Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Controllo Parlamentare
Titolo: L'attività di controllo parlamentare n. 11/XV luglio-agosto 2007
Serie: L'attività di controllo parlamentare    Numero: 7    Progressivo: 2007
Data: 31/08/2007

Notiziario mensile

Numero 11/XV – luglio-agosto 2007

 

 

 

 

L’attività di controllo

parlamentare

 

 

 

 

 

MONITORAGGIO DI:

 

ATTI DI INDIRIZZO

E DI CONTROLLO

 

NOMINE GOVERNATIVE

 

RELAZIONI AL PARLAMENTO

PIANI DI RIPARTO

E ALTRI ADEMPIMENTI

 

a cura del Servizio per il Controllo parlamentare

 

Camera dei deputati

 

 

 

 

  

 

N.B.: I DATI CONTENUTI NEL PRESENTE NOTIZIARIO SONO RELATIVI AI MESI DI

 LUGLIO E AGOSTO 2007

 

 

 

 

INDICE

 


 

Sezione I5

A) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO B) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI CONTROLLO.. 5

In evidenza a luglio e agosto. 7

A) Monitoraggio degli atti di indirizzo. 14

Presidenza del Consiglio dei Ministri17

Ministero degli affari esteri19

Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. 25

Ministero della difesa. 27

Ministero dell’economia e delle finanze. 31

Ministero delle infrastrutture. 35

Ministero dell’interno. 38

Ministero del lavoro e della previdenza sociale. 47

Ministero della pubblica istruzione. 51

Ministero della solidarietà sociale. 57

Ministero dell’università e della ricerca. 65

B) Monitoraggio degli atti di controllo. 69

Comunicazioni pervenute nel mese di luglio a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo. 70

Ministero degli affari esteri71

Ministero dell’economia e delle finanze. 73

Ministero della giustizia. 75

Ministero delle infrastrutture. 77

Ministero dei trasporti79

Ministero della salute. 80

Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione relative al mese di luglio 2007  81

Sezione II83

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI83

In evidenza a luglio e agosto. 85

a) Principali cariche scadute nel periodo 1°/7 - 30/9/2007. 91

b) Proposte di nomina presentate per il parere e monitoraggio delle successive nomine governative  99

c) Comunicazioni di nomine effettuate. 109

d) Altre nomine. 114

Sezione III117

RELAZIONI AL PARLAMENTO ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNODA OBBLIGO DI LEGGE. 117

In evidenza a luglio e agosto. 119

a) Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento. 129

b) Piani e atti di riparto di risorse economiche. 183

1) Atti all’esame delle Commissioni parlamentari183

2) Atti pubblicati nella Gazzetta ufficiale. 206

c) Monitoraggio sull’emanazione degli atti normativi207


AVVERTENZA

 

 

            Questa pubblicazione trae origine dal lavoro svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sul monitoraggio di vari tipi di adempimenti governativi nei confronti del Parlamento, per offrire notizie, dati statistici ed altre informazioni utili per l’attività parlamentare.

            A tal fine il notiziario è stato suddiviso in tre sezioni in modo da considerare analiticamente gli adempimenti governativi a fronte di obblighi derivanti da leggi ovvero da deliberazioni e iniziative non legislative della Camera dei deputati, nonché dalla trasmissione degli atti per i quali è prevista l’espressione di un parere parlamentare.

 

            La sezione I consta di due parti.

Nella parte A) viene presa in esame l’attuazione data dai diversi Ministeri agli impegni contenuti in atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni in Assemblea e in Commissione, ordini del giorno accolti, accolti come raccomandazione dal Governo e/o approvati dall’Assemblea o dalle Commissioni). Delle note di attuazione trasmesse dalle amministrazioni di volta in volta competenti si dà conto tramite schede che ne riassumono i contenuti ponendoli a raffronto con gli impegni assunti dal Governo con gli atti di indirizzo cui le note si riferiscono, precedentemente sollecitate dal Servizio per il controllo parlamentare.

L’andamento delle attuazioni viene illustrato anche attraverso un prospetto statistico che fornisce, con cadenza periodica, il rapporto percentuale tra atti segnalati e attuazioni pervenute dalle amministrazioni, nonché tramite grafici che “fotografano” in che misura i diversi Ministeri hanno fornito risposta, fino alla data considerata, agli impegni di rispettiva competenza.

Nella parte B) si analizzano le comunicazioni trasmesse, sempre nel periodo considerato, dai dicasteri a seguito delle segnalazioni operate dal Servizio per il controllo parlamentare, attraverso un’attenta lettura degli atti parlamentari, di ulteriori iniziative prospettate dai rappresentanti del Governo in sede di risposta ad atti di sindacato ispettivo (interrogazioni e interpellanze). Sempre in questa parte della pubblicazione si dà conto delle nuove segnalazioni operate nel periodo considerato, riportando la citazione testuale del resoconto parlamentare utilizzata per individuare ulteriori adempimenti che potranno formare oggetto di successive comunicazioni dei Ministeri competenti.

 

La sezione II dà conto delle proposte di nomina trasmesse per l’espressione del parere parlamentare ovvero delle comunicazioni fornite dal Governo circa le avvenute nomine presso enti, effettuate nei casi previsti dalla legge 24 gennaio 1978, n. 14, nonché delle cariche scadute nel periodo in esame e di quelle in scadenza nel periodo successivo. Inoltre viene monitorato l’esito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari di entrambe le Camere in sede di nomina da parte del Governo.

La sezione cerca quindi di fornire un quadro della situazione delle nomine governative in molti enti pubblici o privatizzati tramite l’utilizzo di una banca dati istituita negli ultimi mesi del 2002 dal Servizio per il controllo parlamentare per colmare una lacuna sentita non solo a livello parlamentare. Tale banca dati viene implementata dal Servizio stesso tramite la ricerca e l’esame di documenti di varia provenienza (prevalentemente parlamentare e governativa) nonché il contatto diretto con i Ministeri competenti per le nomine e con gli enti stessi. Lo scopo è appunto quello di fornire dati di non facile reperibilità, ordinati in modo cronologicamente e logicamente coerente per far sì che l’utente possa meglio orientarsi in un campo vario e complesso. In tal modo è possibile disporre, mese per mese, di uno scadenzario delle principali nomine che dovranno poi essere rinnovate ed avere notizia dell’esito dei pareri espressi dalle competenti Commissioni. Vengono poi fornite informazioni essenziali sulle procedure di nomina, sui riferimenti normativi e sulle principali caratteristiche degli enti stessi.

La sezione III consta di tre parti.

Nella prima parte si illustrano gli esiti del monitoraggio svolto sulle relazioni al Parlamento, distinte tra “governative” e “non governative”, delle quali viene redatto un prospetto statistico che fornisce il rapporto tra il numero di quelle in carico e di quelle trasmesse dal Governo nei tempi previsti.

Segue quindi l’elencazione:

delle relazioni “in ritardo”, ossia quelle la cui trasmissione era prevista nel periodo preso in considerazione dalla pubblicazione, ma non inviate dai Ministeri o, nel caso delle relazioni non governative, dalle autorità competenti, considerando cheper relazione “in ritardo” si intende:

-          nel caso in cui la legge istitutiva preveda la trasmissione della relazione in termini precisi e definiti (ad esempio “entro il 31 dicembre di ogni anno”), la relazione è considerata in ritardo a partire dal giorno successivo;

-          nel caso in cui la legge stabilisca scadenze temporali senza fare riferimenti specifici (ad esempio “ogni anno”), la relazione è considerata in ritardo se non è trasmessa entro la fine del periodo successivo di riferimento. Ad esempio, in caso di frequenza annuale, la relazione per l’anno 2006 deve essere trasmessa entro la fine del 2007. Nel caso di relazione semestrale, entro la fine del semestre successivo a quello a cui deve riferirsi la relazione: ad esempio, la relazione riferita al primo semestre del 2007 deve pervenire entro la fine del secondo semestre dello stesso anno. Per le relazioni ultrannuali si applica comunque il termine dell’anno successivo;

 delle relazioni pervenute nei termini;

 delle relazioni di nuova istituzione, ossia previste da disposizioni entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal Bollettino.

Va infine puntualizzato che, ai fini della compilazione della statistica complessiva, non si tiene conto delle relazioni a frequenza irregolare nonché di quelle eventuali (ad esempio previste solo a seguito di eventi particolari).

La seconda parte della Sezione III analizza piani e atti di riparto di risorse economiche sui quali è previsto il parere delle Commissioni parlamentari competenti. Di tali piani viene illustrato il contenuto nonché i pareri eventualmente espressi nel periodo considerato sia dalla Camera che dal Senato. Si dà inoltre conto dell’atto emanato dal Governo, evidenziando, se del caso, eventuali difformità rispetto agli orientamenti manifestati dalle Commissioni parlamentari

Da tale analisi possono ricavarsi utili indicazioni sulle effettive modalità di utilizzo delle risorse finanziarie utilizzabili dai Ministeri.

Nella terza parte della Sezione si elencano gli atti normativi emanati dal Governo nel periodo in esame, distinti tra decreti legislativi ed altri atti normativi.

            Le informazioni riportate sono tratte dalle banche dati gestite dal Servizio per il controllo parlamentare, alimentate sulla base dei dati contenuti nelle Gazzette Ufficiali, degli atti parlamentari, nonché delle informazioni acquisite direttamente dai Ministeri. Per quanto riguarda il monitoraggio degli atti normativi, le informazioni riportate sono ricavate dalla banca dati dell’Osservatorio legislativo, gestita dal Servizio Studi.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione I

 

A) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO

 

B) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI CONTROLLO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La presente Sezione consta di due parti. Nella parte A) si dà conto delle note trasmesse dai diversi Ministeri in attuazione di atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno). Nella parte B) vengono monitorate sia le note pervenute nel periodo considerato a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo, sia le segnalazioni al Governo conseguenti a risposte rese ad atti di sindacato ispettivo



In evidenza a luglio e agosto

 

Le attuazioni governative:

 

Nel mese di luglio 2007 sono pervenute al Servizio per il controllo parlamentare 31 note governative di attuazione di atti di indirizzo, quasi esclusivamente ordini del giorno (con l’eccezione di due risoluzioni concernenti, rispettivamente, la ratifica della Convenzione Unesco sul patrimonio intangibile, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003, e la sospensione delle procedure di recupero di immobili pubblici locati a personale della Polizia di Stato). Il dato numerico di luglio si colloca in linea con quello dei due mesi precedenti (a giugno le note trasmesse sono state 35 ed a maggio 31), confermando che il picco registrato nel mese di aprile con 65 attuazioni non ha, per il momento, avuto seguito.

Le note ricevute dal Servizio per il controllo parlamentare sono state trasmesse dalla Presidenza del Consiglio e dai Ministeri degli affari esteri, dell’ambiente, della difesa, dell’economia e delle finanze, delle infrastrutture, dell’interno, del lavoro e della previdenza sociale, della pubblica istruzione e della solidarietà sociale.

Se si prende in considerazione il rapporto tra il numero complessivo di attuazioni e il novero dei Ministeri attuanti, si rileva che le amministrazioni della solidarietà sociale e dell’interno, le quali hanno dato seguito, rispettivamente, a sette ed a sei impegni di competenza, hanno fatto registrare nel periodo considerato, insieme al Ministero degli affari esteri (che ha trasmesso quattro note) il maggior numero di adempimenti. Si tratta, comunque, di dati sensibilmente inferiori al record di attuazioni (per ora lontano dall’essere imitato) fatto registrare dal Ministero delle infrastrutture nel mese di aprile con 19 note trasmesse.

Le attuazioni pervenute dalla Presidenza del Consiglio forniscono interessanti elementi di approfondimento in merito al ricorso alla decretazione d’urgenza alla luce delle previsioni costituzionali. Infatti, in risposta all’impegno di utilizzare per il futuro la legge comunitaria annuale per ottemperare agli obblighi comunitari senza ricorrere, in difformità al dettato costituzionale, allo strumento del decreto-legge, la Presidenza precisa che l’emanazione del decreto-legge 15 febbraio 2007, n. 10 (divenuto legge n. 46 del 2007), recante disposizioni volte a dare attuazione ad obblighi comunitari ed internazionali, ha trovato presupposti di necessità ed urgenza nell’esigenza di rimuovere tempestivamente una situazione pregiudizievole per l’interesse nazionale mediante l’adeguamento dell’ordinamento interno a quello comunitario in tempo utile ad evitare sanzioni.

Tre delle quattro note pervenute dal Ministero degli affari esteri sono riferiti all’A.C. 2193 divenuto legge n. 38 del 2007, concernente proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie e di pace, e danno seguito ad atti di indirizzo che denotano da parte dei presentatori l’interesse a focalizzare l’impegno nazionale in aree di guerra sul versante dell’aiuto e della cooperazione a tutela delle popolazioni coinvolte. In questa prospettiva si colloca la dettagliata illustrazione degli interventi italiani in Kosovo in attuazione dell’ordine del giorno Frassinetti n. 9/2193/17, con cui si fa presente come il massimo impegno finanziario del Ministero si esplichi nel settore sanitario, nelle operazioni per il reinsediamento degli sfollati, nel campo dello sviluppo agricolo, del restauro dei siti religiosi e del sostegno alle amministrazioni locali.

Sempre nella prospettiva indicata si inquadra la analitica esposizione delle iniziative attraverso le quali si dà seguito agli impegni assunti dal Governo in favore dell’educazione e della scolarizzazione delle donne dei Paesi in via di democratizzazione, in particolare delle donne afgane. Nella nota da ultimo richiamata, peraltro, si sottolinea che le politiche di genere, specificatamente l'empowerment delle donne, costituiscono una delle priorità settoriali di intervento della Cooperazione allo sviluppo italiana, coerentemente con il terzo dei Millennium Development Goals che pone l'obiettivo di "eliminare la disparità tra i generi nell'educazione primaria e secondaria entro il 2005 e a tutti i livelli entro il 2015".

Non si discosta dalla logica indicata neanche l’attuazione dell’ordine del giorno Quartiani n. 9/2193/27 (sempre riferito alla richiamata legge n. 38 del 2007), concernente le azioni a sostegno del Comitato Everest-K2-CNR, posto che il Ministero degli affari esteri riconduce il finanziamento, ai sensi della legge 26 febbraio 1987, n. 49, dell’attività del Comitato nell’area dell’Himalaya e del Karakorum, alla promozione dello sviluppo sostenibile ed al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali.

Particolare aspettativa da parte dei soggetti interessati è stata manifestata in merito all’attuazione dell’impegno, assunto dal Governo con l’accoglimento, nella seduta del 17 ottobre 2006 della IV Commissione (Difesa) della Camera, dell’ordine del giorno Rugghia n. 0/1746-bis/IV/2 in materia di riconoscimento del COCER come parte sociale nelle contrattazioni sindacali. Nella nota l’amministrazione della difesa, in linea con le dichiarazioni rese dal ministro nel corso dell’audizione del 5 luglio 2006, esprime la massima disponibilità a riconoscere alla rappresentanza militare una reale condizione di rappresentatività su un piano di parità con le altre parti sociali e a recepire le istanze e le proposte che perverranno dalle delegazioni che partecipano alla concertazione avviata per il rinnovo del contratto economico 2006-2007 e normativo 2006-2009 del comparto difesa e sicurezza.

Delle quattro note trasmesse dal Ministero dell’economia e delle finanze, tutte in attuazione di ordini del giorno riferiti alla legge finanziaria 2007, una dà conto, anche con riferimento alla sospensione degli oneri tributari e previdenziali per le aziende ed i lavoratori, delle misure adottate dal Governo per la ricostruzione delle aree della Puglia e del Molise colpite dal sisma dell’ottobre 2002. Si tratta di un evento calamitoso che, provocando il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, ha duramente colpito in particolare quel comune dell’area interessata, ma in generale tutta l’opinione pubblica.

Va peraltro segnalato che delle quattro note di attuazione richiamate (concernenti il miglioramento del trattamento economico ed il potenziamento del Corpo dei Vigili del fuoco, la lotta alle pandemie e la piena attuazione del principio della tutela delle minoranze linguistiche) tre rivestono natura interlocutoria, in quanto si limitano a rappresentare che le esigenze poste con gli ordini del giorno cui fanno seguito sono tenute dal Ministero nella debita evidenza per essere riconsiderate in sede di predisposizione del disegno di legge finanziaria per il 2008, compatibilmente con l’andamento della finanza pubblica.

Viceversa, particolarmente dettagliata nei contenuti esposti è la nota con la quale il Ministero delle infrastrutture espone gli adempimenti inerenti l’impegno (assunto con l’accoglimento come raccomandazione dell’ordine del giorno Tassone n. 9/1746-bis/231) a predisporre una piattaforma logistica che ridisegni complessivamente il sistema infrastrutturale della regione Calabria.

Dal Ministero dell’interno sono pervenute sei attuazioni che riguardano una pluralità di tematiche, tra le quali si segnala, in primo luogo, la nota concernente l’impegno per l’esecutivo di introdurre disposizioni che limitino il cumulo delle cariche negli enti dello Stato e negli organi consultivi. In detta nota il Dicastero illustra gli indirizzi del patto, sottoscritto il 12 luglio 2007 in seno alla Conferenza unificata Stato-regioni, città e autonomie locali, tra i ministri interessati per ridurre i costi delle istituzioni e snellire l'apparato organizzativo della pubblica amministrazione. Si tratta, quindi, di tematica che si ricollega strettamente al dibattito, di estrema attualità, sul contenimento degli oneri della politica.

Tutt’altra questione è quella oggetto di altre due note trasmesse sempre dal Ministero dell’interno aventi ad oggetto profili diversi dello stesso problema, ossia quello della violenza negli stadi, con riferimento al monitoraggio del fenomeno ed alla qualifica giuridica del personale addetto alla sicurezza negli stadi. Peraltro, le considerazioni contenute nelle attuazioni richiamate trovano un collegamento con quanto rappresentato dal Ministero della pubblica istruzione circa le politiche a sostegno delle pratiche sportive, in particolare nella scuola, con cui il Dicastero illustra il deciso impegno dell’amministrazione, in particolare verso gli studenti, per promuovere una cultura della pratica sportiva quale momento di formazione, di educazione alla salute e al benessere, di crescita e di socializzazione. Ciò proprio in antitesi ai fenomeni di bullismo e di violenza che spesso trovano terreno fertile proprio all’interno degli stadi.

Le due attuazioni trasmesse dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale affrontano la materia, di evidente ricaduta sociale, del trattamento di fine rapporto e delle scelte normative da parte del Governo finalizzate a consentire ai lavoratori interessati una scelta effettivamente consapevole tra le diverse forme pensionistiche complementari.

Come rilevato inizialmente, il maggior numero di attuazioni (sette) è pervenuto nel mese di luglio dal Ministero della solidarietà sociale. Di tali note, quattro hanno contenuti tra loro integrabili in quanto danno seguito ad ordini del giorno tutti riferiti all’A.C. 1287 (divenuto legge n. 233 del 2006) in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri, con cui , tra l’altro, è stato istituito proprio il Dicastero della solidarietà sociale. Con le note richiamate si forniscono chiarimenti sulla ripartizione di competenze che ne è conseguita tra Ministero della solidarietà sociale e Ministero del lavoro e della previdenza sociale, anche con riferimento agli enti del settore sottoposti a vigilanza.

Le altre tre note pervenute dal Dicastero della solidarietà sociale si riferiscono a tematiche di indiscussa rilevanza quali la destinazione e ripartizione dei fondi per le politiche sociali ed il finanziamento dei programmi di intervento a favore di persone con disabilità grave prive di sostegno familiare.

Infine, la nota pervenuta dal Ministero dell’università e della ricerca espone, richiamando il disegno di legge di iniziativa governativa sul riordino degli enti di ricerca, approvato il 2 maggio scorso dal Senato, gli orientamenti dell’esecutivo sul riordino di tali enti, nell’ottica di un loro migliore funzionamento e per l’accesso alle reti europee ed ai fondi stanziati nell’ambito del settimo programma quadro.

Nel rimandare all’illustrazione delle singole note per quanto attiene agli argomenti non espressamente richiamati in queste considerazioni, si rileva che anche in questo mese, come già nel precedente, è elevata la quota di adempimenti riferiti alla legge finanziaria 2007: su 31 attuazioni pervenute, infatti, 15 danno seguito ad ordini del giorno riferiti a detta legge (nel mese di giugno sono state 12 su 35 attuazioni).

Sempre nel periodo considerato sono state sei le comunicazioni pervenute a seguito del monitoraggio svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sulle risposte ad atti di sindacato ispettivo, trasmesse dai Ministeri degli affari esteri, dell’economia e finanze, della giustizia, delle infrastrutture, dei trasporti e della salute.

Delle comunicazioni pervenute di più immediata rilevanza appare quella con cui il Dicastero degli affari esteri dà seguito al costante interessamento del Governo in ordine alla situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Laos, illustrando gli esiti degli ulteriori passi internazionali verso le autorità laotiane, con particolare riferimento alla drammatica situazione della minoranza Hmong.

Un tema che, invece, caratterizza specificatamente il periodo estivo e che in tale fase è spesso oggetto dell’attenzione dei media, è quello affrontato dalla comunicazione del Ministero dei trasporti con cui tale amministrazione riferisce sugli sviluppo del funzionamento dei servizi di terra dell’aeroporto di Fiumicino e del rispetto della Carta dei diritti del passeggero, questioni sollevate con l’interpellanza Meta n. 2/00448.

 

I nostri solleciti:

 

Nel periodo considerato (*) il Servizio per il controllo parlamentare ha sollecitato ai Ministeri competenti l’attuazione di 51 ordini del giorno, dei quali:

 

43 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 87 del 2007, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 11 maggio 2007, n. 61, recante “Interventi straordinari per superare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e per garantire l’esercizio dei propri poteri agli enti ordinariamente competenti” (A.C. 2826). Al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sono stati inviati 23 atti, alla Presidenza del Consiglio dei ministri 11, al Ministero dell’interno 6, al Ministero dell’economia e delle finanze 2 e al Ministero della salute 2.

 

8 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 106 del 2007, recante “Delega al Governo per la revisione della disciplina relativa alla titolarità ed al mercato dei diritti di trasmissione, comunicazione e messa a disposizione al pubblico, in sede radiotelevisiva e su altre reti di comunicazione elettronica, degli eventi sportivi dei campionati e dei tornei professionistici a squadre e delle correlate manifestazioni sportive organizzate a livello nazionale” (A.C. 1496 e A.C. 1496-B). Al Ministero delle politiche giovanili e attività sportive sono stati inviati 5 atti e al Ministero delle comunicazioni 3.

 

(*) Gli ordini del giorno vengono sollecitati ai Ministeri competenti quando la legge cui si riferiscono viene pubblicata sulla Gazzetta ufficiale.

 

Inoltre, sono state segnalate:

- alla Presidenza del Consiglio dei ministri la mozione Prestigiacomo ed altri n. 1/00199, la risoluzione in Commissione Tolotti ed altri n. 7/00215;

- al Ministero degli affari esteri le risoluzioni in Commissione Ranieri ed altri n. 7/00228, Siniscalchi ed altri n. 7/00219 e Ranieri ed altri n. 7/00253, la mozione Leoni n. 1/00159 e la risoluzione conclusiva in Commissione Ranieri ed altri n. 8/00076;

- al Ministro per gli affari regionali la risoluzione conclusiva in Commissione Zucchi ed altri n. 8/00081 e la mozione Ciocchetti ed altri n. 1/00134;

- al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare la risoluzione conclusiva in Commissione Zucchi ed altri n. 8/00081;

- al Ministero dell’economia e delle finanze le risoluzioni conclusive in Commissione Conte n. 8/00069, Lion ed altri n. 8/00067, Vannucci ed altri n. 8/00065, Realacci ed altri n. 8/00057, Benvenuto ed altri n. 8/00066 e Crisafulli ed altri n. 8/00075, Misuraca ed altri n. 7/00238, Fluvi ed altri n. 8/00079 e Nannicini n. 8/00077;

- al Ministero della giustizia la risoluzione conclusiva in Commissione Palomba n. 8/00064 e le mozioni Prestigiacomo ed altri 1/00199 e Lussana ed altri n. 1/00200;

- al Ministero delle infrastrutture la risoluzione conclusiva in Commissione Picano n. 8/00068 e la risoluzione in Commissione Iannuzzi ed altri n. 7/00212;

- al Ministero dell’interno le mozioni Germontani ed altri n. 1/00186, Pellegrino ed altri n. 1/00188, Mura ed altri n. 1/00189, Fabris ed altri n. 1/00190, Volontè ed altri n. 1/00191, Dioguardi ed altri n. 1/00196, Bianchi ed altri n. 1/00198, Prestigiacomo ed altri n. 1/00199 e Lussana ed altri n. 1/00200;

- al Ministero del lavoro e della previdenza sociale la risoluzione in Commissione Rossi Gasparrini n. 7/00250;

- al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali le risoluzioni conclusive in Commissione Lion ed altri n. 8/00067, Misuraca ed altri n. 8/00070, Mellano ed altri n. 8/00074 e Zucchi ed altri n. 8/00081 e le risoluzioni in Commissione Fundarò ed altri n. 7/00206, Misuraca ed altri n. 7/00216, Lion ed altri n. 7/00227, Servodio ed altri n. 7/00240, Marinello ed altri n. 7/00233 e Misuraca ed altri n. 7/00238;

- al Ministero delle politiche europee le mozioni Pellegrino ed altri n. 1/00188, Mura ed altri n. 1/00189, Dioguardi ed altri n. 1/00196 e Bianchi ed altri n. 1/00198;

- al Ministero delle politiche per la famiglia le mozioni Germontani ed altri n. 1/00186, Pellegrino ed altri n. 1/00188, Mura ed altri n. 1/00189, Fabris ed altri n. 1/00190, Volontè ed altri n. 1/00191, Pedrini ed altri n. 1/00194, Dioguardi ed altri n. 1/00196, Bianchi ed altri n. 1/00198, Prestigiacomo ed altri n. 1/00199 e Lussana ed altri n. 1/00200;

- al Ministero delle politiche giovanili e attività sportive la risoluzione conclusiva in Commissione Fluvi ed altri n. 8/00079;

- al Ministero della pubblica istruzione le mozioni Capitanio Santolini ed altri n. 1/00165, Frassinetti ed altri n. 1/00169, Bertolini ed altri n. 1/00168, Froner ed altri n. 1/00175, Pedrini ed altri n. 1/00194 e Dioguardi ed altri n. 1/00196 e le risoluzioni conclusive in Commissione De Simone ed altri n. 8/00071 e Li Causi ed altri n. 8/00073;

- al Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione la risoluzione conclusiva in Commissione Baldelli ed altri n. 8/00072;

- al Ministero della salute le mozioni Ciocchetti ed altri n. 1/00134, Zanella ed altri n. 1/00206 e Fogliardi ed altri n. 1/00207;

- al Ministero della solidarietà sociale le mozioni Capitanio Santolini ed altri n. 1/00165 e Froner ed altri n. 1/00175, Dioguardi ed altri n. 1/00196;

- al Ministero dei trasporti la risoluzione in Commissione Fiano ed altri n. 7/00226 e la risoluzione conclusiva in Commissione Locatelli ed altri n. 8/00080;

- al Ministero dell’università e della ricerca le risoluzioni conclusive in Commissione De Simone ed altri n. 8/00071 e Garagnani ed altri n. 8/00078.

Anche nel periodo luglio-settembre 2007 si conferma elevato il numero di mozioni e risoluzioni approvate e trasmesse ai Ministeri competenti.

 

N.B. La somma degli ordini del giorno inviati ai diversi Ministeri può non coincidere con il totale indicato in quanto il medesimo atto può investire la competenza di più amministrazioni e quindi essere segnalato ai fini dell’attuazione a più di un dicastero. Lo stesso principio vale per gli altri  atti di indirizzo (mozioni e risoluzioni).


 

Sezione I

 

A) Monitoraggio degli atti di indirizzo

 

Note trasmesse nel mese di luglio in attuazione di atti di indirizzo

 

-        Rispetto dei criteri costituzionali nell’utilizzo della decretazione d’urgenza;

-        Iniziative volte ad integrare le risorse economico-finanziarie destinate alla cooperazione allo sviluppo in Kosovo;

-        Ratifica della Convenzione Unesco sul patrimonio intangibile, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003;

-        Iniziative volte a finanziare l’educazione e la scolarizzazione delle donne nei Paesi in via di democratizzazione;

-        Iniziative a sostegno dell’azione del Comitato Everest-K2-CNR;

-        Turismo ed escursionismo montano;

-        Riconoscimento del COCER come parte sociale nelle contrattazioni sindacali;

-        Interventi finanziari per la ricostruzione delle aree della Puglia e del Molise colpite dal sisma dell’ottobre 2002;

-        Miglioramento del trattamento economico e potenziamento del Corpo dei Vigili del fuoco;

-        Lotta alle pandemie;

-        Tutela delle minoranze linguistiche;

-        Trasporti stradali e ferroviari nella regione Calabria;

-        Iniziative volte a monitorare il fenomeno della violenza negli stadi;

-        Personale addetto alla sicurezza negli stadi;

-        Trattamento del personale direttivo del Corpo di polizia penitenziaria;

-        Misure per la copertura totale dei posti in pianta organica delle strutture territoriali delle Forze dell’ordine in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia;

-        Cumulo delle cariche negli enti dello Stato e negli organi consultivi;

-        Sospensione delle procedure di recupero di immobili pubblici locati a personale della Polizia di Stato;

-        Scelta da parte dei lavoratori tra le diverse forme pensionistiche complementari;

-        Iniziative in materia di trattamento di fine rapporto;

-        Nomine dei dirigenti scolastici;

-        Inserimento della materia dell’educazione civica nei programmi di insegnamento scolastico;

-        Politiche a sostegno delle pratiche sportive, in particolare nella scuola;

-        Suddivisione delle competenze del preesistente Ministero del lavoro e delle politiche sociali e coordinamento delle funzioni di natura assistenziale e previdenziale;

-        Diritto di opzione per il personale coinvolto nel riordino delle competenze dei Ministeri e della Presidenza del Consiglio dei ministri;

-        Individuazione degli enti del settore sottoposti alla vigilanza da parte del Ministero della solidarietà sociale e del Ministero del lavoro e della previdenza sociale;

-        Finanziamento dei programmi di intervento a favore di persone con disabilità grave prive di sostegno familiare;

-        Destinazione agli aventi diritto dei fondi per le politiche sociali;

-        Ripartizione del Fondo per le non autosufficienze;

-        Rilancio dell’università e del settore della ricerca.



Presidenza del Consiglio dei Ministri

 

Note di attuazione pervenute

 

Rispetto dei criteri costituzionali nell’utilizzo della decretazione d’urgenza

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2374/25

Leone

Assemblea

16/07/2007

I

Ordine del giorno

9/2374/36

Nan

 

Gli ordini del giorno, accolti come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 3 aprile 2007, impegnavano l’esecutivo ad utilizzare per il futuro la legge comunitaria annuale per dare attuazione agli obblighi comunitari e a non ricorrere in modo difforme dal dettato costituzionale allo strumento del decreto-legge.

Nella nota di attuazione della Presidenza del Consiglio dei ministri si riferisce che il Gabinetto del ministro per le politiche europee ha comunicato che la legge comunitaria, nelle intenzioni dell'esecutivo, continua ad essere considerata la sede privilegiata, oltre che la più idonea ed opportuna, per il recepimento periodico e costante della normativa comunitaria e tale convincimento non è mutato per il fatto che situazioni contingenti abbiano reso necessario il ricorso alla decretazione d'urgenza.

Al riguardo si ricorda, infatti, che la mancata attuazione degli obblighi comunitari nei termini prescritti può determinare conseguenze economiche anche di rilevante entità per lo Stato, in caso di condanna da parte della Corte di giustizia per inadempimento ai predetti obblighi. In questa circostanza i presupposti di necessità e urgenza richiesti dal dettato costituzionale devono essere individuati nell'esigenza di rimuovere con celerità la situazione pregiudizievole mediante l'adeguamento dell’ordinamento interno a quello comunitario. Peraltro, l'articolo 10 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, ha previsto la possibilità di adottare "provvedimenti, anche urgenti, necessari a fronte di atti normativi e di sentenze degli organi giurisdizionali delle Comunità europee e dell'Unione europea che comportano obblighi statali di adeguamento solo qualora la scadenza risulti anteriore alla data di presunta entrata in vigore della legge comunitaria relativa all'anno in corso", ed ha così offerto una efficace soluzione per quelle ipotesi in cui la necessità di un intervento immediato di recepimento di atti normativi o di esecuzione di sentenze sia incompatibile con i tempi di approvazione della legge comunitaria.

Ciò è quanto si è verificato nelle circostanze che hanno condotto alla emanazione del decreto-legge 15 febbraio 2007, n. 10, il quale - come dichiarato dal ministro Bonino nella seduta dell'Assemblea della Camera del 14 marzo 2007 - è stato adottato "a causa dei ritardi connessi alla lenta attuazione della legge comunitaria e all'interruzione dell'attività legislativa in occasione delle ultime elezioni".

Nella nota si sottolinea, quindi, che il ricorso alla decretazione d'urgenza è evidentemente scaturito da una oggettiva difficoltà di adeguamento tempestivo al diritto comunitario.

Conclusivamente si precisa che il Governo, conformemente all'impegno assunto, continuerà ad utilizzare la fonte normativa del disegno di legge per la ordinaria attuazione del diritto comunitario, nella consapevolezza che il decreto-legge non rappresenta che l'extrema ratio cui ricorrere in presenza dei presupposti previsti dall'articolo 77 della Costituzione.


Ministero degli affari esteri

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

66

Note di attuazione trasmesse

38

rapporto percentuale

58%

 


 

Note di attuazione pervenute

 

 

Iniziative volte ad integrare le risorse economico-finanziarie destinate alla cooperazione allo sviluppo in Kosovo

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/17

Frassinetti

Assemblea

12/7/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative, anche normative, volte ad integrare le risorse economico-finanziarie destinate alle attività di ordine pubblico, controllo del territorio, sequestro di armi e munizionamento, nonché di spegnimento incendi, vigilanza ai luoghi di culto ed alle aree sedi di minoranze etniche, anche per la missione di cooperazione allo sviluppo in Kosovo.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri ricorda che l'area geografica in cui si focalizzano gli interventi italiani è quella della regione di Peja/Pec, che ospita il contingente italiano, e che iniziative importanti sono state realizzate anche in altre zone, come quella di Mitrovica. Si fa quindi presente che nel 2006, la dimensione complessiva degli aiuti erogati fra progetti di sviluppo, finanziati dal Ministero degli affari esteri, attraverso la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, e cooperazione civile militare, finanziati dal Ministero della difesa, è stata di circa 3 milioni di euro.

I settori in cui l'impegno finanziario del Ministero degli affari esteri è maggiormente concentrato sono il settore sanitario, le operazioni per il reinsediamento degli sfollati, lo sviluppo agricolo (settore nel quale sono impegnate alcune Organizzazioni non governative italiane, soprattutto nelle municipalità di Gjakova/Dakovica e di Peja/Pec), il cultural heritage (restauro di siti religiosi finalizzati al dialogo tra le componenti serbe ed albanesi), il sostegno alle amministrazioni locali.

Attraverso il canale multilaterale, il più importante progetto in corso è la Mitrovica Iniziative, realizzata dall'United Nations Mission in Kosovo (UNMIK) con l'United Nations Office for Project Services (UNOPS), una iniziativa di circa 1,34 milioni di euro, finanziata a valere sulla legge 21 marzo 2001, n. 84, recante disposizioni per la partecipazione italiana alla stabilizzazione, alla ricostruzione e allo sviluppo di Paesi dell'area balcanica, che prevede una serie di interventi multisettoriali ad impatto immediato, che vanno dal rafforzamento delle public utilities, alla riabilitazione delle infrastrutture, all'assistenza alle camere di commercio, agli scambi culturali (inclusi quelli universitari) su tutto il territorio regionale di Mitrovica.

Grande rilievo riveste anche il progetto SKIT (Support to Kosovo Information Technology) realizzato dall'United Nations Development Programme (UNDP), finanziato, per un importo di 750 mila euro dal Ministero degli affari esteri in collaborazione con la regione Lazio, a sostegno dell'informatizzazione delle municipalità, attraverso la creazione di rete locali (LAN). Nel settore del patrimonio culturale è stato approvato nel 2007 un contributo di un milione di euro per una iniziativa che verrà realizzata dall'UNESCO e dall'ONG Intersos, a sostegno della salvaguardia di alcuni siti religiosi danneggiati dalla guerra.

Attraverso la cooperazione decentrata, inoltre, sono in corso vari interventi nel settore sanitario. Quello di maggior rilievo riguarda l'assistenza della regione Veneto all'Ospedale di Peja/Pec. La struttura ospedaliera è stata, sin dal 1999, al centro dell'azione italiana con finanziamenti totali da parte della Cooperazione Italiana per oltre 7 milioni di euro. Il programma condotto dalla regione Veneto è incentrato sulla formazione del personale sanitario. La regione Piemonte, invece, sta realizzando, in collaborazione con alcune strutture ospedaliere italiane, un progetto nel campo della cardiochirurgia a favore del Policlinico universitario di Pristina.

 

Ratifica della Convenzione Unesco sul patrimonio intangibile, adottata

a Parigi il 17 ottobre 2003

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Risoluzione

7/00165

Bono

Commissioni riunite

12/7/2007

III e VII

 

La risoluzione in titolo, approvata dalle Commissioni riunite III (Esteri) e VII (Cultura) nella seduta del 16 maggio 2007, impegnava l’esecutivo a procedere nei tempi più brevi possibili e, comunque, non oltre il mese di aprile del 2007, alla ratifica della Convenzione UNESCO sul patrimonio intangibile, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003.

Nella nota di attuazione, il Ministero degli affari esteri, per quanto attiene ai profili di propria competenza, riferisce che a seguito dell'impegno assunto con l'ordine del giorno n. 9/2081/2 il Governo ha approvato, il 30 marzo scorso, il disegno di legge relativo alla ratifica della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale immateriale.

Il Senato, in ottemperanza all'impegno di cui alla risoluzione Bono, ha discusso in tempi rapidi il disegno di legge che è stato licenziato dalla Commissione esteri il 12 giugno scorso. Al termine della seduta il presidente della Commissione ha dato mandato alla relatrice di riferire favorevolmente all'Assemblea.

 

 

Iniziative volte a finanziare l’educazione e la scolarizzazione delle donne nei Paesi in via di democratizzazione

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/26

Goisis

Assemblea

24/7/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, tenuto conto che le missioni militari devono essere di ausilio alla ricostruzione a alla democratizzazione dei Paesi in cui si svolgono, invitava l’esecutivo ad adottare iniziative normative volte a riservare una quota consistente di finanziamenti all'educazione e alla scolarizzazione delle donne, intendendo la scolarizzazione quale strumento fondamentale dell'emancipazione della donna stessa.

Nella nota di attuazione, il Ministero degli affari esteri rileva che le politiche di genere, in particolare l'empowerment delle donne, costituiscono una delle priorità settoriali di intervento della Cooperazione allo sviluppo italiana, coerentemente con il terzo dei Millennium Development Goals che pone l'obiettivo di "eliminare la disparità tra i generi nell'educazione primaria e secondaria entro il 2005 e a tutti i livelli entro il 2015".

Più in generale, il rispetto del principio delle pari opportunità costituisce una delle basi essenziali su cui si fondano tutte le attività della Cooperazione, in armonia con la visione strategica complessiva del Governo, che mette le donne al centro di ogni piano, azione o programma che si ponga come obiettivo la crescita e lo sviluppo di un Paese.

Nel perseguimento anche di tali orientamenti, la viceministro Sentinelli ha presentato, il 15 marzo 2007, al Comitato Direzionale (ex articolo 9 della legge 26 febbraio 1987, n. 49), il documento relativo agli indirizzi di programmazione 2007-2009.

Il documento riafferma l'empowerment delle donne come una delle priorità sulla quale indirizzare le azioni e i progetti della Cooperazione allo sviluppo nel prossimo triennio. Tale indirizzo richiama la promozione di concrete azioni e forme di cooperazione che sostengano le donne, la loro autonomia e capacità di essere soggetti anche economici, soprattutto nei contesti più difficili - quali possono essere considerati i territori in cui si svolgono le missioni militari italiane - come contributo fondamentale al miglioramento delle condizioni sociali e di vita delle comunità. Tutto ciò comporta che le attività di educazione e scolarizzazione delle donne si rivelino strumenti, oltre che obiettivi, indispensabili.

Nella nota si evidenzia che, d'altronde, la strategia indicata è coerente con le linee-guida per la valorizzazione del ruolo delle donne e la promozione di un'ottica di genere nell'aiuto pubblico allo sviluppo dell'Italia, adottate nel 1998, sulla cui base la Cooperazione italiana continua a realizzare iniziative volte ad assicurare alle donne migliori condizioni di vita, promovendo salute, educazione, formazione, lavoro, proteggendo bambine, adolescenti e donne adulte da violenze ed abusi, nonché sostenendo strategie che contribuiscano a garantire loro dignità e crescita armonica.

Tali principi ed obiettivi si sono concretizzati in Afghanistan nell'appoggio a varie iniziative sul canale multilaterale e bilaterale, inizialmente con carattere di emergenza, ma che nel corso degli anni hanno assunto le caratteristiche di programmi e progetti di sviluppo a medio-lungo termine. Anche se non direttamente incentrati sui temi della scolarizzazione e dell'educazione di base, tutti i programmi realizzati contengono, infatti, una componente di formazione e informazione rivolta alle donne.

Si menziona, tra gli altri, il programma UNIFEM (United Nations Development Fund for Women) denominato "Strategia per le donne e i diritti umani in Afghanistan". Sempre con l'UNIFEM, assume particolare rilievo il "Programma per la formazione delle donne parlamentari e delle donne elette nei Consigli provinciali in Afghanistan", mirato a sostenere le donne nello svolgimento delle funzioni politiche.

Nella nota si segnala, inoltre, il finanziamento di un programma dell'UNFPA (United Nations Population Fund) per la "Protezione e salute riproduttiva e dei diritti delle donne in Afghanistan", che prevede un'attività di informazione, formazione e counselling sulle tematiche concernenti la salute riproduttiva. Sul canale bilaterale è stato cofinanziato un progetto di cooperazione decentrata per il miglioramento delle condizioni di vita delle donne e dei bambini dell'Afghanistan, che prevede il potenziamento delle attività di formazione e la creazione di un centro culturale nella capitale afghana, con funzioni di documentazione e archivio storico, biblioteca, videoteca e internet point, che sarà aperto a tutta la popolazione. Tali programmi e linee d'azione costituiscono puntuale attuazione della Risoluzione "Women in development", adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 22 dicembre 2005, e rappresentano una solida base per il perseguimento degli orientamenti emersi per le attività di cooperazione con i Paesi dell'Africa occidentale a seguito della Conferenza di Bamako del marzo 2007.

 

Iniziative a sostegno dell’azione del Comitato Everest-K2-CNR

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/27

Quartiani

Assemblea

31/7/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnava l’esecutivo a sostenere con le opportune iniziative l'azione del Comitato Everest-K2-CNR e i progetti dello stesso (Karakorum trust e SHARE Asia) anche al fine di valorizzare il ruolo di attori di pace in zone critiche del pianeta e del continente asiatico.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri osserva che L'Italia, attraverso le iniziative finanziate ai sensi della legge 26 febbraio 1987, n. 49, sostiene le attività del Comitato Ev-K2-CNR nell'area dell'Himalaya e del Karakorum, indirizzate allo sviluppo sostenibile e al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali. Tali attività sono realizzate tramite contributi volontari concessi dal Ministero degli affari esteri all'UNEP (United Nations Environment Programme) e all'IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources).

Nella regione è attualmente in corso il progetto Aerosol Observatory, promosso dall'UNDP, che ha come obiettivo il monitoraggio e l'integrazione dei dati sul cambiamento climatico, al fine di rafforzare le politiche di mitigazione e favorire lo sviluppo sostenibile dell'area. Infine, in occasione della XV sessione della Commissione per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, tenutasi a New York nel maggio di quest'anno, il Ministero degli affari esteri, tramite la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, ha organizzato in collaborazione con il Comitato Everest-K2-CNR un ride event dal titolo "Climate change ans Sustainable Development in high altitude and remote areas " alla quale ha partecipato anche il Ministro dell'ambiente Pecoraro Scanio.


 

Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio

e del mare

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

79

Note di attuazione trasmesse

1

rapporto percentuale

1%

 


 

Note di attuazione pervenute

 

 

Turismo ed escursionismo montano

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/250

Quartiani

Assemblea

31/07/2007

VIII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a sostenere con le opportune iniziative il turismo e l'escursionismo montano, in particolare a dare vita al catasto dei sentieri italiani nonché, di concerto con le regioni, al coordinamento nazionale delle grandi vie escursionistiche, attraverso le opportune deliberazioni e conseguenti disposizioni dei competenti Ministeri e della Presidenza del Consiglio che, nell'ambito delle disponibilità finanziarie loro assegnate, per l'espletamento delle suddette funzioni e attività, si avvalgono di soggetti istituzionali la cui natura non privatistica contempli tra gli indirizzi statutari quello di favorire il turismo e l'escursionismo montano, dando tra essi priorità al Club Alpino Italiano.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per quanto attiene agli aspetti di propria competenza, fa presente che l’impegno assunto dal Governo è stato attuato con il rinnovo triennale al 18 dicembre 2008 dell’accordo quadro stipulato tra il Club Alpino italiano e lo stesso Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.


