Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Controllo Parlamentare
Titolo: L'attività di controllo parlamentare n. 10/XV giugno 2007
Serie: L'attività di controllo parlamentare    Numero: 6    Progressivo: 2007
Data: 30/06/2007

Notiziario mensile

Numero 10/XV – giugno 2007

 

 

 

 

L’attività di controllo

parlamentare

 

 

 

 

 

MONITORAGGIO DI:

 

ATTI DI INDIRIZZO

E DI CONTROLLO

 

NOMINE GOVERNATIVE

 

RELAZIONI AL PARLAMENTO

PIANI DI RIPARTO

E ALTRI ADEMPIMENTI

 

a cura del Servizio per il Controllo parlamentare

 

Camera dei deputati

 

 

 

 

  

 

N.B.: I DATI CONTENUTI NEL PRESENTE NOTIZIARIO SONO RELATIVI AL MESE

DI  GIUGNO 2007

 

 

 

 

 

INDICE


 

AVVERTENZA. 1

Sezione I5

A) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO.. 5

B) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI CONTROLLO.. 5

In evidenza a giugno. 7

A) Monitoraggio degli atti di indirizzo. 13

Note trasmesse nel mese di giugno in attuazione di atti di indirizzo

Presidenza del Consiglio dei Ministri15

Ministero degli affari esteri19

Ministero della difesa. 27

Ministero dell’economia e delle finanze. 31

Ministero delle infrastrutture. 33

Ministero dell’interno. 39

Ministero del lavoro e della previdenza sociale. 45

Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali49

Ministro per le politiche europee

Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione

Ministero dello sviluppo economico. 61

B) Monitoraggio degli atti di controllo. 65

Comunicazioni pervenute nel mese di giugno a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo  66

Ministero per i beni e le attività culturali67

Ministero della difesa. 68

Segnalazioni al Governo conseguenti a risposte rese ad atti di sindacato ispettivo. 71

Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare. 71

Ministero della difesa. 73

Ministero dell’economia e delle finanze. 74

Ministero della giustizia. 75

Ministero delle infrastrutture. 76

Ministero dell’interno. 79

Ministero del lavoro e della previdenza sociale. 80

Ministero della pubblica istruzione. 82

Ministero della salute. 83

Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione relative al mese di giugno 2007  85

Sezione II87

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI87

In evidenza a giugno. 89

a) Principali cariche scadute nel periodo 1° – 30/6/2007. 93

b) Principali cariche in scadenza nel periodo 1° – 31/7/2007. 96

c) Proposte di nomina presentate per il parere e monitoraggio delle successive nomine governative  101

d) Comunicazioni di nomine effettuate. 111

Sezione III117

RELAZIONI AL PARLAMENTO ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO DA OBBLIGO DI LEGGE. 117

In evidenza a giugno. 119

a) Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento. 127

b) Piani e atti di riparto di risorse economiche. 159

c) Monitoraggio sull’emanazione degli atti normativi185


AVVERTENZA

 

 

            Questa pubblicazione trae origine dal lavoro svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sul monitoraggio di vari tipi di adempimenti governativi nei confronti del Parlamento, per offrire notizie, dati statistici ed altre informazioni utili per l’attività parlamentare.

            A tal fine il notiziario è stato suddiviso in tre sezioni in modo da considerare analiticamente gli adempimenti governativi a fronte di obblighi derivanti da leggi ovvero da deliberazioni e iniziative non legislative della Camera dei deputati, nonché dalla trasmissione degli atti per i quali è prevista l’espressione di un parere parlamentare.

 

            La sezione I consta di due parti.

Nella parte A) viene presa in esame l’attuazione data dai diversi Ministeri agli impegni contenuti in atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni in Assemblea e in Commissione, ordini del giorno accolti, accolti come raccomandazione dal Governo e/o approvati dall’Assemblea o dalle Commissioni). Delle note di attuazione trasmesse dalle amministrazioni di volta in volta competenti si dà conto tramite schede che ne riassumono i contenuti ponendoli a raffronto con gli impegni assunti dal Governo con gli atti di indirizzo cui le note si riferiscono, precedentemente sollecitate dal Servizio per il controllo parlamentare.

L’andamento delle attuazioni viene illustrato anche attraverso un prospetto statistico che fornisce, con cadenza periodica, il rapporto percentuale tra atti segnalati e attuazioni pervenute dalle amministrazioni, nonché tramite grafici che “fotografano” in che misura i diversi Ministeri hanno fornito risposta, fino alla data considerata, agli impegni di rispettiva competenza.

Nella parte B) si analizzano le comunicazioni trasmesse, sempre nel periodo considerato, dai dicasteri a seguito delle segnalazioni operate dal Servizio per il controllo parlamentare, attraverso un’attenta lettura degli atti parlamentari, di ulteriori iniziative prospettate dai rappresentanti del Governo in sede di risposta ad atti di sindacato ispettivo (interrogazioni e interpellanze). Sempre in questa parte della pubblicazione si dà conto delle nuove segnalazioni operate nel periodo considerato, riportando la citazione testuale del resoconto parlamentare utilizzata per individuare ulteriori adempimenti che potranno formare oggetto di successive comunicazioni dei Ministeri competenti.

 

La sezione II dà conto delle proposte di nomina trasmesse per l’espressione del parere parlamentare ovvero delle comunicazioni fornite dal Governo circa le avvenute nomine presso enti, effettuate nei casi previsti dalla legge 24 gennaio 1978, n. 14, nonché delle cariche scadute nel periodo in esame e di quelle in scadenza nel periodo successivo. Inoltre viene monitorato l’esito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari di entrambe le Camere in sede di nomina da parte del Governo.

La sezione cerca quindi di fornire un quadro della situazione delle nomine governative in molti enti pubblici o privatizzati tramite l’utilizzo di una banca dati istituita negli ultimi mesi del 2002 dal Servizio per il controllo parlamentare per colmare una lacuna sentita non solo a livello parlamentare. Tale banca dati viene implementata dal Servizio stesso tramite la ricerca e l’esame di documenti di varia provenienza (prevalentemente parlamentare e governativa) nonché il contatto diretto con i Ministeri competenti per le nomine e con gli enti stessi. Lo scopo è appunto quello di fornire dati di non facile reperibilità, ordinati in modo cronologicamente e logicamente coerente per far sì che l’utente possa meglio orientarsi in un campo vario e complesso. In tal modo è possibile disporre, mese per mese, di uno scadenzario delle principali nomine che dovranno poi essere rinnovate ed avere notizia dell’esito dei pareri espressi dalle competenti Commissioni. Vengono poi fornite informazioni essenziali sulle procedure di nomina, sui riferimenti normativi e sulle principali caratteristiche degli enti stessi.

La sezione III consta di tre parti.

Nella prima parte si illustrano gli esiti del monitoraggio svolto sulle relazioni al Parlamento, distinte tra “governative” e “non governative”, delle quali viene redatto un prospetto statistico che fornisce il rapporto tra il numero di quelle in carico e di quelle trasmesse dal Governo nei tempi previsti.

Segue quindi l’elencazione:

delle relazioni “in ritardo”, ossia quelle la cui trasmissione era prevista nel periodo preso in considerazione dalla pubblicazione, ma non inviate dai Ministeri o, nel caso delle relazioni non governative, dalle autorità competenti, considerando cheper relazione “in ritardo” si intende:

-          nel caso in cui la legge istitutiva preveda la trasmissione della relazione in termini precisi e definiti (ad esempio “entro il 31 dicembre di ogni anno”), la relazione è considerata in ritardo a partire dal giorno successivo;

-          nel caso in cui la legge stabilisca scadenze temporali senza fare riferimenti specifici (ad esempio “ogni anno”), la relazione è considerata in ritardo se non è trasmessa entro la fine del periodo successivo di riferimento. Ad esempio, in caso di frequenza annuale, la relazione per l’anno 2006 deve essere trasmessa entro la fine del 2007. Nel caso di relazione semestrale, entro la fine del semestre successivo a quello a cui deve riferirsi la relazione: ad esempio, la relazione riferita al primo semestre del 2007 deve pervenire entro la fine del secondo semestre dello stesso anno. Per le relazioni ultrannuali si applica comunque il termine dell’anno successivo;

 delle relazioni pervenute nei termini;

 delle relazioni di nuova istituzione, ossia previste da disposizioni entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal Bollettino.

Va infine puntualizzato che, ai fini della compilazione della statistica complessiva, non si tiene conto delle relazioni a frequenza irregolare nonché di quelle eventuali (ad esempio previste solo a seguito di eventi particolari).

La seconda parte della Sezione III analizza piani e atti di riparto di risorse economiche sui quali è previsto il parere delle Commissioni parlamentari competenti. Di tali piani viene illustrato il contenuto nonché i pareri eventualmente espressi nel periodo considerato sia dalla Camera che dal Senato. Si dà inoltre conto dell’atto emanato dal Governo, evidenziando, se del caso, eventuali difformità rispetto agli orientamenti manifestati dalle Commissioni parlamentari

Da tale analisi possono ricavarsi utili indicazioni sulle effettive modalità di utilizzo delle risorse finanziarie utilizzabili dai Ministeri.

Nella terza parte della Sezione si elencano gli atti normativi emanati dal Governo nel periodo in esame, distinti tra decreti legislativi ed altri atti normativi.

            Le informazioni riportate sono tratte dalle banche dati gestite dal Servizio per il controllo parlamentare, alimentate sulla base dei dati contenuti nelle Gazzette Ufficiali, degli atti parlamentari, nonché delle informazioni acquisite direttamente dai Ministeri. Per quanto riguarda il monitoraggio degli atti normativi, le informazioni riportate sono ricavate dalla banca dati dell’Osservatorio legislativo, gestita dal Servizio Studi.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione I

 

A) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO

 

B) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI CONTROLLO

 

 

 

 

 

 

 

La presente Sezione consta di due parti. Nella parte A) si dà conto delle note trasmesse dai diversi Ministeri in attuazione di atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno). Nella parte B) vengono monitorate sia le note pervenute nel periodo considerato a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo, sia le segnalazioni al Governo conseguenti a risposte rese ad atti di sindacato ispettivo



In evidenza a giugno

 

Le attuazioni governative:

 

Nel mese di giugno 2007 sono pervenute al Servizio per il controllo parlamentare 35 note governative di attuazione di atti di indirizzo, quasi esclusivamente ordini del giorno (con l’eccezione di tre risoluzioni concernenti, rispettivamente, la ferma annuale degli ufficiali in ferma prefissata dell’Arma dei carabinieri, la tutela del settore bieticolo-saccarifero nazionale ed il Piano strategico della zona industriale di Porto Marghera). Il dato di giugno si colloca in linea con quello del mese precedente (a maggio le note trasmesse sono state 31), confermando che il picco segnato nel mese di aprile con 65 attuazioni (di cui ben 19 del Ministero delle infrastrutture) non ha, al momento, avuto seguito.

Le note in questione sono state trasmesse dalla Presidenza del Consiglio e dai Ministeri degli affari esteri, della difesa, dell’economia e delle finanze, delle infrastrutture, dell’interno, del lavoro e della previdenza sociale, delle politiche agricole, alimentari e forestali, della pubblica istruzione, della salute, della solidarietà sociale e dai ministri per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione e per le politiche europee.

Se si prende in considerazione il rapporto tra il numero complessivo di attuazioni e il novero dei Ministeri attuanti, si rileva che le amministrazioni degli affari esteri e delle infrastrutture, entrambe le quali hanno dato seguito a sei impegni di competenza, hanno fatto registrare nel periodo considerato, insieme alla Presidenza del Consiglio (che ha trasmesso cinque note) il maggior numero di attuazioni. Peraltro, il Ministero delle infrastrutture conferma l’orientamento, già evidenziato nei mesi scorsi, ad adempiere ad impegni riferiti alla legge finanziaria per il 2007 che , in questo mese, oltre ad avere ad oggetto importanti vie di comunicazione autostradale e ferroviaria, riguardano una problematica profondamente avvertita a livello sociale quale il completamento della messa in sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riguardo a quelli che insistono in aree sismiche.

Tra le attuazioni trasmesse dalla Presidenza del Consiglio, una attiene all’impegno a trovare un’intesa tra più Ministeri al fine di favorire una sollecita approvazione delle proposte di legge per l’istituzione del Garante dell’infanzia, obiettivo che la stessa Presidenza nella nota di attuazione colloca nell’ambito di quelle politiche per l’infanzia e l’adolescenza cui il Programma dell’Unione conferisce carattere di priorità.

La Presidenza ha dato inoltre attuazione a più ordini del giorno che affrontano il tema della qualità della produzione normativa attraverso il ricorso all’analisi tecnico-normativa e di impatto della regolamentazione, dando conto, in particolare, dell’intento del competente dipartimento di semplificare ed aggiornare i contenuti di detta analisi.

I sei ordini del giorno cui ha dato seguito il Ministero degli affari esteri sono tutti riferiti all’A.C. 2193, divenuto legge n. 38 del 2007, recante proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie ed internazionali. Tre di tali ordini del giorno – e di conseguenza le relative attuazioni – riguardano, sotto profili tra loro diversi ma tali da integrarsi in un quadro più ampio, i criteri e le modalità di scelta e di impiego di personale destinato, a vario titolo, a collaborare con gli operatori italiani nelle aree di svolgimento delle missioni, ossia in Iraq ed Afghanistan. Due attuazioni toccano specificatamente l’azione italiana nel secondo dei Paesi richiamati, con riferimento specifico al sostegno in favore dell’Afghanistan Indipendent Human Rights Commission, anche in prospettiva dello svolgimento a Roma, in luglio, della Conferenza sull’Afghanistan, ed al finanziamento del microcredito all’imprenditoria afgana. Tale ultimo tema si ricollega a quello della tutela della popolazione femminile in quell’area, marginalmente affrontato anche dalla nota di attuazione con cui il Ministero degli affari esteri dà conto dell’impegno a rispettare il principio della pari opportunità tra uomo e donna nella stipula di contratti con personale estraneo alla pubblica amministrazione nelle zone di missione umanitaria.

Alle questioni appena richiamate si riconnettono direttamente tre delle quattro attuazioni trasmesse dal Ministero della difesa, che infatti attengono anch’esse ad atti di indirizzo riferiti alla legge n. 38 del 2007. Tali attuazioni hanno ad oggetto essenzialmente misure volte a garantire un efficace impiego delle risorse italiane (di mezzi ed umane) impegnate in Afghanistan e la sicurezza del contingente nazionale. Le attuazioni in questione presentano la non irrilevante peculiarità di essere state precedute da un sopraluogo del ministro della difesa nella zona delle operazioni, dei cui esiti lo stesso ministro ha riferito diffusamente nel corso di un’audizione, svoltasi lo scorso 15 maggio, presso le Commissioni riunite esteri e difesa di Camera e Senato.

Dal Ministero dell’interno sono pervenute quattro note, tra le quali quella che dà seguito all’ordine del giorno Martusciello n. 9/1746-bis/341 tocca profili di spiccato contenuto sociale. In tale nota, infatti, l’amministrazione dell’interno fornisce un’ampia disamina delle azioni intraprese per diffondere la cultura della legalità tra i giovani nella città e nella provincia di Napoli, con particolare riguardo alla realizzazione di centri di aggregazione per i minori a rischio. Nella medesima nota si illustrano, inoltre, le iniziative volte ad incrementare la dotazione delle Forze dell’ordine.

Questioni di tutt’altra natura, ma di evidente ricaduta sociale, sono quelle affrontate nell’attuazione con cui sempre il Ministero dell’interno adempie all’impegno assunto con l’accoglimento dell’ordine del giorno Marinello n. 9/2081/1, concernente la tutela delle radici storico-culturali del popolo italiano in ordine alla possibilità che l’apertura verso altre espressioni culturali – evidentemente connessa al fenomeno dei flussi migratori che interessa tutta la realtà del mondo europeo ed occidentale – travalichi verso il relativismo culturale, con una perdita dell’identità culturale soprattutto da parte dei giovani. Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno riferisce l’esito del lavoro svolto dal Comitato scientifico, istituito con decreto della stessa amministrazione, incaricato di elaborare la proposta di Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione. Nella nota si rappresenta che detto documento, approvato dal ministro, di cui sono stati resi pubblici i contenuti ed il cui testo viene trasmesso in allegato alla nota, costituirà strumento di ispirazione ed orientamento dell’amministrazione nelle relazioni con le comunità degli immigrati e religiose ai fini dell’integrazione e per favorire la coesione sociale.

Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha trasmesso una sola nota con cui, peraltro, si dà attuazione non ad un ordine del giorno, ma alla risoluzione conclusiva Maderloni n. 8/00048, accolta dal Governo ed approvata dalla Commissione agricoltura il 4 aprile 2007. Tale attuazione assume una specifica rilevanza in quanto illustra gli indirizzi e le azioni del Governo, anche in ambito internazionale, nei confronti dell’intero settore bieticolo-saccarifero italiano. Nella nota in questione, in particolare, si descrive brevemente anche la situazione dei diversi stabilimenti coinvolti nel processo di riconversione delineato con il Piano per la razionalizzazione e la riconversione del comparto.

Anche la nota trasmessa dal Ministero dello sviluppo economico dà attuazione ad una risoluzione conclusiva , precisamente la n. 8/00031, approvata dalla Commissione Attività produttive il 24 gennaio 2007. Gli elementi forniti descrivono il percorso che ha portato alla sigla, il 14 dicembre 2006, da parte del ministro Bersani, delle istituzioni venete, delle organizzazioni sindacali, delle aziende e delle associazioni di categoria del Protocollo di intesa su Porto Marghera, con cui è stato promosso il superamento degli ostacoli che per anni hanno impedito l'attuazione dell'Accordo di Programma per la chimica di Marghera del 1998.

Nel rimandare all’illustrazione delle singole note per quanto attiene agli argomenti non espressamente richiamati in queste considerazioni, si rileva che anche in questo mese, come già nel precedente, è elevata la quota di adempimenti riferiti alla legge finanziaria 2007: su 35 attuazioni pervenute, infatti, 12 danno seguito ad ordini del giorno riferiti a detta legge (nel mese di maggio sono state leggermente più numerose, ossia 15 su 31 attuazioni).

Infine, nel periodo considerato sono state solo due le comunicazioni pervenute a seguito del monitoraggio svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sulle risposte ad atti di sindacato ispettivo, trasmesse dai Ministeri per i beni e le attività culturali e della difesa.

La prima amministrazione ha fornito ulteriori elementi in aggiunta a quelli rappresentati il 18 gennaio 2007 dal sottosegretario Mazzonis nel rispondere all’interpellanza Barani n. 2/00240 in merito alla lottizzazione prevista nel comune toscano di Chiantigiano. La problematica affrontata non ha portata localistica perché investe la tutela di un’area di evidente valenza paesaggistica e culturale quale quella del territorio del “Chianti classico”.

La comunicazione del Ministero della difesa affronta il rilevante tema della salvaguardia della salute collettiva, in questo caso minacciata dalla mancata bonifica ambientale della tipografia dell’Arsenale della Marina militare di Taranto, con gravi rischi per la salute dei lavoratori interessati. Con la comunicazione in questione l’amministrazione della difesa rende noti ulteriori elementi in merito alla situazione rappresentata con l’interrogazione Duranti n. 5/00633 rispetto a quelli già esposti dal sottosegretario Casula nel rispondere alla richiamata interrogazione nella seduta della Commissione difesa del 1° febbraio 2007. In particolare, si forniscono assicurazioni in merito all’avvenuta bonifica e dati confortanti quanto all’esito di analisi di laboratorio sul personale dipendente, finalizzate ad evidenziare un’eventuale presenza di piombemia.

 

I nostri solleciti:

 

Nel periodo considerato (*) il Servizio per il controllo parlamentare ha sollecitato ai Ministeri competenti l’attuazione di 12 ordini del giorno, dei quali:

 

9 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 77 del 2007, recante “Delega legislativa per il recepimento delle direttive 2002/15/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell' 11 marzo 2002, 2004/25/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004 e 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, nonché per le disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 191, di attuazione della direttiva 2002/98/CE (A.C. 2600). Al Ministero dell’economia e delle finanze sono stati inviati 6 atti, al Ministero dei trasporti 3 ed al Ministero del lavoro e della previdenza sociale 1 (**).

 

3 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 68 del 2007 concernente “Disciplina dei soggiorni di breve durata degli stranieri per visite, affari, turismo e studio” (A.C. 2427). Al Ministero dell’interno sono stati inviati 3 atti ed al Ministero per le politiche europee 1.


Inoltre, sono state segnalate:

 

- al Ministero degli affari esteri le risoluzioni in Commissione De Zulueta ed altri n. 7/00185, e D’Elia ed altri n. 7/00196 e 7/00209; le mozioni Ranieri ed altri n. 1/00179, Zacchera ed altri n. 1/00180, De Zulueta ed altri n. 1/00181 e Volontè ed altri n. 1/00161;

- al Ministro per gli affari regionali la risoluzione in Commissione Realacci ed altri n. 7/00197;

- al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare le risoluzioni in Commissione Realacci ed altri n. 7/00186 e n. 7/00197, la risoluzione conclusiva in Commissione Realacci ed altri n. 8/00057 e le risposte rese alle interpellanze Fasciani ed altri n. 2/00502 e Crisci ed altri n. 2/00505;

 - al Ministero per i beni e le attività culturali la risoluzione conclusiva in Commissione Folena ed altri n. 8/00063;

- al Ministero della difesa le risoluzioni conclusive in Commissione Realacci ed altri n. 8/00056, Rugghia n. 8/00058 e Fallicaed altri n. 8/00059, nonché la risposta resa all’interrogazione Papinied altri n. 5/01046;

- al Ministero dell’economia e delle finanze le risoluzioni conclusive in Commissione Realacci ed altri n. 8/00056, Misuracaed altri n. 8/00060 e Raiti ed altri n. 8/00062, nonché la risposta resa all’interrogazione Fugatti n. 5/01061;

- al Ministero della giustizia la risposta resa all’interrogazione Angelo Piazza n. 3/00942;

- al Ministero delle infrastrutture la risoluzione in Commissione D’Elia ed altri n. 7/00179, la risoluzione conclusiva in Commissione Realacci ed altri n. 8/00056, nonché le risposte rese all’interpellanza Crisci ed altri n. 2/00505 ed alle interrogazioni Barani n. 3/00845 e Lovelli ed altri n. 3/00938;

- al Ministero dell’interno la risposta resa all’interpellanza Leoluca Orlando n. 2/00563;

- al Ministero del lavoro e della previdenza sociale le risoluzioni in Commissione Motta ed altri n. 7/00140 e Pagliarinied altri n. 7/00173 e le risposte rese alle interrogazioni Pisicchio n. 3/00886 e Napoletano n. 3/00986;

- al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali la risoluzione conclusiva in Commissione Misuraca ed altri n. 8/00060;

- al Ministero della pubblica istruzione la risposta resa all’interrogazione Fabris n. 4/02125;

- al Ministero della salute le risposte rese alle interrogazioni La Russa n. 3/00888 e Trupia n. 5/01070;

- Al Ministero dello sviluppo economico la risoluzione conclusiva in Commissione Ceccuzzi ed altri n. 8/00061.

 

Rispetto al mese di maggio 2007 risulta ancora diminuito il numero degli ordini del giorno sollecitati ai fini dell’attuazione (125 ad aprile, 38 a maggio e solo 12 a giugno), mentre risulta pressoché analogo (29 a maggio e 24 a giugno) il numero di trasmissioni relative a mozioni e risoluzioni.

 

(*) Gli ordini del giorno vengono sollecitati ai Ministeri competenti quando la legge cui si riferiscono viene pubblicata sulla Gazzetta ufficiale.

 

(**) La somma degli atti inviati ai diversi Ministeri non coincide necessariamente con il totale segnalato in quanto il medesimo atto può investire la competenza di più amministrazioni e quindi essere segnalato ai fini dell’attuazione a più di un dicastero.


 

Sezione I

 

A) Monitoraggio degli atti di indirizzo

 

Note trasmesse nel mese di giugno in attuazione di atti di indirizzo

 

-        Istituzione del Garante per l’infanzia;

-        Misure a favore delle popolazione delle regioni Umbria e Marche colpite dal sisma del 26 settembre 1997;

-        Inserimento nei testi normativi dell’analisi tecnico-normativa;

-        Stipula del contratto con una società di sicurezza privata in Iraq;

-        Incremento dei fondi destinati allo smaltimento con particolare attenzione alla bonifica delle aree minate del Darfur;

-        Selezione di organizzazioni non governative impegnate in interventi umanitari;

-        Iniziative volte ad incentivare l’attività dell’Afghanistan Indipendent Human Rights Commission;

-        Finanziamento del microcredito in favore dell’imprenditoria afgana;

-        Rispetto del principio delle pari opportunità nella stipulazione dei contratti con personale estraneo alla Pubblica Amministrazione in zone di missioni umanitarie;

-        Riduzione della tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in favore degli utenti che abbiano sostenuto spese per interventi comportanti minore produzione di rifiuti;

-        Contributi alle società cooperative;

-        Ferma annuale degli ufficiali in ferma prefissata dell’Arma dei carabinieri;

-        Iniziative volte ad assicurare un efficace impiego degli assetti aerei dislocati in Afghanistan nell’ambito delle operazioni NATO;

-        Misure volte a garantire l’efficacia dell’azione e la sicurezza del contingente italiano impegnato in Afghanistan;

-        Messa in sicurezza degli edifici scolastici;

-        Destinazione di risorse per la realizzazione delle opere di ambientalizzazione del nuovo passante autostradale di Mestre;

-        Finanziamento delle opere di ricostruzione nelle zone terremotate di Basilicata e Campania;

-        Finanziamento delle opere infrastrutturali nella tratta ferroviaria Av/Ac Genova-Milano (Terzo valico di Giovi);

-        la Presidenza della Conferenza Stato città ed autonomie locali;

-        Interventi nella città e nella provincia di Napoli;

-        Assunzione a tempo  indeterminato di vigili urbani stagionali;

-        Tutela delle radici storico-culturali del popolo italiano;

-        Emanazione di decreti legislativi di recepimento di direttive comunitarie;

-        Iniziative per evitare ulteriori controversie tra lo Stato e la regione Abruzzo in materia di sgravi contributivi;

-        Tutela del settore bieticolo-saccarifero nazionale;

-        Iniziative per assicurare continuità di gestione per i servizi i cui contratti sono stati stipulati ai sensi dell’articolo 23, comma 2, della legge n. 62 del 2005;

-        Adempimenti relativi alla predisposizione di liste di dipendenti pubblici in esubero;

-        Piano strategico della zona industriale di Porto Marghera;

-        Destinazione di risorse al sostegno di interventi a favore delle aziende operanti in taluni settori produttivi;

-        Ruolo delle commissioni provinciali per l’artigianato in relazione all’apertura semplificata delle nuove attività.


Presidenza del Consiglio dei Ministri

 

Note di attuazione pervenute

 

Istituzione del Garante per l’infanzia

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/104

Buontempo

Assemblea

14/06/2007

I e XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, impegnava l’esecutivo a trovare un'intesa tra i ministri del lavoro e della previdenza sociale, della solidarietà sociale, delle politiche per la famiglia e per le politiche giovanili e attività sportive, al fine di adottare tutte le opportune iniziative volte ad una sollecita approvazione delle proposte di legge per l'istituzione del Garante dell'infanzia.

Nella nota di attuazione la Presidenza del Consiglio dei ministri riferisce che il Governo - coerentemente con i propri propositi, nonché per adempiere ai numerosi atti ed impegni assunti a livello internazionale ed europeo - aveva già individuato le politiche sociali per l'infanzia e l'adolescenza quali impegni prioritari nell'ambito del Programma dell'Unione. Pertanto, il dicastero della solidarietà sociale ha già manifestato il proprio favore affinché la Commissione parlamentare per l'infanzia avvii l'iter della discussione delle proposte di legge presentate in Parlamento.

 

 

Misure a favore delle popolazioni delle regioni Umbria e Marche colpite dal sisma del 26 settembre 1997

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/216

Forlani

Assemblea

20/06/2007

I

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a sollecitare il Commissario straordinario a farsi carico dei bisogni delle popolazioni delle regioni Umbria e Marche, e più in particolare a far sì che i soggetti colpiti dal sisma del 26 settembre 1997, individuati dall'ordinanza del ministro per il coordinamento della protezione civile del 22 dicembre 1997, n. 2728, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 1997, destinatari dei provvedimenti agevolativi in materia di versamento delle somme dovute a titolo di tributi e contributi, regolarizzino la propria posizione relativa agli anni 1997, 1998, 1999 a partire dal 1° gennaio 2008.

Nella nota di attuazione della Presidenza del Consiglio dei ministri si ricorda che la fonte primaria che ha disposto i provvedimenti agevolativi in questione è da rinvenirsi nell’ordinanza ministeriale n. 2668 del 1997, articolo 14, commi 1, 2 e 3.

Successivamente, il rinvio dei termini per la restituzione è stato previsto sempre con ordinanze ministeriali, mentre il differimento della sospensione al 31 dicembre 2007 è stato disposto dall'articolo 1, comma 1012, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007).

La legge n. 290, di conversione del decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263 (Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania), all'articolo 6, comma 1-bis, dispone: “La legge 24 febbraio 1992, n. 225, si interpreta nel senso che le disposizioni delle ordinanze di protezione civile che prevedono il beneficio della sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi assicurativi si applicano esclusivamente ai datori di lavoro privati aventi sede legale ed operativa nei comuni individuati da ordinanze di protezione civile".

L'introduzione di questa norma definisce in senso restrittivo la portata delle sospensioni contributive disposte con ordinanze di protezione civile in occasione di calamità naturali, estendendone l'applicazione anche al terremoto umbro marchigiano e ha prodotto come risultato che INPDAP ha richiesto, con propria circolare n. 1463 del 16 aprile 2007, alle pubbliche amministrazioni il versamento di tutti i contributi sospesi in un'unica soluzione entro tre mesi dall'emanazione della circolare stessa. Successivamente le pubbliche amministrazioni dovranno, ovviamente, rivalersi sui dipendenti per la parte di loro spettanza.

Contro la norma sopra citata pende ricorso avanti alla Corte Costituzionale, avanzato dal TAR del Molise che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale in ragione della disparità di trattamento che la norma crea tra lavoratori subordinati, unicamente sulla base della natura privatistica o pubblicistica del datore di lavoro. La regione Umbria ha proposto ricorso al TAR del Lazio contro la circolare INPDAP sopra citata.


Inserimento nei testi normativi dell’analisi tecnico-normativa

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2534/33

Fratta Pasini

Assemblea

27/06/2007

I

Ordine del giorno

9/2534/34

Bertolini

Ordine del giorno

9/2534/55

Leone

 

Gli ordini del giorno, accolti dal Governo limitatamente al dispositivo nella seduta dell’Assemblea del 10 maggio 2007, impegnavano l’esecutivo a corredare i propri provvedimenti dell’analisi tecnico normativa e di impatto della regolamentazione, nonché ad adoperarsi affinché nell'esercizio della funzione legislativa siano pienamente rispettati la lettera e lo spirito della Carta costituzionale.

Nella nota di attuazione si riferisce che il Presidente del Consiglio dei ministri ha affrontato il tema della qualità della regolazione, sia formale che sostanziale, con la nota n. 2869 dell'11 aprile 2007, ribadendo l'importanza di strumenti quali l'analisi di impatto della regolazione (AIR), che consente di "confezionare norme capaci di risolvere i problemi”, attraverso "una corretta e meditata diagnosi della problematica da trattare", in base alla quale "considerare e motivare adeguatamente le diverse opzioni di intervento".

Lo scorso 30 marzo il Comitato interministeriale per l'indirizzo e la guida strategica delle politiche di semplificazione e di qualità della regolazione ha predisposto (ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito dalla legge 9 marzo 2006, n. 80) il Piano di azione per la semplificazione e la qualità della regolazione sul quale è stato di recente acquisito il parere del Consiglio di Stato e di cui è prossima l'approvazione definitiva in Consiglio dei ministri. Il Piano di azione, tra le iniziative a favore della semplificazione e del miglioramento della qualità della regolazione, propone di dare un nuovo impulso all'effettiva applicazione dell'AIR, attraverso l'azione "Analisi di impatto della regolazione semplificata". L'obiettivo che si intende perseguire, grazie ad una rivisitazione dei contenuti della scheda AIR al fine di rendere il processo di analisi meno complesso e più aderente alle finalità conoscitive del procedimento normativo, è il superamento delle difficoltà che finora hanno ostacolato la piena attuazione dello strumento.

Il Dipartimento per i rapporti con il Parlamento, inoltre, sta, ultimando la predisposizione della relazione annuale del Presidente del Consiglio dei ministri sullo stato di applicazione dell'AIR, ai sensi dell'articolo 14, comma 10, della legge 28 novembre 2005, n. 246. In tale sede, sarà fornito al Parlamento un resoconto sull'applicazione dell'AIR a partire dalla sua introduzione nell'ordinamento italiano, una disamina delle principali difficoltà applicative e l'indicazione delle azioni di imminente adozione a seguito dell'approvazione definitiva del Piano di azione citato.

Con riguardo ai profili di costituzionalità e concernenti l'analisi tecnico-normativa, il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi ha chiarito che, con la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 marzo 2000, il Governo ha previsto la relazione sull'analisi tecnico-normativa al fine di verificare l'incidenza della normativa sull'ordinamento giuridico vigente definendone i contenuti. In particolare, al fine di agevolare gli Uffici legislativi dei vari Ministeri nella redazione, viene indicata una "griglia metodologica per la stesura della relazione tecnico-normativa". Di norma gli schemi di atti normativi sono corredati dalle relazioni previste ed è intenzione del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi promuovere iniziative volte a garantire l'applicazione della citata direttiva nonché ad aggiornarne i contenuti. Si propone, infatti, di integrare alcune indicazioni della "Griglia metodologica” (ad esempio, la verifica di iniziative comunitarie pendenti di analogo contenuto), nonché di semplificare i procedimenti volti ad acquisire elementi di valutazione anche con strumenti informatici.


 

Ministero degli affari esteri

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giugno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

61

Note di attuazione trasmesse

34

rapporto percentuale

56%

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Stipula del contratto con una società di sicurezza privata in Iraq

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/3

Bonelli

Assemblea

19/06/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnava l’esecutivo a riferire in Parlamento in merito: ai criteri di scelta di una società di sicurezza privata già operante in Iraq con personale locale al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità del personale civile presente presso l’Unità di sostegno alla ricostruzione (USR), ai termini del contratto, alle regole alle quali sono sottoposti gli operatori della sicurezza ed al tipo di controllo si farà sul loro operato; impegnava, inoltre, il Governo ad adottare le opportune iniziative normative, anche urgenti, volte a regolamentare la materia nel suo complesso.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri osserva preliminarmente che la decisione di stipulare un contratto con una società di sicurezza privata in Iraq discende soprattutto dalla necessità di garantire all'Unità di sostegno della ricostruzione (USR), fulcro dell'odierno impegno italiano nella ricostruzione civile dell'Iraq, adeguati standard di sicurezza.

In particolare, si rileva che il ritiro del contingente militare nazionale ha reso necessario continuare a garantire il servizio di guardiania per il controllo degli accessi del comprensorio della base aerea di Tallil, nonché la sorveglianza dei magazzini utilizzati per lo stoccaggio di attrezzature e di beni destinati ai progetti a sostegno della popolazione irachena ed un servizio di scorta, dotato di capacità di autotutela, per gli spostamenti tra la sede della USR e le sedi istituzionali irachene.

Inoltre, nella provincia di Dhi Qar, dove sono in corso di attuazione o di prossimo avvio progetti italiani, per un valore di circa 20 milioni di euro, è stata ravvisata l'opportunità di avvalersi anche di strutture in grado di monitorare gli stati di avanzamento degli stessi, attraverso qualificate risorse umane locali.

La presenza di una struttura di supporto, abilitata all'uopo dalle Autorità irachene e della Forza multinazionale competenti, in grado di interagire con tali Autorità per tutti gli aspetti attinenti la sicurezza dei nostri connazionali in servizio presso la USR, è da considerarsi essenziale nell'attuale situazione della provincia del Dhi Qar.

In base alle necessità illustrate, nella nota di attuazione il Ministero riferisce che la società britannica Aegis è stata ritenuta la più idonea ad assolvere ai compiti richiesti.

In particolare, si è tenuto conto dei seguenti elementi: la Aegis ha una comprovata esperienza e conoscenza del terreno nella provincia del Dhi Qar, dove già opera a sostegno di altri organismi internazionali impegnati nella ricostruzione civile; nella gamma delle prestazioni messe a disposizione dalla Aegis è specificatamente inclusa quella di collegamento con le realtà locali per il monitoraggio della ricostruzione con appositi "Reconstruction Liaison Team" a composizione mista, irachena ed espatriata (non italiana), che prevedono anche la presenza di figure in grado di gestire un servizio di pronto soccorso sanitario.

La Aegis dispone di tutte le necessarie abilitazioni e autorizzazioni da parte delle competenti Autorità irachene e della Forza multinazionale ed è una Società di diritto britannico e, pertanto, soggetta alla normativa di un Paese dell'Unione europea in un regime di trasparenza finanziaria e contabile.

Infine, per quanto riguarda le regole alle quali sono sottoposti gli operatori di sicurezza, la Aegis, nello svolgimento delle attività richieste a supporto della USR nel Dhi Qar, deve attenersi alle direttive della competente autorità italiana, nel rispetto delle norme locali applicabili e con modalità che tutelino pienamente l'interesse nazionale anche sotto il profilo relativo al rapporto con la popolazione locale.

