XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 213 di lunedì 14 settembre 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 16,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 24 luglio 2009.

I deputati in missione sono cinquanta.

Modifica della denominazione della Commissione parlamentare per l'infanzia.

PRESIDENTE. Comunica che, ai sensi dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2009, n. 112, la Commissione parlamentare per l'infanzia ha assunto la seguente nuova denominazione: «Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza».

Discussione del testo unificato delle proposte di legge: Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore (A.C. 624 ed abbinate-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 30 luglio 2009.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIUSEPPE PALUMBO (PdL), Relatore. Richiama preliminarmente il quadro normativo nazionale vigente in tema di cure palliative, risultante da numerosi interventi legislativi, che non sempre hanno ricevuto uniforme attuazione sul territorio nazionale. Nel ricordare, quindi, l'istruttoria legislativa svolta in XII Commissione, anche mediante molteplici audizioni informali e la costituzione di un Comitato ristretto che ha elaborato il testo unificato in esame, sottolinea il recepimento da parte della Commissione stessa dei rilievi in ordine ai profili finanziari contenuti nel parere espresso dalla V Commissione.
Illustra, quindi, il contenuto del testo unificato, volto a tutelare la dignità del malato e a promuoverne la qualità della vita, rilevando, in particolare, che l'articolo 3 definisce l'accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore «obiettivo prioritario del Piano sanitario nazionale» e stabilisce che l'attuazione dei principi contenuti nel provvedimento costituisce «adempimento regionale ai fini dell'accesso al finanziamento integrativo del Servizio sanitario nazionale a carico dello Stato».
Sottolinea, infine, la delicatezza della materia ricordando che, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001, l'assistenza socio-sanitaria, anche domiciliare, ai pazienti terminali costituisce livello essenziale di assistenza.

FERRUCCIO FAZIO, Viceministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

DOMENICO DI VIRGILIO (PdL). Nel sottolineare l'importanza di garantire a tutti i pazienti che ne hanno bisogno adeguate cure palliative ed un'idonea terapia del dolore, al fine di assicurare una migliore tutela della dignità e di promuovere la qualità della vita del malato, evidenzia la necessità, anche alla luce delle peculiari esigenze delle varie tipologie di Pag. IVmalati terminali, di istituire specifiche strutture sanitarie e di fornire servizi di assistenza domiciliare mirati. Ricordato quindi che la scarsa diffusione nel nostro Paese delle cure palliative è da ricondursi principalmente alla elevata disomogeneità dei programmi sanitari regionali, esprime soddisfazione per l'approfondito e proficuo lavoro svolto in Commissione, dove, grazie ad un confronto costruttivo tra le varie parti politiche, è stato possibile superare i problemi di copertura finanziaria del testo unificato in esame, sul quale auspica si registri un consenso unanime. Sottolinea, infine, la necessità di porre in essere adeguate campagne informative al fine di non vanificare le disposizioni recate dal provvedimento in discussione.

DELIA MURER (PD). Nel ricordare la precipua finalità del testo unificato in esame di assicurare la dignità umana nel «fine vita», garantendo la reale presa in carico del malato da parte di una rete di strutture con equipe mediche multidisciplinari, sottolinea come stia sempre più avanzando l'idea che l'accesso alle cure palliative debba essere riservato non solo ai malati terminali bensì anche ai soggetti affetti da malattie degenerative, evidenziando inoltre che risposte specifiche devono essere approntate per le cure palliative pediatriche. Ritiene, quindi, fondamentale l'aumento del numero degli hospice e il superamento delle disomogeneità esistenti a livello regionale nella realizzazione della rete di cure palliative. Reputa cruciale, a tal fine, l'inserimento del modello adottato tra i livelli essenziali di assistenza. Ricordato il lavoro importante e costruttivo svolto in sede referente dalla XII Commissione, sottolinea che i momenti di confronto, anche aspro, tra il suo gruppo e il Governo in quella fase sono stati ispirati dalla volontà di evitare che il provvedimento in esame, privo di adeguati stanziamenti finanziari, si riducesse a una mera legge manifesto. Pur apprezzando, in tal senso, l'incremento delle risorse stanziate, ritiene necessario un ulteriore aumento della dotazione finanziaria; richiama pertanto una specifica proposta emendativa presentata al riguardo dal suo gruppo, nonché ulteriori proposte emendative del Partito Democratico finalizzate al riconoscimento di titoli a chi ha operato sinora nella rete delle cure palliative.

