 50 per cento del valore aggiunto.
Tuttavia, dato il peso di ciascun settore nell'economia, più dell'80 per cento dell'evaso è generato nel settore dei servizi, particolarmente dei servizi alle imprese e alle famiglie e del commercio al dettaglio.
Dall’analisi del fenomeno a livello geografico, emergono differenze spesso minime.
In termini relativi, l'evasione risulta tuttavia maggiore in alcune regioni del sud del paese, sebbene a livello provinciale tanto nel nord come nel sud d'Italia ci sono province in cui la base imponibile evasa supera addirittura la base imponibile dichiarata. Se si considerano le imprese, l'evasione coinvolge sia le grandi sia le piccole imprese sebbene risulti più diffusa tra quest'ultime.
Da recenti elaborazioni emerge infatti che sebbene in termini assoluti l'evasione sia maggiore fra le grandi imprese a causa della loro dimensione, le piccole e medie imprese occultano al fisco quasi il 55 per cento in più della base imponibile di quanto facciano le imprese di maggiori dimensioni.
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
Stato di attuazione della legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
Riferimento normativo: L. 36/2001,art.6, co. 5 |
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Data di trasmissione: 08/09/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2005-2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/07 |
Commissione:VIII (Ambiente) |
Numero documento: CCXIX, n. 1 |
Data di annuncio in Assemblea: 10/10/07 |
La relazione concerne gli anni 2005 e 2006.
Nel testo si richiamano successivamente i due DPCM emanati in data 8 luglio 2003, in adempimento di quanto detta l’art.4, comma 2, lettera a), della legge quadro sui limiti di esposizione, valori di attenzione e obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
Ministero per i beni e le attività culturali
Attività svolta dall’Ente teatrale italiano
Riferimento normativo : L. 70/1975, art.30, co.5 |
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Data di trasmissione: 18/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/07/07 |
Commissione: VII (Cultura) |
Numero documento: non numerato |
Data di annuncio in Assemblea: 19/10/07 |
Precedenti:
La relazione è stata presentata, come la precedente, con alcuni mesi di ritardo.
Contenuto:
L’Ente teatrale italiano (ETI), si ricorda nella relazione, è compreso tra gli enti culturali e di promozione artistica di cui alla legge n. 70 del 1975 ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero, al quale sono devolute le competenze in materia di spettacolo ai sensi del decreto legislativo n. 368 del 1998.
Obiettivo fondamentale dell’ETI è promuovere l’incremento e la diffusione della cultura e delle attività teatrali e di danza sul territorio nazionale e all’estero, nel quadro degli indirizzi stabiliti ogni anno dal Ministro per i beni e le attività culturali.
Per la realizzazione dell’attività istituzionale il Ministero assegna annualmente all’ETI, all’inizio dell’esercizio finanziario, un contributo gravante sul Fondo unico dello spettacolo istituito con legge n. 163 del 1985, a seguito della presentazione del programma di attività e del bilancio preventivo.
Ulteriori contributi integrativi possono essere concessi per specifici progetti di attività “volti a favorire iniziative di diffusione all’estero dell’espressione artistica nazionale, la realizzazione di eventi di cultura teatrale o interdisciplinare di rilevanza internazionale, la diffusione della cultura teatrale nelle zone meno servite, l’integrazione dello spettacolo con i più moderni strumenti della comunicazione e con la televisione, la promozione di sinergie operative con i ministeri dei beni culturali e del turismo.
La relazione sull’attività dell’ETI per il 2006 è comprensiva del bilancio consuntivo per l’esercizio 2005, delle piante organiche del personale riferite al 2006 e del bilancio preventivo per il 2006. In tale ambito, il documento ministeriale affronta gli articolati aspetti dell’attività dell’ETI di promozione e valorizzazione svolta nel corso del 2006, sia a livello nazionale e territoriale che nel contesto dei rapporti e degli scambi culturali internazionali.
Ministero delle infrastrutture
Fondo centrale di garanzia per le autostrade e ferrovie metropolitane
Riferimento normativo: L. 526/1985, art. 1, ultimo comma |
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Data di trasmissione: 08/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/07 |
Commissione: IX (Trasporti) |
Numero documento: CCXVIII, n. 2 |
Data di annuncio in Assemblea: 10/10/07 |
Fonti normative;
Il Ministro dei lavori pubblici, presidente dell'ANAS, ed il Ministro del tesoro presentano annualmente entro il 31 dicembre al Parlamento una relazione sull'operatività del Fondo centrale di garanzia per le autostrade e ferrovie metropolitane, sulle politiche tariffarie e sugli investimenti autostradali, ai sensi dell’articolo 1, ultimo comma, della legge n. 526 del 1985, recante “Modifica del termine previsto dal penultimo comma dell'articolo 15 della legge 12 agosto 1982, n. 531, e disposizioni in materia di viabilità di grande comunicazione”. Il comma 1025 dell’articolo unico della legge finanziaria per il 2007 ha soppresso il fondo a far data dal 1° gennaio 2007, facendo cessare l’obbligo di riferire da parte del Ministero.
Precedenti:
La relazione è stata presentata nei termini.
Contenuto:
La relazione trasmessa al Parlamento sullo stato di operatività del Fondo centrale di garanzia si caratterizza quale articolata ricognizione dell’assetto normativo di riferimento e della corrispondente evoluzione funzionale ed operativa del Fondo nel corso degli anni
L’analisi si sviluppa quindi dalla istituzione del Fondo con la legge n. 382 del 1968, considerando l’impatto della normativa comunitaria al fine di rendere operante la garanzia dello Stato sui mutui contratti e sulle obbligazioni emesse da consorzi e società per azioni, a prevalente capitale pubblico, concessionari per la costruzione e l’esercizio di autostrade, alla successiva funzione di risanamento finanziario delle situazioni di squilibrio del settore autostrade nella seconda metà degli anni settanta, alle questioni dell’adeguamento tariffario, e del regime di rimborso dei debiti delle concessionarie.
Il documento riporta l’elenco delle società concessionarie esposte nei confronti del Fondo.
Stato di attuazione degli interventi di interesse nazionale relativi a percorsi giubilari e pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio
Riferimento normativo: L. 270/1997, art.2, co. 14 |
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Data di trasmissione: 30/09/07 |
Periodo di riferimento della relazione: al 30/09/07 |
Data prevista di trasmissione: 30/09/07 |
Commissione: VIII (Ambiente) |
Numero documento: CIX - ter n. 2 |
Data di annuncio in Assemblea: 01/10/07 |
Fonti normative:
Ai sensi dell’articolo 2, comma 14, della legge n. 270 del 1997, recante "Piano degli interventi di interesse nazionale relativi a percorsi giubilari e pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio", il Ministro delegato per le aree urbane riferisce ogni tre mesi al Parlamento sullo stato di attuazione degli interventi di cui stessa legge.
Precedenti:
La relazione si riferisce ai primi nove mesi dell’anno in corso.
Contenuto:
La relazione, riferita ai primi tre trimestri 2006, ha per oggetto il riepilogo degli obiettivi e dello stato di attuazione della legge n. 270 del 1997, concernente le opere giubilari all’infuori del territorio della Regione Lazio, a cura dell’Ufficio Roma capitale- divisione VI - del Ministero delle infrastrutture.
Stato di attuazione degli interventi nelle zone della Sicilia colpite dal sisma del 1968
Riferimento normativo: L. 178/1976, art. 12, co. 3 |
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Data di trasmissione: 27/09/07 |
Periodo di riferimento della relazione: I sem. 2007 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/07 |
Commissione: VIII (Ambiente) |
Numero documento: CXLV, n. 3 |
Data di annuncio in Assemblea: 01/10/07 |
Fonti normative:
La legge n. 178 del 1976, “Ulteriori norme per la ricostruzione delle zone del Belice distrutte dal terremoto del gennaio 1968” all’articolo 12, terzo comma prevede che il Ministro per i lavori pubblici presenta ogni sei mesi al Parlamento una relazione sull'attuazione della stessa legge e sull'opera di ricostruzione nella Valle del Belice.
Precedenti:
La relazione è stata presentata come di consueto nei termini.
Contenuto:
La relazione sullo stato di attuazione degli interventi nelle zone della Sicilia colpite dal sisma del 1968 concernente gli interventi di ricostruzione nella Valle del Belice per il secondo semestre del 2006 ha per oggetto l’attività svolta dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche di Sicilia e Calabria, settore infrastrutture, sede di Palermo. Il documento elenca i provvedimenti emessi e la convenzione stipulata nel primo semestre.
I comuni interessati sono 21, dei quali 16 individuati ai sensi dell’articolo 26 della legge n. 21 del 1970, in quanto necessitano di parziale o totale delocalizzazione, e i residui 5 individuati successivamente, ai sensi dell’art. 11 della legge n. 178 del 1976, con esigenze di interventi in sito per il ripristino del patrimonio edilizio.
Il documento elenca i provvedimenti emessi e la convenzione stipulata nel primo semestre dell’anno in corso.
Ministero dell’interno
Relazione sulle speciali misure di protezione sulla loro efficacia e sulle modalità di generali di applicazione
Riferimento normativo: D.L. 8/1991, art.16, conv.. L. 82/1991, modif. L. 45/2001, art 11 |
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Data di trasmissione: 19/10/06 |
Periodo di riferimento della relazione: II sem. 2005 |
Data prevista di trasmissione: 30/06/06 |
Commissione: II (Giustizia) |
Numero documento: XCI, n. 3 |
Data di annuncio in Assemblea: 23/10/06 |
Fonti normative:
Il Ministro dell'interno riferisce semestralmente con relazione al Parlamento sulle misure speciali di protezione, sulla loro efficacia e sulle modalità generali di applicazione, senza riferimenti nominativi, ai sensi dell’articolo 16 del DL n. 8 del 2001, recante “Nuove norme in materia di sequestri di persona a scopo di estorsione e per la protezione dei testimoni di giustizia, nonché per la protezione e il trattamento sanzionatorio di coloro che collaborano con la giustizia”, come modificato dalla 11, della legge. 13 febbraio 2001, n. 45.
Precedenti:
La relazione è giunta insieme alla successiva.
Contenuto:
La relazione semestrale sulle speciali misure di protezione, sulla loro efficacia e sulle modalità generali di applicazione, si apre con la descrizione quantitativa dei flussi di ingresso nel sistema tutorio, attraverso la puntualizzazione delle proposte di piano provvisorio e di programma definitivo formulate dall’Autorità giudiziaria in favore dei testimoni e dei collaboratori di giustizia, e il successivo computo delle deliberazioni di ammissione adottate dalla Commissione centrale. La prima parte della relazione si conclude con un capitolo dedicato alla articolazione numerica della casistica della protezione.
