XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 492 di martedì 28 giugno 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 9,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 23 giugno 2011.

I deputati in missione sono sessantasei.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 4449, di conversione del decreto-legge n. 89 del 2011, recante disposizioni urgenti per il completamento dell'attuazione della direttiva 2004/38/CE sulla libera circolazione dei cittadini comunitari e per il recepimento della direttiva 2008/115/CE sul rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari.
Il disegno di legge è stato assegnato alla I Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Discussione della proposta di legge: Parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati (approvata, in un testo unificato, dalla VI Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (A.C. 2426-2956-B).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

SILVANA ANDREINA COMAROLI (LNP), Relatore. Illustra il contenuto della proposta di legge in discussione, volta a garantire un'adeguata rappresentanza delle donne nella composizione degli organi di amministrazione e di controllo delle società, quotate in mercati regolamentati precisando che le modifiche introdotte dal Senato prevedono meccanismi sanzionatori affidati alla Consob in caso di mancato rispetto del criterio di equilibrio tra i generi. Nel richiamare inoltre i preoccupanti dati relativi alla scarsa attribuzione di funzioni direttive alle donne in particolare nel nostro Paese, sottolinea che il superamento di tale inaccettabile situazione, oltre a costituire un'esigenza di carattere democratico, consente di migliorare la produttività del sistema, adeguando pertanto la legislazione nazionale alle normative europee. Auspica, quindi, la sollecita approvazione definitiva del provvedimento in esame, al quale la Commissione di merito non ha apportato ulteriori modifiche rispetto a quelle introdotte dall'altro ramo del Parlamento.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

Pag. VI

ALESSIA MARIA MOSCA (PD). Richiamate le modifiche introdotte al testo del provvedimento in discussione nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, esprime apprezzamento per il proficuo confronto svoltosi nell'ambito di un pur articolato iter parlamentare sui temi oggetto della proposta di legge, malgrado le riscontrate influenze esercitate da numerosi gruppi di pressione in senso contrario alla sua approvazione. Sottolineato altresì il significativo cambiamento culturale sotteso al provvedimento in esame, ritiene che dall'attuazione delle sue disposizioni deriveranno significative e positive ripercussioni sul sistema produttivo. Richiamate infine ulteriori iniziative legislative in esame presso organi parlamentari, il cui contenuto risulta complementare a quello della proposta di legge in discussione, evidenzia la necessità che, nell'attuale momento storico, il Parlamento continui a sostenere l'apertura al cambiamento e la promozione dell'individualità femminile.

GABRIELLA GIAMMANCO (PdL). Sottolinea che il provvedimento in discussione rappresenta un importante passo in avanti nella direzione di garantire un'adeguata rappresentanza delle donne in posti di responsabilità all'interno delle imprese, riequilibrando pertanto lo sconcertante squilibrio tra i generi, in linea con quanto richiesto dalla normativa europea. Richiamati altresì i dati relativi alla crescita delle cosiddette imprese rosa in Italia, rileva le positive iniziative assunte dal Governo a tutela della condizione femminile.

MARIA PIERA PASTORE (LNP). Richiamati i contenuti salienti del provvedimento in discussione, osserva come nel medesimo la finalità di promuovere la presenza femminile nei centri decisionali delle imprese sia perseguita senza discriminare la rappresentanza maschile. Nel giudicare la disciplina introdotta ispirata ad un condivisibile ed apprezzabile intento meritocratico, osserva come la medesima contribuisca a ridurre le distanze anacronistiche del nostro Paese dai più elevati standard europei di integrazione femminile nei livelli lavorativi e decisionali apicali, sottolineando altresì l'opportunità di perseguire con determinazione una sempre più effettiva parità di genere anche nella delicata congiuntura socio-economica in atto.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Espressa preliminarmente ampia e profonda condivisione, a titolo personale e a nome del suo gruppo, per la meritoria finalità perseguita dal provvedimento in esame, segnatamente quella di realizzare l'assoluta garanzia che le quote di genere vengano rispettate sia nei consigli di amministrazione sia negli organi collegiali, nonché per i relativi contenuti normativi, auspica analoghi interventi legislativi in altri settori, pubblici e politici, nei quali è sensibilmente sottorappresentata la presenza femminile. Ritiene comunque che sarebbe stato preferibile l'originario testo approvato in prima lettura dalla VI Commissione della Camera dei deputati.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito alla parte pomeridiana della seduta.

