XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 495 di martedì 5 luglio 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 11,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 30 giugno 2011.

I deputati in missione sono ottanta.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 4480, di conversione del decreto-legge n. 94 del 2011, recante disposizioni urgenti in tema di rifiuti solidi urbani prodotti nella regione Campania.
Il disegno di legge è stato assegnato alla VIII Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Annunzio della formazione di una componente politica nell'ambito del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che è stata autorizzata, ai sensi dell'articolo 14, comma 5, secondo periodo, del Regolamento, sulla base della richiesta pervenuta in data 30 giugno 2011, la formazione, nell'ambito del gruppo parlamentare Misto, della componente politica denominata «Repubblicani-Azionisti», alla quale aderiscono i deputati Aurelio Salvatore Misiti, Francesco Nucara e Mario Pepe (Misto).
Comunica, inoltre, che il deputato Francesco Nucara è stato designato quale rappresentante della nuova componente.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione del 30 giugno 2011 la VI Commissione permanente ha approvato, in sede legislativa, il testo unificato delle proposte di legge n. 2699-ter ed abbinate, recante istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore dell'assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore.

Discussione della mozione Donadi n. 1-00670: Iniziative urgenti sull'emergenza rifiuti a Napoli.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Iannaccone n. 1-00676, Mosella n. 1-00677, Ghiglia n. 1-00678, Libè n. 1-00679 e Bratti n. 1-00680 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

Pag. VI

ANIELLO FORMISANO (IdV). Illustra la mozione Donadi n. 1-00670 (Nuova formulazione), sottolineando il carattere non esaustivo del decreto-legge testè presentato dal Governo. Evidenzia, inoltre, la manifesta volontà del comune di Napoli di ricondurre in ambito di ordinarietà la gestione del ciclo dei rifiuti, rilevando a tal fine la necessità di addivenire ad una leale collaborazione di tutte le istituzioni, con conseguente assunzione di responsabilità. Invita, quindi, l'Esecutivo ad adottare le iniziative necessarie a sbloccare le risorse finanziarie occorrenti per le attività di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti e per l'incremento della raccolta differenziata nonché a ripristinare la competenza degli enti locali relativamente all'individuazione delle aree da adibire a discariche.

ARTURO IANNACCONE (IRNP). Illustra la sua mozione n. 1-00676, con la quale il suo gruppo, nel ritenere il decreto-legge presentato dal Governo in materia di rifiuti in Campania tardivo, inefficace e insufficiente ad affrontare la drammatica situazione emergenziale, auspica che l'Esecutivo assuma nuove ed urgenti iniziative legislative al fine di pervenire con determinazione ad una soluzione di tale grave problematica in concorso con le competenti amministrazioni locali, evitando inoltre disparità di trattamento delle emergenze in ragione della loro localizzazione geografica. Nel sottolineare altresì le gravi inadempienze delle amministrazioni di centrosinistra, rileva che il Governo e la maggioranza hanno creato le condizioni per la definitiva soluzione delle problematiche della gestione dei rifiuti in Campania, invitando tuttavia a una generale assunzione di responsabilità che consenta di affrontare con efficacia la gravissima situazione emergenziale.

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Illustra la sua mozione n. 1-00677, evidenziando come nel lungo periodo l'emergenza rifiuti in Campania si sia protratta a causa di ritardi, inadeguatezze, cattiva amministrazione e infiltrazioni della criminalità organizzata. Nel ritenere, altresì, che il Governo, nella persona del suo Presidente, è risultato il responsabile più visibile della grave situazione in atto, invita l'Esecutivo ad abbandonare l'inefficiente logica delle emergenze e della straordinarietà e a presentare un disegno di legge organico che definisca, tra l'altro, i finanziamenti e le norme per la messa a regime della raccolta differenziata.

