XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 542 di mercoledì 26 ottobre 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 11,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 24 ottobre 2011.

I deputati in missione sono sessantotto.

Modifica nella composizione della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Giunta per le autorizzazioni il deputato Roberto Cassinelli in sostituzione del deputato Fabio Gava, dimissionario.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Espressa solidarietà ai cittadini interessati dagli eventi alluvionali che hanno colpito alcune aree della Liguria e della Toscana, chiede che il Governo riferisca alla Camera sui predetti avvenimenti e sulle iniziative urgenti che intende assumere per far fronte alle relative conseguenze.

ANDREA ORLANDO (PD). Nell'associarsi alla richiesta del deputato Evangelisti, richiama la drammaticità della situazione in cui versano molti comuni maggiormente colpiti dagli eventi alluvionali delle ultime ore; invita quindi il Governo ad impegnarsi direttamente, erogando prontamente le risorse necessarie a fronteggiare la predetta emergenza ed attuando una seria politica di prevenzione.

LUCIO BARANI (PdL). Nel giudicare inutile l'atteggiamento polemico di alcuni esponenti dell'opposizione, chiede che il Governo si attivi, ricorrendo anche alla Marina militare, per garantire tempestivi soccorsi alle popolazioni colpite dagli eventi alluvionali.

GIANCARLO DI VIZIA (LNP). Giudica inappropriato attribuire al Governo eventuali responsabilità per quanto accaduto nelle ultime ore nella zona di La Spezia, dove una cattiva amministrazione risalente negli anni ha realizzato una pessima gestione del territorio. Richiama quindi i numerosi danni e le vittime registratisi nella predetta provincia ed in altre aree del Nord Italia.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Chiede che il Parlamento sia informato sui contenuti della lettera inviata dal Governo all'Unione europea circa le linee programmatiche alle quali intende attenersi, rilevando che il mancato accoglimento di analoghe istanze precedentemente formulate costituisce, a suo avviso, una lesione delle prerogative delle Camere.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Nell'associarsi alle espressioni di solidarietà e cordoglio per quanto verificatosi in alcune aree del Nord Italia a causa delle eccezionali precipitazioni atmosferiche delle ultime ore, sottoscrive le preoccupazioni espresse dal deputato La Malfa circa il contenuto della lettera che il Governo avrebbe indirizzato ai vertici delle istituzioni comunitarie. Ritiene Pag. VIquindi doveroso che il Presidente del Consiglio precisi all'Assemblea le prospettive di politica economica che intende seguire e chiarisca se il Governo sia in grado di tenere fede agli impegni assunti.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Nel lamentare che il Governo non ha dato seguito alla richiesta di informare il Parlamento circa i rapporti con l'Unione europea, auspica che tutti i gruppi parlamentari, anche quelli di maggioranza, si associno a tale richiesta.

FERDINANDO ADORNATO (UdCpTP). Esprime l'auspicio che le richieste testè formulate da deputati delle opposizioni non vengano considerate semplicemente alla stregua di lamentele della minoranza e che, per senso di responsabilità nei confronti degli italiani, il Governo avverta il dovere di coinvolgere il Parlamento in un confronto sulle prospettive che attendono il Paese dinanzi alla grave situazione economica, come evidenziato dalla Banca centrale europea.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera, perché interessi il Governo, le richieste formulate dai deputati intervenuti, che peraltro dovrebbero essere più opportunamente affrontate in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Nel giudicare inopportuno il ruolo politico assunto dal Presidente della Camera, anche attraverso la partecipazione a dibattiti televisivi, ritiene inaccettabile la fondazione di un nuovo movimento politico guidato dallo stesso Presidente Fini (Dai banchi dei gruppi Lega Nord Padania e Popolo della Libertà si scandisce reiteratamente: «Dimissioni!»).