 

 

Incremento dei fondi destinati allo sminamento con particolare attenzione alla bonifica delle aree minate del Darfur

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/12

Menia

Assemblea

19/06/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte a garantire l'individuazione delle risorse economico-finanziarie necessarie per incrementare le improcrastinabili operazioni di sminamento, ripartendo i fondi in maniera equa, al fine di destinarli anche al Sudan e al completamento della bonifica delle aree minate in Darfur, mantenendo l'impegno preso, a suo tempo, in sede europea.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri ricorda che l'Italia assicura un contributo finanziario alle operazioni di sminamento condotte in Sudan, attraverso il finanziamento dei programmi dell'UNMAS (United Nations Mine Actions Service). In particolare, il Piano di distribuzione del Fondo per lo sminamento umanitario, istituito con legge 7 marzo 2001, n. 58, prevede per l'anno in corso un contributo per il Sudan di circa 364.000 euro, per il cofinanziamento di programmi di bonifica della viabilità ordinaria nel centro e nel sud del Paese. E', inoltre, in fase di approvazione un ulteriore contributo di 500.000 euro all'UNMAS per attività di sminamento umanitario nella regione dei Monti Nouba, nell'ambito della risposta al Work Plan 2007 delle Nazioni Unite per il Sudan.

Per quanto riguarda la localizzazione geografica degli interventi, le regioni dove è maggiormente segnalata la presenza di campi minati sono il Sud del Sudan e il Sudan orientale. Nella regione del Darfur non sono, per il momento, previsti interventi di bonifica, anche in considerazione della situazione di conflitto ancora in essere nella regione e della conseguente mancanza delle condizioni minime di sicurezza per gli operatori, situazione che non permette di programmare un eventuale intervento prima della proclamazione del cessate il fuoco e dell'apertura di un negoziato tra tutte le parti belligeranti.

 

 

Selezione di organizzazioni non governative impegnate in interventi umanitari

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/30

Pinotti

Assemblea

19/06/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnava l’esecutivo ad attenersi, nella selezione delle organizzazioni non governative nazionali a cui sono affidati gli interventi umanitari previsti dall’A.C. 2193, alla rigorosa applicazione dei criteri fissati dall'articolo 28 della legge 26 febbraio 1987, n. 49.

Nella nota di attuazione si comunica che il Ministero degli affari esteri, tramite la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, competente per materia, continua ad attenersi, per selezionare le Organizzazioni non governative (ONG) idonee, alla rigorosa applicazione dei criteri fissati dalla richiamata legge 26 febbraio 1987 n. 49 e successive modifiche. In particolare, ai sensi dell'articolo 28 della suddetta legge, per il riconoscimento di idoneità viene verificato che tali Organizzazioni siano costituite ai sensi della legislazione nazionale di uno Stato membro dell'Unione europea o di un altro Stato aderente all'Accordo sullo spazio economico europeo; abbiano come fine istituzionale quello di svolgere attività di cooperazione allo sviluppo in favore delle popolazioni del Terzo mondo; non perseguano finalità di lucro; prevedano l'obbligo di destinare tutti i proventi, anche derivanti da attività commerciali accessorie o da altre forme di autofinanziamento, ai fini istituzionali; non abbiano rapporti di dipendenza da enti con finalità di lucro, né siano collegate in alcun modo agli interessi di enti pubblici o privati, italiani o stranieri aventi scopo di lucro; diano adeguate garanzie in ordine alla realizzazione delle attività previste, disponendo anche delle strutture e del personale qualificato necessari; documentino esperienza operativa e capacità organizzativa di almeno tre anni, in rapporto ai Paesi in via di sviluppo, nel settore o nei settori per cui si richiede il riconoscimento di idoneità; accettino i controlli periodici all'uopo stabiliti dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo; presentino i bilanci analitici relativi all'ultimo triennio; documentino la tenuta della contabilità e si obblighino alla presentazione di una relazione annuale sullo stato di avanzamento dei programmi in corso.

 

 

Iniziative volte ad incentivare l’attivitàdell’Afghanistan Indipendent Human Rights Commission

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/1

De Zulueta

Assemblea

27/06/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte a finanziare, anche mediante l'utilizzo dei fondi destinati al settore della giustizia, l'attività dell'Afghanistan Indipendent Human Rights Commission ed a coinvolgere tale ente nella partecipazione alla Conferenza di Roma sulla giustizia in Afghanistan; impegnava altresì il Governo ad avviare un dibattito nelle competenti istanze politiche della Nato volto all'istituzione di un difensore civico al quale possa rivolgersi chiunque abbia subito danni o violazioni dei diritti umani.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri riferisce che l'Italia ha promosso l'iniziativa di una Conferenza ministeriale sul Rule of Law in Afghanistan, che si svolgerà il 2 e 3 luglio a Roma, nel convincimento che senza l'affermarsi della giustizia e dello stato di diritto non ci possano essere sicurezza, sviluppo economico, buon governo e rispetto dei diritti umani.

Il Governo italiano è al momento in attesa di informazioni da parte del Governo afgano circa la composizione della delegazione di quel Paese alla Conferenza e l'inserimento nella stessa anche dell'Afghanistan Independent Human Rights Commission, ritenuta altamente auspicabile.

La Conferenza si svolgerà con la copresidenza dell'Italia, dell'ONU e dello stesso Governo Afgano, e si prefigge l'obiettivo concreto di varare una strategia complessiva per il settore, che prenda le mosse dai lavori preparatori svolti nei gruppi consultivi di Kabul nel campo del Rule of Law. La Conferenza mira altresì a dotare la ricostruzione afgana di strumenti finanziari internazionali specializzati per il settore.

Alla Conferenza sono stati invitati - con una lettera a firma congiunta del Ministro degli esteri italiano, Massimo D'Alema e dell’omologo afgano, Rangin Dadfar Spanta - tutti i membri del Joint Coordination and Monitoring Board, i Paesi e le Organizzazioni internazionali impegnate, assieme al Governo afgano, nella stabilizzazione e nella ricostruzione del Paese, coinvolti altresì nella riforma delle sue istituzioni di giustizia.

Nella nota di attuazione si fa presente che danni e violenze contro i civili, il cui sostegno alle operazioni di pace è requisito essenziale per il loro successo, si pongono in evidente contrasto con la prospettiva sostenuta dal Governo italiano il quale, con riguardo alle recenti attività condotte dalle forze della coalizione sotto comando americano Enduring Freedom nel distretto di Shindand, ha ribadito l'inaccettabilità di interventi simili e richiesto un migliore coordinamento fra Enduring Freedom e ISAF.

Si ricorda, inoltre, che nel quadro del dibattito in seno all'Alleanza, l'Italia sostiene fortemente l'elaborazione di un nuovo approccio concettuale (comprehensive political approach), che miri ad una migliore sinergia fra gli attori impegnati nei teatri di operazione per una rafforzata visione strategica condivisa. Il Governo italiano è impegnato perché si recepisca il principio dell'impegno prioritario della NATO di evitare, sin dalla pianificazione, i potenziali effetti avversi delle operazioni militari sulle popolazioni civili e sulle loro proprietà e di prevedere opportuni meccanismi di assistenza nel caso in cui essi si verifichino.

Con il convinto sostegno italiano la NATO ha inoltre approvato una politica per la lotta al traffico di esseri umani (CTHB), da intendere essenzialmente come codice di condotta restrittivo per le truppe alleate nelle zone di operazione, al fine di prevenire abusi nei confronti delle popolazioni locali. Nel marzo del 2007 il Consiglio Atlantico ha approvato un documento operativo per rendere ancora più efficace l'attuazione di questa politica NATO, volta alla tutela dei civili.

 

 

Finanziamento del microcredito in favore dell’imprenditoria afgana

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/33

Affronti

Assemblea

27/06/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnava l’esecutivo a valutare l'opportunità di utilizzare i fondi destinati alla cooperazione allo sviluppo in Afghanistan anche allo specifico fine di un finanziamento del microcredito in favore dell'imprenditoria afgana.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri sottolinea l’attenzione con cui guarda alla possibilità di inserire nei programmi di cooperazione componenti di microcredito in favore dell'imprenditoria afgana, con particolare riguardo a quella femminile, nella consapevolezza della grande importanza della ripresa dell'occupazione quale strumento di normalizzazione del contesto sociale ed economico afgano.

Tra le iniziative già realizzate si menziona, per esempio, un progetto pilota di formazione ed avviamento professionale femminile, rivolto a un campione di donne tra le più povere ed analfabete che hanno seguito corsi di riparazioni elettriche, assemblaggio di lampade fotovoltaiche, riparazione di telefoni cellulari e taglio e pulitura di gemme. A seguito delle attività di formazione, 37 donne si sono costituite in 4 società registrate presso la Camera di commercio afgana, e 13 hanno avviato un'attività commerciale individuale grazie, anche, alla fornitura di un piccolo prestito volto all'avvio dell'attività professionale.

Si rende inoltre noto che, per quanto riguarda il 2007, è in via di prossima approvazione il finanziamento di un programma dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), di importo pari a 3 milioni di euro, finalizzato al rimpatrio di profughi dall'Iran e dal Pakistan. Le attività tradizionali di assistenza al rientro nelle aree di origine saranno affiancate da azioni tese a favorire un più rapido reinserimento e una maggior sostenibilità delle operazioni di rimpatrio, grazie alla realizzazione di interventi volti alla promozione di attività economiche per la creazione di impiego e di reddito.

 

 

Rispetto del principio delle pari opportunità nella stipulazione dei contratti con personale estraneo alla Pubblica Amministrazione in zone di missioni umanitarie

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/34

Cioffi

Assemblea

27/06/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnava l’esecutivo a garantire che, nella stipulazione dei contratti con personale estraneo alla Pubblica Amministrazione in zone di missioni umanitarie sia rispettato il principio delle pari opportunità tra uomo e donna.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri osserva che l'eliminazione della disparità tra i sessi, con il fondamentale corollario della non discriminazione nelle questioni occupazionali, è una delle priorità settoriali di intervento della Cooperazione italiana. Lo stesso principio ispira, inoltre, la condotta della Cooperazione in tutti gli ambiti d'azione, ivi compresa la stipula di contratti relativi a missioni umanitarie di emergenza.

In occasione di tali missioni, il Ministero degli affari esteri invia personale sul territorio tramite la propria apposita struttura. I suddetti interventi umanitari vengono disposti, tramite appelli internazionali, dagli Uffici UTL in loco, che provvedono, a loro volta, al reperimento e all'assunzione di personale. La ricerca di esperti viene effettuata mediante selezione e conseguente assegnazione dell'incarico al personale iscritto nella banca dati "Esperti Emergenza", i cui criteri selettivi hanno puntuale riferimento all'esperienza e ai titoli acquisiti. Tali criteri vengono individuati e accertati da un'apposita Commissione, la quale provvede a selezionare le diverse professionalità ed esperienze acquisite dai candidati iscritti nella banca dati. Per gli interventi di emergenza gestiti dalle Organizzazioni Internazionali, le organizzazioni interessate possono svolgere tali iniziative mediante le ONG operanti sul territorio, competenti a reperire unità professionali disponibili o presenti in loco. In ogni caso la cornice di trasparenza delle procedure amministrative garantisce il principio delle pari opportunità e ciò, non solo per quanto attiene al personale italiano, ma anche per quello reperito in ambito locale.


Ministero della difesa

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giugno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

26

Note di attuazione trasmesse

11

rapporto percentuale

42%

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Ferma annuale degli ufficiali in ferma prefissata dell’Arma dei carabinieri

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Risoluzione

8/00043

Pinotti

Commissione

14/06/2007

IV

 

La risoluzione conclusiva in titolo, approvata dalla IV Commissione (Difesa) il 22 marzo 2007, impegnava il Governo ad assumere le necessarie iniziative affinché, in attuazione dell’articolo 24, comma 6, lettera a) del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni, sia emanato tempestivamente un decreto dirigenziale al fine di disciplinare l’ammissione all’ulteriore ferma annuale degli ufficiali dell’Arma dei carabinieri che conseguono i trenta mesi di ferma prefissata nell’anno 2007; impegnava inoltre l’esecutivo a consentire agli ufficiali in ferma prefissata dell’Arma dei carabinieri del 6° corso di beneficiare di un trattenimento temporaneo, al fine di procedere allo svolgimento delle procedure per la concessione dell’ulteriore ferma annuale.

Nella nota di attuazione il Ministero della difesa rileva che in attuazione del richiamato articolo 24 del decreto legislativo n. 215, e successive modificazioni, sono in via di definizione le predisposizioni per lo svolgimento della procedura concorsuale volta all'ammissione all'ulteriore ferma annuale degli ufficiali dell'Arma dei carabinieri in ferma prefissata appartenenti al 6° corso (la cui ferma scade il 23 marzo 2007).

Nel frattempo, su richiesta del Comando generale dell'Arma dei carabinieri, la direzione generale per il personale militare ha provveduto al trattenimento in servizio, fino al 23 maggio 2007, degli ufficiali di cui trattasi, per consentire la partecipazione degli stessi alla procedura concorsuale sopra indicata. Il trattenimento è stato poi prorogato al 2 luglio 2007.

 

 

Iniziative volte ad assicurare un efficace impiego degli assetti aerei dislocati in Afghanistan nell’ambito delle operazioni NATO

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/5

Gregorio Fontana

Assemblea

18/06/2007

IV

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte ad assicurare il più efficace impiego degli assetti aerei dislocati in Afghanistan nel quadro delle operazioni NATO, con particolare riferimento agli elicotteri ed alla evacuazione medica.

Nella nota di attuazione il ministro della difesa osserva che per l'evacuazione medica è stato previsto l'impiego del velivolo C-130 dislocato presso l'aeroporto di Herat, ricompreso tra i nove indicati nella relazione tecnica annessa al decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 marzo 2007, n. 3, di proroga della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali (articolo 3, comma 2).

Quanto al più efficace utilizzo degli elicotteri, si è provveduto con l'invio aggiuntivo di cinque A-129 "Mangusta" da impiegare per la scorta degli elicotteri da trasporto già dislocati nel teatro della missione.

 

 

Misure volte a garantire l’efficacia dell’azione e la sicurezza del contingente italiano impegnato in Afghanistan

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/16

Zacchera

Assemblea

18/06/2007

IV

Ordine del giorno

9/2193/22

Fallica

Assemblea

18/06/2007

IV

 

Con gli ordini del giorno in titolo, rispettivamente accolto e accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, si impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte a continuare a dotare i soldati italiani di tutte quelle armi difensive, materiali, veicoli, mezzi aerei e terrestri che possano loro permettere di svolgere al meglio la propria missione e ad assicurare un'adeguata protezione al contingente italiano, nell'ottica di offrire la massima sicurezza possibile al personale utilizzato.

Si impegnava inoltre il Governo a provvedere affinché sia assicurata la massima integrazione delle unità nazionali nel dispositivo militare Nato impegnato in Afghanistan, anche in relazione alle regole di ingaggio adottate, ed affinché le unità militari siano autorizzate, ove richiesto dalla situazione e sulla base delle valutazioni del comando locale, all’uso delle armi di reparto e al diritto di inseguimento quando questo sia considerato necessario al fine di annullare o ridurre la minaccia o il rischio di nuovi atti ostili.

La nota di attuazione del Ministero della difesa si rappresenta che sullo stato della situazione e degli assetti assegnati al contingente militare italiano in Afghanistan il ministro Parisi, dopo avere effettuato una ricognizione in loco, ha dato diffusamente conto nell’ambito di un’apposita informativa alle Commissioni riunite esteri e difesa della Camera e del Senato nella seduta del 15 maggio 2007, i cui contenuti sono integralmente rinvenibili nel resoconto stenografico, cui si rimanda per quanto specificatamente attiene anche all’attuazione degli ordini del giorno in esame.



Ministero dell’economia e delle finanze

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giugno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

258

Note di attuazione trasmesse

16

rapporto percentuale

6%

 


Note di attuazione pervenute

 

Riduzione della tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in favore degli utenti che abbiano sostenuto spese per interventi comportanti minore

produzione di rifiuti

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1922/1

Turco

Assemblea

20/06/2007

VI

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 5 dicembre 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative normative, anche nell'ambito di una più generale riforma del Testo unico ambientale, al fine di prevedere la facoltà, per gli enti impositori, di ridurre la tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani(TARSU) in favore delle utenze, in particolare commerciali ed artigianali, che dimostrino di aver sostenuto spese per interventi tecnico-organizzativi comportanti una accertata minore produzione di rifiuti od un pretrattamento volumetrico, selettivo o qualitativo che agevoli il recupero da parte del gestore del servizio pubblico.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’economia e delle finanze, per quanto di propria competenza, fa presente che la previsione oggetto dell’ordine del giorno può ritenersi già inclusa nell'articolo 238, comma 10, della legge 3 aprile 2006, n. 152, il quale prevede che alla tariffa per la gestione dei rifiuti urbani è applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l'attività di recupero dei rifiuti stessi.

 

Contributi alle società cooperative

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1475/59

D’Ulizia

Assemblea

28/06/2007

V

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 3 agosto 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare idonee e specifiche misure in favore delle imprese cooperative al fine di sostenere il positivo ruolo svolto da tali imprese.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’economia e delle finanze, per quanto di propria competenza, fa presente che il Fondo per lo sviluppo dell'impresa cooperativa (Foncooper) non risulta essere stato rifinanziato dalla legge finanziaria 2007, mentre per quanto riguarda gli interventi e i piani di sostegno delle cooperative, si fa rinvio alla specifica competenza del Ministero dello sviluppo economico.


Ministero delle infrastrutture

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giugno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

65

Note di attuazione trasmesse

37

rapporto percentuale

57%

 


Note di attuazione pervenute

 

Messa in sicurezza degli edifici scolastici

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/269

Ghizzoni

Assemblea

14/06/2007

VIII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo: a destinare nel triennio 2007-2009 maggiori risorse alle esigenze di adeguamento dell’edilizia scolastica, finalizzandone il 50 per cento al completamento delle attività di messa in sicurezza ed a norma degli edifici scolastici; a considerare la possibilità di utilizzarne una quota per l'accensione di mutui da parte dei competenti enti locali sempre per la messa in sicurezza degli edifici.

Nella nota di attuazione il Ministero delle infrastrutture, per quanto di propria competenza, rileva che il comma 21 dell'articolo 80 della legge n. 289 del 2002 prevede l'inserimento, nell'ambito del programma di infrastrutture strategiche (di cui alla legge n. 443 del 2001), di un piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riguardo a quelli che insistono sul territorio delle zone soggette a rischio sismico a valere sui fondi stanziati sul capitolo 7060 del Centro di responsabilità "Gabinetto ed uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro".

Per il raggiungimento di tale obiettivo il Ministero, sulla base delle previsioni normative contenute nel richiamato comma 21 e nell'articolo 3, comma 21, della legge finanziaria n. 350 del 2004, su proposta della Commissione tecnico-scientifica, ha predisposto un primo piano stralcio di importo pari a 193.883.695 euro (corrisponderti ad un limite di impegno quindicennale di 17.316.398,36 euro). Detto piano, previo parere favorevole della Conferenza unificata, è stato approvato dal CIPE con la delibera n. 102 del 20 dicembre 2004.

Nella medesima delibera il CIPE invitava il Ministero a "relazionare di concerto con il Ministro della pubblica istruzione, sull'attuazione del primo programma stralcio ed a segnalare tempestivamente le criticità proponendo le misure atte a superarle". In adempimento a tale invito il Ministero delle infrastrutture ha predisposto le relazioni semestrali al 30 giugno 2006 ed al 31 dicembre 2006.

La prima relazione è già stata esaminata dal CIPE e da quest'ultimo approvata con la delibera n. 143 del 2006, mentre la seconda è stata approvata dalla commissione tecnico-scientifica in data 7 febbraio 2007.

In adempimento di quanto disposto con la delibera CIPE n. 102 del 2004 e con le risorse allo scopo gia destinate, il Ministero delle infrastrutture ha predisposto un secondo programma stralcio che utilizza complessivamente un importo pari a 295.199.000 euro, corrispondenti ad un limite di impegno quindicennale di euro 26.584.601,64.

Nella nota si fa presente, infine, che la legge finanziaria per il 2007 non ha previsto, per il triennio 2007/2009 ulteriori risorse da destinare alle attività in questione.

 

 

Destinazione di risorse per la realizzazione delle opere di ambientalizzazione del nuovo passante autostradale di Mestre

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/33

Cacciari

Assemblea

14/06/2007

VIII-IX

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/66

Picano

 

Gli ordini del giorno, accolti dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 21 dicembre 2006, impegnavano l’esecutivo, in riferimento ai commi 1045 e 1153 dell’A.C. 1746-bis-B (realizzazione di opere infrastrutturali e viarie nella regione Veneto) ad utilizzare le nuove disponibilità finanziarie, capaci di attivare un volume di circa 275 milioni di euro, per attuare anche le opere di ambientalizzazione (corridoio ecologico) del nuovo passante autostradale di Mestre.

Nella nota di attuazione il Ministero delle infrastrutture fa presente che il passante di Mestre costituisce opera di interesse strategico per il Governo come dimostra il suo inserimento nel documento "infrastrutture prioritarie", predisposto dallo stesso dicastero.

Il CIPE, con successive delibere, ha stabilito l'avvio delle procedure per la revisione, concordemente con regione Veneto e gli altri soggetti interessati, delle modalità di realizzazione e gestione dell'opera e, nella seduta del 26 gennaio 2007, ha approvato la proposta del dicastero, concordata con la regione Veneto, per la realizzazione e gestione del passante anche mediante la costituzione di una Società controllata pariteticamente da ANAS e regione Veneto.

Nella nota si riferisce che l’ANAS sta procedendo secondo il cronoprogramma dei lavori sul passante, che verranno completati a cavallo del 2008-2009, ed alla selezione degli enti finanziatori, secondo le regole e le finalità del project financing. Si comunica, infine, che l'ANAS s.p.a. ha rappresentato che nel complesso del progetto dell'infrastruttura saranno ricompresi gli interventi di mitigazione ambientale.

 

Finanziamento delle opere di ricostruzione nelle zone terremotate

di Basilicata e Campania

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/260

Aurisicchio

Assemblea

20/06/2007

VIII-IX

Ordine del giorno

9/1746-bis/360

Ponzo

 

Gli ordini del giorno in titolo, rispettivamente accolto e accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnavano l’esecutivo: a garantire la prosecuzione, ai sensi della legge n. 32 del 1992, del finanziamento pubblico necessario a completare l'opera di ricostruzione privata nelle regioni Basilicata e Campania colpite dagli eventi sismici degli anni 1980-1986 anche a mezzo di specifici contributi quindicennali a favore delle regioni interessate; a disporre proroga del termine di validità delle agevolazioni IVA connesse all'espletamento delle attività di ricostruzione privata in scadenza al 31 dicembre 2006; ad adottare iniziative per gli interventi di adeguamento antisismico di cui all’ordinanza della protezione civile n. 933 del 1986.

Nella nota di attuazione il Ministero delle infrastrutture, per quanto attiene ai profili di propria competenza, fa presente che l'articolo 1, comma 1013 della legge finanziaria 2007 ha previsto per la prosecuzione degli interventi di ricostruzione nei territori delle regioni Basilicata e Campania colpiti dagli eventi sismici del 1980-81 un contributo quindicennale di 3.500.000 euro a favore delle suddette regioni e che da parte del dicastero sono in corso le attività amministrative per le assegnazioni delle risorse in questione ai Comuni interessati.

L'eventuale ulteriore incremento delle risorse finanziarie (sollecitato, in particolare, con l’ordine del giorno Ponzo n. 9/1746-bis/360), auspicato anche dall’amministrazione, dovrà essere valutato dal Ministero dell'economia e delle finanze in relazione alle nuove disponibilità finanziarie.


Finanziamento delle opere infrastrutturali nella tratta ferroviaria Av/Ac Genova-Milano (Terzo valico dei Giovi)

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/78

Barbi

Assemblea

28/06/2007

IX

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, premesso che con l’A.C. 1746-bis venivano stanziati 2 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2007 e 2008 a copertura degli investimenti relativi alla rete tradizionale dell'infrastruttura ferroviaria nazionale, impegnava l’esecutivo a far sì che una quota adeguata per ciascuno degli anni 2007 e 2008 sia destinata al finanziamento degli interventi oggetto di protocolli di intesa tra gli enti locali e Rfi (Rete ferroviaria italiana) relativi alla logistica e alla «permeabilità» della linea Av/Ac Genova-Milano (Terzo valico dei Giovi) il cui progetto definitivo è stato approvato dal CIPE nella seduta del 29 marzo 2006.

Nella nota di attuazione il Ministero delle infrastrutture fa presente che il progetto definitivo del Terzo Valico dei Giovi risulta inserito sia nel documento "infrastrutture prioritarie" presentato dallo stesso Ministero in data 16 novembre 2006 a seguito degli incontri tenutisi con tutti gli enti locali, sia nel Contratto di Programma con Ferrovie dello Stato s.p.a. 2007/2011 Sez. "opere previste a completamento di piano" per un costo a vita intera pari a 5.060 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli aspetti attinenti l'ambito delle reti europee, si precisa che il Programma indicativo pluriennale 2007-2013, che riassume gli investimenti previsti sulla rete TEN-T di interesse generale è stato trasmesso a Bruxelles il 22 febbraio 2007. Detto programma individua gli interventi che risultano potenzialmente eleggibili al finanziamento TEN-T, sulla scorta dei criteri di selezione introdotti dal nuovo regolamento finanziario in via di adozione da parte del Parlamento europeo.

Oltre che del rilevante "ruolo europeo" e quindi dell'alto livello di priorità ad essi accordato, si è tenuto conto dello stato di avanzamento dei cantieri sull'intero tracciato ferroviario nazionale e del conseguente fabbisogno finanziario. Accanto a progetti di cui deve essere ancora avviata la progettazione definitiva, si è ritenuto opportuno, per ampliare la platea di progetti finanziabili, di includere alcuni interventi di completamento della linea AV/AC per i quali è possibile garantire, fin dal 2007, continuità dei livelli di impegno di spesa e di assorbimento dei flussi di finanziamento.

E' sulla base quindi delle schede di progetto che la commissione valuterà la “maturità” delle proposte progettuali e la sussistenza dei requisiti di eleggibilità (adeguata copertura nazionale, esistenza di procedure di valutazione di impatto ambientale, sussistenza di accordi internazionali, ecc).

Il programma in parola, richiede, per la sua attuazione investimenti nel periodo 2007-2013, stimati in complessivi 16,1 miliardi di euro. Di questi, la quota di contributo europeo risulta pari a 3,8 miliardi di euro, mentre 12,3 miliardi di euro devono essere rinvenuti nel bilancio nazionale.

Tra le sezioni nazionali prese in esame, per un totale di 2.599 milioni di euro, vi è la linea Genova-Milano/Novara confine svizzero in cui ricade, per l'appunto, il Terzo valico dei Giovi.

Al riguardo, il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7 ha revocato, come noto, le concessioni e, conseguentemente, il sistema per reperire il contraente per l'alta velocità da realizzare nelle tratte Milano-Genova, Milano-Verona e Verona-Padova è stato affidato a gare ordinarie.

Gli aspetti finanziari relativi all'opera sono disciplinati dalle disposizioni dettate dalla legge finanziaria 2006, che ha soppresso il precedente sistema di finanziamento tramite ISPA ed ha previsto il finanziamento direttamente a carico dello Stato.

In attesa delle assegnazioni comunitarie da destinarsi ai valichi transfrontalieri, l'opera risulta al momento sprovvista di coperture finanziarie certe.


Ministero dell’interno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giugno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

60

Note di attuazione trasmesse

13

rapporto percentuale

22%

 


Note di attuazione pervenute

 

Presidenza della Conferenza Stato-città ed autonomie locali

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/64

Osvaldo Napoli

Assemblea

20/06/2007

I

 

L’ordine del giorno in titolo, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative per risolvere le complessità procedurali inerenti la presidenza della Conferenza Stato-città ed autonomie locali che possono verificarsi in caso di ordine del giorno dai punti plurimi ed eterogenei. Ciò stante il fatto che ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, nel testo modificato dall'articolo 1, comma 21, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri può, per sua delega, essere presieduta dal ministro dell'interno o dal ministro per gli affari regionali nelle materie di rispettiva competenza.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno rappresenta che nella pratica, non è emersa alcuna difficoltà. Infatti, sin dalla prima riunione della Conferenza, tenutasi nell'ottobre scorso, è stata adottata una prassi organizzativa che vede coinvolti entrambi i ministri i quali, a firma congiunta, convocano la seduta con diramazione del relativo ordine del giorno. Inoltre, i ministri sono entrambi presenti in riunione per dirigere i lavori a seconda dell'argomento di specifica competenza.

Si segnala, per completezza, a conferma di quanto esposto, che dall'inizio dell'attuale legislatura si sono già tenute quattro sedute della Conferenza in questione, con ordini del giorno anche particolarmente ampi e dai punti plurimi ed eterogenei, senza che, tuttavia, sia stata riscontrata alcuna difficoltà di carattere procedurale o organizzativo.

 

 

Interventi nella città e nella provincia di Napoli

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/341

Martusciello

Assemblea

26/06/2007

I

 

L’ordine del giorno in titolo, accolto dal Governo limitatamente al dispositivo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a fornire risorse adeguate per la creazione di strutture e centri di aggregazione per i giovani, nonché per l'aumento di forze dell'ordine da impegnare sul territorio di Napoli e provincia per il ripristino della legalità.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno rende noto che presso la prefettura di Napoli sono stati adottati specifici progetti per la diffusione della cultura della legalità tra i giovani nella città e nella provincia di Napoli. In particolare, nel marzo 2005, è stato predisposto un progetto educativo, in sinergia con la Direzione scolastica regionale, la provincia e l'Ordine dei giornalisti, che comporta lo svolgimento di incontri-dibattiti con le scolaresche, al fine di favorire la conoscenza delle attività d'istituto, mettendo nel contempo a disposizione degli allievi, con il qualificato apporto dell'Ordine dei giornalisti, specifiche competenze in materia di comunicazione istituzionale.

Inoltre, in Prefettura vengono tenuti incontri settimanali con scolaresche della scuola media inferiore, nei quali dirigenti e funzionari illustrano agli studenti le attività di competenza dei vari uffici, con particolare riguardo a quelle concernenti l'ordine pubblico, la protezione civile, le tossicodipendenze e 1'immigrazione.

La prefettura di Napoli ha anche promosso il progetto "Sport contro droga", con il quale, in partenariato con altri soggetti istituzionali, ci si prefigge di favorire e promuovere la pratica dello sport, in un’ottica di contrasto alle dipendenze.

Nella nota si dà conto, inoltre, di altre iniziative tra le quali il progetto denominato "Napoli sicurezza per lo sviluppo", la cui gestione ed attuazione è affidata al comune di Napoli, con cui si persegue l'obiettivo di creare un ambiente sociale favorevole alla diffusione della legalità nei quartieri di S. Lorenzo Vicaria, Avvocata-Montecalvario, S. Pietro a Paterno, Stella-S. Carlo all'Arena, Miano, Secondigliano e Scampia, attraverso la realizzazione di una rete di centri di aggregazione per minori a rischio.

Per quanto riguarda, poi, le iniziative volte all'aumento di Forze dell'ordine da impegnare sul territorio di Napoli e provincia per il ripristino della legalità, si segnala che il 3 novembre dello scorso anno è stato sottoscritto il "Patto per la sicurezza di Napoli e delle città della provincia", per affrontare la problematica della sicurezza con misure strutturali di lunga durata. La prefettura di Napoli esercita un costante monitoraggio sulla realizzazione delle iniziative previste dal Patto, da parte sia degli enti locali coinvolti sia dell'amministrazione dell'interno.

Nella nota si ricorda che gli uffici ed i reparti della Polizia di Stato operanti sul territorio di Napoli e della provincia presentano, complessivamente, una forza effettiva di 6.392 unità rispetto alle 6.893 previste in organico. Il Ministero ha disposto il rafforzamento dell'impiego della task force operativa sul territorio, mettendo a disposizione 120 pattuglie, equamente ripartite tra l'Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato, garantendo un impegno di risorse settimanali per il controllo del territorio pari a 2.500 unità di personale di rinforzo.

In varie aree della città le pattuglie della Polizia di Stato e dei Carabinieri vengono supportate da 60 unità giornaliere della Polizia Municipale, per integrare i controlli di sicurezza con quelli sulla circolazione stradale. Inoltre, con decreto del Capo della Polizia del 22 dicembre scorso, il Centro operativo autostradale di Cassino, la cui dotazione organica è in corso di definizione, è stato trasferito alla sede di Napoli.

 

 

Assunzione a tempo indeterminato di vigili urbani stagionali

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/240

Pisacane

Assemblea

26/06/2007

I

 

L’ordine del giorno in titolo, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare gli opportuni provvedimenti affinché il personale in servizio presso gli enti locali con mansioni di vigile urbano per un periodo di almeno 36 mesi, anche non consecutivi, venga assunto a tempo indeterminato, a condizione che vi siano le necessarie disponibilità finanziarie nei relativi bilanci e che sia rispettato il patto di stabilità interno, qualora obbligatorio.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno ricorda che la legge finanziaria per l'anno 2007 ha favorito, in linea generale, la stabilizzazione del personale precario assunto presso le pubbliche amministrazioni. In particolare, l'articolo 1, comma 558, della legge citata, consente agli enti sottoposti alle regole del patto di stabilità interno, la facoltà di procedere, nei limiti dei posti di organico disponibili, alla stabilizzazione del personale non dirigenziale in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, anche non continuativi, o che consegua tale requisito in virtù di contratti stipulati anteriormente alla data del 29 settembre 2006 o che sia stato in servizio per almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio anteriore alla data di entrata in vigore della predetta legge. Inoltre, per l'anno in corso, il divieto generale di assunzione, originariamente previsto dall'articolo 1, comma 561, della legge in argomento, nei confronti degli enti non rispettosi del patto di stabilità (superiori ai 5.000 abitanti), risulta essere stato disapplicato per l'anno 2007 dall'articolo 6, comma 8-sexies, della legge 26 febbraio 2007, n. 17, di conversione del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300.

Gli enti in questione, pertanto, sono tenuti unicamente a conseguire l'obiettivo generale del miglioramento del saldo finanziario, sia di competenza che di cassa, rispetto a quello del triennio 2003-2005, nella misura determinata in base ai coefficienti indicati nei commi dal 676 al 683 dell'articolo 1 della medesima legge.

Infine, relativamente agli enti non sottoposti alle regole del patto di stabilità (inferiori ai 5.000 abitanti), il comma 562 dell'articolo 1 della legge finanziaria 2007 prevede il rispetto delle spese di personale, che non devono superare il corrispondente ammontare dell'anno 2004, nonché la facoltà di assumere personale nel limite delle cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nel precedente anno, ivi compreso il personale di cui al comma 558.

 

 

Tutela delle radici storico-culturali del popolo italiano

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2081/1

Marinello

Assemblea

28/06/2007

I

 

L’ordine del giorno in titolo, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 31 gennaio 2007, impegnava l’esecutivo ad usare tutta la cautela necessaria affinché l'apertura verso le altre espressioni culturali non travalichi verso il multiculturalismo o verso il relativismo culturale che possa comportare, soprattutto per le giovani generazioni, un indebolimento della consapevolezza delle radici storico-culturali del popolo italiano.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno, per quanto attiene agli aspetti di propria competenza, ricorda preliminarmente che la Convenzione sulla protezione e la promozione delle diversità delle espressioni culturali, fatta a Parigi il 20 ottobre 2005, considera la diversità culturale un bene patrimonio dell'umanità e, per tale motivo, da proteggere e da aiutare nel suo sviluppo. La Convenzione risponde a due esigenze principali: assicurare il rispetto delle identità culturali di tutti i popoli in un contesto democratico e contribuire all'emergere di un clima favorevole per la creatività di tutti. Da ciò tuttavia non consegue l'appiattimento della propria cultura interna verso modelli extra nazionali, bensì uno scambio da intendersi nel senso di ampliamento della conoscenza per migliorare la propria condizione di vita e per far conoscere ai terzi l'esistenza di diverse espressioni culturali.

La stessa Convenzione attribuisce agli Stati il diritto sovrano di adottare misure e politiche per proteggere e promuovere le diversità delle espressioni culturali all'interno del loro territorio. Spetta pertanto all'ordinamento interno dello Stato ed al suo apparato amministrativo dare pienezza di contenuti ed operatività, in concreto, ai principi stabiliti nella Convenzione.

In tale quadro, si inserisce appieno l'iniziativa del ministro dell’interno il quale, con decreto del 13 ottobre 2006, ha istituito il Comitato scientifico incaricato di elaborare la proposta di Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione.

Il documento predisposto dal Comitato è stato approvato dal ministro, che lo ha presentato in un incontro del 23 aprile 2007, aperto agli organi di stampa, con i soggetti incontrati dal Comitato nell'ampia fase consultiva dei lavori (componenti della Consulta per l'Islam italiano e della Consulta giovanile per il pluralismo culturale e religioso, esponenti delle diverse comunità e organizzazioni di immigrati e religiose, associazioni e organizzazioni operanti nel mondo dell'immigrazione, esperti ed esponenti istituzionali).

Nel documento sono richiamati espressamente i valori su cui si fonda la società italiana, rimarcando le radici del patrimonio culturale, l'apertura verso la democrazia ed i principi di libertà e giustizia.

Nella nota del Ministero dell’interno si sottolinea che la Carta dei valori costituirà un utile strumento di ispirazione ed orientamento dell'Amministrazione nell'esercizio delle proprie attribuzioni e, in particolare, nell'ambito delle relazioni con le comunità degli immigrati e religiose, ai fini dell'integrazione e per favorire la coesione sociale. In tale prospettiva, la Carta dei valori enuclea, in coerenza con il quadro normativo costituzionale, comunitario e internazionale sui diritti umani, i valori e i principi validi per tutti coloro che desiderano risiedere stabilmente in Italia.

Alla nota del Ministero è allegato il testo della Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione, pubblicata anche sul sito web del Ministero dell'interno.


Ministero del lavoro e della previdenza sociale

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giugno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

55

Note di attuazione trasmesse

10

rapporto percentuale

18%

 


Note di attuazione pervenute

 

Emanazione di decreti legislativi di recepimento di direttive comunitarie

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1042/1

Falomi

Assemblea

21/06/2007

X-XIV

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 21 settembre 2006, impegnava l’esecutivo a varare nel più breve tempo possibile i decreti legislativi relativi al recepimento delle direttive comunitarie inserite nelle leggi comunitarie 2004 e 2005 non ancora attuate.

