XIX LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 425 di lunedì 10 febbraio 2025

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SERGIO COSTA

La seduta comincia alle 14.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.

Invito il deputato Segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

FILIBERTO ZARATTI, Segretario, legge il processo verbale della seduta del 4 febbraio 2025.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 73, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Annunzio di petizioni.

PRESIDENTE. Invito il deputato Segretario a dare lettura delle petizioni pervenute alla Presidenza, che saranno trasmesse alle sottoindicate Commissioni.

FILIBERTO ZARATTI, Segretario, legge:

Francesco Di Pasquale, da Cancello e Arnone (Caserta), chiede:

di utilizzare le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la valorizzazione e la tutela ambientale del fiume Volturno e delle aree limitrofe (894) - alla VIII Commissione (Ambiente);

che la festività del 4 novembre diventi anche la giornata della pacificazione nazionale (895) - alla I Commissione (Affari costituzionali);

l'istituzione della Giornata nazionale del popolo italiano e della sua storia (896) - alla I Commissione (Affari costituzionali);

interventi per la valorizzazione dell'ambiente, anche a fini turistici, e il miglioramento della gestione dei rifiuti (897) - alla VIII Commissione (Ambiente);

Moreno Sgarallino, da Roma, chiede:

iniziative per evitare che ai minori siano insegnati concetti contrari alla Costituzione (898) - alla VII Commissione (Cultura);

iniziative perché i prezzi dei beni di consumo siano determinati in cifra tonda (899) - alla X Commissione (Attività produttive);

nuove norme in materia di denominazione delle marmellate e delle confetture (900) - alla XIII Commissione (Agricoltura);

iniziative per garantire la funzionalità degli ATM della società Poste italiane anche nelle ore notturne (901) - alla VI Commissione (Finanze);

Stefano Fuschetto, da Gallarate (Varese), chiede:

di adottare nelle scuole italiane il modello educativo degli Stati Uniti (902) - alla VII Commissione (Cultura);

di aumentare il numero delle spiagge libere (903) - alla VI Commissione (Finanze);

Marcello Stanca, da Firenze, chiede di inserire la depressione tra le patologie indennizzate come conseguenza dei danni derivanti da emotrasfusioni da sangue infetto, da vaccinazioni e da talidomide (904) - alla XII Commissione (Affari sociali);

Gianpaolo Penco, da Trieste, chiede misure di semplificazione per la realizzazione di opere pubbliche (905) - alla VIII Commissione (Ambiente);

Francesco Pedone, da Turi (Bari), chiede iniziative per evitare gli internamenti forzati nelle strutture psichiatriche per tempi superiori a quelli previsti per il trattamento sanitario obbligatorio (906) - alla XII Commissione (Affari sociali);

Renato Lelli, da Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona), chiede misure urgenti per contrastare gli atti di violenza contro le Forze di polizia (907) - alla II Commissione (Giustizia);

Alex Marini, da Rovereto (Trento), e altri cittadini chiedono l'introduzione dell'obbligo di predisporre opuscoli informativi per tutte le consultazioni referendarie (908) - alla I Commissione (Affari costituzionali);

Massimo Torre, da Genova, chiede nuove norme in materia di gratuito patrocinio a spese dello Stato e di attività degli avvocati (909) - alla II Commissione (Giustizia);

Luca Cattaneo, da Pavia, chiede che sia sempre consentito votare fuori del comune di residenza per le consultazioni referendarie di carattere nazionale (910) - alla I Commissione (Affari costituzionali);

Michele Vecchione, da Villa Lagarina (Trento), chiede nuove norme in materia di trattamento previdenziale dei dirigenti pubblici con incarichi di vertice (911) - alla XI Commissione (Lavoro);

Aniello Traino, da Neirone (Genova), chiede modifiche al metodo di calcolo dell'indicatore della situazione economica equivalente per nuclei familiari in cui sono presenti disabili (912) - alle Commissioni riunite VI (Finanze) e XII (Affari sociali);

Giovanni Fiorillo, da Napoli, chiede norme più restrittive in materia di gioco d'azzardo legale e iniziative per risarcire le persone danneggiate dalla ludopatia (913) - alle Commissioni riunite VI (Finanze) e XII (Affari sociali).

Discussione della mozione Francesco Silvestri ed altri n. 1-00392 presentata a norma dell'articolo 115, comma 3, del Regolamento, nei confronti del Ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanche'.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della mozione Francesco Silvestri ed altri n. 1-00392 presentata a norma dell'articolo 115, comma 3, del Regolamento, nei confronti del Ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanche' (Vedi l'allegato A).

Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi è pubblicato in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea (Vedi calendario).

Avverto, inoltre, che in data odierna la mozione Francesco Silvestri ed altri n. 1-00392 è stata sottoscritta, tra gli altri, anche dalle deputate Braga e Zanella, che, con il consenso degli altri sottoscrittori, ne diventano, rispettivamente, la seconda e la terza firmataria.

(Discussione sulle linee generali)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.

È iscritta a parlare la deputata Vittoria Baldino, che illustrerà la mozione Francesco Silvestri ed altri n. 1-00392, di cui è cofirmataria. Ne ha facoltà.

VITTORIA BALDINO (M5S). Signor Presidente, signora Ministra, colleghi e colleghe, noi siamo qui oggi a chiedere, a nome di tutti gli italiani che abbiamo l'onore di rappresentare, che la Ministra Santanche' si dimetta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) perché la sua permanenza tra quei banchi e nelle istituzioni rappresenta un disonore per le istituzioni, per il Ministero che rappresenta, per le imprese che rappresenta e per il Paese intero. Noi siamo qui a chiedere, per la terza volta, che questo Parlamento voti una mozione di sfiducia per tante ragioni. A noi non interessano le vicende giudiziarie perché ci auguriamo sempre che tutti vengano assolti quando si trovano ad avere a che fare con la giustizia, ma noi siamo qui per chiedere le dimissioni della Ministra Santanche' per una serie di motivi. Li elenco velocemente perché ho poco tempo, benché siano molti, Ministra. In primo luogo, perché lei è un conflitto di interesse che cammina, signora Ministra. Io credo che in nessun altro Paese si sarebbe nominato Ministro del Turismo un operatore che opera nel settore del turismo. Quindi, primo punto essenziale: lei non avrebbe dovuto essere nemmeno nominata Ministra del Turismo.