Ministero della difesa

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

24

Note di attuazione trasmesse

12

rapporto percentuale

50%

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Riconoscimento del COCER come parte sociale nelle contrattazioni sindacali

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

0/1746-bis/IV/2

Rugghia

Commissione

24/07/2007

IV

 

L’ordine del giorno in titolo, accolto dal Governo nella seduta della IV Commissione (Difesa) del 17 ottobre 2006, impegnava l’esecutivo ad assumere ogni utile iniziativa per riconoscere di fatto ai COCER, in sede di concertazione, il ruolo di parte sociale e consentire quindi una utilizzazione delle risorse contrattuali che tenga massimamente conto delle richieste e delle proposte dell'organismo di rappresentanza del personale militare, sia per gli aspetti relativi alla parte economica e ancor più per quelli relativi alla parte normativa.

Nella nota di attuazione si fa presente che è intendimento del Governo e, per esso, in particolare, del ministro della difesa e della stessa Presidenza del Consiglio, di dare il massimo risalto al ruolo negoziale del COCER nell'ambito della concertazione avviata presso il Dipartimento per la funzione pubblica per il rinnovo del contratto economico 2006-2007 e normativo 2006-2009 del comparto difesa e sicurezza.

Nella nota si sottolinea che vi è la massima disponibilità a riconoscere alla rappresentanza militare una reale condizione di rappresentatività su un piano di parità con le altre parti sociali e a recepire le istanze e le proposte che perverranno dalle delegazioni che partecipano alla concertazione. Ad esse sarà prestata ogni favorevole attenzione, anche in ragione della specificità della condizione militare, connotata da peculiari impegni e rischi, nonché da limitazioni all'esercizio di taluni diritti. Ciò nella piena consapevolezza del ruolo, unico e insostituibile, svolto a favore di tutto il personale militare dalla rappresentanza militare attraverso i suoi organi di base, intermedi e centrale.

In proposito si fa presente che si tratta di una disponibilità e di un'attenzione che il Governo considera doverose e che testimoniano l'intendimento dello stesso esecutivo di compiere un decisivo passo in avanti, in direzione di forme di collaborazione partecipativa più attive, incisive e responsabili dell'organismo, in particolare nelle materie che attengono ai profili economici e normativi del rapporto d'impiego del personale militare, per assicurare ad esso, in concreto, sostanziali condizioni di pari rappresentatività con le organizzazioni sindacali delle Forze di polizia ad ordinamento civile. Tutto ciò in linea con le dichiarazioni rese dal Ministro della difesa in merito alla riforma della rappresentanza militare nel corso dell'audizione del 5 luglio 2006, nelle more dell'auspicata tempestiva finalizzazione di iniziative legislative avviate in sede parlamentare e in corso di approfondimento in ambito governativo per una riforma della rappresentanza militare che, venendo incontro alle aspettative del personale, aggiorni la normativa risalente agli anni settanta che ancora ne regola l'organizzazione e il funzionamento, ormai non più adeguata, in particolare, al mutato quadro organizzativo, ordinativo e funzionale delle Forze armate.



 

Ministero dell’economia e delle finanze

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

271

Note di attuazione trasmesse

20

rapporto percentuale

7%

 


 

Note di attuazione pervenute

 

 

Interventi finanziari per la ricostruzione delle aree della Puglia e del Molise colpite dal sisma dell’ottobre 2002

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/247

Rocco Pignataro

Assemblea

17/07/2007

V

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a valutare l'opportunità di prevedere un aumento degli stanziamenti previsti per l'opera di ricostruzione nelle regioni Puglia e Molise a seguito del sisma dell’ottobre 2002, nonché la sospensione degli oneri tributari e previdenziali per le aziende ed i lavoratori residenti in tali regioni in modo da garantire le stesse agevolazioni già concesse ad altre regioni italiane (Sicilia, Marche, ecc.) colpite da eventi calamitosi.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’economia e delle finanze riferisce che l'articolo l, comma 1008, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006), ha previsto che per il territorio del Molise e della provincia di Foggia e, in particolare, per le esigenze ricostruttive del Comune di San Giuliano di Puglia, si provveda con apposite ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri alla ripartizione delle risorse finanziarie nel limite di 85 milioni di euro per l'anno 2007 e di 35 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009, destinando il 50 per cento delle risorse stesse al comune di San Giuliano di Puglia e il restante 50 per cento con precedenza ai comuni del cratere del sisma.

Con riferimento alla sospensione degli oneri tributari e previdenziali per le aziende ed i lavoratori residenti nelle regioni Puglia e Molise, l'articolo 10 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3555 del 2006, al fine di fronteggiare la situazione di emergenza nel territorio della regione Molise, ha autorizzato il Ministero dell'economia e delle finanze a sospendere per l'anno 2006 gli adempimenti di cui ai commi 2 degli articoli 2 e 5 dell'ordinanza di protezione civile n. 3496 del 2006. Con una successiva ordinanza sono stabilite le modalità ed i termini per la regolazione dei rapporti finanziari tra la regione Molise, l'I.N.P.S. e l'Agenzia delle entrate, i costi aggiuntivi derivanti dal differimento al 2007 dei versamenti previsti dalla citata ordinanza, nonché ulteriori adempimenti.

Nella nota di attuazione si riferisce, infine, che l'articolo 21 dell'ordinanza n. 3559 del 2006, del Presidente del Consiglio dei ministri, modificato dall'articolo 3 dell'ordinanza n. 3564 del 2007, ha prorogato fino al 31 dicembre 2007, in favore dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi dei comuni colpiti dagli eventi sismici in questione, la sospensione del versamento dei contributi previdenziali già prevista per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2006 dall'articolo 3 dell'ordinanza n. 3496 del 2006, stabilendo che il recupero dei contributi sospesi, relativamente all'intero periodo 1° gennaio 2006 - 31 dicembre 2007, avvenga in 24 rate mensili a decorrere dal mese di gennaio 2008.

 

Miglioramento del trattamento economico e potenziamento

del Corpo dei Vigili del fuoco

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/107

La Loggia

Assemblea

17/07/2007

V

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 21 dicembre 2006, impegnava l’esecutivo a valutare l'opportunità di adottare iniziative normative volte a potenziare il Corpo dei Vigili del fuoco e a migliorare il trattamento economico della categoria, impegnata nella tutela della sicurezza dei cittadini, che costituisce un valore fondamentale per la società italiana.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’economia e delle finanze fa presente che le citate esigenze sono tenute nella debita evidenza, per essere riconsiderate in sede di predisposizione del disegno di legge finanziaria per l’anno 2008, compatibilmente con l’andamento della finanza pubblica.

 

Lotta alle pandemie

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/4

Spini

Assemblea

17/07/2007

V

 

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 21 dicembre 2006, impegnava l’esecutivo ad attivarsi per trovare senza indugio mezzi adeguati per soddisfare un impegno di grande portata politica, etica, economica e sociale come quella della lotta alle grandi pandemie.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’economia e delle finanze, per quanto di propria competenza, fa presente che le citate esigenze sono tenute nella debita evidenza, per essere riconsiderate in sede di predisposizione del disegno di legge finanziaria per l’anno 2008, compatibilmente con l’andamento della finanza pubblica.

 

Tutela delle minoranze linguistiche

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/59

Pertoldi

Assemblea

17/07/2007

V

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 21 dicembre 2006, impegnava l’esecutivo a reperire le risorse finanziarie atte a dare piena attuazione al principio tutelato dall'articolo 6 della Costituzione.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’economia e delle finanze, per quanto di propria competenza, fa presente (analogamente a quanto riferito in merito ai precedenti ordini del giorno) che le citate esigenze sono tenute nella debita evidenza, per essere riconsiderate in sede di predisposizione del disegno di legge finanziaria per l’anno 2008, compatibilmente con l’andamento della finanza pubblica.


Ministero delle infrastrutture

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

68

Note di attuazione trasmesse

38

rapporto percentuale

56%

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Trasporti stradali e ferroviari nella regione Calabria

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/231

Tassone

Assemblea

16/07/2007

VIII e IX

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a predisporre in tempi rapidi una piattaforma logistica, da presentare alle Commissioni parlamentari competenti per materia, che ridisegni complessivamente il sistema infrastrutturale della regione Calabria. Ciò prevedendo in particolare: il completamento del raddoppio della Salerno-Reggio Calabria in tempi rapidi, il potenziamento e l’ammodernamento della statale 106 Ionica Reggio Calabria-Taranto, l’avvio delle iniziative progettuali per la costruzione di una nuova autostrada Ionica Reggio-Taranto; l’elettrificazione della tratta ferroviaria ionica, il prolungamento del progetto di alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria, la nuova trasversale Catanzaro Lido-Lamezia Terme con collegamento sino all'aeroporto; il potenziamento del porto di Gioia Tauro attraverso raccordi e collegamenti ferroviari e stradali e la costruzione della piastra logistica, interventi per realizzare il sistema portuale calabrese (Reggio - Gioia Tauro - Vibo-Crotone - Corigliano) ed il potenziamento con risorse e investimenti del sistema aeroportuale (Reggio-Lamezia-Crotone).

Nella nota di attuazione il Ministero delle infrastrutture riferisce che l'ammodernamento dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria è considerato dal Governo un intervento imprescindibile ed indifferibile e che tale opera è prevista nell'allegato “Infrastrutture” al Documento di programmazione economica e finanziaria approvato dal CIPE lo scorso 26 giugno.

In merito allo stato di avanzamento dei lavori, si fa presente che l'ANAS ha comunicato che dei 320 Km interessati dall'intervento (pari a circa il 72 per cento dell'intero tracciato) 131,5 sono ultimati e fruibili già dal 31 dicembre 2006. I lavori in esecuzione riguardano 9 cantieri, relativi a circa 104 km di autostrada. I rimanenti interventi, aggiudicati definitivamente, contrattualizzati e non ancora cantierati sono 5, di cui 3 macrolotti.

I lavori in esecuzione o prossimamente cantierabili (per un'estensione complessiva di 188,5 km termineranno secondo il cronoprogramma.

Nella nota si illustra, quindi, dettagliatamente la situazione relativa ai tre macrolotti richiamati.

In merito agli aspetti finanziari, si fa presente che, in attuazione del comma 1025, articolo 1, del legge finanziaria 2007, l'ANAS - a far data dal 1° gennaio 2007 - è subentrata nella gestione dell'intero patrimonio, nei crediti e nei residui impegni nei confronti dei concessionari autostradali del soppresso Fondo centrale di garanzia. A fine anno 2007 le disponibilità liquide dell'ex-Fondo centrale di garanzia saranno pari a circa 663 milioni di euro. Tali disponibilità devono essere impiegate per finanziare il completamento dei lavori della Salerno-Reggio Calabria.

Circa l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica, nella nota si rappresenta che il costo per l'intervento da Sibari a Melito Porto Salvo, della lunghezza di 321 km, è stimato in oltre 500 milioni di curo e che, allo stato, l'intervento non è previsto nel Piano degli investimenti di RFI s.p.a. e non è inserito nel Contratto di programma 2007-2011.

In detto Contratto, invece, sono stati invece inseriti il prolungamento del progetto di alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria, nonché il progetto di potenziamento della linea ferroviaria Lametia Terme-Catanzaro Lido, lunga circa 46 km.

La realizzazione dell'ulteriore variante tra Settingiano e Lametia Terme, con collegamento con il locale aeroporto, comporterebbe una spesa stimata in circa ulteriori 450 milioni di euro. Tale intervento non è previsto nel Contratto di programma 2007-2011.

Quanto al potenziamento dei collegamenti ferroviari al porto di Gioia Tauro si rileva che quest’ultimo è servito da infrastrutture stradali e ferroviarie che attualmente sono in grado di rispondere alla domanda di mobilità esistente. La previsione di un crescente aumento di numero di container da movimentare rende tuttavia necessaria una strategia di potenziamento a medio e lungo termine.

Dal punto di vista funzionale, le zone portuali destinate alla movimentazione dei container sono collegate mediante un raccordo ferroviario alla stazione di San Ferdinando e quindi alla stazione di Rosarno mediante la linea San Ferinando-Rosarno. Attualmente sono in corso lavori per la manutenzione straordinaria dell'intera infrastruttura la cui conclusione è prevista per la fine del 2008.

Infine, il Programma operativo nazionale (PON) Trasporti 2000- 2006 ha destinato al sistema aeroportuale della regione Calabria, per interventi di competenza ENAC ed ENAV, investimenti complessivi per circa 100 milioni di euro indirizzati sui tre scali di Crotone, Lametia Terme e Reggio Calabria. Tali interventi riguardano l'ampliamento e la riqualificazione delle infrastrutture di volo, l'adeguamento degli impianti nonché gli interventi per la sicurezza della navigazione aerea.


Ministero dell’interno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

79

Note di attuazione trasmesse

19

rapporto percentuale

24%

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Iniziative volte a monitorare il fenomeno della violenza negli stadi

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2340/10

Airaghi

Assemblea

30/07/2007

I

 

L’ordine del giorno in titolo, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 27 marzo 2007, impegnava l’esecutivo ad adottare, d’intesa con il Parlamento, opportune iniziative per monitorare costantemente il fenomeno della violenza nel mondo della tifoseria calcistica e valutare l’efficacia e l’impatto dei provvedimento adottati, per evitare il ripetersi di drammatici episodi di violenza.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno rileva che il fenomeno della violenza in occasione delle manifestazioni sportive è oggetto di monitoraggio costante da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. In particolare, l'analisi dei dati rilevati al termine dei campionati professionistici della stagione 2006/2007, comparati con la stagione precedente, ha evidenziato una positiva situazione nazionale. Nel dettaglio, a fronte dell'aumento del 3,31 per cento del personale di polizia impiegato nei relativi servizi e dell'8,53 per cento del personale inviato in rinforzo in occasione di incontri ritenuti a rischio, i feriti fra gli operatori delle Forze di polizia sono diminuiti del 25,12 per cento.

Gli incontri nei quali si sono registrate persone ferite sono risultati in decremento del 33,78 per cento; i feriti fra i sostenitori delle formazioni calcistiche sono diminuiti del 32,28 per cento.

Le persone denunciate in stato di arresto sono diminuite del 12,06 per cento, mentre sono aumentate le denunce in stato di libertà (+ 12,15 per cento).

Dopo l'entrata in vigore del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2007, n. 41, la regressione del fenomeno della violenza è stata ancora più marcata.

In particolare, il personale impiegato è diminuito del 2,02 per cento e quello di rinforzo del 4,39 per cento, nonostante le gare a rischio siano aumentate del 69 per cento.

Gli incontri con feriti sono diminuiti del 70 per cento. I feriti fra gli appartenenti alle Forze di polizia sono diminuiti del 93 per cento. I feriti fra i tifosi sono diminuiti del 44 per cento.

Anche gli arresti e le denunce, inevitabilmente, hanno fatto registrare un calo, rispettivamente del 69 per cento e del 59 per cento.

 

Personale addetto alla sicurezza negli stadi

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2340/2

Pescante

Assemblea

30/07/2007

I

 

L’ordine del giorno in titolo, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 27 marzo 2007, impegnava l’esecutivo ad adottare tutte le iniziative di propria competenza volte a: qualificare giuridicamente il personale addetto agli impianti sportivi di cui all'articolo 2-ter come «incaricati di pubblico servizio», denominandoli sul modello inglese steward; prevedere per questo personale specifici requisiti e criteri di selezione fisica e psico-attitudinale rigorosi e finalizzati ai delicati compiti che dovrà svolgere; prevedere forme adeguate di tutela giuridica contro reati commessi nei loro confronti; affidare agli steward funzioni specifiche di collaborazione con le forze dell'ordine per garantire la sicurezza degli spettatori e contrastare episodi di violenza negli stadi contro persone e cose.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno osserva che l'articolo 6-quater della legge 13 dicembre 1989, n. 401 (introdotto dal decreto-legge 17 agosto 2005, n. 162, convertito con modificazioni dalla legge 17 ottobre 2005, n. 210) ha riconosciuto al personale addetto agli impianti sportivi la stessa tutela giuridica prevista dagli articoli 336 e 337 del codice penale contro i reati commessi nei confronti degli incaricati di pubblico servizio, "purché riconoscibili e in relazione alle mansioni svolte". Inoltre, in attuazione dell'articolo 2-ter del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2007, n. 41, è stato predisposto uno schema di decreto del ministro dell'interno (attualmente all'esame delle competenti Commissioni parlamentari per il prescritto parere) volto a stabilire i requisiti, le modalità di selezione e di formazione del predetto personale, denominato "steward", nonché le relative modalità di collaborazione con le Forze dell'ordine.

In particolare, il predetto provvedimento, al fine di assicurare un profilo attitudinale e professionale degli "steward" adeguato ai compiti da svolgere, ne determina puntualmente i requisiti fisici, culturali e psico-attitudinali, nonché i requisiti soggettivi i quali comportano, tra l'altro, l'esclusione dal servizio degli "steward" di coloro che sono sottoposti, o sono stati sottoposti, al provvedimento del divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono competizioni sportive di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, o alle misure di prevenzione di cui all'articolo 7-ter della medesima legge, ovvero che sono stati denunciati o condannati, negli ultimi 5 anni, anche con sentenza non definitiva, per reati per i quali è prevista l'applicazione del richiamato divieto di accesso.

Infine, specifiche disposizioni individuano le attività degli "steward" e le relative modalità di collaborazione con le Forze di polizia, nel rispetto delle funzioni riservate, in via esclusiva, al personale delle medesime Forze di polizia.

 

Trattamento del personale direttivo del Corpo di polizia penitenziaria

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/249

Li Causi

Assemblea

30/07/2007

I

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a valutare l'opportunità di adottare iniziative, anche normative, volte a: correggere la palese asistematicità normativa causata dalle sperequazioni di trattamento previste per il personale dei ruoli direttivi del Corpo di polizia penitenziaria rispetto alle progressioni in carriera stabilite per i funzionari delle altre Forze di Polizia ad ordinamento civile; a stabilire una riduzione del cinquanta per cento dell'anzianità richiesta al personale appartenente al ruolo direttivo speciale ai fini della promozione alla qualifica di commissario coordinatore, nonché il criterio dello scrutinio per merito assoluto, anche in soprannumero rispetto alle dotazioni organiche, per l'accesso alle qualifiche superiori.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno, per quanto attiene agli aspetti di propria competenza, riferisce che le questioni concernenti gli allineamenti tra gli ordinamenti del personale del Corpo di Polizia penitenziaria e della Polizia di Stato in materia di progressione in carriera richiedono una visione complessiva delle misure di trattamento e, pertanto, non potranno che essere affrontate nell'ambito di una iniziativa di generale riordino delle carriere delle Forze di Polizia.

 

Misure per la copertura totale dei posti in pianta organica delle strutture territoriali delle Forze dell’ordine in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/85

Neri

Assemblea

30/07/2007

I

 

L’ordine del giorno, accolto in parte come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 21 dicembre 2006, impegnava l’esecutivo a garantire, attraverso una adeguata politica di mobilità del personale ed una destinazione di personale non inferiore al 60 per cento delle assunzioni previste per l'anno 2007, la totale copertura dei posti in pianta organica delle strutture territoriali delle forze dell'ordine nelle regioni Sicilia, Calabria, Campania e Puglia ed a mantenere in funzione tutte le strutture territoriali in questione operanti.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno riferisce che alla data del 1° marzo 2007, presso gli uffici della Polizia di Stato nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia presta servizio il personale appartenente ai ruoli operativi della Polizia di Stato di seguito indicato: Calabria: 4.435 unità, a fronte di una previsione organica di 4.237 (+ 198 unità); Campania: 9.178 unità, a fronte di una previsione organica di 9.825 (- 647); Puglia: 5.512 unità, a fronte di una previsione organica di 5.292 (+ 220); Sicilia: 10.742 unità, a fronte di una previsione organica di 11.012 (- 270).

Al riguardo, si fa presente che il predetto dispositivo è stato potenziato nel corso del 2007 con l'assegnazione, complessivamente, di 476 unità di personale, così distribuite: Calabria: 66; Campania: 247; Puglia: 77; Sicilia: 86.

Relativamente alle altre Forze di polizia, si precisa che il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri ha segnalato che le carenze organiche nelle quattro regioni in argomento sono da ritenersi fisiologiche e, comunque, numericamente più contenute rispetto a quelle riscontrabili in altre regioni del Paese. Detto Comando ha inoltre comunicato che, pur non apparendo perseguibile l'obiettivo di destinare il 60 per cento del personale di nuova assunzione ai reparti dislocati in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, interverrà nel corso del 2007 per ridurre, su tutto il territorio nazionale, l'attuale deficit delle dotazioni organiche. Il Comando generale della Guardia di Finanza ha rappresentato che gli organici dei reparti del Corpo nelle citate regioni costituiscono il frutto del massimo sforzo possibile; di recente, peraltro, pur tenendo conto di analoghi impegni su tutto il territorio nazionale, sono state incrementate le dotazioni in Campania (61 militari), Calabria (47) e Sicilia (36).

 

Cumulo delle cariche negli enti dello Stato e negli organi consultivi

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1750/126

Romagnoli

Assemblea

31/07/2007

I

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 27 ottobre 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare iniziative normative volte ad introdurre disposizioni che limitino il cumulo delle cariche negli enti dello Stato e negli organi consultivi.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno rileva che il 12 luglio 2007, in seno alla Conferenza unificata Stato-regioni, città e autonomie locali, è stato sottoscritto dal ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, dal ministro degli affari regionali, dal ministro per l'attuazione del programma di Governo e, per il Ministero dell'interno, dal sottosegretario Alessandro Pajno, il patto per ridurre i costi delle istituzioni e snellire l'apparato organizzativo della pubblica amministrazione.

All'accordo hanno aderito anche i presidenti della Conferenza delle regioni e delle province autonome, della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, dell'Upi - delegata a rappresentare anche 1'Anci - e dell' Uncem.

Il documento contiene principi destinati a confluire, per le parti di competenza statale, in appositi provvedimenti legislativi.

In particolare, il patto prevede: la riduzione del numero dei Ministeri; la riduzione, in proporzione al numero degli abitanti, del numero dei consiglieri regionali, e la riduzione del numero dei consiglieri provinciali e comunali e degli assessori regionali, provinciali e comunali; la riduzione e razionalizzazione delle circoscrizioni municipali: la rideterminazione dei criteri per la definizione di comuni montani; la riduzione dei componenti e dei compensi degli amministratori delle società pubbliche statali; l'eliminazione delle duplicazioni di enti e associazioni di comuni che operano nello stesso territorio; il riordino o la soppressione di enti pubblici; la trasparenza delle cariche e degli emolumenti, inclusi i benefit a vario titolo concessi.

Nella nota si rappresenta altresì che lo stesso 13 luglio il Consiglio dei ministri ha approvato, in via preliminare, uno schema di disegno di legge sul contenimento dei costi della politica e degli apparati amministrativi, che sarà trasmesso all'esame della Conferenza unificata.

In particolare, lo schema interviene direttamente sui costi della rappresentanza politica e degli apparati amministrativi degli enti locali, secondo quanto consentito alla legge statale, fissa alcuni principi fondamentali di coordinamento di finanza pubblica per le regioni, alle quali spetterà, tra l'altro, la concreta eliminazione delle sovrapposizioni di enti al medesimo livello territoriale. Lo schema detta, inoltre, alcune norme generali in materia di società pubbliche e di trasparenza applicabili a tutti i livelli istituzionali e di governo.

La relazione tecnica al disegno in argomento stima prudenzialmente che i risparmi derivanti dall'applicazione del provvedimento non saranno interiori a 800 milioni di euro, ai quali devono aggiungersi almeno 500 milioni di risparmi connessi alle riduzioni relative al sistema degli enti territoriali.

Il disegno di legge prevede inoltre: misure per la razionalizzazione della pubblica amministrazione attraverso il riordino di enti, organismi e strutture pubbliche; la riforma della rappresentanza politica a livello locale al fine di razionalizzarne i costi; la trasparenza e la riduzione dei costi delle società in mano pubblica; la promozione dell'etica pubblica; il divieto di cumulo per incarichi elettivi.

 

 

Sospensione delle procedure di recupero di immobili pubblici locati a personale della Polizia di Stato

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Risoluzione conclusiva

8/00041

Fluvi

Commissione

31/07/2007

VI

 

La risoluzione conclusiva in titolo, approvata dalla VI Commissione (Finanze) il 14 marzo 2007, impegnava l’esecutivo a porre in essere adeguate iniziative finalizzate alla sospensione temporanea dei procedimenti di recupero degli immobili nei confronti degli utenti «personale in servizio, ex appartenenti alla Polizia di Stato, vedove e orfani», per il tempo necessario alla conclusione delle iniziative idonee ad affrontare la questione degli alloggi in argomento.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno fa presente che gli alloggi di servizio ad uso individuale del personale della Polizia di Stato in concessione temporanea a titolo oneroso, disciplinati dal decreto ministeriale 6 agosto 1992, sono assegnati dal Prefetto a seguito delle determinazioni assunte da un'apposita Commissione istituita presso ogni Provincia, precisando che le disposizioni relative alla determinazione dei canoni mensili dovuti dagli assegnatari sono state superate dalla legislazione sopravvenuta, in particolare dall'articolo 23 della legge 8 maggio 1998, n. 146, che, secondo consolidata interpretazione, prevede l'applicazione alla fattispecie delle disposizioni circa l'equo canone a decorrere dal 1° gennaio 1994.

I predetti canoni sono trattenuti mensilmente sulle competenze stipendiali degli assegnatari e versati sul capitolo di bilancio 3780 del Ministero dell'economia e delle finanze, trattandosi di beni demaniali di proprietà dello Stato concessi in uso governativo all'Amministrazione dell'interno.

Alcune situazioni di utilizzo degli alloggi non conformi all'attuale quadro normativo sono state accertate, nell'ambito della Capitale, da un'apposita Commissione istituita a seguito di una verifica amministrativo contabile effettuata nel 2000 dall'Ispettorato generale di Finanza della Ragioneria generale dello Stato presso la Prefettura-Ufficio territoriale del Governo di Roma.

Le situazioni di irregolarità rilevate investono sia la concessione che i requisiti richiesti per il rilascio della stessa, tra cui. in particolare, gli alloggi di servizio individuali siti nell'immobile in uso al Ministero dell'interno ubicato in via Trionfale ai nn. 33 e 35.

In esito alla sopra menzionata ricognizione, la Prefettura di Roma ha avviato le conseguenti procedure, adottando provvedimenti di rilascio amministrativo nei confronti degli occupanti che versano in una situazione di accertata irregolarità.

Nella nota si ricorda che l'attuale ordinamento, all'articolo 16. comma 10-bis della legge 1999, n. 266, prevede la possibilità di alienare, agli assegnatari interessati, gli immobili del patrimonio e del demanio dello Stato "concessi in qualità di alloggi individuali ai dipendenti della Polizia di Stato e ubicati al di fuori o prospicienti le strutture di servizio". Al riguardo si fa peraltro presente che la citata disposizione non sembrerebbe idonea a soddisfare le aspettative all'acquisto dei bene immobiliare avvertite da una parte degli occupanti in posizione di irregolarità, tenuto conto che alcuni di essi non rivestono più lo status di dipendente della Polizia di Stato e che gli alloggi in questione non rientrano nell'ipotesi di alienabilità prevista dalla sopra citata disposizione insistendo in strutture ove hanno sede uffici della Polizia di Stato, come nel caso degli alloggi dell'immobile di via Trionfale ove è ubicato anche l'autoparco del Ministero dell'interno.

In tale ottica, un'eventuale intervento legislativo in materia, volto, ad esempio. ad estendere l'ambito applicativo della predetta norma al personale della Polizia di Stato in quiescenza, con previsione della facoltà di acquisto anche degli immobili ubicati presso le strutture di servizio. purché non funzionali alle medesime, non potrebbe che essere valutato nel contesto di una più ampia ed organica iniziativa che potrebbe consentire all'Amministrazione di disporre dei necessari strumenti, anche di natura finanziaria, per adeguare la dotazione alloggiativa alle crescenti esigenze di mobilità del personale.



Ministero del lavoro e della previdenza sociale

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

57

Note di attuazione trasmesse

12

rapporto percentuale

21%

 


Note di attuazione pervenute

 

Scelta da parte dei lavoratori tra le diverse forme pensionistiche complementari

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/89

Baldelli

Assemblea

17/07/2007

XI

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 21 dicembre 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare iniziative normative al fine di consentire ai lavoratori di scegliere effettivamente dal 1° gennaio 2007 tra tutte le diverse forme pensionistiche complementari, aumentando, così, l'offerta e la concorrenza in questo settore.

Nella nota di attuazione il Ministero del lavoro e della previdenza sociale riferisce che con il decreto interministeriale 30 gennaio 2007 (pubblicato sulla G.U. n. 26 del 1° febbraio 2007) sono stati predisposti due moduli, denominati mod.TFR1 e mod.TFR2, destinati rispettivamente ai lavoratori dipendenti del settore privato assunti entro il 31 dicembre 2006 o dopo la predetta data a mezzo dei quali i lavoratori dipendenti del settore privato devono esprimere la propria volontà circa la destinazione del proprio TFR maturando a partire dal 1° gennaio 2007.

Qualora il lavoratore non si esprima a mezzo dei predetti moduli entro il 30 giugno 2007, l'articolo 8, comma 7 del decreto legislativo n. 252 del 2005 "Disciplina delle forme pensionistiche complementari" prevede il meccanismo del cosiddetto "silenzio assenso".

In merito all’impegno contenuto nell’ordine del giorno in titolo, si segnala che successivamente al varo della riforma è stata avviata una campagna di informazione (finanziata con un ingente stanziamento economico dal già citato comma 765 della legge finanziaria per il 2007), realizzata dal Dipartimento informazione ed editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con la RAI, d'intesa con il Ministero del lavoro e della previdenza sociale. La campagna di comunicazione e di informazione ha la finalità di promuovere e sensibilizzare i lavoratori rispetto alla previdenza complementare, mettendo in luce i vantaggi e le possibilità offerte dall'adesione ai Fondi pensione.

A tal fine, anche il sito internet del Ministero del lavoro e della previdenza sociale ha dedicato ampio spazio alla riforma del TFR.

Si segnala, infine, che la Commissione vigilanza fondi pensione (COVIP), nell'ambito dei compiti istituzionali di vigilanza e controllo sulle forme pensionistiche complementari, ha emanato il 21 marzo 2007 una direttiva recante chiarimenti operativi con particolare riguardo alla tutela degli iscritti e beneficiari e al buon funzionamento del sistema di previdenza complementare.

 

Iniziative in materia di trattamento di fine rapporto

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/104

Bodega

Assemblea

31/07/2007

XI

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo, con riferimento alle disposizioni contenute nell’A.C. 1746-bis in materia di TFR, a garantire che l’ammontare della liquidazione è e resterà dei lavoratori anche se temporaneamente lo Stato affiderà dette risorse allo Stato o all’INPS prima che siano restituite ai medesimi lavoratori con la rivalutazione prevista dalle norme in materia di TFR.

Nella nota di attuazione il Ministero del lavoro e della previdenza sociale riferisce che con l'articolo 1, comma 755, della legge finanziaria per il 2007 è stato istituito il Fondo per l'erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato del trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile (cosiddetto Fondo di tesoreria INPS).

In attuazione del citato comma 755 e dei successivi 756 e 757 è stato adottato il decreto interministeriale 30 gennaio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2007.

Il Fondo di tesoreria INPS è finanziato da un contributo pari alla quota, di cui all'articolo 2120 del codice civile, maturata da ciascun lavoratore del settore privato a decorrere dal 1° gennaio 2007, e non destinata alle forme pensionistiche complementari di cui al decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252. Obbligati al versamento sono i datori di lavoro del settore privato che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti.

In particolare, con riferimento a quanto previsto dall'ordine del giorno in argomento in merito alla rivalutazione del TFR. secondo le norme del codice civile, è utile richiamare quanto precisato dall'INPS nel paragrafo 7 della circolare n. 70 del 7 aprile 2007, laddove si legge che “il trattamento di fine rapporto continuerà ad essere calcolato sommando, per ciascun anno di servizio del lavoratore, una quota pari all'importo globale della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5; (...) nulla è innovato per il lavoratore il quale deve continuare a presentare domanda di trattamento di fine rapporto o di eventuali anticipazioni al datore di lavoro, che provvede a liquidare le prestazioni dovute".

L'Istituto di previdenza precisa inoltre che " le prestazioni erogate sono soggette al principio dell'automaticità di cui all'articolo 116 del codice civile e nel calcolo delle stesse vanno considerati anche eventuali contributi omessi, purché ricompresi nell'ambito del vigente periodo prescrizionale".



Ministero della pubblica istruzione

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

55

Note di attuazione trasmesse

10

rapporto percentuale

18%

 


Note di attuazione pervenute

 

Nomine dei dirigenti scolastici

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/266

Rusconi

Assemblea

30/07/2007

VII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare ogni utile iniziativa per consentire nel triennio 2007-2010 la nomina dei dirigenti scolastici.

Nella nota di attuazione il Ministero della pubblica istruzione riferisce che la materia oggetto dell’ordine del giorno è stata compiutamente disciplinata dai commi 605, lettera c) e 619 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007), contenenti disposizioni relative alla procedura transitoria di reclutamento su posti di dirigente scolastico, in attesa dell'emanazione del regolamento governativo al quale il comma 618 della medesima legge n. 296 del 2006 demanda la definizione delle modalità delle procedure concorsuali per il reclutamento di tale categoria di personale.

Nella nota si precisa che il Ministero ha fornito agli Uffici scolastici regionali indicazioni sull'attuazione delle citate disposizioni relative alla sequenza delle nomine, riferite alle varie categorie degli aventi diritto, da effettuare dal 1° settembre 2007, con circolare del 26 aprile 2007, n. 40, che vengono analiticamente indicate.

In primo luogo, si prevede la nomina dei vincitori del corso (concorso ordinario a 1500 posti indetto con D.D.G. 22 novembre 2004) e, in secondo luogo, la nomina dei candidati vincitori del corso-concorso a 1.458 posti, (a cui si aggiungono 154 posti, previa prescritta autorizzazione, disponibili al 1° settembre 2006 a seguito del mancato trattenimento in servizio di dirigenti scolastici fino al compimento del settantesimo anno di età) indetto con decreto ministeriale 3 ottobre 2006, riservato a coloro che hanno ricoperto la funzione di preside incaricato per almeno un anno.

Completate tali nomine, si procederà alla nomina dei candidati positivamente collocati in graduatoria, ammessi a partecipare al concorso ordinario per un contingente corrispondente al 10 per cento dei posti previsti dal bando.

Successivamente, ai sensi dell'articolo 1, comma 6-sexies del decreto-legge n. 300 del 2006, convertito con legge n. 17 del 2007, saranno nominati i candidati ammessi con riserva a seguito di provvedimento cautelare in sede giurisdizionale o amministrativa, in possesso dei prescritti requisiti, che abbiano superato le prove d'esame propedeutiche alla fase della formazione ed abbiano utilmente partecipato alla predetta fase.

Si procederà, di seguito, alla nomina degli altri candidati che, pur avendo superato le prove propedeutiche, non sono stati ammessi al periodo di formazione, in quanto non utilmente collocati nelle relative graduatorie, e che abbiano superato un apposito corso intensivo di formazione che si conclude nell'anno scolastico 2006/2007.

Completate le nomine suindicate, si procederà alla nomina dei candidati del corso-concorso riservato indetto con decreto ministeriale 3 ottobre 2006, che abbiano completato la relativa procedura concorsuale alla quale siano stati ammessi per effetto dell'aliquota aggiuntiva e siano risultati idonei e non nominati in relazione al numero dei posti previsto dal bando.

Ai predetti seguono i candidati del corso-concorso riservato bandito con D.D.G. 17 dicembre 2002 che non abbiano potuto partecipare al corso di formazione perché in numero superiore al contingente ammesso. Tali candidati devono frequentare un corso intensivo di formazione prima di essere nominati.

Saranno, quindi, nominati, previa partecipazione a un corso di formazione, i candidati del concorso riservato (bando del 3 ottobre 2006) che non abbiano potuto partecipare al corso di formazione perché in numero superiore al contingente ammesso.

Gli ultimi a essere nominati saranno i candidati, privi del requisito di almeno un anno di incarico di presidenza, che hanno partecipato al concorso del 2002, superandolo.

Tutte le nomine di cui trattasi sono sottoposte al regime autorizzatorio in materia di assunzione di cui all'articolo 39, comma 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.

 

Inserimento della materia dell’educazione civica nei programmi di insegnamento scolastico

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2340/4

Ciocchetti

Assemblea

30/07/2007

VII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 27 marzo 2007, impegnava l’esecutivo a definire in tempi rapidi, d'intesa con gli enti locali preposti e le associazioni degli studenti e dei genitori, le modalità per l'inserimento, nei programmi di insegnamento scolastici, della materia dell'educazione civica, allo scopo di condurre i giovani a riconoscere nelle libertà garantite dalla Costituzione le forme della loro autonomia e responsabilità personale.

Nella nota di attuazione del Ministero della pubblica istruzione si conviene che è prioritariamente nella scuola, quale sede istituzionale dell'educazione e dell'istruzione, che si costituisce la cultura della democrazia, della partecipazione, della legalità ed è, quindi, compito della scuola formare cittadini che possano vivere pienamente nella società italiana ed europea. Ciò posto, per quanto riguarda l'insegnamento dell'educazione civica, nelle scuole del primo ciclo di istruzione (scuola primaria e secondaria di primo grado) valgono gli obiettivi specifici di apprendimento di educazione alla cittadinanza, compresi negli obiettivi specifici di apprendimento per l'educazione alla convivenza civile. Si prevede che tali obiettivi saranno riconsiderati e perfezionati nell'ambito della revisione, in atto, delle “Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati” nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° grado.

Per gli istituti di istruzione secondaria di 2° grado, a seguito delle proroghe dell'attuazione del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, sono tuttora vigenti i Programmi per l'insegnamento dell'educazione civica approvati con decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 1958, n. 585, che integrano i programmi di insegnamento della storia. Nei bienni in cui sia presente l'insegnamento di economia e diritto, l'educazione civica e cultura costituzionale è prevista all'interno di tale insegnamento, assicurando in ogni caso i necessari raccordi interdisciplinari con gli altri insegnamenti, in particolare con quello della storia. Ai sensi del predetto decreto, l'educazione civica si giova "di un costante riferimento alla Costituzione della Repubblica che rappresenta il culmine della nostra attuale esperienza storica e nei cui principi fondamentali si esprimono i valori morali che integrano la trama spirituale della nostra civile convivenza".

Ad integrazione dei suddetti programmi è stata emanata in data 8 febbraio 1996 la direttiva n. 58, recante in allegato il documento "Nuove dimensioni formative, educazione civica e cultura costituzionale". L'insegnamento dell'educazione civica è in molte scuole realizzato anche attraverso la metodologia dei progetti, alcuni dei quali promossi e sostenuti dal Ministero nell'ambito di azioni finalizzate all'educazione alla legalità. A tale proposito si riferisce che, per la diffusione della cultura della legalità, è stato insediato, nella sede dello stesso Dicastero, il Comitato nazionale scuola e legalità e che, con apposita direttiva 16 ottobre 2006, sono state definite le linee di indirizzo generali e le azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo. Tale atto, coerentemente con le direttive internazionali ed europee e in conformità con le premesse culturali e le indicazioni della Costituzione italiana, propone una rilettura dei valori di cittadinanza, di democrazia e di legalità. Per la progettazione e realizzazione delle iniziative di educazione alla legalità nella direttiva vengono date altresì indicazioni in merito al Piano dell'offerta formativa, all'accoglienza, all'organizzazione della vita scolastica, all'associazionismo degli studenti e dei genitori, alla cooperazione europea ed internazionale e proposti alcuni criteri anche in merito alle azioni da realizzare a livello provinciale, regionale, nazionale.

 

Politiche a sostegno delle pratiche sportive, in particolare nella scuola

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/77

Ciocchetti

Assemblea

30/07/2007

VII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, impegnava l’esecutivo a monitorare l’attuazione delle disposizioni recate dall’A.C. 1287 con cui si attribuiscono alla Presidenza del Consiglio competenze in materia di sport al fine di valutare l’opportunità di destinare risorse pubbliche adeguate per la programmazione e l’attuazione di politiche generali a sostegno delle pratiche sportive, a partire dall’educazione sportiva nelle scuole.

Nella nota di attuazione il Ministero della pubblica istruzione, per quanto attiene ai profili di propria competenza, fa presente di essere fortemente impegnato ad attivare azioni progettuali di rilevanza nazionale per il potenziamento della cultura dello sport, nella consapevolezza del valore formativo dell'attività ludico-motoria, dell'educazione fisica e della pratica sportiva e del ruolo privilegiato che la scuola è chiamata a svolgere proprio per diffondere la cultura dell'educazione motoria e dello sport come momento di formazione, di educazione alla salute e al benessere, di crescita e di socializzazione. In vista della realizzazione dell'obiettivo finalizzato all'ingresso dello sport a tutti gli effetti all'interno del sistema scolastico, in collaborazione con il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, è stato istituito un tavolo di lavoro interministeriale per l'elaborazione e l'attuazione di proposte per l'attività motoria e sportiva scolastica, con il coinvolgimento attivo delle scuole.

Nell'ottica che la diffusione della cultura sportiva va sostenuta ed incoraggiata sin dalla scuola primaria, sono stati stanziati ed assegnati 6.600.000 euro per progetti relativi all'educazione motoria e sportiva ed inoltre 900.000 euro per iniziative promosse a livello nazionale per la scuola primaria. In particolare, sono stati assegnati agli uffici scolastici regionali 5.434.761 euro per finanziare la realizzazione di progetti presentati dalle istituzioni scolastiche autonome allo scopo di potenziare le attività motorie nelle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado; 1.165.239 euro per finanziare progetti sperimentali di educazione motoria nella scuola primaria attraverso attività di specifica consulenza rivolta agli insegnanti (tre scuole per provincia) e 900.000 euro per finanziare un'ulteriore sperimentazione volta ad incrementare la pratica dell'attività motoria e sportiva nelle scuole primarie di 32 città a rischio di devianza giovanile.

In data 30 gennaio 2007 sono state emanate le “Linee guida per l'individuazione delle caratteristiche dei progetti sperimentali di attività motorie e sportive nelle aree a rischio”. Lo scopo è quello di finanziare progetti in cui lo sport è utilizzato come strumento per coinvolgere i giovani a rischio e educare alla sana competizione, nel rispetto del compagno/avversario e delle regole, nonché progetti dedicati ad affrontare il fenomeno del bullismo nel gruppo dei pari.

In data 9 febbraio 2007 sono state inoltre diramate le "Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per lo sport a scuola" ove sono contenute proposte affinché la scuola possa contribuire a promuovere un'alternativa culturale alla violenza, all'esasperazione del risultato, alla slealtà.

In esse è stato precisato che è in fase di attuazione un programma di potenziamento degli interventi nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado per lo sviluppo di questo fondamentale aspetto della formazione, per far maturare una nuova consapevolezza sportiva ed etica fondata sul rispetto reciproco, sulla convivenza civile, sull'educazione alla vita.

La pratica motoria e pre-sportiva è incentivata anche con le misure previste nella legge finanziaria per il 2007, che favoriscono l'apertura pomeridiana delle scuole per attività dedicate anche all'educazione motoria e sportiva da realizzare in rete di scuole al fine di promuovere e consolidare il rapporti con il mondo sportivo presente nel territorio. Lo scopo è quello di offrire proposte operative per rendere l'istituzione scolastica un prioritario centro di aggregazione culturale, sociale e civile.


 

Ministero della solidarietà sociale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

34

Note di attuazione trasmesse

12

rapporto percentuale

35%

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Suddivisione delle competenze del preesistente Ministero del lavoro e delle politiche sociali e coordinamento delle funzioni di natura assistenziale e previdenziale

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/35

Campa

Assemblea

12/7/2007

I e XII

Ordine del giorno

9/1287/11

Grimoldi

Assemblea

17/7/2007

XII

 

L’ordine del giorno Campa 9/1287/35, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte a realizzare un collegamento funzionale tra Ministero del lavoro e della previdenza sociale e Ministero della solidarietà sociale al fine di evitare disfunzioni e sovrapposizioni.

L’ordine del giorno Grimoldi 9/1287/11, anch’esso accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, premesso che l'articolo 1, comma 6, dell’A.C. 1287 prevede che mediante decreto del Presidente del Consiglio dei ministri siano individuate le forme di esercizio coordinato tra Ministero del lavoro e della previdenza sociale e Ministero della solidarietà sociale delle funzioni aventi natura assistenziale o previdenziale, nonché delle funzioni di indirizzo e vigilanza sugli enti di settore e che tale decreto non è soggetto al parere parlamentare, impegnava l’esecutivo a trasmettere al Parlamento ogni utile elemento informativo sui contenuti dell’atto in questione, prima della sua adozione.

Nelle note di attuazione relative ai due atti di indirizzo in titolo, di identico contenuto, il Ministero della solidarietà sociale, per quanto attiene agli aspetti di propria competenza, osserva che nell'ambito del riassetto disposto dal decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, è stato, tra l'altro, istituito lo stesso Ministero della solidarietà sociale, al quale sono state attribuite le competenze in materia di politiche sociali, di assistenza e di vigilanza dei flussi di entrata dei lavoratori immigrati, precedentemente spettanti al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la cui denominazione è stata conseguentemente sostituita da quella di Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Al Ministero della solidarietà sociale sono state trasferite altresì le competenze in materia di coordinamento delle politiche contro le tossicodipendenze e alcooldipendenze e di organizzazione, indirizzo e controllo del Servizio civile nazionale, precedentemente attribuite alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Al Ministero dei lavoro e della previdenza sociale sono invece rimaste le competenze - precedentemente attribuite al Ministero del lavoro e delle politiche sociali - in materia di politiche previdenziali e di politiche del lavoro e dell'occupazione e tutela dei lavoratori, eccetto per quanto riguarda la vigilanza dei flussi dei lavoratori stranieri.

