Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Controllo Parlamentare
Titolo: L'attività di controllo parlamentare n. 9/XV maggio 2007
Serie: L'attività di controllo parlamentare    Numero: 5    Progressivo: 2007
Data: 31/05/2007

Notiziario mensile

Numero 9/XV – maggio 2007

 

 

 

 

L’attività di controllo

parlamentare

 

 

 

 

 

MONITORAGGIO DI:

 

ATTI DI INDIRIZZO

E DI CONTROLLO

 

NOMINE GOVERNATIVE

 

RELAZIONI AL PARLAMENTO

PIANI DI RIPARTO

E ALTRI ADEMPIMENTI

 

a cura del Servizio per il Controllo parlamentare

 

Camera dei deputati

 

 

 

 

  

 

N.B.: I DATI CONTENUTI NEL PRESENTE NOTIZIARIO SONO RELATIVI AL MESE

DI  MAGGIO 2007

 

 

INDICE

 

AVVERTENZA. 1

Sezione I5

A) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO.. 5

B) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI CONTROLLO.. 5

In evidenza a maggio. 7

A) Monitoraggio degli atti di indirizzo. 13

Note trasmesse nel mese di maggio in attuazione di atti di indirizzo. 13

Ministero degli affari esteri15

Ministero delle comunicazioni21

Ministero del commercio internazionale. 23

Ministero dell’economia e delle finanze. 25

Ministro per i diritti e le pari opportunità. 30

Ministero delle infrastrutture. 32

Ministero dell’interno. 36

Ministero del lavoro e della previdenza sociale. 42

Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali45

Ministro per le politiche europee. 48

Ministero della pubblica istruzione. 51

Ministero della salute. 54

Ministero della solidarietà sociale. 57

B) Monitoraggio degli atti di controllo. 60

Comunicazioni pervenute nel mese di maggio a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo  61

Ministero del commercio internazionale. 62

Ministero per i beni e le attività culturali64

Ministero dell’interno. 66

Ministero del lavoro e della previdenza sociale. 68

Ministero della salute. 70

Segnalazioni al Governo conseguenti a risposte rese ad atti di sindacato ispettivo. 72

Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare. 72

Ministero delle infrastrutture. 74

Ministero del lavoro e della previdenza sociale. 75

Ministero della salute. 76

Ministero dei trasporti77

Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione relative al mese di maggio 2007  78

Sezione II79

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI79

In evidenza a maggio. 81

a) Principali cariche scadute nel periodo 1° – 31/5/2007. 85

b) Principali cariche in scadenza nel periodo. 95

1° – 30/6/2007. 95

c) Proposte di nomina presentate per il parere e monitoraggio delle successive nomine governative  99

d) Comunicazioni di nomine effettuate. 111

Sezione III115

RELAZIONI AL PARLAMENTO.. 115

ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO.. 115

DA OBBLIGO DI LEGGE. 115

In evidenza a maggio. 117

a) Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento. 123

b) Piani e atti di riparto di risorse economiche. 155

c) Monitoraggio sull’emanazione degli atti normativi177

 

AVVERTENZA

 

 

            Questa pubblicazione trae origine dal lavoro svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sul monitoraggio di vari tipi di adempimenti governativi nei confronti del Parlamento, per offrire notizie, dati statistici ed altre informazioni utili per l’attività parlamentare.

            A tal fine il notiziario è stato suddiviso in tre sezioni in modo da considerare analiticamente gli adempimenti governativi a fronte di obblighi derivanti da leggi ovvero da deliberazioni e iniziative non legislative della Camera dei deputati, nonché dalla trasmissione degli atti per i quali è prevista l’espressione di un parere parlamentare.

 

            La sezione I consta di due parti.

Nella parte A) viene presa in esame l’attuazione data dai diversi Ministeri agli impegni contenuti in atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni in Assemblea e in Commissione, ordini del giorno accolti, accolti come raccomandazione dal Governo e/o approvati dall’Assemblea o dalle Commissioni). Delle note di attuazione trasmesse dalle amministrazioni di volta in volta competenti si dà conto tramite schede che ne riassumono i contenuti ponendoli a raffronto con gli impegni assunti dal Governo con gli atti di indirizzo cui le note si riferiscono, precedentemente sollecitate dal Servizio per il controllo parlamentare.

L’andamento delle attuazioni viene illustrato anche attraverso un prospetto statistico che fornisce, con cadenza periodica, il rapporto percentuale tra atti segnalati e attuazioni pervenute dalle amministrazioni, nonché tramite grafici che “fotografano” in che misura i diversi Ministeri hanno fornito risposta, fino alla data considerata, agli impegni di rispettiva competenza.

Nella parte B) si analizzano le comunicazioni trasmesse, sempre nel periodo considerato, dai dicasteri a seguito delle segnalazioni operate dal Servizio per il controllo parlamentare, attraverso un’attenta lettura degli atti parlamentari, di ulteriori iniziative prospettate dai rappresentanti del Governo in sede di risposta ad atti di sindacato ispettivo (interrogazioni e interpellanze). Sempre in questa parte della pubblicazione si dà conto delle nuove segnalazioni operate nel periodo considerato, riportando la citazione testuale del resoconto parlamentare utilizzata per individuare ulteriori adempimenti che potranno formare oggetto di successive comunicazioni dei Ministeri competenti.

 

La sezione II dà conto delle proposte di nomina trasmesse per l’espressione del parere parlamentare ovvero delle comunicazioni fornite dal Governo circa le avvenute nomine presso enti, effettuate nei casi previsti dalla legge 24 gennaio 1978, n. 14, nonché delle cariche scadute nel periodo in esame e di quelle in scadenza nel periodo successivo. Inoltre viene monitorato l’esito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari di entrambe le Camere in sede di nomina da parte del Governo.

La sezione cerca quindi di fornire un quadro della situazione delle nomine governative in molti enti pubblici o privatizzati tramite l’utilizzo di una banca dati istituita negli ultimi mesi del 2002 dal Servizio per il controllo parlamentare per colmare una lacuna sentita non solo a livello parlamentare. Tale banca dati viene implementata dal Servizio stesso tramite la ricerca e l’esame di documenti di varia provenienza (prevalentemente parlamentare e governativa) nonché il contatto diretto con i Ministeri competenti per le nomine e con gli enti stessi. Lo scopo è appunto quello di fornire dati di non facile reperibilità, ordinati in modo cronologicamente e logicamente coerente per far sì che l’utente possa meglio orientarsi in un campo vario e complesso. In tal modo è possibile disporre, mese per mese, di uno scadenzario delle principali nomine che dovranno poi essere rinnovate ed avere notizia dell’esito dei pareri espressi dalle competenti Commissioni. Vengono poi fornite informazioni essenziali sulle procedure di nomina, sui riferimenti normativi e sulle principali caratteristiche degli enti stessi.

 

            La sezione III consta di tre parti.

Nella prima parte si illustrano gli esiti del monitoraggio svolto sulle relazioni al Parlamento, distinte tra “governative” e “non governative”, delle quali viene redatto un prospetto statistico che fornisce il rapporto tra il numero di quelle in carico e di quelle trasmesse dal Governo nei tempi previsti.

Segue quindi l’elencazione:

delle relazioni “in ritardo”, ossia quelle la cui trasmissione era prevista nel periodo preso in considerazione dalla pubblicazione, ma non inviate dai Ministeri o, nel caso delle relazioni non governative, dalle autorità competenti, considerando cheper relazione “in ritardo” si intende:

-          nel caso in cui la legge istitutiva preveda la trasmissione della relazione in termini precisi e definiti (ad esempio “entro il 31 dicembre di ogni anno”), la relazione è considerata in ritardo a partire dal giorno successivo;

-          nel caso in cui la legge stabilisca scadenze temporali senza fare riferimenti specifici (ad esempio “ogni anno”), la relazione è considerata in ritardo se non è trasmessa entro la fine del periodo successivo di riferimento. Ad esempio, in caso di frequenza annuale, la relazione per l’anno 2006 deve essere trasmessa entro la fine del 2007. Nel caso di relazione semestrale, entro la fine del semestre successivo a quello a cui deve riferirsi la relazione: ad esempio, la relazione riferita al primo semestre del 2007 deve pervenire entro la fine del secondo semestre dello stesso anno. Per le relazioni ultrannuali si applica comunque il termine dell’anno successivo;

 delle relazioni pervenute nei termini;

 delle relazioni di nuova istituzione, ossia previste da disposizioni entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal Bollettino.

Va infine puntualizzato che, ai fini della compilazione della statistica complessiva, non si tiene conto delle relazioni a frequenza irregolare nonché di quelle eventuali (ad esempio previste solo a seguito di eventi particolari).

La seconda parte della Sezione III analizza piani e atti di riparto di risorse economiche sui quali è previsto il parere delle Commissioni parlamentari competenti. Di tali piani viene illustrato il contenuto nonché i pareri eventualmente espressi nel periodo considerato sia dalla Camera che dal Senato. Si dà inoltre conto dell’atto emanato dal Governo, evidenziando, se del caso, eventuali difformità rispetto agli orientamenti manifestati dalle Commissioni parlamentari

Da tale analisi possono ricavarsi utili indicazioni sulle effettive modalità di utilizzo delle risorse finanziarie utilizzabili dai Ministeri.

Nella terza parte della Sezione si elencano gli atti normativi emanati dal Governo nel periodo in esame, distinti tra decreti legislativi ed altri atti normativi.

            Le informazioni riportate sono tratte dalle banche dati gestite dal Servizio per il controllo parlamentare, alimentate sulla base dei dati contenuti nelle Gazzette Ufficiali, degli atti parlamentari, nonché delle informazioni acquisite direttamente dai Ministeri. Per quanto riguarda il monitoraggio degli atti normativi, le informazioni riportate sono ricavate dalla banca dati dell’Osservatorio legislativo, gestita dal Servizio Studi.

 

 

 

 

 

 

 

Sezione I

 

A) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI INDIRIZZO

 

B) MONITORAGGIO DEGLI ATTI DI CONTROLLO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La presente Sezione consta di due parti. Nella parte A) si dà conto delle note trasmesse dai diversi Ministeri in attuazione di atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno) e degli atti segnalati nel periodo preso in considerazione ai Dicasteri competenti. Nella parte B) vengono monitorati gli ulteriori adempimenti segnalati al Governo tratti dalle risposte rese nello svolgimento di atti di sindacato ispettivo.


 

 

 

 

 

In evidenza a maggio

 

Le attuazioni governative:

 

Nel mese di maggio 2007 sono pervenute al Servizio per il controllo parlamentare 31 note governative di attuazione di atti di indirizzo, quasi esclusivamente ordini del giorno (con l’eccezione di tre risoluzioni concernenti, rispettivamente, la situazione in Libano, la stabilizzazione dei lavoratori di Poste italiane S.p.A. e la partecipazione dell’Italia all’Unione europea). Poiché nel mese di aprile 2007 il numero di attuazioni trasmesse dai Ministeri (65) aveva fatto registrare un sensibile aumento rispetto ai due mesi precedenti (a febbraio sono pervenute 13 note ed a marzo 20) il dato di maggio rappresenta un risultato intermedio, che non consente di confermare il picco del mese scorso.

Le note in questione sono state trasmesse dai Ministeri degli affari esteri, delle comunicazioni, del commercio internazionale, dell’economia e delle finanze, delle infrastrutture, dell’interno, del lavoro e della previdenza sociale, delle politiche agricole, alimentari e forestali, della pubblica istruzione, della salute, della solidarietà sociale e dai ministri per i diritti e le pari opportunità e per le politiche europee.

Considerato il rapporto tra il numero complessivo di attuazioni e il novero dei Ministeri attuanti, si può affermare che nessuna amministrazione si distingue per volume di seguiti dati agli impegni di competenza rispetto alle altre, con la sola eccezione del Ministero degli affari esteri che ha attuato sei impegni (per la precisione, cinque ordini del giorno ed una risoluzione in Commissione). Tra quelle trasmesse da tale amministrazione, i cui impegni, per intrinseca natura, si riconnettono a temi di ampio respiro, emerge l’attuazione inerente le condizioni dell’accordo di riconciliazione del debito con la Repubblica argentina, che riguarda una problematica i cui esiti coinvolgono direttamente una percentuale importante di investitori italiani, nonché la nota con cui si dà attuazione alla risoluzione in Commissione Ranieri n. 7/00106. Con tale nota il Ministero degli affari esteri illustra le iniziative assunte, dopo la Conferenza di Roma del luglio 2006, a sostegno del processo di democratizzazione in Libano e del piano di ricostruzione e di ristrutturazione dell’economia di quel Paese.

Dalla nota con la quale sempre l’amministrazione degli affari esteri illustra, in risposta a tre ordini del giorno di analogo oggetto, gli esiti delle iniziative in ambito internazionale finalizzate al contrasto delle coltivazioni internazionali di oppio, si ricava come l’impegno italiano di favorire la riconversione delle colture illecite in produzione lecita di oppiacei da destinare all’industria farmaceutica abbia trovato decisa opposizione in ambito internazionale.

Una delle note di attuazione pervenute dal Ministero dell’economia e delle finanze riguarda la riforma degli strumenti della manovra di bilancio e della riclassificazione del bilancio stesso al fine di assicurarne la massima trasparenza e leggibilità.

Il Ministero dell’interno, con la nota di attuazione in tema di assunzione del personale di Polizia, affronta il tema del rafforzamento della sicurezza dei cittadini in rapporto con i limiti di spesa stabiliti dalla legge finanziaria 2007. Tale tematica trova, sia pure marginalmente, integrazione nella nota con cui si dà seguito, sempre da parte del Ministero dell’interno, all’ordine del giorno Di Gioia n. 9/1746-bis/257, con la quale , partendo da un impegno specifico concernente la scuola di polizia di Foggia, si delineano gli indirizzi del piano di riassetto del “sistema scuole” della Polizia di Stato sulla base di una rivalutazione complessiva del fabbisogno di formazione alla luce della riforma della leva obbligatoria.

Le due note pervenute dal ministro per le politiche europee che danno attuazione, rispettivamente, a due ordini del giorno in tema di direttive comunitarie di cui sono ormai scaduti i termini di recepimento, ed alla risoluzione Gozi n. 6/00001 sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, forniscono, nel complesso, una chiave di lettura ad ampio raggio dell’azione italiana nel rapporto con le istituzioni europee.

Il Ministero della salute, oltre a fornire (sia pure in termini interlocutori, come meglio si evince dalla scheda relativa alla specifica nota cui si fa riferimento) elementi conoscitivi quanto al funzionamento degli Istituti zooprofilattici, di cui è indiscusso l’importante ruolo in tema di tutela della sicurezza alimentare, ha trasmesso una nota che affronta il problema delle iniziative volte a garantire il diritto alla salute per i cittadini immigrati, problema che per essere affrontato, come si ricava dai dati contenuti nella nota di attuazione, necessita anche dell’inserimento nelle strutture sanitarie di interpreti e mediatori linguistico –culturali e, quindi, dell’elaborazione di un profilo professionale che possa migliorare la qualificazione di questi professionisti e un favorire un loro più diffuso utilizzo.

Profili di spiccato contenuto sociale presenta anche la nota di attuazione trasmessa al Servizio per il controllo parlamentare da parte del Ministero della solidarietà sociale, con la quale si illustrano le iniziative volte a soddisfare gli impegni assunti dal Governo in materia di asili nido con l’accoglimento dell’ordine del giorno Smeriglio n. 9/1746-bis/143.

Nel rimandare all’illustrazione delle singole note per quanto attiene agli argomenti non espressamente richiamati in queste considerazioni, si rileva che anche in questo mese, come già nel precedente, è elevata la quota di adempimenti riferiti alla legge finanziaria 2007: su 31 attuazioni pervenute, infatti, ben 15 danno seguito ad ordini del giorno riferiti a detta legge (di cui 4 trasmesse dal Ministero dell’interno, 3 dal Ministero dell’economia e delle finanze, 2 dal Ministero degli affari esteri, 2 dal Ministero delle infrastrutture, 2 dal Ministero della salute,1dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ed 1 dal Ministero della solidarietà sociale).

Infine, delle comunicazioni pervenute a seguito del monitoraggio svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sulle risposte ad atti di sindacato ispettivo, di immediata rilevanza appare quella con cui il Ministero del commercio internazionale illustra gli indirizzi del dicastero in tema di tutela della produzione nazionale attraverso l’impegno ad addivenire quanto prima al regolamento europeo del “Made in”. La comunicazione del Ministero dell’interno relativa a presunte violazioni di legge all’interno del Centro di permanenza temporanea di Pian del Lago, oltre a fornire dati ulteriori rispetto a quelli già rappresentati nell’articolata risposta all’interpellanza Frias n. 2/00207, dà conto dell’avvio di un approfondito studio sulla situazione generale conseguente alla soppressione dei centri di permanenza temporanea ed assistenza di Brindisi, Crotone e Ragusa condotto sulle altre strutture analoghe in vista di ulteriori soppressioni o della loro riqualificazione in funzione di una diversa missione istituzionale.

Infine con la comunicazione trasmessa dal Mistero della salute si forniscono chiarimenti in merito agli esiti della previsione recata dalla Nota 4, di recente pubblicazione, con cui si esclude la rimborsabilità di farmaci impiegati per la terapia del dolore neuropatico cronico ove non collegato direttamente a patologie oncologiche maligne, a herpes zoster e diabete, problematica questa che, oltre ad interessare una quota consistente di popolazione, investe il diritto costituzionale del diritto alla salute per tutti.

 

I nostri solleciti:

 

Nel periodo considerato (*) il Servizio per il controllo parlamentare ha sollecitato ai Ministeri competenti l’attuazione di 38 ordini del giorno, dei quali:

 

35 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 64 del 2007, recante “Disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario” (A.C. 2534). Al Ministero della salute sono stati inviati 26 atti, al Ministero dell’economia e delle finanze 11, al Ministero della solidarietà sociale 2 ed al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali 2 (**).

 

3 ordini del giorno sono riferiti alla legge n. 56 del 2007 concernente “Istituzione del Giorno della memoria  dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice” (A.C. 2489). Al Ministero della pubblica istruzione sono stati inviati 2 atti ed al Ministero dell’interno 1.

 

Inoltre, sono state segnalate:

 

- alla Presidenza del Consiglio dei ministri le mozioni Zucchi ed altri n. 1/00141 e Realacci ed altri n. 1/00142;

- al Ministero degli affari esteri la risoluzione in Commissione Bono ed altri n. 7/00165;

- al Ministro per gli affari regionali la risoluzione in Commissione Bordo n. 7/00176;

- al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare le mozioni Delfino ed altri n. 1/00061, Leone ed altri n. 1/00140, Realacci ed altri n. 1/00142, la risoluzione conclusiva in Commissione  Mondello ed altri n. 8/00055 e la risposta resa all’interpellanza Misuraca ed altri n. 2/00456;

- al Ministero per i beni e le attività culturali la risoluzione in Commissione Bono ed altri n. 7/00165 e la risoluzione conclusiva in Commissione Goisis ed altri n. 8/00052;

- al Ministero dell’economia e delle finanze le risoluzioni in Commissione Duilio ed altri n. 7/00159 e n. 7/00170 e Bordo n. 7/00176, nonché le risoluzioni conclusive in Commissione Fluvi n. 8/00051 e Ceccuzzi ed altri n. 8/00054;

- al Ministero dell’interno la mozione Meta ed altri n. 1/00147;

- al Ministero delle infrastrutture la risposta resa all’interpellanza Viola n. 2/00450;

- al Ministero del lavoro e della previdenza sociale la risposta resa all’interrogazione Satta n. 3/00793;

- al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali le mozioni Leone ed altri n. 1/00140, Zucchi ed altri n. 1/00141, Realacci ed altri n. 1/00142 e Marinello ed altri n. 1/00154; le risoluzioni conclusive in Commissione Lion ed altri n. 8/00047 e n. 8/00050, Maderloni ed altri n. 8/00048, e Satta ed altri n. 8/00049;

- al Ministro per le politiche giovanili e al Ministero della pubblica istruzione la risoluzione in Commissione Frassinetti ed altri n. 8/00053;

- al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione le mozioni Baldelli ed altri n. 1/00137 e Franceschini ed altri n. 1/00152;

- al Ministero della salute la risoluzione in Commissione Lion ed altri n. 7/00097 e la risposta resa all’interrogazione Cancrini n. 5/00950;

- al Ministero dei trasporti la mozione Meta ed altri n. 1/00147 e la risposta resa all’interpellanza Meta ed altri n. 2/00448.


 

Il confronto con l’andamento delle segnalazioni ai Ministeri nel mese di aprile 2007 mostra una netta diminuzione degli ordini del giorno sollecitati ai fini dell’attuazione (125 a fronte dei 38 di questo mese), mentre risulta crescente il numero di trasmissioni relative a mozioni e risoluzioni

 

(*) Gli ordini del giorno vengono sollecitati ai Ministeri competenti quando la legge cui si riferiscono viene pubblicata sulla Gazzetta ufficiale.

 

(**) La somma degli atti inviati ai diversi Ministeri non coincide necessariamente con il totale segnalato in quanto il medesimo atto può investire la competenza di più amministrazioni e quindi essere segnalato ai fini dell’attuazione a più di un dicastero.



 

Sezione I

 

A) Monitoraggio degli atti di indirizzo

 

Note trasmesse nel mese di maggio in attuazione di atti di indirizzo

 

 

-        Condizioni dell’accordo di riconciliazione del debito con la Repubblica argentina;

-        Valorizzazione delle scuole italiane all’estero;

-        Iniziative in ambito internazionale finalizzate al contrasto delle coltivazioni illegali di oppio;

-        Situazione in Libano;

-        Situazione dei lavoratori di Poste Italiane S.p.a.;

-        Razionalizzazione delle strutture che svolgono attività istituzionali all’estero;

-        Rifinanziamento della legge n. 193 del 2003 in materia di attività istituzionale delle associazioni degli esuli giuliano-dalmati;

-        Individuazione di ulteriori risorse finalizzate alla messa in sicurezza dell’Arno;

-        Dotazioni finanziarie per la costituzione dell’Agenzia nazionale dei giovani;

-        Riforma degli strumenti di manovra finanziaria e di bilancio;

-        Ripartizione delle competenze in materia di pari opportunità;

-        Nodo autostradale Voltri- Genova est (Gronda di Ponente);

-        Realizzazione di infrastrutture di interesse strategico;

-        Stato di dissesto del commissariato prefettizio del comune di Taranto;

-        Recepimento di direttive comunitarie;

-        Tutela degli esecutivi collegiali nei piccoli comuni;

-        Scuola di polizia di Foggia;

-        Assunzione del personale di Polizia;

-        Suddivisione delle competenze del preesistente Ministero del lavoro e delle politiche sociali tra i neo costituiti Ministero del lavoro e della previdenza sociale e Ministero della solidarietà sociale;

-        Individuazione degli enti sottoposti alla vigilanza del Ministero della solidarietà sociale e del Ministero del lavoro;

-        Misure volte ad affrontare la crisi del settore vitivinicolo con particolare riferimento alla Calabria;

-        Recepimento di direttive comunitarie;

-        Partecipazione dell’Italia all’Unione europea;

-        Modalità per il reclutamento dei dirigenti scolastici;

-        Iniziative per promuovere il pieno esercizio del diritto alla salute da parte dei cittadini immigrati;

-        Funzionamento degli istituti zooprofilattici;

-        Reperimento degli ulteriori fondi per il raggiungimento degli obiettivi previsti in materia di asili nido;

 

 


 

Ministero degli affari esteri

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

54

Note di attuazione trasmesse

28

rapporto percentuale

52%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Condizioni dell’accordo di riconciliazione del debito con la Repubblica argentina

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/310

Della

Vedova

Assemblea

15/05/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo limitatamente al primo capoverso del dispositivo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad attivare tutti i canali diplomatici e politici necessari per rivedere al più presto le condizioni dell'accordo di riconciliazione del debito con la Repubblica Argentina e ad affermare nei confronti del Governo di quel Paese la ferma volontà politica dell'Italia ad una soluzione che rispetti in pieno gli standard e gli accordi internazionali in materia di default e ristrutturazione del debito.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri comunica che in occasione della sessione di dicembre 2006 del Club di Parigi, l'Italia ha dato il consenso all'avvio dei colloqui con le autorità argentine, chiedendo contemporaneamente al Presidente del Club, Musca, di ricordare alla controparte che la normalizzazione delle relazioni finanziarie con i Paesi del Club di Parigi comprende anche la soluzione del problema degli holdout bondholders e di sollecitare Buenos Aires ad affrontare questa spinosa questione con una strategia "rivolta al futuro", come raccomandato dal fondo monetario internazionale (FMI).

Nella nota si ricorda che nel recente passato le Autorità argentine hanno tentato più volte di ottenere dal Club una ristrutturazione del debito anche in assenza di un accordo di programma con il fondo monetario internazionale. Tuttavia, secondo i principi-guida del Club, tutte le ristrutturazioni del debito dovrebbero essere precedute da un accordo con il Fondo stesso su di un programma macroeconomico ed i Paesi creditori sanno che un accordo tra l'Argentina ed il Fondo è fuori dell'orizzonte politico attuale del Governo di Buenos Aires.

I contatti esplorativi condotti dal Presidente del Club di Parigi non hanno permesso finora di giungere ad alcun chiarimento sulle modalità con cui le Autorità argentine intendono normalizzare le relazioni finanziarie con i creditori membri del Club.

Segnalato, infine, che il Club di Parigi ha discusso il problema del negoziato bilaterale condotto e concluso dalla Spagna per il regolamento di una parte del debito argentino, nonostante la richiesta concorde di tutti i creditori alla Spagna stessa di non rompere la solidarietà tra i creditori e di rinviare la conclusione ad un momento successivo alla ripresa del negoziato con il Club, si osserva che, ad oggi nessuna proposta, che possa costituire base iniziale di negoziato, è stata formalmente ricevuta.

 

Valorizzazione delle scuole italiane all’estero

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/293

Boniver

Assemblea

17/05/2007

III

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad individuare opportune iniziative dirette alla valorizzazione delle scuole italiane all'estero considerate elemento fondamentale per la diffusione della cultura italiana nel mondo, destinando alle stesse adeguate risorse.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri ricorda che la legge concernente il bilancio di previsione dello Stato per l'esercizio finanziario 2007 ha previsto uno stanziamento di 62.046.000 euro per gli assegni di sede del personale di ruolo della scuola da inviare all'estero (cap. 2503, piano gestionale 1), con una riduzione delle risorse di 6.730.960 euro rispetto al 2006. Per far fronte a tale situazione, il Ministero ha ritenuto di dover seguire una linea d'azione che cercasse di mitigare nella misura del possibile i disagi che tali tagli avrebbero inevitabilmente determinato alla rete delle scuole italiane all'estero. E' stato, di conseguenza, necessario ridurre di 70 unità il contingente del personale scolastico di ruolo da assegnare alle istituzioni e iniziative scolastiche italiane all'estero, alle scuole europee e alle istituzioni scolastiche e universitarie straniere, limitandolo a 1.123 unità. La Direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale, competente per materia, ha predisposto, quindi, la relativa proposta per l'anno 2007/2008 ed il successivo decreto interministeriale è in fase di approvazione. Per le scuole, corsi ed università straniere colpite dai relativi tagli di personale scolastico si cercherà, compatibilmente con i fondi disponibili, di prevedere contributi compensativi.

Si evidenzia altresì che la stessa esigenza si è riproposta per altri capitoli di bilancio afferenti al sistema delle scuole italiane all'estero. Infatti, all'inizio del corrente anno, è stata verificata la necessità di assicurare un'integrazione, di cassa e competenza, per i capitoli della Direzione generale risultanti incapienti, che nella nota vengono singolarmente indicati.

Si rende quindi noto che la richiesta di integrazione immediata per i capitoli relativi alle spese di trasferimento (Cap. 2560/2007, piano gestionale 7), alle spese di funzionamento delle scuole e degli uffici scolastici all'estero (Cap. 2560/2007, piano gestionale 4) e per la manutenzione delle scuole (Cap. 2560/2007, piano gestionale 5), è stata subito avanzata, mentre per i rimanenti capitoli di bilancio il Ministero intende chiedere le necessarie integrazioni tramite la legge di assestamento di bilancio (la relativa proposta è, attualmente, in fase di elaborazione).

 

Relativamente alle prospettive di riequilibrio del capitolo 2503, piano gestionale 1, che potrebbero essere realizzate a partire dall'esercizio finanziario 2008, la Direzione Generale competente, nel corso dell'ultima Commissione Permanente di Finanziamento, ha chiesto un'integrazione pari ad almeno  2.100.000 euro sul predetto capitolo per l'anno venturo, nonché un'integrazione dell'entità già richiesta quest'anno per il capitolo di bilancio relativo ai trasferimenti del personale scolastico in servizio all'estero.

 

Iniziative in ambito internazionale finalizzate al contrasto delle coltivazioni illegali di oppio

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2193/4

Sereni

Assemblea

31/05/2007

III

Ordine del giorno

9/2193/28

Fasolino

Ordine del giorno

9/2193/10

Gasparri

 

Gli ordini del giorno, accolti ed accolto come raccomandazione (ordine del giorno Gasparri) dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 7 marzo 2007, impegnavano l’esecutivo a sostenere nelle sedi internazionali competenti, in attuazione della mozione n. 1/00014 approvata dalla Camera il 19 luglio 2006, ogni iniziativa tesa ad individuare un'efficace strategia di contrasto alla coltivazione e al commercio illegali di oppio, anche attraverso eventuali programmi di riconversione delle colture illecite di oppio in Afghanistan in colture legali, ai fini dell'utilizzazione dell'oppio medesimo per le terapie del dolore, nonché a sostenere, in ogni modo, il Governo di Kabul nella lotta contro la droga.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri fa presente che nel suo intervento nel dibattito generale, in occasione della 50ma sessione della Commissione sugli stupefacenti delle Nazioni Unite (Vienna 12-16 marzo 2007), il ministro della solidarietà sociale, Ferrero, Capo della Delegazione italiana, ha confermato l'impegno italiano nella lotta al narcotraffico ed esprimendo preoccupazione per l'ulteriore crescita della produzione di oppio in Afghanistan, ha evocato la possibilità di destinare le colture di oppio alla produzione di medicinali, nei termini contenuti nell'ordine del giorno n. 9/2193/4.

Tale proposta ha incontrato, peraltro una notevole resistenza in larga parte della comunità internazionale.

Nel corso dell'incontro fra il ministro Ferrero ed il direttore esecutivo dell'Ufficio delle Nazioni Unite per la droga e il crimine (UNODC), quest'ultimo, nel fare riferimento al possibile utilizzo di oppio afgano per produrre morfina, ha affermato che l'Ufficio da lui diretto ha studiato attentamente e a lungo tale proposta, originariamente avanzata dal think tank internazionale denominato "Senlis Council", un'organizzazione non governativa con sede a Parigi, giungendo ad una valutazione negativa della proposta per vari motivi, alcuni dei quali espressamenti richiamati nella nota di attuazione.

Sempre nella nota si fa presenta che il ministro Ferrero ha replicato che l’ipotesi avanzata, pur non rappresentando la soluzione globale del problema afgano, merita senz'altro di essere presa in considerazione come uno degli elementi di una più vasta strategia, mirata a riorientare l'economia rurale afgana anche attraverso il coinvolgimento della società civile.

Il ministro Ferrero ha, inoltre, incontrato, come richiesto dalla delegazione americana, il Capo delegazione USA, Thomas Schweich, Deputy Assistant Secretary of State for International Narcotics and Law Enforcement Affairs. Quest'ultimo ha espresso le forti riserve americane nei confronti di ipotesi di legalizzazione delle colture di oppio in Afghanistan, sulla base di argomentazioni sostanzialmente analoghe a quelle espresse dal Direttore Esecutivo dell'UNODC. La prevalente linea di pensiero e di policy, negativa, rispetto alla proposta italiana, si è riflessa nell'adozione, in occasione della sessione della Commissione stupefacenti, di due risoluzioni presentate rispettivamente da India e Turchia, l'una, e dall'Afghanistan, l'altra, nelle quali viene espressa una posizione fermamente contraria alle ipotesi di un aumento della produzione lecita di oppiacei, su licenza internazionale, da destinare all'industria farmaceutica.

 

Situazione in Libano

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Risoluzione

7/00106

Ranieri

Commissione

31/05/2007

III

 

La risoluzione in titolo, approvata dalla III Commissione (Affari esteri) il 1° febbraio 2007, impegnava il Governo a contribuire al consolidamento, sulla scia dell'iniziativa assunta nel luglio 2006 con la Conferenza di Roma, di un Libano democratico; a favorire in tutte le sedi internazionali la ripresa del dialogo tra le forze politiche libanesi; a contribuire, sia a livello bilaterale che in seno all'Unione europea, a mettere a disposizione del Libano adeguate risorse finanziarie che consentano di portare avanti il piano governativo di ricostruzione e di ristrutturazione dell'economia, secondo gli impegni assunti a Parigi che confermano l'Italia tra i Paesi donatori più attivi; a seguire in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU l'evoluzione della crisi libanese e ad informare puntualmente e tempestivamente il Parlamento sugli ulteriori sviluppi della situazione.

Nella nota di attuazione il Ministero degli affari esteri riferisce che il Governo italiano ha assegnato la massima priorità al processo di consolidamento dell'iniziativa assunta nel luglio 2006 con la Conferenza di Roma sul Libano, mantenendo in questi mesi assidui contatti ad alto livello con la dirigenza libanese e continuando ad assicurare il proprio contributo a favore della stabilizzazione del Libano, in piena continuità con gli impegni assunti. Inoltre il Governo italiano, in linea con i partners UE, non ha mancato di esprimere, in tutte le occasioni utili, il proprio sostegno al Governo libanese, incoraggiandolo al contempo a riprendere con decisione, insieme all'opposizione, un dialogo per affrontare e risolvere alla base i nodi politici del Paese.

La crisi politica libanese è stata oggetto di dibattito e monitorata dalla Comunità in tutti i fori multilaterali, soprattutto nel Consiglio di Sicurezza a New York e presso l'Unione Europea.

Nella nota si sottolinea che l'Italia continua a essere fortemente impegnata nella stabilizzazione del Paese e la presenza di UNIFIL nel Sud rappresenta la garanzia di tale impegno.

Dal febbraio scorso si sono sviluppate a ritmo intenso le consultazioni con le Autorità libanesi al fine di acquisire orientamenti circa il possibile impiego dei fondi annunciati dall'Italia in occasione della Conferenza dei Donatori, svoltasi a Parigi il 25 gennaio scorso.

A tale riguardo si rappresenta che la Conferenza di Parigi III non ha costituito una semplice raccolta di fondi, ma ha rappresentato un appello ai donatori ad accompagnare il Libano in un percorso di risanamento della finanza pubblica. L'impegno italiano è stato più volte riconosciuto, da ultimo dal ministro delle finanze libanesi, Azour, il quale, a margine degli Spring Meetings delle Istituzioni di Bretton Woods, ha ricordato come l'Italia si collochi al secondo posto tra i donatori bilaterali europei con 156 milioni di dollari.


 

Ministero delle comunicazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

17

Note di attuazione trasmesse

1

rapporto percentuale

6%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

Situazione dei lavoratori di Poste Italiane S.p.a

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Risoluzione conclusiva

8/00016

Fabbri

Commissione

29/05/2007

XI

 

La risoluzione conclusiva, approvata dalla XI Commissione (Lavoro) nella seduta dell’11 ottobre 2007, impegnava l’esecutivo ad assumere ogni utile iniziativa nei confronti di Poste Italiane S.p.a. affinché i lavoratori possano essere stabilizzati, oltre che nella città di Caltanissetta, anche in tutte le altre realtà del territorio nazionale, ove non ricorrano le ragioni di carattere tecnico, produttivo organizzativo o sostitutivo, che giustificano i contratti a tempo determinato, o laddove i medesimi siano stati già prorogati, al fine di evitare ingiustificate disparità di trattamento.

Nella nota di attuazione il Ministero delle comunicazioni riferisce che, in coerenza con l'indirizzo orientato al progressivo consolidamento dei contratti di lavoro a tempo determinato con contratti a tempo indeterminato, sono state recentemente assunti, con tale ultima tipologia di contratto, 180 unità di personale "ex flessibile" nelle seguenti realtà lavorative: Reggio Calabria (38 unità);

Sicilia (23 unità tra Palermo e Caltanissetta); Napoli (21 unità); Roma (73 unità);Venezia (22 unità).

Tale percorso, avviato e reso possibile dai positivi risultati commerciali conseguiti nel settore, è correlato, secondo quanto precisato dalla società Poste, alle competenze tecnico-professionali acquisite dagli interessati ed ai comportamenti organizzativi espressi, tenendo conto, altresì, dell'anzianità nelle mansioni maturata dagli stessi.

La medesima società Poste ha, inoltre, fatto presente che i lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato applicati nei call center aziendali sono utilizzati nelle commesse che la società svolge per conto di altre aziende che richiedono un'attività specifica in ordine alla durata delle iniziative ed a precisi obiettivi prefissati, mentre esistono delle realtà, cui Poste italiane partecipa in veste di società consorziata, che non la vedono diretta protagonista nella gestione delle risorse umane impiegate. In tali casi, rispetto ai call center interni di Poste italiane, il mix occupazione fa registrare un impiego superiore di contratti di lavoro "flessibile". Tuttavia, in coerenza con quanto indicato nella circolare 17 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 14 giugno 2006, si riferisce che anche in tali contesti si sta procedendo alla progressiva conversione dei contratti a progetto in contratti di lavoro subordinato.


 

Ministero del commercio internazionale

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

4

Note di attuazione trasmesse

4

rapporto percentuale

100%

 

 

 


Note di attuazione pervenute

 

Razionalizzazione delle strutture che svolgono attività istituzionali all’estero

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/75

Forlani

Assemblea

30/05/2007

X

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte ad operare una razionalizzazione complessiva di tutte le strutture estere facenti capo ai Ministeri degli affari esteri e del commercio internazionale.

Nella nota di attuazione il Ministero del commercio internazionale rileva in primo luogo che per accrescere la propria competitività e rispondere alla concorrenza estera, in particolare, a seguito dell'inserimento nell'economia mondiale di grandi Paesi, come Cina, India, Russia e Brasile, le imprese italiane puntano obbligatoriamente all'internazionalizzazione. Ne consegue che la competitività del Sistema Italia è legata necessariamente ad una migliore e più efficace presenza sui mercati esteri delle istituzioni e degli enti, pubblici e privati, che svolgono attività in favore dell'internazionalizzazione del sistema produttivo.

In proposito si ricorda che la legge 31 marzo 2005, n. 56, prevede (articoli 3 e seguenti) norme per il rafforzamento di alcuni strumenti per l'internazionalizzazione del sistema Paese e disposizioni (articoli 1 e 2) per la razionalizzazione delle presenze e delle attività all'estero di enti ed istituzioni di operatori del settore. E' prevista anche l'istituzione di specifici desk per fornire servizi di orientamento, consulenza e di assistenza, anche legale, alle imprese interessate. Tuttavia il relativo regolamento di attuazione di tali desk, previsto dalla legge n. 56 del 2001, al comma 5 dell'articolo 1 (fra i ministri ex attività produttive, affari esteri, d'intesa con il Ministero dell’economia e finanze e la Conferenza Stato Regioni) non è stato ancora adottato. Attualmente lo schema di tale regolamento è stato "definito" dai ministri proponenti (ex MAP e MAE) nel periodo settembre-ottobre 2005, ed è stato successivamente trasmesso al Ministero dell'economia ed alla Conferenza Stato-regioni. Successivamente il Ministero dell'economia ha apportato alcune modifiche sulla base di considerazioni economiche, mentre la Conferenza ha formulato alcuni emendamenti non recepiti. Nel 2006 la Conferenza ha calendarizzato il provvedimento, senza però esprimere parere favorevole.

Si precisa, infine, che la stampa, proprio del corso dell'iter parlamentare della richiamata legge, ha più volte parlato di apertura di strutture che raggruppavano uffici di diverse amministrazioni od enti, definendole impropriamente "Sportelli Italia". Tali strutture debbono considerarsi meri accorpamenti di carattere logistico e non integrazioni di strutture diverse.


 Ministero dell’economia e delle finanze

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

233

Note di attuazione trasmesse

14

rapporto percentuale

6%

 

 


 

Note di attuazione pervenute

 

Rifinanziamento della legge n. 193 del 2003 in materia di attività istituzionali delle associazioni degli esuli giuliano-dalmati

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/243

Giovanardi

Assemblea

16/05/2007

V

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, premessa l'importanza di continuare ad avere una particolare attenzione per gli esuli giuliano-dalmati e per i connazionali rimasti nei territori ex italiani attualmente facenti parte di Slovenia, Croazia e Montenegro, impegnava l’esecutivo ad attivarsi per rifinanziare la legge n. 193 del 2003, che consente di svolgere le attività istituzionali delle associazioni degli esuli e dell'unione degli italiani e di assumere le iniziative necessarie per velocizzare la liquidazione dei fondi già stanziati per il risarcimento dei beni abbandonati in quelle terre.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’economia fa presente che al fine di accelerare la liquidazione dei fondi già stanziati per il risarcimento dei beni abbandonati nei territori ex italiani, attualmente facenti parte di Slovenia, Croazia e Montenegro, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto-legge 28 dicembre 2006, in data 23 gennaio 2007 è stata rinnovata, fino al 31 maggio 2007, la convenzione stipulata tra il Ministero dell'economia e delle finanze e l'INPS, in base alla quale quest'ultimo ha messo a disposizione 19 funzionari per velocizzare le procedure di liquidazione delle domande di indennizzo, presentate ai sensi della legge 29 marzo 2001, n. 137, da cittadini ed imprese operanti nei territori della ex Jugoslavia, già soggetti alla sovranità italiana.