E l'avrebbero nominata Ministra del Turismo se avessero saputo che lei era imputata per false dichiarazioni nella gestione contabile delle sue imprese e che lei era anche indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato, per aver indebitamente incassato delle casse integrazioni COVID per 13 sue dipendenti che nel mentre continuavano a lavorare? Cioè, le spiego che cosa ha fatto, signora Ministra: mentre lei andava a pontificare nelle televisioni e sui giornali dicendo che l'allora Governo doveva essere indagato per essere un criminale nella gestione della pandemia e che non era efficace ed efficiente nell'erogazione dei contributi COVID, lei li intascava indebitamente e costringeva le sue dipendenti a lavorare lo stesso, e a loro insaputa, perché loro neanche lo sapevano che erano in cassa integrazione COVID (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Noi chiediamo le sue dimissioni perché crediamo che una Ministra che ha spudoratamente mentito in Parlamento non abbia la dignità di sedere tra quei banchi. E lei l'ha fatto: l'ha fatto quando ha reso delle informative nell'Aula del Senato. Ha mentito spudoratamente su una serie di vicende che adesso non sto qui a elencare e che riguardano le sue partecipazioni e il suo ruolo nella società, nonché il fatto che lei sapesse o meno che fosse indagata o altro. Lei ha mentito spudoratamente. Solo per questo si dovrebbe dimettere, ma quello è il minimo rispetto a ciò che ha fatto. Peraltro, a chi nel Paese le sta chiedendo a gran voce le dimissioni - e non mi riferisco solo ai nostri elettori e ai nostri seguaci, ma anche ai suoi, perché lei non è più gradita nemmeno ai suoi elettori e lo dimostra la folta presenza di colleghi e colleghe della maggioranza che dovrebbe sostenerla qui in quest'Aula - lei ha risposto con un laconico “chi se ne frega”. Questo è il rispetto che lei ha per le istituzioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Allora, ci chiediamo che cos'altro deve fare un Ministro per lasciare quella poltrona e liberare le istituzioni da questo disonore? Guardi, lei ha dimostrato di ispirarsi a un modello imprenditoriale incline a considerare le regole di mercato e quelle relative ai diritti sindacali e ai diritti previdenziali, per i quali i lavoratori e le lavoratrici lottano ogni giorno, alla stregua di fastidiosi impacci. Quindi, mi chiedo quale esempio stiamo dando a tutti gli imprenditori onesti e a tutti i lavoratori e le lavoratrici che quotidianamente lottano per i propri diritti. Noi siamo qui perché abbiamo interpretato come reali le parole della Presidente del Consiglio in campagna elettorale (quell'altra Giorgia Meloni, non quella di adesso) quando diceva che “la politica deve stare un passo avanti alla società e dare il buon esempio”. Ecco, questa vicenda non può che chiamare in causa Giorgia Meloni quale Presidente del Consiglio dei ministri, che dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. E, allora, noi diciamo anche alla Presidente Giorgia Meloni di smetterla di giocare a nascondino con le sue responsabilità, perché è troppo facile metterci la faccia solo quando e dove le conviene, per poi dileguarsi invece quando la sceneggiatura non è ben orchestrata dai suoi registi e ben suonata dai suoi menestrelli di regime.

Quindi, Giorgia Meloni deve venire a dirci la verità: deve dire che quelle dichiarazioni di quei tempi, di quella Giorgia Meloni della campagna elettorale, in realtà, erano soltanto mero materiale di propaganda che è servito soltanto per prendere il potere. Lo ripeto: per prendere il potere; e ora che il potere l'avete preso, invece, con grande destrezza e maestria gestite le istituzioni come se fossero casa vostra, rivendicando spazi di impunità e sentendovi al di sopra della legge. Giorgia Meloni, ultimamente, va dicendo urbi et orbi che lei non è ricattabile. Ma allora la domanda che ci facciamo è: chi la ricatta la Presidente Giorgia Meloni? Perché dice di non essere ricattabile? Forse è ricattata da qualche suo collega di maggioranza? È per questo che non riesce a chiedere e pretendere le dimissioni della sua Ministra, che evidentemente la imbarazza visto che non è qui e visto che ultimamente pare essersi dileguata? Chi la ricatta? Lo dica a questo Parlamento, perché deve dire la verità e deve assumersi le sue responsabilità.

Noi non saremo qui, signora Ministra, a fare i suoi utili idioti. Questo Parlamento e le leggi dello Stato non saranno qui a fare da inutili orpelli al vostro agire indisturbato, nel vostro esclusivo interesse e mai nell'interesse del Paese che, invece, attende proposte, soluzioni, idee - soprattutto soluzioni ai suoi problemi, cosa che voi non gli state dando - e visione per i propri figli.

Quella di oggi, signor Presidente, non è semplicemente la discussione generale sulla sfiducia a un Ministro, ma è una discussione sulla credibilità di quest'Aula e sulla dignità delle nostre istituzioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) che, se per voi è riassunta nell'impropera formula del “chi se ne frega”, per noi rappresenta la vera essenza dell'agire pubblico come la nostra Costituzione chiede e, cioè, con disciplina ed onore.

PRESIDENTE. Concluda.

VITTORIA BALDINO (M5S). Mentre la sua, signora Ministra, è una resistenza a tutela della sua poltrona, la nostra è una resistenza a tutela delle nostre istituzioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Gianassi. Ne ha facoltà.

FEDERICO GIANASSI (PD-IDP). Grazie, signor Presidente. C'era una volta un partito di minoranza che attaccava Governi e maggioranze di turno, contestando incoerenze tra promesse e impegni presi e azioni realizzate, perché diceva che l'esercizio dell'azione politica deve sorreggersi sulle virtù dell'intransigenza e della coerenza, altrimenti non è degno, non è credibile e non è autorevole. Quel partito, Fratelli d'Italia, oggi non è più minoranza, è maggioranza relativa in Parlamento, guida la maggioranza parlamentare ed esprime la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e molti Ministri, tra cui lei, Ministra Santanche'. Ma quel partito ha già fatto carta straccia del principio di coerenza: tradisce le promesse elettorali, scappa e si nasconde dinnanzi ai problemi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

Ciò che conta per quel partito è solo difendere le poltrone: costi quel che costi, con buona pace di dignità, credibilità e autorevolezza, un tempo tanto decantate. Solo il potere per il potere. Se un tempo il motto dei pretesi patrioti era “coerenza, coerenza, coerenza”, oggi gli italiani possono solo ascoltare “poltrona, poltrona, poltrona” (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Quanto a brutalizzazione del valore della coerenza, lei, signora Ministra, sembra davvero volersi dimostrare seconda a nessuno, in una sfida all'interno del suo partito che è tra campioni di razza. Lei, infatti, più volte e per molto tempo ha chiesto le dimissioni di Capi di Governo, di Ministri e di Sottosegretari, senza che a sorreggere le sue richieste vi fossero procedimenti penali. Lo ha fatto per il Ministro della Salute Roberto Speranza, che con competenza, rigore e serietà ha affrontato la prova più difficile che un Ministro della Salute abbia mai affrontato nella storia repubblicana (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Una volta perché sono state previste le mascherine nelle scuole, un'altra per la proroga dello stato di emergenza e, ancora, per la chiusura degli impianti sciistici. Ha chiesto le dimissioni per la Ministra Lamorgese, per non avere impedito un rave a Viterbo. E ancora, per Boschi, Bonafede, Azzolina e tanti altri.