NUNZIO FRANCESCO TESTA (UdC). Espressa preliminarmente soddisfazione per la sostanziale condivisione del testo unificato in discussione, sottolinea il ritardo del nostro Paese in materia di cure palliative e di terapia del dolore rispetto alle discipline vigenti nei principali Stati europei. Evidenzia quindi l'importanza di garantire un'adeguata assistenza sanitaria ai pazienti terminali, in particolare a minori e diversamente abili, anche attraverso la creazione di specifiche strutture sanitarie, un adeguato percorso formativo degli operatori del settore ed una maggiore diffusione delle informazioni relative alle cure palliative. Sottolinea infine la necessità, in ordine alla quale preannunzia la presentazione di uno specifico emendamento del suo gruppo, che il Governo provveda ad aumentare le risorse finanziarie stanziate, a suo avviso del tutto insufficienti, al fine di garantire il perseguimento dei predetti obiettivi, auspicando che il prosieguo dell'iter del testo unificato si svolga in un clima costruttivo.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Nel ringraziare preliminarmente i componenti la XII Commissione per la proficua attività svolta in sede referente con un metodo di lavoro pienamente condivisibile, auspica l'accoglimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo al fine di migliorare il testo unificato in esame. Sottolineata quindi la necessità di definire in modo compiuto le cure palliative, ritiene che il provvedimento in discussione non tratti in modo esaustivo le tematiche connesse alla terapia del dolore, reputando peraltro opportuno affrontare il problema della somministrazione dei derivati dell'oppio. Nel lamentare, inoltre, la mancata previsione della figura dell'anestesista nella ricerca della terapia più adeguata per alleviare le sofferenze del paziente, giudica necessario prevedere congrue sanzioni Pag. Va carico delle regioni che si rendano inadempienti nella predisposizione delle strutture connesse alla cura del dolore, invitando infine il Governo a reperire ulteriori risorse finanziarie.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA-Sud). Evidenziata l'esigenza di garantire una maggiore dignità della vita ai numerosi pazienti terminali, spesso emarginati dal sistema sanitario, attraverso una più ampia diffusione delle cure palliative e della terapia del dolore, evitando nel contempo qualsiasi forma di accanimento terapeutico o di accelerazione del decesso, sottolinea la preoccupante disomogeneità della collocazione di specifiche strutture sanitarie per malati terminali tra le varie regioni italiane, rilevando in particolare il ridotto numero di posti letto a disposizione di tale tipologia di pazienti nel Sud d'Italia.
Richiamati quindi gli aspetti più qualificanti del provvedimento in discussione, conferma il contributo della sua componente politica a difesa della dignità dell'uomo, auspicando che nel prosieguo del dibattito sia prestata la dovuta attenzione alle aree del Mezzogiorno maggiormente in difficoltà.

CARLA CASTELLANI (PdL). Nel ritenere che il costante allungamento delle previsioni di vita della popolazione imponga la predisposizione di percorsi assistenziali in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, giudica una vera e propria necessità etica e terapeutica l'accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore, nonché la disponibilità su tutto il territorio nazionale di un sistema di cure articolate e flessibili. Sottolineata quindi l'opportunità di varare al più presto una legge quadro in materia, reputa prioritario prevedere percorsi formativi per tutte le figure professionali interessate, promuovere campagne di informazione ed istituire un osservatorio al fine di monitorare in modo compiuto tali realtà, ritenendo peraltro che le cure palliative e la terapia del dolore debbano considerarsi obiettivi prioritari del sistema sanitario nazionale.
Manifestato infine apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in sede referente, auspica un'ampia convergenza parlamentare sul testo unificato in discussione.

