Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento bilancio
Titolo: Riparto del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero dell'economia e delle finanze - Relazione n. 203 (art. 1, c. 16, L. n. 266/2005)
Riferimenti:
SCH.DEC 203/XV     
Serie: Atti del Governo    Numero: 173
Data: 19/12/2007
Organi della Camera: V-Bilancio, Tesoro e programmazione
Altri riferimenti:
L n. 266 del 23-DIC-05     


Camera dei deputati

XV LEGISLATURA

 

 

 

SERVIZIO STUDI

Atti del Governo

 

 

 

 

Riparto del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero dell'economia e delle finanze

Relazione n. 203
(art. 1, co.
16, L. n. 266/2005)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

n. 173

 

 

19 dicembre 2007


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dipartimento Bilancio e politica economica

 

SIWEB

 

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File: BI0284.doc

 


I N D I C E

Schede di lettura

La Relazione sull’ulteriore riparto delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero dell’economia e delle finanze. 3

Relazione n. 203

Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero dell'economia e delle finanze. 13

§      L. 24 dicembre 1985, n. 778 Autorizzazione al Ministero del tesoro a rimborsare all'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni somme concernenti il pagamento delle pensioni al personale degli uffici locali e delle agenzie (art. 2)30

§      D.L. 4 marzo 1989, n. 77 Disposizioni urgenti in materia di trasporti e di concessioni marittime (art. 5, co. 4, 5)31

§      D.M. Tesoro e Trasporti 5 maggio 1997 Modalità per la regolarizzazione dei flussi finanziari tra Eurocontrol e lo Stato italiano. 32

§      D.M. 2 giugno 1998, n. 174 Regolamento recante norme per l'organizzazione e l'esercizio delle scommesse a totalizzatore ed a quota fissa su competizioni sportive organizzate dal CONI, da adottare ai sensi dell'articolo 3, comma 230, della L. n. 549 del 1995 (solo titolo)33

§      Delibera CIPE, 29 settembre 2003, n. 77 Linee guida sulla regolazione del settore postale  34

§      L. 24 dicembre 2003, n. 350 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004) (art. 4, co. 194)37

§      L. 30 dicembre 2004, n. 311 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005 (art. 1, co. 299)39

§      D.L. 30 settembre 2005, n. 203 Misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (solo titolo - v. D.L. 4 marzo 1989, n. 77)40

§      L. 23 dicembre 2005 n. 266 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006) (art. 1, co. 15, 16)41

§      L. 27 dicembre 2006 n. 296 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) (art. 1, co. 507, 759, 904)42

§      D.L. 2 luglio 2007, n. 81 Disposizioni urgenti in materia finanziaria (artt. 7, 8)).44

§      D.L. 1 ottobre 2007, n. 159 Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale (art. 3)45

 


Schede di lettura


La Relazione sull’ulteriore riparto delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero dell’economia e delle finanze

Il quadro normativo

L’articolo 1, comma 15, della legge finanziaria per il 2006 (legge n. 266/2005) ha previsto l’istituzione, a decorrere dal 2006, nello stato di previsione di ciascun Ministero, di appositi Fondi in cui sono confluite le dotazioni finanziarie delle unità previsionali di base relative ai trasferimenti correnti alle imprese.

Le dotazioni finanziarie delle unità previsionali di base che sono confluite in ciascun Fondo, per gli anni 2006-2008, sono state indicate nell'elenco 3 allegato alla legge finanziaria stessa.

Ai sensi del comma 15, i Fondi da ripartire per i trasferimenti correnti alle imprese sono stati istituiti nei Ministeri dell’economia e finanze, delle attività produttive, del lavoro, dell’istruzione, delle infrastrutture, delle politiche agricole e per i beni e le attività culturali.

 

Non sono confluite nei Fondi:

-       le risorse destinate al comparto della radiodiffusione televisiva locale;

-       le risorse relative a contributi in conto interessi;

-       gli stanziamenti determinati in Tabella C;

-       le somme classificate come spese obbligatorie.

 

Si ricorda peraltro che l’elenco 3 ha contestualmente operato una riduzione della dotazione finanziaria per gli anni 2006-2008 di ciascuna unità previsionale di base, relativa a trasferimenti correnti ad imprese, destinate a confluire nei fondi unici, rispetto alla dotazione a legislazione vigente per l’anno 2006.

Tale riduzione è stata pari al 29,5% degli stanziamenti di tutte le U.P.B. interessate (fatta eccezione per il Ministero dell’istruzione per l’anno 2006).