La seconda parte del documento trasmesso concerne in primo luogo l’attività di gestione dei programmi di protezione, sia sotto il profilo dell’accompagnamento e sicurezza per impegni di giustizia, sia tramite mimetizzazione di identità, sia con benefici penitenziari per i collaboratori, mentre specifico capitolo è successivamente rivolto all’analisi degli interventi di assistenza economica e sanitaria e per i minorenni e di reinserimento sociale. Uno specifico capitolo è dedicato alle violazioni del programma ed un altro alle attività relative ai testimoni. Nelle conclusioni si analizza il semestre in esame, rilevando che il numero delle persone sottoposte al programma sia rimasto stabile. Si sottolinea l’importanza dell’apporto di collaboratori e testimoni e dello strumento della capitalizzazione che ha permesso a molti soggetti di uscire dal programma, conseguendo un’indipendenza economica.
Relazione sulle speciali misure di protezione sulla loro efficacia e sulle modalità di generali di applicazione
Riferimento normativo: D.L. 8/1991, art.16, conv.. L. 82/1991, modif. L. 45/2001, art 11 |
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Data di trasmissione: 19/10/06 |
Periodo di riferimento della relazione: I sem. 2006 |
Data prevista di trasmissione: 30/06/06 |
Commissione: II (Giustizia) |
Numero documento: XCI, n. 4 |
Data di annuncio in Assemblea: 23/10/06 |
Precedenti:
La relazione è stata trasmessa nei termini.
Contenuto:
La relazione ricalca nella forma la precedente, raffrontando i dati che appaiono sostanzialmente costanti.
Attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione investigativa antimafia
Riferimento normativo: D.L. 345/1991, art. 5, conv.con modif. L. 410/1991 |
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Data di trasmissione: 22/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: II sem. 2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/07 |
Commissioni: I (Affari costituzionali) e II (Giustizia) |
Numero documento: LXXIV, n. 3 |
Data di annuncio in Assemblea: 23/10/07 |
Fonti normative:
Il DL n. 345 del 1991, convertito in legge, con modificazioni dalla legge 30 dicembre 1991, n. 410 dispone che il ministro dell'interno riferisce, ogni sei mesi, al Parlamento sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione investigativa antimafia e presenta un rapporto annuale sul fenomeno della criminalità organizzata.
Precedenti:
La relazione è stata trasmessa come sempre nei termini.
Contenuto:
La premessa illustra le finalità del documento che ha lo scopo di illustrare gli sviluppi dei diversi fenomeni criminali e dell’attività di contrasto, arrivando a tratteggiare un quadro di insieme utile a prevedere sviluppi e a individuare linee d’azione a contrasto dei fenomeni.
Il documento tratta la situazione delle varie organizzazioni criminali autoctone e allogene presenti sul territorio nazionale e le investigazioni giudiziarie condotte. Specifici capitoli sono riservati alle relazioni internazionali della Direzione, alle infiltrazioni criminali nell’economia legale, alla partecipazione della Direzione a gruppi di lavoro nazionali, al settore informatico, al regime detentivo speciale e in ordine al gratuito patrocinio per la difesa legale. Nelle conclusioni si rileva la capacità del fenomeno criminale di aderire ai nuovi interessi, trasformandosi e modificandosi dinamicamente.
Completa il documento la tabella riassuntiva dei risultati conseguiti
Ministro della salute
Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza
Riferimento normativo: L. 194/1978, art. 16 |
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Data di trasmissione: 04/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2005-2006 |
Data prevista di trasmissione: 28/2/07 |
Commissione: II (Giustizia) XII (Affari sociali) |
Numero documento: XXXVII, n. 2 |
Data di annuncio in Assemblea: 05/10/07 |
Fonti normative:
Ai sensi dell’articolo 16 della legge n. 194 del 1978, il ministro della giustizia e il ministro della sanità per quanto di propria competenza, entro il mese di febbraio, presentano al Parlamento due distinte relazioni sull'attuazione della legge stessa e sui suoi effetti, anche in riferimento al problema della prevenzione.
Precedenti:
La relazione era attesa entro il mese di febbraio.
Contenuto:
Il ministro della salute ha trasmesso, per la parte di propria competenza, la relazione concernente lo stato di attuazione della legge n. 194 del 1978. Nel documento vengono riportati in primo luogo i dati preliminari per l’anno 2006 e quelli definitivi per il 2005, dai quali emerge un decremento del tasso di abortività delle donne feconde del 2,1 per cento rispetto al 2005 e del 44,6 rispetto al 1982. Il numero di cittadine straniere che ricorrono all’interruzione volontaria della gravidanza è negli ultimi anni più che raddoppiato (dal 10.1 per cento del 1998 al 29,6 per cento del 2005), mentre è lievemente calata, in controtendenza con l’anno precedente, la percentuale di italiane in età feconda che fanno ricorso all’aborto. L’aborto clandestino si stima sia pari a circa 20.000 casi, dei quali il 90 per cento nel sud Italia.
Dopo la presentazione, la relazione è divisa in tre parti che trattano l’andamento generale del fenomeno, le caratteristiche delle donne che si sottopongono all’interruzione volontaria della gravidanza e le modalità di svolgimento. Il documento è corredato da tabelle e grafici..
Stato del progetto oncotecnologico dell’ISS per lo sviluppo di terapie oncologiche innovative su base molecolare
Riferimento normativo: D.L. 89/2003, art. 2, co. 1, conv. con L. 141/2003 |
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Data di trasmissione: 03/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2005-2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/07 |
Commissione: XII (Affari sociali) |
Numero documento: CCXIV, n. 1 |
Data di annuncio in Assemblea: 05/10/06 |
Fonti normative:
Il D.L. 23 aprile 2003, n. 89, recante “Proroga dei termini relativi all'attività professionale dei medici e finanziamento di particolari terapie oncologiche ed ematiche, nonché delle transazioni con soggetti danneggiati da emoderivati infetti”, convertito con legge n. 241 del 2003, all’articolo 2, comma 1, prevede che per la realizzazione di un progetto oncotecnologico da parte dell'Istituto superiore di sanità, finalizzato a sviluppare terapie oncologiche innovative su base molecolare, è autorizzata la spesa di tre milioni di euro per ciascuno degli anni 2003, 2004 e 2005. L'Istituto superiore di sanità presenta una relazione annuale sullo stato di realizzazione del suddetto progetto oncotecnologico al Ministro della salute, che la trasmette al Parlamento. L'Istituto superiore di sanità presenta altresì, alla fine del triennio 2003-2005, al Ministro della salute, che la trasmette al Parlamento, una relazione sui risultati del progetto, l'uso delle risorse ad esso destinate e la trasferibilità sul territorio e verso il Servizio sanitario nazionale dei risultati raggiunti
Precedenti:
La relazione concerne il periodo 2005 – 2006.
Contenuto:
Il Programma oncotecnologico mira a sviluppare nuove ed efficaci terapie anti-tumorali, sulla base delle più recenti acquisizioni della tecnologia biomedica, affrontando diverse aree scientifico-strategiche in cinque sottoprogetti multipolari portati avanti da laboratori dell’Istituto superiore di sanità, degli IRCCS e di vari centri di ricerca universitari e no.
La relazione esamina lo sviluppo dei sei sottoprogetti nel periodo 2005-2006.
Ministero dello sviluppo economico
Stato di avanzamento del progetto di collaborazione Alenia aeronautica- Boeing
Riferimento normativo: L. 184/1975, art. 5 |
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Data di trasmissione: 03/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: al 30/06/07 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/07 |
Commissione: X (Attività produttive) |
Numero documento: XXXIX, n. 3 |
Data di annuncio in Assemblea: 04/10/07 |
Fonti normative:
Ai sensi dell’articolo 5 della legge n. 184 del 1975, il Ministro per le partecipazioni statali riferisce semestralmente al Parlamento sullo stato di avanzamento del progetto Stato di avanzamento del progetto di collaborazione Alenia aeronautica - Boeing.
Precedenti
La relazione è sempre stata presentata nei termini.
Contenuto:
Nella relazione si fa presente che, in base al più recente rapporto della Boeing, al 30 giugno 2007 risultano acquisiti, per il velivolo B767, 1011 ordini fermi. Alla stessa data sono stati consegnati alle aerolinee complessivamente 953 velivoli (di cui 6 nel 4 primo semestre 2007).
La relazione contiene inoltre i dati relativi alle consegne di Alenia aeronautica alla Boeing.
Attività svolta dal Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici
Riferimento normativo: D.Lgs. 430/1997, art.3, co. 5 e successive modifiche |
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Data di trasmissione: 03/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2005-2006 |
Data prevista di trasmissione:31/12/07 |
Commissione: V (Bilancio) |
Numero documento: IX, n. 1 |
Data di annuncio in Assemblea: 09/10/07 |
Fonti normative:
Il D.Lgs. n. 430 del 1997, recante “Unificazione dei Ministeri del tesoro e del bilancio e della programmazione economica e riordino delle competenze del CIPE” , all'articolo 3, comma 5, istituisce il Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici.
Il DPR n. 38 del 1998, articolo 7, comma 2, dispone che il Nucleo, articolato in due unità operative, rispettivamente per la valutazione e per la verifica degli investimenti pubblici predisponga annualmente una relazione riguardante l'attività della pubblica amministrazione in materia di investimenti pubblici per lo sviluppo economico territoriale e settoriale, sulla base dell'attività svolta. La relazione è trasmessa dal Capo del Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione al Ministro, ai fini della presentazione al Parlamento di una relazione riguardante l'attività della pubblica amministrazione in materia di investimenti pubblici per lo sviluppo economico territoriale e settoriale, sulla base dell'attività svolta dal Nucleo.
Precedenti:
La relazione comprende gli anni 2005 e 2007.
Contenuto:
La relazione illustra l’attività svolta nel 2005 e nel 2006 dal Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici ai sensi della citata normativa.
La relazione ricorda preliminarmente che le attività del Nucleo sono distribuite all’interno delle due strutture che lo compongono (Unità di valutazione degli investimenti pubblici (UVAL) e Unità di verifica degli investimenti pubblici (UVER).
L’adozione di un nuovo modello organizzativo ed una lieve espansione dell’organico hanno favorito nel periodo 2005 - 2006 una espansione delle attività intorno agli obiettivi centrali legati alla missione del Nucleo stesso e della percezione dello stesso nei rapporti con le altre amministrazioni come soggetto del quale è utile richiedere l’intervento per la presenza di aree di autorevole presidio professionale oltre che per l’esistenza di competenze amministrative formali, delle prassi vincenti sperimentate dal Nucleo nell’ultimo biennio.
La relazione si divide in due parti: la prima dedicata alle linee di intervento e ai risultati conseguiti e la seconda relativa all’attività svolta dall’UVAL.
Stato di attuazione del programma di promozione industriale
Riferimento normativo : L. 120/1989art. 8, co. 11, conv. in L. 181/1989 |
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Data di trasmissione: 13/09/07 |
Periodo di riferimento della relazione: II sem. 2006 |
Data prevista di trasmissione: 30/06/07 |
Commissione: XI (Lavoro) |
Numero documento:XLIX, n. 3 |
Data di annuncio in Assemblea: 29/10/07 |
Fonti normative:
Ai sensi dell’ articolo 8, comma 11, del decreto legge n. 120 del 1989, recante “Misure di sostegno e di reindustrializzazione in attuazione del piano di risanamento della siderurgia”, convertito con modificazioni in legge n. 608 del 1996, il Ministro dello sviluppo economico presenta semestralmente una relazione sul fondo speciale per la realizzazione di interventi sostitutivi nelle aree colpite da crisi siderurgica di Genova, Terni, Napoli e Taranto e nei bacini di Massa, Lovere, Piombino, Trieste e Villadossola. La relazione semestrale, da trasmettere alle competenti commissioni parlamentari, concerne lo stato di attuazione degli interventi, con particolare riferimento agli investimenti attivati ed ai connessi riflessi occupazionali.