 

Individuazione di ulteriori risorse finalizzate alla messa in sicurezza dell’Arno

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/24

Migliori

Assemblea

16/05/2007

VIII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a individuare, all'interno delle poste complessive inserite in bilancio, ulteriori risorse finalizzate alla messa in sicurezza dell'Arno.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’economia, per quanto attiene ai profili di propria competenza, rileva che la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) dispone nella tabella D un rifinanziamento di 200 milioni di euro per l'anno 2007 e di 265 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009 a favore del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo. Tali stanziamenti risultano accantonati, ai sensi dell'articolo 1, comma 758, della citata legge finanziaria fino alla conclusione del processo di accertamento previsto dal successivo comma 759.

Nella nota si precisa che le citate somme, dovranno essere ripartite con apposito decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Successivamente all'emanazione di tale decreto, potrà essere adottato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta sempre del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di approvazione del programma nazionale di interventi ex articolo 57, comma 2, lett. b) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante "Norme in materia ambientale", nell'ambito del quale potranno essere previste le somme necessarie alla messa in sicurezza del fiume Arno.

 

Dotazioni finanziarie per la costituzione dell’Agenzia nazionale dei giovani

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2112/21

Borghesi

Assemblea

16/05/2007

VII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 6 febbraio 2007, premesso che la costituzione dell'Agenzia nazionale dei giovani (prevista dall’articolo 5 del decreto-legge n. 297 del 2006, convertito con modificazioni dalla legge 23 febbraio 2007, n. 15) viene attuata attraverso il trasferimento delle dotazioni finanziarie, strumentali e di personale dell'Agenzia nazionale italiana della gioventù, già costituita presso il Ministero della solidarietà sociale, e che dalla relazione tecnica al provvedimento si evince una previsione di aumento di svariate spese (affitto nuova sede, assistenza tecnica, beni di consumo, organi di vertice), impegnava il Governo ad ottimizzare l'impiego della dotazione finanziaria, anche valutando l'opportunità di rivedere le previsioni di spesa al ribasso, con particolare riferimento agli organi di vertice.

Nella nota di attuazione, per quanto di propria competenza, il Ministero dell’economia riferisce che dalla relazione tecnica risulta che i costi di funzionamento dell'Agenzia sono stati calcolati sulla base dell'onere finanziario relativo alla struttura preesistente e alle esigenze derivanti dalla creazione di una struttura autonoma (ex articolo 8, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300), al fine di dotare l'Agenzia dei requisiti organizzativi e funzionali previsti dall'articolo 8, comma 6, lettera b), della decisione n. 1719/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, con la quale è stato istituito il programma “Gioventù in azione” per il periodo 2007-2013.

Per quanto concerne ulteriori elementi sulla questione e, in particolare, sui compensi per gli organi di vertice, si fa rinvio alla specifica competenza del Ministero per le politiche giovanili, che esercita la vigilanza sulla citata Agenzia.

 

Riforma degli strumenti di manovra finanziaria e di bilancio

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/332

Giudice

Assemblea

29/05/2007

V

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo per corredare la legge finanziaria, in sede di pubblicazione, con sintetiche note a margine di ciascun comma o gruppo di disposizioni, secondo quanto previsto dall'articolo 10, comma 3-bis, del testo unico sulla pubblicazione degli atti normativi statali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092; impegnava inoltre il Governo ad attivarsi per una radicale riforma degli strumenti in cui si concretizza la manovra finanziaria di bilancio al fine di renderli massimamente coerenti con le esigenze di riordino e di semplificazione della legislazione vigente, operando affinché le modalità di esame siano tali da consentire un adeguato e razionale esercizio delle prerogative parlamentari anche in relazione alla funzione di verifica dei parametri di qualità legislativa come definiti, in particolare, dall'articolo 79 e dall'articolo 16-bis del Regolamento della Camera.

Con la nota di attuazione il Ministro dell’economia e delle finanze fa presente, per quanto riguarda l'impegno di corredare, in sede di pubblicazione, il testo della legge finanziaria di note sintetiche, che da alcuni anni la legge finanziaria forma oggetto di un'apposita ripubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale con l'indicazione di note di sintesi a margine di ciascun comma. Per la legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007) il relativo testo con le note di sintesi è stato pubblicato nel Supplemento ordinario n. 7 alla G.U. n. 8 dell'11 gennaio 2007.

Per quanto concerne la riforma degli strumenti della manovra finanziaria di bilancio, si precisa che recentemente è stata istituita la Commissione tecnica per la finanza pubblica, prevista dal comma 474 della citata legge n. 296, che annovera tra i suoi compiti istituzionali quello di provvedere ad avanzare proposte per la ridefinizione della struttura del bilancio dello Stato, mirata al miglioramento delle scelte allocative, ad una efficiente gestione delle risorse, alla trasparenza dei dati di finanza pubblica e ad una prospettazione decisionale in termini di classificazione funzionale, economica e per macrosettori. La riclassificazione del bilancio dello Stato ha come obiettivo fondamentale quello di evidenziare il legame tra risorse stanziate e azioni perseguite, al fine di rendere più stretta la correlazione tra la legge di bilancio e la legge finanziaria, le quali sarebbero classificate in modo analogo, al fine di realizzare a regime delle periodiche spending review, cioè delle revisioni della spesa pubblica in modo da orientarla verso le politiche prioritarie.

Tale iniziativa rientra nell'ottica di realizzare il riordino e la semplificazione di tutti i documenti di finanza pubblica, in modo da garantire la massima trasparenza e leggibilità del bilancio e consentire così al Parlamento e al Governo di operare le scelte nella massima consapevolezza della destinazione delle risorse finanziarie.


 

Ministro per i diritti e le pari opportunità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

30

Note di attuazione trasmesse

1

rapporto percentuale

3,33%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Ripartizione delle competenze in materia di pari opportunità

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/51

Mistrello Destro

Assemblea

16/05/2007

XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, premesso che per alcuni articoli del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, non appare facile individuare quali funzioni si intendano trasferire al Presidente del Consiglio dei Ministri, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte a chiarire quali funzioni sono attribuite appunto al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Nella nota di attuazione il ministro per le pari opportunità osserva che la legge del 17 luglio 2006, n. 233, all’articolo 1, comma 19, lettera t), attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri le funzioni di espressione del concerto con il Ministero del lavoro e della previdenza sociale in ordine alle materie disciplinate dagli articoli 8, 9, 10, 11, 18, 19, 20, 43, 44, 45, 46, 47 e 48 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198.

Con decreto del 20 luglio 2006, il Presidente del Consiglio dei ministri ha delegato tali funzioni di concerto al Ministro per i diritti e le pari opportunità. Pertanto, le competenze nelle materie relative alla promozione delle azioni positive, al finanziamento delle stesse e alle azioni positive nella pubblica amministrazione (articoli 43, 45 e 48 del Codice delle pari opportunità), oggetto dell'ordine del giorno in titolo, sono attribuite al ministro per i diritti e le pari opportunità, di concerto con il ministro del lavoro e della previdenza sociale. Ciò tenendo conto del fatto che il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici è presieduto dal ministro del lavoro e della previdenza sociale (articolo 8, comma 2 del Codice delle pari opportunità).

 

Ministero delle infrastrutture

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

63

Note di attuazione trasmesse

32

rapporto percentuale

51%

 

 

 


Note di attuazione pervenute

 

Nodo autostradale Voltri-Genova est (Gronda di Ponente)

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1476-bis/224

Adolfo

Assemblea

16/05/2007

VIII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, premesso che il nodo autostradale genovese Voltri-Genova est (Gronda di Ponente), rappresenta una priorità infrastrutturale per tutta l'area nord-occidentale del Paese, che la variante al nodo autostradale genovese registra la prima criticità trasportistica stradale in Italia e che nella precedente legislatura regionale e nazionale per la realizzazione della citata variante, le risorse finanziarie erano già state indicate con l'intesa Governo-Anas-Società Autostrade per un totale di due miliardi di euro nella disponibilità della Società Autostrade, impegnava il Governo ad intervenire in tempi rapidi affinché siano mantenuti gli impegni già assunti, accelerando la stesura finale del progetto, ed a vigilare affinché le risorse non siano stornate per altre opere.

Nella nota di attuazione il Ministero delle infrastrutture rileva che l’intervento relativo alla Gronda di Ponente è inserito nel documento “Infrastrutture prioritarie”

nell’ambito di un più ampio quadro di interventi che interessano il cosiddetto “nodo autostradale di Genova”. Tale opera è inoltre inserita nel IV atto aggiuntivo alla convenzione vigente con Autostrade per l’Italia S.p.A., sottoscritto il 23 dicembre 2002 da ANAS e dalla Concessionaria, alla voce “Nodo di Genova”. Il piano finanziario, allegato alla citata convenzione ANAS-Autostrade per l'Italia, prevede un finanziamento pari a 1.800 milioni di euro.

L'individuazione dei tracciati e le scelte progettuali sono state, fin dal primo momento, condivise da ANAS e Società Autostrade per l'Italia. Successivamente all'approfondimento del tracciato con i rappresentanti tecnici del comune, della provincia di Genova e della regione Liguria, il progetto preliminare della Gronda di Ponente è stato trasmesso, nell'aprile del 2005, all'ANAS.

La nuova amministrazione regionale, insediatasi nella primavera del 2005, non ha condiviso le scelte progettuali fino ad allora portate avanti e nella riunione del 5 ottobre 2005 ha formalizzato ad ANAS la richiesta di nuove variazioni progettuali. L'ANAS ha pertanto ritenuto necessaria la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con gli enti territoriali, in modo da fissare le nuove linee guida progettuali e le competenze operative dei soggetti interessati all'opera.

Il 3 agosto 2006 si è svolto un incontro tra Ministero, ANAS e regione Liguria nel quale è stato sottoscritto un protocollo d'intesa che ha innovato gli altri precedenti accordi e che ha impegnato la società Autostrade per l'Italia alla redazione del progetto preliminare avanzato della Gronda di Ponente e del Nodo di San Benigno, ritenendo necessario contenere il costo delle opere nell’ambito delle risorse individuate nel IV atto aggiuntivo (1.800 milioni di euro).

Al fine di condividere le scelte progettuali con gli enti territoriali è stato istituito, presso la regione Liguria, un tavolo tecnico, al quale partecipano i rappresentanti di tutti i soggetti interessati al processo realizzativo. Nel corso dell’incontro tenutosi a Genova il 5 febbraio 2007, l’ANAS, il Ministero delle infrastrutture, le amministrazioni locali interessate (regione, provincia, comune e autorità portuale), nonché la società concessionaria Autostrade per l'Italia, hanno assunto l’impegno di procedere alla definizione di tutti gli aspetti progettuali, per pervenire all’ultimazione della redazione del progetto preliminare entro settembre 2007.

 

Realizzazione di infrastrutture di interesse strategico

 

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1476-bis/276

Donadi

Assemblea

17/05/2007

VIII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a adottare ogni misura necessaria per assicurare la conservazione, anche per l’esercizio finanziario 2007, delle somme corrispondenti a contributi pluriennali, già previsti a legislazione vigente, riferiti a infrastrutture di interesse strategico non ancora impegnate.

Nella nota di attuazione il Ministero delle infrastrutture osserva che l'articolo 1, comma 980, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) prevede che le quote dei limiti di impegno autorizzati dall'articolo 13, comma 1, della legge 11 agosto 2002, n. 266 e il successivo finanziamento a carico dell'articolo 4, comma 176, della legge 23 dicembre 2003, n. 350, decorrenti dagli anni 2003, 2004 e 2005, non impegnate al 31 dicembre 2006, costituiscono economie di bilancio e sono riscritte nella competenza degli esercizi successivi a quelli terminali dei rispettivi limiti.

Si sottolinea, peraltro, che le somme corrispondenti a contributi pluriennali, già previsti a legislazione vigente, riferiti a infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale sono risultate interamente impegnate alla data del 31 dicembre 2006.

 

 


 

Ministero dell’interno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

57

Note di attuazione trasmesse

10

rapporto percentuale

18%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

Stato di dissesto del commissariato prefettizio del comune di Taranto

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/8

Patarino

Assemblea

17/05/2007

I

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, premesso che in data 17 ottobre 2006 il commissario prefettizio del comune di Taranto, con propria delibera, dichiarava lo stato di dissesto dell’ente e stante la drammaticità della situazione, impegnava l’esecutivo ad adottare, nel più breve tempo possibile, ogni idoneo provvedimento e/o iniziativa al fine di venire incontro, così come è stato fatto per altri comuni in analoga situazione, alle primarie esigenze dei cittadini con assoluta priorità per il pagamento degli stipendi ai lavoratori.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno rappresenta che a seguito dell’adozione della delibera con cui è stato dichiarato lo stato di dissesto finanziario, il comune di Taranto ha sterilizzato l'incombenza dei debiti, che sono passati nella sfera di competenza della Commissione straordinaria della liquidazione.

Il medesimo comune, a seguito della riscossione di una cospicua entità di trasferimenti erariali e della seconda rata dell'ICI 2006, ha potuto provvedere al pagamento degli stipendi dei dipendenti. Nella nota si riferisce anche che presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è stato costituito uno specifico tavolo istituzionale allo scopo di affrontare unitariamente i gravi problemi della città.

 

Recepimento di direttive comunitarie

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1042/1

Falomi

Assemblea

17/05/2007

I e XIV

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 21 settembre 2006, impegnava l’esecutivo a varare nel più breve tempo possibile i decreti legislativi relativi al recepimento di una serie di direttive comunitarie elencate nello stesso ordine del giorno.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno, per quanto di propria competenza, riferisce che sono state recepite la direttiva 2003/86/CE, relativa al diritto di ricongiungimento familiare (decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 5), la direttiva 2003/109/CE, relativa allo status dei cittadini di Paesi terzi che sono soggiornanti di lungo periodo (decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 3), e la direttiva 2004/38/CE, relativa al soggiorno di cittadini comunitari e dei loro familiari (decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30).

Risultano, inoltre, in fase di predisposizione o di perfezionamento la direttiva 2004/81/CE, relativa al permesso di soggiorno da rilasciare alle vittime della tratta di esseri umani e di altri gravi reati, la direttiva 2004/83/CE, relativa alla qualifica di rifugiato e la direttiva 2005/60/CE, relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.

 

Tutela degli esecutivi collegiali nei piccoli comuni

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/2

Maroni

Assemblea

30/05/2007

I

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo limitatamente al dispositivo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad assicurare che le politiche di razionalizzazione dell'ordinamento degli enti locali non compromettano la sopravvivenza degli esecutivi collegiali nei piccoli comuni.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno rappresenta che nell'emanazione del disegno di legge di delega per l'attuazione dell'articolo 117, secondo comma, lett. p) della Costituzione e per l'adeguamento delle disposizioni in materia di enti locali alla legge costituzionale n. 3 del 2001, il Governo ha elencato i principi e i criteri direttivi per la disciplina completa degli organi di governo comuni a tutti gli enti locali. Ispirando la propria azione al principio della semplificazione della rappresentanza territoriale locale, all'articolo 2, punto 4, lett. a) del citato disegno di legge il Governo ha previsto che ogni comune, provincia e città metropolitana abbia i seguenti organi di governo: un'assemblea elettiva, composta da un numero di membri tale da contemperare il rispetto del principio della rappresentanza democratica, in relazione alla dimensione demografica dell'ente, con quello del contenimento della spesa pubblica, dotata di autonomia organizzativa e funzionale, con funzioni di indirizzo e controllo politico e amministrativo e con competenze limitate agli atti fondamentali dell'ente; un organo monocratico con funzioni di rappresentanza generale dell'ente, di presidenza dell'organo esecutivo e dell'assemblea elettiva nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, salva diversa previsione statutaria, di esecuzione degli indirizzi dell'assemblea, di sovrintendenza al funzionamento degli uffici e dei servizi nonché, nei comuni e nelle città metropolitane, sull'espletamento dei servizi di competenza statale e con poteri di ordinanza nei casi di necessità ed urgenza al fine di salvaguardare la salute e l'incolumità dei cittadini; un organo collegiale esecutivo, composto da un numero di membri proporzionale rispetto all'organo assembleare, nominati dall'organo monocratico su base fiduciaria anche al di fuori dei componenti dell'assemblea, con compiti di collaborazione con l'organo monocratico e competenza generale in ordine all'adozione di tutti gli atti non riservati ad altri organi e con competenza esclusiva in ordine all'adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi.

Nella nota si aggiunge, per completezza, che il suddetto testo, già presentato al Senato il 5 aprile 2007, è stato assegnato il 17 aprile 2007 in sede referente alla 1° Commissione permanente (Affari Costituzionali).

 

Scuola di polizia di Foggia

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/257

Di Gioia

Assemblea

30/05/2007

I

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a mantenere la scuola di polizia di Foggia o, in subordine, riqualificarla come struttura di polizia.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno rappresenta che in relazione alle previsioni contenute nell'articolo 1, comma 431, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007), l’amministrazione sta procedendo ad un ampio piano di riassetto del "Sistema scuole" della Polizia di Stato sulla base di una rivalutazione complessiva del fabbisogno di formazione ed alla luce della riforma della leva obbligatoria.

Tale progetto, oltre a razionalizzare l'apparato in questione, mira a produrre ogni consentita economia e un più proficuo utilizzo delle risorse umane e strumentali.

L'attuale ricettività delle tredici Scuole allievi agenti, pari a 4.700 posti, risulta sovradimensionata rispetto alle reali esigenze, anche in un'ottica di fisiologica crescita del fabbisogno futuro, potendosi stimare che non solo nel breve, ma anche nel medio termine le assunzioni di nuovi dipendenti della Polizia di Stato si attesteranno su contingenti di gran lunga inferiori. Ciò premesso, nella nota si evidenzia la necessità di procedere alla dismissione e contestuale riconversione di taluni istituti deputati alla formazione di base, tra i quali la Scuola allievi agenti di Foggia.

Tale orientamento è dipeso sia dalle ridotte dimensioni dell'Istituto stesso (281 posti letto), sia dalla circostanza che esso non rivestiva caratteristiche strutturali pienamente funzionali rispetto alla missione istituzionale, che avrebbe richiesto interventi di ristrutturazione particolarmente rilevanti e probabilmente sconsigliabili in considerazione della predetta, ridotta ricettività.Per i motivi esposti la Scuola allievi agenti di Foggia è stata chiusa con D.M. 29 gennaio 2007, a far data dal 1° aprile.

Nella nota si prospettano, infine, alcune ipotesi di riconversione della struttura che potrebbero trovare attuazione nell’arco di un breve periodo.

 

Assunzione del personale di Polizia

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/311

Dell’Elce

Assemblea

30/05/2007

I

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad elevare il numero di assunzioni per le forze di polizia in modo da garantire una maggiore sicurezza interna per i cittadini.

Nella nota di attuazione il Ministero dell’interno riferisce che la legge finanziaria per l'anno 2007 contiene norme che consentono alle Forze di polizia di procedere alle assunzioni secondo contingenti prestabiliti. In particolare, il comma 513 dell'articolo unico della richiamata legge finanziaria stabilisce che, per l'anno 2007, i Corpi di Polizia sono autorizzati ad effettuare assunzioni per un contingente complessivo di personale non superiore a 2.000 unità. In tale contingente sono compresi 1.316 agenti ausiliari della Polizia di Stato trattenuti in servizio fino al 31 dicembre 2006, per effetto del decreto-legge 27 settembre 2006, n. 260, convertito nella legge 10 novembre 2006, n. 280, che sono stati assunti a tempo indeterminato a decorrere dal 1° gennaio 2007. Peraltro, in proposito si precisa che la stabilizzazione del rapporto di lavoro degli agenti trattenuti non ha avuto effetti positivi relativamente al fisiologico turn-over del personale della Polizia di Stato, in quanto ha determinato soltanto la conferma in ruolo di personale già in servizio.

Il comma 515 della legge finanziaria ha inoltre autorizzato l'Arma dei Carabinieri, per esigenze connesse con la prevenzione e il contrasto del terrorismo, anche internazionale, e della criminalità organizzata, in deroga all'articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, ad effettuare reclutamenti straordinari entro un limite di spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2007 e di 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2008.

Il comma 516, al fine di garantire il consolidamento dell'azione di contrasto all'economia sommersa, nonché la piena efficacia degli interventi in materia di polizia economica e finanziaria, ha autorizzato il Corpo della Guardia di finanza (in deroga all'articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2004, n. 311) ad effettuare reclutamenti straordinari, entro un limite di spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2007 e di 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2008.

Analogamente, al fine di potenziare l'attività di sorveglianza nelle aree naturali protette di rilievo internazionale e nazionale, ai sensi dell'articolo 19 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, il Corpo forestale dello Stato è stato autorizzato ad assumere, a decorrere dal 1° gennaio 2007 (in deroga alle legge n. 311 del 2004 sopra richiamata), 166 idonei non vincitori del concorso pubblico per 500 allievi agenti forestali svolto in attuazione dell'articolo 1, comma 2, della legge 27 marzo 2004, n. 77.

Il comma 571 della legge finanziaria 2007, al fine di potenziare l'attività ispettiva, ha autorizzato il Comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro ad incrementare il personale di 60 unità.

Infine, allo scopo di rafforzare gli strumenti per la lotta all'ecomafia ed alle altre forme di criminalità organizzata in campo ambientale, anche attraverso azioni di ricerca operativa e di intelligence, e per ottimizzare gli interventi di prevenzione e repressione delle violazioni commesse in danno dell'ambiente sul territorio nazionale, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è stato autorizzato ad avvalersi di strutture specialistiche del Comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente che, a tal fine, è stato autorizzato per l'anno 2007 a ricorrere ad arruolamenti straordinari fino ad un massimo di 20 unità di personale.

 

 

 

 


 

Ministero del lavoro e della previdenza sociale

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

49

Note di attuazione trasmesse

8

rapporto percentuale

16%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

Suddivisione delle competenze del preesistente Ministero del lavoro e delle politiche sociali tra i neo costituiti Ministero del lavoro e della previdenza sociale e Ministero della solidarietà sociale

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/35

Campa

Assemblea

15/0572007

XI

 

L’ordine del giorno, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte a realizzare un collegamento funzionale tra i neo costituiti Ministero del lavoro e della previdenza sociale e Ministero della solidarietà sociale al fine di evitare disfunzioni e sovrapposizioni.

Nella nota di attuazione il Ministero del lavoro e della previdenza sociale rende noto che l’articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la ricognizione delle strutture e delle risorse del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e del Ministero della solidarietà sociale, emanato in data 30 marzo 2007 in applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 1, comma 10, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, detta specifiche disposizioni perché il Ministero della solidarietà sociale si avvalga delle strutture periferiche del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Ciò al fine di assicurare la piena ed efficace continuità nello svolgimento delle attività già espletate da queste ultime in riferimento alle funzioni esercitate dall'ex Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ora trasferite al Ministero della solidarietà sociale.

Lo stesso articolo, al comma 4, prevede poi che, con apposita convenzione, i due Ministeri definiscano i criteri, le modalità operative e le procedure per l'attuazione delle forme di avvalimento di cui sopra. Si segnala a questo proposito, che è in corso tra i due Ministeri la fase di negoziazione preordinata alla definizione dei contenuti della predetta convenzione.

 

Individuazione degli enti sottoposti alla vigilanza del Ministero della solidarietà sociale e del Ministero del lavoro

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1287/79

Zinzi

Assemblea

15/0572007

XI

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 luglio 2006, premesso che l'articolo 1, comma 6, dell’A.C. 1287 (poi legge n. 233 del 2006) prevede, tra l'altro, che mediante decreto del Presidente del Consiglio dei ministri siano individuate le forme di esercizio coordinato tra Ministero del lavoro e Ministero della solidarietà sociale delle funzioni aventi natura assistenziale o previdenziale, nonché delle funzioni di indirizzo e vigilanza sugli enti di settore, impegnava l’esecutivo ad adottare gli opportuni provvedimenti al fine di chiarire il riferimento alle «funzioni di indirizzo e vigilanza sugli enti di settore». Ciò in modo da individuare con esattezza tali enti, precisando altresì se l'esercizio congiunto dei due dicasteri debba riguardare esclusivamente gli «enti di previdenza e assistenza obbligatoria» o invece anche gli altri soggetti citati nella lettera c) del comma 1 dell'articolo 46 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.

Nella nota di attuazione il Ministero del lavoro e della previdenza sociale rappresenta che con l'emanazione, in data 30 marzo 2007, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la ricognizione delle strutture e delle risorse del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e del Ministero della solidarietà sociale in applicazione dell'articolo 1, comma 10, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, recante "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri" si delineano compiutamente le competenze e le funzioni con le relative risorse finanziarie, strumentali e di personale che fanno capo a ciascun Ministero. In particolare, l'articolo 8 disciplina l'esercizio coordinato di funzioni in materia previdenziale ed assistenziale.


 

Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

68

Note di attuazione trasmesse

20

rapporto percentuale

29%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

Misure volte ad affrontare la crisi del settore vitivinicolo con particolare riferimento alla Calabria

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/93

Laganà

Assemblea

16/05/2007

XIII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad individuare tempestivamente nuove e più efficaci misure strutturali che affrontino le cause della crisi del settore vitivinicolo, con particolare riferimento alla Calabria e al settore uva da tavola, volte a sostenere le attività e le iniziative per la valorizzazione del prodotto vitivinicolo, in armonia con gli obiettivi delle politiche di sviluppo rurale e, allo scopo di incentivare l'associazionismo tra i produttori, coinvolgendo anche gli enti locali, nella costituzione di cantine sociali e consorzi per la produzione di vino, al fine di garantire ottimi standard di qualità e quantità del prodotto, nonché reperire risorse finanziarie aggiuntive da destinare a tali finalità.

Nella nota di attuazione il Ministero delle politiche agricole rende noto di aver individuato, all'interno del Piano strategico nazionale, nell'ambito della programmazione dello sviluppo rurale 2007/2013, delle linee di indirizzo volte a sostenere l'intero settore vitivinicolo nel suo complesso e realtà regionali come quelle della regione Calabria, ove tale comparto rappresenta una delle componenti primarie dell'intera economia regionale. In particolare, attraverso l'approvazione condivisa del documento strategico da parte della Conferenza dei presidenti, sono state adottate una serie di iniziative ed attività finalizzate a ridare slancio alla viticoltura italiana. Ciascun programma regionale di sviluppo rurale dovrà tradurre le iniziative individuate in interventi specifici, diretti ad avviare campagne di valorizzazione e promozione dei vini di qualità ed a favorire forme di aggregazione dell'offerta adeguate alle esigenze del mercato.

Inoltre, sfruttando al meglio l'ampia gamma di strumenti che la nuova politica di sviluppo rurale mette a disposizione degli Stati membri, le regioni e province autonome potranno contare su una serie di interventi volti sia all'ammodernamento degli impianti e dei processi di trasformazione e di imbottigliamento, sia all'introduzione di innovazioni di prodotto finalizzate al raggiungimento degli standard competitivi richiesti dalla domanda di mercato.

Quanto alle risorse finanziarie aggiuntive, si evidenzia che in occasione della ripartizione tra regioni e province autonome dei fondi comunitari stanziati dalla Commissione europea per lo sviluppo rurale 2007/2013, alla regione Calabria, oltre alla quota ordinaria, è stata assicurata un'assegnazione aggiuntiva pari a 16,58 milioni di euro, tenuto conto del livello degli impegni assunti nella programmazione dello sviluppo rurale 2000/2006, non liquidati a causa dell'esaurimento delle relative disponibilità.

 

 


Ministro per le politiche europee

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

7

Note di attuazione trasmesse

3

rapporto percentuale

43%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Recepimento di direttive comunitarie

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1042/1

Falomi

Assemblea

17/05/2007

I e XIV

Ordine del giorno

9/1042-B/1

Nicco

Assemblea

17/05/2007

XIV

 

Gli ordini del giorno in titolo, accolto ed accolto come raccomandazione dal Governo rispettivamente nelle sedute dell’Assemblea del 21 settembre 2006 e del 17 gennaio 2007, impegnavano l’esecutivo ad adottare, per quanto di competenza, le direttive comunitarie indicate nell’ordine del giorno Falomi e (per quanto riguarda l’ordine del giorno Nicco) ad assumere tutte le iniziative, anche normative, volte all'attuazione degli atti comunitari in relazione ai quali sono scaduti i termini per il recepimento ed, in particolare, a concertare con le regioni Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia tutte le azioni necessarie presso l'Unione europea a tutela dell'autonomia speciale di dette regioni, anche in relazione alla direttiva 2003/96/CE.

Nella nota di attuazione il ministro per le politiche europee segnala che la direttiva 2003/96/CE è stata recepita con il decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 26, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del 23 marzo 2007 (suppl. ord. N. 77/L).

Le direttive 2002/14/CE, 2003/86/CE, 2003/109/CE, 2004/38/CE sono state attuate, rispettivamente, con: decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 25 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2007), decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 5 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 25 del 31 gennaio 2007), decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 3 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 24 del 30 gennaio 2007), decreto legislativo (6 febbraio 2007, n. 30 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2007).

Il testo del decreto legislativo attuativo della direttiva 2005/60/CE è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri in data 22 dicembre 2006 ed ha ricevuto il parere della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.

Per quanto attiene alle direttive 2004/81/CE, 2004/83/CE e 2004/113/CE nella nota si evidenzia che la scadenza della delega è prevista per il mese di agosto 2007 e che, al fine della emanazione tempestiva dei decreti legislativi, sono stati già avviati da tempo i lavori dei relativi tavoli di coordinamento.

 

Partecipazione dell’Italia all’Unione europea

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Risoluzione

6/00001

Gozi

Assemblea

31/05/2007

XIV

 

La risoluzione in titolo, accolta dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 21 settembre 2006, impegnava l’esecutivo ad assumere numerose e dettagliate iniziative volte al rafforzamento della partecipazione italiana all’Unione Europea ed a tenere il Parlamento costantemente e sistematicamente informato sulle iniziative adottate nella cosiddetta fase ascendente del processo decisionale europeo e sullo stato delle procedure di infrazione e dei procedimenti di esame degli aiuti di Stato avviati dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia, nonché sulle sentenze e sui procedimenti giurisdizionali riguardanti il nostro Paese.

Nella nota di attuazione il ministro delle politiche europee comunica che la Relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2006 è stata elaborata tenendo conto delle indicazioni contenute nella risoluzione in titolo. In particolare, nella relazione risultano specificati non solo il resoconto dell'attività svolta dal Governo, ma altresì gli orientamenti del medesimo per l'anno in corso su temi europei.

Circa la necessità di informare il Parlamento, si ricorda che questa è ormai prevista dall'articolo 15-bis della legge n. 11 del 2005 (introdotto dalla legge comunitaria 2006), in relazione a tutte le procedure giurisdizionali e di pre-contenzioso riguardanti l'Italia.

La risoluzione, costituente un allegato della stessa Relazione annuale è stata peraltro richiamata in quei passi della Relazione in cui sono stati trattati gli argomenti ivi indicati.

Per quanto attiene specificamente alle osservazioni svolte nella lettera g) della risoluzione, nella nota di attuazione si riferisce che il Governo ha presentato alla Commissione UE, in data 19 ottobre 2006, il primo Rapporto di attuazione del programma nazionale di riforma, altrimenti noto come PICO. In tale Rapporto, trasmesso alle Camere e ad esse presentato dal ministro per le politiche europee, Bonino, sono contenute tutte le indicazioni relative al punto in esame. La Commissione ha proposto al Consiglio dell'Unione europea, che le ha adottate, una serie di raccomandazioni di cui si terrà conto nel definire le politiche per l'attuazione della Strategia di Lisbona e che saranno perciò specificamente esaminate in occasione della redazione del nuovo Rapporto previsto per l'ottobre 2007.

 

 


Ministero della pubblica istruzione

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

47

Note di attuazione trasmesse

7

rapporto percentuale

15%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

 

Modalità per il reclutamento dei dirigenti scolastici

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/2114-B/2

Di Gioia

Assemblea

 

30/05/2007

 

VII

 

Ordine del giorno

9/2114-B/17

Rusconi

 

Gli ordini del giorno, accolti dal Governo limitatamente al dispositivo nella seduta dell’Assemblea del 22 febbraio 2007, impegnavano l’esecutivo ad adottare eventuali iniziative normative volte a ripristinare l'originaria portata dei commi 618 e 619 dell'articolo 1 della legge 26 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), nel senso di prevedere l'inclusione in graduatoria così come definita dal concorso, e non l'inclusione come ultimi, dei candidati in possesso dei prescritti requisiti ammessi con riserva a seguito di un provvedimento cautelare in sede giurisdizionale o amministrativa.

Nella nota di attuazione il Ministro della pubblica istruzione chiarisce preliminarmente che l’impegno contenuto negli identici ordini del giorno in titolo si riconnette alla previsione recata dall’articolo 1, comma 6-sexies, della legge 26 febbraio 2007, n. 17, che ha modificato, integrandolo, il contenuto dell'articolo 1, comma 619, primo periodo, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) in materia di procedura transitoria per il reclutamento dei dirigenti scolastici.

Per effetto di tale modifica, sui posti previsti dal bando di concorso ordinario a dirigente scolastico, indetto con decreto direttoriale dell’allora Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica del 26 novembre 2004, e, ove non sufficienti, sui posti vacanti e disponibili relativi agli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009, i candidati ammessi pieno jure alla fase di formazione del medesimo concorso sono anteposti ai candidati ammessi con riserva a seguito di provvedimento cautelare in sede giurisdizionale o amministrativa.

In merito all’impegno di valutare l'applicazione della modifica introdotta al fine dell'adozione di eventuali iniziative normative volte a ripristinare l'originaria portata del comma 619 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006, si assicura che il Ministero provvederà ad effettuare il monitoraggio delle nomine degli aspiranti dirigenti scolastici a seguito dei concorsi in atto e delle fattispecie previste dalla legge finanziaria 2007.

Si rappresenta, comunque, che, in caso di esito positivo delle procedure autorizzatorie delle nuove assunzioni ai sensi dell'articolo 39, comma 3-bis della legge n. 449 del 1997, è dato realisticamente prevedere che i candidati ammessi con riserva, ancorché inclusi in coda dopo i candidati ammessi pieno jure, troveranno una collocazione utile nei prossimi anni ai fini dell'immissione nei ruoli dei dirigenti scolastici.

 

 


 Ministero della salute

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

74

Note di attuazione trasmesse

13

rapporto percentuale

18%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

Iniziative per promuovere il pieno esercizio del diritto alla salute da parte dei cittadini immigrati

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

Frias

9/1746-bis/155

Assemblea

15/’5/2007

XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a rimuovere i principali ostacoli che impediscono il pieno esercizio del diritto alla salute, alla prevenzione sanitaria e alle cure mediche da parte di tutti i cittadini immigrati presenti sul territorio nazionale ed a prendere iniziative tese ad inserire nelle strutture sanitarie, con particolare riguardo al servizio di pronto soccorso e ai reparti di maternità e di pediatria, figure di interpreti e di mediatori linguistico-culturali al fine migliorare la comunicazione tra servizi sanitari pubblici e popolazione immigrata.

Nella nota di attuazione il Ministero della salute rileva che, in fase di applicazione a livello territoriale della normativa che disciplina la tutela del diritto alla salute per i cittadini stranieri, in particolare nei casi di emergenza e della salute materno-infantile, si continua ad osservare una difficoltà nell'accesso ai servizi a causa della persistenza di barriere giuridico-legali, burocratico-amministrative, linguistico-culturali ed organizzative, cui si affianca una diffusa variabilità nell'offerta dei servizi in ambiti territoriali diversi.

Allo scopo di promuovere e tutelare la salute degli stranieri presenti sul territorio nazionale, immigrati, rifugiati, richiedenti asilo e Rom, con D.M. 27 novembre 2006 è stata istituita la Commissione "Salute e Immigrazione", di durata triennale, nella quale sono rappresentati anche esperti di settore stranieri e del privato-sociale, nonché delle regioni e delle direzioni generali del Ministero.

Sono stati inoltre approvati, o sono in via di approvazione, accordi di collaborazione tra il Ministero della salute e altre istituzioni per attività di ricerca ed analisi su aspetti ritenuti prioritari per la piena inclusione nel Servizio sanitario nazionale della popolazione migrante.

Per favorire la rimozione dei principali ostacoli all'accesso ai servizi sono in programma attività di ricognizione dello stato di attuazione della normativa, di analisi delle politiche locali e di individuazione di buone pratiche al fine di identificare e promuovere politiche e modelli di assistenza e prevenzione flessibili, differenziati e orientati alla multiculturalità degli utenti, riservando una particolare attenzione all'area materno-infantile. Si sta inoltre incentivando la ricerca epidemiologica.

In considerazione della formazione/informazione spesso lacunosa degli operatori sanitari, nell'ambito delle attività progettuali si è prevista anche una valutazione dei percorsi formativi su questo tema, al fine di proporre una raccomandazione nazionale per l'acquisizione di competenze ed abilità multiculturali indispensabili sia in fase organizzativa che nella interazione tra il professionista sanitario ed il paziente.

Per quel che riguarda l'inserimento degli interpreti e dei mediatori linguistico-culturali nei servizi sanitari, esso è demandato alle singole regioni alla quali spetta di disciplinare le modalità organizzative e di funzionamento delle Aziende del proprio territorio. Nella nota si precisa, tuttavia, che nella consapevolezza della fondamentale importanza di queste figure, specialmente nei servizi di pronto soccorso e materno-infantile, lo specifico gruppo di lavoro della citata Commissione, di concerto con la direzione generale delle professioni sanitarie, sta lavorando sulla proposta di un profilo professionale che possa migliorare la qualificazione di questi professionisti e alla promozione di un loro più diffuso utilizzo.

 

Funzionamento degli istituti zooprofilattici

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/186

Giovannelli

Assemblea

29/05/2007

XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo ad affrontare il tema generale della sicurezza alimentare e del ruolo insostituibile degli Istituti zooprofilattici, assumendo le azioni necessarie per il loro funzionamento dando così agli Istituti in parola certezza operativa in ordine alle risorse umane ed economiche necessarie per il loro funzionamento.

Con la nota di attuazione il Ministero della salute riferisce che si sta provvedendo, di concerto con il dicastero dell'economia e delle finanze, ad elaborare un testo di decreto interministeriale per definire, con apposito programma, le attività da svolgere, i criteri ed i parametri di distribuzione di quota parte dello stanziamento previsto.

Dopo aver sentito gli Istituti zooprofilattici, che sono stati appositamente convocati per la fine del mese di maggio 2007, si provvederà ad inoltrare il testo del decreto di cui sopra per la firma dei ministri della salute e dell'economia.

In attesa della predetta riunione, comunque, saranno presi contatti informali con i dirigenti competenti del Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di concordare un testo del decreto che sia preventivamente condiviso.

 

 


 

Ministero della solidarietà sociale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazione al 31 maggio 2007

Atti di indirizzo inviati

26

Note di attuazione trasmesse

5

rapporto percentuale

19,23%

 

 


Note di attuazione pervenute

 

Reperimento di ulteriori fondi per il raggiungimento degli obiettivi previsti in materia di asili nido

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Ordine del giorno

9/1746-bis/143

Smeriglio

Assemblea

16/05/2007

XII

 

L’ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 18 novembre 2006, impegnava l’esecutivo a verificare la possibilità, pur nelle ristrettezze imposte dall'attuale stato dei conti pubblici, di reperire ulteriori risorse atte al raggiungimento dell'obiettivo dei 100 mila nuovi posti in asili nido; a stabilire un rapporto di cooperazione tra Stato, regioni e autonomie locali, nell'ambito delle rispettive assunzioni di responsabilità, affinché si possa concretamente raggiungere l'obiettivo previsto dal Consiglio europeo di Barcellona di consentire al 33 per cento dei bambini al di sotto dei tre anni di poter usufruire di asili nido.

Nella nota di attuazione il Ministero della solidarietà sociale fa presente che la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) ha previsto all'articolo 1, comma 1259, la facoltà da parte del Ministro delle politiche per la famiglia di promuovere, di concerto con i Ministeri della pubblica istruzione, della solidarietà sociale e con il ministro per i diritti e le pari opportunità, un’intesa in sede di Conferenza unificata per il riparto di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, per l'attuazione di un piano straordinario di interventi per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi, al quale concorrono gli asili nido, i servizi innovativi nei luoghi di lavoro, presso le famiglie ed i caseggiati, al fine di conseguire entro il 2010 l'obiettivo sopra menzionato del Consiglio europeo di Lisbona.

Inoltre, sempre al citato articolo 1, comma 1250, è prevista la possibilità di utilizzazione di parte delle risorse stanziate per il Fondo per le politiche della famiglia, che viene incrementato di 210 milioni dì euro per l'anno 2007 e di 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009.

Infine, il comma 630, del citato articolo 1, prevede che il Ministero della pubblica istruzione, al fine di fronteggiare la crescente domanda di servizi educativi per la prima infanzia, previo accordo in sede di Conferenza unificata, concorra alla realizzazione di progetti volti all'ampliamento qualificato dell'offerta formativa mediate l'utilizzazione delle risorse previste dall'articolo 7, comma 5, della legge n. 53 del 2003.

Si rileva, poi, che per lo sviluppo omogeneo della rete di servizi di nido sul territorio nazionale sono destinate le risorse provenienti dalla legge n. 285 del 1998 (articolo 5, comma 1, lettere a) e b) confluite nei Fondo per le politiche sociali, di cui all'articolo 20, comma 8, della legge n. 328 del 2000. Si precisa, al riguardo, che il suddetto Fondo è stato incrementato dal cosiddetto decreto Bersani, convertito nella legge 4 agosto 2006, n. 248, fino alla somma di 800 milioni di euro, mentre la legge finanziaria per il 2007 lo ha definito in 1.635 milioni di euro.

