PDL 978

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XIX LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 978

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
BORRELLI, BICCHIELLI, CANGIANO, MARI, PATRIARCA, SARRACINO, SCHIANO DI VISCONTI, ZINZI

Modifica all'articolo 2 della legge 15 dicembre 1999, n. 482, in materia di riconoscimento e tutela della lingua napoletana

Presentata il 10 marzo 2023

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Onorevoli Colleghi! — Il bisogno politico sempre più avvertito oggi di una comunità sovranazionale come federazione di popoli e di Stati comporterà, probabilmente nel prossimo futuro, la necessità di un'omologazione linguistica europea che preservi, però, il patrimonio delle lingue nazionali e garantisca altresì quelle minoritarie; quelle lingue regionali, cioè, di cui tempo addietro Lionel Jospin, a capo del Governo transalpino, sollecitava l'inserimento tra le discipline di insegnamento nelle scuole, richiamandosi alla Carta del Consiglio d'Europa sulle culture locali.
Come è stato autorevolmente sostenuto «le lingue regionali sono lingue nel pieno significato del termine, e qualche volta più ricche e più complesse delle lingue dette nazionali».
Solo le lingue regionali, provenienti da profonde e mai soppresse tradizioni orali, infatti, sanno tenere viva la libera ed autentica parola di un popolo e dei suoi protagonisti; tra queste innegabilmente è da annoverare la lingua napoletana.
È innegabile che negli ultimi decenni sia molto cresciuta la consapevolezza dell'importanza e della necessità di tutelare e valorizzare questi beni culturali immateriali e, in particolare, che si sia positivamente diffuso un nuovo interesse per la difesa della lingua napoletana da fenomeni che da un lato la ancorano ad una cultura subalterna, dall'altro la possono utilizzare strumentalmente solo per finalità commerciali o ne diffondono un uso scorretto lessicalmente e grammaticalmente, ma soprattutto ortograficamente.
C'è quindi bisogno di uno strumento normativo idoneo ed autorevole per raccogliere l'eccellente lavoro finora fatto da tanti che hanno praticato e diffuso questa lingua e ne hanno difeso la dignità, mediante convegni, dibattiti, corsi e seminari, oltre che pubblicando – a stampa o online – i propri personali contributi allo sviluppo della cultura del napoletano.
Vanno altresì apprezzati ed incoraggiati gli sforzi di coloro che hanno volonterosamente percorso la strada dell'insegnamento, anche nella scuola di base, della lingua napoletana o che, in altre aree del Paese, hanno reso i loro allievi partecipi della ricchezza espressiva dei vari dialetti regionali e delle loro caratteristiche.
Occorre però uno sforzo congiunto perché dal Parlamento parta un segnale chiaro e concreto nel senso della salvaguardia di questo patrimonio socio-culturale, anche alla luce di una «ecologia linguistica» che valorizzi le diversità culturali come ricchezza e non limite da superare, dato già sottolineato sin dagli anni '90 del secolo scorso da associazioni ambientaliste e da altre realtà di promozione culturale.
La lingua napoletana viene già regolarmente insegnata in numerosi istituti di cultura di tutto il mondo, tranne che, paradossalmente, a Napoli e in Italia. Tali attività didattiche sono, altresì, presenti in numerosi conservatori di musica nei quali l'apprendimento della lingua consente un'adeguata esecuzione di opere appartenenti al repertorio classico, moderno e contemporaneo della canzone partenopea.
La sempre più frequente invadenza, anche nelle rappresentazioni mediatiche (da ultimo, attraverso le piattaforme social), di una versione «plebea» della cultura napoletana, caratterizzata da elementi di aggressività e di qualunquismo culturale, sta provocando un inevitabile quanto pericoloso fenomeno dissociativo.
La presente proposta di legge si colloca, pertanto, lungo la strada della riqualificazione della cultura napoletana, con il dichiarato intento di contribuire alla immagine dell'intera comunità, troppo spesso deturpata dalla continua evocazione di fenomeni criminali o di malcostume radicatisi nel territorio.
Per tali ragioni si è ritenuto di proporre questa iniziativa legislativa idonea a consentire, in conformità all'articolo 6 della Costituzione, la valorizzazione della lingua napoletana (rappresentativa dell'intera cultura napoletana) attraverso l'estensione ad essa dell'applicazione delle norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche di cui alla legge 15 dicembre 1999, n. 482.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. All'articolo 2 della legge 15 dicembre 1999, n. 482, è aggiunto, in fine, il seguente comma:

«1-bis. Le disposizioni della presente legge si applicano altresì alla lingua napoletana».

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