XIX LEGISLATURA
Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 504 di giovedì 3 luglio 2025
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO RAMPELLI
La seduta comincia alle 9.30.
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito la deputata Segretaria a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
ANNARITA PATRIARCA, Segretaria, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
(È approvato).
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 106, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta in corso (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).
Nuova articolazione dei lavori dell'Assemblea per la settimana 7-11 luglio 2025.
PRESIDENTE. Comunico che, nell'odierna riunione della Conferenza dei Presidenti di gruppo, è stata convenuta una nuova articolazione dei lavori per la settimana 7-11 luglio 2025.
Il calendario vigente, conseguentemente aggiornato, è pubblicato in calce al resoconto stenografico della seduta odierna.
Sull'ordine dei lavori (ore 9,38).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, la deputata Serracchiani. Ne ha facoltà.
DEBORA SERRACCHIANI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Presidente, interveniamo per chiedere con urgenza un'informativa del Ministro Nordio. Ieri il Ministro Nordio ci ha detto che, finalmente, dopo il decreto-legge Carceri del luglio 2024, era pronto il Piano straordinario per l'edilizia penitenziaria. Bene, abbiamo appreso, pochi minuti fa, che la procura di Milano sta indagando per l'ipotesi di corruzione in un'indagine, in un'inchiesta che riguarda un ingegnere del provveditorato regionale per la Lombardia. Il problema, però, è che pare che questa corruzione sia estesa in tutta Italia, per cui sono in corso in tutta Italia perquisizioni e riguardano proprio l'edilizia penitenziaria.
Ora, poiché il commissario straordinario era stato nominato per abbattere il sovraffollamento e intervenire in modo, appunto, straordinario e immediato, e, a distanza di un anno, non abbiamo nulla, questa notizia ulteriore, gravissima, riteniamo che rallenterà ulteriormente qualunque ipotesi di intervenire sul sovraffollamento attraverso l'edilizia penitenziaria. Pertanto, riteniamo che sia assolutamente urgente che il Ministro Nordio venga in Aula a riferire (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, la deputata Ascari. Ne ha facoltà.
STEFANIA ASCARI (M5S). Grazie, Presidente. Anche noi per richiedere al Ministro Nordio un'informativa urgente, alla luce di quello che abbiamo appreso questa mattina leggendo i giornali, di questa inchiesta che parte dalla Lombardia, ma che in realtà riguarda tutta l'Italia, relativamente all'edilizia penitenziaria.
Il Governo non ha perso occasione per sbandierare investimenti o comunque piani straordinari sull'edilizia. E, poi, emerge questa brutta vicenda dai contorni opachi, la cui indagine si basa su mazzette, gare truccate, turbativa d'asta, falso ideologico e corruzione. Senza contare che oggi le condizioni dei detenuti e delle detenute nelle carceri sono disumane a seguito del sovraffollamento, del caldo soffocante, delle zanzare, dell'aria irrespirabile, degli spazi piccoli, della sporcizia, delle cimici, delle formiche, della commistione tra detenuti psichiatrici, detenuti comuni e detenuti pericolosi, suicidi e, adesso, anche questo, la corruzione, per quanto riguarda l'edilizia. Quindi, chiediamo che immediatamente il Ministro Nordio venga qui, in Aula, a riferire (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sulla stessa materia, il deputato Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI (AVS). Grazie, Presidente. Ancora una volta, ci troviamo qua a commentare un'inchiesta che getta un'ombra pesantissima sulle istituzioni: gare truccate, presunte tangenti e lavori gestiti come se fossero un affare privato. Questa volta a essere coinvolti sono i cantieri edili di uno dei temi più infuocati - e uso apposta queste parole - delle nostre istituzioni.
Non bastano gli appelli, gli appelli dei garanti, gli appelli delle tante ONG, dei parroci, dei vescovi, del Papa - di quello defunto, di Papa Francesco, e neanche del nuovo Pontefice -, non bastano nemmeno gli appelli del Presidente della Repubblica per uscire da questa deriva carcerocentrica che continua, diciamo, a viaggiare su un'idea: quella di fare sempre più carceri, riempirle sempre di più, non trovare mai, mai, lo spazio per mitigare le condizioni di vita di tanta gente… che continuano ad essere nostri concittadini, anche se li trattiamo peggio delle bestie.
E, in tutto questo, non troviamo nemmeno il tempo di discutere con i tanti operatori, con i lavoratori e le lavoratrici di quei luoghi, con chi nel Terzo settore, da tempo, ci dice: guardate che l'unico modo per intervenire sulle carceri è sfollarle, decongestionarle, provare a usare misure alternative, non ingolfarle di ragazzini, magari, ai primi reati - sempre più giovani, dentro queste carceri -, magari per fare dei lavori straordinari, magari per ristrutturarne interi blocchi.
Faccio questa premessa perché queste inchieste sono una vera mazzata per l'opinione pubblica, ma anche per tutte le persone detenute e per tutte le persone che lavorano nelle carceri. Perché, non solo gettano discredito verso le istituzioni, ma fanno comprendere a tutti che c'è qualcosa che non solo non va, ma c'è un ambito davvero oscuro di interessi e di opacità.
Speriamo che Nordio colga questa occasione per venire a riferire in Aula, ma soprattutto per chiudere una stagione, in cui, per troppo tempo, si è pensato che quelle carceri sono affare di pochi. Ecco, invece, sono affari di tutti noi. Perché le condizioni carcerarie, le condizioni di vita di tanti lavoratori e lavoratrici, di tanti detenuti sono affare nostro, sono una questione che investe il Parlamento di un'unicità che va oltre le condizioni di estati infuocate o d'inverno, quando si gelano le tubature.
Presidente, spero che vorrà accogliere l'appello delle opposizioni per riportare questa discussione in Aula (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sempre sull'ordine dei lavori ma su un altro argomento il deputato Enrico Cappelletti. Ne ha facoltà.
ENRICO CAPPELLETTI (M5S). Grazie, Presidente. Io intervengo per chiedere un'informativa urgente del Ministro Pichetto Fratin, anche se l'argomento interessa anche il Ministro Giorgetti. Apprendiamo oggi dell'indagine ARERA, un'indagine relativa agli anni 2023 e 2024. Un'indagine dalla quale emergono dei fatti che definirei inquietanti, ossia che ci sarebbe stato un cartello dei produttori di energia che avrebbe ridotto le forniture per far salire artificiosamente i prezzi in un periodo in cui il nostro Paese era sotto pressione per gli aumenti dovuti a questioni esogene rispetto al costo dell'energia.
Ebbene, da questa pratica sarebbero conseguiti aumenti in bolletta per le famiglie e le imprese per oltre 5 miliardi di euro. In un momento in cui le famiglie e le imprese, queste ultime in particolare, hanno perso, a causa del costo dell'energia, competitività, si sono trasferite in altri Paesi, non più per la questione del costo del denaro, ma per risparmiare dal punto di vista dell'energia, proprio perché sono state messe in ginocchio, insieme a migliaia di famiglie.
Come se non bastasse, anche gli interventi scellerati di questo Governo che ha sbagliato completamente il mix energetico, arrivando ad un costo dell'energia, come quella attuale, elevatissimo, perché abbiamo puntato tutto sull'hub del gas, ma il gas è una delle materie prime più costose (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Se avessimo fatto come la Spagna, avremmo avuto un prodotto interno lordo che sarebbe stato cinque volte quello dell'Italia in questo momento. Guardiamo alla Spagna.
Come se non bastasse, anche la fine del mercato tutelato, anche questo in un momento di crisi energetica. Cosa fa questo Governo? Pone fine al mercato tutelato. Come se non bastassero i troppi oneri di sistema: le tasse che pagano i cittadini, le famiglie e le imprese sulle bollette sono le più alte d'Europa, addirittura il 50 per cento superiore alla Francia. Ebbene, come se non bastasse tutto questo, adesso apprendiamo che ci sarebbe stato addirittura un cartello dei produttori di energia che, nel momento di maggiore crisi, hanno ridotto le loro forniture, per creare un aumento dei costi. Ebbene, se così fosse, sarebbe veramente gravissimo. Per questo motivo, deve venire a riferire il Ministro, il prima possibile, in quest'Aula (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sullo stesso argomento, sempre sull'ordine dei lavori, il deputato Bonelli. Ne ha facoltà.
ANGELO BONELLI (AVS). Grazie, signor Presidente. Per associarci a questa richiesta di informativa, come gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, perché quello che oggi il Fatto Quotidiano ha riportato è un fatto di una gravità inaudita, ovvero che le società energetiche avrebbero, di fatto, alterato il prezzo dell'energia determinando un sovraccosto per le famiglie e le imprese italiane, tra il 2023 e 2024, di 5,3 miliardi di euro. È una notizia grave che non può essere lasciata passare così e cadere nel vuoto. Questa è una notizia che dovrebbe portare il Ministro competente a svolgere un'azione immediata non solo di verifica, ma di coinvolgimento stesso dell'autorità giudiziaria. Perché ci troviamo di fronte, evidentemente, se questa informazione fosse confermata, ad una truffa non solo ai danni dello Stato, ma ai danni delle famiglie e delle imprese italiane.
Noi, come Alleanza Verdi e Sinistra, da tempo denunciamo i sovraccosti energetici e gli extraprofitti che le società hanno realizzato: in 2 anni 70 miliardi di extraprofitti derivanti dall'acquisto e dalla distribuzione del gas nel nostro Paese. Del resto, questo Governo sta costruendo una politica energetica che, invece di affrontare la sfida della crisi climatica globale, continua in un modello energetico che è alla base della crisi climatica.
Ma tornando al punto della richiesta, ritengo necessario e urgente che il Governo venga in Aula e spieghi le informazioni che oggi sono state date dal quotidiano il Fatto Quotidiano, perché sono notizie veramente estremamente gravi, cioè sono stati tolti alle famiglie e alle imprese 5,3 miliardi attraverso un aumento dei prezzi in bolletta, ovvero gonfiando i prezzi in bolletta. Da questo punto di vista noi ci riserviamo anche di coinvolgere l'autorità giudiziaria, perché di fronte a questa truffa è assolutamente inaccettabile da parte del Governo, ma da parte di qualunque parlamentare, rimanere in silenzio (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, il deputato Pandolfo. Ne ha facoltà.
ALBERTO PANDOLFO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo per associarci anche noi, come Partito Democratico, alla richiesta di informativa del Ministro Pichetto Fratin, perché ovviamente la notizia che hanno riportato poc'anzi i colleghi ci lascia con la necessità di un chiarimento da parte del Governo. Oltre alle bollette gonfiate, o presunte tali, ad aggravare i costi della vita degli italiani, così come abbiamo denunciato pochi giorni fa, c'è il costo del caro carburanti, che aggrava, ovviamente, i lavoratori che si devono muovere e i tanti italiani che in queste settimane si devono spostare sulla nostra rete stradale. Quindi, chiediamo con urgenza l'informativa del Ministro in quest'Aula.
PRESIDENTE. Non mi pare ci siano altre richieste di intervento sull'ordine lavori. Pertanto, colleghi, secondo le intese intercorse tra i gruppi, sospendiamo a questo punto la seduta fino alle ore 10, al fine di consentire la conclusione dell'audizione in corso presso il Senato della Repubblica sugli esiti del vertice NATO, in cui sono impegnate le Commissioni riunite esteri e difesa. La seduta è sospesa e riprenderà alle ore 10.
La seduta, sospesa alle 9,53, è ripresa alle 10.
Preavviso di votazioni elettroniche (ore 10).
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di 5 e 10 minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
La seduta, sospesa alle 10,01, è ripresa alle 10,20.
Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1054 – “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane” (Approvato dal Senato) (A.C. 2126-A?) e delle abbinate proposte di legge: Girelli ed altri; Tassinari ed altri (A.C. 699?-1059?).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 2126-A: “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane” e delle abbinate proposte di legge nn. 699?-1059?.
Ricordo che nella seduta di ieri è stato da ultimo approvato l'articolo 6.
(Articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 6 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli identici articoli aggiuntivi 6.01 Grimaldi, 6.02 Quartini, 6.05 Faraone, 6.06 Ruffino e 6.08 Girelli. Ha chiesto di parlare l'onorevole Malavasi. Ne ha facoltà.
ILENIA MALAVASI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo per presentare questo articolo aggiuntivo, che riguarda un tema importante che ha a che fare con la vita dei cittadini che vivono nei territori montani: riguarda i servizi sanitari di montagna. È un articolo che crediamo sia importante e che tutta la politica, che siede in questo Parlamento, dovrebbe sostenere, proprio perché ha l'obiettivo di garantire una pari dignità di accesso a tutti quei servizi che possono migliorare le condizioni di vita e la sostenibilità dei territori montani, non solo per rendere più attrattivo il territorio, ma anche per creare condizioni di migliore agibilità.
È vero che, per quanto riguarda i professionisti della sanità, sono stati previsti alcuni sconti e alcune agevolazioni fiscali per l'acquisto di immobili nei comuni montani compresi nell'elenco; sono azioni positive e propedeutiche a rendere più attrattiva la sanità in montagna e la stessa rete ospedaliera, visto che nei territori montani gli ospedali rimangono un punto di riferimento prezioso per migliorare i servizi ai cittadini.
Certamente, questa non può essere l'unica risposta che diamo a quei territori e a quei cittadini, proprio perché garantire la sostenibilità dei servizi e la qualità della vita per contrastare lo spopolamento, credo che rimanga uno degli obiettivi che questo Parlamento si deve dare, cercando di costruire ogni opportunità, ogni trasversalità, anche politica, se crediamo veramente che la montagna sia una priorità nella tutela e nella garanzia di diritti che dobbiamo a quei cittadini.
In questo caso, ci riferiamo a servizi di base che possono essere essenziali o prioritari proprio per questi comuni, perché, pur avendo i comuni montani, anche messi insieme, un volume di popolazione di gran lunga inferiore a quello ammesso dalla programmazione sanitaria, per fruire di alcuni servizi o di alcune prestazioni, questi comuni devono essere considerati un po' come zone speciali, con la necessità di dare protezione proprio per il disagio quotidiano che spesso devono fronteggiare, anche perché crediamo sia necessario prevedere per queste zone alcune deroghe alle limitazioni imposte dalle leggi di programmazione, anche in materia sanitaria…
PRESIDENTE. Colleghi.
ILENIA MALAVASI (PD-IDP). La ringrazio, perché è molto faticoso parlare così. Dicevo, anche in materia sanitaria, che consentano a tutti i cittadini di scegliere di dimorare in quei territori, siano essi residenti o non, e quindi di fruire dei servizi sanitari e sociosanitari di base accessibili agli altri territori.
Rispetto a questa proposta, facciamo alcuni esempi, che ci tengo a riferire in questa sede: la presenza diurna e notturna di mezzi di soccorso avanzato, considerato che la conformazione geografica, l'assenza di infrastrutture stradali veloci e immediatamente fruibili, in rapporto alla distanza con le reti ospedaliere, con gli ospedali e con i dipartimenti di emergenza-urgenza, richiedono la presenza sui territori di mezzi h24, ma anche la presenza in ogni comune dell'infermiere di comunità, che, in molti territori, hanno già sperimentato con grande soddisfazione, ma che deve essere strutturale e non legata alla volontà di qualche singolo territorio; alcuni servizi che possano facilitare la qualità della vita, a partire dalla distribuzione dei farmaci non solo nelle farmacie ospedaliere, ma anche nelle farmacie territoriali, che rimangono un presidio importante delle politiche sanitarie. Crediamo che questo sia necessario per garantire quella rete territoriale di servizi di base, per sviluppare quella prossimità che fa la differenza, quando, in quei territori, c'è la necessità di aumentare i servizi, facendo nuove reti, mettendo a sistema i medici di medicina generale…
PRESIDENTE. Concluda.
ILENIA MALAVASI (PD-IDP). …gli infermieri di comunità - concludo -, gli specialisti e le farmacie, per avere reti integrate che, grazie al supporto della telemedicina, possano supportare una risposta efficace e puntuale.
Penso che per ricreare un rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni, anche sanitarie, avere una risposta positiva a un articolo così importante, che dà una risposta vera ai bisogni dei cittadini, significherebbe davvero far sentire la politica vicina ai bisogni dei cittadini e attenta alle loro richieste quotidiane.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO (AZ-PER-RE). Grazie, signor Presidente. In questo emendamento racconto cosa succede nei nostri territori montani. I sindaci dei piccoli comuni organizzano i punti prelievo nei locali comunali, utilizzando, come medici prelevatori, neanche i medici, ma infermieri in pensione. Quindi, la pari dignità di accesso ai servizi non è assolutamente garantita, non è neppure lontanamente garantita. Come pure la presenza diurna e notturna di mezzi di soccorso avanzato: non esiste, se non a distanza di molti chilometri.
Le infrastrutture stradali veloci non esistono. In montagna c'è un'abbondanza di strade a senso alternato, ciò vuol dire che ci si scansa a fatica. Provate a pensare, per chi vive in montagna, alla distanza da un dipartimento di emergenza.
Noi per ogni comune chiediamo la presenza di un infermiere di comunità, ma, se non fosse per ogni comune, potremmo immaginarla - signor Presidente, per suo tramite, al Ministro presente in Aula - almeno per ogni unione di comuni, per avere una presenza, un presidio. La consegna dei farmaci non viene fatta dalle farmacie - l'emendamento, che abbiamo presentato sulle farmacie, proprio per cercare di rafforzare il loro ruolo e servizio, non è stato accolto -, ma viene fatta, se viene fatta, da associazioni di volontariato.
Abbiamo richiesto incentivi per le farmacie di montagna. Viene bocciato il nostro emendamento, in cui chiediamo anche prestazioni specialistiche. Quanta disparità c'è tra i cittadini, eppure tutti pagano le tasse: pagano le tasse i cittadini che vivono in città e quelli che vivono in montagna.
Un piccolo inciso, velocemente, lo faccio sulla telemedicina. Se ne parla da tantissimo tempo. Io vorrei capire, noi vorremmo capire, quanti territori in montagna dispongano della telemedicina, che sicuramente potrebbe essere una grande risorsa. Ieri, ho spiegato che chi non viene curato, soprattutto gli anziani in montagna - e mi riferisco ai malati cronici -, diventa un paziente per il pronto soccorso. E quello è un ricovero improprio. Allora, non dobbiamo neppure più lamentarci per i ricoveri impropri, perché vengono generati da questa totale assenza di servizi (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI (AVS). Grazie, Presidente. Ministro, non so se sia un appassionato del genere western, non solo all'italiana, non solo lo spaghetti-western.
Ha presente quando, a un certo punto, in alcuni film, arriva il dentista, che probabilmente nell'immaginario americano era una sorta di guru, e si festeggiava il suo arrivo in quella tale località del lontano West? Ecco, non so se ha presente cosa sta succedendo in Italia, soprattutto nelle nostre regioni del Nord e nelle comunità montane. Si è arrivati - non so se ha notato questo fenomeno - a fare addirittura le feste, cioè i sindaci organizzano delle grandi feste popolari perché finalmente sono arrivati l'infermiere, il medico di base, o il pediatra magari assente da qualche anno.
Dico tutto questo perché c'è un problema che va oltre anche a queste proposte emendative segnalate. Io le ho fatto degli esempi durante la discussione in Commissione: credo che sia venuto il momento di discutere delle scuole di specializzazione, di capire come vincolare alcuni percorsi a dei ruoli che non hanno l'intramoenia, che non hanno la possibilità di ulteriori entrate e sono delle vocazioni. Pensate a tutti gli sforzi che uno studente fa per superare la barriera del numero chiuso, la barriera economica, la barriera del trasferimento in un'altra città. Immaginate di essere, che so, nel Verbano-Cusio-Ossola, a Domodossola, decida lei, oppure in un piccolo comune, Piedimulera, Pieve Vergonte, decida lei, e quella famiglia decide se mandare quel figlio a Torino o a Milano a fare medicina.
Sforzatevi e con un po' di immaginazione pensate a una famiglia che ha investito per 5, 6, 7, 8, 9 o 10 anni nella formazione di quel figlio o di quella figlia. Lo dico così, perché le scuole di specializzazione non sono nemmeno pari al numero dei laureati e questo lo sapete benissimo. Vale per questo provvedimento, ma vale anche per la discussione che lasciamo qua, in Aula, per il futuro: ci sarà un modo per vincolare quelle scuole di specializzazione a un arrivo che può essere nel territorio, magari rafforzando anche economicamente quei percorsi.
In secondo luogo, lo diciamo in questa proposta emendativa, servono infermieri di comunità, serve arrivare lì con più prevenzione, serve avere una rete di emergenza, perché uno può anche dire a un medio comune che non avrà più l'ospedale di una vita, per l'alta complessità, perché non si possono fare interventi d'urgenza, perché il numero delle nascite è troppo basso e che quindi è a rischio la maternità di quelle donne, se non per delle gravidanze che sono, come dire, senza rischi. Uno può anche arrivare a dire tutto questo, ma l'alternativa qual è per continuare a vivere in quei comuni?
A prescindere dal respingimento di questa proposta emendativa, perché ho capito che non cambierete idea, io non ho mica capito che cosa volete mettere in campo sulla sanità di montagna, perché sulle scuole di specializzazione non dite nulla, sull'infermiere di comunità non fate nulla, su come vincolare più pediatri e più medici di base in quei luoghi non avete detto nulla, così come non c'è nulla per i mezzi e per tutto quello che è il futuro, cioè la telemedicina e la diagnostica. Insomma, se volete dare un contributo a questa discussione, non penserete mica di farlo solo con qualche satellite di Elon Musk e qualche discussione sui social? Servono risposte vere e, ahimè, questo provvedimento non ne dà (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI (M5S). Grazie, Presidente. Io credo che, rispetto alla tutela e alla dignità dei cittadini delle zone montane, siano questo e anche quelli a seguire gli emendamenti chiave. È stata fatta un'operazione estremamente discutibile con la stessa autonomia differenziata, con dei divari incredibili tra le regioni del Sud e le regioni del Nord. Le regioni del Sud pagano 4 miliardi e 250 milioni di migrazione sanitaria, divari assolutamente inaccettabili e insostenibili, ma questi divari si manifestano in maniera molto evidente anche nelle aree interne. Ci sono dei divari che generano in maniera inevitabile cittadini di serie A e cittadini di serie B rispetto all'assistenza sanitaria. E non c'è dignità nei confronti dei cittadini quando si fanno queste operazioni che generano disuguaglianze così significative.