Da ultimo, si rappresenta che concorrono alla realizzazione dell'obiettivo di Lisbona anche le risorse provenienti dai fondi strutturali dell'Unione Europea.

 

 

 


 

B) Monitoraggio degli atti di controllo

 

 

In questa sottosezione vengono prese in considerazione le comunicazioni trasmesse dai Ministeri a seguito delle segnalazioni che il Servizio per il controllo parlamentare invia alle amministrazioni sulla base della lettura quotidiana dei resoconti parlamentari dei lavori dell’Assemblea e delle Commissioni permanenti. Tale monitoraggio consente di trarre dai testi richiamati sia espressioni di particolare sensibilità sia, in taluni casi, addirittura impegni ulteriori, assunti da parte dei rappresentanti del Governo nel fornire risposte ad atti di sindacato ispettivo. L’individuazione così operata e la conseguente segnalazione ai Ministeri di volta in volta interessati degli orientamenti manifestati da esponenti dell’esecutivo in relazione alle tematiche oggetto degli atti di sindacato ispettivo, consente di offrire un’ulteriore visuale sull’attenzione prestata dal Governo alle questioni sollevate con l’atto ispettivo. Per altro verso, la comunicazione con cui si illustra l’operato dell’amministrazione interessata, ricevuta dal Servizio per il controllo parlamentare e di cui questa pubblicazione dà conto, consente all’amministrazione stessa di fornire ulteriori indicazioni in merito alle ulteriori iniziative assunte anche a seguito del dibattito parlamentare. Delle comunicazioni trasmesse dai Ministeri si dà conto nella sottosezione tramite schede in cui si richiamano in sintesi anche il contenuto dell’atto ispettivo e gli elementi già forniti nella risposta con cui il Governo esaurisce l’obbligo specificatamente connesso all’atto ispettivo.

Sempre nella sottosezione B) sono indicate le nuove segnalazioni effettuate ai Ministeri nel periodo considerato, riportando la citazione testuale tratta dal resoconto parlamentare da cui si evince l’intento del rappresentante del Governo di dare un ulteriore seguito alle questioni sollevate con l’atto ispettivo cui si fornisce risposta.


 

Comunicazioni pervenute nel mese di maggio a seguito di risposte ad atti di sindacato ispettivo

 

-        Normativa in materia di Made in Italy;

-        Situazione del Museo del cinema e dello spettacolo di Roma;

-        Presunte violazione di legge all’interno del Centro di permanenza temporanea di Pian del Lago;

-        Incidente sul lavoro verificatosi in uno stabilimento industriale di Campello sul Clitunno;

-        Rimborsabilità di principi attivi impiegati nella terapia del dolore.

 


Ministero del commercio internazionale

 

Normativa in materia di Made in Italy

 

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interrogazione

5/00451

Raisi

Commissione

15/05/2007

X

 

Con l’interrogazione in titolo si prospettavano i rischi della modifica, ove approvata, del comma 61 dell'articolo 4 della legge n. 350 del 2003, e successive modificazioni, contenuta nel disegno di legge finanziaria per il 2007, in quanto suscettibile di complicare l'attività di molte imprese nazionali, con l’attribuzione del carattere di reato anche all'uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non provenienti dall'Italia; si chiedeva, quindi, al ministro dello sviluppo economico se non ritenesse che la soluzione più appropriata per la tutela della produzione nazionale sia quella del regolamento europeo sul Made in Italy, che il Governo dovrebbe sostenere con convinzione attivandosi a livello internazionale.

Nella risposta all’interrogazione, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 30 novembre 2006, il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Paolo Giaretta manifestava la consapevolezza dell’esecutivo in merito ai problemi posti nell’interrogazione, rendendo noto che il Governo concorda sul fatto che la soluzione più appropriata per la tutela della produzione nazionale è quella del regolamento europeo del “made in”. Richiamava inoltre il primo risultato concreto ottenuto in questa direzione, con il consenso delle principali associazioni di categoria, dal ministro Bonino con la proroga delle misure antidumping nel settore delle calzature. Preannunciava, inoltre, che la riunione del consiglio dei ministri UE, del successivo 15 dicembre in Finlandia, avrebbe rappresentato l'occasione per ribadire la posizione italiana di appoggio ad iniziative dell'Unione europea mirate all'introduzione della obbligatorietà del marchio d'origine «made in» per i prodotti di maggiore interesse dell'industria italiana.

Nella comunicazione trasmessa dal Ministero del commercio internazionale si fa presente che una soluzione appropriata per il problema della tutela della produzione nazionale è quella di arrivare ad un regolamento per la stampigliatura dell'indicazione di origine, per alcuni prodotti importati nella Comunità. Al riguardo si ribadisce l'impegno dell’amministrazione per addivenire in tempi rapidi all'approvazione in Consiglio UE del progetto di regolamento stesso; rilevando, tuttavia, che al momento la mancanza di una maggioranza in seno al Consiglio suggerisce cautela nel portare il dossier al voto. Ciò considerato che alcuni Stati membri (Germania, Svezia. Danimarca, Austria, Irlanda e Regno Unito), che hanno avviato processi di delocalizzazione produttiva nel settore manifatturiero, sono contrari alla proposta e mantengono le proprie riserve politiche, nonostante la soluzione di compromesso individuata dalla Commissione, di limitare a pochi settore merceologici, (tra cui tessile, abbigliamento, cuoio, calzature, mobili, ceramica e gioielleria) l'applicazione del Regolamento. Nella comunicazione si evidenzia anche che, attualmente, gli Stati membri favorevoli sono dieci, e questo significa che, poiché i voti non sarebbero sufficienti ad ottenere l'adozione del regolamento, è necessario convincere almeno alcuni dei rimanenti Stati membri dichiaratisi contrari.

Sottolineato il carattere innovativo del regolamento in questione, si rileva, inoltre, che esso rappresenterebbe la soluzione ottimale anche dal punto di vista giuridico, oltre ad essere pienamente compatibile con il WTO.


Ministero per i beni e le attività culturali

 

Situazione del Museo del cinema e dello spettacolo di Roma

 

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interrogazione

5/00371

Frassinetti

Commissione

16/05/2007

VII

 

Con l’interrogazione in titolo, stante la preoccupante situazione del Museo del Cinema e dello Spettacolo di Roma (MICS), si chiedeva al Governo quali iniziative immediate intendesse adottare il per salvaguardare il patrimonio cinematografico di questo museo ed in particolare quali interventi intenda predisporre per: riconoscere, tramite l'iniziativa di una legge simile a quella del Museo del Cinema di Torino, questa grande realtà culturale e sociale di Roma per permettergli una gestione futura sicura e dignitosa; riconoscere una sede adeguata al prestigio ed all'importanza del Museo attualmente sfrattato da Via Portuense n. 101 a Roma; attivarsi per abolire tutte le restrizioni relative alla conservazione, trasporto e lavorazione delle pellicole al nitrato oltre ad ogni restrizione o difficoltà burocratica per le proiezioni di film d'epoca o di carattere culturale ed educativo; considerare una partecipazione diretta nella futura gestione del Museo MICS..

Nella risposta all’interrogazione, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 16 gennaio 2007, il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Montecchi rispondeva rilevando, tra l’altro, che a partire dal 2002 non sono state più presentate istanze di sovvenzione da parte del Museo del cinema di Roma e che nel 2003 la Cineteca nazionale si è offerta di acquistare il patrimonio filmico del Museo per poterlo conservare adeguatamente ma che le richieste del proprietario sono state ritenute eccessive rispetto al valore delle opere. Faceva altresì presente che la competente Direzione generale per il Cinema ha evidenziato che il Museo in argomento custodisce opere di pregio, ma del valore complessivo di gran lunga inferiore a quello custodito presso l'unico museo nazionale del Cinema situato nella città di Torino ed ospitato all'interno della Mole Antonelliana. Ricordato, infine, che i locali della sede del museo di via Portuense in Roma sono di proprietà esclusiva del Comune, manifestava la disponibilità dell’amministrazione a valutare forme di intervento a favore del Museo Internazionale del Cinema e dello Spettacolo al fine di non disperdere il patrimonio in esso custodito.

Nella comunicazione trasmessa il Ministero per i beni e le attività culturali riferisce che sotto il profilo eminentemente amministrativo, gestionale e giuridico le problematiche inerenti il MICS sono rimaste immutate.

Si ribadisce, infatti, che: la possibile acquisizione del patrimonio filmico da parte della Cineteca nazionale ha avuto in riscontro richieste eccessive da parte del proprietario, signor Pantieri, la proprietà dei locali del MICS non è del Ministero scrivente ma del Comune di Roma, il proprietario medesimo non ha neanche più riproposto istanze di sovvenzione e la normativa giuridica concernente la tutela del patrimonio filmico è ovviamente imprescindibile, la competente Direzione generale non ha pertanto, come già riferito in precedenza, strumenti nell'ambito della sua sfera di competenza gestionale per intervenire a favore del MICS.

Si rappresenta tuttavia, come indicato nel testo della risposta del 16 gennaio 2007 dal sottosegretario Elena Montecchi, la disponibilità alla valutazione di forme di intervento a favore del MICS, qualora eventuali nuovi fatti od atti, anche da parte del diretto interessato, presentino i necessari presupposti di ordine gestionale-amministrativo e giuridico.

 


Ministero dell’interno

 

Presunte violazione di legge all’interno del Centro di permanenza temporanea di Pian del Lago

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interpellanza

2/00207

Frias

Assemblea

30/05/2007

I

 

Con l’interpellanza in titolo si chiedeva al Governo, a seguito delle testimonianze riportate su organi di stampa locali e nazionali, nonché da servizi televisivi, dei gravi avvenimenti accaduti ai danni di persone trattenute nel CPTA di Pian del Lago, in provincia di Caltanisetta, quali siano le ragioni per cui permane, malgrado le norme lo vietino, una coesistenza fra spazi adibiti a CPTA e spazi utilizzati per i richiedenti asilo. Con l’atto ispettivo in titolo si chiedeva, inoltre, quali siano le convenzioni vigenti nel CPTA nisseno e in quale maniera si proceda all'assunzione di mediatori e interpreti, i quali sono stati accusati di aver operato discriminazioni e di essersi prestati a forme di corruzione in virtù delle proprie mansioni; quali forme e modalità il Governo intenda utilizzare per garantire protezione e accoglienza ai denuncianti e per quali ragioni alcuni di loro siano stati fermati, secondo gli interpellanti arbitrariamente, da agenti delle forze dell'ordine e quindi interrogati nel centro di accoglienza di Agrigento, in cui attualmente risultano essere ospitati, alla presenza ed anzi con il contributo di dipendenti del centro, struttura di cui hanno criticato la qualità e il funzionamento.

Nella seduta dell’Assemblea del 30 novembre 2006, il sottosegretario di Stato per l’interno, Marcella Lucidi, nel rispondere ai quesiti posti nell’interpellanza in titolo faceva presente, tra l’altro, che il Ministero dell’interno, a seguito degli avvenimenti rappresentati, ha disposto un’inchiesta amministrativa sulla gestione del centro di accoglienza di Caltanissetta, di cui ripercorreva l’istituzione e la finalità istituzionale e che la gestione dei campi di accoglienza ubicati nella contrada di Pian da parte della cooperativa Albatros 1973 è oggetto di una verifica straordinaria effettuata da un’apposita commissione ispettiva istituita dal prefetto di Caltanissetta con decreto del 23 ottobre 2006. Il sottosegretario concludeva, quindi, la risposta fornita ai quesiti posti nell’interpellanza manifestando la ferma intenzione del Governo di verificare il pieno rispetto dell’integrità e della salute psicofisica degli ospiti dei centri.

A tale riguardo, il Ministero dell’interno nella comunicazione trasmessa dà conto, in primo luogo, degli esiti dell'indagine ispettiva già richiamata nella risposta del 30 novembre 2006, disposta dal prefetto di Caltanissetta, volta alla verifica ed al controllo del rispetto degli impegni gestionali assunti dalla Cooperativa "Albatros 1973" chiamata a gestire i Centri per immigrati irregolari (CPTA, CDA, CDI) ubicati in località Pian del Lago.

In proposito nella comunicazione si segnala che dall'indagine ispettiva non sono emersi riscontri obiettivi in relazione alle presunte disfunzioni segnalate nell'interpellanza Frias 2/00207 e che i mediatori culturali e gli interpreti svolgono il loro lavoro, spesso in maniera sinergica, al fine di mediare e facilitare la comprensione tra i vari gruppi etnici e religiosi, adoperandosi per una piena integrazione degli ospiti.

Inoltre, in una prospettiva generale, si fa presente che, all'atto della soppressione dei Centri di permanenza temporanea ed assistenza di Brindisi, Crotone e Ragusa in data 24 aprile 2007, l’amministrazione ha avviato un approfondito studio sulle altre strutture analoghe in vista di ulteriori eventuali soppressioni o della riqualificazione, anche in funzione di una diversa missione istituzionale. Tale studio terrà conto delle esigenze che emergeranno dal territorio, attraverso un'attenta valutazione dei prefetti, che si avvarranno anche dei Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica, e della posizione espressa dai rappresentanti degli enti territoriali.

Nella comunicazione si rileva che le strutture dei Centri di identificazione saranno rivisitate e le misure di sicurezza in esse adottate saranno ricondotte ad una doverosa proporzionalità, in relazione alle finalità dei Centri medesimi. Inoltre, saranno promossi progetti di riqualificazione finalizzati al miglioramento degli standard di ospitalità attualmente previsti, con particolare attenzione al rispetto dei diritti e della dignità delle persone e garantendo, altresì, l'unità dei nuclei familiari.

Con direttiva del ministro dell’interno, inoltre, i prefetti sono stati invitati ad assumere nuovi criteri per l'accesso ai Centri, garantendo la più ampia trasparenza e conoscenza dell'attività e dei servizi resi agli ospiti. Ai rappresentanti delle organizzazioni umanitarie internazionali e nazionali sarà consentito l'accesso in tutti i centri di accoglienza, identificazione e permanenza temporanea e saranno accolte le-richieste di accesso di rappresentanti degli enti locali. Le associazioni di volontariato, in relazione alle specifiche finalità, saranno ammesse a svolgere le attività di assistenza sulla base di convenzioni con gli enti locali o con i prefetti. Anche la stampa potrà avere accesso ai Centri previa autorizzazione rilasciata dai prefetti, nel rispetto delle esigenze di tutela della riservatezza di coloro che vi sono ospitati.

 


 

Ministero del lavoro e della previdenza sociale

 

Incidente sul lavoro verificatosi in uno stabilimento industriale di Campello sul Clitunno

 

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interpellanza

2/00249

Franceschini

Assemblea

15/05/2007

XI

 

Con l’interpellanza in titolo si chiedeva al Governo, a seguito del gravissimo incidente verificatosi nello stabilimento della Umbria Olii S.p.A., nell'area del comune di Campello sul Clitunno, di quali elementi disponesse in relazione alla dinamica degli accadimenti, nonché una prima valutazione degli effetti sull'equilibrio ambientale della zona e sulla condizione della salute della popolazione circostante; si chiedeva, inoltre, quali urgenti iniziative intendesse assumere al fine di addivenire alla definizione di un quadro giuridico che offra una maggiore e reale tutela della salute e della vita dei lavoratori, nonché un sistema di efficace monitoraggio e controllo del rispetto della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, anche prevedendo un miglior coordinamento delle strutture del Ministero del lavoro e delle aziende sanitarie locali preposte a tali funzioni e, infine, se non sussistano i requisiti per il riconoscimento dello stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225.

Nella seduta dell’Assemblea del 6 dicembre 2006, il sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Rinaldi, dopo aver fornito dati relativi alla prima fase di emergenza seguita all’incidente ed alle iniziative assunte successivamente, preannunciava la presentazione del disegno di legge delega per il riordino di tutta la disciplina della salute e della sicurezza dei lavoratori, nonché il lancio, dal gennaio 2007, di una grande iniziativa nazionale sulla salute e nella sicurezza dei lavoratori con il sostegno della Presidenza della Repubblica.

Nella comunicazione trasmessa il Ministero del lavoro e della previdenza sociale fa presente che già nel DPEF sono state tracciate le linee di intervento in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Una prima attuazione è contenuta nell'articolo 36-bis del decreto Visco Bersani con le misure previste per i cantieri edili, uno dei settori da sempre a maggior rischio.

Inoltre, si evidenzia che il 25 e 26 gennaio scorso si è tenuta a Napoli la seconda Conferenza Nazionale salute e sicurezza sul lavoro dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro, che ha rappresentato un importante momento di riflessione e di confronto tra Governo, istituzioni, regioni, parti sociali e operatori del settore su un tema che costituisce un'assoluta priorità per il Paese.

Da ultimo, si comunica che Ministero del lavoro e della previdenza sociale e il Ministero della salute hanno proceduto alla rivisitazione della normativa vigente, in materia di salute e sicurezza, mediante il disegno di legge n. 1507 recante delega al Governo per l’emanazione di un testo unico sulla sicurezza del lavoro, all’esame delle competenti Commissioni parlamentari.


Ministero della salute

 

Rimborsabilità di principi attivi impiegati nella terapia del dolore

 

Tipo atto

Numero

Primo firmatario

Sede esame

Data annuncio

Comm. Comp.

Interrogazione

5/00695

Bocciardo

Commissione

31/05/2007

XII

 

Con l’interrogazione in titolo si chiedeva al ministro della salute se non ritenesse urgente abrogare la previsione recata dalla Nota 4 pubblicata sul supplemento della Gazzetta Ufficiale del 10 gennaio 2007, in base alla quale i farmaci contenenti determinati principi attivi (il gabapentin, il pregabalin e la duloxetina) impiegati nella terapia del dolore non sono più rimborsabili dal SSN per la terapia del dolore neuropatico cronico, se non collegato direttamente a patologie oncologiche maligne, a herpes zoster e diabete. Ciò in quanto tale previsione appare in contrasto con il diritto costituzionale del diritto alla salute per tutti e al principio di equità tra chi ha capacità d i spesa e chi no per una malattia, quella del dolore neuropatico, che affligge un numero rilevante di cittadini italiani.

Nella risposta all’interrogazione, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni dell’ 8 febbraio 2007, il sottosegretario di Stato per la salute Gianpaolo Patta rispondeva rilevando, tra l’altro, che la nuova Nota 4 specifica i criteri scientifici per l’utilizzo di alcuni farmaci nel dolore neuropatico, sulla base di linee guida che hanno come obiettivo quello di favorirne un impiego coerente con i principi di appropriatezza e, come per tutte le altre note, il percorso che ha portato alla stesura della Nota 4 è stato caratterizzato da un’ampia collegialità, che ha ricompreso gli esperti della Commissione tecnico-scientifica dell’AIFA e delle organizzazioni professionali più rappresentative.

A conclusione della risposta, il sottosegretario Patta, manifestava l’impegno del Ministero della salute, per quanto di propria competenza, a monitorare l’applicazione della Nota 4, anche nell’ambito dell’attività svolta dalla Commissione sulla qualità delle cure di fine vita, appena costituita.

Nella comunicazione trasmessa il Ministero della salute riferisce che l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) garantisce il monitoraggio delle prescrizioni e dei consumi dei farmaci a livello nazionale tramite l'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali (OsMED). I rapporti periodici e annuali OsMED rendono disponibili i dati relativi all'uso dei farmaci in Italia nella popolazione generale e si configurano come analisi periodiche e sistematiche dei volumi e della tipologia dei farmaci usati su tutto il territorio nazionale. I dati ricavati dall'Osservatorio permettono, quindi, di monitorare i cambiamenti nell'uso dei farmaci dovuti ad esempio ad interventi quali le Note AIFA.

Nella comunicazione si dà inoltre conto del Progetto Tracciabilità del Farmaco, attivo dal giugno 2005, che permetterà oltre che di seguire le confezioni dei farmaci nel canale distributivo anche di "tradurre" il monitoraggio dell'offerta sul territorio nazionale in informazioni preziose di tipo epidemiologico sull'andamento delle patologie più rilevanti.

Ciò premesso, il Ministero della salute osserva che, complessivamente la rilevazione e l'analisi dei dati sono processi che richiedono tempi adeguati di elaborazione e che, pertanto i dati relativi al monitoraggio dei farmaci inclusi nella nuova nota limitativa 4, entrata in vigore a gennaio 2007, non sono al momento esaustivi e analizzabili in termini di impatto sulle prescrizioni e quindi di spesa.

Da quanto detto, consegue quindi che, allo stato attuale, non è possibile quantificare con dati rappresentativi della realtà prescrittiva nazionale, il monitoraggio della spesa relativo ai farmaci in Nota 4.

 

 


Segnalazioni al Governo conseguenti a risposte rese ad atti di sindacato ispettivo

 

Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

2/00456

Interpellanza

Misuraca

Assemblea

 

23/5/2007

Gestione del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale di Caltanissetta

 

 

Con l’interpellanza in titolo si chiedevano chiarimenti in relazione all’affidamento della gestione del servizio idrico integrato in provincia di Caltanissetta, sollecitando inoltre una maggiore trasparenza per quanto attiene al reclutamento del personale da parte del soggetto gestore.

Nella risposta all’interpellanza, svolta nella seduta dell’Assemblea del 19 aprile  2007, il sottosegretario di Stato per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare, Laura Marchetti, faceva presente, in base a quanto riferito dal Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche, che la questione sollevata dall’onorevole Misuraca era stata oggetto di ricorso agli organi della giurisdizione amministrativa, definito poi in via transattiva, da parte del raggruppamento di imprese IdroBioImpianti di Pozzuoli, i quali risultano ora inseriti nel capitale azionario di Acque di Caltanissetta spa, a sua volta raggruppamento di imprese con capofila la società Aqualia, vincitrice della gara di appalto.

In relazione alla doglianza circa la variazione della compagine sociale del gestore successiva all’aggiudicazione della gara, il sottosegretario evidenziava poi che l’eventualità di tale variazione è prevista dalla convenzione tra il gestore e l’Autorità d’ambito territoriale ottimale (AATO). Il Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche ha richiesto, in relazione all’intera vicenda, all’AATO competente di essere informato sulle determinazioni che riterrà opportuno assumere, nell’interesse degli utenti.

Il sottosegretario chiariva inoltre le modalità di reclutamento del personale da parte del soggetto gestore, avvenuto attraverso modalità differenti in relazione al tipo di contratto di lavoro stipulato.

A conclusione della risposta fornita, il sottosegretario Marchetti, con riferimento ad ulteriori questioni poste dall’onorevole Misuraca nell’illustrare l’interpellanza, affermava: “Per quanto poi riguarda le domande che l’onorevole poneva, un po’ fuori testo, concernenti la privatizzazione e i pericoli di inquinamento, mi riservo personalmente, a nome del Ministero che rappresento, di approfondire e di riferire al più presto.”

 


Ministero delle infrastrutture

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

2/00450

Interpellanza

Viola

Assemblea

 

23/5/2007

Tempi di realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4

 

 

Con l’interpellanza in titolo si chiedeva quali fossero i motivi che ostacolano l’avvio della progettazione esecutiva e dei conseguenti lavori di costruzione della terza corsia dell’autostrada A4, nel tratto compreso tra Quarto d’Altino e Trieste, da parte di Autovie Venete, società concessionaria della tratta, nonché se siano previste soluzioni immediate per rendere più sicura la A4 e più scorrevole l’intenso traffico che si sviluppa, in attesa della realizzazione dell’opera.

Nella risposta all’interpellanza, svolta nella seduta dell’Assemblea del 12 aprile 2007, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture, Luigi Giuseppe Meduri, riferiva che il progetto preliminare in questione è stato approvato dall’ANAS nel 2003 e che, a seguito del recepimento di indicazioni della regione Friuli da parte del Ministero delle infrastrutture, il progetto preliminare è stato definitivamente approvato con prescrizioni dal Cipe con delibera del 18 marzo 2005. In tale delibera il CIPE ha, tra l’altro, prescritto di garantire l’armonizzazione dell’opera con la linea ferroviaria alta velocità/alta capacità nella tratta Venezia-Ronchi dei Legionari, al fine di ottimizzare le interferenze tra le due opere. Per effettuare le opportune valutazioni connesse al parallelismo tra le due opere, si è giunti, in data 13 giugno 2006, con atto di indirizzo della regione Veneto, alla definizione del tracciato per il tratto veneto compreso tra Quarto d’Altino ed il confine regionale. Per quanto riguarda la tratta ricadente nella regione Friuli, rimangono ancora in sospeso alcune problematiche legate al parallelismo tra le due opere, per la soluzione delle quali è stato istituito  un apposito tavolo tecnico presso il Ministero delle infrastrutture.

Il sottosegretario precisava altresì che relativamente agli interventi legati alla sicurezza dell’autostrada, gli stessi sono allo studio di ANAS e della società concessionaria.

Il completamento del progetto è previsto per il prossimo mese di settembre.

A conclusione della risposta fornita, il sottosegretario Meduri, affermava quindi: Il Ministero delle infrastrutture, per quanto di propria competenza, garantisce il suo pieno impegno al completamento di tutte le fasi attualmente in corso. La terza corsia, si conferma, va fatta tutta ed in tempi brevi, non avendo alcuna controindicazione di tipo politico, ponendosi esclusivamente la necessità di chiarimenti dal punto di vista finanziario e progettuale, che sono tuttavia in fase di definizione.”


 

Ministero del lavoro e della previdenza sociale

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

3/00793

Interrogazione

Satta

Assemblea

 

23/5/2007

Riconoscimento a pieno titolo della pensionabilità dell’indennità di amministrazione per i pensionati Inpdap

 

 

Con l’interrogazione in titolo si chiedeva quali provvedimenti urgenti il ministro del lavoro e della previdenza sociale intendesse adottare al fine di eliminare la sperequazione esistente tra pensionati Inps e pensionati Inpdap, derivante dalla diversa imputazione dell’indennità di amministrazione tra le voci pensionabili.

Nella risposta all’interrogazione, svolta nella seduta dell’Assemblea del 3 aprile 2007, il ministro del lavoro e della previdenza sociale, Cesare Damiano, riferiva che l’inserimento dell’indennità di amministrazione tra le voci della cosiddetta “quota A” di pensione è stato a lungo oggetto di esame da parte dell’Inpdap, il quale, al fine di acquisire un indirizzo interpretativo definitivo, ha richiesto un parere al Ministero del Lavoro e della previdenza sociale. Con nota del 17 aprile 2002, il Ministero ha ritenuto non possibile modificare la legislazione vigente attraverso una interpretazione amministrativa. Sulla base di tali indicazioni, l’Inpdap ha emanato l’informativa n. 51 del 2002 trasmessa a tutte le amministrazioni statali. Nella medesima direzione va anche la sentenza n. 62/A/2005 della Corte dei conti.

A conclusione della risposta fornita, il ministro Damiano affermava quindi: “Pertanto, l’inserimento dell’indennità di amministrazione tra le voci pensionabili nella cosiddetta “quota A”, ragionevolmente accettabile in astratto, non può che passare attraverso l’adozione di una disposizione legislativa che dovrebbe trovare comunque un’adeguata copertura finanziaria. Sarà mio impegno esaminare questa problematica.”


 

Ministero della salute

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

5/00950

Interrogazione

Cancrini

Commissione

 

23/5/2007

Specifica formazione professionale per l’esercizio dell’attività psicoterapeutica presso le ASL

 

 

Con l’interrogazione in titolo si chiedeva quale intervento il Ministro della salute volesse attuare, anche eventualmente attraverso la Conferenza Stato-regioni, al fine di far escludere dalle Convenzioni stipulate tra le ASL e le scuole di specializzazione universitaria, o istituti a tale fine riconosciuti, qualsiasi forma di pagamento da parte del tirocinante psicoterapeuta.

Nella risposta all’interrogazione, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 19 aprile  2007, il sottosegretario di Stato per la salute, Antonio Gaglione, precisato in via preliminare la competenza del Ministero dell’università e della ricerca, riferiva che quest’ultimo è a conoscenza del fatto che talune Aziende sanitarie subordinano la stipula delle convenzioni ad un corrispettivo economico e che, inoltre, alcune strutture non intendono in alcun modo concludere le suddette convenzioni. Al riguardo il Ministero dell’università e della ricerca ha confermato l’intenzione di assumere iniziative.

Il sottosegretario precisava inoltre che il decreto del Ministero dell’università e della ricerca scientifica n. 509 del 1998 ha rideterminato la disciplina concernente gli istituti che intendono richiedere il riconoscimento per l’istituzione e l’attivazione di corsi di specializzazione in psicoterapia; in particolare, il decreto in parola non indica esplicitamente le strutture del Servizio sanitario nazionale quali uniche sedi presso le quali poter svolgere i tirocini.

A conclusione della risposta fornita, il sottosegretario Gaglione, affermava quindi: “Ferma restando la titolarità della competenza nella materia in esame del citato Ministero (“dell’università e della ricerca”), si conferma la disponibilità di questa Amministrazione (“Ministero della salute”) ad una fattiva collaborazione al fine di individuare azioni congiunte da sottoporre alle valutazioni delle Regioni.”

 


Ministero dei trasporti

 

 

 

Numero e tipo atto

Primo firmatario

Sede esame

Data invio

Oggetto

2/00448

Interpellanza

Meta

Assemblea

 

23/5/2007

Funzionamento dei servizi di terra dell’aeroporto di Fiumicino e rispetto della “Carta dei diritti del passeggero”

 

 

Con l’interpellanza in titolo si chiedeva quali iniziative il ministro dei trasporti volesse adottare in relazione allo stato generale di disservizi presente presso l’aeroporto di Fiumicino.

Nella risposta all’interpellanza, svolta nella seduta dell’Assemblea del 12 aprile 2007, il sottosegretario di Stato per i trasporti, Andrea Annunziata, riferiva che le problematiche inerenti l’attività aeroportuale erano già state oggetto di discussione in una seduta della Commissione trasporti dedicata allo svolgimento di atti di sindacato ispettivo e che la medesima Commissione ha approvato una risoluzione finalizzata all’intero settore del trasporto aereo.

Anche in quella occasione il Governo aveva evidenziato le iniziative nel settore, a cominciare dall’attività di vigilanza che l’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) deve operare sull’attività del trasporto aereo. Il sottosegretario ricordava inoltre l’atto di indirizzo del Presidente del Consiglio dei ministri, Prodi, del 12 dicembre 2006 ed il successivo disegno di legge delega al Governo per la riforma del trasporto aereo nazionale che, tra l’altro, prevede la modifica del sistema sanzionatorio e la ridefinizione delle competenze dei soggetti operanti nel settore. Ricordava inoltre il contratto di programma tra il Ministero dei trasporti e l’ENAC, in fase di definizione, che individua e fissa obiettivi dell’ente, oltre a prevedere l’avvio di un sistema di monitoraggio per verificare l’efficienza dei processi individuati nella Carta dei servizi.

A conclusione della risposta fornita, il sottosegretario Annunziata, affermava quindi: “Infine, si rappresenta a questo Parlamento e a tutta l’opinione pubblica che ci ascolta la massima attenzione di questo Governo, come non mai verificatosi in questi anni, per la sicurezza e per il trasporto in genere di tutti i vettori e di tutti gli utenti.”

 


 



Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione relative al mese di maggio 2007

 

 

 

Primo firmatario

Tipo di Atto

Numero

Pag.

On.

Della Vedova

Ordine del giorno

9/1746-bis/310

 

On.

Boniver

Ordine del giorno

9/1746-bis/293

 

On

Sereni

Ordine del giorno

9/2193/4

 

On

Fasolino

Ordine del giorno

9/2193/28

 

On

Gasparri

Ordine del giorno

9/2193/10

 

On

Ranieri

Risoluzione

7/00106

 

On

Fabbri

Risoluzione conclusiva

8/00016

 

On

Forlani

Ordine del giorno

9/1287/75

 

On

Giudice

Ordine del giorno

9/1746-bis/332

 

On

Mistrello Destro

Ordine del giorno

9/1287/51

 

On

Giovanardi

Ordine del giorno

9/1746-bis/243

 

On

Migliori

Ordine del giorno

9/1746-bis/24

 

On

Borghesi

Ordine del giorno

9/2112/21

 

On

Adolfo

Ordine del giorno

9/1746-bis/224

 

On

Donadi

Ordine del giorno

9/1746-bis/276

 

On

Patarino

Ordine del giorno

9/1746-bis/8

 

On

Falomi

Ordine del giorno

9/1042/1

 

On

Maroni

Ordine del giorno

9/1746-bis/2

 

On

Di Gioia

Ordine del giorno

9/1746-bis/257

 

On

Dell’Elce

Ordine del giorno

9/1746-bis/311

 

On

Campa

Ordine del giorno

9/1287/35

 

On

Zinzi

Ordine del giorno

9/1287/79

 

On

Laganà

Ordine del giorno

9/1746-bis/93

 

On

Falomi

Ordine del giorno

9/1042/1

 

On

Nicco

Ordine del giorno

9/1042-B/1

 

On

Gozi

Risoluzione

6/00001

 

On

Di Gioia

Ordine del giorno

9/2114-B/2

 

On

Rusconi

Ordine del giorno

9/2114-B/17

 

On

Frias

Ordine del giorno

9/1746-bis/155

 

On

Giovanelli

Ordine del giorno

9/1746-bis/186

 

On

Smeriglio

Ordine del giorno

9/1746-bis/143

 

On

Raisi

Interrogazione

5/00451

 

On

Frasinetti

Interrogazione

5/00371

 

On

Frias

Interpellanza

2/00207

 

On

Franceschini

Interpellanza

2/00249

 

On

Bocciardo

Interrogazione

5/00695

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione II

 

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI

 

 

 

 

 

 

La sezione è ripartita in sottosezioni che danno conto delle nomine scadute nel periodo considerato e in quello immediatamente successivo, delle proposte di nomina presentate alle Camere per i pareri, delle nomine comunicate o meno dal Governo e infine di come i pareri espressi dalle Commissioni siano stati seguiti dal Governo in sede di nomina.


 

 

 

 

 

 

 

In evidenza a maggio

 

Nel mese di maggio sono stati nominati, conformemente ai pareri favorevoli espressi dalle Commissioni ambiente della Camera e territorio e ambiente del Senato, i presidenti di cinque importanti enti parco nazionali, spesso commissariati da lungo tempo. Si tratta di quelli dell’Aspromonte, delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, dei Monti Sibillini, d’Abruzzo, Lazio e Molise e dell’Arcipelago di La Maddalena. E’ inoltre all’esame delle stesse Commissioni la proposta di nomina di Gaetano Benedetto a presidente dell’Ente parco nazionale del Circeo, commissariato dal giugno del 2002.

 

Il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, d’intesa con il Ministro per i beni e le attività culturali e di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ha nominato, con decreto del 9 maggio 2007, il nuovo presidente dell’Istituto per il credito sportivo ICS, Andrea Cardinaletti, e i membri del consiglio di amministrazione (ad eccezione di quello designato dalla Conferenza unificata Stato-Regioni e Province autonome), conformemente al parere della Commissione finanze, espresso nella seduta del  3 maggio 2007. Nel corso di quella seduta, alcuni parlamentari hanno espresso il dubbio che la disposizione dell'articolo 1, comma 1297, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007), che prevedeva lo scioglimento degli organi dell'istituto in questione, si ponesse in contrasto con le disposizioni del Codice civile, le quali prevedono che i componenti dei consigli di amministrazione possano essere revocati per giusta causa, potendo in caso contrario, i soggetti revocati, chiedere un risarcimento. Inoltre alcuni commissari hanno osservato che il suddetto comma 1297 della legge n. 296/2006, prevedeva anche la modifica delle norme statutarie dell’istituto, modifica che poteva essere più opportunamente fatta prima di procedere alle nomine del presidente e del consiglio, tra l’altro rinnovato con un consigliere in meno. A queste considerazioni il presidente Del Mese ha risposto rilevando come non spetti alla Commissione, in sede di espressione del parere in questione, valutare la legittimità della procedura seguita dal Governo in ordine alla proposta di nomina, che è stata poi approvata dalla stessa con 19 voti a favore, 1 contrario e 5 astenuti.

 

Il Ministro per le politiche europee aveva trasmesso alle Camere, con lettera del 13 aprile 2007, la richiesta di parere parlamentare sulla nomina di Valeria Romano come amministratore del Centro nazionale di informazione e documentazione europea CIDE, carica alla quale è stata designata all’unanimità dall’assemblea generale del suddetto Centro il 26 marzo 2007, con decorrenza 1° maggio 2007.

Il comma 5 dell’art. 2 della L. n. 178/2000, che istituisce il Centro, prescrive tra l’altro che “le Commissioni parlamentari competenti per gli affari comunitari esprimono il parere (...) sulla designazione dei competenti organi direttivi del Centro da parte del Governo”.

In realtà nel caso delle nomine dei primi due amministratori del Centro, Roberto Rossi nel 2001 e Carlo Curti Gialdina nel 2002, la designazione da parte dell’assemblea del CIDE non fu seguita dalla prescritta richiesta di parere parlamentare, cosa che fu fatta rilevare a suo tempo dal Servizio per il controllo parlamentare all’allora Ministro per le politiche comunitarie. Alla scadenza del mandato di Curti Gialdina nel 2005, il Servizio si era nuovamente attivato per ricordare al suddetto Ministro la necessità della richiesta  del parere parlamentare sul nuovo amministratore del Centro, Gerardo Mombelli, designato dall'Assemblea del CIDE l'11 luglio 2005 e insediatosi il 1° settembre 2005, dopo che le Commissioni per le politiche dell’Unione europea del Senato e della Camera avevano espresso parere favorevole sulla relativa proposta di nomina il 27 e 28 luglio 2005. Mombelli si è poi dimesso dalla carica il 28 settembre 2006 (dimissioni confermate il 23 marzo 2007). Il dibattito nella XIV Commissione ha toccato anche la problematica generale dei pareri parlamentari sulle nomine, basati essenzialmente sui curricula dei candidati trasmessi dal Governo. Per approfondire la conoscenza della candidata Valeria Romano e della sorte dello stesso CIDE, destinato a concludere la propria attività entro la fine del 2007, è stato richiesto l’intervento in Commissione del ministro Bonino, che ha approfondito i temi richiesti dai commissari, intervenendo nella seduta dell’8 maggio 2007. Anche il presidente della XIV Commissione del Senato, Manzella, ha auspicato per il futuro l'adozione di procedure più penetranti di esame dei requisiti delle persone proposte per le nomine governative, sulla falsariga del sistema delle hearings, adottato nell'ambito del Parlamento europeo. Entrambe le Commissioni hanno espresso parere favorevole sulla proposta di nomina in oggetto nel mese di maggio, perfezionandone così il relativo iter.

 

Il 16 maggio 2007 le Commissione finanze delle Camere hanno espresso, quasi all’unanimità,  parere favorevole sulla proposta di nomina di Luca Enriquez a componente Commissione nazionale per le società e la borsa CONSOB, poi nominato con D.P.R. del 28 maggio 2007, in sostituzione di Carla Rabitti Bedogni, nominata componente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato AGCM. dai Presidenti delle Camere, il 3 marzo 2007.

La VI Commissione della Camera ha inoltre all’esame (insieme alla X Commissione industria del Senato) la proposta di rinnovo per un secondo mandato di Giancarlo Giannini come presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo ISVAP.

 

Giancarlo Viglione è stato nominato presidente dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici APAT, con D.P.C.M. del 17 maggio 2007 a seguito dei pareri favorevoli espressi dalle Commissioni ambiente della Camera e Territorio e ambiente del Senato. Nel dibattito in Commissione è stato affermata da alcuni parlamentari l’opportunità che Viglione, peraltro già direttore e commissario straordinario dell’agenzia, nell’assumerne la presidenza, rinunciasse all’incarico di capo di gabinetto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

 

 

 

    IN QUESTO NUMERO

 

 

-               Nel mese di maggio 2007 sono scaduti, o in scadenza, i mandati dei presidentidell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo ISVAP (in corso di riconferma), della Stazione zoologica “Anton Dohrn”, dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS e dell’Istituto nazionale di alta matematica “Francesco Severi” INDAM, oltre a quelli di un vicepresidente dell’Unione ufficiali in congedo d’Italia UNUCI, dei componenti del comitato di indirizzo e di coordinamento dell’Istituto nazionale di statistica ISTAT e a quelli del presidente (il nuovo è stato intanto nominato), del vicepresidente e dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA.

-               Nel mese di giugno 2007 sono in scadenza i mandati dei consiglieri di amministrazione dell’Istituto nazionale di economia agraria INEA e di quelli del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura CRA. Sono inoltre in scadenza gli incarichi dei commissari straordinari dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica e dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione INVALSI.

-               Sempre nel mese di giugno, sono stati nominati, a seguito della richiesta di parere parlamentare da parte del Governo, i presidenti degli enti parco nazionali dell’Aspromonte, delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna,  dei Monti Sibilini, d’Abruzzo, Lazio e Molise e dell’Arcipelago di La Maddalena, mentre è all’esame della Commissione ambiente la richiesta di parere parlamentare relativa al candidato presidente dell’Ente parco nazionale del Circeo.

-               Sono inoltre stati nominati, sempre a seguito dell’espressione del parere da parte delle Commissioni competenti, i presidenti dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA, dell’Istituto di fisica nucleare INFN, dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici APAT, dell’Istituto per il credito sportivo ICS, del Centro nazionale di informazione e documentazione europea CIDE, dell’Istituto di studi e analisi economica ISAE, oltre ad un componente della Commissione nazionale per le società e la borsa CONSOB.