Nella nota di attuazione il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, per quanto attiene agli aspetti di propria competenza, fa presente che con decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 25, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2007 è stata data attuazione alla direttiva 2002/14/CE, per l'istituzione di un "quadro generale relativo alla informazione ed alla consultazione dei lavoratori".

 

 

Iniziative per evitare ulteriori controversie tra lo Stato e la regione Abruzzo in materia di sgravi contributivi

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/17

Crisci

Assemblea

26/06/2007

XI

 

L’ordine del giorno in titolo, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, premesso che al termine di una lunga vicenda il TAR Lazio, con sentenza del 5 ottobre 2006, ha accolto il ricorso per ottemperanza presentato dalle imprese della provincia di Teramo, ordinando alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero del lavoro e della previdenza sociale ed al Ministero dell'economia e delle finanze di verificare la sussistenza dei presupposti per la concessione alla regione Abruzzo del beneficio degli sgravi contributivi di cui all'articolo 59 del decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1978 n. 218, disponendo che, nel caso in cui le amministrazioni interessate non dovessero provvedere entro 70 giorni l’attività sarà svolta in via sostitutiva dal prefetto di Roma in qualità di commissario, impegnava l’esecutivo ad assumere iniziative atte ad evitare il prodursi di ulteriori, dannose controversie.

Nella nota di attuazione il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, per quanto di propria competenza, riferisce che a fronte dell'infruttuoso decorso del termine di 70 giorni assegnato alle amministrazioni interessate (Ministero del lavoro e della previdenza sociale e Ministero dell'economia e delle finanze) per conformarsi alla decisione n. 10968/06 del TAR Lazio, il prefetto di Roma, nominato commissario ad acta,  con proprio decreto del 20 novembre 2006, ha delegato il dottor Pierpaolo Pigliaceli all'esecuzione della citata sentenza.

Si aggiunge, inoltre, che la Direzione generale per le politiche previdenziali sta fornendo al commissario ogni utile forma di collaborazione.



Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giugno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

69

Note di attuazione trasmesse

21

rapporto percentuale

30%

 


Note di attuazione pervenute

 

Tutela del settore bieticolo-saccarifero nazionale

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Risoluzione

8/00048

Maderloni

Commissione

26/06/2007

XIII

 

La risoluzione conclusiva in titolo, accolta dal Governo ed approvata dalla XIII Commissione (Agricoltura) il 4 aprile 2007, impegnava l’esecutivo: a condurre, a livello sia comunitario sia nazionale, una politica per il settore dello zucchero ispirata agli obiettivi di tutela della produzione e del lavoro ed a vigilare, in ambito nazionale, affinché tutte le parti coinvolte nei piani di ristrutturazione pervengano rapidamente a protocolli d'intesa per accelerare l'attuazione del Piano per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera, promuovendo e sollecitando la definizione e la realizzazione in tempi rapidi dei progetti di riconversione.

Nella nota di attuazione il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali rende noto che nell'ambito del Consiglio dei ministri dell'agricoltura, tenutosi a Bruxelles il 7 maggio 2007, la Commissione ha presentato una proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 318/2006 del Consiglio relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero ed una proposta di modifica del regolamento (CE) n. 320/2006 del Consiglio relativo al regime temporaneo di ristrutturazione dell'industria saccarifera.

La prima proposta prevede alcune modifiche alle disposizioni che disciplinano i ritiri supplementari di zucchero dal mercato attraverso l'adozione con il regolamento del Consiglio degli stessi criteri stabiliti dal regolamento (CE) n. 290/2007 della Commissione, approvato nel Comitato di gestione zucchero del 22 febbraio 2007 con il parere favorevole della delegazione italiana.

La seconda proposta è diretta a favorire la partecipazione al regime di ristrutturazione dando la possibilità ai coltivatori, per la campagna 2008/2009, di presentare direttamente la domanda per l'aiuto alla ristrutturazione, a condizione che cessino la produzione. Tale misura si limita ad una riduzione di quota non superiore al 10 per cento, da applicarsi al contingente assegnato ad ogni impresa. La proposta prevede, inoltre, un incremento retroattivo dell'aiuto per i bieticoltori che hanno cessato la produzione nelle campagne 2006/2007 e 2007/2008.

Il Governo italiano ha manifestato forti perplessità in merito alle modifiche del regolamento (CE) n. 320/2006, in particolare, per quanto riguarda la facoltà concessa ai bieticoltori di determinare la riduzione del 10 per cento della quota di ciascuna impresa, in considerazione del danno derivante alle imprese che hanno già realizzato il processo di ristrutturazione, raggiungendo un adeguato equilibrio produttivo quota/fabbrica.

Le argomentazioni sollevate sono state riprese e approfondite a livello di esame tecnico dagli esperti nei Gruppi di lavoro zucchero del Consiglio e saranno ribadite nel prossimo Comitato speciale agricoltura.

Per quanto riguarda l'attuazione del Piano per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera, il Comitato interministeriale (di cui all'articolo 2 della legge 11 marzo 2006, n. 81, di conversione del decreto-legge n. 2 del 10 gennaio 2006), nella seduta del 31 gennaio 2007, ha approvato il Piano per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera e formulato le direttive per l'approvazione dei progetti di riconversione, predisposti dalle imprese saccarifere per ciascuno degli impianti industriali ove è cessata la produzione di zucchero.

Le direttive del Comitato stabiliscono che le regioni competenti per territorio promuovano la definizione di un "Accordo di riconversione produttiva" con gli enti territorialmente competenti (province, comuni, autonomie locali e funzionali), nonché con le imprese singole o associate, le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro e gli altri soggetti pubblici e privati, al fine di consentire alle imprese la predisposizione dei progetti definitivi di riconversione produttiva dei singoli ex zuccherifici, con priorità per quelli che prevedono l'ubicazione degli impianti nell'area degli zuccherifici dismessi.

Le direttive stabiliscono, altresì, che, qualora nel corso della fase di definizione del progetto definitivo dovesse venir meno la fattibilità economica dell'investimento su uno specifico sito per il quale l'impresa saccarifera si è impegnata nel "Piano per la razionalizzazione e riconversione della produzione bieticolo-saccarifera", l'impresa stessa dovrà darne comunicazione, entro il termine di scadenza per la presentazione del progetto definitivo, al Ministero delle politiche agricole, alla regione competente ed ai sindacati, fornendo adeguata relazione tecnica di accompagnamento, e dovrà presentare istanza per la formulazione di un progetto alternativo che potrà anche riguardare settori diversi e coinvolgere altri partner di progetto.

In attuazione di quanto previsto dalle suddette direttive, le imprese saccarifere hanno presentato, entro il 30 aprile 2007, i progetti di riconversione che non sono ancora definitivi, in quanto non risultano corredati dal citato "Accordo di riconversione produttiva", di competenza regionale.

Per alcuni degli stabilimenti, il progetto di riconversione non ha ottenuto il parere positivo delle amministrazioni locali e le imprese stanno valutando altre ipotesi di riconversione, come previsto dalle citate direttive.

Nella nota si riferisce conclusivamente in merito alla situazione di ciascuno degli stabilimenti oggetto di riconversione.



Ministro per le politiche europee

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giuigno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

8

Note di attuazione trasmesse

4

rapporto percentuale

50%

 


Note di attuazione pervenute

 

Iniziative per assicurare continuità di gestione per i servizi i cui contratti sono stati stipulati ai sensi dell’articolo 23, comma 2, della legge n. 62 del 2005

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1042-B/5

Perugia

Assemblea

19/06/2007

XIV

 

L’ordine del giorno in titolo, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 17 gennaio 2007, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte a prevedere un periodo transitorio che consenta una continuità di gestione per quei servizi i cui attuali contratti sono stati stipulati ai sensi dell'articolo 23, comma 2, della legge 18 aprile 2005, n. 62.

Nella nota di attuazione il Ministero delle politiche europee ricorda che l'articolo 23 della legge 18 aprile 2005, n. 62 (legge comunitaria 2004) recante "disposizioni in materia di contratti delle pubbliche amministrazioni per la fornitura di beni e servizi" era stato introdotto allo scopo di consentire l'archiviazione di una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nel luglio del 2003. A tal fine, l'articolo prevedeva, al comma 1, la soppressione della disposizione oggetto dei rilievi della Commissione e precisamente dell'ultimo periodo, secondo comma, dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, che, pur vietando il rinnovo tacito dei contratti delle pubbliche amministrazioni per l'appalto di servizi e forniture, prevedeva la possibilità di rinnovo espresso di tali contratti a beneficio di titolari di un precedente affidamento.

Al contempo, il comma 2 dell'articolo in questione introduceva un regime transitorio per garantire - nell'immediatezza della soppressione delle disposizioni dell'articolo 6 - lo svolgimento, senza soluzione di continuità, dei servizi oggetto di contratti scaduti o in corso di scadenza, per i quali non fosse stata bandita una gara in tempi utili per la scelta di un nuovo appaltatore.

Infine, il comma 3 prevedeva - sempre in via transitoria - la possibilità di prorogare per un periodo limitato i contratti aventi ad oggetto lo svolgimento di funzioni e servizi pubblici diversi da quelli disciplinati dall'articolo 113 del T.U. n. 267 del 2000, in scadenza nei sei mesi successivi.

Ciò considerato, nella nota si evidenzia che le disposizioni sopra richiamate - ivi comprese quelle di cui al comma 3, espressamente abrogato dall'articolo 28 della legge n. 62 del 2005 - hanno introdotto dei regimi transitori i cui effetti sono ormai esauriti. In particolare, è di tutta evidenza che i contratti prorogati ai sensi dell'articolo 23 comma 2, ai quali si riferisce l'atto di indirizzo, sono ormai cessati perché la disposizione in esame, peraltro applicabile solo ai contratti in scadenza nei sei mesi successivi alla data di entrata in vigore della legge n. 62 del 18 aprile 2005, prevedeva una proroga non superiore a sei mesi.

Il Governo non ha quindi ritenuto di adottare le misure di cui all'ordine del giorno in oggetto, essendo medio tempore venuti meno i presupposti relativi al descritto intervento.



Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblicaamministrazione

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giugno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

14

Note di attuazione trasmesse

6

rapporto percentuale

42%

 


Note di attuazione pervenute

 

Adempimenti relativi alla predisposizione di liste di dipendenti pubblici in esubero

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/10

Borghesi

Assemblea

18/06/2007

I

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo limitatamente al primo capoverso del dispositivo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad emanare entro il mese di giugno 2007 uno o più provvedimenti sulla mobilità del personale della pubblica amministrazione sulla base di linee-guida, volte, tra l’altro, a prevedere che i dipendenti dello Stato chiamati non possano rifiutare la mobilità (a livello regionale) pena la perdita del posto di lavoro e che, nel caso in cui la procedura di mobilità così instaurata dovesse comportare il trasferimento del dipendente in altra regione, al medesimo sia riconosciuto un contributo a titolo di copertura delle spese di trasloco.

Nella nota di attuazione il ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione osserva che l'esigenza rilevata nell'ordine del giorno in oggetto risulta già soddisfatta dalla vigente normativa. Infatti, il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, al Capo III, reca disposizioni in materia di uffici, piante organiche, mobilità e accessi e prevede, agli articoli 33, 34 e 34-bis (come modificati dal decreto legge n. 31 gennaio 2005 n. 7 recante, tra l'altro, disposizioni urgenti per la mobilità dei pubblici dipendenti) specifiche procedure relative alla ricollocazione del personale eccedentario. In particolare, le norme richiamate prevedono che il personale in disponibilità è iscritto in appositi elenchi, secondo l'ordine cronologico di sospensione del relativo rapporto di lavoro, formati e gestiti - per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo e per gli enti pubblici non economici nazionali - dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri.

In tal senso, ai fini della riqualificazione professionale del personale e della sua ricollocazione in altre amministrazioni, il medesimo Dipartimento si avvale anche della collaborazione delle strutture regionali e provinciali di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, realizzando opportune forme di coordinamento con l'elenco tenuto dalle suddette strutture, alle quali sono affidati i compiti di riqualificazione professionale e ricollocazione presso altre amministrazioni del personale.

L'articolo 34-bis del citato decreto legislativo n. 165, dispone poi che, prima di avviare le procedure di assunzione di personale, le amministrazioni sono tenute a comunicare ai soggetti di cui all'articolo 34, commi 2 e 3, l'area, il livello e la sede di destinazione per i quali si intende bandire il concorso nonché, se necessario, le funzioni e le eventuali specifiche idoneità richieste.

La Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze e le strutture regionali e provinciali di cui all'articolo 34, comma 3, provvedono, entro quindici giorni dalla comunicazione, ad assegnare secondo l'anzianità di iscrizione nel relativo elenco, il personale collocato in disponibilità ai sensi degli articoli 33 e 34. Le predette strutture regionali e provinciali, accertata l'assenza negli appositi elenchi di personale da assegnare alle amministrazioni che intendono bandire il concorso, comunicano tempestivamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica le informazioni inviate dalle stesse amministrazioni. Entro quindici giorni dal ricevimento della predetta comunicazione, la Presidenza del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, provvede ad assegnare alle amministrazioni che intendono bandire il concorso il personale inserito nell'elenco previsto dall'articolo 34, comma 2. A seguito dell'assegnazione, l'amministrazione destinataria iscrive il dipendente in disponibilità nel proprio ruolo e il rapporto di lavoro prosegue con l'amministrazione che ha comunicato l'intenzione di bandire il concorso.

Solo dopo che siano decorsi due mesi dalla ricezione della suddetta comunicazione da parte del Dipartimento della funzione pubblica, le amministrazioni possono procedere all'avvio della procedura concorsuale per le posizioni per le quali non sia intervenuta l'assegnazione di personale.

Tale procedura, la cui omissione o violazione determina peraltro, la nullità di diritto delle assunzioni eventualmente effettuate, risulta in concreto già operativa e garantisce, dunque, che il personale in eccedenza venga riallocato in relazione alla qualifica ed al profilo con il quale è inquadrato nell'amministrazione di provenienza.



Ministero dello sviluppo economico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 30 giugno 2007

 

Atti di indirizzo inviati

69

Note di attuazione trasmesse

11

rapporto percentuale

16%

 


Note di attuazione pervenute

 

Piano strategico della zona industriale di Porto Marghera

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Risoluzione

8/00031

D’Agrò

Commissione

18/06/2007

X

 

La risoluzione conclusiva in titolo, approvata dalla X Commissione (Attività produttive) il 24 gennaio 2007, impegnava il Governo ad intensificare gli sforzi per la realizzazione di un piano strategico della zona industriale di Porto Marghera stabile e duraturo, anche relativamente alle implicazioni di carattere occupazionale; a potenziare le strutture di ricerca esistenti, in analogia con quanto avviene con gli altri Paesi europei; ad assumere, in relazione agli impegni sottoscritti dall'ENI, una funzione di supervisione e di verifica; al rilascio dell'autorizzazione del ciclo del cloro attraverso il bilanciamento CVM-PVC; a continuare il confronto con tutte le aziende del polo chimico, nonché ad aprire una riflessione più generale sulla situazione della politica industriale italiana in relazione al settore della chimica.

Nella nota di attuazione il Ministero dello sviluppo economico sottolinea preliminarmente che tra i poli chimici italiani, quello localizzato a Marghera rappresenta un sito nevralgico per tutta la chimica nazionale, sia per gli impianti presenti (tra cui un cracking), sia perché serve con i suoi prodotti diversi impianti localizzati in altri grandi poli chimici italiani (Ferrara, Ravenna e Mantova). E' presumibile, infatti, che se venisse fermato a Marghera il ciclo cloro-cvm-pvc (piuttosto che realizzare il cosiddetto progetto di Ineos di bilanciamento delle produzioni di Cvm e Pvc e l'investimento nell'impianto cloro soda per sostituire la tecnologia celle a catodo di mercurio con la tecnologia celle a membrana) aumenterebbero le importazioni di pvc da parte degli imprenditori italiani appartenenti a diversi settori produttivi che utilizzano il pvc come input di produzione (per esempio, imballaggi, calzature, elementi di arredo). Questo determinerebbe un conseguente aggravio dei costi di produzione e una perdita di competitività dovuta anche alle maggiori difficoltà per l'introduzione di innovazione di prodotto determinata dalla distanza rispetto ai produttori.

La dismissione del ciclo del cloro comporterebbe, inoltre, una minore integrazione nel sito dell'impianto di cracking stesso.

Nella nota si rappresenta che, sulla base di queste considerazioni, nel Protocollo di intesa su Porto Marghera, siglato il 14 dicembre 2006 presso il Ministero dello sviluppo economico dal ministro Bersani, dalle istituzioni venete, dalle organizzazioni sindacali, dalle aziende e dalle associazioni di categoria, è stato promosso il superamento degli ostacoli che per anni hanno impedito l'attuazione dell'Accordo di Programma per la chimica di Marghera del 1998, favorendo la realizzazione degli investimenti legati al ciclo del cloro.

In seguito alla sigla del Protocollo di intesa su Porto Marghera, il ministro dell'ambiente ha firmato il decreto che autorizza la realizzazione del nuovo impianto di clorosoda con la tecnologia celle a membrana. Si è in attesa delle autorizzazioni per il bilanciamento di Cvm -Pvc.

Si fa quindi presente che in considerazione dell'importanza strategica che il settore chimico riveste per la crescita e lo sviluppo dell'intero sistema produttivo nazionale, il ministro Bersani ha dato avvio il 28 febbraio 2007 al tavolo nazionale per lo sviluppo della chimica, per definire le azioni che sostengono lo sviluppo del settore, la competitività delle produzioni e la crescita dell'industria italiana.

 

 

Destinazione di risorse al sostegno di interventi a favore delle aziende operanti in taluni settori produttivi

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis-B/141

Cota

Assemblea

19/06/2007

X

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo limitatamente al dispositivo nella seduta dell’Assemblea del 21 dicembre 2006, impegnava l’esecutivo a destinare parte del Fondo previsto all'articolo 1, comma 847, dell’A.C. 1746-bis-B al sostegno di interventi a favore dello sviluppo tecnologico, di programmi di sviluppo e della finanza d'impresa per aziende operanti sia nel settore del tessile-abbigliamento-calzature, sia nel settore delle rubinetterie e del valvolame.

Nella nota di attuazione il Ministero dello sviluppo economico, per quanto di propria competenza, fa presente che delle indicazioni del Parlamento si terrà conto segnalandole in sede di riparto del Fondo ex articolo 1, comma 847, della legge finanziaria del 2007, che destina risorse soprattutto a programmi di innovazione industriale (PII), uno dei quali riguarderà il Made in Italy, nonché in sede di definizione delle risorse che il predetto Fondo destinerà agli interventi diversi dai PII e cioè a norme già vigenti.


Ruolo delle commissioni provinciali per l’artigianato in relazione all’apertura semplificata delle nuove attività

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2201/1

Mazzocchi

Assemblea

19/06/2007

X

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 22 marzo 2007, impegnava l’esecutivo a chiarire, compatibilmente con i profili di competenza statale, in primo luogo, il ruolo delle Commissioni provinciali per l'artigianato in relazione all'apertura semplificata delle attività, tenuto conto che quest'ultime, fino ad oggi, hanno sempre avuto il ruolo ab origine di attivazione e certificazione di attività artigiana e, in secondo luogo, gli effetti degli atti compiuti ove intervengano successivamente al controllo da parte delle amministrazioni interessate elementi che non consentano il proseguimento dell'attività.

Nella nota di attuazione il Ministero dello sviluppo economico comunica che l’articolo 9 del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, cui è riferito l’ordine del giorno in titolo, è stato modificato in sede di conversione. Nei commi 2 e 3 dell’articolo 9 della legge di conversione n. 40 del 2007, infatti, dopo le parole “la comunicazione unica (...) ha effetto”, sono state aggiunte le parole “ sussistendo i presupposti di legge” al fine di tutelare l’integrità del procedimento compiuto in sede di registrazione presso l’apposito Albo delle imprese artigiane.


 

B) Monitoraggio degli atti di controllo

 

 

In questa sottosezione vengono prese in considerazione le comunicazioni trasmesse dai Ministeri a seguito delle segnalazioni che il Servizio per il controllo parlamentare invia alle amministrazioni sulla base della lettura quotidiana dei resoconti parlamentari dei lavori dell’Assemblea e delle Commissioni permanenti. Tale monitoraggio consente di trarre dai testi richiamati sia espressioni di particolare sensibilità sia, in taluni casi, addirittura impegni ulteriori, assunti da parte dei rappresentanti del Governo nel fornire risposte ad atti di sindacato ispettivo. L’individuazione così operata e la conseguente segnalazione ai Ministeri di volta in volta interessati degli orientamenti manifestati da esponenti dell’esecutivo in relazione alle tematiche oggetto degli atti di sindacato ispettivo, consente di offrire un’ulteriore visuale sull’attenzione prestata dal Governo alle questioni sollevate con l’atto ispettivo. Per altro verso, la comunicazione con cui si illustra l’operato dell’amministrazione interessata, ricevuta dal Servizio per il controllo parlamentare e di cui questa pubblicazione dà conto, consente all’amministrazione stessa di fornire ulteriori indicazioni in merito alle più recenti iniziative assunte anche a seguito del dibattito parlamentare. Delle comunicazioni trasmesse dai Ministeri si dà conto nella sottosezione tramite schede in cui si richiamano in sintesi anche il contenuto dell’atto ispettivo e gli elementi già forniti nella risposta con cui il Governo esaurisce l’obbligo specificatamente connesso all’atto ispettivo.

Sempre nella sottosezione B) sono indicate le nuove segnalazioni effettuate ai Ministeri nel periodo considerato, riportando la citazione testuale tratta dal resoconto parlamentare da cui si evince l’intento del rappresentante del Governo di dare un ulteriore seguito alle questioni sollevate con l’atto ispettivo cui si fornisce risposta.


 

Comunicazioni pervenute nel mese di giugno a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo

 

- Progetto di realizzazione di insediamenti abitativi nell’aerea del Chianti

- Bonifica dell’attrezzature dell’arsenale della marina militare di Taranto


Ministero per i beni e le attività culturali

 

Progetto di realizzazione di insediamenti abitativi nell’aerea del Chianti

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interpellanza

2/00240

Barani

Assemblea

27/06/2007

VII

 

Con l’interpellanza in titolo si chiedeva al Governo, quali iniziative intendesse intraprendere per evitare la lottizzazione di considerevoli dimensioni prevista nella frazione di Chiocchio, nella frazione di Strada in Chianti ed in altre località del comune Chiantigiano, al fine di tutelare il territorio del “Chianti Classico”.

Nella seduta dell’Assemblea del 18 gennaio 2007, il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Danielle Mazzonis, nel rispondere ai quesiti posti nell’interpellanza in titolo, premesso che l’area in oggetto non è attualmente sottoposta a tutela paesaggistica, faceva presente che nella riunione svoltasi, su proposta della direzione regionale Toscana per i beni culturali e paesaggistici, con i sopraintendenti, l’amministrazione comunale di Greve, la regione Toscana e la provincia di Firenze si è cercato di trovare una soluzione ad una situazione problematica che risale al 1974, quando è stata presentata la richiesta di un programma di fabbricazione. Nella richiamata riunione si è deciso che il valore paesaggistico dell’area deve essere riconosciuto in ogni caso, che bisogna proteggere le visuali panoramiche e che occorre favorire soluzioni architettoniche che corrispondano al carattere ambientale dell’area.

Nella risposta si fa altresì riferimento alla richiesta alla regione Toscana di accelerare al massimo la procedura della nomina delle commissioni regionali e si osserva che, se ciò non dovesse avvenire, il Ministero per i beni e le attività culturali procederà comunque ad esercitare il ruolo sostitutivo che gli compete.

A tale riguardo, il Ministero dei beni e le attività culturali nella comunicazione trasmessa riferisce che la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana ha comunicato che il Consiglio comunale di Greve in Chianti, con delibera n. 30 del 7 marzo 2007 (di cui si allega copia) ha dato accoglimento alle osservazioni pervenute a seguito della pubblicazione della delibera consiliare n. 99 del 27 ottobre 2006 di adozione della Lottizzazione Palaia.

Sono state quindi recepite interamente le osservazioni trasmesse dalla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Firenze, Prato e Pistoia e dalla regione Toscana.

Tra le decisioni espresse in delibera è evidenziata la necessità di rielaborare il progetto, secondo le prescrizioni date. A tale riguardo la Direzione regionale si è resa disponibile a partecipare alle successive fasi di valutazione del piano di lavoro in sede di Conferenza dei servizi, che sarà convocata dall’Amministrazione proponente.

Ministero della difesa

 

Bonifica delle attrezzature dell’arsenale della marina militare di Taranto

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interrogazione

5/00633

Duranti

Commissione

14/06/2007

IV

 

Con l’interrogazione in titolo si rappresentava la grave situazione ambientale dei lavoratori della tipografia dell’Arsenale della Marina militare di Taranto, dovuta alla mancata bonifica dei locali della stessa nei quali si trovano contenitori con materiali potenzialmente tossici e nella cui atmosfera, come rilevato da analisi chimiche, si registra un'alta concentrazione di piombo aerodisperso. Si chiedeva quindi al ministro della difesa quali provvedimenti intendesse assumere per procedere al più presto alla bonifica delle attrezzature del reparto, nonché in relazione alla protratta violazione del diritto alla salute dei lavoratori, sottoposti al rischio derivante dall’uso di piombo.

Nella risposta all’interrogazione, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 1° febbraio 2007, il sottosegretario di Stato per la difesa Emidio Casula osservava che, a seguito delle analisi chimiche richieste, la Direzione Arsenalizia ha disposto l’immediata chiusura della tipografia ed il trasferimento del personale al laboratorio fotografico e che i rilievi ambientali effettuati nei mesi di novembre e dicembre 2006 hanno rilevato “un valore chimico ambientale nei limiti previsti dalla legge e poco oltre i limiti di attenzione”. Il sottosegretario faceva altresì presente che è stato recentemente concordato con le organizzazioni sindacali e con le rappresentanze sindacali unitarie il reimpiego del personale e la chiusura temporanea dei locali, in attesa di bonifica, per la quale è stata avanzata una richiesta specifica agli Enti programmatori di spesa.

Nel concludere la risposta, il rappresentante del Governo, stante la rilevanza della problematica in esame, assicurava l’impegno da parte delle Forze Armate di prestare la massima attenzione nel monitoraggio della situazione e, nel contempo, il ricorso a tutte le azioni necessarie ai fini dell’osservanza puntuale delle norme vigenti nel delicato settore in questione.

Nella comunicazione trasmessa il Ministero della difesa rende noti gli ulteriori sviluppi della situazione. In particolare, si riferisce che le analisi di laboratorio sul personale dipendente, finalizzate ad accertare un'eventuale presenza di "piombemia", si sono svolte regolarmente senza che da esse siano derivati riscontri per ciò che attiene alla salute del personale, fermo restando che la relativa documentazione è in possesso dei soli diretti interessati e del personale sanitario, per evidenti ragioni di tutela della privacy.

I "caratteri di piombo" risultano chiusi e custoditi con modalità e in ambienti a norma. Per gli stessi è stato ritualmente redatto il cosiddetto "verbale di fuori uso". Il materiale di cui trattasi sarà smaltito attraverso il conferimento a impresa autorizzata, non appena saranno rese disponibili le occorrenti risorse sui pertinenti capitoli di bilancio.

Per quanto concerne i macchinari già appartenenti al servizio di tipografia dell'Arsenale, si dà assicurazione circa l'avvenuta bonifica ed il successivo reimpiego delle apparecchiature giudicate riutilizzabili. Gli apparati giudicati non reimpiegabili sono stati invece chiusi e custoditi con modalità e in ambienti a norma, così come avvenuto per i caratteri di piombo sopra ricordati, in attesa del loro conferimento a impresa autorizzata, non appena saranno disponibili le necessarie risorse.

 

Segnalazioni al Governo conseguenti a risposte rese ad atti di sindacato ispettivo

 

Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

2/00502

Interpellanza

Fasciani

Assemblea

27/6/2007

Iniziative per inserire la discarica tossica di Bussi sul Tirino tra i siti inquinati di interesse nazionale

 

 

 

Con l’interpellanza in oggetto si chiedevano gli intendimenti del Ministro dell’ambiente in relazione ad una eventuale bonifica della discarica di rifiuti chimici tossici situata vicino all’abitato di Bussi sul Tirino, nonché il suo inserimento tra i siti inquinati di interesse nazionale, ai sensi della legge n. 426 del 1998.

Nella risposta all’interpellanza, svolta nella seduta dell’Assemblea del 17 maggio  2007, il sottosegretario di Stato per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare, Laura Marchetti, faceva presente che in occasione di un incontro presso il dipartimento della Protezione civile il rappresentante della regione Abruzzo confermava l’intenzione, condivisa dal comune di Bussi, di richiedere l’inserimento dell’area tra i siti da bonificare di interesse nazionale.

Nel ricordare che all’individuazione dei siti di interesse nazionale si provvede con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e dopo aver illustrato i principi ed i criteri stabiliti dall’articolo 252, comma 2, del decreto legge n. 152 del 2006, il sottosegretario Marchetti affermava: “Il Ministero che rappresento dichiara la più ampia e urgente disponibilità a valutare, tramite adeguata istruttoria tecnica, la fattibilità del predetto inserimento, evidenziando, sin d’ora, che la richiesta regionale di inserimento tra i siti da bonificare di interesse nazionale dovrà ricomprendere, non solo l’area di discarica recentemente scoperta, ma anche l’intera area industriale di Bussi sul Tirino, compreso quindi il polo chimico-industriale ad esso contermine.”

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

2/00505

Interpellanza

Crisci

Assemblea

27/6/2007

Stato dei lavori per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso

 

 

 

Con l’interpellanza in oggetto si chiedevano informazioni circa i lavori per la messa in sicurezza del “sistema Gran Sasso”.

Nella risposta all’interpellanza, svolta nella seduta del 17 maggio 2007, il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Paolo Naccarato, riferiva che, a seguito dell’incidente del 16 agosto 2002 all’interno dei laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso, che ha causato il versamento nel pozzetto di drenaggio di circa cinquanta litri della sostanza chimica pseudocumene, vi era stato il sequestro preventivo della struttura da parte dell’autorità giudiziaria ed era stato dichiarato lo stato di emergenza con conseguente intervento straordinario della Protezione civile. Alla scadenza dello stato di emergenza, sono state emanate le ordinanze di protezione civile con cui sono state disciplinate le attività necessarie a garantire il definitivo rientro nell’ordinario. Ottenuto il dissequestro dell’autorità giudiziaria, è ripresa l’attività di ricerca scientifica scientifica, nell’ottica della sicurezza sotto il profilo idrogeologico e dei relativi approvvigionamenti idrici.

A conclusione della sua risposta, il sottosegretario Naccarato affermava: “A completamento degli interventi, comunque, sarà prodotta la relazione finale, che sarà senz’altro messa a disposizione di tutte le istituzioni.


Ministero della difesa

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

5/01046

Interrogazione

Papini

Commissione

27/6/2007

Sulla situazione dell’arsenale Marinarsen di Taranto

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedevano quali iniziative volesse adottare il Ministro della difesa e quali risorse intendesse mettere a disposizione dell’Arsenale Marinarsen di Taranto per porre rimedio alla situazione di degrado che affligge gran parte delle strutture dell’arsenale.

Nella risposta all’interrogazione, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 17 maggio 2007, il sottosegretario di Stato alla difesa, Emidio Casula, osservava che la situazione riferita nell’interrogazione era all’attenzione costante del Ministero della difesa, proprio per l’importanza che gli Arsenali rivestono quali supporti delle forze navali e rilevanti realtà socio-economiche. Nell’ambito delle iniziative governative a sostegno della città di Taranto, è stato costituito, con decreto del Presidente del Consiglio del 17 gennaio scorso, il “Tavolo istituzionale città di Taranto”, al fine di aprire un confronto per gli aspetti specifici dell’Arsenale, nonché per l’individuazione di soluzioni volte allo sviluppo del territorio tarantino. Ad ulteriore conferma dell’interesse del Ministero della difesa sugli Arsenali, è stato promosso un Gruppo di lavoro ad hoc per procedere ad un esame compiuto della problematica.

A conclusione dell’intervento, il sottosegretario Casula affermava: “Si ribadisce, dunque, il fermo intendimento di proseguire l’impegno finalizzato alla ristrutturazione organizzativa, tecnico-logistica, infrastrutturale e di rinnovamento tecnologico degli Arsenali, così da salvaguardare l’efficienza dello strumento navale, consentendo allo stesso di essere ancora in grado di rispondere alle prioritarie esigenze di difesa dello Stato, di tutela degli interessi nazionali e di rispetto degli impegni  derivanti dalla partecipazione alle Organizzazioni internazionali, quali l’Onu, l’Unione europea e l’Alleanza Atlantica.


Ministero dell’economia e delle finanze

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

5/01061

Interrogazione

Fugatti

Commissione

27/6/2007

Iniziative del Governo per scongiurare la chiusura della Manifattura tabacchi di Rovereto

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedeva al Ministero dell’economia e delle finanze quali iniziative volesse intraprendere per scongiurare la chiusura della Manifattura tabacchi di Rovereto, premettendo che già con l’atto ispettivo n. 5-01002, svolto il 9 maggio 2007, era stato interrogato il Governo per sapere se fosse a conoscenza delle intenzioni della BAT (British American Tabacco) di chiudere due dei tre stabilimenti di Manifattura tabacchi. In quella occasione, il sottosegretario Alfiero Grandi aveva riferito dell’interesse del Governo, del Parlamento e di tutte le forze politiche ad una soluzione economicamente e socialmente accettabile, e che il Governo non avrebbe mai accettato un comportamento liquidatorio da parte della BAT, tale da porre i lavoratori e gli enti locali di fronte ad una situazione senza alternative. In data 18 maggio 2007, invece, la Bat Italia, nella persona del suo amministratore delegato, ha illustrato a Trento il suo piano industriale, che prevede la chiusura dello stabilimento di Rovereto, lasciando operativo e addirittura potenziando quello di Lecce.

Nella risposta all’interrogazione in titolo, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 30 maggio 2007, il sottosegretario Mario Lettieri riferiva che, per quanto di sua competenza, non vi erano ulteriori elementi rispetto a quelli già segnalati in risposta al precedente atto di sindacato ispettivo. Rilevava, comunque, che il Ministero dello sviluppo economico aveva comunicato essere in corso un processo di ristrutturazione dell’intero settore e che quindi la situazione di difficoltà della Manifattura tabacchi era ricollegabile alla generale situazione del mercato.

A conclusione della risposta all’interrogazione Fugatti n. 5/10161 il sottosegretario Lettieri affermava: “Si soggiunge che il Governo continuerà a seguire con attenzione la questione sollevata nell’interrogazione, affinché sia risolta in termini economicamente e socialmente accettabili, in sintonia con gli interessi generali del Paese, come già annunciato nella citata seduta del 9 maggio 2007.”


Ministero della giustizia

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

3/00942

Interrogazione

Angelo Piazza

Assemblea

29/6/2007

Sussistenza di indagini in relazione alla manifestazione svoltasi davanti al carcere de L’Aquila il 3 giugno 2007

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedeva al Ministero della giustizia se fossero state avviate indagini in relazione alla manifestazione svoltasi davanti al carcere de L’Aquila il 3 giugno 2007.

Nell’atto ispettivo si riferiva che in quella occasione alcune centinaia di persone che protestavano contro il regime carcerario dell’articolo 41-bis dell’ordinamento penitenziario avevano indirizzato parole offensive contro la memoria di Marco Biagi e Massimo D’Antona, nonché nei confronti delle vittime di Nassirya e dell’ispettore capo Raciti, ipotizzando quindi le fattispecie dell’apologia di reato e vilipendio.

Nella risposta all’interrogazione, svolta nella seduta dell’Assemblea del 6 giugno 2007, il ministro della giustizia, Clemente Mastella, nel condannare i fatti illustrati nell’interrogazione, riferiva che erano state prontamente avviate le indagini preliminari e che la Digos sta acquisendo tutto il materiale necessario per la ricostruzione dei fatti e l’individuazione di eventuali responsabilità penali.

Il ministro Mastella affermava conclusivamente: “Ritengo, quindi, che valutazioni processuali più complete – che fornirò, quando sarà possibile, al Parlamento e a lei (onorevole Piazza) – potranno essere compiute soltanto in seguito, esauriti debitamente gli accertamenti in corso.


Ministero delle infrastrutture

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

3/00845

Interrogazione

Barani

Assemblea

21/6/2007

Iniziative per la concessione di un tratto ferroviario alla amministrazione comunale di Aulla (Massa Carrara)

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedeva la disponibilità del ministro dei trasporti a promuovere un incontro tra l’amministrazione comunale di Aulla (Massa Carrara), la regione Toscana e Rete ferroviaria italiana, al fine di concedere all’amministrazione comunale in questione la cessione del tratto ferroviario abbandonato esistente nel relativo centro urbano.

Nella risposta all’interrogazione, svolta nella seduta dell’Assemblea del 3 maggio 2007, il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, riferiva che effettivamente la tratta ferroviaria in questione è stata dismessa a seguito della realizzazione del raddoppio ferroviario “Pontremolese”, ma che gli immobili oggetto dell’interrogazione rientrano nel programma di riorganizzazione del settore immobiliare delle Ferrovie dello Stato, che prevede l’attribuzione di tutti i beni non strumentali ad un’altra società, al fine della loro valorizzazione e vendita.

Il ministro precisava inoltre che la società Ferrovie dello Stato, pur avendo manifestato la propria disponibilità, evidenziava che l’eventuale cessione produrrebbe una minusvalenza nel bilancio della società proprietaria; precisava anche che erano già intervenuti contatti informali tra la direzione compartimentale delle Ferrovie e l’amministrazione comunale di Aulla, al fine di arrivare ad un accordo di interesse comune.

A conclusione della risposta fornita, il ministro Chiti, affermava quindi: “Per quanto riguarda il Governo, posso assicurare all’onorevole Barani che ci adopereremo per favorire tale confronto e per contribuire ad un’auspicabile intesa.

