PDL 1206

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XIX LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1206

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato GIAGONI

Disposizioni per la salvaguardia, la messa in sicurezza e il monitoraggio dell'area archeologica di Nora, situata nel comune di Pula

Presentata il 7 giugno 2023

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Onorevoli Colleghi! – La città di Nora fu fondata dai fenici nell'VIII secolo avanti Cristo ai piedi di un promontorio, su una propaggine di terra che offriva riparo alle navi in tre diversi approdi, e ben presto divenne un importante scalo commerciale al centro delle rotte che collegavano i grandi porti del Mediterraneo.
La città prosperò per circa 1.500 anni, sotto il dominio dei cartaginesi prima e dei romani poi. Intorno al VII secolo dopo Cristo, a causa di numerose incursioni da parte di piraterie provenienti dal Nord Africa, venne gradualmente ma inevitabilmente abbandonata. A testimonianza dell'antico splendore restano ancora oggi importanti ritrovamenti di epoca romana imperiale, quali terme, templi, il teatro e alcune interessanti case signorili.
Il sito archeologico di Nora non solo è una ricchezza culturale immensa per tutta la Sardegna, ma è anche un importante sbocco economico per il territorio che, grazie alle sue numerosissime presenze turistiche (per l'annualità in corso si stimano sino a 100.000 accessi all'area), si può giovare di un importantissimo introito economico.
L'area archeologica di Nora è situata su di un sistema costiero estremamente articolato. La presenza dei promontori rocciosi di Capo di Pula, Punta del Coltellazzo (Torre di Sant'Efisio), Punta d'Agumu ha determinato lo sviluppo e l'evoluzione di paleocordoni sabbiosi, di cui si rinvengono le testimonianze nelle isolette presenti nella Baia di Sant'Efisio ed in corrispondenza dell'isola di Fradis Minoris, che chiude verso il mare la zona umida di Nora.
Il promontorio su cui sorge la città antica di Nora (Capo di Pula) è una piccola penisola culminante a picco sul mare (32 metri sul livello del mare) in corrispondenza di Punta del Coltellazzo, fronteggiata dall'omonima isoletta, e collegata alla terraferma attraverso uno stretto istmo sabbioso. Ad est dello stesso si sviluppa la rada di Sant'Efisio, caratterizzata dalla presenza di un cordone sabbioso esteso fino alla Punta di Santa Vittoria, mentre ad ovest la Laguna di Nora è separata dal mare dalla penisola naturale di Fradis Minoris, costituita dalla formazione della «Panchina Tirreniana» (Quaternario antico) e da un lungo argine artificiale.
Il settore centrale del sito archeologico si presenta subpianeggiante, con ondulazioni appena accennate in corrispondenza di affioramenti del substrato andesitico; invece, l'estremità orientale si presenta più accidentata per la presenza del rilievo vulcanico della Torre di Sant'Efisio o del Coltellazzo.
La conformazione superficiale della penisola, modificata dalle varie campagne di scavo archeologico e dai materiali di riporto, è caratterizzata essenzialmente da morfologie riconducibili alla dinamica erosionale e deposizionale del moto ondoso, solo subordinatamente all'erosione eolica e per ruscellamento diffuso.
Il fenomeno dell'erosione costiera, ben noto ormai da tempo, si è manifestato con crescente prepotenza portando le istituzioni locali e regionali a lanciare un allarme non più trascurabile e la ferma consapevolezza che ormai si necessita di un intervento di contrasto volto ad evitare che le rovine vengano definitivamente compromesse dai ripetuti e frequenti fenomeni di erosione, causati anche dall'innalzamento del livello del mare.
Negli anni la regione autonoma della Sardegna ha stanziato importanti risorse che avevano come obiettivo principale quello di preservare l'importante sito, ma nonostante questo la necessità di fare di più e dare di più è manifesta e intrinseca nella situazione attuale e necessita di maggiori stanziamenti e di un'attenzione particolare in grado di superare il carattere prettamente regionale.
Con l'approvazione della presente proposta di legge si stanzieranno appositi finanziamenti statali, come già avvenuto in passato per aree di grande interesse nazionale, per la salvaguardia, la messa in sicurezza ed il monitoraggio dell'area archeologica di Nora.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. Alla regione Sardegna è concesso un contributo straordinario di 7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, da destinare a interventi per la salvaguardia, la messa in sicurezza e il monitoraggio dell'area archeologica di Nora, situata nel comune di Pula.
2. La regione Sardegna, avvalendosi delle risorse di cui al comma 1, disciplina, con propri provvedimenti:

a) le modalità di esecuzione di uno studio idro-geo-morfologico, geolitologico, geostrutturale, geologico-tecnico, idraulico, storico, ambientale, archeologico e meteo-marino per accertare le cause dei movimenti erosivi e individuare gli interventi necessari alla salvaguardia, alla messa in sicurezza e al monitoraggio dell'area di cui al comma 1;

b) le modalità di esecuzione, d'intesa con il comune di Pula, con l'università di Cagliari, con la sopraintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio competente per territorio e con ogni altro organo istituzionale competente per materia, dei progetti, delle opere e delle attività di monitoraggio necessari per le finalità di cui al comma 1.

3. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a 7 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della cultura.
4. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

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