-               Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato diverse nuove proroghe di incarichi di commissari straordinari di enti parco nazionali, oltre alla nomina del nuovo commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Pollino.

 

 

Sezione II

 

 

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI

 

 

 

a) Principali cariche scadute nel periodo 1° – 31/5/2007

 

 

In questa sottosezione si dà conto delle cariche scadute nel mese considerato nella presente pubblicazione.

Si specifica anche se per il rinnovo delle suddette cariche è prevista la richiesta di parere parlamentare (ex art. 1 della L. n. 14 del 24/1/1978, recante “norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici”, riguardante “istituti e (...) enti pubblici anche economici”, riassunto nella nota della sottosezione “c”, che riguarda generalmente i presidenti o comunque gli organi di vertice degli enti), o la mera comunicazione al Parlamento (ex art. 9 della suddetta L. n. 14/1978, riassunto nella nota della sottosezione “d”, che riguarda generalmente i componenti dei consigli degli enti), o se nei precedenti rinnovi è invalsa la prassi di non attivare queste procedure.

Quando mancano precise disposizioni di legge sulla procedura relativa al controllo parlamentare sulle nomine nei singoli enti, viene riportata la procedura seguita per prassi in occasione del precedente rinnovo della stessa carica, ex articoli 1 e 9 della L. 14/78.

Quando infine è lo statuto o la stessa legge istitutiva del singolo ente (o categoria di enti) a specificare norme relative al controllo parlamentare, allora se ne dà conto nella colonna relativa alla procedura di nomina.

Si ricorda per inciso, riguardo alla scadenza degli organi degli enti in questione, che il D.L. 16/5/1994, n. 293, (convertito con L. 15/7/1994, n. 444), sulla “disciplina della proroga degli organi amministrativi”, stabilisce tra l’altro che: “(…) gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti. Gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all'articolo precedente sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo. Nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili (…). Entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti. (…) I provvedimenti di nomina dei componenti di organi scaduti adottati nel periodo di proroga sono immediatamente esecutivi. (…) Decorso il termine massimo di proroga senza che si sia provveduto alla loro ricostituzione, gli organi amministrativi decadono. Tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.”


 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

1) Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo

ISVAP

Presidente

 

 

(parere parlamentare ex art. 1 L. n. 14/1978)

Giancarlo Giannini

6/5/2007

D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico

 

Il 6 maggio 2007 è scaduto il mandato del presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo ISVAP, Giancarlo Giannini. Il Consiglio dei Ministri  del 23 maggio 2007 ha avviato la procedura di riconferma di Giannini per un secondo mandato e il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, con lettera del 28 maggio 2007, ha trasmesso la relativa richiesta di parere alle Camere (si veda alla sottosezione “c”).

L’ISVAP è un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico istituito con legge 12 agosto 1982, n. 576. L'ISVAP si configura come un'autorità indipendente, dotata di autonomia giuridica, patrimoniale, contabile, organizzativa e gestionale. Sono organi dell'ISVAP il presidente, che esercita anche le funzioni di direttore generale, e il consiglio, costituito da sei componenti oltre al presidente. L'esercizio della vigilanza da parte dell'ISVAP ha per scopo la sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione e la trasparenza e la correttezza dei comportamenti delle imprese, degli intermediari e degli altri operatori del settore assicurativo, avendo riguardo alla stabilità, all'efficienza, alla competitività ed al buon funzionamento del sistema assicurativo, alla tutela degli assicurati e degli altri aventi diritto a prestazioni assicurative, all'informazione ed alla protezione dei consumatori.


 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

2) Istituto nazionale di statistica

ISTAT

Componenti del comitato di indirizzo e coordinamento

 

 

 

(non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 L. n. 14/1978)

Giorgio Alleva, Paolo Arvati,

Paola Baldi,

Roberto De Marco, Veronica De Romanis,

Mauro Fazio,

Fausto De Santis, Elisabetta Foschi, Claudio Gagliardi, Giovanni Girone, Pia Marconi, Giancarlo Morcaldo, Luigi Pacifico, Gaetano Palombelli, Daniela Primicerio, Paolo Schiavo, Carla Scoz,

Paolo Sestito, Raffaele Tecce, Olimpio Cianfarani e Maurizio Meloni

7/5/2007

D.P.C.M. su proposta dei ministri e dei rappresentanti degli organismi interessati

 

Il 7 maggio 2007 è scaduto il mandato del comitato di indirizzo e coordinamento dell’Istituto nazionale di statistica ISTAT,che èl'organo di governo del Sistema statistico nazionale, che funzioni direttive nei confronti degli uffici di statistica e delibera il Programma statistico nazionale. Il Comitato dura in carica quattro anni e i suoi membri possono essere riconfermati per non più di due volte. Oltre al Presidente dell’ISTAT, che lo presiede, il Comitato è composto da ventuno membri: dieci in rappresentanza delle amministrazioni statali, un rappresentante delle regioni, un rappresentante dell'Unione delle province italiane (Upi), un rappresentante dell'Unioncamere, tre rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), due rappresentanti di enti pubblici, il direttore generale dell’ISTAT, due esperti scelti fra i professori ordinari di ruolo in materie statistiche, economiche e affini.

Lo scorso 19 marzo 2007 era stato rinnovato il consiglio dell’ente, composto da: Maurizio Barbagli, Achille Chiappetti, Mario Pilade Chiti, Patrizia Farina, Paolo Guerrieri, Claudio Quintano e Olimpio Cianfarani. Il Consiglio programma, indirizza e controlla l'attività dell’ISTAT. In particolare, definisce le linee strategiche dell'attività dell'istituto, individua gli indicatori idonei a consentire le valutazioni di efficienza, efficacia ed economicità dei risultati ed esamina l'esito degli atti di indirizzo e programmazione. Inoltre, valuta lo stato di attuazione del programma statistico nazionale per la parte di competenza dell’ISTAT, del piano annuale e della gestione del bilancio, verifica la rispondenza dei risultati agli indirizzi impartiti e ai programmi approvati. Il consiglio è composto dal Presidente dell'Istat, che lo presiede, e da nove membri. Vi partecipa di diritto il presidente della Commissione per la garanzia dell'informazione statistica. Tre membri sono designati, tra i propri componenti, dal Comstat ed i restanti cinque sono nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri, due dei quali scelti tra i professori ordinari oppure direttori di istituti di statistica o di ricerca statistica. I componenti designati durano in carica quattro anni.

Si ricorda che il presidente dell’istituto, Luigi Biggeri, era stato nominato per un secondo mandato con D.P.R. del 27 giugno 2005.

L’Istituto nazionale di statistica è un ente di ricerca pubblico nato nel 1926 ed è il principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici. Opera in autonomia ed in interazione con il mondo accademico e scientifico. Compito istituzionale dell'ISTAT è produrre e diffondere dati sulle condizioni sociali, economiche e ambientali del Paese e i cambiamenti che avvengono in esso, con il vincolo del rispetto della privacy. Tra i suoi impegni più rilevanti, la realizzazione dei censimenti generali di popolazione e abitazioni, industria, servizi e agricoltura; all'ISTAT spetta anche l'esecuzione della maggior parte delle indagini comprese nel Programma statistico nazionale. Dal 1989 l'ISTAT svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento, assistenza tecnica e formazione all'interno del Sistema statistico nazionale (SISTAN). Il Sistema è stato istituito con il decreto legislativo 322/89 per razionalizzare la produzione e la diffusione delle informazioni e ottimizzare le risorse destinate alla statistica ufficiale. Del SISTAN fanno parte oltre all'ISTAT, gli uffici di statistica centrali e periferici delle amministrazioni dello Stato, degli enti locali e territoriali, delle camere di commercio, di altri enti e amministrazioni pubbliche, e altri enti e organismi pubblici di informazione statistica. L'istituto è inoltre coinvolto nella costruzione del sistema statistico europeo (regolamento CE 322/97).

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

3) Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia UNUCI

Vicepresidente

 

(parere parlamentare ex art. 1 L. n. 14/1978)

Piero Solaini

15/5/2007

D. M. del Ministro della difesa su designazione del presidente dell’ente in rappresentanza delle 3 Forze armate

 

Il 15 maggio 2005 sono scaduti i cinque anni dalla nomina di Piero Solaini a vicepresidente dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia UNUCI; Solaini era stato infatti nominato con D.M. del Ministro della difesa il 15 maggio 2002, a seguito dei pareri favorevoli espressi dalle Commissioni difesa delle Camere.

Si ricorda che con D.P.R. del 13 febbraio 2007, a seguito della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2007, adottata su proposta del Ministro della difesa e conformemente al parere favorevole della Commissione difesa della Camera (la corrispondente Commissione del Senato non si era espressa) era stato nominato il nuovo presidente dell’UNUCI, Giuseppe Richero, in sostituzione del suo predecessore, Pietro Muraro, recentemente scomparso.

Lo statuto dell’ente, approvato con D.P.R. dell’11 luglio 1981n. 735, stabilisce che L’UNUCI, con sede centrale in Roma, è l'associazione degli ufficiali che hanno appartenuto, con qualsiasi grado, alle Forze armate e ai corpi armati dello Stato italiano ed ha lo scopo di tutelare il prestigio degli ufficiali in congedo, aggiornarne la preparazione professionale, culturale e fisica, mantenerne solidi i vincoli con le Forze armate di appartenenza e concorrere a richieste di collaborazione in materia di rappresentanza militare degli ufficiali delle categorie in congedo nel quadro della legge 11 luglio 1978, n. 382.

Il presidente nazionale dell’UNUCI è scelto fra gli ufficiali in congedo dell'Esercito della Marina e dell'Aeronautica iscritti e dura in carica cinque anni rinnovabili.

I vicepresidenti sono scelti fra gli ufficiali iscritti all'UNUCI appartenenti rispettivamente all'Esercito, alla Marina e all'Aeronautica, in modo da rappresentare nell'ufficio di presidenza dell’ente le rispettive Forze armate, durano in carica 5 anni e possono essere confermati.

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

4) Stazione zoologica "Anton Dohrn"

Presidente

 

 

(parere parlamentare ex art. 1 L. n. 14/1978)

Giorgio Bernardi

23/5/2007

D.P.C.M. previa deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, sentite le Commissioni parlamentari competenti

 

Il 23 maggio 2007 è scaduto il secondo mandato di Giorgio Bernardi come presidente della Stazione zoologica "Anton Dohrn" di Napoli. Bernardi era stato infatti confermato con D.P.C.M. del 23 maggio 2003 adottato su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti.

La Stazione zoologica di Napoli, eretta in ente morale con regio decreto 21 ottobre 1923 e riordinata con legge 20 novembre 1982, n. 886, è un istituto scientifico speciale dotato di personalità giuridica di diritto pubblico ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’università e della ricerca. La Stazione zoologica ha per fine la ricerca scientifica nel campo della biologia marina, conduce ricerche attinenti ai problemi del territorio d'intesa con enti locali e nazionali preposti alla salvaguardia dell'ambiente e partecipa ad iniziative nazionali ed internazionali volte alla soluzione dei problemi connessi alla salvaguardia del territorio e dell'ambiente marino.

Secondo il D.Lgs n. 204 del 5 giugno 1998, “la nomina dei presidenti degli enti di ricerca, (...)  è disposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente, sentite le commissioni parlamentari competenti, fatte salve le procedure di designazione previste dalla normativa vigente per specifici enti e istituzioni. I presidenti (...) possono restare in carica per non più di due mandati.”

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

5) Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA

 

Vicepresidente

 

(parere parlamentare ex art. 1 L. n. 14/1978)

Giovanni Proietti

25/05/2007

D.M. del Ministro della difesa

Componenti del consiglio di amministrazione

 

(non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 L. n. 14/1978)

Ottavio Sarlo, Gaetano Zaffiro, Francesco Ortenzi, Sergio Cavanna,

Ivano Tiberio,

Luigi Borfiga

e Landi

25/05/2007

D.M. del Ministro della difesa

 

Il 25 maggio 2007 sono scaduti i mandati del vicepresidente Giovanni Proietti e dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA, nominati con D.M. del Ministro della difesa (per il vicepresidente ci fu anche il parere favorevole delle Commissioni difesa delle Camere) del 25 maggio 2004.

Si ricorda che il mandato del presidente uscente, Enrico Ripamonti, è scaduto il 27 aprile 2007 e, come specificato nella sottosezione “c”, è stata votata favorevolmente dalle Commissioni difesa delle Camere la proposta di nomina di Piergiorgio Crucioli a nuovo presidente dell’ente, poi nominato con D.P.R. dell’8 giugno 2007.

L’ONFA, istituita quale ente morale con R.D. 21 agosto 1937, n. 1585 e dichiarata ente pubblico con D.P.R. 19 aprile 1978, n. 243, si occupa dell’assistenza agli orfani degli ufficiali e dei sottufficiali dell'Aeronautica militare deceduti per qualunque causa in servizio o in congedo. Gli orfani assistiti dall’ente sono attualmente circa 350. L’assistenza consta in contributi per spese scolastiche, universitarie e borse di studio o nell’arruolamento volontario speciale in Aeronautica militare a sedici anni presso l'Istituto "U. Maddalena" di Cadimare per il conseguimento del diploma di scuola media superiore presso le scuole di La Spezia. Le risorse di cui l’ente dispone derivano dal sostegno dell’Aeronautica militare, da contribuzioni volontarie del personale in servizio e da donazioni.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

6) Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS

Presidente

 

 

(parere parlamentare ex art. 1 L. n. 14/1978)

Amalia Ghisani

29/5/2007

D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro del lavoro e della previdenza sociale di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze

 

Il 29 maggio 2007 è scaduto il mandato di Amalia Ghisani come presidente dell'Ente nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo ENPALS, carica a cui era stata nominata con D.P.R. del 29 maggio 2003.

La figura del presidente dell’ente è disciplinata dagli articoli 2 e 3 del D.P.R. 24 novembre 2003 n. 357 (regolamento concernente norme per l'organizzazione ed il funzionamento dell'ENPALS in attuazione dell'articolo 43, comma 1, lettera c), della L. 27 dicembre 2002, n. 289”) secondo cui, e secondo quanto previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, e successive modificazioni, il presidente è nominato ai sensi della Legge 24 gennaio 1978 n. 14, con la procedura di cui all’articolo 3 della Legge 23 agosto 1988 n. 400, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa espressione del parere parlamentare, dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

7) Istituto nazionale di alta matematica "Francesco Severi" INDAM

Presidente

 

 

(parere parlamentare ex art. 1 L. n. 14/1978)

Corrado

De Concini

30/5/2007

Eletto dal Comitato direttivo e nominato con D.P.C.M., previa deliberazione Consiglio dei ministri, su indicazione del Ministro dell’università e ricerca, sentite le Commissioni parlamentari competenti

Componenti del consiglio di amministrazione

 

 

(non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978)

C. De Concini (presidente),

P. Cannarsa e A.Volcic (vicepresidenti),

V. Ciancio,

L. M. Disanto,

S. Valli e

L. Gulino

30/5/2007

D.M. del Ministro dell'università e ricerca

(composto dal presidente, 2 vicepresidenti, 2 esperti designati dal Ministro dell’università e ricerca, 1 dal Ministro dell’economia e delle finanze, 1 dal Ministro dello sviluppo economico)

Componenti del comitato direttivo

 

(non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978)

C. De Concini (presidente),

N. Bellomo,

P. Cannarsa,

M. Cornalba,

P. Marcati,

E. Sernesi,

A. Volcic

30/5/2007 

Eletti dai rappresentanti dei docenti universitari di discipline matematiche e nominati con D.M. del Ministro dell'università e ricerca

 

Il 5 maggio 2007 sono scaduti gli incarichi degli organi di vertice dell’Istituto nazionale di alta matematica "Francesco Severi" INDAM, i cui fini,elencati nel decreto del presidente del 21 settembre 2006, recante il regolamento generale di organizzazione dell’istituto, (G.U. n. 234 del 7 ottobre 2006), sono principalmente la promozione, la formazione e il perfezionamento dei ricercatori di matematica, lo svolgimento di ricerche di matematica pura ed applicata, curando anche il trasferimento delle conoscenze alle applicazioni tecnologiche, ed il mantenimento dei contatti con la ricerca matematica internazionale. Lo stesso regolamento stabilisce che il presidente dell'istituto è eletto dal comitato direttivo e nominato secondo le disposizioni di cui all’art. 6, comma 2, del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204; il comitato direttivo è nominato con decreto del Ministero dell’università e della ricerca ed è costituito da sette membri eletti per un quadriennio fra i docenti universitari di discipline matematiche secondo le disposizioni di apposito regolamento, nonché dai Direttori dei Gruppi nazionali di ricerca, e il consiglio di amministrazione è nominato per un quadriennio con decreto del Ministero dell’università e della ricerca, ed è composto dal presidente dell'Istituto, che lo presiede, dai due vice presidenti dell'istituto, da due esperti, uno almeno dei quali sia un esperto di diritto amministrativo, designati dal Ministero dell’università e della ricerca, da un rappresentante del Ministro dell’economia e delle finanze e da un rappresentante del Ministro dello sviluppo economico.

 

 

b) Principali cariche in scadenza nel periodo

1° – 30/6/2007

 

 

In questa sottosezione si dà conto delle cariche in scadenza nel mese successivo a quello considerato nella presente pubblicazione

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

1) Istituto nazionale di economia agraria INEA

Componenti del consiglio di amministrazione

 

(comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978)

Matteo Antonicelli, Girolamo Valenza, Domenico Barrile, Vasco Boatto

10/06/2007

D. M. Ministro politiche agricole di cui designati dalla Conferenza Stato-regioni

 

Il 10 giugno 2007 scadrà il mandato dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale di economia agraria (INEA).

Si ricorda che il 22 settembre 2006 il Consiglio dei ministri aveva nominato presidente dell’istituto, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni agricoltura della Camera e del Senato, Lino Carlo Rava.

L’INEA, istituito con regio decreto 10 maggio 1928, n. 1418 e riordinato con il D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 454, è un ente di ricerca di diritto pubblico sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dotato di autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria, facente parte del sistema statistico nazionale (SISTAN), ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322. L'istituto, svolge attività di ricerca socioeconomica in campo agricolo, agroindustriale, forestale e della pesca, in ambito nazionale, comunitario ed internazionale, al fine di concorrere all'elaborazione delle linee della politica relativa a questi ambiti. L'INEA presenta annualmente al Ministro un rapporto sullo stato dell'agricoltura, realizza indagini ed analisi sull'impatto delle politiche agricole, agroalimentari e del mondo rurale, e svolge funzioni di supporto all'applicazione delle relative politiche, nell'interesse delle regioni,  delle province autonome e delle altre pubbliche amministrazioni.

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

2) Consiglio per la ricerca e la sperimenta-zione in agricoltura CRA

Componenti del consiglio di amministrazio-ne

 

(comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978

Daniele Bassi,

Italo Blotti,

Maria Grazia Mammuccini, Enrico Martinoli, Salvatore Tudisca, Vito Viviano, Giancarlo Cargioli

27/6/2007

 

D.M. Ministro delle politiche agricole

(3 designati dalla Conferenza Stato-Regioni, 2 dal Ministro delle politiche agricole e 2 dal Ministro dell’università e ricerca)

 

Il 27 giugno 2007 giungerà a scadenza il mandato del consiglio di amministrazione del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura CRA, ente nazionale di ricerca e sperimentazione, istituito dal D.Lgs 29 ottobre 1999, n. 454, con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale, ittico e forestale, con personalità giuridica di diritto pubblico e posto sotto la vigilanza del Ministero delle politiche agricole e forestali. Si ricorda che la nomina del presidente del CRA, Romualdo Coviello, era stata deliberata dal Consiglio dei Ministri il 1° dicembre 2006, su proposta del Ministro delle politiche agricole, sentite le Commissioni parlamentari competenti, che peraltro non avevano espresso il relativo parere. Il Consiglio di amministrazione è composto, oltre che dal presidente, da sette esperti di alta qualificazione amministrativa, contabile o scientifica, nominati dal Ministro delle politiche agricole e forestali. Tre dei componenti sono designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e uno dal Ministro dell’università e della ricerca.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

3) Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica

(Ex Istituto nazionale di documentazione per l’innovazione e la ricerca educativa INDIRE)

Commissari straordinari

 

 

(non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978)

Onorato Grassi, Flaminio Galli e Leopolda Boschetti

30/6/2007

(o fino alla costituzione degli organi della nuova Agenzia)

D.P.C.M. su proposta del Ministro della pubblica istruzione

 

Il 30 giugno 2007 scadrà il mandato dei commissari straordinari, Onorato Grassi, Flaminio Galli e Leopolda Boschetti, della nuova Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, nominati con D.P.C.M. del 10 gennaio 2007, adottato su proposta del Ministro della pubblica istruzione e a norma della legge finanziaria per il 2007 e della circolare n. 76 del 28 dicembre 2006 dello stesso Ministro, allo scopo di facilitare e rendere efficace il subentro dell'Agenzia stessa nelle funzioni e nei compiti svolti dagli Istituti regionali di ricerca educativa IRRE e dall’Istituto nazionale di documentazione per l’innovazione e la ricerca educativa INDIRE. Uno dei tre commissari, Onorato Grassi, è stato anche l’ultimo presidente dell’INDIRE, carica a cui era stato nominato con D.P.R. del 25 ottobre 2005.

 

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data scadenza

Procedure di nomina

4) Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione INVAlSI

Commissari straordinari

 

 

(non ci fu comunicazione al Parlamento ex art. 9 della L. 14/1978)

Piero Cipollone, Elena Ugolini e Paola Germana Reggiani Gelmini

30/6/2007

(o fino

all'

insediamento dei nuovi organi di amministra-zione)

D.P.C.M. su proposta del Ministro della pubblica istruzione

 

Il 30 giugno 2007 scadrà anche il mandato dei commissari straordinari, Piero Cipollone, Elena Ugolini e Paola Germana Reggiani Gelmini dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione INVAlSI, nominati ai sensi del comma 615 dell'art. 1 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006, con D.P.C.M. del 10 gennaio 2007. Ai commissari straordinari sono conferiti i poteri, di ordinaria e straordinaria amministrazione, già spettanti agli organi dell'istituto.

L’INVALSI è un ente di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico ed autonomia amministrativa, contabile, patrimoniale, regolamentare e finanziaria, riordinato con il D.Lgs. n. 286 del 19 novembre 2004. Al fine di potenziare la qualificazione scientifica nonché l'autonomia amministrativa dell'INVALSI, la legge finanziaria 2007 (n. 296/2006), all’art. 1, commi 612-615, ha modificato alcune norme del suddetto D.Lgs. n. 286/2004, che disciplinano l'organizzazione interna e le competenze dell'istituto. La legge n. 1 dell'11 gennaio 2007 ha inoltre ridefinito il ruolo dell'INVALSI relativamente agli esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.

 

 

c) Proposte di nomina presentate per il parere e monitoraggio delle successive nomine governative

 

 

 

 

In questa sottosezione sono riportati i pareri parlamentari su nomine espressi dalle Commissioni competenti, o ancora pendenti, nel periodo in esame, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, e si monitora il seguito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari da parte del Governo in sede di nomina.

 

La L. 14/1978 recante “norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, stabilisce, tra l’altro, dall’art. 1 all’art. 8, che “il Presidente del Consiglio dei ministri, il Consiglio dei ministri ed i singoli ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare (…). Il parere parlamentare è espresso dalle Commissioni permanenti competenti per materia delle due Camere ed è motivato anche in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione da perseguire. (…) L'organo cui compete la nomina, la proposta o la designazione può provvedere, trascorsi i termini stabiliti dai regolamenti delle due Camere, anche se non sia stato reso il parere delle Commissioni. (…) La richiesta di parere da parte del Governo deve contenere la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intendono perseguire nell'istituto o ente pubblico. (…) Qualora, a seguito del parere espresso da una o entrambe le Commissioni, il Governo ritenga di procedere a nomine, proposte o designazioni diverse da quelle indicate nella richiesta di parere, si applica la procedura prevista negli articoli precedenti. La stessa procedura si applica altresì per la conferma di persona in carica, anche nel caso in cui nei confronti della stessa sia già stato espresso il parere del Parlamento. La conferma non può essere effettuata per più di due volte.”

 

Le richieste di parere parlamentare su proposte di nomina trasmesse dal Governo, sono poi assegnate alle Commissioni competenti per l’esame ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento della Camera, che stabilisce che: “nei casi in cui il Governo sia tenuto per legge a richiedere un parere parlamentare su atti che rientrano nella sua competenza, il Presidente della Camera assegna alla Commissione competente per materia la relativa richiesta, e ne dà notizia all'Assemblea nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa. In periodo di aggiornamento dei lavori della Camera, il Presidente della Camera può differire l'assegnazione della richiesta di parere, tenuto conto del termine previsto dalla legge per l'adozione dell'atto da parte del Governo. (…) In ordine ad atti di nomina, proposta o designazione, la Commissione delibera il parere nel termine di venti giorni dall’assegnazione, prorogabile una sola volta, per non più di dieci giorni, dal Presidente della Camera. (…) Il parere è comunicato al Presidente della Camera, che lo trasmette al Governo.”


 

Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

1) Ente parco nazionale dell'

Aspromonte

Presidente

Leo Autelitano

13/3/2007

 

 

 

 

 

 

13/3/2007

VIII Ambiente (Camera):

favorevole, espresso il 3/4/2007

 

XIII Territorio e ambiente

(Senato):

non espresso

4/5/2007

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare d'intesa con le regioni interessate

2) Ente parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

Presidente

Luigi Sacchini

13/3/2007

 

 

 

 

 

 

13/3/2007

VIII Ambiente (Camera):

favorevole, espresso il 3/4/2007

 

XIII Territorio e ambiente

(Senato):

non espresso

4/5/2007

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare d'intesa con le regioni interessate

3) Ente parco nazionale dei Monti Sibillini

Presidente

Massimo Marcaccio

13/3/2007

 

 

 

 

 

 

13/3/2007

VIII Ambiente (Camera):

favorevole, espresso il 3/4/2007

 

XIII Territorio e ambiente

(Senato):

non espresso

4/5/2007

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare d'intesa con le regioni interessate

 

Con decreti del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d’intesa con le regioni interessate, del 4 maggio 2007, sono stati nominati i presidenti di tre enti parco nazionali da tempo commissariati, quelli dell’Aspromonte, delle Foreste Casentinesi e dei Monti Sibillini. Il 3 aprile 2007 l’VIII Commissione ambiente della Camera aveva espresso parere favorevole sulle candidature, su cui non si era invece espressa la Commissione territorio e ambiente del Senato. Si ricorda che il primo di questi enti era commissariato dal 14 dicembre 2004, il secondo dal 24 marzo 2004 e il terzo dal 14 giugno 2004.

Gli enti parco sono disciplinati dalla legge n. 394 del 6 dicembre 1991, hanno personalità di diritto pubblico, sede legale ed amministrativa nel territorio del parco e sono sottoposti alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

4) Opera nazionale per i figli degli aviatori

ONFA

Presidente

Piergiorgio Crucioli

16/4/2007

 

 

 

 

 

17/4/2007

IV Difesa

(Camera):

favorevole, espresso il 16/5/2007

 

IV Difesa

(Senato):

favorevole, espresso l’8/5/2007

Nomina deliberata dal Consiglio dei ministri il 23/5/2007, in attesa di essere perfezionata con D.P.R.*

D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della difesa

* Si anticipa che la nomina di Crucioli è stata perfezionata con D.P.R. dell’8/6/2007

 

Il Consiglio dei ministri del 23 maggio ha deliberato, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni difesa delle Camere, la nomina del nuovo presidente, Piergiorgio Crucioli, dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA; si anticipa che la nomina di Crucioli è stata perfezionata con D.P.R. dell’8 giugno 2007. Come riportato nella sottosezione “a”, il mandato del precedente presidente, Enrico Ripamonti, era scaduto il 27 aprile 2007. Nella stessa sottosezione si è anche dato conto della scadenza, il 25 maggio 2007, dei mandati del vicepresidente Giovanni Proietti e dei componenti del consiglio di amministrazione dell’ente.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

5) Istituto nazionale di fisica nucleare INFN

Presidente

Roberto Petronzio

16/4/2007

 

 

 

 

 

 

17/4/2007

VII Cultura

(Camera):

favorevole, espresso il 3/5/2007

 

 

VII Istruzione

(Senato):

favorevole, espresso il 9/5/2007

 

Nomina deliberata dal C.d.M. dell’

11/5/2007

D.P.C.M. previa designazione del consiglio direttivo dell’istituto e deliberazione del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’università e ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti

 

Il Consiglio dei ministri dell’11 maggio 2007, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, ha deliberato la riconferma di Roberto Petronzio a presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare INFN,

conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni cultura della Camera e istruzione del Senato. Petronzio era stato nominato una prima volta con D.P.C.M. del 14 maggio 2004.

Il consiglio direttivo dell’INFN, nella riunione del 24 novembre 2006, aveva designato, con la prescritta maggioranza dei due terzi, Petronzio per un secondo mandato presidenziale, comunicando la decisione al Ministro dell’università e della ricerca; su proposta di quest’ultimo, il Consiglio dei Ministri deliberava, nella seduta del 5 aprile 2007, l’avvio della procedura di riconferma del presidente, secondo il dettato dall’art. 6 del D.Lgs. 5 giugno 1998, n. 204.

Il presidente ha la rappresentanza legale dell'istituto, ne assicura l'unitarietà dell'indirizzo scientifico e gestionale e viene scelto fra i professori universitari ordinari delle discipline fisiche o fra i dirigenti di ricerca dell'istituto o fra gli esperti delle discipline stesse di fama internazionale, dura in carica tre anni e può essere confermato solo per il successivo triennio.

Il consiglio direttivo esercita le funzioni di indirizzo scientifico e di gestione sulla base degli indirizzi generali determinati dai piani pluriennali. I rappresentanti del Ministero dell'università e della ricerca, del Ministero dello sviluppo economico, del CNR e dell'ENEA, al pari dei componenti del consiglio eletti dal personale INFN, durano in carica tre anni e possono essere confermati consecutivamente per un solo triennio

L’Istituto nazionale di fisica nucleare, istituito l'8 agosto 1951, è l'ente dedicato allo studio dei costituenti fondamentali della materia e svolge attività di ricerca, teorica e sperimentale, nel campo della fisica subnucleare, nucleare e astroparticellare, in stretta collaborazione con il mondo universitario.

L'istituto promuove il trasferimento delle competenze, delle metodologie e delle tecniche strumentali sviluppate nell'ambito della propria attività verso campi di ricerca quali la medicina, i beni culturali e l'ambiente. L'attività dell'INFN si basa su due tipi di strutture di ricerca complementari: le sezioni e i laboratori nazionali. Le 19 sezioni hanno sede in dipartimenti universitari e realizzano il collegamento diretto tra l'istituto e le università. I quattro laboratori, con sede a Catania, Frascati, Legnaro e Gran Sasso, ospitano grandi apparecchiature e infrastrutture messe a disposizione della comunità scientifica nazionale e internazionale.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni

parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

6) Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici

APAT

Presidente

Giancarlo Viglione

16/4/2007

 

 

 

 

 

 

17/4/2007

VIII Ambiente

(Camera):

favorevole, espresso il 9/5/2007

 

VIII Territorio e ambiente

(Senato):

favorevole, espresso il 9/5/2007

 

Nomina deliberata dal Cdm del 17/5/2007

D.P.C.M. su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

 

Il Consiglio dei ministri del 17 maggio 2007 ha approvato, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il decreto del Presidente del Consiglio concernente la nomina di Giancarlo Viglione a presidente dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici APAT.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento aveva trasmesso, con lettera del 12 aprile 2007, la richiesta di parere parlamentare sulla suddetta proposta di nomina, su cui le Commissioni ambiente e territorio delle Camere si sono espresse favorevolmente.

L'agenzia, istituita dall'art. 38 del D.Lgs n. 300 del 30 luglio 1999, svolge compiti e attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo, e nasce dalla fusione tra l'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente (ANPA) ed il Dipartimento per i servizi tecnici nazionali della Presidenza del Consiglio dei ministri, secondo il dettato normativo contenuto nel D.P.R. n. 207 dell’8 agosto 2002.

L'APAT ha autonomia tecnico-scientifica e finanziaria, ed è sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed al controllo della Corte dei Conti ed opera sulla base di un programma triennale, aggiornato annualmente, che determina obiettivi, priorità e risorse, in attuazione delle direttive del suddetto Ministero, svolgendo anche attività di collaborazione, consulenza, servizio e supporto alle altre pubbliche amministrazioni, definite con apposite convenzioni.

Con D.L. del 3 ottobre 2006 n. 262 art. 20, convertito in L. 24 novembre 2006 n. 286, art. 2, co. 109, l’APAT è diventato persona giuridica di diritto pubblico e ordinamento autonomo, dotato di autonomia tecnico-scientifica, regolamentare, organizzativa, gestionale, patrimoniale finanziaria e contabile. Per garantire senza soluzioni di continuità il funzionamento dell'agenzia, in attesa della composizione degli organi di amministrazione e dell’adozione del nuovo statuto, il Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto del 19 ottobre 2006, aveva nominato Giancarlo Viglione, già direttore generale dell’APAT dal 12 luglio 2006, commissario straordinario dell’agenzia, con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione.

 



Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

7) Ente parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Presidente

Giuseppe Rossi

16/4/2007

 

 

 

 

 

 

12/4/2007

VIII Ambiente

(Camera):

favorevole, espresso il 9/5/2007

 

XIII

Territorio e ambiente

(Senato):

favorevole, espresso il 18/4/2007

31/5/2007

D. M. del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare d’intesa con le regioni interessate

8) Ente parco nazionale arcipelago di

La Maddalena

Presidente

Giuseppe Bonanno

16/4/2007

 

 

 

 

 

 

12/4/2007

VIII Ambiente

(Camera):

favorevole, espresso il 9/5/2007

 

XIII

Territorio e ambiente

(Senato)

favorevole, espresso il 18/4/2007

31/5/2007

D. M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare d'intesa con la regione Sardegna

 

Il 31 maggio 2007 il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d’intesa con le regioni interessate, ha nominato i due nuovi presidenti, Rossi e Bonanno, degli Enti parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e dell’Arcipelago di La Maddalena, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni ambiente dalla Camera e territorio e ambiente del Senato. Rossi era commissario straordinario dell’Ente parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise dal 12 giugno 2006, incarico in cui aveva sostituito Domenico Lupoi che lo deteneva dal 15 marzo 2006 (l’ultimo presidente di quest’ente parco, Fulco Pratesi, era stato nominato con il 18 aprile 2000), mentre Bonanno era commissario straordinario dell’Ente parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena dal 15 dicembre 2006 (il cui ultimo presidente, Gianfranco Cualbu, era stato nominato il 20 febbraio 2002).

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

9) Istituto per il credito sportivo

ICS

Presidente

Andrea Cardinaletti

17/4/2007

 

 

 

 

 

 

17/4/2007

VI Finanze

(Camera):

favorevole, espresso il 3/5/2007

 

 

VI Finanze

(Senato)

favorevole, espresso il 19/4/2007

Il presidente e i componenti del Cda, sono stati nominati con D.M. del 9/5/2007.

D.M. del Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, d’intesa con il Ministro per i beni e le attività culturali e di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze

 

Il presidente, Andrea Cardinaletti, e i membri del consiglio di amministrazione (ad eccezione di quello designato dalla Conferenza unificata Stato-Regioni e Province autonome, che sarà nominato con successivo decreto) dell’Istituto per il credito sportivo ICS, sono stati nominati con decreto del Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, di intesa con il Ministro per i beni e le attività culturali e di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il 9 maggio 2007.

La relativa richiesta di parere parlamentare era stata trasmessa al Parlamento con lettera del 13 aprile 2007 dal Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, d’intesa con il Ministro per i beni e le attività culturali e con l’accordo del Ministro dell’economia e delle finanze, contestualmente alla comunicazione  che gli altri componenti di nomina governativa del consiglio di amministrazione dell’istituto erano Giovanni Sernicola, designato dal Ministro dell’economia e delle finanze e Franco Coviello, designato dal Ministro per i beni e le attività culturali.

L'istituto, fondato con legge del 24 dicembre 1957, n. 1295 è, ai sensi dell’articolo 151 del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385, un ente pubblico con personalità giuridica, gestione autonoma e sede legale in Roma che, ai sensi dell’articolo 4, comma 14 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, opera nel settore del credito per lo sport e le attività culturali, erogando mutui a medio e lungo termine per la costruzione, l'ampliamento, l'attrezzatura ed il miglioramento di impianti sportivi, compresa l’acquisizione delle relative aree, nonché per l'acquisto di immobili da destinare ad attività sportive.

Le modalità di nomina del consiglio di amministrazione dell’ICS e del suo presidente sono recentemente state modificate dall’art. 11-sexies del D.L. 8 febbraio 2007 n. 8 (di modifica alla legge 27 dicembre 2006, n. 296), recante “misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche, nonché norme a sostegno della diffusione dello sport e della partecipazione gratuita dei minori alle manifestazioni sportive”, articolo aggiunto dalla legge di conversione n. 41 del 4 aprile 2007, che stabilisce che: “(...) il consiglio di amministrazione dell’istituto è composto da un membro designato dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal ministro delegato, da un membro designato dal Ministro dell’economia e delle finanze e da un membro designato dal Ministro per i beni e le attività culturali, tra i quali è scelto il presidente, nonché da un membro designato in rappresentanza delle regioni e delle autonomie locali, da un membro designato dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a., da un membro designato dalla giunta nazionale del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e da tre membri designati dai restanti soggetti partecipanti al capitale dell’Istituto”.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

10) Centro nazionale di informazione e di documentazione europea

CIDE

Amministratore

Valeria Romano

17/4/2007

 

 

 

 

 

17/4/2007

 

 

 

 

XIV Politiche dell’unione europea

(Camera):

favorevole, espresso il 17/5/2007

 

XIV Politiche dell’unione europea

(Senato):

Favorevole, espresso il 2/5/2007

Designata dall’ Assemblea generale del Centro il 26/3/2007 (con decorrenza 1° maggio 2007)

Designato dall’ Assemblea generale e si insedia dopo l’espressione del parere parlamentare richiesto dal Ministro per le politiche europee

 

Il Ministro per le politiche europee ha trasmesso alle Camere, con lettera del 13 aprile 2007, la richiesta di parere parlamentare su Valeria Romano come amministratore del Centro nazionale di informazione e documentazione europea CIDE, carica alla quale essa è stata designata all’unanimità dall’assemblea generale del suddetto centro, il 26 marzo 2007, con decorrenza 1° maggio 2007.

Il precedente amministratore del centro, Gerardo Mombelli, che era stato designato dall'Assemblea del CIDE l'11 luglio 2005 e si era insediato il 1° settembre 2005, si è dimesso il 28 settembre 2006 (dimissioni confermate il 23 marzo 2007).

Il Centro nazionale di informazione e documentazione europea CIDE, previsto dalla legge 23 giugno 2000, n. 178, è stato costituito, con contratto tra la Repubblica italiana e l’Unione europea, nella forma di gruppo europeo di interesse economico (GEIE) e svolge attualmente la propria attività sulla base del regolamento interno approvato dall’assemblea generale del CIDE.

Il CIDE promuove la creazione di un sistema italiano integrato di informazione e documentazione sull’Unione europea, perseguendo obiettivi come l’accrescimento della visibilità e della trasparenza della realtà politico-istituzionale dell’Unione, promuovendo l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni e alle politiche dell’UE e favorendo la consapevolezza della comune cittadinanza europea, la realizzazione di programmi di diffusione dell’informazione e documentazione europea destinati ai cittadini, la formazione del personale per la diffusione e la gestione della documentazione comunitaria, la coordinazione, razionalizzazione e integrazione di attività di documentazione, ricerca, studio anche attraverso una serie di convenzioni con altri centri di informazione, studio e documentazione in Italia o nell’UE, esercitando la funzione di raccordo nazionale delle reti di informazione comunitaria, nel rispetto della loro autonomia, promuovendo rapporti di collaborazione con altre istituzioni ed organi comunitari, con lo Stato, le regioni, le province ed i comuni, con la società civile ed il mondo del lavoro, gestendo spazi espositivi e organizzando o collaborando in varie forme ad eventi su temi di attualità europea, promuovendo campagne nazionali di informazione e comunicazione sui principali sviluppi della costruzione europea. Il Centro, insieme agli istituti consimili costituiti in Francia e Portogallo, è ora in fase di chiusura per decisione comunitaria.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

11) Commissione nazionale per le società e la borsa

CONSOB

Componente

Luca Enriques

7/5/2007

VI Finanze (Camera) Favorevole, espresso il 16/5/2007

 

VI Finanze (Senato) Favorevole, espresso il 16/5/2007

Nomina deliberata dal Consiglio dei ministri del 24/5/2007 e perfezionata con D.P.R. 28/5/2007

DPR adottato su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri previa deliberazione del Consiglio stesso

 

Il Consiglio dei ministri del 24 maggio 2007 ha deliberato, su proposta del Presidente del Consiglio, la nomina di Luca Enriques a componente della Commissione nazionale per le società e la borsa CONSOB, sul cui nominativo si sono espresse le competenti Commissioni finanze delle Camere. La nomina è stata poi perfezionata con decreto del Presidente della Repubblica del 28 maggio 2007.

Il 16 maggio 2007 le Commissione finanze delle Camere hanno espresso parere favorevole sulla proposta di nomina in questione, su cui hanno concordato anche quasi tutti gli esponenti dell’opposizione.

Enriquez viene a sostituire la commissaria Carla Rabitti Bedogni che, poco prima dello scadere del suo mandato è stata nominata, con determinazione dei Presidenti delle Camere del 3 marzo 2007, componente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato AGCM.