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

3/00938

Interrogazione

Lovelli

Assemblea

29/6/2007

Orientamenti del Governo sulla realizzazione dell’opera “terzo valico ferroviario dei Giovi”

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedevano gli intendimenti del Ministro delle infrastrutture circa l’individuazione delle opere prioritarie per le quali accedere al finanziamento dell’Unione europea, con particolare riguardo al riavvio delle procedure di progettazione e aggiudicazione dell’opera “terzo valico ferroviario dei Giovi”.

Nella risposta all’interrogazione, svolta nella seduta dell’Assemblea del 6 giugno 2007, il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, faceva presente che gli aspetti finanziari relativi all’opera sono disciplinati dalla legge finanziaria per il 2006, che ha soppresso il precedente sistema di finanziamento ISPA ed ha previsto il finanziamento direttamente a carico dello Stato. Pertanto osservava conclusivamente: “Stiamo quindi procedendo all’attuazione dei lavori secondo il programma concordato e per il 2007 contiamo anche di appaltare o comunque di affidare tramite gara uno dei tratti ancora interessati dall’alta velocità.”

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

2/00505

Interpellanza (*)

Crisci

Assemblea

 

27/6/2007

Stato dei lavori per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso

 

 

(*) La risposta all’interpellanza è stata segnalata per i profili di competenza anche al Ministero dell’ambiente e tutela del territorio e del mare

 

Con l’interpellanza in oggetto si chiedevano informazioni circa i lavori per la messa in sicurezza del “sistema Gran Sasso”.

Nella risposta all’interpellanza, svolta nella seduta del 17 maggio 2007, il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Paolo Naccarato, riferiva che, a seguito dell’incidente del 16 agosto 2002 all’interno dei laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso, che ha causato il versamento nel pozzetto di drenaggio di circa cinquanta litri della sostanza chimica pseudocumene, vi era stato il sequestro preventivo della struttura da parte dell’autorità giudiziaria ed era stato dichiarato lo stato di emergenza con conseguente intervento straordinario della Protezione civile. Alla scadenza dello stato di emergenza, sono state emanate le ordinanze di protezione civile con cui sono state disciplinate le attività necessarie a garantire il definitivo rientro nell’ordinario. Ottenuto il dissequestro dell’autorità giudiziaria, è ripresa l’attività di ricerca scientifica, nell’ottica della sicurezza sotto il profilo idrogeologico e dei relativi approvvigionamenti idrici.

A conclusione della sua risposta, il sottosegretario Naccarato affermava: “A completamento degli interventi, comunque, sarà prodotta la relazione finale, che sarà senz’altro messa a disposizione di tutte le istituzioni.


Ministero dell’interno

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

2/00563

Interpellanza

Leoluca Orlando

Assemblea

29/6/2007

Correttezza e trasparenza del procedimento elettorale con riferimento alle elezioni amministrative di Palermo

 

 

 

Con l’interpellanza in oggetto si chiedeva quali urgenti provvedimenti intendesse adottare il Governo in merito allo svolgimento delle elezioni amministrative tenutesi a Palermo e comuni della provincia, evidenziando la presenza di gravi anomalie sia nel corso delle votazioni, sia durante le operazioni di scrutinio.

Nella risposta all’interpellanza, svolta nella seduta del 7 giugno 2007, il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Paolo Naccarato, riferiva che i fatti illustrati erano stati  seguiti fin dall’inizio con la massima attenzione.

A seguito di specifiche denunce, l’8 maggio 2007 la Procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo ha costituito un fascicolo ed ha chiesto alla Digos di compiere con urgenza le opportune indagini. Dopo aver illustrato ampiamente gli accertamenti in corso, il sottosegretario Naccarato affermava che il Governo “continuerà a seguire con la massima attenzione tutta la vicenda ed in primo luogo l’evoluzione delle indagini in corso e, nel rispetto totale dell’autonomia della magistratura, quanto dovesse venire ulteriormente segnalato.”


Ministero del lavoro e della previdenza sociale

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

3/00886

Interrogazione

Pisicchio

Assemblea

27/6/2007

Iniziative per contenere il fenomeno degli infortuni sul lavoro

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedevano quali urgenti provvedimenti intendesse adottare il ministro del lavoro e della previdenza sociale nelle more dell’emanazione del testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e della sicurezza sul lavoro, all’esame del Senato, per contenere il fenomeno degli infortuni sul lavoro, almeno con riferimento all’obbligo di legge di iscrivere il lavoratore al libro paga prima dell’inizio dei lavori.

Nella risposta all’interrogazione, svolta nella seduta dell’Assemblea del 16 maggio 2007, il ministro del lavoro e della previdenza sociale, Cesare Damiano, riferiva, tra l’altro, che già con il decreto-legge n. 223 del 2006 è stato predisposto un primo pacchetto di misure volte a contrastare il lavoro irregolare, in particolare nel settore edile, al quale spesso si associa il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza.

Tale provvedimento ha previsto, tra l’altro, la sospensione dei lavori per i cantieri ove risulti personale non regolarmente registrato in misura pari o superiore al 20 per cento del totale degli addetti. Per quanto concerne, poi, la pratica della regolarizzazione post mortem, il decreto-legge n. 223 ha previsto l’obbligo di dare comunicazione di legge entro il giorno antecedente a quello di instaurazione del rapporto di lavoro. Nella risposta si segnalavano altre novità inserite nel provvedimento, come l’introduzione del cartellino obbligatorio per l’immediata identificazione del lavoratore, la revisione del regime sanzionatorio e il rafforzamento del corpo degli ispettori del lavoro del nucleo dei Carabinieri operanti presso il Ministero del lavoro.

Il ministro ricordava inoltre che il disegno di legge delega per l’emanazione del testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e della sicurezza sul lavoro, è all’esame del Senato.

A conclusione del suo intervento, il ministro Damiano affermava: “Colgo l’occasione, infine, per anticipare in questa sede che l’azione di vigilanza sarà ulteriormente intensificata nei mesi estivi nel settore dell’edilizia, così come saranno avviate campagne informative in materia di sicurezza sul lavoro”.


 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

3/00986

Interrogazione

Napoletano

Assemblea

29/06/2007

Problemi occupazionali presso la cartiera di Foggia

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedeva quale intervento il ministro del lavoro e della previdenza sociale volesse attuare presso i vertici aziendali per la riapertura del dialogo tra le parti, affinché sia possibile trovare delle soluzioni condivise sul futuro e sulle scelte produttive da attuare all’Istituto poligrafico di Stato di Foggia che evitino il ridimensionamento dello stabilimento e garantiscano il mantenimento dei livelli occupazionali.

Nella risposta all’interrogazione, svolta nella seduta dell’Assemblea del 14 giugno 2007, il ministro per l’attuazione del programma di Governo Giulio Santagata, riferiva che a causa della riduzione di commesse per la produzione della carta commerciale, è stata fermata in via temporanea la seconda linea industriale della cartiera di Foggia nella quale risultano impiegate venticinque unità lavorative e che, in seguito a tale sospensione temporanea, le medesime unità sono state impegnate nello stesso impianto in attività di manutenzione conservativa. Sentito in merito il direttore dello stabilimento, non sono emersi elementi che facciano pensare ad un’interruzione della produzione di carte speciali. Il ministro faceva inoltre presente che è prevista l’entrata in funzione di un impianto di adesivizzazione di carte speciali e concludeva la risposta affermando: “Dagli accertamenti effettuati sembrerebbe quindi che la situazione di criticità, così descritta, sia in via di risoluzione comunque il Governo continuerà comunque a seguire tale vicenda con la dovuta attenzione fino alla sua definitiva risoluzione”.


Ministero della pubblica istruzione

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

4/02125

Interrogazione

Fabris

Assemblea

27/6/2007

Riconoscimento del servizio pregresso maturato dal personale dipendente degli enti locali ai sensi della legge n. 124 del 1999

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedevano quali iniziative intendesse assumere il ministro della pubblica istruzione in relazione al riconoscimento del servizio pregresso maturato dai lavoratori ATA (Ausiliari tecnici amministrativi) e ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) nel loro passaggio dagli Enti locali allo Stato, ai sensi dell’articolo 8 della legge n. 124 del 1999.

Riferiva l’interrogante che, a seguito di un accordo sindacale del 2000, i suddetti lavoratori avevano subito una pesante decurtazione dell’anzianità di servizio e della retribuzione. Alcune sentenze della Corte di Cassazione hanno chiarito che l’accordo sindacale è privo di natura normativa e che, quindi, ad essi andavano applicati tutti i trattamenti giuridici ed economici previsti dal contratto collettivo nazionale del lavoro.

Con la legge finanziaria 2006 è stato riprodotto il testo dell’accordo sindacale: ciò ha comportato una disparità di trattamento tra coloro che avevano un procedimento giudiziario pendente e quelli per i quali la Corte di Cassazione si era già espressa.

Nella risposta scritta all’interrogazione, pubblicata nell’allegato B ai resoconti della seduta dell’Assemblea del 29 maggio 2007, il Viceministro della pubblica istruzione Mariangela Bastico, nel premettere che l’applicazione dell’articolo 8 della legge n. 124 del 1999 è attualmente all’esame della Corte Costituzionale e nell’illustrare diffusamente la normativa oggetto dell’interrogazione, conveniva con l’interrogante circa la situazione di disomogeneità che la vicenda ha determinato nell’ambito del personale interessato. Affermava, quindi, in conclusione: “Si assicura che il Ministero sta seguendo con grande attenzione questa complessa vicenda anche ricercando d’intesa con il Ministero dell’economia soluzioni che consentano parità di trattamento e compatibilità finanziaria, in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale.”


Ministero della salute

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

3/00888

Interrogazione

La Russa

Assemblea

27/6/2007

Iniziative per garantire maggiori controlli sui conducenti di mezzi di trasporto a noleggio e di linea con riguardo all’assunzione di sostanze stupefacenti

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedevano gli intendimenti del ministro della salute al fine di promuovere iniziative volte a garantire maggiori controlli sui conducenti di mezzi di trasporto a noleggio con riguardo all’assunzione di sostanze stupefacenti.

La premessa all’interrogazione è il grave incidente verificatosi il 9 maggio 2007 sulla bretella autostradale Casale-Santhià nel vercellese che ha coinvolto un pullman privato con a bordo quarantuno bambini delle scuole elementari. Il bilancio dell’incidente è di due bimbi deceduti e di venti feriti. Dall’esame tossicologico a cui è stato sottoposto l’autista del pullman, è stata riscontrata la presenza nel suo corpo di tracce di cannabis.

Nella risposta all’interrogazione, svolta nella seduta dell’Assemblea del 16 maggio 2007, il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, riferiva che sul caso specifico erano in atto indagini della magistratura.

Nella risposta, relativamente alla problematica degli incidenti stradali, il ministro riferiva delle iniziative in corso per introdurre test obbligatori nei confronti di conducenti di servizi pubblici e privati, nonché degli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria per il triennio 2007-2009 e del disegno di legge recante disposizioni in materia di autotrasporto merci e di circolazione stradale, attualmente in Parlamento.

Il ministro Chiti affermava: “Ribadisco la volontà e l’impegno del Governo in materia di accertamento preventivo e degli accertamenti periodici per escludere lo stato di tossicodipendenza, ai quali devono essere sottoposti i lavoratori destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute dei terzi.”


 

 


Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

5/01070

Interrogazione

Trupia

Commissione

27/6/2007

Grave situazione degli ospedali e presidi sanitari nella provincia di Caltanissetta

 

 

 

Con l’interrogazione in oggetto si chiedevano gli intendimenti del ministro della salute al fine di assumere iniziative volte ad una rigorosa attività ispettiva presso alcune strutture ospedaliere e presidi sanitari presenti nella provincia di Caltanissetta, le cui condizioni  hanno ormai oltrepassato la soglia dell’emergenza, non garantendo il fondamentale diritto alla salute dei cittadini.

Nella risposta all’interrogazione, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni  del 31 maggio 2007, il sottosegretario di Stato per la salute, Serafino Zucchelli, nel ribadire  che il Ministero  della salute non ha alcun potere di tipo organizzativo e gestionale nei riguardi di servizi sanitari regionali, a seguito delle modifiche costituzionali  avvenute con la legge costituzionale n. 3 del 2001, illustrava dettagliatamente la situazione in base ai dati acquisiti tramite la Prefettura di Caltanissetta.

Al termine del suo intervento, in riferimento ai lavori di costruzione e ammodernamento degli ospedali e strutture sanitarie, il sottosegretario Zucchelli affermava: “A tal riguardo, si assicurano gli onorevoli interroganti che il Ministero della salute intende acquisire puntuali e dettagliate informazioni, in virtù del maggior margine di tempo consentito, oltre che in merito alla situazione delle strutture sanitarie di Caltanissetta, anche in riferimento ai casi indicati nell’atto ispettivo. Di queste notizie sarà resa tempestiva informativa agli stessi onorevoli proponenti.”


 



Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione relative al mese di giugno 2007

 

 

 

Primo firmatario

Tipo di Atto

Numero

Pag.

On.

Affronti

Ordine del giorno

9/2193/33

24

On.

Aurisicchio

Ordine del giorno

9/1746-bis/260

36

On.

Barani

Interpellanza

2/00240

67

On.

Barbi

Ordine del giorno

9/1746-bis/78

37

On.

Bertolini

Ordine del giorno

9/2534/34

17

On.

Bonelli

Ordine del giorno

9/2193/3

20

On.

Borghesi

Ordine del giorno

9/1746-bis/10

58

On.

Buontempo

Ordine del giorno

9/1287/104

15

On.

Cacciari

Ordine del giorno

9/1746-bis/33

35

On.

Cioffi

Ordine del giorno

9/2193/34

25

On.

Cota

Ordine del giorno

9/1746-bis/141

63

On.

Crisci

Ordine del giorno

9/1746-bis/17

46

On.

D’Agrò

Risoluzione conclusiva

8/00031

62

On.

D’Ulizia

Ordine del giorno

9/1475/59

32

On.

De Zulueta

Ordine del giorno

9/2193/1

23

On.

Fallica

Ordine del giorno

9/2193/22

29

On.

Falomi

Ordine del giorno

9/1042/1

46

On.

Fontana

Ordine del giorno

9/2193/5

28

On.

Forlani

Ordine del giorno

9/1746-bis/216

15

On.

Fratta Pasini

Ordine del giorno

9/2534/33

17

On.

Ghizzoni

Ordine del giorno

9/1746-bis/269

34

On.

Leone

Ordine del giorno

9/234/55

17

On.

Maderloni

Risoluzione conclusiva

8/00048

50

On.

Marinello

Ordine del giorno

9/2081/1

43

On.

Martusciello

Ordine del giorno

9/1746-bis/341

40

On.

Mazzocchi

Ordine del giorno

9/2201/1

64

On.

Menia

Ordine del giorno

9/2193/12

21

On.

Osvaldo Napoli

Ordine del giorno

9/1287/64

40

On.

Perugia

Ordine del giorno

9/1042-B/5

54

On.

Picano

Ordine del giorno

9/1746-bis/66

35

On.

Pinotti

Ordine del giorno

9/2193/30

22

On.

Pinotti

Risoluzione conclusiva

8/00043

28

On.

Pisacane

Ordine del giorno

9/1746-bis/240

42

On.

Ponzo

Ordine del giorno

9/1746-bis/360

36

On.

Turco

Ordine del giorno

9/1922/1

32

On.

Zacchera

Ordine del giorno

9/2193/16

29

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione II

 

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI

 

 

 

 

 

 

La sezione è ripartita in sottosezioni che danno conto delle nomine scadute nel periodo considerato e in quello immediatamente successivo, delle proposte di nomina presentate alle Camere per i pareri, delle nomine comunicate o meno dal Governo e infine di come i pareri espressi dalle Commissioni siano stati seguiti dal Governo in sede di nomina.



 

 

In evidenza a giugno

 

 

Con la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2007 e il D.P.R. del 20 giugno 2007, si è concluso l’iter della proposta di rinnovo, per un secondo mandato, di Giancarlo Giannini come presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo ISVAP. Nella seduta della VI Commissione della Camera del 7 giugno 2007, il relatore on. Ceccuzzi, rilevava tra l’altro come fosse contemporaneamente in discussione al Senato un disegno di legge relativo al riordino del sistema delle authorities, il quale prevede una delega al Governo per la revisione dell'assetto delle autorità di vigilanza nel settore finanziario e assicurativo, che comprende anche la soppressione dell'ISVAP, che dovrebbe essere accorpata alla Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP, rendendo quindi la riconferma di Giannini presumibilmente temporanea, fino all'eventuale scomparsa dell’autorità come è oggi.

La proposta di nomina è stata poi approvata all’unanimità dalla Commissione nella seduta del 13 giugno.

 

Unanimemente favorevole era stato anche il parere espresso dalla Commissione difesa della Camera riguardo alla nomina del nuovo presidente dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA, Piergiorgio Crucioli, poi conformemente nominato con D.P.R. dell’8 giugno 2007, mentre è ancora all’esame della Commissione la richiesta di parere sulla proposta di nomina di Giuseppe Montefusco a vicepresidente del suddetto istituto.

 

Altrettanto unanime era stato il gradimento espresso dalle Commissioni bilancio dei due rami del Parlamento, riguardo alla riconferma di Alberto Majocchi alla presidenza dell’Istituto di studi e analisi economica ISAE, poi nominato dal Consiglio dei ministri il 5 giugno 2007.

 

Sono in corso di nomina i presidenti di due enti parco nazionali, quelli del Circeo (commissariato dal 2002) e del Pollino (commissariato nello scorso mese di maggio 2007). Riguardo alla nomina di Gaetano Benedetto presso l’ente parco del Circeo, nel dibattito svoltosi presso l’VIII Commissione della Camera, è stato espresso, da parte di molti commissari, apprezzamento riguardo alla persona e al curriculum del candidato, ma anche l’auspicio che lo stesso non mantenga, dopo la nomina, l’incarico di vice capo di Gabinetto del Ministro dell’ambiente. A questo proposito, nella seduta della Commissione del  13 giugno (in cui è stato espresso parere favorevole sulla proposta di nomina in questione con 23 voti a favore, uno contrario e un astenuto), il sottosegretario Piatti ha confermato l’intendimento del suo ministero di definire con il candidato alla presidenza del parco, un percorso condiviso che, in tempi ragionevoli, lo porti ad assumere in via esclusiva l'incarico di gestione dell'ente.

Unanime è stato poi l’apprezzamento dei commissari riguardo alla proposta di nomina di Domenico Pappaterra a presidente dell’Ente parco nazionale del Pollino.

 

Complessa è stata la vicenda, ormai in fase di conclusione, della nomina del presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Fabio Ciani, che dopo la scadenza del mandato del precedente presidente Moscherini nel 2005, ha visto avvicendarsi due diversi commissari straordinari (di cui il secondo decaduto a seguito di una pronuncia del Consiglio di Stato) e poi il mancato raggiungimento della necessaria intesa con la Regione Lazio (si veda alla sottosezione “c”).

In corso è anche la procedura di nomina del presidente di un’altra Autorità portuale, quella di Cagliari, che nel frattempo è stata commissariata (si veda sempre alla sottosezione “c”).


IN QUESTO NUMERO

 

 

 

 

-               Nel mese di giugno 2007 sono scaduti i mandati dei consiglieri di amministrazione dell’Istituto nazionale di economia agraria INEA e di quelli del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura CRA.

-               Nel mese di luglio 2007 sono in scadenza i mandati dei consiglieri di amministrazione  della Società italiana autori ed editori SIAE, dell’Ente nazionale per l’aviazione civile ENAC  e dell’Autorità portuale di Messina.

-               Nel mese di giugno 2007 sono stati nominati, conformemente ai pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari, i presidenti dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA, dell’Istituto di studi e analisi economica ISAE e dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo ISVAP.

-               Sono in corso perfezionamento, o ancora all’esame delle Commissioni competenti, le proposte di nomina dei presidenti degli enti parco nazionali del Circeo e del Pollino, oltre a quelli delle autorità portuali di Civitavecchiae di Cagliari e dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS.

-               Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato nuove proroghe degli incarichi dei commissari straordinari degli enti parco nazionali dei Monti Sibillini e del Vesuvio.

-               Il Ministro delle politiche agricole e forestali ha trasmesso la comunicazione della nomina dei componenti dei consigli di amministrazione dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti INRAN e del Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale di Portici.

-               Il Ministro della solidarietà sociale ha trasmesso la comunicazione della nomina di Giovanni Pirone a commissario straordinario dell’Istituto italiano di medicina sociale IIMS.



 

 

Sezione II

 

 

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI

 

 

 

a) Principali cariche scadute nel periodo 1° – 30/6/2007

 

 

In questa sottosezione si dà conto delle cariche scadute nel mese considerato nella presente pubblicazione.

Si specifica anche se per il rinnovo delle suddette cariche è prevista la richiesta di parere parlamentare (ex art. 1 della L. n. 14 del 24/1/1978, recante “norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici”, riguardante “istituti e (...) enti pubblici anche economici”, riassunto nella nota della sottosezione “c”, che riguarda generalmente i presidenti o comunque gli organi di vertice degli enti), o la mera comunicazione al Parlamento (ex art. 9 della suddetta L. n. 14/1978, riassunto nella nota della sottosezione “d”, che riguarda generalmente i componenti dei consigli degli enti), o se nei precedenti rinnovi è invalsa la prassi di non attivare queste procedure.

Quando mancano precise disposizioni di legge sulla procedura relativa al controllo parlamentare sulle nomine nei singoli enti, viene riportata la procedura seguita per prassi in occasione del precedente rinnovo della stessa carica, ex articoli 1 e 9 della L. 14/78.

Quando infine è lo statuto o la stessa legge istitutiva del singolo ente (o categoria di enti) a specificare norme relative al controllo parlamentare, allora se ne dà conto nella colonna relativa alla procedura di nomina.

Si ricorda per inciso, riguardo alla scadenza degli organi degli enti in questione, che il D.L. 16/5/1994, n. 293, (convertito con L. 15/7/1994, n. 444), sulla “disciplina della proroga degli organi amministrativi”, stabilisce tra l’altro che: “(…) gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti. Gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all'articolo precedente sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo. Nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili (…). Entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti. (…) I provvedimenti di nomina dei componenti di organi scaduti adottati nel periodo di proroga sono immediatamente esecutivi. (…) Decorso il termine massimo di proroga senza che si sia provveduto alla loro ricostituzione, gli organi amministrativi decadono. Tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.”

 

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

Istituto nazionale di economia agraria INEA

Componenti del consiglio di amministrazione

 

(comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978)

Matteo Antonicelli, Girolamo Valenza, Domenico Barrile e Vasco Boatto

10/06/2007

D. M. Ministro politiche agricole di cui designati dalla Conferenza Stato-Regioni

 

 

Il 10 giugno 2007 è scaduto il mandato dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale di economia agraria (INEA).

Si ricorda che il 22 settembre 2006 il Consiglio dei ministri aveva nominato presidente dell’istituto, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni agricoltura della Camera e del Senato, Lino Carlo Rava.

L’INEA, istituito con regio decreto 10 maggio 1928, n. 1418 e riordinato con il D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 454, è un ente di ricerca di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dotato di autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria, facente parte del sistema statistico nazionale (SISTAN), ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322. L'istituto svolge attività di ricerca socioeconomica in campo agricolo, agroindustriale, forestale e della pesca, in ambito nazionale, comunitario ed internazionale, al fine di concorrere all'elaborazione delle linee della politica relativa a questi ambiti. L'INEA presenta annualmente al Ministro un rapporto sullo stato dell'agricoltura, realizza indagini ed analisi sull'impatto delle politiche agricole, agroalimentari e del mondo rurale, e svolge funzioni di supporto all'applicazione delle relative politiche, nell'interesse delle regioni,  delle province autonome e delle altre pubbliche amministrazioni.

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

Consiglio per la ricerca e la sperimenta-zione in agricoltura CRA

Componenti del consiglio di amministrazio-ne

 

(comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978)

Daniele Bassi,

Italo Blotti,

Maria Grazia Mammuccini, Enrico Martinoli, Salvatore Tudisca, Vito Viviano, Giancarlo Cargioli

27/6/2007

D.M. Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali (3 designati dalla Conferenza Stato-Regioni, 2 dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali  e 2 dal Ministro dell’università e ricerca)

 

 

Il 27 giugno 2007 è giunto a scadenza il mandato del consiglio di amministrazione del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura CRA, ente nazionale di ricerca e sperimentazione, istituito dal D.Lgs 29 ottobre 1999, n. 454, con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale, ittico e forestale, con personalità giuridica di diritto pubblico e posto sotto la vigilanza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Si ricorda che la nomina del presidente del CRA, Romualdo Coviello, era stata deliberata dal Consiglio dei Ministri il 1° dicembre 2006, su proposta del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, sentite le Commissioni parlamentari competenti, che peraltro non avevano espresso il relativo parere. Il Consiglio di amministrazione è composto, oltre che dal presidente, da sette esperti di alta qualificazione amministrativa, contabile o scientifica, nominati dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Tre dei componenti sono designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e uno dal Ministro dell’università e della ricerca.


 

 

b) Principali cariche in scadenza nel periodo

1° – 31/7/2007

 

 

In questa sottosezione si dà conto delle cariche in scadenza nel mese successivo a quello considerato nella presente pubblicazione

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

Società italiana degli autori ed editori SIAE

Componenti del Consiglio di amministrazione

 

(comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978)

Ivan Cecchini, Diego Cugia di Sant’Orsola, Sabatino Cennamo, Giovanni Natale, Giuseppe Afeltra, Giuseppe de Vergottini,  Augusto Pistolesi; Silvano Guariso

22/7/2007

D.M. del Ministro per i beni e le attività culturali (che ne designa 3, mentre 5 sono designati dell'assemblea degli associati)

 

 

Il 22 luglio 2007 scadrà in quadriennio dell’incarico del consiglio di amministrazione della Società italiana degli autori ed editori SIAE. Il mandato del presidente Giorgio Assumma, essendo stato nominato con D.P.R. del 17 ottobre2005 (a seguito della designazione da parte dell’assemblea della SIAE del 20 settembre 2005), scadrà invece nel 2009.

La funzione istituzionale della società è la tutela del diritto d'autore. La SIAE amministra le opere dei suoi aderenti facendo sì che per lo sfruttamento delle loro opere, sia corrisposto all’autore e all’editore, il relativo compenso.

L’ente è previsto dall’art. 7 del D.Lgs. n. 419 del 29 ottobre 1999 e disciplinato dallo statuto approvato con decreto interministeriale dei Ministri dei beni e attività culturali, del tesoro e delle finanze del 4 giugno 2001, modificato con decreto interministeriale dei Ministri dei beni e attività culturali e dell’economia e delle finanze del 3 dicembre 2002. I suoi organi sono: l’assemblea, il consiglio di amministrazione e il presidente. Il 24 giugno 2007 si sono svolte le elezioni per il rinnovo dell’assemblea che è composta, in base a quanto previsto dall’art. 4 dello statuto della società, da 64 membri che rappresentano le principali categorie di autori ed editori. In base ai risultati dello scrutinio, con la delibera, del presidente della SIAE n. 20 del 5 luglio 2007, sono stati proclamati i nuovi componenti, che resteranno in carica per un quadriennio.

L’assemblea, tra i suoi compiti, ha quello di designare una parte dei componenti del consiglio di amministrazione ed eleggere i membri delle commissioni di sezione ed alcuni componenti del collegio dei revisori.

Il consiglio di amministrazione è composto, oltre che dal presidente, da otto membri, cinque dei quali sono designati ogni quattro anni dall’assemblea in modo che siano adeguatamente rappresentati autori ed editori, oltre a tre membri nominati ogni 4 anni a norma dell’articolo 14, primo comma del D.Lgs 29 ottobre 1999, n. 419 e tre dal Ministro per i beni e le attività culturali. La nomina dei consiglieri è disposta con decreto del suddetto Ministro, mentre il presidente viene nominato con la procedura prevista dall’art. 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400, con D.P.R. emanato su proposta del Presidente del Consiglio previa deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, su designazione dell'assemblea della SIAE.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

Ente nazionale per l'aviazione civile

ENAC

Componenti del Consiglio di amministrazione

 

 

(in occasione di queste nomine non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978)

Antonio Attili, Andrea Giovanni Corte,

Manlio Mele, Pierluigi Musghi, Fredmano Spairani e Francesco Zanchetta

23/7/2007

Nominati con D.P.C.M. su proposta dell’allora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

 

 

Il 23 luglio 2007 scadranno i 4 anni dalla nomina del Consiglio di amministrazione dell’Ente nazionale per l'aviazione civile ENAC (nominato con D.P.C.M. del 23 luglio 2003) e il successivo 11 agosto 2007 verrà a scadenza anche il quadriennio del presidente dell’ente, Vito Riggio (nominato con D.P.R. dell’11 agosto 2003).

Secondo l’articolo 4 del D.Lgs. n. 250 del 25 luglio 1997, istitutivo dell’ente, il presidente, presiede il consiglio di amministrazione ed è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei trasporti, sentite le Commissioni parlamentari competenti per materia, ai sensi della legge 24 gennaio 1978, n. 14, rimane in carica quattro anni e la nomina e' rinnovabile una sola volta.

Il consiglio di amministrazione e' composto dal presidente e da sei membri nominati, su proposta del Ministro dei trasporti, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, rimane in carica quattro anni e la nomina dei suoi componenti e' rinnovabile per una sola volta.

L’ENAC, soggetto regolatore dell’attività di trasporto aereo in Italia, nasce dalla fusione di tre organizzazioni: la Direzione generale dell’aviazione civile, il Registro aeronautico italiano e l’Ente nazionale gente dell’aria. L'Ente si occupa di: regolamentazione tecnica, attività ispettiva, sanzionatoria, di certificazione, di autorizzazione, di coordinamento e di controllo, nonché della tenuta dei registri e degli albi relativi alle materie di competenza; razionalizzazione e modifica delle procedure attinenti ai servizi aeroportuali; attività di coordinamento con l'Ente nazionale di assistenza al volo e con l'Aeronautica militare per le attività di assistenza al volo; rapporti con enti, società ed organismi nazionali ed internazionali che operano nel settore dell'aviazione civile; istruttoria degli atti concernenti tariffe, tasse e diritti aeroportuali; definizione e controllo dei parametri di qualità dei servizi aeroportuali e di trasporto aereo; regolamentazione, esame e valutazione dei piani regolatori aeroportuali, dei programmi di intervento e dei piani di investimento aeroportuale, nonché eventuale partecipazione all'attività di gestione degli aeroporti di preminente interesse turistico e sociale.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

Autorità portuale di Messina

Presidente

 

 

(parere parlamentare ex art. 1 L. n. 14/1978)

Vincenzo Garofalo

30/7/2007

D.M. del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro delle infrastrutture, d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio

 

 

Il 30 luglio 2007 scadrà il quadriennio del mandato del presidente dell’Autorità portuale di Messina, Vincenzo Garofalo.

Si ricorda che la legge 28 gennaio 1994, n. 84, sul riordino della legislazione in materia portuale, disciplina l'ordinamento e le attività delle autorità portuali per adeguarle agli obiettivi del piano generale dei trasporti. Con la suddetta legge nei principali porti italiani è stata istituita l'autorità portuale, che ha compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti. L’autorità portuale ha inoltre poteri di regolamentazione e di ordinanza, anche in riferimento alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi alle suddette attività ed alle condizioni di igiene del lavoro, sovrintende alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell'ambito portuale, compresa quella per il mantenimento dei fondali, previa convenzione con il Ministero delle infrastrutture, ed ha competenza nell’affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale. L'autorità portuale ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia amministrativa, di bilancio e finanziaria. L’art. 8 della suddetta legge n. 84/1994 stabiliva che i presidenti di questi enti fossero nominati dall’allora Ministro dei trasporti e della navigazione (poi Ministro delle infrastrutture e trasporti, le cui competenze sono ora state ripartite dalla L. n. 233 del 17 luglio 2006 di conversione, con modificazioni, del D.L. 18 maggio 2006, n. 181, di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri, tra il Ministero dei trasporti e quello delle infrastrutture), d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio.

 


 

c) Proposte di nomina presentate per il parere e monitoraggio delle successive nomine governative

 

 

 

 

 

In questa sottosezione sono riportati i pareri parlamentari su nomine espressi dalle Commissioni competenti, o ancora pendenti, nel periodo in esame, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, e si monitora il seguito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari da parte del Governo in sede di nomina.

 

La L. 14/1978 recante “norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, stabilisce, tra l’altro, dall’art. 1 all’art. 8, che “il Presidente del Consiglio dei ministri, il Consiglio dei ministri ed i singoli ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare (…). Il parere parlamentare è espresso dalle Commissioni permanenti competenti per materia delle due Camere ed è motivato anche in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione da perseguire. (…) L'organo cui compete la nomina, la proposta o la designazione può provvedere, trascorsi i termini stabiliti dai regolamenti delle due Camere, anche se non sia stato reso il parere delle Commissioni. (…) La richiesta di parere da parte del Governo deve contenere la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intendono perseguire nell'istituto o ente pubblico. (…) Qualora, a seguito del parere espresso da una o entrambe le Commissioni, il Governo ritenga di procedere a nomine, proposte o designazioni diverse da quelle indicate nella richiesta di parere, si applica la procedura prevista negli articoli precedenti. La stessa procedura si applica altresì per la conferma di persona in carica, anche nel caso in cui nei confronti della stessa sia già stato espresso il parere del Parlamento. La conferma non può essere effettuata per più di due volte.”

 

Le richieste di parere parlamentare su proposte di nomina trasmesse dal Governo, sono poi assegnate alle Commissioni competenti per l’esame ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento della Camera, che stabilisce che: “nei casi in cui il Governo sia tenuto per legge a richiedere un parere parlamentare su atti che rientrano nella sua competenza, il Presidente della Camera assegna alla Commissione competente per materia la relativa richiesta, e ne dà notizia all'Assemblea nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa. In periodo di aggiornamento dei lavori della Camera, il Presidente della Camera può differire l'assegnazione della richiesta di parere, tenuto conto del termine previsto dalla legge per l'adozione dell'atto da parte del Governo. (…) In ordine ad atti di nomina, proposta o designazione, la Commissione delibera il parere nel termine di venti giorni dall’assegnazione, prorogabile una sola volta, per non più di dieci giorni, dal Presidente della Camera. (…) Il parere è comunicato al Presidente della Camera, che lo trasmette al Governo.”

 

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Opera nazionale per i figli degli aviatori

ONFA

Presidente

Piergiorgio Crucioli

16/4/2007

 

 

 

 

 

 

17/4/2007

IV Difesa

(Camera):

favorevole, espresso il 16/5/2007

 

 

IV Difesa

(Senato):

favorevole, espresso l’8/5/2007

Nomina deliberata dal Consiglio dei ministri il 23/5/2007, e perfezionata con D.P.R.

8/6/2007

D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della difesa

 

 

Piergiorgio Crucioli è stato nominato, con D.P.R. dell’8 giugno 2007 a seguito della deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 maggio 2007 e conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni difesa delle Camere, nuovo presidente dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA. Il 25 maggio 2007 era altresì scaduto il mandato del vicepresidente Giovanni Proietti e dei componenti del consiglio di amministrazione dell’ente. Si anticipa in proposito che il Ministro della difesa, con lettera del 22 giugno 2007, annunciata il 3 luglio 2007, ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Giuseppe Montefusco a vicepresidente dell’istituto.

L’ONFA, istituita quale ente morale con R.D. 21 agosto 1937, n. 1585 e dichiarata ente pubblico con D.P.R. 19 aprile 1978, n. 243, si occupa dell’assistenza agli orfani degli ufficiali e dei sottufficiali dell'Aeronautica militare deceduti per qualunque causa in servizio o in congedo. Gli orfani assistiti dall’ente sono attualmente circa 350. L’assistenza consta in contributi per spese scolastiche, universitarie e borse di studio o nell’arruolamento volontario speciale in Aeronautica militare a sedici anni presso l'istituto "U. Maddalena" di Cadimare per il conseguimento del diploma di scuola media superiore presso le scuole di La Spezia. Le risorse di cui l’ente dispone derivano dal sostegno dell’Aeronautica militare, da contribuzioni volontarie del personale in servizio e da donazioni.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Istituto di studi e analisi economica ISAE

Presidente

Alberto Majocchi

9/5/2007

 

 

 

 

 

 

9/5/2007

V Bilancio (Camera):

favorevole, espresso il 17/5/2007

 

 

V Bilancio

(Senato):

favorevole, espresso il 30/5/2007

Nomina deliberata dal consiglio dei Ministri il 5/6/2007

D.P.C.M. previa deliberazione  del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti

 

 

Il presidente dell’Istituto di studi e analisi economica ISAE, Alberto Majocchi è stato nominato, con D.P.C.M. previa deliberazione  del Consiglio dei ministri del 5 giugno 2007, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti, per un secondo mandato di quattro anni. Il 17 maggio la Commissione bilancio della Camera aveva espresso all’unanimità parere favorevole sulla proposta di rinnovo dell’incarico di Majocchi  (il cui primo mandato era scaduto il 28 marzo 2007), e altrettanto aveva fatto la corrispondente Commissione del Senato il 30 maggio 2007.

L'ISAE, istituito con D.P.R. n. 374 del 28 settembre 1998, è un ente pubblico dotato di autonomia che effettua studi, indagini statistiche, previsioni macro e microeconomiche in ambito italiano e internazionale, utili per le decisioni di politica economica e sociale del Governo, del Parlamento e delle pubbliche amministrazioni.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Ente Parco Nazionale del Circeo

Presidente

Gaetano Benedetto

29/5/2007

 

 

 

 

 

 

29/5/2007

VIII Ambiente (Camera):

favorevole, espresso il 13/6/2007

 

13° Territorio e ambiente

(Senato):

favorevole, espresso il

20/6/2006

In corso di nomina

D.M. del Ministro dell'ambiente d'intesa con la regione interessata

 

 

E’ in corso la procedura di nomina di Gaetano Benedetto a presidente dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, conformemente ai pareri favorevoli espressi dalle Commissioni ambiente e territorio delle Camere.  L’ente parco era  affidato al commissario straordinario Salvatore Bellassai dal 20 giugno 2002.