Precedenti:
Le relazioni sono sempre state trasmesse in ritardo.
Contenuto:
La relazione sullo stato di attuazione al 31 dicembre 2006 del programma di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica fa richiamo in primo luogo alle caratteristiche generali del programma, originariamente articolato in un programma speciale IRI e in un programma di promozione industriale della SPI.
Quanto al programma speciale IRI, nella relazione si rileva che, in concomitanza con la graduale privatizzazione dei principali settori di attività del gruppo, si è reso necessario procedere a successivi aggiornamenti e riduzioni del programma stesso, fino alla sua sostanziale conclusione, con la liquidazione dell’IRI Spa nel giugno 2000 e la confluenza in FINTECNA dalla fine del 2002.
Il programma di promozione industriale SPI ha per contro visto un incremento degli originari obiettivi e degli investimenti, a seguito degli stanziamenti ulteriori in favore di Sviluppo Italia. Nel testo si osserva peraltro una profonda evoluzione del quadro di riferimento riguardo il programma di promozione industriale SPI, per effetto della incorporazione della stessa SPI in Sviluppo Italia e del subentro di quest’ultima a tutti gli effetti alla medesima SPI a far data dal 1° luglio 2000.
La relazione procede quindi alla indicazione riassuntiva in tabella dei dati concernenti gli obiettivi occupazionali e di investimenti del programma di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica, sulla base della normativa di riferimento, all’analisi della destinazione e del riparto delle risorse finanziarie e all’esposizione dello stato di avanzamento del programma al 30 giugno 2006.
Segue quindi una articolata ricognizione delle iniziative di reindustrializzazione nelle aree di crisi siderurgica.
Ministero dei trasporti
Esito delle verifiche degli effetti sul piano occupazionale degli interventi attuati a carico del Fondo a gestione bilaterale per la riorganizzazione ed il risanamento della Società ferrovie della Stato Spa
Riferimento normativo: L. 449/1997, art. 59, co. 6 |
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Data di trasmissione: 27/09/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/06 |
Commissione: IX (Trasporti) e XI (Lavoro) |
Numero documento: CLXXXI, n. 2 |
Data di annuncio in Assemblea: 02/10/07 |
Fonti normative:
L’articolo 59, comma 6, della legge n. 449 del 1997 ha demandato alla contrattazione collettiva l’istituzione di un Fondo a gestione bilaterale per la riorganizzazione ed il risanamento della Società ferrovie della Stato Spa per il perseguimento di politiche attive di sostegno del reddito e dell'occupazione nell'ambito dei processi di ristrutturazione aziendali. Decorso un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge e, successivamente, con cadenza annuale, si procede ad una verifica degli effetti degli interventi a carico del Fondo. Sull'esito delle verifiche il Governo riferisce alle competenti Commissioni parlamentari.
Precedenti:
Le ultime due relazioni sono state trasmesse nei termini..
Contenuto:
La relazione, trasmessa dal ministro per i rapporti con il Parlamento, fornisce delucidazioni sulle iniziative adottate nel corso del 2006 per realizzare la gestione ed il contenimento delle eccedenze di personale conseguenti al processo di riorganizzazione e di risanamento attivati in seno alle ex Ferrovie dello Stato Spa.
Nella relazione si ricorda che, anche a seguito di sollecitazioni avanzate dal Comitato amministratore del Fondo e sulla base di un’articolata analisi della disciplina in materia e delle criticità gestionali evidenziate negli scorsi anni, in particolare in relazione alle modalità di accesso alle prestazioni del Fondo ed alla determinazione delle stesse, il 2 aprile 2004 era stato avviato un confronto tra le parti al fine di individuare le soluzioni più idonee a consentire una piena agibilità delle prestazioni erogabili dal Fondo, potendo così rispondere efficacemente alle sollecitazioni che potrebbero determinarsi per effetto dell’evoluzione del settore con ricadute sul piano occupazionale. Il confronto, dopo una prima fase di studio, è stato sospeso in attesa di un chiarimento del quadro normativo. In data 23 giugno 2005, è stato stipulato un nuovo accordo, ancora in vigore che, confermando l’efficacia del Fondo, ha sospeso dal 1° luglio 2005 la contribuzione per i lavoratori e i datori di lavoro fino a quando le disponibilità risulteranno superiori al 70 per cento di quelle iscritte a bilanci. I dati risultanti dal bilancio 2006 (riportato in allegato, evidenziano un attivo pari a Euro 117.519.116.
Ministero dell’università e della ricerca
Attività svolta dal Consiglio nazionale delle ricerche
Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
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Data di trasmissione: 16/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2003-2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/07/04 - 31/07/05 - 31/07/06 - 31/07/07 |
Commissione:VII (Cultura) |
Numero documento: non stampato |
Data di annuncio in Assemblea: 17/10/07 |
Fonti normative:
La legge n. 70 del 1975 prevede che ogni anno entro il 31 del mese di luglio ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti sottoposti alla sua vigilanza con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente. Precedenti:
La relazione concerne l’attività svolta dal Consiglio nazionale delle ricerche negli anni dal 2003 al 2006 comprensivo del conto consuntivo 2004 e dei bilanci preventivi dal 2004 al 2006.
Contenuto:
La relazione trasmessa al Parlamento ha per oggetto l’attività svolta dal CNR nel corso degli anni dal 2003 al 2006 e le relative gestioni finanziarie.
Gli anni considerati sono stati segnati dal processo di riforma avviato con il DL n. 127 del 2003, individuando 11 macro aree di ricerca scientifica e tecnologica: terra e ambiente, energia e trasporti, agroalimentare, medicina, scienze della vita, progettazione molecolare, materiali e dispositivi, sistemi di produzione, Ict, identità culturale, patrimonio culturale.
Attività svolta dalla Stazione zoologica “A. Dohrn”
Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
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Data di trasmissione: 16/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2003-2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/07/04 - 31/07/05 - 31/07/06 - 31/07/07 |
Commissione:VII (Cultura) |
Numero documento: non stampato |
Data di annuncio in Assemblea: 17/10/07 |
Fonti normative:
La legge 20 novembre 1982, n. 886 ha dichiarato la stazione zoologica di Napoli, già eretta in ente morale con regio decreto 21 ottobre 1923, istituto scientifico speciale dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, sottoponendola alla vigilanza del Ministero della pubblica istruzione, le cui competenze in materia sono state trasferite al Ministero dell’università e della ricerca con la legge n. 233 del 2006.
Precedenti:
La relazione concerne l’attività svolta dalla Stazione zoologica “A. Dohrn” negli anni dal 2003 al 2006 comprensivo del conto consuntivo 2004 e dei bilanci preventivi dal 2004 al 2006.
Contenuto:
La stazione zoologica ha per fine la ricerca scientifica nel campo della biologia marina; favorisce ricerche attinenti ai problemi del territorio d'intesa con enti locali e nazionali preposti alla salvaguardia dell'ambiente e partecipa ad iniziative nazionali ed internazionali volte alla soluzione dei problemi connessi alla salvaguardia del territorio e dell'ambiente marino.
Attività svolta dall’Istituto nazionale di ricerca metrologica,
già Istituto elettrotecnico nazionale “Galileo Ferraris”
Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
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Data di trasmissione: 16/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2003-2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/07/04 - 31/07/05 - 31/07/06 - 31/07/07 |
Commissione:VII (Cultura) |
Numero documento: non stampato |
Data di annuncio in Assemblea: 17/10/07 |
Fonti normative:
Il decreto legislativo n. 38 del 2004 disciplina lo scorporo dell'istituto di metrologia «Gustavo Colonnetti» dal CNR, e la sua fusione con l'istituto elettrotecnico nazionale «Galileo Ferraris». La struttura derivante dalla fusione dei due predetti istituti assume, ai sensi dello stesso decreto legislativo, la denominazione di «Istituto nazionale di ricerca metrologica» (I.N.RI.M.). L’ente è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’università e della ricerca.
Precedenti:
La relazione concerne l’attività svolta dall’Istituto nazionale di ricerca metrologica, già Istituto elettrotecnico nazionale “Galileo Ferraris”, negli anni dal 2003 al 2006 comprensivo del conto consuntivo 2004 e dei bilanci preventivi dal 2004 al 2006.
Contenuto:
Le relazioni espongono la partecipazione dell’ente a progetti scientifici e applicativi con enti di ricerca e università, in specie nell’area della metrologia, con risultati notevoli in ambito internazionale.
Attività svolta dall’Istituto nazionale di alta matematica “F. Severi”
Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
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Data di trasmissione: 18/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2003-2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/07/04 -31/07/05- 31/07/06 - 31/07/07 |
Commissione:VII (Cultura) |
Numero documento: non stampato |
Data di annuncio in Assemblea: 17/10/07 |
Fonti normative:
L'Istituto nazionale di alta matematica Francesco Severi, istituito con legge 13 luglio 1939, n. 1129, modificata con leggi 10 dicembre 1957, n. 1188, 5 maggio 1976, n. 257 e 14 febbraio 1987 n. 42, incluso nel paragrafo sesto, di cui alla tabella allegata alla legge 20 marzo 1975, n. 70, e successive modificazioni, con la legge di riordino n. 152 del 1992, è stato ricompreso tra gli enti di ricerca a carattere non strumentale. L’ente è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’università e della ricerca.
Precedenti:
La relazione concerne l’attività svolta dall’Istituto nazionale di alta matematica Francesco Severi negli anni dal 2003 al 2006 comprensivo del conto consuntivo 2004 e dei bilanci preventivi dal 2004 al 2006.
Contenuto:
Le relazioni informano sui programmi diretti a promuovere la formazione e lo sviluppo della ricerca matematica, sia nazionale che internazionale e sul loro stato di attuazione.
Attività svolta dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
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Data di trasmissione: 18/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2003-2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/07/04 -31/07/05 - 31/07/06 - 31/07/07 |
Commissione:VII (Cultura) |
Numero documento: non stampato |
Data di annuncio in Assemblea: 17/10/07 |
Fonti normative:
Il decreto legislativo 29 settembre 1999, n. 381, istituisce l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), come ente di ricerca non strumentale, nel quale confluiscono l'Istituto nazionale di geofisica (ING), l'Osservatorio vesuviano (OV), nonché l’Istituto internazionale di vulcanologia di Catania (IIV), l’Istituto di geochimica dei fluidi di Palermo (IGF), l’Istituto di ricerca sul rischio sismico di Milano (IRRS). già presso il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR).
L’ente è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’università e della ricerca.