Il presidente e i 4 commissari della CONSOB sono nominati per 5 anni rinnovabili una volta con D.P.R. emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri previa deliberazione del Consiglio stesso, previa espressione del parere da parte delle Commissioni finanze delle Camere, secondo l’art. 1 della L. 14/1978. Attualmente il presidente è Lamberto Cardia, nominato il 30 giugno 2003, e gli altri commissari in carica sono: Paolo Di Benedetto, nominato sempre il 30 giugno 2003 (il suo mandato scadrà quindi con quello del presidente il 30 giugno 2008), Vittorio Conti, nominato il 21 luglio 2006 (scadrà il 21 luglio 2011) e Michele Pezzinga, nominato il 15 dicembre 2006 (scadrà il 15 dicembre 2010).

La CONSOB, istituita con la legge 7 giugno 1974, n. 216, è un'autorità amministrativa indipendente, dotata di personalità giuridica e piena autonomia dalla legge 281 del 1985, la cui attività è rivolta alla tutela degli investitori, all'efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato mobiliare italiano.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

12) Istituto di studi e analisi economica ISAE

Presidente

Alberto Majocchi

9/5/2007

 

 

 

 

 

 

9/5/2007

 

V Bilancio (Camera)

favorevole, espresso il 17/5/2007

 

 

V Bilancio

(Senato),

favorevole, espresso il 30/5/2007

Nomina deliberata dal consiglio dei Ministri il 5/6/2007

D.P.C.M. previa deliberazione  del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti

 

 

Il presidente dell’Istituto di studi e analisi economica ISAE, Majocchi è stato nominato, con D.P.C.M. previa deliberazione  del Consiglio dei ministri del 5 giugno 2007, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti, per un secondo mandato di quattro anni. Il 17 maggio la Commissione bilancio della Camera aveva espresso all’unanimità parere favorevole sulla proposta di rinnovo dell’incarico di Majocchi  (il cui primo mandato era scaduto il 28 marzo 2007), e altrettanto aveva fatto la corrispondente Commissione del senato il 30 maggio 2007. 

L'ISAE, istituito con D.P.R. n. 374 del 28 settembre 1998, è un ente pubblico dotato di autonomia che effettua studi, indagini statistiche, previsioni macro e microeconomiche in ambito italiano e internazionale, utili per le decisioni di politica economica e sociale del Governo, del Parlamento e delle pubbliche amministrazioni.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

13) Ente Parco Nazionale del Circeo

Presidente

Gaetano Benedetto

29/5/2007

 

 

 

 

29/5/2007

VIII Ambiente (Camera),

non espresso

 

XIII Territorio e ambiente

(Senato)

non espresso

 

 

Non nominato

D.M. del Ministro dell'ambiente d'intesa con la regione interessata

 

Il 29 maggio è stata assegnata alla Commissione ambiente della Camera la proposta di nomina di Gaetano Benedetto a presidente dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, ente che dal 20 giugno 2002 è affidato al commissario straordinario Salvatore Bellassai.

 


Ente

Carica di riferimento

Titolari designati

Data annuncio

Parere

espresso  dalle Commissioni parlamentari

Esito parere

(data nomina)

Procedura di nomina

14) Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo

ISVAP

Presidente

Giancarlo Giannini

29/5/2007

 

 

 

29/5/2007

VI Finanze (Camera),

non espresso

 

X Industria

(Senato)

non espresso

 

 

Non nominato

D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico

 

Come riportato nella sottosezione “a”, il 6 maggio 2007 è scaduto il primo mandato di Giancarlo Giannini a presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo ISVAP; con lettera del 28 maggio 2007 il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali ha trasmesso la richiesta di riconferma di Giannini per un secondo mandato.


 

d) Comunicazioni di nomine effettuate

(per le quali non viene richiesta l’espressione del parere)

 

In questa sottosezione sono riportate le nomine che il governo comunica al Parlamento sempre ai sensi della legge 24 gennaio 1978, n. 14 che, all’art. 9, stabilisce che “le nomine, le proposte o designazioni degli altri amministratori degli istituti ed enti di cui al precedente articolo 1 effettuate dal Consiglio dei ministri o dai ministri, devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni devono contenere l’esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominate o designate con l’indicazione degli altri incarichi che eventualmente abbiano ricoperto o ricoprano”.

 

Ente

Carica di riferimento

Titolari della carica

Data annuncio Camera

Data nomina

Procedure di nomina

1) Ente parco nazionale dell'Aspromonte

Commissario straordinario

Giuseppe Graziano

10/5/2007

30/3/2007

 

(decorrenza 1°/4/2007)

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

2) Ente parco nazionale del Vesuvio

Commissario straordinario

Amilcare Troiano

10/5/2007

30/3/2007

 

(decorrenza 8/4/2007)

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

3) Ente parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

Commissario straordinario

Aldo Cosentino 

 

(subcommissario Massimo Avancini)

10/5/2007

30/3/2007

 

(decorrenza 1°/4/2007)

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

4) Ente parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Commissario straordinario

Giuseppe Rossi

10/5/2007

30/3/2007

 

(decorrenza 1°/4/2007)

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

5) Ente parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano

Commissario straordinario

Giuseppe Tarallo

29/5/2007

4/5/2007

 

(decorrenza 1°/5/2007)

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

6) Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Commissario straordinario

Stefano Allavena

29/5/2007

4/5/2007

 

(decorrenza 2/5/2007)

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

7) Ente parco nazionale del Pollino

Commissario straordinario

Domenico Pappaterra

29/5/2007

7/5/2007

D.M. del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

 

1), 2), 3) e 4) Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettere del 4 maggio 2007, ha comunicato le proroghe degli incarichi dei commissari straordinari degli enti parco nazionali delle Foreste Casentinesi, dell’Aspromonte (i presidenti di questi due enti parco sono poi stati nominati il 4 maggio 2007, come riportato nella sottosezione “c”), d’Abruzzo, Lazio  Molise (il cui presidente è stato nominato il 31 maggio 2007) e del Vesuvio. Amilcare Troiano era stato nominato commissario di quest’ultimo ente parco con D.M. del 15 dicembre 2006, con decorrenza 9 dicembre 2006, e ne era stato precedentemente nominato presidente il 24 ottobre 2001.

 

5), 6) e 7) Con lettere del 15 maggio 2007, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha comunicato le proroghe degli incarichi dei commissari straordinari degli enti parco nazionali del Cilento e Vallo di Diano e del Gran Sasso e Monti della Laga, “nelle more dell’individuazione dei nominativi a cui affidare gli incarichi di presidente”, oltre alla nomina di Domenico Pappaterra a commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Pollino, di cui il ministro dispone contestualmente la revoca del mandato del presidente Francesco Fino (che era in carica dal 9 ottobre 2002) e lo scioglimento del consiglio direttivo (nominato il 14 ottobre 2003), a causa, come affermato nel decreto, della “riscontrata sussistenza di gravi e dimostrati elementi di anomalia e malfunzionamento che hanno gravemente compromesso il corretto e legittimo svolgimento delle attività preordinate al conseguimento delle finalità istituzionali dell’ente”.

 

Si anticipa che con lettera del 21 maggio 2007, annunciata il 4 giugno 2007, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ha comunicato la nomina, dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti INRAN, effettuata con D.M. del 17 maggio 2007. Il consiglio risulta quindi composto, oltre che dal presidente dell’INRAN Carlo Cannella, già nominato con  D.P.C.M. del 7 marzo 2007, da Angelo Colombo, Annibale Oreste Campopiano (designati dalla Conferenza Stato-Regioni e Province autonome), Francesco Pugliese e Francesco Emilio Borrelli (designati dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali).

L'INRAN, istituito dall’art.11 del D.Lgs n. .454 del 1999, è un ente pubblico di ricerca che si occupa di alimenti e nutrizione, coniugando l’attività di ricerca con l’attività di informazione ed educazione del consumatore.

 

Come riportato nel numero di novembre del presente notiziario, il 19 novembre 2006 era scaduto il mandato dei componenti del consiglio di amministrazione del Banco nazionale di prova delle armi da fuoco portatili e per le munizioni commerciali. Il consiglio è stato rinnovato con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 21 marzo 2007, non ancora comunicato al Parlamento come previsto dall’art. 9 della L. n. 14/1978, ed è composto da: Vincenzo Correggia (rappresentante del Ministero dello sviluppo economico), Pietro Giovanni Maggi (rappresentante del Ministero della difesa), Pierangelo Pedersoli (rappresentante della Camera di commercio di Brescia), Pietrangelo Lancellotti (rappresentante del Comune di Brescia), Aldo Rebecchi (rappresentante del Comune di Gardone Val Trompia), Pietro Gussalli Beretta, Bortolo Tanfoglio, Luca Rizzino, Stefano Fiocchi, Pierluigi Orlandi e Paolo Manfredi (rappresentanti degli industriali ed artigiani nei campi delle armi e delle munizioni). Il rappresentante del Ministero dell’interno sarà nominato dopo la relativa designazione.

L’ente ha assunto l’attuale denominazione con la L. n. 509 del 6 dicembre 1993 che, stabilendo le norme per il controllo delle munizioni commerciali, definisce il BNP l'organo nazionale competente per la prova delle munizioni e il controllore tecnico della rispondenza delle armi e delle munizioni alle norme tecniche e di legge, anche con funzioni di ufficio anagrafe di tutte le armi prodotte in Italia e della maggior parte di quelle importate. Il BNP appone i relativi punzoni sulle armi che hanno superato le prove prescritte, svolgendo inoltre attività complementari, quali le prove di resistenza balistica di giubbetti, elmetti, vetri anti-proiettili, serramenti e blindature in genere, per le forze di polizia, per le aziende produttrici e per gli istituti di vigilanza, nonché il collaudo balistico dei poligoni di tiro per le forze armate e di polizia.

 

Nella seduta della XIII Commissione agricoltura della Camera, all’interrogazione n. 5-00307 dell’on. Salerno, relativa alla nomina del Consiglio di amministrazione dell'Ente nazionale risi ENR, il sottosegretario Boco ha tra l’altro ricordato come l’articolo 6 dello statuto dell'ente preveda che il Consiglio di amministrazione sia composto da quattro risicoltori scelti dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, indicati dalle organizzazione agricole maggiormente rappresentative, da due rappresentanti della trasformazione, da un rappresentante della commercializzazione del riso designati dal Ministro dello sviluppo economico e da un rappresentante delle regioni interessate alla risicoltura, designato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Lo stesso articolo prevede che la nomina del Cda venga effettuata con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, una volta acquisite tutte le designazioni. A seguito dell'acquisizione di tutte le previste designazioni, (e l’interrogazione dell’on. Salerno verteva sulla difformità di alcuni nominativi designati dal Ministro delle attività produttive del precedente governo il 5 aprile 2006 rispetto a quelli effettivamente nominati), con decreto ministeriale n. 3543 del 2 marzo 2007, è stato nominato il consiglio di amministrazione dell'Ente nazionale risi, che risulta costituito, oltre che dal presidente, Piero Eusebio Garrione, da: Silvano Saviolo, designato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, Carla Ceriotti, designata dal Ministro dello sviluppo economico in rappresentanza della commercializzazione del riso, Mario Preve e Mario Francese, designati dal Ministro dello sviluppo economico in rappresentanza della trasformazione, Giuseppe Rosso, Carlo Bisagno, Sergio Suardi e Giovanni Desigis, risicoltori in rappresentanza delle organizzazioni agricole.

Le suddette nomine non sono state ancora comunicate al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978.

L'Ente nazionale risi, ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, si occupa della tutela del settore risicolo, anche promuovendo il riso italiano con campagne d'informazioni e concorsi, fornendo assistenza tecnica agli agricoltori, servizio di analisi e, in generale, conducendo azioni volte al miglioramento della produzione. L'ente attua altresì il controllo di tutta la commercializzazione del riso italiano stilando annualmente bilanci preventivi e consuntivi di collocamento permettendo a tutta la filiera di attuare azioni per orientare le scelte commerciali. L’ENR svolge anche l'attività di organismo pagatore degli aiuti e degli interventi comunitari per conto dell'Unione Europea. L'ente dispone inoltre di un centro ricerche che collabora con diverse istituzioni italiane ed internazionali

 

 

 

 

 

 

Sezione III

 

 

RELAZIONI AL PARLAMENTO

ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO

DA OBBLIGO DI LEGGE

 

 

 

 

 

La sezione è divisa in tre parti.

Nella prima parte (“Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento”) l’esame ha luogo sulla trasmissione al Parlamento da parte del Governo e di altri soggetti (regioni, autorità amministrative ecc.) delle relazioni previste dalle norme vigenti che sono pervenute nel periodo in esame. Al suddetto elenco viene premessa una tabella statistica di riepilogo generale. Conclude la sezione l’elenco delle nuove relazioni che sono previste da norme entrate in vigore nel periodo esaminato.

La seconda monitora i piani e gli atti di riparto di risorse economiche trasmessi per il parere parlamentare e gli atti dello stesso tipo pubblicati nella Gazzetta ufficiale, sempre nel periodo in esame.

Nella terza parte (“Monitoraggio sull’emanazione di atti normativi”) si dà conto, grazie all’ausilio della banca dati del Servizio studi, dell’emanazione da parte del Governo degli atti normativi (decreti legislativi ed altri atti normativi, quali ad esempio DPCM e decreti ministeriali) previsti dalle fonti legislative, indicando gli atti che risultano essere stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale nel periodo preso in considerazione.

 

 


 

In evidenza a maggio

 

Le relazioni al Parlamento:

 

 

 

Nel mese di maggio sono pervenute 38 relazioni, di cui 24 governative e 14 non governative. Sono state trasmesse nei termini 22 relazioni, di cui 14 governative e 8 non governative. Sono pervenute in questo mese 7 relazioni in ritardo attese nei mesi precedenti (3 governative e 4 non governative) e 2 eventuali. Non sono ancora pervenute, fra quelle attese entro il mese di maggio, le relazioni sull’attività della Commissione di vigilanza sui fondi pensione, sull’attività della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB), sulla stima del fabbisogno di cassa del settore pubblico e situazione di cassa, sull’attività dell'Istat, raccolta, trattamento e diffusione dei dati statistici della pubblica amministrazione, stato di attuazione del programma statistico nazionale, sull’attività dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo (ISVAP).

La Presidenza del Consiglio ha presentato in questo mese la relazione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo su alcuni incidenti aerei accaduti nel corso del 2006.

Fra le relazioni trasmesse dal Ministero degli esteri la relazione sulla partecipazione dell’Italia ad iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale per il 2005 descrive le attività intraprese, focalizzando l’attenzione sullo sviluppo e la conclusione di tali azioni.

La relazione del Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE) informa sull’attività del Consiglio, articolato in assemblea plenaria, comitato di presidenza e in tre commissioni continentali e in sette commissioni tematiche. Il documento relativo alle attività del Fondo per lo sminamento umanitario riferisce sull’utilizzo dei fondi stanziati per l’esercizio 2006 e destinati all’Angola, alla Bosnia, al Cile, al Mozambico, al Sudan ed allo Yemen.

Il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso la relazione sugli interventi di ricostruzione nella Valle del Belice per il secondo semestre del 2006 che ha per oggetto l’attività svolta dal S.I.I.T., Sicilia e Calabria, settore infrastrutture, sede di Palermo.

Dal Ministero dell’interno è pervenuta la relazione sull’attuazione della Convenzione istitutiva dell’Ufficio europeo di polizia (Europol) che prefigura, sulla base dell’evoluzione del quadro normativo, un’estensione dei poteri politici della Commissione europea su Europol, a scapito degli Stati membri.

La relazione sull’efficacia degli strumenti di integrazione razziale presentata dal Ministero per le pari opportunità riferisce sull’attività svolta dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR), chiamato a realizzare i principi espressi dalla direttiva 2000/43/CE, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità individuando il modello gender mainstreaming utilizzato per la parità uomo – donna come modello strategico per il contrasto alle discriminazioni razziali.

Il Ministero delle politiche agricole ha trasmesso 6 relazioni.

Nel documento trasmesso in merito all’attività svolta dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) si dà conto anche delle erogazioni che si collocano nell’ambito di un programma annuale il cui importo è stabilito dalla Convenzione di Londra sull’aiuto alimentare ai Paesi in via di sviluppo, di cui l’Italia è parte.

Ai sensi della legge n. 157 del 1992, Il Ministro delle politiche agricole trasmette anche i rapporti informativi ricevuti dalle regioni in merito a vigilanza e repressione degli illeciti in materia venatoria. Come già avvenuto negli anni precedenti, non tutte le regioni hanno adempiuto all’obbligo di trasmissione dei rapporti.

La relazione sullo stato di attuazione delle disposizioni sullo sviluppo dell’agricoltura biologica verte sulle modalità di impiego delle somme destinate al Fondo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica e al programma regionale previsto dalla legge n. 38 del 2003.

La relazione presentata sull’attività svolta dall’UNIRE nel 2005, dopo l’approvazione del nuovo statuto dell’ente, affronta gli aspetti riguardanti le risorse finanziarie ed il personale. Il documento trasmesso in merito all’attività dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN) nel 2005 sottolinea l’importanza degli accordi quadro perfezionati con le organizzazioni dei produttori e del commercio agricolo - alimentare e con società scientifiche operanti nel settore sanitario e nutrizionale.

Anche il documento trasmesso in merito all’attività dall’Istituto nazionale di economia agraria (INEA) è relativo alla gestione 2005 e rileva la necessità di approvare il nuovo statuto e i regolamenti per lo svolgimento delle attività d’istituto.

La relazione annuale 2006 sull’attività e sul bilancio del Centro nazionale di informazione e documentazione europea (CIDE-GEIE) trasmessa dal Ministro delle politiche europee sottolinea gli sviluppi del portale informatico quale strumento di comunicazione interattiva.

Il ministro della salute ha trasmesso 2 relazioni.

La relazione sulla lotta al doping descrive le azioni intraprese dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, descrive le iniziative assunte e l’utilizzo dei fondi stanziati; elencando i progetti finanziati.

Il rapporto sullo stato delle acque di balneazione per il 2005 contiene anche i risultati dei programmi di sorveglianza algale riferiti allo stesso anno e ad esso sono allegati i rapporti di alcune regioni.

Il Ministro per lo sviluppo economico ha trasmesso tre relazioni.

La prima concerne l’attuazione della legge recante incentivi per l’imprenditoria femminile e rimarca il progressivo aumento delle domande di agevolazione a cui ha corrisposto una progressiva qualificazione degli interventi.

Le altre due relazioni concernono i risultati del Programma di metanizzazione del Mezzogiorno per gli anni 2005 e 2006, riportando i dati normativi e finanziari riguardanti il completamento del programma e ricordando le nuove procedure adottate per la concessione di contributi e la ripartizione delle somme.

La relazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) sul Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici riscontra il progressivo aumento dei progetti registrati col Sistema “Codice unico di progetto” (CUP), ormai giunto alla versione 2.0.

Quanto alle relazioni non governative, particolare interesse  rivestono la relazione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato per il 2006 e quella dell’ Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni sullo stato delle attività di controllo e vigilanza in materia di conflitti di interessi per il secondo semestre 2006.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha trasmesso altresì segnalazioni riguardanti il Codice delle assicurazioni private, la liberalizzazione dell’apertura delle sale cinematografiche, la gestione delle camere mortuarie e dei servizi cimiteriali e la distribuzione dei carburanti.

 

 

I piani di riparto:

 

Nel mese di maggio 2007 si è completato l’esame parlamentare sullo schema di decreto concernente ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della salute relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, per l’anno 2007 (Atto n. 81) con l’espressione nella seduta pomeridiana del 10 maggio 2007 da parte della 12ª Commissione permanente (Igiene e sanità) del Senato di un parere favorevole con osservazioni. Tale parere è intervenuto (previa concessione, ai sensi dell’articolo 139-bis, comma 2, del regolamento del Senato, di una proroga del termine previsto) al termine di un dibattito che ha avuto ad oggetto principalmente il finanziamento destinato alla Lega italiana per la lotta contro i tumori, dopo che la XII Commissione (Affari sociali) della Camera aveva espresso parere favorevole già in data 17 aprile 2007.

Sullo schema di decreto ministeriale recante ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi per l’anno 2007 (Atto n. 85) le Commissioni Bilancio di Camera e Senato hanno espresso , rispettivamente, nulla osta e parere favorevole nelle sedute del 17 e del 16 maggio 2007. La VII Commissione (Cultura, scienza ed istruzione) della Camera e la 7ª Commissione (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato hanno esaminato, come previsto dall’articolo 46, comma 5, della legge n. 448 del 2001, la relazione concernente l’individuazione della destinazione delle somme del Fondo per gli investimenti al Fondo per l’edilizia universitaria per l’anno 2007. Su tale relazione le Commissioni indicate hanno espresso parere favorevole, rispettivamente con una condizione e con osservazioni, il 16 (la VII Commissione della Camera) ed il 17 (la 7ª Commissione del Senato) maggio 2007 dopo un dibattito che in entrambi gli organi parlamentari ha posto l’accento sull’esiguità delle risorse oggetto di riparto e sulla conseguente difficoltà a fare fronte ad esigenze impellenti, quali la messa a norma degli edifici universitari.

In data 17 maggio 2007 l’VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera ha espresso parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto presentato dal Ministero delle infrastrutture concernente la ripartizione dei fondi di cui al comma 1010 dell’articolo unico della legge finanziaria 2007, ossia le risorse destinate al completamento degli interventi di ricostruzione nei comuni della Valle del Belice colpiti dal sisma del gennaio 1968. Il richiamato parere è stato approvato non senza che emergesse ampiamente nel dibattito la preoccupazione che il riparto proposto, frutto della decisione assunta dalla Conferenza di servizi tra i sindaci dei comuni interessati di concentrare i fondi stanziati soltanto su opere di edilizia privata, possa far insorgere nuove esigenze di ulteriori contributi statali aggiuntivi per provvedere ad opere pubbliche di urbanizzazione. Le osservazioni contenute nel parere approvato dall’VIII Commissione della Camera (nel rispetto del termine regolamentare del 27 maggio 2007) sono infatti volte a rappresentare anche tale timore. La 8ª Commissione (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato ha espresso parere favorevole il 16 maggio 2007, anch’essa entro il termine regolamentare di venti giorni.

La XIII Commissione (Agricoltura) della Camera ha esaminato, esprimendo in data 29 maggio 2007 parere favorevole con un’osservazione, la relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Atto Governo n. 88). Nel corso dell’esame la richiesta al Governo della relatrice Servodio di fornire informazioni integrative rispetto a quelle contenute nella relazione trasmessa, con particolare riferimento alla ripartizione delle risorse destinate agli interventi di cui alla legge n. 499 del 1999, ha trovato seguito nella consegna alla Commissione di una nota scritta esplicativa del Dicastero. L’osservazione contenuta nel parere approvato segnala, comunque, al Governo l’opportunità, per il futuro di allegare alla relazione una documentazione che illustri dettagliatamente le attività finanziate con le disponibilità relative all’esercizio precedente, individuando con chiarezza le nuove iniziative da attuare. Tale osservazione è peraltro di per sé indicativa dell’esigenza (emersa dal dibattito anche su altri atti del Governo) da parte delle Commissioni parlamentari investite di pareri su ripartizioni di risorse, di disporre di informazioni che consentano di esprimersi previa l’acquisizione di elementi conoscitivi che consentano una reale valutazione sia dell’effettiva destinazione delle risorse di cui trattasi, sia dei risultati dell’impiego di dette risorse.

La XIII Commissione (Agricoltura) della Camera, sempre in data 29 maggio 2007. ha espresso , ai sensi del comma 16 dell’articolo 1 della legge n. 266 del 2005, parere favorevole con un’osservazione (di contenuto analogo a quella  contenuta nel parere sull’Atto n. 88) anche sulla relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Atto Governo n. 89). E’ interessante evidenziare che tale atto fa a sua volta riferimento, come già l’Atto n. 88, ai fini della destinazione di una parte delle risorse in questione alla legge n. 499 del 1999, però in questo caso indicando i singoli capitoli ai quali la ripartizione è destinata.

La 9ª Commissione (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato non si è invece ancora espressa con un parere sugli Atti del Governo nn. 88 ed 89 e per entrambi ha chiesto, ai sensi dell’articolo 139-bis, comma 2, del regolamento del Senato, la proroga del termine, che risulta pertanto differito al 7 giugno 2007.

In data 7 maggio 2007 è stato assegnato alla V Commissione (Bilancio) della Camera e alla 5ª Commissione (Bilancio) del Senato uno schema di decreto del Ministero dell’economia e finanze recante variazioni degli accantonamenti operati sulle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2007 (Atto Governo n. 91). Si tratta di uno schema di decreto il cui esame contenuto si riconnette direttamente all’obiettivo di migliorare l’efficienza della spesa pubblica e la capacità delle diverse amministrazioni di rimodulare gli accantonamenti disposti dal comma 507 dell’articolo unico della legge finanziaria 2007 in conformità di tale obiettivo. Nel mese di maggio 2007 la V Commissione della Camera ha esaminato il provvedimento nel corso di tre sedute senza peraltro ancora addivenire all’espressione del parere, rendendosi così necessaria la concessione di un differimento del termine regolamentare previsto dall’articolo 143, comma 4, del regolamento.

Infine, in data 29 maggio 2007, è stato assegnato alla IV Commissione (Difesa) della Camera ed alla 4ª Commissione (Difesa) del Senato l’esame della relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero della difesa, per l'anno 2007 (Atto Governo n. 95). Nel periodo considerato dalla presente pubblicazioni le due Commissioni, chiamate ad esprimere il proprio parere ai sensi dell’articolo 46, comma 5, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, non hanno ancora iniziato l’esame del provvedimento, sul quale il termine regolamentare per la formulazione del parere scadrà solo il prossimo 18 giugno.

 


 

IN QUESTO NUMERO

 

 

 

 

Nel periodo considerato il Governo ha trasmesso, fra le altre, le seguenti relazioni:

 

-          Applicazione del principio di parità di trattamento tra le persone e attività dell’Ufficio perla promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica (dati relativi al 2006) Doc. CCXXV n.1

-          Attività svolta, bilancio e programma di attività del centro nazionale di informazione e documentazione europea (ultimi dati pervenuti relativi al periodo 1° gennaio 2006- 31 dicembre 2006), Doc. CLXXX n.1

-          Attuazione dei programmi sullo stato delle acque di balneazione (dati relativi al 2006) Doc. CLXXXIX n.1

 

 

Sono stati esaminati dalle competenti Commissioni parlamentari ai fini dell’espressione del parere i seguenti piani e atti di riparto di risorse economiche:

 

-          uno schema di decreto concernente ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della salute relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, per l’anno 2007 (81);

-          uno schema di decreto ministeriale recante ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi per l’anno 2007 (85);

-          una relazione concernente individuazione della destinazione delle somme del Fondo per gli investimenti al Fondo per l’edilizia universitaria, per l’anno 2007 (86);

-          una proposta di ripartizione dei fondi di cui all'articolo 1, comma 1010, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (87);

-          uno schema di decreto del Ministero dell’economia e delle finanze recante variazioni degli accantonamenti operati sulle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2007 (91);

-          una relazione concernente l'individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero della difesa, per l'anno 2007 ( 95 ).

 

 

 

Il Governo ha emanato, tra gli altri, i seguenti atti normativi:

 

-          D.M. 12 marzo 2007, riguardante la disciplina del trattamento per i dati sensibili e giudiziari in attuazione degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196

-          D.P.C.M. 30 marzo 2007 riguardante l’attuazione dell’articolo 10 del decreto legge 30 settembre 2005, n.203, convertito con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005, n.248, concernente il trasferimento di competenze residue dal Ministero dell’economia e delle finanze all’INPS.


 

 

Sezione III

RELAZIONI AL PARLAMENTO

ED ALTRI ADEMPIMENTI DEL GOVERNO

DA OBBLIGO DI LEGGE

a) Monitoraggio sulle relazioni trasmesse al Parlamento

 

1) Riepilogo statistico

 

(*) Il grafico illustra lo sviluppo, nel corso dell’ultimo anno, della percentuale mensile di trasmissione al Parlamento di tutte le relazioni - governative e non - entro i termini previsti dalle loro disposizioni  istitutive secondo i criteri indicati nell’avvertenza. Il dato percentuale finale è quello evidenziato in ogni numero del notiziario alla tabella che nel presente numero è riportata qui di sotto.

 

Riepilogo statistico complessivo relativo

alla trasmissione delle relazioni

(aggiornato al 31maggio 2007)

Relazioni in vigenza (1)

Relazioni non ancora scadute (2)

Relazioni trasmesse nei termini previsti

Relazioni per la cui trasmissione è scaduto il termine previsto dalla legge istitutiva

Rapporto percentuale (3)

384

8

198

186

52,94

 

1) Il dato tiene conto di tutte le relazioni – governative e non - la cui trasmissione al Parlamento è prevista da disposizioni normative in vigore ad eccezione delle relazioni “eventuali”, la cui predisposizione è condizionata dall’avverarsi di circostanze non prevedibili.

2) Si tratta di quelle relazioni il cui termine di prima trasmissione non è ancora scaduto e che pertanto non concorrono a determinare la percentuale di quelle trasmesse nei termini.

3) Il dato è il risultato del rapporto tra le relazioni trasmesse nei termini previsti ed il totale delle relazioni vigenti (da cui sono detratte quelle non ancora scadute).

 

 

2) Relazioni previste a maggio e non pervenute

 

 

 

- Relazioni governative:

 

Fonte istitutiva

Ministero

Competente

Argomento

Scadenza prevista

D.Lgs, 123/1993, art. 17, co. 7,

L. 335/1995,

art. 14, co. 1

Ministero del lavoro e della previdenza sociale

Attività della Commissione di vigilanza sui fondi pensione

31 maggio 2007

D:L. 95/1974,

art. 1,

L. 281/1985,

art. 1

Ministero dell'economia e delle finanze

Attività della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB)

31 maggio 2007

L. 468/1978

art. 30, co. 1,

L. 362/1988,

art. 10

Ministero dell'economia e delle finanze

 

Stima del fabbisogno di cassa del settore pubblico e situazione di cassa

 

31 maggio 2007

D.Lgs. 322/1989, art. 24, co. 1

Ministero per le riforme e innovazioni nella pubblica amministrazione

Attività dell'Istat, raccolta, trattamento e diffusione dei dati statistici della pubblica amministrazione, stato di attuazione del programma statistico nazionale

 

31 maggio 2007

D.Lgs. 373/1998, art. 2, co. 2

Presidenza del Consiglio dei ministri

Attività dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo (ISVAP)

31 maggio 2007

 

 

Relazioni non  governative

 

nessuna

 

 

 


3) Relazioni pervenute a maggio 2007

 

 

 

- Relazioni  governative:

 

Fonte istitutiva

Ministero

competente

Argomento

Scadenza prevista

Data annuncio

D.Lgs. 215/2003,

art. 7, co. 2

Diritti e pari opportunità

Applicazione del principio di parità di trattamento tra le persone e attività dell'Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull'origine etnica

(dati relativi al 2006)

Doc. CCXXV n. 1

31 dicembre 2007

2 maggio 2007

L. 376/2000, art. 8, co. 1

Salute

Attuazione della legge (contenente norme sulla tutela sanitaria delle attività sportive e sulla lotta al doping) e attività svolta dalla Commissione per la vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive

(dati relativi al 2006)

Doc. CXXXV n. 2

31 dicembre 2007

2 maggio 2007

L. 58/2001, art. 6

Affari esteri

Attuazione legge 58/2001 concernente istituzione  del fondo per lo sminamento umanitario

(dati relativii al 2006)

Doc. CLXXIII n. 1

31 dicembre 2007

7 maggio 2007

L. 368/1989, art. 2, co. 1

Affari esteri

Valutazione, da parte del Consiglio generale degli italiani all'estero, degli eventi dell'anno precedente e descrizione delle prospettive e degli indirizzi per il triennio successivo

(dati relativi al 2006 con proiezione triennale per il 2007-2009)

Doc. CXLIX n. 3

31 dicembre 2007

7 maggio 2007

L. 144/1999, art. 1, co. 6

CIPE (trasmessa dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio)

Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP)

(dati relativi al secondo semestre 2006)

Doc. IX-bis n. 3

30 giugno 2007

7 maggio 2007

L. 178/2000, art. 1, co. 5

Politiche europee

Attività svolta, bilancio e programma di attività del centro nazionale di informazione e documentazione europea

(ultimi dati pervenuti relativi al periodo 1° gennaio 2006 – 31 dicembre 2006)

Doc. CLXXX n. 1

31 dicembre 2007

7 maggio 2007

L. 488/1999, art. 59, co. 5

Politiche agricole, alimentari e forestali

Sviluppo dell'agricoltura biologica e di qualità, con riguardo ai contributi erogati a valere sull'apposito Fondo e alla realizzazione dei programmi

(dati relativi al 2005)

Doc. CLXXVI n. 1

30 aprile 2006

9 maggio 2007

L. 287/1990, art. 23, co. 1

Presidenza del Consiglio

Attività dell'Autorità Garante per la concorrenza e del mercato

(dati relativi al 2006)

Doc. XLV n. 2

31 maggio 2007

8 maggio 2007

D.Lgs. 66/1999,

art. 1, co. 2

Rapporti con il Parlamento

Relazione su ciascuna inchiesta relativa all’incidente aereo occorso in prossimità di Comiso 1l 26 marzo 2006 e ad un inconveniente occorso a due aeromobili il 30 gennaio 2006

(predisposta dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ANSV)

26 marzo 2007

(il termine di trasmissione è di dodici mesi dalla data dell’incidente)

8 maggio 2007

L. 157/1992, art. 33, co. 2

Politiche agricole e forestali

Rapporti informativi delle regioni, in merito a vigilanza e repressione degli illeciti in materia venatoria

(integrazioni per il 2004 e dati relativi al 2005)

31 ottobre 2006

9 maggio

L. 93/1998, art. 6, co. 2

Interno

Attuazione della Convenzione, del 26 luglio 1995, che istituisce l'Ufficio europeo di polizia (EUROPOL)

(dati relativi al 2006)

Doc. CXXXII-bis n. 2

31 dicembre 2007

10 maggio 2007

L. 178/1976, art. 12, co. 3

Infrastrutture

Stato della ricostruzione della valle del Belice colpita dal sisma del gennaio 1968

(dati relativi al II semestre 2006)

Doc. CXLV n. 2

30 giugno 2007

14 maggio 2007

D.L. 364/1987,

art. 5, conv.

L. 445/1987

Sviluppo economico

Stato di attuazione del programma generale di metanizzazione

(dati relativi al 2005 e al 2006)

Doc. CIV n. 1 e Doc. CIV n. 2

31 dicembre 2006

14 maggio 2007

L. 180/1992, art. 1, co. 3

Affari esteri

Partecipazione dell'Italia alle iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale

(dati relativi al 2005)

Doc. LXXXI n. 1

31 dicembre 2006

16 maggio 2007

L. 109/1993, art.1, co.3-bis

Salute

Attuazione dei programmi sullo stato delle acque di balneazione

(dati relativi al 2006)

Doc. CLXXXIX n. 1

31 marzo 2006

29 maggio 2007

L. 70/1975, art. 30,

quinto comma

Pubblica istruzione

Ente nazionale assistenza magistrale ENAM: attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza

(dati relativi al conto consuntivo 2005, e bilanci preventivi 2005 e 2006)

31 luglio 2006

29 maggio 2007

L. 215/1992, art. 11

Sviluppo economico

Azioni positive per l’imprenditoria femminile

(dati relativi al 2005)

Doc. CXL n. 1

31 dicembre 2006

29 maggio 2007

L. 70/1975, art  30,

quinto comma

Politiche agricole, alimentari e forestali

INEA - Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto nazionale di economia agraria

(dati relativi al 2005 e previsione 2006)

31 luglio 2006

29 maggio 2007

L. 70/1975, art.30,

quinto comma

Politiche agricole, alimentari e forestali

INRAN - Attività svolta, bilancio di previsione e consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione

(dati relativi al 2005, bilancio e relazione consuntiva)

31 luglio2006

29 maggio 2007

L. 70/1975, art. 30,

quinto comma

Politiche agricole, alimentari e forestali

UNIRE - Attività svolta, bilancio di previsione e

consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Unione nazionale incremento razze equine

(dati relativi al 2005, con allegati il bilancio di previsione,il bilancio pluriennale e la relazione programmatica relativi al 2006)

31 luglio 2006

29 maggio 2007

D.Lgs. 165/1999,

art. 4, co. 4

Politiche agricole, alimentari e forestali

Attività dell'AGEA sull'attività di forniture di aiuti alimentari e cooperazione economica con altri Paesi

(dati relativi al 2005 e al 2006)

Doc. CLXXXVI n. 1

31 dicembre 2007

29  maggio 2007

L. 775/1970, art. 30

Riforme e innovazioni nella pubblica amministrazione

Stato della pubblica amministrazione (allegato alla Relazione previsionale e programmatica)

(ultimi dati pervenuti relativi al 2005)

Doc. XIII n. 1-ter

30 settembre 2006

29 maggio 2007

L. 867/1986, art. 2, co. 3

Università e ricerca

Andamento della partecipazione italiana ai progetti di ricerca applicata nel campo della cooperazione internazionale e comunitaria (iniziativa EUREKA)

(dati riferiti al 2005 e al 2006)

Doc. CXXV n. 1

31 dicembre 2007

30 maggio 2007

L. 70/11975, art. 30,

quinto comma

Ambiente e tutela del mare

ICRAM - Attività svolta, bilancio di previsione e

consistenza degli organici degli enti sottoposti a vigilanza: Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare

(dati riferiti all’attività 2003-2005 e bilanci di previsione 2004-2006)

31 luglio 2006

30 maggio 2007

 

 

 

 

- Relazioni non governative:

 

Fonte istitutiva

Soggetto

competente

Argomento

Scadenza prevista

Data annuncio

L. 146/1990, art. 13, co. 1

Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

Trasmissione di vari documenti

Eventuale

2, 3, 7, 8, 9, 10, 14, 15,29, 30 e 31 maggio 2007

L. 2892002, art. 52, co. 4

Provincia autonoma di Bolzano -

Attuazione degli adempimenti di cui alla lett. c) dell'art. 52 della L. 289/2002 in materia di servizi sanitari

(dati relativi al 2006)

Doc. CCI n. 8

31 dicembre 2007

2 maggio 2007

 

L. 2892002, art. 52, co. 4

Provincia autonoma di Trento

Attuazione degli adempimenti di cui alla lett. c) dell'art. 52 della L. 289/2002 in materia di servizi sanitari

(dati relativi al 2005 e al  2006)

Doc. CCI n. 7

31 dicembre 2007

2 maggio 2007

L. 157/1992, art. 19-bis,

co. 5

Regione Emilia-Romagna

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

(dati relativi al periodo 1° settembre 2005 -31 gennaio 2006)

Doc. CXCIX n. 7

30 giugno 2007

3 maggio 2007

L. 127/1997, art. 16, co. 2

Difensore civico della provincia autonoma di Bolzano

Relazione sull'attività svolta

(dati relativi al 2006)

Doc. CXXVIII n. 1/13

31 marzo 2007

3 maggio 2007

L. 127/1997, art. 16, co. 2

Difensore civico della Regione Lazio

Relazione sull'attività svolta

(dati relativi al 2006)

Doc. CXXVIII n. 2/9

31 marzo 2007

7 maggio 2007

L. 157/1992, art. 19-bis,

co. 5

Regione Lombardia:

Attuazione delle deroghe di cui alla presente legge in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'art. 9 della direttiva 79/409/CEE

(dati relativi alla stagione venatoria 2005/2006)

Doc. CXCIX n. 8

30 giugno 2006

14 maggio 2007

D.Lgs. 196/2003,

art. 154, co. 1

Garante per la protezione dei dati personali

Attività svolta dal Garante per la protezione dei dati personali e stato di attuazione del codice in materia di protezione dei dati personali

(dati relativi al 2005)

Doc. CXXXVI n. 1

31 dicembre 2006

15 maggio 2007

L. 127/1997, art. 16, co. 2

Difensore civico della regione Abruzzo

Relazione sull'attività svolta

(dati relativi al 2006)

Doc. CXXVIII n. 1/5

31 marzo 2007

16 maggio 2007

L. 215/2004, art. 8, co. 1

Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

Stato delle attività di controllo e di vigilanza di cui alla legge 215/2004: Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interesse

(dati relativi al II semestre 2006)

Doc. CCXXII- bis n. 3

30 giugno 2007

29 maggio 2007

L. 287/1990, art. 21

Autorità garante della concorrenza e del mercato

Segnalazione di situazioni distorsive

Eventuale

29 maggio 2007

L. 289/2002, art. 94, co. 8

Garante del contribuente della regione Molise

Stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale

(dati relativi al 2006)

Doc. LII - bis n. 21

31 dicembre 2007

29 maggio 2007

D.Lgs. 101/2005,

art. 5, co. 2

Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare

Adempimento delle normative in materia di redazione dei conti annuali da parte dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) attraverso una propria società di capitali

(dati relativi al 2005)

Doc. CCXXXII n. 1

31 dicembre 2006

29 maggio 2007

L. 287/1990, art. 22

Autorità garante della concorrenza e del mercato

Pareri dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato su iniziative legislative o regolamentari e su problemi riguardanti la concorrenza ed il mercato

Eventuale

29 e 30 maggio 2007

                                                                                                                                                                                           

 


4) Analisi delle relazioni pervenute

 

 

Presidenza del Consiglio dei ministri

 

 

Incidenti aerei occorsi in località italiane

 

Riferimento normativo:  D. lgs. 66/99 art. 12, co. 1

Data di trasmissione: 04/05/07

Periodo di riferimento della relazione:

Data prevista di trasmissione: entro 12 mesi dall’incidente

Commissione: IX (Trasporti)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 08/05/07

 

Fonti normative:

Ai sensi del D. lgs. n. 66 del 1999, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo redige relazioni in caso di incidenti aerei e rapporti in caso di inconvenienti tecnici occorrenti sul territorio nazionale. Le inchieste hanno l’obiettivo di prevenire nuovi incidenti e non di individuare colpe o responsabilità e possono contenere suggerimenti e valutazioni atte a prevenire nuovi incidenti.