Persino per la Ministra Josefa Idem, della quale, per un ICI non pagato, lei disse: “Si è dimostrata anche molto arrogante e l'arroganza non premia mai”. Beh, in effetti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) ... “Certamente, non è una ladra. Del resto, non penso che quello che ha fatto, se lo ha fatto, sia una mancanza pazzesca. Il problema è un altro. È il fatto che lei si è presentata con l'immagine di una paladina della morale, dell'etica, della correttezza. Ecco, quelle cose, pur essendo per me un peccato veniale, sono incompatibili con il suo ruolo e il Presidente del Consiglio deve rimuoverla”. Ancora, disse: “Cosa penso del caso Idem? Che ci sono sempre due pesi e due misure. Se capita una cosa così nel centrosinistra si fa finta di niente; se fosse capitata nel centrodestra saremmo già stati cacciati” (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

La Ministra Idem si dimise, lei da 2 anni è abbarbicata alla sua poltrona. Quindi, secondo lei, se fosse una donna coerente, per un peccato veniale si dovrebbe andare a casa, e la Ministra si sarebbe dovuta dimettere. Perché allora lei non si dimette? Eppure, non le vengono contestati peccati veniali: c'è un rinvio a giudizio per false comunicazioni societarie, c'è un'indagine per concorso in bancarotta fraudolenta, c'è una richiesta di rinvio a giudizio per truffa aggravata ai danni dell'INPS per l'utilizzo della cassa integrazione durante il periodo COVID.

Che non sono peccati veniali lei lo sa bene, perché non ha rivendicato il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva. Lei stessa ha detto: in caso di rinvio a giudizio mi dimetterei. Quindi, riconosce che siamo in presenza di una situazione che non può essere risolta con il richiamo alla presunzione di innocenza; siamo in presenza di una questione non procedimentale, non penalistica, ma di una questione enorme di tipo politico. Però, se è bene che riconosca che non si può rimanere in sella in presenza di un quadro politico così grave, ha calcolato male i tempi. Non si deve dimettere con il rinvio a giudizio, doveva averlo già fatto. Lo deve fare ora, oggi, il passo indietro.

Noi siamo abituati a distinguere tra una responsabilità di tipo penale, il cui accertamento compete esclusivamente alla magistratura, e le responsabilità, invece, politiche, che abbiamo rivendicato fin dal primo giorno, anche quando il quadro accusatorio in sede procedimentale non era chiaro ed evidente o così avanzato come oggi. Anzi, mi permetta di dire che noi, a differenza vostra, non pensiamo che la responsabilità penale debba essere diffusa un po' ovunque, come fate voi con il disegno di legge sulla sicurezza urbana, in cui prevedete la galera un po' per tutti: per le donne incinte, per i bambini che hanno meno di un anno, per chi fa resistenza pacifica a un provvedimento dell'autorità.

Noi pensiamo che il diritto penale debba essere usato con grande cautela, ma, di fronte, invece, alle questioni politiche, no, lì non si può scappare. Non auguriamo il male a nessuno e a tutti auguriamo la capacità di affrontare, in sede procedimentale, le argomentazioni a propria difesa, ma sul terreno politico non possiamo fare sconti, perché ne va della dignità delle istituzioni del nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

E allora, lasciando da parte i procedimenti penali, mi permetta di dirle che, se esistesse un reato di incoerenza politica, dopo tutto quello che lei ha detto nei confronti dei suoi avversari politici e l'autodifesa a oltranza, che, direi, abbastanza isolata sta facendo, della sua poltrona, lei sarebbe già stata condannata per incoerenza politica con una sentenza di tipo definitivo. Ma non c'è solo l'incoerenza di Fratelli d'Italia e la sua, c'è anche l'ipocrisia, la doppiezza morale tipica della destra nazionale. Voi siete quelli, signora Ministra, che hanno gridato contro il reddito di cittadinanza nei confronti delle persone bisognose, per due motivi: il primo, perché vi è stato un uso troppo spesso truffaldino, avete detto, e, dall'altro, perché non è giusto consentire alle persone di stare in pantofole sul divano, anziché andare a lavorare.

Eppure, se è scandaloso - e lo è - chi froda lo Stato utilizzando le risorse pubbliche messe a disposizione dai lavoratori, dalle famiglie, dai pensionati e dalle imprese italiane, ad esempio violando quella norma, perché dovrebbe esserlo meno chi, impresa o imprenditore, truffa lo Stato e utilizza indebitamente fondi che lo Stato mette a disposizione con il sacrificio dei lavoratori, delle famiglie e dei pensionati (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista)? Non è forse la stessa cosa? Si tratta, comunque, di un capitolo che ha gravato lo Stato italiano di circa 3 miliardi.

Se stiamo sul terreno politico perché, da un lato, abbiamo visto la destra stracciarsi le vesti e, dall'altro, invece, ridimensionare l'attenzione sul caso? Eppure, anche in quest'Aula fu approvato un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico che impegnava il Governo a lavorare duramente su questo fronte, ma, come al solito, non abbiamo visto nulla. Ecco la vostra doppiezza, la faccia dura e cattiva contro chi non è amico e quella sempre gentile e genuflessa verso gli amici. No, noi questo non possiamo accettarlo. Ci permetta di dirle, signora Ministra, che il suo attaccamento alla poltrona sta determinando anche un grave danno per un settore strategico, quale è quello del turismo in Italia.

Da troppo tempo lei è impegnata quasi esclusivamente a difendere se stessa, e il suo Governo di turismo non parla più. Ecco, non basta che si presenti a ballare con Pulcinella in occasione dell'inaugurazione della Fiera a Milano, in prossimità della discussione sulla mozione di sfiducia. Serve di più, serve un Governo che si impegni su un settore strategico che riguarda decine di migliaia di lavoratori, ancora troppo spesso precari, e imprese che hanno bisogno di essere accompagnate; un turismo democratico e sostenibile insieme alle proposte che i sindaci italiani, ogni giorno, le lanciano.

Però qui non c'è solo lei, signora Ministra, sui banchi, accusata politicamente dall'opposizione. Qui c'è un'altra persona che tende ormai a scappare molto spesso dalle proprie responsabilità, ed è la Presidente del Consiglio, è Giorgia Meloni. Qualche tempo fa era ovunque, dal distributore di benzina a raccontare che avrebbe cancellato le accise alla conferenza stampa a raccontare che avrebbe inseguito gli scafisti per il globo terracqueo. Ora non sappiamo più nulla, non la vediamo più, è scomparsa e siamo preoccupati.