Il decreto-legge sopra citato, convertito con la legge n. 233 del 2006, fissa le procedure da seguire per l'attuazione del riordino dei Ministeri ed in particolare, prevede all'articolo 1, comma 10, che "si proceda con l'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze e sentiti i Ministri interessati".

In ottemperanza alle suddette disposizioni il Governo ha provveduto ad effettuare, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 marzo 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 maggio 2007, la "Ricognizione delle strutture e delle risorse dei Ministeri del Lavoro e della Previdenza Sociale e della Solidarietà Sociale".

Il decreto in esame, provvede, in particolare all'articolo 8, all'individuazione delle forme di esercizio coordinato, tra il Ministero del lavoro e della previdenza sociale e il Ministero della solidarietà sociale, delle funzioni che presentano in maniera congiunta profili di natura assistenziale e previdenziale, incluse quelle di indirizzo e vigilanza sugli enti di settore.

Inoltre, con riferimento all'articolo 9 del citato decreto, il Ministero del lavoro e della previdenza sociale con il Ministero della solidarietà sociale provvederanno ad ottemperare alla raccomandazione della 11° Commissione del Senato, espressa in sede di esame dell'atto governativo in questione, mediante l'adozione di un provvedimento relativo alla definizione dei rapporti tra i due Ministeri in ordine all’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) e Italia Lavoro S.p.A., entro il termine di 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso.

 

Diritto di opzione per il personale coinvolto nel riordino delle competenze dei Ministeri e della Presidenza del Consiglio dei ministri

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/97

Fedele

Assemblea

12/7/2007

I e XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare eventuali ulteriori iniziative normative volte a prevedere l’applicazione del diritto di opzione di cui all’articolo 12, comma 1, lettera c), della legge n. 59 del 1997 e successive modificazioni, a tutto il personale in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri coinvolto nel riassetto delle competenze dei Ministeri e della Presidenza stessa, attuato con l’A.C. 1287, e ad adottare la stessa forma di tutela per tutto il personale costretto a transitare da un Ministero all’altro.

Nella nota di attuazione il Ministero della solidarietà sociale, circa gli aspetti di propria competenza, fa presente, per quanto concerne l'impegno assunto dal Governo in ordine alle iniziative volte a tutelare il personale costretto a transitare da un dicastero all'altro nell’ambito del riassetto delle competenze ministeriali disposto dalla legge di conversione n. 233 del 2006, che tale legge prevede che siano trasferite: "(...) al Ministero della solidarietà sociale le funzioni in materia di Servizio civile nazionale di cui alla legge 8 luglio 1998, n. 230, alla legge 6 marzo 2001, n. 64, e al decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77, per l'esercizio delle quali il Ministero si avvale delle relative risorse finanziarie umane e strumentali (...)".

Si evidenzia, pertanto, che la norma in esame esplicita il ricorso al cosiddetto istituto dello "avvalimento", che nel diritto amministrativo indica tradizionalmente le modalità con le quali un organo della pubblica amministrazione utilizza risorse proprie di un'altra pubblica amministrazione, pur conservando la titolarità e l'esercizio della propria funzione. In questo modo si è creato tra il Ministero della solidarietà sociale e la Presidenza del Consiglio dei ministri un particolare tipo di collaborazione, definita, come sopra esposto, "rapporto di avvalimento", in virtù del quale il personale in servizio presso l'ex ufficio per il servizio civile non ha subìto alcun mutamento in ordine alla sede, alla funzione ed alla qualifica.

 

Individuazione degli enti del settore sottoposti alla vigilanza da parte del Ministero della solidarietà sociale e del Ministero del lavoro e della previdenza sociale

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/79

Zinzi

Assemblea

12/7/2007

I e XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, premesso che l'articolo 1, comma 6, dell’A.C. 1287 prevede, tra l'altro, che mediante decreto del Presidente del Consiglio dei ministri siano individuate le forme di esercizio coordinato tra Ministero del lavoro e Ministero della solidarietà sociale delle funzioni aventi natura assistenziale o previdenziale, nonché delle funzioni di indirizzo e vigilanza sugli enti di settore, impegnava l’esecutivo ad adottare, in sede di attuazione, gli opportuni provvedimenti al fine di chiarire il riferimento a tali funzioni, in modo da individuare con esattezza gli enti interessati, precisando altresì se l'esercizio congiunto dei due dicasteri debba riguardare esclusivamente gli «enti di previdenza e assistenza obbligatoria» o invece anche gli altri soggetti citati nella lettera c) del comma 1 dell'articolo 46 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.

Nella nota di attuazione il Ministero della solidarietà sociale, per quanto attiene agli aspetti di propria competenza, fa presente che a seguito della conversione in legge del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, il Governo ha provveduto, con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 marzo 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 maggio 2007, ad effettuare la "Ricognizione delle strutture e delle risorse dei Ministeri del Lavoro e della Previdenza Sociale e della Solidarietà Sociale".

In ordine all'esercizio coordinato delle funzioni in materia previdenziale ed assistenziale, il predetto D.P.C.M., all'articolo 8, comma 1, prevede l'attribuzione al Ministero del lavoro e della previdenza sociale, d'intesa col Ministero della solidarietà sociale, delle competenze ove sia prevalente la natura previdenziale, mentre al Ministero della solidarietà sociale, d'intesa col Ministro del lavoro e della previdenza sociale, l'attribuzione delle competenze ove sia prevalente la natura assistenziale delle stesse.

L'articolo 8, al comma 2, prevede, altresì che le proposte di nomina degli organi dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) e dell'istituto Nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP), nonché dell'Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS) siano concertate anche con il Ministero della solidarietà sociale. Inoltre, lo stesso articolo definisce il numero dei rappresentanti che entrambi i Ministeri possono nominare nei collegi dei sindaci dell'INPS, dell'INPDAP e dell'ENPALS. Infine, è ulteriormente precisata l'integrazione, da parte di un rappresentante del Ministero della solidarietà sociale, del Comitato amministratore della gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali.

 

Finanziamento dei programmi di intervento a favore di persone con disabilità grave prive di sostegno familiare

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/83

Zanotti

Assemblea

17/7/2007

XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a reperire fondi adeguati affinché, nelle more della definizione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da garantire su tutto il territorio nazionale, sia possibile finanziare programmi d'intervento promossi dai comuni, dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni, dalle fondazioni o da altri organismi senza scopo di lucro, a favore di persone con disabilità grave che restino prive di un adeguato sostegno familiare.

Nella nota di attuazione il Ministero della solidarietà sociale, per quanto attiene agli aspetti di propria competenza, rileva che alla luce dell'attuale assetto costituzionale che sancisce un ampio decentramento delle competenze in materia di politiche sociali, l'impegno del Governo s'incentra sulla definizione dei diritti di cittadinanza attraverso la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Pertanto, nella consapevolezza che l'obiettivo primario risulta quello di creare un servizio integrato di servizi socio assistenziali e sanitari il più possibile omogeneo tra le diverse aree del Paese, l’esecutivo è impegnato a dare piena attuazione alla previsione contenuta nell'articolo 1, commi 1264 e 1265, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) attraverso un disegno di legge delega sulla non autosufficienza, che verrà presentato nelle prossime settimane in Parlamento.

Il disegno di legge in esame conterrà indicazioni sui beneficiari delle prestazioni, sulle prestazioni cui avranno diritto, sulla compartecipazione al costo delle prestazioni, sul monitoraggio degli interventi in un quadro di programmazione delle crescenti risorse e, quindi delle prestazioni esigibili, anche per le persone con disabilità grave che attualmente vivono in famiglia.

 

Destinazione agli aventi diritto dei fondi per le politiche sociali

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/95

Paoletti Tangheroni

Assemblea

17/7/2007

XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, premesso che i fondi per le politiche per la famiglia, per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, per le non autosufficienze, per le politiche giovanili e per le comunità giovanili, destinati a migliorare la qualità della vita dei soggetti beneficiari spesso si utilizzano per finanziare apparati e strutture che drenano buona parte delle risorse, limitando conseguentemente i benefici per le categorie che direttamente dovrebbero essere le destinatarie degli interventi previsti, impegnava l’esecutivo ad indirizzare in massima parte tali fondi ad interventi di cui possano usufruire direttamente i beneficiari previsti dai fondi stessi.

Nella nota di attuazione il Ministero della solidarietà sociale, per quanto attiene agli aspetti di propria competenza, fa presente che il Governo sta per presentare al Parlamento un disegno di legge delega sulla non autosufficienza contenente, tra l'altro, i livelli esenziali delle prestazioni in materia. Tale disegno di legge recherà indicazioni sui beneficiari delle prestazioni, distinti per livelli di non autosufficienza, sulle prestazioni cui avranno diritto, sulla compartecipazione al costo delle prestazioni, sul monitoraggio degli interventi da programmare nel tempo in proporzione all'incremento delle risorse e quindi delle prestazioni esigibili.

L'obiettivo peculiare del "Fondo per le non autosufficienze" non è certamente quello di finanziare apparati e strutture il cui funzionamento non sia riconducibile alle finalità della norma istitutiva, bensì quello di configurare un sistema completo di interventi e di servizi che possano permettere ai cittadini che versano in situazioni di fragilità, residenti in qualsiasi luogo del Paese, di avere accesso a prestazioni il più possibile omogenee sotto il profilo territoriale.

 

Ripartizione del Fondo per le non autosufficienze

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/127

Lisi

Assemblea

17/7/2007

XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte a prevedere che, ai fini dell'emanazione del decreto ministeriale per la ripartizione del Fondo per le non autosufficienze, sia creato un efficace coordinamento con i ministri per la famiglia e della salute, nonché con la Conferenza Stato-regioni e con l'ANCI, anche istituendo in seno al Ministero delle politiche sociali un organismo di rappresentanza delle associazioni di volontariato maggiormente rappresentative delle componenti sociali più fragili (anziani, disabili, eccetera); impegnava, inoltre, il Governo ad attivarsi per prevedere forme integrative di finanziamento del Fondo, ponendo, se del caso, contributi a carico di istituti assicurativi sia pubblici, sia privati.

Nella nota di attuazione il Ministero della solidarietà sociale, per quanto attiene agli aspetti di propria competenza, ricorda che il Governo sta lavorando per presentare, tra breve, al Parlamento un disegno di legge delega sulla non autosufficienza.

Nel rispetto dell'impegno assunto con il sopra indicato ordine del giorno, il Ministero della solidarietà sociale ed il Ministero della salute, amministrazioni entrambe proponenti del citato provvedimento, stanno collaborando attivamente alla stesura del menzionato disegno di legge, in concertazione con le altre amministrazioni centrali dello Stato, con le regioni e le autonomie locali nonché con le parti sociali e le associazioni rappresentative delle fasce sociali in esame.

Il predetto disegno di legge conterrà le indicazioni sui beneficiari delle prestazioni, distinti per livelli di non autosufficienza, sulle prestazioni cui avranno diritto, sulla compartecipazione al costo delle prestazioni, sul monitoraggio degli interventi in un quadro di programmazione della crescita progressiva delle risorse e quindi delle prestazioni esigibili.

Per quanto attiene, poi, alla richiesta istituzione di un organismo di rappresentanza delle associazioni di volontariato più rappresentative, si rileva che presso questo Ministero è già attivo l'Osservatorio nazionale per il volontariato, istituito ai sensi dell'articolo 12 della legge n. 266 del 1991.


 

Ministero dell’università e della ricerca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 agosto 2007

 

Atti di indirizzo inviati

32

Note di attuazione trasmesse

1

rapporto percentuale

3%

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Rilancio dell'università e del settore della ricerca

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1475/75

Ossorio

Assemblea

12/7/2007

VII

 

L’ordine del giorno accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 3 agosto 2006, impegnava l’esecutivo a prevedere, nell'ambito della sessione di bilancio, opportune iniziative per rilanciare l'intero settore della ricerca, dagli enti specifici di settore alle Università, secondo criteri selettivi tesi a privilegiare l'eccellenza e la qualità; a collocare gli interventi di sostegno in un disegno generale di riqualificazione della ricerca, coerente con le necessità e i bisogni di una società complessa, nella quale la «conoscenza» deve essere considerata una priorità assoluta.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’università e della ricerca fa presente che il disegno di legge di iniziativa governativa sul riordino degli Enti di ricerca, approvato in prima lettura dal Senato il 2 maggio scorso, permetterà di operare sull'organizzazione degli stessi ai fini di un migliore funzionamento e per l'accesso alle reti europee ed ai fondi stanziati nel settimo programma quadro.

Si segnala, inoltre, che il decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito nella legge 24 novembre 2006, n. 286, ha previsto la costituzione di una Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).

Con regolamento, già approvato dal Consiglio dei ministri in via preliminare, è stata altresì disciplinata l'attività, la struttura ed il funzionamento del predetto organismo, cui sono attribuiti compiti fondamentali per il potenziamento ed il miglioramento delle attività delle Università e degli Enti di ricerca. Infatti, è evidente che la verifica dei risultati si pone come garanzia della qualità delle scelte operate dagli Atenei e dagli Enti e della produttività degli investimenti pubblici nel campo della formazione e della ricerca. L'Agenzia costituirà un pilastro fondamentale nel processo di razionalizzazione del sistema di valutazione delle Università e degli Enti di ricerca e avrà tra gli obiettivi quelli di favorire l'inserimento nella competizione internazionale attraverso l'incentivazione delle attività di ricerca e di innovazione e l'accesso ai grandi programmi europei per la ricerca e la formazione superiore.

Nella nota si ribadisce, infine, che il Ministero ha ben presente le problematiche derivate dalle scarse risorse messe a disposizione della ricerca e si propone di avviare un incontro con il Ministero dell'economia e delle finanze per valutare la possibilità di adottare provvedimenti nell'ambito della legge finanziaria 2008.

Ovviamente, qualsiasi iniziativa dovrà essere concordata con il predetto Ministero nei limiti della disponibilità di bilancio.



 

B) Monitoraggio degli atti di controllo

 

 

In questa sottosezione vengono prese in considerazione le comunicazioni trasmesse dai Ministeri a seguito delle segnalazioni che il Servizio per il controllo parlamentare invia alle amministrazioni sulla base della lettura quotidiana dei resoconti parlamentari dei lavori dell’Assemblea e delle Commissioni permanenti. Tale monitoraggio consente di trarre dai testi richiamati sia espressioni di particolare sensibilità sia, in taluni casi, addirittura impegni ulteriori, assunti da parte dei rappresentanti del Governo nel fornire risposte ad atti di sindacato ispettivo. L’individuazione così operata e la conseguente segnalazione ai Ministeri di volta in volta interessati degli orientamenti manifestati da esponenti dell’esecutivo in relazione alle tematiche oggetto degli atti di sindacato ispettivo, consente di offrire un’ulteriore visuale sull’attenzione prestata dal Governo alle questioni sollevate con l’atto ispettivo. Per altro verso, la comunicazione con cui si illustra l’operato dell’amministrazione interessata, ricevuta dal Servizio per il controllo parlamentare e di cui questa pubblicazione dà conto, consente all’amministrazione stessa di fornire ulteriori indicazioni in merito alle più recenti iniziative assunte anche a seguito del dibattito parlamentare. Delle comunicazioni trasmesse dai Ministeri si dà conto nella sottosezione tramite schede in cui si richiamano in sintesi anche il contenuto dell’atto ispettivo e gli elementi già forniti nella risposta con cui il Governo esaurisce l’obbligo specificatamente connesso all’atto ispettivo.

Sempre nella sottosezione B) sono indicate le nuove segnalazioni effettuate ai Ministeri nel periodo considerato, riportando la citazione testuale tratta dal resoconto parlamentare da cui si evince l’intento del rappresentante del Governo di dare un ulteriore seguito alle questioni sollevate con l’atto ispettivo cui si fornisce risposta.


 

Comunicazioni pervenute nel mese di luglio a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo

 

 

- Situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Laos;

- Misure a favore delle popolazioni del Molise e della Puglia colpite dal sisma dell’ottobre 2002;

- Realizzazione del nuovo carcere di Pordenone;

- Stato dei lavori per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso;

- Funzionamento dei servizi di terra dell’aeroporto di Fiumicino e rispetto della Carta dei diritti del passeggero;

- Iniziative per garantire maggiori controlli sui conducenti di mezzi di trasporto a noleggio e di linea con riguardo all’assunzione di sostanze stupefacenti.


Ministero degli affari esteri

 

Situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Laos

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interrogazione

4/01291

Mellano

Assemblea

31/07/2007

III

 

Con l’interrogazione in titolo, richiamata in premessa la situazione politica e di violazione dei diritti umani e politici in Laos, si chiedeva al Governo se fosse a conoscenza della situazione dei diritti umani in Laos e del mancato rispetto degli impegni internazionali in materia; se non ritenesse di doversi attivare nelle sedi internazionali al fine non solamente di conoscere la sorte dei desaparecidos laotiani, ma altresì di salvaguardare i diritti fondamentali di tutti i prigionieri politici e di coscienza, detenuti nelle carceri laotiane senza processo e in contrasto con le regole del diritto internazionale; se non ritenesse di doversi adoperare in sede europea per indurre il Governo della Repubblica Democratica Popolare Lao (RDPL) a conformarsi alla Risoluzione del Parlamento europeo del 1° dicembre 2005; come il Governo intendesse operare in sede europea e internazionale affinché la Croce Rossa Internazionale possa recarsi in Laos per verificare le effettive condizioni di detenzione dei prigionieri politici e di coscienza; quali azioni il Governo intendesse intraprendere in sede europea e internazionale affinché le relazioni economiche, politiche e diplomatiche con la RDPL siano condizionate all'effettivo rispetto dei diritti umani, civili e politici e delle libertà religiose.

Nella risposta scritta all’interrogazione, pubblicata nell’Allegato B al resoconto dell’Assemblea del 17 gennaio 2007, il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Gianni Vernetti, osservava che l’Italia segue con attenzione ed interesse l’evolversi della situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Laos, ponendo peraltro in evidenza che l’attività italiana in questo settore, in assenza di un’ambasciata in loco, si esplica necessariamente attraverso il braccio operativo dell’Unione europea e dei relativi Capi missione accreditati nel Paese. Si soffermava, quindi, in particolare, il problema dei profughi Hmong in fuga verso la Tailandia, oggetto di un recente incontro tra i primi ministri laotiano e tailandese.

La risposta si concludeva con l’assicurazione che “il Governo italiano continuerà a svolgere, d’intesa con i partners comunitari, un’attiva opera di sensibilizzazione delle autorità laotiane affinché diano segnali concreti e precisi del loro impegno a favore dei diritti umani”.

Nella comunicazione trasmessa nel mese di luglio il Ministero degli affari esteri osserva che il Governo segue, in effetti, con grande attenzione l'evolversi della situazione dei diritti umani in Laos, ribadendo in ogni utile occasione di contatto con le autorità laotiane l'importanza della tutela dei diritti umani e religiosi, oltre che la disponibilità a fornire assistenza e cooperazione nel contesto di eventuali riforme politiche mirate a rafforzare la tutela dei diritti umani o la protezione delle minoranze etniche.

Si segnala, inoltre, che sempre nel contesto del concerto con i partner europei, il Governo italiano prosegue nel dialogo critico con le Autorità di Vientiane che prevede, da un lato, un sostegno allo sviluppo economico e sociale del Paese attraverso il finanziamento di progetti di cooperazione, e dall'altro, l'assunzione di impegni delle Autorità locali su temi sensibili, quale quello dei diritti umani.

In particolare, nel quadro del monitoraggio della situazione dei diritti umani nel Laos, l'Italia e gli altri Stati membri dell'Unione Europea seguono con particolare attenzione il trattamento riservato alla minoranza Hmong.

A seguito di queste pressioni, come illustrato dall'ultimo rapporto dei Capi missione dell'Unione europea sulla situazione politica ed economica del Paese (marzo 2007), il Laos starebbe lentamente abbandonando la precedente politica di chiusura nei confronti dei diritti umani, mostrando una graduale disponibilità ad affrontare e discutere tali tematiche nell’ambito dei canali di dialogo con l’UE.

Il Laos, peraltro, attraversa una difficile fase di transizione, che si riflette anche sugli orientamenti e le strategie in materia di diritti umani. Simili difficoltà sono state riscontrate in recenti colloqui tra ì Capi missione UE e funzionari laotiani di alto livello, risultati nei fatti poco concludenti. A sua volta, l'UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees) ha lanciato un'iniziativa volta a trovare una soluzione duratura al problema degli 8.000 Hmong profughi in Tailandia, proponendo di selezionare gli Hmong al fine di destinarne alcuni in Paesi terzi ed altri – secondo gli osservatori dell'UNHCR, la maggioranza - in Laos. Ciononostante, nell'analisi dei Capi Missione UE emerge come le Autorità laotiane accolgano con forte scetticismo l'ipotesi di un ruolo dell'UNHCR in questa vicenda. A conferma dell'attenzione riservata alla situazione dei Hmong, la Presidenza tedesca dell'UE ha effettuato un passo presso le Autorità laotiane, lo scorso 19 giugno 2007, per richiedere di fare chiarezza sui recenti episodi di rimpatrio forzato di Hmong dalla Tailandia al Laos, anche in considerazione delle ripetute assicurazioni fornite da Vientiane sull'impegno a trattare gli Hmong di ritorno dall'estero con umanità ed a favorirne il reinserimento nella società laotiana.

Più in generale, è stata rappresentata alle Autorità laotiane l'opportunità di una maggiore trasparenza sulla questione, che consenta soprattutto l'accesso ai luoghi dove sono stanziati gli Hmong..

Da parte sua, il Governo laotiano ha fornito le consuete assicurazioni sul non utilizzo della forza nelle operazioni di rimpatrio degli Hmong e sulla disponibilità a concedere l'accesso alla stampa ed alla comunità diplomatica, ribadendo tuttavia la politica di chiusura riguardo ad un coinvolgimento dell'UNHCR.


 

Ministero dell’economia e delle finanze

 

Misure a favore delle popolazioni del Molise e della Puglia colpite dal sisma dell’ottobre 2002

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interpellanza

2/00248

Astore

Assemblea

17/07/2007

V

 

Con l’interpellanza in titolo si illustrava al Governo la grave situazione perdurante in diversi comuni delle regioni Molise e Puglia colpiti nel mese di ottobre del 2002 da un violento sisma che ha causato innumerevoli danni materiali. Nell’interpellanza si ricordava che, a distanza di anni, la popolazione interessata patisce ancora gravi disagi e si evidenziavano i limiti dei provvedimenti emergenziali emanati immediatamente dopo il sisma che, tra le altre cose, avevano previsto e garantito la sospensione, oltre che degli adempimenti e versamenti tributari e contributivi, anche dei termini processuali e sostanziali, con inclusione della sospensione dei termini di pagamento in senso lato, agevolazione cessata a meno di un anno dal terremoto, nonostante permanessero evidenti disagi in tutta la zona interessata dal sisma.

Con l’interpellanza si lamentavano, in particolare quanto alla richiamata sospensione dei termini per gli adempimenti e versamenti tributari e contributivi, i ripetuti ritardi con i quali le ordinanze della Presidenza dei Consiglio dei Ministri sono intervenute a prevedere le proroghe ed il fatto che lo stesso contenuto della normativa emergenziale è sempre stato tale da ingenerare dubbi interpretativi. Si evidenziava quindi che per altre popolazioni e zone colpite da calamità naturali sono state adottate misure completamente differenti e più coerenti.

Ciò premesso si chiedeva quali fossero le ragioni che avevano motivato il Governo ad assumere comportamenti così differenti da poter apparire discriminatori per le diverse popolazioni colpite da calamità naturali; quali fossero gli interventi che si riteneva opportuno mettere in campo per alleviare e sostenere le popolazioni del Molise e della Puglia; se non ritenesse necessario aumentare, coerentemente ai bisogni e alle necessità concrete della popolazione, gli stanziamenti previsti per le popolazioni del Molise e della Puglia; se con riferimento a queste ultime, intendesse ripristinare la rateizzazione prevista fino al 31 dicembre 2005 anche per la parte contributiva e definire le iniziative che intende adottare per il 2007 (compresa un'ulteriore proroga della sospensione del versamento di tributi e contributi), stabilendo, in particolare, le necessarie sanatorie per la parte tributaria, rendendo così omogeneo il trattamento per le regioni Molise e Puglia con quello di altre realtà del Paese colpite da calamità naturali.

Nella seduta dell’Assemblea del 30 novembre 2006, il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Mario Lettieri, nel rispondere ai quesiti posti nell’interpellanza in titolo, forniva precisazioni in merito alle misure adottate dall’esecutivo in favore dei comuni interessati dal sisma ed in merito alla ulteriore proroga dei termini relativi agli adempimenti e versamenti tributari disposta con l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3507 del 5 aprile 2006. Riferiva, quindi, che gli uffici delle entrate del Molise avrebbero avuto disposizione di tenere conto della particolare condizione economica in cui sono venuti a trovarsi i ceti medi, gli artigiani ed i commercianti delle zone coinvolte dal sisma, i quali hanno sicuramente subito effetti negativi per le loro attività.

Nella comunicazione trasmessa dal Ministero dell’economia e finanze nel mese di luglio si fa quindi presente che il testo del disegno di legge relativo alla "Ricostruzione dei territori del Molise e della Puglia colpiti dagli eventi sismici dell'ottobre 2002" (A.C. 585), così come approvato dalla VIII Commissione permanente nella seduta del 17 maggio 2007, è all'esame della Camera dei Deputati.

Per quanto concerne la rateizzazione e la proroga della sospensione degli oneri tributari e contributivi, si ribadisce negli stessi termini quanto rappresentato dal Dicastero in attuazione dell’ordine del giorno Rocco Pignataro n. 9/1746-bis/247 (in proposito si veda quanto riportato nella parte A di questa sezione) che riguarda impegni aventi ad oggetto tematiche analoghe a quelle contenute nell’interpellanza e da quest’ultima espressamente richiamato.


Ministero della giustizia

 

 

Realizzazione del nuovo carcere di Pordenone

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interrogazione

5/00466

Contento

Commissione

24/07/2007

II

 

Con l’interrogazione in titolo si rappresentava la preoccupazione per l’invio alle competenti Commissioni parlamentari da parte del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia di una relazione concernente il Piano straordinario pluriennale di interventi in materia di edilizia penitenziaria con cui si rivedono le scelte precedentemente assunte per il nuovo istituto carcerario di Pordenone.

Si chiedeva quindi al ministro della giustizia se non ritenesse opportuno, anche allo scopo di evitare un giudizio politico di inaffidabilità in relazione al contraddittorio comportamento adottato sul problema del nuovo istituto penitenziario, rivedere la scelta ipotizzata di rinviarne la realizzazione nell’ambito del programma di edilizia penitenziaria di competenza del Ministero delle infrastrutture, confermando l’originaria impostazione del Piano medesimo.

Nella risposta all’interrogazione, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 5 dicembre 2006, il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Manconi, in merito ai quesiti posti nell’interrogazione in titolo, ribadiva che la costruzione di un nuovo istituto a Pordenone, insieme con il progettato istituto di Varese, costituisce un obiettivo di interesse primario dell'Amministrazione penitenziaria, osservando che, allo stato, l'unico iter percorribile dal punto di vista legislativo e procedurale per raggiungerlo è la previsione dell’opera in questione nel programma ordinario per l'edilizia penitenziaria di competenza congiunta del Ministero delle infrastrutture e del Ministero della giustizia; programma che dispone dei fondi sufficienti alla sua realizzazione.

Il sottosegretario Manconi affermava quindi che il Ministero della giustizia avrebbe sostenuto la necessità e la priorità dell’intervento in questione rispetto ad altri analoghi nella riunione del Comitato paritetico per l'edilizia penitenziaria istituito presso il Ministero delle infrastrutture.

Nella comunicazione trasmessa nel mese di luglio il Ministero della giustizia riferisce che, tenuto conto del prevedibile protrarsi dei tempi per la realizzazione del nuovo carcere di Pordenone (nell'ambito del programma di nuova edilizia penitenziaria di competenza del Ministero delle infrastrutture) ed avuto riguardo all'attuale insufficienza di fondi disponibili, l'Amministrazione penitenziaria si è determinata a destinare a nuova sede dell'istituto una caserma dimessa dell'Esercito sita in San Vito al Tagliamento, la cui idoneità ai fini penitenziari, previo opportuno adeguamento e ristrutturazione, è stata accertata con apposito sopralluogo.

Gli interventi sulla struttura, che saranno realizzati a cura e con fondi dell'Amministrazione penitenziaria, sono stati inseriti nel programma di edilizia penitenziaria 2007, per la cui attuazione si è in attesa del provvedimento del ministro di ripartizione dei fondi.

Per completezza di informazione, si fa peraltro presente che la provincia di Pordenone ha recentemente proposto di realizzare il nuovo istituto a proprie cura e spese, attraverso apposito indebitamento, con rimborso trentennale da parte del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ed eventuale permuta del vecchio istituto.

Alla predetta provincia è stato recentemente comunicato che l'Amministrazione penitenziaria non può assumere impegni di spesa trentennali per la corresponsione di canoni di locazione, in quanto, in virtù delle vigenti normative afferenti la contabilità di Stato, possono essere assunti impegni per un periodo non superiore ad un triennio.


Ministero delle infrastrutture

 

 

Stato dei lavori per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interpellanza

2/00505

Crisci

Assemblea

30/07/2007

VIII

 

Con l’interpellanza in titolo, premessa la grave situazione di emergenza socio-ambientale nel territorio delle province di L'Aquila e Teramo, interessato agli interventi necessari alla messa in sicurezza del sistema Gran Sasso e la nomina fino al 30 giugno 2004 di Angelo Balducci a Commissario delegato per il superamento dello stato di emergenza dichiarato con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 luglio 2003 (stato di emergenza prorogato al 31 dicembre 2005), si chiedeva al Governo: se il Commissario delegato si fosse limitato all'esecuzione delle sole opere urgenti ed indifferibili necessarie al superamento delle dichiarate emergenze socio-ambientali; se e quali scostamenti si fossero verificati in corso di realizzazione degli interventi rispetto ai cronoprogrammi predisposti dal Commissario delegato; se i lavori siano ancora in corso o siano stati ultimati e se le risorse trasferite, pari a 110 miliardi delle vecchie lire, siano risultate sufficienti o siano necessari ulteriori fondi per completare la messa in sicurezza del «Sistema Gran Sasso» ed escludere inequivocabilmente l'esistenza di rischi di inquinamento dell'acqua potabile; se sia stato trasmesso al Parlamento il rapporto riepilogativo finale delle attività svolte ed, in difetto, quale sia stata l'ultima relazione presentata; se, in considerazione del rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale dell'area inserita nel Parco Nazione del Gran Sasso-Monti della Laga e degli insegnamenti che si possono e si debbono trarre dalla vicenda il Governo non ritenesse di poter affermare di rinunciare alla realizzazione del terzo traforo del Gran Sasso previsto dalla legge n. 366 del 1990 in quanto opera, che ad avviso dei sottoscrittori dell’interpellanza in titolo, appare inutile e per molti versi dannosa.

Nella seduta dell’Assemblea del 17 maggio 2007, il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Paolo Naccarato, rispondeva ai quesiti posti illustrando gli interventi realizzati a seguito dell’incidente verificatosi il 16 agosto 2002 all’interno del laboratorio di fisica nucleare del Gran Sasso all’origine dell’emergenza che ha richiesto un intervento straordinario di protezione civile e l’operato del commissario delegato, ingegner Balducci. Osservava quindi conclusivamente “a completamento degli intereventi, comunque, sarà prodotta la relazione finale, che sarà senz’altro messa a disposizione di tutte le istituzioni”.

Nella comunicazione trasmessa nel mese di luglio il Ministero delle infrastrutture, per quanto relativo ai profili di propria competenza, fa presente che le attività oggetto dell’interpellanza sono ancora gestite dal Commissario delegato per il superamento della situazione d’emergenza e che, pertanto, non è stata al momento predisposta la relazione conclusiva.


Ministero dei trasporti

 

 

Funzionamento dei servizi di terra dell’aeroporto di Fiumicino e rispetto della Carta dei diritti del passeggero

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interpellanza

2/00448

Meta

Assemblea

24/07/2007

IX

 

Con l’interpellanza in titolo si chiedeva al ministro dei trasporti quali provvedimenti intendesse assumere in relazione al rispetto della Carta dei diritti dei passeggeri ed ai disservizi riscontrati presso l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, con particolare riferimento ai ritardi nella riconsegna dei bagagli ai viaggiatori, segnalati da un servizio-inchiesta effettuato da Il Messaggero del 27 marzo 2007.

Nella seduta dell’Assemblea del 12 aprile 2007, il sottosegretario di Stato per i trasporti Andrea Annunziata, in risposta ai quesiti posti con l’interpellanza in titolo, ricordava le iniziative poste in atto dall’esecutivo fin dal suo insediamento nel settore del trasporto aereo e faceva riferimento, in particolare, al disegno di legge delega al Governo per la riforma del trasporto aereo nazionale. Nella risposta richiamata si segnalava, inoltre, che è in fase di definizione il contratto di programma tra il Ministero dei trasporti e l’ENAC, che individua a fissa gli obiettivi dell’ente.

Dopo aver riferito nel dettaglio in merito agli specifici accadimenti riportati nell’interpellanza, il sottosegretario confermava la massima attenzione del Governo per la sicurezza e per il trasporto, in genere, di tutti i vettori e di tutti gli utenti.

Nella comunicazione trasmessa nel mese di luglio dal Ministero dei trasporti si specifica, quindi, che le iniziative che sono state intraprese dall’amministrazione per il settore del trasporto aereo sono contenute nel disegno di legge A.S. 1268 recante "Delega al Governo per la riforma del trasporto aereo nazionale", in corso di esame da parte della VIII Commissione del Senato e che, non appena inizierà l'esame del provvedimento presso la Camera dei Deputati, sarà cura del Dicastero intervenire nelle sedi opportune e valutare ogni ulteriore elemento emergente dal dibattito.


 

Ministero della salute

 

 

Iniziative per garantire maggiori controlli sui conducenti di mezzi di trasporto a noleggio e di linea con riguardo all’assunzione di sostanze stupefacenti

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interrogazione

3/00888

La Russa

Assemblea

30/07/2007

XII

 

Con l’interrogazione in titolo si chiedeva al ministro della salute se, nell’ambito delle proprie competenze, intendesse promuovere iniziative, di concerto con gli altri Dicasteri interessati, finalizzate a garantire, attraverso un maggiore controllo da effettuare sui conducenti, autisti e piloti, l’incolumità dei cittadini che usufruiscono dei mezzi di trasporto a noleggio e di linea.

Nella seduta dell’Assemblea del 16 maggio 2007, il ministro per i rapporti con il Parlamento Vannino Chiti, nel rispondere ai quesiti posti nell’atto ispettivo, ribadiva la volontà e l’impegno del Governo in materia di accertamenti preventivi e periodici per escludere lo stato di tossicodipendenza ai quali devono essere sottoposti i lavoratori destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute dei terzi.

Nella comunicazione trasmessa nel mese di luglio il Ministero della salute precisa di avere predisposto lo schema concernente i protocolli operativi da utilizzare per l’accertamento dell’uso di sostanze psicotrope e/o alcool da parte di chi è alla guida di autoveicoli.

Con nota del 6 luglio 2007 tale schema è stato trasmesso al Ministero del lavoro e della previdenza sociale, allo scopo di acquisire l’assenso di detto Dicastero sui protocolli e di poter quindi sottoporre il documento all’esame della Conferenza Stato-regioni.


 



Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione relative al mese di luglio 2007

 

 

 

Primo firmatario

Tipo di Atto

Numero

Pag.

On.

Airaghi

Ordine del giorno

9/2340/10

39

On.

Astore

Interpellanza

2/00248

73

On.

Baldelli

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/89

48

On.

Bodega

Ordine del giorno

9/1746-bis/104

49

On.

Bono

Risoluzione

7/00165

21

On.

Campa

Ordine del giorno

9/1287/35

58

On.

Ciocchetti

Ordine del giorno

9/2340/4

53

On.

Ciocchetti

Ordine del giorno

9/1287/77

55

On.

Contento

Interrogazione

5/00466

75

On.

Crisci

Interpellanza

2/00505

77

On.

Fedele

Ordine del giorno

9/1287/97

59

On.

Fluvi

Risoluzione conclusiva

8/00041

44

On.

Frassinetti

Ordine del giorno

9/2193/17

20

On.

Goisis

Ordine del giorno

9/2193/26

22

On.

Grimoldi

Ordine del giorno

9/1287/11

58

On.

La Loggia

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/107

33

On.

La Russa

Interrogazione

3/00888

80

On.

Leone

Ordine del giorno

9/2374/25

17

On.

Li Causi

Ordine del giorno

9/1746-bis/249

41

On.

Lisi

Ordine del giorno

9/1746-bis/127

63

On.

Mellano

Interrogazione

4/01291

71

On.

Meta

Interpellanza

2/00448

79

On.

Nan

Ordine del giorno

9/2374/36

17

On.

Neri

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/85

41

On.

Ossorio

Ordine del giorno

9/1475/75

66

On.

Paoletti Tangheroni

Ordine del giorno

9/1746-bis/95

62

On.

Pertoldi

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/59

34

On.

Pescante

Ordine del giorno

9/2340/2

40

On.

Quartiani

Ordine del giorno

9/2193/27

24

On.

Quartiani

Ordine del giorno

9/1746-bis/250

26

On.

Rocco Pignataro

Ordine del giorno

9/1746-bis/247

32

On.

Romagnoli

Ordine del giorno

9/1750/126

42

On.

Rugghia

Ordine del giorno

0/1746-bis/IV/2

28

On.

Rusconi

Ordine del giorno

9/1746-bis/266

52

On.

Spini

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/4

33

On.

Tassone

Ordine del giorno

9/1746-bis/231

36

On.

Zanotti

Ordine del giorno

9/1746-bis/83

61

On.

Zinzi

Ordine del giorno

9/1287/79

60

 


 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione II

 

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sezione è ripartita in sottosezioni che danno conto delle nomine scadute nel periodo considerato e in quello immediatamente successivo, delle proposte di nomina presentate alle Camere per i pareri, delle nomine comunicate o meno dal Governo e infine di come i pareri espressi dalle Commissioni siano stati seguiti dal Governo in sede di nomina.



 

In evidenza a luglio e agosto

 

 

Sono stati nominati i presidenti di due enti parco nazionali, quelli del Circeo (che era commissariato dal 2002) e del Pollino (commissariato nello scorso mese di maggio 2007). Riguardo alla nomina di Gaetano Benedetto presso l’ente parco del Circeo, nel dibattito svoltosi presso l’VIII Commissione della Camera il 6 giugno 2007, era stato espresso, da parte di molti commissari, apprezzamento riguardo alla persona e al curriculum del candidato, ma anche l’auspicio che lo stesso non mantenesse, dopo la nomina a presidente, l’incarico di vice capo di Gabinetto del Ministero dell’ambiente. A questo proposito, nella seduta della Commissione del  13 giugno (in cui era stato espresso parere favorevole sulla proposta di nomina in questione con 23 voti a favore, uno contrario e un astenuto), il sottosegretario Piatti confermava l’intendimento del suo ministero di definire con il candidato alla presidenza del parco, un percorso condiviso che, in tempi ragionevoli, lo portasse ad assumere in via esclusiva l'incarico di gestione dell'ente.

Unanime era stato poi l’apprezzamento dei commissari riguardo alla proposta di nomina di Domenico Pappaterra a presidente dell’Ente parco nazionale del Pollino.

Continuano invece i commissariamenti, tra gli altri, degli enti parco nazionali del Cilento e Vallo di Diano e dal Gran Sasso e Monti della Laga, di cui, nel mese di luglio 2007, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha comunicato al Parlamento nuove proroghe dei commissari straordinari, rispettivamente Giuseppe Tarallo e Stefano Allavena, nelle more dell’individuazione dei nominativi dei nuovi presidenti.

 

Complessa è stata la vicenda, ormai conclusa, della nomina del presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Fabio Ciani, effettuata con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con quello delle infrastrutture, il 18 luglio 2007.

Dopo la scadenza del mandato del precedente presidente Moscherini nel 2005, si erano avvicendati a capo dell’autorità due diversi commissari straordinari (di cui il secondo decaduto a seguito di una pronuncia del Consiglio di Stato); infine sul nominativo di Ciani il ministero e la regione Lazio non avevano raggiunto la necessaria intesa (si veda alla sottosezione “b”).

Conclusa è anche la procedura di nomina di Paolo Fadda a presidente di un’altra Autorità portuale, quella di Cagliari, che nelle more del perfezionamento della nuova nomina, era stata affidata al presidente scaduto Granara come commissario straordinario (si veda sempre alla sottosezione “b”).

E’ stata intanto commissariata l’Autorità portuale di Messina, a seguito della scadenza (e della non riconferma) del mandato del presidente Garofalo, affidata al capo dipartimento per la navigazione e il trasporto marittimo presso il Ministero dei trasporti, Silvio Di Virgilio.

 

Il 3 agosto 2007 Giuseppe Montefusco è stato nominato vicepresidente dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA, sulla cui proposta di nomina la Commissione difesa della Camera aveva espresso favore unanime, come già precedentemente sulla proposta di nomina del nuovo presidente dell’istituto, Piergiorgio Crucioli, poi conformemente nominato con D.P.R. dell’8 giugno 2007.

 

Amalia Ghisani è stata nominata presidente dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS, il 31 luglio 2007, per una secondo mandato. Nella seduta dell’11 luglio 2007, vari componenti della Commissione lavoro della Camera, sia di maggioranza che di opposizione, hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto durante il suo primo mandato dalla presidente Ghisani, e la Commissione ha votato all’unanimità il parere favorevole sulla relativa proposta di nomina.

 

Si è conclusa, con la nomina deliberata dal parte del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il 27 luglio 2007, la procedura di nomina di Silvano Focardi a nuovo presidente dell’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare ICRAM, dopo che, dalle dimissioni del precedente presidente, Folco Quilici, si erano succeduti, dal giugno 2006, due commissari straordinari, Silvestro Greco e Giuseppe Nerio Carugno. La figura del nuovo presidente è stata oggetto di notevole apprezzamento da parte del relatore e dei rappresentanti dei gruppi di maggioranza e di opposizione durante la seduta dell’VIII Commissione della Camera del 25 luglio 2007. In particolare la relatrice On. Mariani, ha auspicato che la nomina del nuovo presidente dell'istituto, potesse realizzare, anche con più stretti contatti tra la Commissione e il nuovo vertice dell’istituto da avviare dopo la pausa estiva, una delle condizioni per sviluppare una riflessione approfondita sul futuro dell'ICRAM, anche attraverso la discussione di uno specifico atto parlamentare di indirizzo in fase di predisposizione da parte del suo gruppo, affrontando in particolare il problema dell’elevato numero di lavoratori precari nell’istituto, e quello della collocazione istituzionale e dell’autonomia dell'ICRAM, nell’ambito della sua cooperazione con le strutture amministrative del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Anche gli on.li Francescato e Germanà, con l’apprezzamento del presidente on. Realacci, associandosi alle considerazioni della relatrice,  sull'urgenza di dare soluzione al problema dei lavoratori precari, hanno proposto anche, per la ripresa, un'indagine conoscitiva, o un ciclo di audizioni, sulle politiche complessive per la tutela del mare, a cominciare dall'esame della situazione delle aree marine protette. Hanno infine votato a favore della proposta di nomina di Focardi, tutti i 25 commissari presenti.

 

Anche la proposta di nomina di Vincenzo Ancona a presidente dell’Istituto nazionale di alta matematica “Francesco Severi” INDAM, peraltro già designato, come previsto dallo statuto dell’ente, dal comitato direttivo dell’istituto, lo scorso 16 giugno 2007, è stata apprezzata dai rappresentanti dei gruppi di maggioranza e opposizione in seno alla Commissione cultura della Camera che, nella seduta del 1° agosto 2007, si è espressa favorevolmente con 24 voti a favore e 2 astensioni. Il Consiglio dei ministri del 3 agosto 2007, ha poi deliberato la nomina di Ancona. 



IN QUESTO NUMERO

 

 

Nei mesi di luglio e agosto 2007:

 

-               sono scaduti i mandati dei consiglieri di amministrazione della Società italiana autori ed editori SIAE (poi rinnovati), del presidente e dei consiglieri di amministrazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile ENAC (in corso di rinnovo) e del presidente dell’Autorità portuale di Messina (attualmente commissariata);

-               sono state esaminate dalle competenti Commissioni parlamentari (seguite poi dalle relative nomine) le proposte di nomina del vicepresidente dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA e dei presidenti degli enti parco nazionali del Circeo e del Pollino, delle autorità portuali di Civitavecchia e di Cagliari, dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS, dell’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare ICRAM e dell’Istituto nazionale di alta matematica “Francesco Severi” INDAM;

-               il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali ha trasmesso le comunicazioni di nomina di alcuni componenti dei consigli di amministrazione dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo IPSEMA e dell’Istituto nazionale della previdenza sociale INPS;

-               il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato proroghe degli incarichi dei commissari straordinari degli enti parco nazionali del Cilento e Vallo di Diano e del gran Sasso e Monti della Laga;

-               sulle Gazzette Ufficiali n. 152 del 3 luglio 2007 e n. 171 del 25 luglio 2007, sono stati pubblicati i decreti di proroga degli incarichi dei commissari straordinari dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione INVALSI e della costituenda Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica;

-               sulla Gazzetta Ufficiale n. 199 del 28 agosto 2007, è stato pubblicato il decreto di nomina del presidente del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione CNIPA.