ITALO BOCCHINO (FLpTP). Ritiene anomalo il comportamento del capogruppo della Lega Nord Padania, atteso che è diritto del Presidente della Camera poter affrontare questioni politiche (Scambi di apostrofi tra deputati dei gruppi Lega Nord Padania e Futuro e Libertà per il Terzo Polo).

PRESIDENTE. Sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 12,17, è ripresa alle 12,19.

PRESIDENTE. Sospende ulteriormente la seduta fino alle 12,30.

La seduta, sospesa alle 12,20, è ripresa alle 12,40.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

ITALO BOCCHINO (FLpTP). Richiamata la straordinaria e preoccupante delicatezza del momento politico e sociale attraversato dal Paese, sottolineata anche dal recente autorevole intervento del portavoce della Commissione europea che ha sollecitato l'invio dell'attesa lettera del Presidente del Consiglio italiano con l'elencazione di misure concrete e dettagliate da adottarsi rapidamente, stigmatizza l'intenzione della Lega Nord di negare al Presidente della Camera il legittimo diritto di partecipare al dibattito politico.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Nel ritenere inevitabili incidenti come quello verificatosi in Aula, invita il Presidente della Camera ad un'approfondita riflessione sulla situazione di grave difficoltà istituzionale creatasi a seguito della sovrapposizione dei ruoli da lui assunti. Preannunzia quindi che il suo gruppo intende investire della questione la massima autorità dello Stato.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Osservato che gli ultimi Presidenti della Camera, gli onorevoli Casini e Bertinotti, hanno contemporaneamente mantenuto un ruolo di guida politica dei partiti di rispettiva appartenenza, difende l'obiettività e l'imparzialità del Presidente Fini, sottolineando Pag. VIIche il Presidente della Camera non è sfiduciabile né politicamente né formalmente in quanto tale carica non può dipendere da alcuna maggioranza parlamentare. Reputa pertanto inutile e fuori luogo investire della questione il Presidente della Repubblica.

MASSIMO DONADI (IdV). Giudica patetico l'intendimento di aprire un dibattito politico sul ruolo del Presidente della Camera, il quale ha sempre assolto la sua funzione con assoluta terzietà, soprattutto in presenza di un Governo che appare incapace di gestire la grave crisi del Paese e di un Presidente del Consiglio la cui immagine risulta ormai screditata.

PIER FERDINANDO CASINI (UdCpTP). Giudica surreale, allarmante ed emblematica della situazione di paralisi dei lavori parlamentari la polemica politica sollevata in Aula prendendo spunto dalla partecipazione del Presidente della Camera alla trasmissione televisione Ballarò.

SANTO DOMENICO VERSACE (Misto). Riterrebbe più opportuno rivolgere la richiesta di dimissioni ad un Presidente del Consiglio screditato e ad un Governo incapace di adottare una manovra economica adeguata a fronteggiare la grave crisi del Paese.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Ritiene non condivisibile il riferimento fatto dal deputato Cicchitto all'articolo 8 del Regolamento della Camera per contestare la legittima partecipazione del Presidente Fini alla trasmissione televisiva Ballarò, osservando che le trasformazioni intervenute nella costituzione materiale del Paese assegnano oggi al Presidente e ai Vicepresidenti della Camera un ruolo la cui politicità, fuori dalle aule parlamentari e dalla conduzione dei relativi lavori, deve intendersi piena. Si associa, infine, alla richiesta di una immediata informativa del Presidente del Consiglio sui contenuti della lettera inviata all'Eurogruppo.

SILVANO MOFFA (PT). Nel ritenere una caduta di stile la partecipazione del Presidente della Camera alla trasmissione televisiva Ballarò, richiama alcuni recenti episodi che hanno intaccato il ruolo super partes dello stesso Presidente Fini nella conduzione dei lavori dell'Assemblea, anche in riferimento alla composizione della Giunta del Regolamento.