PAOLA BINETTI (PD). Sottolineata la necessità di fornire tempestivamente una risposta esaustiva alla pressante ed articolata domanda di cure palliative emergente dalla comunità dei medici, dei pazienti e delle loro famiglie, osserva come il provvedimento in discussione ponga opportunamente il malato terminale al centro di una rete assistenziale volta a garantire allo stesso un supporto anche psicologico e sociale nell'ottica del rispetto della vita umana, preservandone le qualità il più a lungo possibile.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PAOLA BINETTI (PD). Nel rilevare inoltre come il provvedimento in discussione promuova la formazione e l'aggiornamento professionale nella nuova scienza della palliazione, reputa necessario porre in essere una esaustiva campagna di informazione e comunicazione, onde prevenire e sfatare possibili equivoci in materia. Auspicato altresì il superamento delle constatate disparità nell'offerta fornita dalle singole sanità regionali, giudica fondamentale un fattivo impegno del Governo per garantire risorse finanziarie sufficienti ad attuare in modo integrato e sistemico le disposizioni in discussione.

SETTIMO NIZZI (PdL). Manifestato apprezzamento per la stesura di un testo volto a rafforzare i rapporti esistenti tra il sistema sanitario nazionale e quello regionale in materia di cure palliative e terapia del dolore, ritiene che le norme in esso contenute rappresentino il primo passo per affrontare in modo adeguato tali problematiche, esprimendo peraltro soddisfazione per lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie ivi previsto. Nell'invitare, infine, il Governo a sollecitare le regioni affinché pongano in essere, in Pag. VImodo omogeneo e tempestivo, reali terapie assistenziali, anche in considerazione delle difficoltà evidenziate dalle strutture del Meridione nel garantire il sostegno al paziente nella fase terminale della malattia, sottolinea l'opportunità di riconoscere la professionalità degli operatori sanitari attivi nel settore.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Espresso un giudizio soddisfacente sul contenuto del provvedimento in discussione, sottolinea la complessità del conseguente processo attuativo, segnatamente in relazione alla necessità di assicurare su tutto il territorio nazionale l'uniformità dell'accesso alle cure palliative ed i relativi livelli essenziali di assistenza, colmando le inaccettabili lacune palesatesi in taluni ambiti regionali. Evidenziata altresì l'esigenza di fornire un adeguato supporto alle famiglie dei malati destinatari delle cure palliative, reputa opportuno tutelare la vita umana anche in costanza di malattia e nella sofferenza fisica che questa induce, sottolineando la necessità di preservare la dignità della persona al di là delle differenti conclusioni cui può giungere il dibattito bioetico sui temi della fine della vita. Nel ringraziare quindi quanti hanno contribuito alla definizione del testo unificato in discussione, ne auspica la tempestiva approvazione.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD). Nel ricordare che un elevato numero di cittadini attende da molto tempo il provvedimento finalmente in discussione, ritiene che l'accesso alle terapie del dolore dovrebbe essere garantito non solo ai malati oncologici, ma anche a quanti sono colpiti da gravi sindromi neurologiche e degenerative. Richiamata, quindi, la scarsa diffusione delle cure palliative nel nostro Paese, sottolinea la necessità di eliminare ogni forma di discriminazione tra malati a livello territoriale, rilevando il nesso strettissimo tra il testo unificato in discussione, che peraltro auspica possa essere migliorato in sede emendativa, ed il provvedimento concernente l'autodeterminazione del malato.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione congiunta del disegno di legge: Legge comunitaria 2009 (A.C. 2449-A) e della Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2008 (Doc. LXXXVII, n. 2).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 30 luglio 2009.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

