XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 99 di venerdì 5 dicembre 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 10,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono ottanta.

Discussione del disegno di legge S. 1152, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 162 del 2008: Adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione, sostegno ai settori dell'autotrasporto, dell'agricoltura e della pesca professionale, finanziamento delle opere per il G8 (approvato dal Senato) (A.C. 1936).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

VINCENZO GAROFALO (PdL), Relatore per la IX Commissione. Rileva preliminarmente che il decreto-legge in discussione è volto a far fronte alla straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni finalizzate ad evitare il blocco della realizzazione di importanti infrastrutture e le conseguenti ricadute di carattere occupazionale, nonché a promuovere lo sviluppo economico, in particolare nei settori dell'agricoltura, della pesca professionale e dell'autotrasporto, in difficoltà per l'aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi. Evidenzia quindi che il provvedimento d'urgenza introduce anche disposizioni in materia di versamenti tributari in aree colpite da eventi sismici, segnatamente nelle regioni Umbria e Marche, nonché in materia di protezione civile collegate al vertice del G8 che si terrà in Italia nel 2009 e misure per l'adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione. Sottolinea altresì che le Commissioni VIII e IX non hanno modificato il testo approvato dal Senato, al fine di consentirne, attesa l'urgenza delle misure recate, una sollecita conversione in legge, demandando al prosieguo dell'iter in Assemblea il recepimento di eventuali modifiche.

BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Sottolinea che le misure recate dal decreto-legge in discussione presentano i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente prescritti.

MARIO LOVELLI (PD). Espressa preliminarmente forte contrarietà per l'indiscriminato ricorso del Governo alla decretazione d'urgenza, vieppiù attuato anche attraverso la presentazione - come nel caso di specie - di provvedimenti il cui contenuto risulta palesemente eterogeneo, ne sottolinea non solo la conseguente inaccettabile lesione delle prerogative del Parlamento, ma anche le deleterie ricadute in termini di chiarezza e congruenza della legislazione, come peraltro rilevato nel parere del Comitato per la legislazione in relazione a talune disposizioni del provvedimento d'urgenza in discussione. Nel ritenere le misure dallo stesso introdotte in grado di dispiegare un impatto meramente transitorio e non risolutivo, preannunzia la presentazione di proposte emendative volte a destinare risorse finanziarie alla realizzazione di specifiche opere infrastrutturali nelle aree piemontesi colpite da eventi alluvionali.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Rilevato preliminarmente che il provvedimento Pag. IVd'urgenza in esame reca misure dal carattere altamente eterogeneo, ulteriormente accentuato al Senato, evidenzia che parte delle disposizioni in oggetto non presentano i richiesti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, in contrasto quindi con il dettato costituzionale in materia di decretazione d'urgenza. Nel giudicare, quindi, condivisibile la ratio del testo originario del decreto-legge, ovvero l'obiettivo di mitigare le conseguenze per l'economia reale della crisi economica e finanziaria internazionale in atto, sottolinea il carattere non strutturale e l'inadeguatezza degli strumenti individuati per raggiungere tale scopo. Rilevato inoltre che le disposizioni concernenti l'adeguamento dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, che ritiene incomplete, introducono una non condivisibile discrezionalità in capo al Ministero per le infrastrutture e delineano un quadro normativo confuso, giudica criticamente la sottrazione di risorse dal Fondo per le aree sottoutilizzate per la creazione di un ulteriore fondo per l'adeguamento dei prezzi. Evidenziato infine che le disposizioni volte a fronteggiare il calo di competitività per le aziende dei settori in crisi a causa dell'aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi appaiono inadeguate, preannunzia l'orientamento nettamente contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in discussione.

MARGHERITA ANGELA MASTROMAURO (PD). Nel condividere la previsione di disposizioni volte a fronteggiare i repentini aumenti dei prezzi di taluni materiali da costruzione, esprime tuttavia perplessità in merito alla loro effettiva efficacia; ritiene necessario, pertanto, rimodulare il procedimento disciplinato dall'articolo 1 del decreto-legge in discussione attraverso il coinvolgimento dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, come previsto da talune proposte emendative presentate dal suo gruppo durante l'iter in Commissione. Esprime inoltre forte dissenso a nome del suo gruppo per il reiterato ed improprio utilizzo - disposto anche dal provvedimento d'urgenza in discussione - delle risorse destinate al Fondo per le aree sottoutilizzate, paventadone le deleterie conseguenze per il Mezzogiorno, segnatamente nel preoccupante contesto economico dominato dalla crisi economico-finanziaria in atto.