PRESIDENTE. Nel rilevare che non è questa la sede in cui il Presidente della Camera ha la possibilità di rispondere alle osservazioni di carattere squisitamente politico che sono state formulate, ringrazia comunque i deputati intervenuti, riservandosi di esercitare, ove lo riterrà, il suo diritto di replica in altra sede.
Prende altresì atto delle intese intercorse nel senso di sospendere a questo punto i lavori dell'Assemblea e di riprenderli alle 15 con lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata ed alle 16 con il seguito dell'esame delle mozioni concernenti l'Irisbus.

La seduta, sospesa alle 13,10, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-01908, sulle iniziative normative per assicurare la copertura finanziaria per le borse di studio universitarie.

MARIASTELLA GELMINI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 17). - Replica il deputato PIERFELICE ZAZZERA (IdV), il quale ritiene che il Ministro Gelmini non sia in grado di assicurare la copertura finanziaria per le borse di studio universitarie, Pag. VIIIanche in considerazione dei ripetuti tagli apportati dal Governo al settore dell'istruzione e della ricerca.

GABRIELE TOCCAFONDI (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01909, sulle iniziative per dare concreta attuazione al fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie, con particolare riferimento ai titolari di contratto di lavoro a tempo determinato.

GIORGIA MELONI, Ministro della gioventù. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 18). - Replica il deputato GABRIELE TOCCAFONDI (PdL), che ringrazia il Ministro per la risposta, dalla quale emerge la volontà del Governo di favorire l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie.

FRANCESCO STAGNO d'ALCONTRES (Misto). Illustra la sua interrogazione n. 3-01911, sulle iniziative di competenza per garantire i livelli essenziali di assistenza con riferimento al recente piano di rimodulazione dei punti nascita ospedalieri nella regione Sicilia.

FERRUCCIO FAZIO, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 20). - Replica il deputato FRANCESCO STAGNO d'ALCONTRES (Misto), che invita il Governo a vigilare con attenzione affinché il piano di rimodulazione dei punti nascita ospedalieri presentato dalla regione Sicilia garantisca i livelli essenziali di assistenza e non penalizzi, in particolare, le isole minori di Pantelleria e Lipari.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01910, concernente chiarimenti in ordine a sospetti condizionamenti dell'azione del Governo desumibili da intercettazioni di conversazioni telefoniche del signor Lavitola diffuse da organi di stampa.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 22) - Replica il deputato ALDO DI BIAGIO (FLpTP), il quale ritiene che la risposta elusiva fornita dal Ministro non chiarisca le questioni evocate nell'atto ispettivo, considerando la capacità del signor Lavitola di condizionare l'attività istituzionale e legislativa nazionale un gravissimo vulnus per la vita democratica del Paese e per la sua credibilità internazionale.

AMERICO PORFIDIA (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-01912, sulle iniziative per garantire la continuità della produzione presso lo stabilimento Firema di Caserta e misure a favore del settore dei trasporti.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 23) - Replica il deputato AMERICO PORFIDIA (PT), che ringrazia il Ministro, anche per aver riconosciuto la centralità della società Firema al fine di un effettivo rilancio del settore dei trasporti, segnatamente nel Mezzogiorno.

JONNY CROSIO (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01913, concernente chiarimenti in merito allo stato dei conti della RAI, con particolare riferimento all'ipotesi di ulteriori trasferimenti di risorse statali.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 25) - Replica il deputato JONNY CROSIO (LNP), che ringrazia il Ministro della risposta che, tuttavia, fuga solo in parte le preoccupazioni derivanti dalla prospettata ipotesi di ulteriori trasferimenti di risorse statali a favore della RAI.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Illustra l'interrogazione Fiano n. 3-01914, sugli intendimenti del Governo in merito a misure volte ad assicurare la piena operatività della direzione investigativa antimafia.

Pag. IX

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 27). - Replica il deputato EMANUELE FIANO (PD), che si dichiara insoddisfatto, a nome del suo gruppo, della risposta del Ministro, lamentando i tagli indiscriminati che hanno colpito il comparto sicurezza e gravemente compromesso la funzionalità dell'attività di contrasto al crimine.

