XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 47 di lunedì 4 agosto 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 11,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 31 luglio 2008.

I deputati in missione sono quarantasette.

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 1386-B, di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
Il disegno di legge è stato assegnato alle Commissioni riunite V e VI in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per l'infanzia.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'infanzia il senatore Antonio Gentile, in sostituzione della senatrice Maria Ida Germontani.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria la senatrice Maria Ida Germontani, in sostituzione del senatore Antonio Gentile.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008: Sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 1386-B).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

MARINO ZORZATO (PdL), Relatore per la V Commissione. Richiama le modifiche apportate dal Senato al provvedimento d'urgenza in discussione, ricordando, in particolare, che sono stati precisati, con riferimento al comma 10 dell'articolo 20, i criteri di attribuzione dell'assegno sociale ed è stata rivista la formulazione della disposizione transitoria di cui all'articolo 21, concernente le sanzioni riferite a violazioni della normativa sui rapporti di lavoro a tempo determinato. Sottolinea, inoltre, che la manovra comporta un miglioramento del saldo rilevante ai fini del rispetto dei vincoli del Patto di stabilità e crescita, ponendo le condizioni per assicurare il conseguimento del pareggio di bilancio nel 2011, in conformità con gli impegni assunti in sede comunitaria. Auspica, infine, che la Camera convertaPag. IVin legge il provvedimento d'urgenza nel testo adottato dal Senato, al fine di consentire che in autunno il Governo possa presentare un disegno di legge finanziaria più snello.

GIORGIO JANNONE (PdL), Relatore per la VI Commissione. Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal relatore per la V Commissione, evidenzia che le correzioni formali e sostanziali apportate al testo del provvedimento d'urgenza in discussione sono state intese anche a recepire le istanze rappresentate dalle opposizioni durante l'iter in Commissione. Nel ribadire inoltre la portata innovativa del testo in esame, ricorda che il Governo è intervenuto con tempestività per affrontare i problemi del Paese, varando una manovra economica connotata da una prospettiva triennale. Sottolinea infine la necessità di rivedere il quadro normativo che disciplina la sessione di bilancio.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Stigmatizza, preliminarmente, il modo pasticciato di procedere del Governo, che appare lesivo della funzione di controllo del Parlamento, nonché emblematico dell'intendimento del Presidente del Consiglio di assumere un ruolo di supremazia, in spregio alla sua funzione di primus inter pares. Confermato, quindi, il giudizio negativo del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in discussione, nel testo modificato dal Senato, ne paventa le deleterie conseguenze per i cittadini, vessati da nuove tasse, da aumenti dei prezzi dei beni di consumo, nonché dei tassi di interesse bancari. Sottolineato infine, in particolare, il carattere iniquo delle disposizioni, introdotte nel corso della seconda lettura dal Senato, concernenti la stabilizzazione dei lavoratori precari, preannunzia il voto convintamente contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in discussione.

GINO BUCCHINO (PD). Pur prendendo atto delle modifiche apportate durante l'iter al Senato alle disposizioni inerenti l'attribuzione dell'assegno sociale, ritiene che tali misure, che giudica inaccettabili e di stampo xenofobo, palesino una discriminazione occulta e non siano rispondenti ai principi di solidarietà sociale sanciti a livello comunitario. Preannunzia, quindi, che il suo gruppo si attiverà fattivamente al fine di modificare tale disciplina gravemente lesiva del principio di uguaglianza.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Espressa preliminarmente solidarietà ad Ottaviano Del Turco, detenuto da tre settimane nel carcere di Sulmona, rivendica alla maggioranza il merito di aver opportunamente corretto il testo del provvedimento d'urgenza in discussione nel corso dell'iter al Senato. Ritiene, in particolare, che le modifiche apportate all'articolo 20 siano intese ad affrontare alcuni problemi reali del Paese, contrastando il fenomeno, largamente diffuso, delle ricongiunzioni familiari fittizie, con l'introduzione di criteri più severi, che giudica condivisibili, per l'erogazione degli assegni sociali; osserva comunque che restano irrisolti alcuni problemi, come quello dei cittadini italiani che lavorano all'estero e che versano in condizioni di povertà, nei confronti dei quali auspica un adeguato impegno. Rileva inoltre che i correttivi apportati all'articolo 21 hanno opportunamente affrontato il problema dell'elevato contenzioso in materia di contratti di lavoro a tempo determinato, la cui soluzione in via legislativa giudica corretta, essendo stata seguita, tra l'altro, anche dal Governo Prodi con riferimento al contenzioso nel settore pensionistico; invita infine il Governo ad attivarsi con le parti sociali al fine di individuare una soluzione equa e ragionevole al problema dei contratti di lavoro a tempo determinato.