 

Il comma 16 dell’articolo 1 della legge n. 266/2005 stabilisce che i Ministri competenti presentino annualmente al Parlamento una relazione, nella quale viene individuata la destinazione delle disponibilità di ciascun fondo, nell'ambito delle autorizzazioni di spesa e delle tipologie di interventi confluiti in esso, sulla quale le Commissioni parlamentari competenti devono esprimere un parere.

 

Nella circolare n. 7 del 10 febbraio 2006, il Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha ribadito che la destinazione delle disponibilità di ciascun Fondo dovrà riguardare le tipologie di interventi in esso confluite, come indicate nell’allegato n. 3 della circolare medesima, che reca l’indicazione delle disposizioni legislative in questione ed il relativo capitolo di spesa.

 

Si ricorda, tuttavia, che l’articolo 3, comma 34 del disegno di legge finanziaria 2008 licenziato dalla Camera (A.S. 1817-B), dispone, a decorrere dall’esercizio 2008, la cessazione dell’efficacia delle norme istitutive dei Fondi da ripartire per i trasferimenti correnti alle imprese (ossia il citato articolo 1, commi 15 e 16, della legge finanziaria 2006) e la destinazione delle relative risorse disponibili alle finalità di cui alle disposizioni normative indicate nell’elenco 3 della medesima legge finanziaria (ossia le corrispondenti autorizzazioni legislative confluite nei fondi medesimi).

La Relazione illustrativa sottolinea, al riguardo, come tali disposizioni siano state concepite nell’ottica di snellimento delle procedure di riparto delle somme disponibili.

Le risorse per il 2007

Nel bilancio per il 2007 (legge n. 298/2006 e relativo D.M. economia 29 dicembre 2006 di riparto delle U.P.B. in capitoli), il Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (U.P.B. 3.1.5.20/cap. 2197) risultava dotato di 2.562,3 milioni.

 

Tale fondo è destinato alle erogazioni statali in conto esercizio a favore di società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze (ANAS, Coni Servizi, Ferrovie dello Stato, Poste Italiane ed ENAV)[1].

 

L’ammontare delle risorse del Fondo per l’anno 2007 era determinato da una dotazione a legislazione vigente pari a 1.997,3 milioni di euro - come indicata dall’elenco 3 della legge finanziaria per il 2006 – e dal rifinanziamento del Fondo,dispostodall’articolo 1, comma 904 della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006), per 565 milioni di euro sia per il 2007 che per il 2008, nonché di 170 milioni a decorrere dal 2009.

Peraltro tale rifinanziamento è stato ridotto di 68,4 milioni di euro a decorrere dal 2008, ai sensi del successivo comma 948 della medesima legge finanziaria.

 


Sulla quota determinata a legislazione vigente, pari a 1.997,3 milioni di euro, la legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006) è altresì intervenuta con le seguenti disposizioni:

 

§      l’articolo 1, comma 507, per esigenze di contenimento della finanza pubblica, ha disposto che una quota pari a circa il 12,57% di tale stanziamento fosse accantonata e resa indisponibile. La quota accantonata per il 2007 sul Fondo del Ministero dell’economia risultava pari a circa 251,1 milioni di euro.

§       ai sensi del combinato disposto dei commi 755, 756, 758 e 762, il rifinanziamento di 565 milioni per il 2007 del Fondo per i trasferimenti correnti alle impresedel Ministero dell’economia, disposto dal comma 904 della medesima legge finanziaria per il 2007 (ridotto a 496 milioni per il 2008 e a 101,6 milioni a decorrere dal 2009 dal comma 948), è stato a sua volta temporaneamente accantonato nell’ambito del Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto (TFR).

Si ricorda che il citato comma 755 reca l’istituzione, dal 1° gennaio 2007, del “Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto di cui all’articolo 2120 del codice civile”, gestito dall’INPS su un apposito conto corrente aperto presso la tesoreria dello Stato, la cui dotazione finanziaria è costituita dal versamento del TFR dei lavoratori delle imprese con più di 50 dipendenti, non destinato alla previdenza complementare.

In base ai successivi commi 758 e 762, le risorse del Fondo così costituito[2] sono destinate al finanziamento di specifici interventi, indicati nell’elenco 1 allegato alla legge finanziaria 2007, nei limiti degli importi stabiliti dal medesimo elenco (comma 758).