Quello che noi abbiamo contestato è anche il fatto che lo stesso decreto Balduzzi consente di avere dei presìdi sanitari di base nelle aree interne, ma in realtà non viene fatto alcun tipo di provvedimento che vada in quella direzione. E per lo più, tutto questo avviene nel contesto di un'economia di scala che viene fatta anche nei confronti della salute per premiare gli ospedali maggiori. È vero, gli ospedali maggiori garantiscono una qualità, un'expertise assolutamente significativa, ma non possiamo lasciare indietro le aree interne. Il decreto Balduzzi lo consentiva e lo consente tutt'oggi. Mi viene in mente l'ospedale derubricato di San Marcello Pistoiese, in Toscana, per esempio.
In questa proposta emendativa, quello che si chiede è che vengano garantiti mezzi di soccorso, l'infermiere di comunità, l'accesso alle prestazioni e ai farmaci, una rete che si realizzi anche nel contesto di eventuali accorpamenti di comuni, un livello di telemedicina efficace. Il fatto che voi vi opponiate alla rivalorizzazione dei territori, che inevitabilmente saranno spopolati ulteriormente, la dice lunga su un decreto che è un decreto fuffa, che non è né più né meno che una bandierina per accontentare i vostri consensi a livello locale, ma nei fatti non producete un bel niente.
Io credo che questa proposta emendativa andrebbe riconsiderata e rivalutata: non è accettabile che semplicemente blindiate la proposta senza prendere in considerazione un livello di maggiore attenzione per dare dignità ai cittadini delle aree interne (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Caramiello. Ne ha facoltà, per un minuto.
ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Grazie, Presidente. La questione del perché si stiano spopolando le aree interne, per suo tramite, la rivolgo ai colleghi. Se stanno chiudendo le scuole, se mancano i servizi di prima necessità, se mancano i poliambulatori, se mancano gli infermieri di comunità, su questo voi dovete chiedervi perché le aree interne, le aree montane, si stiano spopolando sempre di più. Questa è una proposta emendativa di buon senso che chiede proprio di istituire, in questi territori ormai desertificati e depauperati, dei servizi di prima necessità. Quindi, io vi chiedo di rivedere il parere su questa proposta emendativa e votare favorevolmente.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 6.01 Grimaldi, 6.02 Quartini, 6.05 Faraone, 6.06 Ruffino e 6.08 Girelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 1).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 6.09 Quartini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 6.09 Quartini, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 2).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 6.010 Torto. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 6.010 Torto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 3).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 6.012 Torto. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 6.012 Torto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 4).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 6.013 Marianna Ricciardi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 6.013 Marianna Ricciardi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 5).
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 6.015 Zaratti e 6.016 Marino. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 6.015 Zaratti e 6.016 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 6).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 6.017 Girelli. Ha chiesto di parlare il deputato Girelli. Ne ha facoltà.
GIAN ANTONIO GIRELLI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Solo per precisare cosa chiediamo con questo emendamento. Chiediamo di favorire l'aggregazione nelle zone montane tra medici, che credo possa essere una risposta particolarmente efficace in territori caratterizzati da piccoli comuni, molte volte composti da frazioni ancora più piccole, con un numero davvero esiguo di abitanti e su un territorio molto vasto.
Nell'emendamento - in maniera molto concreta - noi chiediamo di favorire questo aspetto introducendo delle norme di natura fiscale che prevedono, per esempio, di considerare queste esperienze come una startup innovativa, con le conseguenti rilevanze fiscali.
La previsione di poter avere degli sgravi per l'assunzione di personale sociosanitario e amministrativo: non dimentichiamo che uno dei grandi temi che riguarda soprattutto il medico di medicina generale - che denunciano costantemente - è il peso della burocrazia sanitaria, che toglie tempo e spazio alla cura da dedicare ai pazienti. Parliamo di credito d'imposta riguardo l'investimento in attrezzature e strumenti: pensiamo al valore della telemedicina in territori come questi che davvero può superare molte difficoltà. Infine, la possibilità per gli enti locali di poter mettere a disposizione degli spazi per esercitare l'attività sanitaria, eludendo la necessità di provvedere a degli affitti, perché, anche in questo caso - torno al ragionamento iniziale -, se i paesi sono molti, e le frazioni ancora di più, voi capite che mettere a disposizione in ogni singola realtà uno spazio perché si possa esercitare quest'attività è di fondamentale importanza.
Ora, tutto questo credo sia di una concretezza estrema, che dà senso al voler dire: vogliamo agire a favore della montagna e garantire servizi ai cittadini che vivono in montagna. Ma, ancora di più - mi verrebbe da dire -, è in linea con quanto più volte dichiarato anche dal Ministro della Salute di voler riorganizzare il servizio sanitario rendendolo più prossimo ai cittadini. Non basta pensare di mettere delle case di comunità, qua e là in territori montani dove, magari, venti chilometri di distanza equivalgono a un'ora e mezza di viaggio che persone di ottant'anni, magari senza un supporto familiare, dovrebbero fare per accedere ai servizi. Significa riuscire a portare i servizi vicino alle persone che ne hanno bisogno. Francamente, avere un parere contrario su un emendamento di questo genere, che individua degli strumenti molto precisi, e, a mio giudizio, particolarmente efficaci, nell'andare incontro a queste necessità, lo trovo del tutto incomprensibile.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 6.017 Girelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 7).
(Articolo 7 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo agli identici emendamenti 7.4 Ruffino, 7.5 Ferrari e 7.1000 Caso.
Ha chiesto di parlare la deputata Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO (AZ-PER-RE). Grazie, signor Presidente. Questo emendamento parla delle scuole di montagna e chiediamo si consenta agli enti locali, oppure alle regioni, una deroga in materia di assegnazione del personale docente. È una strage annuale quella delle soppressioni delle classi e poi, via via, anche dei plessi. Vanno bene anche le pluriclassi, ma è fondamentale la deroga sui numeri perché altrimenti spariranno anche le pluriclassi.
Ci sono dei comuni, ne cito uno, in Piemonte, Ceresole Reale, che pur di mantenere aperta la propria scuola si paga i docenti, un gesto coraggioso, un segnale da parte di un territorio che non accetta di essere soppresso, esattamente come le classi. I nostri emendamenti sono frutto di una profonda conoscenza dei territori e anche del disagio delle popolazioni. Chiediamoci che cos'è la montagna senza i servizi, come si garantisce la crescita armonica dei nostri ragazzi e com'è presente lo Stato sui territori.
Si parla di promozione della montagna. Allora, io mi chiedo come viene promossa la montagna e come può essere dato l'obiettivo, ai direttori scolastici regionali, di fare delle scelte a saldi invariati. Inevitabilmente c'è qualcuno che soccombe. È il più debole e, in questo caso, è la montagna. Sono certa, signor Presidente, lei mi avrà ascoltato; non credo il resto dell'Aula perché c'è un brusio veramente fastidioso, ma credo non sia un grosso problema, soprattutto perché ci permettiamo di dire, in quest'Aula, con molta serenità, quello che pensiamo (Applausi dei deputati del gruppo Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Caso. Ne ha facoltà.
ANTONIO CASO (M5S). Grazie, Presidente. Anche noi abbiamo questo emendamento che va a intervenire sul comma 2 e poi, di conseguenza, anche sui successivi dell'articolo 7 relativo alle scuole montane. Lo diceva benissimo la collega, noi abbiamo un Governo che, tra le prime cose che si è preoccupato di fare, è di iniziare a tagliare al mondo della scuola. Ha deciso di avviare tra le prime riforme quella del dimensionamento scolastico che ha portato, poi, all'accorpamento di istituzioni scolastiche, alzando il numero minimo di alunni che una scuola debba avere per essere riconosciuta come tale.
Ci si nasconde dietro la scusa del calo demografico, che ci sono meno figli, che ci saranno quindi meno alunni, e, dietro questa scusa, poi, si decide nell'ultimo bilancio di tagliare oltre 6.000 docenti e oltre 4.000 unità del personale ATA. Noi abbiamo fin dal principio provato a contrastare tanto il dimensionamento scolastico, tanto questi tagli, ma anche sottolineando la narrazione portata avanti da questo Governo che si giustifica dicendo di applicare quel che è la riforma del PNRR, ma, in realtà, non è questo. Perché se andiamo a vedere nei documenti, riconosciamo che c'è il calo demografico ma, magari approfittiamone per ridurre gli alunni per classe, per contrastare una volta per tutte il fenomeno delle classi pollaio. Ora, prendiamo questo ragionamento generale, attuabile a tutta la nostra penisola, e immaginiamoci cosa poi va ad accadere nelle comunità montane, in quelle isolane, dove, di fatto, il fenomeno è sempre più acuto, è sempre più evidente.
Allora chiediamoci cosa significano lì tutti questi tagli e questo dimensionamento, in situazioni dove è già difficile comporre le classi, dove bisogna comunque spostarsi per arrivare a una scuola man mano che si sale poi di grado scolastico. Significa, molto probabilmente, che si decide che in determinate comunità montane non ci devono essere scuole, che in determinate comunità non ci deve essere il diritto sacrosanto di studiare.
Insomma, si dice a determinate comunità montane e isolane: “dovete essere ignoranti, voi non avete il diritto allo studio, è bene che, anziché studiare, facciate altro”. E allora con questo emendamento noi andiamo a sopprimere e a cercare di evitare che si arrivi alla morte totale delle scuole su questi territori. Insomma, sappiate benissimo, dovete avere la piena consapevolezza e responsabilità di quel che state facendo. Quindi, quando qualcuno, giustamente, vi verrà a chiedere perché il proprio figlio o la propria figlia avranno un'estrema difficoltà a poter usufruire del sacrosanto diritto allo studio, voi spiegategli che qui avete portato questo disegno di legge e avete votato questo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, il deputato Caramiello. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Grazie, Presidente. Anche in questo caso c'è un problema molto serio, nei comuni montani, nelle aree interne: purtroppo, ci sono tante infrastrutture presenti, quindi scuole, ma non ci sono più bambini per un calo demografico e i pochi bambini che ci sono sono costretti, insieme ai genitori, a fare chilometri per andare in altre scuole in comuni limitrofi.
Quindi, questo emendamento di buonsenso, come tutto l'articolo, serve proprio a derogare e a fare in modo che, anche con meno bambini, si possano formare scuole e a fare in modo, poi, che i dirigenti scolastici possano anche andare in quei territori. Ma se non li incentiviamo e se chiudiamo le scuole, è un problema molto serio, perché queste famiglie poi sono costrette ad accompagnare i bambini in altri comuni, perché nelle loro città, ormai, nonostante ci siano le infrastrutture, non ci sono più le classi in quelle scuole (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. La deputata Carmina sottoscrive gli emendamenti in esame.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 7.4 Ruffino, 7.5 Ferrari e 7.1000 Caso, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 8).
Passiamo all'emendamento 7.7 Ferrari. Ha chiesto di parlare la deputata Ferrari. Ne ha facoltà.
SARA FERRARI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Anche questo emendamento va nella direzione dei precedenti che avete appena bocciato, e cioè quella di rendere evidente che, se davvero è autentico il desiderio di contrastare lo spopolamento della montagna, sostenendo i progetti di vita delle persone e quindi delle famiglie in montagna, non si può prescindere dall'offerta di un servizio all'infanzia e di servizi scolastici che consentano effettivamente, poi, l'esercizio di questo diritto-dovere.
Abbiamo una controtendenza allo spopolamento che è data da giovani donne e uomini che si recano in montagna a cercare una prospettiva di vita nuova, spesso riabitando le case dei nonni, spesso prendendo in affitto, ma anche comprando appezzamenti di terreno. Sono scelte di vita che consentono anche lo svolgimento di attività professionali che oggi si svolgono da remoto. E noi non possiamo non agevolare, se siamo coerenti con gli obiettivi di questa legge, queste scelte di vita. Agevolarle significa, per l'appunto, permettere a questi giovani anche di aumentare il tasso di natalità di questo Paese, che sappiamo essere uno dei più grossi problemi di questo Paese; significa che, quando queste persone fanno questa scelta, devono sapere che poi, in quei luoghi, trovano anche la possibilità che i propri figli vadano, giustamente, a scuola.
Questo non può avvenire, lo dicono i dati, lo dice la consistenza della presenza in montagna delle persone: non possiamo adottare gli stessi criteri di composizione delle classi e di assegnazione dei dirigenti scolastici e del personale che adottiamo nelle città metropolitane. È assolutamente ovvio che questo non sia possibile. Quindi, solo l'accettazione di questo principio di deroga può rendere effettivo l'obiettivo che abbiamo, altrimenti ce la stiamo per l'ennesima volta raccontando, anzi state cercando di raccontarla ai cittadini e alle cittadine italiane, soprattutto a quelli che, magari, la scelta di vivere in montagna, l'hanno già fatta.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.7 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 9).
Passiamo all'emendamento 7.8 Curti. Ha chiesto di parlare l'onorevole Curti. Ne ha facoltà.
AUGUSTO CURTI (PD-IDP). Grazie, Presidente. La bocciatura di questo emendamento in realtà fa emergere, a mio avviso, una verità chiara e innegabile: la verità di quanto questo provvedimento sia lontano dai territori e dalle esigenze di quei territori montani. Ma fa emergere anche con chiarezza un'altra verità, e cioè quanto a questo Governo delle aree interne, in realtà, non interessi assolutamente nulla.
Dico questo perché questo emendamento - così come quelli precedenti che sono stati illustrati - interviene su un tassello fondamentale per le aree montane, ossia la qualità dell'istruzione. Con questo emendamento noi chiediamo che venga concessa una deroga sia per il numero minimo delle classi, ma anche in termini di numero di personale e di organico a disposizione per le scuole delle aree interne. Dico questo anche ricordando come, con un vostro provvedimento, con un provvedimento di questo Governo, sia stato ridotto di oltre 5.600 unità il personale docente e di oltre 2.100 unità il personale amministrativo.
Ora, io credo che in quest'Aula tutti noi vogliamo contribuire a una legge che salvaguardi la montagna, ma quando si bocciano emendamenti come questi, che rappresentano di fatto la base minima su cui partire per una legge per la montagna, allora è evidente come questa maggioranza stia prendendo in giro quelle comunità montane. E questo non lo possiamo permettere, perché credo che chi, come me, vive in quei territori da 47 anni, abbia il dovere di collaborare a una proposta di legge a favore delle aree montane, a prescindere dal colore politico del Governo che presenti la proposta. Ma, nello stesso tempo, devo dire che non sarò mai complice dell'ennesimo schiaffo e della presa in giro che, per l'ennesima volta, questo Governo sta dando a chi, ogni giorno, vive e resiste in quei territori (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.8 Curti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 10).
Passiamo all'emendamento 7.6 Grimaldi. Ha chiesto di parlare la deputata Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Grazie, Presidente. Con questo emendamento chiediamo di rendere effettiva la misura che prevede il tentativo di salvare le scuole delle aree montane, rendendola non solo una bandierina per una propaganda, ma una misura finanziata, attuabile ed estensibile, anche più in generale, alle aree interne. Questo nostro emendamento interviene esattamente sul punto delle risorse, perché, come spesso accade in quest'Aula, anche questa legge prevede di realizzare delle misure a costo zero, senza spiegare come sia possibile.
Noi, invece, vi chiediamo di stanziare le risorse necessarie, ponendo una deroga a quanto stabilito dalla legge di bilancio. Lo facciamo perché riteniamo molto gravi le affermazioni del Ministro Giorgetti in merito alle risorse destinate all'istruzione. Giorgetti, circa 10 giorni fa, ha dichiarato che, essendoci un macroscopico fenomeno di denatalità, diminuendo il numero dei bambini, allora è giusto immaginare che ci sia una riduzione della spesa per l'istruzione. Se si analizzano queste affermazioni e le si proiettano sulle scuole di montagna, sulle scuole delle aree interne, sulle scuole di quei territori che sono soggetti a spopolamento, le affermazioni del Ministro Giorgetti si trasformano automaticamente in una condanna a morte per centinaia e centinaia di scuole (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). Una condanna a morte! Se non ci sono le risorse, se non ci sono gli insegnanti, se non ci sono le mense, se non c'è il trasporto scolastico, se non c'è spesa per tenere aperte quelle scuole, quelle scuole chiuderanno.
Allora, visto che l'idea di ridurre le spese per l'istruzione è evidentemente legata alla necessità di trovare risorse da inserire nella programmazione che nel tempo ci porterà a spendere il 5 per cento del PIL in armamenti, credo che noi dobbiamo spiegare bene al Paese che cosa sta accadendo: sta accadendo che di fatto si mette in campo una linea politica che porta alla chiusura di molti plessi, al ridimensionamento anche delle autonomie scolastiche, che porterà tanti bambini a dover fare chilometri e chilometri con i pulmini per raggiungere la scuola più vicina, rendendo più difficile la loro vita quotidiana e anche il processo di apprendimento, per spostare le risorse sull'acquisto di armamenti, di strumenti offensivi, di strumenti di difesa, di cui in questo momento abbiamo - almeno, a nostro avviso - un dubbio bisogno, visto che dovremmo invece puntare sulle politiche che servono a imporre la pace attraverso la diplomazia e il diritto internazionale.
Tutto questo è molto grave. Vi chiediamo di votare questo emendamento per invertire la rotta. Non è vero che dove ci sono meno bambini devono esserci meno scuole e devono esserci meno insegnanti. Alla diminuzione dei bambini può corrispondere un percorso di potenziamento della qualità dei percorsi scolastici. Basta classi pollaio in tanti luoghi d'Italia.
Facciamo classi più piccole, tuteliamo le scuole di montagna, tuteliamo le scuole delle aree interne e, finalmente, dopo la sciagura rappresentata dagli effetti che la legge Gelmini ha avuto sul corpo scolastico e, in generale, sulla qualità dei percorsi di istruzione, così facendo potremo riprendere la strada della costruzione di una scuola in cui si insegna con passione, con attenzione al benessere degli studenti e, anche, con attenzione al benessere dei territori, perché un territorio che non ha scuole, che non ha classi, che non ha la possibilità di tenere lì i propri bambini è un territorio automaticamente condannato a uno spopolamento irreversibile (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.6 Grimaldi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 11).
Passiamo all'emendamento 7.10 Ferrari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.10 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 12).
Passiamo all'emendamento 7.11 Carmina. Ha chiesto di parlare la deputata Orrico. Ne ha facoltà.
IDA CARMINA (M5S). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, io mi permetto di insistere…
PRESIDENTE. La collega Carmina, allora. L'avevo citata, ma lei non ha fatto cenno e, invece, si era manifestata la sua collega. Comunque prego, parli. Le lascio la parola. Quindi va benissimo, è del suo stesso gruppo.
IDA CARMINA (M5S). Mi permetto di insistere sull'accoglimento di questo emendamento, che è nella logica di vero contrasto allo spopolamento delle zone montane, perché questo Governo e questa maggioranza hanno assentito all'erogazione di un bonus per la natalità per i comuni sotto i 5.000 abitanti, come se la possibilità di evitare lo spopolamento fosse legata alla capacità procreativa delle donne. Ma se poi questi bambini e queste donne non hanno la possibilità di godere dei servizi, a partire dagli asili e dai servizi scolastici e se non si deroga alle regole del dimensionamento scolastico e alle regole del numero minimo di bambini per classe, sicuramente non si avrà un contrasto efficace alla logica dello spopolamento. Quello dei servizi è il nodo centrale e lì si deve operare. Volevo dire solo questo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, la deputata Orrico. Ne ha facoltà per un minuto.
ANNA LAURA ORRICO (M5S). Sì, Presidente. Intervengo per chiedere di sottoscrivere l'emendamento a prima firma della collega e anche per porre un quesito a quest'Aula, e quindi per il suo tramite, al Ministro Calderoli. Sinceramente, mi sembra paradossale oggi discutere di un disegno di legge per valorizzare le aree montane e favorire il loro ripopolamento - anche attraverso questo emendamento, che purtroppo già sappiamo verrà bocciato - quando questo Governo ha scritto a chiare lettere nel Piano strategico per le aree interne che le aree interne del nostro Paese sono inesorabilmente destinate a morire. C'è una contraddizione rispetto all'azione di questo Governo. Nelle contraddizioni, purtroppo, questo Governo non si smentisce mai, perché fa solo propaganda (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. La collega L'Abbate e la collega Orrico sottoscrivono l'emendamento. Ha chiesto di parlare, sempre a titolo personale, il deputato Caramiello. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Grazie, Presidente. Questo emendamento di buonsenso è proprio per contenere - come diceva anche la collega Orrico - lo spopolamento, che ancora continua nelle aree interne e ha proprio l'obiettivo di evitare la dispersione scolastica. Quindi, sono inconcepibili e sono politicamente inaccettabili il parere contrario su questo emendamento e, sicuramente, il voto contrario da parte della maggioranza. Quindi vi chiedo di ripensarci, perché il tema delle aree interne va affrontato a 360° e la questione della dispersione scolastica in quelle zone, in quelle aree, è molto importante (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.11 Carmina, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 13).
Passiamo all'emendamento 7.19 Sottanelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.19 Sottanelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 14).
Passiamo all'emendamento 7.20 Ruffino. Ha chiesto di parlare la deputata Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO (AZ-PER-RE). Grazie, signor Presidente. Intervengo molto brevemente. Chiediamo il tempo pieno e l'attività di doposcuola nelle zone montane. È un tema su cui siamo particolarmente sensibili. Per noi sarebbe importante e fondamentale avere il tempo pieno in ogni comune e in ogni regione. A questo punto, in subordine, chiederemmo almeno di attivarlo nelle zone non montane; sarebbe già un passo avanti e un servizio in più.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.20 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 15).
Passiamo all'emendamento 7.22 Ferrari. Ha chiesto di parlare la deputata Ferrari. Ne ha facoltà.
SARA FERRARI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo emendamento destina 10 milioni del Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa alle scuole di montagna per la definizione della relativa indennità di sede disagiata al personale assunto a tempo indeterminato e determinato, in luogo del punteggio aggiuntivo nelle graduatorie. Perché abbiamo bisogno di finanziare con certezza e, in questo caso, aumentare il finanziamento del Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa? Perché non è solo il progetto di vita del docente che ottiene un riconoscimento di punteggio nelle sue graduatorie quello che può servire a portare docenti nelle scuole di montagna. Infatti, questi docenti, se non hanno un progetto di vita assistito, accompagnato, una volta finito il periodo di obbligo per ottenere questo finanziamento ulteriore, tornano da dove sono venuti, e, quindi, c'è un turnover continuo di insegnanti nelle scuole di montagna.