Gli enti parco sono disciplinati dalla legge n. 394 del 6 dicembre 1991, hanno personalità di diritto pubblico, sede legale ed amministrativa nel territorio del parco e sono sottoposti alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.


 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo

ISVAP

Presidente

Giancarlo Giannini

29/5/2007

 

 

 

 

 

29/5/2007

VI Finanze (Camera):

favorevole espresso il 13/6/2007

 

10° Industria

(Senato):

favorevole espresso il 12/6/2007

Nomina deliberata dal Consiglio dei Ministri il 15/6/2007 e perfezionata con D.P.R. del 20/6/2007

D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico

 

 

Il 6 maggio 2007 era scaduto il primo mandato di Giancarlo Giannini come presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo ISVAP; con lettera del 28 maggio 2007 il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali ha trasmesso la richiesta di riconferma di Giannini per un secondo mandato. A seguito dei pareri favorevoli espressi dalle Commissioni parlamentari competenti, il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, ha deliberato, il 15 giugno 2007, la nomina in questione, che è stata perfezionata poi con decreto del Presidente della Repubblica del 20 giugno 2007.

L’ISVAP è un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, istituito con legge 12 agosto 1982, n. 576, ed è un'autorità indipendente, dotata di autonomia giuridica, patrimoniale, contabile, organizzativa e gestionale. Sono organi dell'ISVAP il presidente, che esercita anche le funzioni di direttore generale, e il consiglio, costituito da sei componenti oltre al presidente. L'esercizio della vigilanza da parte dell'ISVAP ha per scopo la sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione e la trasparenza e la correttezza dei comportamenti delle imprese, degli intermediari e degli altri operatori del settore assicurativo, avendo riguardo alla stabilità, all'efficienza, alla competitività ed al buon funzionamento del sistema assicurativo, alla tutela degli assicurati e degli altri aventi diritto a prestazioni assicurative, all'informazione ed alla protezione dei consumatori.

 

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta

Presidente

Fabio Ciani

12/6/2007

IX Trasporti (Camera):

favorevole espresso il 20/6/2007

 

 

8° Lavori pubblici e comunicazioni(Senato):

favorevole espresso il 20/6/2007

In corso di nomina

D.M. del Ministro dei trasporti di concerto con il Ministro delle infrastrutture, d'intesa con la regione, nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio

 

Con lettera del 6 giugno 2007, il Ministro dei trasporti ha trasmesso al Parlamento la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Fabio Ciani a presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia, su cui le Commissioni parlamentari hanno espresso parere favorevole il 20 giugno 2007.

L’incarico del precedente presidente dell’autorità, Giovanni Moscherini, era scaduto l’11 ottobre 2005. Nelle more della nomina del nuovo presidente, Moscherini è stato nominato commissario straordinario il 25 novembre 2005, finché il 21 febbraio 2007 è stato sostituito da Francesco Lo Sardo, la cui nomina è stata però poi sospesa dal Consiglio di Stato, a seguito di un ricorso presentato da Moscherini. Il 23 maggio 2007, il Consiglio dei Ministri, considerando il mancato raggiungimento della necessaria intesa con la Regione Lazio su alcuno dei nominativi designati dai competenti enti locali e camerali, a norma dell’art. 8, co. 1-bis della L. n. 84 del 1994, che prevede che “ove il presidente della giunta regionale non provveda alla indicazione della terna entro trenta giorni dalla richiesta allo scopo indirizzatagli dal Ministro [delle infrastrutture e] dei trasporti, questi chiede al Presidente del Consiglio dei ministri di sottoporre la questione al Consiglio dei ministri, che provvede con deliberazione motivata”, ha deliberato che il Ministro dei trasporti procedesse alla nomina di Fabio Ciani a presidente dell’autorità in questione, previa l’acquisizione del parere delle competenti Commissioni parlamentari.

 

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere (data nomina)

Procedura di nomina

Autorità portuale di Cagliari

Presidente

Paolo Fadda

20/6/2007

IX Trasporti (Camera):

non espresso

 

 

8° Lavori pubblici e comunicazioni (Senato):

non espresso

Non nominato

D.M. del Ministro dei trasporti di concerto con il Ministro delle infrastrutture, d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio

 

Con lettera dell’11 giugno 2007, il Ministro dei trasporti ha trasmesso al Parlamento la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Paolo Fadda a presidente dell’Autorità portuale di Cagliari. Sul nominativo di Fadda hanno espresso il proprio assenso la Regione Sardegna e il Ministro delle infrastrutture. Il  precedente presidente Antonio Granara era scaduto lo scorso 30 aprile 2007 e, allo scadere del periodo di prorogatio e nelle more del procedimento di nomina del nuovo presidente (come riportato nella sezione “d”), è stato nominato commissario straordinario.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Parco nazionale del Pollino

Presidente

Domenico Pappaterra

20/6/2007

VIII Ambiente (Camera):

non espresso*

 

 

13° Territorio e ambiente

(Senato):

non espresso*

In corso di nomina

D.M. del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare d’intesa con le regioni interessate

* Si anticipa che l’VIII Commissione della Camera e la 13° del Senato hanno espresso parere favorevole sulla proposta di nomina di Pappaterra il 4/7/2007

 

Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha trasmesso, con lettera del 13 giugno 2007, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina, su cui è stata acquisita l’intesa con le regioni Calabria e Basilicata, di Domenico Pappaterra a presidente dell’Ente parco nazionale del Pollino, di cui è commissario straordinario dal 7 maggio scorso. Si anticipa che le Commissione competenti delle Camere il 4 luglio 2007 hanno espresso parere favorevole sulla proposta di nomina in questione.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS

Presidente

Amalia Ghisani

27/6/2007

XI Lavoro

(Camera):

non espresso*

 

 

11° Lavoro

(Senato):

non espresso**

Non nominata

D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentite le commissioni parlamentari competenti

* Si anticipa che la Commissione lavoro della Camera ha espresso parere favorevole sulla proposta di nomina del presidente Ghisani l’11/7/2007.

** Si anticipa che la Commissione lavoro del Senato ha espresso parere favorevole sulla proposta di nomina del presidente Ghisani il 4/7/2007.

 

 

Il 29 maggio 2007 era scaduto il primo mandato di Amalia Ghisani come presidente dell'Ente nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS, carica a cui era stata nominata con D.P.R. del 29 maggio 2003. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali ha trasmesso il 26 giugno 2007 la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di rinnovo per un secondo mandato dell’incarico in questione. Si anticipa che le competenti Commissioni parlamentari hanno espresso parere favorevole sulla suddetta proposta di nomina nel mese di luglio 2007.

La figura del presidente dell’ente è disciplinata dagli articoli 2 e 3 del D.P.R. 24 novembre 2003 n. 357 (regolamento concernente norme per l'organizzazione ed il funzionamento dell'ENPALS in attuazione dell'articolo 43, comma 1, lettera c, della L. 27 dicembre 2002, n. 289”) secondo cui, e secondo quanto previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, e successive modificazioni, il presidente è nominato ai sensi della Legge 24 gennaio 1978 n. 14, con la procedura di cui all’articolo 3 della Legge 23 agosto 1988 n. 400, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa espressione del parere parlamentare, dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta.



 

d) Comunicazioni di nomine effettuate

(per le quali non viene richiesta l’espressione del parere)

 

In questa sottosezione sono riportate le nomine che il governo comunica al Parlamento sempre ai sensi della legge 24 gennaio 1978, n. 14 che, all’art. 9, stabilisce che “le nomine, le proposte o designazioni degli altri amministratori degli istituti ed enti di cui al precedente articolo 1 effettuate dal Consiglio dei ministri o dai ministri, devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni devono contenere l’esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominate o designate con l’indicazione degli altri incarichi che eventualmente abbiano ricoperto o ricoprano”.

 

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti

INRAN

Componenti del consiglio di amministrazione

Angelo Colombo, Annibale Oreste Campopiano, Francesco Pugliese e Francesco Emilio Borrelli

4/6/2007

17/5/2007

D.M. del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali

 

Con lettera del 21 maggio 2007, annunciata il 4 giugno 2007, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha comunicato la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti INRAN, effettuata con D.M. del 17 maggio 2007. Il consiglio risulta quindi composto, oltre che dal presidente dell’INRAN Carlo Cannella, già nominato con  D.P.C.M. del 7 marzo 2007, da Angelo Colombo, Annibale Oreste Campopiano (designati dalla Conferenza Stato-Regioni e Province autonome), Francesco Pugliese e Francesco Emilio Borrelli (designati dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali).

L'INRAN, istituito dall’art. 11 del D.Lgs n. 454 del 1999, è un ente pubblico di ricerca che si occupa di alimenti e nutrizione, coniugando l’attività di ricerca con l’attività di informazione ed educazione del consumatore.

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

Ente parco nazionale dei Monti Sibillini

Commissario straordinario

Sauro Turroni

5/6/2007

25/5/2007

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

 

 

Con lettera del 31 maggio 2007, annunciata il 5 giugno 2007, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato la proroga dell’incarico del commissario straordinario dell’Ente parco nazionale dei Monti Sibillini, Sauro Turroni, fino alla data di presa di possesso dell’incarico da parte del nuovo presidente Massimo Marcaccio.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

Ente parco nazionale del Vesuvio

Commissario straordinario

Amilcare Troiano

20/6/2007

31/5/2007

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

 

 

Con lettera del 20 giugno 2007, annunciata il 20 giugno 2007, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato un nuova proroga di due mesi dell’incarico del commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Vesuvio, Amilcare Troiano, precedente presidente dell’ente dal 24 ottobre 2001 al 24 ottobre 2006, e commissario straordinario dal 15 dicembre 2006, nelle more dell’individuazione della figura del nuovo presidente.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

Istituto italiano di medicina sociale IIMS

Commissario straordinario

Giovanni Pirone

20/6/2007

31/5/2007

D.I. dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della solidarietà sociale, di concerto con il Ministro della salute

 

 

Il Ministro della solidarietà sociale ha trasmesso, con lettera del 15 giugno 2007, annunciata alla Camera il 20 giugno 2007, la comunicazione, ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978, della nomina di Giovanni Pirone a commissario straordinario dell’Istituto italiano di medicina sociale IIMS. Pirone è stato nominato con decreto interministeriale dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della solidarietà sociale, di concerto con il Ministro della salute, del 31 maggio 2007, nelle more della definizione del processo di riorganizzazione dell’istituto e resterà in carica fino alla ricostituzione degli organi previsti dai provvedimenti di riorganizzazione dell’IIMS e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2007.

Ente pubblico di ricerca e formazione, l’Istituto italiano di medicina sociale studia gli aspetti medico-sociali del lavoro umano e concorre alla realizzazione del sistema di prevenzione e protezione della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale di Portici

Componenti del consiglio di amministrazione

Giuseppe Rosario Mazzeo, Augusto Marinelli, Domenico Piccolo Fabrizio De Filippis

27/6/2007

11/6/2007

D.M. del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, designati rispettivamente: dalla Società italiana economisti  agrari, dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, dall'Università Federico II di Napoli e dalla Conferenza Stato-Regioni e province autonome

 

 

Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ha trasmesso, con lettera del 22 giugno 2007, annunciata alla Camera il 27 giugno 2007, la comunicazione della nomina del nuovo consiglio di amministrazione del Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale di Portici, il cui presidente, Francesco De Stefano, era stato nominato lo scorso 2 febbraio 2007.

Il Centro è una scuola post-universitaria di specializzazione nel settore dell'economia agraria e un centro di ricerca e luogo di formazione interdisciplinare di alto livello.

Il Centro di specializzazione e ricerche economico-agrarie per il Mezzogiorno fu fondato nel 1959 a seguito di una convenzione fra l'Università di Napoli e la Cassa del Mezzogiorno, con partecipazioni minori del Ministero dell'agricoltura e della Ford Foundation. Successivamente divenne una diretta emanazione dell'Università di Napoli (i rapporti con la quale sono attualmente regolati da una convenzione) finché, nel 1984, ottenne la personalità giuridica autonoma di diritto pubblico. Il D.Lgs. 29 ottobre 1999 n. 454 sulla riorganizzazione della ricerca in agricoltura, confermandone l'autonomia giuridica, ne ha tra l’altro modificato la vecchia denominazione in quella attuale.

 

Come anticipato nella sottosezione “c”, con D.M. del 14 giugno 2007 (con decorrenza 15 giugno 2007, fino alla nomina del nuovo presidente) il Ministro dei trasporti ha nominato il presidente scaduto lo scorso 30 aprile 2007, Nino Granara, commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari. La nomina non è stata ancora comunicata al Parlamento.

 

Si anticipa che sulla Gazzetta ufficiale n. 152 del 3 luglio 2007, è stato pubblicato il D.P.C.M. del 24 aprile 2007 che proroga fino al 31 dicembre 2007 l’incarico dei commissari straordinari, Piero Cipollone, Elena Ugolini e Paola Germana Reggiani Gelmini, dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione INVAlSI, nominati inizialmente, ai sensi del comma 615 dell'art. 1 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria per il 2007), con D.P.C.M. del 10 gennaio 2007. Ai commissari straordinari sono conferiti i poteri, di ordinaria e straordinaria amministrazione, già spettanti agli organi dell'istituto. Queste nomine non sono ancora state comunicate al Parlamento.

L’INVALSI è un ente di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico ed autonomia amministrativa, contabile, patrimoniale, regolamentare e finanziaria, riordinato con il D.Lgs. n. 286 del 19 novembre 2004. Al fine di potenziare la qualificazione scientifica nonché l'autonomia amministrativa dell'INVALSI, la legge finanziaria 2007 (n. 296/2006), all’art. 1, commi 612-615, ha modificato alcune norme del suddetto D.Lgs. n. 286/2004, che disciplinano l'organizzazione interna e le competenze dell'istituto. La legge n. 1 dell'11 gennaio 2007 ha inoltre ridefinito il ruolo dell'INVALSI relativamente agli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.

 

Si informa che con D.P.C.M. del 20 aprile 2007, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, non ancora comunicato al Parlamento, Sergio De Julio è stato nominato commissario straordinario dell’Istituto nazionale di astrofisica INAF. Il passaggio delle consegne con il precedente presidente Piero Benvenuti (che era stato nominato il 29 luglio 2004) è avvenuto il 9 maggio 2007.L'INAF promuove, realizza e coordina, anche nell'ambito di programmi dell'Unione Europea e di organismi internazionali, attività di ricerca nei campi dell'astronomia, della radioastronomia, dell'astrofisica spaziale e della fisica cosmica, sia in collaborazione con le università che con altri soggetti pubblici e privati, nazionali e internazionali, promuovendo inoltre la conoscenza dell'astronomia nella scuola e nella società.

 



 

 

 

 

 

Sezione III

 

 

 

 

RELAZIONI AL PARLAMENTO

ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO

DA OBBLIGO DI LEGGE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sezione è divisa in tre parti.

Nella prima parte (“Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento”) l’esame ha luogo sulla trasmissione al Parlamento da parte del Governo e di altri soggetti (regioni, autorità amministrative ecc.) delle relazioni previste dalle norme vigenti che sono pervenute nel periodo in esame. Al suddetto elenco viene premessa una tabella statistica di riepilogo generale. Conclude la sezione l’elenco delle nuove relazioni che sono previste da norme entrate in vigore nel periodo esaminato.

La seconda monitora i piani e gli atti di riparto di risorse economiche trasmessi per il parere parlamentare e gli atti dello stesso tipo pubblicati nella Gazzetta ufficiale, sempre nel periodo in esame.

Nella terza parte (“Monitoraggio sull’emanazione di atti normativi”) si dà conto, grazie all’ausilio della banca dati del Servizio studi, dell’emanazione da parte del Governo degli atti normativi (decreti legislativi ed altri atti normativi, quali ad esempio DPCM e decreti ministeriali) previsti dalle fonti legislative, indicando gli atti che risultano essere stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale nel periodo preso in considerazione.



 

In evidenza a giugno

 

 

Le relazioni al Parlamento:

 

Nel mese di giugno sono pervenute 23 relazioni, di cui 17 governative e 6 non governative. Sono state trasmesse nei termini 13 relazioni, di cui 10 governative e 3 non governative. Sono pervenute in questo mese 8 relazioni in ritardo attese nei mesi precedenti (7 governative e 1 non governativa) e 2 eventuali. Non sono ancora pervenute, fra quelle attese entro il mese di giugno, la relazione sugli sviluppi della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali a cura dei Ministeri degli affari esteri e della difesa la relazione sulle disposizioni, la programmazione e la valutazione delle università a cura del Ministero dell’università e ricerca, la relazione sull’attuazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita a cura del Ministero della salute e quella sullo stato delle tossicodipendenze in Italia.

La Presidenza del Consiglio ha presentato in questo mese 2 relazioni.

Il Conto finanziario per il 2006 della Presidenza del Consiglio dei ministri è espressione dell'autonomia organizzativa, regolamentare, finanziaria e contabile derivante dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303 e illustra a consuntivo le variazioni intervenute rispetto alle previsioni di entrata e di spesa rispetto al bilancio di previsione per il 2006.

Il Ministero degli affari esteri ha trasmesso al Parlamento la relazione previsionale e programmatica concernente la collaborazione con i paesi dell’Europa centrale e orientale di cui alla legge n. 212 del 1992, contenente le proposte e le motivazioni riguardanti la ripartizione delle risorse finanziarie previste dalla presente legge, la scelta delle priorità e dei singoli Paesi, l'indicazione degli strumenti di intervento e il grado di coordinamento degli stessi con gli altri interventi di organismi finanziari nazionali e di organizzazioni internazionali nei Paesi dell’Europa centrale e orientale.

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio ha trasmesso la relazione finale sull’evoluzione dei programmi di mappatura delle praterie di Posidonia oceanica che espone un quadro completo del programma di mappatura dal 1989 ad oggi.

La relazione sull’attuazione della normativa sul lavoro dei detenuti inviata dal Ministero della giustizia illustra le misure assunte per razionalizzare e sviluppare le attività lavorative dei detenuti, dando quindi conto di tutti gli interventi di riqualificazione delle lavorazioni penitenziarie esistenti.

 

Il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso tre relazioni.

Il documento relativo alla situazione del Fondo centrale di garanzia per le autostrade e ferrovie metropolitane si caratterizza per l’articolata ricognizione dell’assetto normativo di riferimento e della corrispondente evoluzione funzionale ed operativa del Fondo nel corso degli anni.

La relazione sigli interventi per infrastrutture e impianti destinati ai corpi di polizia per il 2006 dà conto delle opere realizzate e dei trasferimenti autorizzati ai competenti comitati interregionali per le opere pubbliche a tutto il 2006 e delle relative assegnazioni di cassa.

I dati economico-finanziari riportati nella relazione sullo stato di attuazione degli interventi per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna, tengono conto degli aggiornamenti trasmessi dai diversi enti e riproducono la situazione al 31 dicembre 2005, fornendo un quadro riepilogativo dei finanziamenti finora assegnati dallo Stato italiano dal 1984.

La relazione sullo stato di attuazione degli interventi di interesse nazionale relativi ai percorsi giubilari e ai pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio, riferita ai quattro trimestri 2006, ha per oggetto il riepilogo degli obiettivi e dello stato di attuazione della legge n. 270 del 1997.

Il Ministero del lavoro e della previdenza sociale ha trasmesso questo mese tre relazioni.

Nel rapporto sulla costituzione, sul riconoscimento, sulle attività e sull'andamento economico, nonché sulle strutture degli istituti di patronato e assistenza sociale, viene illustrata l’attività di vigilanza svolta dal Ministero, distinguendo le sedi nazionali da quelle estere, raffrontando i dati con quelli relativi a periodi pregressi.

La relazione che ha per oggetto l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili e il piano straordinario di lavori di pubblica utilità, con riferimento al secondo semestre del 2006 analizza l’impiego dei lavoratori impegnati in lavori socialmente utili, distinguendo i dati per regione di provenienza.

La relazione sull’attività svolta dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), dall’Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), dall’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP), dall’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA), dall’Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS), dall’Ente nazionale di assistenza e di previdenza per i pittori e gli scultori (ENAPPS) pone in relazione i risultati raggiunti dai vari enti nel 2006 in rapporto ai bilanci preventivi.

Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ha inviato la relazione sulla gestione delle attività connesse alla definizione transattiva delle controversie per opere pubbliche di competenza dell’ex Agensud fornisce in dettaglio l’elenco delle transazioni effettuate, individuando nel Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e nel Ministero delle infrastrutture i soggetti istituzionali responsabili nella definizione delle controversie.

La relazione sullo stato della pubblica amministrazione trasmessa dal Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica amministrazione affronta il tema dello stato della pubblica amministrazione sotto il profilo legislativo, organizzativo, dei rapporti con i cittadini e le imprese, delle risorse umane, sviluppando la rilevazione dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali

Il Ministero della salute ha trasmesso la relazione sugli interventi realizzati ai sensi della legge in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati, fornendo un esame dettagliato delle politiche alcologiche realizzate nel corso del 2005 e del 2006, offrendo il quadro dell’attuazione della legge n. 125 del 2001, approfondendo i problemi emergenti con alcune proposte di adeguamenti organizzativi e normativi.

La relazione sulla partecipazione italiana ai progetti di ricerca applicata nel campo della cooperazione internazionale e comunitaria, inquadrati nell’iniziativa EUREKA a cura del Ministro dell’università e della ricerca ripercorre gli sviluppi dell’iniziativa e dei corrispondenti progetti, esponendo i risultati della presidenza della Repubblica ceca e dei primi sei mesi della presidenza italiana.

La relazione annuale della Banca d’Italia nel 2006 illustra l’attività svolta nell’adempimento delle funzioni attribuite alla banca centrale dal Trattato sull’Unione economica e monetaria e dall’ordinamento italiano; e nel campo della ricerca economica, della cooperazione internazionale e della produzione di informazioni statistiche e sulla gestione delle strutture e delle risorse umane e tecnologiche, nonché l’azione di vigilanza sui mercati e sul sistema dei pagamenti.

 

I piani di riparto:

 

Nel mese di giugno 2007 è stato completato con l’espressione di un parere favorevole con osservazioni da parte della 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato, l’esame parlamentare sulla relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il 2007 (Atto n. 88). Tale parere è intervenuto (previa concessione, ai sensi dell’articolo 139-bis, comma 2, del regolamento del Senato, di una proroga del termine previsto) dopo che la XIII Commissione (Agricoltura) della Camera aveva espresso anch’essa parere favorevole con osservazioni già in data 29 maggio. Peraltro, in entrambe le sedi parlamentari le considerazioni emerse dal dibattito sul provvedimento hanno evidenziato l’esigenza per le Commissioni di disporre per il futuro di una documentazione analitica che illustri in modo dettagliato gli interventi finanziati nell’anno precedente. Ciò con particolare riferimento alle attività riconducibili alla legge n. 499 del 1999, considerato che tale normativa demanda ad un successivo decreto ministeriale l’effettivo ammontare delle risorse destinate ad una serie di iniziative e quindi pone il problema per le Commissioni chiamate a valutare la proposta del Governo di assegnazione di risorse di non potere esercitare un effettivo controllo su una quota consistente di finanziamenti. Peraltro, quanto rilevato in merito all’Atto Governo n. 88 trova riscontro, in generale, nell’esigenza manifestata anche con riferimento ad altri schemi di decreto di disporre di elementi conoscitivi tali da consentire, anche attraverso l’accertamento dei concreti risultati di gestione, una valutazione pienamente consapevole sugli atti dell’esecutivo da parte delle Commissioni di volta in volta chiamate ad esprimersi.

Nella seduta del 6 giugno 2007 la 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato, anche in questo caso previa concessione di una proroga del termine, ha concluso con l’espressione di un parere favorevole con osservazioni l’esame, iniziato nel mese di maggio, della relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il 2007 (Atto Governo n. 89). Su tale atto la XIII Commissione (Agricoltura) della Camera aveva espresso anch’essa parere favorevole con osservazioni il 29 maggio.

La XIII Commissione della Camera e la 9ª Commissione del Senato hanno altresì espresso, rispettivamente, parere favorevole e parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto avente ad oggetto la ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni , fondazioni ed altri organismi per l’anno 2007 (Atto Governo n. 101). Gli orientamenti emersi in merito a tale provvedimento, unitamente a quelli formulati in ordine agli Atti Governo nn. 88 ed 89, offrono un quadro ampio ed articolato delle posizioni parlamentari circa gli indirizzi dell’esecutivo per quanto attiene l’organizzazione delle risorse destinate al settore primario.

In data 13 giugno 2007 tanto la V Commissione (Bilancio) della Camera quanto la 5ª Commissione (Bilancio) del Senato hanno espresso parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto del Ministero dell’economia e finanze recante variazioni degli accantonamenti operati sulle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2007 (Atto Governo n. 91).

Come già si è avuto occasione di evidenziare nel precedente numero di questa pubblicazione, si tratta di uno schema di decreto il cui contenuto si riconnette direttamente all’obiettivo di migliorare l’efficienza della spesa pubblica anche attraverso la capacità delle diverse amministrazioni di rimodulare, in conformità di tale obiettivo, gli accantonamenti disposti, con una logica puramente lineare, dal comma 507 dell’articolo unico della legge finanziaria 2007.

La V Commissione della Camera aveva iniziato l’esame del provvedimento già nel mese scorso senza peraltro addivenire all’espressione del parere, rendendosi così necessaria la concessione di un differimento del termine previsto dall’articolo 143, comma 4, del regolamento, che scadeva il 30 maggio 2007. Nel corso del dibattito alla Camera non sono mancate riflessioni critiche sull’Atto n. 91, che hanno indotto il rappresentante del Governo a sottolineare come la possibilità per le amministrazioni di modificare le quote degli accantonamenti disposti con il comma 507 della legge finanziaria 2007 (obiettivo cui risponde l’Atto Governo 91) necessiti anche di un fisiologico arco temporale per essere utilizzata al meglio. Peraltro, profili problematici del provvedimento sono stati evidenziati anche nel corso del dibattito presso la 5ª Commissione (Bilancio) del Senato, in cui il relatore (nonché presidente della Commissione) Morgando non ha mancato di rilevare come la previsione di compensare il disaccantonamento già disposto in finanziaria con risorse inerenti le spese per i consumi intermedi e con i fondi di riserva mostri l’assenza di un significativo effetto dello stesso disaccantonamento sul piano della riqualificazione del bilancio e non sia esente da rischi quanto alla capacità di far fronte a spese effettivamente impreviste che dovessero rendersi necessarie.

Nel mese di giugno le Commissioni Difesa di Camera e Senato hanno esaminato la relazione sull’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti per l’anno 2007 del Ministero della difesa (atto Governo n. 95). Detto esame si è concluso con l’espressione da parte della IV Commissione della Camera, in data 13 giugno, di un parere favorevole, che peraltro ha fatto seguito ad un dibattito in cui il rappresentante del Governo ha fornito le precisazioni richieste dal relatore, anche trasmettendo un documento esplicativo che desse conto, come sollecitato, dell’ammontare di ogni singolo programma finanziato.

Il relatore presso la Commissione Difesa del Senato, nel corso dell’esame della relazione concernente il Fondo per gli investimenti del Ministero, ha affrontato il problema dell’ammodernamento dello strumento militare nazionale, evidenziando la necessità di valorizzare quei sistemi operativi e quelle capacità che, per intrinseca adattabilità alle diverse situazioni d’impiego e versatilità, risultino possedere un più vantaggioso rapporto costo/efficacia anche in termini di "usabilità" nei diversi scenari. Peraltro, l’esame dell’atto del Governo ha fatto emergere l’esigenza di acquisire il quadro delle linee strategiche del nuovo modello di difesa, che si è tradotta nello svolgimento, il 27 giugno, dell’audizione del Segretario generale della difesa e direttore degli armamenti, nel corso della quale l’impostazione dell’Atto Governo n. 95 ha trovato ampio approfondimento. Sulla base degli elementi acquisiti la 4ª Commissione del Senato ha concluso il proprio esame esprimendo il 28 giugno 2007 un parere favorevole.

L’VIII Commissione (Ambiente) della Camera ha espresso, nella seduta del 20 giugno 2007, parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto recante ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e tutela del territorio e del mare (atto Governo n. 99), di cui la 13ª Commissione (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato ha iniziato l’esame senza tuttavia giungere all’espressione del parere. In entrambe le Commissioni, peraltro, il dibattito ha evidenziato da un lato il sensibile incremento della quota di risorse destinate agli enti Parco, che contraddice il trend negativo dei cinque anni precedenti, dall’altro l’esigenza – richiamata anche nel parere dell’VIII Commissione della Camera – di adottare iniziative volte ad allentare i vincoli che derivano agli enti parco dalla rigida applicazione delle regole del patto di stabilità interna.

L’articolo 1, comma 841, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) ha istituito presso il Ministero dello sviluppo economico il Fondo per la competitività e lo sviluppo in cui sono confluite le risorse del Fondo unico per gli incentivi alle imprese (articolo 52 della legge n. 448 del 1998) e del Fondo per le aree sottoutilizzate (articolo 60, comma 3, della legge n. 289 del 2002), entrambi soppressi, nonché nuovi stanziamenti. L’esame ai fini dell’espressione del parere dello schema di decreto (Atto Governo n. 100) che concerne la programmazione delle risorse destinate alla promozione industriale nell’ambito del predetto Fondo di nuova istituzione è stato assegnato alla X Commissione (Attività produttive) della Camera che, in data 20 giugno, si è pronunciata con un parere favorevole. Nella medesima data la 10ª Commissione (Industria, commercio, turismo) del Senato ha espresso sul provvedimento parere favorevole con raccomandazioni, peraltro non senza che sul provvedimento venissero avanzati rilievi critici circa l’impostazione di fondo che lo caratterizza, da alcuni ritenuta eccessivamente dirigista, secondo un modello ispirato ad una realtà, quella francese, profondamente diversa dall’esperienza italiana.

Sempre nel periodo considerato dalla presente pubblicazione è intervenuto il parere favorevole della X Commissione della Camera anche sullo schema di decreto recante ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero del commercio internazionale, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni ed altri organismi, per l'anno 2007 (Atto Governo 102). L’esame del medesimo atto da parte della 10ª Commissione del Senato si è concluso con un parere favorevole con osservazioni e raccomandazione. Detto parere è stato espresso al termine di un dibattito in cui, diversamente dalla Camera, sono emersi profili problematici che il relatore sul provvedimento ha individuato, tra l’altro, nella distribuzione “a pioggia” delle risorse oggetto di ripartizione, con il rischio di diminuire l’efficacia dei singoli interventi.


 

 

IN QUESTO NUMERO

 

 

 

 

Nel periodo considerato il Governo ha trasmesso, fra le altre, le seguenti relazioni:

 

-           Stato di attuazione degli interventi relativi alle  strutture della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, del Corpo della Guardia di finanza, del Corpo delle capitanerie di porto, del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco(dati aggiornati al 31 dicembre 2006) Doc. CCVI, n. 1

 

-          Programmi di intervento per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna (dati aggiornati al 31 dicembre 2005) Doc. CXZLVII, n. 1

 

-          Interventi ai sensi della legge quadro in materia di alcol (dati relativi al 2005 e aggiornamento 2006) Doc.CC, n. 1

 

 

Sono stati esaminati dalle competenti Commissioni parlamentari ai fini dell’espressione del parere i seguenti piani e atti di riparto di risorse economiche:

 

-          una relazione concernente individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (88);

 

-          una relazione concernente individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (89);

 

-          uno schema di decreto del Ministero dell’economia e delle finanze recante variazioni degli accantonamenti operati sulle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2007 (91);

 

-          una relazione concernente l'individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero della difesa, per l'anno 2007 (95);

 

-          uno schema di ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno 2007, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (99);

 

-          uno schema di decreto per la programmazione delle risorse finanziarie destinate alla promozione industriale nell'ambito del Fondo per la competitività e lo sviluppo del Ministero dello sviluppo economico (100);

 

-          uno schema di decreto di ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, per l'anno 2007 (101);

-          uno schema di decreto interministeriale recante ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero del commercio internazionale, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni ed altri organismi, per l'anno 2007 (102).

 

 

Il Governo ha emanato, tra gli altri, i seguenti atti normativi:

 

-          D.M. 29 gennaio 2007, riguardante l’emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di gestione dei rifiuti, per le attività elencate nell'allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59

 

-          D.M. 18 aprile 2007, riguardante le indicazioni sulle finalità statutarie delle associazioni e federazioni dei donatori volontari di sangue


 

Sezione III

 

 

 

RELAZIONI AL PARLAMENTO

ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO

DA OBBLIGO DI LEGGE

 

 

a) Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento

 

 

1) Riepilogo statistico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


(*) Il grafico illustra lo sviluppo, nel corso dell’ultimo anno, della percentuale mensile di trasmissione al Parlamento di tutte le relazioni - governative e non - entro i termini previsti dalle loro disposizioni  istitutive secondo i criteri indicati nell’avvertenza. Il dato percentuale finale è quello evidenziato in ogni numero del notiziario alla tabella che nel presente numero è riportata qui di sotto.

 

 

 

Riepilogo statistico complessivo relativo

alla trasmissione delle relazioni governative

(aggiornato al 30 giugno 2007)

Relazioni in vigenza (1)

Relazioni non ancora scadute (2)

Relazioni eventuali o senza data

di scadenza predefinita (3)

Relazioni trasmesse nei termini previsti

Relazioni per la cui trasmissione è scaduto il termine previsto dalla legge istitutiva

Rapporto percentuale (4)

298

25

16

113

144

43,97%

 

 

 

Riepilogo statistico complessivo relativo

alla trasmissione delle relazioni non governative

(aggiornato al 30 giugno 2007)

Relazioni in vigenza (1)

Relazioni non ancora scadute (2)

Relazioni eventuali o senza data

di scadenza predefinita (3)

Relazioni trasmesse nei termini previsti

Relazioni per la cui trasmissione è scaduto il termine previsto dalla legge istitutiva

Rapporto percentuale (4)

108

6

9

59

34

63,44%

 

 

1) Il dato tiene conto di tutte le relazioni la cui trasmissione al Parlamento è prevista da disposizioni normative in vigore.

2) Si tratta di quelle relazioni il cui termine di prima trasmissione non è ancora scaduto e che pertanto non concorrono a determinare la percentuale di quelle trasmesse nei termini.

3) Si intendono per relazioni eventuali quelle trasmesse al verificarsi di determinate circostanze previste dalla legge.