RENZO CARELLA (PD). Nell'evidenziare preliminarmente l'eterogeneità del provvedimento d'urgenza in discussione, che non presenta i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente previsti, lamenta la prassi surrettiziamente introdotta dal Governo di demandare alla decretazione d'urgenza la totalità della produzione normativa, espropriando così le prerogative del Parlamento. Sottolinea quindi il carattere parziale delle misure volte a superare la situazione di crisi di alcuni settori, come quello dell'autotrasporto, che ritiene inadeguate sia a salvaguardare i livelli occupazionali sia a fronteggiare una realtà come il mercato dei prodotti petroliferi in rapida evoluzione. Lamentato infine il carattere propagandistico e spesso altamente contraddittorio della politica governativa, che ingenera incertezza nel Paese e non tutela i soggetti più deboli e i settori nevralgici, come la scuola, preannunzia che la sua parte politica, avendo una posizione contraria al provvedimento in esame, avanzerà proposte concrete e alternative, a partire dalla presentazione di taluni ordini del giorno.

ANGELO ALESSANDRI (LNP). Reputa sterile la polemica circa l'esproprio delle prerogative del Parlamento asseritamente posto in essere dall'Esecutivo, a fronte della necessità di dare risposta, con sollecitudine, determinazione e senso di responsabilità, e con il contributo dell'opposizione, alle emergenze che drammaticamente connotano la nostra realtà sociale ed economica. Giudica quindi condivisibili le misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, volto, tra l'altro, ad evitare il blocco della realizzazione di importanti infrastrutture, sottolineando la necessità di ridisegnare al più presto il quadro istituzionale secondo i principi propri del federalismo.

Pag. V

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

VINCENZO GAROFALO (PdL), Relatore per la IX Commissione. Rinunzia alla replica e si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Ribadisce il carattere di straordinaria necessità ed urgenza del decreto-legge in esame, che assume una rilevanza strategica nell'attuale stato di crisi economica e finanziaria.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Borghesi n. 1-00073: Iniziative per fronteggiare la crisi economica e finanziaria in atto.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 4 dicembre 2008.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Stracquadanio n. 1-00078 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la mozione Borghesi n. 1-00073 (Nuova formulazione), osservando preliminarmente che la crisi economica in atto non va affrontata attribuendone la responsabilità all'uno ovvero all'altro dei Governi che si sono succeduti alla guida del Paese, ma prendendo realisticamente atto del suo carattere di crisi di sistema determinata dall'affermazione della filosofia del libero mercato deregolamentato, nonché dall'irresponsabile utilizzo di strumenti finanziari non trasparenti. Rilevato quindi che i problemi di stabilità finanziaria e di equilibrio macroeconomico mondiale non possono essere risolti a livello nazionale, ma esigono una risposta concordata tra i Paesi, che si articoli in riforme economiche e politiche volte a tradurre in pratica obiettivi condivisi, tra i quali la tutela dei ceti più deboli, sottolinea la necessità, tra l'altro, di avviare un programma di lavori pubblici, di sostenere i processi di risparmio ed efficienza energetica nella produzione, di ripristinare le risorse sottratte al Fondo per le aree sottoutilizzate, di restituire il fiscal drag, di prevedere forme di sostegno al reddito per tutti i lavoratori, di rivedere le norme che hanno precarizzato i rapporti di lavoro, nonché di adoperarsi in sede europea al fine di ottenere una modifica del Patto di stabilità.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00078, della quale auspica l'approvazione, che impegna il Governo a dare attuazione agli orientamenti espressi in sede parlamentare dal Ministro dell'economia e delle finanze, con specifico riferimento agli interventi finalizzati al risparmio energetico, e ad adottare ulteriori iniziative volte a dare seguito agli indirizzi sanciti in un suo documento di indirizzo precedentemente approvato dall'Assemblea, con particolare riguardo alla sterilizzazione degli studi di settore, in attesa della definizione di una disciplina più equa ed efficace di tali strumenti.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Osservato che la discussione odierna si inserisce tra l'esame, che ha avuto luogo lo scorso 19 novembre, di analoghe mozioni presentate dai deputati Stracquadanio, Veltroni, Casini ed Evangelisti, e il dibattito sulle misure recate dal decreto-legge n. 185 del 2008 che costituirà l'occasione per approfondire ulteriormente le questioni relative alla grave crisi economica in atto, evidenzia l'insufficienza delle misure finora adottate dall'Esecutivo per fronteggiarla. Auspica quindi un forte impulso finalizzato alla elaborazione di risposte coordinate dei vari Paesi atte, innanzitutto, a rimuovere le principali cause dell'emergenza finanziaria, da individuare, a suo Pag. VIavviso, nell'iniqua distribuzione della ricchezza, e, conseguentemente, a determinare una redistribuzione più equa della stessa in modo da tutelare le fasce sociali più deboli e rilanciare i consumi.
Auspica altresì che il Governo e la maggioranza che lo sostiene abbandonino l'atteggiamento di chiusura finora assunto, al fine di individuare, con il contributo propositivo che l'opposizione non mancherà di fornire, soluzioni volte a dare risposte concrete ed efficienti alla specificità che la predetta emergenza assume nel nostro Paese.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Martedì 9 dicembre 2008, alle 15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 25).

La seduta termina alle 12.