Andremo da Chi l'ha visto?, perché le accise sono alle stelle e non abbiamo sentito nulla, e gli scafisti, soprattutto se sono torturatori, violentatori e assassini, non solo non vengono inseguiti, ma vengono liberati e riconsegnati (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista), possono tornare a casa loro a fare il loro mestiere, e ancora una volta non abbiamo visto la Presidente Meloni, che ha preferito che si immolassero due Ministri, come oggi sembra altri due siano costretti a fare, standole accanto senza poterla difendere.

Noi diciamo a Giorgia Meloni che l'unica coerenza che lei sta dimostrando è quella di essere sempre molto amichevole verso gli errori di chi le sta vicino, come ha sempre fatto la destra italiana; assai meno quando anche lei, con grande rabbia, chiedeva le dimissioni di chicchessia. Le ha chieste di tutti i Presidenti del Consiglio, le ha chieste di tutti i Ministri e di tutti i Sottosegretari per fatti minori, anche quando non vi erano procedimenti penali, e certamente lo ha fatto anche quando vi erano procedimenti penali. Però, in questo caso, non ha il coraggio di prendere una decisione.

La Ministra Santanche' dice che si dimetterebbe se glielo chiedesse la Presidente Meloni. La Presidente Meloni invita la Ministra Santanche' a riflettere, non la difende, ma non la fa dimettere. Noi le diciamo, Ministra Santanche', che l'unica battaglia che lei sta vincendo è quella contro Giorgia Meloni, perché, ancora una volta, è riuscita a dimostrare che Giorgia Meloni, di fronte ai problemi, riesce a fare solo una cosa: scappare (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

Noi tutto questo non lo possiamo accettare, lo diciamo in quest'Aula oggi. Lei ci ascolta, tre quarti dei partiti che la sostengono non la ascoltano, perché i banchi di Forza Italia sono vuoti, i banchi della Lega sono vuoti e sono vuoti persino quelli di Noi Moderati, mentre c'è un drappello di martiri di Fratelli d'Italia che è stato costretto a presentarsi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) ma, ovviamente, non prenderanno la parola per difenderla, perché non possono farlo.

Bisogna avere a cuore le istituzioni democratiche del Paese. È per questo che lei deve fare un passo indietro ed è per questo che la Presidente Giorgia Meloni deve smettere di scappare (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Zaratti. Ne ha facoltà.

FILIBERTO ZARATTI (AVS). Grazie, signor Presidente. Colleghe e colleghi, nella giornata di ieri la Ministra Santanche' si è resa protagonista, dicono le cronache, di un vivace balletto con Pulcinella. A poche ore dalla sfiducia che oggi si discute in Parlamento, questo episodio diventa un po' emblematico. È emblematico nel senso che si vogliono trasformare, ancora una volta e ancora di più, le questioni fondamentali della politica italiana in una farsa, in una farsa delle maschere italiane, così come è accaduto sulla vicenda Almasri, dove il Ministro viene qui a dire che, siccome il personaggio era pericolosissimo, bisognava portarlo immediatamente a casa sua, a continuare a fare gli obbrobri che ha fatto finora, i massacri che ha fatto finora.

State trasformando la politica italiana in una farsa, e guardate che sulla vicenda della Santanche' non soltanto è in discussione la credibilità e la serietà delle istituzioni, come i colleghi e le colleghe hanno già detto, ma c'è una questione fondamentale che è legata a questo modo di condurre la vita politica: non si può pensare di fare sempre la commedia dell'arte, per cui, quando si sta all'opposizione, si chiedono le dimissioni semplicemente perché a un Ministro è caduto un bicchiere di acqua, e poi, quando ci si trova a gestire il potere, quando si sta seduti su quelle poltrone, si può fare tutto e il contrario di tutto (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra), senza avere la dignità di mettere mai in discussione la possibilità di presentare delle dimissioni.

In qualunque altro Paese europeo, Ministra, lei già si sarebbe dimessa da un pezzo. Ricordo, ricordiamo le parole sulla Ministra Idem, sue in modo particolare, che esprimevano disprezzo per la non scelta della Ministra, che, invece, si dimise per una questione abbastanza risibile, sostanzialmente, non paragonabile neanche lontanamente alle questioni di cui lei è accusata.

In modo particolare, voglio sottolineare che, quando è in campo per un Ministro, per un funzionario o per un servitore dello Stato un'accusa come truffa ai danni dello Stato, penso sia una causa irremovibile! È l'opportunità politica che chiede che lei si dimetta (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra), al di là del giudizio, che poi è compito della magistratura e, ovviamente, sarà suo compito difendersi in quella sede.

Guardate che a pensarla in questo modo - lo dico anche ai pochi amici di Fratelli d'Italia che sono qui presenti - non siamo solo noi! Il 71 per cento degli elettori italiani credono che la Ministra Santanche' si debba dimettere (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle). Di questo 71 per cento, il 58 per cento dei vostri elettori pensa che la Ministra Santanche' si debba dimettere (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle). Non siete neanche in sintonia con i vostri elettori! Non siete in sintonia con il Paese, perché la vostra arroganza - l'arroganza del potere -, quella che vi muove in questi giorni, quella che porta la Presidente del Consiglio a non presentarsi su una questione fondamentale che riguarda la sicurezza nazionale, come Almasri, quella stessa arroganza vi sta allontanando dal Paese reale.

Le nostre critiche sulla Ministra Santanche' non solo sono legate a questioni di opportunità (anche se ci sono molte cose che ci lasciano assai perplessi; infatti, credo che, quando sono le più alte cariche dello Stato, i più importanti Ministri, a fare operazioni economiche, come quella che ha riguardato la vicenda della villa in Versilia, acquistata dal compagno della Ministra e dalla moglie del Presidente del Senato per 2,45 milioni di euro e rivenduta, in meno di 24 ore, con una plusvalenza di un milione di euro, quando questo riguarda le massime cariche dello Stato e del Governo, sia necessaria un'attenzione particolare), non solo sono legate a questioni che sarebbero normali in qualunque Paese del mondo, perché, di fronte ad accuse di questo genere, un Ministro si dimette, ma solo legate anche al fatto che siamo molto preoccupati per questo atteggiamento, che più volte la Ministra ha estrinsecato, di fregarsene di quello che dice il Paese (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra), di non avere la decenza di pensare che sia suo dovere rapportarsi al Parlamento e ascoltare le richieste del Paese.

Come mai la nostra Ministra è così sicura del fatto che il suo partito continuerà a sostenerla, come se fosse una falange? Per quale ragione questo avviene, di fronte all'evidenza dei fatti, di fronte al fatto che gli elettori di Fratelli d'Italia chiedono a gran voce, anche loro, come i cittadini italiani, le dimissioni della Ministra?