4) Il dato è il risultato del rapporto tra le relazioni trasmesse nei termini previsti ed il totale delle relazioni vigenti (da cui sono detratte quelle non ancora scadute)


2) Relazioni previste a giugno e non pervenute

 

 

 

- Relazioni governative:

 

Fonte istitutiva

Ministero

Competente

Argomento

Scadenza prevista

L. 38/07

art. 2, co. 2-bis

Affari esteri

Difesa

Sviluppi della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali

30 giugno 2007

D.P.C.M. 13/5/2005,

art. 3, co. 2

Presidenza del Consiglio

Utilizzo da parte dell'Agenzia Spaziale italiana ASI del fondo di cui all'art. 1, co. 1, della L. 29 gennaio 2001, n. 10, relativo a progetti di navigazione satellitare (Galileo)

30 giugno 2007

L. 40/2004,

art. 15, co. 2

Salute

Attuazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita

30 giugno 2007

L. 231/2003,

art. 14, co. 1

Affari esteri

Realizzazione degli obiettivi fissati, risultati raggiunti ed efficacia degli interventi effettuati nell'ambito delle operazioni internazionali

30 giugno 2007

D.P.R. 115/2002, art. 294

Giustizia

Applicazione della normativa in materia di patrocinio a spese dello Stato per i non abbienti nei procedimenti penali

30 giugno 2007

L. 230/1998,

art. 20, co. 1

Solidarietà sociale

Organizzazione, gestione e svolgimento del servizio civile

30 giugno 2007

L. 266/1997,

art. 1, co. 1

Presidenza del Consiglio

Sviluppo economico

Andamento dei provvedimenti di sostegno alle attività economiche e produttive

30 giugno 2007

L. 68/1997,

art. 7, co. 6

Commercio internazionale

Risultati conseguiti dall'Istituto nazionale per il commercio estero (ICE)

30 giugno 2007

L. 432/1993,

art. 2, co. 3

Economica e finanze

Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato (allegata al conto consuntivo del Ministero dell'economia e delle finanze)

30 giugno 2007

D.L. 120/1989, art. 8, co. 11

D.P.R. 373/1994, art. 2, co. 2

Sviluppo economico

Stato di attuazione degli interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica

30 giugno 2007

L. 270/1997,

art. 2, co. 14

Infrastrutture

Stato di attuazione degli interventi relativi a percorsi giubilari e a pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio

30 giugno 2007

D.L. 547/1994, art. 5, co. 2

Economia e finanze

Flussi finanziari intercorsi nell’anno tra l’Italia e l’Unione europea ed erogazioni effettuate da parte delle Amministrazioni interessate (allegato al Rendiconto generale dello Stato)

30 giugno 2007

D.P.R. 309/1990, art. 131, co. 1

Solidarietà sociale

Stato delle tossicodipendenze in Italia

30 giugno 2007

 

 

 

- Relazioni non governative:

 

Fonte istitutiva

Soggetto

Competente

Argomento

Scadenza prevista

L. 157/1992,

art. 19,

L. 221/2002,

art. 1

Regione Lazio

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

30 giugno 2007

L. 157/1992,

art. 19,

L. 221/2002,

art. 1

Regione Toscana

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

30 giugno 2007

L. 157/1992,

art. 19,

L. 221/2002,

art. 1

Regione Campania

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

30 giugno 2007

L. 157/1992,

art. 19,

L. 221/2002,

art. 1

Regione Marche

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

30 giugno 2007

L. 157/1992,

art. 19,

L. 221/2002,

art. 1

Regione Umbria

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

30 giugno 2007

L. 157/1992,

art. 19,

L. 221/2002,

art. 1

Regione Veneto

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

30 giugno 2007

 

3) Relazioni pervenute a giugno 2007

 

 

- Relazioni  governative:

 

Fonte istitutiva

Ministero

competente

Argomento

Scadenza prevista

Data annuncio

L. 354/1975, art. 20

Giustizia

Attuazione delle disposizioni di legge relative al lavoro dei detenuti

(dati relativi al 2006)

Doc. CXVIII, n. 2

31 marzo 2007

11 giugno 2007

L. 526/1985,

art. 1

Infrastrutture e Trasporti

Operatività del fondo centrale di garanzia per le autostrade e le ferrovie metropolitane sulle le politiche tariffarie e sugli investimenti autostradali

(dati relativi al 2005)

Doc. CCXVIII, n. 1

31 dicembre 2006

18 giugno 2007

L. 798/1984,

art. 4

Infrastrutture e Trasporti

Programmi di intervento per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna

(dati aggiornati al 31 dicembre 2005)

Doc. CXLVII, n. 1

30 settembre 2006

18 giugno 2007

L. 125/2001,

art. 8, co. 1

Salute

Interventi ai sensi della legge quadro in materia di alcool

(dati relativi al 2005 e aggiornamenti 2006)

Doc. CC, n. 1

31 dicembre 2007

20 giugno 2007

L. 93/2001,

art. 13, co. 1

Ambiente e tutela del territorio e del mare

Evoluzione programmi di mappatura delle praterie di Posidonia oceanica

(dati relativi al periodo dal 1989 al maggio 2007)

31 dicembre 2007

21 giugno 2007

L. 152/2001,

art. 19, co. 1

Lavoro e previdenza sociale

Costituzione e riconoscimento degli istituti di patronato e assistenza sociale, sulle strutture e sull'andamento economico degli stessi

(dati relativi al 2006)

Doc. CXCIII, n. 2

31 dicembre 2007

21 giugno 2007

L. 212/1992,

art. 1, co. 5

Affari esteri

Collaborazione con i paesi dell'Europa centrale ed orientale

(dati relativi alla relazione previsionale e programmatica per il 2007)

30 settembre 2006

21 giugno 2007

L. 510/1996,

art. 1, co. 23

Lavoro e previdenza sociale

Andamento dell'utilizzo dei lavoratori impegnati in lavori socialmente utili, collocati in cassa integrazione guadagni o che usufruiscono dell'indennità di mobilità e di disoccupazione speciale per l'edilizia

(dati relativi al II semestre 2005)

Doc. n. XIX-bis, n. 2

30 giugno 2006

22 giugno 2007

L. 166/2002, art. 30, co. 7

Infrastrutture

Stato di attuazione degli interventi relativi alle  strutture della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, del Corpo della Guardia di finanza, del Corpo delle capitanerie di porto, del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco

(dati aggiornati al 31 dicembre 2006)

Doc. CCVI, n. 1

31 dicembre 2006

25 giugno 2007

L. 270/1997, art. 2, co. 14

Infrastrutture

Stato di attuazione degli interventi relativi a percorsi giubilari e a pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio

(dati relativi ai quattro trimestri del 2006)

Doc. CIX-ter, n. 1

31 marzo 2007

25 giugno 2007

L. 70/1975, art. 30, co. 5

Lavoro e previdenza sociale

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto nazionale previdenza sociale

(dati relativi ai bilanci consuntivi per il 2005 ed ai bilanci di previsione per il 2006, piante organiche e attività 2006)

31 luglio 2007

26 giugno 2007

L. 70/1975, art. 30, co. 5

Lavoro e previdenza sociale

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto nazionale assicurazione contro gli infortuni sul lavoro

(dati relativi ai bilanci consuntivi per il 2005 ed ai bilanci di previsione per il 2006, piante organiche e attività 2006)

31 luglio 2007

26 giugno 2007

L. 70/1975, art. 30, co. 5

Lavoro e previdenza sociale

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a  vigilanza: Istituto nazionale previdenza dipendenti amministrazione pubblica

(dati relativi ai bilanci consuntivi per il 2005 ed ai bilanci di previsione per il 2006, piante organiche e attività 2006)

31 luglio 2007

26 giugno 2007

L. 70/1975, art. 30, co. 5

Lavoro e previdenza sociale

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto di previdenza per il settore marittimo

(dati relativi ai bilanci consuntivi per il 2005 ed ai bilanci di previsione per il 2006, piante organiche e attività 2006))

31 luglio 2007

26 giugno 2007

L. 70/1975, art. 30, co. 5

Lavoro e previdenza sociale

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Ente nazionale previdenza assistenza lavoratori spettacolo

(dati relativi ai bilanci consuntivi per il 2005 ed ai bilanci di previsione per il 2006, piante organiche e attività 2006)

31 luglio 2007

26 giugno 2007

L. 70/1975, art. 30, co. 5

Lavoro e previdenza sociale

Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza:Ente nazionale di assistenza  e previdenza per i pittori e gli scultori, i musicisti, gli scrittori e gli autori drammatici

(dati relativi ai bilanci consuntivi per il 2005 ed ai bilanci di previsione per il 2006, piante organiche e attività 2006)

31 luglio 2007

26 giugno 2007

L. 273/2005, art. 1, co. 2

Politiche agricole alimentari e forestali

Gestione delle attività connesse alla definizione delle controversie per opere pubbliche di competenza ex Agensud

(dati relativi al 2006)

Doc.XXVII, n. 5

31 dicembre 2007

27 giugno 2007

 

 

 

- Relazioni non governative:

 

Fonte istitutiva

Soggetto

competente

Argomento

Scadenza prevista

Data annuncio

L. 146/1990, art. 13, co. 1

Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

Atti e pronunce della Commissione di garanzia per l'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

Eventuale

4, 6, 7, 11, 12, 14, 18, 20, 21, 26, 27, 28 giugno 2007

D.Lgs. 66/1999,

art. 12, co. 1

Rapporti con il Parlamento

Relazione sulle inchieste relative ad incidenti aeri occorsi in varie località (predisposta dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ANSV)

il termine di trasmissione è di dodici mesi dalla data dell’incidente

11 giugno 2007

L. 289/2002,

art. 52, co. 4

Regione Toscana

Attuazione degli adempimenti di cui alla lett. c) dell'art. 52 della L. 289/2002 in materia di servizi sanitari

(dati aggiornati al 2006)

Doc. CCI, n. 9

31 dicembre 2007

21 giugno 2007

L. 157/1992, art. 19-bis,

co. 5

Regione Toscana

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

(dati relativi al 2005)

Doc. CXCIX, n. 9

30 giugno 2006

26 giugno 2007

L. 157/1992, art. 19-bis,

co. 5

Regione Piemonte

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

(dati relativi al 2006)

Doc. CXCIX, n. 10

30 giugno 2007

27 giugno 2007

L. 262/2005, art. 19, co. 4

Banca d’Italia

Attività svolta dalla Banca d'Italia

(dati aggiornati al giugno 2007)

Doc. CXCVIII, n. 2

31 dicembre 2007

29 giugno 2007

 



4) Analisi delle relazioni pervenute

 

 

Presidenza del Consiglio dei ministri

 

 

Incidenti aerei occorsi in località italiane

 

Riferimento normativo: D. lgs. 66/99 art. 12, co. 1

Data di trasmissione: 01/06/07

Periodo di riferimento della relazione:

Data prevista di trasmissione: entro 12 mesi

dall’incidente

Commissione: IX (Trasporti)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 11/06/07

 

Fonti normative:

Ai sensi del D.lgs. n. 66 del 1999, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo redige relazioni in caso di  incidenti aerei e rapporti in caso di inconvenienti tecnici occorrenti sul territorio nazionale. Le inchieste hanno l’obiettivo di prevenire nuovi incidenti e non di individuare colpe o responsabilità. I rapporti possono contenere suggerimenti e valutazioni atte a prevenire nuovi incidenti.

Contenuto:

Il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, ha trasmesso, le relazioni di inchiesta relative, rispettivamente, agli incidenti occorsi ai seguenti aeromobili: Extra 300L, marche D-ETZE, in data 3 maggio 2003 all'aeroporto di Arezzo; B737, volo THY 1874, in data 30 gennaio 2004 all'aeroporto di Milano Malpensa; B737-400, marche EI-COK, in data 11 febbraio 2006 all'aeroporto di Bari; Grop G-102, marche I-IVBP, in data 9 marzo 2006 all'aeroporto di Aosta; Cirrus SR 20, marche D-EUNO, in data 10 aprile 2006 all'aeroporto di Tortolì; Fournier RF 5, marche D-KURS, in data 24 aprile 2006 all'aeroporto di Venezia; TB9, marche I-IAEP, in data 8 giugno 2006 all'aeroporto di Catania; C172/PA-28, marche D-ECBF/D/EZEN, in data 2 dicembre 2004 all'aeroporto di Bolzano; Fournier RF 5, marche F-BPLZ, in data 21 maggio 2006, all'aeroporto di Voghera; Saab 2000, marche HB-IYB, in data 29 giugno 2003 all'aeroporto di Olbia; Fokker 100, marche F-GNLK e Fokker 50 marche PH-FZG, in data 6 gennaio 2005 nella zona 2 del CTR di Torino; Beech 36, marche N767CM, in data 15 giugno 2005 all'aeroporto di Milano Linate. PA-28-181 ARCHER II, marche I-NGPR, in data 31 ottobre 2004 in località Cisterna di Latina (Latina); B767-300ER, marche EI-CXO, in data 16 luglio 2004 all'aeroporto di Fiumicino (Roma); B737-200, marche I-JETC, in data 11 giugno 2003 all'aeroporto di Catania-Fontanarossa; MD-82, marche I-SMEM, in data 7 ottobre 2003 all'aeroporto di Pisa; ASW 20L, marche D-3178, in data 26 giugno 2005 in località Colle Fiorito (Belluno); S 205-18/R, marche I-LARI, in data 2 giugno 2006 all'aeroporto di Venezia; TB21, marche I-PDRG, in data 2 luglio 2006 all'aeroporto di Firenze Peretola; DV20, marche OE-AGG, in data 8 luglio 2006 in località San Vito Romano - Sabaudia (Latina); F7 Rondone II, marche I-JOHN, in data 2 settembre 2006 all'aeroporto di Viterbo.

 

 

Conto finanziario per il 2006 della Presidenza del Consiglio dei ministri

 

Riferimento normativo: D.Lgs. 303/1999, art. 8, co. 3

Data di trasmissione: 05/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

Commissione: I (Affari costituzionali) e V (Bilancio)

Numero documento: non numerto

Data di annuncio in Assemblea: 06/06/07

 

Fonti normative:

Il conto finanziario della Presidenza del Consiglio dei ministri è espressione dell'autonomia organizzativa, regolamentare, finanziaria e contabile derivante dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e successive modificazioni.

Precedenti:

Il documento è pervenuto come di consueto nei termini.

Contenuto:

La relazione illustra a consuntivo le variazioni intervenute rispetto alle previsioni di entrata e di spesa rispetto al bilancio di previsione per il 2006, anche alla luce del riordino delle competenze derivanti dal decreto legge n. 181 del 2006, convertito in legge n. 233 del 2006 che ha condotto ad una variazione dei centri di responsabilità.

La gestione 2006 ha scontato gli effetti derivanti dalla legge finanziaria e da altri provvedimenti che hanno condotto ad uno scostamento rispetto alle previsioni.


Ministero degli affari esteri

 

 

Collaborazione con i Paesi dell’Europa centrale e orientale

 

Riferimento normativo: L. 212/1992, art. 1, co. 5

Data di trasmissione: 18/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 30/09/06

Commissione: III (Affari esteri)

Numero documento: non stampato

Data di annuncio in Assemblea: 21/06/07

 

Fonti normative:

La legge n. 212 del 1992, articolo 1, comma 5, prevede che annualmente, in allegato allo stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri, viene trasmessa al Parlamento una relazione previsionale e programmatica predisposta dal Ministro, contenente le proposte e le motivazioni riguardanti la ripartizione delle risorse finanziarie previste dalla presente legge, la scelta delle priorità e dei singoli Paesi, l'indicazione degli strumenti di intervento e il grado di coordinamento degli stessi con gli altri interventi di organismi finanziari nazionali e di organizzazioni internazionali nei Paesi dell’Europa centrale e orientale individuati annualmente dal CIPE con delibera adottata su proposta del Ministro degli affari esteri, di concerto con il Ministro del commercio con l'estero, il Ministero degli affari esteri. La relazione deve essere corredata da analisi e valutazioni sullo stato di attuazione dei programmi e delle collaborazioni realizzate con organismi finanziari nazionali e con organizzazioni internazionali. Le competenti commissioni parlamentari esprimono il parere su tale relazione in occasione dell'esame del medesimo stato di previsione.

Precedenti:

La relazione negli ultimi anni non è stata presentata in allegato allo stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri.

Contenuto:

I paesi destinatari degli interventi, individuati attraverso varie delibere del CIPE, sono Albania, Algeria, Azerbaijan, Bielorussia, Bosnia – Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Egitto, Estonia, Federazione Russa, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Libia, Libano, Macedonia, marocco, Moldova, Romania, Serbia e Montenegro, Siria, Tagikistan, Territori Palestinesi, Turchia, Ucraina e Uzbekistan. Oltre a quello degli affari esteri, sono interessati agli interventi  i Ministeri dell’economia e delle finanze, delle attività produttive e dell’interno.

 

Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio

 

 

Evoluzione dei programmi di mappatura delle praterie di Posidonia oceanica

 

Riferimento normativo:L. 93/2001, art. 13, co. 1

Data di trasmissione: 23/05/07

Periodo di riferimento della relazione:1989 - maggio 2006

Data prevista di trasmissione:31/12/02

Commissione: II (Giustizia)

Numero documento: non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 21/06/07

 

Fonti normative:

La Legge 23 marzo 2001, n. 93, recante "Disposizioni in campo ambientale", all’articolo 13, comma 1, prevedeva che il Ministro dell’ambiente riferisse al Parlamento annualmente sull’evoluzione dei programmi di mappatura delle praterie di Posidonia Oceanica.

Precedenti:

La relazione, presentata  per la prima volta, concerne il periodo 1989 - maggio 2006.

Contenuto:

La Posidonia oceanica è una pianta acquatica, endemica del Mar Mediterraneo che riveste un ruolo fondamentale nell’ecosistema costiero poiché libera ossigeno nell'ambiente, produce ed esporta biomassa sia negli ecosistemi limitrofi sia in profondità, per la ricchezza della flora e della fauna associata e per il ruolo che svolge nell’equilibrio geomorfologico del litorale. Il documento espone un quadro completo del programma di mappatura dal 1989 ad oggi, riportando in appendice le carte della distribuzione della Posidonia oceanica lungo le nostre coste, una tabella relativi ai parametri assunti ad oggetto di monitoraggio, la carta delle aree protette e un elenco dei siti protetti.


Ministero della giustizia

 

 

Attuazione della normativa sul lavoro dei detenuti

 

Riferimento normativo:L. 354/1975, art. 20, ultimo comma

Data di trasmissione: 05/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione:31/03/07

Commissione: II (Giustizia)

Numero documento: CXVIII, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 11/06/07

 

Fonti normative

L’articolo 20, ultimo comma della legge n. 354 del 1975, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà” prevede che entro il 31 marzo di ogni anno il Ministro di grazia e giustizia trasmette al Parlamento una analitica relazione circa lo stato di attuazione delle disposizioni di legge relative al lavoro dei detenuti nell'anno precedente.

Precedenti:

La relazione, come le precedenti, è stata presentata con alcuni mesi di ritardo.

Contenuto:

Oggetto della relazione sono le misure assunte dal Ministero della giustizia per razionalizzare e sviluppare le attività lavorative dei detenuti, dando quindi conto di tutti gli interventi di riqualificazione delle lavorazioni penitenziarie esistenti.

Nonostante gli sforzi, i provveditorati regionali hanno incontrato difficoltà nel reperimento di nuove commesse. Sul numero dei detenuti impegnati hanno pesato altresì gli effetti dell’indulto che ha influito ovviamente anche sul numero complessivo dei soggetti presenti negli istituti di pena.

Nell’anno di riferimento, infatti, si è registrato un calo delle attività di tipo industriale alle dipendenze dell’Amministrazione carceraria, mentre hanno confermato la loro efficacia gli incentivi (fiscali, contributivi e di altra natura) in favore dei soggetti che collaborano con il Ministero. Si è cercato altresì di estendere il lavoro intramurario attraverso il part-time ed il lavoro a tempo determinato per le attività meno qualificate. Altre difficoltà si sono registrate nell’affidamento della direzione tecnica delle attività penitenziarie a persone esterne all’Amministrazione a causa di uno scarso raccordo con uffici del lavoro, camere di commercio e artigianato ed altri soggetti interessati. Permangono le difficoltà già registrate nell’affidamento della direzione tecnica delle lavorazioni penitenziari a presone estranea all’Amministrazione carceraria.

La relazione fornisce un resoconto delle iniziative assunte nel settore agricolo con l’allestimento di attività agricole e di coltivazioni finalizzate all’inserimento lavorativo dei detenuti che vi hanno partecipato.

Ministero delle infrastrutture

 

 

Fondo centrale di garanzia per le autostrade e ferrovie metropolitane

 

Riferimento normativo: L. 526/1985, art. 1, ultimo comma

Data di trasmissione: 18/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

Commissione: IX (Trasporti)

Numero documento: CCXVIII, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 18/06/07

 

Fonti normative;

Il Ministro dei lavori pubblici, presidente dell'ANAS, ed il Ministro del tesoro presentano annualmente entro il 31 dicembre al Parlamento una relazione sull'operatività del Fondo centrale di garanzia per le autostrade e ferrovie metropolitane, sulle politiche tariffarie e sugli investimenti autostradali, ai sensi dell’articolo 1, ultimo comma, della legge n. 526 del 1985, recante “Modifica del termine previsto dal penultimo comma dell'articolo 15 della legge 12 agosto 1982, n. 531, e disposizioni in materia di viabilità di grande comunicazione”.

Precedenti:

La relazione è stata presentata per la prima volta nel 2005.

Contenuto:

La relazione trasmessa al Parlamento sullo stato di operatività del Fondo centrale di garanzia si caratterizza quale articolata ricognizione dell’assetto normativo di riferimento e della corrispondente evoluzione funzionale ed operativa del Fondo nel corso degli anni.

L’analisi si sviluppa quindi dalla istituzione del Fondo con la legge n. 382 del 1968, considerando l’impatto della normativa comunitaria al fine di rendere operante la garanzia dello Stato sui mutui contratti e sulle obbligazioni emesse da consorzi e società per azioni, a prevalente capitale pubblico, concessionari per la costruzione e l’esercizio di autostrade, alla successiva funzione di risanamento finanziario delle situazioni di squilibrio del settore autostrade nella seconda metà degli anni settanta, alle questioni dell’adeguamento tariffario, e del regime di rimborso dei debiti delle concessionarie.

Il documento riporta l’elenco delle società concessionarie esposte nei confronti del Fondo.


 

Interventi per infrastrutture e impianti destinati ai Corpi di polizia

 

Riferimento normativo: L. 166/2002, art. 30, co. 7

Data di trasmissione: 21/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006  

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: I (Aff. Cost.) e IV (Difesa)

Numero documento: CCV, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 25/06/07

 

Fonti normative:

La legge 1 agosto 2002, n. 166, recante "Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti", all’articolo 30, relativo a “Conferimento di immobili in uso governativo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e infrastrutture delle Forze di polizia”, comma 7, dispone che il Comitato istituito presso il Ministero delle infrastrutture trasmette annualmente al Parlamento una relazione sullo stato di attuazione degli interventi previsti dal programma pluriennale straordinario di interventi per il triennio 2002-2004per la realizzazione idi nfrastrutture ed impianti necessari allo sviluppo e all'ammodernamento delle strutture della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri, del Corpo della guardia di finanza, del Corpo delle capitanerie di porto, del Corpo forestale dello Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Precedenti:

La presente relazione segue la prima, presentata nel giugno del 2004, relativa al periodo 2002 - 2004.

Contenuto:

La relazione sullo stato di attuazione degli interventi per l’anno, al fine della realizzazione di infrastrutture e impianti per i Corpi di polizia richiama il programma pluriennale straordinario di interventi, previsto dalla legge di riferimento e predisposto di concerto con i Ministri dell’interno e dell’economia e delle finanze. Al Comitato presieduto dal Ministro delle infrastrutture spetta la formulazione di pareri sul programma stesso, sul suo coordinamento e integrazione interforze. Viene dato conto sinteticamente dei trasferimenti autorizzati ai competenti comitati interregionali per le opere pubbliche a tutto il 2006 e delle relative assegnazioni di cassa.


 

Stato di attuazione degli interventi per la salvaguardia

di Venezia e della sua laguna

 

Riferimento normativo: L. 798/ 1984, art. 4, co. 4

Data di trasmissione: 15/06/07

Periodo di riferimento della

relazione: al 31 /12/2005

Data prevista di trasmissione: 30/09/06

Commissione: VIII (Ambiente)

Numero documento: CXLVII, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 18/06/07

 

Fonti normative:

La relazione, trasmessa annualmente al Parlamento contestualmente al disegno di legge concernente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale dello Stato, è predisposta dal Comitato di indirizzo, coordinamento e controllo istituito ai sensi dell’articolo 4, primo comma, della legge n. 798 del 1984. Il Comitato promuove e coordina le attività dei vari soggetti interessati dalla legislazione speciale per Venezia, costituendo quindi il punto di riferimento tra i vari enti e organismi operanti per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna.

Precedenti:

La presente relazione era attesa entro il 30 settembre 2006.

Contenuto:

I dati economico-finanziari riportati nella relazione, tengono conto degli aggiornamenti trasmessi dai diversi enti e riproducono la situazione al 31 dicembre 2005.

Come indicato dal quadro riepilogativo dei finanziamenti finora assegnati, (allegato 1), lo Stato italiano, dal 1984 al 31 dicembre 2005, ha adottato per Venezia finanziamenti per 8.559 milioni di euro.

Il finanziamento indicato, si precisa ancora nel testo, comprende anche il volume di investimento assegnato dal CIPE al “Sistema MOSE”, con deliberazione n. 109 del 29 novembre 2002 e successive modificazioni e integrazioni, quale opera inserita nel programma delle “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale ” finanziate nell’ambito della “legge Obiettivo” n. 443 del 2001. Sempre nella relazione si fa presente che il decreto legislativo n. 190 del 2002 di attuazione della predetta legge prevede all’articolo 16, comma 4, che “le norme del (…) decreto non derogano le previsioni delle leggi (…) relative alle procedure speciali per la salvaguardia di Venezia”: rimane quindi vigente la procedura prevista dalla legislazione speciale e il Comitato continua ad essere l’organo di riferimento istituzionale per la programmazione e il controllo degli interventi.

L’allegato 2 riproduce sinteticamente lo stato di attuazione dei finanziamenti per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna, con la indicazione per ciascun Ente degli importi assegnati e degli importi spesi in relazione agli interventi di propria competenza, mentre nelle successive tabelle allegate si riporta il quadro analitico dello stato di attuazione dei finanziamenti con la indicazione degli importi assegnati, impegnati e spesi in riferimento alle singole leggi succedutesi nel corso degli anni. Un riepilogo sintetico degli importi in relazione agli Enti principali e il confronto dello stato di attuazione tra la precedente relazione al Parlamento e la presente al 31 dicembre 2004 sono oggetto di due ulteriori allegati.

Nelle conclusioni si ribadisce la necessità di assicurare da parte del Governo continuità alle attività di salvaguardia intraprese, quindi continuità dei finanziamenti al “Sistema MOSE”, nell’ambito dei fondi per le opere strategiche, e garanzia delle risorse per la prosecuzione delle altre attività di salvaguardia fisica, ambientale e socio-economica già intraprese dai diversi soggetti interessati, e si esprimono valutazioni critiche in merito ai flussi e alle procedure di finanziamento, auspicando per contro adeguati stanziamenti. La relazione procede successivamente alla ricognizione dello stato di attuazione dei finanziamenti da parte dei diversi soggetti attuatori, di competenza quindi dello Stato, in amministrazione diretta e in concessione al Consorzio Venezia Nuova, di competenza della regione Veneto, dei comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino - Treporti, nonché di competenza di altre amministrazioni, quali provincia, ministeri, università, organismi scientifici ed ulteriori enti interessati. Un’ampia e articolata documentazione è di supporto alla esposizione dello stato di attuazione degli interventi dei singoli referenti del sistema di salvaguardia.

 

 

Stato di attuazione degli interventi di interesse nazionale relativi a percorsi giubilari e pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio

 

Riferimento normativo: L. 270/1997, art.2, co.14

Data di trasmissione: 20/07/05

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione : 31/12/04

Commissione: VIII (Ambiente)

Numero documento: CIX ter n.5

Data di annuncio in Assemblea: 25/07/05

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’articolo 2, comma 14, della legge n. 270 del 1997, recante "Piano degli interventi di interesse nazionale relativi a percorsi giubilari e pellegrinaggi in località al di fuori del Lazio", il Ministro delegato per le aree urbane riferisce ogni tre mesi al Parlamento sullo stato di attuazione degli interventi di cui stessa legge.

Precedenti:

La relazione viene presentata con cadenza annuale.

Contenuto:

La relazione, riferita ai quattro trimestri 2006, ha per oggetto il riepilogo degli obiettivi e dello stato di attuazione della legge n. 270 del 1997, di cui l’Ufficio Roma capitale- divisione VI- del Ministero cura l’implementazione.

Nel documento, una prima tabella riporta il numero complessivo degli interventi suddivisi per Regione, con l’indicazione di costi e finanziamenti, mentre successive tabelle inquadrano la situazione.

 

 

Ministero del lavoro e della previdenza sociale

 

 

Istituti di patronato e assistenza sociale

 

Riferimento normativo: L. 152/2001, art.19, co.1

Data di trasmissione: 18/06/05

Periodo di riferimento della relazione:2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: XI (Lavoro)

Numero documento:CXCIII, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 21/06/07

 

Contenuto:

Il ministro del lavoro e della previdenza sociale trasmette, ai sensi dell'articolo 19, comma 1, della legge 30 marzo 2001, n. 152, una relazione sulla costituzione, sul riconoscimento, sulle attività e sull'andamento economico, nonché sulle strutture degli istituti di patronato e assistenza sociale.

Precedenti.

La relazione è stata trasmessa nei termini, come le precedenti.

Contenuto:

La relazione si apre con la indicazione della costituzione e del riconoscimento dei nuovi patronati e delle istanze avanzate da ulteriori istituti in fase di istruttoria. Il rapporto si incentra quindi sull’attività di vigilanza svolta dal Ministero, distinguendo le sedi nazionali da quelle estere ed includendo un raffronto con i dati relativi a periodi pregressi.

L’attività di vigilanza si è focalizzata essenzialmente sui profili dell’applicazione delle norme statutarie e del funzionamento degli organi collegiali; la verifica del personale collocato presso le sedi centrali; la valutazione dello stato di informatizzazione; l’efficacia del coordinamento e dei controlli operati dalla sede centrale rispetto a quelle periferiche ed estere; i criteri di selezione del personale e la sua formazione; la verifica della documentazione contabile delle sedi centrali. Per quanto concerne la vigilanza presso le sedi estere, si rileva che sono state interessate le sedi  presenti in Svizzera, Francia, Lussemburgo, Brlgio, Inghilterra, USa, mentre l’anno precedente le verifiche avevano riguardato Argentina, Cile, Uruguay, Brasile e Venezuela.

La relazione, esaminato l’andamento economico relativo all’anno 2005, termina con l’illustrazione delle procedure di liquidazione di quegli istituti di patronato per i quali è intervenuto lo scioglimento a causa di squilibri economico-patrimoniali o di oggettiva impossibilità a svolgere l’attività istituzionale ad essi demandata.

 

 

Utilizzo dei lavoratori impegnati in lavori socialmente utili

 

Riferimento normativo : D.L. 510/1996, art. 1, co. 23, conv. con modif. L. 608/1996

Data di trasmissione: 18/06/07

Periodo di riferimento della

relazione: II semestre 2005

Data prevista di trasmissione: 30/06/06

Commissione: XI (Lavoro)

Numero documento:XIX - bis, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 22/06/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’ articolo 8, comma 11, del decreto legge n. 120 del 1989, recante “Misure di sostegno e di reindustrializzazione in attuazione del piano di risanamento della siderurgia”, convertito con modificazioni in legge n. 608 del 1996, il Ministro dello sviluppo economico presenta semestralmente una relazione sul fondo speciale per la realizzazione di interventi sostitutivi nelle aree colpite da crisi siderurgica di Genova, Terni, Napoli e Taranto e nei bacini  di Massa, Lovere, Piombino, Trieste e Villadossola. La relazione semestrale, da trasmettere alle competenti commissioni parlamentari, concerne lo stato di attuazione degli interventi, con particolare riferimento agli investimenti attivati ed ai connessi riflessi occupazionali.

Precedenti:

Le relazioni sono sempre state trasmesse in ritardo.

Contenuto:

La relazione ha per oggetto l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili e il piano straordinario di lavori di pubblica utilità, con riferimento al secondo semestre del 2006.

Con un ampio supporto di grafici e tabelle, il documento analizza l’andamento dell’utilizzo rispettivamente dei lavoratori impegnati in lavori socialmente utili che fruiscono del sussidio di disoccupazione, dei lavoratori che fruiscono di indennità di mobilità e dei lavoratori fruitori del trattamento straordinario di integrazione salariale.

I dati sono distinti per regione di provenienza.


 

Bilancio preventivo e attività svolta dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), dall’Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), dall’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP), dall’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA), dall’Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS), dall’Ente nazionale di assistenza e di previdenza per i pittori e gli scultori (ENAPPS)

 

Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30 co 5

Data di trasmissione: 18/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione:31/07/07

Commissione: X (Attività produttive)

Numero documento: non stampato

Data di annuncio in Assemblea: 26/06/07

 

Fonti normative:

La legge n. 70 del 1975 prevede che ogni anno entro il 31 del mese di luglio ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti sottoposti alla sua vigilanza con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

Precedenti:

Le relazione è sempre stata trasmessa in ritardo.

Contenuti:

La relazione illustra l’attività svolta nel 2006 in rapporto ai bilanci preventivi dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), dall’Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), dall’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP), dall’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA), dall’Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS), dall’Ente nazionale di assistenza e di previdenza per i pittori e gli scultori (ENAPPS)

La relazione riguarda gli enti pubblici che gestiscono forme obbligatorie di previdenza indicati dalla tabella allegata alla legge n. 70 del 1975 e comunica i dati essenziali dei bilanci di previsione con le considerazioni dei competenti ministeri.

 

 

 

Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali

 

 

Gestione delle attività connesse alla definizione transattiva delle controversie per opere pubbliche di competenza dell’ex Agensud

 

Riferimento normativo: DL. 273/2005, art. 1. co. 2 conv. in L. 51/2006

Data di trasmissione: 22/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: //

Commissioni: V (Bilancio) e VIII (Ambiente)

Numero documento: XIII, n. 1 ter

Data di annuncio in Assemblea: 27/06/07

 

Fonti normative:

Il decreto legge n. 273 del 2005, convertita in legge n. 51 del 2006, all’articolo 1, comma 2, ha previsto che, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della stessa legge, Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Ministro delle politiche agricole e forestali presenta al Parlamento una relazione dettagliata sulla gestione delle attività connesse alla definizione delle controversie per opere pubbliche di competenza dell’ex Agensud di cui all'articolo 9 - bis del decreto legislativo n. 96 del 1993, in corso alla stessa data di entrata in vigore.

Precedenti:

La presente relazione integra quella presentata nei termini previsti nel maggio 2006.

Contenuto:

La relazione individua in via preliminare nel Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e nel Ministero delle infrastrutture i soggetti istituzionali responsabili nella definizione delle controversie e nella legge n. 166 del 2002, “Norme di accelerazioni dei lavori pubblici”, lo strumento per la definizione transattiva prorogato al 31 dicembre 2006. Degli oltre mille progetti riferibili al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, alcune decine sono gravati da contenziosi di varia natura. Nonostante gli sforzi della gestione commissariale, la mole delle attività e la delicatezza della materia impediscono una rapida definizione delle controversie.

In allegato viene riportato in dettaglio l’elenco delle transazioni effettuate.


Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica amministrazione

 

 

Stato della pubblica amministrazione

 

Riferimento normativo: L. 775/1970, art. 30

Data di trasmissione: 18/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione:30/07/06

Commissioni: I (Aff.Cost.),V (Bil.) e XI (Lav.)

Numero documento: XIII, n. 1 ter

Data di annuncio in Assemblea: 29/06/07

 

Fonti normative:

Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione trasmette entro il 30 luglio di ogni anno, ai sensi dell'articolo 30 della legge 28 ottobre 1970, n. 775, la "Relazione sullo stato della Pubblica Amministrazione per l'anno 2005", con allegate, ai sensi dell'articolo 50, commi 3 e 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le rilevazioni dei distacchi e dei permessi sindacali non retribuiti, delle aspettative e dei permessi per funzioni pubbliche Il documento è allegato alla Relazione previsionale e programmatica ai sensi dell’articolo 16 della legge 29 marzo 1983, n. 93.

Precedenti:

La relazione non è stata presentata negli anni 2003 e 2004.

Contenuto:

La relazione sullo stato della pubblica amministrazione per l’anno 2005 si sviluppa essenzialmente attraverso alcuni grandi capitoli che affrontano il tema dello stato della pubblica amministrazione sotto i diversi profili, quali quello legislativo, organizzativo, delle relazioni con i cittadini e le imprese, della gestione delle risorse umane , fino ad esaminare l’attività di cooperazione internazionale del Dipartimento della funzione pubblica.

In allegato alla relazione è sviluppata la rilevazione dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali, ai sensi dell’art. 50, commi 3 e 4, del decreto legislativo n. 165 del 2001.


Ministero della salute

 

 

Relazione sugli interventi realizzati ai sensi della legge in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati

 

Riferimento normativo: L. 125/2001, art. 8, co. 1

Data di trasmissione: 15/06/06

Periodo di riferimento della

relazione: 2005 /2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/05

Commissione:  XII (Affari sociali) 

Numero documento: CC, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 20/06/07

 

Fonti normative:

La legge n. 125 del 2001, recante "Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati" prevede che il Ministro della sanità trasmette al Parlamento una relazione sugli interventi realizzati ai sensi della stessa legge, predisposta sulla base delle relazioni inviate dalle regioni entro il 30 giugno di ogni anno sugli interventi realizzati.

Precedenti:

La precedente relazione, relativa all’anno 2003, è stata annunciata nell’aprile 2005, la relazione 2004 non è pervenuta e il presente documento è relativo agli anni 2005 – 2006.

Contenuto:

La relazione, fornisce un esame dettagliato delle politiche alcologiche realizzate nel corso del 2005 e del 2006, offrendo il quadro dell’attuazione della legge n. 125 del 2001 in materia di alcool e problemi correlati e approfondisce i problemi emergenti con alcune proposte di adeguamenti organizzativi e normativi.

La relazione si riferisce è composta da tre parti.

La prima parte offre un quadro epidemiologico aggiornato con i dati (sui consumi di bevande alcoliche e i modelli di consumo, nonché sulla mortalità e morbilità alcolcorrelata, ricavati dalle fonti disponibili (ISTAT, Ministero della Salute, Indagine europea ESPAD). Segue la descrizione degli interventi in attuazione della legge 125/2001 posti in atto dal Ministero della Salute nell’anno 2005; in particolare gli interventi di indirizzo con l’elaborazione di un Piano nazionale alcol e salute, l'utilizzo dei finanziamenti previsti dalla legge per il monitoraggio dei dati alcologici, gli interventi in materia di informazione e prevenzione, la collaborazione con altre amministrazioni centrali, l’implementazione dei progetti sull’alcol finanziati a carico del Fondo nazionale per la lotta alla droga, la partecipazione alle politiche internazionali. Infine sono riportate le tabelle illustrative del quadro epidemiologico, relative anche a serie storiche del dato.

La seconda parte della relazione illustra la situazione dei servizi alcologici territoriali e dell’utenza aggiornata all’anno 2005, con particolare riferimento al personale e ai programmi alla collaborazione dei servizi con gli enti e le associazioni del volontariato, privato sociale e privato, alle caratteristiche degli alcoldipendenti. Seguono tabelle e i grafici, riferiti anche a serie storiche che illustrano dettagliatamente il funzionamento dei servizi e le caratteristiche dell’utenza, sottolineando la crescita del fenomeno e l’abbassamento dell’età degli alcoldipendenti.

La terza parte descrive, separatamente per ciascuna regione e provincia autonoma, le attività realizzate in attuazione della legge a livello regionale. Conclude la relazione l’illustrazione di alcuni progetti a cura di amministrazioni regionali. 

 

 

Ministro dell’università e della ricerca

 

 

Ricerca applicata nel campo della cooperazione internazionale

e comunitaria – iniziative Eureka

 

Riferimento normativo: D.L. 867/1986, art. 2, co. 3, conv. con modif. L. 22/1987

Data di trasmissione: 23/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005-2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

e 31/12/07

Commissione: III (Affari esteri)

Numero documento: CXXV, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 30/05/07

 

Fonti normative:

Il Ministro per il coordinamento delle iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica verifica l'andamento della partecipazione italiana ai progetti di ricerca applicata nel campo della cooperazione internazionale e comunitaria, inquadrati nell’iniziativa EUREKA, riferendone annualmente al Parlamento ai sensi dell’articolo 2, comma 3 del decreto legge n. 867 del 1986, convertito in legge n. 22 del 1987.

Precedenti:

La presente relazione si riferisce agli anni 2005 e 2006.