ANGELO CERA (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-01915, sulle iniziative di competenza nei confronti di Trenitalia per garantire collegamenti adeguati tra la capitale e il Mezzogiorno.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 28). - Replica il deputato ANGELO CERA (UdCpTP), che si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta.

La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantuno.

Calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di novembre 2011 e il conseguente aggiornamento del programma predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 30).

Seguito della discussione delle mozioni Iannaccone n. 1-00701, Di Pietro n. 1-00732, Nunzio Francesco Testa n. 1-00735, Di Biagio n. 1-00736, Lulli n. 1-00738, Lombardo n.1-00739 e Mosella n. 1-00744: Iniziative in relazione alla annunciata chiusura dello stabilimento Irisbus di Flumeri (Avellino).

Nella seduta del 24 ottobre 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali.

AURELIO SALVATORE MISITI, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Esprime parere favorevole sulle mozioni Iannaccone n. 1-00701, Nunzio Francesco Testa n. 1-00735, Di Biagio n. 1-00736, Lombardo n. 1-00739 e Mosella n. 1-00744, nonché, purché riformulate, sulle mozioni Di Pietro n. 1-00732 e Lulli n. 1-00738.

(Dichiarazioni di voto)

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Lamentata l'assenza del Governo nella vicenda dello stabilimento Irisbus in Campania, che evidenzia il suo totale disinteresse verso le sorti delle industrie del nostro Paese e del Mezzogiorno in particolare, manifesta forte preoccupazione per il destino di numerosi lavoratori coinvolti nelle attività produttive della predetta area industriale. Richiama quindi l'Esecutivo ad un maggior impegno nei confronti dei settori industriali in difficoltà.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Sottolineato l'intendimento della FIAT di avviare la procedura di mobilità per i lavoratori dello stabilimento Irisbus di Flumeri, non accetta la riformulazione proposta dal Governo della mozione Di Pietro n. 1-00732, esprimendo sentimenti di vicinanza ai lavoratori del predetto stabilimento e l'impegno del suo gruppo nei confronti delle problematiche evocate nel suddetto atto di indirizzo.

LUIGI MURO (FLpTP). Evidenziato il quadro di generale difficoltà che affligge tutto il Meridione d'Italia, lamenta l'azione carente del Governo in materia di sviluppo economico; rileva altresì che nel caso in questione l'Esecutivo non può astenersi Pag. Xdall'assumere una posizione chiara presentando un serio piano industriale, pena le gravi conseguenze che ne deriverebbero per i territori interessati. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni in esame.

ARTURO IANNACCONE (PT). Sottolineata la larga condivisione delle forze politiche nei confronti di una questione che interessa i lavoratori dello stabilimento Irisbus di Flumeri e l'intero Paese, chiede che il Governo convochi i vertici della FIAT affinché quest'ultima mantenga i propri impegni industriali nel Mezzogiorno, evitando in tal modo un'emergenza occupazionale che causerebbe deleterie conseguenze nel territorio di Avellino. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo su tutte le mozioni presentate, delle quali auspica l'approvazione unanime da parte dell'Assemblea.

NUNZIO FRANCESCO TESTA (UdCpTP). Nel sottolineare la gravità della situazione dello stabilimento Irisbus e dei suoi lavoratori, esprime forte preoccupazione per tale vicenda e per l'inerzia del Governo, che irresponsabilmente non ha saputo contrastare la deleteria scelta della FIAT di chiudere il suddetto stabilimento e non ha varato un serio piano strutturale per il settore dei trasporti. Prospettata quindi l'esigenza che il Governo prenda atto delle conseguenze negative delle misure previste nella manovra economica, che ha creato enormi difficoltà nell'erogazione dei servizi pubblici da parte degli enti locali, invita l'Esecutivo a fornire al più presto risposte ai problemi di migliaia di lavoratori e alle imprese di un importante settore dell'economia nazionale.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Sottolineato l'interesse del suo gruppo nei confronti delle problematiche occupazionali del Mezzogiorno, chiede al Governo di produrre il massimo sforzo affinché la FIAT, in passato spesso aiutata dallo Stato, abbandoni un piano industriale che prevede il progressivo disimpegno delle proprie attività nel territorio di Avellino, tutelando in tal modo le legittime aspettative dei lavoratori dello stabilimento Irisbus di Flumeri.