Discussione del testo unificato dei progetti di legge: Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali (A.C. 2519 ed abbinati-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione generale è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 23 giugno 2011.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), Relatore. Nell'illustrare i contenuti del testo unificato in discussione, sottolinea la rilevanza e la delicatezza delle questioni in esso trattate, dando atto del proficuo lavoro Pag. VIIsvolto in Commissione in un clima di fattiva collaborazione anche con il Governo. Evidenziato come la riforma del diritto di famiglia del 1975 non abbia eliminato ogni forma di discriminazione tra figli nati nel matrimonio e figli naturali, segnatamente in ordine alle forme di instaurazione dei vincoli di parentela, richiama le disposizioni del testo unificato in discussione volte ad abrogare l'istituto della legittimazione, rivedendo significativamente gli effetti del riconoscimento. Richiamati altresì i contenuti della delega al Governo prevista dall'articolo 2 del testo unificato in discussione, auspica lo svolgimento di un proficuo ed autorevole confronto parlamentare su ulteriori delicate questioni sottese al provvedimento, quali lo stato di abbandono del minore e la possibilità per il minore riconosciuto di mantenere il cognome materno.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Richiamata la complessità della legislazione e della giurisprudenza di fonte internazionale, sempre più orientate verso la totale equiparazione dei figli legittimi e naturali, nonché i pronunciamenti in tal senso della Corte costituzionale, con particolare riferimento ai diritti successori, lamenta il ritardo del legislatore italiano nell'adeguamento della normativa nazionale, esprimendo soddisfazione per i condivisibili contenuti del testo unificato in discussione, che, nel pieno rispetto dei principi costituzionali, conforma e adatta ai mutati valori e assetti sociali la disciplina in materia di riconoscimento dei figli naturali.

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel rilevare come il testo unificato in discussione sia frutto di un proficuo confronto in Commissione che lo ha reso largamente condivisibile dalle forze politiche, preannunzia la presentazione di proposte emendative da parte del suo gruppo, nell'auspicio di rendere il testo risultante pienamente condiviso. Sottolineata la necessità che il legislatore compia una passo avanti rispetto alle linee ispiratrici della riforma del diritto di famiglia varata nel 1975, anche alla luce delle innovative pronunce giurisprudenziali, osserva come il testo unificato in discussione promuova una più completa affermazione del principio di uguaglianza tra figli nati nel matrimonio e figli naturali, richiamando altresì le ulteriori disposizioni recate dall'articolo 1 del provvedimento. Auspica inoltre l'introduzione di opportuni correttivi alla formulazione della nozione di abbandono di cui all'articolo 2, comma 1, lettera o), paventando il rischio di deleterie e controproducenti conseguenze dall'attuazione di tale stesura della disposizione. Reputa altresì opportuno rivedere i termini della norma di cui all'articolo 2, comma 1, lettera p).

FEDERICO PALOMBA (IdV). Espressa la piena condivisione del suo gruppo per la precipua finalità perseguita dal testo unificato in esame di equiparare i figli nati in costanza e fuori del vincolo matrimoniale, richiama le numerose proposte emendative originariamente presentate dal suo gruppo volte ad adeguare l'ordinamento complessivo al superamento della distinzione tra filiazione legittima e naturale. Manifesta altresì rammarico per il ricorso allo strumento della delega legislativa, lamentandone il carattere vago e l'eccessiva discrezionalità, nonché per l'occasione mancata di affermare sul piano legislativo una chiara e puntuale concezione della famiglia centrata sui diritti del bambino. Richiama in tal senso alcune proposte emendative migliorative del testo, con particolare riferimento alla tutela del diritto all'ascolto del bambino e alla sostituzione del concetto di potestà genitoriale con quello di responsabilità genitoriale.