Contenuto:

Le relazioni di inchiesta sono relative, rispettivamente, all'incidente occorso in data 26 marzo 2006 all'aeromobile Sky Arrows 650 TCNS, marche I-RAWG in prossimità di Comiso ed ad un inconveniente grave occorso in data 30 gennaio 2006 agli aeromobili B/757, marche 4X-EBU e B767, marche G-BNWU.

 

 

 

Ministero degli affari esteri

 

 

Partecipazione dell’Italia ad iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale

 

Riferimento normativo: L. 180/1992,art.1, co. 3

Data di trasmissione: 14/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione:31/12/06

Commissione: III(Affari esteri)

Numero documento: LXXXXI, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 16/05/07

 

Fonti normative:

Il Ministro degli affari esteri invia annualmente al Parlamento una relazione circa le iniziative avviate in attuazione della presente legge, il loro sviluppo e la loro conclusione, allegando a tal fine un rendiconto, come previsto dall’articolo 1, comma 3, della legge n. 180 del 1992, relativa alla partecipazione dell'Italia alle iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale.

Precedenti:

Negli ultimi anni la relazione è stata presentata con alcuni mesi di ritardo.

Contenuto:

La relazione descrive le attività svolte nel corso del 2005 nell’ambito della partecipazione dell’Italia alle iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale, focalizzando l’attenzione sullo sviluppo e la conclusione di tali iniziative ed allegando a tal fine un rendiconto finanziario con riferimento ai singoli capitoli di bilancio e alla direzioni generali competenti (direzione generale per i Paesi dell’Europa, direzione generale per i Paesi delle Americhe, direzione generale per i Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente, direzione generale per i Paesi dell’Africa sub-sahariana, direzione generale per i Paesi dell’Asia, Oceania, del Pacifico e l’Antartide).

 

 

Relazione del Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE)

 

Riferimento normativo: L. 368/1989, art. 2, co. 1, lettera d)

Data di trasmissione: 02/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006 con proiezione 2007-2009

Data prevista di trasmissione: 31/07/07

Commissione: III (Affari esteri)

Numero documento: CXLIX, n. 3

Data di annuncio in Assemblea: 07/05/07

 

Fonti normative:

La legge n. 368 del 1989, istitutiva del Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE), all’articolo 2, assegna al Consiglio l’onere di elaborare una relazione annuale con proiezione triennale da presentare, tramite il Governo, al Parlamento, nella quale si valutino gli eventi dell'anno precedente e si traccino prospettive ed indirizzi per il triennio successivo.

Precedenti:

La relazione è stata presentata nei termini, mentre le due precedenti sono state trasmesse congiuntamente nel mese di luglio 2006.

Contenuto:

La relazione annuale comprende, accanto alla valutazione degli eventi del 2006 da parte del CGIE, anche la indicazione delle prospettive per il triennio 2007-2009.

Nelle prime pagine del documento, si richiamano l’assetto organizzativo e funzionale e i compiti del Consiglio, articolato nell’assemblea plenaria, che si riunisce in sessione ordinaria due volte l’anno, nel comitato di presidenza, presieduto dal Ministro degli esteri, in tre commissioni continentali e in sette commissioni tematiche Informazione e comunicazione, Sicurezza e tutela sociale, Diritti civili, politici e partecipazione; Scuola e cultura; Formazione, impresa, lavoro e cooperazione; Stato, regioni, province autonome.

Nel 2006 i lavori dell’assemblea plenaria e del comitato di presidenza sono stati assorbiti dal dibattito sul futuro del Consiglio dopo l’elezione in Parlamento dei rappresentanti degli italiani all’estero. Il documento illustra l’attività delle commissioni tematiche e continentali. Negli allegati viene riportato il documento finale della Riunione di Bruxelles e particolare attenzione viene prestata alle leggi in attesa di riforma e a quelle in attesa di approvazione Altri allegati concernono la composizione dei vari organi e un’ampia raccolta dei documenti prodotti dal CGIE.

 

Fondo per lo sminamento umanitario

 

Riferimento normativo: L. 58/2001, art. 6,

Data di trasmissione: 02/05/06

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: III (Affari esteri)

Numero documento: CLXXIII, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 07/05/06

 

Fonti normative:

La relazione dà conto per l’esercizio 2005 dello stato di attuazione della legge n. 58 del 2001 con cui si è istituito uno specifico Fondo per lo sminamento umanitario che va ad integrare gli interventi di assistenza alle vittime di mine antipersona finanziati dalla cooperazione italiana, sia sul piano ordinario sia su quello di emergenza.

Precedenti:

La relazione è pervenuta come di consueto nei termini.

Contenuto:

Nella relazione si precisa che l’iniziale dotazione, pari a 29 miliardi di lire nel triennio 2001-2003, si è ridotta in sede di finanziamento a 2,58 milioni di euro per l’esercizio 2004 ed a 2,415 milioni di euro per l’esercizio 2005 e 2,254 milioni per il 2006.

Sulla base delle indicazione raccolte in occasione di una riunione di coordinamento con le ONG, le associazioni e le aziende italiane interessate al tema dello sminamento umanitario (successivamente discusse in sede di Comitato nazionale per l’azione umanitario contro le mine) i fondi stanziati per l’esercizio 2006 sono stati destinati all’Angola, alla Bosnia, al Cile, al Mozambico, al Sudan ed allo Yemen, nonché alla prosecuzione di taluni programmi già intrapresi.

 

 

 

 

Attività dell’Accademia di diritto internazionale dell’Aja

 

Riferimento normativo: L 549/1995, art. 1, co. 40 e 42

Data di trasmissione: 02/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione:

Commissione: III (Affari esteri)

Numero documento;  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 07/05/07

 

Fonti normative:

Il ministro degli affari esteri trasmette, ai sensi dell'articolo 1, commi 40 e 42, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, la relazione recante i rendiconti finanziari dell'attività svolta nell'anno 2005 dall'Accademia di diritto internazionale dell'Aja.

Precedenti:

La relazione 2005 era attesa entro il 31 dicembre 2006.

Contenuto:

La relazione trasmessa al Parlamento ha per oggetto i rendiconti finanziari dell’attività svolta nel 2005 dall’Accademia di diritto internazionale dell’Aja, preceduti nel testo, in lingua inglese e in italiano, da un capitolo di descrizione dei programmi dell’Accademia, delle conferenze, seminari, studi e ricerche organizzati nell’ambito del diritto internazionale.

 

 

 

Ministro per i diritti e le pari opportunità

 

Efficacia degli strumenti di tutela nel contrasto alle discriminazioni razziali

 

Riferimento normativo: L. 215/2003, art. 7 co. 2, lett. f)

Data di trasmissione: 18/04/2006

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/2007

Commissione: I (Affari costituzionali)

Numero documento: Doc. CCXXV,  n.1

Data di annuncio in Assemblea: 02/05/07

 

Fonti normative:

Il D.Lgs. n. 215 del 2003, dando attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica, all’articolo 7, istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità l’Ufficio per il contrasto delle discriminazioni e  alla lettera f) dispone che lo stesso rediga una relazione annuale per il Parlamento sull'effettiva applicazione del principio di parità di trattamento e sull'efficacia dei meccanismi di tutela, nonché una relazione annuale al Presidente del Consiglio dei ministri sull'attività svolta.

Precedenti:

Nella scorsa legislatura è stata presentata nel gennaio 2006 la relazione relativa agli anni 2004 e 2005. La presente relazione è stata trasmessa nei termini previsti.

Contenuto:

La relazione, presentata dal ministro per i diritti e le pari opportunità rappresenta l’attività svolta dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR), chiamato a realizzare i principi espressi dalla direttiva 2000/43/CE. Si rileva che l’UNAR, pur di recente istituzione, rappresenta ormai un punto di riferimento istituzionale ed un presidio di garanzia fondamentale per la tutela dei diritti delle comunità immigrate e delle minoranze etniche presenti in Italia, nonché uno strumento operativo estremamente efficace per il raggiungimento di un’uguaglianza sostanziale e non formale tra cittadini italiani, stranieri e minoranze etniche. Si illustrano quindi le molteplici iniziative assunte dall’UNAR nel corso del 2006, anche sul piano della prevenzione, attraverso numerose campagne di informazione e sensibilizzazione. La parte seconda analizza la presenza europea degli organismi di parità

Il modello gender mainstreaming utilizzato per la parità uomo – donna viene indicato nella terza parte come modello strategico per il contrasto alle discriminazioni razziali ed etniche.

Nelle conclusioni, viene delineato un percorso che conduca l’UNAR ad un modello ideale di organismo di parità, dotandolo di maggiori poteri e rendendolo promotore e garante della politica di pari trattamento

 

 

Ministero delle infrastrutture

 

Stato di attuazione degli interventi nelle zone della Sicilia colpite dal sisma del 1968

 

Riferimento normativo: L. 178/1976, art. 12, co. 3

Data di trasmissione: 08/05/07

Periodo di riferimento della relazione: II semestre 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione: VIII (Ambiente)

Numero documento: CXLV, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 14/05/07

 

Fonti normative:

La legge n. 178 del 1976, “Ulteriori norme per la ricostruzione delle zone del Belice distrutte dal terremoto del gennaio 1968” all’articolo 12, terzo comma prevede che il Ministro per i lavori pubblici presenta ogni sei mesi al Parlamento una relazione sull'attuazione della stessa legge e sull'opera di ricostruzione nella Valle del Belice.

Precedenti:

La relazione è stata presentata come di consueto nei termini.

Contenuto:

La relazione sugli interventi di ricostruzione nella Valle del Belice per il secondo semestre del 2006 ha per oggetto l’attività svolta dal S.I.I.T., Sicilia e Calabria, settore infrastrutture, sede di Palermo.

I comuni interessati sono 21, dei quali 16 individuati ai sensi dell’articolo 26 della legge n. 21 del 1970, in quanto necessitano di parziale o totale delocalizzazione, e i residui 5 individuati successivamente, ai sensi dell’art. 11 della legge n. 178 del 1976, con esigenze di interventi in sito per il ripristino del patrimonio edilizio.


Ministero dell’interno

 

 

Ufficio europeo di polizia (EUROPOL)

 

Riferimento normativo: L. 93/1998, art. 6 co 2

Data di trasmissione: 03/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione:31/12/07

Commissione: Comitato Schengen

Numero documento CXXXII - bis, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 10/05/07

 

Fonte normativa:

L’articolo 6 della legge n. 93 del 1998 di ratifica della convenzione che istituisce l’Ufficio europeo di polizia (EUROPOL) stabilisce al comma 1 che il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione e sul funzionamento della convenzione di applicazione dell'accordo di Schengen assume anche funzioni di vigilanza sull'attività dell'Unità nazionale EUROPOL ed al comma 2 che il Governo presenta annualmente al comitato una relazione sull'attuazione della convenzione. 

Precedenti:

La presente relazione è stata presentata nei termini, mentre Le due relazioni precedenti sono pervenute in ritardo.

Contenuto:

La relazione riferisce sull’attuazione della Convenzione che istituisce l’Ufficio europeo di polizia(EUROPOL) con riferimento all’anno 2006.

La parte iniziale della relazione è dedicata alla ricostruzione dell’evoluzione del quadro normativo, prefigurando un incremento dei poteri “politici” della Commissione su Europol a scapito dell’influenza degli Stati membri. Il documento illustra l’attività svolta nel corso del 2006 in relazione alle diverse aree di mandato: immigrazione clandestina e tratta degli esseri umani, terrorismo, contraffazione monetaria, pornografia infantile, stupefacenti, traffico dei veicoli rubati, criminalità organizzata, progetto COSPOL e rimanenti aree di mandato.

 

 

 

Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali

 

Attività svolta dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura - AGEA

 

Riferimento normativo: D.Lgs. 165/1999, art. 4, co. 4

Data di trasmissione: 18/04/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005 e 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

Commissioni: XIII (Agricoltura) e XIV (Politiche UE)

Numero documento:CLXXXVI, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 29/05/07

 

Fonti normative:

Il D.Lgs  n. 165 del 1999 che istituisce l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e sopprime l'AIMA prevede, all’articolo 4. comma 4, che l'Agenzia presenti annualmente al Ministro per le politiche agricole, che ne informa il Parlamento, una relazione sull'attività svolta, contenente l'ammontare delle somme erogate e l'indicazione degli interventi effettuati.

Precedenti:

La presente relazione concerne gli anni 2005 e 2006.

Contenuto:

La relazione richiama il ruolo svolto dal Ministero degli affari esteri, il quale, ai sensi della legge n. 49 del 1987, provvede a programmare aiuti riconducibili alla cooperazione alimentare di emergenza, affidandone l’esecuzione all’AGEA.

Le erogazioni si collocano nell’ambito di un programma annuale il cui importo è stabilito dalla Convenzione di Londra sull’aiuto alimentare ai Paesi in via di sviluppo, di cui l’Italia è parte.

Con riferimento alle disposizioni formulate dall’Ufficio della cooperazione del citato Ministero, l’AGEA ha il compito di reperire i prodotti alimentari richiesti, secondo tipologie individuate nella Convenzione, e di provvedere alla destinazione al soggetto incaricato della distribuzione alla popolazione.

Bandi di gara pubblici per la fornitura ed il trasporto e per la vigilanza ed il controllo qualitativo e quantitativo  dei prodotti e delle relative procedure sono predisposti dall’AGEA, mentre, in particolari contesti operativi, contributi sono direttamente erogati al World Food Programme per aiuti alimentari ai Paesi in via di sviluppo.

 

 

 

Rapporti informativi delle regioni in merito a vigilanza e repressione degli illeciti in materia venatoria

 

Riferimento normativo:  L. 157/1992, art. 33, co. 2

Data di trasmissione: 08/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/10/06

Commissione:  XIII (Agricoltura)  

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 09/05/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’articolo 33 della legge n. 157 del 1992, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio le regioni e le province autonome entro il mese di maggio di ciascun anno a decorrere dal 1993, trasmettono al Ministro dell'agricoltura e delle foreste un rapporto informativo nel sulla base di dettagliate relazioni fornite dalle province. I rapporti sono trasmessi dal ministro al Parlamento entro il mese di ottobre di ciascun anno.

Precedenti:

La relazione è stata presentata in ritardo come le precedenti.

Contenuto:

Il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ha trasmesso i rapporti informativi, relativi all'anno 2005, in merito a vigilanza e repressione degli illeciti in materia venatoria, delle regioni Piemonte, Veneto, Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio, Molise, Basilicata, Puglia, Sardegna e province autonome di Trento e Bolzano, nonché i rapporti informativi ad integrazione della relazione relativa all'anno 2005 riguardanti le seguenti regioni: Umbria, Veneto, Lazio, Lombardia, Molise, Toscana, Sardegna, Puglia e Provincia autonoma di Bolzano. Nei rapporti è riportato lo stato dei servizi preposti alla vigilanza, il numero degli accertamenti effettuati in relazione alle singole fattispecie di illecito e un prospetto riepilogativo delle sanzioni amministrative e delle misure accessorie applicate.

 

 


 

Stato di attuazione delle disposizioni sullo sviluppo dell’agricoltura biologica e di qualità

 

Riferimento normativo: L. 488/1999, art. 59, co. 5

Data di trasmissione: 09/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005 e 2006

Data prevista di trasmissione: 30/04/07

Commissione: XIII (Agricoltura)

Numero documento: CLXXVI, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 09/05/07

 

Fonti normative:

A partire dal 1° gennaio 2001, il Ministro delle politiche agricole e forestali, ai sensi dell’articolo 59, comma 5 della legge finanziaria 2000, entro il 30 aprile di ciascun anno, trasmette al Parlamento una relazione sullo stato di attuazione delle disposizioni in materia di sviluppo dell'agricoltura biologica e di qualità contenute nello stesso articolo, con particolare riguardo ai contributi erogati a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo dell'agricoltura biologica e di qualità.

Precedenti:

La presente relazione comprende anche i dati relativi all’anno 2005.

Contenuto:

La relazione informa sulle modalità di impiego delle somme previste per il Fondo per lo sviluppo dell'agricoltura biologica e di qualità dalla legge n. 488 del 1999, modificato dall’articolo 123 della legge n. 388 del 2000, e per il programma di cui alla legge n. 38 del 2003 a favore di Regioni e Province autonome.

In allegato è riprodotta la tabella dei contributi erogati.

 

 

 

Attività svolta dall’UNIRE

 

Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30, co. 5

Data di trasmissione: 18/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/07/06

Commissione: XIII (Agricoltura)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 29/05/07

 

Fonti normative:

La legge n. 70 del 1975 prevede che ogni anno entro il 31 del mese di luglio ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti sottoposti alla sua vigilanza con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

Precedenti:

La relazione è sempre stata presentata in ritardo.

Contenuto:

La relazione trasmessa al Parlamento dal Ministero delle politiche agricole concerne l’attività svolta nel 2005 dall’UNIRE, Unione nazionale incremento razze equine, quale Ente di diritto pubblico di primo livello dotato di autonomia finanziaria, amministrativa e contabile e sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole e forestali.

Si richiama in primo luogo l’evoluzione del quadro normativo, a partire dalla lontana istituzione come Ente morale nel 1932 fino al decreto ministeriale del luglio 2004 con il quale fu approvato il nuovo statuto che recepiva le innovazioni di carattere istituzionale contenute nella legge n. 200 del 2003.

L’approvazione dello statuto, si osserva nella relazione, consente una nuova definizione dell’assetto organizzativo e funzionale dell’UNIRE e delle modalità di esercizio delle sue funzioni istituzionali, attraverso anche l’adeguamento della struttura al contesto normativo.

La relazione affronta quindi gli aspetti riguardanti le risorse finanziarie e il personale, ed è corredata dalla documentazione di bilancio per il 2005 e dalla parte programmatica per il 2006.

 

Attività dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN)

 

Riferimento normativo:  L. 70/1975, art. 30, co. 5

Data di trasmissione: 18/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/07/07

Commissione: XIII (Agricoltura)

Numero documento: non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 13/09/04

 

Fonti normative:

La legge n. 70 del 1975 prevede che ogni anno entro il 31 del mese di luglio ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti sottoposti alla sua vigilanza con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa in ritardo come le precedenti.

Contenuto:

Richiamando il quadro normativo di riferimento, nella relazione si fa presente in primo luogo che l’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (già Istituto nazionale della nutrizione) è ente di diritto pubblico – inserito nel VI gruppo della tabella allegata alla legge n. 70 del 1975. Il decreto legislativo n. 454 del 1999, di riorganizzazione del settore della ricerca in agricoltura, ha dato luogo al riordino dell’Istituto, precisandone finalità e compiti e definendone organi e competenze. Nella veste di allegati, la relazione comprende il bilancio consuntivo per l’esercizio finanziario 2005, il bilancio di previsione 2006 e il bilancio pluriennale 2006-2008.

La relazione programmatica al bilancio di previsione 2006 definisce sinteticamente nella premessa le forme dell’attività di ricerca, di formazione e aggiornamento, di servizio istituzionale e in particolare le attività di informazione nutrizionale, di educazione alimentare e tutela del consumatore. Rilevanza peculiare assumono gli accordi quadro perfezionati con le organizzazioni esponenziali della produzione e del commercio agricolo - alimentare e con società scientifiche operanti nel settore sanitario e nutrizionale. L’ente ha proceduto a riformulare il bilancio preventivo 2006 sulla base delle direttive impartite dal Ministero, ma le limitazioni di spesa imposte inficiano la possibilità da parte dell’Istituto di portare a termine i programmi già approvati e persino le norme a tutela del personale previste dalla legge 626.

 

 

 

Attività svolta dall’Istituto nazionale di economia agraria (INEA)

 

Riferimento normativo:  L. 70/1975, art. 30, co. 5

Data di trasmissione: 18/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/07/06

Commissione: XIII (Agricoltura)

Numero documento:   non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 29/05/07

 

Fonti normative:

La legge n. 70 del 1975 prevede che ogni anno entro il 31 del mese di luglio ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti sottoposti alla sua vigilanza con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa in ritardo come le precedenti.

Contenuto:

L’INEA è un ente di ricerca sottoposto alla vigilanza ministeriale, collocato nel VI gruppo della tabella allegata alla legge n. 70 del 1975. Si riportano quindi nella relazione gli estremi dei provvedimenti di nomina degli organi dell’Istituto, in attesa dell’adozione del nuovo statuto e dei regolamenti per lo svolgimento delle attività previste, quale la promozione di indagini e studi e di indirizzi in materia di economia agraria, in un contesto di ampliamento dell’attività di supporto alla pubblica amministrazione conseguente all’evoluzione delle procedure di programmazione e di gestione degli interventi pubblici in agricoltura, derivanti dalle politiche  comunitarie. In allegato, sono trasmessi anche il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2005 e il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2006, comprendente la relazione programmatica sull’attività di ricerca per il 2006. Nelle conclusioni, espressa soddisfazione per i risultati raggiunti, viene sottolineata l’inadeguatezza dei contributi ricevuti.

 

 

Ministero per le politiche europee

 

Centro nazionale di informazione e documentazione europea (CIDE-GEIE)

 

Riferimento normativo:  L. 178/2000, art. 1, co. 5 e succ. modif.

Data di trasmissione: 04/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/2007

Commissione: XIV (Politiche Unione europea)

Numero documento: CLXXX, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 04/10/04

 

Fonti normative:

La legge istitutiva del Centro nazionale di informazione e documentazione europea, all’articolo 1, comma 5, dispone che il ministro per le politiche comunitarie presenta annualmente alle predette commissioni una relazione sull'attività svolta, sul bilancio e sul programma di attività del Centro.

Precedenti:

Non è stata presentata la relazione concernente il periodo 30 giugno 2005 – 31 dicembre 2005.

Contenuto:

La relazione annuale su attività svolta, bilancio e programmi del Centro, concernente il periodo gennaio – dicembre 2006 prende in esame in primo luogo il complesso delle attività esplicate nel periodo citato, richiamando le riunioni dell’Assemblea generale del CIDE e le deliberazioni adottate.

Si pongono quindi in evidenza gli sviluppi del portale informatico, quale strumento di comunicazione interattiva rivolto all’intera potenziale utenza sul territorio nazionale, mirante al fine di gestire l’informazione in materia di diritto e prassi dell’Unione europea, diretta al grande pubblico, ad organi istituzionali, ad operatori pubblici e privati. Ricordando che dal giugno 2002 il CIDE ha di fatto acquisito il fondo documentale della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e la titolarità del complesso delle attività svolte dal precedente centro documentale, la relazione fa presente inoltre che nel corso del 2003 si è costituita la prima base di una biblioteca specializzata presso il Centro. Ulteriori iniziative riguardano l’informazione, l’attività di formazione fornita a vari livelli e tipologie di utenza istituzionale, in materia di diritto comunitario, il monitoraggio legislativo, studi ricerche e contributi alla realizzazione di pubblicazioni di riferimento.

Numerosi  allegati integrano la relazione.


 

Ministero della pubblica istruzione

 

Attività svolta dall’Ente nazionale assistenza magistrale (ENAM), conto consuntivo 2005 e bilancio preventivo per il 2005 e 2006

 

Riferimento normativo: L. 70/1975, art. 30, co. 5

Data di trasmissione: 07/02/2006

Periodo di riferimento della relazione: consuntivo 2005 e bilancio di previsione 2005 e 2006

Data prevista di trasmissione: 31/07/2005

Commissione: XI (Lavoro)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 07/02/2006

 

Fonti normative:

La legge n. 70 del 1975 prevede che ogni anno entro il 31 del mese di luglio ciascun Ministero trasmetta al Parlamento una relazione sull'attività svolta, sui bilanci di previsione e sulla consistenza degli organici degli enti sottoposti alla sua vigilanza con allegati i bilanci di previsione stessi e le relative piante organiche e i conti consuntivi dell'esercizio precedente.

Precedenti:

La presente relazione è stata trasmessa in ritardo come le precedenti.

Contenuto:

L’Ente nazionale assistenza magistrale (ENAM), ente non economico istituito con DLCPS n. 1346 del 1947 e vigilato dal Ministero ai sensi dell’articolo 605 del T.U. in materia di istruzione, D. Lgs. n. 297 del 1994. Sono iscritti d’ufficio all’Ente gli insegnanti e i direttori didattici a tempo indeterminato nelle scuole elementari e materne statali in attività di servizio. La relazione espone i criteri che hanno ispirato la formulazione del bilancio di previsione 2005, alla luce delle norme in materia di contenimento della spesa pubblica previste dalla legge finanziaria 2005. Il documento illustra le attività dell’ente e riporta il bilancio preventivo 2005, le variazioni in corso d’anno, il consuntivo 2005 ed il bilancio di previsione 2006.

 

 

 

Ministero della salute

 

Tutela della salute nelle attività sportive e lotta al doping

 

Riferimento normativo: L 376/2000, art. 8. co. 1

Data di trasmissione: 24/04/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CXXXV, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 02/05/07

 

Fonti normative:

La legge n. 376 del 2000, concernente la tutela sanitaria delle attività sportive e la lotta contro il doping, all’articolo 8, comma 1, il Ministro della sanità presenta annualmente al Parlamento una relazione sullo stato di attuazione della stessa legge, nonché sull'attività svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa come di consueto nei termini.

Contenuto:

La relazione descrive l’attività della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, dà conto delle iniziative intraprese e dei fondi utilizzati e in particolare sono elencati i progetti che la Commissione ha ritenuto finanziabili, inoltre sono segnalate le ricerche per le quali il Ministero ha erogato appositi fondi. La riduzione dei fondi destinati alla Commissione operata con la legge finanziaria per il 2005 ha condotto ad una contrazione delle attività, pur non pregiudicando gli obiettivi stabiliti.

E’ stata attribuita importanza strategica ai programmi di ricerca sui farmaci, aggiornando la lista di sostanze e pratiche considerate dopanti, e alle campagne informative promosse in collaborazione con Istituto superiore di sanità e Ufficio relazioni istituzionali del Ministero. Particolare rilevanza ha rivestito il progetto Reporting system doping antidoping (RSDA), finalizzato a monitorare il fenomeno attraverso una banca dati centrale alimentata dai soggetti coinvolti nella lotta al doping. La parte della relazione concernente i risultati dell’attività di controllo è stata predisposta utilizzando in gran parte le informazioni elaborate attraverso questo sistema.

La Commissione ha svolto un attivo ruolo in ambito internazionale, sia nel Consiglio d’Europa, sia in ambito UNESCO nei lavori preparatori della Convenzione internazionale contro il doping nello sport, in corso di ratifica da parte dei vari paesi. Da tale ratifica discenderà l’esigenza di individuare formalmente l’organizzazione nazionale antidoping (NADO), ruolo attualmente deputato al CONI che ha accettato il Codice mondiale antidoping, ma che dovrebbe essere affidato alla Commissione.

Strettamente correlato è il problema della competenza sui controlli in gare internazionali su atleti non affiliati a federazioni sportive italiane e dell’azione in presenza di fatti penalmente rilevanti. Infine, è stato firmato con regioni e province autonome, alle quali la legge n. 376 del 2000 attribuisce un ruolo fondamentale nella lotta al doping,  un accordo concernente le “Linee guida sui requisiti organizzativi e di funzionamento dei laboratori antidoping”.

 

 

Stato delle acque di balneazione

 

Riferimento normativo: D.L. 109/1993, art. 1. co. 3 bis, conv. L 185/1993 e succ. modif.

Data di trasmissione: 17/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione:31/03/07

Commissioni: VIII (Ambiente) e XII (Affari sociali)

Numero documento: CLXXXIX, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 29/05/07

 

Fonti normative:

il Ministro della sanità presenta al Parlamento entro il 31 marzo di ciascun anno la relazione sullo stato delle acque di balneazione, di cui all'articolo 13 della direttiva n. 76/160/CEE Consiglio, dell'8 dicembre 1975, di cui sono parte integrante i risultati dei programmi di sorveglianza per la rilevazione di alghe aventi possibili implicazioni igienico - sanitarie ai sensi del DL n. 109 del 1993, convertito in legge n. 185 del 1993.

Precedenti:

La relazione è stata presentata con ritardo come negli anni precedenti.

Contenuto:

Il Ministro della salute ha trasmesso al Parlamento la relazione sullo stato delle acque di balneazione, per il 2005, contenente anche i risultati dei programmi di sorveglianza algale riferiti allo stesso anno.

Il documento ha come obiettivo l’esposizione del monitoraggio effettuato per il 2005 sulle aree marine, lacustri e fluviali, e si apre con una esposizione del quadro normativo e sugli effetti della nuova direttiva 2006/7/CE del Parlamento europeo che abroga la precedente e non fa alcun riferimento al parametro “ossigeno disciolto”. Al documento sono allegati i rapporti delle regioni Emilia – Romagna, Lazio, Marche, Piemonte, Umbria e Veneto.

 


Ministero per lo sviluppo economico

 

Attuazione della legge recante incentivi per l’imprenditoria femminile

 

Riferimento normativo: L. 215/1992, art. 11

Data di trasmissione: 17/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

Commissione: X (Attività produttive)

Numero documento: CXL, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 29/05/07

 

Fonti normative:

La relazione sullo stato di attuazione della legge n. 215 del 1992 recante “Azioni positive per l’imprenditoria femminile” è presentata ai sensi dell’articolo 11 della stessa legge.

Precedenti:

La presente relazione è stata presentata con alcuni mesi di ritardo.

Contenuto:

Il documento presentato dal Ministro per lo sviluppo economico richiama in primo luogo l’ambito di applicazione della normativa, individuando nel territorio nazionale come soggetti beneficiari le piccole imprese costituite e gestite da donne, operanti nei settori agricoltura, industria, artigianato, commercio, servizi e turismo per investimenti finalizzati all’avvio di attività imprenditoriali, l’acquisto di attività preesistenti, la realizzazione di progetti aziendali innovativi e l’acquisizione di servizi reali.

Si rileva il progressivo aumento delle domande di agevolazione nel succedersi dei bandi, dei quali si espongono nel testo gli sviluppi delle singole gestioni. Da questa analisi emergono la trasformazione dell’intervento agevolativo e la sempre maggiore qualificazione degli stessi, attraverso la comparazione di elementi geografici e quantitativi.

 

 

Programma di metanizzazione del Mezzogiorno

 

Riferimento normativo: DL. 364/1987, art. 5, conv. con modif. L. 445/1987

Data di trasmissione: 09/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

Commissione: V (Bilancio)

Numero documento: CIV, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 14/05/07

 

Fonti normative:

Il Governo, entro il 31 dicembre di ciascun anno, trasmette al Parlamento ed alle regioni interessate una relazione sullo stato di attuazione del programma generale di metanizzazione ai sensi dell’articolo 5 del decreto legge n. 364 del 1987, convertito in legge con modificazioni dalla legge n. 445 del 1987.

Precedenti:

La relazione 2005 è stata presentata contemporaneamente a quella concernente il 2006.

Contenuto:

La relazione sullo stato di attuazione del programma generale di metanizzazione del Mezzogiorno, definito dal CIPE con deliberazione dell’11 febbraio 1988, richiama in primo luogo la normativa di riferimento per la concessione di contributi in favore di determinati comuni, per la costruzione di reti urbane di distribuzione del gas e in favore di operatori privati per la realizzazione di adduttori secondari con caratteristiche di infrastrutture pubbliche. Vengono quindi riportati i dati normativi e finanziari concernenti il completamento del programma e si richiamano altresì le nuove procedure per la concessione di contributi e la ripartizione delle somme.

I criteri adottati riguardano la priorità riservata di concessione alle città capoluogo di provincia che finora non avevano presentato domanda di contributo, il proseguimento del programma di metanizzazione anche per i Comuni compresi in bacini di utenza già parzialmente finanziati e il programma di metanizzazione della regione Sardegna.

 

Programma di metanizzazione del Mezzogiorno

 

Riferimento normativo: DL. 364/1987, art. 5, conv. con modif. L. 445/1987

Data di trasmissione: 09/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: V (Bilancio)

Numero documento: CIV, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 14/05/07

 

Precedenti:

La relazione 2006, presentata insieme alla precedente, è stata presentata nei termini.

Contenuto:

La relazione ricalca la precedente, aggiornandone i contenuti.

 

 

 

Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE)

 

Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici 

 

Riferimento normativo: L. 144/1999, art. 1, co 6

Data di trasmissione: 02/05/07

Periodo di riferimento della relazione: II sem. 2006

Data prevista di trasmissione:30/06/07

Commissione:V(Bilancio)

Numero documento: IX - bis, n. 3

Data di annuncio in Assemblea: 07/05/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell’articolo 1. comma6, della legge n. 144 del 1999, il Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici deve essere flessibile ed integrabile in modo tale da essere funzionale al progetto «Rete unitaria della pubblica amministrazione», di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 5 settembre 1995. A decorrere dal 1º gennaio 2003, ai sensi della legge n. 3 del 2003, ogni  progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione è dotato di un «Codice unico di progetto», che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatori richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE. Le informazioni derivanti dall'attività di monitoraggio sono trasmesse dal CIPE in un rapporto semestrale al Parlamento.

Precedenti:

La presente relazione è stata trasmessa nei termini. Le relazioni relative al II semestre 2005 e al I semestre 2006 sono state trasmesse congiuntamente nel mese di dicembre 2006.

Contenuto:

Le relazioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica illustrano le attività svolte, i risultati raggiunti, le spese sostenute e previste, gli obiettivi e il programma del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici relativamente al secondo semestre 2006. Dal raffronto del documento con i due precedenti è riscontrabile il progressivo aumento dei progetti registrati col Sistema “Codice unico di progetto” (CUP), ormai giunto alla versione 2.0, ed è continuata l’attività di individuazione del Sistema “Monitoraggio degli investimenti pubblici” (MIP).

 


Provincia autonoma di Trento

 

Accordo in materia di prestazioni sanitarie

 

Riferimento normativo: L. 289/2002, art. 52, co. 4, lett. c)

Data di trasmissione: 23/04/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CCI, n. 7

Data di annuncio in Assemblea: 02/05/07

 

Fonti normative:

La Presidenza del Consiglio ha trasmesso la relazione della Provincia autonoma di Trento concernente l’attuazione degli adempimenti previsti dall’accordo tra Stato, regioni e province autonome di Trento e Bolzano del 14 febbraio 2002, in materia di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e di indirizzi applicativi sulle liste di attesa, come previsto dall’articolo 52, comma 4, lettera c) della legge finanziaria per il 2003.

Precedenti:

La Provincia autonoma di Trento ha sempre presentato nei termini la relazione.

Contenuto:

Con provvedimento del 23 aprile 2004, la Giunta provinciale ha adottato lo strumento dei Raggruppamenti di attesa omogenea (RAO). Nella relazione si citano i provvedimenti adottati per realizzare gli scopi previsti dalla legge n. 289 del 2003 e dall’accordo Stato – regioni e le iniziative intraprese presso le ASL.

 

 

Provincia autonoma di Bolzano

 

Accordo in materia di prestazioni sanitarie

 

Riferimento normativo: L. 289/2002, art. 52, co. 4, lett. c)

Data di trasmissione: 17/04/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: XII (Affari sociali)

Numero documento: CCI, n. 8

Data di annuncio in Assemblea: 02/05/07

 

Precedenti:

La Provincia autonoma di Bolzano ha sempre presentato nei termini la relazione.

Contenuto:

Nella relazione viene richiamata la legge regionale n. 9 del 2006 che ha istituito l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, sopprimendo le quattro precedenti. Fin dal 2003 per fronteggiare i problemi di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche con sono stati adottati criteri univoci nella compilazione delle liste di attesa, con risultati senz’altro soddisfacenti.

 


 

Regione Emilia - Romagna

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo:  L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 19/04/07

Periodo di riferimento della relazione: 01//09/05-31/01/06

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)  

Numero documento: CXCIX, n. 7

Data di annuncio in Assemblea: 11/04/07

 

Fonti Normative:

Con la direttiva n. 79/409/CEE è stato stabilito un principio generale di protezione delle specie di uccelli selvatici. Le regioni disciplinano l'esercizio delle deroghe previste dalla stessa direttiva ai principi e alle finalità stessa direttiva ed alle disposizioni della legge n. 157 del 1992. Entro il 30 giugno di ogni anno, ciascuna regione trasmette al Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero al Ministro per gli affari regionali ove nominato, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle politiche agricole e forestali, al Ministro per le politiche comunitarie, nonché all'Istituto nazionale per la fauna selvatica (INFS), una relazione sull'attuazione delle deroghe che viene altresì trasmessa alle competenti Commissioni parlamentari.

Precedenti:

La relazione concerne il periodo compreso tra il 1° settembre 2005 ed il 31 gennaio 2006.

Contenuto:

Nel periodo considerato la Regione Emilia – Romagna ha concesso deroghe per l’abbattimento di esemplari di storno, passero, passera mattugia e tortora dal collare per un totale di 163297 soggetti prelevati.

 

 

Regione Lombardia

 

Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE

 

Riferimento normativo:  L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5

Data di trasmissione: 19/04/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005 - 2006

Data prevista di trasmissione: 31/06/07

Commissione:  XIII (Agricoltura)  

Numero documento: CXCIX, n. 8

Data di annuncio in Assemblea: 11/04/07

 

Precedenti:

La relazione è riferita alla stagione venatoria 2005 – 2006.

Contenuto:

La Regione Lombardia ha concesso deroghe per le specie merlo, tordo sassello, tordo bottaccio, cesena, allodola, pavoncella, passera mattugia, passera oltremontana, storno, fringuello e peppola.

 


Difensore civico per la regione Lazio

 

Attività svolta dal difensore civico della regione Lazio

 

Riferimento normativo: L. 127/1997, art. 16, co. 2 

Data di trasmissione: 27/03/07

Periodo di riferimento delle relazioni: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/03/07

Commissioni: I (Affari costituzionali)

Numero documento: CXXVIII, n. 2/9

Data di annuncio in Assemblea: 07/05/07

 

Fonti normative:

L’articolo 16 della legge n. 127 del 1997 istituisce, a tutela dei cittadini i difensori civici delle regioni e delle province autonome. Lo stesso articolo, al comma 2, stabilisce che i difensori civici inviano alle Camere entro il 31 marzo di ogni anno una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente.

Precedenti:

La relazione del Difensore civico della regione Lazio è stata trasmessa nei termini.

Contenuto:

La relazione del Difensore civico della Regione Lazio rappresenta con una tabella i 93 casi di intervento registratisi nel 2006 e lamenta il limitato numero di cittadini che si rivolgono all’Ufficio.

 

 

Difensore civico per la provincia autonoma di Bolzano

 

Attività svolta dal difensore civico per la provincia autonoma di Bolzano

 

Riferimento normativo: L. 127/1997, art. 16, co. 2 

Data di trasmissione: 04/04/07

Periodo di riferimento delle relazioni: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/03/07

Commissioni: I (Affari costituzionali)

Numero documento: CXXVIII, n. 1/13

Data di annuncio in Assemblea: 03/05/07

 

Precedenti:

La relazione del Difensore civico della provincia autonoma di Bolzano è sempre stata trasmessa nei termini.

Contenuto:

Il Difensore civico per la provincia autonoma di Bolzano, nel documento trasmesso relativo all’attività svolta nel 2006 afferma che la collaborazione con le amministrazioni pubbliche è stata nel complesso apprezzabile. La relazione analizza statisticamente i dati, comparandoli a quelli delle gestioni precedenti e presenta un’ampia descrizione dei casi maggiormente esemplificativi.


Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni

 

Stato delle attività di controllo e vigilanza in materia di conflitti di interessi

 

Riferimento normativo: L 215/2004 art. 8, co. 1

Data di trasmissione: 22/05/07

Periodo di riferimento della relazione: II semestre 2006

Data prevista di trasmissione: 30/06/07

Commissione: I (Affari costituzionali)

Numero documento: CCXXII - bis, n. 3

Data di annuncio in Assemblea: 29/05/07

 

Fonti normative:

Ai sensi della legge n. 215 del 2004 in materia di risoluzione dei conflitti di interessi, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni presentano al Parlamento una relazione semestrale sullo stato delle attività di controllo e vigilanza di cui alla stessa legge.

Precedenti:

La relazione è pervenuta come di consueto nei termini previsti.

Contenuto:

Il documento trasmesso dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è suddiviso in tre parti. Nella prima si richiama la disciplina del conflitto di interessi, ricordando l’attività svolta nei confronti dei titolari di incarichi nei governi della XV e della XVI legislatura. Nella seconda parte viene illustrata l’attività di controllo su cui hanno inciso fortemente l’insediamento del nuovo Governo e le procedure conseguentemente legate alle verifiche sulle incompatibilità dei suoi componenti. La terza parte concerne l’analisi della proposta di legge in materia di conflitto di interessi (Atto Camera 1318).

 

 

Garante per la protezione dei dati personali

 

Attività svolta dal Garante per la protezione dei dati personali

 

Riferimento normativo: D.Lgs. 196/2003, art. 154, co. 2, lett. m)

Data di trasmissione: 09/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

Commissione: II (Giustizia)

Numero documento:  CXXXVI, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 15/05/07

 

Fonti normative:

Il Garante per la protezione dei dati personali ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 154, comma 1, lettera m), del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, la relazione sull'attività svolta e sullo stato di attuazione del codice in materia di protezione dei dati personali, riferita all'anno 2005.