Se noi, invece, aumentiamo il Fondo, sono le scuole che diventano luoghi attrattivi, possono redistribuire maggiori supporti, maggiore indennità relativa alla sede disagiata e aiutare effettivamente questi docenti a costruirsi un progetto di vita anche in quei territori, dove spesso - non spesso, a volte - la vita è più cara, perché vi ricordo che alcuni di questi posti di montagna sono anche località turistiche e, quindi, l'offerta che viene garantita ai bambini che vivono lì è un'offerta discontinua di aiuto. Invece, nelle zone più fragili e disagiate la qualità della vita è più difficile e quindi i docenti, una volta ottenuto il loro vantaggio dal punteggio, abbandonano queste scuole, abbandonano bambini che in età prescolare o in età della scuola primaria si affezionano a questi docenti. Ciò significa, secondo la pedagogia, la mancanza di continuità educativa e didattica con metodologie diverse e anche attraverso figure di riferimento che continuano a cambiare. Allora, siamo convinti che i bambini e le bambine abbiano, invece, diritto ad avere punti di riferimento solidi e a una scuola di serie A, come quella delle città e non debbano accontentarsi di questo continuo cambio di persone di riferimento.
Ecco, l'incentivo finanziario potrebbe garantire a quelle scuole un elemento di attrattività sicuramente più forte che non il semplice aumento di punteggio per il singolo insegnante su base individuale, che ha un suo progetto di vita, che, però, a quel punto, prescinde dalla scuola e dal luogo nel quale vogliamo che sia, invece, garantita questa qualità di servizio.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.22 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 16).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.25 Sottanelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 17).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.27 Sottanelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 18).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 7.29 Marino e 7.30 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 19).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.31 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 20).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.32 Grimaldi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 21).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.33 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 22).
Passiamo all'articolo 7. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 23).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 7.03 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 24).
(Articolo 8 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 8.1 Ferrari. Ha chiesto di parlare la deputata Ferrari. Ne ha facoltà.
SARA FERRARI (PD-IDP). Grazie, Presidente. In questo caso, parliamo di risorse ai comuni per i servizi di asili nido. I servizi all'infanzia sono strumenti che tutti noi conosciamo come leve per l'incremento della natalità che, come dicevamo prima, è uno dei più grandi problemi che affligge questo Paese oggi e, in prospettiva, questa situazione andrà aggravandosi. Ebbene, se, come dicevo prima, vogliamo che giovani coppie, che giovani individui, che oggi, in controtendenza, stando andando a vivere in montagna, possano costruire un proprio progetto di vita, dobbiamo fargli sapere che lì troveranno la possibilità dei servizi per i propri figli. Ebbene, oggi in questo Paese…
PRESIDENTE. Colleghi.
SARA FERRARI (PD-IDP). …il servizio di asilo nido - grazie, Presidente - non raggiunge ancora il 33 per cento che era stato stabilito su base europea. Sono solo 11 le regioni che superano questa percentuale e il Paese si attesta, come media, al 30 per cento, con differenze macroscopiche soprattutto tra il Nord e il Sud del Paese, ma anche rispetto alle aree interne. Quindi, abbiamo bisogno di garantire questo tipo di servizi per le famiglie e per i bambini. Perché la regione Trentino-Alto Adige oggi è la regione che ha la natalità più alta di questo Paese? Perché ci sono servizi per l'infanzia, servizi per le famiglie che da anni garantiscono una pluralità di offerta formativa che si dispiega su un territorio che ha moltissimi piccoli comuni, spesso in condizione di montagna, in una collocazione, dal punto di vista orografico, non semplice.
E quindi dispiega una serie di opportunità che non sono nemmeno il classico asilo nido del comune, ma servizi socioeducativi per l'infanzia di vario genere, come le Tagesmutter: si tratta di servizi su piccoli gruppi di bambini, originariamente forniti da una mamma (per l'appunto lei stessa) che oggi si sono ampliati a modalità diverse, anche con strutture fuori dalla famiglia, ma che rispondono esattamente alle esigenze che hanno le famiglie di montagna, le quali sono numericamente meno numerose e, dunque, hanno un bisogno che difficilmente viene soddisfatto in termini di sostenibilità dal comune. Negli anni quindi sono state individuate risposte specifiche che consentono alle famiglie di avere un progetto di vita, un progetto di genitorialità che viene supportato da tutta una serie di servizi, non di bonus, ma di servizi perché solo i servizi hanno una continuità e un carattere strutturale che permette alle persone e alle famiglie di ragionare in termini di progettualità.
Vi ricordo che una risoluzione del Consiglio d'Europa del febbraio 2021 pone l'obiettivo dei servizi di asilo nido e per l'infanzia, in Europa, al 96 per cento nella fascia 3-5 anni, in prospettiva al 2030. Non so come questo Paese potrà raggiungere questo risultato: quando abbiamo l'occasione di passaggi come quello di oggi, in realtà, lo promettiamo ma poi non ci mettiamo i soldi e, quindi, tutto quello che stiamo dicendo non si potrà fare.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.1 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 25).
Passiamo all'emendamento 8.2 Gadda. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.2 Gadda, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 26).
Passiamo all'emendamento 8.3 Ferrari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.3 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 27).
Passiamo all'articolo 8. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 28).
(Articolo 9 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 9. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 29).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 9.02 Marino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 9.02 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 30).
(Articolo 10 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo agli identici emendamenti 10.1. Ruffino, 10.2. Grimaldi e 10.3. Ferrari. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 10.1. Ruffino, 10.2. Grimaldi e 10.3. Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 31).
Passiamo all'emendamento 10.4 Bonelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.4 Bonelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 32).
Passiamo all'emendamento 10.5 Grimaldi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.5 Grimaldi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 33).
Passiamo all'emendamento 10.6 Ferrari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.6 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 34).
Passiamo all'emendamento 10.7 Ferrari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.7 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 35).
Passiamo all'emendamento 10.8 Grimaldi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.8 Grimaldi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 36).
Passiamo all'articolo 10. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 37).
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 10.01 Grimaldi e 10.02 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 10.01 Grimaldi e 10.02 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 38).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 10.03 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 10.3 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 39).
(Articolo 11 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 11.1001 Roggiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.1001 Roggiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 40).
Passiamo all'emendamento 11.1000 Roggiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.1000 Roggiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 41).
Passiamo agli identici emendamenti 11.14 Faraone e 11.18 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 11.14 Faraone e 11.18 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 42).
Passiamo all'emendamento 11.19 Roggiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.19 Roggiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 43).
Passiamo all'emendamento 11.21 Iaria. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.21 Iaria, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 44).
Passiamo all'emendamento 11.22 Iaria. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.22 Iaria, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 45).
Passiamo all'articolo 11. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 46).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 11.02 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 11.02 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 47).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 11.03 Sarracino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 11.03 Sarracino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 48).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 11.04 Iaria. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 11.04 Iaria, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 49).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 11.05 Raffa. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 11.05 Raffa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 50).
Passiamo all'articolo aggiuntivo emendamento 11.06 Carmina. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 11.06 Carmina, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 51).
Passiamo all'articolo aggiuntivo emendamento 11.07 Carmina. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 11.07 Carmina, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 52).
(Articolo 12 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 12.2 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.2 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 53).
Passiamo alla votazione dell'emendamento 12.7 Vaccari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.7 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 54).
Passiamo alla votazione dell'emendamento 12.8 Iaria. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.8 Iaria, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 55).
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti 12.11 Faraone, 12.12 Ruffino, 12.13 Caramiello e 12.14 Vaccari. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 12.11 Faraone, 12.12 Ruffino, 12.13 Caramiello e 12.14 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 56).
Passiamo all'emendamento 12.16 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.16 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 57).
Passiamo all'emendamento 12.17 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.17 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 58).
Passiamo all'articolo 12. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 59).
(Articolo 13 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 13.1 Bonelli. Ha chiesto di parlare il deputato Dori. Ne ha facoltà.
DEVIS DORI (AVS). Grazie, Presidente. Con questo articolo il Governo e la maggioranza toccano uno dei punti più bassi di questo provvedimento, e dire che di punti bassi ce ne sono. Qui c'è un vero e proprio accanimento nei confronti del lupo, della specie canis lupus, ed è il motivo per il quale, come Alleanza Verdi e Sinistra, non proponiamo neanche una riformulazione, un correttivo di questo articolo, ma la totale soppressione. Davvero il Governo e la maggioranza non vedono l'ora, addirittura, di superare l'errore già commesso, qualche settimana fa, dall'Unione europea con il declassamento della specie da rigorosamente protetta a protetta.
Quindi, ci si vuole già portare avanti con questo provvedimento, in modo tale che, quando effettivamente ci sarà il correttivo alla direttiva Habitat a livello europeo, la legislazione italiana sarà già pronta, così ci si potrà immediatamente accanire nei confronti del lupo. Invece, questa è davvero una soluzione assolutamente antiscientifica, perché non è con gli abbattimenti che si risolve la questione. La soluzione è chiaramente quella della prevenzione, di una vera e propria convivenza senza pericolo per l'uomo. Quindi, in linea con la scienza, le soluzioni ci sono.
Io devo dire e devo riscontrare che, anche con questa scelta, la maggioranza non fa altro che rilevare la propria ipocrisia, quando, da un lato, approva e sbandiera il DDL Brambilla - oggi legge, entrata in vigore proprio da poco -, quindi per la tutela degli animali, e, dall'altro lato, l'ipocrisia che troviamo all'interno di questo articolo nei confronti del lupo. Perché? Perché si svela effettivamente l'intendimento della maggioranza, anche a livello culturale, ossia: esistono animali di serie A e animali di serie B. Per la maggioranza esiste una tutela particolare solo per gli animali d'affezione. Fa nulla se abbiamo anche modificato con quella legge Brambilla il Titolo IX-bis del codice penale, laddove riconosciamo gli animali come esseri senzienti, come oggetto di tutela in quanto davvero esseri viventi, senzienti, e non soltanto nella misura in cui l'uomo ha un sentimento per quegli animali.
Qui si svela tutta l'ipocrisia dei princìpi gettati lì, che, però, condividiamo laddove, ad esempio, si cambia il Titolo IX-bis del codice penale. Qui, invece, la dimostrazione del fatto che era semplicemente uno spot. Da questo punto di vista, lo riteniamo un errore gravissimo e, come è solito, uno strizzare l'occhio ai cacciatori (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Avverto che il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un tempo aggiuntivo pari a un terzo rispetto al tempo originariamente assegnato al gruppo medesimo dal contingentamento.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.1 Bonelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 60).
Passiamo all'emendamento 13.5 Simiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.5 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 61).
Passiamo all'emendamento 13.7 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.7 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 62).
Passiamo all'emendamento 13.8 Sergio Costa. Ha chiesto di parlare il deputato Ferrara. Ne ha facoltà.
ANTONIO FERRARA (M5S). Signor Presidente, onorevoli colleghi, la discussione su questo emendamento al disegno di legge n. 2126? rappresenta un'occasione non solo per entrare nel merito tecnico della disciplina degli ecosistemi montani, ma anche per chiamare quest'Aula, una volta per tutte, a un atto di verità.
Mi sia consentito, fin da subito, il paragone semplice, quasi casalingo. Ciò che vogliamo in questo comma, così come formulato, non è altro che una classica insalata marcia, una pietanza il cui odore vecchio - per quanto si cerchi di aggiustare, restando lì a togliere foglie annerite e a coprire con qualche condimento - continua a rimanere. Inesorabile, non solo poco appetibile, ma anche dannosa per chi avesse l'ardire di consumarla.
La norma che si chiede di sopprimere è, infatti, un tipico esempio di quanto la stratificazione di burocrazia, i rimandi e i richiami a decreti annuali possano trasformare un principio sacrosanto, la tutela della biodiversità e degli ecosistemi montani, in una tela di Penelope che non finisce mai.
Nel testo, lo Stato, le regioni e le province autonome, una molteplicità di Ministeri e Conferenze, vengono chiamati apparentemente a collaborare per una gestione integrata. In realtà, la moltiplicazione dei soggetti coinvolti e la previsione di aggiornamenti, deroghe e consultazioni annuali, non fa che deresponsabilizzare e annacquare ogni scelta realmente efficace.
È il classico “tutti sono colpevoli, nessun colpevole”. Un labirinto normativo nel quale, ancora una volta, la responsabilità politica viene abilmente elusa. Non si tratta solo di stile legislativo, questa impostazione ha infatti delle conseguenze molto concrete.
Mentre l'Europa ci chiede trasparenza e coraggio nelle politiche di conservazione, mentre la nostra Costituzione, riformata, impone tutela degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni, la soluzione che si prospetta è quella dei piccoli aggiustamenti, delle deroghe annuali, dei decreti ad hoc, dei tassi di prelievo flessibili, dei compromessi al ribasso tra enti che, già troppo spesso, si rimpallano le responsabilità. Un'operazione di maquillage istituzionale, nella speranza che l'apparenza basti a convincere qualcuno che la sostanza sia salva.
Ma il punto, cari colleghi, è che la sostanza qui è completamente marcia, anche se la metafora dell'insalata vi sembrasse troppo forte, lasciate che la realtà vi venga incontro, con esempi ancora più evidenti. Pensiamo al caso della gestione dei grandi carnivori e, in particolare, a quello degli orsi. In Trentino-Alto Adige abbiamo un tema su cui la cronaca purtroppo ha già ampiamente dimostrato la distanza tra principi e prassi amministrativa. Non posso non richiamare in questa sede, il recente episodio dell'abbattimento dell'orso in letargo. Un animale che, in perfetta armonia con la natura, si trovava addormentato nella sua tana, localizzato con estrema precisione grazie al radiocomando del collare GPS, e è stato condannato, senza scampo, da un ordine di abbattimento firmato, in tutta fretta, la sera stessa.
Un atto compiuto con una tale tempestività da non lasciare alcuna possibilità di intervento pubblico, scientifico o giurisdizionale. Una scelta che definire infame e vigliacca non è polemica, ma è semplice cronaca. Chi elimina un animale, addormentato nella sua tana, e lo fa, organizzando tutto affinché nessuno possa nemmeno tentare di fermare quell'atto, non può certo rivendicare il coraggio, né la responsabilità, né la serietà del buon amministratore.
Ed è qui che la metafora dell'insalata marcia diventa perfino benevola. Almeno chi la serve, se è scoperto, ha la dignità di scusarsi e buttarla via; invece, qui, assistiamo a una classe politica e amministrativa che non solo preserva, ma rilancia. Un governatore che si autoincensa nella sua determinazione, quando, in realtà, esibisce solo la forza cieca di chi colpisce i più deboli e lo fa nell'oscurità del silenzio, ben lontano dalla trasparenza che dovrebbe caratterizzare ogni decisione pubblica.
La verità, colleghi, è che questa non è un'amministrazione, non è tutela, non è gestione: è solo rappresentazione plastica di una politica che si gonfia il petto solo quando può schiacciare chi non può difendersi, mentre sui nodi veri - prevenzione, gestione degli habitat, il rispetto delle direttive europee, il coinvolgimento della comunità scientifica - si preferisce la via della deresponsabilizzazione, dell'omertà e delle scorciatoie. A ciò aggiungo proposte emendative peggiorative come il 14.0100 Bruzzone, che tentano di ridurre ulteriormente gli standard di tutela della fauna nei valichi montani, sbandierando un finto decisionismo che nei fatti non è altro che …
PRESIDENTE. Concluda.
ANTONIO FERRARA (M5S). … sudditanza verso le lobby e verso interessi di corto respiro. Allora, onorevoli, non ci si venga a dire che basta cambiare le virgole, inserire una deroga e aggiustare un tasso di prelievo per ridare dignità a un piatto. È ormai evidente che bisogna gettare via questo articolo e andare avanti con quello che è un discorso politico corretto per la nostra società (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.8 Sergio Costa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 63).
Passiamo all'emendamento 13.11 Evi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.11 Evi, con il parere contrario della Commissione e del Governo. Dichiaro aperta la votazione. No, revoco l'indizione della votazione. Ha chiesto di parlare la deputata Evi, prima firmataria dell'emendamento. Ne ha facoltà.
ELEONORA EVI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Tra poco approverete un emendamento terrificante sui valichi montani, facendovi beffa della legge n. 157, delle sentenze e delle norme europee. Tutto per poter sparare agli uccelli migratori e noi voteremo contro. Ora con questo articolo ve la prendete con il lupo. Io vorrei provare a farvi capire che non serve davvero a nulla continuare a costruire dei nemici per poi mostrare che li combattete, perché non si risolve nessun problema in questo modo. Serve ad alimentare la propaganda, questa sì, senza dubbio, ma non certo a risolvere i problemi complessi, perché i problemi complessi non hanno soluzioni semplici e questo modo di fare alimenta solo e soltanto una cultura dell'odio, della sopraffazione, del dominio e della violenza individualista e maschilista. Questo vale anche per la fauna selvatica, per i lupi e per gli orsi, che voi individuate come dei nemici e, quindi, come dei bersagli su cui sparare, accrescendo in questo caso la frustrazione di chi subisce dei danni, la paura nella popolazione, in particolare di chi vive la montagna. State, anche, di fatto, fomentando chi vuol farsi giustizia da sé, come se poi il bracconaggio non fosse già oggi un dannato problema del nostro Paese. Proprio ieri un grave episodio è stato segnalato dal WWF in Calabria: un magnifico esemplare di falco pellegrino, che è uno dei rapaci diurni più maestosi e rari, è stato colpito da una fucilata nelle campagne vibonesi. Ecco perché vogliamo richiamarvi alle soluzioni efficaci e sensate, che esistono, che si basano su attività di prevenzione e informazione e che hanno basi scientifiche. E lo facciamo con questa serie di emendamenti in cui vi ricordiamo, in particolar modo in questo emendamento, che installare dei cassonetti anti-orso, per eliminare l'accesso al cibo da parte di questi meravigliosi animali, è una delle misure prioritarie da dispiegare massicciamente e diffusamente.
Un orso che trova cibo in prossimità dei centri abitati diventa un orso più confidente che si abituerà ad avvicinarsi ai centri abitati: non va bene. Lo sappiamo da quasi un decennio, visto che lo raccomandava il Pacobace già nel 2016, eppure è stata una misura a lungo ignorata. La convivenza deve essere costruita, curata, passo dopo passo, per diffondere una cultura della coesistenza tra esseri viventi, basata su prevenzione e conoscenza. Perché la montagna è casa sia degli esseri umani sia casa degli esseri animali selvatici. Imparare come ci si comporta, ad esempio, quando si incontra un orso è quanto mai importante per una pacifica coesistenza; sapere che urlare, correre e lanciare sassi è pericoloso e controproducente è fondamentale. È altrettanto fondamentale sapere che camminare da soli nei sentieri, in certe zone, in certi periodi dell'anno, perché magari la madre sta accudendo i suoi cuccioli, ci espone ad un rischio maggiore. Eppure, anche su questo fronte, le iniziative delle istituzioni per informare la cittadinanza e i turisti è stata manchevole, quando non assente. Così facendo non tuteliamo la sicurezza di nessuno, né degli animali umani e nemmeno di quelli non umani. Quindi, vi chiedo di votare a favore di questo emendamento (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Avverto che il Partito Democratico ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un tempo aggiuntivo pari a un terzo rispetto al tempo originariamente assegnato al gruppo medesimo dal contingentamento. Ha chiesto di parlare il deputato Ferrara. Ne ha facoltà.
ANTONIO FERRARA (M5S). Prendo un minuto a titolo personale. Praticamente vorrei aggiungere al discorso, per quanto…
PRESIDENTE. Lei è il primo deputato del suo gruppo, quindi ha a disposizione…
ANTONIO FERRARA (M5S). Vabbè, volevo fare un minuto nella realtà…
PRESIDENTE. …più tempo di un minuto.
ANTONIO FERRARA (M5S). …però verrà quello che verrà.
PRESIDENTE. Dovrebbe rallegrarsi.
ANTONIO FERRARA (M5S). Comunque, in ogni caso, quello che volevo dire era riferito agli orsi. In questo caso, noi abbiamo delle situazioni in cui i governatori non sanno gestire il territorio, da una parte, perché parliamo di grandissimi spazi che ci sono, ma alla fine anziché mettere gli orsi nelle zone giuste, dove dovrebbero stare, avere il loro ecosistema, ben lontani dalle persone, questo non viene fatto. Dall'altra parte, abbiamo tutto un discorso di speculazioni immobiliari. Perché, alla fine, non dobbiamo dimenticare neanche il perché vengono eliminati da certe zone, perché dicono: sì, danno fastidio, ma la domanda vera è: perché sono andati a costruire in zone, perché dare ancora ulteriore spazio a queste persone anziché limitare, in questi ambienti naturali, il discorso di speculazione immobiliare?
E poi abbiamo questa situazione di uso della legge spregiudicata, di chi sa di fare sbagliato e lo fa negli orari, nei momenti, nelle ore notturne, per arrivare a colpire chi non ha colpa di essere già sul territorio, di vivere la sua vita con la natura. Quindi, questo sistema non funziona, bisogna tutelare gli animali. Anche perché, alla fine di tutto, gli orsi non sono proprietà dei governatori delle regioni, cioè dovrebbe essere lo stesso Stato a tutelarli, e noi, invece, li diamo in pasto a cacciatori, a chi se li prende, a chi si sente forte, mentre alla fine è semplicemente un grandissimo vigliacco (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, il deputato Caramiello. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Grazie, Presidente. Sappiamo che questa maggioranza ha una fissazione per la caccia. Più volte sono intervenuti sulla legge n. 157 del 1992. Diciamo che dopo sarà contento, per suo tramite, il collega Bruzzone al quale, forse, finalmente, sarà approvato qualcosa in quest'Aula, visto che in Commissione gli abbiamo sempre bloccato tutto. Lupi e orsi: ve la prendete con esseri senzienti, violando la Costituzione e l'articolo 9 (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.11 Evi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 64).
Passiamo all'emendamento 13.12 Simiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.12 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 65).
Passiamo all'emendamento 13.13 Evi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.13 Evi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 66).
Passiamo all'emendamento 13.14 Ferrari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.14 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 67).
Passiamo all'emendamento 13.9 Ilaria Fontana. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.9 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 68).
Passiamo all'emendamento 13.19 Simiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.19 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 69).
Passiamo all'emendamento 13.20 Simiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.20 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 70).
