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nel quale le precipitazioni sono costantemente minori rispetto alle medie derivate dalle serie storiche dei dati;
l'attuale situazione di carenza idrica rilevata in tutta l'Italia settentrionale e centro-settentrionale rappresenta non più un'eccezione, ma un evento che si ripropone con grande frequenza e pone problemi epocali;
da dati diffusi recentemente dal Wwf Italia, il 65 per cento dell'intera risorsa idrica nazionale è destinata all'agricoltura e, a titolo di esempio, vi sono regioni, come il Piemonte, ove tale percentuale sale all'80 per cento;
le campagne sul risparmio idrico sono per lo più rivolte al consumo che si attua nelle case private, mentre, dai dati delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente e dell'agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, è il settore agricolo a consumare - di gran lunga - i maggiori quantitativi idrici;
vi sono tutte le conoscenze tecniche per iniziare una seria politica di conversione dei sistemi irrigui, che, in date situazioni, come la coltura del mais e del riso, possono condurre a risparmi valutati nel 50 per cento della risorsa, e sempre più urgente appare la necessità di intervenire, anche mettendo a disposizione dei singoli agricoltori e delle associazioni di categoria i più moderni ed incentivanti strumenti di supporto;
la costante crescita della domanda di acqua, dovuta essenzialmente all'aumento delle superfici irrigabili, all'aumento degli ettari coltivati con colture che richiedono enormi quantitativi idrici, a scapito di colture meno esigenti in acqua, e alla presenza di colture fortemente impattanti dal punto di vista della risorsa idrica su suoli non adatti a sostenere tali produzioni, si accompagna ormai ad un periodo
la costruzione di nuovi bacini, se non in casi particolari, non può certo essere la soluzione al problema, date le difficoltà nella realizzazione e nella gestione delle opere e, soprattutto, date le esigue quantità che queste strutture possono trattenere se confrontate con gli enormi volumi d'acqua necessari con le odierne tecniche di irrigazione;
rispondendo il 20 luglio 2006 ad un'interrogazione a risposta immediata in Commissione agricoltura presso la Camera dei deputati, il Governo si è limitato a fornire notizie sulle opere che intende realizzare, senza affrontare il nodo delle politiche che ritiene di seguire in materia di risparmio idrico -:
quali politiche innovative e di lungo periodo si intendano porre in essere rispetto alla sempre più evidente carenza idrica, dovuta certo alla diminuzione delle precipitazioni ma, soprattutto, a prelievi non più sostenibili da parte dal settore agricolo.(3-00186)