FULVIO BONAVITACOLA (PD). Illustra la mozione Bratti n. 1-00680, sottolineando che, in attesa dell'individuazione di nuovi siti da destinare a discarica, è necessario un atto di solidarietà tra tutte le regioni, che si facciano carico dell'esigenza di ricevere i rifiuti provenienti dalla Campania; auspica quindi che ciò ponga le premesse per la definitiva soluzione della gravissima situazione emergenziale in atto.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00678, ascrive alla responsabilità delle amministrazioni centrali e territoriali di centrosinistra il radicamento delle cause della ricorrente emergenza rifiuti in Campania, lamentando segnatamente l'inerzia ed i ritardi nella pianificazione e nella realizzazione degli impianti necessari all'introduzione di un ciclo di rifiuti funzionale ed efficiente. Nel ritenere inoltre necessaria ma non sufficiente l'implementazione del servizio di raccolta differenziata preannunziata dal nuovo sindaco di Napoli, evidenzia il proficuo operato del Governo nella gestione della crisi del 2008, sottolineando la prova di responsabilità fornita dallo stesso Esecutivo attraverso l'emanazione del decreto-legge n. 94 del 2011, per il quale auspica un celere iter di conversione in legge.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Nel ritenere assolutamente urgente pervenire alla definitiva risoluzione della gravissima situazione emergenziale in Campania, stigmatizza l'incapacità del Governo e delle competenti amministrazioni di individuare soluzioni mirate e funzionali al riguardo, Pag. VIIlamentando innanzi tutto la mancanza di un piano regionale per i rifiuti. Ritiene pertanto indispensabile l'adozione di iniziative che riducano a monte la massa dei rifiuti, tenendo peraltro conto delle direttive europee in materia di racconta differenziata.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Giudica gravemente fallimentari le politiche poste in essere dal Governo negli ultimi tre anni per gestire l'emergenza rifiuti campana, lamentando segnatamente l'inerzia dell'Esecutivo nel creare le necessarie condizioni per la realizzazione di impianti di termovalorizzazione e di compostaggio, nell'identificazione delle aree di raccolta, nell'adozione delle preannunziate misure di compensazione. Reputate inefficaci e talvolta deleterie le iniziative assunte dall'Esecutivo, nonché ispirate a meri intenti demagogici, paventa il rischio di pericolose infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione del ciclo dei rifiuti, lamentando il verificarsi di inaccettabili episodi di malagestione. Sottolinea quindi l'esigenza di adottare misure non meramente propagandistiche, anche attraverso la restituzione alle autorità provinciali di competenze e profili loro propri. Nel riservarsi di valutare i contenuti del decreto-legge n. 94 del 2011, ricorda come il suo gruppo abbia presentato una proposta di legge volta ad introdurre criteri non meramente emergenziali ed a coinvolgere e responsabilizzare gli enti locali interessati.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

GIAMPIERO CATONE, Sottosegretario per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Manifesta la disponibilità del Governo a valutare attentamente i contenuti delle mozioni presentate, sottolineando l'esigenza di affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti non solo limitatamente alla regione Campania e alla città di Napoli, ma anche in termini più generali e complessivi.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Gnecchi n. 1-00583: Iniziative relative alla disciplina dei contributi pensionistici.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Poli n. 1-00674 e Cazzola n. 1-00675 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MARIALUISA GNECCHI (PD). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00583, sottolinea preliminarmente la vera e propria demolizione del sistema pensionistico attuata con la legge n. 122 del 2010, che ha pesantemente penalizzato i lavoratori, determinando enormi disparità ed evidenti ingiustizie, tra l'altro senza alcuna concertazione con le parti sociali. Manifestato apprezzamento per lo svolgimento del dibattito odierno su una materia così delicata, auspica l'adozione di iniziative normative che consentano la necessaria modifica delle condizioni e dei presupposti del sistema previdenziale vigente, evidenziando in particolare l'esigenza di definire l'iter del provvedimento in tema di totalizzazione dei contributi, attualmente all'esame della competente Commissione della Camera.

NEDO LORENZO POLI (UdCpTP). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00674, sottolinea la complessità delle problematiche sottese ai documenti di indirizzo in discussione, ribadendo la necessità di individuare, anche a fronte degli orientamenti preannunziati dal Governo in materia pensionistica, idonei meccanismi per assicurare l'erogazione delle prestazioni previdenziali Pag. VIIIsegnatamente ai giovani ed ai lavoratori precari. Reputa quindi opportuno che il Governo ponga mano ad una riforma dell'istituto della totalizzazione dei contributi, anche alla luce delle proposte di legge in materia già all'esame della Commissione lavoro della Camera, e a garantire, in linea con gli obiettivi europei, redditi di pensione adeguati e sostenibili.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00675, richiamando la disciplina prevista dalla riforma introdotta con la legge n. 122 del 2010, che, tuttavia, ha prodotto effetti distorsivi rispetto alle aspettative previdenziali di molti lavoratori, anche in relazione alla possibilità di accedere al trattamento pensionistico ad essi spettante. Sottolinea, quindi, la necessità che il Governo assuma le opportune iniziative per consentire di cumulare, ai fini del diritto ad un unico trattamento pensionistico, i periodi assicurativi non coincidenti posseduti presso le diverse gestioni, al fine di ottenere un trattamento di miglior favore e per chiarire l'effettivo ambito di applicabilità di quanto previsto dalla predetta legge in materia di ricongiunzione onerosa.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Sottolineato come la disciplina pensionistica in vigore abbia determinato evidenti disparità di trattamento per situazioni analoghe o molto simili, ritiene necessaria una rivisitazione della normativa di settore al fine di garantire più equamente il riconoscimento di prestazioni previdenziali anche a fronte di versamenti effettuati presso gestioni separate. Auspica inoltre che il dibattito odierno si concluda con l'adozione di un documento di indirizzo unitario.