Passiamo all'emendamento 13.21 Caramiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.21 Caramiello, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 71).
Passiamo all'emendamento 13.1000 Schullian. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.1000 Schullian, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 72).
Passiamo all'articolo 13. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13 nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 73).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 13.02 Marino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 13.02 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 74).
(Articolo 14 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 14. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 75).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 14.01000 Bruzzone. C'è una proposta di riformulazione che va adesso illustrata. Prego, relatrice Cattoi, a lei la parola.
VANESSA CATTOI, Relatrice. Grazie, Presidente. Rileggo la proposta di riformulazione. Dopo l'articolo 14 inserire il seguente 14-bis. - (Disposizioni in materia di valichi montani) - 1. Il comma 3 dell'articolo 21 della legge dell'11 febbraio 1992 n. 157 è sostituito dal seguente: “3. Sui valichi montani attraversati dalle rotte di migrazione dell'avifauna in misura rilevante e che, per la loro conformazione orografica caratterizzata da un significativo dislivello tra il punto di valico, sito ad almeno 1.000 metri di quota, e i due contrafforti montuosi vicini, comportano un apprezzabile restringimento lungo un passaggio obbligato delle medesime rotte di migrazione, per una distanza di 1.000 metri dai valichi stessi, individuati sulla base cartografica e con apposite tabelle, con decreto del Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, adottato entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sentiti l'ISPRA e il Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale, sono istituite, ove non già esistenti, zone di protezione speciale, nelle quali l'attività venatoria è consentita nei limiti e nelle condizioni stabiliti dalle regioni, ai sensi dell'articolo 3 del decreto del Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 ottobre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 258 del 6 novembre 2007. Nelle more dell'adozione del decreto, di cui al primo periodo, l'attività venatoria è consentita secondo i principi stabiliti dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 254 del 20 dicembre 2022, nei limiti e alle condizioni suddette sui valichi individuati dalle regioni e vigenti nella stagione venatoria 2023/2024”.
PRESIDENTE. Il Governo?
ROBERTO CALDEROLI, Ministro per gli Affari regionali e le autonomie. Conforme.
PRESIDENTE. Deputato Bruzzone, accetta la riformulazione proposta?
FRANCESCO BRUZZONE (LEGA). Sì.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Zanella. Ne ha facoltà.
LUANA ZANELLA (AVS). Grazie, Presidente. Qual è lo scopo di questo emendamento e di questa riformulazione? Noi ci aspettavamo qualcosa di più e di meglio dal Ministro. In effetti, cosa si fa invece di fatto? Si cerca di salvare la regione Lombardia.
Voi conoscete la storia di Davide e Golia. Davide, in questo caso la LAC, riesce a bloccare l'inadempienza della regione Lombardia che non aveva applicato la normativa nazionale (la legge n. 157 del 1992) e la normativa europea (“Direttiva uccelli”) che impediscono la caccia sui valichi alpini. Ebbene, la LAC riesce ad ottenere una sentenza storica del TAR e riesce addirittura a far commissariare la regione Lombardia.
Addirittura il Consiglio di Stato dà ragione a questa piccola associazione molto autorevole, determinata e combattiva. Adesso, vi è l'emendamento Bruzzone, collega, a cui riconosco l'insistenza in quest'Aula per utilizzare progetti di legge, disegni di legge e tutti gli strumenti a disposizione. Per cosa? Semplicemente per dare ragione a una piccola parte della popolazione, ma fortissima dal punto di vista lobbistico. È insostenibile! E' insopportabile! Nei valichi non si caccia, perché i valichi sono delle rotte per la fauna migratoria (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra). La fauna, l'avifauna migratoria non appartiene ai cacciatori, non appartiene a chi governa la regione lombarda (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
Fa parte del creato! Fa parte dei beni comuni indisponibili. Presidente, fate veramente un esame di coscienza e togliete da questa legge sulla montagna, già così insopportabilmente al di sotto delle aspettative e delle necessità, questo, che è davvero un insulto alla normativa europea, con il rischio di infrazione - un'altra, e poi naturalmente paga sempre lo Stato -, e alla normativa nazionale, con la legge n. 157/1992 - e lo avete detto voi -, confermata dalla sentenza della Corte costituzionale del 2022 (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Cherchi. Ne ha facoltà.
SUSANNA CHERCHI (M5S). Grazie, Presidente. Desidero intervenire su questo emendamento, che, di fatto, vuole cancellare e smantellare la legge n. 157 del 1992 e la tutela dell'avifauna migratrice, in contrasto con la direttiva 2009/147/CE (conosciuta come direttiva Uccelli). Togliendo il divieto, si vuole continuare a favorire le lobby venatorie, perché, in effetti, gli uccelli migratori non votano, mentre i cacciatori (e gli interessi che girano intorno) sì.
Quindi, dopo le gravi forzature infilate già in ben tre provvedimenti, oggi tornano alla carica, con un articolo aggiuntivo a firma Bruzzone. Io non ce l'ho con lui; io ce l'ho, in generale, con i cacciatori. No, perché molte volte sembra che io abbia questa… Perché quando mi incontra mi dice: “buonasera”; abbiamo questo coso strano. Comunque, mi voglio soffermare sulle forzature della maggioranza rispetto alla legge n. 157 del '92.
Prima modifica (lo dico brevemente): è stato approvato un emendamento palesemente inammissibile alla legge di bilancio, quindi la forzatura e la violenza, poiché è di carattere ordinamentale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), non si poteva fare! Il tristemente celebre emendamento Foti alla legge di bilancio 2023.
Seconda modifica: è stato introdotto un articolo per aggirare il regolamento (UE) 2021/57, che vieta, per la tutela della nostra salute - nostra, in generale, per tutti - l'uso del piombo nelle munizioni. Se vi piace il piombo, continuate.
Terza modifica: ancora una volta, con una forzatura procedurale, sempre in legge di bilancio, è stato ulteriormente indebolito l'ambito di tutela della fauna selvatica. Non contenti di questi continui regali al mondo venatorio - sembra quasi che ci sia un demone che li ispiri -, tornano alla carica, con una nuova proposta di modifica peggiorativa di una legge, che, nel titolo, recita: “per la tutela della fauna selvatica”. È bellissimo. In effetti, è il manifesto al Far west venatorio. È una proposta che calpesta la nostra Costituzione, la giurisprudenza della Corte costituzionale, il diritto dell'Unione europea e perfino le più basilari norme di buonsenso! È un attacco frontale alla biodiversità, è una sfida aperta alle sentenze, come quella recentissima del TAR Lombardia, che ribadiscono il divieto assoluto di caccia nei valichi migratori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)! La regione Lombardia ha abusato per anni delle deroghe, riducendo da 475 a 19 i valichi protetti. Una manipolazione politica gravissima, sconfessata anche dal commissario ad acta nominato dal TAR.
Con questo articolo aggiuntivo, a prima firma Bruzzone, si tende a legittimare l'illegalità, come sempre fate voi, trasformando i corridoi ecologici in campi da tiro. Il MoVimento 5 Stelle reputa questo articolo aggiuntivo indegno, perché significa aprire al Far west.
C'è un'assoluta mancanza di consapevolezza, da parte del mondo venatorio - e, purtroppo, di molti eletti nelle istituzioni -, del fatto che l'avifauna migratoria è un patrimonio dell'intera comunità mondiale! Non è vostro! Non è mio, è di tutti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)! È del mondo intero! Tantomeno è un bersaglio per gli amici della doppietta: dovete ricordarvelo.
Non permettetevi di toccare i valichi montani, punti nevralgici delle rotte migratorie dell'avifauna europea! Questo articolo aggiuntivo, se approvato, si porrebbe in palese contrasto con i vincoli derivanti dal diritto dell'Unione europea, con i più recenti indirizzi giurisprudenziali e, non da ultimo, con i fondamentali principi costituzionali in materia ambientale, consolidati a seguito della riforma dell'articolo 9 della nostra Costituzione, che ha sancito il dovere della Repubblica di tutelare l'ambiente - l'ambiente, signori, l'ambiente, che è anche mio e vostro; state prendendo cose che sono anche mie (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)! -, la biodiversità, gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni, cioè dei miei figli, dei miei nipoti, dei vostri figli e dei vostri nipoti! Tutto nasce dalla non applicazione da parte…
PRESIDENTE. Collega…
SUSANNA CHERCHI (M5S). Aspetti un attimo, allora. Ho un minuto (Commenti dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Allora, salto.
La proposta dell'onorevole Bruzzone va esattamente nella direzione opposta rispetto a quanto indicato dalla sentenza del TAR e mira a frammentare la tutela imposta dalla legge statale e dalla Corte costituzionale, reintroducendo margini di discrezionalità o, peggio, interessi venatori in spazi che devono essere assolutamente sottratti alla caccia.
Io voglio soltanto dire un'altra cosa. Allora, dev'essere…
PRESIDENTE. Concluda.
SUSANNA CHERCHI (M5S). Sì, sì. Dev'essere una soddisfazione pazzesca quella di mettersi di nascosto, con i fucili, per trucidare animali stremati dalla fatica, dopo aver percorso migliaia di chilometri di volo. Ma dev'essere una soddisfazione, signori (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!
Credo che non ci sia niente di dignitoso a sparare agli animali che sono così…
PRESIDENTE. Deve concludere, non mi costringa a toglierle la parola.
SUSANNA CHERCHI (M5S). Scusi. Secondo me, sarebbe più dignitoso - e qua ci sono molti maschi alfa, che hanno la prestanza fisica - affrontare un grizzly o un leone, ma ad armi pari (Applausi del gruppo MoVimento 5 Stelle)! Io sono sicura che molti di voi vinceranno, perché avete la prestanza fisica per farlo. Quindi…
PRESIDENTE. La ringrazio, concluda, per favore.
SUSANNA CHERCHI (M5S). …noi siamo contrari a questo articolo aggiuntivo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Applausi ironici dei deputati dei gruppi Fratelli d'Italia, Lega-Salvini Premier, Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE-Centro Popolare).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Girelli. Ne ha facoltà. Ristabiliamo, cortesemente, il silenzio e andiamo avanti con i nostri lavori.
GIAN ANTONIO GIRELLI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Le confesso che trovo particolarmente imbarazzante la presentazione di questo articolo aggiuntivo, oltretutto frutto di una serie di rivisitazioni, per dargli un contorno di rispetto della norma e anche per cercare di contestualizzarlo all'interno di un provvedimento che, con tutta onestà, dovrebbe occuparsi di altro e normare altro.
Dico subito che non mi interessa entrare nel merito del tema della caccia. All'esame del Senato, c'è una proposta di legge, che arriverà anche qui, e in tale occasione avremo modo di discutere sul merito, sul contenuto, sulla legittimità e anche sul tasso di civiltà di quella legge. Faccio solo osservare che abbiamo dedicato e stiamo dedicando tempo ad un tema come questo, quando invece dovremmo preoccuparci di sanità di montagna, di scuole di montagna, di trasporto di montagna, di dissesto idrogeologico, di mantenimento delle persone in montagna (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), di fare insomma quello che serve alla montagna italiana, che purtroppo ogni giorno patisce.
Ora, parlare di questo e dare un rimando soprattutto in territori, come quello della Lombardia, dove vi sono l'incapacità di governo dei processi, i pasticci normativi, la propaganda populista fatta in determinati territori su temi come questi - hanno bisogno di essere sistemati a livello romano -, credo sia una cosa del tutto indecorosa, irriguardosa del compito del Parlamento, chiamato a decidere e a normare la montagna.
Ed è soprattutto per questo che credo che il voto fortemente contrario del Partito Democratico su questo provvedimento abbia un senso. Ma lo dico, soprattutto - tramite lei, Presidente -, a chi vive in montagna: non fatevi prendere in giro, smettetela di farvi prendere in giro da persone che usano quattro temi in maniera demagogica, invece di occuparsi dei vostri problemi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, il deputato Cappelletti. Ne ha facoltà, per un minuto.
ENRICO CAPPELLETTI (M5S). Grazie, Presidente. Un minuto per ribadire l'ovvio, ossia che questo articolo aggiuntivo è l'ennesimo favore alle lobby dei cacciatori e non è il primo, è almeno il quarto. E allora mi chiedo: ma come mai è il quarto in questa legislatura? Come mai c'è tutta questa sensibilità da parte del Governo e delle forze di maggioranza nei confronti delle lobby dei cacciatori? Non è che per caso qualche associazione di cacciatori ha finanziato la campagna elettorale dei partiti di maggioranza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Proteste di deputati del gruppo Fratelli d'Italia)?
Perché in Veneto, l'Associazione cacciatori veneti ha finanziato, ad esempio, il partito di Fratelli d'Italia. E questo va raccontato perché il finanziamento, che è stato un finanziamento lecito, legittimo, di 70.000 euro arriva al partito di Fratelli d'Italia da un'associazione di cacciatori del Veneto che ha riscosso 64.000 euro di finanziamento a fondo perduto dalla regione Veneto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), amministrata da Fratelli d'Italia; una regione, amministrata da Fratelli d'Italia, che dà un finanziamento all'associazione di cacciatori che finanziano il partito e questo è il risultato. Vergognatevi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle - Proteste di deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI (AVS). Grazie, Presidente. Ma che la lobby delle doppiette sia influente è abbastanza chiaro e l'ho detto più volte al Ministro Calderoli…
PRESIDENTE. Chiedo scusa, deputato Grimaldi, ha un minuto.
MARCO GRIMALDI (AVS). Però, se me lo toglie già così…
PRESIDENTE. Guardi, quando io interrompo automaticamente si ferma anche il tempo. La volevo solo avvisare, pensavo di fare una cortesia. Prego, prosegua.
MARCO GRIMALDI (AVS). Dopo il Salva Milano arriva anche il Salva Lombardia, perché voi, invece che aspettare il Consiglio di Stato, che forse potrebbe darvi ragione, avete paura che dia torto alla regione Lombardia, fate un provvedimento per andare contro il TAR, per salvare i vostri amici della regione Lombardia e fare quello che un Parlamento non dovrebbe più fare, ovvero piegarsi alle lobby della caccia e provare a forzare la giurisprudenza per dire: non c'è un altro livello di giudizio, lo sopprimiamo noi questo dubbio.
Ecco, questo è inaccettabile. E fra le tante cose che non dovevate fare c'era sporcare questo provvedimento con un atteggiamento inutile, dannoso, anche contro la giustizia italiana (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra e di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Maraniello…Caramiello. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Presidente, da questa mattina avrà sbagliato il mio cognome almeno tre volte. Giusto per ribadire e ripetere…
PRESIDENTE. No, adesso l'ho detto giusto. Può capitare, comunque l'ho detto giusto.
ALESSANDRO CARAMIELLO (M5S). Quello che sta succedendo in quest'Aula per questo emendamento è una cosa vergognosa. Avete provato in tutti i modi, anche in Commissione agricoltura, a modificare più volte la legge n. 157 del 1992: prima con un emendamento Foti nella prima legge di bilancio, poi in altri provvedimenti.
Oggi parliamo delle problematiche che ci sono nei valichi montani e, praticamente, l'emendamento Bruzzone cosa fa? Apre la caccia nei valichi montani, norma palesemente incostituzionale e quindi veramente non si capisce. E il dispiacere più grande è che non vedo parlamentari di maggioranza come il collega Rizzetto - per suo tramite - o la collega Brambilla o la collega Rita Dalla Chiesa, che si sono sempre professati grandi animalisti. Ma io oggi qui non li vedo in Aula (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) a difendere, invece, tutti gli esseri senzienti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Orrico. Ne ha facoltà (Si odono suoni che riproducono il verso di uccelli - Proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)…Non ho capito bene che cosa stia accadendo. Deputata Orrico, lei prende la parola, noi intanto indaghiamo per capire…
Ha chiesto di parlare il deputato Ricciardi per un richiamo al Regolamento. Ne ha facoltà.
RICCARDO RICCIARDI (M5S). Sì, articolo 8 e seguenti. Presidente, ma è possibile che, mentre si fa una discussione sul tema degli animali, sul tema della caccia, sentiamo, in maniera canzonatoria, dei suoni registrati di richiami per gli uccelli, che si usano come richiami per gli uccelli per cacciare, ad alto volume, in quest'Aula, mentre si fa una discussione del genere? Ma a lei sembra un comportamento dignitoso? Dignitoso (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)?
PRESIDENTE. Assolutamente no.
RICCARDO RICCIARDI (M5S). Ecco, allora le chiederei, per favore, di fare un richiamo, perché…Presidente, ma continua a ridere!
Per il suo tramite, un collega presidente di gruppo che ride, mentre io sto facendo questo intervento, è ancora di più indegno. Perdonatemi! Perdonatemi perché, se non avete questo tipo di sensibilità, mi dispiace per voi ma c'è una parte politica che ha questa sensibilità nei confronti degli animali, degli esseri viventi e della natura (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra), perché li ritiene parte fondamentale di questo pianeta. Capisco le sensibilità differenti, ma prendere in giro in questa maniera non è dignitoso di quest'Aula (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Guardi, ovviamente la Presidenza assume le sue considerazioni. Non siamo riusciti fin qui a capire da chi sia partito questo richiamo, quindi non possiamo effettuare una censura, un richiamo all'ordine. Possiamo soltanto ribadire che non è consentito disturbare i lavori d'Aula, tanto meno dileggiare con scherno e rumori di vario genere chi sta esprimendo le proprie opinioni. Ha chiesto di parlare la deputata Orrico, riprendiamo i lavori dal suo intervento. Ne ha facoltà.
ANNA LAURA ORRICO (M5S). Presidente, è vergognoso l'atteggiamento che questa maggioranza ha nei confronti di un diritto sancito dalla nostra Costituzione, che è il diritto all'ambiente. È un diritto che non vale soltanto per gli esseri umani ma vale anche per gli animali (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Allora, non contenti di provare a distruggere le soprintendenze per garantire l'abusivismo edilizio e la speculazione sull'eolico e sul fotovoltaico selvaggio, non contenti di lavorare ad un ponte sullo Stretto che ucciderà migliaia di uccelli che migrano, utilizzando le rotte del ponte sullo Stretto di Messina, adesso si inventano anche la caccia nei valichi di montagna. È proprio vero che al peggio non c'è mai fine. Ma mettetevi una mano sulla coscienza, perché i vostri figli e i vostri pronipoti vi chiederanno conto di questa strage ambientale che state perpetrando (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 14.01000 Bruzzone, nel testo riformulato, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 76) (Dai banchi del gruppo MoVimento 5 Stelle: “Vergogna!”).
(Articolo 15 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 15.1 Vaccari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.1 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 77).
Passiamo agli identici emendamenti 15.3 Bonelli e 15.4 Roggiani. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 15.3 Bonelli e 15.4 Roggiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 78).
Passiamo all'emendamento 15.6 Ilaria Fontana. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.6 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 79).
Passiamo all'articolo 15. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15… No, Revoco l'indizione della votazione. C'era prima l'emendamento 15.7 Bonelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.7 Bonelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 80).
Passiamo all'articolo 15. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 81).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 15.01 Zaratti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 15.01 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 82).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 15.02 Simiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 15.02 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 83).
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 15.03 Zaratti e 15.04 Marino.
Ha chiesto di parlare il deputato Barbagallo. Ne ha facoltà.
ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Sin dall'inizio della trattazione del testo, in Commissione e anche nella discussione generale, abbiamo evidenziato la natura lacunosa, l'insufficienza di misure adeguate a trattare le questioni che afferiscono alle zone montane e, in genere, alle aree interne, in particolare a quelle del Mezzogiorno.
Con questo articolo trattiamo la questione - ahimè notissima agli onori della cronaca - che riguarda la siccità in Sicilia. Fino adesso le misure messe in campo dal Governo non hanno prodotto risultati efficaci. Peraltro, la situazione è talmente grave da aver imposto, a marzo di quest'anno, l'ulteriore proroga di 12 mesi dello stato di emergenza. I fatti che hanno determinato questa situazione così grave sono ben noti, a partire dalla negazione del cambiamento climatico ad opera del Governo e della maggioranza di centrodestra. Negazione del cambiamento climatico che fa il paio con le perdite sulla rete idrica siciliana, che ammontano a circa il 40 per cento, e a una serie di interventi inconducenti, finanziati da questo Governo. Celebre il caso dell'ammodernamento delle vecchie autobotti: dopo che sono state ripristinate, non c'erano gli autisti in grado di guidarle. Per non parlare, poi, delle tante promesse di finanziamento, alcune delle quali servivano soltanto e sono servite soltanto alle porte di qualche campagna elettorale.
Con questa proposta emendativa chiediamo, invece, un'azione pratica, concreta, al di là degli annunci e delle notizie spot, che è quella di istituire, immediatamente e in modo cautelare, nei 30 giorni, un tavolo tecnico con la Protezione Civile nazionale e con quella regionale, per capire, nel breve periodo, soprattutto nei confronti delle tre province più colpite che hanno aree montane significative, come quelle di Enna, Caltanissetta ed Agrigento, quali sono e quali possono essere gli interventi immediati in grado di attenuare una crisi idrica che, alla luce delle temperature che ci sono in queste giornate, si annuncia durissima.
Quindi, insistiamo nella proposta emendativa e speriamo in un atto e in un gesto di buonsenso da parte della maggioranza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. La deputata Carmina e il deputato Aiello hanno chiesto di sottoscrivere.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 15.03 Zaratti e 15.04 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 84).
(Articolo 16 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Avverto che, poiché è stato presentato un unico emendamento interamente soppressivo dell'articolo 16, porrò in votazione il mantenimento di tale articolo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 16.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 85).
(Articolo 17 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Avverto che, poiché è stato presentato un unico emendamento interamente soppressivo dell'articolo 17, porrò in votazione il mantenimento di tale articolo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 17.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 86).
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 17.02 Grimaldi, 17.03 Ruffino, 17.04 Girelli e 17.05 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 17.02 Grimaldi, 17.03 Ruffino, 17.04 Girelli e 17.05 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 87).
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 17.06 Grimaldi, 17.08 Girelli e 17.09 Faraone.
Ha chiesto di parlare il deputato Girelli. Ne ha facoltà.
GIAN ANTONIO GIRELLI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Con questa proposta emendativa, che coinvolge anche il tema più generale dell'acqua inteso come valore della montagna e quel che ne consegue, anche dal punto di vista della remunerazione e del riconoscimento del territorio montano, si vuole stabilire che l'autorità d'ambito territoriale per la gestione del servizio idrico integrato destini una cifra, non inferiore al 3 per cento della tariffa, per l'attività di difesa del suolo dal dissesto idrogeologico.