La prima relazione di riparto delle risorse assegnate al Fondo

La Relazione sulla destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero dell’economia e delle finanze (n. 73), trasmessa alle Camere il 22 febbraio 2007 ai sensi del citato articolo 1, comma 16 della legge finanziaria 2006, proponeva due possibili ripartizioni del Fondo per i trasferimenti correnti alle impresedel Ministero dell’economia:

§      una prima ipotesi (minima), in cui il Ministero si limitava a ripartire soltanto la quota a legislazione vigente 2007 (come indicata nell’elenco 3 della legge finanziaria 2006), ridotta della quota accantonata ai sensi del comma 507;

§      una seconda ipotesi (totale), in cui si illustrava il riparto delle risorse complessivamente iscritte nel bilancio per il 2007, considerando cioè il disaccantonamento completo delle risorse bloccate ai sensi del comma 507 e ai sensi del comma 762.

 

Al fine di assicurare alle imprese pubbliche, in tempi brevi, le risorse finanziarie iscritte sul Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese, nella Relazione in oggetto il Ministero dell’economia sottoponeva all’esame delle Commissioni bilancio le due opzioni di riparto, evidenziando che nella prima opzione le risorse sarebbero state immediatamente disponibili per le imprese pubbliche, mentre nella seconda opzione la disponibilità delle risorse risultava condizionata al “disaccantonamento” della somma complessiva di 816,1 milioni di euro (di cui 251,1 milioni ai sensi del comma 507, e 565 milioni ai sensi del comma 904) nel corso dell’anno.

(milioni di euro)

 

BLV

Co. 507

Co. 762

Ripartizione

Opzione 1

1.997,344

-251,066

0

1.746,265

Opzione 2

1.997,344

0

+565,000

2.562,344

 

 

Si faceva presente che, nell’ipotesi in cui nel corso del 2007 vi fosse stato un disaccantonamento parziale delle somme accantonate, si sarebbe proceduto ad una ripartizione pro-quota a favore delle imprese destinatarie delle risorse.

 

 

La Relazione recava, inoltre, l’individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese di cui al capitolo n. 2197 della U.P.B. 3.1.5.20, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’economia e finanze, secondo le due opzioni proposte.

 

 

La tabella seguente evidenzia il riparto dei trasferimenti correnti alle imprese proposto dal Ministero dell’economia, sulla base delle due opzioni, con riferimento alle unità previsionali di base e ai singoli capitoli interessati dalla ripartizione, evidenziandone l’incidenza percentuale.


 

(migliaia di euro)

U.P.B.
e cap.

Denominazione

Opzione 1

%

Opzione 2

%

3.1.5.20

Fondo per trasferimenti correnti a imprese

1.746.265

100,0

2.562.344

100,0

3.1.2.4

Poste italiane

270.893

15,5

395.886

15,5

Cap. 1496

Rimborso per agevolazioni tariffarie per svolgimento consultazioni elettorali
(L. 515/1993)

9.550

0,5

14.013

0,5

Cap. 1497

Contributo straordinario all’Istituto Postelegrafonici (L. 778/1985)

7.088

0,4

10.400

0,4

Cap. 1502

Servizio universale recapiti postali
(L. 449/1997)

254.255

14,6

371.473

14,5

3.1.2.8

Ferrovie dello Stato

1.159.158

66,4

1.700.867

66,4

Cap. 1540

Contratto di servizio

188.175

10,8

237.784

9,3

Cap. 1541

Somme per obblighi di esercizio dell’infrastruttura

784.314

44,9

1.156.852

45,1

Cap. 1542

Somme per obblighi tariffari e per servizio trasporto viaggiatori

110.646

6,3

155.825

6,1

Cap. 1543

Somme per obblighi tariffari e per servizio trasporto merci

76.023

4,4

150.406

5,9

3.1.2.17

Contributi ad enti ed altri organismi

3.698

0,2

5.426

0,2

Cap. 1603

Somme da trasferire alla Coni Servizi Spa a titolo di compensazione

3.698

0,2

5.426

0,2

3.1.2.43

Contratti di programma

59.801

3,4

89.350

3,5

Cap. 1850

Contratti di programma e incentivi alle imprese

-

 

-

 

Cap. 1850

Contratti di programma Rimborso a Poste italiane Spa per agevolazioni alle imprese editrici e alle organizzazioni non profit

19.736

1,1

30.562

1,2

Cap. 1850

Contratti di programma e incentivi alle imprese – ENAV

40.065

2,3

58.788

2,3

3.1.2.45

ANAS

252.715

14,5

370.815

14,5

Cap. 1870

Somme da trasferire per manutenzione e gestione rete viaria di interesse nazionale

252.715

14,5

370.815

14,5

 

Nel corso della seduta del 28 marzo 2007, la 5a Commissione Bilancio del Senato esprimeva parere favorevole in ordine alle due opzioni indicate, precisando che “gli ulteriori importi da trasferire in presenza di disaccantonamento parziale devono rispettare le stesse percentuali indicate dalla ripartizione in esame (opzione n. 1) con riferimento alle singole imprese pubbliche, fatta salva la sottoposizione all’esame parlamentare nel caso di variazione di tali percentuali”.