EMANUELA MUNERATO (LNP). Richiamata la normativa vigente in materia di disciplina dei contributi pensionistici, che, tuttavia, ha prodotto taluni effetti distorsivi, invita il Governo a riconsiderare la previsione di cui alla legge n. 122 del 2010 relativa alla ricongiunzione onerosa e a rimuovere il limite di tre anni per quanto riguarda la possibilità di totalizzazione dei contributi previdenziali.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 15,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantasei.

In morte dell'onorevole Saverio Vertone.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Saverio Vertone, recentemente scomparso.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP). Ricorda la figura di grande economista e politico di Otto von Habsburg, recentemente scomparso, ripercorrendone le fasi dello straordinario impegno civile per la libertà dell'Austria e per la riunificazione dell'Europa nel secolo scorso.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Giudicato vergognoso che, all'interno della manovra finanziaria recentemente varata dal Consiglio dei ministri, si sia surrettiziamente introdotta una norma che viola il principio dell'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, chiede che la Presidenza si attivi al fine di garantire che il testo dei provvedimenti governativi approvati dal Consiglio dei ministri corrisponda a quello trasmesso alle Camere.

Pag. IX

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera sulla questione sollevata dal deputato Franceschini.

MASSIMO DONADI (IdV). Manifesta sconcerto e indignazione per l'ennesimo ricorso da parte della maggioranza, a breve distanza dall'esito dei referendum di giugno, ad inaccettabili norme ad personam. Giudicata, quindi, profondamente contradditoria la posizione politica della Lega Nord, si associa alla richiesta del deputato Franceschini, auspicando una forte funzione di vigilanza e di garanzia da parte delle istituzioni.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP). Giudicata totalmente inaccettabile la norma introdotta nella manovra finanziaria recentemente adottata dal Governo a tutela di un interesse privato del Presidente del Consiglio, invita le forze politiche presenti in Parlamento ad un sussulto di dignità, associandosi altresì alla richiesta formulata dal deputato Franceschini.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). A nome della sua componente politica, manifesta condivisione per le considerazioni formulate dai deputati dell'opposizione, esprimendo sdegno per la surrettizia introduzione, nel testo della manovra economica di recente adozione da parte del Governo, di una norma ad personam che giudica illegittima. Auspica pertanto un ripensamento dell'Esecutivo al riguardo.

CARMELO BRIGUGLIO (FLpTP). Giudicato, a nome del suo gruppo, gravissimo l'inserimento nella manovra finanziaria recentemente varata dal Consiglio dei ministri dell'ennesima norma ad personam al fine di favorire il gruppo economico facente capo al Presidente del Consiglio, ritiene che tale vergognosa misura umili tutti gli organi dello Stato ed offenda il corpo elettorale, sottolineando la necessità di avviare un approfondito dibattito sul tema del conflitto di interessi che, a suo avviso, altera la qualità della democrazia nel nostro Paese.

Seguito della discussione della proposta di legge costituzionale: Modifiche agli articoli 114, 117, 118, 119, 120, 132 e 133 della Costituzione, in materia di soppressione delle province (A.C. 1990-A/R ed abbinate).

Nella seduta del 15 giugno 2011 il relatore e il Governo hanno espresso i pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 1.

(Ripresa esame dell'articolo 1)

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Chiarisce l'esito della riunione odierna del Comitato dei nove, che ha confermato l'orientamento già espresso registrando la volontà maggioritaria di non procedere alla soppressione delle province e, una volta concluso l'esame della proposta di legge costituzionale in discussione, di porre mano ad una revisione della disciplina costituzionale relativa ai predetti enti territoriali.

MASSIMO DONADI (IdV). Sottolineato preliminarmente che la manovra finanziaria recentemente adottata dal Governo chiede notevoli sacrifici agli italiani, osserva come tali risorse avrebbero potuto essere reperite attraverso tagli ai costi della politica e l'abolizione degli enti inutili, come le province, ritenendo quindi necessario sostenere la proposta di legge costituzionale in esame.

GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP). Stigmatizza che nella grave situazione economica in atto si proceda contraddittoriamente a varare manovre economiche ispirate al rigore e si perda l'occasione, per ragioni che giudica strumentali alla protezione della classe politica, di sopprimere enti inutili quali le province.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Espresso rammarico per la scelta dela maggioranza di non sostenere la proposta di legge costituzionale in esame, sottolinea la necessità di razionalizzare l'articolazione delle province, ritenendo tale decisione Pag. Xun'occasione perduta per rimettere la politica in sintonia con i sentimenti dei cittadini.

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Richiama gli impegni assunti sia dal Popolo della Libertà sia dal Partito Democratico nei rispettivi programmi elettorali circa l'abolizione delle province.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato PIER FERDINANDO CASINI (UdCpTP).

GIORGIO CONTE (FLpTP). Manifesta la posizione del suo gruppo favorevole alla soppressione delle province, cui conseguirebbe un ingente risparmio per le casse dello Stato, e contrario, quindi, all'emendamento soppressivo Volpi 1.2.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Nel ritenere che la soppressione delle province debba essere inserita all'interno di una rivisitazione dell'intero sistema dei livelli di governo intermedio, che preveda contestualmente anche il trasferimento delle relative competenze, conferma il ritiro dell'emendamento soppressivo Bressa 1.3, e dichiara l'astenzione del suo gruppo.

SILVANO MOFFA (IRNP). Richiamati i termini delle questioni sottese al mantenimento in funzione delle amministrazioni provinciali, sottolinea la necessità di compiere al riguardo una riflessione approfondita e scevra da pregiudiziali meramente demagogiche attorno all'individuazione delle effettive spese improduttive riconducibili allo svolgimento dell'attività politica, senza per questo subire condizionamenti da parte di movimenti di protesta ispirati ad un non condivisibile populismo.

MAURIZIO BIANCONI (PdL). Nel manifestare perplessità in merito alle dichiarazioni del deputato Franceschini, che giudica di stampo demagogico, ricorda che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge volta a prevedere una organica riorganizzazione dei centri di governo intermedio, cui conseguirà anche la soppressione delle province inutili.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANTONIO DI PIETRO (IdV), DAVID FAVIA (IdV), IVAN ROTA (IdV), SILVANA MURA (IdV), MARIO VALDUCCI (PdL) e GIOVANNI PALADINI (IdV).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Intervengono, altresì, per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati LORENZO RIA (UdCpTP), FABIO EVANGELISTI (IdV), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), RENZO LUSETTI (UdCpTP), FABIO GARAGNANI (PdL), RENATO CAMBURSANO (IdV), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), ALDO DI BIAGIO (FLpTP), ANTONIO MARTINO (PdL), GABRIELE CIMADORO (IdV), MICHELE SCANDROGLIO (PdL), ROBERTO OCCHIUTO (UdCpTP), LUCA VOLONTÈ (UdCpTP), ANTONELLO IANNARILLI (PdL), GIUSEPPE CONSOLO (FLpTP), AMEDEO CICCANTI (UdCpTP) e MARIO LANDOLFI (PdL).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il mantenimento dell'articolo 1.

Sul grave attentato verificatosi il 2 luglio scorso in Afghanistan.

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Esprime, anche a nome dell'intera Assemblea, sentimenti di profondo cordoglio ai familiari del caporal maggiore Gaetano Tuccillo, che ha perso la vita a seguito di un grave attentato verificatosi il 2 luglio scorso in Afghanistan; rivolge altresì un augurio di pronto ristabilimento Pag. XIal militare rimasto ferito nella medesima circostanza. Esprime, inoltre, vicinanza e solidarietà a tutti i militari italiani impegnati in missioni all'estero.
Invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Si riprende la discussione.

(Esame dell'articolo 2)

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Pastore 2.1 e parere contrario sui restanti emendamenti.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

MASSIMO DONADI (IdV). Evidenziata la mancanza di lealtà e di coraggio palesata dall'atteggiamento di gran parte dell'Assemblea, sottolinea la necessità di assumere provvedimenti legislativi che consentano un'effettiva diminuzione dei costi della politica, ricordando a tal proposito che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge volta a ridurre, sin dalla prossima legislatura, il numero dei parlamentari.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Prospetta l'opportunità di rinviare ad un successivo provvedimento, discusso con certezza dei tempi di esame, la riforma organica delle province, giudicando irrituale e irrazionale la sua introduzione nel testo in discussione.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Nel rilevare come il Governo sembri intenzionato a rinviare perennemente ogni seria discussione relativa alla razionalizzazione dell'organizzazione delle province e al contenimento della spesa pubblica, lamenta la totale assenza di una strategia politica nei confronti dell'intero sistema delle autonomie locali.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DAVID FAVIA (IdV) e MICHELE VENTURA (PD).

