PDL 576

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XIX LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 576

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato DE LUCA

Modifica all'articolo 358 del codice penale in materia di attribuzione della qualifica di incaricato di un pubblico servizio agli operatori ecologici nell'esercizio delle loro funzioni

Presentata il 15 novembre 2022

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Onorevoli Colleghi! – Gli obiettivi di difesa e di tutela dell'ambiente sono, a giusto titolo, al centro dell'attuale dibattito pubblico, sociale, politico e istituzionale. Milioni di giovani, negli ultimi anni, hanno invaso le piazze e le strade di tutto il mondo per la difesa del futuro del pianeta. Per quanto riguarda il nostro Paese, studi recenti hanno evidenziato una crescente preoccupazione dei cittadini, soprattutto giovanissimi, per le questioni legate al surriscaldamento globale, allo smaltimento dei rifiuti e all'inquinamento delle acque, del suolo e dell'aria.
Un'importante risposta in tal senso è giunta dall'Unione europea. Il piano d'azione dell'Unione noto come «Green New Deal», infatti, ponendo l'ambizioso obiettivo della neutralità ambientale entro il 2050, promuovendo un uso efficiente delle risorse e favorendo l'economia circolare, il ripristino della biodiversità e la riduzione dell'inquinamento, mira a rendere l'Europa il primo continente a impatto climatico zero. I consistenti investimenti previsti dal piano europeo, i cui indirizzi sono stati recepiti in Italia nell'ambito del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima del dicembre 2019, rappresentano uno strumento fondamentale per la sostenibilità ambientale a livello continentale, ma anche e soprattutto a livello nazionale. In Italia, come noto, le storiche carenze infrastrutturali nella gestione delle acque e dei rifiuti, che riguardano, in particolare, alcune aree del Mezzogiorno, causano evidenti danni ambientali e notevoli perdite sul piano economico.
Uno dei settori prioritari di intervento su cui investire le risorse del programma europeo denominato «Next generation EU» è certamente questo, per accompagnare una transizione ambientale equa e sostenibile delle nostre comunità. La limitazione dell'inquinamento e la riduzione dello spreco di risorse sono legati, però, anche alle piccole azioni quotidiane dei cittadini. La riduzione della quantità di rifiuti prodotti e una corretta operazione di differenziazione degli stessi, infatti, consentirebbero non solo di ridurre il numero di siti di smaltimento o di discariche, ma inciderebbero in maniera considerevole anche su più generali profili di igiene delle aree urbane. È evidente, infatti, che comportamenti scorretti o veri e propri atti di inciviltà, come l'abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti, possono compromettere gravemente il decoro e la salute pubblica di interi quartieri, nonché determinare rischi di gravi danni di carattere ambientale e sanitario nei territori. In tal senso, il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, stabilisce, all'articolo 192, il divieto di abbandono e di deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo, nonché il divieto di immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido e liquido, nelle acque superficiali e sotterranee. L'articolo 262 del medesimo decreto legislativo, facendo salve le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689, in materia di accertamento degli illeciti amministrativi, legittima la provincia e il comune del territorio competente a esercitare la funzione sanzionatoria in materia di abbandono, di deposito incontrollato di rifiuti o di loro immissione nelle acque superficiali e sotterranee.
È in questo contesto, dunque, che si inserisce la presente proposta di legge, volta ad attribuire agli operatori ecologici la qualifica di «incaricati di un pubblico servizio». Essa mira a un deciso rafforzamento delle attività di prevenzione, controllo e tutela dell'ambiente, consentendo agli operatori ecologici di esercitare i poteri di accertamento e sanzionatori di comportamenti illeciti, previsti dalla citata legge n. 689 del 1981, previa frequentazione di un corso e conseguente superamento di un esame che consenta di attribuire loro la qualifica di «ispettore ambientale». Ovviamente gli obiettivi della presente proposta di legge andranno perseguiti non solo mediante l'aspetto puramente repressivo legato all'accertamento delle violazioni e all'irrogazione delle sanzioni, ma anche mediante forme di intervento più complesse come l'informazione e l'educazione dei cittadini sul corretto conferimento e smaltimento dei rifiuti e la prevenzione nei confronti degli utenti che, con comportamenti irrispettosi del vivere civile, arrecano danno all'ambiente e all'immagine e al decoro del territorio urbano.
In definitiva, a parere del proponente, la presente proposta di legge mira a garantire una maggiore tutela dell'ambiente e la difesa del suolo e del decoro urbano, nonché a incentivare azioni virtuose nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti da parte delle nostre comunità.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. Al primo comma dell'articolo 358 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Sono, altresì, incaricati di un pubblico servizio gli operatori ecologici nell'esercizio delle funzioni di ispettori ambientali a essi assegnate».

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