MAURIZIO SCELLI (PdL). Sottolinea l'alto significato del provvedimento in discussione, che, in coerenza con la giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo, riconosce i diritti di ogni bambino abbattendo qualsiasi diversità legata al suo status giuridico. Nel ringraziare inoltre il relatore Pag. VIIIper il proficuo lavoro svolto, auspica un maggiore approfondimento riguardo all'irreversibilità dello stato di abbandono del minore.

NICOLA MOLTENI (LNP). Rivendicato preliminarmente alla maggioranza e al Governo il merito politico di avere mostrato particolare sensibilità per la materia oggetto dell'intervento normativo in esame, manifesta soddisfazione per gli apprezzabili contenuti del testo unificato in discussione, con particolare riferimento al principio dell'unicità dello status di figlio e al riconoscimento del vincolo di parentela del figlio naturale con tutti i parenti.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), Relatore. Nel sottolineare l'attenzione che il testo unificato in discussione rivolge al dato economico delle condizioni del bambino, prevedendo il controllo successivo da parte degli enti locali sulla situazione di sussistenza del minore, condivide le perplessità manifestate dai deputati intervenuti in relazione all'irreparabilità della compromissione della crescita del minore, auspicando un'ulteriore riflessione sulla ristrettezza di tale locuzione.

CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Rivolge un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al perfezionamento dell'iter in sede referente del provvedimento in esame, osservando che la Commissione di merito ha licenziato un testo ampiamente condiviso dalle forze politiche e di estrema rilevanza, di cui auspica la sollecita approvazione definitiva.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 11,20, è ripresa alle 15.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantaquattro.

In morte dell'onorevole Attilio Ruffini.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Attilio Ruffini, recentemente scomparso.

ENRICO LA LOGGIA (PdL). Ricorda la figura dell'onorevole Attilio Ruffini, la cui carriera politica è stata ispirata ai più profondi e tuttora attuali valori del cattolicesimo democratico.

Intervengono per associarsi al ricordo dell'onorevole Attilio Ruffini il PRESIDENTE e il deputato FRANCESCO SAVERIO GAROFANI (PD).

Seguito della discussione della proposta di legge: Parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati (approvata, in un testo unificato, dalla VI Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (A.C. 2426-2956-B).

Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

MARCO CARRA (PD). Lamenta gli atti vandalici e intimidatori perpetrati la scorsa notte nei confronti di alcune sedi del Partito Democratico nella provincia di Mantova, riconducibili alle vicende che interessano la Val di Susa, invitando la Pag. IXPresidenza a sollecitare il Ministro dell'interno a tutelare adeguatamente tali sedi politiche.

RENATO FARINA (PdL). Manifesta forte preoccupazione per il mancato rispetto della libertà religiosa in Pakistan, dove sono a rischio i diritti delle minoranze cristiane e indù.

STEFANO ALLASIA (LNP). Stigmatizzate le azioni violente di protesta poste in essere contro l'avvio dei lavori per la TAV, manifesta solidarietà agli agenti delle Forze dell'ordine rimasti feriti negli scontri, ribadendo altresì il consenso del suo gruppo alla realizzazione di infrastrutture importanti per il Piemonte e per l'intero Paese.