NICOLA FORMICHELLA (PdL), Relatore sul disegno di legge n. 2449-A. Espresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalla XIV Commissione e per il recepimento dei rilievi formulati dal Comitato per la legislazione, dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali e dalle Commissioni di settore, nonché per la costante presenza in Commissione del Ministro Ronchi, richiama la finalità principale della legge comunitaria, che costituisce uno snodo importante per il recepimento e l'attuazione della normativa europea ed assume una valenza cruciale in vista degli appuntamenti istituzionali europei dei prossimi mesi, determinati dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, e della recente approvazione, in sede di Consiglio dei ministri, di un decreto-legge recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari. Richiamate, quindi, le modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in sede referente, prospetta l'opportunità che ulteriori miglioramenti vengano introdotti dall'Assemblea con lo stesso clima costruttivo che ha contraddistinto i lavori della XIV Commissione. Nell'illustrare, quindi, il contenuto del disegno di legge, le deleghe legislative conferite al Governo per la trasposizione Pag. VIIdelle direttive comunitarie nonché le modifiche direttamente apportate alla legislazione vigente, segnala, in particolare, le disposizioni volte alla codificazione, alla semplificazione e al riordino della normativa interna di derivazione comunitaria, anche in coerenza con l'obiettivo della riduzione degli oneri amministrativi stabilito dalla Commissione europea.

ELENA CENTEMERO (PdL), Relatore sul doc. LXXXVII, n. 2. Sottolineata l'importanza della relazione in discussione, che costituisce il primo documento di carattere generale presentato dal Governo alle Camere in questa legislatura, ai fini di un confronto articolato su tutte le politiche e le principali questioni relative all'Unione europea, auspica tuttavia una revisione della struttura e delle procedure di esame della stessa. Evidenziati, quindi, i numerosi ed importanti elementi innovativi in essa previsti, tra i quali l'allegato contenente gli atti di indirizzo adottati dalle Camere, sottolinea, oltre alla significativa riduzione delle procedure di infrazione, anche la maggiore attenzione riservata alle strategie di comunicazione per avvicinare i cittadini all'Europa; ritiene, invece, che i criteri di redazione della relazione non consentano di definire esattamente gli orientamenti che il Governo intende seguire nel 2009.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

ENRICO FARINONE (PD). Esprime preliminarmente apprezzamento per la riduzione delle procedure di infrazione e per l'assenza, nel testo in discussione, di disposizioni estranee al contenuto proprio della legge comunitaria. Stigmatizzate altresì le imbarazzanti dichiarazioni recentemente rese dal Presidente del Consiglio - che hanno determinato un difficile confronto con esponenti della Commissione europea -, nonché le difformità di orientamento emerse tra il Presidente della Camera e il Premier, sottolinea l'importanza cruciale di un costante scambio comunicativo sui temi europei tra il Governo e le Camere, anche in vista dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che accentua i compiti dei Parlamenti nazionali. Evidenzia, al riguardo, l'opportunità di introdurre una sessione comunitaria che consenta di accorpare l'esame della legge comunitaria e del programma legislativo della Commissione europea, nonché degli altri strumenti legislativi dell'Unione; preannunzia infine la presentazione da parte del suo gruppo di una proposta emendativa che, modificando talune disposizioni recate dalla legge n. 11 del 2005, impegna il Governo a tenere nella debita considerazione, nelle sedi negoziali europee, gli indirizzi definiti dal Parlamento.

GIANLUCA PINI (LNP). Giudicati non condivisibili taluni rilievi critici formulati da esponenti dell'opposizione, in particolare sui tempi di recepimento della direttiva comunitaria sui rimpatri, auspica che l'Unione europea fornisca segnali concreti di assoluta coesione sulle tematiche connesse all'immigrazione. Espresso quindi un giudizio negativo sulle proposte emendative presentate dal Partito Democratico in merito alla predetta direttiva, manifesta un orientamento favorevole al disegno di legge comunitaria per il 2009, che prevede il recepimento di importanti direttive, quali quelle relative all'elettromagnetismo e allo smaltimento dei rifiuti, nonché alla relazione in discussione, ritenendo peraltro prioritario rafforzare il ruolo dei Parlamenti nazionali nel processo normativo europeo. Auspica, infine, l'accoglimento degli emendamenti presentati dal suo gruppo.

