PDL 1028

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XIX LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1028

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
MORFINO, SERGIO COSTA, D'ORSO, ILARIA FONTANA, SCERRA

Modifica all'articolo 36 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, in materia di istituzione dell'area marina protetta del golfo di Capo Zafferano

Presentata il 22 marzo 2023

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Onorevoli Colleghi! – La presente proposta di legge istituisce l'area marina protetta del golfo di Capo Zafferano: un golfo aperto sul Mar Tirreno, appartenente al territorio di Santa Flavia, nella città metropolitana di Palermo.
L'area che chiude il golfo di Palermo nella sua cuspide orientale è caratterizzata dal rilievo di Monte Catalfano che si protende a mare con le sue punte di Capo Mongerbino e Capo Zafferano, tra i due comuni di Santa Flavia e Bagheria. Tali promontori costituiscono la parte più orientale del golfo di Palermo, che sin dal tempo dei Normanni è stato visto come un unicum rappresentando, con Monte Pellegrino e Capo Gallo, i tre rilievi su cui si fondava la difesa costiera della città palermitana.
Il considerevole valore e interesse scientifico, conservazionistico e culturale delle emergenze naturali presenti nel comprensorio naturalistico è stato riconosciuto dall'Unione europea che ha individuato due aree che fanno parte della rete Natura 2000: il sito di interesse comunitario (SIC) e la zona speciale di conservazione (ZSC) con il nome di «Rupi di Catalfano e Capo Zafferano» (ITA020019) e il SIC con il nome di «Fondali di Capo Zafferano» (ITA020052). Il primo sito si estende su un'area dall'elevato pregio naturalistico-ambientale e paesaggistico, nel cui ambito sono da segnalare le formazioni casmofitiche e gli aspetti forestali a quercia spinosa (Quercus calliprinos), oltre a numerose altre entità vegetali la cui presenza nel territorio è ritenuta di rilevante interesse fitogeografico. Il promontorio di Capo Zafferano è inoltre di grande importanza per gli uccelli migratori sia come rotta sia come luogo di sosta temporanea, e di rilevante interesse storico-archeologico per la vicinanza dell'antica Solunto, città prima punica, poi greco-romana, le cui rovine sono oggi visitabili. Il secondo sito «Fondali di Capo Zafferano» ospita una prateria di Posidonia oceanica, trottoir a vermeti e habitat a coralligeno ben strutturati e rappresentativi della costa tirrenica meridionale. Nonostante la massiccia pressione antropica, soprattutto nel periodo estivo, la prateria presenta ancora notevoli capacità di resilienza e rigenerazione. Il coralligeno presente è di parete rocciosa. L'aspetto saliente di tale biocenosi è indubbiamente rivestito dalla presenza di vere e proprie foreste di cnidari. Molto ricco è anche il popolamento di parete, con abbondanza di madreporari, poriferi, briozoi e alghe calcaree. Di notevolissimo interesse è la presenza del corallo nero del Mediterraneo (Antipathella subpinnata).
L'importanza di tutelare l'area marina di Capo Zafferano è particolarmente avvertita dagli enti e dalle associazioni che operano nel territorio, i quali, traendo spunto dalla perimetrazione del SIC «Fondali di Capo Zafferano», nel dicembre 2021 hanno costituito un comitato promotore e siglato, nel maggio 2022, un accordo di programma che vede coinvolti numerosi attori istituzionali e associazioni rappresentative con l'obiettivo di promuovere l'istituzione dell'area marina protetta nel tratto di mare tra Aspra e Porticello, nella città metropolitana di Palermo.
Le aree naturali protette rivestono un ruolo fondamentale per la tutela del territorio, favorendo e promuovendo la conservazione della natura, della biodiversità e della ricerca scientifica.
Compatibilmente con queste priorità fondamentali, le aree naturali protette possono fungere anche da innesco di turismo sostenibile e di sviluppo sociale, culturale ed economico sostenibili, garantendo nel contempo un mondo sano e vitale da lasciare alle generazioni future.
Per l'istituzione dell'area marina protetta è necessario modificare l'elenco delle aree marine di reperimento di cui all'articolo 36 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, recante legge quadro sulle aree protette, prevedendo, al contempo, le adeguate risorse finanziarie necessarie per la fase istruttoria, l'avvio e il funzionamento.
La presente proposta di legge si compone di un unico articolo con il quale si novella la disposizione di cui al citato articolo 36 della legge n. 394 del 1991, inserendo il golfo di Capo Zafferano nell'elenco delle aree marine di reperimento e stanziando le relative risorse. Viene, inoltre, demandato a un decreto del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica lo svolgimento, entro il 31 dicembre 2023, dell'istruttoria tecnica necessaria per l'istituzione dell'area marina protetta.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. Al comma 1 dell'articolo 36 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, è aggiunta, in fine, la seguente lettera:

«ee-novies) Golfo di Capo Zafferano».

2. Il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica provvede, entro il 31 dicembre 2023, all'istruttoria tecnica necessaria per l'istituzione dell'area di cui al comma 1.
3. Per l'istituzione dell'area di cui al comma 1 è autorizzata la spesa di 500.000 euro per l'anno 2023, a valere sull'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 32 della legge 31 dicembre 1982, n. 979. Al fine di potenziare la gestione e il funzionamento delle aree marine protette già istituite, l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 32 della legge 31 dicembre 1982, n. 979, è incrementata di 400.000 euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, e l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 8, comma 10, della legge 23 marzo 2001, n. 93, per il funzionamento e la gestione delle aree marine protette già istituite, è incrementata di 400.000 euro annui, a decorrere dall'anno 2023.

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