 

 

Sezione II

 

 

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI

 

 

a)   Principali cariche scadute nel periodo

1°/7 - 30/9/2007

 

 

In questa sottosezione si dà conto delle cariche scadute nei mesi considerati nella presente pubblicazione e in quello immediatamente successivo.

Si specifica anche se per il rinnovo delle suddette cariche è prevista la richiesta di parere parlamentare (ex art. 1 della L. n. 14 del 24/1/1978, recante “norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici”, riguardante “istituti e (...) enti pubblici anche economici”, riassunto nella nota della sottosezione  “b”, che riguarda generalmente i presidenti o comunque gli organi di vertice degli enti), o la mera comunicazione al Parlamento (ex art. 9 della suddetta L. n. 14/1978, riassunto nella nota della sottosezione “c”, che riguarda generalmente i componenti dei consigli degli enti), o se nei precedenti rinnovi è invalsa la prassi di non attivare queste procedure.

Quando mancano precise disposizioni di legge sulla procedura relativa al controllo parlamentare sulle nomine nei singoli enti, viene riportata la procedura seguita per prassi in occasione del precedente rinnovo della stessa carica, ex articoli 1 e 9 della L. 14/78.

Quando infine è lo statuto o la stessa legge istitutiva del singolo ente (o categoria di enti) a specificare norme relative al controllo parlamentare, allora se ne dà conto nella colonna relativa alla procedura di nomina.

Si ricorda per inciso, riguardo alla scadenza degli organi degli enti in questione, che il D.L. 16/5/1994, n. 293, (convertito con L. 15/7/1994, n. 444), sulla “disciplina della proroga degli organi amministrativi”, stabilisce tra l’altro che: “(…) gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti. Gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all'articolo precedente sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo. Nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili (…). Entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti. (…) I provvedimenti di nomina dei componenti di organi scaduti adottati nel periodo di proroga sono immediatamente esecutivi. (…) Decorso il termine massimo di proroga senza che si sia provveduto alla loro ricostituzione, gli organi amministrativi decadono. Tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.”

 

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

Società italiana degli autori ed editori SIAE

Componenti del Consiglio di amministrazione

 

(comunicazione al Parlamento ex art. 9 della

L. 14/1978)

Ivan Cecchini, Diego Cugia di Sant’Orsola, Sabatino Cennamo, Giovanni Natale, Giuseppe Afeltra, Giuseppe de Vergottini,  Augusto Pistolesi e

 Silvano Guariso

22/7/2007

D.M. del Ministro per i beni e le attività culturali (che ne designa 3, mentre 5 sono designati dell'assemblea degli associati)

 

 

Il 22 luglio 2007 è scaduto il quadriennio dell’incarico del consiglio di amministrazione della Società italiana degli autori ed editori SIAE, mentre il mandato del presidente Giorgio Assumma, essendo stato nominato con D.P.R. del 17 ottobre 2005 (a seguito della designazione da parte dell’assemblea della SIAE del 20 settembre 2005), scadrà nel 2009.

Intanto con delibera del 5 luglio 2007 del presidente della SIAE Assumma, sono stati proclamati i nuovi componenti dell’assemblea della SIAE, che resteranno in carica per il quadriennio 2007-2011. L’assemblea, rinnovata il 24 giugno 2007, è composta, in base a quanto previsto dall’art. 4 dello statuto della SIAE, da 64 membri suddivisi in 16 autori e 16 editori della musica, 4 autori e 4 produttori di film e di opere assimilate, 6 autori, 2 editori e 2 concessionari del dramma e della prosa, della rivista e della commedia musicale, dell’operetta e delle opere radio televisive, 2 autori e 4 editori di opere liriche, di balletti, oratori e opere analoghe, 4 autori e 4 editori di opere letterarie, multimediali e delle arti plastiche e figurative e ha tra i suoi compiti anche quello di designare cinque componenti del Consiglio di amministrazione composto, oltre che dal presidente, da otto membri, scelti ogni quattro anni in modo che siano adeguatamente rappresentati autori ed editori. Gli altri tre membri vengono nominati a norma dell’articolo 14, primo comma del D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 419 dal Ministro per i beni e le attività culturali. Il presidente viene nominato con la procedura prevista dall’art. 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400, con D.P.R. emanato su proposta del Presidente del Consiglio previa deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, su designazione dell'assemblea della SIAE.

I cinque membri del consiglio di amministrazione eletti dalla nuova assemblea della società il 25 luglio 2007, sono gli autori Roby Facchinetti, Emidio Greco e Lorenzo Ferrero e gli editori Paolo Corsi e Giovanni Natale. Si anticipa che gli altri tre membri nominati dal Ministro per i beni e le attività culturali, sono Domenico De Leo, Giancarlo Lucariello, e Alfredo Tarullo.

La funzione istituzionale della società è la tutela del diritto d'autore. La SIAE amministra le opere dei suoi aderenti facendo sì che per lo sfruttamento delle loro opere, sia corrisposto all’autore e all’editore, il relativo compenso.

L’ente è previsto dall’art. 7 del D.Lgs. n. 419 del 29 ottobre 1999 e disciplinato dallo statuto approvato con decreto interministeriale dei Ministri dei beni e attività culturali, del tesoro e delle finanze del 4 giugno 2001, modificato con decreto interministeriale dei Ministri dei beni e attività culturali e dell’economia e delle finanze del 3 dicembre 2002.

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

Ente nazionale per l'aviazione civile

ENAC

 

Componenti del Consiglio di amministrazione

 

 

(in occasione di queste nomine non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 della

L. n. 14/1978)

 

Andrea Giovanni Corte,

Manlio Mele, Pierluigi Musghi, Fredmano Spairani e Francesco Zanchetta

23/7/2007

Nominati con D.P.C.M. su proposta dell’allora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

Presidente

 

(richiesta di parere parlamentare ex art. 1 della

L. n. 14/1978)

Vito Riggio

11/8/2007

D.P.R previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta dell’allora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

 

 

Il 23 luglio 2007 sono scaduti i 4 anni dalla nomina del Consiglio di amministrazione dell’Ente nazionale per l'aviazione civile ENAC, che era stato nominato con D.P.C.M. del 23 luglio 2003.

L’11 agosto 2007 scadeva anche il mandato del presidente dell’ENAC,Vito Riggio (nominato con D.P.R. dell’11 agosto 2003) e il Consiglio dei ministri n. 62 del 3 agosto 2007 avviava, su proposta del Ministro dei trasporti, la procedura per la riconferma di Riggio come presidente. Si anticipa che con lettera del 29 agosto 2007, annunciata alla Camera il 10 settembre 2007, il Ministro per i rapporti con il parlamento e le riforme istituzionali trasmetteva la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di riconferma di Riggio, sulla quale le competenti Commissioni delle Camere si sono espresse favorevolmente il 19 settembre 2007. Conseguentemente, il Consiglio dei Ministri n. 67 del 21 settembre 2007, sempre su proposta del Ministro dei trasporti, deliberava la nomina in questione, che dovrà poi essere perfezionata con decreto del Presidente della Repubblica.

Secondo l’articolo 4 del D.Lgs. n. 250 del 25 luglio 1997, istitutivo dell’ente, il presidente presiede il consiglio di amministrazione ed è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei trasporti, sentite le Commissioni parlamentari competenti per materia, ai sensi della legge 24 gennaio 1978, n. 14, rimane in carica quattro anni e la nomina è rinnovabile una sola volta.

Il consiglio di amministrazione è composto dal presidente e da sei membri nominati, su proposta del Ministro dei trasporti, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, rimane in carica quattro anni e la nomina dei suoi componenti è rinnovabile per una sola volta.

L’ENAC, soggetto regolatore dell’attività di trasporto aereo in Italia, nasce dalla fusione di tre organizzazioni: la Direzione generale dell’aviazione civile, il Registro aeronautico italiano e l’Ente nazionale gente dell’aria. L'Ente si occupa di: regolamentazione tecnica, attività ispettiva, sanzionatoria, di certificazione, di autorizzazione, di coordinamento e di controllo, nonché della tenuta dei registri e degli albi relativi alle materie di competenza; razionalizzazione e modifica delle procedure attinenti ai servizi aeroportuali; attività di coordinamento con l'Ente nazionale di assistenza al volo e con l'Aeronautica militare per le attività di assistenza al volo; rapporti con enti, società ed organismi nazionali ed internazionali che operano nel settore dell'aviazione civile; istruttoria degli atti concernenti tariffe, tasse e diritti aeroportuali; definizione e controllo dei parametri di qualità dei servizi aeroportuali e di trasporto aereo; regolamentazione, esame e valutazione dei piani regolatori aeroportuali, dei programmi di intervento e dei piani di investimento aeroportuale, nonché eventuale partecipazione all'attività di gestione degli aeroporti di preminente interesse turistico e sociale.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

Autorità portuale di Messina

Presidente

 

 

(parere parlamentare ex art. 1 della

 L. n. 14/1978)

Vincenzo Garofalo

30/7/2007

D.M. del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro delle infrastrutture, d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio

 

 

Il 30 luglio 2007 è scaduto il quadriennio del mandato del presidente dell’Autorità portuale di Messina, Vincenzo Garofalo.

Si anticipa che il 17 settembre 2007 il Ministro dei trasporti, nelle more della procedura di nomina del nuovo presidente, ha nominato il capo dipartimento per la navigazione e il trasporto marittimo presso il Ministero dei trasporti, Silvio Di Virgilio, commissario straordinario (la Regione siciliana, la Provincia di Messina, la Camera di Commercio e il comune di Milazzo, ma non il comune di Messina, avevano indicato per il rinnovo il presidente uscente Garofalo).

Si ricorda che la legge 28 gennaio 1994, n. 84, sul riordino della legislazione in materia portuale, disciplina l'ordinamento e le attività delle autorità portuali per adeguarle agli obiettivi del piano generale dei trasporti. Con la suddetta legge, nei principali porti italiani è stata istituita l'autorità portuale, che ha compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti. L’autorità portuale ha inoltre poteri di regolamentazione e di ordinanza, anche in riferimento alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi alle suddette attività ed alle condizioni di igiene del lavoro, sovrintende alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell'ambito portuale, compresa quella per il mantenimento dei fondali, previa convenzione con il Ministero delle infrastrutture, ed ha competenza nell’affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale. L'autorità portuale ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia amministrativa, di bilancio e finanziaria. L’art. 8 della suddetta legge n. 84/1994 stabiliva che i presidenti di questi enti fossero nominati dall’allora Ministro dei trasporti e della navigazione (poi Ministro delle infrastrutture e trasporti, le cui competenze sono ora state ripartite dalla L. n. 233 del 17 luglio 2006 di conversione, con modificazioni, del D.L. 18 maggio 2006, n. 181, di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri, tra il Ministero dei trasporti e quello delle infrastrutture), d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio.

 



 

 

b) Proposte di nomina presentate per il parere e monitoraggio delle successive nomine governative

 

 

 

 

In questa sottosezione sono riportati i pareri parlamentari su nomine espressi dalle Commissioni competenti, o ancora pendenti, nel periodo in esame, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, e si monitora il seguito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari da parte del Governo in sede di nomina.

 

La L. 14/1978 recante “norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, stabilisce, tra l’altro, dall’art. 1 all’art. 8, che “il Presidente del Consiglio dei ministri, il Consiglio dei ministri ed i singoli ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare (…). Il parere parlamentare è espresso dalle Commissioni permanenti competenti per materia delle due Camere ed è motivato anche in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione da perseguire. (…) L'organo cui compete la nomina, la proposta o la designazione può provvedere, trascorsi i termini stabiliti dai regolamenti delle due Camere, anche se non sia stato reso il parere delle Commissioni. (…) La richiesta di parere da parte del Governo deve contenere la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intendono perseguire nell'istituto o ente pubblico. (…) Qualora, a seguito del parere espresso da una o entrambe le Commissioni, il Governo ritenga di procedere a nomine, proposte o designazioni diverse da quelle indicate nella richiesta di parere, si applica la procedura prevista negli articoli precedenti. La stessa procedura si applica altresì per la conferma di persona in carica, anche nel caso in cui nei confronti della stessa sia già stato espresso il parere del Parlamento. La conferma non può essere effettuata per più di due volte.”

 

Le richieste di parere parlamentare su proposte di nomina trasmesse dal Governo, sono poi assegnate alle Commissioni competenti per l’esame ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento della Camera, che stabilisce che: “nei casi in cui il Governo sia tenuto per legge a richiedere un parere parlamentare su atti che rientrano nella sua competenza, il Presidente della Camera assegna alla Commissione competente per materia la relativa richiesta, e ne dà notizia all'Assemblea nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa. In periodo di aggiornamento dei lavori della Camera, il Presidente della Camera può differire l'assegnazione della richiesta di parere, tenuto conto del termine previsto dalla legge per l'adozione dell'atto da parte del Governo. (…) In ordine ad atti di nomina, proposta o designazione, la Commissione delibera il parere nel termine di venti giorni dall’assegnazione, prorogabile una sola volta, per non più di dieci giorni, dal Presidente della Camera. (…) Il parere è comunicato al Presidente della Camera, che lo trasmette al Governo.”

 

 

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Opera nazionale per i figli degli aviatori

ONFA

Vice

presidente

Giuseppe Montefusco

3/7/2007

 

 

 

 

 

 

 

IV Difesa

(Camera):

favorevole, espresso il 1°/8/2007

 

 

4° Difesa

(Senato):

favorevole, espresso il 18/7/2007

3/8/2007

 

(decorrenza 8/6/2007)

D.M. del Ministro della difesa

 

 

Il Ministro della difesa, con lettera del 22 giugno 2007, annunciata il 3 luglio 2007, trasmetteva la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Giuseppe Montefusco a vicepresidente dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA, che a seguito dei pareri favorevoli espressi dalle stesse, è stato nominato con D.M. del 3 agosto 2007, con decorrenza 8 giugno 2007. Il mandato del suo predecessore, Giovanni Proietti, era infatti scaduto il 25 maggio 2007 insieme a quello dei componenti del consiglio di amministrazione dell’ente.

Il consiglio è stato ricostituito per un triennio con decreto del Ministro della difesa del 22 giugno 2007, con decorrenza 8 giugno 2007. I suoi componenti sono: Marcello Di Lauro, Ottavio Sarlo, Carlo Landi, Francesco Landolfi, Nicola Catalano, Nicola Diomaiuti e Ivano Lo Bello.

Si ricorda che con D.P.R. dell’8 giugno 2007, a seguito della deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 maggio 2007 e conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni difesa delle Camere, era stato nominato nuovo presidente dell’ente Piergiorgio Crucioli.

L’ONFA, istituita quale ente morale con R.D. 21 agosto 1937, n. 1585 e dichiarata ente pubblico con D.P.R. 19 aprile 1978, n. 243, si occupa dell’assistenza agli orfani degli ufficiali e dei sottufficiali dell'Aeronautica militare deceduti per qualunque causa in servizio o in congedo. Gli orfani assistiti dall’ente sono attualmente circa 350. L’assistenza consta in contributi per spese scolastiche, universitarie e borse di studio o nell’arruolamento volontario speciale in Aeronautica militare a sedici anni presso l'istituto "U. Maddalena" di Cadimare per il conseguimento del diploma di scuola media superiore presso le scuole di La Spezia. Le risorse di cui l’ente dispone derivano dal sostegno dell’Aeronautica militare, da contribuzioni volontarie del personale in servizio e da donazioni.

 



Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Ente Parco Nazionale del Circeo

Presidente

Gaetano Benedetto

29/5/2007

 

 

 

 

 

 

29/5/2007

VIII Ambiente (Camera):

favorevole, espresso il 13/6/2007

 

13° Territorio e ambiente

(Senato):

favorevole, espresso il

20/6/2007

2/7/2007

D.M. del Ministro dell'ambiente d'intesa con la regione interessata

 

 

Gaetano Benedetto è stato nominato presidente dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, conformemente ai pareri favorevoli espressi dalle Commissioni ambiente e territorio delle Camere, con D. M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare d'intesa con la Regione Lazio, il 2 luglio 2007. Contestualmente è stato revocato l’incarico del commissario straordinario Salvatore Bellassai, che era in carica dal 3 giugno 2002.

Gli enti parco sono disciplinati dalla legge n. 394 del 6 dicembre 1991, hanno personalità di diritto pubblico, sede legale ed amministrativa nel territorio del parco e sono sottoposti alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

 



Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta

Presidente

Fabio Ciani

12/6/2007

IX Trasporti (Camera):

favorevole espresso il 20/6/2007

 

 

8° Lavori pubblici e comunicazioni (Senato):

favorevole espresso il 20/6/2007

18/7/2007

D.M. del Ministro dei trasporti di concerto con il Ministro delle infrastrutture, d'intesa con la regione, nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio

 

Il 18 luglio 2007 Fabio Ciani è stato nominato presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro delle infrastrutture, ma senza l’intesa con la regione Lazio, nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio, e conformemente ai pareri favorevoli espressi dalle competenti Commissioni parlamentari, il 20 giugno 2007.

L’incarico del precedente presidente dell’autorità, Giovanni Moscherini, era scaduto l’11 ottobre 2005. Nelle more della nomina del nuovo presidente, Moscherini era stato nominato commissario straordinario il 25 novembre 2005, finché il 21 febbraio 2007 è stato sostituito da Francesco Lo Sardo, la cui nomina è stata però poi sospesa dal Consiglio di Stato, a seguito di un ricorso presentato da Moscherini. Il 23 maggio 2007, il Consiglio dei Ministri, considerando il mancato raggiungimento della necessaria intesa con la Regione Lazio su alcuno dei nominativi designati dai competenti enti locali e camerali, a norma dell’art. 8, co. 1-bis della L. n. 84 del 1994, che prevede che “ove il presidente della giunta regionale non provveda alla indicazione della terna entro trenta giorni dalla richiesta allo scopo indirizzatagli dal Ministro [delle infrastrutture e] dei trasporti, questi chiede al Presidente del Consiglio dei ministri di sottoporre la questione al Consiglio dei ministri, che provvede con deliberazione motivata”, deliberava che il Ministro dei trasporti procedesse alla nomina di Fabio Ciani a presidente dell’autorità in questione, previa l’acquisizione del parere delle competenti Commissioni parlamentari.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere (data nomina)

Procedura di nomina

Autorità portuale di Cagliari

Presidente

Paolo Fadda

20/6/2007

IX Trasporti (Camera):

non espresso

 

 

8° Lavori pubblici e comunicazioni (Senato):

non espresso

Non nominato*

D.M. del Ministro dei trasporti di concerto con il Ministro delle infrastrutture, d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio

* Si anticipa che Fadda è stato nominato con D.M. del 14 settembre 2007

 

Si anticipa che Paolo Fadda è stato nominato presidente dell’Autorità portuale di Cagliari il 14 settembre 2007. Sulla relativa richiesta di parere parlamentare, trasmessa con lettera dell’11 giugno 2007 dal Ministro dei trasporti, le competenti Commissioni parlamentari non si erano espresse.Sul nominativo di Fadda era stata raggiunta l’intesa con la Regione Sardegna il 25 maggio 2007 ed era stato acquisito il concerto del Ministro delle infrastrutture il 7 giugno 2007. Il precedente presidente Antonio Granara era scaduto dall’incarico lo scorso 30 aprile 2007 e, allo scadere del periodo di prorogatio, il 14 giugno 2007, nelle more del procedimento di nomina del nuovo presidente, era stato nominato commissario straordinario.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Parco nazionale del Pollino

Presidente

Domenico Pappaterra

20/6/2007

VIII Ambiente (Camera):

favorevole espresso il  4/7/2007

 

13° Territorio e ambiente

(Senato):

favorevole espresso il  4/7/2007

 

Non nominato*

D.M. del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare d’intesa con le regioni interessate

*Si anticipa che Pappaterra è stato nominato il 7/9/2007

 

Si anticipa che, conformemente ai pareri espressi il 4 luglio 2007 dalle Commissioni ambiente e territorio delle Camere, il 7 settembre 2007 è stato nominato il nuovo presidente dell’Ente parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, sulla cui nomina era stata preventivamente  acquisita l’intesa con le regioni Calabria e Basilicata. Nelle more della procedura di nomina, Pappaterra era stato nominato commissario straordinario dell’ente parco lo scorso 7 maggio 2007.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS

Presidente

Amalia Ghisani

27/6/2007

XI Lavoro

(Camera):

favorevole espresso l’11/7/2007

 

 

11° Lavoro

(Senato):

favorevole espresso il 4/7/2007

31/7/2007

D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentite le commissioni parlamentari competenti

 

 

Con D.P.R. del 31 luglio 2007 Amalia Ghisani, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni lavoro delle Camere, è stata confermata presidente dell'Ente nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS, per un secondo mandato (il primo era scaduto il 29 maggio 2007, essendo stata nominata con D.P.R. del 29 maggio 2003).

La figura del presidente dell’ENPALS è disciplinata dagli articoli 2 e 3 del D.P.R. 24 novembre 2003 n. 357 (regolamento concernente norme per l'organizzazione ed il funzionamento dell'ENPALS in attuazione dell'articolo 43, comma 1, lettera c, della L. 27 dicembre 2002, n. 289”) secondo cui, e secondo quanto previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, e successive modificazioni, il presidente è nominato ai sensi della Legge 24 gennaio 1978 n. 14, con la procedura di cui all’articolo 3 della Legge 23 agosto 1988 n. 400, su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa espressione del parere parlamentare, dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare ICRAM

Presidente

Silvano Focardi

12/7/2007

 

 

 

 

 

 

12/7/2007

VIII Ambiente (Camera):

favorevole, espresso il 25/7/2007

 

 

13° Territorio, ambiente (Senato):

favorevole, espresso il 25/7/2007

 

Nomina deliberata dal C.d.m. il 27/7/2007

D.P.C.M. previa deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

 

 

Il Consiglio dei Ministri, il 27 luglio 2007, ha deliberato, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, la nomina di Silvano Focardi a presidente dell’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare ICRAM, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti il 25 luglio 2007.

Focardi viene a sostituire il commissario straordinario Giuseppe Nerio Carugno, che era stato nominato il 7 dicembre 2006 al posto di Silvestro Greco, in carica a sua volta dal 30 giugno 2006, a seguito delle dimissioni del presidente dell’istituto Folco Quilici e di altri tre componenti del consiglio di amministrazione.

L’ICRAM nasce nel 1982 con il nome ICRAP (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata alla pesca) e successivamente, con la legge n. 220 del 1992, ha mutato la denominazione in ICRAM e le sue competenze si sono ampliate con la tutela dell'ambiente marino e della sostenibilità delle connesse attività produttive. E’ un ente pubblico scientifico di ricerca non economico vigilato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che fornisce supporto alle politiche delle pubbliche amministrazioni nella risoluzione delle problematiche ambientali marine, anche attraverso la predisposizione di linee di indirizzo per lo sviluppo sostenibile, la salvaguardia della biodiversità in ambiente marino e costiero e nelle politiche per la pesca e la maricoltura sostenibili.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Istituto nazionale di alta matematica "Francesco Severi" INDAM

Presidente

Vincenzo Ancona

12/7/2007

VII Cultura (Camera):

favorevole, espresso il 1°/8/2007

 

 

 

VII Istruzione

(Senato):

favorevole, espresso il 25/7/2007

Nomina deliberata dal C.d.m. del 3/8/2007

Eletto dal Comitato direttivo e nominato con D.P.C.M. previa deliberazione Consiglio dei ministri, su indicazione del Ministro dell’università e ricerca, sentite le Commissioni parlamentari competenti

 

 

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, con lettera dell’11 luglio 2007, aveva trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Vincenzo Ancona a presidente dell’Istituto nazionale di alta matematica "Francesco Severi" INDAM, su cui le Commissioni cultura e istruzione delle Camere si sono espresse favorevolmente.

Il Consiglio dei ministri del 6 luglio 2007, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, aveva infatti deliberato l’avvio della procedura della nomina di Ancona, su designazione del comitato direttivo dell’istituto del 16 giugno 2007, che aveva anche contestualmente eletto vicepresidente vicario Angelo Alvino e vicepresidente Elisabetta Strickland.

La nomina di Ancona è stata poi deliberata dal Consiglio dei ministri il 3 agosto 2007.

I fini dell’istituto,elencati nel decreto del presidente del 21 settembre 2006, recante il regolamento generale di organizzazione dell’istituto, (G.U. n. 234 del 7 ottobre 2006), sono principalmente la promozione, la formazione e il perfezionamento dei ricercatori di matematica, lo svolgimento di ricerche di matematica pura ed applicata, curando anche il trasferimento delle conoscenze alle applicazioni tecnologiche, ed il mantenimento dei contatti con la ricerca matematica internazionale. Lo stesso regolamento stabilisce che il presidente dell'istituto è eletto dal comitato direttivo e nominato secondo le disposizioni di cui all’art. 6, comma 2, del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204; il comitato direttivo è nominato con decreto del Ministero dell’università e della ricerca ed è costituito da sette membri eletti per un quadriennio fra i docenti universitari di discipline matematiche secondo le disposizioni di apposito regolamento, nonché dai Direttori dei Gruppi nazionali di ricerca, e il consiglio di amministrazione è nominato per un quadriennio con decreto del Ministero dell’università e della ricerca, ed è composto dal presidente dell'istituto, che lo presiede, dai due vice presidenti, da due esperti, uno almeno dei quali sia un esperto di diritto amministrativo, designati dal Ministro dell’università e della ricerca, da un rappresentante del Ministro dell’economia e delle finanze e da un rappresentante del Ministro dello sviluppo economico.

 

Si anticipa che con lettera del 30 luglio 2007, annunciata alla Camera il 10 settembre 2007, il Ministro per i rapporti con il parlamento e le riforme istituzionali, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Roberto Di Lauro a presidente della Stazione zoologica "Anton Dohrn" di Napoli, a seguito dell’avvio della relativa procedura di nomina deliberata dal Consiglio dei ministri n. 61 del 27 luglio 2007, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca.

Il 23 maggio 2007 era infatti scaduto il secondo mandato di Giorgio Bernardi come presidente della stazione, incarico in cui era stato confermato con D.P.C.M. del 23 maggio 2003 adottato su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti.

La Stazione zoologica di Napoli, eretta in ente morale con R.D. 21 ottobre 1923 e riordinata con L. 20 novembre 1982, n. 886, è un istituto scientifico speciale dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’università e della ricerca. La Stazione zoologica ha per fine la ricerca scientifica nel campo della biologia marina, conduce ricerche attinenti ai problemi del territorio d'intesa con enti locali e nazionali preposti alla salvaguardia dell'ambiente e partecipa ad iniziative nazionali ed internazionali volte alla soluzione dei problemi connessi alla salvaguardia del territorio e dell'ambiente marino.

Secondo il D.Lgs n. 204 del 5 giugno 1998, “la nomina dei presidenti degli enti di ricerca, (...)  è disposta con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente, sentite le commissioni parlamentari competenti, fatte salve le procedure di designazione previste dalla normativa vigente per specifici enti e istituzioni. I presidenti (...) possono restare in carica per non più di due mandati.”

 

Il Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2007, su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha avviato la procedura per la nomina di Goffredo Sottile a presidente dell’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine UNIRE. Nel prossimo numero della pubblicazione si darà conto dell’esito della relativa richiesta di parere parlamentare.

 

 

c) Comunicazioni di nomine effettuate

(per le quali non viene richiesta l’espressione del parere)

 

In questa sottosezione sono riportate le nomine che il governo comunica al Parlamento sempre ai sensi della legge 24 gennaio 1978, n. 14 che, all’art. 9, stabilisce che “le nomine, le proposte o designazioni degli altri amministratori degli istituti ed enti di cui al precedente articolo 1 effettuate dal Consiglio dei ministri o dai ministri, devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni devono contenere l’esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominate o designate con l’indicazione degli altri incarichi che eventualmente abbiano ricoperto o ricoprano”.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

Istituto di previdenza per il settore marittimo IPSEMA

Componente del consiglio di amministrazione

Silvia Bartolini

11/7/2007

 

 

 

 

 

 

5/5/2007

D.P.C.M. su indicazione del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e delle riforme e innovazioni nella pubblica amministrazione

 

Il 18 gennaio 2007 il Ministro del lavoro aveva designato Silvia Bartolini come componente del consiglio di amministrazione dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo IPSEMA, al posto di Cecilia Donaggio, nominata sottosegretario di Stato al Ministero della solidarietà sociale. Il nuovo consigliere è stato poi nominato con D.P.C.M. del 5 maggio 2007, come comunicato al Parlamento, con lettera dell’11 luglio 2007 dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Il decreto di nomina è stato anche pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 168 del 21 luglio 2007. Gli altri tre consiglieri in carica, nominati il 4 giugno 2004, sono: Fabrizio Bianchi Schierbolz, Domenico Lo Jucco e  Angelo Cima. I quattro consiglieri scadranno tutti insieme dal mandato nel giugno del 2008. Il presidente Antonio Parlato è stato invece nominato il 10 dicembre 2003, e il suo mandato scadrà quindi nel dicembre di quest’anno. L’IPSEMA assicura contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali circa 100 mila addetti alla navigazione marittima. Il R.D. n. 264 del 1933, attribuì alle preesistenti Casse marittime (rispettivamente Adriatica, Meridionale e Tirrena) l'assicurazione degli addetti ai trasporti per mare e ai pescatori. Dalla fusione delle tre Casse, stabilita dal D.Lgs. n. 479 del 1994, è nato poi l’attuale IPSEMA.

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

Istituto nazionale della previdenza sociale

INPS

Componenti del consiglio di amministrazione

Felice Roberto Pizzuti e Giuseppe Mazzetti

11/7/2007

7/3/2007

D.P.C.M. su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per l’innovazione nella pubblica amministrazione

 

 

Con lettera dell’11 luglio 2007, il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha comunicato la nomina di Felice Roberto Pizzuti e Giuseppe Mazzetti a componenti del consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale della previdenza sociale INPS, effettuata con D.P.C.M. del 7 marzo 2007, in sostituzione, rispettivamente, di Nedo Lorenzo Poli e Gian Piero Scanu, dimissionari, avendo assunto il primo l’incarico di senatore della Repubblica e il secondo quello di sottosegretario di Stato per le riforme e l’innovazione nella pubblica amministrazione. Gli altri consiglieri, nominati il 4 giugno 2004, sono: Antonio Nicola Cantalamessa, Roberto Colombo, Paolo Crescimbeni, Antonio Mastrapasqua, Fabrizio Santin e Maurizio Nevola. I loro mandati scadranno insieme nel giugno del 2008.

L’I.N.P.S. è stato riordinato da ultimo con il D.P.R. 24 settembre 1997, n. 366 ed è, nell’ambito degli enti previdenziali, come specificato dal D.Lgs. n. 479 del 30 giugno 1994 sul riordino degli enti pubblici previdenziali, quello che si occupa della previdenza dei lavoratori dipendenti del settore privato e dei lavoratori autonomi, sotto la vigilanza del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e del Ministero dell’economia e delle finanze.

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

Ente parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano

Commissario straordinario

Giuseppe Tarallo

17/7/2007

3/7/2007

 

(decorrenza 1°/7/2007)

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

 

Con lettera dell’11 luglio 2007, annunciata il 17 luglio 2007, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato un nuova proroga di due mesi (fino al 31 agosto 2007) dell’incarico del commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Giuseppe Tarallo, precedente presidente dell’ente dal 3 maggio 2001, è stato nominato commissario straordinario il 21 giugno 2006, nelle more dell’individuazione del nominativo del nuovo presidente.

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Commissario straordinario

Stefano Allavena

17/7/2007

3/7/2007

 

(decorrenza 2/7/2007)

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

 

 

Ancora con  lettera dell’11 luglio 2007, annunciata il 17 luglio 2007, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato un nuova proroga di due mesi (quindi fino al 1° settembre 2007) dell’incarico del commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Stefano Allavena, (nominato inizialmente il 2 marzo 2007) , nelle more dell’individuazione del nominativo del nuovo presidente.

 

 

Sulla Gazzetta ufficiale n. 152 del 3 luglio 2007, è stato pubblicato il D.P.C.M. del 24 aprile 2007 che proroga fino al 31 dicembre 2007 l’incarico dei commissari straordinari, Piero Cipollone, Elena Ugolini e Paola Germana Reggiani Gelmini, dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione INVAlSI, nominati inizialmente, ai sensi del comma 615 dell'art. 1 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria per il 2007), con D.P.C.M. del 10 gennaio 2007. Ai commissari straordinari sono conferiti i poteri, di ordinaria e straordinaria amministrazione, già spettanti agli organi dell'istituto. Queste nomine non sono ancora state comunicate al Parlamento.

L’INVALSI è un ente di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico ed autonomia amministrativa, contabile, patrimoniale, regolamentare e finanziaria, riordinato con il D.Lgs. n. 286 del 19 novembre 2004. Al fine di potenziare la qualificazione scientifica nonché l'autonomia amministrativa dell'INVALSI, la legge finanziaria 2007 (n. 296/2006), all’art. 1, commi 612-615, ha modificato alcune norme del suddetto D.Lgs. n. 286/2004, che disciplinano l'organizzazione interna e le competenze dell'istituto. La legge n. 1 dell'11 gennaio 2007 ha inoltre ridefinito il ruolo dell'INVALSI relativamente agli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.

 

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 171 del 25 luglio 2007, è stato pubblicato il D.P.C.M. dell’11 giugno 2007 che proroga fino al 31 dicembre 2007 l’incarico inizialmente assegnato con il D.P.C.M. 10 gennaio 2007 (pubblicato sulla G.U. n. 48 del 27 febbraio 2007) che, su proposta del Ministro della pubblica istruzione e a norma della legge finanziaria per il 2007 e della circolare n. 76 del 28 dicembre 2006 dello stesso Ministro, nominava Onorato Grassi, Flaminio Galli e Leopolda Boschetti commissari straordinari della nuova Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica allo scopo di facilitare e rendere efficace il subentro dell'agenzia stessa nelle funzioni e nei compiti svolti dagli Istituti regionali di ricerca educativa IRRE e dall’Istituto nazionale di documentazione per l’innovazione e la ricerca educativa INDIRE. Uno dei tre commissari, Onorato Grassi, è stato anche l’ultimo presidente dell’INDIRE, carica a cui era stato nominato con D.P.R. del 25 ottobre 2005. Le nomine dei commissari e la loro proroga non sono state comunicate al Parlamento.

 

Si anticipa che con lettera del 24 luglio 2007, annunciata il 17 settembre 2007, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha comunicato il rinnovo del consiglio di amministrazione del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura CRA, effettuato ai sensi dell’art. 4, co. 3 del D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 454, come modificato dall’art. 14, co. 1, lett. b) della L. 6 luglio 2002, n. 137. I nuovi consiglieri sono: Francesco Pennacchio, Giovanni Gius, Maria Grazia Mammuccini, Claudia Sorlini, Enrico Martinoli, Domenico Rizzuti e Salvatore Tudisca.

Il mandato del precedente consiglio, come riportato nel precedente numero della presente pubblicazione, era scaduto il 27 giugno 2007. L’organo, composto oltre che dal presidente, da sette esperti di alta qualificazione amministrativa, contabile o scientifica, viene nominato per un quadriennio con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, che designa tre componenti, mentre altri tre sono designati dalla Conferenza Stato-Regioni e Province autonome, e uno dal Ministro dell’università e ricerca. 

Il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura CRA, è un ente nazionale di ricerca e sperimentazione, istituito dal D.Lgs 29 ottobre 1999, n. 454, con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale, ittico e forestale, con personalità giuridica di diritto pubblico e posto sotto la vigilanza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Si ricorda che la nomina del presidente del CRA, Romualdo Coviello, era stata deliberata dal Consiglio dei Ministri il 1° dicembre 2006, su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, sentite le Commissioni parlamentari competenti, che peraltro non avevano espresso il relativo parere, e perfezionata con D.P.C.M. del 5 dicembre 2006.

 

Si anticipa che con lettera del 6 agosto 2007, annunciata alla Camera il 10 settembre 2007, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha comunicato una nuova proroga bimestrale dell’incarico di Amilcare Troiano a commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Vesuvio, effettuata con D.M. del 25 luglio 2007, con decorrenza 8 agosto 2007. La prima nomina di Troiano risale al 15 dicembre 2006.

 

Si anticipa inoltre che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato, con lettera dell’8 agosto 2007, annunciata alla Camera il 10 settembre 2007, una nuova proroga dell’incarico commissariale affidato a Pietro Pinna presso il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, effettuata con decreto dell’8 agosto 2007 per tre mesi a decorrere dal 3 agosto 2007.  Pinna era stato nominato inizialmente il 2 febbraio 2007 contestualmente allo scioglimento del relativo Consorzio, nelle more del processo di ridefinizione della normativa di riferimento dell’ente ed era stato poi prorogato nell’incarico il 16 maggio 2007 .

 

 

 

 

 

 

 

d) Altre nomine

 

In questa sottosezione si dà notizia di nomine governative che non rientrano nei casi previsti  dalla L. n. 14/1978

 

 

 

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 199 del 28 agosto 2007 è stato pubblicato il D.P.C.M. del 24 luglio 2007 di nomina del nuovo presidente del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione CNIPA, Fabio Pistella (già presidente del CNR dal luglio del 2004), per un quadriennio con decorrenza 1° agosto 2007. Il mandato del suo predecessore, Lino Zoffoli, era scaduto il 31 luglio 2007, essendo stato nominato con D.P.C.M. del 31 luglio 2003.

Il CNIPA, come previsto dall’art. 176 del D.Lgs. del 30 giugno 2003, n. 196, opera presso la Presidenza del Consiglio per l’attuazione delle politiche del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione unificando in sé due organismi preesistenti: l’Autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione ed il Centro tecnico per la R.U.P.A. (Rete unitaria della pubblica amministrazione) con l’obiettivo primario di dare supporto alla pubblica amministrazione nell'utilizzo efficace dell'informatica per migliorare la qualità dei servizi e contenere i costi dell’azione amministrativa.

Dal punto di vista organizzativo il CNIPA è governato da un organo collegiale costituito dal presidente e da quattro membri, scelti tra persone dotate di alta e riconosciuta competenza e professionalità, nominati dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

 

Si anticipa che il 10 settembre 2007, l’Assemblea degli azionisti della RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a. ha revocato l’incarico del consigliere Angelo Maria Petroni, nominato nel 2005, e lo ha sostituito con Fabiano Fabiani. Si tratta di uno dei due consiglieri (l’altro è il presidente) che vengono designati dall’azionista (sostanzialmente il Ministro dell’economia e delle finanze, avendo la SIAE solo una piccola partecipazione al capitale sociale dell’azienda), mentre gli altri 7 consiglieri sono eletti dalla Commissione di vigilanza RAI.

Si ricorda in proposito che la normativa riguardante la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione e del presidente della Rai-Radiotelevisione italiana S.p.a., è stata profondamente innovata dalla legge n. 112 del 3 maggio 2004, (Legge Gasparri), recante “norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a., nonché delega al Governo per l'emanazione del testo unico della radiotelevisione”, che prevede per queste nomine procedure differenziate a seconda che si sia proceduto o meno all’alienazione di una quota di azioni della società superiore al 10%.

La disciplina della Rai-radiotelevisione italiana, contenuta nell’articolo 20 della suddetta legge, stabilisce al comma 9, riguardo alla nomina dei vertici dell’azienda, che:  “fino a che il numero delle azioni alienato non superi la quota del 10 per cento del capitale della RAI-Radiotelevisione italiana Spa, (...) ai fini della formulazione dell'unica lista di cui al comma 7, la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi indica sette membri eleggendoli con il voto limitato a uno; i restanti due membri, tra cui il presidente, sono invece indicati dal socio di maggioranza. La nomina del presidente diviene efficace dopo l'acquisizione del parere favorevole, espresso a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. (...).



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione III

 

 

 

 

RELAZIONI AL PARLAMENTO

ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO

DA OBBLIGO DI LEGGE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sezione è divisa in tre parti.

Nella prima parte (“Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento”) l’esame ha luogo sulla trasmissione al Parlamento da parte del Governo e di altri soggetti (regioni, autorità amministrative ecc.) delle relazioni previste dalle norme vigenti che sono pervenute nel periodo in esame. Al suddetto elenco viene premessa una tabella statistica di riepilogo generale. Conclude la sezione l’elenco delle nuove relazioni che sono previste da norme entrate in vigore nel periodo esaminato.

La seconda monitora i piani e gli atti di riparto di risorse economiche trasmessi per il parere parlamentare e gli atti dello stesso tipo pubblicati nella Gazzetta ufficiale, sempre nel periodo in esame.

Nella terza parte (“Monitoraggio sull’emanazione di atti normativi”) si dà conto, grazie all’ausilio della banca dati del Servizio studi, dell’emanazione da parte del Governo degli atti normativi (decreti legislativi ed altri atti normativi, quali ad esempio DPCM e decreti ministeriali) previsti dalle fonti legislative, indicando gli atti che risultano essere stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale nel periodo preso in considerazione.



 

In evidenza a luglio e agosto

 

 

Le relazioni al Parlamento:

 

Nei mesi di luglio e agosto sono pervenute 41 relazioni, di cui governative 29 e 41 non governative. Sono state trasmesse nei termini  34 relazioni, di cui 22 governative e 12 non governative. Sono pervenute in questo mese 7 relazioni governative in ritardo attese nei mesi precedenti e 3 eventuali.

La Presidenza del Consiglio ha presentato questo mese 7 relazioni.

Nel documento avente per oggetto lo stato d’attuazione del Programma europeo Galileo in materia di navigazione satellitare si espone lo stato della ripartizione dei fondi di cui alla legge n. 10 del 2001 (legge Galileo), trattando i problemi connessi alla mancata erogazione dei fondi previsti che comporta la necessità di un rifinanziamento.

La relazione sull’attività del Comitato interministeriale dei diritti umani ha per oggetto l’attività del Comitato interministeriale per la tutela dei diritti umani (CIDU) in Italia e sottolinea in sede di introduzione la rilevanza sempre maggiore acquisita dai diritti umani, sul piano sia interno che internazionale, come principio di valutazione degli effettivi livelli di democrazia formale e sostanziale nei diversi contesti politico-sociali e istituzionali.

La relazione sullo stato di esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo nei confronti dello Stato italiano realizza, insieme alle comunicazioni periodiche inviate al Parlamento, uno degli adempimenti che il Governo è chiamato a svolgere ai sensi della legge 9 gennaio 2006, n. 12, al fine di favorire la promozione di una piena ed attiva politica di consolidamento dei valori primari ed irrinunciabili inerenti alla persona umana, riconosciuti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Il miglioramento della qualità della regolazione e la semplificazione sono fattori decisivi per la competitività del Paese, per l’effettività dei diritti fondamentali dei cittadini, per l’effettiva fruibilità dei servizi e delle prestazione delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei cittadini.

 Il Piano di azione per la semplificazione e per la qualità della regolazione è uno strumento essenziale di questo processo ed il documento relativo allo stato di attuazione dell'analisi di impatto della regolazione (AIR) sottolinea l’importanza di un’azione integrata per ridurre gli effetti dell’inflazione legislativa. Delineato il quadro normativo statale, il documento indica l’AIR come strumento fondamentale di qualità della regolazione, rappresentandone lo stato d’attuazione nel 2006 e le recenti iniziative governative.

La relazione trasmessa dalla Presidenza del Consiglio al Parlamento per il secondo semestre del 2006 sulla politica informativa e della sicurezza, a cura del CESIS, si sofferma sull'attività di contrasto ai gruppi eversivi, contro la criminalità organizzata, analizzando aspetti collegati alla proliferazione di armi di distruzione di massa e alle aree di crisi.

La relazione sullo Stato della giustizia amministrativa dà conto delle novità e dei problemi di maggiore rilevanza concernenti l’organizzazione e il funzionamento della giustizia amministrativa per l’anno 2004.

La relazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sull’attività svolta e sui programmi di lavoro analizza l’evoluzione nel settore delle telecomunicazioni e dell’audiovisivo in Italia e all’estero, riferendo sugli interventi svolti, a cominciare dalla consultazione pubblica sulla separazione della rete e l’evoluzione verso le Next Generation Networks (NGN).

 

Il documento sulla partecipazione italiana alle operazioni internazionali, trasmesso dai ministeri degli esteri e della difesa, inquadra e analizza le singole missioni nelle aree in cui l’Italia è impegnata, prestando particolare attenzione al rapporto tra le Forze armate italiane e la NATO nel cui ambito si svolge la maggior parte delle missioni,

Il Ministero degli affari esteri ha trasmesso la relazione sull’attività svolta nel 2006 dall’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente (ISIAO), ente sottoposto alla vigilanza del Ministero degli esteri, passa in rassegna i corsi di lingue e culture orientali e africane organizzati e le convenzioni stipulate. Tra le varie iniziative e attività analizzate dalla relazione, si segnala la cooperazione tra Italia e Cina e la formazione nel campo del restauro e della conservazione.

