PDL 1453

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1
                        Articolo 2

XIX LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1453

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
MASCHIO, MORGANTE, PADOVANI

Modifiche alla legge 7 aprile 2014, n. 56, e altre disposizioni concernenti l'istituzione della città metropolitana di Verona

Presentata il 4 ottobre 2023

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Onorevoli Colleghi! – Nel corso della storia, la città di Verona ha rappresentato un importante snodo commerciale, crocevia di rilevanti vie di comunicazione e piazzaforte strategica nel cuore della pianura padana, ma anche un riconosciuto centro artistico e culturale, di cui restano visibile testimonianza i suoi numerosi monumenti.
In particolare, Verona, con una popolazione di 255.588 abitanti censiti dall'Istituto nazionale di statistica nel 2022, che complessivamente ammontano a 923.950 nell'intera provincia, è la prima città del Veneto e tra le prime città d'Italia per numero di abitanti. Verona conta, altresì, trentamila studenti, molti dei quali «fuori sede», e diciassette milioni di presenze che ogni anno raggiungono la provincia facendole cambiare fisionomia e dimensione.
Collocata ai piedi delle Alpi, lungo il fiume Adige, dove si apre la grande e fertile pianura veneta, adiacente al Lago di Garda, vicina al mare e al crocevia fra i due principali assi di comunicazione, Nord-Sud ed Est-Ovest, Verona è sempre stata un punto d'incontro e di scambio per le persone e i beni; infatti, è la città delle merci più grande d'Italia per il suo ruolo nevralgico nel «Quadrante Europa», un sistema infrastrutturale di 2,5 milioni di metri quadrati collegato con l'aeroporto di Verona-Villafranca e con la linea ferroviaria che porta al Brennero. Questo snodo risulta un notevole punto d'incontro ove confluiscono i traffici merci nazionali e internazionali provenienti o diretti al centro-nord Europa.
L'industria è il settore economico che garantisce maggiore occupazione e crea valore aggiunto. Il 32 per cento del totale degli occupati lavora nell'industria e il 65 per cento nei settori afferenti la filiera. L'industria, inoltre, produce il 32 per cento della ricchezza complessiva generata a Verona, mentre la filiera industriale il 69 per cento. La produzione è specializzata in settori differenti: dal meccanico all'alimentare, dal chimico alla moda, dal cartario al legno. Le imprese manifatturiere sono complessivamente 9.181, ovvero 23.538 se si considerano anche le imprese di costruzione.
La presenza, inoltre, di un importante polo fieristico rappresenta un eccezionale veicolo di promozione per il territorio, uno strumento strategico per l'internazionalizzazione e per la penetrazione nei mercati più lontani, con uno spazio espositivo di 155.000 metri quadri in cui annualmente si tengono importanti eventi internazionali che nel 2023 hanno registrato un numero significativo di visitatori, come Vinitaly (oltre 93.000), Marmomac (oltre 51.000), Fieracavalli (140.000) e Motorbike Expo (170.000). Di qui lo sviluppo del settore terziario: dai trasporti al turismo, dalla logistica alla cultura fino all'arte che ha determinato sempre maggiori opportunità di lavoro e di benessere.
Verona rappresenta inoltre un importante polo culturale e turistico.
L'Arena di Verona è il più grande teatro antico all'aperto nel mondo, che ospita grandi eventi musicali e artistici di livello internazionale e, tramite l'Ente Lirico Fondazione Arena di Verona, una stagione lirica che nel 2023 ha registrato 402.722 spettatori provenienti da 125 Paesi, con un indotto straordinario sul turismo e sull'economia del territorio.
Secondo i dati della Camera di commercio di Verona del 2023, la provincia di Verona è la quinta provincia turistica d'Italia e la quarta per presenze di turisti stranieri, con 14 milioni di presenze, di cui 13 milioni nel Lago di Garda, con un aumento dell'8,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La crescita si è verificata anche rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019 (+3,5 per cento, pari a 468.239 presenze in più).
Anche a livello internazionale il territorio veronese vanta una grande apertura. La provincia di Verona è al settimo posto tra le province italiane per interscambio manifatturiero; nel 2022 le esportazioni sono aumentate del 12,7 per cento rispetto al 2021, totalizzando 14,7 miliardi di euro, facendone la decima provincia d'Italia per export nonché la prima per export di marmo, la seconda per le bevande e la terza per vendite all'estero di prodotti alimentari e agricoli. Sul fronte delle importazioni si posiziona al quarto posto nella classifica nazionale, dopo Milano, Roma e Torino.
In ragione dell'importanza economica e infrastrutturale della città che è il baricentro di una provincia che conta 98 comuni, appare opportuno riconoscerne il peso e il ruolo strategico, aumentandone la rappresentatività e attuando strumenti di tipo amministrativo che facilitino la gestione delle risorse.
Sul piano normativo la città metropolitana è un ente locale disciplinato dalla legge 7 aprile 2014, n. 56, istitutiva delle città metropolitane di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, avente come finalità istituzionali generali lo sviluppo strategico del territorio, la promozione e la gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione, la cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee.
La normativa vigente non comprende Verona tra le città metropolitane, nonostante ne abbia tutte le caratteristiche, trovandosi al centro di un'importante area densa di insediamenti umani e di strutture produttive, al pari di quelle che fanno capo alle città metropolitane esistenti, con le immaginabili conseguenze a livello economico per la città e l'intero territorio di riferimento.
Alla luce di tali brevi considerazioni, la presente proposta di legge prevede l'attribuzione a Verona dello status di città metropolitana. Tale scelta consentirebbe una migliore e più efficace riorganizzazione delle funzioni amministrative, l'accesso a maggiori risorse e una migliore gestione dei servizi, un'ulteriore razionalizzazione delle scelte urbanistiche e infrastrutturali, una maggiore valorizzazione delle potenzialità dei comuni del territorio, risparmiando risorse pubbliche e accedendo a una quota maggiore di finanziamenti dello Stato con evidenti ricadute positive.
In particolare, la presente proposta di legge, che si compone di due articoli, dispone l'istituzione della città metropolitana di Verona, prevedendo altresì specifiche modifiche alla citata legge n. 56 del 2014 recante disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Istituzione della città metropolitana di Verona)

1. È istituita la città metropolitana di Verona ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 aprile 2014, n. 56.
2. Alla città metropolitana di Verona sono attribuite, oltre alle funzioni fondamentali ad essa proprie, le funzioni spettanti alla provincia di Verona e le funzioni provinciali attribuite alle unioni di comuni fino alla data di entrata in vigore della presente legge.

Art. 2.
(Modifiche alla legge 7 aprile 2014, n. 56)

1. All'articolo 1 della legge 7 aprile 2014, n. 56, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 5, dopo la parola: «Venezia,» è inserita la seguente: «Verona,»;

b) al comma 12, le parole: «per la città metropolitana di Reggio Calabria» sono sostituite dalle seguenti: «per le città metropolitane di Reggio Calabria e Verona»;

c) al comma 18, il primo periodo è sostituito dal seguente: «Le città metropolitane di Reggio Calabria e Verona sono costituite, con le procedure di cui ai commi da 12 a 17, alla scadenza naturale degli organi delle rispettive province ovvero comunque entro trenta giorni dalla decadenza o scioglimento anticipato dei medesimi organi e, comunque, non entrano in funzione prima del rinnovo degli organi dei comuni di Reggio Calabria e di Verona».

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