ANDREA LULLI (PD). Nell'esprimere preliminarmente solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Irisbus di Flumeri, lamenta la deleteria politica del Governo, che ha ripetutamente decurtato i fondi per le aree sottoutilizzate, necessari per garantire lo sviluppo economico del Meridione. Stigmatizzata quindi l'assenza del Ministro dello sviluppo economico, che non ha saputo dare alcun impulso al varo di un serio piano industriale per il settore dei trasporti, accetta la riformulazione proposta della sua mozione n. 1-00738, nell'auspicio che la convergenza tra le forze politiche registratasi nel dibattito odierno sia foriera di una puntuale assunzione di impegni da parte dell'Esecutivo; invita infine il gruppo Italia dei Valori a rivedere la propria posizione, nell'interesse dei lavoratori dell'Irisbus in difficoltà.

MARCELLO DI CATERINA (PdL). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni in esame, manifesta amarezza per i rilevi critici formulati dall'opposizione nei confronti dell'operato del Governo, giudicando grave l'ipotesi da parte della FIAT di dismettere lo stabilimento Irisbus di Flumeri, che determinerebbe un danno per il territorio del Mezzogiorno e per l'intero Paese. Chiede infine all'Esecutivo di attivarsi fattivamente al fine di tutelare i livelli occupazionali di un'area già in difficoltà.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MARCO PUGLIESE (Misto) e MARIO PEPE (PD).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la mozione Iannaccone n. 1-00701.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Evidenzia come il Viceministro Misiti avesse precedentemente Pag. XIannunziato che, in caso di mancata accettazione della riformulazione proposta, il Governo si sarebbe rimesso all'Assemblea sulla mozione Di Pietro n. 1-00732.

PRESIDENTE. Prende atto che il parere del Governo è contrario.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Di Pietro n. 1-00732 (non accettata dal Governo), Nunzio Francesco Testa n. 1-00735, Di Biagio n. 1-00736, Lulli n. 1-00738, nel testo riformulato, Lombardo n. 1-00739 e Mosella n. 1-00744.

In ricordo di Marco Simoncelli.

PRESIDENTE. Esprime sentimenti di affettuosa partecipazione al dolore dei familiari del campione del mondo di motociclismo Marco Simoncelli, scomparso il 23 ottobre scorso a seguito di un tragico incidente verificatosi nel corso di una competizione. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo).
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Sull'ordine dei lavori.

CESARE MARINI (PD). Ricorda la tragica vicenda di un minore di origine straniera, rinvenuto morto su una spiaggia del nostro Paese.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse, si procederà ora al seguito dell'esame delle mozioni di cui al punto 2 dell'ordine del giorno.

Seguito della discussione delle mozioni Boccia n. 1-00714, Evangelisti n. 1-00722, Nunzio Francesco Testa n. 1-00734, Valducci n. 1-00737, Commercio n. 1-00740 e Pisicchio n. 1-00743: Iniziative volte a garantire un adeguato risarcimento a favore delle persone che hanno subito danni da incidenti stradali.

Nella seduta del 24 ottobre 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Esprime parere favorevole sulla mozione Valducci n. 1-00737, nonché sul terzo capoverso del dispositivo della mozione Evangelisti n. 1-00722, rimettendosi all'Assemblea sui primi due capoversi del dispositivo del medesimo documento di indirizzo e sulle restanti mozioni.