Noi siamo preoccupati di questo. Siamo anche preoccupati per un Paese dove il settore di cui lei si occupa, signora Ministra, è un settore fondamentale, importante. Questo è il più grande Paese come ricchezza, dal punto di vista artistico, monumentale. Lo sappiamo, siamo orgogliosi di questo. È anche il Paese con la maggiore biodiversità, anche se voi state facendo di tutto per ridurla, ma speriamo che non ci riusciate. È un Paese importante. Quindi, quello che riguarda la gestione dei flussi turistici, la capacità di vendere bene il nostro prodotto e di fare in modo che sia conservato per le prossime generazioni è un incarico importantissimo. Ma lei si occupa soltanto dei balneari.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO RAMPELLI (ore 14,34)

FILIBERTO ZARATTI (AVS). Lei si occupa di balneari con un conflitto d'interessi incredibile (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle)! Come si fa a gestire un settore così importante e fondamentale per la nostra economia, con rispetto per la nostra storia, un settore fondamentale per il nostro futuro, avendo un conflitto di interessi così grande? È un Paese che davvero potrebbe trasformare la cultura, il turismo in una sorta di ricchezza incommensurabile per le nostre future generazioni.

Le nostre critiche sono forti. Pensiamo che ci sia una questione che non possa più essere ignorata da parte di lei, del suo Governo e della sua maggioranza.

Lo dicevano i colleghi, il fatto che queste Aule siano vuote, che lei sia sola qui, con qualche Ministro convocato di corsa a farle compagnia, con pochi rappresentanti di Fratelli d'Italia qui convocati d'ufficio, la dice lunga su quello che pensa anche la sua maggioranza (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

Su questo, lei deve riflettere! A volte, la dignità della persona coincide con la dignità del Paese. A volte, la dignità del Ministro coincide con la dignità delle istituzioni ed è per questo che quel Ministro, quella Ministra dovrebbe rassegnare le dimissioni, anche nel suo interesse, nella sua possibilità di difendersi al meglio dalle accuse che le vengono mosse, ovviamente libera di difendere se stessa.

Questa è una questione fondamentale. Lei non può continuare ad occupare quello scranno con la necessaria dignità e imparzialità, che è necessaria a un Ministro. Per questo noi abbiamo chiesto e chiediamo ancora una volta le sue dimissioni. Chiediamo la possibilità che questa mozione, che si sta presentando e che abbiamo sottoscritto, venga votata dal Parlamento, perché non è in discussione una maggioranza, non è in discussione un orientamento politico del Governo, in questo caso, ma la dignità dell'Istituzione, l'affidabilità di un Ministro in un settore fondamentale, come quello del turismo (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra).

Lei avrebbe dovuto farlo prima, Ministra. Lei l'avrebbe dovuto farlo il primo giorno. Non ci aspettiamo questo, ma ci aspettiamo, invece, dalla Presidente del Consiglio, che ha fatto del processo accusatorio nei confronti di tutti in questi anni… Noi ce la ricordiamo, da quei banchi di fronte a noi, alzarsi e inveire contro tutti e chiedere le dimissioni di tutti, dalla Ministra Idem a tutti gli altri. Ce la ricordiamo e ricordiamo i suoi discorsi. D'altro canto, di questi tempi, basta andare a vedere su YouTube gli interventi dell'allora onorevole Meloni, capogruppo e segretaria di Fratelli d'Italia.

Ebbene, la doppia verità non paga mai. La doppia verità, nonostante le vostre finzioni, nonostante le vostre falsità, alla fine verrà scoperta dagli italiani.

Chiediamo, a questo punto, che sia fatto un processo di verità e che dal Governo italiano sia rimossa questa ombra importante, che è la Ministra Santanche' (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Andrea Quartini. Ne ha facoltà.

ANDREA QUARTINI (M5S). Grazie, Presidente. Come sono antipatici questi giornalisti e questi magistrati: dal caso Santanche' - dovremmo dire, dai casi Santanche', perché, per adesso, di rinvio a giudizio, formalmente, ce n'è uno solo, ma a breve, probabilmente, ce ne sarà un altro sulla cassa COVID - al caso Almasri. Lei, Ministra, è in Aula, ma la Meloni scappa e mi sembra siano scappati anche gli altri membri e colleghi della maggioranza. È da sola, abbandonata da tutti, di fatto. Dal caso Delmastro all'imbarazzante caso Sgarbi, passando per Sangiuliano; e che dire dei probabili conflitti di interesse di Gemmato, Sottosegretario, che ora è qui, o di Crosetto o degli abusi di Lollobrigida, che ferma i treni, ma non si preoccupa dei ritardi imbarazzanti, targati Salvini (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista)? Siete un disonore, un disdoro per l'Italia, ma andiamo oltre.

Signora Ministra, ho avanzato tre ipotesi possibili: è bugiarda, ha mentito al Senato su un avviso di garanzia sul suo ruolo nelle amministrazioni di alcune società e, allora, si deve dimettere; è sprovveduta, allora si deve dimettere, perché è inammissibile per un Ministro; è bugiarda e arrogante, allora si deve dimettere, perché è assolutamente inaccettabile.

Disciplina e onore, sotto giuramento, sono incompatibili con la sua permanenza (Applausi dei deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). Eppure lei, con i suoi garantisti, pretendeva sempre dimissioni ad ogni piè sospinto e spesso senza ipotesi di reato.

Ne cito alcuni: Lamorgese, Speranza, Conte, Azzolina, Morra, Tridico, Di Stefano, Bonafede, Di Maio, Fioramonti, Boschi, Terzi. Sono stati oggetto delle sue richieste spregiudicate di dimissioni; per non parlare delle persone offese per il reddito di cittadinanza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista - Dai banchi del gruppo MoVimento 5 Stelle si grida: “Bravo, bravo!”). Insomma, quel trattamento, quel trattamento garantista evocato dalla maggioranza per il caso Santanche' non è evidentemente lo stesso che la Ministra ha riservato ai suoi colleghi in passato. Ed ora pare che se ne sia scordata.

Il turismo è un settore chiave per l'economia e per l'immagine dell'Italia, signor Presidente, non può continuare ad essere affidato a una persona che, ormai da troppo tempo, risulta citata a vario titolo in vicende di carattere civile, fallimentare, fiscale o potenzialmente persino di rilievo penale, vicende che si stanno accumulando in modo preoccupante e i cui sviluppi nel tempo stanno arrecando importanti danni all'immagine del Paese. Dovrà affrontare, Ministra, un processo per il caso Visibilia, dove è accusata di falso nelle comunicazioni societarie del gruppo che ha gestito fino al 2021.