Precedenti:
La relazione concerne l’attività svolta dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia negli anni dal 2003 al 2006 comprensivo del conto consuntivo 2004 e dei bilanci preventivi dal 2004 al 2006.
Contenuto:
Nelle relazioni si ricordano i compiti affidati all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV)al quale è affidata la sorveglianza della sismicità dell'intero territorio nazionale e dell'attività dei vulcani italiani attraverso reti di strumentazione tecnologicamente avanzate, distribuite sul territorio nazionale o concentrate intorno ai vulcani attivi.
L'INGV opera in stretto contatto con il Ministero dell’Università e della Ricerca e con il Dipartimento della Protezione Civile e con le altre autorità preposte alla gestione delle emergenze, sia su scala nazionale che su scala locale.
Attività svolta dall’Istituto nazionale di fisica nucleare
Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
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Data di trasmissione: 18/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2003-2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/07/04 -31/07/05- 31/07/06 - 31/07/07 |
Commissione:VII (Cultura) |
Numero documento: non stampato |
Data di annuncio in Assemblea: 17/10/07 |
Precedenti:
La relazione concerne l’attività svolta dall’Istituto nazionale di fisica nucleare negli anni dal 2003 al 2006 comprensivo del conto consuntivo 2004 e dei bilanci preventivi dal 2004 al 2006.
Contenuto:
Le relazioni illustrano l’attività scientifica e la gestione finanziaria con riferimento al periodo 2004 - 2006 dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, ente pubblico di ricerca a carattere non strumentale, dotato di autonomia scientifica, organizzativa, regolamentate, finanziaria e contabile.
L’INFN ha quali finalità istituzionali la promozione, il coordinamento e l’effettuazione della ricerca scientifica nel campo della fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, e la ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari alle attività in tali settori.
Nel testo della relazione si richiamano le attività esplicate in collaborazione a livello internazionale e la partecipazione ai programmi sperimentali avviati nei principali laboratori internazionali.
Attività svolta dall’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (OGS)
Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30, co. 5 |
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Data di trasmissione: 18/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2003-2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/07/04 -31/07/05 - 31/07/06 - 31/07/07 |
Commissione:VII (Cultura) |
Numero documento: non stampato |
Data di annuncio in Assemblea: 17/10/07 |
Precedenti:
La relazione concerne l’attività svolta dall’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (OGS) negli anni dal 2003 al 2006 comprensivo del conto consuntivo 2004 e dei bilanci preventivi dal 2004 al 2006.
Contenuto:
Le relazioni riguardano l’attività scientifica e la gestione finanziaria con riferimento al periodo 2003 – 2006 dell’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (OGS), ente con finalità di ricerca geofisica e in particolare nelle scienze del mare, e in merito alle interazioni tra ambiente marino ed oceanico con l’atmosfera e la litosfera.
La relazione riporta le attività esplicate dall’Istituto riguardanti le tematiche geofisiche, oceanografiche e sismologiche individuate nei piani triennali, in armonia con le linee guida del Piano nazionale della ricerca.
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA (CIPE)
Relazione sull’attività svolta dall’Unità tecnica finanza di progetto
Riferimento normativo: L. 144/1999 art. 7, co. 11 |
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Data di trasmissione: 02/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/07 |
Commissione: V (Bilancio) |
Numero documento: CLXXV, n. 2 |
Data di annuncio in Assemblea: 04/10/07 |
Fonti normative:
L’Unità tecnica - Finanza di progetto è stata istituita dall’articolo 7 della legge n. 144 del 1999, con il compito di promuovere, all'interno delle pubbliche amministrazioni, l'utilizzo di tecniche di finanziamento di infrastrutture con ricorso a capitali privati anche nell'ambito dell'attività di verifica prevista all'articolo 14, comma 11, della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, e di fornire supporto alle commissioni costituite nell'ambito del CIPE su materie inerenti al finanziamento delle infrastrutture nel quadro degli interventi individuati dalla programmazione triennale dei lavori pubblici. Sull'attività svolta dall'unità il CIPE presenta al Parlamento una relazione annuale.
Precedenti:
La relazione Luglio 2000 - Dicembre 2001 è stata trasmessa il 16 aprile 2002; la relazione relativa all’anno 2002 è trasmessa il 5 maggio 2003.
La precedente relazione, attesa per il 31 dicembre 2005 e datata giugno 2006, concerne il periodo giugno 2004 – dicembre 2005.
La presente relazione è stata trasmessa nei termini.
Contenuto:
Nell’introduzione si evidenzia il buon successo ottenuto dalla formula del project financing dal 2000 ad oggi, per quanto riguarda le opere di media e piccola dimensione, mentre per le grandi opere è risultato preminente il ricorso ad altre modalità di finanziamento che comportano oneri maggiori. Per quanto riguarda le politiche economiche, si sottolinea l’importanza del progetto del controllo per cassa della spesa pubblica, della definizione di un quadro complessivo delle grandi opere e di finalizzare struttura ed evoluzione delle tariffe agli investimenti nelle grandi opere, istituendo una authority per le reti di mobilità delle persone e delle merci. La relazione passa poi all’illustrazione dei compiti e dell’assetto organizzativo dell’Unità tecnica finanza di progetto e prosegue con le attività svolte a sostegno delle pubbliche amministrazioni, nella promozione del project financing, i rapporti con enti, associazioni e altri soggetti.
Autorità garante della concorrenza e del mercato
Segnalazione in merito alle agevolazioni tariffarie postali per le spedizioni dei prodotti editoriali.
Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 21 |
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Data di trasmissione:18/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: // |
Data prevista di trasmissione: irregolare |
Commissione: IX (Trasporti) |
Numero documento non numerato |
Data di annuncio in Assemblea: 22/10/07 |
Fonti normative:
Nell’ambito dei poteri di segnalazione al Parlamento ed al Governo previsti dall’articolo 21 della legge n. 287 del 1990, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato , individua i casi di particolare rilevanza nei quali norme di legge o di regolamento o provvedimenti amministrativi di carattere generale determinano distorsioni della concorrenza o del corretto funzionamento del mercato che non siano giustificate da esigenze di interesse generale, segnala le situazioni distorsive derivanti da provvedimenti legislativi al Parlamento e al Presidente del Consiglio dei Ministri e, negli altri casi, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri competenti e agli enti locali e territoriali interessati. L’Autorità esprime altresì pareri circa le iniziative necessarie per rimuovere o prevenire le distorsioni e può pubblicare le segnalazioni ed i pareri nei modi più congrui in relazione alla natura e all'importanza delle situazioni distorsive.
Contenuto:
l'Autorità garante della concorrenza e del mercato con la segnalazione inviata il 18 ottobre 2007 ai Presidenti delle Camere e al Governo rileva l’esigenza di modificare il sistema di sostegno all’editoria e ai settori no-profit con il decreto-legge per la manovra finanziaria 2008 all’esame del Senato, eliminando il sistema delle tariffe postali agevolate che privilegia ingiustificatamente Poste Italiane.
L’Autorità ricorda che a Poste Italiane viene riconosciuta annualmente una compensazione per le tariffe postali scontate applicate alle spedizioni di prodotti editoriali e per il settore no-profit. Si tratta di un meccanismo che determina un’evidente e grave distorsione concorrenziale: operatori postali diversi da Poste Italiane non sono infatti in grado di praticare offerte competitive agli editori e agli enti no-profit per questo tipo di prestazione. Attraverso la normativa vigente, si è quindi sottratto di fatto al mercato uno spazio di attività che di diritto sarebbe liberalizzato.
Nella segnalazione l’Autorità ricorda che l’articolo 10 commi 5-8 del decreto-legge n. 159 del 2007 conferma il meccanismo delle tariffe postali agevolate, sia pur a fronte di una riduzione della compensazione dovuta a Poste. La norma non solo conferma un sistema in contrasto con le norme a tutela della concorrenza e del mercato, ma è contraddittoria anche con la delineata riforma della disciplina del settore editoriale.
Per l’Autorità è dunque necessario un intervento urgente, da attuare in sede di conversione del decreto, che garantisca il diritto di scelta del fornitore del servizio postale sia per gli invii di prodotti editoriali sia per gli invii delle associazioni no-profit.
Il pur necessario sostegno dovrebbe essere riconosciuto agli operatori dei due settori interessati attraverso forme di credito d’imposta calcolato sulla base delle spese postali sostenute. Questa soluzione è peraltro prevista dal disegno di legge sull’editoria varato dal Consiglio dei Ministri, sia pur limitatamente alle spedizioni dei prodotti editoriali in abbonamento. La modifica suggerita rappresenta un primo imprescindibile intervento volto a instaurare condizioni di concorrenza non falsate nel settore postale, in quanto permetterebbe agli operatori già presenti sul mercato, ed eventualmente a quelli nuovi entranti, di poter offrire servizi alternativi a quelli dell’operatore dominante. L’apertura alla concorrenza del mercato dovrebbe incentivare le imprese ad una maggiore efficienza nella fase della distribuzione, con significative ricadute in termini di innalzamento del livello di qualità del servizio a beneficio dei consumatori e di aumento della domanda di prodotti editoriali in abbonamento, ponendo le basi per una crescita del mercato
Segnalazione in merito al decreto-legge 1o ottobre 2007, n. 159, recante interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale.
Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 21 |
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Data di trasmissione:25/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: // |
Data prevista di trasmissione: irregolare |
Commissione: V (Bilancio) |
Numero documento non numerato |
Data di annuncio in Assemblea: 30/10/07 |
Contenuto:
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato segnala alcuni aspetti del decreto legge n. 159 del 2007, collegato alla legge finanziaria per il 2008, relativi alla gestione della spesa farmaceutica, e in particolare a i nuovi meccanismi di ripiano attraverso la definizione di budget annuali, individuali, per le aziende.
A parere dell’Autorità, l’articolo 5 del decreto fiscale potrebbe rallentare la dinamica concorrenziale tra produttori di farmaci innovativi non incoraggiando lo sviluppo delle imprese produttrici di medicinali generici..
La norma in questione prevede che“a ciascuna azienda lo Stato riconosce un rimborso misurato su un budget individuale annuale calcolato sulla base dei volumi e dei prezzi dei suoi farmaci, equivalenti e brevettati, negli ultimi 12 mesi”.
L’attuale formulazione dell’articolo 5 prevede che dal budget siano detratte le somme versate nel 2007 per la copertura dell’extratetto e la minore spesa presunta derivante dalla decadenza brevettuale in corso d’anno. Il budget viene alimentato dalle risorse incrementali rese disponibili dall’eventuale aumento del tetto di spesa rispetto all’anno precedente e di quelle rese disponibili dalla minore spesa che deriverà dalla scadenza di brevetti e dall’ingresso dei relativi farmaci generici.
Pur nel rispetto dei vincoli imposti dalle esigenze di finanza pubblica, secondo l’Autorità, sussistono ulteriori spazi per un’azione di valorizzazione di tutti gli elementi che sviluppano la concorrenza.
Il decreto, inoltre, prosegue la segnalazione, risulta privo di elementi volti ad incentivare la concorrenza tra prodotti equivalenti che si esplica prevalentemente con la diffusione dei farmaci generici e di importazione parallela.