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Alla luce delle posizioni emerse nel corso dell'iter del provvedimento in Commissione, che ha visto numerose forze politiche favorevoli alla riorganizzazione delle province ma contrarie alle loro totale soppressione, ritiene opportuno rinviare il seguito dell'esame al fine di pervenire alla predisposizione di una proposta condivisa su tale materia.

MASSIMO DONADI (IdV). Giudica non condivisibile la proposta del relatore, osservando che, anche in considerazione delle contraddizioni intrinseche della maggioranza e del Governo con riferimento alle politiche legislative riferite alle autonomie locali, la prosecuzione dell'esame del provvedimento chiarirebbe le responsabilità delle forze politiche.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP).

DARIO FRANCESCHINI (PD). Ritiene inopportuna la reiezione del provvedimento in esame in quanto precluderebbe future intese tra le forze politiche per appropriati e razionali interventi legislativi di riforma delle province, rivendicando, altresì, il diritto dell'opposizione a calendarizzare per l'esame dell'Assemblea specifici provvedimenti nell'ambito della quota ad essa riservata.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati IVAN ROTA (IdV), ANTONIO BORGHESI (IdV), SILVANA MURA (IdV) e GIOVANNI PALADINI (IdV).

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Giudica avulsa dal merito legislativo e demagogica la posizione politica manifestata dall'opposizione sull'abolizione delle province, ritenendo auspicabile la sollecita adozione di una iniziativa legislativa Pag. XIIdi maggioranza volta alla riduzione e razionalizzazione dei predetti enti.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Nell'evidenziare come l'andamento dei lavori stia dimostrando tutti i limiti della politica dell'attuale maggioranza, che appare dedita esclusivamente a varare misure propagandistiche disattendendo così ogni promessa contenuta nel programma di Governo, ritiene che le forze politiche dimostreranno senso di responsabilità solo se concorderanno sull'ipotesi di proseguire l'esame del testo in materia di soppressione delle province.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ROSY BINDI (PD), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), FRANCESCO BARBATO (IdV), PIERFELICE ZAZZERA (IdV) e AMEDEO CICCANTI (UdCpTP).

Sull'ordine dei lavori.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Reitera la richiesta che la Presidenza verifichi la corrispondenza tra il testo dei provvedimenti governativi approvati dal Consiglio dei ministri e quello trasmesso alle Camere.

PRESIDENTE. Premesso che la competenza in materia di emanazione dei decreti-legge è attribuita in via esclusiva al Governo e al Presidente della Repubblica, secondo le proprie prerogative costituzionali, ritiene di non poter accedere alla richiesta del deputato Franceschini, tenuto anche conto del fatto che, come preannunziato, il provvedimento d'urgenza in materia economico-finanziaria sarà presentato in prima lettura al Senato e che in quelle sedi si potrà procedere al relativo vaglio procedurale e di merito.

Si riprende la discussione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Pastore 2.1, interamente soppressivo dell'articolo 2 e, nella parte consequenziale, degli articoli da 3 a 9.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Pastore 2.1, il provvedimento in esame si intende respinto nel suo complesso.

Sull'ordine dei lavori.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Rileva l'opportunità che il Governo chiarisca al Parlamento, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro Calderoli, quanto accaduto successivamente all'approvazione da parte del Consiglio dei ministri della manovra economica, che sarebbe stata trasmessa al Presidente della Repubblica in un testo modificato successivamente, con l'inserimento di una norma finalizzata a tutelare gli interessi del Presidente del Consiglio.

Seguito della discussione della proposta di legge S. 10-51-136-281-285-483-800-972-994-1095-1188-1323-1363-1368: Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento (approvata, in un testo unificato, dal Senato) (A.C. 2350-A ed abbinate).