Guardate, le mozioni di sfiducia sono atti politici e non sono limitabili ai soli casi di reati ministeriali, proprio perché pare emergere un modello imprenditoriale incline a considerare le regole del mercato e quelle relative ai diritti sindacali e previdenziali come orpelli o impacci. Appare assolutamente inopportuno che un Ministro in carica debba dividere il proprio tempo tra il Dicastero cui è preposto e le aule processuali per un tempo indefinito. Non siete sopra la legge, non c'è per voi impunità e privilegio. Chiediamo con forza le sue dimissioni, Ministra (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Toni Ricciardi. Ne ha facoltà.

TONI RICCIARDI (PD-IDP). Grazie, grazie Presidente. Signori e signore del Governo, Ministra Santanche', colleghe e colleghi, parto da una riflessione - mi consenta, Presidente - quasi oggettiva. In un Paese normale non ci dovremmo nemmeno trovare oggi qui, perché sarebbe bastato un minimo di buonsenso, un minimo di esercizio di buonsenso per evitare l'ennesima mortificazione alle nostre istituzioni repubblicane. E aggiungo, Presidente, qui ci troviamo in un'agorà e come si valuta l'atteggiamento di un politico che frequenta l'agorà? Dai comportamenti, dalla comunicazione verbale - e questa maggioranza ha chiaramente deciso di non parlare, non solo oggi, anche nelle settimane scorse - e soprattutto dalla comunicazione non verbale, dall'immagine, dalla fotografia iconoclastica.

E qual è la foto di questa giornata? La foto è che la Ministra Santanche' è stata abbandonata da Forza Italia, è stata abbandonata dalla Lega, è stata abbandonata da Noi Moderati ed è qui difesa d'ufficio dal suo partito. Allora, che cosa ci state testimoniando? La spaccatura profonda di questo Governo, soprattutto in un'ora buia come questa.

E, ancora, Ministra Santanche', molti miei colleghi le hanno ricordato il comportamento che ella ha avuto da deputata; e non si fece scrupolo quando, l'11 ottobre del 2021, chiese le dimissioni dell'allora Ministro Provenzano perché - udite, udite - si era permesso, da Ministro, di attaccare un comportamento politico di Fratelli d'Italia. E ancora, il 10 novembre, stesso refrain, stesso copione con l'allora Ministro Speranza, reo di aver gestito male l'emergenza COVID e chissà perché strizzando l'occhio a qualche no-vax di troppo. La stessa cosa con la Ministra Lamorgese e con tutta una serie di Ministri, il cui elenco è stato appena fatto poc'anzi, Ministra.

Eppure, chiedo a voi, colleghe e colleghi, agli italiani e alle italiane che ci stanno ascoltando, scevri da pregiudizi ideologici: sono comparabili le azioni, i comportamenti, le comunicazioni di quei Ministri con quanto lei, Ministra Santanche', sta compiendo? No. E, ancora, Ministra Santanche', è stato già ricordato: l'articolo 54 della nostra Costituzione prevede il rispetto e il riconoscersi nella Repubblica, cosa richiesta a tutte le cittadine e a tutti i cittadini di questo Paese, ma c'è un'aggiunta di natura giuridica, un giuramento: è quel giuramento comportamentale che prevede che un Ministro si debba comportare con disciplina e con onore.

Ministra Santanche', qui di disciplina non se ne parla proprio e l'onore credo che si sia dileguato (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). E, ancora, guardi, sarebbe fin troppo facile fare le comparazioni; quelle con altri Paesi europei è meglio che non le facciamo, perché altrimenti verremmo sommersi dalla vergogna del silenzio che dovremmo adottare rispetto alle dimissioni di altri Ministri. E guardi, non le faccio nemmeno il paragone con la Prima Repubblica, perché sarebbe ancora più impietoso, la tanto vituperata Prima Repubblica. Un episodio: il 26 luglio 1990, cinque Ministri - tremo solo a pronunciarne i cognomi - si dimisero per la legge Mammì: Martinazzoli, Mattarella, Fracanzani, Misasi e Mannino. Si dimisero per una legge, non per le vicende che toccano lei, Ministra.

Però una domanda, Ministra - lei me lo consentirà - non la voglio porre a lei, ma la voglio porre a Giorgia Meloni: che differenza c'è, chiedo alla Presidente del Consiglio, tra la posizione del Ministro Sangiuliano e la posizione di Daniela Santanche'? Perché il Ministro Sangiuliano è stato invitato ed è stato fatto dimettere? E perché, Giorgia Meloni, la stessa cosa non accade con la Ministra Santanche'? Perché Sangiuliano è un gigante di etica pubblica e politica rispetto alla Ministra Santanche' o perché forse la Ministra Santanche' è in grado di poter muovere delle leve di ricattabilità che il Ministro Sangiuliano non possedeva? Questa è una domanda, so, Ministra, che lei non ci risponderà, però questo è lo stato dell'arte. E ancora, un Governo che non ha avuto il coraggio di parlare lo ha fatto la settimana scorsa e non in inglese con due versioni contrastanti sul caso Almasri e, allo stesso tempo, un Governo e dei Ministri che ignorano che in questo Paese giornalisti siano stati sottoposti, spiati da software, che solo il Governo poteva avere, conoscere e possedere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

Però, guardate, c'è una vicenda ancora più profonda. Io credo che questo Governo ormai si trovi lentamente a vedere una serie di palline che rotolano e le palline che rotolano, a un certo punto, stanno per iniziare a costruire una valanga, una valanga che lentamente rischia di travolgervi. Ma rischia di travolgervi nella non credibilità, che sta via via, sì, crescendo rispetto a tutti gli altri dati macro-economici agli occhi degli italiani.

E ancora, Ministra, lei ieri ballava alla BIT di Milano, uno dei momenti più importanti per questo Paese, dove operatori non vendono solo le proprie capacità professionali, i propri servizi, il territorio, ma vendono un'immagine dell'Italia. Allora, lei che Venere è, Ministra Santanche'? O vogliamo anche aprire quel capitolo? È meglio che non lo apriamo.

Ancora, Ministra Santanche', lei non ha avuto alcun dubbio, anche in campagna elettorale, anche sui palchi, lei si è chiaramente dichiarata fascista, lo ha detto, e si è riconosciuta pienamente nel “chi se ne frega di tutto” ed è la rappresentazione plastica di come lei immagina la disciplina e l'onore nei confronti di questa Repubblica.

Però, guardi, Ministra Santanche', è quasi imbarazzante rivolgerle delle domande alle quali non riceveremo mai delle risposte, ma noi abbiamo una domanda di fondo da porre alla Presidente Giorgia Meloni: Presidente Meloni, ma lei è ricattata dalla Ministra Santanche'? Per quale ragione una donna presente sempre, che non ha paura di criticare niente e nessuno, che ha l'autorevolezza del Presidente del Consiglio, non è in grado di convincere e di pretendere da una Ministra, che sta imbarazzando non solo questo Governo, non solo il suo partito, ma tutte le istituzioni e tutto il Paese, le dimissioni? Guardi, Presidente, noi sappiamo che per ogni Ponzio Pilato - la storia ce lo insegna - c'è sempre un Barabba che si salva e forse è tempo di fare chiarezza e di evitare di preservare la difesa dell'indifendibile, perché l'aver ottenuto il consenso popolare non vi autorizza e non autorizza nessun partito e nessun Governo, in una forma democratica, a immaginare di sentirsi al di sopra della legge e ad avvertire la facoltà e il diritto di smontare gli equilibri tra poteri. Questo è lo stato dell'arte.