(Dichiarazioni di voto)

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Richiamate le diverse pronunce della Corte di cassazione in materia di indennizzi assicurativi, che hanno sancito l'esigenza di adottare un criterio unico a livello nazionale per la determinazione dell'ammontare del risarcimento assicurativo per le vittime di incidenti stradali che hanno subito un danno biologico, stigmatizza il recente intervento legislativo del Governo, che ha adottato una tabella per la determinazione del danno non rispondente a criteri di equità, auspicandone il ritiro, come richiesto nei documenti di indirizzo in esame.

CARLO MONAI (IdV). Nel sottolineare la necessità di individuare un criterio univoco applicabile su tutto il territorio nazionale per la determinazione degli indennizzi pecuniari derivanti da incidenti stradali, esprime un giudizio fortemente critico sulla tabella recentemente predisposta dal Governo, che di fatto reca un grave danno ai cittadini, nel solo interesse delle compagnie assicurative. Dichiara, quindi, voto contrario sulla mozione Valducci n. 1-00737, invitando l'Assemblea ad approvare la mozione Evangelisti n. 1-00722.

Pag. XII

DANIELE TOTO (FLpTP). Richiama la ratio della mozione Nunzio Francesco Testa n. 1-00734, volta ad impegnare il Governo a rendere più congrui ed equilibrati i ristori previsti nello schema di regolamento recante la tabella delle menomazioni risarcibili a norma dell'articolo 138 del decreto legislativo n. 209 del 2005 attraverso la loro sostituzione con i trattamenti tabellari utilizzati dal tribunale di Milano, anche in ottemperanza al principio costituzionale del risarcimento integrale del danno subito dalla persona rispetto al costo della vita.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Espresso un giudizio critico sulla tabella contenente i parametri di riferimento per la determinazione dell'entità del risarcimento del danno derivante da incidenti stradali, manifesta perplessità per il fatto che il Governo si è rimesso all'Assemblea sulla mozione presentata dal suo gruppo, della quale auspica l'approvazione.

MARCO DESIDERATI (LNP). Evidenzia come lo schema di regolamento del 3 agosto 2011 recante la tabella delle menomazioni all'integrità psicofisica a norma dell'articolo 138 del codice delle assicurazioni persegua l'apprezzabile finalità di equiparare sul territorio nazionale i risarcimenti assicurativi dei danni subiti dalle vittime di incidenti stradali, eliminando inique disparità di trattamento dovute a difformi orientamenti giurisprudenziali e rendendo altresì più agevole il contrasto alle frodi assicurative, con indiretti riflessi calmieranti sui premi assicurativi.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Nel ritenere che lo schema di regolamento approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso agosto sia fortemente lesivo della dignità umana e non riparatore del danno derivante da incidenti stradali, favorendo esclusivamente le compagnie assicurative, invita il Governo a ritirarlo, in vista dell'adozione di una più equilibrata tabella delle menomazioni psicofisiche.

MARIO VALDUCCI (PdL). Richiamato il contenuto dello schema di regolamento recato dal decreto approvato dal Consiglio dei ministri in ottemperanza all'articolo 138 del codice delle assicurazioni, ne sottolinea le lodevoli finalità di perequazione sul territorio nazionale dei trattamenti tabellari di ristoro dei danni da RC auto, in linea con le normative dei principali Paesi europei. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione a propria firma n. 1-00737, che prevede una revisione nel tempo dei predetti trattamenti tabellari, nonché sulle mozioni che recano impegni al Governo finalizzati al contrasto delle frodi assicurative. Dichiara, invece, voto contrario sugli atti di indirizzo con i quali si chiede il ritiro del predetto decreto che, in attesa dell'espressione del prescritto parere da parte del Consiglio di Stato, non ha ancora prodotto alcun effetto giuridico.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ILEANA ARGENTIN (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge le mozioni Boccia n. 1-00714, Evangelisti n. 1-00722, Nunzio Francesco Testa n. 1-00734 e Valducci n. 1-00737 (accettata dal Governo) ed approva le mozioni Commercio n. 1-00740 e Pisicchio n. 1-00743.