Precedenti:

La relazione 2005 è la prima presentata ai sensi del D. Lgs. n. 196 del 2003.

Contenuto:

la relazione si apre con la presentazione del presidente Pizzetti che ringrazia il presidente Rodotà e i collegi che lo hanno accompagnato nella costruzione di una cultura della privacy nel nostro paese, conducendo l’Autorità ad assumere una  ruolo trainante anche a livello europeo. Il progresso tecnologico sposta continuamente la frontiera del trattamento dei dati e la protezione dei dati personali rappresenta il discrimine tra oppressione e democrazia, sebbene le necessità e della lotta al terrorismo hanno ampliato la quantità dei dati conservati a salvaguardia della sicurezza. Nella premessa vengono affrontate anche le tematiche legate alle intercettazioni telefoniche e alla loro diffusione e in generale il tema dei servizi di comunicazione elettronica, delle banche dati e anche biometriche e del DNA.

Il volume II della relazione contiene il Codice in materia di protezione dei dati personali ed il III riguarda il diritto alla protezione dei dati personali. 

Autorità garante della concorrenza e del mercato

 

Attività svolta nell’anno 2006

 

Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 23, co. 1

Data di trasmissione: 07/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2006

Data prevista di trasmissione: 31/12/07

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento: XLV, n. 2

Data di annuncio in Assemblea: 08/05/07

 

Fonti normative:

La legge 10 ottobre 1990, n. 287, recante “Norme per la tutela della concorrenza e del mercato”, all’articolo 23, comma 1, dispone che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato annualmente presenti una relazione sull’attività svolta nell’anno precedente.

Precedenti:

La relazione è stata trasmessa come di consueto nei termini.

Contenuto:

La relazione annuale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sull’attività svolta nel 2006 si apre con una prima parte dedicata ad una articolata disamina dell’evoluzione normativa nel settore e dei nuovi poteri assegnati all’Autorità garante della concorrenza e del mercato dal DL n. 223 del 2006, come convertito dalla legge n. 248 del 2006, che ha accolto nella legislazione nazionale alcuni strumenti già adottati in sede comunitaria, rendendo più incisiva l’azione a tutela del mercato e dei cittadini. Lo stesso DL n. 223 è intervenuto in svariati settori di cruciale importanza, tenendo conto di osservazioni e segnalazioni da parte dell’Autorità, con misure di liberalizzazione, semplificazione e tutela dei consumatori.

La relazione comprende quindi una parte dedicata all’attività svolta ai sensi della legge n. 287 del 1990, a tutela della concorrenza nei diversi settori, dall’agricoltura e attività manifatturiera, all’energia, alla distribuzione commerciale, ai trasporti e alle telecomunicazioni, all’editoria e alla radiotelevisione, all’intermediazione monetaria e finanziaria, e alle attività professionali e imprenditoriali, ricreative, culturali e sportive. In tale contesto, alcune pagine sono riservate all’esame degli sviluppi giurisprudenziali in materia di concorrenza e successivamente all’attività svolta in materia dalle istituzioni e organismi internazionali.

Nel corso del 2006 si sono consolidati alcuni orientamenti in materia di incompatibilità e siano emerse numerose problematiche applicative. In particolare, alla luce dell’esercizio concreto delle funzioni di vigilanza e controllo, si conferma quanto sostenuto nella prima relazione semestrale in ordine ai profili di criticità della legge n. 215 del 2004, più precisamente una concezione restrittiva del conflitto di interessi, incentrata essenzialmente sulle sue manifestazioni formali. Si osserva, cioè, che prevale un approccio di tipo privatistico, legato al verificarsi di un “evento di danno”, non adeguato alla complessa realtà dell’amministrazione e dell’interesse pubblico concretamente violato.

Con queste premesse, nella relazione si espongono diffusamente le modalità con le quali l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha impegnato le risorse messe a disposizione dalla legge per ottenere i migliori risultati possibili con il superamento di diverse situazioni anomale.


 

Segnalazione in merito all'introduzione di alcune modifiche all'articolo 150, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, recante «Codice delle Assicurazioni Private».

 

Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 22

Data di trasmissione: 29/05/07

Periodo di riferimento della relazione: //

Data prevista di trasmissione: irregolare

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 30/05/07

 

Fonti normative:

Ai sensi dell'articolo 22 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, recante “Norme per la tutela della concorrenza e del mercato”, nel campo della propria attività consultiva, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato può esprimere pareri sulle iniziative legislative o regolamentari e sui problemi riguardanti la concorrenza ed il mercato, quando lo ritenga opportuno, o su richiesta di amministrazioni ed enti pubblici interessati. Il Presidente del Consiglio dei Ministri può chiedere il parere dell'Autorità sulle iniziative legislative o regolamentari che abbiano l’effetto di sottomettere l'esercizio di una attività o l'accesso ad un mercato a restrizioni quantitative; di stabilire diritti esclusivi in certe aree; di imporre pratiche generalizzate in materia di prezzi e di condizioni di vendita.

Contenuto:

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato fa presente come alcune modifiche introdotte dalla X commissione della Camera al Disegno di Legge 2272-bis rischiano di modificare sensibilmente il funzionamento del meccanismo di risarcimento diretto nel settore della RC Auto, causando un aumento dei costi medi delle polizze.

In particolare, l’Autorità ha esaminato i possibili effetti di un emendamento approvato in Commissione che, modificando il Codice delle Assicurazioni private del 2005, limita la possibilità, per le imprese di assicurazione, di convenzionare le carrozzerie e vieta che l’assicurato, in cambio di uno sconto sul premio di polizza, rinunci alla scelta del carrozziere di propria fiducia.

Secondo l’Autorità, infatti, affinché il consumatore possa avvalersi delle possibilità offerte dal sistema di risarcimento diretto, in termini di minori premi versati e maggiore qualità del servizio liquidativo, è necessario che le compagnie di assicurazione possano fare affidamento su imprese di autoriparazione controllate o convenzionate.

 

 

 

Segnalazione in merito alla liberalizzazione dell'apertura delle sale cinematografiche e alla tutela degli spettatori in vista dell'elaborazione di un disegno di legge governativo di riordino del settore del cinema e dello spettacolo.

 

Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 22

Data di trasmissione: 29/05/07

Periodo di riferimento della relazione: //

Data prevista di trasmissione: irregolare

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 30/05/07

 

Nella segnalazione in merito alla liberalizzazione dell'apertura delle sale cinematografiche e alla tutela degli spettatori in vista dell'elaborazione di un disegno di legge governativo di riordino del settore del cinema e dello spettacolo, l’ Autorità garante della concorrenza e del mercato auspica l’approvazione di una legge quadro nazionale per assicurare una piena liberalizzazione dell'apertura delle sale cinematografiche, soggette ancora a troppe restrizioni nonostante le novità introdotte dal primo pacchetto liberalizzazioni.. L'Autorità sollecita, in particolare, l’eliminazione dei vincoli che riguardano l'apertura di nuovi cinema, ma sottolinea anche l'esigenza di introdurre nella riforma del settore, attualmente all'esame del Senato, obblighi informativi a carico dei gestori delle sale cinematografiche sugli effettivi orari di inizio dei film, per evitare agli spettatori che non lo desiderano di assistere alla proiezione degli spot pubblicitari. Secondo l'Autorità, gli spettatori dovrebbero essere informati sull'orario in cui è consentito l'ingresso alla sala cinematografica per ciascuno spettacolo e su quello di inizio della proiezione del film prescelto. In questo modo si consentirebbe al pubblico di scegliere liberamente se assistere o meno alla proiezione pubblicitaria ed eventualmente preferire quelle sale cinematografiche che proiettano un numero minore di spot prima della visione del film prescelto. Per quanto riguarda la liberalizzazione, l'Autorità ricorda invece che è ancora in vigore il regime di autorizzazione per l'apertura delle sale cinematografiche più grandi, quelle cioè con più di 1300 posti. Per evitare l'adozione di disposizioni normative regionali non uniformi e restrittive della concorrenza l'Autorità, si legge nella segnalazione, "ritiene necessario che a livello statale vengano dettate disposizioni cornice che consentano l'accesso al mercato di nuovi operatori a prescindere dal numero di posti a sedere disponibili nelle sale cinematografiche favorendo, in tal modo, il funzionamento dei meccanismi concorrenziali". Secondo l'Autorità, ne deriverebbero "riflessi positivi per i consumatori sia in termini di diversificazione dell'offerta e della programmazione cinematografica sia in termini di potenziale riduzione dei prezzi dei biglietti". Nella segnalazione l'Autorità ricorda inoltre di essere stata costretta ad intervenire, in base alla legge sulla pubblicità ingannevole, contro i trailer violenti o raccapriccianti o comunque spaventosi trasmessi prima della programmazione di film destinati a bambini e adolescenti.

 

 

 

Segnalazione in merito alle disposizioni riguardanti la fornitura di gasolio petrolifero liquefatto (GPL) e la distribuzione dei carburanti contenute nel disegno di legge AC 2272-bis.

 

Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 22

Data di trasmissione: 23/05/07

Periodo di riferimento della relazione: //

Data prevista di trasmissione: irregolare

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 29/05/07

 

Contenuto:

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha formulato alcune osservazioni in merito alle disposizioni riguardanti la fornitura di gasolio petrolifero liquefatto (GPL) e la distribuzione dei carburanti contenute nel disegno di legge AC 2272-bis. Il regime  vigente in materia di fornitura di GPL sfuso in serbatoi per uso civile, industriale o agricolo dispone che nei contratti stipulati dalle aziende distributrici del prodotto siano previste le varie modalità di offerta del serbatoio per iò  GPL sfuso offrendo la scelta tra l’acquisto e la locazione o il comodato d’uso, predeterminando contrattualmente il prezzo nel caso di  acquisto del serbatoio, senza vincolare gli utenti all’acquisto di determinate quantità di prodotto o al regime di esclusiva. Vige l’obbligo di autorizzazione del fornitore proprietario del serbatoio - quando il rifornimento del combustibile avviene presso distributori terzi. La formula contrattuale del comodato può condurre di fatto a rapporti pluriennali di fornitura esclusiva, con una riduzione della concorrenza fra i fornitori.

 L’articolo 4 del disegno di legge 2272 - bis elimina la possibilità del comodato d’uso e prevede solamente che serbatoi installati presso gli utenti debbano essere concessi in locazione.

L’autorità suggerisce di mantenere la possibilità del comodato d’uso, integrandolo però con alcuni accorgimenti, come la possibilità di esercitare l’opzione di acquisto del serbatoio con scadenze ad intervalli di tempo regolari, oppure introducendo l’obbligo per le imprese di fornire i servizi di manutenzione e certificazione dei serbatoi separatamente dalla fornitura di prodotto.

In merito invece al profilo relativo alla distribuzione di carburanti, l’eliminazione, all’articolo 1, comma 1 del disegno di legge di restrizioni quantitative all’accesso al mercato, di vincoli all’abbinamento di prodotti oil e non-oil, nonché dei vincoli in tema di orari possano portare ad un’evoluzione in senso maggiormente concorrenziale dell’attività di vendita di carburanti. La possibilità prevista nel DDL  di prolungare gli orari di apertura degli impianti di distribuzione solo nei casi in cui essi siano abbinati ad esercizi di vendita di altri prodotti pur favorendo una maggiore flessibilità di orari implica una disparità di trattamento fra impianti di distribuzione, senza garantire una maggiore concorrenza.

 

Segnalazione relativa all'affidamento dei servizi di gestione delle camere mortuarie ed obitoriali, nonché dei servizi cimiteriali, ad imprese di onoranze funebri

 

Riferimento normativo: L. 287/1990, art. 21

Data di trasmissione: 23/05/07

Periodo di riferimento della relazione: //

Data prevista di trasmissione: irregolare

Commissione: VI (Finanze)

Numero documento non numerato

Data di annuncio in Assemblea: 29/05/07

 

Fonti normative:

Nell’ambito dei poterì di segnalazione al Parlamento ed al Governo previsti dall’articolo 21 della legge n. 287 del 1990, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato individua i casi in cui norme di legge o di regolamento o provvedimenti amministrativi di carattere generale determinano distorsioni della concorrenza o del corretto funzionamento del mercato che non siano giustificate da esigenze di interesse generale,  segnala le situazioni distorsive derivanti da provvedimenti legislativi al Parlamento e al Presidente del Consiglio dei ministri e, negli altri casi, al Presidente del Consiglio dei ministri, ai ministri competenti e agli enti locali e territoriali interessati e, ove ne ravvisi l'opportunità, esprime parere circa le iniziative necessarie per rimuovere o prevenire le distorsioni e può pubblicare le segnalazioni ed i pareri nei modi più congrui in relazione alla natura e all'importanza delle situazioni distorsive.

Contenuto:

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato rileva che molte amministrazioni ospedaliere, per contenere i costi di gestione affidano a società di onoranze funebri, gratuitamente o a pagamento, la gestione delle camere mortuarie. Queste prassi violano, ad avviso dell’Autorità, la necessaria distinzione fra servizi di natura pubblica in adempimento agli obblighi di polizia mortuaria, e attività commerciali quali sono i servizi di onoranze funebri. Per questo occorre una netta separazione tra le attività igienico - sanitarie di carattere pubblico e le attività di tipo privato poiché in tal modo l'operatore funebre ha la possibilità di venire immediatamente in contatto con le famiglie acquisendo una posizione privilegiata rispetto agli altri concorrenti con un pregiudizio economico per i familiari dei defunti, i quali difficilmente sono nelle condizioni psicologiche di scegliere l'operatore funebre in grado di offrire il miglior servizio al minor costo. Analoghe distorsioni della concorrenza si creano, a parere dell'Autorità, quando a svolgere i servizi di onoranze funebri sono le stesse società comunali che gestiscono i cimiteri, visto che in questo caso si assiste ad una commistione tra attività tipicamente pubblica (la gestione dei cimiteri) e attività imprenditoriali private. Ulteriori problemi nascono poi quando le società comunali, attraverso le quali le amministrazioni hanno esercitato in regime di esclusiva le attività funebri, hanno successivamente esteso la loro attività nel mercato contiguo delle onoranze funebri.

L'Autorità auspica da un lato che il Ministero della salute, le amministrazioni regionali competenti e le singole Aziende Sanitarie si adoperino comunque affinché i servizi di natura igienico sanitaria non vengano affidati a operatori privati di onoranze funebri, e dall'altro che le amministrazioni comunali si limitino ad offrire servizi di gestione cimiteriale e altri servizi di natura pubblica evitando di svolgere, attraverso le stesse imprese, attività privatistiche di onoranze funebri


Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

 

Trasmissione delle delibere adottate nei mesi di aprile e maggio 2007

 

Riferimento normativo:  L. 146/1990, art. 13, co. 1

Data di trasmissione:

Periodo di riferimento della relazione: //

Data prevista di trasmissione: eventuale

Commissione: IX (Lavoro)

Numero documento:  non numerato

Data di annuncio in Assemblea:

 

Fonti normative:

La legge n. 146 del 1990 regola il  diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, istituendo la Commissione di garanzia e attribuendole, all’articolo 13, comma 1, come sostituito dall'articolo 10 della legge 11 aprile 2000, n. 83, anche il compito di riferire alle Camere, su richiesta o di propria iniziativa, sugli aspetti di propria competenza dei conflitti nazionali e locali relativi a servizi pubblici essenziali, e di trasmettere gli atti e le pronunce di propria competenza alle Camere e al Governo.

Contenuto:

Il Presidente della Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha trasmesso in varie riprese i verbali delle sedute tenutesi nei mesi di aprile e maggio 2007. L’annuncio della trasmissione dei suddetti documenti è avvenuta nelle sedute dell’Assemblea del 3, 4, 7 8, 9, 10, 11, 14, 15, 29, 30, 31 maggio 2007.

 

 

 

Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA)

 

Attività svolta dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA)

 

Riferimento normativo: D.Lgs. 101/2005, art. 5, co. 2

Data di trasmissione: 14/05/07

Periodo di riferimento della relazione: 2005

Data prevista di trasmissione: 31/12/06

Commissione: X (Attività produttive) XIII (Agricoltura)

Numero documento: CCXXXII, n. 1

Data di annuncio in Assemblea: 29/05/07

 

Fonti normative:

L’articolo 5, comma 2, del D. Lgs. n. 101 del 2005, all’articolo 5, comma 2, l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) trasmette annualmente una relazione al Parlamento sugli interventi finanziari svolti a sostegno delle imprese agricole.

Precedenti:

La prima relazione sull’attività 2005 era attesa entro la fine del 2006.

Contenuto:

Il 2005 è stato il primo anno di attività dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) nel campo delle garanzie sia dirette che sussidiarie per il credito all’agricoltura. La relazione nella rappresenta il quadro legislativo degli strumenti di garanzia che sono stati perfezionati dalla legge n. 80 del 2005, di conversione del DL n. 35 del 2005.

Quanto all’attività di garanzia sussidiaria, trasferita all’ISMEA dalla legge n. 311 del 2004, vengono forniti dati quantitativi e qualitativi, dai quali emerge che nel 2005 sono sorte circa 39300 nuove garanzie, per un ammontare di circa 2326 milioni di euro.

L’attività di garanzia diretta ha riguardato la gestione delle fideiussioni rilasciate negli anni precedenti a valere sui fondi previsti da varie leggi, nonché gli impegni per contenzioso e le convenzioni stipulate con alcune regioni..

 


 

 

 

5) Nuove relazioni previste da fonti normative (*)

 

 

 

a)      relazioni governative

 

nessuna

 

 

b)     relazioni non governative

 

nessuna

 

 

(*) Si tratta di relazioni che sono stabilite da nuove norme entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal presente bollettino

 

 


 

b) Piani e atti di riparto di risorse economiche

 

1) Atti all’esame delle Commissioni parlamentari

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto

Ministero della salute

 

Ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, per l’anno 2007 (81)

XII Affari sociali (Camera)

 

 

 

 

 

12ª Igiene e sanità

(Senato)

Favorevole

espresso il 17 aprile 2007

 

 

 

 

Favorevole con osservazioni espresso il 10 maggio 2007

 

Lo schema di decreto ministeriale in esame provvede al riparto delle somme iscritte nel capitolo 3412 dell'unità previsionale di base 3.1.2.11 dello stato di previsione del Ministero della salute per l'anno 2007, concernente i contributi in favore di enti ed altri soggetti. Esso reca, per il 2007, secondo le determinazioni della tabella C della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296 del 2006), uno stanziamento pari a 5.542.000 euro. Peraltro, la somma oggetto del riparto ammonta in realtà a 4.839.804,09 euro, in quanto il restante importo è stato accantonato e reso indisponibile, ai sensi delle misure generali di contenimento della spesa pubblica, di cui all'articolo 1, comma 507, della richiamata legge n. 296 del 2006.

L’ammontare indicato comprende non solo i contributi per il Centro internazionale per le ricerche sul cancro di Lione e per la Lega italiana per la lotta contro i tumori, ma anche quello in favore dell'Ufficio internazionale delle epizoozie di Parigi.

Al Centro internazionale per le ricerche sul cancro di Lione, compete, ai sensi del relativo Statuto nonché dell'articolo 2 della legge 21 aprile 1977, n. 164, una contribuzione annua, definita, per ogni Stato membro, dal consiglio direttivo del medesimo Centro. L'importo stabilito per l'Italia per il 2007 è pari a 1.347.087 dollari statunitensi, equivalenti (secondo un cambio presunto euro/dollaro pari a 1,3145) a circa 1.024.790,40 euro, corrispondenti a quanto stanziato dallo schema di decreto in titolo per il Centro internazionale.

All'Ufficio internazionale delle epizoozie di Parigi spetta (ai sensi dei relativi Statuto organico e Regolamento organico nonché dell'articolo 2, del Regio decreto legge. 18 novembre 1926, n. 2441, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1928, n. 1961) un contributo annuo a carico di ciascuno Stato membro. L'importo varia secondo la categoria di inquadramento. Per l'Italia, che rientra nella prima categoria, il contributo per il 2007 è pari a 134.175 euro. A tale ammontare occorre aggiungere una contribuzione complementare destinata al sostegno delle attività della Commissione regionale per l'Europa orientale del medesimo ufficio, richiesta ai sensi  del citato Regolamento organico. La contribuzione complementare prevista è pari al 77 percento di quella di base ossia 103.314,75 euro. A tali importi occorre aggiungere una somma pari a 9.000 euro, richiesta dall'Ufficio internazionale agli Stati che intendano conseguire la classificazione di Paese interessato dalla malattia cosiddetta BSE. La misura complessiva dello stanziamento disposto dallo schema di decreto in favore dell'Ufficio internazionale delle epizoozie ammonta, dunque, a 246.489,75 euro.

Alla Lega italiana per la lotta contro i tumori l'atto in esame attribuisce 3.568.523,94 euro. Al medesimo soggetto competono ulteriori contributi, pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007 e 2008 e a 2 milioni di euro per il 2009, ai sensi dell'articolo 11-quaterdecies, comma 10, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, e dell'articolo 1, comma 817, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

La XII Commissione (Affari sociali) della Camera ha esaminato lo schema di decreto nella seduta del 17 aprile 2007, approvando la proposta di parere favorevole del relatore, onorevole Pellegrino.

La 12ª Commissione (Igiene e sanità) del Senato ha iniziato l’esame del provvedimento nella seduta del 9 maggio 2007. Dopo l’illustrazione dello schema di decreto da parte della senatrice Rossa, il dibattito si è largamente incentrato sull’entità dei finanziamenti destinati alla Lega italiana per la lotta contro i tumori. Da più parti, infatti, si lamentava il decremento di tali risorse, stante l’importanza dell’operato dell’ente in questione soprattutto nelle aree dove meno forte è la presenza strutture sanitarie pubbliche, nonché l'unanime intento di potenziare gli strumenti di contrasto delle patologie neoplasiche. Si evidenziava, quindi, l’esigenza di acquisire gli elementi conoscitivi necessari ad una compiuta riflessione al riguardo, anche attraverso l’audizione del presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori.

Nella seduta antimeridiana del 10 maggio il presidente della Commissione Marino comunicava, a causa della ristrettezza dei tempi disponibili, l’impossibilità per il presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori di intervenire in sede di audizione, mettendo tuttavia a disposizione della relatrice la documentazione sui contributi statali percepiti negli ultimi anni.

La relatrice Rossa forniva pertanto i dati relativi ai contributi statali di cui ha beneficiato la Lega italiana per la lotta contro i tumori a partire dal 2001 in base ai decreti ministeriali di riparto degli stanziamenti iscritti nella Tabella C delle leggi finanziarie. Alla luce di tali dati rilevava, che, a fronte di una diminuzione progressiva del contributo ordinario, l'ammontare complessivo del finanziamento relativamente all'anno 2006 è risultato incrementato in forza del contributo straordinario di un milione di euro annui per il periodo 2006-2008 disposto dall'articolo 11-quaterdecies, comma 10, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito dalla legge n. 248 del 2005. Faceva inoltre presente che, relativamente all'anno in corso, al finanziamento di 3.568.523,94 euro, di cui allo schema di decreto in esame, si aggiungono il contributo straordinario di un milione di euro ed un ulteriore stanziamento disposto dall'articolo 1, comma 818, della legge finanziaria per il 2007, "per il consolidamento e rafforzamento degli scopi perseguiti dalla Lega", pari a due milioni annui per gli anni dal 2007 al 2009. Concludeva sul punto specificando che il finanziamento totale per il 2007 a favore della Lega italiana per la lotta contro i tumori ammonta pertanto a 6.568.523,94 euro.

Nella seduta pomeridiana del 10 maggio la Commissione Igiene e sanità del Senato approvava, infine, all’unanimità la proposta della relatrice, redatta tenendo conto di quanto emerso dal dibattito, di parere favorevole con osservazioni sull'atto in titolo. Con tali osservazioni si chiede al Governo un impegno per finanziare la Lega italiana per la lotta contro i tumori con ulteriori 500.000 euro, al fine di compensare la riduzione del contributo prevista dalla legge finanziaria per il 2007, nonché l’adozione di opportune iniziative al fine di prevedere, nel prossimo disegno di legge finanziaria, un aumento dello stanziamento ordinario di cui alla tabella C; si chiede, altresì, di confermare il contributo straordinario relativo all’innovazione presente nei progetti finalizzati.

 

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto ministeriale

Economia e finanze

Ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero relativo

a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi per l’anno 2007 (85)

V (Bilancio)

Camera

 

 

 

5ª (Bilancio)

Senato

Nulla osta espresso il 17/05/2007

 

 

Favorevole espresso il 16/05/2007

 

 

Lo schema di decreto in titolo è stato predisposto in attuazione dell'articolo 32, comma 2, della legge finanziaria per il 2002 (legge n. 448 del 28 dicembre 2001) e provvede al riparto per il 2007 delle disponibilità relative a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, iscritti sul capitolo 1613 della unità previsionale di base 3. 1. 2. 17, annualmente quantificati nella Tabella C della legge finanziaria. Le Commissioni bilancio di Camera e Senato sono chiamate ad esprimere il proprio parere ai sensi dell’articolo 32, comma 2, della richiamata legge n. 448 del 2001.

Il relatore sul provvedimento presso la V Commissione della Camera ne ha illustrato il contenuto nella seduta del 17 maggio 2007, rilevando che gli enti beneficiari delle somme da ripartire per il 2007 sono l'Istituto nazionale per la fauna selvatica, la Fondazione opera campana dei caduti di Rovereto e l'Istituto di contabilità nazionale. Precisava, quindi, che per il 2007 la tabella C della legge finanziaria per il 2007 ha rideterminato in 1.847.000 euro l'importo della dotazione complessiva relativa a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze. Peraltro, in applicazione dell'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria per il 2007, è stata accantonata e resa indisponibile una somma pari a 234.065,30 euro. Conseguentemente, la quota da ripartire tra gli enti interessati ammonta per il 2007 a 1.612.934,70 euro.

Il relatore precisava, quindi, che di tale dotazione sono stati assegnati all'Istituto nazionale per la fauna selvatica 1.576.667,68 euro, alla Fondazione opera campana dei caduti di Rovereto 31.537,02 euro e all'Istituto di contabilità nazionale 4.730 euro. Nel rilevare che le percentuali di ripartizione del contributo tra i tre enti corrispondono a quelle adottate per il 2005 e il 2006, proponeva di esprimere sullo schema in esame un parere di nulla osta che la V Commissione approvava senza ulteriori rilievi.

La 5ª Commissione (Bilancio) del Senato ha approvato senza discussione lo schema di decreto nella seduta del 16 maggio 2007, come proposto dal relatore Scarpetti nella seduta del giorno precedente.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

 

Pareri espressi

Relazione

Università e ricerca

Individuazione della destinazione delle somme del Fondo per gli investimenti al Fondo per l’edilizia universitaria, per l’anno 2007 (86)

VII (Cultura) Camera

 

 

 

 

7ª (Istruzione pubblica, beni culturali)

Favorevole con condizione espresso il 17/05/2007

 

 

Favorevole con osservazioni espresso il 16/05/2007

 

La relazione in titolo, sulla quale le competenti Commissioni di Camera e Senato sono chiamate ad esprimere il parere ai sensi dell’articolo 46, comma 5, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, ha ad oggetto la proposta di destinazione delle disponibilità esistenti nel Fondo unico per l’edilizia universitaria (capitolo 7304) secondo gli importi previsti nell’allegato 2 e nella tabella D della legge finanziaria per il 2007. Tali disponibilità ammontano per il 2007 a 50 milioni di euro (al momento ridotti a 35 in conseguenza degli accantonamenti disposti in attuazione di quanto previsto dai commi 507 e 758 della stessa legge finanziaria), a 10 milioni di euro per il 2008 ed a zero per il 2009.

Nella relazione si fa presente che, stante la modestissima entità dei finanziamenti stanziati, si è ritenuto di trasferire l’intero importo di cui al capitolo 7304 sul capitolo 7266 relativo al “Fondo per l’edilizia universitaria e per le grandi attrezzature scientifiche”, tanto più che su tale Fondo gravano anche gli oneri derivanti dagli accordi di programma stipulati (ai sensi dell’articolo 5, comma 6, della legge n. 537 del 1993) con gli atenei. Il Ministero ha infatti concluso con molte università accordi di programma per l’attribuzione di risorse finanziarie predeterminate, ripartite in più esercizi, finalizzate alla realizzazione di specifici interventi edilizi. Detti accordi, in linea generale, prevedono il rimborso del 50 per cento delle somme spese dagli atenei interessati per la realizzazione degli interventi edilizi oggetto degli accordi medesimi nell’anno precedente.

Al riguardo si sottolineava inoltre che al momento della stipula degli accordi, il Fondo per l’edilizia universitaria si attestava mediamente intorno ai 150 milioni di euro annui ed il Ministero ha stipulato gli accordi richiamati con le università in relazione a tale andamento. Considerato che per il periodo 2007-2009, gli importi previsti negli accordi conclusi ammontano mediamente ad 80 milioni di euro annui, nella relazione si coglie l’occasione per evidenziare l’assoluta necessità di prevedere già dalla prossima legge finanziaria congrui finanziamenti per tenere conto degli impegni richiamati e consentire inoltre al Dicastero di mettere a disposizione delle istituzioni universitarie le risorse necessarie a fronteggiare le esigenze edilizie più pressanti, tra le quali si segnalano prioritariamente quelle relative alla messa a norma ed alla manutenzione straordinaria degli immobili.

Nella seduta della VII Commissione della Camera del 16 maggio 2007 il relatore. Rusconi, evidenziato preliminarmente come la relazione oggetto del parere, a differenza del passato, riguardi solo uno dei due Fondi per gli investimenti di pertinenza del Ministero dell’università, illustrava il provvedimento, sottolineando, in sintonia con le considerazioni contenute nella relazione, la necessità di incrementare nella prossima finanziaria lo stanziamento del Fondo in esame. Preannunciava quindi la presentazione di una proposta di parere in tal senso.

Nella seduta del 17 maggio 2007, pertanto, la Commissione approvava una proposta di parere favorevole con una condizione, volta a far sì che il Governo preveda per il triennio 2008-2010 la destinazione di somme per l’edilizia universitaria per un importo annuo non inferiore a 100 milioni di euro.

Anche presso la 7ª Commissione del Senato l’esame della relazione, iniziato nella seduta del 9 maggio 2007, si è largamente incentrato sulla esiguità delle risorse del Fondo per l’edilizia universitaria e sull’esigenza, evidenziata in primo luogo dalla relatrice Carloni e ampiamente condivisa dalla parti politiche, di prevedere finanziamenti più cospicui per corrispondere a necessità impellenti quali la messa a norma degli edifici universitari, oltre che per coprire gli oneri derivanti dagli accordi di programma già stipulati.

Nella seduta del 16 maggio 2007, a conclusione del dibattito, a fronte della lamentata penalizzazione inflitta ad un settore strategico come quello universitario, il sottosegretario Dalla Chiesa, nel condividere le preoccupazioni emerse dal dibattito, riferiva l’intento del Governo di sopperire alla carenza di risorse attraverso l’utilizzo di fondi speciali e il reperimento di ulteriori 65 milioni di euro, in modo da garantire i pagamenti dovuti in seguito alla stipula di accordi di programma. Depositava, inoltre, presso la presidenza della Commissione la lettera inviata dal ministro Mussi a tutti i rettori, con la quale si sollecitano gli atenei ad adottare misure contabili adeguate ad una progressiva disponibilità di risorse, auspicabilmente aumentata entro l’anno 2007.

In conclusione, la 7ª Commissione del Senato approvava sull’atto del Governo n. 86 un parere favorevole con due osservazioni, con le quali si auspica che siano stanziati finanziamenti più cospicui per corrispondere a necessità impellenti quali la messa a norma degli edifici universitari e l'insufficienza di aule, strutture e laboratori, tanto più che già negli anni passati la Commissione aveva avuto modo di criticare l'inadeguatezza delle risorse destinate a tale scopo; si sollecita inoltre il ripristino di stanziamenti idonei a coprire almeno gli oneri derivanti dagli accordi di programma già stipulati fra atenei e Ministero, sbloccando fra l'altro gli accantonamenti disposti dalla legge finanziaria per il 2007.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto ministeriale

Infrastrutture

Ripartizione dei fondi di cui all'articolo 1 , comma 1010,

della legge 27 dicembre 2006,

n. 296 (87 )

 

VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici) Camera

 

 

8ª (Lavori pubblici, comunicazioni)

Senato

Favorevole con osservazioni espresso il 17/05/2007

 

 

Favorevole espresso il 16/05/2007

 

La proposta di ripartizione in titolo prevede che le somme stanziate all’articolo 1, comma 1010, della legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (legge finanziaria per i 2007), pari a 20 milioni di euro per l’anno 2007, a 30 milioni di euro per l’anno 2008 e a 50 milioni di euro per l’anno 2009, vengano ripartiti tra i comuni della Valle del Belice colpiti dal sisma del gennaio 1968 nella misura percentuale concordata il 22 gennaio 2007 nella Conferenza di servizi tra i sindaci dei comuni interessati ed il dirigente generale del provveditorato opere pubbliche Sicilia-Calabria, al fine di completare gli interventi di cui all'articolo 17, comma 5, della legge n. 67 del 1988. Le competenti Commissioni parlamentari sono chiamate ad esprimere il parere sull’atto in titolo ai sensi dell’articolo 12 della legge 29 aprile 1976, n. 178, come modificato dall'articolo 7-bis del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2004, n. 140.

La VIII Commissione (Ambiente) della Camera ha iniziato l’esame della proposta di riparto il 16 maggio 2007 ed il relatore Lomaglio ricordava che lo stanziamento autorizzato dalla legge finanziaria è frutto di una esplicita richiesta rivolta in tal senso della Commissione in occasione del parere reso sullo schema di riparto esaminato alla fine dello scorso anno. Evidenziava quindi che le risorse di cui allo schema di riparto in esame saranno destinate - secondo l'intesa raggiunta nell'ambito del coordinamento dei sindaci dei comuni interessatinella riunione del 18 gennaio 2007, il cui verbale è allegato alla proposta di ripartizione- alla ricostruzione e riparazione edilizia da parte dei privati. Ciò nonostante il citato comma 1010 preveda che il contributo previsto possa essere utilizzato dai comuni beneficiari anche per le finalità di cui al primo comma dell'articolo 18 della legge 7 marzo 1981, n. 64, ossia per la progettazione ed esecuzione di opere pubbliche nella stessa zona, in tal caso demandando ad un'apposita convenzione la disciplina dei rapporti tra provveditorato per le opere pubbliche e comuni interessati. Il richiamato comma stabilisce inoltre che, dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria (1° gennaio 2007), non saranno più ammissibili domande di contributo finalizzate alla ricostruzione “post terremoto”.

Il relatore ricordava anche che l'ultimo riparto di fondi destinati alla ricostruzione del Belice è stato effettuato con il decreto del Ministero delle infrastrutture del 26 ottobre 2006, che ha provveduto all’assegnazione del contributo triennale di 5 milioni di euro annui - a decorrere dal 2006 - disposto con l'articolo 39-undecies del decreto-legge n. 273 del 2005, convertito, con modificazioni dalla legge n. 51 del 2006. Su quella proposta di ripartizione (atto Governo n. 20), la VIII Commissione della Camera aveva espresso, in data 4 ottobre 2006, parere favorevole con osservazioni volte, tra l’altro, ad evidenziare l'esigenza di una costante attività di controllo sull'utilizzo delle risorse oggetto del riparto, nonché del reperimento delle risorse finanziarie da destinare alla realizzazione degli interventi di edilizia privata e delle opere di urbanizzazione. Ciò tenendo presente che il coordinamento dei sindaci della Valle del Belice aveva segnalato un fabbisogno, per i progetti già presentati dai soggetti privati, pari a 446 milioni di euro, e, per il completamento degli interventi di edilizia pubblica, di circa 133 milioni di euro. In analoga direzione, tra l'altro, si era espressa, in data 11 ottobre 2006, anche la competente Commissione del Senato.

Alla richiesta di chiarimenti al Governo in merito alla destinazione delle risorse previste dalla proposta in esame (atto Governo n. 87) il Viceministro Angelo Capodicasa ricordava che la legge n. 178 del 1976 non prevede alcuna competenza del Ministero delle infrastrutture in ordine all'individuazione delle tipologie di interventi cui sono destinati i fondi ed esprimeva l’avviso che la decisione del coordinamento dei sindaci della Valle del Belice di concentrare i fondi stanziati soltanto su opere di edilizia privata sia riconducibile al forte squilibrio esistente tra le esigenze finanziarie di ricostruzione del patrimonio abitativo privato (pari all'incirca, come detto, a 446 milioni di euro) e il fabbisogno per le opere pubbliche (pari a circa 133 milioni di euro).

In merito a tale questione il relatore paventava il rischio che si proceda a nuovi interventi di edilizia abitativa privata senza provvedere alle opere pubbliche di urbanizzazione, per poi scoprire nuove esigenze di ulteriori contributi statali aggiuntivi, diretti a realizzare proprio opere pubbliche. Conseguentemente manifestava l’opportunità di sgombrare il campo da tali equivoci, evitando che l'eventuale assenso del Parlamento allo schema di riparto in esame possa risolversi in una sorta di tacito accordo a vincolare, anche per il futuro, lo Stato a finanziare le opere di urbanizzazione collegate a nuovi interventi di edilizia privata.

Nella seduta del 17 maggio 2007, infine, la VIII Commissione della Camera approvava la proposta del relatore di parere favorevole con osservazioni, con le quali si ribadisce la raccomandazione al Governo di esplicare una effettiva e costante attività di controllo sull'utilizzo delle risorse di cui allo schema in esame, al fine di verificare che tale utilizzo corrisponda realmente alle finalità fissate dalla legislazione vigente. Inoltre, al fine di garantire un corretta programmazione degli interventi urbanistici, che scongiuri la realizzazione di edilizia privata priva di servizi adeguati e delle necessarie urbanizzazioni, si raccomanda altresì al Governo e al Coordinamento dei sindaci dei comuni della Valle del Belice di provvedere alla realizzazione e al completamento delle opere di urbanizzazione e delle altre opere pubbliche nelle aree nelle quali siano posti in essere interventi di edilizia privata finanziati con risorse pubbliche provenienti da leggi dello Stato. A tale specifico obiettivo si raccomanda di destinare una quota delle risorse previste dalla legge finanziaria, nella programmazione riferita agli anni 2008 e 2009.

La 8ª Commissione (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato ha esaminato ed espresso parere favorevole sullo schema di riparto in questione nella seduta del 16 maggio 2007. Il relatore Massa, dopo aver puntualmente illustrato la procedura per la ripartizione dei fondi in questione, sottolineava come le quote percentuali più elevate siano destinate ai comuni di Menfi (14 per cento), Partanna e Salemi (12,5 per cento ciascuno) e Santa Margherita Belice (12 per cento), per i quali peraltro si registra un lieve aumento delle percentuali stanziate rispetto alla precedente suddivisione.

Ricordato, quindi, che, al fine di consentire al Parlamento l'acquisizione di elementi di informazione e di valutazione sull'andamento degli interventi nella Valle del Belice, la normativa vigente prevede l'invio semestrale di una relazione da parte del Governo, l'ultima delle quali si riferisce al primo semestre del 2006, concludeva proponendo la formulazione di un parere favorevole che veniva senz’altro approvata.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

 

Pareri

espressi

Relazione

Politiche agricole, alimentari e forestali

Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero (88)

XIII (Agricoltura)

Camera

 

 

 

9ª (Agricoltura e produzione agroalimentare) Senato

Favorevole con osservazione espresso il 29/05/2007

 

 

Non espresso *

 

 

(*) La 9ª Commissione del Senato ha chiesto ed ottenuto dalla Presidenza, ai sensi dell’articolo 139-bis, comma 2, del regolamento del Senato, la proroga del termine per l’espressione del parere. La Commissione dovrà quindi pronunciarsi sulla relazione entro il 7 giugno prossimo.

 

La relazione in titolo individua la destinazione per l’anno 2007 del Fondo per gli investimenti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, istituito con l’articolo 46 della legge n. 448 del 2001 (legge finanziaria per il 2002), in cui confluiscono le autorizzazioni di spesa evidenziate, per ogni esercizio, in un allegato della legge finanziaria. Le Commissioni Agricoltura di Camera e Senato sono chiamate ad esprimere il proprio parere sulla relazione ai sensi dell’articolo 46, comma 5, della richiamata legge n. 448 del 2001.

Nella relazione si evidenziano, in primo luogo, le leggi da cui derivano le autorizzazioni di spesa per il 2007 ed i relativi stanziamenti, per un ammontare complessivo di 28.702.995 euro. Si rileva, quindi, che tale importo è stato ridotto a 25.094.845 euro per effetto dell'accantonamento di quote degli stanziamenti del bilancio dello Stato previsto dal comma 507 dell’articolo unico della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007).

Contestualmente, tuttavia, la tabella D della legge finanziaria per il 2007 ha previsto il rifinanziamento per 220 milioni di euro del Fondo del Ministero delle politiche agricole. Nella relazione si fa presente, peraltro, che tale importo rientra tra quelli resi momentaneamente indisponibili dall’applicazione del comma 758 della richiamata legge finanziaria per il 2007, che potranno essere utilizzate solo dopo la decisione delle Autorità statistiche comunitarie in relazione al Fondo per l'erogazione del trattamento di fine rapporto (TFR), istituito dalla medesima legge finanziaria. In ogni caso, l'importo del Fondo di cui viene indicata la ripartizione nella relazione in esame ammonta a circa 245 milioni di euro, con la specificazione che l’amministrazione darà attuazione alle diverse azioni individuate in relazione alle emergenze che si presenteranno ed alla disponibilità reale delle risorse.