Fonti normative:

La relazione ha per oggetto l’andamento della partecipazione italiana ai progetti di ricerca applicata nel campo della cooperazione internazionale e comunitaria, inquadrati nell’iniziativa EUREKA. EUREKA è una iniziativa internazionale di promozione e sostegno della ricerca scientifica e industriale, con l’obiettivo di “accrescere la produttività e la competitività dell’economia e dell’industria europea sul mercato civile mondiale”

EUREKA integra i singoli programmi nazionali di ricerca e sviluppo ed i programmi attuati dalla Commissione europea e da altre organizzazioni europee. I relativi progetti, che prevedono la partecipazione di partner indipendenti di almeno due Paesi membri, si devono caratterizzare per l’innovazione nel proprio settore, sviluppando prodotti ,processi o servizi rispondenti ai bisogni del mercato.

La relazione, con riferimento al periodo 2005 - 2006, ripercorre quindi gli sviluppi dell’iniziativa EUREKA e dei corrispondenti progetti, il cui iter di approvazione internazionale si conclude con il loro annuncio formale nel corso della Conferenza ministeriale, ospitata dal Paese che annualmente detiene la presidenza EUREKA. Il documento espone i risultati della presidenza della Repubblica ceca (luglio 2005 – giugno 2007) e dei primi sei mesi della presidenza italiana (luglio – dicembre 2007.


Regione Piemonte

 

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo: L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 26/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCIX, n. 10

Data di annuncio in Assemblea: 27/06/07

 

Fonti Normative:

Con la direttiva n. 79/409/CEE è stato stabilito un principio generale di protezione delle specie di uccelli selvatici. Le regioni disciplinano l'esercizio delle deroghe previste dalla stessa direttiva ai principi e alle finalità stessa direttiva ed alle disposizioni della legge n. 157 del 1992. Entro il 30 giugno di ogni anno, ciascuna regione trasmette al Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero al Ministro per gli affari regionali ove nominato, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle politiche agricole e forestali, al Ministro per le politiche comunitarie, nonché all'Istituto nazionale per la fauna selvatica (INFS), una relazione sull'attuazione delle deroghe che viene altresì trasmessa alle competenti Commissioni parlamentari.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa come di consueto nei termini

Contenuto:

Nel periodo considerato la Regione Piemonte non ha concesso deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio.


Regione Toscana

 

 

Accordo in materia di prestazioni sanitarie

 

Riferimento normativo: L. 289/2002, art. 52, co. 4, lett. c)

Data di trasmissione: 11/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CCI, n. 9

Data di annuncio in Assemblea: 21/06/07

 

Fonti normative:

Il Presidente della Regione Toscana ha trasmesso la relazione concernente l’attuazione degli adempimenti previsti dall’accordo tra Stato, regioni e province autonome di Trento e Bolzano del 14 febbraio 2002, in materia di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e di indirizzi applicativi sulle liste di attesa, come previsto dall’articolo 52, comma 4, lettera c) della legge finanziaria per il 2003.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa nei termini come le precedenti.

Contenuto:

La relazione si compone di due parti: la prima dedicata alla specialistica ambulatoriale e la seconda all’attività di ricovero.

Dopo l’illustrazione delle linee strategiche seguite per migliorare i tempi di attesa, si espongono le misure in concreto adottate per conseguire gli obiettivi indicati, con l’attivazione dei centri unificati di prenotazione allo scopo di razionalizzare le procedure, rendendole più chiare e trasparenti e classificando le prestazioni.

 

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo: L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 11/06/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/06/06

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCIX, n. 7

Data di annuncio in Assemblea: 26/06/07

 

Precedenti:

La relazione riguarda le deroghe concesse nell’anno 2005.

Contenuto:

Nel periodo considerato la Regione Toscana ha concesso deroghe per l’abbattimento di esemplari di storno, e fringuello.

 

 

Banca d’Italia

 

 

Relazione sull’attività svolta dalla Banca d’Italia

 

Riferimento normativo: L. 262/2005, art. 19, co. 4, D.Lgs. 303/2006

Data di trasmissione: 28/06/07

Periodo di riferimento della relazione: al giugno 2007

Data prevista di trasmissione: 30/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)

Numero documento: CXCVIII, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 26/06/07

 

Fonti normative:

La legge n. 262 del 1995 recante " Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari ", all’articolo 19, comma 4, come modificato dall’articolo 4 del D. Lgs. n. 303 del 2006 dispone che la Banca d’Italia, nell’esercizio delle proprie funzioni e con particolare riferimento a quelle di vigilanza, opera nel rispetto del principio di trasparenza, naturale complemento dell’indipendenza dell’autorità di vigilanza, Trasmette al Parlamento e al Governo, entro il 30 giugno di ciascun anno, una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente .

Precedenti:

Le due relazioni finora presentate sono state trasmesse nei termini.

Contenuto:

La Relazione al Parlamento e al Governo si compone di sei capitoli; i primi quattro illustrano l’attività svolta dalla Banca d’Italia nel 2006 per adempiere alle funzioni istituzionali che le sono attribuite in base al Trattato sull’Unione economica e monetaria e all’ordinamento italiano; il quinto riferisce sulle attività svolte nel campo della ricerca economica, della cooperazione internazionale e della produzione di informazioni statistiche; il sesto è dedicato alle strutture, alle risorse umane e tecnologiche, al sistema contabile, all’attività dei legali della Banca. Per quanto riguarda l’azione di vigilanza sugli intermediari e di supervisione dei mercati e di sorveglianza sul sistema dei pagamenti, il documento descrive i criteri e i metodi seguiti nell’attività di controllo e gli interventi effettuati.


 

 

 

5) Nuove relazioni previste da fonti normative (*)

 

 

a)    relazioni governative

 

nessuna

 

 

b)    relazioni non governative

 

nessuna

 

 

 

(*) Si tratta di relazioni che sono stabilite da nuove norme entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal presente bollettino



b) Piani e atti di riparto di risorse economiche

 

1) Atti all’esame delle Commissioni parlamentari

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Relazione

Politiche agricole, alimentari e forestali

Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero per l’anno 2007 (88)

XIII (Agricoltura)

Camera

 

 

 

9ª (Agricoltura e produzione agroalimentare) Senato

Favorevole con osservazione espresso il 29/05/2007

 

Favorevole con osservazioni espresso il 6/06/2007

 

 

La relazione in titolo individua la destinazione per l’anno 2007 del Fondo per gli investimenti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, istituito con l’articolo 46 della legge n. 448 del 2001 (legge finanziaria per il 2002), in cui confluiscono le autorizzazioni di spesa evidenziate, per ogni esercizio, in un allegato della legge finanziaria. Le Commissioni Agricoltura di Camera e Senato sono chiamate ad esprimere il proprio parere sulla relazione ai sensi dell’articolo 46, comma 5, della richiamata legge n. 448 del 2001.

Nell’atto del Governo si evidenziano, in primo luogo, le leggi da cui derivano le autorizzazioni di spesa per il 2007 ed i relativi stanziamenti, per un ammontare complessivo di 28.702.995 euro. Si rileva, quindi, che tale importo è stato ridotto a 25.094.845 euro per effetto dell'accantonamento di quote degli stanziamenti del bilancio dello Stato previsto dal comma 507 dell’articolo unico della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007).

Contestualmente, tuttavia, la tabella D della legge finanziaria per il 2007 ha previsto il rifinanziamento per 220 milioni di euro del Fondo del Ministero delle politiche agricole. Nella relazione si fa presente, peraltro, che tale importo rientra tra quelli resi momentaneamente indisponibili dall’applicazione del comma 758 della richiamata legge finanziaria per il 2007, che potranno essere utilizzati solo dopo la decisione delle Autorità statistiche comunitarie in relazione al Fondo per l'erogazione del trattamento di fine rapporto (TFR), istituito dalla medesima legge finanziaria. In ogni caso, l'importo del Fondo di cui viene indicata la ripartizione nella relazione in esame ammonta a circa 245 milioni di euro, con la specificazione che l’amministrazione darà attuazione alle diverse azioni individuate in relazione alle emergenze che si presenteranno ed alla disponibilità reale delle risorse.

Nella relazione si propone quindi di assegnare 231.991.850,05 euro al finanziamento delle seguenti attività: Piano pesca (17.475.160 euro); lotta agli incendi boschivi (25.000.000 euro); legge n. 499 del 1999 (189.516.690,05 euro).

Alle misure di formazione dell'imprenditoria giovanile in agricoltura, previste dalla legge n. 441 del 1998, viene assegnato un finanziamento di 1.549.371 euro, mentre nel 2006 tali misure erano state finanziate soltanto per un milione di euro. Analogo finanziamento è previsto per le strade del vino, di cui alla legge n. 278 del 1999. Al programma nazionale biocombustibili (PROBIO), di cui al comma 4 dell'articolo 3 della legge n. 423 del 1998, viene assegnato un finanziamento di 2.582.285 euro. Un'ulteriore quota del Fondo, pari a circa 6,9 milioni di euro, viene destinata agli interventi previsti dall'articolo 2 del decreto legislativo n. 143 del 1997, mentre 551 mila euro sono finalizzati, infine, al finanziamento dell'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione in Puglia, Lucania ed Irpinia e dell'Ente autonomo per la bonifica, l'irrigazione e la valorizzazione fondiaria nelle province di Arezzo, Perugia, Siena e Terni.

La XIII Commissione (Agricoltura) della Camera ha approvato nella seduta del 29 maggio 2007 la proposta della relatrice Servodio di esprimere sull’atto del Governo n. 88 un parere favorevole con un’osservazione (del dibattito svoltosi si è dato conto nella pubblicazione n. 9/XV di maggio 2007). Tale osservazione è volta, in linea con le considerazioni emerse nel corso dell’esame del provvedimento, a segnalare l'opportunità, per il futuro, di allegare alla relazione concernente la ripartizione del Fondo per gli investimenti una documentazione che illustri in modo dettagliato le attività finanziate con le disponibilità del Fondo relative all'esercizio precedente, indicando in quale misura si intenda continuare a finanziare le suddette attività e individuando con chiarezza le eventuali nuove iniziative da attuare a valere sul Fondo medesimo.

La 9ª Commissione (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato ha iniziato l’esame della relazione del Governo nella seduta del 30 maggio 2007, in cui il presidente Cusumano avvertiva preliminarmente essere stata chiesta e ottenuta dal Presidente del Senato la proroga del termine per l’espressione del parere al 7 giugno.

Il relatore Massa, dopo avere illustrato il provvedimento, pur valutando positivamente l’aumento di risorse, rispetto all’anno precedente, sia per il Piano pesca (circa otto milioni di euro in più), sia per la lotta agli incendi boschivi (circa cinque milioni di euro in più), osservava che il richiamo alla legge n. 499 del 1999, per il quale lo stanziamento è di 189,5 milioni di euro, fa riferimento a una normativa il cui quadriennio di programmazione si esauriva nel 2002, e che, allo stato, non consente l’individuazione dell’ammontare degli stanziamenti per le singole azioni elencate poiché tale riparto, ai sensi dell’articolo 4, comma 5 (ultimo periodo) della stessa legge n. 499, avverrà solo successivamente con decreto ministeriale.

Tale rilievo veniva ribadito dal presidente Cusumano, il quale prospettava l’opportunità di inserire nel parere da esprimere un’osservazione volta a far sì che all’atto di presentazione del nuovo schema di riparto il Governo fornisca comunque una documentazione analitica che illustri in modo dettagliato quali attività e quali azioni siano state finanziate nell’anno precedente con le risorse che vengono ricondotte all’articolo 4 della legge n. 499.

Nella seduta del 6 giugno la 9ª Commissione del Senato approvava la proposta del relatore di parere favorevole con osservazioni volte ad evidenziare, in linea con le valutazioni dello stesso relatore: l’esigenza di prevedere adeguate risorse finanziare per le finalità del Fondo pesca, (in considerazione della rilevanza che il comparto riveste nell’economia nazionale e del suo attuale stato di crisi); la mancanza di indicazioni di riparto per le numerose e differenziate azioni finanziabili in base all’articolo 4 della legge n. 499 del 1999, in quanto tale ammontare viene ripartito (come evidenziato dal relatore nel corso del dibattito) con successivo decreto ministeriale e l’opportunità di indicare, per il futuro, le distinte disposizioni legislative effettivamente corrispondenti alle azioni elencate nel citato articolo 4.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Relazione

Politiche agricole, alimentari e forestali

Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti del Ministero per l’anno 2007 (89)

XIII (Agricoltura)

Camera

 

 

 

 

9ª (Agricoltura e produzione agroalimentare) Senato

Favorevole con osservazione espresso il 29/05/2007

 

 

Favorevole con osservazioni espresso il 6/06/2007

 

 

 

La relazione in titolo ha ad oggetto la ripartizione per il 2007 del Fondo del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per i trasferimenti correnti alle imprese, istituito dal comma 15 dell’articolo 1 della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria 2006), sulla quale le competenti Commissioni parlamentari sono chiamate ad esprimere il parere ai sensi del comma 16 del medesimo articolo.

La dotazione complessiva del Fondo per il 2007 è di circa 19 milioni di euro. Rispetto al 2006 l’ammontare risulta inferiore di circa 8 milioni di euro per effetto delle riduzioni operate dalla legge finanziaria 2007 per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di contenimento del deficit.

Dei richiamati 19 milioni di euro, circa 3 milioni sono assegnati al settore della pesca e circa 16 milioni di euro a quello dell'agricoltura. La quota destinata al comparto della pesca è interamente riservata alle misure di accompagnamento sociale in collegamento con le misure di conservazione delle risorse ittiche previste dall'articolo 3 del decreto-legge n. 16 del 2004.

Per quanto concerne l'agricoltura, ai fini della destinazione delle risorse, si fa riferimento (come già per l’atto Governo n. 88) alla legge n. 499 del 1999, indicando però (a differenza dell’Atto Governo n. 88) i singoli capitoli ai quali la ripartizione è destinata. La quota più rilevante, pari a circa 9,5 milioni di euro, risulta finalizzata ai programmi di potenziamento delle attività di miglioramento genetico del bestiame.

Per i contributi ai consorzi di tutela e ad altri organismi specializzati, non aventi scopo di lucro, finalizzati alla realizzazione di interventi per valorizzare l'immagine e migliorare la qualità dei prodotti a denominazione di origine, a indicazione geografica e delle specialità tradizionali garantite, è destinata una quota di 2,9 milioni di euro. Nell'ambito di tale quota è compreso anche il finanziamento per studi di fattibilità di programmi per l'attività del Ministero relativa alle denominazioni di origine e alle indicazioni geografiche.

Un finanziamento di 2,8 milioni di euro è destinato alla realizzazione di studi e modelli operativi per realizzare la tracciabilità dei prodotti agricoli e agroindustriali.

Sono altresì assegnati 312 mila euro a enti e organismi che realizzano programmi di agricoltura biologica e biodinamica; 124 mila euro a enti e organismi per la realizzazione di indagini, studi e ricerche; 93 mila euro ad attività di certificazione del materiale di moltiplicazione e ad iniziative per la valorizzazione delle varietà vegetali e all'accertamento delle caratteristiche qualitative dei prodotti vegetali.

L’esame del provvedimento da parte della XIII Commissione (Agricoltura) della Camera, si è concluso (del dibattito svoltosi si è dato conto nella pubblicazione n. 9/XV di maggio 2007) nella seduta del 29 maggio 2007 con l’approvazione sull’atto del Governo n. 89 di un parere favorevole con un’osservazione di tenore analogo a quella contenuta nel parere approvato sulla relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero delle politiche agricole (Atto Governo n. 88). Con tale osservazione si segnala, anche in questo caso, l'opportunità per il futuro di allegare alla relazione concernente la ripartizione del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese una documentazione che illustri in modo dettagliato le attività finanziate con le disponibilità del Fondo relative all'esercizio precedente, indicando in quale misura si intenda continuare a finanziare le suddette attività e individuando con chiarezza le eventuali nuove iniziative da attuare a valere sul Fondo medesimo.

La 9ª Commissione (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato ha iniziato l’esame dell’atto Governo n. 89 nella seduta del 30 maggio 2007 (anche per tale provvedimento la Commissione ha chiesto ed ottenuto dal Presidente del Senato, come per l’Atto n. 88, il differimento del termine per l’espressione del parere al 7 giugno). In tale seduta la relatrice Pignedoli illustrava il provvedimento, richiamando l’attenzione della Commissione sull’opportunità di stabilire misure di accompagnamento sociale in stretta correlazione con le iniziative previste per la conservazione delle risorse ittiche e di garantire agli enti e agli istituti di ricerca risorse finanziarie adeguate a garantire lo sviluppo e l’innovazione del comparto primario. Infine, evidenziava l’importanza dei finanziamenti previsti per la realizzazione di interventi e manifestazioni volti alla valorizzazione dell’immagine e al miglioramento della qualità dei prodotti caratterizzati dalle denominazioni di origine, dalle indicazioni geografiche e dalle specialità tradizionali garantite, che risultano in linea anche con le recenti misure previste dalla legge finanziaria 2007, volte alla valorizzazione del patrimonio agroalimentare tradizionale e, in generale, ai prodotti agroalimentari made in Italy che, nel futuro, dovranno essere sempre più promossi sui mercati internazionali.

Nella seduta del 6 giugno 2007 la 9ª Commissione del Senato approvava la proposta della relatrice di parere favorevole con osservazioni volte a: evidenziare, in sintonia con le considerazioni espresse dalla stessa relatrice, l’importanza di prevedere delle misure di accompagnamento sociale in stretta correlazione con le misure previste per la conservazione delle risorse ittiche e di garantire adeguate risorse finanziarie agli enti e agli istituti di ricerca per promuovere lo sviluppo e l’innovazione del comparto primario; richiamare l’opportunità di continuare a prevedere dei finanziamenti per la realizzazione di interventi volti alla valorizzazione dell’immagine e al miglioramento della qualità dei prodotti caratterizzati dalle denominazioni di origine e dalle indicazioni geografiche, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti agroalimentari di origine nazionale; segnalare per il futuro l’esigenza che alla relazione in esame venga allegata una documentazione che dia conto in maniera dettagliata delle attività finanziate con le disponibilità del Fondo relativo all’esercizio precedente.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto ministeriale

Economia e finanze

Variazioni degli accantonamenti operati sulle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2007 (91)

V (Bilancio)

Camera

 

 

 

 

5ª (Bilancio) Senato

Favorevole con osservazioni espresso il 13/06/2007

 

Favorevole con osservazioni espresso il 13/06/2007

 

 

Con lo schema di decreto ministeriale in titolo, trasmesso dal ministro dell’economia e delle finanze, adottato su proposta dei Ministeri competenti, vengono disposte, per l'anno in corso, le variazioni degli accantonamenti previsti dall'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria 2007. Tale norma ha infatti stabilito che sia accantonata e resa indisponibile, in maniera lineare (cioè proporzionale), una quota pari a 4,6 miliardi di euro per il 2007, a 5 miliardi di euro per il 2008 e a 4,9 miliardi di euro per il 2009, delle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato, anche con riferimento ad autorizzazioni di spesa predeterminate legislativamente, relative a determinate categorie economiche. Dall’accantonamento vengono esclusi gli effetti derivanti dalla legge finanziaria.

L’ultimo periodo del comma 507, al fine di assicurare un’adeguata flessibilità gestionale, ha altresì previsto che con decreto del ministro dell'economia e delle finanze, da adottare, su proposta dei ministri competenti, entro il 31 marzo di ciascun anno del triennio 2007-2009, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per le conseguenze di carattere finanziario, possono essere disposte variazioni degli accantonamenti, anche interessando diverse unità previsionali relative alle citate categorie economiche. Lo schema di decreto in esame risponde appunto a tale disposizione. Le variazioni da apportare agli accantonamenti iniziali ed i conseguenti accantonamenti definitivi sono indicati nell’allegato allo schema di decreto. Quest’ultimo è corredato da una relazione nella quale si ricorda che il già citato comma 507 della legge finanziaria 2007 stabilisce che le variazioni sottoposte al parere delle Commissioni parlamentari devono essere apportate assicurando l'invarianza, in termini di fabbisogno e di indebitamento netto della PA, degli effetti della citata disposizione nell'ambito della manovra di finanza pubblica per il 2007, restando preclusa la possibilità di utilizzo di risorse di conto capitale per disaccantonare risorse di parte corrente. Nella relazione si precisa che, sulla base della predetta normativa, le Amministrazioni hanno avanzato specifiche proposte di modifica degli accantonamenti agli stanziamenti di bilancio secondo le modalità dettate dalla circolare del Ministero dell’economia e delle finanze n. 7 del 2 febbraio 2007.

Sempre nella relazione che accompagna lo schema di decreto si illustrano i criteri con cui sono state valutate le proposte dei Ministeri relative alle variazioni degli accantonamenti, anche al fine di verificare il rispetto del requisito della neutralità finanziaria in termini di fabbisogno e di indebitamento netto, così come previsto dal predetto comma 507.

Il volume complessivo di risorse interessate dalle variazioni è pari a 377 milioni di euro e corrisponde all'8,2 per cento delle risorse accantonate (4.572 milioni). La maggior parte delle variazioni compensative (299 milioni di euro) riguarda lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, che del resto è stato quello maggiormente interessato dagli accantonamenti (il 46,9 per cento del totale).

Le variazioni più consistenti in proporzione all'ammontare degli accantonamenti effettuati nell'ambito del relativo stato di previsione si registrano per il Ministero per i beni e le attività culturali (38,3 per cento), in cui peraltro le variazioni in aumento rinviano un unico stanziamento, e per quello degli affari esteri (24,73 per cento).

Non è invece disposta alcuna variazione nell'ambito degli stati di previsione di 7 dicasteri (lavoro e previdenza sociale, pubblica istruzione, interno, comunicazioni, politiche agricole, università e ricerca, commercio internazionale). Negli stati di previsione di altri Ministeri (sviluppo economico, giustizia, ambiente, infrastrutture, difesa, solidarietà sociale) sono state disposte variazioni molto limitate.

La V Commissione (Bilancio) della Camera ha iniziato l’esame del provvedimento nella seduta del 17 maggio 2007. Il relatore Ventura ricordava preliminarmente che l'attuazione del comma 507 è stata considerata dal Governo come un primo avvio ed un valido punto di riferimento per l'attuazione del programma straordinario di analisi e valutazione della spesa delle amministrazioni centrali, pur rilevando che i risultati sembrano al momento piuttosto modesti stante il volume complessivo di risorse interessate dalle variazioni.

Sotto il profilo qualitativo, osservava che le variazioni più consistenti, che interessano il Ministero dell’economia, appaiono per lo più volte a reintegrare le risorse, di fatto tagliate dal comma 507, per il funzionamento di enti o organismi pubblici, quali l'AGEA, la CONSOB, l'ISTAT, il CNIPA, il CONI. Risultano inoltre parzialmente ripristinate, per un importo di 15 milioni di euro, le spese per il funzionamento della Presidenza del Consiglio, mentre sono state eliminate alcune riduzioni difficilmente giustificabili, quale quella relativa al Fondo per il 5 per mille. Evidenziava inoltre che le compensazioni siano state operate riducendo per lo più le disponibilità dei grandi fondi di riserva, (quali il Fondo per spese obbligatorie e d'ordine, il Fondo per le spese impreviste o i Fondi per la riassegnazione dei residui passivi perenti) a riprova dell’effettuazione non già di un miglioramento dell’efficienza allocativa, quanto di una mera eliminazione di alcune riduzioni non sostenibili dalle amministrazioni.

Nell’illustrazione del provvedimento il relatore segnalava poi taluni profili di criticità relativi alle variazioni compensative del Ministero per i beni e le attività culturali, su cui chiedeva chiarimenti al Governo, ed evidenziava l’esigenza di avviare una seria ed accurata ricognizione della spesa pubblica, volta ad individuare ed eliminare le sacche di inefficienza esistenti con l'obiettivo di ottenere, a parità di spesa, una migliore qualità dei servizi e delle prestazioni della pubblica amministrazione.

Nel corso del dibattito, proseguito nelle sedute del 30 e del 31 maggio (e che ha richiesto un breve differimento del termine per l’espressione del parere) si sottolineava da parte del rappresentante del Governo come la possibilità per le amministrazioni pubbliche di modificare le quote degli accantonamenti disposte dal comma 507 rappresenti, nell’ottica dell’esecutivo, un primo superamento della logica del taglio trasversale, che richiede fisiologicamente un periodo di tempo per essere assorbito dalle stesse amministrazioni. Si evidenziavano, inoltre, aspetti problematici sorti a seguito dell'applicazione del comma 507 allo stato di previsione del Ministero della difesa, con riguardo agli accantonamenti disposti sul capitolo 1282, concernente le spese di manutenzione e gli approvvigionamenti, ed a quello del Ministero delle politiche agricole con riferimento all’opportunità di procedere al disaccantonamento delle necessarie spese del personale della ricerca e quelle obbligatorie legate alle emergenze climatiche (Fondo di solidarietà nazionale, lotta agli incendi boschivi, piano irriguo).

La V Commissione della Camera ha concluso l'esame dello schema di decreto nella seduta del 13 giugno 2007, approvando la proposta del relatore di parere favorevole con osservazioni. Tali osservazioni sono volte a segnalare al Governo, in primo luogo, una serie di variazioni degli accantonamenti nello stato di previsione del Ministero della difesa e delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Per quanto attiene allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, con il parere approvato si sollecita l’introduzione di una rimodulazione degli accantonamenti operati a valere dei capitoli di bilancio relativi al funzionamento della Guardia di finanza, con particolare riferimento alle spese generali di funzionamento, fermo restando che le somme rese disponibili dovranno essere compensate da ulteriori accantonamenti a valere di altri stanziamenti, al fine di garantire la neutralità finanziaria delle modifiche introdotte.

La 5ª Commissione permanente (Bilancio) del Senato ha iniziato l’esame del provvedimento nella seduta del 6 giugno 2007. Il presidente Morando, in qualità di relatore, illustrava lo schema di decreto ministeriale, sottolineando che sebbene il vincolo dell’assenza di effetti sui dati del fabbisogno e dell’indebitamento netto risulti rispettato, dal provvedimento emerge che il disaccantonamento viene compensato sostanzialmente facendo riferimento a risorse inerenti le spese per consumi intermedi nonché ai fondi di riserva, meccanismo che evidenzia l’assenza di un significativo effetto dello stesso disaccantonamento sul piano della riqualificazione del bilancio. In particolare, il relatore osservava che il ricorso ai fondi di riserva pone il problema della capacità di far fronte a spese effettivamente impreviste che dovessero rendersi necessarie. Sottolineava, inoltre, che il bilancio a legislazione vigente per l’anno 2008 verrà redatto senza tener conto dei disaccantonamenti indicati dallo schema di decreto in esame, con rilevanti limiti del meccanismo delineato, in quanto il bilancio successivo non potrà assumere le variazioni realizzate per l’esercizio in corso.

Nella seduta del 13 giugno 2007 la 5ª Commissione del Senato approvava la proposta del relatore di parere favorevole con osservazioni, come integrata alla luce delle considerazioni del senatore Albonetti, il quale aveva evidenziato l’opportunità che il Governo specifichi l’analisi svolta sulla spesa storica per determinare gli accantonamenti, esplicitando perlomeno la metodologia utilizzata.

Con il parere approvato la Commissione, in conformità di quanto emerso dal dibattito, osserva, che “il ricorso alle compensazioni attraverso i fondi di riserva denota una scarsa capacità o disponibilità delle singole Amministrazioni di procedere ad una rigorosa individuazione delle priorità e ad una verifica dell’efficacia della spesa basata su un sistema di obiettivi e risultati ben organizzato. Le scelte delle Amministrazioni effettuate nell’attuazione del comma 507 (della legge finanziaria 2007) si pongono in rapporto antinomico con il tentativo - lodevolmente messo in atto dal Governo - di procedere ad una riclassificazione del bilancio funzionale al conseguimento di tre obiettivi tra di loro strettamente connessi: più forte trasparenza delle scelte allocative; più forte sollecitazione dell'efficienza dell'Amministrazione; più facile verifica dei risultati, e una maggiore responsabilizzazione delle scelte allocative di spesa”.

Nel parere si osserva, altresì, che il meccanismo indicato nel comma 507 è suscettibile di incrementare il grado di opacità del bilancio a legislazione vigente posto che i risparmi connessi ad ogni accantonamento (poi eventualmente modificato attraverso una misura di disaccantonamento compensato) non sono esplicitati nel bilancio di previsione.

La 5ª Commissione del Senato segnala poi al Governo l’opportunità che, almeno con note a margine di carattere meramente informativo, sia indicata la quota di accantonamento per ogni u.p.b. interessata dall’applicazione del comma 507 per l’anno 2008 ed auspica che il meccanismo di flessibilità previsto dal comma 507 in questione, tipico strumento di controllo dell'emergenza finanziaria, possa essere superato passando ad una gestione più flessibile degli stanziamenti resa possibile dalla riclassificazione del bilancio secondo missioni e programmi.

Nel parere la Commissiona auspica anche che sia valutata l'opportunità di procedere, con un intervento normativo, alla trasformazione degli accantonamenti per il 2008 e 2009 in riduzione dei relativi stanziamenti, osservando che la tecnica dell’accantonamento attraverso interventi di tipo orizzontale potrebbe creare le premesse per successive e inderogabili esigenze di reintegro degli stanziamenti oggetto di accantonamento.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Relazione

Difesa

Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero della difesa, per l'anno 2007 (95).

IV Difesa

(Camera)

 

 

 

4ª Difesa

(Senato)

Favorevole espresso il 13/06/2007

 

 

Favorevole espresso il 28/06/2007

 

 

La relazione in titolo, sulla quale le competenti Commissioni di Camera e Senato sono chiamate ad esprimere il parere, ai sensi dell’articolo 46, comma 5, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, concerne la destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero della difesa (capitolo 7000), per il quale sono stati stanziati, per l'anno finanziario 2007, 69 milioni di euro, importo identico all’esercizio precedente.

La relazione in esame premette, innanzitutto, che la destinazione è in linea con la Direttiva generale sull’attività amministrativa e sulla gestione per l’anno 2007, emanata il 5 gennaio 2007, ai sensi dell’articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286. Tale direttiva identifica i principali risultati da realizzare e determina, in relazione alle risorse assegnate, gli obiettivi di miglioramento, eventualmente indicando progetti speciali e scadenze intermedie.

La relazione fa presente che le scelte del Ministero per quanto attiene al settore di spesa dell’investimento, stanti le consistenti compressioni da esso subite, pongono particolare attenzione alla ristrutturazione dello strumento militare, in relazione alla tutela degli interessi nazionali ed all’accrescimento della stabilità e della sicurezza globale, in riferimento alle realtà operative connesse alle nuove tipologie di minacce. Si sottolinea altresì l’esigenza di conseguire il “dominio dell’informazione” che, condiviso da tutte le Forze armate, consenta di assumere le decisioni relative al teatro operativo con tempestività ed efficacia, nell’ottica dell’integrazione interforze.

Nella relazione si indicano, quindi, le priorità politiche a cui dovranno fare riferimento gli obiettivi strategici, che riguardano l’adeguamento dello strumento militare al fine di conseguire una capacità interforze di sorveglianza degli spazi strategici di interesse nazionale, garantendo l’interoperabilità con le forze armate alleate.

Gli obiettivi strategici e operativi correlati a tali priorità (analoghi a quelli indicati nella Relazione concernente l'individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero della difesa, per l'anno 2006 - Atto Governo n. 13) consistono: nel disporre di un strumento integrato nazionale di C4-ISTAR e di mezzi e sistemi in grado di assicurare elevate capacità di schieramento e mobilità delle forze; nel disporre di uno strumento militare dotato di elevata precisione sia sul territorio nazionale che nelle operazioni fuori area; nell’ammodernamento e nella riqualificazione delle infrastrutture; nello sviluppo di un piano di potenziamento dell’Arma dei Carabinieri; nel sostegno dell’EDA (l'Agenzia Europea della Difesa) allo scopo di coordinare e armonizzare le esigenze e i requisiti operativi militari comuni europei; nel potenziare la ricerca tecnologica a livelli tali da assicurare una presenza qualificata dell'industria nazionale nell'ambito dei programmi d'armamento e collaborazione con l’Agenzia Europea Difesa (EDA).

Secondo la relazione in esame i principali interventi, che si inquadrano nel contesto appena descritto, sono ripartiti nei campi della protezione, della prevenzione, della proiezione e della ricerca tecnologica:

La relazione specifica che il Fondo per l’investimento per il 2007 verrà destinato al finanziamento di programmi di ricerca scientifica e tecnologica nei seguenti ambiti istituzionali di ricerca: EDA (Agenzia Europea della Difesa) ex WEAG, per i cui programmi sono previsti complessivamente 25.038.320 euro (rispetto allo stanziamento di 8.450.520 euro determinato nel 2006 per i programmi WEAG si è verificato un incremento del 196,3 per cento); Piano nazionale della ricerca militare, cui sono indirizzati complessivamente 14.792.715 euro; ETAP, cui sono destinati complessivamente 11.200.000 euro (rispetto allo stanziamento di 6.500.000 euro, previsto nel 2006 per il programma ETAP, si constata un aumento del 72,3 per cento); NATO, cui sono destinati complessivamente 80.000 euro (nel 2006 il finanziamento per i programmi in ambito NATO corrispondeva a 100.000 euro; si è pertanto verificata una riduzione del 20 per cento); Programmi di sviluppo, cui sono destinati complessivamente 17.888.965 euro (il finanziamento per i programmi di sviluppo è diminuito del 51,5 per cento rispetto agli 37.085.460 euro stanziati nel 2006).

Tra i soggetti affidatari la relazione indica genericamente grandi industrie, piccole e medie imprese nazionali, insieme a centri di eccellenza universitari (Roma, Pisa, Udine, Napoli, ecc.), a enti e istituti pubblici (l’ENEA, l’INSEAN, il CIRA) e privati (il Centro sviluppo materiali).

La ripartizione del capitolo 7000, per l'esercizio finanziario corrente, viene operata con un rinvio alla tabella A per gli ambiti istituzionali di ricerca ed alla tabella B per i comparti tecnologici.

Rispetto alle edizioni precedenti, la relazione 2007 contiene l’allegato 1, che riporta l’elenco dettagliato dei programmi finanziati e indica, per ciascuno di essi, il soggetto responsabile della realizzazione (e quindi destinatario del finanziamento). L’elenco è suddiviso per direzione generale del Ministero della difesa e per ambito istituzionale, ma non specifica l’onere di ogni singolo programma.

La IV Commissione (Difesa) della Camera ha iniziato l’esame del provvedimento nella seduta del 7 giugno 2007. La presidente e relatrice Pinotti, illustrata la relazione, osservava che rispetto alle edizioni precedenti, il documento 2007 contiene una positiva innovazione rappresentata dall'allegato 1 che risponde ad alcuni rilievi formulati lo scorso anno durante il dibattito in Commissione (non conclusosi con l’espressione di un parere). L’allegato riporta infatti l'elenco dettagliato dei programmi finanziati e indica, per ciascuno di essi, il soggetto responsabile della realizzazione (e quindi destinatario del finanziamento). Peraltro, la relatrice rilevava che, per esigenze di maggiore trasparenza, sarebbe stata opportuna una ulteriore integrazione documentale, volta, in particolare, a specificare l'onere di ogni singolo programma. Sottolineava quindi che la Finanziaria per il 2007, se da un lato riduce di 50 milioni di euro, per l'anno in corso, le dotazioni delle unità previsionali di base dello stato di previsione del Ministero della difesa concernenti investimenti fissi lordi, dall'altro, però, istituisce un apposito Fondo, iscritto nel medesimo stato di previsione, con una dotazione di 1.700 milioni di euro per il 2007, di 1.550 milioni di euro per il 2008 e di 1.200 milioni di euro per il 2009, per il finanziamento degli interventi a sostegno dell'economia nel settore dell'industria nazionale ad elevato contenuto tecnologico, nonché per la realizzazione di programmi di investimento pluriennale rispondenti ad esigenze di difesa nazionale, anche derivanti da accordi internazionali, e chiedeva al Governo chiarimenti circa le motivazioni dei significativi scostamenti verificatisi, rispetto allo scorso anno, nei finanziamenti dei programmi di ricerca in ambito istituzionale.

Nella seduta del 13 giugno 2007 il sottosegretario di Stato per la difesa, Emilio CASULA, oltre a fornire ampie precisazioni in merito ai contenuti della relazione in esame, presentava uno schema esplicativo da cui risulta, tra l'altro, l'ammontare di ogni singolo programma finanziato (pubblicato in allegato al resoconto della seduta). Faceva peraltro presente che con il provvedimento all’attenzione della Commissione si è conferita priorità alla copertura degli oneri e degli impegni assunti in ambito internazionale (EDA, ETAP e Ricerca Tecnologica per il supporto ai programmi di ricerca e sviluppo), mentre la parte residua dello stanziamento di 69 milioni di euro è stata assegnata al Piano Nazionale di Ricerca Militare (PNRM).

La IV Commissione (Difesa) della Camera approvava quindi la proposta di parere favorevole della relatrice Pinottidopo un dibattito in cui si prospettava, tra l’altro, la necessità di finanziare nuovi programmi, con specifico riferimento al sistema di comunicazione terrestre dell'Arma dei carabinieri.

Il presidente della 4ª Commissione (Difesa) del Senato, De Gregorio, in qualità di relatore, illustrava il provvedimento nella seduta del 13 giugno 2007, sollecitando dal Governo ulteriori dettagli tecnici, con riferimento agli impegni di spesa e ai criteri di necessità tecnico-militare individuati, nonché all’attività programmata di ricerca tecnologica. In particolare, sottolineava la necessità, nell’affrontare il problema dell’ammodernamento dello strumento militare nazionale, di valorizzare quei sistemi operativi e quelle capacità che, per intrinseca adattabilità alle diverse situazioni d’impiego e versatilità, risultino possedere un più vantaggioso rapporto costo/efficacia anche in termini di "usabilità" nei diversi scenari.