CESARE DAMIANO (PD). Nel lamentare che a causa della ristrettezza dei tempi d'esame l'XI Commissione non ha potuto esprimere il prescritto parere sulPag. Vprovvedimento d'urgenza in discussione, evidenzia il carattere depressivo della manovra - che giudica iniqua - che, a fronte di un conclamato calo dei consumi, non reca misure idonee a migliorare il potere d'acquisto di salari e pensioni. Stigmatizzati, quindi, i tagli indiscriminati operati dall'Esecutivo nei settori chiave delle infrastrutture, segnatamente del Mezzogiorno, e del pubblico impiego, esprime preoccupazione per la prevista deregolazione del mercato del lavoro, nonché per la mancata attenzione al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Considera, quindi, non soddisfacenti le modifiche apportate dal Senato al decreto-legge in discussione, sulla cui conversione in legge preannunzia il voto contrario del suo gruppo.

BRUNO TABACCI (UdC). Nel giudicare condivisibili gli obiettivi del miglioramento dei saldi di finanza pubblica e del pareggio del bilancio entro il 2011, che, tuttavia, appaiono di difficile conseguimento in un contesto economico pesantemente condizionato da prospettive negative, ribadisce le obiezioni di metodo e di merito già sollevate nel corso del precedente esame alla Camera della manovra in discussione. Evidenzia, quindi, gli insorgenti contrasti all'interno della maggioranza, ascrivibili, a suo avviso, ai roboanti, obliqui e irridenti proclami del Presidente del Consiglio, nonché al meccanismo dei tagli lineari, attuati senza un previo lavoro, eminentemente politico, di selezione e di qualificazione delle spese.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel giudicare insufficienti ed inadeguate le modifiche apportate nel corso dell'iter al Senato al testo del provvedimento d'urgenza in discussione, ribadisce la contrarietà al metodo adottato dal Governo che, attraverso un eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza, impedisce un confronto costruttivo in Parlamento su materie cruciali per il Paese. Pur condividendo, quindi, l'obiettivo del risanamento dei conti pubblici, ritiene che questo non possa essere disgiunto da adeguati interventi volti a garantire lo sviluppo del Paese ed il rilancio dei consumi. Rilevata, inoltre, l'eccessiva genericità dei tagli apportati dall'Esecutivo per conseguire una pur condivisibile riduzione della spesa, considerando a tal proposito sbagliati quelli operati al comparto sicurezza e al settore del pubblico impiego, auspica che le importanti riforme previste per il futuro vengano affrontate con un metodo maggiormente improntato al dialogo ed al confronto.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL). Ricordato il complesso degli interventi nei quali si articola l'intera manovra di finanza pubblica, richiama il contenuto di un provvedimento d'urgenza volto a razionalizzare e contenere la spesa pubblica, nonché ad aumentare la competitività delle imprese, il cui calo di produttività è testimoniato dalla diminuzione del gettito IVA. Nel merito, stigmatizza, in particolare, le sostanziali inesattezze affermate nei confronti delle disposizioni relative ai contratti a tempo determinato, segnatamente la presunta lesione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e dei diritti dei cosiddetti precari. Espresso quindi un giudizio estremamente positivo sul decreto-legge in discussione e sull'intera manovra economica predisposta dall'Esecutivo, che impegna lo Stato e gli enti locali nella riduzione del peso della pubblica amministrazione senza aumentare i livelli di imposizione, ringrazia il rappresentante del Governo per il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter del provvedimento.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione al prosieguo della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Nel ricordare la figura e l'opera del Premio Nobel per la letteratura Aleksandr Solzenitsyn, recentemente scomparso, il quale fu testimone attivo della lotta contro l'utopia comunista, invita la Presidenza della Camera ad assumere le opportune iniziative commemorative.

Pag. VI

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Sottolineata la situazione di grave difficoltà derivante dal recente afflusso di immigrati clandestini ed in particolare dall'apertura, in alcune aree della provincia di Agrigento, segnatamente a Sciacca, di centri di accoglienza per rifugiati politici, invita il Governo a farsi carico di tale problematica prevedendo, tra l'altro, una maggiore presenza delle forze dell'ordine nelle aree interessate dal fenomeno. Preannunzia, al riguardo, la presentazione di un atto di sindacato ispettivo.