L'ICRAM è un ente pubblico di ricerca e sperimentazione, vigilato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il quale ha trasmesso il bilancio preventivo e un consuntivo sull’attività svolta. Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio ha trasmesso la relazione sull'attività svolta nell'anno 2003 con allegati i bilanci di previsione e i conti consuntivi degli esercizi finanziari dal 2004 al 2005, il bilancio preventivo 2006 con la successiva previsione e le relative piante organiche.

Il processo di trasformazione dell’Ente poste italiane costituisce l’oggetto del documento inviato dal Ministero delle comunicazioni con l’analisi dello stato di attuazione degli obiettivi previsti dal contratto di programma, stipulato fra il Ministero delle comunicazioni, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, e la Società Poste italiane.

La relazione sullo Stato di salute del personale militare e civile italiano impiegato nei territori della ex Jugoslavia trasmessa da Ministero della difesa e Ministero della salute fornisce ragguagli sullo stato dell’attività di ricostruzione di una lista della popolazione civile che ha operato nei Balcani, e sull’aggiornamento dei dati relativi alla patologie manifestatesi nei militari impiegati.

Dal  Ministero della difesa è pervenuta la relazione annuale sull’attività della Lega navale italiana nel corso del 2006 nella quale si richiamano gli obiettivi e i compiti dell’Ente, ricordandone l’attività di propaganda marinara con il riconoscimento normativo quale associazione di promozione sociale e di protezione ambientale.

Il Ministero degli affari esteri ha inviato 2 relazioni.

La prima riguarda lo stato di attuazione e gli esiti dell’attività di cooperazione per lo sviluppo da parte dell’Italia nel corso del 2005 nella quale si passano in rassegna le linee guida della cooperazione italiana nel 2005, specificando gli ambiti di intervento e soffermandosi sugli attori dell’attività di cooperazione.

La seconda concerne l’attività di banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale e fornisce ragguagli sullo stato della cooperazione italiana attraverso le banche e i fondi multilaterali di sviluppo.

Sono pervenute dal Ministero dell’economia 5 relazioni.

Nei documenti relativi allo svolgimento delle lotterie nazionali nell’anno 2004 e 2005, vengono ripercorsi i criteri di scelta delle lotterie nazionali, svolgendo considerazioni sulle modalità e sulle vendite delle singole lotterie nazionali e su quella europea e sul loro assetto distributivo.

La relazione sull’attività svolta dai garanti del contribuente ha per oggetto l’azione complessiva dei singoli garanti regionali, i quali inoltrano semestralmente relazioni individuali allo stesso Ministero dell’economia e delle finanze, e fa riferimento al generale problema delle competenze e alle varie questioni oggetto di segnalazione.

Il documento relativo all’attività svolta dalla Commissione nazionale per l’economia e per la borsa (CONSOB) riferisce sulle le questioni in corso e sulle linee di indirizzo, con particolare riferimento alle società, ai mercati e agli intermediari, illustrando l’attività della CONSOB nel 2006 per quanto attiene in particolare alla vigilanza sulle società, sui mercati e sugli intermediari.

Il Ministero dell’economia ha trasmesso infine il rapporto attinente all’attività degli organi di giustizia tributaria nell’anno 2005, redatto dal Consiglio di presidenza della giustizia tributaria,  nel quale vengono descritte le attività delle Commissioni del Consiglio; del Consiglio nel suo complesso; della segreteria generale del Consiglio e l’attività giurisdizionale delle Commissioni, fornendo al riguardo valutazioni e prospettive e indicazioni in merito alle riforme ritenute necessarie per il corretto funzionamento della giurisdizione tributaria.

Dal Ministero della giustizia sono pervenute 2 relazioni, ricche di dati quantitativi e qualitativi riguardanti il  patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti nei procedimenti civili e il patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti nel processo penale.

Al documento del Ministero delle infrastrutture sullo stato di attuazione delle opere connesse ai giochi olimpici invernali di Torino 2006 è allegato l’elenco delle opere connesse con il relativo stato di avanzamento nella realizzazione delle opere e la loro destinazione finale.

Il Ministro per le politiche europee ha inviato l’Elenco delle procedure giurisdizionali e di precontenzioso comunitari riguardanti l’Italia sottolineando, in sede di presentazione, che è in via di ultimazione l’allestimento, presso il Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie, di un archivio elettronico delle procedure di infrazione.

Il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione ha trasmesso la relazione riguardante l’attività dell’ISTAT per il 2005 nella raccolta, nel trattamento e nella diffusione dei dati statistici della pubblica amministrazione, e lo stato di attuazione del Programma statistico nazionale. Unitamente alla relazione è stato trasmesso il rapporto per il 2005 redatto dalla Commissione per la garanzia dell’informazione statistica. per quanto concerne l’attività relativa al processo produttivo e agli aspetti organizzativi e normativi della statistica pubblica e la connessa azione di vigilanza e di ricerca.

Il Ministero della salute ha trasmesso 4 relazioni.

Dal rapporto sull’attuazione delle politiche di prevenzione della cecità, educazione e riabilitazione visiva si evince che l’accordo tra Ministero, regioni e province autonome del maggio 2004 riguardante l’attività dei centri per l’educazione e riabilitazione non è stato ancora recepito da tutte le regioni.

La relazione sullo stato di attuazione della legge in materia di procreazione medicalmente assistita illustra gli interventi attivati, nel corso del 2006, a livello centrale e regionale e l’analisi da parte dell’Istituto superiore di sanità dei dati sull’attività delle strutture autorizzate all’utilizzo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, riferita all’attività dell’anno 2005, evidenziando una diminuzione delle percentuali di gravidanze, con conseguente diminuzione di bambini nati.

Il documento relativo alla gestione del patrimonio della Fondazione Ordine mauriziano, ente ospedaliero costituito dai presidi ospedalieri Umberto I di Torino e Istituto per la ricerca e la cura del cancro (IRCC) di Candiolo (Torino), illustra l’attività del Comitato di gestione, invitando il legislatore a valutare la possibilità di un ulteriore intervento legislativo che favorisca il prosieguo dell’azione di risanamento, prorogando ancora il termine stabilito dalla legge per completare l’opera di risanamento dell’Ente.

Sono pervenute dal Ministro della solidarietà sociale 4 relazioni.

Il rapporto sullo stato delle tossicodipendenze in Italia è predisposto dal Dipartimento nazionale per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio (DPNA), con la collaborazione delle amministrazioni centrali dello Stato, delle regioni, delle comunità terapeutiche e delle associazioni del privato sociale, attraverso un processo di monitoraggio che ha coinvolto il CNR, l’Istituto Superiore di Sanità e le Università. Il documento procede ad una indagine complessiva del fenomeno droga sotto una prospettiva sociologica con l’elaborazione dei dati sull’uso di droga per settori di popolazione, e con l’esame dei trattamenti  presso i Servizi pubblici e presso le strutture del privato sociale. Dal documento si evince che il consumo delle diverse sostanze psicoattive non solo non tende a recedere, ma fa registrare un ulteriore incremento per quanto riguarda l’assunzione di cannabis e cocaina.

La relazione sullo Stato di attuazione della legge recante disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza elaborata sulla base delle relazioni presentate dalle regioni e dalle province autonome e dalle 15 città riservatarie, illustra le linee di tendenza degli interventi sviluppati.

L’organizzazione, la gestione e lo svolgimento del servizio civile sono l’oggetto di una  relazione che evidenzia la grande crescita, a cinque anni dall’approvazione della legge istitutiva del servizio civile volontario, del numero dei giovani impegnati, dato che  appare particolarmente significativo alla luce della cessazione della ferma obbligatoria..

La relazione sulla sperimentazione del reddito minimo di inserimento e sui risultati conseguiti è aggiornata con i dati del 2004 ed è stata predisposta tenendo conto di quanto emerso dall’attività di valutazione della sperimentazione.

Dal Ministero dei trasporti sono pervenute 2 relazioni riguardanti, rispettivamente, la liberalizzazione e privatizzazione del trasporto aereo e gli sviluppi del processo di risanamento e trasformazione dell’Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV).

La prima svolge una analisi della crisi del trasporto aereo, che ha interessato specialmente le principali compagnie aeree internazionali, e del fenomeno della nascita e della progressiva espansione delle compagnie low cost.

La seconda ripercorre l’evoluzione dell’assetto normativo ed organizzativo dell’Ente, ponendo l’accento sugli aspetti innovativi in merito al contratto di programma e al contratto di servizio per il periodo 2004 – 2006.

 

I piani di riparto:

 

Nel mese di luglio 2007 è stato completato con l’espressione di un parere favorevole con osservazioni da parte della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato, l’esame parlamentare dello schema di decreto recante la ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente per l’anno 2007, relativo a contributi ad enti, istituti associazioni, fondazioni ed altri organismi (atto Governo n. 99). Tale parere è intervenuto dopo che la VIII Commissione (Ambiente) della Camera aveva espresso anch’essa parere favorevole con osservazioni già in data 20 giugno. In entrambe le sedi parlamentari le considerazioni emerse dal dibattito sul provvedimento hanno evidenziato da un lato il sensibile incremento della quota di risorse destinate agli enti parco, che segna un’inversione del trend negativo degli ultimi anni, dall’altro l’opportunità di individuare specifici meccanismi idonei ad allentare i vincoli che derivano agli stessi enti parco dalla rigida applicazione delle regole del patto di stabilità interna.

La VII Commissione (Cultura) della Camera e la 7ª (Istruzione) del Senato hanno espresso, rispettivamente, il 12 ed il 17 luglio parere favorevole e parere favorevole con osservazioni sulla relazione concernente l’individuazione delle somme da destinare all’università ed alla ricerca per l’anno 2007 nell’ambito del Fondo per gli investimenti del Ministero dell’università e della ricerca (atto Governo n. 109). Il confronto presso la Commissione della Camera, pur essendosi concluso, come premesso, con un parere favorevole, non ha mancato di far emergere la preoccupazione di creare sinergie finalizzate a migliorare il carente livello di diffusione della cultura scientifica, anche attraverso un maggiore coordinamento tra il Ministero della pubblica istruzione e quello dell'università e l’adozione da parte di quest’ultimo dicastero di linee guida in base alle quali orientare i prossimi bandi per il finanziamento di progetti inerenti ad attività di diffusione scientifica, onde evitare un'eccessiva eterogeneità delle iniziative.

Sempre nel corso del dibattito si sottolineava anche che i finanziamenti disponibili dovrebbero essere indirizzati su enti di cui si è effettivamente valutata la qualità delle attività svolte, e si evidenziava, in particolare, l’esiguità delle risorse destinate al Museo nazionale della scienza e della tecnologia di Milano rispetto all'operato realmente svolto.

Con le osservazioni contenute nel parere della 7ª Commissione del Senato, oltre a sollecitare l’esecutivoad assicurare un adeguato livello di investimenti, si invita il Governo a puntualizzare meglio gli effetti dell’accantonamento disposto dal comma 507 della finanziaria 2007 sulle singole voci di spesa.

Peraltro, il problema di valutare gli effetti della norma richiamata ha assunto nel mese di luglio una portata più generale alla luce dei disaccantonamenti previsti dal decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81 (A.C. 2852). In particolare, nel corso dell’esame, sempre da parte delle Commissioni VII (Cultura ) della Camera e 7ª (Istruzione) del Senato dello schema di ripartizione del Fondo unico per gli investimenti iscritto nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per il 2007 (atto Governo n. 110, su cui le suddette Commissioni hanno espresso, rispettivamente, parere favorevole e favorevole con osservazioni) si è da più parti eccepita l’esigenza di poter valutare la proposta di riparto anche tenendo conto degli intenti del Governo in merito alle ulteriori risorse rese disponibili per effetto del disaccantonamento, al fine di consentire agli organi parlamentari investiti del parere una pronuncia pienamente consapevole.

In data 10 e 18 luglio 2007 le Commissioni IV (Difesa) della Camera e 4ª (Difesa) del Senato hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto recante il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2007, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (atto Governo n. 112). Nel corso del dibattito in Senato il presidente Zanone, nell’illustrare il provvedimento, ha sottolineato come le raccomandazioni formulate dalla Commissione del Senato in occasione del dibattito sull’analogo schema di decreto per il 2006 abbiano trovato riscontro nella formulazione del documento del Governo relativo al 2007. In particolare, si è tenuto conto nella predisposizione del testo della richiesta che da parte degli enti beneficiari venisse indicata l’utilizzazione della destinazione dei contributi ricevuti, nonché di operare una selezione degli enti beneficiari, anche attese le limitate risorse degli stanziamenti.

Sempre nel periodo considerato dalla presente pubblicazione, le Commissioni esteri di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole con osservazioni sugli atti Governo nn. 120 e 121, che sono stati oggetto in entrambe le sede parlamentari di una discussione congiunta. Come evidenziato nel corso del dibattito, l’esame dei due provvedimenti si è svolto con questa procedura in quanto il contenuto dei due schemi di decreto è strettamente collegato. L’atto n. 120, infatti, provvede a ripartire, ai sensi dell’articolo 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001 (legge finanziaria per il 2002), la somma complessiva stanziata sul capitolo 1163 dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri a favore degli enti beneficiari per legge di contributi statali, tra i quali rientrano gli enti di carattere internazionalistico. La tabella contenente l’elenco di detti enti, nonché l’importo annuale a favore di ciascuno di essi, è oggetto di revisione con cadenza triennale (ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge n. 948 del 1982) attraverso un decreto del ministro degli affari esteri. La revisione riguardante il triennio 2007-2009 è appunto contenuta nello schema di decreto n. 121, presentato alle Camere per il parere contestualmente allo schema di ripartizione n. 120.

La discussione di quest’ultimo da parte della III Commissione della Camera ha portato, come già ricordato, all’espressione di un parere favorevole con un’osservazione volta a segnalare l’opportunità di ripristinare l’entità del finanziamento concesso lo scorso anno (per il 2007 diminuita di 15.000 euro) destinato alla società Dante Alighieri, di cui si è evidenziata la meritoria azione di promozione in molte aree del mondo dell’offerta di lingua e cultura italiana.

Con l’osservazione contenuta nel parere favorevole espresso sull’atto n. 120 dalla 3ª Commissione del Senato si invita invece l’esecutivo, in linea con le valutazioni emerse dal confronto tra le parti politiche, a favorire la razionalizzazione dei contributi in relazione alle priorità della politica estera italiana ed un maggior coordinamento con l’attività delle strutture del Ministero degli affari esteri.

Il dibattito da parte delle Commissioni esteri di Camera e Senato sull’atto n. 121 (con cui, come già rilevato, si provvede alla revisione della tabella degli enti a carattere internazionalistico destinatari di contributi) ha fornito occasione sia per lamentare che l’esclusione di soggetti come il Comitato atlantico (e, viceversa, l’inclusione di altri che si è sostenuto essere non a caso tutti orientati sui temi del disarmo e del pacifismo) è frutto di scelte politiche di parte e non di criteri oggettivi, sia per affermare la necessità di disporre di un quadro analitico dell’attività svolta dagli enti beneficiari, soprattutto allo scopo di esprimere il parere di competenza sulla base di una più puntuale verifica sull’effettivo impiego delle risorse erogate nell’anno precedente.

Nella seduta del 31 luglio 2007 la IX Commissione (Trasporti) della Camera ha espresso, ai sensi dell’articolo 1, comma 16, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria 2006), parere favorevole sulla relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti a società di servizi marittimi e per trasporti in gestione diretta e in concessione, istituito con l’articolo 15 della citata legge n. 266. La Commissione ha accolto la proposta di parere del relatore senza che i criteri sulla cui base è stata predisposta la proposta di riparto delle risorse disponibili siano stati oggetto di rilievi. Nel periodo considerato, invece, la 8ª Commissione (Lavori pubblici) del Senato non si è espressa sull’atto Governo n. 122.

Infine, sullo schema di decreto recante riassegnazione dei contributi per interventi in materia di programmazione (atto Governo n. 124) si sono pronunciate, in data 1° agosto, con un parere favorevole con condizione (volta alla correzione di  un mero errore materiale nel testo del Governo) le Commissioni riunite V (Bilancio) e VIII (Ambiente) della Camera e V (Bilancio) del Senato.


 

IN QUESTO NUMERO

 

 

 

 

Nel periodo considerato il Governo ha trasmesso, fra le altre, relazioni concernenti:

 

 

-          attuazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita;

 

-          realizzazione degli obiettivi fissati, risultati raggiunti ed efficacia degli interventi effettuati nell'ambito delle operazioni internazionali;

 

-          stato delle tossicodipendenze in Italia, strategie adottate e obiettivi raggiunti, indirizzi che saranno seguiti nonché sull'attività relativa all'erogazione dei contributi finalizzati al sostegno delle attività di prevenzione, riabilitazione, reinserimento e recupero dei tossicodipendenti;

 

-          stato di attuazione delle disposizioni recate dalla legge per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza;

 

-          attività della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB);

 

-          stato di attuazione dell'analisi di impatto della regolazione (AIR).

 

 

 

Sono stati esaminati dalle competenti Commissioni parlamentari ai fini dell’espressione del parere i seguenti piani e atti di riparto di risorse economiche:

 

 

-          uno schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno 2007, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (99);

 

-          una relazione concernente l’individuazione delle somme da destinare all’università e alla ricerca per l’anno 2007 nell’ambito del Fondo per gli investimenti del Ministero dell’università e della ricerca (109);

 

-          una relazione riguardante la ripartizione del Fondo unico per gli investimenti iscritto nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l’anno 2007 (110);

 

-          uno schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2007, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (112);

 

-          uno schema di decreto ministeriale concernente ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri per l'anno 2007, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (120);

 

-          uno schema di decreto ministeriale concernente la revisione della tabella per l'erogazione del contributo annuale dello Stato per il triennio 2007-2009 a favore degli enti a carattere internazionalistico sottoposti alla vigilanza del Ministero degli Affari esteri (121);

 

 


Sezione III

 

 

 

RELAZIONI AL PARLAMENTO

ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO

DA OBBLIGO DI LEGGE

 

 

a) Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento

 

 

1)    Riepilogo statistico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


(*) Il grafico illustra lo sviluppo, nel corso dell’ultimo anno, della percentuale mensile di trasmissione al Parlamento di tutte le relazioni - governative e non - entro i termini previsti dalle loro disposizioni  istitutive secondo i criteri indicati nell’avvertenza. Il dato percentuale finale è quello evidenziato in ogni numero del notiziario alla tabella che nel presente numero è riportata qui di sotto.

 

 

 

Riepilogo statistico complessivo relativo

alla trasmissione delle relazioni governative

(aggiornato al 31 agosto 2007)

Relazioni in vigenza (1)

Relazioni non ancora scadute (2)

Relazioni eventuali o senza data

di scadenza predefinita (3)

Relazioni trasmesse nei termini previsti

Relazioni per la cui trasmissione è scaduto il termine previsto dalla legge istitutiva

Rapporto percentuale (4)

302

19

16

134

133

50,19%

 

 

 

Riepilogo statistico complessivo relativo

alla trasmissione delle relazioni non governative

(aggiornato al 31 agosto 2007)

Relazioni in vigenza (1)

Relazioni non ancora scadute (2)

Relazioni eventuali o senza data

di scadenza predefinita (3)

Relazioni trasmesse nei termini previsti

Relazioni per la cui trasmissione è scaduto il termine previsto dalla legge istitutiva

Rapporto percentuale (4)

108

7

9

69

23

75%

 

 

1) Il dato tiene conto di tutte le relazioni la cui trasmissione al Parlamento è prevista da disposizioni normative in vigore.

2) Si tratta di quelle relazioni il cui termine di prima trasmissione non è ancora scaduto e che pertanto non concorrono a determinare la percentuale di quelle trasmesse nei termini.

3) Si intendono per relazioni eventuali quelle trasmesse al verificarsi di determinate circostanze previste dalla legge e che pertanto, anch’esse,  non concorrono a determinare la percentuale di quelle trasmesse nei termini.

4) Il dato è il risultato del rapporto tra le relazioni trasmesse nei termini previsti ed il totale delle relazioni vigenti (da cui sono detratte quelle non ancora scadute e quelle eventuali).

 


2) Relazioni previste a luglio e agosto e non pervenute

 

 

- Relazioni governative:

 

Fonte istitutiva

Ministero

Competente

Argomento

Scadenza prevista

L. 438/1998,

art. 3, co. 2

Solidarietà sociale

Perseguimento di fini istituzionali da parte delle associazioni nazionali di promozione sociale con riguardo ai contributi ottenuti, ai risultati conseguiti e ai progetti e alle attività svolte

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Ambiente e tutela del territorio e del mare

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Beni e le attività culturali

Accademia nazionale dei Lincei - Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Beni e le attività culturali

Ente teatrale italiano (ETI): attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Politiche agricole, alimentari e forestali

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto nazionale di economia agraria

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Politiche agricole, alimentari e forestali

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Politiche agricole, alimentari e forestali

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Unione nazionale incremento razze equine

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Politiche giovanili e attività sportive

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a  vigilanza: Comitato Olimpico Nazionale Italiano

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Sviluppo economico

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a  vigilanza: Ente nazionale italiano per il turismo

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Sviluppo economico

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a  vigilanza: Istituto nazionale conserve alimentari

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Salute

Lega italiana per la lotta contro i tumori - Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a  vigilanza

30/7/2007

L. 70/1975,

art. 30, co. 5

Pubblica istruzione

Ente nazionale assistenza magistrale: Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza

30/7/2007

 

 

 

-         Relazioni non governative:

 

nessuna

 

 

 

 

3) Relazioni pervenute a luglio e agosto 2007

 

 

 

- Relazioni  governative:

 

Fonte istitutiva

Ministero

competente

Argomento

Scadenza prevista

Data annuncio

L. 40/2004, art. 15, co. 2

Salute

Attuazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita

(dati relativi al 2006)

Doc. CCXX n.2

30 giugno 2007

3 luglio 2007

L. 62/1990, art. 7

Economia e finanze

Svolgimento delle lotterie

(dati relativi al 2005 e al 2006) Doc. LXVI n. 1, Doc. LXVI n. 2

31 dicembre 2007

4 luglio 2007

L. 231/2003, art. 14, co. 1

Affari esteri

Realizzazione degli obiettivi fissati, risultati raggiunti ed efficacia degli interventi effettuati nell'ambito delle operazioni internazionali

(dati relativi al periodo 1° luglio–31 dicembre 2006)

Doc. CCIX n.2

30 giugno 2007

4 luglio 2007

L. 70/1975, art. 30, co. 5

Affari esteri

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente (ISIAO)

(dati relativi al 2006)

31 luglio 2007

4 luglio 2007

L. 194/1998, art. 1, co. 4

Trasporti

Processo di liberalizzazione e di privatizzazione del mercato del trasporto aereo

(dati aggiornati al primo semestre 2007) Doc. CCX n. 2

31 dicembre 2007

5 luglio 2007

L. 665/1996, art. 9, co. 6

Trasporti

Andamento del processo di risanamento e trasformazione dell'Ente nazionale assistenza al volo (ENAV)

(dati aggiornati al 2006)

Doc. CLXVII n.1

31 dicembre 2007

5 luglio 2007

D.P.R. 115/2002,

art.  294

Giustizia

Applicazione della normativa in materia di patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti nei procedimenti penali

(dati relativi al periodo 1° gennaio 1995-31 dicembre 2006) Doc. XCVI n. 1

31 dicembre 2007

10 luglio 2007

D.Lgs. 545/1992,

art. 29, co. 2

Economia e finanze

Attività degli organi di giurisdizione tributaria

(dati relativi al 2005)

Doc. CLV n. 2

31 dicembre 2006

10 luglio 2007

L. 212/2000,

art. 13, co. 13

Economia e finanze

Attività svolta dai garanti del contribuente

(dati relativi al 2006)

Doc. LII n. 2

31 dicembre 2007

10 luglio 2007

L. 309/1990, art.131

Solidarietà sociale

Stato delle tossicodipendenze in Italia, strategie adottate e obiettivi raggiunti, indirizzi che saranno seguiti nonché sull'attività relativa all'erogazione dei contributi finalizzati al sostegno delle attività di prevenzione, riabilitazione, reinserimento e recupero dei tossicodipendenti

(dati relativi al 2006)

Doc. XXX n.2

30 giugno 2007

11 luglio 2007

L. 285/1997, art. 10

Solidarietà sociale

Stato di attuazione delle disposizioni recate dalla legge per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza

(dati relativi al periodo compreso tra giugno 2004 e dicembre 2005)

Doc. CLXIII n. 1

30 settembre 2006

11 luglio 2007

L. 95/1974, art. 1, co. 13

Economia e finanze

Attività della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB)

(dati relativi al 2006)

Doc. XXVIII n.2

31 maggio 2007

16 luglio 2007

L. 246/2005, art.14, co. 10

Presidenza del Consiglio

Stato di attuazione dell'analisi di impatto della regolazione (AIR) (dati relativi al 2006)

Doc. CCXXXIII n. 1

30 aprile 2007

17 luglio 2007

L. 27/2001

Difesa

Salute

Stato di salute del personale militare e civile impiegato nei territori della ex Jugoslavia

(dati relativi al periodo settembre-dicembre 2006)

Doc. CCVII n. 3

30 aprile 2007

17 luglio 2007

L. 249/1997,

art. 1, co. 6

Presidenza del Consiglio

Attività svolta dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e sui programmi di lavoro

(dati relativi al periodo 2006-2007) Doc. CLVII n. 1

30 giugno 2008

24 luglio 2007

L. 400/1988,

art. 5, co. 3

lett. a-bis)

Presidenza del Consiglio

Relazione sullo stato di esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo emanate nei confronti dello Stato italiano (dati relativi al periodo 2006)

Doc. CCXXXIV n. 1

31 dicembre 2007

24 luglio 2007

L. 70/1975, art. 30, co. 5

Difesa

Lega navale italiana - Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza

(dati relativi al 2006 e bilancio previsione 2007)

31 luglio 2007

24 luglio 2007

L. 80/1999,

art. 1, co. 2

Diritti e pari opportunità

(trasmessa dal ministro degli affari esteri)

Attività svolta dal Comitato interministeriale dei diritti dell'uomo, nonché sulla tutela e il rispetto dei diritti umani in Italia (dati relativi al 2006)

Doc. CXXI n. 2

31 dicembre 2007

24 luglio 2007

L. 285/2000, art. 1, co. 1

Infrastrutture

Elenco delle opere connesse allo svolgimento dei Giochi olimpici di Torino 2006, destinazione funzionale delle stesse e stato di avanzamento dei lavori

(dati aggiornati al 31 dicembre 2006) Doc. CCV n. 2

31 dicembre 2007

24 luglio 2007

D.Lgs. 322/1989,

art. 24

Riforme e innovazioni nella pubblica amministrazione

Attività dell'Istat, raccolta, trattamento e diffusione dei dati statistici della pubblica amministrazione, stato di attuazione del programma statistico nazionale

(dati relativi al 2006)

Doc. LXIX n. 2

31 maggio 2007

24 luglio 2007

D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115

Giustizia

Applicazione della normativa in materia di patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti nei procedimenti civili

(dati relativi al periodo 1° gennaio 1995 – 31 dicembre 2006) Doc. XCVI n. 2

31 dicembre 2007

24 luglio 2007

D.Lgs. 237/1998,

art. 15,

sost.

L. 328/2000,

art. 23

Solidarietà sociale

Attuazione della sperimentazione del reddito minimo di inserimento e risultati conseguiti

(dati pervenuti relativi al biennio di sperimentazione 2001-2002 e aggiornamento dati al 2004, annuncio del 24/7/2007)

Una tantum

24 luglio 2007

D.P.C.M.

13 maggio 2005,

art. 2, co. 2

Presidenza del Consiglio

Relazione programmatica sulle attività da finanziare da parte dell'Agenzia Spaziale italiana (ASI - programma Galileo)

(dati relativi al 2006)

Doc. CCXXVI n. 1

31 dicembre 2007

24 luglio 2007

D.L. 277/2004, art.2, co. 2

Presidenza del Consiglio

(trasmessa da rapporti con il Parlamento)

Gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare della Fondazione Ordine Mauriziano

(dati relativi al 2006)

31 dicembre 2007

26 luglio 2007

L. 49/1987, art.3, co.6

Affari esteri

Stato di attuazione della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo

(dati relativi al 2005)

Doc. LV n. 1

30 settembre 2006

30 luglio 2007

L. 49/1987, art.4, co.2-bis

Affari esteri

Relazione sull'attività di banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale e sulla partecipazione finanziaria italiana alle risorse di detti organismi

(dati relativi al 2005)

Doc. LV n. 1-bis

30 settembre 2006

30 luglio 2007

L. 801/1977, art. 11, primo comma

Presidenza del Consiglio

Politica informativa e della sicurezza e risultati ottenuti

(dati relativi al primo semestre 2007)

Doc. XXXIII n. 3

31 dicembre 2007

1° agosto 2007

L. 230/1998, art.20, co.1

Solidarietà sociale

Organizzazione, gestione e svolgimento del servizio civile

(dati relativi al 2006)

Doc. CLVI n. 2

30 giugno 2007

2 agosto 2007

D.L. 4/2006, art.1, co. 2

Presidenza del Consiglio

Piano di azione per la semplificazione e la qualità della regolazione

Doc. CCXXXV n. 1

31 marzo 2008

2 agosto 2007

 

 

 

- Relazioni non governative:

 

Fonte istitutiva

Soggetto

competente

Argomento

Scadenza prevista

Data annuncio

L. 289/2002, art. 52, co. 4

Regione Campania

Attuazione degli adempimenti di cui alla lett. c) dell'art. 52 della

L. 289/2002 in materia di servizi sanitari

(dati relativi al 2005 e al 2006) Doc. CCI n. 10

31 dicembre 2007

2 luglio 2007

L. 146/1990, art. 13, co. 1

Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

Trasmissione di vari documenti

Eventuale

3, 5, 9, 10, 11, 12, 16,18, 24,26,27, 30, 31 luglio, 1, 2 agosto 2007

L. 481/1995, art. 1, co. 12

Autorità per l’energia elettrica e il gas

Stato dei servizi ed attività svolta dalla Autorità per l'energia elettrica e il gas

(dati aggiornati al 31 marzo 2007)

Doc. CXLI n. 2

30 giugno 2008

3 luglio 2007

L. 157/1992, art. 19-bis,

co. 5

Regione Valle d’Aosta

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

(dati relativi alla stagione venatoria 2006/2007)

Doc. CXCIX n.11

30 giugno 2008

4 luglio 2007

L. 289/2002, art. 52, co. 4

Regione Sardegna

Attuazione degli adempimenti di cui alla lett. c) dell'art. 52 della L. 289/2002 in materia di servizi sanitari

(dati relativi al 2006)

Doc. CCI n. 11

31 dicembre 2007

9 luglio 2007

L. 157/1992, art. 19-bis,

co. 5

Regione Veneto

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

(dati relativi alla stagione venatoria 2006/2007)

Doc. CXCIX n. 12

30 giugno 2008

10 luglio 2007

L. 157/1992, art. 19-bis,

co. 5

Regione Friuli Venezia Giulia

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

(dati relativi al 2006)

Doc. CXCIX n. 13

30 giugno 2007

16 luglio 2007

L. 157/1992, art. 19-bis,

co. 5

Regione Emilia Romagna

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

(dati relativi alla stagione venatoria 2006/2007)

Doc. CXCIX n. 14

30 giugno 2008

24 luglio 2007

L. 289/2002, art. 52, co. 4

Regione Piemonte

Attuazione degli adempimenti di cui alla lett. c) dell'art. 52 della L. 289/2002 in materia di servizi sanitari

(dati relativi al 2006)

Doc. CCI n. 11

31 dicembre 2007

9 luglio 2007

L. 157/1992, art. 19-bis,

co. 5

Regione Lombardia

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

(dati relativi alla stagione venatoria 2006/2007)

Doc. CXCIX n. 15

30 giugno 2008

24 luglio 2007

L. 287/1990, art. 22

Autorità garante della concorrenza e del mercato

Segnalazione in materia di liberalizzazione dei mercati dell’energia

Eventuale

24 luglio 2007

L. 215/2004,

art. 8, co. 1

Autorità garante della concorrenza e del mercato

Stato delle attività di controllo e di vigilanza di cui alla legge 215/2004, norme in materia di risoluzione dei conflitti di interesse (dati relativi al I semestre 2007)

Doc. CCXXII, n. 3

31 dicembre 2007

24 luglio 2007

 


4) Analisi delle relazioni pervenute

 

 

Presidenza del Consiglio dei ministri

 

 

Programma europeo Galileo in materia di navigazione satellitare

 

Riferimento normativo:  D.P.C.M 13/05/05 art. 2, co. 2

Data di trasmissione: 23/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07.

Commissione:  X (Attività produttive) 

Numero documento: CCXXVI, n. 1 

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Fonti normative:

Ai sensi del D.P.C.M. 13 maggio 2005, l'ASI provvede ad inviare, annualmente, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, per la successiva trasmissione al Parlamento, una relazione programmatica circa le attività che intende finanziare in materia di navigazione satellitare. nella quale sono precisate le ricadute di carattere tecnologico sul sistema del Paese.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa nei termini come la precedente.

Contenuto:

La relazione, a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri, illustra il Programma europeo ed espone lo stato della ripartizione dei fondi di cui alla legge n. 10 del 2001 (legge Galileo), descrivendo il programma nazionale (Iniziativa Perseus) e la pianificazione economica e delle attività. Vengono affrontati, inoltre, gli aspetti di criticità del Programma europeo e di quello nazionale, individuabili nei ritardi nella realizzazione del Programma Galileo, nella mancata erogazione dei fondi previsti dai commi 1 e 4 della legge n. 10 del 2001, nel compimento degli accordi con gli enti interessati e negli oneri derivanti dal programma messo a punto con l’ENAV. Per la risoluzione di questi problemi, viene suggerita la necessità di un rifinanziamento.

 

 

Attività del Comitato interministeriale dei diritti umani

 

Riferimento normativo: L. 80/1999, art.1,co.2

Data di trasmissione: 18/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: III (Affari esteri)

Numero documento: CXXI, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Fonti normative:

Il Ministro degli affari esteri presenta ogni anno una relazione al Parlamento in merito all'attività svolta dal Comitato interministeriale dei diritti dell'uomo nonché alla tutela e al rispetto dei diritti umani in Italia, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, della legge n. 80 del 1999.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa come di consueto nei termini.

Contenuto:

La relazione, avente ad oggetto l’attività del Comitato interministeriale per la tutela dei diritti umani (CIDU) in Italia, sottolinea in sede di introduzione la rilevanza sempre maggiore acquisita dai diritti umani, sul piano sia interno che internazionale, come principio di valutazione degli effettivi livelli di democrazia formale e sostanziale nei diversi contesti politico-sociali e istituzionali.

L’attenzione al problema dei diritti umani nella politica estera del Governo, rimarca il Ministro nell’introduzione, è testimoniata dall’assegnazione all’Italia del seggio al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni unite per il triennio 2007 – 2010.

I risultati dei rapporti periodici sull’attuazione delle convenzioni internazionali in materia, come quelle sui diritti della donna, dei fanciulli, e contro la tortura, formano la prima parte della relazione, mentre nella seconda parte, partendo dall’analisi dei rilievi indirizzati all’Italia. viene esposta l’attività dei gruppi di lavoro straordinari costituiti presso il Comitato.  Nella parte terza vengono trattate la partecipazione italiana ai principali negoziati in materia di diritti umani e la riforma del settore dei diritti umani delle Nazioni unite.

 

Stato di esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo nei confronti dello Stato italiano

 

Riferimento normativo: L. 400/1988, art. 5, co. 3, lett. a – bis)

Data di trasmissione: 27/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006 

Data prevista di trasmissione:30/06/07

Commissione: I (Affari costituzionali) II (Giustizia)

III (Esteri) VIII (Ambiente)

Numero documento: CCXXXIV, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 25/07/07

 

Riferimenti normativi

Il Presidente del Consiglio dei ministri trasmette, ai sensi dell'articolo 5, comma 3, della lettera a-bis), della legge 23 agosto 1988, n. 400, come modificato dall'articolo 1 della legge 9 gennaio 2006, n. 12, la relazione sullo stato di esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo nei confronti dello Stato italiano, riferita all'anno 2006.

Precedenti:

La relazione è stata presentata nei termini.

Contenuto:

Il Presidente del Consiglio dei ministri, nella sua funzione di responsabile della politica in materia estera e di trattati internazionali nonché di rappresentante legale dello Stato italiano nei giudizi davanti alla giurisdizione di Strasburgo, è l’organo competente a fornire le risposte agli obblighi assunti nel campo dei diritti umani.

La presente relazione realizza, insieme alle comunicazioni periodiche inviate al Parlamento, uno degli adempimenti che il Governo è chiamato a svolgere ai sensi della legge 9 gennaio 2006, n. 12, al fine di favorire la promozione di una piena ed attiva politica di consolidamento dei valori primari ed irrinunciabili inerenti alla persona umana, riconosciuti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Dal documento si evince che al 1° maggio 2007 i ricorsi pendenti davanti alla Corte europea per i diritti dell'uomo sono complessivamente 95.750. Il numero delle pratiche pendenti che interessano l’Italia è di circa 3.500, pari al 3.7% del totale. Pendenze e percentuali più elevate si registrano a carico di altri sette Stati (in ordine decrescente): Russia, Romania, Turchia, Ucraina, Polonia, Francia, Germania. Pendenze uguali o inferiori riguardano, invece (sempre in ordine decrescente): Repubblica Ceca, Slovenia, Regno Unito, Bulgaria e, a seguire, tutti gli altri trentacinque Stati.

Dalla scomposizione del dato relativo alle sentenze di condanna a carico dell’Italia nell’anno 2006 per aree geografiche del territorio nazionale e per tipologia di violazioni, emerge che, dal primo punto di vista, sono numerose le violazioni accertate risalenti ad atti o comportamenti illeciti posti in essere da autorità pubbliche locali (Regioni, Province, Comuni o altri enti), segnatamente in materia di espropriazioni. Tra esse, oltre la metà si riferiscono a regioni del Sud ed un terzo del totale alla sola Campania.

Dal secondo punto di vista, tra le tipologie di violazione della Convenzione spiccano, per rilevanza numerica, per frequenza e per ripetitività, quelle relative alla ragionevole durata dei processi, al diritto ad un equo processo ed alla lesione del diritto di proprietà privata, con particolare riferimento alle problematiche espropriative.

 

Stato di attuazione dell'analisi di impatto della regolazione (AIR)

 

Riferimento normativo: L. 246/2005, art. 14, co. 10

Data di trasmissione: 13/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006 

Data prevista di trasmissione:31/12/07

Commissione: I (Affari costituzionali)

Numero documento: CCXXXIII, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 17/07/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell'articolo 14, comma 10, della legge 28 novembre 2005, n. 246, il Presidente del Consiglio dei ministri trasmette la prima relazione sullo stato di attuazione dell'analisi di impatto della regolazione (AIR).

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa nei termini.

Contenuto:

L’Analisi di impatto della regolazione (AIR) costituisce una metodologia di valutazione economica ex ante delle ricadute – in termini qualitativi e quantitativi – della regolazione normativa sull’organizzazione e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni e sulle attività dei cittadini e delle imprese. Nell’introduzione alla prima relazione, viene sottolineata l’importanza di un’azione integrata per ridurre gli effetti dell’inflazione legislativa. Delineato il quadro normativo statale, il documento indica l’AIR come strumento fondamentale di qualità della regolazione, rappresentandone lo stato d’attuazione nel 2006 e le recenti iniziative governative.

Nei rilievi finali, viene espresso l’intento di rendere più efficace l’AIR, dando l’avvio dal mese di novembre ad una nuova fase che la arricchisca di nuovi contenuti, partendo dagli sviluppi applicativi della legge sulla semplificazione del 2005 e dall’attuazione della direttiva comunitaria sui servizi del mercato interno.

 

Piano di azione per la semplificazione e per la qualità della regolazione 

 

Riferimento normativo: DL. 4/2006, conv. con modif. in L. 80/2006, art. 1, co. 2

Data di trasmissione: 20/07/07

Periodo di riferimento della relazione:2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: tutte

Numero documento:CCXXV, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 01/08/07

 

Riferimenti normativi:

Ai sensi del D.L. n. 4 del 2006, convertito in legge n. 80 del 2006, il Comitato interministeriale di indirizzo, è presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri o dal Ministro per la funzione pubblica da lui delegato. I componenti del Comitato sono individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la funzione pubblica e predispongono, entro il 31 marzo di ogni anno, un piano di azione per il perseguimento degli obiettivi del Governo in tema di semplificazione, di riassetto e di qualità della regolazione per l'anno successivo. Il piano, sentito il Consiglio di Stato, è approvato dal Consiglio dei Ministri e trasmesso alle Camere.

Precedenti:

Il piano è presentato per la prima volta.

Contenuto:

Il miglioramento della qualità della regolazione e la connessa semplificazione sono fattori decisivi per la competitività del Paese, per l’effettività dei diritti fondamentali dei cittadini, per l’effettiva fruibilità dei servizi e delle prestazione delle pubbliche amministrazioni nei confronti dei cittadini italiani, dei cittadini comunitari ed extracomunitari.

Il Piano, come strumento di pianificazione strategica del Governo, individua i principali obiettivi di semplificazione e qualità della regolazione, i soggetti responsabili, le azioni da compiere ed i tempi necessari al loro conseguimento; fornisce, inoltre, un quadro unitario del complesso delle iniziative normative e amministrative adottate dal Governo, che hanno un forte impatto sulla semplificazione.

Una delle principali novità è rappresentata dall’adozione di una logica di risultato: la riuscita degli interventi proposti non è commisurata solamente al numero di norme adottate o soppresse, ma alla effettiva riduzione degli oneri e dei tempi burocratici per i cittadini e per le imprese. In linea con il programma della Commissione Europea, il Piano d’azione per la semplificazione e la qualità della regolazione si propone l’ambizioso obiettivo di ridurre del 25 per cento gli oneri burocratici per cittadini e imprese entro il 2012.

In questa logica, il Piano coniuga innovazione organizzativa e innovazione tecnologica in modo da semplificare l’attività amministrativa e ristrutturare i processi di servizio, utilizzando le opportunità messe a disposizione dalle nuove tecnologie.

A partire dal 12 luglio fino al 15 ottobre, il primo Piano di azione, approvato il 15 giugno dal Consiglio dei Ministri, è sottoposto a consultazione pubblica, allo scopo di raccogliere, da tutti i soggetti interessati, indicazioni utili ad orientarne l’attuazione.

 

 

Politica informativa e della sicurezza

 

Riferimento normativo: L. 801/1977, art. 11, co. 1

Data di trasmissione: 01/08/07

Periodo di riferimento della relazione:I semestre 2007

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: I (Affari costituzionali)

Numero documento:XXXIII, n. 3

Data di annuncio in Assemblea: 01/08/07

 

Fonti normative:

Il Governo riferisce semestralmente al Parlamento, con una relazione scritta, sulla politica informativa e della sicurezza, e sui risultati ottenuti ai sensi dell’articolo 11, comma 1, della legge n. 811 del 1977.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa come di consueto nei termini.

Contenuto:

La relazione per il secondo semestre del 2006 sulla politica informativa e della sicurezza, trasmessa dalla Presidenza del Consiglio al Parlamento a cura del CESIS, si apre con una premessa che svolge una articolata ricognizione sui pericoli e sulle minacce interne ed esterne.

Sul fronte interno, la relazione si sofferma sull'attività di contrasto ai gruppi eversivi dell’area anarco-insurrezionalista che si contraddistinguono per l'organizzazione di attentati volti alla ricerca di consensi basata sulle azioni di propaganda, finalizzata alla ricerca di consenso ed al proselitismo ed ai gruppi dell'estremismo di destra. Uno specifico capitolo è dedicato l'attività contro la criminalità organizzata, italiana e di origine straniera, legata al fenomeno dell’immigrazione clandestina. La relazione analizza successivamente aspetti collegati alla proliferazione di armi di distruzione di massa, alle aree di crisi, alle minacce alla sicurezza economica nazionale, al contrasto allo spionaggio, all'intelligence militare, alle attività a tutela della sicurezza delle informazioni ed ai fini di protezione e sicurezza delle più alte cariche di Governo.

In allegato alla relazione è trasmessa al Parlamento una appendice comprendente una ampia documentazione di interesse in tema di eversione interna ed estremismi, nonché di terrorismo internazionale di matrice islamica.

 

 

Stato della giustizia amministrativa

 

Riferimento normativo: L. 186/1982 art. 31, co. 1

Data di trasmissione: 31/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

Commissione: II (Giustizia) e V (Bilancio)

Numero documento: LXI, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 02/08/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’articolo 31, comma 1, della legge n. 186 del 1982,a norma sopra richiamata, il Presidente del Consiglio dei ministri esercita l'alta sorveglianza su tutti gli uffici e su tutti i magistrati e riferisce annualmente al Parlamento con una relazione sullo stato della giustizia amministrativa e sugli incarichi fuori ruolo conferiti ai magistrati a norma del terzo comma dell’articolo 29 della stessa legge.

Precedenti:

La relazione per l’anno 2005 è in ritardo, come la precedente.

Contenuto:

La relazione dà conto delle novità e dei problemi di maggiore rilevanza concernenti l’organizzazione e il funzionamento della giustizia amministrativa.

I dati riportati vengono suddivisi in tre parti, riguardanti rispettivamente: l’organizzazione ed il personale della magistratura amministrativa in servizio presso il Consiglio di Stato ed il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana, nonché presso i tribunali amministrativi regionali, il tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento e la sezione autonoma di Bolzano; l’attività giurisdizionale svolta dagli organi della giustizia amministrativa; l’attività consultiva demandata al Consiglio di Stato.