PRESIDENTE. Si associa alle espressioni di solidarietà agli agenti delle Forze dell'ordine impegnati a tutela della legalità.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL). Manifesta, anche a nome del suo gruppo, solidarietà ai rappresentanti delle Forze dell'ordine, impegnati nel ripristino della legalità con riferimento alla realizzazione dei lavori della strategica linea TAV in Val di Susa, ostacolati da gruppi di facinorosi riconducibili a posizioni della sinistra estrema e degli antagonisti, invitando il Ministro Maroni a vigilare su tale situazione.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Nel manifestare un orientamento favorevole alla realizzazione della TAV, esprime piena solidarietà ai rappresentanti delle Forze dell'ordine e ai manifestanti rimasti feriti a seguito dei recenti scontri, invitando peraltro il Governo ad assicurare le misure compensative a favore dei territori piemontesi interessati.

EMANUELE FIANO (PD). Nel rilevare l'esigenza di garantire l'espressione di forme legittime di dissenso, evidenzia come il progetto della TAV in Val di Susa abbia seguito un percorso istituzionale democratico, che ha visto coinvolte tutte le forme di governo, nazionale e locale, al termine del quale sono state recepite talune obiezioni della comunità locale; sottolinea infine che il suo gruppo, reputando necessario realizzare la predetta opera, manifesta solidarietà alle Forze dell'ordine impegnate nel contrasto ai gravi episodi di violenza, che hanno interessato anche sedi del Partito Democratico.

PRESIDENTE. Si associa alle espressioni di solidarietà per le forme di intimidazione poste in essere in danno di sedi del Partito Democratico.

Si riprende la discussione.

(Votazione dell'articolo 1)

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 2)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 3)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione dell'unico ordine del giorno)

BRUNO CESARIO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta l'ordine del giorno Di Stanislao n. 1.

Pag. X

(Dichiarazioni di voto finale)

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Giudicata una vera e propria emergenza nazionale la scarsa presenza femminile nei centri decisionali delle imprese, esprime un orientamento favorevole ad un provvedimento volto a garantire un'adeguata rappresentanza delle donne nella composizione degli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate nei mercati regolamentati, ritenendo che tali disposizioni, malgrado le riscontrate influenze esercitate in senso negativo da numerosi gruppi di pressione, recheranno un vantaggio all'intero Paese.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Giudica assolutamente necessario garantire la piena parità di genere, ricorrendo ad interventi normativi come quello in esame, che rappresentano un mezzo affinché il nostro Paese raggiunga un livello di democrazia piena e matura. Nel reputare quindi preferibile l'originario testo varato in prima lettura dalla Camera, più rigido in caso di mancato rispetto delle quote di genere negli organi collegiali e nei consigli di amministrazione, ritiene comunque comprensibili le modifiche introdotte dal Senato, auspicando che tali previsioni siano comunque estese in una seconda fase a tutti i settori della vita civile. Dichiara infine il voto convintamente favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

GIULIA BONGIORNO (FLpTP). Sottolineata preliminarmente l'importanza della proposta di legge in discussione, ritiene che le disposizioni da essa recate non prefigurino una concessione alle donne, atteso che la compresenza di genere nella composizione degli organi di amministrazione delle società favorisce la produttività, osservando altresì come tale iniziativa parlamentare non introduca alcun privilegio, anche in considerazione della netta discriminazione familiare e sociale che caratterizza il mondo femminile. Dichiara quindi il convinto voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

VINCENZO D'ANNA (IRNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, condividendo l'inserimento delle quote rosa all'interno dei consigli di amministrazione delle società quotate.

ANGELO CERA (UdCpTP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, che reputa apprezzabile per quanto non del tutto risolutivo delle questioni sottese al perseguimento della piena parità di genere, lamenta la persistente distanza del nostro Paese dagli standard di integrazione femminile propri di altri Stati europei. Sottolineata l'opportunità di promuovere la partecipazione femminile nel circuito imprenditoriale e lavorativo anche nell'ottica di favorire la crescita economica, evidenzia tuttavia la necessità di proseguire nel lungo percorso verso una più compiuta uguaglianza di genere, segnatamente lamentando le penalizzazioni in essere per le lavoratrici donne in termini di conciliazione di lavoro e famiglia e di accesso alle prestazioni previdenziali.