La seduta, sospesa alle 13,55, è ripresa alle 14,45.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono quarantanove.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Rilevato che non vi sono ulteriori iscritti a parlare che chiedono di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel sottolineare la rapidità dell'esame di una manovra che giudica indispensabile per il Paese, evidenzia la prospettiva triennale di disposizioni volte alla stabilizzazione della finanza pubblica, nonché l'impossibilità di procedere ad una riduzione complessiva del carico fiscale prima di aver conseguito l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2011. Giudicate, quindi, di portata marginale le modifiche introdotte dal Senato al testo del decreto-legge in esame, ritiene che l'impianto complessivo della manovra economica resti immutato e che i correttivi introdotti siano finalizzati a chiarire dubbi interpretativi che avrebbero potuto dare adito ad erronee applicazioni di alcune misure. Ricorda, in particolare, che le correzioni apportate all'articolo 20 sono finalizzate a consentire un miglior controllo del flusso delle richieste di erogazione di assegni sociali e che quelle riferite all'articolo 21 consentiranno, tra l'altro, di contenere i costi a carico della finanza pubblica, senza dunque impoverire il cosiddetto Stato sociale. Nel condividere i rilievi mossi dal deputato Tabacci circa la necessità di modificare la normativa sulla contabilità dello Stato, auspica che il lavoro parlamentare possa portare alle opportune migliorie della sessione di bilancio, con riferimento anche alle disposizioni concernenti le spese dei singoli Ministeri, la cui riduzione è funzionale ad una migliore gestione della finanza pubblica. Auspica, infine, la sollecita approvazione del disegno di legge di conversione in esame.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Rilevata l'assenza di comportamenti ostruzionistici da parte dell'opposizione, ritiene che il reiterato ricorso alla questione di fiducia rischia di compromettere l'ordinario andamento dei lavori della Camera. Evidenzia, inoltre, il carattere sostanziale delle modifiche apportate dal Senato, con le quali è stata corretta solo una parte degli errori contenuti nel provvedimento d'urgenza in esame. Ribadisce, infine, l'auspicio che il Ministro dell'economia e delle finanze riferisca alla Camera sulle tematiche concernenti l'Alitalia.

PRESIDENTE. Ricorda che la questione dell'informativa sull'Alitalia potrà essere affrontata nella riunione odierna della Conferenza dei presidenti di gruppo.

BRUNO TABACCI (UdC). Sottolineata l'infondatezza delle motivazioni addotte dal Ministro Vito a sostegno della decisione di porre la questione di fiducia, giudica arrogante l'atteggiamento del Governo, il quale appare peraltro assoggettatoPag. VIIai «poteri forti», con particolare riferimento alla vicenda Alitalia, in relazione alla quale stigmatizza il mancato intervento in aula del Ministro Tremonti.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Censura l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia, che palesa evidenti divergenze esistenti all'interno della maggioranza e della stessa compagine governativa, a fronte dell'eccessiva concentrazione di potere in capo al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'economia e delle finanze.

SIMONE BALDELLI (PdL). Sottolinea che la decisione del Governo di porre la questione di fiducia non lede le prerogative parlamentari ed è rispettosa del proficuo lavoro svolto nelle Commissioni di merito.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è immediatamente convocata per l'organizzazione del seguito del dibattito.

La seduta, sospesa alle 15,20, è ripresa alle 17,15.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica che la Conferenza dei presidenti di gruppo si è testé riunita per definire l'organizzazione del dibattito conseguente alla posizione della questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione n. 1386-B. La votazione per appello nominale avrà inizio alle 15 di domani, con dichiarazioni di voto a partire dalle 14. Successivamente si passerà all'esame degli ordini del giorno. Alle 17,30 avranno luogo le dichiarazioni di voto finale dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto, con ripresa televisiva diretta. Si passerà quindi alla votazione finale del disegno di legge di conversione. Il termine per la presentazione degli ordini del giorno è fissato alle 20 di oggi. Dopo la votazione finale del disegno di legge di conversione, avrà luogo l'esame di due documenti in materia di insindacabilità, nonché la deliberazione sulla proposta di stralcio relativa al disegno di legge collegato in materia economica (A.C. 1441).
Avverte altresì che le Commissioni riprenderanno la propria attività da lunedì 8 settembre e l'Assemblea dalla settimana successiva. L'Aula sarà convocata martedì 16 settembre per lo svolgimento di atti del sindacato ispettivo. Mercoledì 17 settembre avrà luogo la discussione generale congiunta dei disegni di legge di rendiconto e di assestamento ed il seguito dell'esame si svolgerà a partire dal pomeriggio dello stesso giorno, dopo il question time, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di giovedì 18 settembre. Al termine delle votazioni, nella giornata di giovedì avrà luogo lo svolgimento di interpellanze urgenti.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 5 agosto 2008, alle 14.

(Vedi resoconto stenografico pag. 38).

La seduta termina alle 17,20.