Seguito della discussione delle mozioni Di Pietro n. 1-00391, Tempestini n. 1-00621, Pezzotta n. 1-00623, Antonione n. 1-00625, Pisicchio n. 1-00629, Di Biagio n. 1-00712 e Oliveri n. 1-00726: Iniziative per garantire la trasparenza delle informazioni relative all'aiuto pubblico allo sviluppo.

Nella seduta del 18 aprile 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Sottolineata la straordinaria Pag. XIIIrilevanza della trasparenza delle informazioni relative all'aiuto pubblico allo sviluppo per l'efficacia della cooperazione, richiama le importanti iniziative e misure adottate in tal senso, pur in presenza di limitate risorse finanziarie e in base ad un inadeguato quadro normativo, dalla direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri, in conformità agli obiettivi fissati in occasione del III Forum di alto livello sull'efficacia degli aiuti svoltosi ad Accra nel settembre 2008. Esprime, quindi, parere favorevole sulla mozione Antonione n. 1-00625 nonché sui restanti documenti di indirizzo, purché riformulati.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Invita la Presidenza a valutare se quelle proposte dal Governo si configurino come riformulazioni o come sostanziali ed improprie riscritture delle mozioni presentate.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Osserva che le riformulazioni proposte non invalidano la sostanza degli atti di indirizzo, essendo intese esclusivamente ad assicurarne la compatibilità con il quadro normativo vigente. Precisa, altresì, che, ove i presentatori non accettassero le predette riformulazioni, il Governo si rimetterebbe all'Assemblea.

(Dichiarazioni di voto)

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Sottolineato come la trasparenza delle informazioni concernenti gli aiuti allo sviluppo rappresenti una condizione necessaria per la riuscita delle iniziative nell'ambito della cooperazione, registra la costante diminuzione dei fondi europei destinati a tale finalità, segnatamente per quanto concerne l'apporto fornito dal nostro Paese. Non accetta, infine, la riformulazione proposta della sua mozione n. 1-00629.

GABRIELE CIMADORO (IdV). Rilevato che le deleterie ramificazioni della corruzione, della contraffazione e del lavoro nero allignano diffusamente sul territorio nazionale, manifesta sorpresa per l'impegno profuso dal Governo in ambito internazionale e interno per assicurare la trasparenza e l'efficacia degli aiuti pubblici allo sviluppo, segnatamente da parte del Ministero degli affari esteri, esprimendo altresì soddisfazione per il sostanziale accoglimento della mozione Di Pietro n. 1-00391 (Nuova formulazione), della quale accetta la riformulazione proposta.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Sottolineato come la cooperazione allo sviluppo rappresenti sempre più una componente essenziale della politica estera italiana, in particolare per il mantenimento della pace e la gestione dei flussi migratori, giudica opportuno aumentare la trasparenza delle informazioni relative a tali interventi, invitando peraltro il Governo ad incrementare la percentuale di risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo, ad adottare misure utili a garantire la massima accessibilità alle iniziative intraprese in materia e a riferire al Parlamento sullo stato di partecipazione dell'Italia agli obiettivi del millennio delle Nazioni Unite nonché sull'attuazione dei programmi di cooperazione predisposti. Non accetta, infine, la riformulazione proposta della sua mozione n. 1-00712 e dichiara il voto favorevole del suo gruppo su tutti i documenti di indirizzo presentati.