L’Autorità propone l’introduzione di una norma volta a premiare le imprese più innovative del settore, distribuendo loro parte delle cosiddette risorse incrementali.
Segnalazione relativa all'articolo 13 del disegno di legge recante «Misure per il cittadino consumatore per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale».
Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 21 |
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Data di trasmissione:26/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: // |
Data prevista di trasmissione: irregolare |
Commissione: X (Attività produttive) |
Numero documento non numerato |
Data di annuncio in Assemblea: 30/10/07 |
Contenuto:
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato segnala gli aspetti distorsivi che potrebbero derivare dall’approvazione di un emendamento al testo dell’articolo 13 del disegno di legge recante «Misure per il cittadino consumatore per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale»..
L’emendamento, imponendo alle nuove imprese ferroviarie l’adozione di un contratto di lavoro unico nella sostanza molto simile a quello applicato dall'ex monopolista Trenitalia, non garantirebbe il regime di libera concorrenza.
"Per il rilascio e il mantenimento della licenza e del certificato di sicurezza - recita infatti l'emendamento oggetto delle osservazioni dell'Autorità - è necessaria l'applicazione, da parte dell'impresa ferroviaria, del contratto collettivo nazionale per i lavoratori addetti al settore delle attività ferroviarie e dei servizi connessi, stipulato dalle organizzazione sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparabilmente più rappresentative a livello nazionale". Così, per effetto di tale emendamento voluto dalle organizzazioni sindacali, le imprese ferroviarie, al fine di ottenere le necessarie autorizzazioni alla propria attività, dovrebbero applicare nei confronti dei dipendenti il contratto collettivo dei ferrovieri, il quale diventerebbe pertanto obbligatorio, osserva l'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Soffermandosi sulle ricadute sull'aspetto concorrenziale del settore ferroviario, l'Autoritàt rileva come "la questione rivesta un'importanza cruciale per determinare il livello dei costi al quale potranno operare i concorrenti di Trenitalia, oltre che lo stesso operatore dominante. Del resto, l'imposizione per legge dell'adozione di un determinato tipo di contratto di lavoro, pena la decadenza dalla licenza e dal certificato di sicurezza indispensabili per operare come impresa ferroviaria, appare eventualmente più appropriata per i soli aspetti del contratto che producono effetti sulla sicurezza dei trasporti, piuttosto che anche a quelli meramente economici".
"Suscita timori per le prospettive competitive del settore, la circostanza - ribadisce l'organismo di vigilanza - che il contratto unico eventualmente imposto alle imprese ferroviarie possa nella sostanza essere molto simile, in termini di costo complessivo del lavoro, a quello applicato dall'ex monopolista Trenitalia, non sembrando questa eventualità lo strumento più adeguato per garantire la tutela della concorrenza.
Diversamente, un nuovo contratto nazionale sostanzialmente diverso da quello applicato dal gruppo Ferrovie dello Stato, lasciando più spazio alla contrattazione integrativa a livello aziendale, meglio si adatterebbe alle caratteristiche dei nuovi entranti ed alla nuova struttura del settore.
Segnalazione relativa alle disposizioni di cui all'articolo 189, commi 3 e 4 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recanti norme concernenti le attività di raccolta e di trasporto dei rifiuti, nonché le operazioni finalizzate al loro recupero e al loro smaltimento.
Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 21 e 22 |
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Data di trasmissione:16/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: // |
Data prevista di trasmissione: irregolare |
Commissione: VIII (Ambiente) |
Numero documento non numerato |
Data di annuncio in Assemblea: 17/10/07 |
Contenuto:
L’Autorità segnalare le distorsioni alla concorrenza derivanti dalla disposizione normativa relativa a oneri informativi a carico di soggetti produttori di rifiuti a suo tempo contenuta nell’articolo 11 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e sostanzialmente replicata nell’articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”. Il comma 4 dell’articolo in questione prevede che i produttori di rifiuti pericolosi siano esentati dall’obbligo di comunicazione alle Camere di commercio previsto dal precedente comma 3 nel caso in cui i produttori di rifiuti pericolosi conferiscano i medesimi al servizio pubblico di raccolta competente per territorio e previa apposita convenzione.
La scelta dell’operatore pubblico per il conferimento di rifiuti pericolosi solleva i produttori dei medesimi dagli oneri di comunicazione che dovrebbero invece fronteggiare in caso di ricorso a operatori privati. A fronte di tale disparità di trattamento dei produttori di rifiuti pericolosi a seconda degli operatori a cui fanno riferimento per le attività di smaltimento dei medesimi, occorre tenere ben presente come, nell’offerta di servizi di raccolta e smaltimento di rifiuti pericolosi, le imprese pubbliche e private si trovino in diretta concorrenza; pertanto, ogni agevolazione riconosciuta dalla legge a un operatore si concreta in un vantaggio concorrenziale rispetto all’altro.
All’Autorità sono stati inoltre segnalati casi di imprese pubbliche facenti ricorso al subappalto dei servizi suddetti ad imprese private.
Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici
di lavori, servizi e forniture
Segnalazione in ordine all'istituto dell'arbitrato nell'ambito dei contratti pubblici.
Riferimento normativo: DL. 163/2006, art. 6, co. 7, lett. e) |
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Data di trasmissione:26/10/07 |
Periodo di riferimento della relazione: // |
Data prevista di trasmissione: irregolare |
Commissione: VIII (Ambiente) |
Numero documento non numerato |
Data di annuncio in Assemblea: 30/10/07 |
Fonti normative:
Ai sensi dell’articolo 6, comma 7, lettera e), del DL n. 163 del 2006, l’ Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture segnala al Governo e al Parlamento, con apposita comunicazione, fenomeni particolarmente gravi di inosservanza o di applicazione distorta della normativa sui contratti pubblici.
Contenuto:
Nella segnalazione relativa al sistema degli arbitrati negli appalti pubblici, l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture propone di riportare l’arbitrato sotto il controllo di un organo pubblico.
L’Autorità aveva già rilevato nella Relazione annuale al Parlamento, a fronte di compensi non rispettosi della tabella da applicare e, soprattutto, la frequenza delle soccombenze dell’amministrazione nei procedimenti arbitrali ed in particolare negli arbitrati liberi.
L’istituto arbitrale attualmente costituisce in realtà un sistema diretto in gran parte a favorire l’impresa a danno dell’Amministrazione che ha portato il Governo ad inserire nella legge finanziaria 2008 una norma volta a vietare in modo generalizzato il ricorso all’arbitrato nel settore degli appalti.
A parere dell’Autorità, attribuire alla Camera arbitrale un potere generalizzato di nomina del terzo arbitro e di determinazione dei compensi dei collegi arbitrali, come era nell’assetto iniziale della “legge Merloni”, potrebbe invece offrire garanzie sufficienti sia sulla neutralità ed imparzialità della costituzione del collegio sia sulla possibilità di monitorare l’andamento delle liti, sia sul necessario contenimento delle spese.
L’esclusione della clausola compromissoria per le controversie in tema di contratti pubblici genera infatti forti perplessità in merito alla sostenibilità da parte del mercato, a causa dell’eccessiva lunghezza dei tempi della giustizia, sia essa ordinaria che amministrativa.
Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA)
Attività svolta dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA)
Riferimento normativo: D.Lgs. 101/2005, art. 5, co. 2 |
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Data di trasmissione: 14/05/07 |
Periodo di riferimento della relazione: 2006 |
Data prevista di trasmissione: 31/12/07 |
Commissione: X (Attività produttive) XIII (Agricoltura) |
Numero documento: CCXXXII, n. 2 |
Data di annuncio in Assemblea: 09/10/07 |
Fonti normative:
L’articolo 5, comma 2, del D. Lgs. n. 101 del 2005, all’articolo 5, comma 2, l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) trasmette annualmente una relazione al Parlamento sugli interventi finanziari svolti a sostegno delle imprese agricole.
Precedenti:
La relazione è stata trasmessa nei termini.
Contenuto:
Il 2006 è stato il secondo anno di attività dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) nel campo delle garanzie sia dirette che sussidiarie per il credito all’agricoltura. La relazione rappresenta il quadro legislativo degli strumenti di garanzia che sono stati perfezionati dalla legge n. 80 del 2005, di conversione del DL n. 35 del 2005 e con l’emanazione di un nuovo regolamento approvato il 14 febbraio 2006 del ministro delle politiche agricole e forestali di concerto col ministro dell’economia e delle finanze.
Quanto all’attività di garanzia sussidiaria, trasferita all’ISMEA dalla legge n. 311 del 2004, vengono forniti dati quantitativi e qualitativi, dai quali emerge che nel 2005 sono sorte circa 41100 nuove garanzie, per un ammontare di circa 2,58 milioni di euro.
L’attività di garanzia diretta ha riguardato la gestione delle fideiussioni rilasciate negli anni precedenti a valere sui fondi previsti da varie leggi, nonché gli impegni per contenzioso e le convenzioni stipulate con alcune regioni..
5) Nuove relazioni previste da fonti normative (*)
a) relazioni governative
nessuna
b) relazioni non governative
nessuna
(*) Si tratta di relazioni che sono stabilite da nuove norme entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal presente bollettino
b) Piani e atti di riparto di risorse economiche
1) Atti all’esame delle Commissioni parlamentari
Tipologia |
Ministero competente |
Argomento |
Commissioni competenti
|
Pareri espressi |
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Relazione |
Giustizia |
Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti in materia di edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile del Ministero della giustizia per l’anno 2007 (151) |
II Giustizia (Camera)
2ª Giustizia (Senato) |
Favorevole con condizioni espresso l’11/10/2007
Favorevole con osservazioni espresso il 23/10/2007 |
|
Prioritarie sono state ritenute anche le richieste di lavori intesi ad assicurare la fruibilità degli ambienti di lavoro in regime di funzionalità e sicurezza, secondo i dettami del decreto legislativo n. 626 del 1994. In tale ottica sono stati previsti interventi per gli edifici giudiziari di Bari, Bologna, Bolzano, Caltanissetta, Cassino, Catania, Messina, Latina, Napoli, Palermo, Pisa, Rieti, Roma, Rovereto, Sassari, Siracusa e Trieste; particolare riguardo è stato rivolto alla sede ministeriale di via Arenula, con un programma che comprende il proseguimento del rifacimento degli impianti e la realizzazione del nuovo sistema antincendio, nonché al palazzo della Cassazione in piazza Cavour. Gli interventi sono analiticamente specificati nel prospetto allegato alla relazione.
Altri interventi sono sia volti al risanamento e rifunzionalizzazione di edifici riservati al personale civile (alloggi e uffici) sia relativi a caserme agenti per una quota del finanziamento non inferiore al 10 per cento, in base a quanto previsto dall'Accordo nazionale quadro (articolo 15, comma 4) del 24 marzo 2004.
In particolare, si propone la realizzazioni di quattro nuovi padiglioni di 200 posti ciascuno presso gli istituiti di Agrigento, Carinola, Cremona e Terni, per complessivi 800 posti detentivi; nonché la ristrutturazione e l'adeguamento al decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000 di una sezione detentiva di 70 posti presso la Casa circondariale di Campobasso e la sopraelevazione e l’adeguamento del padiglione D della Casa circondariale di Livorno.