MARIA PIERA PASTORE (LNP). Rileva che il provvedimento in esame risponde all'esigenza di assicurare l'equilibro tra i generi, garantendo una adeguata rappresentanza delle donne, ancora fortemente penalizzate, negli organi di amministrazione delle società quotate, in attuazione peraltro dei principi stabiliti dagli articoli 3 e 51 della Carta costituzionale e di quanto disposto dalla normativa europea. Auspica infine che il processo di integrazione femminile a livello economico, politico e sociale sia perseguito con effettiva determinazione.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Nel ritenere il provvedimento in esame sostanzialmente volto a provocare un cambiamento di prospettiva e di metodo nella governance delle imprese di maggiori dimensioni, auspica Pag. XIl'apertura ad una nuova mentalità da parte non solo del mondo aziendale ma soprattutto delle nuove generazioni, evidenziando come il perseguimento di una più compiuta ed effettiva parità di genere passi anzitutto attraverso l'affermazione di prassi virtuose e maggiormente eque. Sottolineata altresì la necessità di offrire alle donne un supporto sostanziale per il loro ingresso nel mercato del lavoro, invita il Ministro per le pari opportunità ad accompagnare l'attuazione del provvedimento in esame con una intensa campagna di sensibilizzazione, segnatamente presso le istituzioni scolastiche. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo.

LELLA GOLFO (PdL). Sottolinea l'alto valore della normativa contenuta nella proposta di legge in esame, di cui si onora di essere la prima firmataria, giudicandola una grande occasione e una dimostrazione di civiltà al fine di consolidare una democrazia non più dimezzata. Espresso, inoltre, apprezzamento per il serio e costruttivo confronto svoltosi nei due rami del Parlamento, che ha portato all'elaborazione di un testo equilibrato e ponderato, del quale richiama i contenuti più salienti, in linea peraltro con la normativa europea, auspica il completamento del fondamentale processo di integrazione delle donne, soprattutto al fine di giungere alla rapida risoluzione delle problematiche relative alla disoccupazione femminile e all'esigenza di conciliare famiglia e lavoro. Rivolto infine un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di tale obiettivo, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

Intervengono ulteriormente per dichiarazione di voto i deputati ANDREA ORSINI (IRNP), FABIO GARAGNANI (PdL), EMERENZIO BARBIERI (PdL), ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), GIANCARLO LEHNER (IRNP), RITA BERNARDINI (PD), MANUELA DAL LAGO (LNP), MANUELA DI CENTA (PdL), ANNA TERESA FORMISANO (UdCpTP), LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP), MASSIMO DONADI (IdV), GIULIANO CAZZOLA (PdL), MARCELLO DE ANGELIS (PdL), MARCO MARSILIO (PdL), ANNA PAOLA CONCIA (PD), ROBERTO GIACHETTI (PD), ILEANA ARGENTIN (PD), SESA AMICI (PD), DOMENICO DI VIRGILIO (PdL) e SABRINA DE CAMILLIS (PdL).

SILVANA ANDREINA COMAROLI (LNP), Relatore. Rivolge un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all'approvazione della proposta di legge in esame.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva la proposta di legge n. 2426-2956-B.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 2322: Legge comunitaria 2010 (approvato dal Senato) (A.C. 4059-A/R).

Nella seduta del 6 aprile 2011 è stato deliberato il rinvio in Commissione del provvedimento e del doc. LXXXVII, n. 3-A.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 55).
Avverte altresì che la Commissione ha presentato le seguenti proposte emendative: 0.1.300.300, 1.301, 10.0300, 41.0300, 41.0301, 41.0302 e 41.0303; il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 17,45.

GIANLUCA PINI (LNP), Relatore. Prospetta l'opportunità di accantonare l'esame dell'articolo 1 e delle relative proposte emendative, preannunziando analoga richiesta in riferimento all'articolo 8.

Sulla richiesta formulata dal relatore intervengono i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), contro, e SIMONE BALDELLI (PdL), che prospetta l'opportunità di riunire il Comitato dei nove.