ENZO CARRA (UdCpTP). Richiamato il rilievo strategico e cruciale della cooperazione allo sviluppo per l'efficacia e l'autorevolezza della politica estera attuata dall'Italia, lamenta i pesanti tagli operati alle risorse stanziate per il settore dalle più recenti manovre economiche varate dal Governo, sottolineandone i conseguenti deleteri effetti sull'affidabilità e sulla presenza del nostro Paese sulla scena internazionale. Osservato, quindi, che, contraddittoriamente, analoghe riduzioni delle poste di bilancio non sono state disposte per la spesa militare, mente con riferimento all'acquisto di co pur in presenza di una drammatica crisi economico-finanziaria, non accetta la riformulazione proposta Pag. XIVdella mozione Pezzotta n. 1-00623, sulla quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Sottolineata la fondamentale importanza di garantire la trasparenza delle informazioni concernenti gli aiuti allo sviluppo, evitando le dispersioni di risorse pubbliche a vario titolo erogate a diversi soggetti, giudica opportuno avviare un'approfondita riflessione sul reale impiego degli stanziamenti economici concessi dall'Italia, auspicando una riforma, a livello internazionale, della gestione del sistema della cooperazione. Dichiara, quindi, voto favorevole sulla mozione Antonione n. 1-00625 e l'astensione sui restanti documenti di indirizzo.

MARIO BARBI (PD). Accetta la riformulazione proposta della mozione Tempestini n. 1-00621, esprimendo, tuttavia, severe critiche sullo stato della cooperazione allo sviluppo del nostro Paese, inadeguata per quantità e qualità degli aiuti pubblici, nonché per trasparenza e accessibilità delle relative informazioni per le quali, nella classifica internazionale, l'Italia figura agli ultimi posti. Richiamata, quindi, l'imminente scadenza della convocazione in Corea del IV Forum di alto livello sull'efficacia e la qualità degli aiuti pubblici allo sviluppo, lamenta che il Governo non abbia fornito adeguate informazioni al Parlamento circa le azioni condotte nei lavori preparatori del predetto vertice. Invita, quindi, l'Esecutivo a rendere più accessibili e chiare le informazioni, relative ai progetti di cooperazione anche attraverso l'adeguamento agli standard internazionali in materia, nonché ad una più puntuale e tempestiva comunicazione al Parlamento delle iniziative intraprese in tal senso nelle sedi internazionali.

ENRICO PIANETTA (PdL). Sottolineato il rischio del mancato raggiungimento degli obiettivi del millennio delle Nazioni Unite, ricorda l'importanza della trasparenza e dell'accessibilità delle informazioni concernenti gli aiuti allo sviluppo, rilevando la positiva azione intrapresa in tal senso dal Governo al fine di migliorare, tra l'altro, la comunicazione delle attività di cooperazione. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Antonione n. 1-00625 e l'astensione sui restanti documenti di indirizzo.

In ricordo delle vittime dell'alluvione verificatasi in alcune aree della Toscana e della Liguria.

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Esprime, anche a nome dell'Assemblea, sentimenti di cordoglio per le vittime dell'alluvione che si è verificata nella giornata di ieri in alcune aree della Toscana e della Liguria (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Si riprende la discussione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Di Pietro n. 1-00391 (Nuova formulazione), nel testo riformulato, Tempestini n. 1-00621, nel testo riformulato, Pezzotta n. 1-00623, Antonione n. 1-00625, Pisicchio n. 1-00629, Di Biagio n. 1-00712, nelle parti non assorbite, e Oliveri n. 1-00726, nel testo riformulato e nelle parti non assorbite.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intervenute in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, il seguito dell'esame delle restanti mozioni iscritte all'ordine del giorno è rinviato alla seduta di domani.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che, nella riunione odierna, la II Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 2364, recante disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di Pag. XVcomposizione delle crisi da sovraindebitamento, con conseguente assorbimento delle abbinate proposte di legge.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati AMEDEO LABOCCETTA (PdL), GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD), GUIDO MELIS (PD), FRANCESCO BARBATO (IdV), cui rende precisazioni il PRESIDENTE, GABRIELLA MONDELLO (UdCpTP) e DANIELE MOLGORA (LNP).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 27 ottobre 2011, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 76).

La seduta termina alle 19,40.