In particolare, nell'anno in corso si intende proseguire ed avviare la ristrutturazione di diverse realtà immobiliari che versano in precario stato di conservazione e necessitano di opere di adeguamento e ammodernamento, tra le quali i complessi detentivi di Milano, Firenze, Reggio Calabria, Roma, Torino, L'Aquila, Nisida, Treviso, Lecce, Cagliari e Airola.
La II Commissione (Giustizia) della Camera iniziava l’esame del provvedimento con la sua illustrazione da parte del presidente, Pino Pisicchio, nella seduta del 27 settembre 2007.
Nella seduta dell’11 ottobre 2007 il relatore, Mario Pepe, tenendo conto dei rilievi emersi nel corso del dibattito, formulava una proposta di parere favorevole con condizioni che veniva approvata dalla Commissione. Con tali condizioni si chiede all’esecutivo, al fine di procedere ad una distribuzione omogenea delle risorse disponibili, di tenere conto delle più urgenti esigenze che si registrano negli uffici giudiziari ubicati in tutto il territorio nazionale; di individuare criteri oggettivi in base ai quali determinare gli interventi da finanziare; di valutare l'opportunità di una ricognizione delle condizioni strutturali volta a prevenire quanto più possibile gli interventi di urgenza e, quindi, a consentire una più compiuta programmazione degli interventi; di assicurare maggiori fondi all'edilizia minorile.
La 2ª Commissione (Giustizia) del Senato ha iniziato l’esame dell’atto Governo n. 151 nella seduta del 17 ottobre 2007, nel corso della quale il relatore, senatore Brutti, illustrava la sua proposta di parere favorevole con raccomandazioni volte a sottolineare l’esigenza, nell'ambito degli stanziamenti previsti, di un riequilibrio che punti ad accrescere tra gli investimenti destinati al sud, quelli riguardanti la Calabria, nonché l’opportunità che il Governo proceda ad una verifica circa l'avanzamento dei lavori relativi alla costruzione della casa di reclusione di Reggio Calabria. Nella medesima seduta il senatore Manzione, ricordato di avere già segnalato in sede di discussione sul disegno di legge finanziaria l'urgenza che la Commissione acquisisse elementi informativi in ordine allo stato del sistema carcerario, in particolare per quanto riguarda problemi quali la mancata utilizzazione di strutture già pronte o i tempi lunghi che affliggono gli interventi nel settore, chiedeva che al fine di esprimere un parere più meditato sulla relazione in discussione, la Commissione acquisisse elementi attraverso un'audizione informale in Ufficio di presidenza del direttore del dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, dottor Ferrara, richiesta sulla quale la Commissione concordava.
Tipologia |
Ministero competente |
Argomento |
Commissioni competenti
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Pareri espressi |
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Schema di decreto |
Presidente del Consiglio dei ministri |
Ripartizione del Fondo per l’edilizia a canone speciale per l’anno 2007 (159) |
VIII Ambiente (Camera)
13ª Territorio, ambiente, beni ambientali (Senato) |
Favorevole con osservazioni espresso il 3/10/2007
Non espresso* |
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(*) Il parere si intende non espresso nel periodo considerato dalla presente pubblicazione
L’VIII Commissione (Ambiente) della Camera ha iniziato l’esame dello schema di decreto nella seduta del 2 ottobre 2007 con l’illustrazione da parte del relatore, onorevole Pedulli. Il relatore concludeva il proprio intervento esprimendo una valutazione complessivamente positiva sul provvedimento, che consente di mettere a disposizione dei comuni interessati una significativa quota di stanziamenti destinati a programmi di sostegno delle politiche abitative. Prendendo peraltro spunto dalle risultanze di una recente audizione informale di rappresentanti dell'ANCI, svolta in Commissione, evidenziava l’opportunità di segnalare, nel parere di competenza, l'esigenza di attivare per il futuro un meccanismo di monitoraggio dell'utilizzo del Fondo, tale da fornire al Parlamento uno strumento di valutazione della capacità di spesa da parte delle istituzioni competenti e da consentire possibili modifiche alla disciplina legislativa del Fondo medesimo, volte ad introdurre - accanto agli automatismi di carattere proporzionale nel riparto delle risorse - anche meccanismi premiali, diretti a privilegiare, nell'erogazione degli stanziamenti, gli enti territoriali che abbiano effettivamente approvato o definito specifici progetti di edilizia a canone speciale.
L’esame riprendeva nella seduta del 3 ottobre, nel corso della quale il deputato Perugia, approfondito con attenzione il merito del provvedimento, prospettava la necessità di introdurre nel parere una osservazione - pur non direttamente pertinente rispetto ai criteri di riparto del Fondo – volta a chiarire se il Governo intenda investire realmente risorse per la soluzione dell'emergenza abitativa. Al riguardo, l’onorevole Perugia rilevava, infatti, che in nessuna parte del provvedimento è specificato il significato dell’espressione “edilizia a canone speciale” cui sarebbe finalizzato il Fondo, risultando invece indispensabile comprendere se tale canone sia quello cosiddetto “concordato” ai sensi della legge n. 431 del 1998. Anche dopo le assicurazioni fornite in merito a tale questione dal viceministro Capodicasa, il relatore riteneva di presentare una nuova versione della sua proposta di parere, in cui tenere conto di quanto evidenziato.
Tipologia |
Ministero competente |
Argomento |
Commissioni competenti
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Pareri espressi |
Schema di decreto |
Giustizia |
Ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero della giustizia per l’anno 2007, relativo a contributi in favore di enti , istituti , associazioni ed altri organismi (165) |
II Giustizia (Camera)
2ª Giustizia (Senato) |
Favorevole espresso l’11/10/2007
Favorevole espresso il 2/10/2007 |
Lo schema di decreto in titolo ha ad oggetto la ripartizione degli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, iscritti, ai sensi della legge 28 dicembre 2001, n. 448, articolo 32, nel capitolo 1160 (u.p.b. 1.1.2.1) del Ministero della giustizia.
Analogamente, la 2ª Commissione (Giustizia) del Senato si è espressa favorevolmente sullo schema di decreto in titolo nella seduta del 2 ottobre.
Tipologia |
Ministero competente |
Argomento |
Commissioni competenti
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Pareri espressi |
Relazione |
Beni e attività culturali |
Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per l’editoria libraria per l’anno 2007 (170) |
VII Cultura (Camera)
7ª Istruzione pubblica, beni culturali (Senato) |
Favorevole con condizioni espresso il 16/10/2007
Favorevole con osservazioni espresso il 23/10/2007 |
La legge n. 416, ha stabilito, infatti, limitatamente ad un quinquennio, l'erogazione di contributi in favore delle pubblicazioni alle quali sia stato riconosciuto dall'apposita commissione il carattere dell' “elevato valore culturale”. L'articolo 18 della legge 25 febbraio 1987 n. 67, ha confermato sine die detto fondo, mantenendo sostanzialmente inalterata la precedente normativa.
La VII Commissione (Cultura) della Camera ha iniziato l’esame della relazione in titolo nella seduta del 10 ottobre 2007. Il relatore, onorevole Tessitore, nell’illustrare il contenuto del provvedimento sottolineava la gravità della riduzione degli stanziamenti previsti a favore di attività fondamentali per lo sviluppo culturale ed economico del paese ed esprimeva il convincimento che nei momenti di difficoltà economica sia necessario individuare le priorità ed indicare con chiarezza i criteri con cui sono distribuiti i finanziamenti.
Nella seduta del giorno successivo il sottosegretario Mazzonis assicurava l’intento del Governo di fornire a breve informazioni relativamente ai criteri sulla base dei quali le commissioni ministeriali competenti procederanno all'assegnazione dei contributi e l'elenco delle assegnazioni dei fondi contenuto nell'ultima legge finanziaria, informazioni di cui nel corso del dibattito si era evidenziata la mancanza. Pertanto il presidente, onorevole Barbieri, rinviava ad altra seduta la votazione della proposta di parere formulata dal relatore.
Nella seduta del 16 ottobre 2007 il sottosegretario Andrea Marcucci consegnava alla Commissione la documentazione richiesta, nella quale vengono evidenziati i criteri per l'assegnazione dei fondi previsti dal provvedimento in discussione e fornite le informazioni relative alla composizione delle commissioni che assegnano i fondi stessi.
La 7ª Commissione (Istruzione) del Senato ha avviato l’esame del provvedimento nella seduta del 17 ottobre 2007, con l’illustrazione da parte della relatrice Carloni, la quale deplorava la grave situazione di tagli conseguente alla precedente manovra finanziaria, su cui auspicava un intervento correttivo. Inoltre, giudicava utile un approfondimento sui criteri di assegnazione delle risorse al fine di elaborare nuove proposte di riparto e di valutare la congruità e l'adeguatezza delle scelte compiute.
L’esame riprendeva nella seduta del 23 ottobre, nella quale si evidenziava l’esigenza (in sintonia con le valutazioni emerse presso la VII Commissione della Camera) di una maggiore trasparenza circa i criteri di attribuzione delle risorse, nonché di un monitoraggio sui risultati conseguiti dai soggetti interessati: Si ribadiva quindi la necessità di incrementare le risorse destinate al Fondo per l'editoria, di cui si lamentava l’esiguità.
Il sottosegretario Mazzonis riferiva essere in corso una riflessione sul complesso degli interventi concernenti il Fondo per l'editoria, anche a partire dagli incentivi previsti, nel quadro di un ripensamento delle relative leggi, e forniva chiarimenti circa i criteri di composizione delle commissioni preposte alla individuazione dei soggetti beneficiari dei contributi pubblici:
Tipologia |
Ministero competente |
Argomento |
Commissioni competenti
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Pareri espressi |
Schema di decreto |
Sviluppo economico |
Ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per l’anno 2007, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni ed altri organismi (171) |
X Attività produttive (Camera)
10ª Industria, commercio, turismo (Senato) |
Favorevole espresso il 16/10/2007
Favorevole espresso il 23/10/2007
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Lo schema di decreto in titolo sottopone alle competenti Commissioni parlamentare, ai sensi dell’articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002), la proposta di ripartizione delle risorse iscritte – secondo quanto previsto dalla norma richiamata – nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico relativa a contributi da erogare ad enti, istituti , associazioni ed altri organismi. Al riguardo nella relazione che accompagna lo schema di decreto si ricorda che il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri (divenuto legge n. 233 del 2006), che ha disposto la costituzione del Ministero dello sviluppo economico, ha sottratto allo stesso le competenze in materia di commercio internazionale e in materia di turismo trasferendo con esse anche le relative risorse alle amministrazioni competenti.
Con lo schema di decreto n. 171, pertanto, si prevede di ripartire 1'intera somma assegnata allo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno 2007 sulla base di un'unica macrofinalità: contributi ad enti di ricerca ed organismi di normalizzazione. Tale somma ammonta a 1.147.000 euro, di cui, a seguito dell'accantonamento operato ai sensi del comma 507 della legge finanziaria 2007, effettivamente disponibili 1.002.000 euro, con un decremento rispetto al 2006 di 848 mila euro.