 

 

Attività e programmi di lavoro dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

 

 

Riferimento normativo:  L. 249/1997, art. 1, co. 6. lett. c) n. 12

Data di trasmissione: 19/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006-2007

Data prevista di trasmissione: 30/06/07

Commissioni:  VII (Cultura) e IX (Trasporti)

Numero documento: CLVII, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera c), della legge n. 249 del 1997, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni entro il 30 giugno di ogni anno presenta al Presidente del Consiglio dei ministri per la trasmissione al Parlamento una relazione sull'attività svolta  e sui programmi di lavoro. La relazione contiene, fra l'altro, dati e rendiconti relativi ai settori di competenza, in particolare per quanto attiene allo sviluppo tecnologico, alle risorse, ai redditi e ai capitali, alla diffusione potenziale ed effettiva, agli ascolti e alle letture rilevate, alla pluralità delle opinioni presenti nel sistema informativo, alle partecipazioni incrociate tra radio, televisione, stampa quotidiana, stampa periodica e altri mezzi di comunicazione a livello nazionale e comunitario.

Precedenti:

Non sono state presentate le relazioni 2004 – 2005 e 2005 – 2006.

Contenuto:

La relazione si apre con una analisi dell’evoluzione nel settore delle telecomunicazioni e dell’audiovisivo nel mondo e in Europa. Per quanto riguarda l’Italia, vengono affrontate le tematiche relative alle telecomunicazioni, al settore radiotelevisivo, all’editoria, alla pubblicità, con particolare riferimento all’evoluzione del quadro normativo.

Gli interventi dell’Autorità costituiscono l’oggetto della seconda parte del documento, a cominciare dalla consultazione pubblica sulla separazione della rete e l’evoluzione verso le Next Generation Networks (NGN), le analisi dei mercati di comunicazione elettronica, le indagini conoscitive e gli interventi nei settori della telefonia fissa e mobile e di  Internet. Particolare importanza hanno rivestito le attività concernenti le controversie tra operatori nei settori delle telecomunicazioni e Internet, così come i controlli sul settore audiovisivo, sulla pubblicità, la rilevazione degli indici di ascolto e della diffusione dei mezzi di comunicazione, insieme alla tutela dei minori e al potenziamento degli strumenti gestionali del Registro degli operatori di comunicazione.

Sempre nella seconda parte, l’attività ispettiva dell’Autorità viene trattata di seguito con i rapporti con i consumatori e gli utenti, gli aspetti legati alla  tutela giurisdizionale, al conflitto di interessi, ai casi di incompatibilità ex lege 481/1995, alla par condicio e al pluralismo dell’informazione

La parte terza è dedicata ai rapporti istituzionali dell’Autorità sia in campo internazionale che nazionale, mentre la quarta parte è dedicata agli aspetti più puramente gestionali ed organizzativi.

In allegato, viene presentato un quadro riepilogativo dei principali provvedimenti assunti e dell'attività dell'Autorità.

 

Ministero degli affari esteri

 

Partecipazione italiana alle operazioni internazionali

 

Riferimento normativo: L. 231/2003, art. 14

Data di trasmissione: 28/06/07

Periodo di riferimento della  relazione:

II semestre 2006

Data prevista di trasmissione: 30/06/07

Commissioni: III (Affari esteri) e IV (Difesa)

Numero documento: CCIX, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 04/07/07

 

Riferimenti normativi:

Ai sensi dell’articolo 14 della legge n. 231 del 2003, ogni sei mesi i ministri degli affari esteri e della difesa riferiscono al Parlamento sulla realizzazione degli obiettivi fissati, sui risultati raggiunti e sull’efficacia degli interventi effettuati nell’ambito delle operazioni internazionali in corso.

Precedenti:

La relazione è stata presentata nei termini, come le precedenti.

Contenuto:

Con la relazione in esame i ministeri degli esteri e della difesa riferiscono semestralmente al Parlamento sulla realizzazione degli obiettivi fissati, sui risultati raggiunti e sull’efficacia degli interventi effettuati nell’ambito delle operazioni internazionali in corso. La relazione è divisa in due parti, la prima di inquadramento generale e la seconda di analisi delle singole missioni nelle aree in cui l’Italia è impegnata. Particolare attenzione è prestata al rapporto tra le Forze armate italiane e la NATO, nel cui ambito si svolge la maggior parte delle missioni in questione, soprattutto riguardo alle tre in cui le stesse svolgono ruoli di comando. Si dà conto dell’attività del contingente militare italiano in appoggio alle operazioni ISAF in Afghanistan (dove i nostri militari partecipano anche a Enduring Freedom) e in Iraq nel contesto dell’operazione “Antica Babilonia. Vengono di seguito ricordate le missioni KFOR in Kosovo, EUFOR in Bosnia Erzegovina nell’area balcanica. Nell’area mediterranea e in Medio oriente, l’Italia è impegnata in Palestina nella missione TIPH (Temporary international presence in Hebron) e in quella UE - Israele/Autorità palestinese. e a quelle di controllo e monitoraggio dell’area in ambito NATO e ONU. Vengono forniti inoltre dati sull’impegno profuso in Asia e in Pakistan e in Indonesia e nell’Africa sub - sahariana, in Sudan, in Congo, nel Sahara occidentale e in Etiopia.

 

Attività svolta dall’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente (ISIAO)

 

Riferimento normativo: L. 70/1975, art.30, co.5

Data di trasmissione: 03/07/07

Periodo di riferimento della relazione:2006

Data prevista di trasmissione: 31/07/06

Commissione: III (Affari esteri)

Numero documento: non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 04/07/07

 

Fonti normative:

La legge n. 70 del 1975 prevede che ogni anno entro il 31 del mese di luglio ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti sottoposti alla sua vigilanza con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

Precedenti:

Le relazione è sempre stata trasmessa puntualmente.

Contenuto:

La relazione sull’attività svolta nel 2006 dall’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente (ISIAO), ente sottoposto alla vigilanza del Ministero degli esteri, si apre con la rassegna dei corsi di lingue e culture orientali e africane organizzati e delle convenzioni stipulate con università e altre istituzioni per l’attivazione di stages formativi e dà infine conto della consistenza del patrimonio librario della biblioteca e della attuale situazione delle collezioni del Museo africano.

Tra le varie iniziative e attività analizzate dalla relazione , si segnala la cooperazione tra Italia e Cina e la formazione nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale, la partecipazione a conferenze ed eventi culturali, a convegni e mostre.

Di particolare rilievo, infine, la partecipazione ed il supporto dell’ISIAO alle missioni archeologiche italiane in Medio Oriente e in Asia.

 


Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio

 

Bilancio preventivo e attività svolta dall’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (ICRAM)

 

Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30 co 5

Data di trasmissione: 23/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione:31/07/07

Commissione: X (Attività produttive)

Numero documento: non stampato

Data di annuncio in Assemblea: 30/05/07

 

Fonti normative:

La legge n. 70 del 1975 prevede che ogni anno entro il 31 del mese di luglio ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti pubblici sottoposti alla sua vigilanza che gestiscono forme obbligatorie di previdenza indicati dalla tabella allegata alla legge, allegando i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

Precedenti:

E’ stata trasmessa con il presente documento la la relazione sull'attività svolta nell'anno 2003 dall'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (ICRAM), con allegati i bilanci di previsione e i conti consuntivi degli esercizi finanziari dal 2004 al 2005, il bilancio preventivo 2006 con la successiva previsione e le relative piante organiche

Contenuto:

L'ICRAM è un ente pubblico di ricerca e sperimentazione, vigilato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Esso fornisce istituzionalmente supporto alle politiche delle Amministrazioni centrali competenti e agli enti territoriali nella risoluzione delle problematiche ambientali marine anche attraverso la predisposizione di linee di indirizzo per lo sviluppo sostenibile, la salvaguardia della biodiversità in ambiente marino e costiero e nelle politiche per la pesca e la maricoltura sostenibili.

Il bilancio di previsione per il 2006 evidenzia un disavanzo finanziario pari a 200 mila euro, coperto integralmente dall’avanzo amministrativo presunto al 31 dicembre 2005.

Ministero delle comunicazioni

 

Andamento del processo di trasformazione dell’Ente poste italiane

 

 

Riferimento normativo : DL 487/1993, art. 8, co. 5, conv.con modif. L 71/1994

e succ. modif.

Data di trasmissione: 04/09/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione:31/12/06

Commissione: IX (Trasporti)

Numero documento: CXIII, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 10/09/07

 

Fonte normativa:

L’articolo 8, comma 5, del decreto legge n. 487, convertito in legge n. 71 del 1994, recante “Trasformazione dell'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni in ente pubblico economico e riorganizzazione del Ministero”, e successive modificazioni, Il Governo riferisce annualmente al Parlamento sull'andamento del processo di trasformazione, con particolare riguardo ai risultati economico-finanziari ed ai livelli di qualità conseguiti nella gestione dei servizi.

Precedenti:

La relazione 2005, attesa entro il 31 dicembre 2006, è stata trasmessa insieme al documento relativo all’anno 2006.

Contenuto:

La relazione trasmessa al Parlamento dal Ministro delle comunicazioni, concerne, accanto alla ricognizione del processo di trasformazione dell’Ente poste italiane, l’analisi dello stato di attuazione degli obiettivi previsti dal contratto di programma, stipulato fra il Ministero delle comunicazioni, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, e la società Poste italiane.

Facendo riferimento a quanto stabilisce il decreto legislativo n. 261 del 1999, recante attuazione della direttiva comunitaria in tema di servizi postali comunitari, il Ministero delle comunicazioni, quale Autorità di regolamentazione del settore postale, ha il compito altresì di un controllo qualitativo periodico delle prestazioni relative al servizio, svolto attraverso un organismo specializzato indipendente, individuato nella società IZI S.p.A.

L’attività di verifica ha consentito – si rileva nella relazione – di constatare il sostanziale rispetto degli indici di qualità, sia per quanto riguarda il corriere ordinario, sia per quanto riguarda il corriere prioritario, con scostamenti negativi limitati. Detti obiettivi sono stati innalzati con il D. M. 12 maggio 2006.

 

 

Andamento del processo di trasformazione dell’Ente poste italiane

 

 

Riferimento normativo : DL 487/1993, art. 8, co. 5, conv.con modif. L 71/1994

e succ. modif.

Data di trasmissione: 04/09/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione:31/12/07

Commissione: IX (Trasporti)

Numero documento: CXIII, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 10/09/07

 

Contenuto:

La relazione 2006 ricalca la struttura di quella relativa all’anno precedente. La verifica da parte della società IZI anche nel 2006 ha evidenziato il sostanziale rispetto degli indici di qualità, sia per quanto riguarda il corriere ordinario, sia per quanto riguarda il corriere prioritario, con scostamenti negativi limitati.

La relazione contiene alcuni allegati riportanti la normativa di riferimento.

 

 

Ministero della difesa e Ministero della salute

 

Stato di salute del personale militare e civile italiano impiegato nei territori della ex Jugoslavia

 

Riferimento normativo: D.L. 393/2000, art.4 bis, co. 3, conv. con modif. L. 27/2001

Data di trasmissione: 13/07/07

Periodo di riferimento delle relaz.:

III quadr.2006

Data prevista di trasmissione: 30/04/07

Commissioni: IV (Difesa) e XII (Affari sociali)

Numero documenti: CCVII, n. 3

Data di annuncio in Assemblea: 17/07/07

 

Fonti Normative:

La relazione, a cadenza quadrimestrale, sullo stato di salute del personale militare e civile italiano impiegato nei territori della ex Jugoslavia, trasmessa di concerto dai Ministri della salute e della difesa, è predisposta, ai sensi dell’art. 4 - bis della legge n. 27 del 2001, dal Comitato scientifico costituito con decreto interministeriale in data 10 novembre 2003 e previsto dall’accordo Stato - regioni del 30 maggio 2002.

Precedenti:

La relazione per la prima volta non è stata presentata entro i quattro mesi successivi al periodo di riferimento.

Contenuto:

La relazione si apre con l’esposizione delle attività previste dalla convenzione stipulata con l’Istituto superiore di sanità, segnalando, in merito alla individuazione delle strutture sanitarie di riferimento, che la Regione Abruzzo risulta alla data della relazione ancora inadempiente.

Si forniscono quindi elementi sullo stato dell’iniziativa concernente la ricostruzione di una lista della popolazione civile che ha operato nei Balcani, sull’aggiornamento dei dati relativi alla patologie manifestatisi nei militari impiegati, con il supporto di tabelle di riferimento, e su alcuni aspetti del monitoraggio epidemiologico. In allegato vengono riportate tabelle riassuntive e documenti d’interesse.

 

 

Ministero della difesa

 

Attività della Lega navale italiana

 

Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30 co 5

Data di trasmissione: 18/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione:31/07/07

Commissione: IV (Difesa)

Numero documento: non stampato

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa come di consueto nei termini.

Contenuto:

La relazione al Parlamento sull’attività svolta dalla Lega navale italiana nel corso del 2006 richiama in via preliminare gli obiettivi e i compiti istituzionali, in primo luogo la diffusione nel paese, in particolare tra i giovani, dell’amore per il mare e della conoscenza dei problemi marittimi, la propaganda marinara tramite pubblicazioni, conferenze, viaggi marittimi premio e addestramento su piccole imbarcazioni, la tutela dell’ambiente marino e delle acque interne, la promozione di iniziative culturali, sportive, ricreative e didattiche e l’approntamento e potenziamento delle sedi nautiche. Nel testo si ricorda anche il riconoscimento normativo della Lega navale italiana come associazione di promozione sociale e di protezione ambientale. Segue quindi l’esposizione dettagliata degli aspetti finanziari e contabili dell’attività svolta, raffrontata a quella dell’anno precedente, evidenziando un miglioramento dei conti dovuto anche all’aumento delle quote associative.

In allegato sono riprodotti l’organigramma, il conto consuntivo per il 2006 e il bilancio di previsione per il 2007.

 

 

 

 

Ministero degli affari esteri

 

Attività di cooperazione allo sviluppo

 

Riferimento normativo: L. 49/1987, art. 3, co. 6

Data di trasmissione: 09/01/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 30/09/06

Commissione: III (Esteri)

Numero documento: non stampato

Data di annuncio in Assemblea: 16/01/07

 

Fonti normative:

L’articolo 3, comma 6 della legge n. 49 del 1987, recante “Nuova disciplina della cooperazione dell'Italia con i paesi in via di sviluppo”, prevede che gli stanziamenti destinati a tale attività siano determinati su base triennale dalla legge finanziaria. Ogni anno viene allegata allo stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri una relazione previsionale e programmatica del Ministro avente per oggetto le proposte e le motivazioni per la ripartizione delle risorse finanziarie, Lo stesso articolo prevede che il Parlamento discuta congiuntamente le relazioni previsionale e consuntiva.

Precedenti:

La relazione per il 2005, come le precedenti, è stata trasmessa in ritardo.

Contenuto:

La relazione riguarda lo stato di attuazione e gli esiti dell’attività di cooperazione per lo sviluppo da parte dell’Italia nel corso del 2005.

Dopo avere illustrato nel primo capitolo il quadro internazionale di riferimento della politica di cooperazione, il secondo capitolo passa in rassegna le linee guida della cooperazione italiana nel 2005, specificando gli ambiti di intervento e soffermandosi sugli attori della cooperazione.

Uno specifico capitolo quantifica in modo più dettagliato gli aiuti italiano per lo sviluppo, specificando gli stanziamenti e trattando inoltre di delibere, impegni ed erogazioni.

Le parti successive riguardano la cooperazione bilaterale, finanziata, multilaterale e decentrata, mentre i capitoli successivi sono dedicati rispettivamente alle organizzazioni non governative e alle attività d’emergenza.

I restanti capitoli offrono una panoramica della cooperazione bilaterale per aree geografiche e Paesi (del Nord africa e del vicino e medio Oriente, Africa sub-sahariana, Europa orientale e mediterranea, America latina, Asia).

Completa la relazione un’appendice statistica.

 

 

Attività di banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale

 

Riferimento normativo: L. 49/1987 art. 4 co 2-bis

Data di trasmissione: 26/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione:30/09/06

Commissione: III(Affari esteri)

Numero documento: LV, n. 2-bis

Data di annuncio in Assemblea: 31/07/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’articolo 4, comma 2 – bis della legge 26 febbraio 1987, n. 49, alla relazione sullo stato di attuazione e gli esiti dell’attività di cooperazione per lo sviluppo da parte dell’Italia,redatta sensi dell’articolo 3, comma 6 della stessa legge, deve essere allegata annualmente la relazione sull'attività di banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale e sulla partecipazione finanziaria italiana alle risorse di detti organismi.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa in ritardo.

Contenuto:

Il primo capitolo contiene cenni generali sulla cooperazione italiana attraverso le banche e i fondi multilaterali di sviluppo.

I capitoli dal II al IX trattano invece singolarmente delle banche e dei fondi multilaterali di sviluppo (Gruppo della Banca mondiale, Fondo globale per l’ambiente, Gruppo della Banca intramericana di sviluppo, Banca asiatica di sviluppo, Gruppo della Banca africana di sviluppo,Banca di sviluppo dei Caraibi, Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo).

Per ciascuno di tali banche o fondi vengono forniti cenni storici e vengono trattati aspetti relativi alla struttura dell’organizzazione, all’attività dell’anno 2004, agli aspetti finanziari, ai principali temi di attualità, ai rapporti tra l’Italia e l’istituzione.

Il capitolo X tratta dello schema programmatico triennale, mentre l’ultimo capitolo è relativo all’aiuto comunitario allo sviluppo nei paesi dell’Africa, Carabi e Pacifico.

 


 

Ministero dell’economia

 

Svolgimento delle lotterie nazionali nell’anno 2004

 

Riferimento normativo: L. 62/1990, art. 7

Data di trasmissione: 30/05/07

Periodo di riferimento delle relazioni: 2004

Data prevista di trasmissione: 31/12/05

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento: LXVI, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 04/07/07

 

Fonti normative:

Il Ministro delle finanze presenta annualmente al Parlamento una relazione sullo svolgimento delle lotterie, ai sensi dell’articolo 7 della legge n. 62 del 1990.

Precedenti:

La relazione 2004, attesa entro la fine del 2005, è stata presentata insieme a quella relativa all’anno 2005.

Contenuto:

Il documento, concernente lo svolgimento delle lotterie nazionali per il 2004, ripercorre i criteri di scelta, secondo la normativa e le indicazioni emerse nei pareri in sede di Commissione, e svolge considerazioni sulle modalità e sulle vendite delle singole lotterie e sull’assetto distributivo delle sei lotterie nazionali e di quella europea, riportando i n forma sintetica i risultati ottenuti da ciascuna di esse.

 

Svolgimento delle lotterie nazionali nell’anno 2005

 

Riferimento normativo: L. 62/1990, art. 7

Data di trasmissione: 30/05/07

Periodo di riferimento delle relazioni: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento: LXVI, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 04/07/07

 

Precedenti:

La relazione 2005, attesa entro la fine del 2006, è stata presentata insieme a quella del 2004.

Contenuto:

La relazione riguardante lo svolgimento delle lotterie nazionali per il 2005, ricalca la struttura e i contenuti della precedente.

 

Attività svolta dai Garanti del contribuente

 

Riferimento normativo: L. 212/2000, art. 13, co. 13

Data di trasmissione: 06/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento: LII, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 10/07/07

 

Fonti normative:

La relazione, trasmessa dal Ministero delle finanze ai sensi dell’articolo 13, comma 13, della legge n. 212 del 2000,  ha per oggetto la complessiva azione dei singoli Garanti del contribuente, i quali inoltrano semestralmente relazioni individuali allo stesso Ministero dell’economia e delle finanze. Questa relazione pertanto si distingue da quelle che, ai sensi dell’articolo 13, comma 13 - bis, della legge n. 212 del 2000, ciascun Garante è tenuto a presentare annualmente al Parlamento con dati e notizie sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa come di consueto dei termini.

Contenuto:

Come la precedente, la relazione in questione è articolata in tre parti.

La prima parte descrive l’attività svolta dai Garanti, con particolare riferimento al generale problema delle competenze e alle varie questioni oggetto di segnalazione, ed è corredata da una tabella. Sono altresì descritti i provvedimenti adottati a seguito di segnalazioni e le iniziative di comunicazione adottate.

Nella seconda parte sono riportate le osservazioni dei Garanti sulle norme istitutive e sulle regole di funzionamento dell’organo. Premessa una sintetica illustrazione del quadro normativo ed una tabella recante la composizione e le date di nomina e di insediamento di tutti i Garanti presenti sul territorio nazionale, la parte seconda del rapporto si incentra sulle questioni della incompatibilità per le nomine dei Garanti stessi e sui compensi e rimborsi spese. Vengono illustrati l’autonomia organizzativa e il funzionamento del collegio, analizzando le funzioni di garanzia e autonomia, con particolare riferimento alle risorse strumentali ed al personale assegnato.

La relazione è chiusa dalla terza parte contenente le proposte di revisione normativa, anche in materia tributaria, avanzate dai garanti del contribuente

 

Attività svolta dalla Commissione nazionale per l’economia e per la borsa (CONSOB)

 

Riferimento normativo: D.L. 95/1974, art. 1

Data di trasmissione: 16/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/05/07

Commissione VI (Finanze)

Numero documento: XXVIII, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 16/07/07

 

Fonti normative:

Il comma tredicesimo dell’articolo 1 del decreto legge n. 95 del 1974, convertito in legge 7 giugno 1974, n. 216,  prevede che entro il 31 marzo di ciascun anno la Commissione nazionale per l’economia e per la borsa trasmette al Ministro del tesoro, oggi dell’economia e delle finanze. una relazione sull'attività svolta, sulle questioni in corso e sugli indirizzi e le linee programmatiche che intende seguire. Entro il 31 maggio successivo il Ministro trasmette detta relazione al Parlamento con le proprie eventuali valutazioni.

Precedenti:

La relazione à stata presentata con alcuni mesi di ritardo.

Contenuto:

La relazione tratta dell’attività svolta dalla CONSOB nel corso del 2006 e si divide in tre parti. La prima parte riguarda le questioni in corso e le linee di indirizzo, la seconda parte riguarda l’evoluzione del quadro di riferimento con particolare riferimento alle società, ai mercati e agli intermediari.

L’ultima parte illustra l’attività della CONSOB nel 2006 per quanto attiene alla vigilanza sulle società, sui mercati e sugli intermediari, i provvedimenti sanzionatori e cautelari, l’attività regolamentare e interpretativa e gli sviluppi internazionali, le relazioni internazionali, i controlli giurisdizionali sull’attività della CONSOB, la gestione interna e le relazioni con l’esterno.

Completano la relazione un’appendice statistica e alcune note metodologiche.

 

Attività degli organi di giustizia tributaria

 

Riferimento normativo: D.Lgs. 545/1992, art. 29, co. 2

Data di trasmissione: 06/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione:31/12/06

Commissione:  VI (Finanze)

Numero documento: CLV, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 10/06/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’articolo 29, comma 2, del D.Lgs n. 545 del 1992, il Ministro delle finanze presenta entro il 31 dicembre di ogni anno una relazione al Parlamento sull'andamento dell'attività degli organi di giurisdizione tributaria sulla base degli elementi predisposti dal consiglio di presidenza.

Precedenti:

La relazione era attesa entro il 31 dicembre 2006.

Contenuto:

La relazione, che illustra l’andamento dell’attività degli organi di giustizia tributaria nell’anno 2005, è redatta dal Consiglio di presidenza della giustizia tributaria e si divide in tre parti. Nella prima parte vengono descritte le attività delle Commissioni del Consiglio, del Consiglio nel suo complesso e della segreteria generale del Consiglio.

La parte seconda è dedicata all’attività giurisdizionale delle Commissioni, mentre la parte terza tratta delle riforme approvate dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, fornendo al riguardo valutazioni e prospettive e indicazioni in merito alle riforme ritenute necessarie.

La parte terza concerne le riforme ritenute necessarie per il corretto funzionamento degli organi di giurisdizione tributaria.

Alle conclusioni seguono tabelle statistiche contenenti dati relativi alle singole commissioni tributarie.

 

Ministero della giustizia

 

Patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti nei procedimenti civili

 

Riferimento normativo:  D.P.R. 115/2002, art.294

Data di trasmissione: 18/07/07

Periodo di riferimento della relazione:

1995 - 2006

Data prevista di trasmissione:30/06/07

Commissione:  II (Giustizia)

Numero documento: XCVI, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’art. 294 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, il Ministro della giustizia presenta una relazione riguardante il patrocinio a spese dello Stato, in favore dei non abbienti, nei procedimenti civili.

Precedenti:

La relazione è sempre stata trasmessa puntualmente.

Contenuto:

Il documento, costituito da tabelle e grafici, evidenzia una tendenziale riduzione delle spese sostenute per l’istituto del gratuito patrocinio nei procedimenti civili nel secondo trimestre 2006.

 

Patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti nel processo penale

 

Riferimento normativo:D.P.R. 115/2002, art.  194

Data di trasmissione: 10/07/07

Periodo di riferimento della relazione:1995 - 2006

Data prevista di trasmissione: 30/06/07

Commissione: II (Giustizia)

Numero documento: XCVI, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 10/07/07

 

Fonti normative:

L’articolo 294 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, impegna del Governo alla presentazione al Parlamento di una relazione biennale sull’applicazione della normativa sul patrocinio a spese dello Stato.

Precedenti:

La relazione era attesa entro il 30 giugno dell’anno corrente.

Contenuto:

Nel documento trasmesso dal Ministero della giustizia si osserva in primo luogo che la relazione concerne qui unicamente il processo penale, tralasciando in particolare i procedimenti penali militari e i procedimenti civili relativi alla restituzione e al risarcimento del danno derivante da reato.

Preceduta dall’analisi di alcuni dati statistici in materia, viene quindi esaminata la procedura per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti, richiamando contenuti e forme dell’istanza. Si passa quindi alla elaborazione dei dati storici riguardanti persone interessate e persone ammesse al patrocinio penale e all’analisi articolata dei costi del patrocinio, con il supporto di varie tabelle di riferimento.

 

Ministero delle infrastrutture

 

Stato di attuazione delle opere connesse ai giochi olimpici invernali di Torino 2006

 

Riferimento normativo:L. 285/2000, art. 1,co. 1 e succ. modif.

Data di trasmissione: 18/06/06

Periodo di riferimento della relazione: al 31/12/06

Data prevista di trasmissione:31/12/07

Commissione: VIII (Ambiente)

Numero documento: CCV, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 24/04/07

 

Fonti normative:

La normativa di riferimento indicata disciplina la realizzazione di impianti sportivi, infrastrutture olimpiche e viarie, per lo svolgimento dei giochi olimpici invernali “Torino 2006”, dettando altresì disposizioni in materia di realizzazione delle opere connesse allo svolgimento dei giochi olimpici medesimi sulle base delle valutazioni di connessione dichiarate con DPCM, previa intesa con il Presidente della regione Piemonte e di intesa con gli enti locali interessati e il Comitato organizzatore dei giochi olimpici.

Ai sensi della legge n. 285 del 2000, Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti trasmette ogni anno al Parlamento la relazione concernente l’elenco delle opere connesse, la loro destinazione finale e lo stato di avanzamento dei lavori.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa nei termini, come le precedenti.

Contenuto:

Nel documento, trasmesso a seguito dello “spacchettamento” dal Ministro delle infrastrutture, richiamati gli adempimenti amministrativi eseguiti, con il relativo corredo normativo, si fa riferimento, per gli aspetti costituenti l’oggetto della relazione ai sensi dell’art. 1 della legge, al promemoria e alla situazione di sintesi trasmessi dall’Agenzia per lo svolgimento dei XX Giochi Olimpici invernali “Torino 2006”.

Alla relazione è allegato l’elenco delle opere connesse con il relativo stato di avanzamento nella realizzazione delle opere e la destinazione finale.

 

Ministero per le politiche europee

 

Elenco delle procedure giurisdizionali e di precontenzioso comunitari riguardanti l’Italia

 

Riferimento normativo: L. 11/2005, art. 15 –bis 

Data di trasmissione: 13/07/07

Periodo di riferimento della relazione:

al 30/06/07

Data prevista di trasmissione: 31/07/07

Commissione: tutte

Numero documento: CCXXXVI, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 02/08/07

 

Fonti normative:

L’articolo 15 – bis della legge comunitaria per il 2005, introdotto dalla legge n. 13 del 2007, prevede che il Presidente del Consiglio dei ministri o il Ministro per le politiche europee, sulla base delle informazioni ricevute dalle amministrazioni competenti, trasmetta ogni sei mesi alle Camere e alla Corte dei conti un elenco, articolato per settore e materia delle sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee e degli altri organi giurisdizionali dell'Unione europea relative a giudizi di cui l'Italia sia stata parte o che abbiano rilevanti conseguenze per l'ordinamento italiano; dei rinvii pregiudiziali disposti ai sensi dell'articolo 234 del Trattato istitutivo della Comunità europea o dell'articolo 35 del Trattato sull'Unione europea da organi giurisdizionali italiani; delle procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italia ai sensi degli articoli 226 e 228 del Trattato istitutivo della Comunità europea, con informazioni sintetiche sull'oggetto e sullo stato del procedimento nonché sulla natura delle eventuali violazioni contestate all'Italia; dei procedimenti di indagine formale avviati dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2, del Trattato istitutivo della Comunità europea.

Precedenti:

Il documento viene presentato per la prima volta.

Contenuto:

Il Ministro per le politiche comunitarie, nel presentare il documento, sottolinea che è in via di ultimazione l’allestimento, presso il Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie, di un archivio elettronico delle procedure di infrazione.

 

 

Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione

 

Attività dell’ISTAT

 

Riferimento normativo:D.Lgs. 322/1989, art.24 e art.12, co.6

Data di trasmissione: 02/08/06

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/05/06

Commissione: I (Affari costituzionali)

Numero documento: LXIX, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 03/08/06

 

Fonti normative:

Ai sensi della normativa richiamata, Il Presidente del Consiglio dei ministri trasmette al Parlamento, entro il 31 maggio di ciascun anno, una relazione sull'attività dell'ISTAT, sulla raccolta, trattamento e diffusione dei dati statistici della pubblica amministrazione, nonché sullo stato di attuazione del programma statistico nazionale in vigore.

Precedenti:

La relazione è stata presentata con alcuni mesi di ritardo, come la precedente.

Contenuto:

La relazione, trasmessa al Parlamento dal ministro le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, ha per oggetto l’attività dell’ISTAT per il 2005. la raccolta, il trattamento e la diffusione dei dati statistici della pubblica amministrazione, e lo stato di attuazione del Programma statistico nazionale. Unitamente alla relazione medesima è trasmesso il rapporto per il 2005 redatto dalla Commissione per la garanzia dell’informazione statistica. per quanto concerne l’attività relativa al processo produttivo e agli aspetti organizzativi e normativi della statistica pubblica e la connessa attività di vigilanza e di ricerca.

Nella nota introduttiva della relazione si richiamano in primo luogo gli aspetti evolutivi, sia sotto il profilo normativo che organizzativo, del Sistema statistico nazionale e del Programma statistico nazionale 2006-2008-

La prima parte della relazione è dedicata all’attività svolta dall’ISTAT, in particolare da parte del Consiglio e del Comitato di indirizzo e di coordinamento dell’informazione statistica e sotto il profilo delle competenze istituzionali in merito al Programma statistico nazionale e alla promozione e sviluppo del Sistema statistico nazionale..

La seconda parte richiama l’attività degli uffici di statistica del SISTAN, mentre nella terza ed ultima parte della relazione si prende in esame lo stato di attuazione fino al 2006 del Programma statistico nazionale 2006-2008.

 

 

Ministero della salute

 

Attuazione delle politiche di prevenzione della cecità, educazione e riabilitazione visiva

 

Riferimento normativo: L. 284/1997,art.2, co.7

Data di trasmissione: 06/08/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 30/09/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CXXXIII, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 10/09/07

 

Fonti normative:

Il Ministro della sanità, entro il 30 settembre di ciascun anno, trasmette al Parlamento una relazione sullo stato di attuazione delle politiche inerenti la prevenzione della cecità, l'educazione e la riabilitazione visiva nonché sull'utilizzazione dei contributi erogati dallo Stato per tali finalità, ai sensi dell’articolo 2, comma 7, della legge n. 28 agosto 1997, n. 284 , recante “Disposizioni per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva e l'integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati”.

Precedenti:

La relazione non è stata trasmessa nei termini, come le precedenti, a causa delle difficoltà registrate nell’acquisizione dei dati regionali .

Contenuto:

L’accordo tra Ministero, regioni e province autonome del maggio 2004 riguardante l’attività dei Centri per l’educazione e riabilitazione non è stato ancora recepito da tutte le regioni.

La relazione espone gli interventi documentati da regioni e province autonome e forniti elementi descrittivi sulle attività della Sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità.

In allegato vengono riportati l’accordo tra Ministero, regioni e province autonome del maggio 2004 e la tabella di ripartizione delle quote di finanziamento per l’esercizio 2005.

 

 

Stato di attuazione della legge in materia di procreazione medicalmente assistita

 

Riferimento normativo: L. 40/2004, art. 15, co. 2

Data di trasmissione: 26/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 30/06/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CCXX, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 03/07/07

 

Fonti normative:

La relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 40 del 2004 espone gli interventi a livello centrale e regionale attivati dall’entrata in vigore della legge, prendendo altresì in considerazione i dati contenuti nella relazione a cura dell’Istituto superiore di sanità, ai sensi dell’art. 15, comma 1 della legge stessa.

Precedenti:

La relazione è stata presentata puntualmente, come le precedenti.

Contenuto:

La Relazione prende in considerazione gli interventi attivati, nel corso del 2006, a livello centrale e regionale e l’analisi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità dei dati sull’attività delle strutture autorizzate all’effettuazione delle tecniche di PMA, riferita all’attività dell’anno 2005.

Rispetto alla situazione precedente l’entrata in vigore della legge la relazione ha in particolare evidenziato una diminuzione delle percentuali di gravidanze, con conseguente diminuzione di bambini nati;

una più elevata percentuale di trattamenti che non giungono alla fase del trasferimento o con bassa possibilità di successo (trasferimento di un embrione non elettivo) un numero di ovociti inseminati minore a fronte di un numero maggiore di embrioni trasferiti, una più elevata incidenza di parti plurimi, con i conseguenti effetti negativi immediati e futuri per i nati e per la madre, un aumento degli esiti negativi delle gravidanze.

 

 

Fondazione Ordine mauriziano

 

Gestione del patrimonio della Fondazione Ordine mauriziano

 

Riferimento normativo: D.L. 277/2004, art. 2, co. 2, conv. L. 4/2005

Data di trasmissione: 20/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006 

Data prevista di trasmissione:31/12/07

Commissione: VII (Cultura)

Numero documento: non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 25/07/07

 

Fonti normative:

Con decreto legge n. 277 del 2004, convertito, con modificazioni, in legge n. 5 del 2005, è stata costituita la Fondazione Ordine mauriziano per la gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare dell'Ente, con esclusione dei presidi ospedalieri. Ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della stessa legge, il patrimonio immobiliare e mobiliare dell'Ente è trasferito alla Fondazione sulla cui gestione vigila un comitato costituito da cinque membri di cui: uno nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri, con funzioni di presidente del comitato; uno nominato dal Ministro dell'interno; uno nominato dal Ministro per i beni e le attività culturali; uno nominato dalla regione Piemonte; uno nominato dall'Ordinario diocesano di Torino. Il comitato presenta una relazione annuale al Presidente del Consiglio dei ministri che provvede alla trasmissione alle competenti commissioni parlamentari.

Precedenti:

La precedente relazione è stata trasmessa nel mese di ottobre 2006.

Contenuto:

L’Ente Ordine Mauriziano di Torino, è un ente ospedaliero costituito dai presidi ospedalieri Umberto I di Torino e Istituto per la ricerca e la cura del cancro (IRCC) di Candiolo (Torino). Sul patrimonio vigila un Comitato di gestione costituito da cinque membri, Il decreto n. 277 assegna altresì alla fondazione il compito di operare per il risanamento dell’Ente anche tramite dismissioni immobiliari e a tal fine sospende fino al 20 novembre 2006 tutte le azioni per situazioni debitorie pregresse.

Dopo aver passato in rassegna il quadro normativo, si procede ad illustrare la costituzione e l’attività svolta da comitato. Nelle conclusioni si sottolinea come, nonostante gli sforzi compiuti ed i progressi registrati dalla gestione commissariale, si debba escludere la possibilità di giungere attraverso le dismissioni immobiliari al risanamento finanziario entro il termine prescritto dal decreto legge n. 277, rendendo necessario un nuovo intervento legislativo attraverso il decreto n. 203 del 2006 che ha procrastinato il termine al 23 novembre 1007. Il fallimento dell’obiettivo è da ascrivere alle difficoltà  legate ai tempi necessari alla monetizzazione delle cessioni, Nelle conclusioni il Comitato invita a valutare la possibilità di un ulteriore intervento legislativo che favorisca il prosieguo dell’azione di risanamento, prorogando ancora il termine.

 

Ministro della solidarietà sociale

 

Stato delle tossicodipendenze in Italia

 

Riferimento normativo: D.P.R. 309/1990, art. 131 e succ. modif.

Data di trasmissione: 06/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 30/06/07

Commissioni: II (Giustizia) e XII (Affari sociali)

Numero documento: XXX, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 11/07/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’articolo 131 del Testo unico sulla droga, il Ministro per la solidarietà sociale, anche sulla base dei dati allo scopo acquisiti dalle regioni, presenta entro il 30 giugno di ciascun anno una relazione al Parlamento sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze in Italia, sulle strategie e sugli obiettivi raggiunti, sugli indirizzi che saranno seguiti nonché sull'attività relativa alla erogazione dei contributi finalizzati al sostegno delle attività di prevenzione, riabilitazione, reinserimento e recupero dei tossicodipendenti.

Precedenti:

La relazione è stata presentata con alcuni giorni di ritardo.

Contenuto:

La relazione annuale è stata predisposta dal Dipartimento nazionale per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio (DPNA), con la collaborazione delle amministrazioni centrali dello Stato, delle regioni, delle comunità terapeutiche e delle associazioni del privato sociale, attraverso un processo di monitoraggio che ha coinvolto il CNR, l’Istituto superiore di sanità e le università.

La relazione procede ad una indagine complessiva del fenomeno droga sotto una prospettiva sociologica e con ampio corredo di grafici e tabelle a puntuale supporto del testo.

Dall’analisi del contesto sociale e culturale, con riferimento ai livelli di percezione del rischio per la salute e di disapprovazione dell’uso di sostanze illegali, nonché alla rappresentazione da parte dei media, si passa alla elaborazione dei dati sull’uso di droga per settori di popolazione, (come i giovani scolarizzati, gruppi specifici, in ambito militare o presso soggetti immigrati delle varie nazionalità) e all’esame dei trattamenti psico - sociali e farmacologici di disassuefazione e di recupero presso i Servizi pubblici e presso le strutture del privato sociale, fino alla verifica di implicazioni e conseguenze per la salute e degli effetti sociali come i reati correlati, di produzione, traffico, e vendita di sostanze illegali e i reati commessi da tossicodipendenti. Il fenomeno viene trattato sulla base di dati e indicatori metodologicamente validati su parametri riconosciuti in ambito UE. Inquadrato il contesto internazionale, viene esaminata la situazione italiana, ed il dato significativo è costituito da un aumento complessivo dell’uso di sostanze illegali all’interno della popolazione generale. In crescita appare anche l’uso combinato di sostanze. Particolare attenzione viene riservata ai programmi di prevenzione e ai trattamenti.

Dal documento si evince che il consumo delle diverse sostanze psicoattive non solo non tende a recedere, ma fa registrare un ulteriore incremento per quanto riguarda l’assunzione di cannabis e cocaina. La prevenzione del consumo e dell’abuso costituisce, in questa situazione, un aspetto fondamentale della strategia di riduzione della domanda, su cui far convergere ed aumentare gli sforzi comuni.. Le regioni che fanno registrare le più alte prevalenze di consumatori (una o più volte negli ultimi 12 mesi) sono il Lazio per i cannabinoidi (10,6%), la Lombardia per la cocaina (4,7%) e la Liguria per l’eroina (0,7%).

L’ammontare dei costi sociali legati all’uso di sostanze illegali, è stimato per il 2006 intorno ai dieci miliardi e cinquecento milioni di euro.

I dati in essa contenuti costituiscono la base per un confronto sulle politiche da mettere in campo per affrontare la questione delle tossicodipendenze.

 

 

Stato di attuazione della legge recante disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza

 

 

Riferimento normativo:  L. 285/1997, art. 10

Data di trasmissione: 17/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 01/06/04 – 31/12/05

Data prevista di trasmissione: 30/09/06

Commissione:  XII (Affari sociali) 

Numero documento: CLXIII n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 11/07/07

 

Fonti normative:

Entro il 30 settembre di ciascun anno il Ministro per la solidarietà sociale trasmette una relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della n. 285 del 1997 per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza, tenuto conto delle relazioni presentate dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dell'articolo 9 della stessa legge, sullo stato di attuazione degli interventi , sulla loro efficacia, sull'impatto sui minori e sulla società, sugli obiettivi conseguiti e sulle misure da adottare per migliorare le condizioni di vita dei minori nel rispettivo territorio

Precedenti:

La relazione è stata presentata in ritardo, come la precedente.

Contenuto:

Sulla base delle relazioni presentate dalle regioni e dalle province autonome e dalle 15 città riservatarie, vengono elaborate le linee di tendenza degli interventi sviluppati nel periodo di riferimento. Dalle relazioni sullo stato di attuazione della legge trasmesse da 18 delle 21 regioni e province autonome emergono l’avvenuta attuazione, sia pure con modalità diverse, della legge n. 328 del 2000 in molte regioni, insieme al ruolo assunto dal Fondo per le politiche sociali. L’attuazione è avvenuta sostanzialmente o secondo il modello “classico” della legge n. 285 o attraverso la scelta di far confluire la gestione dei piani territoriali ex lege 285 nei piani sociali di zona o in altre forme di programmazione zonale, in particolare quelle legate alla legge n. 328. Dalla ricognizione risulta che alcune regioni stanno concludendo la programmazione del secondo triennio di applicazione della legge, mentre altre sono nella fase successiva. Delle città riservatarie risulta che 12 stanno concludendo la programmazione del secondo triennio e 3 sono nella fase successiva. La riforma del titolo V della Costituzione ha attribuito alle regioni potestà esclusiva in campo socioassistenziale, assegnando ad esse un ruolo prioritario anche nelle politiche di promozione e sviluppo dell’infanzia. Superata questa fase di passaggio, le politiche ex lege 285 dovranno essere sempre più inserite nel contesto territoriale prefigurato dalla legge n. 328 del 2000.

 

 

Organizzazione, gestione e svolgimento del servizio civile

 

Riferimento normativo: L. 230/1998, art.20, co. 1

Data di trasmissione: 31/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 30/06/07

Commissione: I (Affari costituzionali)

Numero documento:CLVI, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 02/08/07

 

Fonti normative:

Ai sensi della normativa indicata, il Presidente del Consiglio dei ministri presenta ogni anno al Parlamento, entro il 30 giugno, una relazione sull'organizzazione, sulla gestione e sullo svolgimento del servizio civile.

Precedenti:

La relazione era attesa entro il 30 giugno.

Contenuto:

A cinque anni dall’approvazione della legge n. 64 del 2001, istitutiva del servizio civile volontario, il numero dei giovani impegnati è cresciuto dai 181 del 2001 agli oltre 45.000 del 2006. Questo dato appare particolarmente significativo alla luce della cessazione della ferma obbligatoria. Accanto alle tradizionali strutture e centri gestiti dalla chiesa cattolica, si afferma sempre più una rete di servizi di assistenza di matrice laica. In questo ambito, divengono obiettivi prioritari la formazione e la crescita culturale dei volontari.

La parte prima della relazione è dedicata agli aspetti organizzativi, finanziari e normativi e l’attività dell’Ufficio nazionale per il servizio civile, ponendo in evidenza anche il ruolo della Consulta nazionale come organismo di riferimento e all’istituzione di un gruppo di lavoro tecnico Stato-Regioni. La seconda parte è riservata all’analisi delle caratteristiche sociali dei volontari, alla loro distribuzione geografica, agli enti coinvolti e all’articolazione territoriale e settoriale dei progetti.

 

Attuazione della sperimentazione del reddito minimo di inserimento e sui risultati conseguiti

 

Riferimento normativo: D.lgs.. 237/1998, art. 15, sost. L. 328/2000, art. 23

Data di trasmissione: 13/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 01/05/01

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Fonti normative:

Il Ministero della solidarietà sociale - Direzione generale gestione del Fondo nazionale per le politiche sociali e monitoraggio della spesa sociale ha presentato la Relazione al Parlamento – ai sensi dell’articolo 15 del D. lgs. 237/1998 come modificato dall’articolo 23 della legge 328/2000 – sull’attuazione della sperimentazione del reddito minimo di inserimento e sui risultati conseguiti.

Precedenti:

La relazione è stata presentata per la prima volta.