Allora, per questa ragione, rivolgo l'ultimo appello, Presidente suo tramite, alla Presidente del Consiglio: guardi, Presidente Meloni, ci faccia una cortesia, ci faccia un piacere, si tolga dall'imbarazzo, tolga questo Paese e queste istituzioni dall'imbarazzo e chieda definitivamente un passo indietro, le dimissioni alla Ministra Daniela Santanche' (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Enrico Cappelletti. Ne ha facoltà.

ENRICO CAPPELLETTI (M5S). Grazie, Presidente. Signora Ministra, forse ricorderà che circa un anno fa in Commissione attività produttive io le chiesi di dimettersi, ma non per gli scandali che l'avrebbero travolta da lì a breve ma per i risultati disastrosi che aveva ottenuto da Ministra del Turismo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Il primo risultato significativo della sua gestione era stata l'indagine della Corte dei conti sulla campagna “Open to Meraviglia”, con gli strafalcioni, il dominio non registrato, le traduzioni letterali con risultati comici, le spese divise curiosamente in più fatture sotto soglia per evitare naturalmente le gare d'appalto e il video per promuovere l'Italia che era stato girato in Slovenia. Insomma, un clamoroso flop che è stato sommerso dalle polemiche, con sullo sfondo pure l'ipotesi di danno erariale. Infatti, anche Anac accese un faro sul suo lavoro, fotografando un sistema collaudato: ENIT Spa, per dirne una, su 280 contratti ne aveva fatti ben 223 con affidamenti diretti. Sulle sue dimissioni allora lei non mi rispose. Ora, quindi, sono qui a ribadire la stessa richiesta, perché, signora Ministra, il turismo è un settore strategico per l'economia italiana e, secondo l'Istat, sviluppa un giro d'affari di oltre 100 miliardi di euro all'anno. È un settore troppo importante per essere lasciato a un Ministro che ha già ampiamente dimostrato di non essere all'altezza e che dovrà passare prossimamente più tempo nelle aule giudiziarie che al Ministero. Una Ministra del Turismo che, secondo le accuse, traffica con i bilanci delle sue aziende, non paga dipendenti e fornitori, intasca i TFR, mette gente in cassa integrazione e rischia di causare danni per milioni di euro allo Stato (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), ebbene, dovrebbe lasciare il suo incarico e chiarire ogni responsabilità in tribunale oppure continuare a coprire di ridicolo il Paese, mantenendo un ruolo per il quale, nella migliore delle ipotesi, è del tutto inadeguata (Una voce dai banchi del gruppo MoVimento 5 Stelle: “Dimettiti!”).

Certo, come qualunque cittadino è giusto che anche la Ministra Santanche' debba essere considerata innocente fino a sentenza definitiva. Questo è un principio riconosciuto e condiviso, ma ripeto: è opportuno che, in attesa di risolvere i suoi gravi, gravissimi problemi con la giustizia, resti Ministra? Può restare Ministro una persona che è andata in TV a umiliare un padre di famiglia costretto a ricorrere a un sussidio di Stato di cui aveva diritto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) proprio mentre, secondo le accuse, si stava macchiando, proprio lei, di uno dei più turpi dei reati, cioè quello di intascare, lei, sì indebitamente (Dai banchi del gruppo MoVimento 5 Stelle si grida: “Vergogna!”), un sussidio di Stato, trattando così questo stesso Stato che era chiamata a rappresentare con disciplina ed onore.

Può restare Ministra una persona che ha debiti milionari con l'Agenzia delle entrate e Invitalia e siede in Consiglio dei ministri proprio affianco al Ministro Giorgetti, da cui dipendono queste società? Può restare Ministro una persona che è stata rinviata a giudizio per falso in bilancio in una vicenda macchiata, purtroppo, anche dal sangue di un suicidio dai contorni che sono rimasti a tutt'oggi per nulla chiariti? Soprattutto, può restare Ministro una persona che ha reiteratamente mentito in Parlamento e ai cittadini rispetto alle proprie condotte e alle proprie responsabilità? Ecco io, signora Ministra, credo di no, ma perfino il codice etico di Fratelli d'Italia richiama esplicitamente la responsabilità della Ministra. Lo cito testualmente: “Chi si candida in Fratelli d'Italia è tenuto a non operare mai in conflitto di interessi e a rassegnare le dimissioni per vicende giudiziarie o condotte conclamate incompatibili con il prestigio e l'integrità richiesti per ricoprire l'incarico” (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Dai banchi del gruppo MoVimento 5 Stelle si grida: “Vergognati!”). Non c'è dubbio alcuno che le vicende giudiziarie che vedono coinvolta la Ministra, così come le sue condotte fino ad ora emerse, siano incompatibili con il prestigio e l'integrità richiesti per ricoprire il suo incarico di Ministra e sorprende che la Presidente Meloni, che ha chiesto in passato le dimissioni di Ministri per comportamenti infinitamente meno gravi, non sia già intervenuta per chiedere di fare un passo indietro. Signora Presidente del Consiglio, per inciso, lei, che dichiara spesso di non essere ricattabile, ora ha una opportunità straordinaria per dimostrare che è così, che non è ricattabile: lo dimostri, Presidente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)!

Concludo, la Ministra Santanche' avrebbe dovuto lasciare il Governo già da tempo per un sussulto di dignità e di amore verso il suo Paese e soprattutto di rispetto del principio costituzionale che impone a chiunque ricopre incarichi pubblici di farlo con disciplina e onore. Invito, dunque, tutte le forze politiche, a partire da quelle di maggioranza, a votare favorevolmente su questa mozione, per chiudere definitivamente questo capitolo che è durato fin troppo tempo e che non sta portando certamente lustro ed onore alle nostre istituzioni (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Francesco Silvestri. Ne ha facoltà.