Nella relazione si propone quindi di assegnare 231.991.850,05 euro al finanziamento delle seguenti attività: Piano pesca (17.475.160 euro); lotta agli incendi boschivi (25.000.000 euro); legge n. 499 del 1999 (189.516.690,05 euro).

Alle misure di formazione dell'imprenditoria giovanile in agricoltura, previsti dalla legge n. 441 del 1998, viene assegnato un finanziamento di 1.549.371 euro, mentre nel 2006 tali misure erano state finanziate soltanto per 1 milione di euro. Analogo finanziamento è previsto per le strade del vino, di cui alla legge n. 278 del 1999. Al programma nazionale biocombustibili (PROBIO), di cui al comma 4 dell'articolo 3 della legge n. 423 del 1998, viene assegnato un finanziamento di 2.582.285 euro. Un'ulteriore quota del Fondo, pari a circa 6,9 milioni di euro, viene destinata agli interventi previsti dall'articolo 2 del decreto legislativo n. 143 del 1997, mentre 551 mila euro sono destinati, infine, al finanziamento dell'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione in Puglia, Lucania ed Irpinia e dell'Ente autonomo per la bonifica, l'irrigazione e la valorizzazione fondiaria nelle province di Arezzo, Perugia, Siena e Terni.

La XIII Commissione (Agricoltura) della Camera ha iniziato l’esame della relazione nella seduta del 15 maggio 2007. La relatrice Servodio ha espresso apprezzamento per l’incremento della dotazione Fondo rispetto all’esercizio 2006, quando l’ammontare previsto è stato di circa 133 milioni di euro. Quanto al riparto delle risorse per il 2007 l’on. Servodio evidenziava, sul piano metodologico, l’opportunità che, per il futuro, alla relazione sia allegato il decreto con cui nell'anno precedente le risorse sono state trasferite ai capitoli di spesa relativi ai singoli interventi, nonché una documentazione relativa all'utilizzo che di tali risorse è stato fatto, per consentire alla Commissione Agricoltura di conoscere e verificare l'effettiva corrispondenza della ripartizione rispetto alle indicazioni emerse nell'esame parlamentare e l'efficacia dell'impiego delle risorse.

In merito all'individuazione delle finalità cui sono destinate le risorse del Fondo per il 2007, l’onorevole Servodio evidenziava che la gran parte di esse non è riconducibile a interventi specificamente definiti, stante che circa 232 milioni di euro sono riferiti a disposizioni di legge generiche che prevedono semplicemente il rifinanziamento in tabella D del Fondo, pur manifestava apprezzamento per l'incremento delle risorse destinate alla lotta contro gli incendi boschivi e alla pesca, in linea con l'impegno in più occasioni dimostrato dalla XIII Commissione per evidenziare la necessità e l'urgenza di tali interventi.

La relatrice rilevava, inoltre, che l’assegnazione di 189.516.690,05 euro alla legge n. 499 del 1999, che prevedeva una programmazione per il quadriennio 1999-2002 concernente sostanzialmente tutti gli interventi di competenza del Ministero, non permette di individuare la precisa destinazione delle risorse, considerato che la relazione, a sua volta, si limita a esporre un elenco sintetico e generico di azioni (ricerca e sperimentazione in campo agricolo; raccolta, elaborazione e diffusione di dati; sostegno alle associazioni ed unioni nazionali di produttori agricoli; miglioramento genetico vegetale e del bestiame; tutela e valorizzazione della qualità dei prodotti agricoli; prevenzione e repressione delle frodi; sostegno delle politiche forestali nazionali; progetti speciali in materia agricola). Avanzava quindi il suggerimento al Governo di evitare, a partire dal prossimo anno, di fare riferimento, nell'indicazione della destinazione delle risorse, alla richiamata legge n. 499, che riguarda una programmazione di interventi ormai esaurita, e di individuare, piuttosto, disposizioni di legge che contengono misure e azioni chiaramente determinate. La relatrice chiedeva pertanto al rappresentante del Governo elementi di informazione integrativi rispetto alla relazione in esame, indicanti con precisione quali attività ed interventi del Ministero saranno finanziati nell'ambito della quota riferita alla legge n. 499, specificando per ciascuno di tali interventi le somme ad esso destinate.

Nella seduta del 17 maggio, in risposta alle sollecitazione dell’onorevole Servodio, il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco consegnava alla XIII Commissione una nota scritta (pubblicata in allegato al resoconto della seduta), nella quale si faceva presente che: “la situazione del fondo da ripartire (non disponibile per ben 220 milioni di euro) ha consigliato una proposta di ripartizione più generica e quindi aperta a privilegiare, secondo necessità, gli interventi che si rivelassero più urgenti. La ripartizione è quindi prevista anzitutto per finalità (pesca, lotta agli incendi boschivi, legge n. 499 del 1999 eccetera)”.

“Per quanto riguarda la quota imputata alla legge n. 499 del 1999, tuttora operante, in quanto rifinanziata annualmente, la sottoripartizione tra le azioni previste da detta legge deve avvenire con successivo decreto ministeriale, ai sensi dell'articolo 4 della legge suddetta con il quale vengono individuate le priorità da perseguire”.

In merito al programma PROBIO, nella nota pubblicata si precisa che si tratta di fondi che vengono assegnati alle regioni e destinati alla realizzazione di 40 progetti pilota. Per l'anno 2007, nell'ambito del suddetto programma, le risorse potrebbero essere destinate alla realizzazione di un quadro regionale e nazionale attraverso l'individuazione dei bacini energetici per mezzo dei quali definire anche le potenzialità energetiche a livello di territorio ed a livello nazionale.

Per i fondi destinati al decreto n. 143 del 1997, si fa presente che, tenuto conto di come si è determinato l'importo, lo stesso verrà assegnato con gli stessi parametri degli anni precedenti.

Il Governo trasmetteva, inoltre, alla XIII Commissione della Camera, il decreto ministeriale con cui, ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 499 del 1999, sono state ripartite le risorse tra le azioni previste dalla legge medesima e la comunicazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze delle assegnazioni ai pertinenti capitoli di bilancio degli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del Fondo unico per gli investimenti relativo all'esercizio 2006.

Nella seduta del 29 maggio 2007 la XIII Commissione della Camera approvava la proposta del relatore di esprimere sull’atto del Governo n. 88 un parere favorevole con osservazione, condivisa anche dal sottosegretario Boco. L’osservazione contenuta nel parere è volta, in linea con le considerazioni emerse nel corso dell’esame del provvedimento, a segnalare l'opportunità, per il futuro, di allegare alla relazione concernente la ripartizione del Fondo per gli investimenti una documentazione che illustri in modo dettagliato le attività finanziate con le disponibilità del Fondo relative all'esercizio precedente, indicando in quale misura si intenda continuare a finanziare le suddette attività e individuando con chiarezza le eventuali nuove iniziative da attuare a valere sul Fondo medesimo.

La 9ª Commissione (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato ha iniziato l’esame dell’Atto Governo n. 88 nella seduta del 30 maggio 2007, in cui il presidente Cusumano avvertiva preliminarmente essere stata chiesta e ottenuta dal Presidente del Senato la proroga del termine per l’espressione del parere che dovrà, pertanto, essere formulato entro il 7 giugno prossimo.

Il relatore Massa, dopo avere illustrato il provvedimento, si soffermava sullo stanziamento destinato agli interventi di cui della legge n. 499 del 1999. In proposito, pur valutando positivamente l’aumento di risorse, rispetto alla relazione dell’anno precedente, sia per il Piano pesca (circa otto milioni di euro in più), sia per la lotta agli incendi boschivi (circa cinque milioni di euro in più), ricalcava quanto evidenziato anche dal relatore presso la XIII Commissione della Camera, ossia che il richiamo alla legge n. 499 del 1999, per il quale lo stanziamento è di 189,5 milioni di euro, fa riferimento a una normativa il cui quadriennio di programmazione si esauriva nel 2002, e che, allo stato, non consente l’individuazione dell’ammontare degli stanziamenti per le singole azioni elencate, poiché tale riparto avverrà successivamente con decreto ministeriale, ai sensi dell’articolo 4, comma 5 (ultimo periodo) della legge n. 499.

Tale rilievo veniva ribadito dal presidente Cusumano, il quale prospettava l’opportunità di inserire nel parere da esprimere un’osservazione volta a far sì che all’atto di presentazione del nuovo schema di riparto il Governo fornisca comunque una analitica documentazione che illustri in modo dettagliato quali attività e quali azioni siano state finanziate nell’anno precedente con le risorse che vengono ricondotte all’articolo 4 della legge n. 499.

Considerato che un’osservazione di questo tenore è contenuta nel parere già approvato dalla XIII Commissione della Camera, nonché la condivisione registrata dalle esigenze di approfondimento evidenziate, appare evidente l’intento da parte di entrambi i rami del Parlamento di instaurare le condizioni perché l’orientamento parlamentare venga espresso sulla base di elementi conoscitivi che consentono una valutazione dell’azione di Governo quanto più completa e approfondita.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

 

Pareri espressi

Relazione

Politiche agricole, alimentari e forestali

Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i  trasferimenti correnti del Ministero (89)

XIII (Agricoltura)

Camera

 

 

 

 

9ª (Agricoltura e produzione agroalimentare) Senato

Favorevole con osservazione espresso il 29/05/2007

 

 

Non espresso*

 

 

(*) La 9ª Commissione del Senato ha chiesto ed ottenuto dalla Presidenza, ai sensi dell’articolo 139-bis del regolamento del Senato, la proroga del termine per l’espressione del parere. La Commissione dovrà quindi pronunciarsi sulla relazione entro il 7 giugno prossimo.

 

La relazione in titolo ha ad oggetto la ripartizione per il 2007 del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali istituito dal comma 15 dell’articolo 1 della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria 2006), sulla quale le competenti Commissioni parlamentari sono chiamate ad esprimere il parere ai sensi del comma 16 del medesimo articolo.

La dotazione complessiva per il 2007 è di circa 19 milioni di euro. Rispetto al 2006 il Fondo risulta inferiore di circa 8 milioni di euro per effetto delle riduzioni operate dalla legge finanziaria 2007 per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di contenimento del deficit.

Rispetto allo stanziamento complessivo del Fondo, circa 3 milioni di euro sono assegnati al settore della pesca e circa 16 milioni di euro a quello dell'agricoltura. La quota destinata al comparto della pesca è interamente riservata alle misure di accompagnamento sociale in collegamento con le misure di conservazione delle risorse ittiche previste dall'articolo 3 del decreto-legge n. 16 del 2004.

Per quanto concerne l'agricoltura, ai fini della destinazione delle risorse, si fa riferimento alla legge n. 499 del 1999, indicando i singoli capitoli ai quali la ripartizione è destinata. La quota più rilevante, pari a circa 9,5 milioni di euro, è finalizzata ai programmi di potenziamento delle attività di miglioramento genetico del bestiame.

Per i contributi ai consorzi di tutela e ad altri organismi specializzati, non aventi scopo di lucro, finalizzati alla realizzazione di interventi per valorizzare l'immagine e migliorare la qualità dei prodotti a denominazione di origine, a indicazione geografica e delle specialità tradizionali garantite, è destinata una quota di 2,9 milioni di euro. Nell'ambito di tale quota è compreso anche il finanziamento per studi di fattibilità di programmi per l'attività del Ministero relativa alle denominazioni di origine e alle indicazioni geografiche.

Un finanziamento di 2,8 milioni di euro è destinato alla realizzazione di studi e modelli operativi per realizzare la tracciabilità dei prodotti agricoli e agroindustriali.

Sono altresì assegnati 312 mila euro a enti e organismi che realizzano programmi di agricoltura biologica e biodinamica; 124 mila euro a enti e organismi per la realizzazione di indagini, studi e ricerche; 93 mila euro ad attività di certificazione del materiale di moltiplicazione e ad iniziative per la valorizzazione delle varietà vegetali e all'accertamento delle caratteristiche qualitative dei prodotti vegetali.

L’esame del provvedimento da parte della XIII Commissione (Agricoltura) della Camera, già previsto per il 15 maggio è stato differito al giorno successivo per consentire al relatore ed ai deputati di acquisire conoscenza del nuovo testo della relazione trasmesso dal Ministero delle politiche agricole, con una diversa indicazione dalla ripartizione delle risorse. La relatrice Servodio, illustrato il provvedimento, manifestava apprezzamento per le finalizzazioni di spesa indicate in quanto conformi agli indirizzi ed alle priorità assunti dalla Commissione Agricoltura in sede di approvazione della legge finanziaria 2007 e in occasione dell'approvazione unanime di risoluzioni concernenti alcuni settori dell'agroalimentare, con particolare riferimento al perseguimento degli obiettivi della qualità, della tracciabilità e della sicurezza alimentare.

La relatrice, nel preannunciare la presentazione di una proposta di parere favorevole, segnalava, analogamente a quanto rilevato in merito alla relazione sulla individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti, (Atto Governo n. 88) l'opportunità che, a partire dal prossimo anno, alla relazione in esame sia allegato il decreto di ripartizione delle risorse nell'anno precedente e una documentazione sull'utilizzo delle risorse, che permetta alla Commissione incaricata del parere di conoscere come effettivamente siano state spese le disponibilità del Fondo per i trasferimenti alle imprese.

Nella seduta del 29 maggio 2007 la XIII Commissione della Camera approvava quindi sull’atto del Governo n. 89 parere favorevole con un’osservazione analoga a quella contenuta nel parere approvato sulla relazione concernente l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero delle politiche agricole (Atto Governo n. 88). Con tale osservazione si segnala, anche in questo caso, l'opportunità per il futuro di allegare alla relazione concernente la ripartizione del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese una documentazione che illustri in modo dettagliato le attività finanziate con le disponibilità del Fondo relative all'esercizio precedente, indicando in quale misura si intenda continuare a finanziare le suddette attività e individuando con chiarezza le eventuali nuove iniziative da attuare a valere sul Fondo medesimo.

La 9ª Commissione (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato ha iniziato l’esame dell’Atto Governo n. 89 nella seduta del 30 maggio 2007 (anche per tale provvedimento la Commissione ha chiesto ed ottenuto dal Presidente del Senato, come per l’Atto n. 88, la proroga del termine per l’espressione del parere che dovrà intervenire entro il 7 giugno prossimo). In tale seduta la relatrice Pignedoli illustrava il provvedimento, richiamando l’attenzione della Commissione sull’importanza di prevedere delle misure di accompagnamento sociale in stretta correlazione con le iniziative previste per la conservazione delle risorse ittiche e di garantire agli enti e agli istituti di ricerca risorse finanziarie adeguate a garantire lo sviluppo e l’innovazione del comparto primario. Infine, evidenziava l’importanza dei finanziamenti previsti per la realizzazione di interventi e manifestazioni volte alla valorizzazione dell’immagine e al miglioramento della qualità dei prodotti caratterizzati dalle denominazioni di origine, dalle indicazioni geografiche e dalle specialità tradizionali garantite, che risultano in linea anche con le recenti misure previste dalla legge finanziaria 2007 volte alla valorizzazione del patrimonio agroalimentare tradizionale e, in generale, ai prodotti agroalimentari made in Italy che, nel futuro, dovranno essere sempre più promossi sui mercati internazionali.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

 

Pareri espressi

Schema di decreto ministeriale

Economia e finanze

Variazioni degli accantonamenti operati sulle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato per l'anno 2007 (91)

V (Bilancio)

Camera

 

 

 

5ª (Bilancio) Senato

Non espresso

 

 

 

 

Non espresso

 

Con lo schema di decreto ministeriale in titolo, trasmesso dal ministro dell’economia e delle finanze, adottato su proposta dei Ministeri competenti, vengono disposte, per l'anno 2007, le variazioni degli accantonamenti previsti dall'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria 2007. Tale norma ha infatti stabilito che sia accantonata e resa indisponibile, in maniera lineare (cioè proporzionale), una quota pari a 4,6 miliardi di euro per il 2007, a 5 miliardi di euro per il 2008 e a 4,9 miliardi di euro per il 2009, delle dotazioni delle unità previsionali di base iscritte nel bilancio dello Stato, anche con riferimento ad autorizzazioni di spesa predeterminate legislativamente, relative a determinate categorie economiche. Dall’accantonamento vengono esclusi gli effetti derivanti dalla legge finanziaria.

L’ultimo periodo del comma 507, al fine di assicurare un’adeguata flessibilità gestionale, ha altresì previsto che con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare, su proposta dei ministri competenti, entro il 31 marzo di ciascun anno del triennio 2007-2009, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per le conseguenze di carattere finanziario, possono essere disposte variazioni degli accantonamenti, anche interessando diverse unità previsionali relative alle citate categorie economiche. Lo schema di decreto in esame risponde appunto a tale disposizione. Le variazioni da apportare agli accantonamenti iniziali ed i conseguenti accantonamenti definitivi sono indicati nell’allegato allo schema di decreto. Quest’ultimo è corredato da una relazione nella quale si ricorda che il già citato comma 507 della legge finanziaria 2007 stabilisce che le variazioni sottoposte al parere delle Commissioni parlamentari devono essere apportate assicurando l'invarianza, in termini di fabbisogno e di indebitamento netto della PA, degli effetti della citata disposizione nell'ambito della manovra di finanza pubblica per il 2007, restando preclusa la possibilità di utilizzo di risorse di conto capitale per disaccantonare risorse di parte corrente. Nella relazione si precisa che sulla base della predetta normativa, le Amministrazioni hanno avanzato specifiche proposte di modifica degli accantonamenti agli stanziamenti di bilancio secondo le modalità dettate dalla circolare del Ministero dell’economia e delle finanze n. 7 del 2 febbraio 2007.

Sempre nella relazione che accompagna lo schema di decreto si evidenzia che la valutazione delle proposte dei Ministeri è stata operata attraverso una complessa serie di analisi che ha riguardato, innanzitutto, l'aspetto contabile, sotto la duplice veste delle risorse disponibili e dei flussi di spesa effettivi, con riferimento a ciascuna categoria economica interessata dagli accantonamenti e per ogni Ministero, considerando una serie storica di non meno di tre anni.

Tale analisi ha comportato altresì una verifica "sul campo" presso alcuni enti per valutare, in termini di reale sostenibilità, gli effetti derivanti dagli accantonamenti, tenuto conto che tra le categorie interessate dal comma 507 sono ricomprese le spese per trasferimenti ad amministrazioni pubbliche. Ciò ha consentito di valutare l'effettività, in termini di imprescindibilità della spesa, delle esigenze sottostanti alle proposte di variazioni degli accantonamenti.

Le variazioni proposte sono state poi valutate sotto il profilo della verifica della sussistenza del requisito della neutralità finanziaria in termini di fabbisogno e di indebitamento netto, così come previsto dal predetto comma 507.

Al riguardo si precisa che la valutazione si è basata essenzialmente sulla analisi dell'effettiva spendibilità/impegnabilità manifestata, nel corso del tempo, dalle categorie di spesa interessate dalle variazioni proposte sulla base dei criteri di registrazione sul fabbisogno e sull'indebitamento netto delle spese in esame.

Il volume complessivo di risorse interessate dalle variazioni è pari a 377 milioni di euro e corrisponde all'8,2 per cento delle risorse accantonate (4.572 milioni).

La maggior parte delle variazioni compensativeli (299 milioni di euro) riguarda lo stato di previsione del Mistero dell'economia e delle finanze, che del resto è risultato quello maggiormente interessato dagli accantonamenti (il 46,9 per cento  del totale degli accantonamenti si riferisce infatti a questo Dicastero).

I Ministeri nei quali si registrano le variazioni più consistenti in proporzione all'ammontare degli accantonamenti effettuati nell'ambito del relativo stato di previsione sono i Ministeri per i beni e le attività culturali (38,3 per cento), in cui peraltro le variazioni in aumento rinviano un unico stanziamento, e degli affari esteri (24,73 per cento).

Non è invece disposta alcuna variazione nell'ambito degli stati di previsione di 7 ministeri (lavoro e previdenza sociale, pubblica istruzione, interno, comunicazioni, politiche agricole, università e ricerca, commercio internazionale). Negli stati di previsione di altri Ministeri (sviluppo economico, giustizia, ambiente, infrastrutture, difesa, solidarietà sociale) sono state disposte variazioni molto limitate.

La V Commissione (Bilancio) della Camera ha iniziato l’esame del provvedimento nella seduta del 17 maggio 2007. Il relatore Ventura ricordava preliminarmente che l'attuazione del comma 507 è stata considerata dal Governo come un primo avvio ed un valido punto di riferimento per l'attuazione del programma straordinario di analisi e valutazione della spesa delle amministrazioni centrali, pur rilevando che i risultati sembrano al momento piuttosto modesti stante il volume complessivo di risorse interessate dalle variazioni.

Passando ad una valutazione qualitativa delle variazioni proposte ricordava, quelle più consistenti, che interessano il Ministero dell’economia, appaiono per lo più volte a reintegrare le risorse, di fatto tagliate dal comma 507, per il funzionamento di enti o organismi pubblici, quali l'AGEA, la CONSOB, l'ISTAT, il CNIPA, il CONI. Risultano inoltre parzialmente ripristinate, per un importo di 15 milioni di euro, le spese per il funzionamento della Presidenza del Consiglio. Sono state altresì eliminate alcune riduzioni difficilmente giustificabili, quale quella relativa al Fondo per il 5 per mille. Evidenziava inoltre come ancora più significativo il fatto che le compensazioni siano state operate riducendo per lo più le disponibilità dei grandi fondi di riserva, quali il Fondo per spese obbligatorie e d'ordine, il Fondo per le spese impreviste o i Fondi per la riassegnazione dei residui passivi perenti. L'ampio utilizzo di questi fondi dimostra – a giudizio del relatore - come non si sia operata una rimodulazione degli accantonamenti motivata da un'effettiva efficienza allocativa, spostando risorse da settori meno importanti o comunque dotati di risorse in eccesso a settori ritenuti strategici, ma si sia proceduto alla mera eliminazione di alcune riduzioni non sostenibili dalle amministrazioni.

Nell’illustrazione del provvedimento il relatore segnalava poi che il Ministero per i beni e le attività culturali, che ha disposto variazioni compensative per un importo complessivo di 35 milioni di euro (prevedendo principalmente il reintegro del Fondo unico per lo spettacolo, per le quote-parti riguardanti le fondazioni lirico-sinfoniche e le attività musicali, teatrali e di danza) ha operato la compensazione con riferimento ad uno stanziamento iscritto in bilancio in forza di una disposizione della legge finanziaria 2007, che in quanto tale non è soggetto all'applicazione del comma 507. Si tratta, in particolare, dello stanziamento iscritto nel capitolo 1321, concernente spese finalizzate ad interventi urgenti per il verificarsi di emergenze relative alla salvaguardia di beni culturali e paesaggistici e alla realizzazione di progetti relativi ai beni culturali e paesaggistici medesimi. Lo stanziamento è stato previsto dall'articolo 1, comma 1142, della legge finanziaria 2007 ed è pari a 79 milioni di euro per l'anno 2007, con riferimento ai quali lo schema di decreto dispone un accantonamento di 35 milioni di euro. Oltre a rilevare come questo accantonamento appaia in contrasto con la previsione del comma 507, che esclude dal suo ambito di applicazione «gli effetti finanziari derivanti» dalla legge finanziaria per il 2007, il relatore chiedeva al Governo un chiarimento circa i motivi che hanno indotto ad iscrivere lo stanziamento nell'UPB 02.01.01.00, relativa al funzionamento del Segretariato generale.

In merito all'incidenza piuttosto limitata delle variazioni, poneva la questione se essa derivi dal fatto che le riduzioni degli stanziamenti sono state facilmente assorbite dalle amministrazioni o se, come sembra più probabile, essa sia imputabile piuttosto ad una difficoltà delle amministrazioni di sostenere i tagli effettuati.

Osservava poi, per quanto attiene alla compensatività, sui saldi di fabbisogno e di indebitamento, delle variazioni proposte dal provvedimento, che la relazione sullo schema di decreto non precisa i criteri seguiti per la quantificazione dei relativi effetti in relazione alle diverse tipologie di spese interessate, ma si limita a richiamare, in via generale, un criterio di spendibilità/impegnabilità delle risorse.

Conclusivamente, evidenziava l’esigenza di avviare una seria ed accurata ricognizione della spesa pubblica, volta ad individuare ed eliminare le sacche di inefficienza esistenti con l'obiettivo di ottenere, a parità di spesa, una migliore qualità dei servizi e delle prestazioni della pubblica amministrazione, sottolinenado l’importanza, a tal fine del lavoro di riclassificazione del bilancio avviato dal Governo.

Il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze Nicola Sartor osservava, tra l’altro, che la possibilità per le amministrazioni di modificare le quote degli accantonamenti disposte dal comma 507 rappresenta un primo superamento della logica del taglio trasversale e che il dato che solo poche amministrazioni se ne siano per il momento avvalse deriva dal fatto che un simile cambiamento di prospettiva richiede fisiologicamente un periodo di tempo per essere assorbito dalle amministrazioni pubbliche. Si riservava inoltre di fornire risposta alle richieste di chiarimento avanzate e depositava una nota (pubblicata in allegato al resoconto della seduta della Commissione) volta anche a rispondere alle obiezioni sollevate in ordine alla neutralità sui diversi saldi di bilancio delle variazioni degli accantonamenti previste dallo schema di decreto.

Nella seduta del 30 maggio 2007 della V Commissione (Bilancio) il relatore evidenziava, oltre a quelli già evidenziati nell’illustrare il provvedimento, ulteriori elementi di criticità sorti a seguito dell'applicazione del comma 507 allo stato di previsione del Ministero della difesa, con riguardo agli accantonamenti disposti sul capitolo 1282, concernente le spese di manutenzione e gli approvvigionamenti, ed al Ministero delle politiche agricole con riferimento all’opportunità di procedere al disaccantonamento delle necessarie spese del personale della ricerca e quelle obbligatorie legate alle emergenze climatiche (Fondo di solidarietà nazionale, lotta agli incendi boschivi, piano irriguo).

Il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze Mario Lettieri faceva presente che la proposta del Ministero dei beni culturali è stata ritenuta condivisibile nella considerazione di carattere generale che quanto stabilito dalla legge n. 296 del 2006 deve ritenersi legislazione vigente a decorrere dal 1° gennaio 2007 e, quindi, alla stessa stregua delle norme sulle quali hanno inciso gli accantonamenti in esame. Si impegnava quindi a fornire elementi di risposta sia per quanto concerne gli ulteriori profili problematici sollevati dal relatore, sia con riferimento alle osservazioni fatte nel corso del dibattito dall'onorevole Giudice, il quale aveva manifestato preoccupazione in merito agli accantonamenti operati sui capitoli concernenti il funzionamento della Guardia di finanza.

L’esame dello schema di decreto proseguiva quindi nella seduta del 31 maggio 2007, in cui il sottosegretario Sartor precisava, ad integrazione degli elementi di chiarimento già forniti dal Governo, che la previsione del comma 507 della legge finanziaria per il 2007 relativa all'impossibilità di effettuare accantonamenti a valere su autorizzazioni di spesa recate dalla medesima legge finanziaria per il 2007 deve intendersi come riferita esclusivamente agli accantonamenti effettuati inizialmente e non agli ulteriori accantonamenti disposti dallo schema di decreto in esame con finalità compensative dei disaccantonamenti effettuati.

In tale seduta il presidente della Commissione Duilio, alla luce delle questioni emerse dal dibattito, rilevava che l'esigenza di carattere generale che anche l'esame dello schema di decreto ha confermato è quella di superare la logica dei tagli lineari e che la procedura prevista dal comma 507 rappresenta l'avvio di un percorso la cui tappa successiva può essere costituita dal processo di riclassificazione del bilancio.

Considerata quindi l'esigenza di procedere ad ulteriori approfondimenti, comunicava alla Commissione l’intento di chiedere al Presidente della Camera un breve differimento del termine per l'espressione del parere, scaduto il 30 maggio.

 

 

Tipologia

 

Ministero competente

 

Argomento

 

Commissioni competenti

 

 

 

Pareri

espressi

Relazione

Difesa

Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero della difesa, per l'anno 2007 (95).

IV Difesa

(Camera)

 

 

 

4ª Difesa

(Senato)

Non espresso

 

 

 

 

Non espresso

 

 

La relazione in titolo, sulla quale le competenti Commissioni di Camera e Senato sono chiamate ad esprimere il parere, ai sensi dell’articolo 46, comma 5, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, concerne la destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero della difesa (capitolo 7000), per il quale sono stati stanziati, per l'anno finanziario 2007, 69 milioni di euro, importo identico all’esercizio precedente.

La relazione in esame premette, innanzitutto, che la destinazione è in linea con la Direttiva generale sull’attività amministrativa e sulla gestione per l’anno 2007, emanata il 5 gennaio 2007, ai sensi dell’articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286. Tale direttiva, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, identifica i principali risultati da realizzare e determina, in relazione alle risorse assegnate, gli obiettivi di miglioramento, eventualmente indicando progetti speciali e scadenze intermedie.

La relazione fa presente che le scelte del Ministero per quanto attiene al settore di spesa dell’investimento, stante le consistenti compressioni da esso subite, pongono particolare attenzione alla ristrutturazione dello strumento militare, in relazione alla tutela degli interessi nazionali ed all’accrescimento della stabilità e della sicurezza globale, in riferimento alle realtà operative connesse alle nuove tipologie di minacce. Si sottolinea altresì l’esigenza di conseguire il “dominio dell’informazione” che, condiviso da tutte le Forze armate, consenta di assumere le decisioni relative al teatro operativo con tempestività ed efficacia, nell’ottica dell’integrazione interforze.

Nella relazione si indicano, quindi, le priorità politiche, già individuate dalla direttiva per il 2007, e a cui dovranno fare riferimento gli obiettivi strategici, che riguardano l’adeguamento dello strumento militare al fine di conseguire una capacità interforze di sorveglianza degli spazi strategici di interesse nazionale, garantendo l’interoperabilità con le forze armate alleate.

Gli obiettivi strategici e operativi correlati a tali priorità (analoghi a quelli indicati nella Relazione concernente l'individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti del Ministero della difesa, per l'anno 2006 - Atto Governo n. 13) consistono: nel disporre di un strumento integrato nazionale di C4-ISTAR; nella disponibilità di mezzi e sistemi in grado di assicurare elevate capacità di schieramento e mobilità delle forze; nel disporre di uno strumento militare dotato di elevata precisione sia sul territorio nazionale che nelle operazioni fuori area; nell’ammodernamento e nella riqualificazione delle infrastrutture; nello sviluppo di un piano di potenziamento dell’Arma dei Carabinieri; nel sostegno dell’EDA (l'Agenzia Europea della Difesa) allo scopo di coordinare e armonizzare le esigenze e i requisiti operativi militari comuni europei; nel potenziare la ricerca tecnologica a livelli tali da assicurare una presenza qualificata dell'industria nazionale nell'ambito dei programmi d'armamento e collaborazione con l’Agenzia Europea Difesa (EDA).

Secondo la relazione in esame i principali interventi, che si inquadrano nel contesto appena descritto, sono ripartiti nei campi della protezione, della prevenzione, della proiezione e della ricerca tecnologica:

La relazione specifica che il Fondo per l’investimento per il 2007 verrà destinato al finanziamento di programmi di ricerca scientifica e tecnologica nei seguenti ambiti istituzionali di ricerca:EDA (Agenzia Europea della Difesa) ex WEAG, ai cui programmi sono destinati complessivamente 25.038.320 euro (rispetto allo stanziamento di 8.450.520 euro, previsto nel 2006 per i programmi WEAG, si è verificato un incremento del 196,3 per cento); Piano nazionale della ricerca militare, cui sono destinati complessivamente 14.792.715 euro; ETAP, cui sono destinati complessivamente 11.200.000 euro (rispetto allo stanziamento di 6.500.000 euro, previsto nel 2006 per il programma ETAP, si constata un aumento del 72,3 per cento); NATO, cui sono destinati complessivamente 80.000 euro (nel 2006 il finanziamento per i programmi in ambito NATO corrispondeva a 100.000 euro; si è pertanto verificata una riduzione del 20 per cento); Programmi di sviluppo, cui sono destinati complessivamente 17.888.965 euro (il finanziamento per i programmi di sviluppo è diminuito del 51,5 per cento rispetto agli 37.085.460 euro stanziati nel 2006).

Tra i soggetti affidatari la relazione indica genericamente grandi industrie, piccole e medie imprese nazionali, insieme a centri di eccellenza universitari (Roma, Pisa, Udine, Napoli, ecc.), a enti e istituti pubblici (l’ENEA, l’INSEAN, il CIRA) e privati (il Centro sviluppo materiali).

La ripartizione del capitolo 7000, per l'esercizio finanziario corrente, viene operata con un rinvio alla tabella A per gli ambiti istituzionali di ricerca ed alla tabella B per i comparti tecnologici.

Si rileva che rispetto alle edizioni precedenti, la relazione 2007 contiene l’allegato 1, che riporta l’elenco dettagliato dei programmi finanziati e indica, per ciascuno di essi, il soggetto responsabile della realizzazione (e quindi destinatario del finanziamento). L’elenco è suddiviso per direzione generale del ministero della difesa e per ambito istituzionale, ma non specifica l’onere di ogni singolo programma. A tale riguardo si ricorda che benché né la IV Commissione (Difesa) della Camera né la 4ª Commissione (Difesa) del Senato abbiano espresso il parere di competenza sulla Relazione concernente l’individuazione delle disponibilità del Fondo per gli investimenti della difesa per l’anno 2006 (Atto Governo n. 13), nell’unica seduta, quella del 1° agosto 2006 in cui la IV Commissione della Camera ha preso in esame il provvedimento, la presidente Pinotti, in qualità di relatore, aveva rilevato che il documento in esame non offriva informazioni pienamente soddisfacenti in merito alle nuove iniziative di ricerca oggetto di finanziamento, ai risultati della ricerca sui progetti di cui si prevedeva la prosecuzione, sui soggetti beneficiari dei finanziamenti e sui criteri della loro selezione, nonché sull’eventuale coinvolgimento del Ministero dell’Università nella definizione dei progetti da finanziare.

 

2) Atti pubblicati nella Gazzetta ufficiale

(a seguito di espressione del parere parlamentare)

 

Nessuno

 

 

c) Monitoraggio sull’emanazione degli atti normativi

(in collaborazione con il Servizio Studi)

 

 

Atti pubblicati nel mese di maggio 2007

 

 

- Decreti legislativi:

 

Fonte

Estremi dell’atto

Oggetto

Parere delle commissioni della Camera

Scadenza prevista

L. 29/2006, art.1, co.1

D.Lgs. 26 aprile 2007

(G.U. 21 maggio 2007 n.116)

Attuazione della direttiva 2005/50/CE relativa alla riclassificazione delle protesi articolari dell'anca, del ginocchio e della spalla.

//

//

 

 

 

- Altri atti normativi

 

 

Fonte

Estremi dell’atto

Oggetto

Scadenza prevista

D.L. 203/2005, art.10, co.2

D.P.C.M. 30 marzo 2007

(G.U. 26/5/07 n.121)

Attuazione dell'articolo 10 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, concernente il trasferimento di competenze residue dal Ministero dell'economia e delle finanze all'INPS

4/4/06

D.Lgs 56/2004, art.8, co.4

D.M. 10 aprile 2007

(G.U. 10/5/07 n.107)

Regolamento per l'adeguamento del decreto ministeriale 3 febbraio 2006, n. 141, recante disposizioni in materia di obblighi di identificazione, conservazione delle informazioni a fini antiriciclaggio e segnalazione delle operazioni sospette a carico degli avvocati, notai, dottori commercialisti, revisori contabili, societa' di revisione, consulenti del lavoro, ragionieri e periti commerciali, alle disposizioni dell'articolo 21 della legge 25 gennaio 2006, n. 29 (legge comunitaria 2005), che ha modificato il decreto legislativo 20 febbraio 2004, n. 56.

10/4/04

L. 189/2004, art.6, co.1

D.M. 23 marzo 2007

(G.U. 7/5/07 n.104)

Individuazione delle modalita' di coordinamento delle attivita' delle Forze di polizia e dei Corpi di polizia municipale e provinciale, allo scopo di prevenire e contrastare gli illeciti penali commessi nei confronti di animali.

1/11/04

L. 82/2006, art.8, co.1

D.M. 4 aprile 2007

(G.U. 30/5/07 n.124)

Disposizioni di attuazione della normativa comunitaria concernente l'organizzazione comune di mercato (OCM) del vino, ai sensi degli articoli 8 e 10 della legge 20 febbraio 2006, n. 82

28/9/06

D.Lgs. 165/2001, art.35, co.4

D.P.C.M. 21 febbraio 2007

(G.U. 29/5/07 n.123)

Autorizzazione all'avvio delle procedure di stabilizzazione di personale in servizio a tempo determinato nelle Amministrazioni dello Stato, nelle Agenzie e negli enti pubblici non economici, ai sensi dell'articolo 1, commi 247 e 249, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e dell'articolo 1, comma 521, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

//

D.P.R. 207/2006, art.9, co.2

D.P.C.M. 16 febbraio 2007

(G.U. 18/5/07, n.114)

Organizzazione, composizione, funzionamento e risorse dell'Osservatorio nazionale del turismo, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 2006, n. 207

//

D.Lgs. 196/2003, art.20, co.2

D.M. 12 marzo 2007

(G.U. 9/5/07 n.106)

Regolamento recante: Disciplina del trattamento per i dati sensibili e giudiziari in attuazione degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

//

D.Lgs. 196/2003, art.20, co.2

D.M. 7 marzo 2007

(G.U. 8/5/07 n.105)

Regolamento recante indentificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative operazioni effettuate dal Ministero dello sviluppo economico, in attuazione degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

//

D.P.C.M. 12/9/06 art.5, co.1

D.P.C.M. 8 marzo 2007

(G.U. 25/5/07 n.120)

Costituzione del Tavolo permanente per la semplificazione

//

L. 296/2006, art.1

D.P.C.M. 16 febbraio 2007

(G.U. 18/5/07 n.114)

Incentivazione dell'adeguamento dell'offerta delle imprese turistico-ricettive e della promozione di forme di turismo ecocompatibile, ai sensi dell'articolo 1, comma 1228, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

31/1/07

D.Lgs. 59/2005, art.4, co.1

D.M. 29 gennaio 2007

(G.U. 31/5/07 n.125)

Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, in materia di raffinerie, per le attivita' elencate nell'allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59

//

D.Lgs. 59/2005, art.4, co.1

D.M. 29 gennaio 2007

(G.U. 31/5/07 n.125)

Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, in materia di fabbricazione di vetro, fritte vetrose e prodotti ceramici, per le attività elencate nell'allegato I del D.Lgs. 18 febbraio 2005, n. 59

//

D.Lgs. 102/2004, art.4, co.2

D.M. 27 dicembre 2006

(G.U. 16/5/07 n.112)

Piano assicurativo agricolo 2007

//

D.Lgs. 165/2001, art.14, co.2

D.P.R. 13 febbraio 2007

(G.U. 7/5/07, n.104)

Regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell'universita' e della ricerca.

//

D.Lgs. 253/2005, art.4, co.1

D.M. 28 dicembre 2006

(GU 24/5/07 n.119)

Provvedimenti di soppressione o riorganizzazione di enti e comandi delle Forze armate, ai sensi del decreto legislativo 28 novembre 2005, n. 253

//

L. 94/1997, art.7, co.3

D.M. 30 novembre 2006

(G.U. 30/5/07 n.124)

Modifiche alla struttura organizzativa del Dipartimento della ragioneria generale dello Stato

//

L. 94/1997, art.7, co.3

D.M. 5 aprile 2006

(G.U. 30/5/07 n.124)

Modifiche alla struttura organizzativa del Dipartimento della ragioneria generale dello Stato

//

D.L. 7/2005, art.7, co.2

D.M. 11 aprile 2007

(G.U. 17/5/07 n.113)

Modalita' di riassegnazione delle somme derivanti dal rilascio della carta d'identita' elettronica

//

L. 52/1996, art.56, co.1

D.M. 2 aprile 2007

(G.U. 15/5/07 n.111)

Attuazione dell'articolo 56, comma 1, della legge 6 febbraio 1996, n. 52, recante autorizzazione ad apportare modifiche alle procedure di pagamento della quota nazionale di competenza del Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie, di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183

//

D.Lgs. 502/1992, art.1, co.11

D.P.C.M. 4 maggio 2007 

(G.U. 22/5/07 n.117)

Documento programmatico «Guadagnare salute».

//

L. 146/1994, art.40, co.1

D.P.C.M. 7 marzo 2007

(G.U. 17/5/07 n.113)

Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 settembre 1999, recante: «Atto di indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'articolo 40, comma 1, della legge 22 febbraio 1994, n. 146, concernente disposizioni in materia di valutazione dell'impatto ambientale»

//

D.Lgs. 241/1997, art.40, , co.1

D.M. 7 maggio 2007

(G.U. 18/5/07 n.114)

Regolamento recante modifiche al decreto ministeriale 31 maggio 1999, n. 164, recante norme per l'assistenza fiscale resa dai Centri di assistenza fiscale per le imprese e per i dipendenti, dei sostituti d'imposta e dai professionisti, ai sensi dell'articolo 40 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241

//

D.Lgs. 285/1992, art.8, co.1

D.M. 3 maggio 2007

(G.U. 25/5/07 n.120)

Norme sull'afflusso dei veicoli nelle isole Eolie

//

L. 264/1999, art.4, co.1

D.M. 17 maggio 2007

(G.U. 29/5/07 n.123)

Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea programmati a livello nazionale

//