Contenuto:

La relazione è aggiornata con i dati del 2004 (la sperimentazione del RMI si è attuata nel periodo 1999 – 2002 in 306 Comuni, con proroghe per l’utilizzo delle risorse disponibili fino al 30 giugno 2007) ed è stata predisposta tenendo conto di quanto emerso dall’attività di valutazione della sperimentazione, prevista dallo stesso provvedimento istitutivo (dall’articolo 13 del D. lgs. 237/1998). La valutazione è stata operata da una associazione temporanea di imprese, vincitrice del bando di gara, costituita da Istituto per la ricerca sociale, Fondazione Labos, CENSIS e CLES.

 

 

Ministero dei trasporti

 

Liberalizzazione e privatizzazione del trasporto aereo

 

Riferimento normativo: L. 194/1998, art. 1, co. 4

Data di trasmissione: 04/07/07

Periodo di riferimento della relazione:

al  30/06/07

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: IX  (Trasporti)

Numero documento: CCX, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 05/07/07

 

Fonti normative:

Il Ministro dei trasporti e della navigazione riferisce ogni sei mesi al Parlamento in merito all'andamento del predetto processo di liberalizzazione e di privatizzazione del mercato del trasporto aereo, ai sensi della legge n. 194 del 1998, articolo 1, comma 4.

Precedenti:

La relazione è stata presentata come di consueto nei termini.

Contenuto:

La relazione svolge una disamina del mercato del trasporto aereo, analizzando la situazione delle compagnie aeree italiane di linea e charter dal 1993 ad oggi. Viene svolta una analisi della crisi del trasporto aereo, che ha interessato specialmente le principali compagnie aeree internazionali, e del fenomeno della nascita e della progressiva espansione delle compagnie low cost, le cui politiche stanno determinando effetti anche sui servizi offerti dalle compagnie c.d. tradizionali.

 

Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV)

 

Riferimento normativo:L 665/1996, art. 9, co. 6

Data di trasmissione: 04/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: IX (Trasporti)

Numero documento: CLXVII, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 05/07/07

 

Fonti normative:

Il Governo riferisce annualmente al Parlamento sull'andamento del processo di risanamento e trasformazione dell'Ente, con particolare riguardo ai risultati economico-finanziari, ai livelli di qualità conseguiti nella gestione dei servizi, nonché al conseguimento degli obiettivi previsti dal contratto di programma e dal piano per la trasformazione dell'Azienda autonoma di assistenza al volo per il traffico aereo generale, ai sensi dell’articolo 9, comma 6, della legge n. 665 del 1996.

Precedenti:

Non risulta pervenuta la relazione 2005.

Contenuto:

La relazione annuale riguarda gli sviluppi del processo di risanamento e trasformazione dell’ENAV, che dal gennaio 2001 ha assunto la veste giuridica di società per azioni, con attribuzione dell’intero pacchetto azionario al Ministero dell’economia e delle finanze, il quale a sua volta esercita i diritti dell’azionista di intesa  con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

La relazione ripercorre l’evoluzione dell’assetto normativo ed organizzativo dell’Ente, ponendo l’accento sugli aspetti innovativi in merito al contratto di programma e al contratto di servizio per il periodo 2004 - 2006.

 

Regione Campania

 

Accordo in materia di prestazioni sanitarie

 

Riferimento normativo: L. 289/2002, art. 52, co. 4, lett. c)

Data di trasmissione: 28/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CCI, n. 12

Data di annuncio in Assemblea: 02/07/07

 

Fonti normative:

Le regioni e le province autonome trasmettono le relazioni concernenti l’attuazione degli adempimenti previsti dall’accordo tra Stato, regioni e province autonome di Trento e Bolzano del 14 febbraio 2002, in materia di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e di indirizzi applicativi sulle liste di attesa, come previsto dall’articolo 52, comma 4, lettera c) della legge finanziaria per il 2003.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa nei termini come le precedenti.

Contenuto:

In attuazione del Piano nazionale per il contenimento dei tempi d’attesa, la Giunta regionale della Campania ha adottato il piano attuativo regionale, affidando alle ASL un ruolo decisivo nello snellimento delle procedure. La giunta ha altresì approvato la delibera concernente il Piano per lo sviluppo dei sistemi informatici di supporti alla gestione dei servizi sanitari, con specifico riferimento al progetto del Centro unificato di prenotazione regionale, siglando un protocollo d’intesa con le ASL per adeguare i centri di prenotazione aziendale ai supporti informatici unificati.

Regione Emilia Romagna

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo: L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 05/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCIX, n. 14

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Fonti Normative:

Con la direttiva n. 79/409/CEE è stato stabilito un principio generale di protezione delle specie di uccelli selvatici. Le regioni disciplinano l'esercizio delle deroghe previste dalla stessa direttiva ai principi e alle finalità stessa direttiva ed alle disposizioni della legge n. 157 del 1992. Entro il 30 giugno di ogni anno, ciascuna regione trasmette al Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero al Ministro per gli affari regionali ove nominato, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle politiche agricole e forestali, al Ministro per le politiche comunitarie, nonché all'Istituto nazionale per la fauna selvatica (INFS), una relazione sull'attuazione delle deroghe che viene altresì trasmessa alle competenti Commissioni parlamentari.

Precedenti:

La relazione si riferisce alla stagione venatoria 2006 – 2007.

Contenuto:

Nel periodo considerato la Regione Emilia Romagna ha concesso deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio per le specie storno, cormorano, passero, passera mattugia, tortora dal collare orientale, per un totale di 111221 soggetti prelevati..

 

Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo: L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 10/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCIX, n. 13

Data di annuncio in Assemblea: 16/07/07

 

Precedenti:

La relazione, riferita all’anno 2006, era attesa entro il mese di giugno.

Contenuto:

Nel periodo considerato la Regione Friuli Venezia Giulia ha concesso deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio per le specie cormorano, gabbiano reale, cornacchia, gazza, piccione selvatico, tortora dal collare orientale.

 

Regione Lombardia

 

Accordo in materia di prestazioni sanitarie

 

Riferimento normativo: L. 289/2002, art. 52, co. 4, lett. c)

Data di trasmissione: 23/08/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CCI, n. 13

Data di annuncio in Assemblea: 10/09/07

 

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa nei termini come le precedenti.

Contenuto:

La Presidenza del Consiglio ha trasmesso la relazione della regione Lombardia concernente l’attuazione degli adempimenti previsti dall’accordo tra Stato, regioni e province autonome di Trento e Bolzano del 14 febbraio 2002, in materia di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e di indirizzi applicativi sulle liste di attesa.

Nella relazione si richiamano azioni intraprese nel 2006. per fronteggiare i problemi con l’adozione di criteri univoci nella compilazione delle liste di attesa, la destinazione di fondi aggiuntivi per le strutture ambulatoriali  il potenziamento dei call center e il monitoraggio ex post attraverso un data base sulle attività e sui tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali e di ricovero.

 

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo: L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 17/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCIX, n. 16

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Precedenti:

La relazione si riferisce alla stagione venatoria 2006 – 2007.

Contenuto:

Nel periodo considerato la Regione Emilia Romagna ha concesso deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio per le specie allodola, tordo cesena, tordo bottaccio, tordo sassello, merlo, fringuello, peppola, storno, cornacchia, gazza, ghiandaia, piccione selvatico, tortora, cormorano.  

 

Regione Piemonte

 

Accordo in materia di prestazioni sanitarie

 

Riferimento normativo: L. 289/2002, art. 52, co. 4, lett. c)

Data di trasmissione: 16/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CCI, n. 12

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa nei termini come le precedenti.

Contenuto:

Nella relazione si citano i provvedimenti adottati per realizzare gli scopi previsti dalla legge n. 289 del 2003 e dall’accordo Stato – regioni e le iniziative intraprese presso le ASL, in particolare per i ricoveri oncologici. Si fa riferimento, in particolare, al progetto di Centro unificato di prenotazione.

.

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo: L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 16/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCIX, n. 15

Data di annuncio in Assemblea: 24/06/07

 

Precedenti:

La relazione per l’anno 2006 era attesa entro il mese di giugno.

Contenuto:

Nel periodo considerato la Regione Piemonte non ha concesso deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio.

 

Regione Sardegna

 

Accordo in materia di prestazioni sanitarie

 

Riferimento normativo: L. 289/2002, art. 52, co. 4, lett. c)

Data di trasmissione: 04/07/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CCI, n. 11

Data di annuncio in Assemblea: 09/07/07

 

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa nei termini come le precedenti.

Contenuto:

La relazione illustra l’operato delle ASL regionali con gli strumenti adottati per migliorare i tempi di attesa, esponendo le misure in concreto adottate per conseguire gli obiettivi indicati, con l’attivazione di percorsi di previsione diagnostici e di raggruppamenti di attesa omogenei.

 

 

 

Regione autonoma Valle d’Aosta

 

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo: L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 29/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCIX, n. 11

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Precedenti:

La relazione si riferisce alla stagione venatoria 2006 – 2007.

Contenuto:

Nel periodo considerato la Regione autonoma Valle d’Aosta non ha concesso deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio.

 

 

Regione Veneto

 

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo: L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 29/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCIX, n. 12

Data di annuncio in Assemblea: 10/07/07

 

Precedenti:

La relazione si riferisce alla stagione venatoria 2006 – 2007.

Contenuto:

Nel periodo considerato la Regione Emilia Romagna ha concesso deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio per le specie passero, passera mattugia, storno, cormorano, peppola e fringuello.

 

 

Provincia autonoma di Trento

 

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo: L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 03/08/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCIX, n. 18

Data di annuncio in Assemblea: 10/09/07

 

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa leggermente in ritardo.

Contenuto:

Nel periodo considerato la Provincia autonoma di Trento non ha concesso deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio.

 

 

Autorità garante della concorrenza e del mercato

 

Stato delle attività di controllo e vigilanza in materia di conflitto di interessi

 

Riferimento normativo: L. 215/2004, art. 8, co .1

Data di trasmissione: 20/07/07

Periodo di riferimento della relazione: I semestre 2007

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: I (Affari costituzionali)

Numero documento: Doc. CCXXII, n. 3

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Fonti normative:

La relazione, presentata al Parlamento ai sensi dell’articolo 8, comma 1, della legge 20 luglio 2004, n. 215, recante “Norme in materia di risoluzione di conflitti di interessi” illustra l’attività di controllo e di vigilanza svolta dall’Autorità in tale ambito durante il primo semestre del 2007.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa come di consueto nei termini.

Contenuto:

 Il documento si articola in due sezioni principali. La prima, divisa a sua volta in due parti, riferisce sugli indirizzi interpretativi adottati dall’Autorità in materia di incompatibilità e di conflitto di interessi, fornendo. i dati di sintesi dell’attività svolta nel periodo di riferimento, con particolare riguardo all’attività di rilevazione e di analisi delle possibili situazioni di incompatibilità dei titolari di cariche di governo.

Nel corso del periodo considerato si sono consolidati alcuni orientamenti in materia di incompatibilità e siano emerse numerose problematiche applicative. Con queste premesse, nella relazione si espongono diffusamente le modalità con le quali l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha impegnato le risorse messe a disposizione dalla legge per ottenere i migliori risultati possibili con il superamento di diverse situazioni anomale.

La seconda parte ha come oggetto l’analisi del progetto di riforma della disciplina sul conflitto di interessi.

 

Segnalazione in merito al decreto legge 18 giugno 2007, n. 73, recante misure urgenti per l’attuazione di disposizioni comunitarie in materia di liberalizzazione dei mercati dell’energia

 

Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 22

Data di trasmissione: 23/07/07

Periodo di riferimento della relazione: //

Data prevista di trasmissione: irregolare

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell'articolo 22 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, recante “Norme per la tutela della concorrenza e del mercato”, nel campo della propria attività consultiva, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato può esprimere pareri sulle iniziative legislative o regolamentari e sui problemi riguardanti la concorrenza ed il mercato, quando lo ritenga opportuno, o su richiesta di amministrazioni ed enti pubblici interessati. Il Presidente del Consiglio dei Ministri può chiedere il parere dell'Autorità sulle iniziative legislative o regolamentari che abbiano l’effetto di sottomettere l'esercizio di una attività o l'accesso ad un mercato a restrizioni quantitative; di stabilire diritti esclusivi in certe aree; di imporre pratiche generalizzate in materia di prezzi e di condizioni di vendita.

Contenuto:

Nella segnalazione in merito al decreto legge 18 giugno 2007, n. 73, recante misure urgenti per l’attuazione di disposizioni comunitarie in materia di liberalizzazione dei mercati dell’energia, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, pur sottolineando l’importanza dei criteri stabiliti in materia di separazione tra le attività di concessione e le altre, pone l’accento sulla necessità di intervenire  alcuni aspetti critici concernenti l’obbligo di approvvigionamento per il tramite dell’acquirente unico e il mantenimento di una regolazione dei prezzi nell’ambito del servizio di maggior tutela

Quanto al primo punto,Il decreto prevede che nell’ambito del servizio di maggior tutela, destinato alla clientela ex vincolata che non esercita il diritto di recesso dal contratto con il precedente fornitore di energia risulterà obbligato ad acquistarla dall’acquirente unico, con una distorsione dei meccanismi di mercato.

Quanto al secondo punto, il decreto legge, così come modificato in sede di approvazione al Senato, prevede che, nell’ambito della maggior tutela, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas indichi condizioni standard di erogazione del servizio e definisca, transitoriamente, in base ai costi effettivi del servizio, prezzi di riferimento per le forniture di energia elettrica ai clienti finali che le imprese di distribuzione o di vendita devono comprendere tra le proprie offerte commerciali .

Pur comprendendo che una tutela estesa anche al livello dei prezzi risponde alle esigenze di mantenimento di un certo livello di garanzia per il consumatore fino al completamento del processo di liberalizzazione, l’Autorità evidenzia impatto della determinazione dei prezzi sul libero confronto competitivo degli operatori.

Pertanto, la prospettiva cui tendere dovrebbe essere quella di limitare la tutela dei clienti agli aspetti inerenti la qualità del servizio e la garanzia della fornitura, anche attraverso l’individuazione di un fornitore di ultima istanza, come peraltro già previsto dal decreto per i clienti di maggiori dimensioni (il servizio di salvaguardia). La definizione dei prezzi andrebbe invece mantenuta unicamente per la fascia sociale, ossia per i clienti in particolari condizioni di salute o di svantaggio economico, lasciando al mercato il compito di garantire la “ragionevolezza” dei prezzi finali.

 

Segnalazione in merito al delle modalità di attuazione dell’art. 5 della legge n. 248/2006, sulla vendita da parte di soggetti diversi dalle farmacie di farmaci da banco e di automedicazione (OTC) e farmaci non soggetti a prescrizione medica (SOP)

Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 22

Data di trasmissione: 29/05/07

Periodo di riferimento della relazione: //

Data prevista di trasmissione: irregolare

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 30/05/07

 

Contenuto:

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato si sofferma sulla problematica delle modalità di attuazione dell’art. 5 della legge n. 248/2006, sulla base del quale soggetti diversi dalle farmacie possono vendere farmaci da banco e di automedicazione (-OTC-) e farmaci non soggetti a prescrizione medica (SOP), a condizione che a tale vendita sia dedicato un apposito reparto e sia presente un farmacista.

Già in precedenza l’Autorità aveva segnalato che l'imposizione da parte di alcune regioni (Lombardia, Umbria, Puglia e Sicilia) dell'obbligo di tenere separati i reparti mediante pareti o vetrate nonché la previsione dell’obbligo di detenere registratori di cassa e fax dedicati alla vendita di farmaci, fossero misure ultronee rispetto a quanto richiesto dalla legge n. 248/06 e aventi carattere anticoncorrenziale.

La segnalazione in esame, dopo aver richiamato quanto sopra, prende in esame talune disposizioni (contenute in atti regionali e nella circolare del Ministero della salute del 3 ottobre 2006) che limitano le modalità attraverso le quali gli esercizi di cui all’art. 5 della legge n. 248/06 possono promuovere la loro attività. In particolare non sarebbe possibile usare simboli e denominazioni che possano indurre il cliente a ritenere che si tratti di una farmacia. Secondo l’AGCM “...le limitazioni relative alle denominazioni, alle insegne e ai simboli utilizzabili dagli esercizi di cui all’art. 5 della legge n. 248/06 si prestano a vincolare ingiustificatamente la libertà di scelta economica dei farmacisti che intendano avvalersi appieno delle opportunità loro offerte dal nuovo contesto normativo...”.

 

 

Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP)

 

Riferimento normativo: L. 576/1982, art.4, co. 2 e succ. modif.

Data di trasmissione: 18/07/07

Periodo di riferimento della relazione: //

Data prevista di trasmissione: //

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento: eventuale

Data di annuncio in Assemblea: 24/07/07

 

Fonti normative:

L'ISVAP svolge attività consultiva e di segnalazione nei confronti del Parlamento e del Governo, nell'ambito delle competenze per la regolazione e la vigilanza sul settore assicurativo, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, della legge di riforma della vigilanza sulle assicurazioni, come modificato dall’articolo 351, comma 1, del D.lgs. n. 209 del 2005.

Contenuto:

Nella segnalazione inviata dall’ Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo, si sottolinea come l’abolizione dell’automatismo connesso al rinnovo tacito stimolerebbe la ricerca del consumatore verso prodotti più confacenti in termini di qualità e di prezzo, e nello stesso tempo accrescerebbe la concorrenza tra le imprese per conservare o incrementare quote di mercato.

L’ISVAP ritiene infatti che in questo modo, nella prospettiva di un calo delle tariffe, sarebbero più libere e consapevoli le scelte da parte degli utenti assicurativi anche in vista della realizzazione di un portale web e di un software in grado di fornire all’utente i migliori preventivi RC auto in tempo reale.

 

 

Autorità per l’energia elettrica e il gas

 

Stato dei servizi e attività svolta dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas

 

Riferimento normativo: L. 481/1995, art.2, co.12, lett.i) e L. 239/2004, art.1,co.12

Data di trasmissione: 26/06/07

Periodo di riferimento della relazione:

31/03/2006-31/03/07

Data prevista di trasmissione: 30/06/06

Commissione:X (Attività produttive)

Numero documento: CXLI, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 03/07/07

 

Fonti normative:

Il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas trasmette,  ai sensi dell'articolo 2, comma 12, lettera i), della legge 14 novembre 1995, n. 481, e dell'articolo 1, comma 12, della legge 23 agosto 2004, n. 239, la relazione sullo stato dei servizi e sull'attività svolta dall'Autorità stessa.  

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa come di consueto nei termini.

Contenuto:

La relazione annuale trasmessa al Parlamento, con aggiornamento alla data del 31 marzo 2007, è articolata in due volumi, il primo è dedicato allo stato dei servizi ed il secondo all’attività svolta. Il primo volume si articola in tre parti, la prima delle quali è dedicata all’analisi del contesto energetico internazionale e internazionale sul quale ha pesato fortemente il sostenuto aumento del prezzo delle materie prime. Nella seconda parte vengono esaminati struttura, prezzi e qualità del settore elettrico nel quale l’emergenza gas ha reso evidenti i cambiamenti degli ultimi anni nel parco della generazione elettrica, enfatizzando il problema dell’approvvigionamento. A seguito di questi cambiamenti si è registrato un aumento dell’efficienza complessiva di generazione, accompagnato da un calo nella concentrazione dell’offerta che rimane comunque alto. La terza parte riguarda il settore del gas naturale, laddove a fronte di una domanda in crescita rispetto all’offerta si è verificato un calo della produzione nazionale.

Il secondo volume si apre con l’esame dell’evoluzione legislativa europea e nazionale, vengono successivamente trattati la regolamentazione tariffaria e non tariffaria nel settore dell’energia elettrica,  e la regolamentazione nel settore del gas. La quarta parte è riservata alla tutela dei consumatori, dando conto anche dell’attività di vigilanza e di controllo e sanzionatoria, nonché del contenzioso e sul piano dell’efficienza degli usi finali. Uno specifico capitolo è dedicato all’attuazione della regolamentazione, vigilanza e reclami, in particolare di consultazione e di analisi di impatto della regolamentazione stessa. Infine, nella sesta ed ultima parte, dedicata all’organizzazione, all’attività e alle risorse, vengono riassunti le linee-guida del Piano triennale, i provvedimenti adottati,viene analizzato l’impatto dell’attività di regolazione, lo sviluppo delle risorse umane e la gestione finanziaria.

 


 

5) Nuove relazioni previste da fonti normative (*)

 

 

 

a)    relazioni governative

 

 

 

Fonte

Ministero competente

Oggetto

L. 124/2007, art.38, co.1

Presidenza del Consiglio

Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza e sui risultati ottenuti

L. 124/2007, art.33, co.1

Presidenza del Consiglio

Relazione sull’attività dei servizi di informazione per la sicurezza

 

 

 

b)    relazioni non governative

 

nessuna

 

 

 

(*) Si tratta di relazioni che sono stabilite da nuove norme entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal presente bollettino


b) Piani e atti di riparto di risorse economiche

 

1) Atti all’esame delle Commissioni parlamentari

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Ambiente e tutela del territorio e del mare

Ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero per l'anno 2007, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (99)

VIII Ambiente (Camera)

 

 

 

 

 

13ª Territorio, ambiente, beni ambientali

(Senato)

Favorevole con osservazioni espresso il 20/06/2007

 

 

Favorevole con osservazioni espresso il 4/07/2007

 

 

L’atto del Governo in esame, sul quale le competenti Commissioni parlamentari sono chiamate ad esprimere il proprio parere ai sensi dell’articolo 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001, è composto da un prospetto riassuntivo relativo all'assegnazione complessiva delle risorse iscritte sul capitolo 1551 della tabella di previsione n. 9 del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2007, trasmesso in data 30 maggio, e dalla relazione descrittiva dei criteri adottati per il riparto degli stanziamenti, trasmessa in data 4 maggio. Lo schema di riparto, come avvenuto anche negli anni precedenti, non è corredato dai rendiconti annuali degli enti ammessi al finanziamento, a differenza di quanto previsto, invece, dal comma 40 dell'articolo 1 della legge n. 549 del 1995. Di contro, in ottemperanza a quanto richiesto nel parere della VIII Commissione della Camera (favorevole con osservazioni espresso il 5 luglio 2006) sullo schema di riparto per il 2006 (atto Governo n. 9) in un apposito allegato alla relazione descrittiva sono stati chiaramente indicati i criteri adottati per il riparto degli stanziamenti a favore degli Enti parco.

L’importo complessivo da ripartire è pari ad 72.487.000 di euro, di cui 2.000.000 di euro sono destinati, ai sensi dell'articolo 1, comma 940, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), a favore dei Parchi nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e della Majella. Va inoltre considerato che la somma di 6.282.805,50 euro è accantonata in base al comma 507 della richiamata legge finanziaria, mentre in conformità al comma 1107 sono altresì accantonati 900.000 euro destinati alle spese del personale degli Enti Parco (d'Abruzzo, Lazio e Molise e del Gran Paradiso) funzionalmente equiparato al Corpo Forestale dello Stato ai sensi dell'articolo 2, comma 36, della legge 9 dicembre 1998 n. 426. Ne consegue che la somma effettivamente disponibile nel capitolo di bilancio 1551 è pari a 63.304.194,05 euro, di cui la gran parte, ossia 51.504.194 euro, saranno trasferiti agli Enti Parco (nel 2006 a questi ultimi sono stati destinati 40,68 milioni di euro).

La quota di risorse destinata ai Parchi risulta, quindi, sensibilmente aumentata rispetto agli ultimi cinque anni, nei quali si è registrato un trend negativo che ha portato ad una significativa riduzione della disponibilità economica per le aree protette.

Ciò premesso, nella relazione descrittiva si propone un quadro di riferimento della ripartizione del contributo ordinario ai Parchi Nazionali che individua due ipotesi di lavoro: la prima fa riferimento ad una disponibilità finanziaria pari a 63.304.194,05 euro in applicazione del richiamato comma 507, dell'articolo 1, della legge finanziaria 2007; la seconda considera una disponibilità economica di 69.587.000 euro qualora il previsto accantonamento di cui al citato comma 507 non trovasse applicazione alle risorse destinate al contributo ordinario da assegnare agli Enti Parco nazionali.A tale riguardo va peraltro segnalato che nello schema di decreto previsto dallo stesso comma 507 per consentire eventuali modifiche negli accantonamenti (Atto Governo n. 91), sul quale le Commissioni Bilancio di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole con osservazioni il 13 giugno 2007, non figurano variazioni relativamente all’accantonamento lineare derivante dall’applicazione del citato comma 507 con roferimento al capitolo 1551. L’ipotesi più realistica di ripartizione risulta quindi essere la prima, che prevede un importo complessivo da assegnare di 63.304.194 euro.

Per l'attribuzione delle risorse economiche sono stati confermati i parametri già precedentemente adottati e valutati in linea di principio favorevolmente dalle Commissioni Ambiente di Camera e Senato. Nella relazione si fa presente che per il 2007 si è altresì presa in considerazione la voce "danni da fauna" in cui sono incluse le spese sostenute per indennizzi pagati dagli Enti Parco nazionali per i danni provocati dalla fauna selvatica, prendendo come riferimento il valore medio delle spese sostenute dai medesimi Enti nel triennio 2004-2006.

La ripartizione del contributo ordinario, oltre a tenere conto dei costi fissi, è stata oggetto di una serie di parametri articolati in tre macro aree relative: alla complessità territoriale, alla complessità amministrativa ed alla efficienza gestionale. Questi parametri hanno determinato, con le singole specifiche tecniche, le quote assegnabili a ciascun Ente Parco secondo le due sopra citate ipotesi di disponibilità finanziaria e che sono presenti nella documentazione allegata al quadro descrittivo.

Nella relazione si evidenzia che anche per il 2007 sul capitolo 1551 graveranno gli oneri economici per garantire il contributo all'Istituto centrale per la ricerca applicata al mare (ICRAM), alle Riserve naturali dello Stato, al Parco tecnologico ed archeologico delle colline metallifere grossetane ed al Parco museo delle miniere dell'Amiata nonché al Parco museo minerario delle miniere di zolfo delle Marche.

In particolare, all'ICRAM sarà corrisposta una risorsa pari a 6.100.000 euro, mentre alle Riserve naturali dello Stato, anche in attesa di un riordino complessivo della materia, verrà corrisposto un importo pari a 3.000.000 di euro (con un incremento di 500.000 euro rispetto allo scorso esercizio finanziario).

Al Parco Tecnologico ed al Parco museo delle miniere dell'Amiata, per garantirne il funzionamento, sarà assegnata la somma di 500.000 euro ciascuno (importo doppio rispetto al 2006).

Al Parco museo minerario delle miniere di zolfo delle Marche, per il primario avvio, verrà destinato un contributo di 250.000 euro.

Inoltre, sul capitolo 1551 graveranno le spese per la Convenzione internazionale di Rio de Janeiro sulla Biodiversità, per la Convenzione di Bonn (170.000 euro) e per la Convenzione sul Commercio internazionale di flora e fauna minacciate di estinzione (CITES) (con un ammontare di 205.000 euro).

All'Ente Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è destinato un contributo pari a 2.500.000 euro (a valere sul capitolo di bilancio 1554) ed al Parco Nazionale del Gran Paradiso un ammontare pari a 500.000 euro (capitolo 7219/04).

Nella relazione descrittiva si sottolinea che per quanto riguarda le risorse economiche che risultano impegnate dagli Enti e non ancora spese, le precedenti leggi finanziarie ne hanno sensibilmente limitato la spendibilità, ivi comprese le disponibilità finanziarie derivanti da progetti finanziati dall'Unione Europea. La legge finanziaria 2007 (articolo 1, comma 931) ha disposto che le spese relative a progetti cofinanziati dall'Unione Europea, incluse le quote di parte nazionale, non concorrono alla determinazione del limite di spesa degli enti pubblici previsto dall'articolo 1, comma 57, della legge n. 311 del 2004. Gli Enti sono stati pertanto sollecitati a fornire elementi informativi volti ad effettuare un monitoraggio dei fondi provenienti da fonti diverse da quelle statali.

Per le altre risorse già oggetto di impegno ed attualmente in giacenza di cassa presso la Tesoreria dello Stato, il Ministero ha sollecitato tutti gli Enti ad intervenire fattivamente affinché le risorse destinate ad azioni non avviate, ovvero ritenute non più d'interesse, vengano riprogrammate e finalizzate a nuovi interventi. Allo stato, permane il limite di prelevamenti di cassa di conti della Tesoreria statale di cui all'articolo 1, comma 18, della legge finanziaria 2005, che non consente la riduzione delle rilevanti giacenze di cassa dei medesimi Enti.

Nelle tabelle di sintesi, riportate in allegato, sono indicati i valori finali ottenuti dall'applicazione dei parametri adottati per l'individuazione delle risorse da assegnare a ciascun Ente Parco per le singole voci di spesa.

L’VIII Commissione (Ambiente) della Camera ha approvato nella seduta del 20 giugno 2007 la proposta della relatrice, onorevole Mariani, di esprimere sull’atto Governo n. 99 un parere favorevole con osservazioni.

Dopo un’articolata premessa in cui si dà atto che “il provvedimento sembra dare risposte positive a tutte le sollecitazioni che la Commissione aveva rivolto all’esecutivo in occasione dell'esame dei precedenti schemi di riparto”, le osservazioni sono volte a segnalare al Governo: a) nell'ipotesi che si debba procedere all'accantonamento di cui all'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria 2007, con conseguente, forte, decurtazione della voce relativa alle azioni di rilevanza nazionale, l'opportunità di adottare eventuali misure alternative, che consentano di fare fronte, quanto meno, alle prioritarie e più urgenti iniziative in materia; b) a raccomandare all’esecutivo, al fine di rafforzare i meccanismi in grado di allentare i vincoli, eccessivamente stringenti, che derivano al sistema dei parchi nazionali, e ai comuni in essi ricadenti, dalla rigida applicazione delle regole previste dal “patto di stabilità” interno e che costituiscono una delle principali cause della formazione delle rilevanti giacenze di cassa di tali enti, di considerare come definitivamente risolta - nei termini indicati nella risoluzione approvata dalle Commissioni riunite V e VIII - la questione del vincolo ai prelevamenti dai conti di tesoreria di cui all'articolo 1, comma 18, della legge n. 311 del 2004.

Con la terza osservazione si coglie, infine, l’occasione per raccomandare al Governo (questione sollevata incidentalmente nel corso dell’esame dello schema di decreto) di proseguire lungo la strada della progressiva transizione dalla fase dei commissariamenti a quella delle nomine dei presidenti dei parchi nazionali, rafforzando la fase di confronto preventivo con il Parlamento, affinché le proposte di nomina non siano rimesse alle Commissioni competenti soltanto al termine dell'intero percorso di formazione e definizione delle candidature.

La 13ª Commissione (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato ha iniziato l’esame dello schema di decreto nella seduta del 27 giugno 2007. In quella sede il relatore, senatore Piglionica, illustrava i contenuti della relazione evidenziando, analogamente a quanto emerso nel dibattito presso l’VIII Commissione della Camera, che lo stanziamento previsto inverte la tendenza negativa registratasi negli ultimi anni e sottolineando l'opportunità di individuare specifici meccanismi idonei ad allentare i vincoli che derivano agli enti parco dalla rigida applicazione delle regole del patto di stabilità interna.

Nel corso dell’esame, ripreso nella seduta del 4 luglio 2007, venivano espresse valutazioni positive in ordine alla scelta del dicastero dell’ambiente di destinare ai parchi una quota di risorse superiore rispetto agli anni passati, pur evidenziandosi che nell’attribuzione di tali risorse vengono seguiti criteri ancora troppo ragionieristici, mentre sarebbe opportuno fare riferimento a parametri che tengano conto, ad esempio, della gestione e dell’efficienza delle strutture. A tale valutazione il relatore replicava ricordando che l’approvazione della risoluzione Realacci n. 8-00057 da parte delle Commissioni riunite ambiente e bilancio della Camera impegna il Governo ad adottare iniziative per evitare l’applicazione alle aree naturali protette dei vincoli ai prelevamenti dei conti di tesoreria.

Quanto alle difficoltà prospettate nel corso della discussione conseguenti alla prospettazione nello schema di decreto di una duplice ipotesi circa la l’entità complessiva dei contributi da ripartire, il senatore Piglionica osservava che non sembra incidere sulle disponibilità assegnate agli Enti parco, in quanto l’eventuale differenza sarebbe destinata ad azioni di rilevanza nazionale.

Nella seduta del 4 luglio 2007, infine, la 13ª Commissione del Senato conferiva mandato al relatore di redigere sullo schema di decreto un parere favorevole con osservazioni.

Con la prima di tali osservazioni si raccomanda al Governo, al fine di allentare i vincoli ai prelevamenti di cassa da parte degli Enti parco e dei Comuni in essi ricadenti, meccanismi che sono alla base del costituirsi delle cospicue giacenze di cassa di tali enti, ogni iniziativa volta ad escludere gli Enti parco dal vincolo di cui all'articolo 1, comma 18, della legge .n 311 del 2004. In secondo luogo, si invita l’esecutivo a valutare eventuali interventi che consentano di fare fronte almeno alle esigenze più urgenti per la voce “azioni di rilevanza nazionale”, che verrebbe quasi del tutto azzerata nel caso di applicazione dell'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria 2007 con conseguente accantonamento.

Le ulteriori osservazioni contenute nel parere della Commissione del Senato sono volte a: considerare l’opportunità di non vincolare in maniera automatica le quote di riparto alle spese storiche dei singoli enti soprattutto relativamente a quelle per il personale, anche al fine di non consolidare consistenti disparità tra ente ed ente; invitare il Governo (premesso l’apprezzamento per la progressiva riduzione degli enti commissariati con ritorno alla ordinarietà con la nomina dei presidenti e valutando positivamente la rinnovata leale collaborazione con le regioni) a studiare modalità di preventivo confronto e cooperazione con le Commissioni. parlamentari, sistematicamente chiamate ad esprimersi solo in conclusione del percorso di formazione e definizione delle candidature; valutare, infine, la possibilità di una rivisitazione dei compensi per i presidenti e i componenti dei consigli direttivi degli Enti parco.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Relazione

Università e ricerca

Individuazione delle somme da destinare all'università e alla ricerca, per l'anno 2007, nell’ambito del Fondo per gli investimenti del Ministero dell’università e della ricerca (109)

VII Cultura

(Camera)

 

 

 

 

7ª Istruzione pubblica, beni culturali(Senato)

Favorevole espresso il 12/07/2007

 

 

 

Favorevole con osservazioni espresso il 17/07/2007

 

 

 

La relazione in esame individua le destinazioni delle disponibilità del Fondo unico da ripartire per l’università e la ricerca iscritto nel capitolo 7302 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell’università e della ricerca (U.P.B. 3.2.3.5) per l’anno 2007. Poiché quest’anno non sono più presenti nel Fondo d’investimento le voci FIRB (Fondo investimenti ricerca di base) e PRIN (Progetti universitari di ricerca di rilevante interesse nazionale), in quanto gli stessi sono stati assorbiti nel FIRST (Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica), istituito dalla legge finanziaria per il 2007, nel Fondo oggetto della relazione in titolo è confluito, per l’anno in corso, unicamente lo stanziamento di 10.329.138 euro (previsto nell’allegato 2 della legge finanziaria per il 2007) afferente l’autorizzazione annuale di spesa che la legge 10 gennaio 2000, n. 6, destina al sostegno delle iniziative di diffusione della cultura scientifica. Peraltro, tale stanziamento, come ricordato nella relazione, è oggetto di un accantonamento di spesa, sia in termini di competenza che di cassa, ai sensi dell’articolo 1, comma 507, della legge finanziaria per il 2007, pari a 1.298.439 euro. In merito all’accantonamento in questione, si consideri che l’articolo 7, comma 2, del decreto-legge n. 81 del 2007, all’esame della Camera per la conversione in legge, che rende disponibili alcune delle somme accantonate ai sensi del richiamato comma 507, non prende in considerazione l’U.P.B. 3.2.3.5.

In ragione della specificità dello stanziamento e al fine di assicurare adeguata copertura finanziaria alla realizzazione delle vincolanti iniziative previste dalla richiamata legge n. 6 del 2000, il Ministero propone di mantenere la destinazione del finanziamento, assegnando lo stesso allo specifico capitolo 7230/3 “Iniziative intese a favorire la diffusione della cultura scientifica” dell’U.P.B. 3.2.3.4.

Quanto agli interventi da finanziare, si propone di utilizzare tale somma per far fronte alle iniziative di diffusione della cultura scientifica e tecnologica previste dalla stessa legge n. 6 del 2000.

Al riguardo nella relazione si ricorda che lo stanziamento annuale previsto dalla richiamata normativa è generalmente ripartito tra i seguenti strumenti: la tabella triennale, i progetti annuali, gli accordi di programma, il funzionamento del Comitato tecnico scientifico (CTF).

Ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 6 del 2000, la tabella triennale riguarda il finanziamento di spese di funzionamento di enti che svolgono in via istituzionale attività di diffusione della cultura scientifica. Ai fini dell’iscrizione in tabella, il Ministero pubblica, ogni tre anni, un bando per la formulazione delle domande di finanziamento, l’ultimo dei quali è stato pubblicato il 5 aprile 2005 (n. 775 Ric.) ed ha previsto per il triennio 2006-2008 lo stanziamento di un importo annuale pari a 5.681.223 euro, necessari a finanziare 22 enti.

Per quanto riguarda i progetti annuali, si ricorda che ogni anno il ministro pubblica un apposito bando nel quale sono precisate le modalità di presentazione delle domande per l’erogazione di contributi annuali per attività coerenti con le finalità della legge, nel quale sono eventualmente individuate tematiche e progetti di rilevanza nazionale intorno a cui far convergere le singole iniziative. In proposito, la relazione del Ministero ricorda che l’ultimo bando è stato pubblicato il 21 marzo 2006 (n. 564 Ric.) e che in ciascuno degli ultimi tre anni (2004, 2005 e 2006) sono stati concessi finanziamenti per un importo pari a 2.904.556 euro. La relazione illustra altresì la tipologia di progetti finanziati negli ultimi anni.

Per quanto attiene agli accordi di programma, si rileva che per la realizzazione delle iniziative previste dalla legge, e qualora sia opportuno assicurare una coordinata utilizzazione delle competenze e delle risorse finanziarie, il ministro può promuovere accordi e stipulare intese con le altre amministrazioni dello Stato, le università ed altri enti pubblici e privati. Secondo i dati messi a disposizione dal Ministero, nel triennio 2004-2006, previo parere del Comitato tecnico scientifico previsto dalla legge n. 6 del 2000, sono stati finanziati sette diversi accordi di programma per un importo annuale di 1.730.000 euro. Le informazioni relative all’ente, all’oggetto dell’accordo e all’importo finanziato sono riportati in apposita tabella allegata alla relazione sullo schema di atto in esame.

Il relatore presso la VII Commissione (Cultura) della Camera, onorevole Porfidia, ha illustrato il provvedimento nella seduta dell’11 luglio 2007, riservandosi di presentare sullo stesso una proposta di parere favorevole.

Nel corso dell’esame, proseguito il giorno successivo, venivano espresse da più parti valutazioni critiche, relative, in primo luogo, al fatto che la formulazione del riparto non consentirebbe una chiara comprensione delle risorse stanziate, dei criteri seguiti e delle ricadute sui diversi settori interessati al riparto medesimo. Si rilevava, inoltre, che la previsione del Governo si esaurisce semplicemente in una elencazione di risorse residue e si sollecitava il Ministero a risolvere la questione già a partire dal prossimo disegno di legge finanziaria.

Nel merito del provvedimento, si rilevava la necessità di indicare obiettivi più significativi nella diffusione della cultura scientifica, auspicandosi a tal fine un maggiore coordinamento tra il Ministero della pubblica istruzione e quello dell'università. Si osservava altresì che quest’ultimo Dicastero dovrebbe indicare le linee guida sulle quali orientare i prossimi bandi per il finanziamento di progetti inerenti ad attività di diffusione scientifica, onde evitare un'eccessiva eterogeneità delle iniziative.

Sempre nel corso del dibattito si sottolineava anche che i finanziamenti dovrebbero essere indirizzati su enti di cui si è effettivamente valutata la qualità delle attività svolte, evidenziandosi, in particolare, l’esiguità di quello destinato al Museo nazionale della scienza e della tecnologia di Milano rispetto all'operato realmente svolto.

In generale, peraltro, dal confronto in Commissione emergeva la preoccupazione di creare sinergie finalizzate a migliorare il carente livello di diffusione della cultura scientifica.

Il sottosegretario di Stato per l’università e la ricerca, Nando Dalla Chiesa, pur concordando con alcuni dei rilievi formulati, sottolineava che le somme del Fondo per gli investimenti del Ministero sono state interamente destinate al sostegno delle iniziative di diffusione della ricerca scientifica e tecnologica e precisava che i progetti sono stati individuati dal precedente Governo, sottolineando l’esistenza di interventi, sia pure di modesta entità, volti a premiare vere e proprie innovazioni sul piano scientifico.

In conclusione il relatore, onorevole Porfidia, pur ribadendo la necessità da parte dell’esecutivo, già a partire dall’esame del disegno di legge finanziaria per il 2008, di una maggiore attenzione ai rilievi formulati, confermava la proposta di parere favorevole sullo schema di riparto che veniva approvata dalla Commissione.

La 7ª Commissione del Senato iniziava l’esame della relazione nella seduta del 4 luglio 2007, con l’illustrazione della senatrice Pellegatta, la quale sottolineava come il provvedimento si ponga in linea di continuità rispetto agli anni precedenti, dal punto di vista sia dell'ammontare degli stanziamenti che della loro destinazione in tre tipologie di investimento (come ricordato: progetti triennali, progetti annuali e accordi di programma).

Lamentato che il riparto non chiarisca come si applichi l'accantonamento disposto dal comma 507 della legge finanziaria 2007 sulle tre voci di spesa del Fondo e sollecitato il Governo a fornire delucidazioni al riguardo, la relatrice esprimeva comunque apprezzamento per la stabilità del finanziamento di una programmazione pluriennale destinata ad enti che svolgono attività di diffusione della cultura scientifica e la continuità degli investimenti relativi agli accordi di programma ed ai progetti annuali.

Ottenuta una proroga del termine per l’espressione del parere, l’esame del provvedimento riprendeva nella seduta del 17 luglio. Nel corso della seduta veniva evidenziata, in particolare dal senatore Valditara, l’esiguità delle risorse che confluiscono nel Fondo per la ricerca, e deprecato l'accantonamento previsto dalla legge finanziaria 2007, che comportano , rispetto all’anno precedente, una pesante contrazione complessiva del finanziamento alla ricerca, cui corrisponde invece un aumento delle spese. Da ciò conseguiva la valutazione negativa sulla politica universitaria del Governo del senatore Valditara, che egli non esitava a definire fallimentare ed incoerente con le promesse elettorali di sostenere la ricerca con finanziamenti pubblici, oltre che con la promozione dell'investimento privato. Valutazioni critiche venivano espresse anche dal senatore Mauro, il quale sottolineava la difformità della politica dell’esecutivo in tema di ricerca scientifica rispetto alle promesse elettorali ed il fatto che il DPEF 2008 non lascia intravedere un'inversione di rotta per l'anno prossimo né l'individuazione di una precisa strategia di sviluppo.

Sul versante della maggioranza il senatore Ranieri rammentava come quello in discussione fosse un riparto di risorse più esigue rispetto agli anni precedenti a seguito della confluenza di molti stanziamenti in altri Fondi, considerazione ribadita in sede di replica dalla relatrice Pellegatta, la quale sottolinea come non fosse in discussione la politica universitaria complessiva del Governo. La relatrice rilevava inoltre di avere invitato l'esecutivo, fin dall'esposizione introduttiva, a chiarire come si applichi l'accantonamento delle risorse sulle diverse voci di spesa, sollecitazione cui replicava, a sua volta, il sottosegretario Dalla Chiesa riservandosi di fornire successivamente alla Commissione informazioni precise su come si distribuisca l'accantonamento sui diversi fattori.

Dopo dichiarazioni di voto nel corso delle quali venivano sostanzialmente confermate le considerazione espresse nel dibattito, la 7ª Commissione del Senato approvava a maggioranza la proposta della relatrice di parere favorevole (come riformulato) con osservazioni, con cuisi invita il Governo a puntualizzare meglio gli effetti dell’accantonamento disposto dal comma 507 della finanziaria 2007 sulle singole voci di spesa e lo si sollecita si sollecita ad assicurare un adeguato livello di investimenti.


 



 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Relazione

Beni e attività culturali

Ripartizione del Fondo unico per gli investimenti iscritto nello stato di previsione del Ministero per l’anno 2007 (110)

VII Cultura

(Camera)

 

 

 

 

7ª Istruzione pubblica, beni culturali(Senato)

Favorevole espresso il 12/07/2007

 

 

 

Favorevole con osservazioniespresso il 17/07/2007

 

La relazione in esame, che viene presentata al Parlamento per l’acquisizione del parere da parte delle competenti Commissioni, ai sensi dell’articolo 46, comma 5, della legge finanziaria 2002 (legge n. 448 del 2001), illustra la ripartizione delle risorse del Fondo unico per gli investimenti iscritto nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno 2007 (Cap. 7410).

Il Fondo ha una dotazione di 188.742.376 euro in termini sia di competenza sia di cassa. Peraltro, l’effettiva disponibilità finanziaria del Fondo per l’esercizio 2007 è stata ridotta a seguito degli accantonamenti disposti dall’articolo 1, comma 507, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006) e, al netto di questi ultimi, ammonta a 165.016.252,81 euro. In proposito va segnalato che, dopo la trasmissione alle Camere dello schema di relazione in esame, l’articolo 7, comma 2, del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81 (A.C. 2852), in corso di conversione alla Camera, ha reso disponibili alcune delle somme accantonate ai sensi della legge finanziaria per il 2007. Tra le risorse riutilizzabili, per l’importo di 23,7 milioni di euro, rientrano quelle del Fondo unico da ripartire per gli investimenti nel patrimonio culturale.