FRANCESCO SILVESTRI (M5S). Presidente, grazie. A suo tramite, Ministra Santanche', non ho molto tempo a disposizione per poter parlare e, quindi, non si offenderà se non userò giri di parole per testimoniarle quanto per noi lei sia una Ministra politicamente indegna e da molto tempo lei avrebbe dovuto andarsene dal suo ruolo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), perché lei, vede, rappresenta tutto quello che questa comunità ha sempre combattuto: impunità, scarsa etica, scarso valore istituzionale e questo lo dimostra il fatto che lei, nel 2020, si vantava di aver anticipato la cassa integrazione ai suoi dipendenti; in realtà, più che anticipare lei ha chiesto e avuto dall'INPS circa 126.000 euro per la cassa integrazione COVID a zero ore e, secondo la procura, lei ha utilizzato questi soldi per pagare alcuni dei suoi impiegati che hanno continuato a lavorare regolarmente. Sa a chi erano destinati quei fondi? Come Governo ci si era impegnati per chi quella pandemia l'ha combattuta davvero senza specularci sopra e quei fondi erano destinati a quei lavoratori impossibilitati a lavorare proprio a causa della pandemia. Lei si vanta di essere una grande imprenditrice. Ebbene, tutte le società che ha gestito nell'ultimo decennio sono o fallite o sono in crisi profonda, travolte da perdite e con debiti alle stelle. La Ki Group, quotata in Borsa nel 2013 per 35 milioni di euro, dopo la sua acquisizione e geniale gestione, nel febbraio del 2023 valeva solo 470.000 euro. Lei non riesce a fare la strategia imprenditoriale delle sue imprese ed è stata messa, invece, a fare la strategia nazionale di tutto il settore del turismo: si salvi chi può (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Lei, che con il suo Governo si riempie tanto la bocca di made in Italy, che ci dice delle decine di imprese, piccole e medie imprese proprio del made in Italy biologico, che aspettano ancora di essere pagate da voi? Che ci dice degli 8 milioni di debito accumulati proprio verso quei lavoratori che le hanno fornito i servizi e che da lei non hanno visto un euro? Lei, da senatrice, usava la sua carica per assicurare ai suoi fornitori che li avrebbe pagati: ma è a questo che serve la politica, Ministra? Ad accumulare debiti e riempirsi la bocca di “pagherò”? Questa è la vostra concezione della politica?

Voglio dire due parole anche a questa maggioranza assente, zitta, muta. La sensazione che ho provato, appena entrato in Aula, nel vedere questi banchi vuoti, sia del Governo sia dei parlamentari, è stata di pena per persone che da sempre si sono riempite la bocca di far parte di quella destra sociale che, in qualche modo, si opponeva al potere, oggi ridotte a zerbini, a dover spingere un tasto semplicemente per un ordine di partito. Dietro quel tasto c'è proprio la protezione politica per quello che voi avete sempre odiato, ovvero il simbolo del radical chic.

Eccolo qui, oggi siete costretti a difenderlo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Ministra Santanche', un consiglio: se ne vada a casa. Se ne vada a casa nonostante la Meloni la stia difendendo; se ne vada a casa perché il suo tempo è finito, il tempo della sua generazione politica fortunatamente è finito; se ne vada a casa così avrà il tempo di poter telefonare a tutte quelle imprese e a tutti quei lavoratori che ancora aspettano di essere pagati da lei (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista - Dai banchi del gruppo MoVimento 5 Stelle si grida: “Vergogna!”).

PRESIDENTE. Non essendovi altri iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.

Prendo atto che il Ministro si riserva di intervenire successivamente (Proteste di deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e MoVimento 5 Stelle). Colleghi, stiamo scoprendo oggi che ci si può prenotare per la replica nella seduta successiva? Non credo, giusto? Quindi, non è il caso di polemizzare. Il seguito della discussione è rinviato ad altra seduta.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

Martedì 11 febbraio 2025 - Ore 11:

1. Svolgimento di interrogazioni .

(ore 15,30)

2. Seguito della discussione della proposta di legge:

RIZZETTO ed altri: Modifica all'articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92, concernente l'introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica (Approvata dalla Camera e modificata dal Senato). (C. 630-B?)

Relatore: ROSCANI.

3. Seguito della discussione delle mozioni Braga ed altri n. 1-00374, Pavanelli ed altri n. 1-00376, Ghirra ed altri 1-00378, Faraone ed altri n. 1-00380, Caramanna, Gusmeroli, Casasco, Cavo ed altri n. 1-00385 e Benzoni ed altri n. 1-00391 in materia di politiche industriali .

4. Seguito della discussione delle mozioni Richetti ed altri n. 1-00371, Scutellà ed altri n. 1-00372, Della Vedova ed altri n. 1-00377, Faraone ed altri n. 1-00382, Bonelli ed altri n. 1-00384 e De Luca ed altri n. 1-00395 concernenti iniziative per il rilancio della competitività europea, in relazione al "Rapporto Draghi" .

5. Seguito della discussione della proposta di legge:

FRATOIANNI ed altri: Disposizioni per favorire la stipulazione di contratti volti alla riduzione dell'orario di lavoro. (C. 2067?)

e delle abbinate proposte di legge: FRATOIANNI e MARI; CONTE ed altri; SCOTTO ed altri. (C. 142?-1000?-1505?)

6. Seguito della discussione della proposta di legge:

S. 403 - D'INIZIATIVA DEI SENATORI: ROMEO ed altri: Disposizioni per la promozione della pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei Nuovi giochi della gioventù (Approvata dal Senato). (C. 1424?)

e delle abbinate proposte di legge: BERRUTO ed altri; AMATO ed altri.

(C. 947?-990?)

Relatore: SASSO.

7. Seguito della discussione del disegno di legge:

Modifiche alla disciplina della Fondazione Ordine costantiniano di San Giorgio di Parma. (C. 2034-A?)

Relatore: URZÌ.

8. Seguito della discussione della mozione Francesco Silvestri, Braga, Zanella ed altri n. 1-392 presentata a norma dell'articolo 115, comma 3, del Regolamento, nei confronti del Ministro del turismo, Daniela Garnero Santanchè .

9. Seguito della discussione della proposta di legge:

D'INIZIATIVA POPOLARE: La partecipazione al lavoro. Per una governance d'impresa partecipata dai lavoratori. (C. 1573-A?)

e delle abbinate proposte di legge: CIRIELLI; MOLINARI ed altri; FARAONE; MOLLICONE ed altri; FOTI ed altri.

(C. 300?-1184?-1299?-1310?-1617?)

Relatori: CAVANDOLI, per la VI Commissione; MALAGOLA, per la XI Commissione.

10. Seguito della discussione della proposta di legge:

S. 347 - D'INIZIATIVA DEI SENATORI: PIROVANO ed altri: Modifica alla legge 20 luglio 2000, n. 211, recante "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti", al fine di prevedere un fondo per favorire l'organizzazione da parte delle scuole secondarie di secondo grado di "viaggi nella memoria" nei campi medesimi (Approvata dal Senato). (C. 792?)

e delle abbinate proposte di legge: MANZI ed altri; DE PALMA ed altri. (C. 777?-1495?)

Relatrice: DALLA CHIESA.

La seduta termina alle 15,05.