PDL 1323

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XIX LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1323

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
ONORI, FENU, LOMUTI, LOVECCHIO, RAFFA, ALIFANO

Modifica all'articolo 1, comma 741, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, in materia di equiparazione del regime fiscale nell'applicazione dell'imposta municipale propria relativamente a immobili posseduti nel territorio nazionale da cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero

Presentata il 20 luglio 2023

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Onorevoli Colleghi! – Con la presente proposta di legge, si intende operare una equiparazione del regime fiscale nell'applicazione dell'imposta municipale propria relativamente a immobili posseduti sul territorio nazionale da cittadini italiani residenti all'estero iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE) rispetto a quelli posseduti dai cittadini residenti in Italia, al fine di ovviare all'iniquo trattamento fiscale concernente la citata platea.
Come noto, un'importante comunità di italiani vive oltreconfine. Al 1° gennaio 2022 i cittadini italiani iscritti all'AIRE erano 5.806.068, il 9,8 per cento rispetto agli oltre 58,9 milioni di italiani residenti in Italia. Mentre l'Italia ha perso in un anno lo 0,5 per cento di popolazione residente (-1,1 per cento dal 2020), gli italiani all'estero sono cresciuti nel corso del 2021 del 2,7 per cento, che diventa il 5,8 per cento rispetto all'inizio del 2020. In valore assoluto si tratta di quasi 154.000 nuove iscrizioni nell'AIRE, contro gli oltre 274.000 residenti «persi» in Italia. In tale contesto, risulta, inoltre, interessante sottolineare che tutte le regioni, senza alcuna eccezione, perdono residenti aumentando, però, la loro presenza all'estero (dati del Rapporto italiani nel mondo 2022 della Fondazione Migrantes).
Come risulta ai proponenti della presente iniziativa legislativa, vi è una profonda percezione di iniquità da parte della maggior parte dei cittadini italiani residenti all'estero rispetto ad alcuni tributi, in particolare rispetto all'imposta municipale propria (IMU).
La presente proposta di legge prevede l'esenzione dall'IMU per le singole unità immobiliari a uso abitativo, con le relative pertinenze, non locate né date in comodato d'uso, possedute in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano iscritti all'AIRE, e a condizione che sia situata nel comune di iscrizione in tale anagrafe, al fine di ristabilire l'equità fiscale, nonché di favorire il cosiddetto turismo delle radici e tenere vivi i legami storici e familiari di milioni di italiani che vivono e risiedono all'estero.
Con la legge di bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178) è stato, infatti, disposto che, a partire dall'anno 2021, per una sola unità immobiliare a uso abitativo, non locata né data in comodato d'uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l'Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall'Italia, l'IMU sia applicata nella misura della metà e la tassa sui rifiuti avente natura di tributo o la tariffa sui rifiuti avente natura di corrispettivo sia dovuta in misura ridotta di due terzi. Poi, con la legge di bilancio 2022 tale riduzione dell'IMU, limitatamente al 2022, è passata dalla misura del 50 per cento a quella del 37,5 per cento.
In tale scenario, non si può inoltre fare a meno di notare che il regime di agevolazioni relativo ad una specifica categoria di pensionati – sia pur condivisibile in termini generali – aumenti la percezione di scarsa equità rispetto alla complessiva platea dei residenti all'estero che spesso, anche a costo di grossi sacrifici, si trova a dover far fronte a gravosi oneri fiscali connessi ad abitazioni scarsamente utilizzate e che non producono reddito.
Dunque, analizzando la situazione da un punto di vista generale e dando adeguato rilievo alle osservazioni dei nostri concittadini all'estero, si avverte senza ombra di dubbio la necessità di introdurre nel nostro ordinamento elementi di riforma della materia, in una prospettiva più ampia che tenga conto delle legittime istanze di tutti i soggetti interessati dalla disciplina in questione.
A parere dei firmatari, attraverso l'approvazione della presente proposta di legge il legislatore potrebbe disegnare un sistema fiscale maggiormente equo nei confronti della totalità dei cittadini italiani residenti all'estero.
Alla luce di quanto esposto, si auspica la celere approvazione della presente proposta di legge.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. All'articolo 1, comma 741, lettera c), della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è aggiunto, in fine, il seguente numero:

«6-bis) una sola unità immobiliare a uso abitativo, con le relative pertinenze, posseduta, a titolo di proprietà o di usufrutto, in Italia da cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), a condizione che sia situata nel comune di iscrizione nell'AIRE e che non risulti locata o data in comodato d'uso».

2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo, valutati in 9 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

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