Il relatore reputava, inoltre, necessario valutare l’opportunità di proseguire con il finanziamento di programmi già avviati nel passato, ma non afferenti agli scenari più probabili di impiego, o piuttosto di gravitare su nuovi progetti che garantiscano maggiore efficacia allo strumento militare nazionale. Concludeva quindi la seduta preannunciando la richiesta alla Presidenza del Senato sia di una proroga del termine per l’espressione del parere sulla relazione in esame, sia dell’autorizzazione a dar luogo all’audizione del Segretario generale della difesa, nonché Direttore nazionale degli armamenti, al fine di acquisire quantomeno il quadro delle linee strategiche del nuovo modello di difesa.

Nel corso di detta audizione, svoltasi il 27 giugno 2007, il Segretario generale della difesa e Direttore degli armamenti, Botondi; forniva approfonditi ragguagli in ordine ai contenuti dell’Atto Governo n. 95.

Alla luce degli elementi di riflessione offerti alla Commissione dal generale Botondi ed alle risposte dallo stesso fornite ai numerosi interrogativi sollevati nel corso dell’audizione, il presidente e relatore De Gregorio, nella seduta del 28 giugno 2007, proponeva di esprimere sull’atto del Governo n. 95 parere favorevole, proposta accolta dalla Commissione.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Ambiente e tutela del territorio e del mare

Ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero per l'anno 2007, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (99)

VIII Ambiente (Camera)

 

 

 

 

 

13ª Territorio, ambiente, beni ambientali

(Senato)

Favorevole con osservazioni espresso il 20/06/2007

 

 

Non espresso

 

 

L’atto del Governo in esame, sul quale le competenti Commissioni parlamentari sono chiamate ad esprimere il proprio parere ai sensi dell’articolo 32, comma 2, della legge n. 448 del 2001, è composto da un prospetto riassuntivo relativo all'assegnazione complessiva delle risorse iscritte sul capitolo 1551 della tabella di previsione n. 9 del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2007, trasmesso in data 30 maggio, e dalla relazione descrittiva dei criteri adottati per il riparto degli stanziamenti, trasmessa in data 4 maggio. Lo schema di riparto, come avvenuto anche negli anni precedenti, non è corredato dai rendiconti annuali degli enti ammessi al finanziamento, come previsto, invece, dal comma 40 dell'articolo 1 della legge n. 549 del 1995 ma, in ottemperanza a quanto richiesto nel parere della VIII Commissione della Camera (favorevole con osservazioni espresso il 5 luglio 2006) sullo schema di riparto per il 2006 (atto Governo n. 9) in un apposito allegato alla relazione descrittiva sono stati chiaramente indicati i criteri adottati per il riparto degli stanziamenti a favore degli Enti parco.

L’importo complessivo da ripartire è pari ad 72.487.000 di euro, di cui 63.304.194,05 euro per le finalità del capitolo di bilancio nel suo complesso, mentre ai sensi dell'articolo 1, comma 940, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) la somma di 2.000.000 di euro è destinata a favore dei Parchi nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e della Majella.

Ai sensi del comma 507 è accantonata la somma di 6.282.805,50 euro ed infine, in conformità al comma 1107, è altresì accantonata la somma di 900.000 euro destinata alle spese del personale degli Enti Parco (d'Abruzzo, Lazio e Molise e del Gran Paradiso) funzionalmente equiparato al Corpo Forestale dello Stato ai sensi dell'articolo 2, comma 36, della legge 9 dicembre 1998 n. 426.

Pertanto, la somma effettivamente disponibile nel capitolo di bilancio 1551 è pari a 63.304.194,05 euro, di cui la gran parte, ossia 51.504.194 euro, saranno trasferiti agli Enti Parco (nel 2006 a questi ultimi sono stati destinati 40,68 milioni di euro). La quota di risorse destinata ai Parchi risulta, quindi, sensibilmente aumentata rispetto agli ultimi cinque anni, nei quali si è registrato un trend negativo che ha portato ad una significativa riduzione della disponibilità economica per le aree protette.

Ciò premesso, nella relazione descrittiva si propone un quadro di riferimento della ripartizione del contributo ordinario ai Parchi Nazionali che individua due ipotesi di lavoro: la prima fa riferimento ad una disponibilità finanziaria pari a 63.304.194,05 euro in applicazione del richiamato comma 507, dell'articolo 1, della legge finanziaria 2007; la seconda considera una disponibilità economica di 69.587.000 euro qualora il previsto accantonamento di cui al citato comma 507 non trovasse applicazione alle risorse destinate al contributo ordinario da assegnare agli Enti Parco nazionali.Peraltro, a tale riguardo va segnalato che nello schema di decreto previsto dal comma 507 per consentire eventuali modifiche negli accantonamenti (Atto Governo n. 91), sul quale le Commissioni Bilancio di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole con osservazioni il 13 giugno 2007, non figurano variazioni rispetto al capitolo interessato relativamente all’accantonamento lineare derivante dall’applicazione del citato comma 507. L’ipotesi più realistica di ripartizione risulta quindi essere la prima, che prevede un importo complessivo da assegnare di euro 63.304.194.

Per l'attribuzione delle risorse economiche sono stati confermati i parametri già precedentemente adottati e valutati in linea di principio favorevolmente dalle Commissioni Ambiente di Camera e Senato. Nella relazione si fa presente che per il 2007 si è altresì presa in considerazione la voce "danni da fauna" in cui sono incluse le spese sostenute per indennizzi pagati dagli Enti Parco nazionali per i danni provocati dalla fauna selvatica, prendendo come riferimento il valore medio delle spese sostenute dai medesimi Enti nel triennio 2004-2006.

La ripartizione del contributo ordinario, oltre a tenere conto dei costi fissi, è stata oggetto di una serie di parametri articolati in tre macro aree relative: alla complessità territoriale, alla complessità amministrativa ed alla efficienza gestionale. Questi parametri hanno determinato, con le singole specifiche tecniche, le quote assegnabili a ciascun Ente Parco secondo le due sopra citate ipotesi di disponibilità finanziaria e che sono presenti nella documentazione allegata al quadro descrittivo.

Nella relazione si evidenzia che anche per il 2007 sul capitolo 1551 graveranno gli oneri economici per garantire il contributo all'Istituto centrale per la ricerca applicata al mare (ICRAM), alle Riserve naturali dello Stato, al Parco tecnologico ed archeologico delle colline metallifere grossetane ed al Parco museo delle miniere dell'Amiata nonché al Parco museo minerario delle miniere di zolfo delle Marche.

In particolare, all'ICRAM sarà corrisposta una risorsa pari a 6.100.000 euro, mentre alle Riserve naturali dello Stato, anche in attesa di un riordino complessivo della materia, verrà corrisposto un importo pari a 3.000.000 di euro (con un incremento di 500.000 euro rispetto allo scorso esercizio finanziario).

Al Parco Tecnologico ed al Parco museo delle miniere dell'Amiata, per garantirne il funzionamento, sarà assegnata la somma di 500.000 euro ciascuno (importo doppio rispetto al 2006).

Al Parco museo minerario delle miniere di zolfo delle Marche, per il primario avvio, verrà destinato un contributo di 250.000 euro.

Inoltre, sul capitolo 1551 graveranno le spese per la Convenzione internazionale di Rio de Janeiro sulla Biodiversità, per la Convenzione di Bonn (170.000 euro) e per la Convenzione sul Commercio internazionale di flora e fauna minacciate di estinzione (CITES) (con un ammontare di 205.000 euro).

All'Ente Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è destinato un contributo pari a 2.500.000 euro (a valere sul capitolo di bilancio 1554) ed al Parco Nazionale del Gran Paradiso un ammontare pari a 500.000 euro (capitolo 7219/04).

Nella relazione descrittiva si sottolinea che per quanto riguarda le risorse economiche che risultano impegnate dagli Enti e non ancora spese, le precedenti leggi finanziarie ne hanno sensibilmente limitato la spendibilità, ivi comprese le disponibilità finanziarie derivanti da progetti finanziati dall'Unione Europea. La legge finanziaria 2007 (articolo 1, comma 931) ha disposto che le spese relative a progetti cofinanziati dall'Unione Europea, incluse le quote di parte nazionale, non concorrono alla determinazione del limite di spesa degli enti pubblici previsto dall'articolo 1, comma 57, della legge n. 311 del 2004. Gli Enti sono stati pertanto sollecitati a fornire elementi informativi volti ad effettuare un monitoraggio dei fondi provenienti da fonti diverse da quelle statali.

Per le altre risorse già oggetto di impegno ed attualmente in giacenza di cassa presso la Tesoreria dello Stato, il Ministero ha sollecitato tutti gli Enti ad intervenire fattivamente affinché le risorse destinate ad azioni non avviate, ovvero ritenute non più d'interesse, vengano riprogrammate e finalizzate a nuovi interventi. Allo stato, permane il limite di prelevamenti di cassa di conti della Tesoreria statale di cui all'articolo 1, comma 18, della legge finanziaria 2005, che non consente la riduzione delle rilevanti giacenze di cassa dei medesimi Enti.

Nelle tabelle di sintesi, riportate in allegato, sono indicati i valori finali ottenuti dall'applicazione dei parametri adottati per l'individuazione delle risorse da assegnare a ciascun Ente Parco per le singole voci di spesa.

Lo schema di ripartizione è stato illustrato nella seduta dell’VIII Commissione (Ambiente) della Camera del 13 giugno 2007 dalla relatrice, onorevole Mariani, la quale sottolineava il notevole incremento (pari al 26,6 per cento) della dotazione complessiva prevista per il 2007 rispetto all’anno precedente destinata ai Parchi nazionali, nonché l’incremento delle risorse riservate all’ICRAM ed alle Riserve naturali.

La relatrice, senza entrare nel merito del piano di riparto per i singoli enti e preannunciando un orientamento favorevole in ordine al provvedimento in esame, sottolineava che quest’ultimo risponde positivamente alle sollecitazioni che la Commissione aveva rivolto al Governo in occasione dell'esame del precedente schema di riparto.

Nella sua esposizione la relatrice Mariani ricordava poi che nella seduta del 31 maggio 2007 le Commissioni riunite V ed VIII hanno approvato la risoluzione Realacci n. 8-00057 che impegna il Governo ad adottare ogni possibile iniziativa volta ad evitare l’applicazione alle aree naturali protette del vincolo ai prelevamenti dai conti di tesoreria statale di cui all’articolo 1, comma 18 , della legge n. 311 del 2004 (legge finanziaria 2005), stante che tale limite, come si osserva nella relazione descrittiva dello schema di ripartizione, “all’evidenza non consente la riduzione delle rilevanti giacenze di cassa” degli enti in questione.

Nel corso del dibattito sviluppatosi nell’VIII Commissione si segnalava, inoltre, da più parti il problema delle difficoltà finanziarie in cui versa l'Istituto nazionale per la fauna selvatica (INFS) e l’opportunità che, anche qualora non fosse possibile inserire detto Istituto fra i beneficiari del provvedimento in esame, nel parere da esprimere venisse posta anche la questione del reperimento delle risorse finanziarie, quantificabili in circa tre milioni di euro, indispensabili per l'ordinario funzionamento di un organismo ritenuto fondamentale per una corretta gestione e tutela della fauna selvatica.

La questione della perdurante impossibilità per gli Enti parco di accedere ai fondi depositati sui conti correnti aperti presso la Tesoreria dello Stato, nonostante l’approvazione della richiamata risoluzione Realacci n. 8-00057, veniva evidenziata, insieme alle altre considerazioni emerse dal dibattito, nella proposta, presentata nella seduta del 19 giugno dalla relatrice di parere favorevole con osservazioni, approvato nella successiva seduta del 20 giugno 2007.

Le osservazioni contenute in tale parere, dopo un’articolata premessa in cui si dà atto che “il provvedimento sembra dare risposte positive a tutte le sollecitazioni che la Commissione aveva rivolto all’esecutivo in occasione dell'esame dei precedenti schemi di riparto”, sono volte a segnalare al Governo: a) nell'ipotesi che si debba procedere all'accantonamento di cui all'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria 2007, con conseguente, forte, decurtazione della voce relativa alle azioni di rilevanza nazionale, l'opportunità di adottare eventuali misure alternative, che consentano di fare fronte, quanto meno, alle prioritarie e più urgenti iniziative in materia; b) a raccomandare all’esecutivo, al fine di rafforzare i meccanismi in grado di allentare i vincoli, eccessivamente stringenti, che derivano al sistema dei parchi nazionali, e ai comuni in essi ricadenti, dalla rigida applicazione delle regole previste dal “patto di stabilità” interno e che costituiscono una delle principali cause della formazione delle rilevanti giacenze di cassa di tali enti, di considerare come definitivamente risolta - nei termini indicati nella risoluzione approvata dalle Commissioni riunite V e VIII - la questione del vincolo ai prelevamenti dai conti di tesoreria di cui all'articolo 1, comma 18, della legge n. 311 del 2004.

Con la terza osservazione si coglie, infine, l’occasione per raccomandare al Governo (questione sollevata incidentalmente nel corso dell’esame dello schema di decreto) di proseguire lungo la strada della progressiva transizione dalla fase dei commissariamenti a quella delle nomine dei presidenti dei parchi nazionali, rafforzando la fase di confronto preventivo con il Parlamento, affinché le proposte di nomina non siano rimesse alle Commissioni competenti soltanto al termine dell'intero percorso di formazione e definizione delle candidature.

La 13ª Commissione (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato ha iniziato l’esame dell’Atto Governo n. 99 nella seduta del 27 giugno 2007. In quella sede il relatore, senatore Piglionica, illustrava i contenuti della relazione evidenziando, analogamente a quanto emerso nel dibattito presso l’VIII Commissione della Camera, che lo stanziamento previsto inverte la tendenza negativa registratasi negli ultimi anni e sottolineando l'opportunità di individuare specifici meccanismi idonei ad allentare i vincoli che derivano agli enti parco dalla rigida applicazione delle regole del patto di stabilità interna.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Sviluppo economico

Programmazione delle risorse finanziarie destinate alla promozione industriale nell'ambito del Fondo per la competitività e lo sviluppo del Ministero (100)

X Attività Produttive (Camera)

 

 

 

10ª Industria, commercio, turismo

(Senato)

Favorevole

espresso il 20/06/2007

 

 

 

Favorevole con raccoman-dazioni espresso il 20/06/2007

 

 

Lo schema di decreto in esame, sul quale le competenti Commissioni sono chiamate ad esprimere il parere ai sensi dell’articolo 1, comma 841, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007), e dell’articolo 52 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, riguarda la programmazione delle risorse del Fondo per la competitività e lo sviluppo, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico (ferme restando le attuali competenze del CIPE) dal richiamato comma 841.

In tale Fondo confluiscono le risorse del Fondo unico per gli incentivi alle imprese (articolo 52 della legge n. 448 del 1998) e del Fondo per le aree sottoutilizzate (articolo 60, comma 3, della legge n. 289 del 2002), entrambi soppressi, nonché nuovi stanziamenti per 300 milioni di euro per il 2007 e 360 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. Pertanto la dotazione complessiva del Fondo ammonta per il triennio 2007-2009 a 2.458.612.462 euro.

Le disponibilità del Fondo vengono destinate innanzitutto - nel rispetto degli obiettivi fissati con la strategia di Lisbona - al finanziamento di progetti di innovazione industriale (PII) previsti dal comma 842, articolo 1, della citata legge finanziaria 2007. Per tale finalità sono previsti, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, dello schema in esame, per il triennio 2007-2009, 990.000.000 euro. Nella relazione che illustra lo schema di decreto si precisa che i progetti di innovazione industriale in questione rientrano nell'ambito di cinque aree tecnologiche (individuate dallo stesso comma 842), che sono quelle dell'efficienza energetica, della mobilità sostenibile, delle nuove tecnologie per la vita, per il made in Italy e per i beni e le attività culturali.

Il comma 2 dell'articolo 1 dello schema in esame destina alla continuità degli interventi previsti dalla normativa vigente 1.468.612.462 euro. La ripartizione delle risorse in relazione ai diversi interventi, ai sensi del comma 3 dell'articolo 1, è riportata in dettaglio nell'Allegato che accompagna lo schema stesso.

L’articolo 2 prevede che eventuali maggiori somme destinate al Fondo a seguito di variazioni di bilancio siano attribuite ad interventi di competenza, mentre alle eventuali variazioni tra gli interventi, dovute a nuove esigenze, si procederà in base alle disposizioni dell'articolo 2 della legge n. 468 del 1978, recante riforma di alcune norme di contabilità generale dello Stato in materia di bilancio, ovvero attraverso variazioni compensative tra capitoli della medesima unità previsionale, anche tra stanziamenti disposti da leggi diverse.

L'articolo 3 dello schema di decreto in esame stabilisce che, qualora nel corso dell'anno 2007 non venisse completato il conferimento delle funzioni in materia di incentivi alle imprese alle regioni Sicilia e Valle d'Aosta, ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo n. 112 del 1998, i fondi di competenza delle suddette regioni - assegnati al Ministero - saranno utilizzati per concedere alla stesse regioni le agevolazioni di cui all'articolo 8, comma 2, della legge 7 agosto 1997, n. 266.

I criteri di ripartizione della somma complessiva di 2.458.612.642 euro proposti nella relazione che accompagna lo schema in esame, sono i seguenti: invariabilità degli importi relativi a stanziamenti pregressi, in quanto i suddetti importi risultano già assegnati a interventi specifici e nella quasi totalità risultano già impegnati; assegnazione di 990.000.000 euro, come già esposto, al finanziamento di progetti di innovazione industriale; assegnazione di 122.000.000 di euro complessivi (triennio 2007-2009) a tre interventi della “continuità” specificatamente indicati nella relazione che illustra lo schema di riparto in esame. Nello specifico, della richiamata somma di 122.000.000 di euro, 60 milioni sono destinati ad interventi del Fondo rotativo speciale per l'innovazione tecnologica (FIT), di cui alla legge n. 46 del 1982, e sono ulteriormente suddivisi in 20 milioni per la promozione e lo sviluppo di nuove imprese innovative di cui all'articolo 106 (e anche 103 come precisato nella relazione) della legge n. 388 del 2000, e 40 milioni per l'attuazione dei commi 860 e 861, articolo 1, della legge n. 296 del 2006.

Sempre dei 122.000.000 di euro sopra richiamati, 42 sono destinati ad interventi a favore delle imprese produttrici di armamenti, di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 149 del 1993.

Nella relazione che accompagna lo schema, si sottolinea, inoltre, che a favore di programmi di razionalizzazione, ristrutturazione e riconversione produttiva delle suddette imprese sono stati stanziati, complessivamente 360 milioni di euro e che, allo stato risultano pervenute sette istanze di concessione che comportano investimenti per oltre 190,5 milioni di euro, con un onere massimo teorico per lo Stato di circa 133,3 milioni di euro.

Infine, 20 milioni di euro dei 122.000.000 sopra richiamati sono destinati ad interventi per lo sviluppo imprenditoriale in aree di degrado urbano e sociali (ex articolo 14, legge n. 266 del 1997).

Il relatore presso la X Commissione (Attività produttive) della Camera, onorevole Sanga, ha illustrato lo schema di decreto in esame nella seduta del 19 giugno 2007 ed il giorno successivo la medesima Commissione ha espresso sul provvedimento parere favorevole.

La 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato ha iniziato l’esame del provvedimento nella seduta del 19 giugno 2007, con l’illustrazione del relatore, senatore Garraffa.

Nel corso del dibattito non mancavano rilievi critici sul provvedimento. In particolare, il senatore Stanca sottolineava la natura, a suo avviso essenzialmente dirigistica, del provvedimento, basato su un modello di ispirazione francese, che concentra in capo ad un ministro, quindi ad un’autorità politica, la decisione circa i settori strategici nei quali far confluire gli investimenti, con il duplice rischio che tale autorità politica non sia in grado di comprendere le innovazioni tecnologiche che si affacciano nella realtà economico-industriale e che quella stessa autorità sia oggetto di pressioni da parte di gruppi di interesse.

Di diverso avviso, tra gli altri, il senatore Cabras, il quale osservava come l’esperienza del passato abbia evidenziato l’inesistenza delle condizioni per affidarsi totalmente al mercato e che, finora, le ripartizioni di risorse effettuate abbiano dato risposte insoddisfacenti sia per quanto riguarda il rilancio delle aree territoriali svantaggiate, sia in relazione a determinati settori produttivi. Ricordava, inoltre, come la stessa Confindustria abbia chiesto in passato di eliminare i contributi della ex legge n. 488 del 1992, in quanto rivelatisi inefficaci.

Per quanto attiene all’orientamento del Governo, il sottosegretario Stradiotto rilevava che con la legge finanziaria del 2007 l’esecutivo ha inteso imprimere un decisivo cambiamento, in senso innovativo, riguardo le politiche industriali sostituendo il sistema degli incentivi a pioggia con un metodo che privilegia l’individuazione di progetti innovativi ad alta tecnologia, funzionali a realizzare la crescita economica del Paese.

L’esame proseguiva nella seduta del 20 giugno 2007, in cui la Commissione accoglieva la proposta del relatore di esprimere sull’atto in esame parere favorevole con raccomandazioni, con l’integrazione suggerita dal senatore Pecoraro Scanio. Dette raccomandazioni sono volte a far sì che il Governo individui un percorso che consenta la improrogabile riduzione dei tempi di erogazione delle risorse a favore delle imprese, evitando eccessivi passaggi burocratici che stridono con i tempi del mercato e che, altresì, illustri lo stato di attuazione del comma 842 della legge finanziaria 2007 relativo ai Progetti di innovazione industriale, che risultano essere l'elemento più innovativo introdotto, anche in termini di dimensionamento economico.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Politiche agricole, alimentari e forestali

Ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, per l'anno 2007 (101)

XIII Agricoltura

(Camera)

 

 

 

9ª Agricoltura e produzione agroalimentare(Senato)

Favorevole espresso il 19/06/2007

 

 

 

Favorevole con osservazioni espresso il 28/06/2007

 

 

 

Lo schema di decreto in titolo, sul quale il parere delle competenti Commissioni parlamentari è previsto in conformità dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, provvede a ripartire tra gli Enti cui il Ministero delle politiche agricole contribuisce in via ordinaria, ai sensi del decreto legislativo n. 454 del 1999, lo stanziamento per l’anno 2007 iscritto sul capitolo 2200. Tale stanziamento, che ammonta a 5.346.000 euro, è stato ridotto di una somma pari a 677.306,04 euro in quanto l’Ispettorato generale di bilancio del Ministero dell’economia e delle finanze ha provveduto, ai sensi dell’articolo 1, comma 507, della legge finanziaria per il 2007, ad accantonare e rendere indisponibile la suddetta somma. Conseguentemente, l’ammontare che residua è di 4.668.693,96 euro.

Il riparto operato dallo schema in esame prevede per l’Istituto nazionale di economia agraria (INEA) la somma di euro 923.395, per l’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN) la somma di 3.432.245 euro, mentre per il Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale di Portici l’importo previsto è di 222.706,96 euro; infine, per gli enti e organismi internazionali operanti nel settore dell’agricoltura, la somma destinata è di 90.347 euro.

La XIII Commissione (Agricoltura) della Camera ha iniziato l’esame del provvedimento nella seduta del 14 giugno 2006. Il relatore, onorevole Fogliardi, illustrato lo schema di decreto, rilevava che rispetto al 2006 il contributo destinato all'INRAN, all'INEA e al Centro di Portici risulta ridotto in termini percentuali pressoché identici in ragione della quota dello stanziamento che la legge finanziaria ha imposto di accantonare e ha reso indisponibile. Si registra invece un aumento di circa il 6 per cento del contributo previsto per enti e uffici internazionali, che è connesso ad impegni assunti con le convenzioni di carattere internazionale relativi a tali organismi.

Il relatore esprimeva quindi una valutazione positiva in ordine al fatto che il Governo ha tenuto conto, quanto ai tempi di presentazione del provvedimento, della sollecitazione contenuta nel parere approvato dalla Commissione Agricoltura con riferimento allo schema di decreto per il 2006, che era stato trasmesso nel mese di dicembre, ossia in prossimità della chiusura dell'esercizio finanziario. Manifestava apprezzamento anche per il fatto che lo schema di decreto in esame è corredato dal decreto di ripartizione relativo all'anno precedente, in modo da permettere la verifica dell'effettiva corrispondenza della ripartizione rispetto allo schema presentato in sede parlamentare e il confronto con lo schema di decreto relativo al 2007.

Segnalava tuttavia l'opportunità che il Governo fornisca, insieme alle relazioni concernenti l'attività svolta dagli enti e istituti finanziati, che sono allegate al provvedimento in esame, anche alcune indicazioni essenziali sulle principali voci di entrata e di spesa del bilancio degli enti destinatari dei contributi. In risposta a tale sollecitazione, nella seduta del 19 giugno 2007, il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Guido Tampieri consegnava alla Commissione una nota, pubblicata in allegato al resoconto della seduta, contenente i dati richiesti. La XIII Commissione della Camera approvava quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

La 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato ha iniziato l’esame del provvedimento nella seduta del 14 giugno 2007 con l’illustrazione dello schema di decreto da parte del presidente Cusumano in qualità di relatore, il quale concludeva la propria esposizione sottolineando l’opportunità che, per il futuro, venga presentata alla Commissione una documentazione riassuntiva della situazione di bilancio degli enti finanziati, nel presupposto che la Commissione stessa debba essere maggiormente edotta sull’utilizzo delle risorse stanziate. Il relatore evidenziava altresì l’opportunità che, nel presentare i prossimi schemi di riparto, il Governo illustri preliminarmente i criteri ed i principi utilizzati per l’assegnazione dei relativi finanziamenti.

L’esame dello schema di decreto si concludeva nella seduta del 28 giugno 2007 con l’approvazione di un parere favorevole con osservazioni con le quali, in linea conquanto emerso nel dibattito, si evidenzia l’opportunità che, per il futuro, venga presentata alla Commissione, unitamente allo schema di decreto di riparto, una documentazione riassuntiva della situazione di bilancio dei singoli enti finanziati con riferimento ai flussi di entrata e di spesa principali, e che, all’atto della presentazione dei prossimi schemi di riparto, il Governo illustri preliminarmente i criteri ed i principi utilizzati per l’assegnazione dei relativi finanziamenti.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Commercio internazionale

Ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero del commercio internazionale, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni ed altri organismi, per l'anno 2007 (102)

X Attività Produttive (Camera)

 

 

10ª Industria, commercio, turismo

(Senato)

Favorevole

espresso il 20/06/2007

 

 

Favorevole con osservazioni e raccomanda-zione espresso il 20/06/2007

 

 

Lo schema di decreto ministeriale in titolo, sottoposto al parere parlamentare ai sensi dell'articolo 32 della legge 23 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002), propone il riparto dello stanziamento di cui al capitolo 2500, iscritto nell’unità previsionale di base 4.2.1.2 dello stato di previsione del Ministero del commercio internazionale. Tale stanziamento ammonta per l’anno 2007 a 32.980.000 euro, da cui vengono detratti 3.291.747,59 euro a titolo di accantonamento previsto dal comma 507 dell'articolo unico della legge finanziaria per il 2007, e 593.844 euro a seguito della richiesta della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo sviluppo e la competitività - per interventi destinati al turismo.

L’ammontare netto da ripartire risulta, pertanto, di 29.094.408,41 euro, per il quale il comma 1 dell’articolo unico dello schema di decreto dispone il seguente riparto: 10.700.000 euro per contributi ad associazioni ex legge 1083 del 1954; 14.144.408,41 euro per contributi alla Camere di commercio italiane all'estero (legge n. 518 del 1970); 3.000.000 euro per contributi ai consorzi multiregionali all'export (legge n. 83 del 1989); 600.000 euro per contributi ai consorzi agro-alimentari e turistico-alberghieri (legge n. 394 del 1981); 650.000 euro per contributi ex decreto legislativo n. 143 del 1998 (accordi associazioni di categoria).

Il comma 2 dello schema di decreto in esame prevede che eventuali successive disponibilità di fondi saranno ripartite con decreto del Ministro del commercio internazionale.

La X Commissione (Attività produttive) della Camera ha iniziato l’esame del provvedimento nella seduta del 19 giugno 2006 con l’illustrazione dello schema di decreto da parte del relatore, onorevole Marino, e nella seduta del giorno successivo ne approvava la proposta di parere favorevole. Nella premessa al parere si dà atto che del totale netto da ripartire i contributi più elevati riguardano gli istituti, gli enti e le associazioni (di cui alla legge 29 ottobre 1954, n. 1083) che non abbiano per statuto finalità di lucro e che si occupano di organizzazione di mostre in altri paesi, partecipazione a fiere ed esposizioni estere, incremento delle esportazioni dei prodotti dell'artigianato, dei traffici e dei rapporti commerciali con l'estero, redazione e stampa di pubblicazioni per la propaganda di prodotti italiani all'estero e si manifesta una valutazione positiva in ordine all'incremento del 34 per cento rispetto all'anno 2006 delle risorse destinate alle Camere di commercio italiane all'estero.

La 10ª Commissione (Industria, commercio, turismo) del Senato ha iniziato l’esame dello schema di decreto n. 102 nella seduta del 19 giugno 2007, in cui il senatore Stanca ha illustrato il provvedimento. Nel corso della propria esposizione, il relatore rilevava che, a fronte di stanziamenti esigui, appare non esente da critica la struttura del decreto in esame, riproducente, a suo avviso, la classica distribuzione "a pioggia" delle risorse, valutazione questa condivisa da più intervenuti nel dibattito.

Il relatore, preannunciava quindi l’inserimento nella proposta di parere di una raccomandazione diretta a sottolineare la necessità di meglio focalizzare la ripartizione dei contributi, in modo che i medesimi vadano direttamente alle imprese senza passaggi a troppi enti intermedi che si frapporrebbero nella gestione delle risorse.

A conclusione del dibattito, nel quale venivano evidenziate anche talune difficoltà conseguenti agli effetti del cosiddetto “spacchettamento”, che ha comportato l’attribuzione di competenze alla Presidenza del Consiglio in materia di turismo (e la richiesta da parte di quest’ultima di fondi già allocati nello stato di previsione dell’allora Ministero delle attività produttive (si tratta di 593.844 euro di cui si è detto con riferimento al contenuto dello schema), la 10ª Commissione del Senato, nella seduta del 20 giugno 2007, approvava la proposta del relatore di parere favorevole con osservazioni e una raccomandazione, con le modifiche suggerite dal senatore Giaretta.

Le osservazioni contenute nel parere sono volte ad evitare ogni possibile sovrapposizione di attività in materia di turismo e ad evidenziare che i fondi da ripartire, sia pur limitati rispetto alle esigenze di sostenere i rapporti economici internazionali dell’Italia, sono distribuiti tra una molteplicità di iniziative e va attentamente valutato il rischio di diminuire l'efficacia dei singoli interventi.

Nel parere della 10ª Commissione del Senato è inoltre inserita la raccomandazione che “per il futuro, il sostegno finanziario al commercio internazionale avvenga in modo che la percentuale delle risorse finanziarie direttamente destinate alle imprese interessate venga aumentata notevolmente e che si proceda alla razionalizzazione e semplificazione della molteplicità di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi preposti al sostegno del commercio internazionale”.

 

 

 

2) Atti pubblicati nella Gazzetta ufficiale

(a seguito di espressione del parere parlamentare)

 

Nessuno



 

c) Monitoraggio sull’emanazione degli atti normativi

(in collaborazione con il Servizio Studi)

 

 

Atti pubblicati nel mese di giugno 2007

 

 

- Decreti legislativi:

 

nessuno

 

 

 

 

- Altri atti normativi

 

Fonte

Estremi dell’atto

Oggetto

Scadenza prevista

D.Lgs. 140/2005,

art. 13, co. 4

D.M. 27/6/2007

(G.U. 30/6/2007

n. 150)

Modifiche al decreto ministeriale 28 novembre 2005, inerente «Linee Guida, formulario delle domande e criteri per la verifica della corretta gestione del contributo erogato dal Fondo per le politiche e i servizi dell'asilo e loro armonizzazione alle disposizioni del decreto legislativo del 30 maggio 2005, n. 140. Misure e modalità del contributo economico a favore del richiedente asilo che non rientra nei casi previsti dagli articoli 1-bis e 1-ter del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, così come introdotto dall'articolo 32 della legge 30 luglio 2002, n. 189»

4/9/2005

D.Lgs. 196/2003,

art. 20, co. 2

D.M. 4/5/2007

n. 80

(G.U. 25/6/2007

n. 144)

Regolamento recante la disciplina del trattamento dei dati sensibili e giudiziari da parte del Ministero della solidarietà sociale, ai sensi degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali)

//

D.Lgs. 196/2003,

art. 20, co. 2

D.P.C.M. 30/3/2007

n. 71

(G.U. 14/6/2007

n. 136)

Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari presso l'Avvocatura generale dello Stato e le Avvocature distrettuali, ai sensi degli articoli 20 e 22 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali

//

L. 296/2006,

art. 1, co. 298

D.M. 8/6/2007

(G.U. 18/6/2007

n. 139)

Criteri e modalità per la concessione di contributi per l'acquisto dei PC da parte di collaboratori coordinati e continuativi e di collaboratori a progetto, in attuazione dell'articolo 1, comma 298, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007)

1/3/2007

D.L. 223/2006,

art. 29, co. 2

D.P.R. 14/5/2007

n. 72

(G.U. 15/6/2007

n. 137)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero delle comunicazioni, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

1/11/2006

D.L. 223/2006,

art. 29, co. 2

D.P.R. 4/4/2007

n. 70

(G.U. 13/6/2007

n. 135)

Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248

1/11/2006

D.Lgs 59/2005,

art. 4, co. 1

D.M. 29/1/2007

(G.U. 7/6/2007

n. 130)

Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di gestione dei rifiuti, per le attività elencate nell'allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59

//

L. 11/2005,

art. 13, co. 1

D.M. 3/4/2007

(G.U. 27/6/2007

n. 147)

Attuazione della direttiva n. 2006/8/CE della Commissione del 23 gennaio 2006, che modifica, per adeguarli al progresso tecnico, gli allegati II, III e V della direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri, relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi

//

L. 11/2005,

art. 13, co. 1

D.M. 3/5/2007

(G.U. 25/6/2007

n. 145)

Norme per l'attuazione della direttiva 2006/34/CE, che modifica l'allegato della direttiva 2001/15/CE per quanto concerne l'inclusione di determinate sostanze nell'allegato

//

D.P.R. 904/1982,

art. 1-bis,

co. 1

D.M. 9/3/2007

(G.U. 5/6/2007

n. 128)

Recepimento della direttiva 2005/90/CE riguardante restrizioni in materia di immissione sul mercato di talune sostanze e preparati pericolosi (sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione - CMR), 29ª modifica della direttiva 76/769/CEE

//

D.Lgs. 52/1997,

art. 37, co. 2

D.M. 22/3/2007

(G.U. 5/6/2007

n. 128)

Disposizioni correttive ed integrative del decreto 28 febbraio 2006 di recepimento della direttiva 2004/73/CE recante XXIX adeguamento al progresso tecnico della direttiva 67/548/CEE in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose

//

L. 425/1997,

art. 4, co. 1

D.M. 17/1/2007

(G.U. 11/6/2007

n. 133)

Modalità e termini per l'affidamento delle materie oggetto degli esami di Stato ai commissari esterni e i criteri e le modalità di nomina, designazione e sostituzione dei componenti delle commissioni degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.

(Decreto n. 6)

//

L. 219/2005,

art. 7, co. 3

D.M. 18/4/2007

(G.U. 19/6/2007

n. 140)

Indicazioni sulle finalità statutarie delle associazioni e federazioni dei donatori volontari di sangue

//

L. 150/2000,

art. 11, co. 1

D.M. 16/2/2007

(G.U. 12/6/2007

n. 134)

Approvazione del Piano di comunicazione per l'anno 2007 per l'organizzazione di iniziative di comunicazione finalizzate all'informazione del cittadino, all'affermazione di una corretta alimentazione, al sostegno dell'intero comparto agricolo e agroalimentare, per la valorizzazione delle produzioni, la tutela della salute dei consumatori, l'educazione alimentare e le altre attività di competenza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

//

D.P.R. 777/1982,

art. 3, co. 1

D.M. 18/4/2007

n. 76

(G.U. 20/6/2007

n. 141)

Regolamento recante la disciplina igienica dei materiali e degli oggetti di alluminio e di leghe di alluminio destinati a venire a contatto con gli alimenti

//

L. 400/1988,

art. 5, co. 2

D.P.C.M. 13/4/2007

(G.U. 20/6/2007

n. 141)

Costituzione del Comitato dei Ministri per l'indirizzo e la guida strategica in materia di tutela dei diritti umani

//

D.Lgs. 303/1999,

art. 7

D.P.C.M. 16/4/2007

(G.U. 5/6/2007

n. 128)

Riorganizzazione del Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie

//

D.Lgs. 163/2006,

art. 5, co. 3

D.P.R. 13/2/2007

n. 74

(G.U. 18/6/2007

n. 139)

Regolamento di modifica al decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34, e successive modificazioni, che ha istituito il sistema di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici

//

D.Lgs. 279/1997,

art. 10, co. 6

D.M. 8/6/2007

(G.U. 26/6/2007

n. 146)

Aggiornamento del Piano dei Conti del Sistema unico di contabilità economica delle pubbliche amministrazioni - Titolo III del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279

//

D.P.R. 317/1996,

art. 10, co. 2

D.M. 16/5/2007

(G.U. 28/6/2007

n. 148)

Modifica dell'allegato IV del decreto del Presidente della Repubblica del 30 aprile 1996, n. 317 «Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 92/102/CEE, relativa all'identificazione e alla registrazione degli animali»

//

D.Lgs. 79/1999,

art. 5, co. 1

D.M. 15/6/2007

(G.U. 30/6/2007

n. 150)

Approvazione delle modifiche al Testo integrato della Disciplina del mercato elettrico

//

D.Lgs. 252/2005,

art. 4, co. 3

D.M. 15/5/2007

n. 79

(G.U. 22/6/2007

n. 143)

Regolamento recante norme per l'individuazione dei requisiti di professionalità e di onorabilità dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso le forme pensionistiche complementari, ai sensi dell'articolo 4, comma 3, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252

//