Nella tabella allegata alla relazione sullo schema si illustrano le finalizzazioni dei contributi.
Nello specifico, risorse pari a 80 mila euro sono dirette a promuovere l'incremento delle piccole e medie industrie (si tratta di sussidi finalizzati alla promozione di iniziative da parte delle PMI, quali convegni e studi).
I contributi in favore delle stazioni sperimentali per l'industria ammontano a 270 mila euro. La finalità di tale stanziamento è quella di consentire alle stazioni sperimentali di indirizzare le risorse proprie (in gran parte derivanti dai contributi obbligatori delle imprese del settore) in modo più specificamente mirato alla ricerca applicata. Di fatto, quindi, si tratta di un contributo che copre parte delle spese per il personale di questi enti, ma indirettamente incide sugli stanziamenti per la ricerca applicata nei settori produttivi di riferimento.
Le risorse destinate agli organismi di normalizzazione (UNI - Ente nazionale italiano di unificazione e CEI - Comitato elettronico italiano) per finalità istituzionali ammontano a 475 mila euro ed a 155 mila euro per la stipula di convenzioni per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle norme tecniche per la salvaguardia della sicurezza.
Infine, 22 mila euro sono destinati all'ISPESL (Istituto superiore di prevenzione e sicurezza sul lavoro) per la divulgazione delle linee guida applicative per la divulgazione della cosiddetta «direttiva macchine».
La X Commissione (Attività produttive) della Camera cominciava l'esame dell’atto Governo n. 171 nella seduta del 16 ottobre 2007 con l’illustrazione da parte del presidente e relatore Capezzone, il quale concludeva la sua esposizione proponendo di esprimere un parere favorevole. Nel dibattito si eccepiva come dal provvedimento sottoposto alla valutazione della Commissione non emergessero con chiarezza i criteri di ripartizione dei fondi e l'opportunità di verificare il corretto utilizzo delle somme assegnate, rilievi sui quali concordava il relatore, il quale si dichiarava favorevole ad una revisione complessiva del sistema dei finanziamenti alle imprese. A fronte dei rilievi espressi, il sottosegretario Tradiotto sottolineava come il provvedimento in esame sia assolutamente rispettoso tanto dei pareri precedentemente espressi dalle Camere, quanto dei vincoli di destinazione che sono illustrati nella relazione e che sono del tutto trasparenti. La Commissione attività produttive approvava, quindi, la proposta di parere favorevole del relatore.
La 10ª Commissione (Industria, commercio, turismo) del Senato iniziava l’esame della relazione nella seduta del 23 ottobre 2007, in cui il relatore Palumbo illustrava il provvedimento sul quale proponeva di esprimere parere favorevole.
Al riguardo sia il relatore, sia il viceministro D'antoni sottolineavano la congruità dello stanziamento di 80 mila euro a favore delle piccole imprese alla luce del fatto che esso è in realtà destinato all'attività di promozione consistente in studi e convegni. Il viceministro precisava, inoltre, che l’entità delle somme destinate alle stazioni sperimentali e agli organismi per la normalizzazione è più cospicua, in quanto coerente con l'impegno più generale del Governo di favorire la ricerca industriale.
Conclusivamente, la Commissione approvava la proposta del relatore di parere favorevole.
Tipologia |
Ministero competente |
Argomento |
Commissioni competenti
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Pareri espressi |
Schema di decreto |
Presidenza del Consiglio dei ministri |
Ripartizione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2007 (175) |
V Bilancio (Camera)
5ª Bilancio (Senato) |
Favorevole con osservazioni espresso il 30/10/2007
Non espresso* |
(*) Il parere si intende non espresso nel periodo considerato dalla presente pubblicazione
La V Commissione (Bilancio) della Camera iniziava l’esame dello schema di riparto nella seduta del 17 ottobre 2007 con l’illustrazione da parte del presidente e relatore, onorevole Duilio. A conclusione della sua esposizione il relatore evidenziava l’opportunità di un coinvolgimento del Parlamento nella scelta delle domande ammesse al finanziamento e riteneva meritevole di riflessione, considerato che la Chiesa cattolica è già direttamente destinataria di gran parte delle risorse dell'otto per mille, il fatto che, in base allo schema di decreto, risultassero destinatarie di finanziamenti numerose domande presentate da enti religiosi.
Nella seduta del 24 ottobre le tematiche ricordate trovavano approfondimento anche alla luce delle precisazioni fornite dal sottosegretario Antonangelo Casula. Quest’ultimo ricordava come le risorse disponibili non siano ancora sufficienti a soddisfare le richieste di finanziamento per i numerosi progetti pervenuti alla Presidenza del Consiglio e valutati favorevolmente nelle competenti sedi tecniche, ma che il disegno di legge finanziaria per il 2008, prevedendo l'ulteriore riduzione dei tagli a suo tempo apportati alla autorizzazione di spesa di cui all'articolo 47 della legge n. 222 del 1985, renderà più agevole l'operato dell'amministrazione chiamata a finanziare gli interventi considerati dalla stessa legge n. 222 e dal relativo regolamento di attuazione.
Il presidente e relatore, onorevole Duilio, presentava una proposta di parere favorevole subordinatamente all'accoglimento di osservazioni volte a prospettare alcuni limitati correttivi al testo del provvedimento, sulla base della premessa che, nonostante il parziale ripristino delle risorse relative all'otto per mille, le disponibilità risultano comunque notevolmente inferiori rispetto all'ammontare delle richieste contenute nelle domande che sono state valutate positivamente, con la conseguenza che rimangono escluse dal riparto numerose domande meritevoli, concernenti, in particolare, i settori delle calamità naturali, della lotta alla fame nel mondo e per garantire l'assistenza ai rifugiati.
Nel periodo considerato dalla presente pubblicazione la 5ª Commissione (Bilancio) del Senato non ha espresso il proprio parere.
Tipologia |
Ministero competente |
Argomento |
Commissioni competenti
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Pareri espressi |
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Schema di decreto |
Università e ricerca |
Ripartizione del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2007 (176) |
VII Cultura (Camera)
7ª Istruzione pubblica (Senato) |
Non espresso *
Favorevole con osservazione espresso il 17/10/2007 |
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(*) Il parere si intende non espresso nel periodo considerato dalla presente pubblicazione
Con lo schema di decreto in titolo si sottopone alle competenti Commissioni parlamentari la proposta di ripartizione del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, iscritto sul capitolo 7236 dello stato di previsione del Ministero dell'università e ricerca. Detto Fondo è stato previsto dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 204 del 1998, con cui si stabilisce che, a partire dal 1° gennaio 1999, gli stanziamenti da destinare ai sensi della normativa vigente o di successivi provvedimenti legislativi agli enti e alle istituzioni di ricerca sono determinati con un'unica autorizzazione di spesa ed affluiscono ad apposito Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca finanziati dal Ministero dell’università e della ricerca scientifica (ora dell’università e ricerca). Il Fondo deve essere ripartito annualmente dal ministro con propri decreti, comprensivi delle indicazioni per i due anni successivi, emanati previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, ai sensi del già richiamato articolo 7 del decreto legislativo n. 204 del 1998.
La norma prevede, inoltre, che il riparto venga effettuato sulla base dei programmi pluriennali di attività da predisporre, da parte degli enti destinatari delle assegnazioni finanziarie, per l'approvazione del Ministero. Tali programmi, nel sistema delineato dal decreto legislativo n. 204, devono essere elaborati in coerenza con le indicazioni del Programma nazionale per la ricerca (PNR), predisposto dal ministro e approvato dal CIPE nella seduta del 18 marzo 2005. In ottemperanza alle predette disposizioni gli enti pubblici di ricerca vigilati hanno presentato i loro programmi pluriennali di attività per il periodo 2007-2009.
Nella relazione che accompagna lo schema di decreto si fa presente che lo stanziamento iniziale del cap. 7236 ammontava, in termini di competenza, a 1.767.567.000 euro, importo comprensivo della somma di 14.000.000 euro destinata alla Società Sincrotrone di Trieste S.p.A. con erogazione diretta ai sensi della legge 31 marzo 2005, n. 43, di conversione del decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, somma da accantonare per le finalità di cui sopra unitamente all'importo di 1.135.700 euro da assegnare all'Università degli studi di Firenze a chiusura di quanto dovuto per l'anno 2006 per il funzionamento dell'Istituto Papirologico "G. Vitelli", transitato al predetto Ateneo ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo n. 127 del 2003 di riordino del Consiglio nazionale delle ricerche.
Dalla predetta disponibilità, a seguito dell'applicazione dell'articolo 1 comma 507 della legge finanziaria 2007 e del successivo decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito nella legge 2 agosto 2007 n. 127, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, è stato accantonato dal Ministero dell'economia e delle finanze l'importo di 92.021.713,34 euro. Pertanto la somma attualmente disponibile per il riparto del fondo ordinario per gli enti di ricerca ammonta a complessivi 1.675.545.286,66 euro, somma comprensiva dei precitati contributi in favore della Società Sincrotrone di Trieste S.p.A. e dell'Università degli studi di Firenze.
Nella relazione si fa presente che in sede di riparto delle somme stanziate nell'anno 2006 con il decreto ministeriale 28 novembre 2006, n. 2532, gli enti sono stati invitati ad elaborare i propri bilanci di previsione per l'anno 2007 avendo come riferimento il 95 per cento delle assegnazioni accordate nel 2006 a titolo di contributo ordinario di funzionamento. Per l'elaborazione del prospetto di riparto per il 2007 non sono stati calcolati tra le assegnazioni di partenza le assegnazioni straordinarie a destinazione vincolata che per il 2006 ammontavano a complessivi 17.825.000 euro.
In merito alle valutazioni che hanno guidato la proposta di riparto per l'anno 2007, si rileva che sono state inizialmente prese in considerazione le assegnazioni ordinarie accordate agli enti nel passato esercizio ed in particolare quelle relative a necessità di carattere straordinario, alcune delle quali derivano da impegni, anche di carattere internazionale, assunti in precedenza.
Quindi si è ritenuto di individuare parametri di valutazione delle attività di ricerca scientifica basati sia su criteri di merito e desunti dai documenti ufficiali del Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (CIVR) che individuano coefficienti di ripartizione delle risorse destinate agli enti di ricerca, sia altri parametri di valutazione tratti dal VI Programma Quadro e considerati sulla base dei fondi acquisiti dagli enti durante il corso dell'esercizio del predetto VI Programma.
La valutazione sulla somma disponibile da ripartire per 40.740.462,00 euro (importo derivante dalla sottrazione dalla somma iniziale da ripartire di 120.477.297,66 euro delle assegnazioni straordinarie e della riattribuzione a tutti gli enti del 100 per cento del fondo ordinario relativo all'anno 2006) è stata effettuata ripartendo 20.000.000 euro in percentuale, sulla base dei criteri sopra descritti (CIVR e VI Programma Quadro) e 10.000.000 euro sempre in percentuale, calcolata sulla base del rapporto tra l'assegnazione ai singoli enti e l'assegnazione totale del fondo ordinario, relativo all'anno 2006.