Io credo che sia un modo, anche molto concreto, di fare un'opera di prevenzione rispetto ai tanti disastri che in territorio montano avvengono e che, purtroppo, sono noti solo quando causano danni particolari, se non addirittura vittime. Io credo che sia necessario un monitoraggio delle situazioni di maggiore criticità e sia ancora più importante trovare le risorse per poter intervenire in maniera preventiva.
È un po' lo stesso ragionamento che vale per tanti altri settori: conoscere, intervenire e prevenire significa non dover fare i conti con disastri territoriali, molte volte con delle vittime anche di numero particolarmente importante, ma anche e soprattutto con delle spese di ripristino che rischiano di essere anche maggiori rispetto a quelle investite in prevenzione.
Io credo che questo sia uno strumento molto diretto di individuare delle risorse che nascono in montagna e che vengono restituite alla montagna, in uno degli interventi di maggiore necessità.
PRESIDENTE. La deputata Carmina chiede di sottoscrivere.
Ha chiesto di parlare la deputata Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO (AZ-PER-RE). Grazie, signor Presidente. È un emendamento particolarmente importante. Non sono sufficienti i fondi ATO, laddove erogati, e chiediamo, come gruppo, di sottoscrivere questo emendamento, se i proponenti sono d'accordo.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 17.06 Grimaldi, 17.08 Girelli e 17.09 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 88).
(Articolo 18 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 18.3 Auriemma. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 18.3 Auriemma, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 89).
Passiamo all'emendamento 18.5 Vaccari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 18.5 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 90).
Passiamo all'emendamento 18.9 Girelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 18.9 Girelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 91).
Passiamo all'articolo 18. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 18.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 92).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 18.02 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 18.02 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 93).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 18.03 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 18.03 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 94).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 18.04 Vaccari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 18.04 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 95).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 18.07 Ghio. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 18.07 Ghio, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 96).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 18.08 Zaratti. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 18.08 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 97).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 18.010 Simiani. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 18.010 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 98).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 18.014 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 18.014 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 99).
(Articolo 19 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 19. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 100).
(Articolo 20 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 20. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 20.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 101).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 20.01 Marino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 20.01 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo. Ricordo che si vota solo la parte ammissibile.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 102).
(Articolo 21 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 21.2 Girelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 21.2 Girelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 103).
Passiamo all'emendamento 21.4 Bonelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 21.4 Bonelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 104).
Passiamo all'emendamento 21.5 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 21.5 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 105).
Passiamo alla votazione dell'articolo 21. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 21.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 106).
(Articolo 22 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 22. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 22.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 107).
(Articolo 23 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 23.2 Simiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 23.2 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 108).
Passiamo alla votazione dell'emendamento 23.4 Girelli. Ha chiesto di parlare il deputato Girelli. Ne ha facoltà.
GIAN ANTONIO GIRELLI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo emendamento, a dir la verità, è molto collegato a quelli dell'articolo 21 che sono stati già bocciati, perché prevede il riconoscimento della guida ambientale escursionistica tra le professioni di montagna. Anche negli emendamenti che citavo prima ci si limitava a chiedere che queste realtà venissero coinvolte, come effettiva partecipazione, nel predisporre programmi, nel fare una fotografia e un'analisi delle esigenze; con questo andiamo a riconoscerla come professione della montagna. Fa parte di quel riconoscimento necessario delle figure che spontaneamente sono nate, si sono strutturate, si sono formate, sanno dare una risposta ai bisogni della montagna, ma, ancora di più, sanno dare un rimando di quello che è la montagna nella sua fragilità.
Ora, non riconoscerlo, pensare, in maniera sempre molto dirigistica, di avere tutte le soluzioni e di dare le regole dall'alto, credo che sia un disconoscimento dell'autonomia della montagna stessa. Noi viviamo, anche in questo caso, la contraddizione tra il voler parlare della valorizzazione dei territori e delle persone che li vivono e il disconoscere quello che quelle persone e quei territori sanno esprimere, anche in maniera qualitativamente egregia. Invito a riflettere su questo e, soprattutto, a riflettere sul perché non dovremmo riconoscere quello che nella concretezza, nella realtà esiste (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 23.4 Girelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 109).
Passiamo all'emendamento 23.6 Roggiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 23.6 Roggiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 110).
Passiamo alla votazione dell'articolo 23. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 23.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 111).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 23.02 Marino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 23.02 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 112).
(Articolo 24 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 24.2 Vaccari. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.2 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 113).
Passiamo all'emendamento 24.3 Ferrari. Ha chiesto di parlare la deputata Ferrari. Ne ha facoltà.
SARA FERRARI (PD-IDP). Presidente, con questo articolo e con la bocciatura di questo emendamento perdete l'ennesima occasione, non per voi, non per noi, per metà della popolazione italiana, che sono le donne. Dalla prima Premier donna di questo Paese ci si aspettava qualcosa in più, anzi lei stessa ha detto che sarebbero cambiate le condizioni delle donne in questo Paese grazie al suo arrivo. Ebbene, non solo di tutto ciò non si è visto nulla, ma quando vi offriamo uno spunto per rendere credibili quelle parole lo state bocciando.
Perché? Perché in questo Paese esistono due grandi categorie sociali che, nel mondo del lavoro, sono più fragili rispetto al generale: sono i giovani e le donne. Ebbene, con questo articolo voi andate ad introdurre delle agevolazioni fiscali per i giovani fino ai 41 anni - bene -, ma non accettate di fare lo stesso per le donne: nessun credito d'imposta per le donne che aprono attività imprenditoriali micro o piccole in montagna. Eppure ce ne sono; eppure avrebbero un gran bisogno; eppure l'individuazione del gruppo giovanile non risolve la questione, perché la fragilità che caratterizza le donne nel mercato del lavoro permane anche dopo i 40 anni e sappiamo perfettamente che è legata al tema della maternità e, quando non c'è la maternità, è legata al pregiudizio e alle difficoltà spesso anche di avere un credito bancario o un aiuto per aprire queste attività.
Eppure ci riempiamo la bocca, anche in Commissione femminicidio e violenza di genere, del fatto che c'è anche una violenza economica o che, al di sotto della violenza in termini generali, c'è anche la mancata autonomia economica delle donne. Allora, quando abbiamo un'occasione per aiutarle, così come state aiutando i giovani a fare questo progetto di vita, questo progetto professionale, no, non si aiuta, nemmeno con il credito d'imposta.
Allora, per l'ennesima volta, dichiaro che questa è una norma bluff, che sta andando a fare dei pezzettini, sta andando a dare dei contentini qua e là e poi perde l'occasione vera di fare dei passi in avanti, in particolare perché continuamente i soldi non ci sono.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.3 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 114).
Passiamo all'emendamento 24.4 Curti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.4 Curti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 115).
Passiamo all'emendamento 24.5 Simiani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.5 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 116).
Passiamo all'articolo 24. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 24.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 117).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.02 Zaratti. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.02 Zaratti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 118).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.03 Marino. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.03 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 119).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.08 Fenu. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.08 Fenu, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 120).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.04 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.04 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 121).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.05 Simiani. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.05 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 122).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.07 Ruffino. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.07 Ruffino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 123).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.09 Curti. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.09 Curti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 124).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.013 Marino. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.013 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 125).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.011 Curti. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.011 Curti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 126).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.012 Curti. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.012 Curti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 127).
(Articolo 25 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 25.3 Sarracino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.3 Sarracino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 128).
Passiamo agli identici emendamenti 25.8 Ruffino, 25.9 Alifano e 25.10 Sarracino. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 25.8 Ruffino, 25.9 Alifano e 25.10 Sarracino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione…Revoco la votazione. Ha chiesto di parlare la deputata Roggiani. Ne ha facoltà.
SILVIA ROGGIANI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Molto brevemente, qua mi collego anche a quello che abbiamo già detto ieri e che abbiamo detto in tanti emendamenti. Voi avete previsto, con questa proposta di legge, di dare degli incentivi allo smart working solo nei piccoli comuni. Ma guardate, se esistesse un trasporto pubblico locale efficiente ed efficace presente nelle aree montane e nelle aree interne potrei anche comprendere questa misura, cioè ci concentriamo nell'incentivare solo laddove effettivamente il trasporto pubblico locale non c'è e non arriva.
Ma siccome tutti noi, che viviamo in regioni che hanno delle zone montane, sappiamo benissimo che non solo il trasporto pubblico locale non esiste nelle zone montane, ma non esiste nemmeno nei collegamenti, spesso, fuori dalle città capoluogo, allora credo che l'incentivo allo smart working solo nei piccoli comuni montani e non in tutti i comuni montani sia francamente incomprensibile, peraltro antistorico rispetto a come noi interpretiamo oggi il mondo del lavoro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Alifano. Ne ha facoltà.
ENRICA ALIFANO (M5S). Grazie, Presidente. Noi qui stiamo disegnando perimetri sempre più ristretti dell'azione di Governo, che dovrebbe essere volta a intervenire nei territori che sono soggetti a spopolamento e a invecchiamento della popolazione. Siamo passati da aree interne a zone montane, e, nel corpo di questo provvedimento, siamo passati da zone montane a comuni montani, in virtù, però, di una futura classificazione che stabilirà i parametri altimetrici attraverso un DPCM.
Sempre nell'ambito, però, di questa classificazione, passiamo da comuni montani siti in alto, che possono rientrare in questo primo elenco, a comuni montani che possono beneficiare di misure di sostegno in virtù di un'ulteriore classificazione - parlo di quello che è stato stabilito dall'articolo 2 di questo provvedimento - sempre secondo parametri stabiliti attraverso DPCM, in questo caso parametri geomorfologici e socioeconomici.
Quindi si restringe sempre di più questo perimetro di azione, che avrebbe dovuto essere molto più vasto, visto e considerato che le aree interne sono un problema che interessa gran parte del nostro Paese. Insomma, in conclusione sembra che la montagna abbia partorito un topolino. All'articolo 25 di questo topino di provvedimento, perché tale può dirsi, vista l'insufficienza di risorse che sono messe in campo, che cosa si prevede? Si prevedono sgravi contributivi per quelle imprese che promuovono lo smart working per quei lavoratori che rispettino queste precise condizioni: trasferiscano la loro abitazione principale da un comune non montano a un comune montano secondo le suddette classificazioni di cui all'articolo 2; abbiano un contratto a tempo indeterminato; non abbiano compiuto i 41 anni; il comune montano, dulcis in fundo, non deve superare i 5.000 abitanti.
Ora, la strada per ripopolare le aree interne è una strada irta di difficoltà, sicuramente. È estremamente difficile, a parer mio, invertire la rotta del declino demografico che, purtroppo, interessa questi territori, però, se non si investono risorse - e lo dico al Ministro qui presente, tramite lei, Presidente -, è una strada che, a parer mio, è proprio inutile cercare di percorrere. È necessario investire delle ingenti risorse, questo è abbastanza chiaro, perché altrimenti risulta impossibile pensare di ripopolare quei territori.
Sono anche gli stili di vita che, ahimè, forse anche in modo positivo, potrei dire, sono cambiati e che alla fine influenzano anche le scelte delle nuove generazioni di stabilire il luogo di residenza. Ora, chiedo a quest'Aula di approvare questo emendamento, che reca la firma non solo del MoVimento 5 Stelle e che prevede almeno di eliminare l'ultimo dei requisiti, il tetto dei 5.000 abitanti, perché vengano riconosciuti gli sgravi contributivi alle imprese di cui abbiamo prima parlato. In questo modo viene anche ampliata la platea dei comuni dove imprese e lavoratori possono implementare il lavoro agile (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. La deputata Ruffino ha rinunciato al suo intervento, mentre il deputato Fornaro chiede di sottoscrivere.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 25.8 Ruffino, 25.9 Alifano e 25.10 Sarracino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 129).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.11 Alfonso Colucci, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 130).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.13 Marino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 131).
Passiamo all'articolo 25. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 25.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 132).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 25.02 Sarracino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 133).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 25.03 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 134).
(Articolo 26 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 26.1 Girelli.
Ha chiesto di parlare il deputato Girelli. Ne ha facoltà.
GIAN ANTONIO GIRELLI (PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo solo per richiamare la concretezza dei nostri emendamenti. In questo caso, prevediamo crediti di imposta per la locazione e l'acquisto di immobili in montagna, ovviamente, ponendo tetti sia di esenzione che di reddito per avere diritto al credito stesso.
È un modo per andare incontro anche ad un fenomeno particolarmente presente in montagna: l'abbandono di un numero incredibile di immobili soprattutto dei centri storici, di quelli minori, non di quelli di attrazione turistica importante, che crea non pochi disagi anche dal punto urbanistico e di gestione di questi comuni.
Perché crediamo che possa essere uno strumento importante? Perché tutti conosciamo il caro-casa e andare ad abitare in zone montane può diventare attrattivo se, magari, venisse collegato ai provvedimenti che abbiamo appena bocciato (le proposte sullo smart working e tante altre cose). Va fatto, incentivando le persone di reddito medio che davvero possono cogliere questa opportunità, evitando, invece, che solo la montagna famosa, la montagna attrattiva e la montagna turistica di alto livello diventino sede di seconde case - che poi fiscalmente sono prime case -, tutte azioni, queste, che nulla hanno a che fare con la tutela della montagna.
Credo che la leva fiscale sia uno degli strumenti più efficaci, mentre non riconoscerla, non metterla in campo, sia un modo di venir meno alle finalità di questa legge e alle relative scelte che possono essere conseguite.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 26.1 Girelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 135).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 26.3 Curti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 136).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 26.4 Girelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 137).
Passiamo all'articolo 26. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 26.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 138).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 26.08 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 139).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 26.01 Ferrari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 140).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 26.05 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 141).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 26.06 Curti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 142).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 26.07 Sarracino, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 143).
(Articolo 27 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 27.1 Raffa. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 27.1 Raffa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 144).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 27.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 145).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 27.01 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 146).
(Articolo 28 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 28.2 Sportiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 28.2 Sportiello, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 147).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 28.3 Curti, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 148).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 28.5 Raffa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 149).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 28.7 Sportiello, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 150).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 28.8 Sportiello, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 151).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 28.6 Sportiello, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 152).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 28.4 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 153).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 28.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 154).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 28.03 Sottanelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 155).
(Articolo 29 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo agli identici emendamenti 29.4 Ruffino e 29.5 Vaccari. Ha chiesto di parlare la deputata Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO (AZ-PER-RE). Grazie, Presidente, gentilissimo. In realtà, avevo chiesto la parola anche sull'emendamento 28.3, ma posso tranquillamente fare una sintesi, che è la seguente: chi vive in montagna, vive gli svantaggi. È indubbio questo fatto ed è legato soprattutto al precedente emendamento, altrimenti non saremmo qui a parlare di riconoscimento delle zone montane. C'è da tenere conto delle grandi distanze. Per questo avevamo chiesto un aiuto sulle spese di carburante, sulle spese di riscaldamento. In passato, questa misura era stata adottata da un Governo che, sicuramente, aveva a cuore la montagna.
C'è il tema della riduzione della Tari: in genere i contenitori dell'immondizia sono distanti da casa e la raccolta differenziata forse non è neanche così preminente, piuttosto che prevalente. Poi, ci sono le misure a sostegno degli allevatori che vivono nei comuni montani. Un altro aspetto importantissimo è quello dei Fondi ai consorzi forestali per la manutenzione del territorio o del dissesto.
Questo emendamento è stato sottoscritto anche dal collega Sottanelli, che vive sicuramente in una regione dove questi elementi sono molto forti. Sappiamo che ogni volta che un pezzo di montagna viene abbandonato, arriva il bosco e invade le abitazioni. Così pure per l'emendamento 29.4 Ruffino, in cui parliamo del Registro nazionale dei terreni silenti.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 29.4 Ruffino e 29.5 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 156).
Passiamo all'articolo 29. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 29.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 157).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo 29.01 Vaccari. Il deputato Fornaro lo sottoscrive.
Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 29.01 Vaccari, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 158).
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 29.03 Ruffino, 29.04 Vaccari, 29.05 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli articoli aggiuntivi 29.03 Ruffino, 29.04 Vaccari, 29.05 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 159).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 29.06 Grimaldi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 29.06 Grimaldi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 160).
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 29.09 Ruffino, 29.010 Vaccari, 29.011 Faraone. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 29.09 Ruffino, 29.010 Vaccari, 29.011 Faraone, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 161).
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 29.013 Faraone, 29.016 Sarracino, 29.017 Donno. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 29.013 Faraone, 29.016 Sarracino, 29.017 Donno, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 162).
(Articolo 30 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 30. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 30.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 163).
(Articolo 31 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 31. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 31.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 164).
(Articolo 32 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo agli identici emendamenti 32.3 Ruffino e 32.4 Girelli. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 32.3 Ruffino e 32.4 Girelli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge (Vedi votazione n. 165).
Passiamo all'articolo 32. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 32.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 166).
(Articolo 33 - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 33. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 33.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 167).
Passiamo all'articolo aggiuntivo 33.0200 della Commissione. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 33.0200 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva (Vedi votazione n. 168).
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2126-A? e abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A).
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli ordini del giorno presentati.
ROBERTO CALDEROLI, Ministro per gli Affari regionali e le autonomie. Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/1 Dori, il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/2 Bonelli, il parere è favorevole a condizione che vengano espunte le premesse e che gli impegni siano tutti riformulati, premettendo le seguenti parole: “valutare, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, l'opportunità di”.
Sugli ordini del giorno n. 9/2126-A/3 Zanella e n. 9/2126-A/4 Borrelli, il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/5 Zaratti, il parere è favorevole, a condizione che vengano espunte le premesse e che all'ultimo impegno si sostituiscano le parole: “a sostenere di più gli” con le seguenti “a proseguire negli”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/6 Marino, il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/7 Vaccari, il parere è favorevole, a condizione che nell'impegno le parole “da adottare” siano sostituite dalle seguenti “a valutare l'adozione”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/8 Ghio, il parere è favorevole, a condizione che nell'impegno le parole: “da adottare” siano sostituite dalle seguenti “a valutare l'adozione”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/9 Urzi', il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/10 Curti, il parere è favorevole, a condizione che nell'impegno le parole: “ad adottare provvedimenti normativi che istituiscano” siano sostituite dalle seguenti “a valutare l'opportunità, in sede di esercizio della delega prevista dall'articolo 2, comma 4, di tener conto dell'esigenza di”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/11 Roggiani, il parere è favorevole, a condizione che vengano espunte le premesse e che l'impegno sia così riformulato: “a valutare l'opportunità di adottare misure volte ad una completa attuazione degli obiettivi di cui all'articolo 11, al fine del superamento del digital divide delle zone montane nel quadro della strategia nazionale per la banda larga e degli obiettivi europei della Bussola digitale 2030”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/12 Girelli, il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/13 Simiani, il parere è favorevole, a condizione che nelle premesse sia espunto il 2° capoverso e che gli impegni siano sostituiti dal seguente: “a valutare l'opportunità di adottare tempestivamente le linee guida recanti modalità di certificazione dei crediti e di gestione del Registro”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/14 Comaroli, il parere è favorevole a condizione che: nelle premesse si espunto il 6° capoverso e sia inserito in fine il seguente capoverso: “al riguardo sulla base del contratto di servizio in vigore la Rai già fornisce gratuitamente la scheda per Tivùsat ai cittadini residenti nei comuni privi del segnale terrestre”; l'impegno sia sostituito dal seguente: “a valutare l'opportunità di dare piena ed effettiva attuazione al citato articolo 3 della Convenzione fra il Ministero dello Sviluppo economico e la Rai, attraverso ogni misura idonea a favorire la trasmissione dell'offerta televisiva gratuita via satellite nei comuni montani privi di copertura televisiva”.
Sugli ordini del giorno n. 9/2126-A/15 Ottaviani, n. 9/2126-A/16 Bordonali, n. 9/2126-A/17 Cattoi, n. 9/2126-A/18 Bruzzone e n. 9/2126-A/19 Manes, il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/20 Benzoni il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/21 Grippo il parere è favorevole, a condizione che l'impegno venga così riformulato: “a proseguire nelle iniziative già assunte dal Governo al fine di evitare la soppressione delle classi e di garantire la continuità del servizio scolastico nei comuni montani, in coerenza con l'obiettivo generale di contrasto allo spopolamento e di valorizzazione delle aree montane”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/22 Bonetti il parere è favorevole, a condizione che nell'impegno siano premesse le seguenti parole: “a proseguire nelle iniziative già assunte dal Governo volte a”. Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/23 Onori il parere è contrario. Sull' ordine del giorno n. 9/2126-A/24 D'Alessio il parere è favorevole. Sull' ordine del giorno n. 9/2126-A/25 Pastorella il parere è contrario. Sull' ordine del giorno n. 9/2126-A/26 Sottanelli il parere è favorevole, a condizione che nell'impegno si premettano le seguenti parole: “a valutare l'opportunità di”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/27 Ferrari il parere è favorevole, a condizione che siano espunte le premesse e che nell'impegno si premettano le seguenti parole: “a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/28 Sarracino il parere è favorevole, a condizione che siano espunte le premesse e che l'impegno venga così riformulato: “a monitorare gli effetti applicativi dell'articolo 25 al fine di valutare l'adozione di ulteriori iniziative, anche normative, volte a consentire alle imprese di beneficiare dello sgravio contributivo e valutare l'opportunità di prevedere appositi stanziamenti per sostenere nei comuni montani la realizzazione di postazioni di coworking, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/29 Ciaburro il parere è favorevole, a condizione che alle premesse siano apportate le seguenti modificazioni: al quarto capoverso le parole da: “ma dall'altro” fino alla fine del periodo siano soppresse; al quinto capoverso le parole da: “premia gli esercizi commerciali” fino a: “strutture alberghiere” siano sostituite dalle seguenti: “contiene disposizioni specificatamente riferite agli esercizi commerciali che, con determinazione e sacrificio, hanno continuato a operare in queste aree e in particolare per le strutture alberghiere” e che negli impegni siano apportate le seguenti modificazioni: nel primo impegno sostituire…
PRESIDENTE. Colleghi! Chiedo scusa, Ministro, la interrompo. Ho cercato di evitarlo, ma non è possibile purtroppo. Non è suonata la campanella della ricreazione. Il Ministro sta parlando, sta dando i pareri sugli ordini del giorno ed è fondamentale ascoltarli, soprattutto per gli interessati, che dovrebbero, poi, magari fare una valutazione rispetto alle proposte di riformulazione. Quindi vale la solita regola: non è proibito parlare, è proibito parlare qui. Quindi chi intende farlo, semplicemente, deve accomodarsi fuori dall'Aula e lasciarci lavorare. Prego, Ministro. Stava proseguendo, mi pare, la riformulazione dell'ordine del giorno n. 9/2126-A/29 Ciaburro.