 

La V Commissione Bilancio della Camera ha esaminato la Relazione nelle sedute dell’8, 15, 20 e 28 marzo 2007, esprimendo parere favorevole in ordine all’attuazione della sola opzione “minima”, in quanto “l’unica per la quale risultano elementi di conoscenza certi” Nel parere espresso dalla Commissione si rilevava, inoltre, che “alla ripartizione delle eventuali risorse che dovessero risultare disponibili si provvederà con successivo atto da trasmettere per il parere al Parlamento”.

 

Il Ministero dell’economia e delle finanze, accogliendo le indicazioni fornite dalle Commissioni parlamentari, con D.M. 17 aprile 2007 ha apportato le opportune variazioni di bilancio, finalizzate all’assegnazione pro-quota della somma disponibile, pari ad euro 1.746.265.091, agli appositi capitoli di pertinenza, al netto dei richiamati accantonamenti.

Il riparto delle risorse rese disponibili nel corso del 2007

L’articolo 7, comma 2 (all. 2) del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81[3] ha disposto il disaccantonamento della somma di 251,1 milioni di euro del fondo trasferimenti correnti alle imprese, in precedenza accantonati per esigenze di contenimento della spesa pubblica[4].

Inoltre, con l’articolo 3 del D.L. 1° ottobre 2007, n. 159 (convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222) è stato reso disponibile l’80 per cento dell’importo accantonato nell’ambito del fondo per l’erogazione dei trattamenti di fine rapporto (TFR) ai dipendenti del settore privato, per un ammontare pari a 452 milioni (e cioè l’80 per cento del rifinanziamento complessivo di 565 milioni del Fondo, disposto dal comma 904 della finanziaria 2007).

 

Più precisamente, l’articolo 3, comma 1, lettera a), del D.L. n. 159/2007– novellando il citato comma 758 della finanziaria 2007 – ha autorizzato l’utilizzo di una parte delle quote accantonate per ciascun intervento, nel limite di importi corrispondenti a effetti in termini di indebitamento netto pari all’80 per cento di quelli indicati nell’elenco 1 allegato alla legge finanziaria per il 2007, e al 70 per cento per gli anni 2008 e 2009.

 

Facendo seguito alle indicazioni fornite dalle Commissioni parlamentari competenti, il Ministero dell’economia e delle finanze, con la Relazione in esame, indica il prospetto di ripartizione della somma, pari a circa 703,1 milioni di euro (251,1 milioni + 452 milioni, come sopra indicato), resa disponibile in favore delle imprese pubbliche per effetto delle disposizioni dei citati D.L. n. 81/2007 e n.159/2007.

 

All’interno della Relazione trasmessa alla Camera è indicata, per ciascun ente, la somma complessiva da destinare per le finalità previste dalle sottese autorizzazioni di spesa.

 

Le somme da ripartire vengono così distribuite in favore delle imprese interessate:

(migliaia di euro)

Ente destinatario

Quota disaccantonata

%

Fondo per trasferimenti correnti a imprese

703.079

100

Poste italiane

117.013

16,6

Ferrovie dello Stato

466.699

66,4

Coni Servizi S.p.A.

1.489

0,2

ENAV

16.131

2,3

ANAS

101.748

14,5

 

La Relazione sottolinea che sono state rispettate le percentuali di riparto delle somme esposte nella prima opzione (cd. “minima”), sottoposta alle Commissioni parlamentari competenti nella Relazione n. 73 (trasmessa in data 22 febbraio 2007 – cfr. sopra)

 

In particolare, la Relazione evidenzia che:

 

-       per ciò che attiene ad ANAS s.p.a., le somme disaccantonate da assegnare concernono i corrispettivi per il servizio di manutenzione e gestione della rete viaria di interesse nazionale. L’ammontare complessivo delle risorse da distribuire è pari a 101.747.593 euro, di cui 36.335.433 euro per effetto dell’articolo 7, comma 2 del D.L. n. 81/2007 e 65.412.160 euro ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del D.L. n. 159/2007;

