PDL 1284

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XIX LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1284

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato BORRELLI

Disposizioni per l'acquisizione dell'isola di Vivara, sita nel comune di Procida, nonché autorizzazione di una campagna di raccolta di fondi tra il pubblico per il concorso al finanziamento dell'espropriazione

Presentata il 6 luglio 2023

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Onorevoli Colleghi! — La presente proposta di legge è finalizzata alla acquisizione al patrimonio della omonima Riserva naturale statale dell'isola di Vivara mediante espropriazione per pubblica utilità.
Vivara è la più piccola delle isole flegree, estesa solo 0,38 chilometri quadrati, con un perimetro di tre chilometri, originatasi da un cratere vulcanico sottomarino risalente a circa 5.500 anni fa.
Essa fu un importante attracco della colonizzazione micenea della Magna Grecia e per questo motivo custodisce importanti scavi archeologici e reperti di bronzo risalenti al diciottesimo secolo avanti Cristo, nonché l'antico porto, oggi totalmente sommerso dal mare.
I romani la destinarono probabilmente a vivarium (da cui il suo nome) per la coltivazione dei molluschi, mentre i re di Napoli, nel '700, ne fecero una riserva di caccia.
Successivamente, l'isola passò al comune di Procida che ne avviò lo sfruttamento agricolo, soprattutto per la coltivazione della vite.
Nel 1911, Vivara fu acquistata all'asta da un medico armatore procidano e, nel 1940, fu donata all'ente morale Albano francescano che, come da disposizioni testamentarie, avrebbe dovuto destinare i frutti dello sfruttamento agricolo dell'isola alla cura dei malati indigenti procidani. Tuttavia, nel 1972, l'ente morale francescano stipulò un contratto preliminare con la società Vacamar (Gruppo Club Mediterranée) per l'avvio di un devastante progetto di sfruttamento turistico che prevedeva la costruzione di un villaggio con seicento alloggi e relativi servizi.
Tale accordo fu bloccato dal magistrato procidano Giovanni Lubrano di Ricco, futuro senatore della Repubblica, che convinse l'ente francescano a concedere l'isola in locazione alla regione Campania come oasi di protezione della fauna selvatica, impedendo lo scempio edilizio e consentendo la conservazione integrale dell'isola come il luogo oggi più selvaggio dell'intero golfo di Napoli.
La conduzione fu affidata fino al 1991 alla regione Campania, che consentì all'antropologo-filosofo Giorgio Punzo di risiedervi stabilmente, ospitandovi gruppi di studenti dediti ad attività di tutela ambientale e antibracconaggio e a studi ornitologici.
Alla scadenza del contratto di locazione regionale l'isola fu riconsegnata all'ente morale francescano.
Successivamente, in seguito ad un complessissimo contenzioso che ha visto l'intervento della Suprema Corte di cassazione, un sequestro giudiziario, e, da ultimo, la sentenza del Tribunale civile di Napoli del 5 ottobre 2022, la proprietà dell'isola di Vivara è passata in comunione a quattordici eredi dell'armatore medico che nel 1940 aveva donato per testamento l'isola all'ente francescano.
Nonostante l'isola di Vivara, dal 2002, sia stata dichiarata riserva naturale dello Stato, l'ente di gestione non è un grado di assicurare azioni di tutela, valorizzazione e, soprattutto, fruizione collettiva; inoltre investe fondi pubblici per azioni di tutela (attività antincendio, recupero sentieri, vigilanza a mezzo dei carabinieri forestale) di un bene privato.
I proprietari, dal canto loro, nonostante i vincoli ambientali e culturali che gravano sulla proprietà, non hanno mai investito nulla per il recupero degli immobili esistenti, oramai ridotti in stato di fatiscenza.
Nel 2022, in occasione della visita del Presidente della Repubblica per l'inaugurazione di «Procida Capitale italiana della Cultura», il presidente dell'ente riserva naturale statale dell'isola di Vivara si è dimesso per protestare contro l'impossibilità di poter raggiungere gli scopi istituzionali a causa della proprietà privata dell'isola.
Inutile è stata anche la petizione rivolta al Presidente della Repubblica per l'acquisizione dell'isola al patrimonio pubblico.
La presente proposta di legge intende, pertanto, portare all'attenzione del Parlamento la vicenda dell'isola di Vivara per farne un bene pubblico mediante l'applicazione delle vigenti norme in materia di espropriazione delle aree naturali protette, anche attraverso l'avvio di forme innovative di crowdfunding civico, incentivato grazie alle forme di deducibilità fiscale già previste dall'ordinamento per le donazioni private finalizzate a interventi culturali e di tutela dell'ambiente (cosiddetto Art-bonus).

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. L'Agenzia del demanio, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, ai fini della acquisizione al patrimonio mediante espropriazione ai sensi dell'articolo 15 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, stima il valore venale dell'isola di Vivara, situata nel comune di Procida, provincia di Napoli, anche tenendo conto della sua totale inedificabilità conseguente ai vincoli ambientali e archeologici e dello stato di fatiscenza degli immobili ivi esistenti.
2. L'Agenzia del demanio comunica il valore risultante dalle operazioni di stima di cui al comma 1 al Comitato di gestione della Riserva naturale statale dell'isola di Vivara, che, entro i successivi sessanta giorni, comunica ai proprietari dell'isola la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza finalizzata alla acquisizione mediante espropriazione ai sensi dell'articolo 15, comma 1, della legge 6 dicembre 1991, n. 394.
3. Agli oneri derivanti dall'acquisizione in proprietà dell'isola il Comitato di cui al comma 2 provvede a carico del proprio bilancio utilizzando fondi propri, somme trasferite a tale scopo dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, e, proporzionalmente all'area sottoposta a vincolo archeologico, dal Ministero della cultura nonché gli eventuali contributi ricevuti ai sensi dei commi 4 e 5.
4. La regione Campania, la provincia di Napoli e il comune di Procida possono destinare al Comitato di gestione di cui al comma 2 contributi finanziari per il fine previsto dal comma 3.
5. Il Comitato di gestione della Riserva naturale statale dell'isola di Vivara, al fine di finanziare l'acquisizione dell'isola di Vivara, è autorizzato a promuovere, con la collaborazione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero della cultura, una campagna di raccolta pubblica di fondi, avvalendosi del supporto dell'Agenzia per l'Italia Digitale (AGID), senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
6. Alle erogazioni liberali effettuate da soggetti privati nell'ambito della campagna di cui al comma 5 si applicano le disposizioni dell'articolo 100, comma 2, lettera n), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

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