ROBERTO CALDEROLI, Ministro per gli Affari regionali e le autonomie. Sì. E che agli impegni siano apportate le seguenti modificazioni: nel primo impegno sostituire le parole: “anche alle assunzioni presso le attività recettive già attive nelle aree montane” con le seguenti: “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”; nel secondo impegno sostituire il primo punto con il seguente: “favorire, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, anche gli esercizi commerciali ed attività già attive nelle aree montane in formato di lavoro tradizionale”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/30 Iaria il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/31 Torto il parere è favorevole, a condizione che il primo impegno sia riformulato nei seguenti termini: “a valutare l'opportunità di iniziative per superare l'attuale situazione di degrado e garantire una manutenzione efficace e continua delle strade montane”. Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/32 Ilaria Fontana il parere è favorevole, a condizione che vengano espunte le premesse e che all'impegno si premettano le seguenti parole: “a valutare l'opportunità di”.
Sugli ordini del giorno n. 9/2126-A/33 Quartini, n. 9/2126-A/34 Sportiello e n. 9/2126-A/35 Di Lauro il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/36 Ghirra il parere è favorevole, a condizione che dalle premesse sia espunto l'ultimo capoverso e che l'impegno sia così riformulato: “a garantire, in sede di attuazione del provvedimento, il pieno rispetto del principio di insularità sancito dall'articolo 119 della Costituzione”.
Sugli ordini del giorno n. 9/2126-A/37 Grimaldi e n. 9/2126-A/38 Mari i pareri sono contrari. Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/39 Longi invito al ritiro, oppure parere contrario. Sugli ordini del giorno n. 9/2126-A/40 Ruffino, n. 9/2126-A/41 Frassini, n. 9/2126-A/42 Faraone e n. 9/2126-A/43 Del Barba i pareri sono favorevoli.
Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/44 Scotto il parere è favorevole, a condizione che l'impegno sia riformulato nei seguenti termini: “a considerare l'opportunità di accompagnare le misure introdotte dalla disposizione richiamata in premessa con ulteriori iniziative finalizzate a favorire il riequilibrio territoriale del Paese, a rafforzare il potenziale produttivo e a migliorare la qualità occupazionale, valutando l'opportunità di prevedere misure di incentivazione dell'occupazione di laureati nel tessuto delle nostre piccole e medie imprese, comprese quelle ubicate nelle zone montane, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”. Sull'ordine del giorno n. 9/2126-A/45 Gribaudo il parere è contrario.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, il presidente Fornaro. Ne ha facoltà.
FEDERICO FORNARO (PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo intanto per ringraziarla di questa lunga seduta di votazioni. Soltanto per richiedere cortesemente al Ministro di poter avere i pareri in forma scritta, in modo tale da poterci riflettere con un attimo di calma.
PRESIDENTE. Il Ministro annuisce, quindi facciamo avere i pareri per le vie brevi. Secondo le intese intercorse, interrompiamo a questo punto l'esame del provvedimento, che riprenderà nella seduta di martedì 8 luglio.
Interventi di fine seduta.
PRESIDENTE. Passiamo agli interventi di fine seduta.
Ha chiesto di parlare il deputato Bonelli. Ne ha facoltà.
ANGELO BONELLI (AVS). Grazie, signor Presidente. Trent'anni fa volontariamente moriva Alexander Langer. Il 3 luglio del 1995 si toglieva la vita a Firenze. Alexander Langer fu il fondatore dei Verdi italiani. Per certi aspetti la sua figura è più conosciuta e riconosciuta oggi che non quando era in vita. Una vita durante la quale ha dovuto subire anche molte amarezze e misconoscimenti. Per questo parlo, parliamo di lui come testimone, oltre che protagonista, ma anche come profeta del nostro tempo sotto un duplice profilo.
Un profeta a volte contestato, disconosciuto e ignorato finché è stato in vita, ma un profeta che su molte questioni ha visto più lontano dei suoi contemporanei. Ha anticipato, da autentico precursore, i tempi in modo lungimirante, pur non potendo vedere in vita la terra promessa. Basterebbe ricordare, come tematiche per lui essenziali, la conversione ecologica e la convivenza interetnica, che furono ignorate o disconosciute durante la sua vita, mentre negli anni più recenti sono diventate ricorrenti: la prima nel dibattito ecologico e la seconda nelle riflessioni pubbliche sulle relazioni interetniche non solo nel suo Alto Adige/Südtirol, ma anche in Bosnia e oggi in Ucraina, Afghanistan, Siria, Iraq, Libia, Israele e Palestina, e via purtroppo elencando, comprese molte realtà europee e mondiali oggi attraversate da pulsioni razziste e xenofobe.
Nel 2015, parlando a migliaia di scout, Papa Francesco aveva ammonito: “Abbiate capacità di dialogo con la società. Mi raccomando: capacità di dialogo! Fare ponti, fare ponti in questa società, dove c'è l'abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per favore”. Esattamente quello che Langer ha fatto per tutta la sua vita. Nel 1986, inviando a Belfagor una sua breve autobiografia, aveva scritto: “Sul mio ponte si transita in entrambe le direzioni e sono contento di poter contribuire a far circolare idee e persone diverse”. Vi sono alcuni temi ricorrenti negli scritti e discorsi degli ultimi anni.
Solve et coagula, è una formula latina dell'alchimia medioevale, con la quale cercava di impedire le sclerotizzazioni partitiche e invitava a rendere biodegradabili anche i movimenti e le forze politiche a cui lui stesso apparteneva; lentius, profundius, suavius - più lentamente, più profondamente, più dolcemente - era il motto che Langer proponeva, in contrapposizione non alle Olimpiadi ma a una società competitiva; citius, altius, fortius - più veloce, più alto, più forte - come paradigma della conversione ecologica.
Quando Langer è scomparso, l'allora arcivescovo, poi cardinale centenario, Loris Capovilla, morto nel 2016, aveva scritto a sua moglie Valeria: “per chi lo ha amato, questa è l'ora del silenzio. Per chi dissentiva dalle sue scelte, è l'ora del discernimento. Per chi crede possibile muoversi verso una convivenza più umana, è l'ora della gratitudine”. Con questo ricordiamo Alexander Langer, scomparso il 3 luglio del 1995 (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, la deputata Elly Schlein. Ne ha facoltà.
ELLY SCHLEIN (PD-IDP). Sono passati trent'anni dalla scomparsa di Alexander Langer, e forse oggi più che mai abbiamo bisogno del suo pensiero lungo, anticipatorio rispetto ai tempi e alle sfide dell'oggi. È impossibile non ricordare la sua grande intuizione, quando scrisse che la conversione ecologica potrà affermarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile; e quindi questa convinzione, che ha sempre tenuto unita la giustizia sociale con la giustizia climatica, con la pace e con la democrazia.
Era nato nella città più a Nord d'Italia, in una terra di confine dove la parola “pace” ha assunto per molto tempo un significato incerto e difficile. Eppure, nessuno come lui ha creduto profondamente in quella parola, nella pratica di quella parola, nella costruzione di percorsi di pace non solo come fine delle ostilità ma come dialogo, comprensione, ascolto e confronto tra le diversità. Per questa ragione, in tempi difficili per chi crede nella riconciliazione e lavora per cessare il fuoco, vogliamo ricordarlo. Perché Langer per primo ci ha detto che pace non è solo mancanza di conflitto, ma rispetto tra le persone e del creato. È stato uno dei fondatori del pensiero ecologista europeo, ma non solo. Perché ha saputo davvero cogliere anticipatamente i limiti di un modello di sviluppo che si è rivelato del tutto insostenibile e i legami inscindibili tra la democrazia, la pace, la questione climatica, la geopolitica e l'energia.
Lentius, profundius, suavius - ha ricordato anche adesso il collega Bonelli -, era il suo modo di rispondere e, anzi, di capovolgere il motto delle Olimpiadi. Quindi più lentamente, più in profondità, con più dolcezza ci invitava, anche, a interpretare il nostro ruolo in questo mondo.
Per Langer la politica non è mai stata convenienza: lo ha fatto con una militanza che l'ha visto impegnato in prima persona, senza mai anteporre il sé, per una politica dell'essere e non dell'apparire, per un lavoro comune, incessante, di costruttori di ponti. Qualcuno lo definiva “hoffnungsträger”, un portatore di speranza per superare ogni muro, ogni confine. Oggi lo vogliamo ricordare anche per aver parlato davvero per primo, con consapevolezza, di cosa vuol dire mettere in campo una conversione ecologica che emancipi le persone, perché questa emergenza climatica, che oggi pesa più che mai, che uccide persone, che uccide lavoratrici e lavoratori, è un'emergenza da cui abbiamo la responsabilità di uscire con politiche coraggiose, lungimiranti, che guardino alle responsabilità che abbiamo verso le prossime generazioni, come Alexander Langer ci ha insegnato a fare e ci ha chiesto anche di fare con l'ultimo monito che ci ha lasciato, chiedendoci di continuare in ciò che è giusto. Noi cercheremo di fare questo perché il suo pensiero lungo ancora oggi ci guida (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista, MoVimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, la deputata Ilaria Fontana. Ne ha facoltà.
ILARIA FONTANA (M5S). Grazie, Presidente. Anche noi, come MoVimento 5 Stelle, non possiamo non ricordare una figura così autorevole, che ha cambiato - devo dire - anche il mio di destino. Io ero piccolina trent'anni fa, eppure nei racconti, nella scelta che poi ognuno di noi fa con le azioni, me lo sono ritrovato nello scoutismo, me lo sono ritrovato nell'attivismo civico, nell'attivismo politico, perché era un uomo, era un pensatore, era un uomo libero, ma soprattutto era un ponte - è stato già detto benissimo dai colleghi -, un ponte di pace, un costruttore di pace. E forse mai come oggi il suo messaggio di pace e ambiente è fortissimo. Perché parlare di pace vuol dire parlare di tutela ambientale; parlare di pace ed essere costruttori di pace vuol dire anche costruire un pianeta per le future generazioni. E Alexander Langer lo aveva capito, l'aveva capito molto prima di tanti, è stato un precursore. Lo aveva capito con una straordinaria lucidità, che proprio oggi tanti molto spesso si dimenticano. E non si ha neanche più questa visione a medio, lungo e breve periodo.
In un tempo come il nostro, che è lacerato da guerre, da crisi ambientali, da polarizzazioni anche violente, abbiamo proprio bisogno di ricordare figure così importanti. Ci ha lasciato parole dure, amare, anche di coscienza. Che la sua figura oggi torna ad ispirare chi sceglie l'impegno civile quotidianamente, chi cerca giustizia senza violenza, chi non si rassegna al cinismo e all'indifferenza. Che Alexander Langer possa vivere in ogni gesto di chi oggi sceglie di restare umano (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. C'è qualche altro intervento sull'anniversario della morte di Alexander Langer? No. Ha chiesto di parlare il deputato Billi. Ne ha facoltà.
SIMONE BILLI (LEGA). Grazie, Presidente. Il 2 luglio del 1940 - 85 anni fa - l'affondamento dell'Arandora Star causò la morte di 446 italiani internati e deportati dal Regno Unito, colpevoli solo della loro nazionalità.
Presidente, desidero esprimere la mia profonda gratitudine alle istituzioni italiane a Cardiff, al consolato, alla viceconsole onoraria Bruna Chezzi, alle associazioni, come, per esempio, Mondoitaliano di Salvatore Vara, che il prossimo 6 luglio organizzeranno una importante commemorazione insieme alla nostra comunità locale. Mi rincresce sinceramente non poter essere presente di persona a Cardiff, ma sono con voi con il cuore e con il pensiero. Un sentimento di ringraziamento anche alla Manchester Italian Association e al Comites di Manchester per l'organizzazione della Santa Messa presso la St. Patrick's Church, il prossimo 9 luglio.
L'affondamento dell'Arandora Star è l'evento più tragico nella storia della comunità italiana in Gran Bretagna, come anche ha ricordato il Comites di Londra. Come presidente del Comitato per gli italiani nel mondo, sento forte la responsabilità di preservare la memoria degli italiani all'estero, soprattutto quando la storia li ha colpiti con durezza e ingiustizia. Con questo spirito, Presidente, ritengo particolarmente significativa la proposta di legge, presentata dal mio collega Amich, per istituire una giornata nazionale in loro memoria. È un atto doveroso verso chi è stato dimenticato troppo a lungo e un segno di rispetto verso tutte le nostre comunità italiane all'estero.
Concludo, Presidente, con le parole di uno dei più grandi statisti del Novecento, Winston Churchill, conservatore e liberale, che ben conosceva il valore e la presenza della comunità italiana nel Regno Unito: “più lontano riesci a guardare indietro, più avanti riuscirai a vedere”. Quindi, grazie di cuore a tutti coloro che ogni anno rendono omaggio alla memoria delle vittime, mantenendo viva la coscienza storica della nostra comunità.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Elisabetta Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI (AVS). Grazie, Presidente. Il 4 maggio 2025, durante una prima alla Scala, a cui era presente anche la Presidente del Consiglio, Meloni, una maschera, senza interrompere il concerto, per pochissimi secondi ha urlato in sala “Palestina libera”.
Quella maschera non è stata semplicemente richiamata, non ha ricevuto solo un richiamo disciplinare, ma è stata licenziata e il suo rapporto di lavoro è stato immediatamente rescisso. Da molte settimane, ormai, i suoi colleghi e tanta società civile milanese manifestano e protestano, affinché venga reintegrata, data la totale sproporzione della sanzione comminata. E la stessa lavoratrice ha fatto un ricorso che è in attesa di giudizio.
Ecco, Presidente, ancora una volta, vogliamo denunciare l'ingiustizia di questo licenziamento (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Verdi e Sinistra e MoVimento 5 Stelle), perché non si può essere licenziati soltanto per aver manifestato contro il genocidio di Gaza e il proprio pensiero, in un momento importante in cui, giustamente, c'era anche la visibilità mediatica. Questi sono atti di repressione e ci auguriamo che il presidente Giuseppe Sala e il sovrintendente Fortunato Ortombina vogliano tutelare il Teatro alla Scala e la sua autorevolezza, rivedendo la sanzione comminata a questa lavoratrice, che, per l'appunto, non può essere quella del licenziamento per il libero pensiero (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Pellegrini. Ne ha facoltà, per un minuto.
MARCO PELLEGRINI (M5S). Grazie, Presidente. Sono contento di poter fare questo intervento nel giorno in cui abbiamo ricordato Alex Langer. Il 25 giugno era prevista la partenza di un volo dall'aeroporto civile di Brescia, con destinazione Medio Oriente, e il carico trasportato erano armi, segnatamente missili, come riportato dalla stampa.
L'Unione sindacale di base, per quel giorno, aveva proclamato uno sciopero dei soli lavoratori incaricati dell'attività di carico e scarico delle armi, precisando che gli stessi lavoratori avrebbero svolto altre attività che non fossero quelle legate al carico delle armi.
La Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero riteneva e ritiene che la movimentazione di questo tipo di merci, nell'ambito del trasporto aereo, rientri tra quelle regolamentate e che sia un servizio pubblico. Quindi, sostanzialmente, aveva invitato l'Unione sindacale a revocare lo sciopero per una serie di motivi che elenco, davvero, in maniera molto breve: per esempio, faceva riferimento al mancato rispetto della regola del preavviso minimo che, nel caso di specie, è impossibile da rispettare, perché carichi come questi rimangono segreti fino a poche ore prima, e, quindi, segnatamente, è impossibile andare avanti.
Ma credo che questa questione - concludo, Presidente, e la ringrazio - pone una serie di questioni davvero rilevante, che addirittura ha rilevanza costituzionale: trasportare armi verso zone di guerra è un servizio pubblico essenziale? È un diritto costituzionalmente garantito?
PRESIDENTE. Concluda.
MARCO PELLEGRINI (M5S). Ho davvero finito, le chiedo altri dieci secondi. Le armi possono essere sempre movimentate, anche in aeroporti civili con tutti i pericoli connessi per il personale stesso e anche per i cittadini comuni che vogliono prendere un aereo? I lavoratori che effettuano questa movimentazione delle armi hanno diritto o no ad una particolare formazione, visto il pericolo insito nella movimentazione stessa?
PRESIDENTE. La ringrazio.
MARCO PELLEGRINI (M5S). Allora, credo che il Parlamento e i Ministeri competenti debbano occuparsi di tutte queste questioni. Non può stabilirlo, ovviamente, la Commissione di garanzia (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
PRESIDENTE. Vi prego di rispettare i tempi che vi siete auto assegnati.
Ha chiesto di parlare il deputato Carotenuto. Ne ha facoltà, per un minuto.
DARIO CAROTENUTO (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo per tornare su una vicenda dolorosa che ha scosso profondamente la comunità dei cittadini napoletani, e non solo, per le circostanze straordinarie che la riguardano. Parlo del caso di Mario Paciolla.
Mario era un giovane ricercatore e cooperante italiano, dedito alla costruzione della pace e della giustizia internazionale, la cui esistenza ha trovato una drammatica fine in circostanze avvolte nel mistero. E se la vicenda della sua morte è poco chiara, questo è dovuto a azioni equivoche che lasciano davvero impietriti, perché l'abitazione dove è stato rinvenuto il suo cadavere, la sua abitazione, è stata ripulita prima che la Polizia colombiana arrivasse sul posto per predisporre i rilievi del caso.
E questo fatto ineludibile non può che determinare ed alimentare dubbi circa la possibilità che Mario Paciolla si sia effettivamente suicidato, come si è affrettata a sentenziare la giustizia colombiana.
Ora, è di questi giorni la notizia che la giustizia italiana ha valutato di non avere elementi tali per cui avviare un processo per omicidio, archiviando il caso.
PRESIDENTE. Concluda.
DARIO CAROTENUTO (M5S). Questo fatto ha determinato un grande sconcerto nei genitori Pino e Anna e in tante persone che, con loro, si battono per conoscere la verità e avere giustizia, perché Mario non era solo un operatore delle Nazioni Unite in Colombia, era un cittadino italiano motivato dalla passione per la verità e dall'impegno in difesa dei diritti umani. Mario costruiva un mondo migliore, esattamente come siamo chiamati a farlo noi, in questo luogo. La sua scomparsa solleva, dunque, interrogativi non solo sulle circostanze specifiche della sua morte, ma anche sulla sicurezza…
PRESIDENTE. La ringrazio. Deve chiudere.
DARIO CAROTENUTO (M5S). Veramente, ho concluso. È un tema molto, molto importante. È dunque fondamentale lottare per chiedere trasparenza e giustizia. Speriamo che presto, alla luce di nuovi elementi, le indagini possano riprendere, con rigore e con l'indipendenza da pressioni esterne, debite e indebite, affinché la famiglia di Mario e, con essa, l'intera comunità che gli è vicino possano trovare le risposte che meritano.
Questo caso ci ricorda veramente l'importanza di sostenere chi lavora per un mondo migliore e per un mondo di pace. Per cui voglio ricordare anche Alberto Trentini, che, in questo momento, è nelle carceri venezuelane, in attesa di riavere…
PRESIDENTE. La ringrazio.
DARIO CAROTENUTO (M5S). …la libertà. In tal senso, voglio ribadire il nostro…
PRESIDENTE. Deve chiudere, guardi. In tal senso, lei ha raddoppiato il tempo a sua disposizione. Penso che non sia rispettoso nei confronti degli altri colleghi, perché qui la legge vale per tutti. Tutti siamo uguali. Grazie.
Voglio precisare che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha a disposizione, per il complesso degli interventi di fine seduta, tre minuti in tutto. Essendoci tre iscritti, per una scelta insindacabile del gruppo, ognuno deve parlare un minuto. Altrimenti, se i tempi si dilatano, secondo questa tecnica, dobbiamo cambiare comunque le regole del gioco. Ha chiesto di parlare la deputata Carmela Auriemma. Ne ha facoltà.
CARMELA AURIEMMA (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo brevemente. Oggi, al MIMIT, c'è stato il tavolo della vertenza Trasnova. Sappiamo che, grazie alla lotta, i lavoratori riusciti a strappare a Stellantis un altro anno di commessa. Il tempo scorre, ma, purtroppo, Stellantis continua a non presentarsi al tavolo. Stellantis non può tirarsi fuori dalla vertenza, perché sappiamo benissimo che i lavoratori Trasnova nascono come una costola della FIAT - sono tutti lavoratori ex FIAT -, quindi, Stellantis è direttamente responsabile. È direttamente responsabile anche perché ha annunciato, nei vari impegni, una produzione di due modelli a Pomigliano d'Arco. Quindi, ancora di più, Trasnova diventa fondamentale per portare la filiera di Pomigliano d'Arco davanti.
Quindi chiediamo che, a settembre, al prossimo tavolo, ci sia la presenza di Stellantis, perché è determinante per l'indotto Stellantis e per la vertenza Trasnova (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, il deputato Lomuti. Ne ha facoltà.
ARNALDO LOMUTI (M5S). Grazie, Presidente. Intervengo per chiedere un'informativa al Ministro Schillaci riguardo a un presidio ospedaliero, quello di Venosa, un comune della provincia di Potenza; un presidio che è stato sempre depotenziato negli anni - oggi è ridotto a un presidio fantasma - e che, però, in questo periodo, denuncia una circostanza molto grave, che è quella inerente al servizio del 118, dove l'assenza di personale pone in serio pericolo la vita degli abitanti.
Parliamo di un territorio, dove risiede il comune di Venosa, che è fra i più strategici e popolosi della regione Basilicata. I turni scoperti raggiungono numeri molto preoccupanti; i tempi di percorrenza per l'intervento non sono compatibili con l'emergenza e la stessa azienda sanitaria di Potenza fa fatica a coprire il personale che serve per quanto riguarda i punti di primo intervento. Questa situazione è il risultato anche delle politiche di definanziamento continue del Governo Meloni rispetto alla sanità pubblica in favore della sanità privata. Oggi, in Italia, registriamo quasi 5 milioni di italiani che rinunciano alle cure, perché non hanno i soldi per curarsi. È una vera e propria discriminazione.