Lo schema sottoposto all’esame parlamentare procede alla ripartizione delle risorse al netto dell’accantonamento disposto dalla legge finanziaria; in ogni caso, la Tabella 2 allegata allo schema trasmesso dal Ministero, specifica gli importi degli stanziamenti al lordo e al netto della decurtazione citata.

Il medesimo schema evidenzia inoltre (Tabella n. 3) la ripartizione del Fondo unico per gli investimenti secondo i diversi obiettivi di spesa, distinguendo due categorie: gli stanziamenti determinati da leggi che non concorrono alla programmazione ordinaria dei lavori pubblici dell'anno 2007, il cui importo è di 87.401.696,70 euro; gli stanziamenti destinati a restauri ed interventi conservativi relativi alla programmazione dei lavori pubblici per il 2007, il cui importo è di 77.614.556,10 euro.

Alla prima categoria afferiscono le risorse stanziate da specifiche disposizioni di legge e riassegnate ad un capitolo di spesa senza variazione rispetto all’anno precedente. Nell’ambito di tale categoria gli stanziamenti più consistenti sono: l’ammontare di 40.714.572,46 euro costituito dalla prima semestralità del gioco del lotto dell'annualità 2007, di cui all’articolo 3 della legge n. 662 del 1996 (che ha introdotto una nuova estrazione del gioco del lotto destinandone una quota ad interventi per i beni e le attività culturali), nonché un ammontare di 26.200.000 euro. Quest’ultimo è finalizzato all'erogazione di contributi per interventi conservativi su beni culturali per iniziativa dei proprietari dei beni medesimi o imposti dal Ministero ai sensi degli articoli 31 e 35 del decreto legislativo n. 42 del 2004, in base ai quali il Ministero stesso ha facoltà di concorrere alla spesa sostenuta dal proprietario, possessore o detentore di un bene culturale per l’esecuzione di interventi conservativi per un importo che, in linea di massima, non può superare la metà della spesa.

Infine, degli stanziamenti non vincolati da leggi di autorizzazione di spesa (la seconda delle categorie sopra richiamate) una somma consistente (77.614.556,10 euro su un totale di 121.077.627,37 ), come già riferito, è utilizzata per la programmazione ordinaria dei lavori pubblici del Ministero per i beni e le attività culturali.

Nella seduta dell’11 luglio 2007 la relatrice presso la VII Commissione (Cultura) della Camera, onorevole Titti De Simone, illustrava la relazione sulla quale, ilgiorno successivo, alla ripresa del dibattito, proponeva di esprimere parere favorevole. Peraltro, la relatrice evidenziava l’opportunità di chiarimenti da parte dell’esecutivo circa l'utilizzo delle suddette risorse rese nuovamente disponibili in base alle disposizioni recate dall'articolo 7, comma 2, del decreto-legge n. 81 del 2007. Il sottosegretario di Stato Andrea Marcucci interveniva quindi per illustrare la ripartizione dei fondi disaccantonati predisposta a seguito dell'adozione del decreto-legge n. 81, come riportata in una tabella riassuntiva pubblicata in allegato al resoconto della seduta della Commissione.

Nonostante le ulteriori informazioni così fornite dal rappresentante dell’esecutivo, veniva comunque prospettata dall’onorevole Bono l'opportunità di rinviare l'espressione del parere, motivata dall'esigenza di acquisire una visione complessiva dell'utilizzo del Fondo unico per gli investimenti del Ministero per i beni culturali.

Su un diverso piano si eccepiva l’insufficienza degli stanziamenti finalizzati all'erogazione di contributi per interventi conservativi sui beni culturali per iniziativa dei proprietari dei beni medesimi o imposti dal Ministero, nonché della somma a favore del Piano per l'arte contemporanea, dimezzata rispetto al dato del 2002. L’onorevole Bono osservava, altresì, che i cosiddetti fondi lotto, pari a 40 milioni 714 mila euro, risultano al di sotto delle previsioni originarie di circa 75 milioni di euro, evidenziando il carattere non esaustivo della tabella fornita dal Governo proprio con particolare riguardo alla destinazione degli stanziamenti relativi al gioco del lotto. Infine, lamentava l’assenza di una visione strategica dell'attività ministeriale e di riferimenti alla valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale quale scelta di sviluppo.

Dopo ulteriori considerazioni in ordine all’impossibilità di votare la proposta di parere in assenza di precisazioni circa l'utilizzo dei fondi disaccantonati da parte del Governo, il presidente Folena precisava che la Commissione è tenuta ad adottare un parere sullo schema di relazione in esame così come predisposto in data antecedente l'adozione del decreto-legge n. 81 del 2007, pur concordando con l'esigenza che la Commissione stessa si esprima su un ulteriore schema di relazione, che potrà essere presentato successivamente dal Governo, riguardante le ulteriori somme disaccantonate.

Dopo la disponibilità dichiarata dal sottosegretario Marcucci a trasmettere un successivo schema di riparto e dopo ulteriori rilievi critici dell’onorevole Ghizzoni sia in merito alla logica dei tagli lineari di spesa applicata con il comma 507 della legge finanziaria per il 2007, che dimostrano la loro sostanziale inefficacia poiché incidono anche su spese fisse non comprimibili, nella seduta del 12 luglio 2007 la Commissione approvava la proposta di parere favorevole del relatore.

La 7ª Commissione del Senato ha iniziato l’esame della relazione nella seduta del 4 luglio 2007, con l’illustrazione del provvedimento da parte della relatrice Carloni, la quale valutava nel complesso positivamente l'azione del Ministero in quanto volta sia al reperimento di nuove risorse, anche attraverso le autorizzazioni di spesa per interventi urgenti previste dall'articolo 1, comma 1142, della legge finanziaria 2007, sia alla riqualificazione della spesa e dell'attività di programmazione.

Nel corso della medesima seduta il sottosegretario Marcucci, in risposta ad una sottolineatura della relatrice, ricordava che il decreto-legge n. 81 del 2007 dispone il reintegro delle autorizzazioni di spesa, nonché la piena disponibilità delle somme in precedenza accantonate ai sensi dell'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria, incluse quelle riferite al Fondo unico per gli investimenti in esame.

L’esame del provvedimento riprendeva nella seduta del 17 luglio 2007, previa acquisizione di una proroga del termine per l’espressione del parere, ai sensi dell’articolo 139-bis, comma 2, del regolamento.

Nel corso del dibattito il senatore Asciutti deplorava che il decreto-legge n. 81 del 2007 sia stato emanato successivamente alla individuazione delle risorse relative al Fondo per gli investimenti, liberando così risorse sulla cui destinazione non si consente un intervento incisivo del Parlamento, con conseguente esautoramento delle sue prerogative ed evidenziava la necessità, espressa anche dalla relatrice, di incrementare il livello degli investimenti con riferimento ai beni culturali. Una mancanza di investimenti in contraddizione con le promesse elettorali del Governo e con le dichiarazioni programmatiche del ministro Rutelli in Commissione veniva eccepita anche da parte del senatore Valditara, il quale osservava, inoltre, che sulle somme rese disponibili dal decreto-legge n. 81 del 2007 grava comunque un accantonamento che, per il comparto universitario, è pari ai due terzi.

Il sottosegretario Marcucci, in sede di replica, precisava che le somme rese disponibili per il settore dei beni culturali risultano superiori a quelle che permangono accantonate. Concordava quindi con l'obiettivo di ripristinare un adeguato livello di investimenti, rimarcando in proposito l'intento, previsto nel Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF), di destinare alla cultura l'1 per cento del PIL entro il 2009.

La 7ª Commissione del Senato approvava quindi a maggioranza la proposta della relatrice di esprimere un parere favorevole con osservazioni. Con tale parere, tra l’altro, si giudicano favorevolmente i cospicui finanziamenti destinati ai contributi per interventi conservativi sui beni culturali e gli stanziamenti destinati alla programmazione ordinaria dei lavori pubblici; si osserva, inoltre, che si utilizzano gli accordi di programma quadro quali strumenti per la piena applicazione del criterio della programmazione dal basso; che le priorità di intervento sono incentrate sulla prevenzione, la manutenzione, il restauro ed il completamento delle opere già iniziate e che, nonostante l’accantonamento previsto dalla legge finanziaria 2007, lo stanziamento iniziale era uguale a quello del 2006, mentre una drastica riduzione delle risorse si è registrata a cavallo degli anni 2005 e 2006. Infine, pur valutata positivamente l’azione del Ministero, si ritiene comunque prioritario ripristinare un adeguato livello di investimenti.

 

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Difesa

Riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero per l'anno 2007, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (112)

IV Difesa

(Camera)

 

 

 

4ª Difesa (Senato)

Favorevole espresso il 10/07/2007

 

 

Favorevole espresso il 18/07/2007

 

Lo schema di decreto in titolo provvede a ripartire sia i contributi destinati ai soggetti vigilati dal Ministero della difesa, di cui all’articolo 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001, pari a 679.446 euro, sia un finanziamento di 2.220.000 euro riservato a 16 associazioni combattentistiche previste dall’articolo 1 della legge n. 92 del 2006.

Nell’ambito di dette associazioni si registra una modesta variazione negativa, rispetto al precedente riparto, degli stanziamenti destinati alla Federazione italiana volontari della libertà (-15,38 per cento) ed al Gruppo Medaglie d'oro al valor militare d'Italia (-20 per cento) ed un incremento di 25 mila euro (pari al 35,71 per cento) del finanziamento relativo all’Associazione nazionale combattenti della guerra di liberazione inquadrati nei reparti regolari delle Forze Armate.

L’entità del contributo da ripartire, per il 2007, tra enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi vigilati da Ministero della difesa (pari, come detto a 679.446 euro) sconta un decremento rispetto al 2006 del 13,3 per cento. Peraltro, nel 2007 gli enti che beneficiano del contributo sono 38, contro i 43 indicati nel decreto ministeriale relativo all’anno precedente.

La relazione illustrativa individua i 5 soggetti che, alla luce delle osservazioni espresse dalle Commissioni parlamentari negli anni precedenti e dei contenuti dell’ordine del giorno 0/6277/IV/1, accolto dal Governo nel corso dell'esame, in sede legislativa, del progetto di legge A.C. 6277 e abbinate, sono stati esclusi dalla ripartizione (si tratta dell’Istituto affari internazionali, dell’Istituto studi ricerche informazioni difesa, del Comitato atlantico, dell’Associazione per la normazione e certificazione del settore aerospaziale, nonché del Circolo ufficiali delle Forze Armate d’Italia).

Per i primi quattro, la relazione ricorda come si tratti di istituti di ricerca che, pur svolgendo attività connesse all’ambito della Difesa, operano in modo autonomo e indipendente rispetto al Ministero (che non esercita pertanto controllo alcuno) e si avvalgono del sostegno economico di committenti o sponsor privati.

Per quanto riguarda il Circolo Ufficiali, la relazione ricorda che esso è stato compreso nell’ambito degli uffici di organizzazione del Ministero, in base all’articolo 32 della legge n. 3 del 2003, recante disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione.

Tra i 38 soggetti tra i quali viene ripartito lo stanziamento, 21 percepiscono uno contributo identico a quello del 2006, mentre 17 subiscono un decremento che varia tra il 5,3 e il 6,6 per cento.

Il relatore presso la IV Commissione (Difesa) della Camera, onorevole Betta, illustrava lo schema di decreto nella seduta del 10 luglio 2007 e concludeva la sua esposizione auspicando sia un impegno del Governo per incrementare nel prossimo anno le risorse destinate agli enti vigilati, sia una forte iniziativa da parte degli enti stessi per provvedere ad una loro aggregazione che eviti la dispersione in molti rivoli delle risorse assegnate. Formulava quindi una proposta di parere favorevole che veniva senz’altro approvata dalla Commissione.

La 4ª Commissione del Senato ha iniziato l’esame dello schema di decreto nella seduta del 17 luglio 2007 con l’illustrazione del presidente Zanone, il quale rilevava come l’atto in esame abbia tenuto conto delle raccomandazioni formulate dalla Commissione in occasione del dibattito sull’analogo schema di decreto per il 2006. Nel precedente parere, era stata infatti segnalata l’opportunità che per il futuro venisse indicata l’utilizzazione da parte degli enti beneficiari della destinazione dei contributi ricevuti, nonché di operare una selezione degli enti beneficiari, anche attese le limitate risorse degli stanziamenti.

Con riferimento all’entità dei finanziamenti, il relatore ne sottolineava la portata pressoché simbolica, anche in conseguenza della riduzione lineare disposta dal più volte richiamato articolo 1, comma 507, della legge finanziaria del 2007.

Nel corso del dibattito il senatore Ramponi osservava che con l’atto in esame si sono operati dei tagli ai contributi disposti a favore di enti che ricevono stanziamenti già esigui, lasciando invece immutate le dotazioni degli enti che ricevono risorse più cospicue. Suggeriva pertanto di inserire nel parere un riferimento all’opportunità che allo scadere del triennio 2006-2008 la cifra venga consolidata e più equamente distribuita tra tutte le associazioni.

L’invito a razionalizzare i soggetti ammessi a contributo veniva espressa anche dal senatore Mannino sulla base della considerazione che nella elencazione degli enti ammessi a contributo si riscontrerebbe una commistione tra soggetti che non solo hanno una struttura diversa, ma soprattutto svolgono differenti funzioni. Da qui l’esigenza, a suo avviso, di mettere ordine in tale elenco, separando dalle altre le strutture che hanno effettivamente valenza nazionale o comunque svolgono iniziative finalizzate a preservare i valori fondanti della Repubblica.

L’esame del provvedimento si concludeva nella seduta del 18 luglio con l’approvazione della proposta di parere favorevole del relatore, nella cui premessa, preso atto che lo schema di decreto in esame tiene conto delle raccomandazioni formulate dalla Commissione nel parere espresso nel 2006, si rileva, in sintonia con le considerazioni emerse dal dibattito, che alla scadenza del triennio di copertura della legge n. 92 del 2006 potrà essere valutata l’opportunità di rinnovare il finanziamento in essa previsto, al fine di consolidarlo e ripartirlo fra le generalità degli enti beneficiari del decreto per il migliore equilibrio dei contributi erogati, e che in tale circostanza si potrà anche provvedere ad un’ulteriore selezione degli enti beneficiari.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Affari esteri

Ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero per l'anno 2007, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (120)

III Esteri

(Camera)

 

 

 

 

 

 

3ª Esteri

(Senato)

Favorevole con osservazione espresso il 24/07/2007

 

 

 

Favorevole con osservazione  espresso il 18/07/2007

 

Lo schema di decreto n. 120, provvede a ripartire, ai sensi dell’articolo 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001 (legge finanziaria per il 2002), la somma complessiva stanziata sul capitolo 1163 dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri a favore degli enti beneficiari per legge di contributi statali. Tale somma ammonta, per l’esercizio 2007, a 6.028.000 euro con una riduzione prossima allo 0,8 per cento rispetto allo stanziamento di 6.076.000 euro concesso nel 2006.

Con il provvedimento in esame si propone la seguente ripartizione: 1.613.000 euro (di cui 1.225.500 per i contributi ordinari e 387.500 per i contributi straordinari a progetto) ad enti a carattere internazionalistico; 1.685.000 euro alla Società Dante Alighieri; 265.000 euro all’UNIDROIT (Istituto internazionale per l’unificazione del diritto privato) 2.465.000 all’Is.IAO (Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente).

Nella relazione che accompagna l’atto Governo n. 120 si evidenzia che stante la predetta riduzione dello 0,8 per cento (48.000 euro in termini assoluti) dei contributi stanziati nel 2007 rispetto al 2006, la ripartizione è stata effettuata nel rispetto dei criteri adottati nell'anno precedente, cosicché la lieve riduzione è andata ad incidere in maniera quasi proporzionale sui bilanci dei singoli enti o associazioni.

Sempre nella relazione si fa presente l’eterogeneità, dal punto di vista sia giuridico sia delle finalità, degli enti destinatari dei finanziamenti: mentre infatti gli enti a carattere internazionalistico agiscono in regime di diritto privato, ovvero nella forma di ONLUS, e compiono studi e attività di formazione su temi di carattere internazionale, la Società “Dante Alighieri” è un ente morale costituito allo scopo di diffondere in tutto il mondo la lingua e la cultura italiana, l’UNIDROIT è un organismo internazionale e l’Is.I.A.O. è un ente di diritto pubblico totalmente finanziato dallo Stato.

La relazione del Governo ricorda, inoltre, che l’elenco degli enti internazionalistici da finanziare, nonché l’importo annuale a favore di ciascun ente, sono determinati da un decreto del ministro degli affari esteri che, con cadenza triennale, opera la revisione della tabella prevista dall’articolo 1 della legge n. 948 del 1982. La revisione riguardante il triennio 2007-2009 è contenuta nello schema di decreto n. 121, presentato alle Camere per il parere contestualmente allo schema di ripartizione in oggetto.

La III commissione (Affari esteri) della Camera ha proceduto all’esame dell’atto Governo n. 120 nella seduta del 24 luglio 2007.

Il relatore, onorevole Narducci, ha illustrato il provvedimento rimarcando sia la difformità (peraltro sottolineata, come poc’anzi rilevato, dalla stessa relazione al provvedimento), degli enti ammessi al finanziamento, sia la diminuzione delle risorse stanziate per la società Dante Alighieri. A tale ultimo riguardo il relatore specificava che la suddetta riduzione, seppur di lieve entità (15.000 euro), intervene in una fase di grande impegno per un organismo proteso a potenziare, sviluppare e migliorare in molte aree del mondo l'offerta di lingua e cultura italiana. Invitava, pertanto, l’esecutivo a valutare la possibilità di mantenere il contributo destinato alla Dante allo stesso livello dell'esercizio finanziario 2006.

Nel corso del dibattito sull’atto n. 120, svoltosi congiuntamente a quello sull’atto Governo n. 121 (vedi infra) l’azione meritoria della Società Dante Alighieri veniva largamente condivisa; pertanto, su proposta del relatore, la Commissione approvava un parere favorevole con un’osservazione volta appunto a segnalare al Governo l'opportunità di ripristinare l'entità del contributo precedentemente erogato alla suddetta Società.

La 3ª Commissione del Senato ha proceduto all’esame dell’atto Governo n. 120 (congiuntamente a quello sull’atto Governo n. 121) nella seduta del 18 luglio 2007.

Il relatore, senatore Tonini, ha illustrato il provvedimento osservando che per la Società Dante Alighieri il contributo previsto si pone sostanzialmente in linea con l'assegnazione disposta per lo scorso anno e che anche l'Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato (UNIDROIT), nonostante l'intervenuta riduzione delle risorse destinate (che passano da 270.000 euro per il 2006 a 265.000 per l'esercizio corrente), l’ammontare proposto appare comunque idoneo a perseguire gli obiettivi istituzionali dell’ente ed a valorizzare le iniziative di specifico interesse italiano.

Quanto infine all'IsIAO, il relatore rilevava che il contributo ha subito una riduzione contenuta, passando dai 2.480.000 euro assegnati nel 2006 agli attuali 2.465.000 euro, al fine di proseguire l'azione di accompagnamento, iniziata lo scorso anno, all'attuazione da parte dell'istituto del piano di rientro dal passivo accumulatosi negli anni precedenti (quanto agli organismi internazionali, la loro individuazione e la quota di risorse destinate forma oggetto dell’atto Governo n. 121, di cui si dà conto successivamente).

Nel corso del dibattito il senatore Mantica manifestava l’esigenza - condivisa anche da altri intervenuti - di avviare una riflessione sulla revisione del ruolo e delle funzioni dell'IsIAO, della Società Dante Alighieri, con particolare riguardo ai suoi rapporti con la Direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale, nonché dell’Istituto di diritto internazionale per l'unificazione del diritto privato (UNIDROIT), alla luce del mutato contesto internazionale in cui quest’ultimo si trova attualmente ad operare rispetto agli anni della sua istituzione

Il senatore Del Roio sottolineava, invece, l'opportunità di svolgere delle audizioni con gli enti destinatari dei contributi di cui agli atti n. 120 e n. 121, nella prospettiva di mantenerne vivo il rapporto con le istituzioni e al fine di acquisire elementi informativi ulteriori circa l'attività che tali soggetti sono deputati a svolgere, esigenza che il presidente Dini si riservava di sottoporre in una prossima occasione delle possibili iniziative alla Commissione.

La 3ª Commissione del Senato approvava quindi la proposta del relatore di parere favorevole con un’osservazione, con cui si invita il Governo a valutare un intervento volto a favorire la razionalizzazione dei contributi in relazione alle priorità della politica estera italiana e un maggiore coordinamento con l’attività delle strutture del Ministero degli affari esteri.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Affari esteri

Revisione della tabella per l'erogazione del contributo annuale dello Stato per il triennio 2007-2009 a favore degli enti a carattere internazionalistico sottoposti alla vigilanza del Ministero (121)

III Esteri

(Camera)

 

 

 

 

 

3ª Esteri

(Senato)

Favorevole con osservazioniespresso il 24/07/2007

 

 

Favorevole con osservazione  espresso il 18/07/2007

 

Lo schema di decreto in titolo provvede, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge n. 948 del 1982, alla revisione della tabella triennale, predisposta dal Ministero degli affari esteri, che quantifica l’ammontare del contributo totale ripartito tra gli enti a carattere internazionalistico nonché l’importo del contributo straordinario destinato a sostenere singoli progetti significativi o l’esecuzione di programmi straordinari.

Per il 2007 il suddetto ammontare, pari a euro 1.613.000, ha subito una diminuzione dello 0,8 per cento, ovvero di 48.000 euro in termini assoluti, rispetto a quanto stabilito nel 2006.

Per quanto invece concerne l'individuazione degli enti beneficiari, i criteri per la revisione della tabella, come specificato nella relazione al provvedimento, si ispirano, da un lato, alla legge richiamata legge n. 948 del 1982, e, dall'altro, alle conclusioni dell’indagine conoscitiva sui finanziamenti agli enti internazionalistici, condotta dal Comitato ad hoc della Commissione affari esteri della Camera dei deputati e terminata nel marzo 2003. Su tale fondamento, la revisione è stata operata valutando in particolare l’attività pregressa, la qualità e la realizzabilità dei programmi triennali presentati, la prevalenza del carattere pubblico e di documentazione dell'attività e la capacità di inserimento nelle Istituzioni europee e nelle Organizzazioni internazionali dei 48 enti richiedenti il contributo in oggetto.

Il numero di enti beneficiari del contributo statale sale, nello schema di decreto per il triennio 2007-2009, da 15 a 16. I primi dieci erano già presenti nella tabella relativa al triennio precedente, mentre gli altri sei – già inclusi in tabelle di trienni ancora precedenti – sono stati selezionati sulla base del fatto che, tra l’altro, avevano realizzato progetti, negli ultimi due trienni, anche grazie al contributo erogato sulla base dell’articolo 2 della richiamata legge n. 948 del 1982.

Secondo tale norma, infatti, il Ministero degli affari esteri può concedere contributi straordinari destinati ad iniziative di particolare interesse o per programmi straordinari non solo agli enti compresi nella tabella allegata alla stessa legge n. 948 ma anche ad enti non compresi in detta tabella purché rispondano agli stessi requisiti richiesti per l’ammissione al contributo ordinario.

La III Commissione della Camera ha proceduto all’esame del provvedimento nella seduta del 24 luglio 2007 (congiuntamente all’esame dell’atto Governo n. 120, di cui si è detto in precedenza).

Il relatore, onorevole Narducci ha illustrato l’atto osservando che la riduzione delle risorse predisposte a favore degli enti internazionalistici è da inquadrare nella politica di riordino della finanza pubblica e dei relativi costi perseguita dal Governo con la manovra finanziaria 2007 e che si tratta, peraltro, di una diminuzione molto contenuta e che ha imposto una selezione qualitativa dei 48 organismi che hanno richiesto il contributo sul capitolo 1163.

Nel corso del dibattito l’onorevole Zacchera esprimeva il convincimento che la ripartizione dello stanziamento e la relativa tabella triennale siano il frutto di precise scelte politiche di parte e non di criteri oggettivi, lamentando altresì la genericità della descrizione delle attività degli enti beneficiari. Rilevata quindi criticamente l'esclusione del Comitato atlantico, e sottolineato come l'inclusione di altri soggetti abbia avuto ad oggetto, a suo avviso non a caso, enti tutti orientati sui temi del disarmo e del pacifismo, raccomandava la riduzione e la semplificazione della tabella.

Da parte dell’onorevole Mattarella si chiedevano, tra l’altro, chiarimenti al Governo in ordine all'inclusione nella tabella dell'Aspen Institute e, di contro, alla mancata conferma dell'Associazione Italiana Consigli Comuni e Regioni d'Europa (AICCRE), esclusione quest’ultima oggetto da più parti di rilievi. Il presidente Ranieri osservava, invece, come ancora una volta l'esame dei provvedimenti all’attenzione della Commissione avvenga senza che sia disponibile un quadro analitico dell'attività svolta dagli enti in questione, soprattutto con riferimento al loro effettivo contributo di ricerca. Auspicava pertanto che ulteriori elementi possano essere acquisiti in futuro, anche al fine di svolgere una verifica dell'impiego delle risorse erogate.

La Commissione, sempre nella seduta del 24 luglio, approvava quindi la proposta del relatore di parere favorevole con osservazioni dirette a sottoporre al Governo l'opportunità di reinserire nella tabella l'Associazione Italiana Consiglio Comuni e Regioni d'Europa (AICCRE), nonché di sostenere, nella destinazione dei contributi straordinari, le iniziative ed i programmi a carattere europeo.

La 3ª Commissione del Senato ha iniziato e concluso l’esame dell’atto Governo n. 121 nella seduta del 18 luglio 2007 (congiuntamente all’esame dell’atto Governo n. 120). Dopo l’illustrazione del provvedimento da parte del relatore Tonini, il senatore Pianetta, con specifico riferimento all’atto in titolo, lamentava che contrariamente a quanto emerso nell'ambito dell'indagine conoscitiva condotta presso la Commissione esteri della Camera nel 2003, i contributi straordinari destinati ai progetti di studio e ricerca hanno subìto una evidente decurtazione rispetto all'ammontare previsto per l'anno precedente. Ricordava quindi che in quella sede era stata affermata l'esigenza di privilegiare la quota di risorse per progetti specifici, nella prospettiva di migliorare l'efficienza e di assicurare una maggiore trasparenza nello svolgimento dell’attività statutaria degli enti interessati. Al riguardo, esprimeva l'auspicio che il Governo, in vista della valutazione circa l'erogazione dei contributi per il prossimo anno, tenga debitamente conto di tale esigenza.

In linea con tali considerazioni la Commissione approvava, quindi, la proposta del relatore di parere favorevole con un’osservazione con la quale si invita l’esecutivo ad una verifica puntuale dell’efficacia delle risorse impiegate.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Relazione

Trasporti

Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti a società di servizi marittimi e per trasporti in gestione diretta e in concessione (122)

IX trasporti (Camera)

 

 

 

8ª Lavori pubblici, comunicazioni

(Senato)

Favorevole espresso il 31/07/2007

 

 

Non espresso

 

La relazione in esame, sulla quale le competenti Commissioni di Camera e Senato sono chiamate ad esprimere il parere ai sensi dell'articolo 1, comma 16, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per il 2006), provvede a destinare a società di servizi marittimi e di trasporto le risorse di cui al Fondo per i trasferimenti correnti, istituito dal comma 15 del citato articolo 1 nello stato di previsione del Ministero dei trasporti (capitolo 1360). Sul Fondo gravano le spese relative a trasferimenti correnti ad imprese incaricate dell’effettuazione di importanti servizi di trasporto pubblico, con alcune delle quali sono stati stipulati contratti di servizio che, per loro natura, comportano oneri inderogabili per lo Stato.

La dotazione del Fondo per il 2007 è pari a euro 232.448.804,88, con un lieve incremento rispetto alla previsione dell'esercizio precedente, che ammontava a 231.506.000 euro.

Tale importo deriva, in larga misura, dallo stanziamento iniziale del disegno di legge di bilancio, integrato con la somma di 15 milioni di euro resa disponibile ai sensi del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, e con l'incremento, pari a 15 milioni di euro, del Fondo stesso disposto dall'articolo 1, comma 1034, della legge finanziaria per il 2007. Al totale così determinato vanno detratte le somme per le quali l'articolo 1, comma 507, ha disposto, con riferimento a tutti gli stati di previsione, un accantonamento, a fini di contenimento della spesa. Per il Ministero dei trasporti tale accantonamento è pari a euro 29.108.195,12.

Per quanto riguarda i criteri seguiti nella destinazione delle risorse, la relazione precisa che si è provveduto, in primo luogo, a calcolare in modo lineare l’accantonamento previsto dalla legge finanziaria 2007 e ad assegnare a ciascun ente o società le risorse spettanti al netto dell’accantonamento rispetto alle assegnazioni dell’esercizio finanziario precedente. Le risorse aggiuntive sono state poi attribuite considerando prioritarie le necessità degli enti o società con le quali siano stati stipulati contratti di servizio o accordi istituzionali aventi carattere inderogabile, delle gestioni commissariali governative - in relazione alle rispettive esigenze finanziarie, e con la finalità di mantenere almeno lo stesso importo garantito nell'esercizio precedente - e delle società del gruppo Tirrenia.

Sulla base dei predetti criteri, si prevede pertanto di assegnare: alla Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, che svolge il servizio della linea Domodossola-Confine svizzero 3.451.283,03 euro (di cui 2.898.356,12 per la sovvenzione annuale, e 552.926,91 per le maggiori spese di esercizio non coperte dalla sovvenzione; l'integrazione derivante dalle risorse aggiuntive del Fondo è pari a euro 377.100,00); alle Ferrovie Venete S.r.l. - titolari di contratto di servizio con il Ministero dei trasporti - 1.920.072,22 euro (l'integrazione derivante dalle risorse aggiuntive del Fondo è pari a euro 241.353,27); alla gestione commissariale governativa Funivie Savona-San Giuseppe 11.014.182,63 euro (l'integrazione derivante dalle risorse aggiuntive del Fondo è pari a 5.436.000,00 euro); alla gestione commissariale governativa laghi di Garda, Como, Maggiore e Lugano 18.751.000,00 euro (l'integrazione derivante dalle risorse aggiuntive del Fondo è pari a 2.357.000,00 euro); alla gestione commissariale governativa della Ferrovia Circumetnea 19.587.500,00 euro (l'integrazione derivante dalle risorse aggiuntive del Fondo è pari a 6.473.000,00 euro); alle gestioni commissariali governative Ferrovie Meridionali Sarde e Ferrovie della Sardegna, per le quali si prevede un ridimensionamento dei servizi, rispettivamente, 11.428.900,00 euro e 46.259.000,00 euro (l'integrazione derivante dalle risorse aggiuntive del Fondo è pari complessivamente a 7.251.369,03 euro) e alle società del gruppo Tirrenia 120.036.867,00 euro, destinati al pagamento della sovvenzione annua di equilibrio (l'integrazione derivante dalle risorse aggiuntive del Fondo è pari complessivamente a 7.864.177,70 euro)

Con riferimento all'ultimo contributo indicato, che assorbe più della metà del totale, la sovvenzione è determinata sulla base di una convenzione, stipulata tra lo Stato e le società del gruppo Tirrenia, che regola i rapporti economico-patrimoniali e fa sorgere l'obbligo per l'amministrazione dell'integrale pagamento della sovvenzione annua di equilibrio.

La IX Commissione (Trasporti) della Camera ha proceduto all’esame del provvedimento nella seduta del 31 luglio 2007 in cui il relatore, onorevole Zunino, illustrava la relazione ritenendo condivisibile la scelta dei criteri seguiti nella distribuzione dei contributi finanziari. Proponeva, pertanto, di esprimere sul provvedimento parere favorevole, proposta che veniva senz’altro accolta dalla Commissione.

Nel periodo considerato dalla presente pubblicazione la competente Commissione del Senato non ha invece iniziato l’esame dell’atto Governo in titolo.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Economia e finanze

Riassegnazione dei contributi per interventi in materia di programmazione della sviluppo economico e sociale revocati nel corso dell’anno 2006 (124)

V Bilancio e VIII Ambiente riunite (Camera)

 

 

 

V Bilancio (Senato)

Favorevole con condizione espresso il 1°/08/2007

 

 

Favorevole con condizione espresso il 1°/08/2007

 

Lo schema di decreto in titolo provvede alla rassegnazione dei contributi per interventi in materia di programmazione dello sviluppo economico e sociale revocati nel corso dell'anno 2006. Il provvedimento, in coerenza con l'articolo 11-bis del decreto-legge n. 262 del 2005, recepisce il contenuto della risoluzione parlamentare approvata dalle Commissioni riunite bilancio ed ambiente della Camera lo scorso 8 maggio (Duilio ed altri n. 7-00170) e dalle Commissioni riunite V (Bilancio) e VIII (Lavori pubblici) del Senato lo scorso 17 maggio (Legnini n. 7-00011).

Le Commissioni riunite V (Bilancio) e VIII (Ambiente) della Camera hanno proceduto all’esame del provvedimento nella seduta del 1° agosto 2007.

Dopo la breve illustrazione del presidente e relatore per la V Commissione, onorevole Duilio, l’onorevole Piro segnalava, all'intervento di cui al n. 88 dell'elenco 1 l’esigenza di correggere un errore materiale del testo.

Pertanto, senza alcun dibattito, il relatore per la V Commissione, recependo l'indicazione dell'onorevole Piro, formulava, anche a nome dell'onorevole Mariani, relatore per la VIII Commissione, una proposta di parere favorevole a condizione che, con riferimento all'intervento di cui al n. 88 dell'elenco 1, le parole «Cammerata picta» siano sostituite dalle seguenti: «Cammara Picta». Le Commissioni riunite approvavano quindi la proposta di parere formulata.

Nella medesima data del 1° agosto anche la V Commissione (Bilancio) del Senato approvava la proposta del vicepresidente Legnini, in qualità di relatore, di parere favorevole con una condizione di contenuto identico alla condizione contenuta nel parere approvato dalle Commissioni riunite bilancio ed ambiente della Camera.

 

 

2) Atti pubblicati nella Gazzetta ufficiale

(a seguito di espressione del parere parlamentare)

 

Nessuno


c) Monitoraggio sull’emanazione degli atti normativi

(in collaborazione con il Servizio Studi)

 

 

Atti pubblicati nel mese di luglio 2007

 

 

 

- Decreti legislativi:

 

Fonte

Estremi dell’atto

Oggetto

Parere delle commissioni della Camera

Scadenza prevista

L. 06/02/2007,

n. 13,

art. 1, co. 1

D.Lgs. 11/07/07,

n. 94

(G.U. 16/07/07,

n. 163)

Attuazione della direttiva 2006/7/CE, concernente la gestione delle acque di balneazione, nella parte relativa all'ossigeno disciolto

//

04/03/2008

D.P.R. 31/08/1972,

n. 670,

art. 107, co. 1

D.Lgs. 21/05/2007,

n. 83

(G.U. 03/07/2007,

n. 152)

Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige concernenti modifiche al decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 280, in materia di catasto terreni e urbano

//

//

L. 25/01/2006, n. 29,

art. 29, co. 1

D.Lgs. 22/06/2007,

n. 109

(G.U. 26/07/2007,

n. 172)

Misure per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l'attività dei Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale, in attuazione della direttiva 2005/60/CE

//

//

L.Cost

31/01/1963 n.1, art.65, co.1

D.Lgs.

31/07/2007 n.137

(G.U. 29/08/2007 n.200)

Norme di attuazione dello statuto speciale della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia in materia di finanza regionale.

//

//

 

 

- Altri atti normativi

 

 

Fonte

Estremi dell’atto

Oggetto

Scadenza prevista

L. 17/08/2005,

n. 166,

art. 7, co. 1-4

D.M. 30/4/2007,

n. 112

(G.U. 30/07/07,

n. 175)

Regolamento di attuazione della legge 17 agosto 2005, n. 166, recante «Istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi sulle carte di pagamento»

23/10/2005

D.Lgs. 30/04/1992,

n. 285,

art. 229, co. 1

D.M. 03/05/2007,

(G.U. 18/07/2007, n. 165)

Recepimento della direttiva 2005/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2005 sull'omologazione dei veicoli a motore, per quanto riguarda la loro riutilizzabilità, riciclabilità e recuperabilità e che modifica la direttiva 70/156/CEE del Consiglio

//

L. 27/12/2006,

n. 296,

art. 1, co. 197

D.P.C.M. 14/06/2007,

(G.U. 05/07/2007, n. 154)

Decentramento delle funzioni catastali ai comuni, ai sensi dell'articolo 1, comma 197, della legge 27 dicembre 2006, n. 296

//

D.L. 18/05/2006,

n. 181,

art. 1, co. 10

D.P.C.M. 04/05/2007,

(G.U. 24/07/2007, n. 170

Trasferimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri delle strutture e delle relative risorse finanziarie, umane e strumentali per lo svolgimento delle funzioni e dei compiti in materia di sport.

//

D.L. 18/05/2006,

n. 181,

art. 1, co. 10

D.P.C.M. 05/04/2007,

(GU. 05/07/2007, n. 154)

Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 ottobre 2006 relativo alla ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dei trasporti, ai sensi del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181

//

D.Lgs. 30/06/2003, n.196,

art. 20, co. 2

D.M. 22/05/2007, n. 105

(G.U. 24/07/2007, n. 170)

Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari in attuazione degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

//

D.Lgs. 30/06/2003, n.196,

art.20, co.2

D.M. 16/5/2007,

n. 100

(G.U. 19/07/2007, n. 166)

Trattamento di dati sensibili e giudiziari nell'ambito dei procedimenti amministrativi condotti dal Ministero dei trasporti. Regolamento di cui agli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196

//

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 114

(G.U. 31/07/2007, n. 176)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero dell'economia e delle finanze, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 107

(G.U. 25/07/2007, n. 171)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 104

(G.U. 24/07/2007, n. 170)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di politiche giovanili ed attività sportive, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 103

(G.U. 23/07/2007, n. 169)

Regolamento recante riordino dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza e del Centro nazionale di documentazione e di analisi per l'infanzia, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 102

(G.U. 20/07/2007, n. 167)

Regolamento per il riordino della Commissione per l'attuazione dell'articolo 18 del testo unico sull'immigrazione, operante presso il Dipartimento per i diritti e le pari opportunità, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 101

(G.U. 20/07/2007, n. 167)

Regolamento per il riordino della Commissione per l'imprenditoria femminile, operante presso il Dipartimento per i diritti e le pari opportunità, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 99

(G.U. 19/07/2007, n. 166)

Disposizioni relative al Comitato di garanti operante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, in attuazione dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 97

(G.U. 18/07/2007, n. 165)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero dell'università e della ricerca, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 96

(G.U. 17/07/2007,

n. 164)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero della solidarietà sociale, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248.

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 95

(G.U. 16/07/2007, n. 163)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero degli affari esteri, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 93

(G.U. 13/07/2007, n. 161)

Regolamento recante «Riordino, ai sensi dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, come convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, degli organi collegiali ed altri organismi operanti nell'ambito del Ministero dei trasporti previsti da leggi o regolamenti»

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 92

(G.U. 12/07/2007, n. 160)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero delle infrastrutture, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 85

(G.U. 05/07/2007,

n. 154)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero dell'interno, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 91

(G.U. 11/07/2007, n. 159)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti nel Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 88

(G.U. 09/07/2007, n. 157)

Regolamento di riordino degli organismi esistenti presso l'Amministrazione della difesa alla data del 4 luglio 2006, emanato ai sensi dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 90

(G.U. 10/07/2007, n. 158)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 89

(G.U. 10/07/2007, n. 158)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.L. 04/07/2006,

n. 223,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/05/2007, n. 84

(G.U. 04/07/2007, n. 153)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

01/11/2006

D.Lgs. 25/01/1992,

n. 108, art. 3

D.M. 18/04/2007, n. 82

(G.U. 02/07/2007, n. 151)

Regolamento recante aggiornamento del decreto ministeriale 21 marzo 1973, concernente la disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d'uso personale. Recepimento della direttiva 2005/79/CE

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D.L. 18/05/2006,

n. 181,

art. 1, co. 9-quinquies

D.P.R. 08/06/2007, n. 108

(G.U. 25/07/2007, n. 171)

Regolamento recante riordino della Commissione per le adozioni internazionali

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L. 27/12/2006, n. 296,

art. 1, co. 412

D.P.C.M. 13/04/2007,

(G.U. 03/07/2007, n. 152)

Linee guida per l'attuazione delle disposizioni contenute nell'articolo 1, commi da 404 a 416 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007)

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L. 04/02/2005,

n. 11,

art. 13, co. 1

D.M. 28/03/2007,

(G.U. 13/07/2007, n. 161)

Recepimento della direttiva 2007/10/CE della Commissione del 21 febbraio 2007 di modifica dell'allegato II alla direttiva 92/119/CEE del Consiglio del 17 dicembre 1992, inerente le misure da intraprendere all'interno delle zone di protezione a seguito di focolai di malattia vescicolare dei suini

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D.Lgs. 30/07/1999,

n. 303, art. 7

D.P.C.M. 21/06/2007,

(G.U. 28/07/2007, n. 174)

Istituzione del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica

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L. 27/07/2000, n. 212,

art. 11, co. 5

D.M. 08/06/2007, n. 98

(G.U. 18/07/2007, n. 165)

Regolamento recante modifiche al decreto del Ministro delle finanze 26 aprile 2001, n. 209, concernente la determinazione degli organi, delle procedure e delle modalità di esercizio dell'interpello e dell'obbligo di risposta da parte dell'Amministrazione finanziaria di cui all'articolo 11, comma 5, della legge 27 luglio 2000, n. 212

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D.Lgs. 30/07/1999,

n. 303,

art.10,

co. 6-quinquies

D.P.C.M. 01/06/2007, n. 110

(G.U. 27/07/2007, n. 173)

Nuovo Regolamento per la gestione delle spese del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione

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D.Lgs. 30/07/1999,

n. 303,

art. 8, co. 1

D.P.C.M. 04/07/2007,

(G.U. 26/07/2007, n. 172)

Modificazioni al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 dicembre 2002, concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri

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L. 23/12/2005 n. 266, art.1,

co. 345

D.P.R. 22/06/2007 n. 116

(G.U. 02/08/2007 n.18)

Regolamento di attuazione dell'articolo 1, comma 345, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, in materia di depositi dormienti

//

L. 01/03/2006 n. 67,

art. 4, co.2

D.M. 21/06/2007

(G.U. 06/08/2007 n.181)

Associazioni ed enti legittimati ad agire per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità, vittime di discriminazioni

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D.P.R. 03/04/2006 n.180, art.

2, co. 1

D.P.C.M. 27/07/2007

(G.U. 07/08/2007 n.182)

Modalità di raccordo tra gli uffici della Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e le prefetture-Uffici territoriali del Governo, ai sensi dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 3 aprile 2006, n. 180

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L. 27/12/2006 n. 296, art. 1, co. 622

D. M. 22/08/2007 n.139

(G.U. 31/08/2007 n.202)

Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

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D.L. 04/07/2006 n. 223,

art. 29, co.2

D.P.R. 14/05/2007 n.115

(G.U. 01/08/2007 n.177)

Regolamento per il riordino della Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

1/11/06

L. 27/12/2006 n. 296,

art.1, co. 894

D.M. 18/06/2007

(G.U. 04/08/2007 n.180)

Attuazione dell'articolo 1, comma 894, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), concernente il Fondo per il sostegno agli investimenti per l'innovazione negli enti locali

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D.Lgs. 01/08/2003, n.259, art.14, co.1

D.M. 12/07/2007

(G.U. 02/08/2007 n.178)

Modifica al vigente piano nazionale di ripartizione delle frequenze

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L. 03/05/1999 n. 124, art. 4, co.5

D.M. 13/06/2007 n..131

(G.U. 22/08/2007 n.194)

Regolamento recante norme per il conferimento delle supplenze al personale docente ed educativo, ai sensi dell'articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124.

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D.Lgs. 30/04/1992,

n. 285, art.145, co. 6-bis

D.M. 15/08/2007

(G.U. 23/08/2007 n.195)

Attuazione dell'articolo 3, comma 1, lettera b) del decreto-legge 3 agosto 2007, n. 117, recante disposizioni urgenti modificative del codice della strada per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione.

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L. 28/05/2007 n. 68,

art.1, co. 2

D.M. 26/07/2007

(G.U. 06/08/2007 n.181)

Modalità di presentazione della dichiarazione di presenza resa dagli stranieri per soggiorni di breve durata per visite, affari, turismo e studio di cui alla legge 28 maggio 2007, n. 68

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L. 13/05/1999 n. 133,

art. 16, co. 1

D.M. 06/08/2007 n.129

(G.U. 18/08/2007 n.191)

Regolamento recante modifiche al decreto del Ministro delle finanze 2 agosto 1999, n. 278, e successive modificazioni ed integrazioni, recante norme concernenti l'istituzione di nuove scommesse a totalizzatore, ai sensi dell'articolo 16 della legge 13 maggio 1999, n. 133.

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L. 13/05/1999 n. 133,

art. 16, co. 1

D.M. 06/08/2007 n.128

(G.U. 18/08/2007 n.191)

Regolamento recante modifiche al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 19 giugno 2003, n. 179, e successive modificazioni ed integrazioni, recante norme concernenti la disciplina dei concorsi pronostici su base sportiva.

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