Pag. XII

MARIO PESCANTE (PdL), Presidente della XIV Commissione. Si associa all'ipotesi di una immediata riunione del Comitato dei nove.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Chiede che la Presidenza verifichi l'effettiva praticabilità della richiesta del relatore Pini, ritenendo altrimenti opportuno rinviare alla Conferenza dei presidenti di gruppo la successiva calendarizzazione del provvedimento.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Stigmatizza il grave ritardo con cui sta procedendo l'iter del disegno di legge comunitaria per il 2010.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Nel condividere le considerazioni del deputato Compagnon, giudica grottesco e scandaloso il ritardo con il quale viene esaminato il disegno di legge comunitaria per il 2010, peraltro senza che sia stato ancora nominato il Ministro competente per materia.

GIANLUCA PINI (LNP), Relatore. Precisate le ragioni per le quali riteneva possibile proseguire l'esame del provvedimento dopo l'eventuale accantonamento dell'articolo 1, chiede una sospensione della seduta di circa un'ora per consentire la riunione del Comitato dei nove.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Sottolineata la contraddizione tra la richiesta del relatore e le considerazioni precedentemente svolte dal presidente della XIV Commissione, ritiene necessario che il Governo chiarisca la propria posizione circa l'iter del provvedimento.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda con l'ipotesi di sospensione prospettata dal relatore.

MARIO PESCANTE (PdL), Presidente della XIV Commissione. Precisato il contenuto del suo precedente intervento, prende atto delle dichiarazioni del sottosegretario Alberto Giorgetti, ritenendo congrua una sospensione della seduta della durata di un'ora.

PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, sospende la seduta fino alle 18,40.

La seduta, sospesa alle 17,40, è ripresa alle 18,50.

MARIO PESCANTE (PdL), Presidente della XIV Commissione. Chiarisce l'esito della riunione del Comitato dei nove, il quale, all'unanimità, chiede di rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani, il cui inizio potrebbe essere fissato per le 10,30.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Espresse perplessità sull'organizzazione dei lavori prevista per la seduta di domani, evidenzia l'estrema confusione dei rappresentanti del Governo, invitando peraltro il relatore e il presidente della XIV Commissione a concordare con il suo gruppo e con l'opposizione i passaggi procedurali inerenti il provvedimento in esame, anche in considerazione dei gravosi risvolti economici connessi al ritardo nella sua approvazione.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Giudica farsesca la perdita di tempo ed il rimpallo di responsabilità relativamente all'impossibilità di esaminare il disegno di legge comunitaria, ricordando che anche la mancata nomina del Ministro competente per materia incide negativamente su tale situazione.

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Sottolineata l'incapacità del Governo di garantire il prosieguo dei lavori e di pervenire all'approvazione del provvedimento in esame, evidenzia come la compagine governativa non sia in grado di venire incontro alle legittime aspettative di deputati della stessa maggioranza e del Paese.

Pag. XIII

ROBERTO GIACHETTI (PD). Rileva che la situazione di stallo nell'iter del disegno di legge comunitaria è ascrivibile ad un problema politico e non tecnico, in ordine al quale ritiene necessario acquisire la posizione del Governo.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.
Avverte altresì che si intende rinviata anche la trattazione dei restanti argomenti iscritti all'ordine del giorno.

Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di proposte di legge.

PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla VI Commissione in sede legislativa del testo unificato delle proposte di legge nn. 2699-ter ed abbinate, recante istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo.

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo e sull'ordine dei lavori.

Intervengono per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo i deputati ANGELA NAPOLI (FLpTP), CATERINA PES (PD) e GIANPIERO BOCCI (PD), nonché sull'ordine dei lavori i deputati MARCO ZACCHERA (PdL) e FABIO GARAGNANI (PdL).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 29 giugno 2011, alle 10,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 67).

La seduta termina alle 19,15.