Tornando, invece, sul punto del mio intervento, ossia il presidio e la situazione del 118 nel territorio del comune di Venosa, in riferimento al presidio dell'ospedale di Venosa, chiedo, Presidente, un intervento del Ministero, perché la politica territoriale si è completamente disinteressata di questo argomento.
Quindi, chiedo che venga il Ministro Schillaci a riferire su questo argomento, su questo punto, che riguarda, un po' più in generale, tutto il sistema sanitario regionale lucano, che fa acqua da tutte le parti in maniera molto pericolosa ed evidente.
Magari, anche per suggerire al Ministro una collaborazione con l'azienda sanitaria di Potenza per monitorare i tempi di intervento e, magari, se ha intenzione di farlo, di inviare - è il nostro auspicio a questo punto - i propri ispettori ministeriali perché, nel 2025, in un Paese che si reputi civile credo che certe situazioni a danno della salute dei cittadini - che è un principio costituzionale - non debbano più avvenire, ripeto nel nostro Paese e, soprattutto, nella nostra regione.
Siamo stanchi, Presidente, in Basilicata, di essere sempre considerati l'ultima ruota del carro per quanto riguarda gli interventi e questo è dovuto grazie anche all'inefficienza della politica del territorio (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.
Venerdì 4 luglio 2025 - Ore 9,30:
1. Svolgimento di interpellanze urgenti .
La seduta termina alle 13,40.
SEGNALAZIONI RELATIVE ALLE VOTAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA
Nel corso della seduta sono pervenute le seguenti segnalazioni in ordine a votazioni qualificate effettuate mediante procedimento elettronico (vedi Elenchi seguenti):
nelle votazioni nn. 1 e 3 il deputato Marchetti ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 4 il deputato Maullu ha segnalato che si è erroneamente astenuto dal voto mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario;
nella votazione n. 7 il deputato Carotenuto ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 24 il deputato Paolo Emilio Russo ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 27 il deputato De Corato ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 27 il deputato Gnassi ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 32 il deputato Soumahoro ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 37 il deputato Fede ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 38 la deputata Ruffino ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 45 il deputato Soumahoro ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nelle votazioni nn. 48 e 96 la deputata L'Abbate ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 112 il deputato Dell'Olio ha segnalato che ha erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimere voto favorevole;
nelle votazioni nn. 116 e 122 il deputato Soumahoro ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole;
nella votazione n. 162 il deputato Maullu ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto contrario;
nella votazione n. 163 il deputato Maullu ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole.
Aggiornato ai sensi dell'articolo 24, commi 2 e 6, del Regolamento
(Conferenza dei presidenti di gruppo del 3 luglio 2025)
Giovedì 3 luglio (ore 9,30-13,30 e 15-20, con eventuale prosecuzione notturna dalle 21 alle 24 e nella giornata di venerdì 4 luglio) |
Seguito dell'esame del disegno di legge n. 2126? e abbinate - Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane (approvato dal Senato) Seguito dell'esame delle mozioni Boschi ed altri n. 1-00434, Pavanelli ed altri n. 1-00463 e Richetti ed altri n. 1-00464 concernenti iniziative volte a salvaguardare il sistema produttivo nazionale in relazione alla prospettata applicazione dei dazi da parte degli Stati Uniti d'America Seguito dell'esame della proposta di legge n. 1074? - Modifiche all'articolo 132 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernenti l'acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell'integrità fisica del soggetto interessato, nonché istituzione della Giornata nazionale delle persone scomparse |
Venerdì 4 luglio (ore 9,30) |
Svolgimento di interpellanze urgenti |
Martedì 8 luglio (ore 11) |
Svolgimento di interpellanze e interrogazioni |
Martedì 8 luglio (ore 14-20, con eventuale prosecuzione notturna dalle 21 alle 24) |
Eventuale seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi Seguito dell'esame del disegno di legge di ratifica n. 2189 - Convenzione che istituisce l'Organizzazione internazionale per gli ausili alla navigazione marittima, con Allegato, fatta a Parigi il 27 gennaio 2021 (approvato dal Senato) Discussione del doc. IV-ter, n. 7-A - Relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti della deputata Meloni Discussione del doc. IV-ter, n. 14-A - Relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti del deputato Donzelli Discussione del doc. IV-ter, n. 16-A - Relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale nei confronti del deputato Delmastro Delle Vedove |
Mercoledì 9 luglio (ore 11,30, con votazioni non prima delle ore 14) |
Esame del disegno di legge n. 2416? - Conversione in legge del decreto-legge 21 maggio 2025, n. 73, recante misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l'ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché l'attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla partecipazione all'Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti (da inviare al Senato – scadenza: 20 luglio 2025) (per la posizione della preannunciata questione di fiducia) |
Mercoledì 9 luglio (ore 15) |
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata |
Giovedì 10 luglio (ore 12,20-20, con prosecuzione notturna dalle 21 alle 24 e nella giornata di venerdì 11 luglio) |
Seguito dell'esame del disegno di legge n. 2416? - Conversione in legge del decreto-legge 21 maggio 2025, n. 73, recante misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l'ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché l'attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla partecipazione all'Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti (da inviare al Senato – scadenza: 20 luglio 2025) (con dichiarazioni di voto sulla preannunciata questione di fiducia alle ore 12,20, votazione per appello nominale a partire dalle ore 14 e seguito dell'esame a partire dalle ore 15) |
Venerdì 11 luglio (ore 9,30) |
Svolgimento di interpellanze urgenti |
Lunedì 14 luglio (a.m. e p.m.) |
Discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 2384? - Modifiche alla legge 9 agosto 2023, n. 111, recante delega al Governo per la riforma fiscale Discussione sulle linee generali della mozione Scotto, Barzotti, Mari ed altri n. 1-00444 concernente iniziative in materia di povertà lavorativa Discussione sulle linee generali della mozione Conte, Schlein, Bonelli ed altri n. 1-00465 concernente iniziative in ordine alla denuncia formale del Memorandum d'intesa in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa con il Governo dello Stato di Israele Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 1447? - Istituzione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professione |
Martedì 15 luglio (ore 11) |
Svolgimento di interpellanze e interrogazioni |
Martedì 15 (ore 14-20, con eventuale prosecuzione notturna dalle 21 alle 24), mercoledì 16 (ore 9,30-13,30 e 16,15-20, con eventuale prosecuzione notturna dalle 21 alle 24) e giovedì 17 luglio (ore 9,30-13,30 e 15-20, con eventuale prosecuzione notturna dalle 21 alle 24) |
Eventuale seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi Seguito dell'esame del disegno di legge n. 2384? - Modifiche alla legge 9 agosto 2023, n. 111, recante delega al Governo per la riforma fiscale Seguito dell'esame della mozione Scotto, Barzotti, Mari ed altri n. 1-00444 concernente iniziative in materia di povertà lavorativa Seguito dell'esame della mozione Conte, Schlein, Bonelli ed altri n. 1-00465 concernente iniziative in ordine alla denuncia formale del Memorandum d'intesa in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa con il Governo dello Stato di Israele Seguito dell'esame della proposta di legge n. 1447? - Istituzione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professione |
Mercoledì 16 luglio (ore 15) |
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata |
Venerdì 18 luglio (ore 9,30, con votazioni non prima delle ore 11,30) |
Discussione congiunta del Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2024 e del Progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2025 (il termine per la presentazione degli ordini del giorno è fissato alle ore 12 di venerdì 18 luglio) Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 1928?- 2083-2091- 2152-2194 - Delega al Governo per l'organizzazione, la realizzazione, lo sviluppo e il potenziamento dei centri di elaborazione dati Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 1091?-1240? - Introduzione dell'articolo 1857-bis del codice civile e modifica all'articolo 33 del codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, in materia di obbligo di contrarre e recesso della banca nei rapporti di conto corrente Esame del disegno di legge n. 2460? - Conversione in legge del decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84, recante disposizioni urgenti in materia fiscale (da inviare al Senato – scadenza: 16 agosto 2025) |
Lunedì 21 (ore 14-20, con prosecuzione notturna dalle 21 alle 24), martedì 22 (ore 9,30-13,30 e 15-20, con prosecuzione notturna dalle 21 alle 24) e mercoledì 23 luglio (ore 9,30-13,30) |
Seguito dell'esame del disegno di legge n. 2460? - Conversione in legge del decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84, recante disposizioni urgenti in materia fiscale (da inviare al Senato – scadenza: 16 agosto 2025) Eventuale seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi Seguito dell'esame della proposta di legge n. 1928?- 2083-2091- 2152-2194 - Delega al Governo per l'organizzazione, la realizzazione, lo sviluppo e il potenziamento dei centri di elaborazione dati Seguito dell'esame della proposta di legge n. 1091?-1240? - Introduzione dell'articolo 1857-bis del codice civile e modifica all'articolo 33 del codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, in materia di obbligo di contrarre e recesso della banca nei rapporti di conto corrente |
Mercoledì 23 luglio (ore 15) |
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata |
Mercoledì 23 luglio (ore 16,15-20, con prosecuzione notturna dalle 21 alle 24) |
Esame del disegno di legge n. 2488? - Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 96, recante disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport (da inviare al Senato - scadenza: 29 agosto 2025) |
Giovedì 24 (ore 9,30-13,30 e 15-20, con prosecuzione notturna dalle 21 alle 24) e venerdì 25 luglio (ore 9,30-13,30 e 15-20, con prosecuzione notturna dalle 21 alle 24 ed eventualmente nella giornata di sabato 26 luglio) |
Seguito dell'esame del disegno di legge n. 2488? - Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 96, recante disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport (da inviare al Senato - scadenza: 29 agosto 2025) Eventuale seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana in corso e non conclusi |
Nella giornata di giovedì 24 luglio, in un orario da stabilire sulla base dell'andamento dei lavori, avrà luogo il seguito dell'esame del Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2024 e del Progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2025 |
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Lunedì 28 luglio (a.m. e p.m.) |
Discussione sulle linee generali del disegno di legge S. 1553 - Conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2025, n. 90 recante disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute (ove trasmesso dal Senato – scadenza: 23 agosto 2025) Discussione sulle linee generali della mozione Zanella ed altri n. 1-00462 concernente iniziative volte a contrastare l'aumento delle spese militari a favore di politiche in campo sociale e ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 956? e abbinate - Modifiche all'articolo 1, comma 741, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, e all'articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, in materia di equiparazione del regime fiscale nell'applicazione dell'imposta municipale propria e dell'imposta di registro relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero |
Martedì 29 luglio (ore 11) |
Svolgimento di interpellanze e interrogazioni |
Martedì 29 (ore 14-20, con prosecuzione notturna dalle 21 alle 24), mercoledì 30 (ore 9,30-13,30 e 16,15-20, con prosecuzione notturna dalle 21 alle 24) e giovedì 31 luglio (ore 9,30-13,30 e 15-20, con prosecuzione notturna dalle 21 alle 24 e nella giornata di venerdì 1° agosto) |
Seguito dell'esame del disegno di legge S. 1553 - Conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2025, n. 90 recante disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute (ove trasmesso dal Senato – scadenza: 23 agosto 2025) Esame del disegno di legge S. 1561 - Conversione in legge del decreto-legge 26 giugno 2025, n. 92, recante misure urgenti di sostegno ai comparti produttivi (ove trasmesso dal Senato – scadenza: 25 agosto 2025) Eventuale seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi Seguito dell'esame della mozione Zanella ed altri n. 1-00462 concernente iniziative volte a contrastare l'aumento delle spese militari a favore di politiche in campo sociale e ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari Seguito dell'esame della proposta di legge n. 956? e abbinate - Modifiche all'articolo 1, comma 741, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, e all'articolo 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, in materia di equiparazione del regime fiscale nell'applicazione dell'imposta municipale propria e dell'imposta di registro relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero |
Mercoledì 30 luglio (ore 15) |
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata |
Lunedì 4 agosto (a.m. e p.m.) |
Esame del disegno di legge S. 1565 - Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95, recante disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali (ove trasmesso dal Senato - scadenza: 29 agosto 2025) |
A partire da martedì 5 agosto e nelle giornate successive |
Seguito dell'esame del disegno di legge S. 1565 - Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95, recante disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali (ove trasmesso dal Senato - scadenza: 29 agosto 2025) Eventuale seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi |
Mercoledì 6 agosto (ore 15) |
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata |
Nel corso del mese di luglio potrà essere iscritto in calendario l'esame del disegno di legge S. 1547 - Proroga del termine per l'esercizio delle deleghe previsto dall'articolo 2 della legge 15 luglio 2022, n. 106, in materia di spettacolo, ove trasmesso dal Senato e concluso dalla Commissione. Il Presidente si riserva di inserire nel calendario dei lavori l'esame di progetti di legge di ratifica deliberati dalle Commissioni e di documenti licenziati dalla Giunta per le autorizzazioni. |
Ddl n. 2126 e abbinate - Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane
Seguito dell'esame: 11 ore 40 minuti.
Relatore | 20 minuti |
Governo | 20 minuti |
Richiami al regolamento | 10 minuti |
Tempi tecnici | 2 ore |
Interventi a titolo personale |
1 ora e 22 minuti (con il limite massimo di 14 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 7 ore e 28 minuti |
Fratelli d'Italia | 1 ora e 4 minuti |
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista | 1 ora e 14 minuti |
Lega - Salvini Premier | 48 minuti |
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE | 44 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 59 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 34 minuti |
Azione-Popolari europeisti riformatori-Renew Europe | 34 minuti |
Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE- Centro popolare | 28 minuti |
Italia Viva-il Centro-Renew Europe | 32 minuti |
Misto: | 31 minuti |
Minoranze Linguistiche | 17 minuti |
+Europa | 14 minuti |
Mozione n. 1-00434 e abb. - Iniziative volte a salvaguardare il sistema produttivo nazionale in relazione alla prospettata applicazione dei dazi da parte degli Stati Uniti d'America
Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).
Governo | 25 minuti |
Richiami al regolamento | 10 minuti |
Tempi tecnici | 15 minuti |
Interventi a titolo personale |
1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 4 ore e 10 minuti |
Fratelli d'Italia | 48 minuti |
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista | 35 minuti |
Lega - Salvini Premier | 33 minuti |
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE | 28 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 28 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 16 minuti |
Azione-Popolari europeisti riformatori-Renew Europe | 16 minuti |
Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE- Centro popolare | 16 minuti |
Italia Viva-il Centro-Renew Europe | 15 minuti |
Misto: | 15 minuti |
Minoranze Linguistiche | 9 minuti |
+Europa | 6 minuti |
(*) I tempi indicati sono stati in parte utilizzati nella seduta del 23 giugno 2025.
Pdl n. 1074 - Modifiche all'articolo 132 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernenti l'acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell'integrità fisica del soggetto interessato, nonché istituzione della Giornata nazionale delle persone scomparse
Seguito dell'esame: 6 ore e 40 minuti.
Relatore | 20 minuti |
Governo | 20 minuti |
Richiami al regolamento | 10 minuti |
Tempi tecnici | 15 minuti |
Interventi a titolo personale |
45 minuti (con il limite massimo di 10 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 4 ore e 50 minuti |
Fratelli d'Italia | 48 minuti |
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista | 36 minuti |
Lega - Salvini Premier | 35 minuti |
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE | 31 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 31 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 22 minuti |
Azione-Popolari europeisti riformatori-Renew Europe | 22 minuti |
Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE- Centro popolare | 22 minuti |
Italia Viva-il Centro-Renew Europe | 22 minuti |
Misto: | 21 minuti |
Minoranze Linguistiche | 11 minuti |
+Europa | 10 minuti |
Ddl di ratifica n. 2189
Tempo complessivo: 2 ore.
Relatore | 5 minuti |
Governo | 5 minuti |
Richiami al regolamento | 5 minuti |
Tempi tecnici | 5 minuti |
Interventi a titolo personale |
19 minuti (con il limite massimo di 2 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 1 ora e 21 minuti |
Fratelli d'Italia | 12 minuti |
Partito Democratico – Italia democratica e progressista | 15 minuti |
Lega – Salvini premier | 9 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 12 minuti |
Forza Italia – Berlusconi presidente - PPE | 7 minuti |
Azione – Popolari Europeisti Riformatori – Renew Europe | 6 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 6 minuti |
Noi Moderati (Noi Con L'Italia, Coraggio Italia, Udc e Italia al Centro) – MAIE - Centro popolare | 4 minuti |
Italia Viva – Il Centro - Renew Europe | 5 minuti |
Misto: | 5 minuti |
Minoranze Linguistiche | 3 minuti |
+Europa | 2 minuti |
Ddl n. 2384 - Modifiche alla legge 9 agosto 2023, n. 111, recante delega al Governo per la riforma fiscale
Tempo complessivo: 14 ore e 40 minuti, di cui:
Discussione generale | Seguito dell'esame | |
Relatore | 10 minuti | 20 minuti |
Governo | 20 minuti | 20 minuti |
Richiami al regolamento | 10 minuti | 10 minuti |
Tempi tecnici | 30 minuti | |
Interventi a titolo personale | 1 ora e 22 minuti |
42 minuti (con il limite massimo di 9 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 5 ore e 58 minuti | 4 ore e 38 minuti |
Fratelli d'Italia | 43 minuti | 38 minuti |
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista | 47 minuti | 43 minuti |
Lega - Salvini Premier | 36 minuti | 29 minuti |
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE | 35 minuti | 27 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 41 minuti | 36 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 32 minuti | 22 minuti |
Azione-Popolari europeisti riformatori-Renew Europe | 32 minuti | 22 minuti |
Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE- Centro popolare | 31 minuti | 19 minuti |
Italia Viva-il Centro-Renew Europe | 30 minuti | 21 minuti |
Misto: | 31 minuti | 21 minuti |
Minoranze Linguistiche | 18 minuti | 11 minuti |
+Europa | 13 minuti | 10 minuti |
Mozione n. 1-00444 - Iniziative in materia di povertà lavorativa
Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).
Governo | 25 minuti |
Richiami al regolamento | 10 minuti |
Tempi tecnici | 15 minuti |
Interventi a titolo personale |
1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 4 ore e 10 minuti |
Fratelli d'Italia | 48 minuti |
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista | 35 minuti |
Lega - Salvini Premier | 33 minuti |
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE | 28 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 28 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 16 minuti |
Azione-Popolari europeisti riformatori-Renew Europe | 16 minuti |
Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE- Centro popolare | 16 minuti |
Italia Viva-il Centro-Renew Europe | 15 minuti |
Misto: | 15 minuti |
Minoranze Linguistiche | 9 minuti |
+Europa | 6 minuti |
(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.
Mozione n. 1-00465 - Concernente la revoca del Memorandum d'intesa in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato di Israele
Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).
Governo | 25 minuti |
Richiami al regolamento | 10 minuti |
Tempi tecnici | 15 minuti |
Interventi a titolo personale |
1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 4 ore e 10 minuti |
Fratelli d'Italia | 48 minuti |
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista | 35 minuti |
Lega - Salvini Premier | 33 minuti |
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE | 28 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 28 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 16 minuti |
Azione-Popolari europeisti riformatori-Renew Europe | 16 minuti |
Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE- Centro popolare | 16 minuti |
Italia Viva-il Centro-Renew Europe | 15 minuti |
Misto: | 15 minuti |
Minoranze Linguistiche | 9 minuti |
+Europa | 6 minuti |
(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.
Pdl n. 1447 - Istituzione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professione
Tempo complessivo: 14 ore e 40 minuti, di cui:
Discussione generale | Seguito dell'esame | |
Relatore | 10 minuti | 20 minuti |
Governo | 20 minuti | 20 minuti |
Richiami al regolamento | 10 minuti | 10 minuti |
Tempi tecnici | 20 minuti | |
Interventi a titolo personale | 1 ora e 22 minuti |
44 minuti (con il limite massimo di 10 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 5 ore e 58 minuti | 4 ore e 46 minuti |
Fratelli d'Italia | 48 minuti | 46 minuti |
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista | 41 minuti | 36 minuti |
Lega - Salvini Premier | 40 minuti | 34 minuti |
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE | 37 minuti | 31 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 37 minuti | 31 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 31 minuti | 22 minuti |
Azione-Popolari europeisti riformatori-Renew Europe | 31 minuti | 22 minuti |
Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE- Centro popolare | 31 minuti | 22 minuti |
Italia Viva-il Centro-Renew Europe | 31 minuti | 21 minuti |
Misto: | 31 minuti | 21 minuti |
Minoranze Linguistiche | 18 minuti | 11 minuti |
+Europa | 13 minuti | 10 minuti |
Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2024 e progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2025
Tempo complessivo: 16 ore, di cui:
Discussione generale | Seguito dell'esame | |
Deputati Questori | 1 ora | 30 minuti |
Richiami al regolamento | 10 minuti | 10 minuti |
Tempi tecnici | 15 minuti | |
Interventi a titolo personale | 1 ora e 16 minuti |
1 ora e 21 minuti (con il limite massimo di 10 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 5 ore e 34 minuti | 5 ore e 44 minuti |
Fratelli d'Italia | 39 minuti | 1 ora e 7 minuti |
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista | 36 minuti | 47 minuti |
Lega - Salvini Premier | 36 minuti | 45 minuti |
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE | 34 minuti | 39 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 34 minuti | 39 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 31 minuti | 22 minuti |
Azione-Popolari europeisti riformatori-Renew Europe | 31 minuti | 22 minuti |
Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE- Centro popolare | 31 minuti | 22 minuti |
Italia Viva-il Centro-Renew Europe | 31 minuti | 21 minuti |
Misto: | 31 minuti | 20 minuti |
Minoranze Linguistiche | 18 minuti | 11 minuti |
+Europa | 13 minuti | 9 minuti |
Mozione n. 1-00462 - Concernente la non adesione ad accordi in sede Nato e/o europea di aumento delle spese militari, l'aumento del Fondo nazionale sanitario e il finanziamento degli interventi delle politiche di cooperazione allo sviluppo
Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).
Governo | 25 minuti |
Richiami al regolamento | 10 minuti |
Tempi tecnici | 15 minuti |
Interventi a titolo personale |
1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato) |
Gruppi | 4 ore e 10 minuti |
Fratelli d'Italia | 48 minuti |
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista | 35 minuti |
Lega - Salvini Premier | 33 minuti |
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE | 28 minuti |
MoVimento 5 Stelle | 28 minuti |
Alleanza Verdi e Sinistra | 16 minuti |
Azione-Popolari europeisti riformatori-Renew Europe | 16 minuti |
Noi Moderati (Noi con l'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro)-MAIE- Centro popolare | 16 minuti |
Italia Viva-il Centro-Renew Europe | 15 minuti |
Misto: | 15 minuti |
Minoranze Linguistiche | 9 minuti |
+Europa | 6 minuti |
(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.
VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO
INDICE ELENCO N. 1 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
1 | Nominale | DDL 2126-A E AB-ART AG 6.01,2,5,6,8 | 246 | 240 | 6 | 121 | 107 | 133 | 90 | Resp. |
2 | Nominale | ART AGG 6.09 | 243 | 237 | 6 | 119 | 107 | 130 | 90 | Resp. |
3 | Nominale | ART AGG 6.010 | 238 | 232 | 6 | 117 | 106 | 126 | 90 | Resp. |
4 | Nominale | ART AGG 6.012 | 244 | 238 | 6 | 120 | 105 | 133 | 90 | Resp. |
5 | Nominale | ART AGG 6.013 | 243 | 237 | 6 | 119 | 106 | 131 | 90 | Resp. |
6 | Nominale | ART AGG 6.015, 6.016 | 244 | 239 | 5 | 120 | 105 | 134 | 90 | Resp. |
7 | Nominale | ART AGG 6.017 | 240 | 235 | 5 | 118 | 104 | 131 | 90 | Resp. |
8 | Nominale | EM 7.4, 7.5, 7.1000 | 247 | 237 | 10 | 119 | 102 | 135 | 89 | Resp. |
9 | Nominale | EM 7.7 | 241 | 232 | 9 | 117 | 103 | 129 | 89 | Resp. |
10 | Nominale | EM 7.8 | 246 | 238 | 8 | 120 | 105 | 133 | 89 | Resp. |
11 | Nominale | EM 7.6 | 250 | 241 | 9 | 121 | 106 | 135 | 88 | Resp. |
12 | Nominale | EM 7.10 | 250 | 244 | 6 | 123 | 108 | 136 | 88 | Resp. |
13 | Nominale | EM 7.11 | 245 | 239 | 6 | 120 | 104 | 135 | 88 | Resp. |
F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui é mancato il numero legale. - X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi é premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.
INDICE ELENCO N. 2 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
14 | Nominale | EM 7.19 | 244 | 237 | 7 | 119 | 104 | 133 | 88 | Resp. |
15 | Nominale | EM 7.20 | 246 | 243 | 3 | 122 | 108 | 135 | 88 | Resp. |
16 | Nominale | EM 7.22 | 245 | 243 | 2 | 122 | 108 | 135 | 88 | Resp. |
17 | Nominale | EM 7.25 | 241 | 239 | 2 | 120 | 106 | 133 | 88 | Resp. |
18 | Nominale | EM 7.27 | 240 | 236 | 4 | 119 | 102 | 134 | 88 | Resp. |
19 | Nominale | EM 7.29, 7.30 | 244 | 240 | 4 | 121 | 104 | 136 | 88 | Resp. |
20 | Nominale | EM 7.31 | 247 | 244 | 3 | 123 | 108 | 136 | 88 | Resp. |
21 | Nominale | EM 7.32 | 249 | 244 | 5 | 123 | 98 | 146 | 88 | Resp. |
22 | Nominale | EM 7.33 | 245 | 240 | 5 | 121 | 106 | 134 | 88 | Resp. |
23 | Nominale | ARTICOLO 7 | 252 | 251 | 1 | 126 | 143 | 108 | 88 | Appr. |
24 | Nominale | ART AGG 7.03 | 249 | 233 | 16 | 117 | 97 | 136 | 88 | Resp. |
25 | Nominale | EM 8.1 | 242 | 240 | 2 | 121 | 110 | 130 | 88 | Resp. |
26 | Nominale | EM 8.2 | 241 | 239 | 2 | 120 | 110 | 129 | 88 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 3 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
27 | Nominale | EM 8.3 | 240 | 238 | 2 | 120 | 106 | 132 | 88 | Resp. |
28 | Nominale | ARTICOLO 8 | 246 | 245 | 1 | 123 | 138 | 107 | 88 | Appr. |
29 | Nominale | ARTICOLO 9 | 247 | 246 | 1 | 124 | 139 | 107 | 88 | Appr. |
30 | Nominale | ART AGG 9.02 | 248 | 242 | 6 | 122 | 102 | 140 | 88 | Resp. |
31 | Nominale | EM 10.1, 10.2, 10.3 | 246 | 240 | 6 | 121 | 105 | 135 | 87 | Resp. |
32 | Nominale | EM 10.4 | 243 | 237 | 6 | 119 | 103 | 134 | 87 | Resp. |
33 | Nominale | EM 10.5 | 248 | 243 | 5 | 122 | 108 | 135 | 87 | Resp. |
34 | Nominale | EM 10.6 | 245 | 240 | 5 | 121 | 105 | 135 | 87 | Resp. |
35 | Nominale | EM 10.7 | 243 | 234 | 9 | 118 | 100 | 134 | 87 | Resp. |
36 | Nominale | EM 10.8 | 247 | 239 | 8 | 120 | 104 | 135 | 87 | Resp. |
37 | Nominale | ARTICOLO 10 | 247 | 246 | 1 | 124 | 141 | 105 | 87 | Appr. |
38 | Nominale | ART AGG 10.01, 10.02 | 248 | 179 | 69 | 90 | 45 | 134 | 87 | Resp. |
39 | Nominale | ART AGG 10.03 | 248 | 178 | 70 | 90 | 44 | 134 | 87 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 4 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
40 | Nominale | EM 11.1001 | 248 | 242 | 6 | 122 | 106 | 136 | 87 | Resp. |
41 | Nominale | EM 11.1000 | 248 | 240 | 8 | 121 | 104 | 136 | 87 | Resp. |
42 | Nominale | EM 11.14, 11.18 | 247 | 242 | 5 | 122 | 108 | 134 | 87 | Resp. |
43 | Nominale | EM 11.19 | 246 | 233 | 13 | 117 | 100 | 133 | 87 | Resp. |
44 | Nominale | EM 11.21 | 246 | 234 | 12 | 118 | 100 | 134 | 87 | Resp. |
45 | Nominale | EM 11.22 | 246 | 234 | 12 | 118 | 100 | 134 | 87 | Resp. |
46 | Nominale | ARTICOLO 11 | 249 | 248 | 1 | 125 | 138 | 110 | 87 | Appr. |
47 | Nominale | ART AGG 11.02 | 248 | 242 | 6 | 122 | 108 | 134 | 87 | Resp. |
48 | Nominale | ART AGG 11.03 | 247 | 241 | 6 | 121 | 107 | 134 | 87 | Resp. |
49 | Nominale | ART AGG 11.04 | 248 | 243 | 5 | 122 | 110 | 133 | 87 | Resp. |
50 | Nominale | ART AGG 11.05 | 247 | 240 | 7 | 121 | 108 | 132 | 87 | Resp. |
51 | Nominale | ART AGG 11.06 | 250 | 235 | 15 | 118 | 100 | 135 | 87 | Resp. |
52 | Nominale | ART AGG 11.07 | 251 | 244 | 7 | 123 | 109 | 135 | 87 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 5 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
53 | Nominale | EM 12.2 | 249 | 244 | 5 | 123 | 111 | 133 | 87 | Resp. |
54 | Nominale | EM 12.7 | 247 | 243 | 4 | 122 | 108 | 135 | 87 | Resp. |
55 | Nominale | EM 12.8 | 249 | 244 | 5 | 123 | 110 | 134 | 87 | Resp. |
56 | Nominale | EM 12.11, 12.12, 12.13, 12.14 | 249 | 244 | 5 | 123 | 110 | 134 | 87 | Resp. |
57 | Nominale | EM 12.16 | 245 | 242 | 3 | 122 | 110 | 132 | 87 | Resp. |
58 | Nominale | EM 12.17 | 247 | 243 | 4 | 122 | 109 | 134 | 87 | Resp. |
59 | Nominale | ARTICOLO 12 | 249 | 248 | 1 | 125 | 138 | 110 | 87 | Appr. |
60 | Nominale | EM 13.1 | 235 | 235 | 0 | 118 | 101 | 134 | 87 | Resp. |
61 | Nominale | EM 13.5 | 240 | 236 | 4 | 119 | 104 | 132 | 87 | Resp. |
62 | Nominale | EM 13.7 | 242 | 239 | 3 | 120 | 105 | 134 | 87 | Resp. |
63 | Nominale | EM 13.8 | 232 | 232 | 0 | 117 | 95 | 137 | 87 | Resp. |
64 | Nominale | EM 13.11 | 232 | 231 | 1 | 116 | 96 | 135 | 87 | Resp. |
65 | Nominale | EM 13.12 | 237 | 234 | 3 | 118 | 99 | 135 | 87 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 6 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 78) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
66 | Nominale | EM 13.13 | 232 | 231 | 1 | 116 | 95 | 136 | 87 | Resp. |
67 | Nominale | EM 13.14 | 236 | 235 | 1 | 118 | 98 | 137 | 87 | Resp. |
68 | Nominale | EM 13.9 | 236 | 234 | 2 | 118 | 97 | 137 | 87 | Resp. |
69 | Nominale | EM 13.19 | 237 | 234 | 3 | 118 | 99 | 135 | 87 | Resp. |
70 | Nominale | EM 13.20 | 239 | 235 | 4 | 118 | 100 | 135 | 87 | Resp. |
71 | Nominale | EM 13.21 | 230 | 226 | 4 | 114 | 94 | 132 | 87 | Resp. |
72 | Nominale | EM 13.1000 | 239 | 201 | 38 | 101 | 143 | 58 | 87 | Appr. |
73 | Nominale | ARTICOLO 13 | 240 | 239 | 1 | 120 | 135 | 104 | 87 | Appr. |
74 | Nominale | ART AGG 13.02 | 240 | 227 | 13 | 114 | 95 | 132 | 87 | Resp. |
75 | Nominale | ARTICOLO 14 | 243 | 242 | 1 | 122 | 137 | 105 | 87 | Appr. |
76 | Nominale | ART AGG 14.01000 RIF | 220 | 219 | 1 | 110 | 121 | 98 | 87 | Appr. |
77 | Nominale | EM 15.1 | 224 | 216 | 8 | 109 | 95 | 121 | 87 | Resp. |
78 | Nominale | EM 15.3, 15.4 | 226 | 222 | 4 | 112 | 98 | 124 | 87 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 7 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 79 AL N. 91) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
79 | Nominale | EM 15.6 | 228 | 220 | 8 | 111 | 43 | 177 | 87 | Resp. |
80 | Nominale | EM 15.7 | 228 | 227 | 1 | 114 | 41 | 186 | 87 | Resp. |
81 | Nominale | ARTICOLO 15 | 231 | 230 | 1 | 116 | 130 | 100 | 87 | Appr. |
82 | Nominale | ART AGG 15.01 | 230 | 218 | 12 | 110 | 94 | 124 | 87 | Resp. |
83 | Nominale | ART AGG 15.02 | 229 | 222 | 7 | 112 | 98 | 124 | 87 | Resp. |
84 | Nominale | ART AGG 15.03, 15.04 | 231 | 231 | 0 | 116 | 106 | 125 | 87 | Resp. |
85 | Nominale | MANTENIMENTO ARTICOLO 16 | 232 | 231 | 1 | 116 | 130 | 101 | 87 | Appr. |
86 | Nominale | MANTENIMENTO ARTICOLO 17 | 232 | 232 | 0 | 117 | 131 | 101 | 87 | Appr. |
87 | Nominale | ART AGG 17.02, 17.03, 17.04, 17.05 | 231 | 226 | 5 | 114 | 99 | 127 | 87 | Resp. |
88 | Nominale | ART AGG 17.06, 17.08, 17.09 | 230 | 229 | 1 | 115 | 103 | 126 | 87 | Resp. |
89 | Nominale | EM 18.3 | 229 | 227 | 2 | 114 | 102 | 125 | 87 | Resp. |
90 | Nominale | EM 18.5 | 224 | 220 | 4 | 111 | 97 | 123 | 87 | Resp. |
91 | Nominale | EM 18.9 | 225 | 221 | 4 | 111 | 96 | 125 | 87 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 8 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 92 AL N. 104) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
92 | Nominale | ARTICOLO 18 | 230 | 230 | 0 | 116 | 132 | 98 | 87 | Appr. |
93 | Nominale | ART AGG 18.02 | 230 | 229 | 1 | 115 | 102 | 127 | 87 | Resp. |
94 | Nominale | ART AGG 18.03 | 223 | 222 | 1 | 112 | 96 | 126 | 87 | Resp. |
95 | Nominale | ART AGG 18.04 | 232 | 232 | 0 | 117 | 103 | 129 | 87 | Resp. |
96 | Nominale | ART AGG 18.07 | 228 | 228 | 0 | 115 | 100 | 128 | 87 | Resp. |
97 | Nominale | ART AGG 18.08 | 233 | 223 | 10 | 112 | 93 | 130 | 87 | Resp. |
98 | Nominale | ART AGG 18.010 | 234 | 231 | 3 | 116 | 101 | 130 | 87 | Resp. |
99 | Nominale | ART AGG 18.014 | 233 | 228 | 5 | 115 | 47 | 181 | 87 | Resp. |
100 | Nominale | ARTICOLO 19 | 232 | 231 | 1 | 116 | 132 | 99 | 87 | Appr. |
101 | Nominale | ARTICOLO 20 | 231 | 230 | 1 | 116 | 133 | 97 | 87 | Appr. |
102 | Nominale | ART AGG 20.01 | 232 | 226 | 6 | 114 | 96 | 130 | 87 | Resp. |
103 | Nominale | EM 21.2 | 230 | 226 | 4 | 114 | 97 | 129 | 87 | Resp. |
104 | Nominale | EM 21.4 | 232 | 227 | 5 | 114 | 98 | 129 | 87 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 9 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 105 AL N. 117) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
105 | Nominale | EM 21.5 | 228 | 225 | 3 | 113 | 100 | 125 | 87 | Resp. |
106 | Nominale | ARTICOLO 21 | 229 | 229 | 0 | 115 | 131 | 98 | 87 | Appr. |
107 | Nominale | ARTICOLO 22 | 229 | 227 | 2 | 114 | 133 | 94 | 87 | Appr. |
108 | Nominale | EM 23.2 | 233 | 232 | 1 | 117 | 102 | 130 | 87 | Resp. |
109 | Nominale | EM 23.4 | 228 | 223 | 5 | 112 | 95 | 128 | 87 | Resp. |
110 | Nominale | EM 23.6 | 223 | 218 | 5 | 110 | 93 | 125 | 87 | Resp. |
111 | Nominale | ARTICOLO 23 | 228 | 228 | 0 | 115 | 132 | 96 | 87 | Appr. |
112 | Nominale | ART AGG 23.02 | 225 | 222 | 3 | 112 | 95 | 127 | 87 | Resp. |
113 | Nominale | EM 24.2 | 229 | 227 | 2 | 114 | 100 | 127 | 87 | Resp. |
114 | Nominale | EM 24.3 | 224 | 224 | 0 | 113 | 101 | 123 | 87 | Resp. |
115 | Nominale | EM 24.4 | 224 | 224 | 0 | 113 | 100 | 124 | 87 | Resp. |
116 | Nominale | EM 24.5 | 222 | 222 | 0 | 112 | 101 | 121 | 87 | Resp. |
117 | Nominale | ARTICOLO 24 | 221 | 221 | 0 | 111 | 125 | 96 | 87 | Appr. |
INDICE ELENCO N. 10 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 118 AL N. 130) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
118 | Nominale | ART AGG 24.02 | 225 | 218 | 7 | 110 | 96 | 122 | 87 | Resp. |
119 | Nominale | ART AGG 24.03 | 225 | 217 | 8 | 109 | 94 | 123 | 87 | Resp. |
120 | Nominale | ART AGG 24.08 | 226 | 217 | 9 | 109 | 93 | 124 | 87 | Resp. |
121 | Nominale | ART AGG 24.04 | 227 | 224 | 3 | 113 | 99 | 125 | 87 | Resp. |
122 | Nominale | ART AGG 24.05 | 225 | 222 | 3 | 112 | 97 | 125 | 87 | Resp. |
123 | Nominale | ART AGG 24.07 | 228 | 225 | 3 | 113 | 101 | 124 | 87 | Resp. |
124 | Nominale | ART AGG 24.09 | 229 | 226 | 3 | 114 | 101 | 125 | 87 | Resp. |
125 | Nominale | ART AGG 24.013 | 227 | 222 | 5 | 112 | 97 | 125 | 87 | Resp. |
126 | Nominale | ART AGG 24.011 | 225 | 222 | 3 | 112 | 99 | 123 | 87 | Resp. |
127 | Nominale | ART AGG 24.012 | 227 | 224 | 3 | 113 | 99 | 125 | 87 | Resp. |
128 | Nominale | EM 25.3 | 224 | 220 | 4 | 111 | 98 | 122 | 87 | Resp. |
129 | Nominale | EM 25.8, 25.9, 25.10 | 223 | 223 | 0 | 112 | 93 | 130 | 86 | Resp. |
130 | Nominale | EM 25.11 | 217 | 217 | 0 | 109 | 91 | 126 | 86 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 11 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 131 AL N. 143) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
131 | Nominale | EM 25.13 | 223 | 219 | 4 | 110 | 93 | 126 | 86 | Resp. |
132 | Nominale | ARTICOLO 25 | 224 | 224 | 0 | 113 | 131 | 93 | 86 | Appr. |
133 | Nominale | ART AGG 25.02 | 226 | 222 | 4 | 112 | 93 | 129 | 86 | Resp. |
134 | Nominale | ART AGG 25.03 | 223 | 219 | 4 | 110 | 92 | 127 | 86 | Resp. |
135 | Nominale | EM 26.1 | 224 | 219 | 5 | 110 | 93 | 126 | 86 | Resp. |
136 | Nominale | EM 26.3 | 223 | 221 | 2 | 111 | 96 | 125 | 86 | Resp. |
137 | Nominale | EM 26.4 | 221 | 219 | 2 | 110 | 94 | 125 | 86 | Resp. |
138 | Nominale | ARTICOLO 26 | 224 | 224 | 0 | 113 | 129 | 95 | 86 | Appr. |
139 | Nominale | ART AGG 26.08 | 223 | 223 | 0 | 112 | 95 | 128 | 86 | Resp. |
140 | Nominale | ART AGG 26.01 | 225 | 221 | 4 | 111 | 96 | 125 | 86 | Resp. |
141 | Nominale | ART AGG 26.05 | 225 | 225 | 0 | 113 | 99 | 126 | 86 | Resp. |
142 | Nominale | ART AGG 26.06 | 225 | 225 | 0 | 113 | 98 | 127 | 86 | Resp. |
143 | Nominale | ART AGG 26.07 | 225 | 224 | 1 | 113 | 98 | 126 | 86 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 12 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 144 AL N. 156) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
144 | Nominale | EM 27.1 | 225 | 221 | 4 | 111 | 94 | 127 | 86 | Resp. |
145 | Nominale | ARTICOLO 27 | 226 | 226 | 0 | 114 | 128 | 98 | 86 | Appr. |
146 | Nominale | ART AGG 27.01 | 231 | 228 | 3 | 115 | 97 | 131 | 86 | Resp. |
147 | Nominale | EM 28.2 | 233 | 233 | 0 | 117 | 45 | 188 | 86 | Resp. |
148 | Nominale | EM 28.3 | 231 | 229 | 2 | 115 | 102 | 127 | 86 | Resp. |
149 | Nominale | EM 28.5 | 230 | 221 | 9 | 111 | 95 | 126 | 86 | Resp. |
150 | Nominale | EM 28.7 | 232 | 223 | 9 | 112 | 95 | 128 | 86 | Resp. |
151 | Nominale | EM 28.8 | 231 | 228 | 3 | 115 | 98 | 130 | 86 | Resp. |
152 | Nominale | EM 28.6 | 231 | 229 | 2 | 115 | 99 | 130 | 86 | Resp. |
153 | Nominale | EM 28.4 | 229 | 226 | 3 | 114 | 99 | 127 | 86 | Resp. |
154 | Nominale | ARTICOLO 28 | 231 | 231 | 0 | 116 | 130 | 101 | 86 | Appr. |
155 | Nominale | ART AGG 28.03 | 230 | 226 | 4 | 114 | 99 | 127 | 86 | Resp. |
156 | Nominale | EM 29.4, 29.5 | 221 | 218 | 3 | 110 | 96 | 122 | 86 | Resp. |
INDICE ELENCO N. 13 DI 13 (VOTAZIONI DAL N. 157 AL N. 168) | ||||||||||
Votazione | O G G E T T O | Risultato | Esito | |||||||
Num | Tipo | Pres | Vot | Ast | Magg | Fav | Contr | Miss | ||
157 | Nominale | ARTICOLO 29 | 224 | 222 | 2 | 112 | 124 | 98 | 86 | Appr. |
158 | Nominale | ART AGG 29.01 | 222 | 218 | 4 | 110 | 94 | 124 | 86 | Resp. |
159 | Nominale | ART AGG 29.03, 29.04, 29.05 | 222 | 218 | 4 | 110 | 95 | 123 | 86 | Resp. |
160 | Nominale | ART AGG 29.06 | 221 | 217 | 4 | 109 | 93 | 124 | 86 | Resp. |
161 | Nominale | ART AGG 29.09, 29.010, 29.011 | 226 | 222 | 4 | 112 | 97 | 125 | 86 | Resp. |
162 | Nominale | ART AGG 29.013, 29.016, 29.017 | 226 | 222 | 4 | 112 | 97 | 125 | 86 | Resp. |
163 | Nominale | ARTICOLO 30 | 222 | 222 | 0 | 112 | 126 | 96 | 86 | Appr. |
164 | Nominale | ARTICOLO 31 | 226 | 226 | 0 | 114 | 131 | 95 | 86 | Appr. |
165 | Nominale | EM 32.3, 32.4 | 223 | 219 | 4 | 110 | 95 | 124 | 86 | Resp. |
166 | Nominale | ARTICOLO 32 | 228 | 228 | 0 | 115 | 129 | 99 | 86 | Appr. |
167 | Nominale | ARTICOLO 33 | 227 | 227 | 0 | 114 | 132 | 95 | 86 | Appr. |
168 | Nominale | ART AGG 33.0200 | 228 | 228 | 0 | 115 | 130 | 98 | 86 | Appr. |