Nella seduta del 27 aprile 2011 sono state respinte le questioni pregiudiziali e la questione sospensiva presentate.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Comunica che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: i gruppi Partito Democratico, Italia dei Valori, Unione di Centro per il Pag. XIIITerzo Polo e Misto (per la componente politica Minoranze linguistiche) sono stati invitati a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Richiama inoltre le ragioni per le quali ritiene di non poter accedere alla richiesta, formulata dal presidente del gruppo Italia dei Valori, di ampliare il numero delle proposte emendative da porre in votazione.
Avverte altresì che la Commissione ha presentato gli emendamenti 3.3000 e 3.3001: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 18,30 di oggi.

(Esame dell'articolo 1)

PRESIDENTE. Avverte che, essendo stata formulata una richiesta in tal senso, alla quale la Presidenza ritiene di poter accedere, la votazione dell'articolo 1, sulla base di un giudizio di prevalenza, avrà luogo a scrutinio segreto, analogamente a quella delle proposte emendative riferite al comma 1, ad eccezione di alcune di esse (vedi resoconto stenografico pag. 61).

Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato LAURA MOLTENI (LNP).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati LIVIA TURCO (PD), FABIO EVANGELISTI (IdV), PINO PISICCHIO (Misto-ApI), ANTONIO MARTINO (PdL), GIUSEPPE CALDERISI (PdL), PAOLA BINETTI (UdCpTP) e GABRIELE TOCCAFONDI (PdL).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Intervengono infine sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.), CARLO MONAI (IdV), FURIO COLOMBO (PD) e DELIA MURER (PD).

DOMENICO DI VIRGILIO (PdL), Relatore per la maggioranza. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Calgaro 1.2068 e Palumbo 1.2005; invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Buttiglione 1.5 e 1.6, Bertolini 1.2028 e Calgaro 1.2066. Esprime, infine, parere contrario sulle restanti proposte emendative.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

EUGENIA ROCCELLA, Sottosegretario di Stato per la salute. Concorda, rilevando come l'articolo 1 rechi alcuni princìpi condivisibili, che peraltro necessitano di una regolamentazione dal punto di vista normativo.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che l'intervento del rappresentante del Governo consenta una riapertura del dibattito.

PRESIDENTE. Ritiene che il sottosegretario Roccella non abbia svolto un intervento idoneo a riaprire il dibattito.

PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD). Manifestata contrarietà ad una legge sul testamento biologico, rileva che esiste un'etica del limite anche per il legislatore su tematiche particolarmente delicate come la fine della vita umana, preannunziando voto contrario su tutti gli articoli recati dal provvedimento in esame e l'astensione su tutte le proposte emendative presentate.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Nel sottolineare la delicatezza e la rilevanza del provvedimento in esame, con riferimento al quale si è svolto un ampio e approfondito dibattito parlamentare e si effettueranno votazioni a scrutinio segreto, osserva che l'articolo 1 attua i fondamentali principi contenuti negli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Espresso apprezzamento per l'intervento Pag. XIVdel deputato Castagnetti, fa proprio, a nome del suo gruppo, l'invito da lui rivolto a riflettere sull'opportunità di sospendere l'esame della proposta di legge in discussione.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP). Pur manifestando apprezzamento per le considerazioni svolte dal deputato Castagnetti, non ne condivide i contenuti, ritenendo che la pronunzia della Corte di cassazione sul caso Englaro abbia invasivamente deciso su questioni rimesse all'insindacabile foro interno delle coscienze, rendendo indifferibile e doveroso apprestare una disciplina generale, coerente ed equilibrata della materia.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Sottolineata la necessità di fornire certezze sul tema del fine vita, ritiene che il cambiamento degli obiettivi iniziali perseguiti dalla proposta di legge in esame non rispetti la volontà dei cittadini.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD), MAURIZIO TURCO (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), RITA BERNARDINI (PD), MARCO BELTRANDI (PD) e ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD).

La Camera, con votazione segreta elettronica, respinge l'articolo premissivo Farina Coscioni 01.02.

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla I Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 1320, recante modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Torre Pallavicina e di Soncino, nonché delle province di Bergamo e Cremona.

Integrazione nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare Misto ha reso noto che il deputato Francesco Nucara è stato nominato vicepresidente del gruppo in rappresentanza della componente politica Repubblicani-Azionisti.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati STEFANO ALLASIA (LNP), FILIPPO ASCIERTO (PdL), LUCIANO PIZZETTI (PD), LUCIO BARANI (PdL), GIANNI FARINA (PD) e MARCO ZACCHERA (PdL), nonché, per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo, i deputati PIETRO TIDEI (PD) e RENATO FARINA (PdL).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 6 luglio 2011, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 90).

La seduta termina alle 20,05.