-       relativamente a Coni Servizi s.p.a., l’articolo 1, comma 194, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004) prevede un contributo di 6 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2004 al 2010 in favore di detta società, in considerazione delle minori entrate ad essa derivate in relazione alla definizione delle posizioni dei Concessionari incaricati della raccolta di scommesse sportive. La somma disaccantonata in favore della società ammonta a 1.488.987 euro, di cui 531.738 euro per effetto dell’articolo 7, comma 2 del D.L. n. 81/2007 e 957.249 euro ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del D.L. n. 159/2007;

-       per quanto riguarda ENAV s.p.a., la somma complessiva disaccantonata ammonta a 16.130.717 euro, di cui 5.760.496 euro per effetto dell’articolo 7, comma 2 del D.L. n. 81/2007 e 10.370.221 euro ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del D.L. n. 159/2007;

-       la somma da assegnare al Gruppo Ferrovie dello Stato (RFI e Trenitalia) è finalizzata al rimborso di oneri a carico del Gruppo medesimo per ottemperare a impegni assunti nei confronti dello Stato. Le somme disponibili risultano  pari a 466.698.826 euro, di cui 166.664.426 per effetto dell’articolo 7, comma 2 del D.L. n. 81/2007 e 300.034.400 euro ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del D.L. n. 159/2007;

-       le risorse spettanti a Poste Italiane nell’ambito del fondo afferiscono al rimborso di oneri per obblighi tariffari nel settore dei recapiti postali (oneri di servizio universale), per agevolazioni tariffarie relative allo svolgimento delle consultazioni elettorali in programma nel 2007 ed alla quota annua prevista dalla legge n. 778/1985[5] per il reintegro del fondo quiescenze dell’Istituto Postelegrafonici, che Poste Italiane gira ad IPOST. Le ulteriori somme disponibili risultano pari a 117.012.786 euro, di cui 41.786.816 per effetto dell’articolo 7, comma 2 del D.L. n. 81/2007 e 75.225.970 euro ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del D.L. n. 159/2007.

 


Relazione n. 203

“Individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero dell'economia e delle finanze”

 


Camera dei deputati

Servizio per i Testi normativi

 

XV Legislatura

 

 

 

Richiesta di parere parlamentare su atti del Governo

 

Il ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 20 aprile 2006, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 16, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, la richiesta di parere parlamentare sulla relazione concernente l'individuazione della destinazione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero dell'economia e delle finanze (203).

Tale richiesta è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla V Commissione permanente (Bilancio), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il giorno 8 gennaio 2007.

 

 

 

(Annuncio all'Assemblea: 19 dicembre 2007)

 

 

203

 


 

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[1]    Si ricorda che per l’anno 2006, il Fondo era altresì destinato al finanziamento dei distretti industriali della nautica da diporto per il sostegno alla propria attività (legge n. 350/2003, articolo 4, comma 215).

[2]    Al netto delle prestazioni erogate, della valutazione dei maggiori oneri derivanti dall’esonero dal versamento del contributo al Fondo di garanzia per il TFR, e degli oneri conseguenti alle maggiori adesioni alle forme pensionistiche complementari, nonché dall’applicazione delle disposizioni circa le compensazioni alle imprese che conferiscono il TFR a forme pensionistiche complementari e al Fondo per l'erogazione del TFR, nonché degli oneri per il finanziamento per la campagna informativa relativa alle modalità di espressione dell’adesione alle forme pensionistiche complementari.

[3]    Recante “Disposizioni urgenti in materia finanziaria”, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2007, n. 127.

[4]    Si ricorda, peraltro, che il citato decreto-legge 81 ha altresì disposto un’integrazione di 250 milioni di euro, (articolo 8, comma 1) per l’anno 2007, delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, al fine di fronteggiare gli oneri di servizio pubblico sostenuti da Ferrovie dello Stato S.p.A., Poste Italiane S.p.A., ANAS S.p.A. ed ENAV S.p.A. in relazione agli obblighi derivanti dai contratti con le amministrazioni vigilanti. Il comma 2 del medesimo articolo 8 ha inoltre escluso per le suddette somme l’applicazione della procedura di ripartizione delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti prevista dalla legge finanziaria 2006 (articolo 1, comma 16).

 

[5] Legge 24 dicembre 1985, n. 778 , recante autorizzazione al Ministero del tesoro a rimborsare all'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni somme concernenti il pagamento delle pensioni al personale degli uffici locali e delle agenzie.