Infine la restante somma di 10.740.462 euro è stata ripartita tra i tre enti - INAF, INGV, INRIM - in base alle esigenze manifestate dagli stessi nei rispettivi piani triennali 2007/2009.
Particolare attenzione viene posta al programma internazionale di ricerca finalizzato alla produzione economica di energia da fusione (realizzazione della macchina ITER e partecipazione alle attività definite nell'ambito dell'accordo sul "Broader Approach" tra Europa e Giappone). Per tale programma è prevista una spesa complessiva, nel quinquennio 2007-2011, di 60 milioni di euro, da erogare tramite il Consiglio nazionale delle ricerche e l'Istituto nazionale di fisica nucleare. Per l'anno 2007 la spesa prevista per l'avvio delle attività progettuali è di 8 milioni di euro complessivi, da erogare nella misura di 5 milioni al CNR e 3 milioni all'INFN.
Viene inoltre concesso al CNR un contributo straordinario di 1.000.000 euro per l'ultimo anno di attuazione dell'accordo di programma in corso fra Ministero dell’università e della ricerca, C.N.R. ed E.N.E.A. per la gestione italiana della presidenza dell'iniziativa Eureka dal 1° luglio 2006 al 30 giugno 2007.
L'assegnazione al predetto ente deve comprendere anche le quote di partecipazione ad importanti iniziative anche di carattere internazionale, quali l'Istituto Von Karman, l'Associazione AFIRIT e Human Frontier Science Program Organization, per un importo complessivo di circa 1,3 milioni di euro, nonché dei maggiori oneri derivanti dalla partecipazione dell'Italia al Laboratorio European Syncrotron Radiation Facility (E.S.R.F.) di Grenoble, il cui contributo ordinario deve essere erogato per disposizione legislativa tramite l'Istituto nazionale per la fisica della materia (I.N.F.M.), ora accorpato al C.N.R. secondo quanto stabilito dal decreto legislativo n. 127 del 2003 di riordino del Consiglio nazionale delle ricerche.
Nella relazione che illustra lo schema di decreto si segnala inoltre che l'assegnazione in favore del C.N.R. è comprensiva delle somme per il finanziamento degli oneri destinati alla realizzazione dei progetti finalizzati già approvati dal C.I.P.E., nonché della somma determinata nella misura massima di 2.582.284 euro in favore dell'Istituto di biologia cellulare per attività internazionale afferente all'area di Monterotondo; l'assegnazione è, inoltre, comprensiva di un contributo di 300.000 euro per avviare un progetto di protezione ambientale al fine di consentire al CNR di affrontare problematiche ambientali sull'isola di Pianosa.
Per l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), viene proposta un'assegnazione straordinaria di 10.000.000 euro destinata alla gestione delle risorse per le attività connesse al programma nazionale di ricerca scientifica e tecnologica in Antartide, la cui realizzazione è affidata al "Consorzio nazionale per l'attuazione del Programma nazionale di ricerche in Antartide", cui l'ente partecipa in qualità di socio fondatore.
Nella proposta di riparto si propone poi la conferma, anche per l'anno 2007, di un contributo straordinario di 1.700.000 euro in favore dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale - O.G.S. per le spese di manutenzione straordinaria della nave oceanografica OGS- Explora, la cui utilizzazione riveste particolare valenza anche nell'ambito di attuazione del Programma nazionale di ricerca scientifica e tecnologica in Antartide.
Nei confronti della Stazione Zoologica "Anton Dohrn" di Napoli si è tenuto conto, come negli anni passati, delle esigenze connesse alla costituzione di un polo di eccellenza, in linea con la politica delineata nel Programma nazionale per la ricerca al fine di sostenere il progressivo processo di integrazione sul territorio tra quello che è l’unico ente di ricerca a carattere nazionale esistente nel Mezzogiorno e le strutture di ricerca (consorzi pubblico-privati) operanti sul territorio nell'ambito del settore disciplinare di competenza. L'assegnazione straordinaria proposta ammonta a 1.000.000 euro.
Si propongono inoltre ulteriori incrementi delle assegnazioni ordinarie di taluni enti (CNR, INRIM, INGV, INAF), motivati dalla necessità di sopperire a particolari esigenze legate alla realizzazione dei programmi di attività ovvero sofferenze di bilancio.
Nella relazione si segnala che la somma di 232.405 euro è destinata alla Fondazione Centro italiano studi sull'Alto Medioevo (CISAM) di Spoleto, che verrà erogata ai sensi dell'articolo 3 comma 1, del decreto legislativo n. 419 del 1999, essendo stata rinnovata in data 15 maggio 2007, per il biennio 2007-2009, la convenzione con la predetta Fondazione.
Nella relazione si fa osservare, infine, che anche per il corrente anno si propone di non operare il taglio sulle assegnazioni in favore di alcuni enti di ricerca considerati nel riparto (C.N.R., A.S.I., O.G.S.) previsto dall'articolo 51, comma 9, della legge n. 449 del 1997, al fine di costituire, unitamente ad altre risorse derivanti da analoghe riduzioni previste dalla norma, il Fondo speciale per lo sviluppo della ricerca di interesse strategico, da assegnare al finanziamento di specifici progetti. Ciò in considerazione degli altri strumenti a disposizione del Ministero per interventi di valenza strategica nel settore della ricerca (in particolare FIRB).
Quanto alle indicazioni per il biennio successivo - da fornirsi ai sensi del disposto di cui all'articolo 7, comma 2 del decreto legislativo n. 204 del 1998 – lo schema di riparto prevede, come per lo scorso anno, che gli enti destinatari delle assegnazioni potranno considerare quale dato certo per la predisposizione dei propri bilanci di previsione 2008 e 2009 il 95 per cento delle assegnazioni stabilite per il corrente esercizio, al netto delle assegnazioni aventi carattere straordinario. Ciò nella prospettiva di costituire, anche negli anni successivi, quel fondo di riequilibrio, seppur di contenuta entità, che consenta di fornire riscontri positivi agli enti che dimostreranno di saper utilizzare al meglio le risorse loro accordate.
La VII Commissione (Cultura) della Camera ha iniziato l’esame dell’atto Governo n. 176 nella seduta del 25 ottobre 2007. Il relatore, onorevole Americo Porfidia, illustrava il provvedimento ed evidenziava conclusivamente che il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 147 del 2007, approvato definitivamente dal Senato il 17 ottobre 2007, reca all'articolo 3, comma 1, una disposizione che interessa il Fondo oggetto dello schema di riparto in esame. Si prevede infatti che l'importo di 7,5 milioni di euro, destinato per il 2007 dalla legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007) al reclutamento di ricercatori degli enti pubblici di ricerca vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca sulla base di un piano straordinario da adottare entro il 30 aprile 2007, non essendo stato predisposto il piano in questione, sia assegnato al Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca con la finalità di assicurare comunque l'assunzione di ricercatori. Il relatore segnalava anche l’opportunità che il Governo fornisse chiarimenti relativamente alla mancata assegnazione di fondi all'Istituto nazionale per la montagna.
La 7ª Commissione (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato ha iniziato e concluso l’esame dell’atto Governo n. 178 nelle sedute antimeridiana e pomeridiana del 17 ottobre 2007. Nel riferirne alla Commissione il contenuto relatore Ranieri rilevava preliminarmente l'opportunità che il Governo presenti il riparto entro il primo trimestre dell'anno di riferimento, anche al fine di consentire un'approfondita valutazione da parte del Parlamento. Esprimeva poi particolare soddisfazione per i criteri di attribuzione dei maggiori stanziamenti (incrementati, rispetto al 2006 , di circa 40 milioni di euro) che tengono conto fra l'altro della qualità dei progetti di ricerca, recependo in tal modo le considerazioni emerse in occasione del dibattito sul riparto dello scorso anno. In particolare, il relatore rilevava che circa 20 milioni di euro sono distribuiti in percentuale sulla base dei risultati contenuti nel Rapporto del Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (CIVR) per gli anni 2001-2003, nonché degli esiti della partecipazione al VI Programma quadro dell'Unione europea. Evidenziava, inoltre, che un'ulteriore quota delle maggiori risorse è attribuita a tre enti - INAF, INGV, INRIM – in base alle esigenze manifestate dagli stessi nei rispettivi piani triennali 2007-2009 ed esprimeva soddisfazione per l'aumento dei fondi alla Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, che costituisce un centro di eccellenza rispetto al quale ruoterà la creazione di un consorzio con altri enti di ricerca presenti sul territorio con riguardo alle scienze della vita.
A conclusione del dibattito, con votazione per parti separate, la Commissione approvava (in parte a maggioranza, in parte all’unanimità) la proposta del relatore di parere favorevole con un’osservazione volta a ribadire, tenuto conto del dibattito svoltosi lo scorso anno, l'opportunità che il Governo presenti il riparto entro il primo trimestre dell'anno di riferimento, anche al fine di consentirne un'approfondita valutazione da parte del Parlamento;
Tipologia |
Ministero competente |
Argomento |
Commissioni competenti
|
Pareri espressi |
Relazione integrativa |
Beni e attività culturali |
Ripartizione del Fondo unico per gli investimenti iscritto nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno 2007 (186) |
VII Cultura (Camera)
7ª Istruzione pubblica (Senato) |
Non espresso*
Non espresso* |
(*) Il parere si intende non espresso nel periodo considerato dalla presente pubblicazione
Si ricorda che il 12 luglio 2007 la Commissione cultura della Camera aveva espresso parere favorevole sulla relazione concernente l'utilizzo dell'importo di 165.016.252,81 euro al netto dell'accantonamento (la 7ª Commissione del Senato ha formulato parere favorevole con osservazioni il 17 luglio), segnalando, nel corso dell'esame del documento, l'opportunità che il Governo chiarisse la destinazione delle risorse disaccantonate - 23.726.123 euro -, eventualmente trasmettendo un successivo schema di riparto da sottoporre all'esame della Commissione medesima.
La relazione in titolo, che riguarda appunto la ripartizione dell'ulteriore somma disaccantonata e resasi disponibile, implementa le assegnazioni previste per legge fino all'importo effettivamente indicato da ciascuna norma di autorizzazione; tale importo è evidenziato nella tabella allegata all'articolo 1, comma 1360, della legge finanziaria 2007, riportata dalla Tabella 1 della relazione (la Tabella n. 2 evidenzia la disponibilità delle risorse finanziarie sul Fondo unico degli investimenti come ridotta per effetto degli accantonamenti previsti dal comma 501 della legge finanziaria per il 2007, illustrata nell’atto Governo n. 110).
Infine, la Tabella n. 5 evidenzia la ripartizione delle risorse disaccantonate (come detto pari a 23.726.123 euro) per centri di responsabilità, capitoli di bilancio, autorizzazioni legislative e corrispondenti importi in termini di competenza e di cassa.
2) Atti pubblicati nella Gazzetta ufficiale
(a seguito di espressione del parere parlamentare)
Nessuno