DOMENICO ZINZI (UdC). Nell'esprimere apprezzamento per il contenuto del disegno di legge comunitaria, ne evidenzia, tuttavia, le criticità, prospettando l'opportunità di una più efficace attività di informazione del Governo nei riguardi delle Camere, anche in considerazione dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona e della previsione di un rafforzato ruolo dei Parlamenti nazionali. Esprime, al riguardo, condivisione per la previsione di due diversi documenti in luogo dell'attuale contenuto Pag. VIIIdella relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, ritenendo che tale innovazione consentirà un più tempestivo e consapevole esame, nel mese di dicembre, del programma legislativo dell'Unione europea. Apprezzata, inoltre, la diminuzione delle procedure di infrazione nei confronti dell'Italia, lamenta la tuttora insoddisfacente attività svolta dal Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei e prospetta la necessità di inviare nelle sedi europee personale amministrativo nazionale più qualificato e motivato, in linea con quanto avviene in altri Paesi europei. Richiamato, quindi, l'ordine del giorno a prima firma del deputato Casini, discusso ed approvato dalla Camera dei deputati in sede di ratifica del Trattato di Lisbona, volto a rafforzare il ruolo del Parlamento nazionale anche attraverso opportune modifiche dei Regolamenti parlamentari e delle procedure di coordinamento istituzionale con gli organismi comunitari, si sofferma in particolare sulle modifiche apportate dal disegno di legge in esame alla legge n. 11 del 2005 in materia di informazione al Parlamento sulle procedure contenziose europee.

LAURA GARAVINI (PD). Sottolineata la necessità di porre in essere una comune azione di prevenzione e di lotta al crimine transnazionale, anche attraverso la condivisione di regole e leggi, esprime un giudizio fortemente negativo sull'operato dell'attuale Governo, che non intende recepire le direttive europee ed opera altresì un respingimento sommario di migranti, violando in tal modo i principi della Convenzione di Ginevra. Nel ritenere, quindi, che sia possibile contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina attraverso azioni coordinate a livello europeo e nel pieno rispetto dei diritti fondamentali delle persona, giudica opportuno recepire la direttiva europea del 16 dicembre 2008, manifestando peraltro forti dubbi sul recente accordo siglato in materia tra l'Italia e la Libia. Nel considerare, infine, il disegno di legge comunitaria in discussione l'occasione per avviare una reale strategia a livello europeo in grado di contrastare la criminalità organizzata e gestire in modo compiuto i fenomeni migratori, auspica l'accoglimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel ricordare il proficuo contributo offerto dal suo gruppo al miglioramento del testo del provvedimento in discussione, segnatamente attraverso l'inserimento - nel corso dell'iter in Commissione - di disposizioni volte al recepimento delle direttive del cosiddetto pacchetto energia e clima, esprime un giudizio fortemente critico sull'azione del Governo in tema, tra l'altro, di sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili e di efficientamento energetico, ribadendo la netta contrarietà della sua parte politica alla scelta compiuta dal Governo di tornare allo sfruttamento dell'energia nucleare. Stigmatizzata altresì la reiezione, nel corso dell'esame in sede referente, degli emendamenti presentati dal suo gruppo in materia di tutela dei lavoratori interinali ed a tempo determinato, ne preannunzia la ripresentazione ai fini dell'esame da parte dell'Assemblea, precisando che anche dalla valutazione di tali proposte emendative dipenderà l'orientamento del suo gruppo sul provvedimento in discussione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Avverte che sono state presentate le risoluzioni Gozi n. 6-00029 e Centemero n. 6-00030, riferite alla relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, sulle quali l'Assemblea sarà chiamata a deliberare dopo la votazione finale sul disegno di legge comunitaria.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far Pag. IXparte della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere il deputato Walter Veltroni in sostituzione del deputato Francesco Laratta, dimissionario.

In morte dell'onorevole Nello Mariani.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Nello Mariani, recentemente scomparso.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 15 settembre 2009, alle 14.

(Vedi resoconto stenografico pag. 50).

La seduta termina alle 20,25.